21-12-18
A suo tempo molto ho lavorato, prima di 'divertirmi' con il wargame antinave, sul discorso del confronto ITA-UK, e lì il problema di fondo era se e quanto avrebbero avuto successo entrambi gli schieramenti, per ottenere la neutralizzazione delle opposte aviazioni sulle loro stesse basi, in maniera da disarticolare la capacità bellica della controparte iniziando da quelle più temibile, quella aerea, naturalmente.
Questo era particolarmente vero per l'aviazione italica, che chiaramente non poteva sconfiggere in azione quella nemica, e quindi doveva provare a tutti i costi ad immobilizzarla a terra. Però con una drammatica carenza di aerei di qualità e autonomia sufficienti. Dal canto suo, l'aviazione britonna, aveva il potenziale di fuoco (se autorizzato, anche nucleare!) per distruggere le forze aeree nemiche a terra, ma era frustrata dalla capacità nemica di operare da piste ridotte e addirittura 'fuori strada' se necessario (piste semi-preparate). Quindi un nemico difficile da trovare, come del resto difficile -ma non impossibile!- era trovare gli aerei della II GM che normalmente non usavano piste di volo pavimentate e pure molto corte.
Da parte britonna, faceva maggiore gioco la potente difesa antiaerea che di fatto spezzava sul più bello ogni attacco italico. Ma in ogni caso, entrambe le parti erano 'coscienti' del rischio e che erano in guerra l'una con l'altra. Questo non è il caso della Guerra dei Sei Giorni, ma è comunque utile averla presente come metro di paragone, visto che comportò l'unica azione di contro-aviazione di sicuro successo nell'era dei jet. La distruzione causata è senza altri paragoni con altri conflitti, almeno fino alla Guerra del Golfo del 1991. Tuttavia è stata soltanto la replica della distruzione della EAF nel 1956 con gli attacchi combinati anglo-francesi. Però lì non si trattò certo di una vittoria 'insperata' dato lo squilibrio di forze.
Ecco cosa dice wikipedia inglese dell'esito ella prima, fatale ondata d'attacco:
Summary of the Wave I
Totals:
- 170 IDF/AF fighters involved;
- 10 UARAF bases hit intentionally, one airfield hit by mistake;
- Vautours dropped 112 RPBs, a total of 7.840kg
- 196 UARAF aircraft claimed destroyed and 8 in air combats (all by 30mm guns); destruction of 140 confirmed;
- 10 IDF/AF fighters shot down – 5 pilots KIA, 2 PoW, 3 recovered (including 4 in air combat);
- UARAF fighters launched at least eight R-3S in air combats, for one near miss and one possible hit (both of which caused a loss).
- AB.212 Bani Suwayf: attacked by four formations, all aircraft destroyed on the ground, no IDF/AF fighters shot down; airfield closed;
- AB.228 Kibrit: 12 MiGs claimed destroyed on the ground, 3 MiGs and 2 Il-14s claimed shot down in air-to-air combats; two IDF/AF fighters shot down; airfield out of action;
- AB.229 Abu Sawayr: attacked by 10 formations, hit by 102 bombs (including a number of RPBs), most Il-28s destroyed on the ground, four MiG-21s shot down in air combats, two IDF/AF fighters shot down; airfield out of action;
- AB.231 Cairo West: all Tu-16s of 65 Air Brigade and the 95 Flight destroyed on the ground; no IDF/AF fighters shot down; airfield out of action;
- AB.232 Inshas: attacked by at least three formations, and most of the aircraft destroyed on the ground; one IDF/AF fighter shot down, pilot KIA; second IDF/AF badly damaged, later repaired; airfield out of action;
- AB.233 Fa’id (Fayid): attacked by at least five formations, heavily damaged, but not all aircraft destroyed; two IDF/AF fighters shot down, one pilot KIA; airfield closed;
- AB.244 Bi’r Jifjafah (al-Mulayz or Meliz/Bir-Gifgafa/Bir-Gafgafa; Refidim AB from 1967-1979): attacked by five formations, 14 aircraft on the ground, one in the air; three IDF/AF fighters shot down (including one in air-to-air combat); airfield out of action;
- AB.248 El-Sir/Jabel Libni: runway hit in two places (shortened from 2.800 to 1.100m), most of MiG-15s destroyed; no IDF/AF losses; airfield out of action;
- AB.259 El-Arish: 7 MiG-17 and two Il-14s destroyed on the ground; one IDF/AF fighter shot down; airfield out of action;
- AB.260 Bi’r al-Thamadah: attacked by three formations, all aircraft destroyed on the ground; no IDF/AF losses; airfield out of action;
- Cairo West IAP: not planned to be hit, but a formation of Mirages or SMB.2s hit this airfield due to a navigational mistake and seeing several UARAF fighters on the ground.
