Altri appunti dal passato (11-4-18), oppurtu namente rielaborati e abbelliti... il caso in studio è quel che accadde negli attacchi aerei, da entrambe le parti, su di una famosa base aerea del Sinai e i dirimpettai. Ovviamente è molto interessante dal solito punto di vista degli strike a bassa quota, che sono tanto studiati per i caccia tattici dei vari wargame e il loro contrasto anti-aereo.
Bir Gifgafa/Rephidim
Una delle basi attaccate dagli israeliani il 5 giugno del 1967 fu Bir Gifgafa, attaccata dagli aerei di Hatzor decollati alle 7:14 del mattino. Dopo circa 30 minuti, alle 7:45, arrivarono sulle installazioni 4 Ouragan del No.113 Sqn, che colpirono la pista e distrussero diversi aerei tra cui un MiG-21 in fase di decollo. Il pilota israeliano fu peraltro a sua volta abbattuto dalla contraerea e ucciso. Un altro Ouragan fu costretto ad un atterraggio sul ventre al ritorno a Ramat-David. Come se non bastasse, un altro Ouragan fu perduto nel viaggio di ritorno e il capitano a bordo (M.Lavon) divenne un POW dopo essersi lanciato sul Mediterraneo e raggiunta Gaza a nuoto. In tutto, l'aeroporto aveva visto altri attacchi, tanto il No.113 sqn aveva colpito Bir Gifgafa altre 3 volte con altrettanti quartetti di Ouragan, più altri 4 velvoli del No.109 Sqn, questo equipaggiato con i Mystere. Questa prima ondata totalizzò apaprentemente 20 aerei di cui 2 perduti e 1 gravemente danneggiato. Non male come livello di perdite, ma devastarono circa 30 tra MiG ed elicotteri.
Alle 9.55 arrivò un'altra formazione di 4 Mystere e nel pomeriggio altri 4 Super Mystere del No.105 sqn. Bisogna tenere presente che questa base aveva una sola pista principale, probabilmente di 2.500 metri, più una di taxi.
In tutto, i quartetti d'attacco (o almeno, in genere erano quartetti), avevano colpito questo aeroporto ben 8 volte, totalizzando forse 28 o 32 sortite. Non pare che vi siano state altre perdite, ma su 28 o 32 aerei 2 vennero sicuramente abbattuti o perduti (un KIA e un POW) mentre un altro eseguì un atterraggio d'emergenza all'atterraggio, ergo circa il 10% di aerei perduti o comunque KO. Non male, per un 'attacco di sorpresa'.
Ad ogni modo, oramai la pista era stata messa totalmente KO e così la base, che non era corazzata. A terra vennero distrutti molti aerei, tra cui 20 MiG-21 (incluso quello al decollo, presumibilmente), 4 Mi-6 e qualche MiG-15UTI.
La 4a divisione corazzata e una brigata di fanteria motorizzata difendevano il campo d'aviazione, ma costrette alla ritirata dall'avanzata israeliana, l'aeroporto venne catturato il 7 giugno. Notare che la IAF iniziò ad operarvi con i trasporti Dakota e Noratlas, in supporto dell'esercito, e dato che vennero trovati dozzine di AA-2 e almeno 9 lanciatori, vennero provati con successo sui Mirage III e utilizzati dal 119 Squadron già da dicembre 1967.
Una volta trasformata nella base israeliana di Rephidim, poco tempo dopo fu attaccata, stavolta però dai vecchi proprietari dell'EAF. Il 26 agosto 1967, infatti, due Su-7 Fitter attaccarono la pista e la colpirono. Uno fu abbattuto dalla contraerea, l'altro invece scappò alla pattuglia di Mirage che decollò per intercettarlo (non è chiaro se prima o dopo l'attacco).
Durante la guerra d'attrito vi furono moltissime battaglie che videro questa base coinvolta. Tra l'altro fu da qui che vennero lanciati i 16 caccia tra Mirage e Phantom, che diedero luogo all'operazione Rimon 20, in cui abbatterono 5 MiG-21 sovietici, persino con il lancio di Sparrow contro bersagli a quote così basse, che normalmente non avrebbero dovuto essere utilizzati, benché la maggior parte delle vittorie fu dovuta a missili AIM-9D e cannoni.
