A voi che pensate che ieri sera giustizia sia stata fatta...
pensate... se per caso...ma proprio per caso, per sviare le indagini... prendessero un pò di sangue da un laboratorio d'analisi 'amico'... oppure un pò di capelli dal barbiere... e poi li mettessero... sul corpo di qualche vittima... e magari dopo 4 anni... chiedessero al 'sospetto' dove fosse quel giorno e quella sera... e quello/a non sapesse rispondere perché semplicemente non ricorda nulla di allora... come capita a quasi tutti noi... ecco quale è il discorso... . come detto da MELUZZI ieri sera... ora siamo tutti nelle mani dello SCIENTISMO... la tecnica ha vinto contro il diritto... e c'é gente che esulta.... (commento su FB)
Veramente, tutto potevo pensare, ma non che la Cassazione respingesse con tale energia ogni rilievo mosso dalla Difesa. Annullata nel senso più letterale del termine, mentre Carmelo Abbate abbaiava la sua soddisfazione e Mary Poppins Longo sogghignava già pregustando il verdetto, persino PRIMA che venisse pronunziato era già sicurissima di come sarebbe andata a finire. Chissà perché.
Abbate, lo ricordo, è quello che crede: a- all'innocenza della Panarello (condannata a 30 anni) b- all'innocenza di Logli (condannato a 20 anni) c- all'innocenza dei Romano (condannati all'ergastolo).
A prescindere da come la si pensi in questi casi (sui Romano ultimamente vengono parecchi dubbi anche a me, per esempio), che senso ha essere così colpevolisti in alcuni casi di omicidio, e garantisti per altri? E sopratutto, CAMBIARE idea su alcuni casi senza nemmeno spiegare come mai?
A che gioco gioca la cosiddetta 'informazione di cronaca nera (sQuarto Grado)'?
La stessa che ieri sera, il caso Cucchi l'ha relegato, dopo non averlo ignorato per 9 anni, ad un trafiletto di 2 minuti dopo mezzanotte e venti minuti e altri 4 casi di cronaca nera trattati nel frattempo (Yara, il pizzaoiolo, Freddy e Jessica se non altri ancora). Strano, no? I TG aprono con la notizia della confessione del carabiniere sul caso Cucchi (che a mio avviso, è stato ucciso anzitutto dall'inerzia dei medici in mano ai quali è stato in custodia per 5 giorni, mentre i CC sono responsabili di percosse e lesioni gravi, ma non di omicidio, visto che la morte è sopravvenuta per mancanza di cure...in un ospedale), però Nuzzi, che fa pure gli scoop sul Vaticano, per l'ennesima volta fa 'informazione' senza menzionare questo crimine come notizia del giorno. TROPPO strano, direi.
Così come il DNA si presta a 'interpretazioni', eccome se si presta...
1- hanno trovato il DNA di Silvia Brena, materiale biologico positivo al sangue(!) Il DNA per lei si spiega, e per Bossetti no?
2- se è vero che la Brena è giustificabile perché 'conosceva Yara' allora tutti i delitti familiari non sono più risolvibili con il DNA:
-Parolisi: ha lasciato il DNA in bocca alla moglie: allora è colpevole.
-S.Brena: ha lasciato il DNA sul corpo di Yara: allora NON è colpevole.
3- mentre ti continuano a dire che il DNA non è più reperibile, intanto c'é un perito del tribunale che ha GIURATO di avere ancora campioni biologici con se, e a cui è stato impedito di parlare ai giornalisti dalla stessa PM Ruggiero. Come si spiega?
4- il marito della prof. Gianna ha il DNA sul taglierino servito per ucciderla. Così hanno rilevato i RIS. Il consulente della difesa, Giorgio Portera, ha fatto ripetere l'esame e il DNA è SPARITO. Come mai per il marito e unico indiziato è stato sufficiente ad evitare il carcere (almeno fino a qualche mese fa, adesso non sono aggiornato) mentre per Bossetti è stato ergastolo fin da subito e senza contro-analisi?
