14-10-18
Direte voi: in che senso?
Beh, dico io, in questo senso. Quello che sto per raccontarvi.
In questo periodo di forzata inerzia dovuta alla negligenza di Tiscali, ho fatto molte ricerche per una battaglia speciale, tra mezzi e tempi diversi, ma comunque affascinante, che poi vi racconterò (nel senso che ho prodotto 'tanta narrativa' ergo battaglie simulate al meglio possibile) nelle prossime puntate.
Ma approfondendo quest'argomento, che come avrete capito, riguarda le navi della Marina italiana, ho anche letto e riletto tante di quelle fonti, da farmi un'idea sempre più precisa sulle navi italiane.
Ho sempre avuto una doppia reazione per le navi della Marina italiana. Da un lato, le ammiro per linea, per prestazioni, per completezza assoluta di sistemi elettronici (da quando esistono) e armamento. Non c'é che dire, sono sempre state tra le migliori del mondo, quando non addirittura le migliori. Si pensi alla corazzata DUILIO, che era la nave più potente del mondo (nel 1880). E come se non bastasse, aveva una gemella, e poi altre due che anni dopo divennero le navi da guerra più grandi, pesanti e veloci della loro epoca, le ITALIA, bestioni da 15.000 tonnellate e 122 metri di lunghezza (che adesso sembra poco, infatti con questa lunghezza troviamo, 100 anni dopo, le fregate Maestrale, da 3.000 tonnellate!)
Il discorso sulle navi della RM/MMI/MM sarebbe lungo e complesso, però qui c'é la seconda faccia della medaglia.
Il fatto che queste prestazioni ESTREME, costano, e chi paga non sono certo gli ammiragli che le chiedono.
Voglio dire... che a mio avviso le navi della marina italiana hanno sempre avuto capacità 'super' perché gli ammiragli italiani hanno dato il via ad una corsa alle volte veramente folle, verso il PERFEZIONISMO ASSOLUTO, accettando niente di meno che l'eccellenza.
Come spiegare, altrimenti, l'assurda fregola dell 'avercelo più grosso di tutti' già con le DUILIO? Pensate un pò, una marina parvenu, che non aveva una nave a vapore fino a 20 anni prima, all'improvviso vuole avere delle navi più potenti della più potente marina del mondo, la Royal Navy. E le DUILIO dovevano avere, originariamente, niente di meno che dei cannoni da 30 tonnellate! Poi, sentendo che la RN voleva fare di meglio, aumentarono e alla fine comprarono quelli da 100 tonnellate (450 mm) che peraltro, erano forniti dagli stessi britannici, contro cui sarebbero stati forse utilizzati (idem per i macchinari, mentre le corazze d'acciaio arrivarono... dalla Francia, altra potenziale nemica e vittima delle DUILIO! in pratica di italiano c'erano solo il progetto base e l'ambizione!)
Io penso che questo modo di ragionare, 'mai secondi a nessuno (e nemmeno a pari merito) fosse dovuto alla catastrofe di LISSA, quando l'Italia fu battuta dalla flotta austriaca che pure era nettamente inferiore rispetto alla nostra.
Questo 'imprinting' si è trascinato poi anche nei decenni a seguire e sarà tale anche nei decenni a venire.
Nel primo dopoguerra le altre marine si accontentavano di navi moderne, questa regola non valse soltanto per i francesi, tirati per i capelli in competizione con l'Italia, perché il trattato di Washington diede, del tutto immeritatamente, sia chiaro, la parità navale Italia-Francia, quando i francesi avevano un impero coloniale da difendere in tutto il mondo e la possibile ripresa delle ostilità con la Germania... mentre gli italiani non avevano nien'taltro da fare che proteggere il Mediterreaneo centrale e il Mar Rosso (entro certi limiti). Per giunta, la Francia pagò l'orrenda Grande Guerra con 1,3 mln di caduti, ovvero il doppio dell'Italia: un'intera generazione di morti, feriti e mutilati. Eppure, l'Italia ebbe la faccia tosta e la fortuna di avere lo stesso livello di tonnellaggio della Francia, e il tonnellaggio delle flotte all'epoca era il segno della potenza delle nazioni a cui appartenevano.
L'Italia, a metà prezzo, ebbe lo stesso valore della Francia! E da qui partì una gara accanita ma insensata, a chi faceva le navi migliori, con risultati spesso dubbi e che premiavano sopratutto la velocità.
MA, a parte questo, resta il fatto che per le marine 'normali' un incrociatore da 30 nodi e un cacciatorpediniere da 35 nodi erano più che sufficienti; per la Regia Marina, presa dal futurismo velocista, manco fosse la Regia Aeronautica, invece, un incrociatore doveva arrivare a 35 nodi se era pesante, a 40 nodi se era leggero, e così un cacciatorpediniere! Vi furono navi italiane che raggiunsero i 42 nodi!!! E questo sia per la loro costruzione leggera, che per la potenza ASSURDA dei loro motori: i Trento avevano sui 150.000 cv, quasi il doppio dei County inglesi. E per giunta, nelle prove, non bastando, 'forzavano' le macchine, e tenevano il dislocamento bassissimo. Come spiegare queste assurdità?
Non si spiegano, se non con il doppio effetto della smodata ambizione e del perenne incubo di Lissa.
Paradossalmente, negli anni '30, si tornò con i piedi per terra e si costruirono navi più lente ma più solide, spesso incredibilmente solide, tanto se serviva corazza in più, si oltrepassavano i limiti consentiti (non è facile misurare il peso delle corazzature, non sono mica cannoni), e così abbiamo spiegati gli ZARA o le LITTORIO.
Cosa dire delle LITTORIO, navi indubbiamente costruite a regola d'arte, spesso così elogiate che si assiste anche ai tentativi di quando in quando di 'riabilitare' il sistema di protezione antisiluro Pugliese, come se i nostri storici non l'avessero sempre coccolato come risultato del 'genio' italiano. Il fatto che di 6 siluri incassati dalle corazzate, solo 2 sono andati a segno nella zona difesa e nessuno in quella con il diametro maggiore (la metà della metà della lunghezza della nave, in pratica...), non li scoraggia dall'affermare senza paura d'arrossire, che quella protezione fosse migliore di quella di altre navi, come quelle tedesche (solo perché... era anche 1 metro più larga, magari, no? Facciamo una prova a parità di ingombro, così ci divertiamo?)
Ma fosse stato solo il Pugliese system. Queste navi avevano i cannoni che -per poco- ebbero la maggiore gittata tra tutti quelli della II Guerra mondiale (su navi). Gittata ottenuta forzando quei cannoni con vita media dell'anima pari a metà di quella delle altre artiglierie e con cadenze di tiro inferiori al desiderabile (1,3 colpi al minuto, e NON 3 come riportano alcune fonti), giustificata dalla possibilità di sfilare rapidamente l'anima e sostituirla con un'altra.
Corazze verticali di livello eccezionale, tanto che Nathan Okun le ha definite le migliori corazze multiruolo navali della II GM (discutibile, ma ipse dixit).
Ora, faccio presente che all'epoca le corazze dei carri armati dell'esercito, chiamato a combattere continuamente in Africa Settentrionale, erano poco più che cartapesta. E che con 12.000+ t di corazza per ciascuna LITTORIO, come per l'incompiuta Impero, per esempio, ci potevi raddoppiare la produzione di carri armati di tutta la guerra. E invece si preferì completare la totalmente inutile Roma, mentre le divisioni italiane venivano distrutte in Africa! E poi che fine farà la Roma? Il suo primo e unico combattimento fu quando venne affondata il giorno dopo l'Armistizio, dai Tedeschi, e in barba alle corazzature 'avanzate' di cui era dotata. Bell'investimento, non c'é che dire. Ma l'aver mandato i nostri valorosi soldati a combattere con le scatole di 'sardine' mentre tutte le migliori leghe e materiali venivano dati alla marina per le sue vanagloriose corazzate, è a mio avviso uno dei peccati impuniti più gravi della guerra passata. Un peccato di SUPERBIA, naturalmente. Osservo che, Giappone a parte, nessun'altra nazione fu così spoporzionata nell'assegnare risorse acciaiose tra la Marina che si pappa quasi tutto, e l'esercito, che non ha avuto quasi nulla, tanto da far languire pure la produzione di artiglierie, che pure erano state approntate con ottimi progetti tra i 20 e i 210 mm!
Ma nessuno storico si occupa di queste quisquiglie, ovviamente! Solo qualche critica 'tecnica' qua e là. Gli unici polemici sono gente come Cernuschi, che però è totalmente adagiato nelle lodi alla nostra marina, quindi niente da fare. Solo Giuseppe Pesce (dell'aeronautica) e Ferruccio Botti (pro-esercito) si sono ricordati di fare almeno alcuni appunti in merito, ma comunque senza mai centrare veramente questo punto, perché collegati alle loro sole questioni come la battaglia dei convogli, di stretta localizzazione nella sola II GM. Il 'male' originario, invece, non è stato nemmeno sfiorato da tali discussioni.
E ancora: come spiegare la follia di installazioni di cannone con stabilizzazione QUADRIASSIALE, come quella per i pezzi da 90 mm? Persino i tedeschi si fermarono agli impianti triassiali, altre nazioni nemmeno ci provarono a stabilizzare i pezzi, e in ogni caso, le armi tedesche erano due da 105, non una da 90, con ben 11 giroscopi al seguito.
Ma la follia non finì qui.
Non contenti ci si baloccò con i celebratissimi REGOLO, navi che ancora una volta, nonostante l'esperienza negativa con gli incrociatori DA GIUSSANO, arrivavano a 40 nodi. Senza corazzature avrebbero dovuto combattere contro le navi nemiche, incuranti che un singolo colpo di medio calibro avrebbe potuto raggiungerle fino alle caldaie o ai depositi munizioni, tanto non c'era alcuna protezione a schermarli!