Sempre da questa base, nell'agosto 1973, decollarono due Phantom che abbatterono un Boeing 727 libico sorpreso a sconfinare nel Sinai, causa errore tecnico, ma che non aveva seguito i Phantom nell'atterraggio indicato. Crivellato di pallottole si schiantò nel deserto con 108 su 113 a bordo uccisi. Un atto brutale, che tuttavia l'ONU non condannò ufficialmente, mentre l'ICAO condannò l'attacco e persino gli americani si misero contro all'errore di 'valutazione' fornito dagli israeliani, lo stesso 'errore' che appena 6 anni prima aveva portato a bombardare la USS Liberty.
Il 5 ottobre 1973, attorno alle 14.00, arrivarono ben 16 Su-7 scortati da una vecchia conoscenza, 6 MiG-21. L'attacco fu molto rapido e gli aggressori non subirono perdite di sorta. Misero KO la pista principale, ma soltanto per 4 ore (notare che almeno in teoria, questi velivoli avevano armi antipista come le BETAB-250 o -500, che 2 anni prima avevano messo fuori uso l'aeroporto di Dacca). Ma la pista laterale di rullaggio, a quanto pare in 30 minuti fu rimessa in azione, decisamente non molti tanto che due Phantom del 119 Squadron decollarono di lì a poco e abbatterono un AS-5 e un Su-7; non solo, ma un Phantom e un Nesher abbatterono anche, durante quel pomeriggio, alcuni Mi-8 carichi di 'commando' diretti in obiettivi nel Sinai.
Durante quella notte arrivarono anche diversi elicotteri per MEDEVAC, e fatto poco noto, un grosso CH-53 fu addirittura abbattuto sul campo, precisamente il 12 ottobre (non è chiaro da quale velivolo egiziano), con i 5 a bordo uccisi sul colpo.
Ofira
La battaglia aerea di Ofira fu una delle prime nella guerra del Kippur, il 6 ottobre 1973. Dei 222 aerei egiziani, operanti anch'essi prevalentemente in quartetti, molti volarono su questa base. Non uno, non due, non tre ma ben sette quartetti per un totale di 28 aerei.
La battaglia fu tra questi apparecchi e le difese della base, ma in maniera tutt'altro che convenzionale.
Ofira era relativamente poco coinvolta dalla guerra, e c'erano solo 2 F-4 del 107 Sqn quel 6 ottobre 1973. I 4 uomini d'equipaggio, tutti con scarsa esperienza, erano in allerta rosso già dalle 9:00, cosa piuttosto singolare se si pensa che l'attacco egiziano iniziò solo 5 ore dopo. Alle 1:50PM, in effetti, suonarono le sirene e vennero segnalate formazioni di aerei in volo a bassa quota. Certo che due soli caccia, con piloti e navigatori giovani e con poca pratica di volo, non erano l'assicurazione per il successo, specialmente considerando quanto il Phantom fosse relativamente goffo e i missili ben poco affidabili all'epoca. O così sembrava. Il controllore del traffico aereo però non dava l'OK per il decollo. A quel punto, uno dei due piloti, Nahumi (che avrebbe continuato la carriera con l'F-16, ottenendo il primo kill con quest'aereo, bombardando Osirak e abbattendo diversi aerei, per un totale complessivo di 14, durante la guerra del 1982), ordinò il decollo, assieme al gregario Shaki.
Appena appena i Phantom si staccarono dalla pista, comparvero i MiG e cominciarono a cadere le bombe e se avessero aspettato una manciata di secondi ancora, non avrebbero potuto più decollare. C'erano 7 formazioni di MiG, precisamente cinque di MiG-17 e due di MiG-21.
I Phantom sganciarono i tank e si diressero ai due opposti della pista. Nahumi abbatté un MiG con un Sidewinder, incrociò altri due MiG in fase di bombardamento e li mise in fuga, mentre la batteria di MIM-23 HAWK di terra non sparava per evitare di colpire i propri caccia. Ma due MiG si diressero verso di essa. Nahumi volò bassissimo dietro al capocoppia nemico e sparò con il cannone, mancandolo, ma costringendolo a mollare la bomb run. A quel punto, mentre il Phantom era in inseguimento dei più lenti MiG-17, un motore ebbe uno stallo al compressore, probabilmente dovuto ai gas del cannone. Così, nel bel mezzo della battaglia si trovò a volare con un motore solo! Riuscì a riavviarlo e si trovò a proteggere il gregario da un paio di MiG che gli si era piazzato in coda, ma che virò stretto verso di lui. Nondimeno il Phantom ne abbatté uno e l'altro scappò, non è chiaro come, forse con lo stesso cannone, in un ingaggio frontale?