First wave (7:45 am): 101 flights; 11 airfields were attacked by 183 IAF aircraft; 197 Egyptian aircraft and 8 radar stations were destroyed. Five IAF pilots were killed and five more fell captive.
Second wave (9:30 am): 164 flights; 16 airfields were attacked; 107 Egyptian aircraft destroyed; 2 Syrian planes destroyed in dogfights
Third Wave (12:15 pm): 85 flights against Egypt, 48 against Jordan, 67 against Syria and one against H-3 air base in Iraq.
Other waves (afternoon & evening): 2 more attacks against H-3; several additional attacks on Egyptian airfields.
Number of aircraft destroyed by aircraft type
Combat aircraft
148 Mikoyan-Gurevich MiG-21 'Fishbeds' (104 from Egypt; 32 from Syria; 12 from Iraq)
29 Mikoyan-Gurevich MiG-19 'Farmers' (all from Egypt)
112 Mikoyan-Gurevich MiG-17 'Frescos' (94 from Egypt; 16 from Syria; two from Iraq)
14 Sukhoi Su-7 'Fitters' (all from Egypt)
27 Hawker Hunters (21 from Jordan; five from Iraq; one from Lebanon)
Bomber aircraft
31 Tupolev Tu-16 'Badgers' (30 from Egypt; one from Iraq)
31 Ilyushin Il-28 'Beagles' (27 from Egypt; two from Syria; two from Iraq)
Transport aircraft
32 Ilyushin Il-14 'Crates' (30 from Egypt; two from Syria)
8 Antonov An-12 'Cubs' (all from Egypt)
4 others (two Syrian C-27 medium transports; and two C-27's from Egypt)
Transport helicopters
10 Mil Mi-6 'Hooks' (eight from Egypt; two from Syria)
6 Mil Mi-4 'Hounds' (two from Egypt; four from Syria)
Number of aircraft destroyed by country
Egypt: 338 aircraft
Syria: 61 aircraft
Jordan: 29 aircraft
Iraq: 23 aircraft
Lebanon: 1 aircraft
Israel lost 19 aircraft in the operation.
In tutto: 1 Mirage perso (per carenza di carburante), 3 SMB.2, 1 Mystere, 6 Ouragan (incluso uno crashato al rientro) e 1 Magister. Circa 170 sortite. Diversi aerei sono stati abbattuti dagli egiziani, in particolare almeno 2 dai MiG-21.
Le vittorie aeree israeliane: 8 MiG-21, 2 altri MiG e 3 aerei sono stati rivendicati (13 vittorie in tutto).
I MiG-21 abbatterono due Ouragan e un Super Mystere. Un Mirage III è finito a terra per carenza di carburante combattendoli.
La 2a ondata ebbe 1 aereo abbattuto (1 Mirage III) su oltre 100 sortite. Il Mirage fu abbattuto da un MiG-21 con un K-13.
La 3a ebbe altri 6 aerei abbattuti (2 in combattimento aereo di cui uno da un Hunter) di cui 1 Vautur, 2 SMB.2, 2 Mystere e 1 Ouragan (perso per fuoco amico con un HAWK). Su circa 100 sortite. Tra gli aerei abbattuti in combattimento, un Mystere da un Hunter e un Super Mystere da un MiG-19.
