15-7-18
Dal 1350 in poi, la popolazione umana è crescita sistematicamente, la fine del Mondo dell'epoca, la Morte Nera, che sterminò mezza Europa, paradossalmente fu seguita dalla crescita più consistente mai vista nel genere umano. E questo, malgrado che per secoli l'Europa centro-settentrionale subì un clima avverso, noto come 'piccola era glaciale', che portava addirittura alla glaciazione della Manica in certi inverni. Questo clima freddo passò definitivamente solo nell'800, ma non prima del colpo di coda dovuto al vulcano Tambora, che generò l'anno senza estate (1816). Anche il Krakatoa (1883) causò altri mutamenti climatici importanti, ma non della stessa magnitudo. I vulcani hanno causato tanti altri cambiamenti climatici, e mai in bene: il vulcano Loki (Islanda), nel XVIII secolo, fu probabilmente l'innesco delle proteste che culminarono nella Rivoluzione Francese. Ancora nel 1991 il Pinatubo raffreddò un pò il clima mondiale e scacciò da una grande base navale la marina americana.
Detto questo, le proiezioni sono varie: attualmente siamo attorno a 7,6 mld di abitanti, ma indicati variamente tra oltre 7 e 7,637. Il punto è quanto andranno avanti a crescere? Bene, attorno al 2040 si pensa che arrivino a qualcosa come tra 8 e 10,5 miliardi! E parliamo di 22-32 anni (2040-2050 circa). Secondo molte stime per il 2050 si arriverà a 9,8 mld e a 11,2 attorno al 2100, stabilizzando e leggermente calando la popolazione dopo quella data.
Secondo altri ricercatori, invece, si potrebbe arrivare già allora a 15 mld e non è affatto detto che la crescita andrà a fermarsi per il 2100. Discussioni FUTILI si continuano a verificare tra cui afferma che la sovrappopolazione sarà il maggior problema, e chi dice che i consumi e i rifiuti dei pochi 'ricchi' saranno il vero dilemma. In realtà sono due corni dello stesso problema. Per esempio, torniamo ai miei pini: i parassiti che li stanno attaccando e tentando (inconsapevolmente) di ucciderli, sono piccoli e poco dannosi presi singolarmente. Ma per quanto parchi nei consumi, quando sono migliaia possono uccidere anche un grande albero, e se questo è più grande ancora, non faranno altro che moltiplicarsi ulteriomente finché non lo consumeranno tutto!
Ecco quale è il dannato problema. E francamente non penso che arriveremo mai a 15 mld: distruggeremo il pianeta PRIMA di allora. La capacità che è stimata è tra 4 e 16 mld di individui, ma bisogna vedere cosa significhi: se questo comporta che tutti vanno in giro con un SUV da 200 CV allora sono più 4 che 16! O sbaglio?
Ad ogni modo, anche se le previsioni al rialzo fossero false, tanto meglio: almeno si prende coscienza del problema, basta che non ci si faccia paralizzare dalla sua stessa dimensione!
Quanto alla crescita umana, e ai problemi che i maledetti MONDIALISTI/BOLDRINIANI/LIBERALI non capiscono, ecco una testimonianza importante, quella di Mr Olabode Auguto, del Nigeria Summit Group:
''E' un mito dire che la nostra popolazione è forza. I credo che la nostra popolazione è soltanto forza se essa è ben educata, in salute, e se l'economia in cui essa risiede ha la capacità di provvedere lavoro e buon guadagno per comprare i beni e i servizi necessari. Nella mia opinione, il problema più grande che noi abbiamo in Nigeria E' LA NOSTRA POPOLAZIONE, -più precisamente la nostra CRESCITA INCONTROLLATA della popolazione.
Crescita popolazione:
1 MLD = 1804
1,6 MLD = 1900
2 MLD = 1927
3 MLD = 1959
4 MLD = 1974
5 MLD = 1987
6 MLD = 1999
7 MLD = 2011
8 MLD = 2024 (previsione)
Per capire quanto grande sia questa crescita, si pensi che ancora 10.000 anni fa, gli esseri umani in TUTTO il pianeta erano soltanto tra 1 e 10 milioni, con molte cifre che ancora attorno al 6.000 AC parlavano di 5 milioni. Dopo iniziò l'agricoltura in massa, e per l'anno zero si arrivò a 200-300 mln (spesso riportati in 250 mln).