Non parliamo poi di sistemi di tiro: anche qui, non c'é stata economia di sforzi. Basti dire, al riguardo, che i cacciatorpediniere degli anni '20-'30 come i NAVIGATORI e TURBINE (capisco i primi, che erano nati come esploratori, ma i secondi... via!), sono stati dotati di 2 centrali di tiro (scudate, oltretutto), cosa che nelle altre marine accadeva solo con gli incrociatori propriamente detti, salvo poi cancellare la seconda DT nelle navi più recenti perché manifestamente inutile.
Anche le torpediniere avevano delle torrette e controtorrette immense per la loro categoria, mentre al contrario, incrociatori e corazzate più moderni avevano un solo sistema super-centralizzato. Non so alla prova dei fatti cosa sarebbe accaduto, però pensateci: mettere tre centrali di tiro IMPILATE sul torrione delle LITTORIO, per quanto stilisticamente audace, significava che un solo colpo di medio calibro le avrebbe messe tutte KO, e parliamo di torrette prive di protezione (non che non avessero uno 'spessore', ma è un fatto che esso non figura nello schema protettivo delle navi, quindi dev'essere stato molto modesto, forse non più di 30 mm).
Insomma, queste navi erano un qualcosa di incredibilmente potente ed estremo, almeno come caratteristiche 'teoriche', che poi per esempio i 'cannoni con la gittata più lunga' abbiano fatto centro solo 1 volta su oltre 300 colpi tirati, è un altro discorso, naturalmente! Né miglior prova diedero il sistema Pugliese (la Littorio praticamente AFFONDO' dentro il porto di Taranto, salvata solo dai bassi fondali e incagliata), o le navi da '40 nodi' che affondarono quasi tutte durante la guerra (alla fine, su 19 unità, rimasero soltanto un incrociatore, i tre 'Regolo' praticamente nemmeno usati in guerra, e un solo NAVIGATORI, il Da Recco).
Ma in epoca moderna la musica... NON E' CAMBIATA. Per nulla.
INFATTI, dopo LISSA, è arrivata MATAPAN e gli incubi sono aumentati. Ecco perché per esempio, le nostre navi hanno un numero incredibile di radar di bordo: perché nel 1941 'non ce l'avevamo'. Eggià.
MA, dopo un minimo periodo di ragionevolezza, ecco che nuovamente si tornò, verso la fine degli anni '50, a sogni di 'gloria'...
Come spiegare, altrimenti, l'idea di costruire non dico gli incrociatori portaelicotteri da 6.000-9.000 tonnellate negli anni '60, provvisti sia di elicotteri, che di cannoni, che di missili, che per carità, ci potevano anche stare... e vada anche per essere stata la prima marina europea con un incrociatore lanciamissili, seguendo l'esempio americano, ma aggiungendo, nel caso del Garibaldi, dei lanciamissili Polaris che non sarebbero MAI stati concessi...
... ma gli AUDACE, via, saranno stati un pochino esagerati o no? Una nave normale si sarebbe accontentata di avere un sistema SAM a lungo raggio, più un cannone, due lanciasiluri e un lanciamissili ASW oppure un elicottero. Ma la MMI non è per le navi 'normali', così ci ha messo 6 cannoni, 4 lanciasiluri e 2 elicotteri. E questo con 73.000 hp (notare bene, questo tipo di apparato motore, in altre marine, dava 70.000 hp ma per noaltri questo non bastava, eh! Giammai!) e con un dislocamento poco più che da fregata (3.600-4.500 t) sennò poi qualcuno brontola che facciamo navi 'troppo grosse'.
Il meglio si è visto poi, negli anni '80, con navi come il GARIBALDI, che come tutte le portaerei... ha lanciamissili antinave e lanciasiluri antisommergibile, normale amminsitranzione, no? In fondo era un 'incrociatore portaelicotteri'.
E cosa dire delle LUPO/MAESTRALE? Altre navi eccellenti, per carità, ma tutte queste capacità condensate su scafi così piccoli erano davvero necessarie? E poi, con un equipaggio tanto numeroso (sennò in caso di 'emergenze' andavano giù), come e dove li hanno stivati, visto che secondo almeno i nostri giornalisti, erano pure 'comode'? Domanda: capisco l'italian style nell'arredamento, ma i volumi... sono volumi. Dentro una Lupo, per esempio, che volume c'é? Boh.
Il culmine è stato raggiunto con i DE LA PENNE. Ho sempre guardato con ammirazione a queste navi, specialmente considerando quanto sono state 'pompate' dalla stampa nazionale, del resto sono state l'unica novità di tutti gli anni '90.
Ma anche così, guardando la disposizione dell'armamento e delle attrezzature elettroniche qualche dubbio viene.
Per esempio: se è vero che i SUPER RAPIDO sono cannoni anti-missile, capaci, dicono alla OTO, di abbattere 4 missili antinave provenienti contemporaneamente... che motivazione ha la loro disposizione in quantità industriali, a bordo dei nostri cacciatorpediniere?
Mi spiego meglio: anzitutto, non ho capito come diavolo faccia un missile antinave ad essere ingaggiato, dice la stampa, a 6.000 metri... con i primi impatti a 5.500. Ora, o è un missile che si avvicina come uno squalo... oppure è un missile più lento del triplano FOKKER del Barone Rosso, visto che è impossibile che il rapporto di velocità media sia di 11:1!!! Ma ci rendiamo conto!
Ma anche posto che questi dati siano veri... se l'SR è così bbono, allora come mai la MM a prua dei DE LA PENNE ha messo 1 cannone da 127 mm, (che à già un potente ordigno antinave), 2 SR e 1 lanciamissili con gli 'infallibili' Aspide tipo Albatross, con tanto di ricaricatore rapido?? Ma quanti missili pensavano di affrontare, 20 per volta??
A poppa, altro capolavoro: lanciamissili SM-1 incastrato tra i due hangar elicotteri, e il cannone da 76 SR poppiero.
Qualcuno ha mai pensato di rendere più economiche le navi della Marina, per esempio togliendo qualche 'cannoncino' superfluo? Tanto per tornare ai nostri DE LA PENNE (che tra l'altro, pur essendo giudicati più piccoli, hanno un cannone SR in meno degli Audace, e dislocano il 25% in più, pensate come erano gli Audace, considerando anche l'apparato motore a vapore...), perché mai non mettere, a prua, un singolo SR?? Avremmo risparmiato l'Albatross (un controsenso avendo già l'SM-1) e un SR = risparmio di qualche decina di miliardi di lire! Mentre un elicottero solo sarebbe stato sufficiente per una nave eminentemente antiaerea.
Ma no, non sia mai!
Io ancora non capisco a che serva quell'accrocchio di armi prodiere sui DE LA PENNE, specialmente considerando che a prua ci sono soloe due DT, mentre paradossalmenet a poppa ce ne sono altrettante, ma lì c'é solo un cannone!
Oltretutto vi sono anche problemi di campo di tiro: le MAESTRALE, per esempio, hanno i sistemi Dardo/CIWS sistemati 'nel sottoscala', idem per gli AUDACE.
Guardateli bene, entrambi questi tipi di nave: scoprirete che, visti esattamente di prua e di poppa, i loro cannoni semplicemente NON possono sparare contro bersagli in arrivo a bassa quota!
Qui gli Audace visti da prua: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/b/b9/Ardito_Audace.jpg
Questo è un BEL PROBLEMA perché in genere le navi tendono a dare la prua verso gli attaccanti (o la poppa, se è troppo tardi), e i missili antinave in genere vengono scoperti tardi e sopratutto, volano bassi!
Ma dico io, come hanno fatto a progettare navi con 2 o 4 cannoni CIWS, che hanno settori di tiro ciechi a prua o a poppa?!?
E per giunta, mentre gli AUDACE almeno hanno l'SM-1, le MAESTRALE dietro non hanno nulla! Niente, e questo pur avendo 4 sistemi d'arma potentissimi tra la prua e mezzanave!
E sapete perché? Perché dietro, dovevano metterci il sistema VANESSA, dei lanciamissili multipli simili a quelli controcarri (!!!) che lanciavano missili che avrebbero intercettato i missili antinave in arrivo. Il sistema non è stato MAI installato, si parlava anche del Seaguard. Però pensateci bene: ma che cazzo di progetto è, hai già due DARDO, un COMPATTO e un ALBATROSS e poi per 'completare' la difesa a 360° ti serve anche un paio di VANESSA? Ma che si bevevano? Nessuna fregata ha un simile armamento, gli incrociatori americani si accontentano di due Phalanx e le MAESTRALE avrebbero dovuto avere 6 (SEI) sistemi antiaerei-antimissile??? per una 'difesa a 360°??
Ma per piacere!
Il bello è che tutto questo COSTA e costa tantissimo.
Costavano uno sproposito i programmi per 'aggiornare' le corazzate CAVOUR/DUILIO negli anni '30 (a proposito, complimenti alla MM per la scelta del nome della portaerei: Cavour è l'unica corazzata italiana affondata durante tutto il periodo ante-armistizio!!!), ogni due navi quando una LITTORIO nuova (ben superiore).
Ma anche i DE LA PENNE costavano uno sproposito: 1498 MLD per le due navi, valuta in lire anni '80-90, significano circa 1 MLD di euro abbondante oggi, non male davvero per navi da 5.000 tonnellate!
Un pò di sensatezza non sarebbe guastata: non dico di avere navi scarse come quelle britanniche della guerra delle Falklands (obsolete o senza cannone o senza missili SAM utilizzabili), ma almeno via... un pò di sensatezza! Qualcosa tipo i CASSARD francesi, che equivalenti ai De la Penne, hanno 7 radar, 1 elicottero, 1 cannone, 2 batterie missili, 2 CIWS (missilistici), 2 TLS e 1 elicottero, più 1 sonar.
Nel caso dei De la Penne, invece: 11 (UNDICI) radar, 2 sonar, 3 batterie missilistiche ad alte prestazioni, 4 cannoni, 2 elicotteri. Praticamente con un De la Penne ci fai 2 navi del resto del mondo!