5- Giorgio Portera, notare bene, è lo stesso che a sQuarto Grado diceva l'anno scorso che per Bossetti NON era necessaria una contro-analisi. Se non sono SUOI clienti, allora non c'é bisogno, sennò sì.
L'art.3 della Costituzione e tanti altri, ovviamente, languono nel dimenticatoio!
Per far capire quanto ci hanno sempre preso per il culo, ecco un estratto di un sito che dice qualcosa che Quarto Grado non dice usualmente (e chissà come mai, forse perché senza appoggi tra gli inquirenti... non lavorano più?)
L’accusa ha fatto leva sul fatto che il 26 novembre 2010 alle ore 17:45 il cellulare di Massimo Bossetti avesse agganciato la cella telefonica di Mapello “Via Natta – Settore 3”, ossia la stessa che avrebbe agganciato un’ora dopo quello della povera Yara, ma nel “Settore 1” quindi nella direzione opposta a quella dell’indagato.
Per questo motivo secondo l’opinione di Luigi Nicotera, tecnico informatico forense che ha eseguito le perizie, poteva benissimo indicare che Bossetti mentre allacciava quella cella fosse sul tragitto per ritornare a casa (come le telecamere hanno dimostrato), in casa o nelle vicinanze, e non “per forza” a commettere un delitto in mezzo alla strada all’ora di punta in mezzo ad una strada molto traffica e a due passi da casa sua.
Se il sig. Massimo Bossetti vivesse a Roma, a Bari o a Trento, il solo fatto di allacciare proprio quella cella e proprio quella sera sarebbe certamente un forte indizio di colpevolezza. Ma vivere semplicemente a pochi chilometri dal luogo della sparizione della povera ragazza non è certamente una colpa. Per questo motivo, l’allacciamento della cella telefonica equivalente a quella di casa propria non può essere ovviamente considerata una prova.
Inoltre, la Vodafone ha dichiarato in una lettera datata 25 gennaio 2011 che quella sera il telefono del sig. Bossetti non fu mai spento. Semplicemente non fu più utilizzato dopo le ore 17.45 fino al mattino successivo alle ore 7.25 (tipico per una persona che si trova a casa) e non agganciò nessun’altra cella telefonica per il semplice motivo che da casa non si mosse.
ella povera ragazza.
Sempre la Vodafone, infatti, ha dichiarato che il cellulare di Yara agganciò alle 18.49 la cella di Mapello “Via Natta” in occasione di un sms inviato all’amica Martina ma si spense pochi minuti più tardi alle 18.55 agganciando la cella di via Ruggeri a nord-est di Brembate, ossia in direzione OPPOSTA al campo di Chignolo d’Isola.
Inoltre, alle 19.09 il suo cellulare si riattiva per pochi minuti facendo tre squilli alla madre per poi non dare più segnale. Anche in questa occasione il cellulare di Yara agganciò la cella di via Ruggeri a nord-est di Brembate, ossia in direzione OPPOSTA al campo di Chignolo d’Isola.
A quest’ora, stando alla ricostruzione dell’accusa, Bossetti e Yara avrebbero già dovuto essere nel campo di Chignolo, in piena zona industriale, in un luogo frequentato e per nulla isolato come via Badeschi. Luogo, nel quale, Bossetti avrebbe dovuto commettere la dinamica omicidiaria.
Tale circostanza sarebbe quindi sufficiente a far crollare l’intero castello accusatorio poiché se Massimo Bossetti avesse davvero rapito e condotto al campo di Chignolo la ragazza, il cellulare della ragazza non avrebbe MAI potuto in quell’orario agganciare quella cella telefonica mentre il cellulare di Bossetti avrebbe dovuto agganciare un’altra cella diversa da quella che aggancia da casa sua.
Da
http://iostoconbossetti.it/2018/02/17/le-celle-telefoniche/
Capito?
Questa era una delle famose 'prove' su cui si basava l'accusa.
E per le altre, non vi resta che visitare il sito iostocnbossetti.it e buon divertimento.
Scusate se non ho postato ultimamente argomenti extra rispetto ai wargames...