Non mancarono le cadute: ai tempi della Peste di Giustiniano la popolazione europea cadde del 50% nel VI-IX secolo, per poi risalire ma venendo ancora 'crashata' dalla Peste del '300. All'epoca si narrava che Firenze, già grande e potente com'era, fosse difesa ed estesa da ben tre cerchia di mura. Ebbene, dopo la peste, la popolazione era rimasta soltanto dentro la cerchia più interna! E nemmeno la occupava tutta! E nonostante questo, di lì a pochi decenni, vi fu il Rinascimento. Tra l'altro, lo spopolamento consentì di impiantare viti e ulivi al posto dei campi di grano, perchè a quel punto vi era la possibilità di soddisfare maggiormente, per i superstiti, i bisogni 'volottuari'. La popolazione europea, circa 70 milioni nel 1340, ritornò ai livelli precedenti soltanto 200 anni dopo. Persino l'Inghilterra non fu mai molto popolata nel medioevo-rinascimento. Si pensi che attualmente è altrettanto popolosa, pur essendo più piccola, della Francia e dell'Italia. Ebbene, nel '400 aveva a stento 4 milioni di abitanti, quando Francia e Italia avevano ciascuna attorno ai 16-20 milioni di abitanti.
Le catastrofi climatiche del periodo furono poi dannosissime per la popolazione, con fenomeni mai visti all'epoca, tra cui trombe d'aria che distrussero torri in Germania. Nel '600 iniziò la maledetta Guerra dei Trent'anni. Tutte le guerre portano i 4 cavalieri dell'Apocalisse, ma qui si esagerò davvero. La Germania fu devastata, intere zone spopolate, da 18 milioni di abitanti scese a seconda delle stime, tra 6 e 12. Altri territori non se la passarono meglio. Una conseguenza ancillare fu, in questo lungo conflitto, la famosa peste del '600 di manzoniana memoria. Colpì quasi tutte le città del centro-nord. Firenze, che fu tra le MENO colpite, ebbe circa 9.000 morti su circa 70.000 abitanti. Ma in Veneto città come Verona furono 'dimezzate'. Torino, che ebbe sui 8.000 morti, non tornò alla sua pur modesta popolazione (un paesone, appena 25.000 anime), se non quasi 200 anni dopo.
Nelle Americhe c'erano tra 50 e 100 mln di abitanti. Ebbene, dopo l'arrivo dei conquistatori, e sopratutto delle loro malattie, il Messico, che malgrado la sanguiranaria attitudine al sacrificio umano degli Atzechi (si narra persino di 80 mila prigionieri sacrificati in un solo grande evento!!!), aveva ben 20 milioni di abitanti. Nel '600, malgrado l'apporto degli europei, era calato a 1 milione!!! Sorprende che, con tutte le catastrofi (vulcani e terremoti), guerre civili ed estere e carestie, siano riusciti a centuplicarsi in circa 400 anni. Il meticciato peraltro fu voluto fin dall'inizio da Cortez, che era uomo dalle qualità non disprezzabili, certamente non un semplice avventuriero. Nella sua mentalità la popolazione europea ed indigena dovevano unirsi senza dominanti e dominati, come in effetti è largamente successo (e non per caso, l'apparizione della Madonna di Guadalupe, nel XVI secolo, mostra l'immagine femminile con tratti IBRIDI tra europeo e indigeno, una cosa fino ad allora mai vista né concepita da alcuno, certamente non nelle Americhe appena colonizzate; un bel mistero, non c'é che dire, anche se fosse un costrutto umano).
La vera crescita della popolazione umana si verificò con il secondo dopoguerra, la cosidetta 'Rivoluzione verde', ergo l'agricoltura industrializzata, con allevamenti intensivi, macchinari per la terra, prodotti chimici ecc. Questa maggiore quantità di cibo significò più figli.
L'umanità, che aveva subito quattro disastri giganteschi nella prima metà del XX secolo, ne beneficiò in maniera sorprendente. Questi disastri, ad ogni modo, furono: I Guerra mondiale, ergo circa 15 milioni di morti. Influenza Spagnola: portata dai volenterosi americani (qualcuno dice formata da certi germi 'sfuggiti al controllo' nel programma di vaccinazioni di massa dell'esercito americano...), causò almeno 30, se non almeno 50 milioni di morti in qualche anno. In altre parole, causò più danni questo morbo al genere umano, in poco più di un anno, che tutte le armi degli eserciti in quattro anni di guerra spietata! Era molto meglio se avesse vinto il Kaiser, a questo punto, e gli americani fossero stati a casa loro. Il Kaiser non era Hitler, sarebbe stata un'altra Sedan per i francesi? Chissenefrega, così vinsero gli 'alleati' con 50 milioni di morti extra. NE VALEVA LA PENA?
E poi, vi fu l'atto II della I Guerra mondiale, ovvero la II Guerra mondiale. Visto che i tedeschi non vinsero la prima, riprovarono la seconda, stavolta persa nettamente, con distruzioni paragonabili solo alla guerra dei Trent'anni. Bene, questa guerra causò agevolmente 40 mln di morti, abbattendo in particolare la popolazione di URSS, Germania e Polonia.