Ma tutto questo COSTA e costa caro. Così come costano carissime le FREMM, le 'meglio fregate del mondo' (come a suo tempo le Lupo e forse anche le Maestrale) che la MM ha comprato in ben 10 esemplari, al costo di circa 500+ mln l'una. In origine, sappiate che dovevano essere 10 italiane + 17 francesi. POI l'amm. Di Paola (Dio l'abbia in gloria) decise che ne bastavano 6 (e solo 90 F-35). POI arrivarono i governi Letta e Renzi e rimisero un paio di fregate in cantiere per ciascuno, risultato? Noi sempre 10 fregate, e pure 6-7 NUMC o come diavolo si chiamano in aggiunta ('fregatine' da modiche 4.000 ton), più un'altra portaerei (per accontentare De Giorgi Jr, legge navale approvata da Renzi). I francesi, realisticamente, pensano a sole 8 FREMM, giudicate sufficienti. Così come per noi, sostituire 8 fregate da 3.000 tonnellate con 6 moderne da 6.000 tonnellate doveva essere sufficiente, o no?
Invece hanno voluto TUTTO (10 navi), a pieni optional (non sia mai!) incluso il costoso EMPAR, e di dimensioni raddoppiate. Risultato: da 24.000 t di fregate a 60.000 tonnellate. E questo, secondo un sottosegretario di qualche anno fa, era necessario per 'trovare i migranti in fondo al mare' (complimenti, passammo dalle fregate antisommergibile a quelle della mortuaria!).
Quanto agli equipaggiamenti di bordo, non c'é mai stata nessuna economia nemmeno in quelli.
Negli anni '80 dell'800, i cannoni da 450 mm e poi da 413 mm delle Duilio/Italia erano i più potenti disponibili in mare (e paradossalmente, entrambi di costruzione inglese).
Negli anni '10 del '900, i cannoni da 305/50 erano molto più potenti delle armi paricalibro di quasi tutte le altre marine (anche questi erano di progettazione inglese), anche grazie all'elevazione, molto maggiore, potendo tirare proiettili da 470 kg a 24 km, anzichè 380 a 18 km come le navi inglesi con pezzi 'apparentemente' analoghi!
Negli anni '30-40, la musica non cambiò affatto. Non solo i pezzi da 381/50, i veri 'signori' del mare, almeno sulla carta. I cannoni da 152/53 degli incrociatori, anche se poi ridotti a circa 24 km di gittata, inizialmente erano caricati così tanto che tiravano a circa 1.000 m/sec e conseguentemente raggiungevano ben 1.000 m/sec!!! Quindi non solo i Da Giussano andavano a 40 nodi, ma avevano anche questi super-cannoni da 1 km/sec. Queste armi surclassavano in gittata qualsiasi altra paricalibro, ma poi dovettero essere 'ridotte' perché quell'alta velocità di fatto, non serviva a niente se non a logorare le armi stesse.
I caccia/esploratori, a loro volta, avevano cannoni da 120/50 che inizialmente andavano a ben 22 km, e anche una volta ridotti per la stessa ragione, erano ancora ad oltre 19 km, ben di più dei 120 inglesi e dei 127 mm delle marine principali.
I pezzi da 203/53, almeno inizialmente, erano da 34 km di gittata, più dei cannoni da 33 km apparsi poi sugli incrociatori tedeschi. Solo dopo un certo periodo vennero peraltro anch'essi ridotti a 'soli' 31 km, che erano ancora più di quasi tutte le altre armi della categoria...
Poi parliamo dei pezzi da 90 girostabilizzati con 11 giroscopi? (già fatto).
Ma la RM non aveva mica solo quella, di passione...
... anche i pezzi da 37 mm, per esempio, erano pre-stabilizzati (e pesantissimi), salvo poi dimenticarsi di fare degli affusti a deformazione, cosa che annullava ogni sorta di accuratezza da parte dell'affusto... ah, nemmeno a farlo apposta, le caratteristiche balistiche erano da primato (circa 800 gr x 800 m/sec) nella categoria 37 mm, anche se l'arma non era nulla d'eccezionale e aveva una canna assai corta per le prestazioni che offriva.
... ma mentre le altre marine arrivarono anche ad affusti stabilizzati con armi di medio calibro... la RM, non contenta, fece installare i cannoni da 20 mm in affusti pre-stabilizzati, una roba che nessun altro ha mai fatto per quanto ne so. Pesavano ben 3 tonnellate l'uno, quando un affusto binato da 20 in genere ne pesa 3 volte di meno, e questo spiega come mai altri non vollero seguire questa follia. Il bello è che la RM riuscì anche a diffondere i cannoni a.a. in maniera molto più rapida degli altri belligeranti, almeno tra gli Alleati, negli anni d'anteguerra. Inoltre i pezzi da 37 erano automatici, a differenza (inspiegabilmente) delle armi francesi e tedesche.
Ma non è finita qui: i siluri italiani, manco a dirlo, negli anni '30 apparvero in un modello che era il più veloce del mondo (50-51 nodi, peraltro di pochissimo rispetto ai 46-48 di altre nazioni), anche se la carica esplosiva non era altrettanto stellare.
E i sistemi di tiro? Eh, anche quelli furono molto sviluppati, tanto che le LITTORIO avevano sistemi automatizzati e con telemetri sia a coincidenza che stereoscopici, cosa più unica che rara. Ma anche qui si va troppo sul tecnico.
E nei tempi moderni? MA che, scherziamo?
Già negli anni '40 la MMI non era più soddisfatta dei pezzi americani da 76 mm, appena entrati in servizio. E cominciarono a cercare nuove armi. Ma questo lo capisco anche (molto meno come mai altre nazioni non abbiano costruito cannoni altrettanto piccoli per le navi che poi hanno venduto a decine in giro per il mondo... ma questa è un'altra storia). Ma per il Compatto da 127/54 scelsero un modello pesantissimo, pienamente multiruolo e con ben 66 colpi pronti al tiro.
Come CIWS non furono da meno. Forse la prima marina in Occidente ad avere questi cannoni automatici per la difesa vicina, con il Dardo entrato in servizio effettivo nel 1977 con le Lupo (l'URSS aveva già l'AK-630 da qualche anno, ma anche qui è differenza ridotta) ad avere questi sistemi, visto che il Phalanx non entrò in servizio fino a circa il 1978-1980, e altri tipi arrivarono ancora dopo.
E poi, scherziamo? IL Phalanx è da 20 mm? Per la MMI ci vuole almeno il 40 mm con gittata doppia!
Il pezzo americano da 127/54 tira 20 colpi al minuto? Quello italiano 40 (o 45?), con una maggiore quantità di munizioni pronte, maggiore alzo, maggiore velocità.
Missili? Pensate un pò, quei gonzi di francesi e inglesi si baloccavano con gli Exocet da 40 km, mentre di lì a pochissimo l'Italia ebber gli OTOMAT che (grazie proprio ad un motore francese, visto che erano bi-nazionali , ma la MN non li volle) arrivavano ad almeno 180 km! E per giunta, con un sistema di designazione oltre l'orizzonte, perché la MMI aveva fatto sviluppare anche dei radar di scoperta in superficie con effetto tunnel e sistemi di mid-course su qualche elicottero AB-212.
Gli AB-212 stessi erano equipaggiatissimi e tra i migliori della loro categoria, forse i migliori quando apparvero (negli anni '70) anche se la cellula era già un pò vecchiotta.
E la MM ne volle comunque 2 per ciascuna nave principale prodotta dagli anni '80 in poi, quando nazioni come gli USA alle volte li hanno costruiti senza alcun elicottero a bordo (caccia come i Burke, intendo).
Ma la cosa ancora più folle, è stata di ordinarne circa 70, quando a bordo delle navi c'era spazio per circa 40 medi al massimo (15 per gli incrociatori, 4 per i caccia, 20 per le fregate, a metà anni '80). Vabbé che c'era la necessità di 'riserve strategiche', ma non fa forse pensare che la più grande marina francese, ordinò solo 40 Lynx, e che quelle tedesche e olandesi furono fin troppo parsimoniose nell'ordinare anch'esse questi elicotteri in quantità inferiori al minimo indispensabile? Perché erano stupidi? No, è che costavano assai. E da noi ancora di più, visto che l'Agusta aveva il totale monopolio delle vendite allo Stato, anzi, ce l'ha ancora visto che anni fa l'Europa se la prese con l'Italia proprio per questo, perché non rispettava i regolamenti europei sui concorsi internazionali, che noi, comodamente, andavamo a fare, salvo poi tenerci l'assoluto monopolio casalingo (comodo, no?) Non eravamo i soli, ma se siamo andati persino negli USA, con che faccia da noi dobbiamo sempre fare scudo 'allo straniero'?
E poi tutti gli altri sistemi di bordo: radar di tiro da difesa ravvicinata compattissimi, MA anche dotati di sistemi optronici alternativi IR, TV e laser come se piovesse; ECM disponibili tra i primissimi casi (se non i primi) in Occidente, per disturbare i radar nemici; sistemi C3I a bordo delle navi (SADOC) comparabili con quelli dell'US Navy.
Radar di scoperta? Beh, almeno quelli in superficie erano davvero particolari: avevano l'effetto tunnel per designare i target oltre l'orizzonte per i missili OTOMAT, una capacità duplice e micidiale rispetto a tante altre marine, incluse quelle dotate di Harpoon, dato che quest'ultimo, oltre che inferiore di gittata, era anche privo di sistema di designazione OTH e pure di datalink di mid-course, che noi avevamo sia sulle navi che sugli elicotteri (molto rudimentali: in pratica, il missile doveva passare circa sotto all'elicottero per essere 'aggiornato').
Per i nostri celebri CONSUBIN, che almeno non sono così 'costosi' e che vengono considerati i migliori incursori subacquei del mondo, venne addirittura approntato un mini-siluro, l'A.200, una specie di giocattolo da 007 (12-16 kg di peso!!!), originariamente usato per lanciarazzi antisommergibile (curioso di sapere quanto lontano e veloce potrà mai andare un tale aggeggio, eh..).