... ma penso, che valesse la pena di approfondire il fatto.
pensate... se per caso...ma proprio per caso, per sviare le indagini... prendessero un pò di sangue da un laboratorio d'analisi 'amico'... oppure un pò di capelli dal barbiere... e poi li mettessero... sul corpo di qualche vittima... e magari dopo 4 anni... chiedessero al 'sospetto' dove fosse quel giorno e quella sera... e quello/a non sapesse rispondere perché semplicemente non ricorda nulla di allora... come capita a quasi tutti noi... ecco quale è il discorso... . come detto da MELUZZI ieri sera... ora siamo tutti nelle mani dello SCIENTISMO... la tecnica ha vinto contro il diritto... e c'é gente che esulta.... (commento su FB)
Veramente, tutto potevo pensare, ma non che la Cassazione respingesse con tale energia ogni rilievo mosso dalla Difesa. Annullata nel senso più letterale del termine, mentre Carmelo Abbate abbaiava la sua soddisfazione e Mary Poppins Longo sogghignava già pregustando il verdetto, persino PRIMA che venisse pronunziato era già sicurissima di come sarebbe andata a finire. Chissà perché.
Abbate, lo ricordo, è quello che crede: a- all'innocenza della Panarello (condannata a 30 anni) b- all'innocenza di Logli (condannato a 20 anni) c- all'innocenza dei Romano (condannati all'ergastolo).
A prescindere da come la si pensi in questi casi (sui Romano ultimamente vengono parecchi dubbi anche a me, per esempio), che senso ha essere così colpevolisti in alcuni casi di omicidio, e garantisti per altri? E sopratutto, CAMBIARE idea su alcuni casi senza nemmeno spiegare come mai?
A che gioco gioca la cosiddetta 'informazione di cronaca nera (sQuarto Grado)'?
La stessa che ieri sera, il caso Cucchi l'ha relegato, dopo non averlo ignorato per 9 anni, ad un trafiletto di 2 minuti dopo mezzanotte e venti minuti e altri 4 casi di cronaca nera trattati nel frattempo (Yara, il pizzaoiolo, Freddy e Jessica se non altri ancora). Strano, no? I TG aprono con la notizia della confessione del carabiniere sul caso Cucchi (che a mio avviso, è stato ucciso anzitutto dall'inerzia dei medici in mano ai quali è stato in custodia per 5 giorni, mentre i CC sono responsabili di percosse e lesioni gravi, ma non di omicidio, visto che la morte è sopravvenuta per mancanza di cure...in un ospedale), però Nuzzi, che fa pure gli scoop sul Vaticano, per l'ennesima volta fa 'informazione' senza menzionare questo crimine come notizia del giorno. TROPPO strano, direi.
Così come il DNA si presta a 'interpretazioni', eccome se si presta...
1- hanno trovato il DNA di Silvia Brena, materiale biologico positivo al sangue(!) Il DNA per lei si spiega, e per Bossetti no?
2- se è vero che la Brena è giustificabile perché 'conosceva Yara' allora tutti i delitti familiari non sono più risolvibili con il DNA:
-Parolisi: ha lasciato il DNA in bocca alla moglie: allora è colpevole.
-S.Brena: ha lasciato il DNA sul corpo di Yara: allora NON è colpevole.
3- mentre ti continuano a dire che il DNA non è più reperibile, intanto c'é un perito del tribunale che ha GIURATO di avere ancora campioni biologici con se, e a cui è stato impedito di parlare ai giornalisti dalla stessa PM Ruggiero. Come si spiega?
4- il marito della prof. Gianna ha il DNA sul taglierino servito per ucciderla. Così hanno rilevato i RIS. Il consulente della difesa, Giorgio Portera, ha fatto ripetere l'esame e il DNA è SPARITO. Come mai per il marito e unico indiziato è stato sufficiente ad evitare il carcere (almeno fino a qualche mese fa, adesso non sono aggiornato) mentre per Bossetti è stato ergastolo fin da subito e senza contro-analisi?