La 4a ondata ebbe 2 aerei abbattuti, entrambi Mirage III. Su circa 60 sortite.
Totale delle perdite israeliane: furono di 21 aerei incluso uno crashato (Ouragan) e uno abbattuto per fuoco amico (Ouragan) nonché 1 (Mirage) perso per carburante finito, gli altri abbattuti da almeno 6 caccia egiziani, tra cui 1 Mirage (+ 1 Mirage perso per esaurimento carburante), 2 SMB.2, 1 Mystere e 2 Ouragan.
Il rateo totale su almeno 430 sortite è stato del 5%. I MiG-21 hanno ottenuto circa 4 aerei, di cui un singolo Mirage III, 1 Mystere e 2 Ouragan. 1 vittoria per un Hunter su di un Mystere (era la prima di un famoso pilota pakistano in servizio con il Pakistan; curiosamente ha usato proprio gli Hunter, i principali avversari indiani di appena 2 anni prima...) e un MiG-19 che ha abbattuto il suo omologo supersonico francese, un SMB.2.
Considerando che si trattò di un'azione del tutto senza preavviso, che gli egiziani avevano da poco rottamato, all'ultimo momento, proprio un'azione analoga contro Israele, con il solo risultato di far allarmare ancora di più (paradossalmente!) gli israeliani, il 5% di perdite non è poi tanto scarso. In tutta la guerra Israele ha perso poco più di 40 aerei, quindi in questo primo giorno ne ha perduti più o meno come nei successivi 5 giorni messi insieme.
Avessero avuto, gli egiziani, un sufficiente preavviso, così come i siriani una sufficiente capacità di counter-air contro gli aeroporti israeliani, le cose sarebbero andate molto differentemente.
Si fa presto a passare dal 5 al 50%.
Volete un esempio? Beh, quell'Hunter giordano che abbatté un caccia israeliano era pilotato da un pilota che poi, trasferito all'aviazione irakena, terrà banco contro l'aviazione israeliana quando questa cercherà rogne contro la base H-3, inviandovi 4 Vautur scortati da 2 Mirage. Come previsto da un sogno premonitore, il pakistano abbatté un Mirage e già che c'era, arrotondò distruggendo un Vautur. Alla fine, la base ebbe solo danni limitati, mentre gli israeliani, battagliando con 4 Hunter irakeni, perderanno complessivamente 3 velivoli, ovvero ben il 50% del totale, contro un solo Hunter dei difensori. La differenza tra il 5 e il 50% fu completamente affidata al fatto che, stavolta, gli arabi non vennero presi di sorpresa ed ebbero modo di mandare in aria i loro caccia. Capito come funziona?
Fonti: per farla breve:
Six-Day War - Wikipedia
Origins of the Six-Day War - Wikipedia
Order of battle for the Six-Day War - Wikipedia
Operation Focus - Wikipedia
Controversies relating to the Six-Day War - Wikipedia
Aeronaut: A Sword for Hussein
Una delle basi attaccate dagli israeliani il 5 giugno del 1967 fu Birg Gifgafa, attaccata dagli aerei di Hatzor decollati alle 7:14 del mattino. Dopo circa 30 minuti, alle 7:45, arrivarono sulle installazioni 4 Ouragan che colpirono la pista e distrussero diversi aerei tra cui un MiG-21 in fase di decollo. Il pilota israeliano fu peraltro a sua volta abbattuto dalla contraerea e ucciso. Un altro Ouragan fu costretto ad un atterraggio sul ventre al ritorno a Ramat-David. Come se non bastasse, un altro Ouragan fu perduto nel viaggio di ritorno e il capitano a bordo (M.Lavon) divenne un POW dopo essersi lanciato sul Mediterraneo e raggiunta Gaza a nuoto. In tutto, l'aeroporto aveva visto altri attacchi, tanto il No.113 sqn aveva colpito Bir Gifgafa altre 3 volte, più altre 4 da parte del No.109 Sqn con i Mystere. In tutto, i quartetti d'attacco (o almeno, in genere erano quartetti), avevano colpito questo aeroporto ben 8 volte, totalizzando 32 sortite. Non pare che vi siano state altre perdite, ma su 32 aerei 2 vennero sicuramente abbattuti o perduti (un KIA e un POW) mentre un altro eseguì un atterraggio d'emergenza all'atterraggio, ergo circa il 10% di aerei perduti o comunque KO. Non male, per un 'attacco di sorpresa'. Queste incursioni finirono alle 9.05, ma era solo la prima ondata d'attacco dell'operazione Moked/Focus.