Poi, non contento, Nahumi vide un altro paio di MiG-17 attaccanti un'unità comunicazioni vicino alla baia. Uno dei MiG lanciò a quel punto un missile guidato (più probabilmente una salva di razzi) contro il Phantom, ma questo gioco, che era comprensibile ma che non funzionava facilmente (successe anche su Dacca nel 1971, per esempio), non impedì poi al Phantom di abbatterlo da appena 600 metri.
Non che questo sia stato un caso unico. Infatti, Shaki a sua volta aveva abbattuto ben tre MiG, anche se i particolari non sono altrettanto noti. Questi velivoli erano tutti MiG-17, mentre i MiG-21 di scorta non stavano facendo un granché. Due di essi però attaccarono Shaki e uno di essi, nel disimpegnarsi successivamente, a 500 nodi impattò sul mare, su cui rimbalzò ben due volte!!! E nondimeno, riprese il controllo e fuggì via!!!!! Poi Shaki, già a corto di carburante, riuscì ad atterrare sull'aeroporto appena bombardato. Nahumi abbatté uno dei due MiG che gli balenarono davanti mentre erano in fuga, ma non inseguì l'altro essendo a corto di carburante.
Tutta la battaglia era durata, udite udite, appena 6 minuti. Eppure i Phantom erano già a corto di carburante!
Dovettero atterrare entrambi sulla pista di rullaggio, parallela a quella principale, ma 'meno danneggiata'. Prepararono i Phantom per un'ulteriore attacco nemico che mai arrivò, a seconda delle fonti, perché il primo era stato abbastanza efficace, oppure perché le perdite furono troppo gravi.
Ovviamente, come spesso accade, la 'fog of war' ha colpito duro. Secondo gli egiziani, gli aerei attaccanti erano del No.25 Sqn/102 Air wing e secondo i piloti, di cui quelli dei MiG-21, e stando a loro non incontrarono resistenza aerea. Bah. E che le perdite nelle prime 24 ore di guerra furono solo di 5 aerei. Bah!
Mansoura
Un altro caso di fog of war è la battaglia aerea di Al Mansoura. Per farla breve: il 14 ottobre, 8o giorno della guerra del Kippur, gli israeliani attaccarono le retrovie egiziane cercando di colpire le basi aeree. I caccia MiG-21 gli si opposero e stando alle loro fonti, la battaglia durò qualcosa come 53 minuti con circa 60 MiG contro 120 aerei israeliani. Secondo gli egiziani, i MiG 21 vennero riforniti in 7 minuti e ripartirono in battaglia più volte, e ottennero almeno 14 vittorie aeree, mentre le perdite furono di 3 aerei abbattuti, e 3 persi per altre ragioni. Secondo gli israeliani soltanto 2 aerei andarono perduti, ma è sicuro che l'attacco venne eseguito, in particolare per colpire una base che ospitava i Mirage egiziani (appena consegnati tramite Libia, se ricordo bene). E quest'attacco fallì, al di là delle perdite ottenute. Ne parlava anche un pilota israliano che aveva partecipato quel giorno, e che dovette scappare con il suo Phantom dopo avere mollato bombe e serbatoi. A quel punto stava filando a velocità supersonica, e nonostante questo, un MiG-21 gli si fece sotto sparando missili e cannoni, ma nancandolo! Il Phantom lo mitragliò da 800 metri con il Vulcan, e probabilmente lo abbatté. Che i MiG-21 fossero così veloci a bassa quota, da raggiungere un Phantom in supersonico è sorprendente considerando i primi modelli privi di servocomandi, ma dal 1972 almeno anche in Vietnam questi nuovi MiG-21MF erano ben noti per alcuni episodi in cui riuscivano a scappare ai Phantom in velocità transonica, oppure li raggiungevano mentre i Phantom stavano scappando, credendosi al sicuro, a oltre M1 a bassissima quota.