Malgrado questo, e malgrado i danni nefasti della 4a piaga, ovvero le riforme e purghe staliniane (diversi milioni di morti per le due grandi carestie degli anni '20, moderata dagli aiuti internazionali, e anni '30, tenuta nascosta e quindi con risutlati molto più letali, più le 'purghe'), la popolazione è crescita da 1,6 mld a 3 mld nel 1959. Sarebbe interessante vedere la demografia anche durante i periodi bellici, ma va tenuto presente che la spagnola uccise almeno il 3-5% dell'intera popolazione mondiale (oltretutto diffondendosi fino in Pacifico). Questo morbo, tra l'altro, a tutt'oggi è misterioso, per qualche incredibile ragione non ne abbiamo campioni diretti, e non parliamo della peste del '300, che a confronto è singolarmente più nota di questa!
Ma com'era il mondo che abbiamo visto da bambini, o l'hanno visto i nostri padri/nonni/bisnonni?
Nel 1900, l'Africa aveva 133 mln di abitanti. Da allora: 10X Nel 2050: 1.800 mln (+50%)
Nel 1900, l'Asia aveva 904 mln di abitanti Da allora: 5X Nel 2050: 5.300 mln (+20%)
Nel 1900, l'Europa aveva 408 mln di abitanti. Da allora: 2X Nel 2050: 628 mln (-15%?)
Nel 1900, l'America aveva 74(S)+82(N) mln di abitanti. Da allora: 6X Nel 2050: 1.200 mln (stabile)
L'Africa sub-sahariana non conosce tregua: nel 1993, il Chad, che pure è ai limiti del Sahara, aveva già oltre 6,2 mln di abitanti: nel 2009 erano 10,3.
C'é una speranza? Sì, c'é. La decrescita felice della fertilità femminile.
Io ho una grande rabbia contro gli europei in particolare. Hanno sputtanato il più bel continente che ci sia, la nostra culla, chiamata Africa. Gli africani erano in equilibrio da millenni SENZA di noi.
Noi gli abbiamo portato la 'civilità'. Prima facevano 10 figli, adesso ne fanno 8. Prima solo 2-3 arrivavano all'età adulta. Adesso ne arrivano 6. Tempo 2-3 generazioni e li abbiamo sputtanati. La Nigeria è passata da 50 a 200 mln di abitanti e CONTINUA imperterrita, come quasi tutta l'Africa sub-sahariana, a parte il Sudafrica.
Fosse per me consiglierei a tutti i nigeriani e simili di fare voti di castità per i prossimi 10 anni, ma temo che non mi ascolteranno.
Di sicuro non hanno ascoltato il Papa e i suoi sgherri. Woytilaccio disse testualmente che l'AIDS si può combattere con la castità. Infatti si è diffusa a macchia d'olio e ha fatto 30 mln di morti. Ma nemmeno questo ha fermato la voglia di riprodursi degli africani, non c'é verso di impedirglielo. E purtroppo i missionari, che tanto possono fare nelle comunità locali, ben difficilmente hanno potuto parlare di metodi contraccettivi EFFICACI, a questi 'civilizzati'. E il risultato è quello che vediamo adesso. I barconi contro cui sbraita Salvini.
Ed ecco cosa accade in prospettiva, dunque. Sebbene maggiore civilità porti maggiore consumo di prodotti e inquinamento, almeno pone un limite al numero di consumatori, perché come è noto 10x10 fa sempre 100, ma 1xinfinito fa INFINITO. Non so se mi spiego eh.
L'unica speranza, dicevo, è il calo di figli per donna. Questo cala anche il rateo di crescita della popolazione, ovviamente.
Anzitutto è necessario considerare il concetto stesso di tasso di rimpiazzo:
https://en.wikipedia.org/wiki/Sub-replacement_fertility
La cosa più interessante è vedere il valore effettivo di rimpiazzo. La media teorica, per rimpiazzare i genitori (dati sempre in 2, ovviamente...), sono necessari 2 figli, più circa 1/3 per tutte le altre evenienze 'negative'. Nei Paesi sviluppati sono circa 2,1 (in UK: 2,075); mentre nel Terzo/Quarto mondo si può arrivare anche a 3,4 figli/donna pur di mantenere la popolazione. Ma la media ufficiale mondiale, per la sostenibilità è di 2,3. Sopra c'é la crescita, sotto il calo, anche se c'é sempre una sorta di inerzia che non rende evidente l'effetto inizialmente.