Alle 9.55 arrivò un'altra formazione del No.109 Sqn, più altri 4 aerei del 105 sqn (Super Mysteres) di pomeriggio.
Ad ogni modo, oramai la pista era stata messa totalmente KO e così la base, che non era corazzata. A terra vennero distrutti molti aerei, tra cui 20 MiG-21 (incluso quello al decollo, presumibilmente), 4 Mi-6 e qualche MiG-15UTI.
La 4a divisione corazzata e una brigata di fanteria motorizzata difendevano il campo d'aviazione, ma costrette alla ritirata dall'avanzata israeliana, l'aeroporto venne catturato il 7 giugno. Notare che la IAF iniziò ad operarvi con i trasporti Dakota e Noratlas, in supporto dell'esercito, e dato che vennero trovati dozzine di AA-2 e almeno 9 lanciatori, vennero provati con successo sui Mirage III e utilizzati dal 119 Squadron già da dicembre 1967.
Dall'altra parte della barricata: le basi israeliane sotto attacco... egiziano (1973)
Una volta trasformata nella base israeliana di Rephidim, 6 anni dopo fu attaccata, stavolta però dai vecchi proprietari dell'EAF. Il 5 ottobre 1973, attorno alle 14.00, arrivarono ben 16 Su-7 scortati da una vecchia conoscenza, 6 MiG-21. L'attacco fu molto rapido e gli aggressori non subirono perdite di sorta. Misero KO la pista principale, ma soltanto per 4 ore (notare che almeno in teoria, questi velivoli avevano armi antipista come le BETAB-250 o -500, che 2 anni prima avevano messo fuori uso l'aeroporto di Dacca). Ma la pista laterale di rullaggio, a quanto pare se venne colpita, lo fu soltanto in maniera lieve perché in 30 minuti fu rimessa in azione, decisamente non molti tanto che due Phantom del 119 Squadron decollarono di lì a poco e abbatterono un AS-5 e un Su-7; non solo, ma un Phantom e un Nesher abbatterono anche, durante quel pomeriggio, alcuni Mi-8 carichi di 'commando' diretti in obiettivi nel Sinai.
Durante quella notte arrivarono anche diversi elicotteri per MEDEVAC, e fatto poco noto, un grosso CH-53 fu addirittura abbattuto sul campo, precisamente il 12 ottobre (non è chiaro da quale velivolo egiziano), con i 5 a bordo uccisi sul colpo.
La battaglia aerea di Ofira fu una delle prime nella guerra del Kippur, il 6 ottobre 1973. Dei 222 aerei egiziani, operanti anch'essi prevalentemente in quartetti, molti andarono su questa base. Non uno, non due, non tre ma ben sette quartetti per un totale di 28 aerei.
La battaglia fu tra questi apparecchi e le difese della base, ma in maniera tutt'altro che convenzionale.