Ad ogni modo, comunque sia andata, è un fatto che il 14 ottobre è ancora considerato la festa dell'aeronautica egiziana, riferito alla 'vittoria' di Al Mansoura, che sicuramente vi fu, al di là delle perdite effettive verificabili.
Comunque sia, è chiaro da queste letture che difendersi con gli aerei in aria e pronti alla battaglia è SEMPRE la cosa migliore rispetto a vederseli distruggere al suolo. Anche una coppia può combattere ferocemente contro una formazione grande come uno squadrone! E almeno far fallire l'attacco. Anche i Phantom, che pure portavano anche missili oltre che bombe, erano spesso in difficoltà con questi intercettori testardi e volenterosi di battersi. Utile per il wargame, senza dubbio.
Altre fonti di lettura:
https://en.wikipedia.org/wiki/Air_battle_of_Mansoura
https://translate.google.com/translate?sl=iw&tl=en&js=y&prev=_t&hl=en&ie=UTF-8&u=http%3A%2F%2Fiaf.org.il%2F577-20379-HE%2FIAF.aspx&edit-text=
https://web.archive.org/web/20090414094408/http://www.acig.org/artman/publish/article_266.shtml
Bir Gifgafa/Rephidim
Una delle basi attaccate dagli israeliani il 5 giugno del 1967 fu Bir Gifgafa, attaccata dagli aerei di Hatzor decollati alle 7:14 del mattino. Dopo circa 30 minuti, alle 7:45, arrivarono sulle installazioni 4 Ouragan del No.113 Sqn, che colpirono la pista e distrussero diversi aerei tra cui un MiG-21 in fase di decollo. Il pilota israeliano fu peraltro a sua volta abbattuto dalla contraerea e ucciso. Un altro Ouragan fu costretto ad un atterraggio sul ventre al ritorno a Ramat-David. Come se non bastasse, un altro Ouragan fu perduto nel viaggio di ritorno e il capitano a bordo (M.Lavon) divenne un POW dopo essersi lanciato sul Mediterraneo e raggiunta Gaza a nuoto. In tutto, l'aeroporto aveva visto altri attacchi, tanto il No.113 sqn aveva colpito Bir Gifgafa altre 3 volte con altrettanti quartetti di Ouragan, più altri 4 velvoli del No.109 Sqn, questo equipaggiato con i Mystere. Questa prima ondata totalizzò apaprentemente 20 aerei di cui 2 perduti e 1 gravemente danneggiato. Non male come livello di perdite, ma devastarono circa 30 tra MiG ed elicotteri.
Alle 9.55 arrivò un'altra formazione di 4 Mystere e nel pomeriggio altri 4 Super Mystere del No.105 sqn. Bisogna tenere presente che questa base aveva una sola pista principale, probabilmente di 2.500 metri, più una di taxi.
In tutto, i quartetti d'attacco (o almeno, in genere erano quartetti), avevano colpito questo aeroporto ben 8 volte, totalizzando forse 28 o 32 sortite. Non pare che vi siano state altre perdite, ma su 28 o 32 aerei 2 vennero sicuramente abbattuti o perduti (un KIA e un POW) mentre un altro eseguì un atterraggio d'emergenza all'atterraggio, ergo circa il 10% di aerei perduti o comunque KO. Non male, per un 'attacco di sorpresa'.
Ad ogni modo, oramai la pista era stata messa totalmente KO e così la base, che non era corazzata. A terra vennero distrutti molti aerei, tra cui 20 MiG-21 (incluso quello al decollo, presumibilmente), 4 Mi-6 e qualche MiG-15UTI.
La 4a divisione corazzata e una brigata di fanteria motorizzata difendevano il campo d'aviazione, ma costrette alla ritirata dall'avanzata israeliana, l'aeroporto venne catturato il 7 giugno. Notare che la IAF iniziò ad operarvi con i trasporti Dakota e Noratlas, in supporto dell'esercito, e dato che vennero trovati dozzine di AA-2 e almeno 9 lanciatori, vennero provati con successo sui Mirage III e utilizzati dal 119 Squadron già da dicembre 1967.
Una volta trasformata nella base israeliana di Rephidim, poco tempo dopo fu attaccata, stavolta però dai vecchi proprietari dell'EAF. Il 26 agosto 1967, infatti, due Su-7 Fitter attaccarono la pista e la colpirono. Uno fu abbattuto dalla contraerea, l'altro invece scappò alla pattuglia di Mirage che decollò per intercettarlo (non è chiaro se prima o dopo l'attacco).