Persino i lanciarazzi ECM erano 'particolari': direte voi, saranno normali lanciatori di artifizi? NOoooooo; gli SCLAR non erano normali lanciarazzi per 'contromisure'! Così sono buoni tutti! Erano invece sistemi concepiti come torrette mobili, e capaci anche di bomabrdamento costiero, capacità unica nel panorama mondiale. E che, vogliamo usare dei sistemi 'normali', per una volta tanto? Giammai!
Lanciamissili NATO-Sea Sparrow? Prima li cloniamo spudoratamente e poi introduciamo anche il missile Aspide (dicendo che è frutto solo nostro e non dell'esperienza con lo Sparrow), e il sistema di ricarica Riva-Calzoni perché sennò 'solo' 8 missili pronti al tiro senza poterli ricaricare al volo, è 'troppo poco' (sigh) per affrontare 'attacchi di saturazione' (ma da parte di chi? Di quei 4 gatti della squadra sovietica del Mediterraneo?)
Siluri? Audace (prima dell'ammodernamento) e Maestrale hanno avuto siluri di calibro doppio, una rarità assoluta al mondo, per le armi 'leggere' difensive, e per quelle pesanti offensive. Ma come, non c'erano già 2 elicotteri per le azioni 'offensive'? E se hai i siluri pesanti a bordo (come i sovietici e i francesi), di quelli leggeri che te ne fai? NISBA, si prendono tutti e due, chi sei tu per dubitare della nostra saggezza, vile sabotatore antipatriottico e comunista?
Apparati motori? A parte il jolly d'aver collaborato con la G.M. per fare la turbina navale di maggior successo mondiale, non ci si è certo accontentati di così poco... motori come se piovesse, diesel ad alte prestazioni + turbine per le migliori prestazioni e autonomia, e le FREMM italiane sono più veloci di quelle francesi, da quel che ho capito, perché ci hanno messo (ammesso che sia vero) una seconda TAG oltre la prima già presente... eheh, magari torniamo ai 40 nodi dei bei tempi andati, chissà...
L'elenco potrebbe continuare. Di fronte ad una indubbia sagacia e capacità tecnica, e requisiti operativi stringenti, continuo a non capire a che servivano questi suddetti 'requisiti'. Come vedete, infatti, non solo le navi italiane erano 'piccole', ma al contempo, 'armatissime' quantitativamente, ma ovviamente, non accontentandosi mai, si volle anche l'armamento migliore qualitativamente. Altrimenti i sovietici ci fanno la bua!
E questo finché è durato almeno l'export, con le super-corvette Fincantieri (mai adottate dalla MMI, ma potenti quasi quanto una fregata) e le 14 Lupo, ma poi senza più successi rimarchevoli fino al giorno d'oggi. Ma la corsa al 'gold plating' continuava senza pietà, ovviamente, non dovendo pagare di tasca propria, questo non era visto come un problema, no? Tante volte dovessimo ri-combattere a MATAPAN... o a LISSA!
E' EVIDENTE, a questo punto, che, come già evidenziato dall'assurda spesa per le vecchie corazzate negli anni '30, o l'altrettanto assurdo (superficialmente motivato) per la 'squadra' di radar del De la Penne e l'accrocchio di armi degne di un rappresentate di armi più che di una nave, che i nostri ammiragli hanno sempre perseguito una linea di sviluppo a suo modo 'razionale', con tappe evolutive sensate, come dimostrano i caccia Impavido/Audace/De la Penne, ma senza farsi MAI influenzare da esigenze di contenimento dei costi, che secondo i nostri ineffabili strateghi, dovrebbero semplicemente essere assicurate dalla riduzione del dislocamento al minimo indispensabile per contenere tutte le armi, i sensori e l'equipaggio necessario. Altre nazioni si sono fatte condizionare anche troppo dal punto di vista politico (specie la RN), ma da noi si pecca all'opposto, dove il 'tanto non è mai troppo'.
Ora, ditemi voi se tutto questo è sensato. Così come se è stato sensato, a suo tempo, aggiungere 3 Dardo al V.VENETO senza sostituire nessuno degli 8 obsoleti cannoni che già aveva (M.Annati su RiD parlava della 'lobby dei cannonieri').
E l'ultimo capitolo, per ora, è quello della nuova legge navale, approvata ineffabilmente da Renzi, che essendo come tutta la 'ex-nuova-sinistra' innamorato delle armi e dei grossi affari correlati (con tanto di risse per accaparrarsi rolex arabi...), dà alla marina italiana altri 6 mld per costruire una nuova portaerei, ovviamente tre volte più pesante del vecchio Garibaldi, più altre 'fregatine' da modiche 4.000 tonnellate (almeno 6), e altra roba ancora, e meno male che De Giorgi Jr è stato 'spodestato' sennò, pare, si sarebbe continuato con altre navi, tra cui si dice, pure un'altra portaerei. Gli anni di magra ('90-inizio '00) sono definitivamente passati. E mentre chiudono gli ospedali e cascano i ponti, nell'Italia ambiziosa e vuota abbiamo le missioni spaziali per cercare l'acqua su Marte (ma quale è la vera ragione, per la quale noi siamo gli unici ad avere i piedi in due agenzie spaziali diverse, patriottica ed europea...) e per creare, udite udite, una flotta più potente di quella di qualsiasi altra nazione europea, a parte il deterrente nucleare, ovviamente (un SSBN è molto più convincente come deterrente, di qualsiasi portaerucola con qualche F-35B a decollo verticale).
Ma veramente, ci serve questa flotta? Dove vogliamo andare, a prenderci la rivincita contro i britannici per Matapan? Contro gli americani per la Sicilia? Contro i Russi per la Crimea? Contro gli austriaci per... Lissa? O la useremo giusto per controllare i gommoni degli scafisti, che oramai tra l'altro, si appellano direttamente alle stesse navi italiane per portare la loro folla di 'migranti da salvare in mare' (e il reato di favoreggiamento all'immigrazione clandestina? Ah, quello vale solo se sei un civile che dà un passaggio a degli extracomunitari... chiedere a Salvini, accusato di sequestro di persona per avere impedito per giorni lo sbarco di questi prepotenti 'profughi' che pare, non hanno alcun porto sicuro in Europa tranne i nostri).
Perché l'Italia funziona così. Costruiamo Lamborghini mentre le ASL hanno le Panda, partecipiamo avidamente ad ogni missione spaziale 'internazionale' mentre chiudiamo ospedali, costruiamo armi a profusione (a proposito, il Centauro 2 costa 15 mln al pezzo, credo un record assoluto per un mezzo terrestre) ma alziamo l'età pensionabile; scopriamo l'acqua su Marte ma non controlliamo il ponte di Genova prima che crolli.
Quale è la linea seguita? Quella dei soldi. E del prestigio internazionale, che all'Italia piace tanto, senza capire che in realtà siamo soltanto ascari dal medioevo in poi, con una breve parentesi fascista (che ci ha regalato la servitù perpetua agli americani).
In questo senso, i programmi della MM sono sempre stato solo un epifenomeno dello sciovinismo nazionale.
Ma almeno a suo tempo, nella Guerra fredda, c'era un certa logica, anche se si esagerò un pò nell'armare per esempio, fregate da 2.000 tonnellate con un cannone da 127 mentre altre nazioni avevano fregate da 3.000 tonnellate con pezzo da 76 mm (evidentemente meno esibizionisti di noi, perché è questa l'unica vera ragione per questa differente 'scelta').
Adesso, anche se non siamo tornati all'assurdità del periodo prebellico (quando c'erano corazzate da 35.000 tonnellate e carri armati per l'esercito da 3,5 tonnellate), questa corsa insensata a mantenere l'organico dei tempi della Guerra fredda (mentre per esempio, gli olandesi sono calati da 18 a 6 navi per la loro pur potente flotta), come se dovessimo perenemmente avere due 'incrociatori portaeromobili' (oramai dichiarate portaerei e basta), più due gruppi navali completi per la 'scorta'.
Tutto questo è folle, gli scenari rispetto a 30 anni fa, quando è finita la Guerra fredda, sono del tutto diversi, ci sono i barconi al posto degli incrociatori russi, ma non fa nulla. Anzi, già che ci siamo, raddoppiamo il dislocamento delle navi senza calarne il numero. Tutto assurdo, non c'é che dire. Ma funzionale alla logica malata che è fonte di tanto impegno sciovinista, oramai, nell'epoca dello spread, e con un miliardo di africani in arrivo nei prossimi anni (perché è questo quello che accadrà), è soltanto ridotto ad una farsa totale.
E sopratutto, qualcuno allontani il sospetto che tutta questa volontà di avere armi a profusione e sensori a iosa, sulle navi italiane, sia del tutto disinteressata da chi scrive le 'specifiche'. Io qualche dubbio ce l'avrei, ma si sa che quasi nessuno indaga sull'area grigia delle forniture militari, o no?
Del resto sarà anche un caso, ma quanti militari sono diventati poi, dei capaci dirigenti in qualche azienda del settore difesa?
Una ministra che faceva l'insegnante e le marce della pace a Porto Alegre che diventa poi una fervente sostenitrice dei programmi di riarmo, al punto da essere chiamata 'la generalessa', non fa un pò impressione? Cosa ha cambiato la sua indole in questo modo, o era sempre stata così?
Ma se quel che è successo con gli appalti a TARANTO (dove arrestarono persino l'ufficiale 'anticorruzione' inviata appositamente...), non fosse un caso isolato, allora... a pensar male si fa peccato ma... ditemi voi, che avete fatto la naja, se non vi è mai capitato di assistere a vergognose ruberie persino nella mensa. E nessuno poteva fiatare, ovviamente.
Ma ovviamente, questo non è campo per un wargame. Però come diceva Nanni Moretti, 'non c'entra, però c'entra'.
A risentirci per le puntate successive.