Vediamo cosa è successo:
Nel 1955 la media di figli mondiale era attorno a 5 figli per donna; attualmente il rateo di nascita medio è 2,5 bambini/donna. Anche se nel frattempo la popolazione è più che raddoppiata, è chiaro che il rateo di crescita tende a calare. Nel 2045 circa, sarà attorno a 2,2, mentre nel 2095 scenderà a 2. Se questo è vero, la popolazione prima rallenterà, e poi si stabilizzerà. In effetti, 2 figli/donna sono troppo pochi anche per stabilizzare e quindi dovrebbe esservi un calo numerico. Sicuramente non siamo ai 20 mld ipotizzati dal famoso film 2022. Per adesso, comunque sia, stiamo crescendo a 74 mln/anno, e oltre 5 mld sono nelle nazioni sottosviluppate, in aumento.
La prima metà di questo secolo vedrà metà dell'incremento dovuto a sole 9 nazioni (tra cui la Nigeria...), mentre 51 saranno in declino demografico.
Quanto al calo del numero dei figli, esso è chiaramente espresso sia dalla media passata da 5,02 a 2,65 tra il 1950 e il 2005, sia dalle realtà locali.
1950 2005 2018:
Europa – 2.66 ---> 1.41 (!) = -47% 1,66 = + 17%
N. America – 3.47 ---> 1.99 (!) = -43% 1,86 = -12% circa (in appena 13 anni)
Oceania – 3.87 ----> 2.30 = -41%
C.America – 6.38 ----> 2.66 = -59%(!) 2,05 = -22% circa (in appena 13 anni).
S. America – 5.75 ----> 2.49 = -57%(!) 2,05 (è il dato complessivo con il S.A.)
Asia – 5.85 ---> 2.43 = -58% (!) 2,15
M. O & N.Africa – 6.99 ---> 3.37 = -52% (!)
Africa – 6.7 ---> 5.53 = -18% (...)
Da quanto sopra si può vedere, in appena 55 anni:
1) l'Europa è passata da una fase di larga crescita ad una di crollo demografico netto, perdendo quasi il 50% delle proprie capacità di riproduzione medie. Questo comporta alla lunga una riduzione inevitabile della popolazione, anche se l'età media al contempo si innalza sensibilmente (e così l'aspettativa di vita).
Dal 2003 al 2018 il numero di figli è aumentato: arriva a 1,66, evidentemente per via della popolazione immigrata. La popolazione arriverà al massimo attorno al 2020 con 739 mln, ma è praticamente stabile, poi calerà, nel 2100 dicono che sarà sui 640 mln.
2) gli USA e Canada sono oramai sotto il tasso minimo di 'rimpiazzo', che è già un fatto notevole: loro sono ancora più prolifici di noaltri, ma partivano da un valore maggiore, infatti anziché perdere 1,25 figli/donna ne hanno perso addirittura 1,48. Quel che conta, peraltro, è che sotto un tasso stimabile teoricamente in 2, ma in realtà almeno 2,05 (tra l'altro, la mortalità giovanile negli USA è notevolmente alta, non fosse altro che per la violenza e gli incidenti stradali, più il consumo di droga e le 'esportazioni di democrazia' che hanno causato migliaia di morti diretti e centinaia di migliaia di 'ammalati' con sindromi varie di ritorno negli USA, spesso addirittura con esiti mortali: questo è uno degli argomenti più censurati che esistano, ma è ben noto grattando le informazioni ufficiali sulle 'guerre a zero morti').
Nonostante questo, entro il 2100 è previsto che da 365 aumentino a 500 milioni.
Queste due parti del mondo sono importanti perché è qui che avviene il consumo di buona parte delle risorse naturali del mondo.
3) l'Oceania, che pure conta quanto il 2 di briscola (sono poco più di 40 mln in un'aerea di quasi 10 mln di kmq), è pur sempre calata da un livello non altissimo, ma comunque considerevole, ad uno che appena sopra il tasso di rimpiazzo, perdendo il 41% del valore, meno ancora del 43% perso dal Nord America, ma pur sempre tantissimo. 2,3 figli sono una cosa gestibile, lo spazio c'é, la Nuova Zelanda è meno popolata del Lazio, figurarsi. NON è questo il problema per la sovrappopolazione mondiale...
4) il Centro America, poco popolato rispetto alle 'grandi masse' continentali, era tra i più prolifici, ma è calato drammaticamente, anche se è ancora a ben 2,66 figli (o meglio, ERA, visto che nel 2005 il tasso di nascite per donna era sensibilmente maggiore di adesso!), perdendo quasi il 60% del tasso di nascite dell'epoca (che tra l'altro, era comune anche qui in Italia, specie al Sud e in Veneto).