Questa base era relativamente poco coinvolta dalla guerra, e c'erano solo 2 F-4 del 107 Sqn quel 6 ottobre 1973. I 4 uomini d'equipaggio, tutti con scarsa esperienza, erano in allerta rosso già dalle 9:00, cosa piuttosto singolare se si pensa che l'attacco egiziano iniziò solo 5 ore dopo. Alle 1:50PM, in effetti, suonarono le sirene e vennero segnalate formazioni di aerei in volo a bassa quota. Certo che due soli caccia, con piloti e navigatori giovani e con poca pratica di volo, non erano l'assicurazione per il successo, specialmente considerando quanto il Phantom fosse relativamente goffo e i missili ben poco affidabili all'epoca. O così sembrava. Il controllore del traffico aereo però non dava l'OK per il decollo. A quel punto, uno dei due piloti, Nahumi, ordinò il decollo, assieme al gregario Shaki.
Appena appena i Phantom si staccarono dalla pista, comparvero i MiG e cominciarono a cadere le bombe e se avessero aspettato una manciata di secondi ancora, non avrebbero potuto più decollare. C'erano 7 formazioni di MiG, precisamente cinque di MiG-17 e due di MiG-21.
I Phantom sganciarono i tank e si diressero ai due opposti della pista. Nahumi abbatté un MiG con un Sidewinder, incrociò altri due MiG in fase di bombardamento e li mise in fuga, mentre la batteria di MIM-23 HAWK di terra non sparava per evitare di colpire i propri caccia. Ma due MiG si diressero verso di essa. Nahumi volò bassissimo dietro al capocoppia nemico e sparò con il cannone, mancandolo, ma costringendolo a mollare la bomb run. A quel punto, mentre il Phantom era in inseguimento dei più lenti MiG-17, un motore ebbe uno stallo al compressore, probabilmente dovuto ai gas del cannone. Così, nel bel mezzo della battaglia si trovò a volare con un motore solo! Riuscì a riavviarlo e si trovò a proteggere il gregario da un paio di MiG che gli si era piazzato in coda, ma che virò stretto verso di lui. Nondimeno il Phantom ne abbatté uno e l'altro scappò, non è chiaro come, forse con lo stesso cannone, in un ingaggio frontale?
Poi, non contento, Nahumi vide un altro paio di MiG-17 attaccanti un'unità comunicazioni vicino alla baia. Uno dei MiG lanciò a quel punto un missile guidato (più probabilmente una salva di razzi) contro il Phantom, ma questo gioco, che era comprensibile ma che non funzionava facilmente (successe anche su Dacca nel 1971, per esempio), non impedì poi al Phantom di abbatterlo da appena 600 metri.
Non che questo sia stato un caso unico. Infatti, Shaki a sua volta aveva abbattuto ben tre MiG, anche se i particolari non sono altrettanto noti. Questi velivoli erano tutti MiG-17, mentre i MiG-21 di scorta non stavano facendo un granché. Due di essi però attaccarono Shaki e uno di essi, nel disimpegnarsi successivamente, a 500 nodi impattò sul mare, su cui rimbalzò ben due volte!!! E nondimeno, riprese il controllo e fuggì via!!!!! Poi Shaki, già a corto di carburante, riuscì ad atterrare sull'aeroporto appena bombardato. Nahumi abbatté uno dei due MiG che gli balenarono davanti mentre erano in fuga, ma non inseguì l'altro essendo a corto di carburante.
Tutta la battaglia era durata, udite udite, appena 6 minuti. Eppure i Phantom erano già a corto di carburante!
Dovettero atterrare entrambi sulla pista di rullaggio, parallela a quella principale, ma 'meno danneggiata'. Prepararono i Phantom per un'ulteriore attacco nemico che mai arrivò, a seconda delle fonti, perché il primo era stato abbastanza efficace, oppure perché le perdite furono troppo gravi.
Ovviamente, come spesso accade, la 'fog of war' ha colpito duro. Secondo gli egiziani, gli aerei attaccanti erano del No.25 Sqn/102 Air wing e secondo i piloti, di cui quelli dei MiG-21, e stando a loro non incontrarono resistenza aerea. Bah. E che le perdite nelle prime 24 ore di guerra furono solo di 5 aerei.
IN OGNI CASO, è chiaro che queste esperienze ci suggeriscono chiaramente, come sia maledettamente importante essere A) pronti e B) determinati. Anche nell'era dei jet.