Direte voi: in che senso?
Beh, dico io, in questo senso. Quello che sto per raccontarvi.
In questo periodo di forzata inerzia dovuta alla negligenza di Tiscali, ho fatto molte ricerche per una battaglia speciale, tra mezzi e tempi diversi, ma comunque affascinante, che poi vi racconterò (nel senso che ho prodotto 'tanta narrativa' ergo battaglie simulate al meglio possibile) nelle prossime puntate.
Ma approfondendo quest'argomento, che come avrete capito, riguarda le navi della Marina italiana, ho anche letto e riletto tante di quelle fonti, da farmi un'idea sempre più precisa sulle navi italiane.
Ho sempre avuto una doppia reazione per le navi della Marina italiana. Da un lato, le ammiro per linea, per prestazioni, per completezza assoluta di sistemi elettronici (da quando esistono) e armamento. Non c'é che dire, sono sempre state tra le migliori del mondo, quando non addirittura le migliori. Si pensi alla corazzata DUILIO, che era la nave più potente del mondo (nel 1880). E come se non bastasse, aveva una gemella, e poi altre due che anni dopo divennero le navi da guerra più grandi, pesanti e veloci della loro epoca, le ITALIA, bestioni da 15.000 tonnellate e 122 metri di lunghezza (che adesso sembra poco, infatti con questa lunghezza troviamo, 100 anni dopo, le fregate Maestrale, da 3.000 tonnellate!)
Il discorso sulle navi della RM/MMI/MM sarebbe lungo e complesso, però qui c'é la seconda faccia della medaglia.
Il fatto che queste prestazioni ESTREME, costano, e chi paga non sono certo gli ammiragli che le chiedono.
Voglio dire... che a mio avviso le navi della marina italiana hanno sempre avuto capacità 'super' perché gli ammiragli italiani hanno dato il via ad una corsa alle volte veramente folle, verso il PERFEZIONISMO ASSOLUTO, accettando niente di meno che l'eccellenza.
Come spiegare, altrimenti, l'assurda fregola dell 'avercelo più grosso di tutti' già con le DUILIO? Pensate un pò, una marina parvenu, che non aveva una nave a vapore fino a 20 anni prima, all'improvviso vuole avere delle navi più potenti della più potente marina del mondo, la Royal Navy. E le DUILIO dovevano avere, originariamente, niente di meno che dei cannoni da 30 tonnellate! Poi, sentendo che la RN voleva fare di meglio, aumentarono e alla fine comprarono quelli da 100 tonnellate (450 mm) che peraltro, erano forniti dagli stessi britannici, contro cui sarebbero stati forse utilizzati (idem per i macchinari, mentre le corazze d'acciaio arrivarono... dalla Francia, altra potenziale nemica e vittima delle DUILIO! in pratica di italiano c'erano solo il progetto base e l'ambizione!)
Io penso che questo modo di ragionare, 'mai secondi a nessuno (e nemmeno a pari merito) fosse dovuto alla catastrofe di LISSA, quando l'Italia fu battuta dalla flotta austriaca che pure era nettamente inferiore rispetto alla nostra.
Questo 'imprinting' si è trascinato poi anche nei decenni a seguire e sarà tale anche nei decenni a venire.
Nel primo dopoguerra le altre marine si accontentavano di navi moderne, questa regola non valse soltanto per i francesi, tirati per i capelli in competizione con l'Italia, perché il trattato di Washington diede, del tutto immeritatamente, sia chiaro, la parità navale Italia-Francia, quando i francesi avevano un impero coloniale da difendere in tutto il mondo e la possibile ripresa delle ostilità con la Germania... mentre gli italiani non avevano nien'taltro da fare che proteggere il Mediterreaneo centrale e il Mar Rosso (entro certi limiti). Per giunta, la Francia pagò l'orrenda Grande Guerra con 1,3 mln di caduti, ovvero il doppio dell'Italia: un'intera generazione di morti, feriti e mutilati. Eppure, l'Italia ebbe la faccia tosta e la fortuna di avere lo stesso livello di tonnellaggio della Francia, e il tonnellaggio delle flotte all'epoca era il segno della potenza delle nazioni a cui appartenevano.
L'Italia, a metà prezzo, ebbe lo stesso valore della Francia! E da qui partì una gara accanita ma insensata, a chi faceva le navi migliori, con risultati spesso dubbi e che premiavano sopratutto la velocità.
MA, a parte questo, resta il fatto che per le marine 'normali' un incrociatore da 30 nodi e un cacciatorpediniere da 35 nodi erano più che sufficienti; per la Regia Marina, presa dal futurismo velocista, manco fosse la Regia Aeronautica, invece, un incrociatore doveva arrivare a 35 nodi se era pesante, a 40 nodi se era leggero, e così un cacciatorpediniere! Vi furono navi italiane che raggiunsero i 42 nodi!!! E questo sia per la loro costruzione leggera, che per la potenza ASSURDA dei loro motori: i Trento avevano sui 150.000 cv, quasi il doppio dei County inglesi. E per giunta, nelle prove, non bastando, 'forzavano' le macchine, e tenevano il dislocamento bassissimo. Come spiegare queste assurdità?
Non si spiegano, se non con il doppio effetto della smodata ambizione e del perenne incubo di Lissa.
Paradossalmente, negli anni '30, si tornò con i piedi per terra e si costruirono navi più lente ma più solide, spesso incredibilmente solide, tanto se serviva corazza in più, si oltrepassavano i limiti consentiti (non è facile misurare il peso delle corazzature, non sono mica cannoni), e così abbiamo spiegati gli ZARA o le LITTORIO.
Cosa dire delle LITTORIO, navi indubbiamente costruite a regola d'arte, spesso così elogiate che si assiste anche ai tentativi di quando in quando di 'riabilitare' il sistema di protezione antisiluro Pugliese, come se i nostri storici non l'avessero sempre coccolato come risultato del 'genio' italiano. Il fatto che di 6 siluri incassati dalle corazzate, solo 2 sono andati a segno nella zona difesa e nessuno in quella con il diametro maggiore (la metà della metà della lunghezza della nave, in pratica...), non li scoraggia dall'affermare senza paura d'arrossire, che quella protezione fosse migliore di quella di altre navi, come quelle tedesche (solo perché... era anche 1 metro più larga, magari, no? Facciamo una prova a parità di ingombro, così ci divertiamo?)
Ma fosse stato solo il Pugliese system. Queste navi avevano i cannoni che -per poco- ebbero la maggiore gittata tra tutti quelli della II Guerra mondiale (su navi). Gittata ottenuta forzando quei cannoni con vita media dell'anima pari a metà di quella delle altre artiglierie e con cadenze di tiro inferiori al desiderabile (1,3 colpi al minuto, e NON 3 come riportano alcune fonti), giustificata dalla possibilità di sfilare rapidamente l'anima e sostituirla con un'altra.
Corazze verticali di livello eccezionale, tanto che Nathan Okun le ha definite le migliori corazze multiruolo navali della II GM (discutibile, ma ipse dixit).
Ora, faccio presente che all'epoca le corazze dei carri armati dell'esercito, chiamato a combattere continuamente in Africa Settentrionale, erano poco più che cartapesta. E che con 12.000+ t di corazza per ciascuna LITTORIO, come per l'incompiuta Impero, per esempio, ci potevi raddoppiare la produzione di carri armati di tutta la guerra. E invece si preferì completare la totalmente inutile Roma, mentre le divisioni italiane venivano distrutte in Africa! E poi che fine farà la Roma? Il suo primo e unico combattimento fu quando venne affondata il giorno dopo l'Armistizio, dai Tedeschi, e in barba alle corazzature 'avanzate' di cui era dotata. Bell'investimento, non c'é che dire. Ma l'aver mandato i nostri valorosi soldati a combattere con le scatole di 'sardine' mentre tutte le migliori leghe e materiali venivano dati alla marina per le sue vanagloriose corazzate, è a mio avviso uno dei peccati impuniti più gravi della guerra passata. Un peccato di SUPERBIA, naturalmente. Osservo che, Giappone a parte, nessun'altra nazione fu così spoporzionata nell'assegnare risorse acciaiose tra la Marina che si pappa quasi tutto, e l'esercito, che non ha avuto quasi nulla, tanto da far languire pure la produzione di artiglierie, che pure erano state approntate con ottimi progetti tra i 20 e i 210 mm!
Ma nessuno storico si occupa di queste quisquiglie, ovviamente! Solo qualche critica 'tecnica' qua e là. Gli unici polemici sono gente come Cernuschi, che però è totalmente adagiato nelle lodi alla nostra marina, quindi niente da fare. Solo Giuseppe Pesce (dell'aeronautica) e Ferruccio Botti (pro-esercito) si sono ricordati di fare almeno alcuni appunti in merito, ma comunque senza mai centrare veramente questo punto, perché collegati alle loro sole questioni come la battaglia dei convogli, di stretta localizzazione nella sola II GM. Il 'male' originario, invece, non è stato nemmeno sfiorato da tali discussioni.
E ancora: come spiegare la follia di installazioni di cannone con stabilizzazione QUADRIASSIALE, come quella per i pezzi da 90 mm? Persino i tedeschi si fermarono agli impianti triassiali, altre nazioni nemmeno ci provarono a stabilizzare i pezzi, e in ogni caso, le armi tedesche erano due da 105, non una da 90, con ben 11 giroscopi al seguito.
Ma la follia non finì qui.
Non contenti ci si baloccò con i celebratissimi REGOLO, navi che ancora una volta, nonostante l'esperienza negativa con gli incrociatori DA GIUSSANO, arrivavano a 40 nodi. Senza corazzature avrebbero dovuto combattere contro le navi nemiche, incuranti che un singolo colpo di medio calibro avrebbe potuto raggiungerle fino alle caldaie o ai depositi munizioni, tanto non c'era alcuna protezione a schermarli!