5) il Sud America, malgrado le tante belle donne che offre, non è mai stato troppo prolifico per essere 'Terzo mondo', ma anche così è sceso drasticamente del 57%, a 2,43 figli è ancora molto alto, ma dopo avere perso in media quasi il 10% ogni 10 anni, è chiaro che ha subito un calo colossale, sufficiente per pensare che continuerà fin sotto la soglia dei 2 figli nei prossimi 20-30 anni. Il fatto che il Brasile sia sotto quota 2 da alcuni anni a questa parte, per esempio, è particolarmente notevole visto che è la nazione di gran lunga più popolosa dell'intera America Latina, all'incirca come il resto del Sud America messo insieme.
Non solo: nel 2008 il numero di figli medio per donna era valutato essere sceso già, nel centro-Sud America, a soli 2,27 figli. Considerando la mortalità che hanno, specie giovanile (Messico e Brasile sono entrambi a circa 50.000 omicidi l'anno, circa 30-40 volte la percentuale italiana!), un tale livello è già all'incirca, paragonabile a quello di rimpiazzo. Ma nel 2013 erano scesi a soli 2,15 figli, che è sicuramente sotto. Nel 2018, adesso quindi, si stima siano scesi ad appena 2,05 figli, con un calo del 20% rispetto ai circa 2,5 figli/donna di appena 13 anni fa. E adesso sono SICURAMENTE sotto il livello di rimpiazzo, per cui anche senza considerare una tendenza così forte al calo di figli/donna (2008-2018: circa 1% in meno ogni singolo anno!), il Sud America sarebbe destinato al declino demografico. Nel 2023 sono previsti 1,96 figli/donna, per dire, che è il 5% in meno del valore di rimpiazzo nei nostri 'civili' paesi evoluti, figurarsi nel loro ambiente, dove sarà almeno il 20% in meno (almeno,eh), e già così è probabilmente un 5-10% in meno del minimo, ergo 19 nati per 20 morti.
Nell'insieme, l'America latina è attualmente sui 653 mln di abitanti, arriverà a 790 nel 2065, per poi calare a 723 nel 2100. Non è poco, sì, ma è una tendenza al ribasso alla lunga, che è già moltissimo.
Quindi si può dire che le Americhe sono 'apposto' come crescita demografica. O almeno, così pare, perché continuano comunque a crescere di numero. Perché? Lo vediamo poi.
6) l'Asia è calata in maniera altrettanto spettacolare. Essendo di gran lunga il continente più popolato (oltre 4 mld di abitanti, più del resto del mondo messo insieme), questo è particolarmente importante. E' calata de 58%, valore inferiore solo a quello del Centro America. Purtroppo è ancora a 2,43, un pò troppo (adesso, nel 2018, è calata ulteriormente a 2,15). L'Asia è calata così: 1958: 5,58 1968: 5,73 1978: 4,1 1988: 3,51 1998: 2,55 2008: 2,29 2018: 2,15. Sotto quota 2 dopo il 2030.
7) purtroppo nel M.O. e in Nordafrica, a causa anche della cultura prevalente islamica (e anche ebrea ortodossa...) il numero di figli resta molto alto. Peraltro sono territori quasi sempre spopolati (anche perché quasi sempre desertici...), per cui contano poco nella demografia globale complessiva, anche se con così poca acqua, ben difficilmente potrebbero resistere ad un aumento della popolazione. Va detto, peraltro, che i musulmani non sono poi così fessi, se hanno ridotto comunque drasticamente il loro rateo di nascite, da ben 6,99 a 'solo' 3,37, con un calo spettacolare del 52%. Per esempio, mentre in Angola oltre il 40% degli abitanti ha meno di 15 anni, in Algeria una simile proporzione c'era sì, ma nel 1960. Adesso sono passati dal 41 al 29%, che è ancora tantissimo (il doppio che in Spagna o Italia), ma tanto di meno rispetto ai vecchi tempi, per cui va dato atto che hanno pensato seriamente a non abbondare in prole durante questi anni.
8) chi proprio non vuol saperne di fare voti di castità, usare preservativi, temere l'HIV e quant'altro, è l'Africa sub-sahariana. Anche se il totale dei figli è calato sensibilmente, da 6,7 a 5,53 ergo -18%, sono ancora TANTISSIMI e con questo rateo raddoppiano entro 20-30 anni, malgrado l'HIV, malgrado le guerre orrende nel Congo (milioni di morti...pazzesco che passi tutto sotto silenzio!) e così via. E' QUESTA la vera 'bomba fine di mondo', dunque. E pensare che negli anni '90 si diceva che l'Africa sarebbe stata spopolata dall'AIDS e che i Cinesi erano già pronti a colonizzarla. I Cinesi sono arrivati davvero, ma per il land grabbing, mentre gli africani hanno cominciato a fuggire dall'Africa oramai troppo congestionata per le loro aspettative, alimentate anche dai criminali che lucrano sui loro movimenti da 'richiedenti asilo'.