Durante la guerra d'attrito vi furono moltissime battaglie che videro questa base coinvolta. Tra l'altro fu da qui che vennero lanciati i 16 caccia tra Mirage e Phantom, che diedero luogo all'operazione Rimon 20, in cui abbatterono 5 MiG-21 sovietici, persino con il lancio di Sparrow contro bersagli a quote così basse, che normalmente non avrebbero dovuto essere utilizzati, benché la maggior parte delle vittorie fu dovuta a missili AIM-9D e cannoni.
Sempre da questa base, nell'agosto 1973, decollarono due Phantom che abbatterono un Boeing 727 libico sorpreso a sconfinare nel Sinai, causa errore tecnico, ma che non aveva seguito i Phantom nell'atterraggio indicato. Crivellato di pallottole si schiantò nel deserto con 108 su 113 a bordo uccisi. Un atto brutale, che tuttavia l'ONU non condannò ufficialmente, mentre l'ICAO condannò l'attacco e persino gli americani si misero contro all'errore di 'valutazione' fornito dagli israeliani, lo stesso 'errore' che appena 6 anni prima aveva portato a bombardare la USS Liberty.
Il 5 ottobre 1973, attorno alle 14.00, arrivarono ben 16 Su-7 scortati da una vecchia conoscenza, 6 MiG-21. L'attacco fu molto rapido e gli aggressori non subirono perdite di sorta. Misero KO la pista principale, ma soltanto per 4 ore (notare che almeno in teoria, questi velivoli avevano armi antipista come le BETAB-250 o -500, che 2 anni prima avevano messo fuori uso l'aeroporto di Dacca). Ma la pista laterale di rullaggio, a quanto pare in 30 minuti fu rimessa in azione, decisamente non molti tanto che due Phantom del 119 Squadron decollarono di lì a poco e abbatterono un AS-5 e un Su-7; non solo, ma un Phantom e un Nesher abbatterono anche, durante quel pomeriggio, alcuni Mi-8 carichi di 'commando' diretti in obiettivi nel Sinai.
Durante quella notte arrivarono anche diversi elicotteri per MEDEVAC, e fatto poco noto, un grosso CH-53 fu addirittura abbattuto sul campo, precisamente il 12 ottobre (non è chiaro da quale velivolo egiziano), con i 5 a bordo uccisi sul colpo.
Ofira
La battaglia aerea di Ofira fu una delle prime nella guerra del Kippur, il 6 ottobre 1973. Dei 222 aerei egiziani, operanti anch'essi prevalentemente in quartetti, molti volarono su questa base. Non uno, non due, non tre ma ben sette quartetti per un totale di 28 aerei.
La battaglia fu tra questi apparecchi e le difese della base, ma in maniera tutt'altro che convenzionale.
Ofira era relativamente poco coinvolta dalla guerra, e c'erano solo 2 F-4 del 107 Sqn quel 6 ottobre 1973. I 4 uomini d'equipaggio, tutti con scarsa esperienza, erano in allerta rosso già dalle 9:00, cosa piuttosto singolare se si pensa che l'attacco egiziano iniziò solo 5 ore dopo. Alle 1:50PM, in effetti, suonarono le sirene e vennero segnalate formazioni di aerei in volo a bassa quota. Certo che due soli caccia, con piloti e navigatori giovani e con poca pratica di volo, non erano l'assicurazione per il successo, specialmente considerando quanto il Phantom fosse relativamente goffo e i missili ben poco affidabili all'epoca. O così sembrava. Il controllore del traffico aereo però non dava l'OK per il decollo. A quel punto, uno dei due piloti, Nahumi (che avrebbe continuato la carriera con l'F-16, ottenendo il primo kill con quest'aereo, bombardando Osirak e abbattendo diversi aerei, per un totale complessivo di 14, durante la guerra del 1982), ordinò il decollo, assieme al gregario Shaki.
Appena appena i Phantom si staccarono dalla pista, comparvero i MiG e cominciarono a cadere le bombe e se avessero aspettato una manciata di secondi ancora, non avrebbero potuto più decollare. C'erano 7 formazioni di MiG, precisamente cinque di MiG-17 e due di MiG-21.