Non parliamo poi di sistemi di tiro: anche qui, non c'é stata economia di sforzi. Basti dire, al riguardo, che i cacciatorpediniere degli anni '20-'30 come i NAVIGATORI e TURBINE (capisco i primi, che erano nati come esploratori, ma i secondi... via!), sono stati dotati di 2 centrali di tiro (scudate, oltretutto), cosa che nelle altre marine accadeva solo con gli incrociatori propriamente detti, salvo poi cancellare la seconda DT nelle navi più recenti perché manifestamente inutile.
Anche le torpediniere avevano delle torrette e controtorrette immense per la loro categoria, mentre al contrario, incrociatori e corazzate più moderni avevano un solo sistema super-centralizzato. Non so alla prova dei fatti cosa sarebbe accaduto, però pensateci: mettere tre centrali di tiro IMPILATE sul torrione delle LITTORIO, per quanto stilisticamente audace, significava che un solo colpo di medio calibro le avrebbe messe tutte KO, e parliamo di torrette prive di protezione (non che non avessero uno 'spessore', ma è un fatto che esso non figura nello schema protettivo delle navi, quindi dev'essere stato molto modesto, forse non più di 30 mm).
Insomma, queste navi erano un qualcosa di incredibilmente potente ed estremo, almeno come caratteristiche 'teoriche', che poi per esempio i 'cannoni con la gittata più lunga' abbiano fatto centro solo 1 volta su oltre 300 colpi tirati, è un altro discorso, naturalmente! Né miglior prova diedero il sistema Pugliese (la Littorio praticamente AFFONDO' dentro il porto di Taranto, salvata solo dai bassi fondali e incagliata), o le navi da '40 nodi' che affondarono quasi tutte durante la guerra (alla fine, su 19 unità, rimasero soltanto un incrociatore, i tre 'Regolo' praticamente nemmeno usati in guerra, e un solo NAVIGATORI, il Da Recco).
Ma in epoca moderna la musica... NON E' CAMBIATA. Per nulla.
INFATTI, dopo LISSA, è arrivata MATAPAN e gli incubi sono aumentati. Ecco perché per esempio, le nostre navi hanno un numero incredibile di radar di bordo: perché nel 1941 'non ce l'avevamo'. Eggià.
MA, dopo un minimo periodo di ragionevolezza, ecco che nuovamente si tornò, verso la fine degli anni '50, a sogni di 'gloria'...
Come spiegare, altrimenti, l'idea di costruire non dico gli incrociatori portaelicotteri da 6.000-9.000 tonnellate negli anni '60, provvisti sia di elicotteri, che di cannoni, che di missili, che per carità, ci potevano anche stare... e vada anche per essere stata la prima marina europea con un incrociatore lanciamissili, seguendo l'esempio americano, ma aggiungendo, nel caso del Garibaldi, dei lanciamissili Polaris che non sarebbero MAI stati concessi...
... ma gli AUDACE, via, saranno stati un pochino esagerati o no? Una nave normale si sarebbe accontentata di avere un sistema SAM a lungo raggio, più un cannone, due lanciasiluri e un lanciamissili ASW oppure un elicottero. Ma la MMI non è per le navi 'normali', così ci ha messo 6 cannoni, 4 lanciasiluri e 2 elicotteri. E questo con 73.000 hp (notare bene, questo tipo di apparato motore, in altre marine, dava 70.000 hp ma per noaltri questo non bastava, eh! Giammai!) e con un dislocamento poco più che da fregata (3.600-4.500 t) sennò poi qualcuno brontola che facciamo navi 'troppo grosse'.
Il meglio si è visto poi, negli anni '80, con navi come il GARIBALDI, che come tutte le portaerei... ha lanciamissili antinave e lanciasiluri antisommergibile, normale amminsitranzione, no? In fondo era un 'incrociatore portaelicotteri'.
E cosa dire delle LUPO/MAESTRALE? Altre navi eccellenti, per carità, ma tutte queste capacità condensate su scafi così piccoli erano davvero necessarie? E poi, con un equipaggio tanto numeroso (sennò in caso di 'emergenze' andavano giù), come e dove li hanno stivati, visto che secondo almeno i nostri giornalisti, erano pure 'comode'? Domanda: capisco l'italian style nell'arredamento, ma i volumi... sono volumi. Dentro una Lupo, per esempio, che volume c'é? Boh.
Il culmine è stato raggiunto con i DE LA PENNE. Ho sempre guardato con ammirazione a queste navi, specialmente considerando quanto sono state 'pompate' dalla stampa nazionale, del resto sono state l'unica novità di tutti gli anni '90.
Ma anche così, guardando la disposizione dell'armamento e delle attrezzature elettroniche qualche dubbio viene.
Per esempio: se è vero che i SUPER RAPIDO sono cannoni anti-missile, capaci, dicono alla OTO, di abbattere 4 missili antinave provenienti contemporaneamente... che motivazione ha la loro disposizione in quantità industriali, a bordo dei nostri cacciatorpediniere?
Mi spiego meglio: anzitutto, non ho capito come diavolo faccia un missile antinave ad essere ingaggiato, dice la stampa, a 6.000 metri... con i primi impatti a 5.500. Ora, o è un missile che si avvicina come uno squalo... oppure è un missile più lento del triplano FOKKER del Barone Rosso, visto che è impossibile che il rapporto di velocità media sia di 11:1!!! Ma ci rendiamo conto!
Ma anche posto che questi dati siano veri... se l'SR è così bbono, allora come mai la MM a prua dei DE LA PENNE ha messo 1 cannone da 127 mm, (che à già un potente ordigno antinave), 2 SR e 1 lanciamissili con gli 'infallibili' Aspide tipo Albatross, con tanto di ricaricatore rapido?? Ma quanti missili pensavano di affrontare, 20 per volta??
A poppa, altro capolavoro: lanciamissili SM-1 incastrato tra i due hangar elicotteri, e il cannone da 76 SR poppiero.
Qualcuno ha mai pensato di rendere più economiche le navi della Marina, per esempio togliendo qualche 'cannoncino' superfluo? Tanto per tornare ai nostri DE LA PENNE (che tra l'altro, pur essendo giudicati più piccoli, hanno un cannone SR in meno degli Audace, e dislocano il 25% in più, pensate come erano gli Audace, considerando anche l'apparato motore a vapore...), perché mai non mettere, a prua, un singolo SR?? Avremmo risparmiato l'Albatross (un controsenso avendo già l'SM-1) e un SR = risparmio di qualche decina di miliardi di lire! Mentre un elicottero solo sarebbe stato sufficiente per una nave eminentemente antiaerea.
Ma no, non sia mai!
Io ancora non capisco a che serva quell'accrocchio di armi prodiere sui DE LA PENNE, specialmente considerando che a prua ci sono soloe due DT, mentre paradossalmenet a poppa ce ne sono altrettante, ma lì c'é solo un cannone!
Oltretutto vi sono anche problemi di campo di tiro: le MAESTRALE, per esempio, hanno i sistemi Dardo/CIWS sistemati 'nel sottoscala', idem per gli AUDACE.
Guardateli bene, entrambi questi tipi di nave: scoprirete che, visti esattamente di prua e di poppa, i loro cannoni semplicemente NON possono sparare contro bersagli in arrivo a bassa quota!
Qui gli Audace visti da prua: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/b/b9/Ardito_Audace.jpg
Questo è un BEL PROBLEMA perché in genere le navi tendono a dare la prua verso gli attaccanti (o la poppa, se è troppo tardi), e i missili antinave in genere vengono scoperti tardi e sopratutto, volano bassi!
Ma dico io, come hanno fatto a progettare navi con 2 o 4 cannoni CIWS, che hanno settori di tiro ciechi a prua o a poppa?!?
E per giunta, mentre gli AUDACE almeno hanno l'SM-1, le MAESTRALE dietro non hanno nulla! Niente, e questo pur avendo 4 sistemi d'arma potentissimi tra la prua e mezzanave!
E sapete perché? Perché dietro, dovevano metterci il sistema VANESSA, dei lanciamissili multipli simili a quelli controcarri (!!!) che lanciavano missili che avrebbero intercettato i missili antinave in arrivo. Il sistema non è stato MAI installato, si parlava anche del Seaguard. Però pensateci bene: ma che cazzo di progetto è, hai già due DARDO, un COMPATTO e un ALBATROSS e poi per 'completare' la difesa a 360° ti serve anche un paio di VANESSA? Ma che si bevevano? Nessuna fregata ha un simile armamento, gli incrociatori americani si accontentano di due Phalanx e le MAESTRALE avrebbero dovuto avere 6 (SEI) sistemi antiaerei-antimissile??? per una 'difesa a 360°??
Ma per piacere!
Il bello è che tutto questo COSTA e costa tantissimo.
Costavano uno sproposito i programmi per 'aggiornare' le corazzate CAVOUR/DUILIO negli anni '30 (a proposito, complimenti alla MM per la scelta del nome della portaerei: Cavour è l'unica corazzata italiana affondata durante tutto il periodo ante-armistizio!!!), ogni due navi quando una LITTORIO nuova (ben superiore).
Ma anche i DE LA PENNE costavano uno sproposito: 1498 MLD per le due navi, valuta in lire anni '80-90, significano circa 1 MLD di euro abbondante oggi, non male davvero per navi da 5.000 tonnellate!
Un pò di sensatezza non sarebbe guastata: non dico di avere navi scarse come quelle britanniche della guerra delle Falklands (obsolete o senza cannone o senza missili SAM utilizzabili), ma almeno via... un pò di sensatezza! Qualcosa tipo i CASSARD francesi, che equivalenti ai De la Penne, hanno 7 radar, 1 elicottero, 1 cannone, 2 batterie missili, 2 CIWS (missilistici), 2 TLS e 1 elicottero, più 1 sonar.
Nel caso dei De la Penne, invece: 11 (UNDICI) radar, 2 sonar, 3 batterie missilistiche ad alte prestazioni, 4 cannoni, 2 elicotteri. Praticamente con un De la Penne ci fai 2 navi del resto del mondo!