*******
Ora, però, come si vedrà poi, la popolazione europea resta stabile malgrado dovrebbe crollare come un castello di carte, mentre quella americana è aumentata di circa il 10% in poco più di 10 anni. Come è possibile?
La risposta la dà l'ineffabile wikipedia inglese:
A population that maintained a TFR of 3.8 over an extended period without a correspondingly high death or emigration rate would increase rapidly (doubling period ~ 32 years), whereas a population that maintained a TFR of 2.0 over a long time would decrease, unless it had a large enough immigration. However, it may take several generations for a change in the total fertility rate to be reflected in birth rate, because the age distribution must reach equilibrium. For example, a population that has recently dropped below replacement-level fertility will continue to grow, because the recent high fertility produced large numbers of young couples who would now be in their childbearing years.
This phenomenon carries forward for several generations and is called population momentum, population inertia or population-lag effect. This time-lag effect is of great importance to the growth rates of human populations.
Capito? L'inerzia della crescita di una popolazione è tale, che con una media di 3,8 figli si può raddoppiare in circa 32 anni, ma siccome gli esseri umani hanno questa brutta tendenza a campare più di una stagione, finisce che le nuove generazioni che sono nate quando c'erano ancora molte culle occupate, finiranno per far ancora aumentare la popolazione, anche se dopo qualche decennio sarà inevitabile vedere un calo della popolazione stessa. E' in fatto di pazienza, essenzialmente. 10 anni non significano molto, ma di sicuro significano molto di più 40 anni. Ma alla fine l'effetto si vede eccome.
Nel caso degli Stati Uniti, la questione è ancora più interessante, infatti loro sono sotto il livello di rimpiazzo però continuano a crescere, perché?
The total fertility rate in the US after World War II peaked at about 3.8 children per woman in the late 1950s and by 1999 was at 2 children. The fertility rate of the total US population was just below the replacement level of about 1.9 children per woman in 1979.[19] However, the fertility of the population of the United States is below replacement among those native born, and above replacement among immigrant families, most of whom come to the U.S. from countries with higher fertility than that of the U.S. However, the fertility rates of immigrants to the U.S. have been found to decrease sharply in the second generation, correlating with improved education and income.[20] As of the beginning of 2016, there are 59.8 births per 1,000 women aged 15–44; this is the lowest number since records have been kept since 1909.[21]
While much of the world has experienced declining fertility rates over the last twenty years, the total fertility rate in the United States has remained relatively stable in comparison.[55] This is largely due to the high fertility rate among communities such as Hispanics, but it is also because the fertility rate among non-Hispanic whites in the US, after falling to about 1.6 in the 1970s and early 1980s, had increased and is now around 1.89 rather than lower to the 1.6 level common in Europe. It can also be explained by substantial immigration.
New England has a rate similar to most Western European countries, while the South, Midwest, and border states have fertility rates considerably higher than replacement. States where The Church of Jesus Christ of Latter-day Saints has a strong presence, most notably Utah, also have higher-than-replacement fertility rates, especially among the LDS population. Heaton and Goodman (1985) found that LDS women average about one child more than women in other religious groups.[56]
2 figli sono pochi per un rimpiazzo, precisiamo: non sono abbastanza in nessuna nazione, quelle evolute stanno sui 2,05, mentre quelle del 3o mondo tipicamente sono tra 2,1 e 2,3. Però arrivano gli immigrati e arrivano con la loro cultura fatta di famiglie numerose (come gli italiani nel '900, del resto). Però, dopo la prima generazione, imparano a non riprodursi smodatamente e il risultato è che si rapportano a quel punto, ai nativi (sic) americani. Il problema è che arrivano di continuo nuovi immigrati (vedi il 'muro' di Trump) e quindi la popolazione, paradossalmente, aumenta anche se sono da decenni che sono sotto il livello di rimpiazzo (possibile che quasi 20 anni di 2< non sia sufficiente per ridurre la popolazione?).
Nel 2016, nondimeno, con meno di 60 nati per 1.000 donne, si era arrivati ad un valore tanto basso, da essere senza precedenti nei 107 anni di statistiche disponibili (dal 1909 in poi, quando sul pianeta c'erano meno di 2 mld di esseri umani!). E a questo aggiungiamo i 10.000 morti uccisi da armi da fuoco, i 20.000 suicidi per armi da fuoco, migliaia di vittime di violenze di altro genere, milioni di prigionieri nelle carceri americane (è il paese più manettaro che esista), migliaia di morti per droga, decine di migliaia di morti/feriti gravi per incidenti stradali ecc ecc ecc. E nonostante questo, diciamo 'eppur si muove' verso l'alto (la popolazione degli USA). Tutto per via degli immigrati.