5- Giorgio Portera, notare bene, è lo stesso che a sQuarto Grado diceva l'anno scorso che per Bossetti NON era necessaria una contro-analisi. Se non sono SUOI clienti, allora non c'é bisogno, sennò sì.
L'art.3 della Costituzione e tanti altri, ovviamente, languono nel dimenticatoio!
Per far capire quanto ci hanno sempre preso per il culo, ecco un estratto di un sito che dice qualcosa che Quarto Grado non dice usualmente (e chissà come mai, forse perché senza appoggi tra gli inquirenti... non lavorano più?)
L’accusa ha fatto leva sul fatto che il 26 novembre 2010 alle ore 17:45 il cellulare di Massimo Bossetti avesse agganciato la cella telefonica di Mapello “Via Natta – Settore 3”, ossia la stessa che avrebbe agganciato un’ora dopo quello della povera Yara, ma nel “Settore 1” quindi nella direzione opposta a quella dell’indagato.
Per questo motivo secondo l’opinione di Luigi Nicotera, tecnico informatico forense che ha eseguito le perizie, poteva benissimo indicare che Bossetti mentre allacciava quella cella fosse sul tragitto per ritornare a casa (come le telecamere hanno dimostrato), in casa o nelle vicinanze, e non “per forza” a commettere un delitto in mezzo alla strada all’ora di punta in mezzo ad una strada molto traffica e a due passi da casa sua.
Se il sig. Massimo Bossetti vivesse a Roma, a Bari o a Trento, il solo fatto di allacciare proprio quella cella e proprio quella sera sarebbe certamente un forte indizio di colpevolezza. Ma vivere semplicemente a pochi chilometri dal luogo della sparizione della povera ragazza non è certamente una colpa. Per questo motivo, l’allacciamento della cella telefonica equivalente a quella di casa propria non può essere ovviamente considerata una prova.
Inoltre, la Vodafone ha dichiarato in una lettera datata 25 gennaio 2011 che quella sera il telefono del sig. Bossetti non fu mai spento. Semplicemente non fu più utilizzato dopo le ore 17.45 fino al mattino successivo alle ore 7.25 (tipico per una persona che si trova a casa) e non agganciò nessun’altra cella telefonica per il semplice motivo che da casa non si mosse.
ella povera ragazza.
Sempre la Vodafone, infatti, ha dichiarato che il cellulare di Yara agganciò alle 18.49 la cella di Mapello “Via Natta” in occasione di un sms inviato all’amica Martina ma si spense pochi minuti più tardi alle 18.55 agganciando la cella di via Ruggeri a nord-est di Brembate, ossia in direzione OPPOSTA al campo di Chignolo d’Isola.
Inoltre, alle 19.09 il suo cellulare si riattiva per pochi minuti facendo tre squilli alla madre per poi non dare più segnale. Anche in questa occasione il cellulare di Yara agganciò la cella di via Ruggeri a nord-est di Brembate, ossia in direzione OPPOSTA al campo di Chignolo d’Isola.
A quest’ora, stando alla ricostruzione dell’accusa, Bossetti e Yara avrebbero già dovuto essere nel campo di Chignolo, in piena zona industriale, in un luogo frequentato e per nulla isolato come via Badeschi. Luogo, nel quale, Bossetti avrebbe dovuto commettere la dinamica omicidiaria.
Tale circostanza sarebbe quindi sufficiente a far crollare l’intero castello accusatorio poiché se Massimo Bossetti avesse davvero rapito e condotto al campo di Chignolo la ragazza, il cellulare della ragazza non avrebbe MAI potuto in quell’orario agganciare quella cella telefonica mentre il cellulare di Bossetti avrebbe dovuto agganciare un’altra cella diversa da quella che aggancia da casa sua.
Da
http://iostoconbossetti.it/2018/02/17/le-celle-telefoniche/
Capito?
Questa era una delle famose 'prove' su cui si basava l'accusa.
E per le altre, non vi resta che visitare il sito iostocnbossetti.it e buon divertimento.
Scusate se non ho postato ultimamente argomenti extra rispetto ai wargames...
... ma penso, che valesse la pena di approfondire il fatto.