Ma tutto questo COSTA e costa caro. Così come costano carissime le FREMM, le 'meglio fregate del mondo' (come a suo tempo le Lupo e forse anche le Maestrale) che la MM ha comprato in ben 10 esemplari, al costo di circa 500+ mln l'una. In origine, sappiate che dovevano essere 10 italiane + 17 francesi. POI l'amm. Di Paola (Dio l'abbia in gloria) decise che ne bastavano 6 (e solo 90 F-35). POI arrivarono i governi Letta e Renzi e rimisero un paio di fregate in cantiere per ciascuno, risultato? Noi sempre 10 fregate, e pure 6-7 NUMC o come diavolo si chiamano in aggiunta ('fregatine' da modiche 4.000 ton), più un'altra portaerei (per accontentare De Giorgi Jr, legge navale approvata da Renzi). I francesi, realisticamente, pensano a sole 8 FREMM, giudicate sufficienti. Così come per noi, sostituire 8 fregate da 3.000 tonnellate con 6 moderne da 6.000 tonnellate doveva essere sufficiente, o no?
Invece hanno voluto TUTTO (10 navi), a pieni optional (non sia mai!) incluso il costoso EMPAR, e di dimensioni raddoppiate. Risultato: da 24.000 t di fregate a 60.000 tonnellate. E questo, secondo un sottosegretario di qualche anno fa, era necessario per 'trovare i migranti in fondo al mare' (complimenti, passammo dalle fregate antisommergibile a quelle della mortuaria!).
Quanto agli equipaggiamenti di bordo, non c'é mai stata nessuna economia nemmeno in quelli.
Negli anni '80 dell'800, i cannoni da 450 mm e poi da 413 mm delle Duilio/Italia erano i più potenti disponibili in mare (e paradossalmente, entrambi di costruzione inglese).
Negli anni '10 del '900, i cannoni da 305/50 erano molto più potenti delle armi paricalibro di quasi tutte le altre marine (anche questi erano di progettazione inglese), anche grazie all'elevazione, molto maggiore, potendo tirare proiettili da 470 kg a 24 km, anzichè 380 a 18 km come le navi inglesi con pezzi 'apparentemente' analoghi!
Negli anni '30-40, la musica non cambiò affatto. Non solo i pezzi da 381/50, i veri 'signori' del mare, almeno sulla carta. I cannoni da 152/53 degli incrociatori, anche se poi ridotti a circa 24 km di gittata, inizialmente erano caricati così tanto che tiravano a circa 1.000 m/sec e conseguentemente raggiungevano ben 1.000 m/sec!!! Quindi non solo i Da Giussano andavano a 40 nodi, ma avevano anche questi super-cannoni da 1 km/sec. Queste armi surclassavano in gittata qualsiasi altra paricalibro, ma poi dovettero essere 'ridotte' perché quell'alta velocità di fatto, non serviva a niente se non a logorare le armi stesse.
I caccia/esploratori, a loro volta, avevano cannoni da 120/50 che inizialmente andavano a ben 22 km, e anche una volta ridotti per la stessa ragione, erano ancora ad oltre 19 km, ben di più dei 120 inglesi e dei 127 mm delle marine principali.
I pezzi da 203/53, almeno inizialmente, erano da 34 km di gittata, più dei cannoni da 33 km apparsi poi sugli incrociatori tedeschi. Solo dopo un certo periodo vennero peraltro anch'essi ridotti a 'soli' 31 km, che erano ancora più di quasi tutte le altre armi della categoria...
Poi parliamo dei pezzi da 90 girostabilizzati con 11 giroscopi? (già fatto).
Ma la RM non aveva mica solo quella, di passione...
... anche i pezzi da 37 mm, per esempio, erano pre-stabilizzati (e pesantissimi), salvo poi dimenticarsi di fare degli affusti a deformazione, cosa che annullava ogni sorta di accuratezza da parte dell'affusto... ah, nemmeno a farlo apposta, le caratteristiche balistiche erano da primato (circa 800 gr x 800 m/sec) nella categoria 37 mm, anche se l'arma non era nulla d'eccezionale e aveva una canna assai corta per le prestazioni che offriva.
... ma mentre le altre marine arrivarono anche ad affusti stabilizzati con armi di medio calibro... la RM, non contenta, fece installare i cannoni da 20 mm in affusti pre-stabilizzati, una roba che nessun altro ha mai fatto per quanto ne so. Pesavano ben 3 tonnellate l'uno, quando un affusto binato da 20 in genere ne pesa 3 volte di meno, e questo spiega come mai altri non vollero seguire questa follia. Il bello è che la RM riuscì anche a diffondere i cannoni a.a. in maniera molto più rapida degli altri belligeranti, almeno tra gli Alleati, negli anni d'anteguerra. Inoltre i pezzi da 37 erano automatici, a differenza (inspiegabilmente) delle armi francesi e tedesche.
Ma non è finita qui: i siluri italiani, manco a dirlo, negli anni '30 apparvero in un modello che era il più veloce del mondo (50-51 nodi, peraltro di pochissimo rispetto ai 46-48 di altre nazioni), anche se la carica esplosiva non era altrettanto stellare.
E i sistemi di tiro? Eh, anche quelli furono molto sviluppati, tanto che le LITTORIO avevano sistemi automatizzati e con telemetri sia a coincidenza che stereoscopici, cosa più unica che rara. Ma anche qui si va troppo sul tecnico.
E nei tempi moderni? MA che, scherziamo?
Già negli anni '40 la MMI non era più soddisfatta dei pezzi americani da 76 mm, appena entrati in servizio. E cominciarono a cercare nuove armi. Ma questo lo capisco anche (molto meno come mai altre nazioni non abbiano costruito cannoni altrettanto piccoli per le navi che poi hanno venduto a decine in giro per il mondo... ma questa è un'altra storia). Ma per il Compatto da 127/54 scelsero un modello pesantissimo, pienamente multiruolo e con ben 66 colpi pronti al tiro.
Come CIWS non furono da meno. Forse la prima marina in Occidente ad avere questi cannoni automatici per la difesa vicina, con il Dardo entrato in servizio effettivo nel 1977 con le Lupo (l'URSS aveva già l'AK-630 da qualche anno, ma anche qui è differenza ridotta) ad avere questi sistemi, visto che il Phalanx non entrò in servizio fino a circa il 1978-1980, e altri tipi arrivarono ancora dopo.
E poi, scherziamo? IL Phalanx è da 20 mm? Per la MMI ci vuole almeno il 40 mm con gittata doppia!
Il pezzo americano da 127/54 tira 20 colpi al minuto? Quello italiano 40 (o 45?), con una maggiore quantità di munizioni pronte, maggiore alzo, maggiore velocità.
Missili? Pensate un pò, quei gonzi di francesi e inglesi si baloccavano con gli Exocet da 40 km, mentre di lì a pochissimo l'Italia ebber gli OTOMAT che (grazie proprio ad un motore francese, visto che erano bi-nazionali , ma la MN non li volle) arrivavano ad almeno 180 km! E per giunta, con un sistema di designazione oltre l'orizzonte, perché la MMI aveva fatto sviluppare anche dei radar di scoperta in superficie con effetto tunnel e sistemi di mid-course su qualche elicottero AB-212.
Gli AB-212 stessi erano equipaggiatissimi e tra i migliori della loro categoria, forse i migliori quando apparvero (negli anni '70) anche se la cellula era già un pò vecchiotta.
E la MM ne volle comunque 2 per ciascuna nave principale prodotta dagli anni '80 in poi, quando nazioni come gli USA alle volte li hanno costruiti senza alcun elicottero a bordo (caccia come i Burke, intendo).
Ma la cosa ancora più folle, è stata di ordinarne circa 70, quando a bordo delle navi c'era spazio per circa 40 medi al massimo (15 per gli incrociatori, 4 per i caccia, 20 per le fregate, a metà anni '80). Vabbé che c'era la necessità di 'riserve strategiche', ma non fa forse pensare che la più grande marina francese, ordinò solo 40 Lynx, e che quelle tedesche e olandesi furono fin troppo parsimoniose nell'ordinare anch'esse questi elicotteri in quantità inferiori al minimo indispensabile? Perché erano stupidi? No, è che costavano assai. E da noi ancora di più, visto che l'Agusta aveva il totale monopolio delle vendite allo Stato, anzi, ce l'ha ancora visto che anni fa l'Europa se la prese con l'Italia proprio per questo, perché non rispettava i regolamenti europei sui concorsi internazionali, che noi, comodamente, andavamo a fare, salvo poi tenerci l'assoluto monopolio casalingo (comodo, no?) Non eravamo i soli, ma se siamo andati persino negli USA, con che faccia da noi dobbiamo sempre fare scudo 'allo straniero'?
E poi tutti gli altri sistemi di bordo: radar di tiro da difesa ravvicinata compattissimi, MA anche dotati di sistemi optronici alternativi IR, TV e laser come se piovesse; ECM disponibili tra i primissimi casi (se non i primi) in Occidente, per disturbare i radar nemici; sistemi C3I a bordo delle navi (SADOC) comparabili con quelli dell'US Navy.
Radar di scoperta? Beh, almeno quelli in superficie erano davvero particolari: avevano l'effetto tunnel per designare i target oltre l'orizzonte per i missili OTOMAT, una capacità duplice e micidiale rispetto a tante altre marine, incluse quelle dotate di Harpoon, dato che quest'ultimo, oltre che inferiore di gittata, era anche privo di sistema di designazione OTH e pure di datalink di mid-course, che noi avevamo sia sulle navi che sugli elicotteri (molto rudimentali: in pratica, il missile doveva passare circa sotto all'elicottero per essere 'aggiornato').
Per i nostri celebri CONSUBIN, che almeno non sono così 'costosi' e che vengono considerati i migliori incursori subacquei del mondo, venne addirittura approntato un mini-siluro, l'A.200, una specie di giocattolo da 007 (12-16 kg di peso!!!), originariamente usato per lanciarazzi antisommergibile (curioso di sapere quanto lontano e veloce potrà mai andare un tale aggeggio, eh..).