L'Europa, invece, galleggia:
The average total fertility rate in the European Union (EU-28) is calculated at 1.58 children per woman in 2015.[23] Most Southern European countries have very low TFR (Portugal 1.31, Cyprus, 1.32, Greece 1.33, Spain 1.33, Italy 1.35).[24] Poland also has a very low TFR (1.32).[24] France has the highest TFR at 1.96, followed by Ireland (1.92), Sweden (1.85), UK (1.80), Denmark (1.71). The other non-EU Scandinavian countries also have high TFR (Iceland 1.80, Norway 1.72).[23]
In the non-EU European post-Soviet states group in 2016, Russia has a TFR of 1.61, Moldova 1.56, Ukraine 1.54, and Belarus 1.48.[12] In former Yugoslavian states, Bosnia has a very low TFR, at only 1.28, the lowest of the whole Europe.[12]
Emigration of young adults from Eastern Europe to the West aggravates the demographic problems of those countries. People from countries such as Moldova, Romania, Hungary, and Bulgaria are particularly moving abroad.[25]
Some other developed countries are experiencing an increase in their birth rate, including France, which recorded a TFR of over 2.00 in 2008;[57] the United Kingdom where TFR increased from 1.64 in 2000 to 1.98 in 2010;[58][59] Australia, where the birth rate rose from 1.73 in 2001[60] to 1.93 in 2007[61] and New Zealand, where the TFR was 2.2 in 2008.[62]
Chiaro? altro che 1,99 anziché 2,05. Il Portogallo, per quanto cattolicissimo, ha 1,31 figli/donna, circa i 2/3 di quanto necessario. Questo è un crollo demografico assicurato. Ma nessun'altra nazione è al livello della sostenibilità, livelli di figli per donna (TFR) 'alti' sono considerati valori come 1,8 che è circa il 12% in meno del minimo indispensabile. I paesi mediterranei (Pigs) hanno valori tra 1,31 e 1,35, incredibilmente bassi, così come la cattolicissima Polonia. I paesi dell'Est Europa sono anch'essi gravemente mancanti di gioventù, parliamo di valori sotto del 20-25% rispetto all'equilibrio, che è tantissimo di meno rispetto a quel che servirebbe. E per giunta hanno l'emigrazione. Al dunque solo l'immigrazione può salvare il salvabile, e probabilmente anche la crescita del proletariato che è sempre più ignorante e manipolabile (visto mai un porno con il preservativo?) e ignorante (celebre un caso in Serbia, dove su 28 ragazze di 13-15 anni andate in gita scolastica, sette sono rimaste incinta... sono partite in 28 e sono tornate in 35, non so se mi spiego a che punto sia lo SPAPPOLAMENTO di ogni freno inibitorio ma anche di ogni conoscenza del proprio corpo).
In compenso, c'é una 'felice' eccezione:
Israel is the only developed country that has never had sub-replacement fertility; a declining Arab and Bedouin fertility rate is countered by religious Jewish groups (mostly Haredim) with higher than average fertility rates. In addition, the (mostly non-religious)[citation needed] aliyah Jews from the former USSR shifted from a 1 child per woman fertility rate to an average fertility rate close to 2.2 children per woman. As of 2008, Israel's Jewish fertility rate is the highest among the industrial nations.[63]
Considerando l'enorme diffusione in Israele, del radicaismo religioso di matrice ebraica (ebrei ultra-ortodossi) che predica apertamente la prolificazione al massimo livello possibile, la cosa non dovrebbe stupire.
Infine, c'é chi non ci riesce proprio a sopravvivere all'epoca moderna rimanendo fertile...
The highly successful, developed, high-tech economies of East Asia have the lowest TFR in the world
The TFR of Singapore, Macau, Taiwan, Hong Kong and South Korea are the lowest in the world, with Singapore and Macau having a TFR below 1 in 2017.[12] Japan too has a low TFR (1.45 in 2016[26]). Singapore mitigates this through immigrant workers, but in Japan there is a serious demographic problem.
In South Korea, too, a low birthrate is one of its most urgent socio-economic challenges.[27] Rising housing expenses, shrunken job opportunities for younger generations, insufficient support to the families with newborns either from government or working places are among the major explanations for its crawling TFR, from 1.08 in 2005 to 1.17 in 2016.[28] Koreans are yet to find viable solutions to make the birthrate rebound, even after trying out dozens of programs over a decade, including subsidizing rearing expenses, giving priorities for public rental housing to couples with multiple children, funding day care centers, reserving seats in public transportation for pregnant women, etc.
https://en.wikipedia.org/wiki/Total_fertility_rate
Insomma, se l'Europa non va bene, per quello che riguarda l'Asia orientale è anche peggio: Singapore, che è una città-stato modello, ma senza spazio per la crescita, ha un TFR sotto 1 nel 2017, e il Giappone ha 1,45. Sono valori spaventosamente bassi, che attirano immigrati in Singapore, ma non in Giappone, che è notorialmente chiuso in questo senso, col risultato che ha perso già l'1% della popolazione di picco raggiunta qualche anno fa e le prospettive, con un valore inferiore di circa il 30% rispetto al rimpiazzo, sono drammatiche anche se ha una delle longevità maggiori del mondo.