Persino i lanciarazzi ECM erano 'particolari': direte voi, saranno normali lanciatori di artifizi? NOoooooo; gli SCLAR non erano normali lanciarazzi per 'contromisure'! Così sono buoni tutti! Erano invece sistemi concepiti come torrette mobili, e capaci anche di bomabrdamento costiero, capacità unica nel panorama mondiale. E che, vogliamo usare dei sistemi 'normali', per una volta tanto? Giammai!
Lanciamissili NATO-Sea Sparrow? Prima li cloniamo spudoratamente e poi introduciamo anche il missile Aspide (dicendo che è frutto solo nostro e non dell'esperienza con lo Sparrow), e il sistema di ricarica Riva-Calzoni perché sennò 'solo' 8 missili pronti al tiro senza poterli ricaricare al volo, è 'troppo poco' (sigh) per affrontare 'attacchi di saturazione' (ma da parte di chi? Di quei 4 gatti della squadra sovietica del Mediterraneo?)
Siluri? Audace (prima dell'ammodernamento) e Maestrale hanno avuto siluri di calibro doppio, una rarità assoluta al mondo, per le armi 'leggere' difensive, e per quelle pesanti offensive. Ma come, non c'erano già 2 elicotteri per le azioni 'offensive'? E se hai i siluri pesanti a bordo (come i sovietici e i francesi), di quelli leggeri che te ne fai? NISBA, si prendono tutti e due, chi sei tu per dubitare della nostra saggezza, vile sabotatore antipatriottico e comunista?
Apparati motori? A parte il jolly d'aver collaborato con la G.M. per fare la turbina navale di maggior successo mondiale, non ci si è certo accontentati di così poco... motori come se piovesse, diesel ad alte prestazioni + turbine per le migliori prestazioni e autonomia, e le FREMM italiane sono più veloci di quelle francesi, da quel che ho capito, perché ci hanno messo (ammesso che sia vero) una seconda TAG oltre la prima già presente... eheh, magari torniamo ai 40 nodi dei bei tempi andati, chissà...
L'elenco potrebbe continuare. Di fronte ad una indubbia sagacia e capacità tecnica, e requisiti operativi stringenti, continuo a non capire a che servivano questi suddetti 'requisiti'. Come vedete, infatti, non solo le navi italiane erano 'piccole', ma al contempo, 'armatissime' quantitativamente, ma ovviamente, non accontentandosi mai, si volle anche l'armamento migliore qualitativamente. Altrimenti i sovietici ci fanno la bua!
E questo finché è durato almeno l'export, con le super-corvette Fincantieri (mai adottate dalla MMI, ma potenti quasi quanto una fregata) e le 14 Lupo, ma poi senza più successi rimarchevoli fino al giorno d'oggi. Ma la corsa al 'gold plating' continuava senza pietà, ovviamente, non dovendo pagare di tasca propria, questo non era visto come un problema, no? Tante volte dovessimo ri-combattere a MATAPAN... o a LISSA!
E' EVIDENTE, a questo punto, che, come già evidenziato dall'assurda spesa per le vecchie corazzate negli anni '30, o l'altrettanto assurdo (superficialmente motivato) per la 'squadra' di radar del De la Penne e l'accrocchio di armi degne di un rappresentate di armi più che di una nave, che i nostri ammiragli hanno sempre perseguito una linea di sviluppo a suo modo 'razionale', con tappe evolutive sensate, come dimostrano i caccia Impavido/Audace/De la Penne, ma senza farsi MAI influenzare da esigenze di contenimento dei costi, che secondo i nostri ineffabili strateghi, dovrebbero semplicemente essere assicurate dalla riduzione del dislocamento al minimo indispensabile per contenere tutte le armi, i sensori e l'equipaggio necessario. Altre nazioni si sono fatte condizionare anche troppo dal punto di vista politico (specie la RN), ma da noi si pecca all'opposto, dove il 'tanto non è mai troppo'.
Ora, ditemi voi se tutto questo è sensato. Così come se è stato sensato, a suo tempo, aggiungere 3 Dardo al V.VENETO senza sostituire nessuno degli 8 obsoleti cannoni che già aveva (M.Annati su RiD parlava della 'lobby dei cannonieri').
E l'ultimo capitolo, per ora, è quello della nuova legge navale, approvata ineffabilmente da Renzi, che essendo come tutta la 'ex-nuova-sinistra' innamorato delle armi e dei grossi affari correlati (con tanto di risse per accaparrarsi rolex arabi...), dà alla marina italiana altri 6 mld per costruire una nuova portaerei, ovviamente tre volte più pesante del vecchio Garibaldi, più altre 'fregatine' da modiche 4.000 tonnellate (almeno 6), e altra roba ancora, e meno male che De Giorgi Jr è stato 'spodestato' sennò, pare, si sarebbe continuato con altre navi, tra cui si dice, pure un'altra portaerei. Gli anni di magra ('90-inizio '00) sono definitivamente passati. E mentre chiudono gli ospedali e cascano i ponti, nell'Italia ambiziosa e vuota abbiamo le missioni spaziali per cercare l'acqua su Marte (ma quale è la vera ragione, per la quale noi siamo gli unici ad avere i piedi in due agenzie spaziali diverse, patriottica ed europea...) e per creare, udite udite, una flotta più potente di quella di qualsiasi altra nazione europea, a parte il deterrente nucleare, ovviamente (un SSBN è molto più convincente come deterrente, di qualsiasi portaerucola con qualche F-35B a decollo verticale).
Ma veramente, ci serve questa flotta? Dove vogliamo andare, a prenderci la rivincita contro i britannici per Matapan? Contro gli americani per la Sicilia? Contro i Russi per la Crimea? Contro gli austriaci per... Lissa? O la useremo giusto per controllare i gommoni degli scafisti, che oramai tra l'altro, si appellano direttamente alle stesse navi italiane per portare la loro folla di 'migranti da salvare in mare' (e il reato di favoreggiamento all'immigrazione clandestina? Ah, quello vale solo se sei un civile che dà un passaggio a degli extracomunitari... chiedere a Salvini, accusato di sequestro di persona per avere impedito per giorni lo sbarco di questi prepotenti 'profughi' che pare, non hanno alcun porto sicuro in Europa tranne i nostri).
Perché l'Italia funziona così. Costruiamo Lamborghini mentre le ASL hanno le Panda, partecipiamo avidamente ad ogni missione spaziale 'internazionale' mentre chiudiamo ospedali, costruiamo armi a profusione (a proposito, il Centauro 2 costa 15 mln al pezzo, credo un record assoluto per un mezzo terrestre) ma alziamo l'età pensionabile; scopriamo l'acqua su Marte ma non controlliamo il ponte di Genova prima che crolli.
Quale è la linea seguita? Quella dei soldi. E del prestigio internazionale, che all'Italia piace tanto, senza capire che in realtà siamo soltanto ascari dal medioevo in poi, con una breve parentesi fascista (che ci ha regalato la servitù perpetua agli americani).
In questo senso, i programmi della MM sono sempre stato solo un epifenomeno dello sciovinismo nazionale.
Ma almeno a suo tempo, nella Guerra fredda, c'era un certa logica, anche se si esagerò un pò nell'armare per esempio, fregate da 2.000 tonnellate con un cannone da 127 mentre altre nazioni avevano fregate da 3.000 tonnellate con pezzo da 76 mm (evidentemente meno esibizionisti di noi, perché è questa l'unica vera ragione per questa differente 'scelta').
Adesso, anche se non siamo tornati all'assurdità del periodo prebellico (quando c'erano corazzate da 35.000 tonnellate e carri armati per l'esercito da 3,5 tonnellate), questa corsa insensata a mantenere l'organico dei tempi della Guerra fredda (mentre per esempio, gli olandesi sono calati da 18 a 6 navi per la loro pur potente flotta), come se dovessimo perenemmente avere due 'incrociatori portaeromobili' (oramai dichiarate portaerei e basta), più due gruppi navali completi per la 'scorta'.
Tutto questo è folle, gli scenari rispetto a 30 anni fa, quando è finita la Guerra fredda, sono del tutto diversi, ci sono i barconi al posto degli incrociatori russi, ma non fa nulla. Anzi, già che ci siamo, raddoppiamo il dislocamento delle navi senza calarne il numero. Tutto assurdo, non c'é che dire. Ma funzionale alla logica malata che è fonte di tanto impegno sciovinista, oramai, nell'epoca dello spread, e con un miliardo di africani in arrivo nei prossimi anni (perché è questo quello che accadrà), è soltanto ridotto ad una farsa totale.
E sopratutto, qualcuno allontani il sospetto che tutta questa volontà di avere armi a profusione e sensori a iosa, sulle navi italiane, sia del tutto disinteressata da chi scrive le 'specifiche'. Io qualche dubbio ce l'avrei, ma si sa che quasi nessuno indaga sull'area grigia delle forniture militari, o no?
Del resto sarà anche un caso, ma quanti militari sono diventati poi, dei capaci dirigenti in qualche azienda del settore difesa?
Una ministra che faceva l'insegnante e le marce della pace a Porto Alegre che diventa poi una fervente sostenitrice dei programmi di riarmo, al punto da essere chiamata 'la generalessa', non fa un pò impressione? Cosa ha cambiato la sua indole in questo modo, o era sempre stata così?
Ma se quel che è successo con gli appalti a TARANTO (dove arrestarono persino l'ufficiale 'anticorruzione' inviata appositamente...), non fosse un caso isolato, allora... a pensar male si fa peccato ma... ditemi voi, che avete fatto la naja, se non vi è mai capitato di assistere a vergognose ruberie persino nella mensa. E nessuno poteva fiatare, ovviamente.
Ma ovviamente, questo non è campo per un wargame. Però come diceva Nanni Moretti, 'non c'entra, però c'entra'.
A risentirci per le puntate successive.