La Corea del Sud, nonostante la sua furiosa crescita economica e tecnologica, è anch'essa una nazione in declino: un valore che è aumentato da 1,08 del 2005, ridicolo, a 1,17 nel 2016, poco più che patetico che significa circa la metà dei figli necessari per 'mantenere' la popolazione. In poche generazioni, significa dimezzare la popolazione (magari...). Problemi che non affliggono gli africani, come si è visto. E il fatto che i coreani devono 'ancora trovare soluzioni fattibili per aumentare il livello di nascite' malgrado molti tentativi, significa che una società più di tanto non può fare, non c'é nulla da aggiungere in questo senso.
Naturalmente, non tutte le nazioni asiatiche sono così. Tante altre sono fin troppo morte di fame e piene di prole.
Tutto sommato la gestione del mondo sarebbe ancora possibile, SE non ci fosse l'Africa.
*********************************************************************
CHE FARE, dunque? Nessuno lo sa davvero. Ma se non vogliamo fare la fine dell'Isola di Pasqua, sarà meglio cominciare a pensarci attentamente.
Purtroppo o per fortuna, per qualche ragione sua, l'Africa, storicamente, ha SEMPRE esercitato la funzione di 'irradiazione'. Da lì sono partiti i primi uomini per il resto del mondo milioni di anni fa. Da lì sono partiti anche i mammuth (esatto, sono originari dell'Africa); da lì sono anche partiti gli uomini moderni, circa 70.000 anni fa, e hanno estinto così facendo, i neanderthalesi (probabilmente per 'assimilazione' visto che abbiamo il loro DNA, ma solo noi 'extra-africani'). Non parliamo poi dei tempi storici, con la tratta degli schiavi che ha popolato le Americhe, dopo il genocidio di gran parte degli sfortunati nativi.
Altrimenti, dovremo ridurre la popolazione in maniera poco 'gentile' come malattie e guerre in passato ci hanno insegnato. Fa impressione pensare che ancora negli anni '60 il 'grande balzo cinese' di Mao comportò la distruzione del tessuto economico cinese con catastrofiche conseguenze. Tutti dovevano mettersi a fare acciaio, e i campi vennero abbandonati. Finì che l'acciaio prodotto era di scarsa qualità e restò invenduto, mentre i campi non fornirono cibo e così i cinesi morirono a milioni di fame. Negli anni '60 di questo secolo, intendo. Prima mangiarono le corteccie degli alberi, poi il fango dei fiumi, e alla fine si diedero al cannibalismo. Proprio così. E proprio vero, che la strada dell'Inferno è piastrellata da buone intenzioni.
Oppure si comincia con le piccole cose. Per esempio, è notizia di questi giorni che una serie di attentati in Pakistan abbiano causato una orrenda strage come da anni non se ne vedeva. Almeno 130 morti e oltre 300 feriti. https://en.wikipedia.org/wiki/13_July_2018_Pakistan_bombings Cinicamente, la guerra non è un modo molto efficiente per ridurre la popolazione e anche questo mostruoso attacco, paragonabile alla strage del Sinai di novembre scorso, ha intaccato solo 1/1.000.000 della popolazione pakistana (4/mln se si considerano anche i feriti). Forse la sovrappopolazione non c'entra, ma in un paese che l'anno scorso vide un rogo colossale attorno ad un'autocisterna ribaltatasi, conclusosi con la morte di oltre 100 persone che stavano accorrendo (come spesso accade anche in Nigeria) per accaparrarsi il povero bottino di qualche bottiglia di benzina, in un contesto così dicevo, è chiaro che le risorse non sono esattamente sovrabbondanti per la popolazione media.
Vogliamo che il mondo si 'autoregoli' da solo, a colpi di cambiamenti climatici, distruzione dell'ambiente, epidemie, carestie, guerre e terrorismo? Sarà il caso di pensarci bene prima di discutere di 'hot spot' e di 'salviamoli tutti'. Intanto i trafficanti di esseri umani fanno 7 mld l'anno che integrano bene il commercio di corno e avorio (che per Al Shaad significa il 40% degli incassi), distruggendo ambiente e cultura. Aiutiamo gli africani, in particolare, ma aiutiamoli davvero e in casa loro. Prima che sia tardi.