I Phantom sganciarono i tank e si diressero ai due opposti della pista. Nahumi abbatté un MiG con un Sidewinder, incrociò altri due MiG in fase di bombardamento e li mise in fuga, mentre la batteria di MIM-23 HAWK di terra non sparava per evitare di colpire i propri caccia. Ma due MiG si diressero verso di essa. Nahumi volò bassissimo dietro al capocoppia nemico e sparò con il cannone, mancandolo, ma costringendolo a mollare la bomb run. A quel punto, mentre il Phantom era in inseguimento dei più lenti MiG-17, un motore ebbe uno stallo al compressore, probabilmente dovuto ai gas del cannone. Così, nel bel mezzo della battaglia si trovò a volare con un motore solo! Riuscì a riavviarlo e si trovò a proteggere il gregario da un paio di MiG che gli si era piazzato in coda, ma che virò stretto verso di lui. Nondimeno il Phantom ne abbatté uno e l'altro scappò, non è chiaro come, forse con lo stesso cannone, in un ingaggio frontale?
Poi, non contento, Nahumi vide un altro paio di MiG-17 attaccanti un'unità comunicazioni vicino alla baia. Uno dei MiG lanciò a quel punto un missile guidato (più probabilmente una salva di razzi) contro il Phantom, ma questo gioco, che era comprensibile ma che non funzionava facilmente (successe anche su Dacca nel 1971, per esempio), non impedì poi al Phantom di abbatterlo da appena 600 metri.
Non che questo sia stato un caso unico. Infatti, Shaki a sua volta aveva abbattuto ben tre MiG, anche se i particolari non sono altrettanto noti. Questi velivoli erano tutti MiG-17, mentre i MiG-21 di scorta non stavano facendo un granché. Due di essi però attaccarono Shaki e uno di essi, nel disimpegnarsi successivamente, a 500 nodi impattò sul mare, su cui rimbalzò ben due volte!!! E nondimeno, riprese il controllo e fuggì via!!!!! Poi Shaki, già a corto di carburante, riuscì ad atterrare sull'aeroporto appena bombardato. Nahumi abbatté uno dei due MiG che gli balenarono davanti mentre erano in fuga, ma non inseguì l'altro essendo a corto di carburante.
Tutta la battaglia era durata, udite udite, appena 6 minuti. Eppure i Phantom erano già a corto di carburante!
Dovettero atterrare entrambi sulla pista di rullaggio, parallela a quella principale, ma 'meno danneggiata'. Prepararono i Phantom per un'ulteriore attacco nemico che mai arrivò, a seconda delle fonti, perché il primo era stato abbastanza efficace, oppure perché le perdite furono troppo gravi.
Ovviamente, come spesso accade, la 'fog of war' ha colpito duro. Secondo gli egiziani, gli aerei attaccanti erano del No.25 Sqn/102 Air wing e secondo i piloti, di cui quelli dei MiG-21, e stando a loro non incontrarono resistenza aerea. Bah. E che le perdite nelle prime 24 ore di guerra furono solo di 5 aerei. Bah!
Mansoura
Un altro caso di fog of war è la battaglia aerea di Al Mansoura. Per farla breve: il 14 ottobre, 8o giorno della guerra del Kippur, gli israeliani attaccarono le retrovie egiziane cercando di colpire le basi aeree. I caccia MiG-21 gli si opposero e stando alle loro fonti, la battaglia durò qualcosa come 53 minuti con circa 60 MiG contro 120 aerei israeliani. Secondo gli egiziani, i MiG 21 vennero riforniti in 7 minuti e ripartirono in battaglia più volte, e ottennero almeno 14 vittorie aeree, mentre le perdite furono di 3 aerei abbattuti, e 3 persi per altre ragioni. Secondo gli israeliani soltanto 2 aerei andarono perduti, ma è sicuro che l'attacco venne eseguito, in particolare per colpire una base che ospitava i Mirage egiziani (appena consegnati tramite Libia, se ricordo bene). E quest'attacco fallì, al di là delle perdite ottenute. Ne parlava anche un pilota israliano che aveva partecipato quel giorno, e che dovette scappare con il suo Phantom dopo avere mollato bombe e serbatoi. A quel punto stava filando a velocità supersonica, e nonostante questo, un MiG-21 gli si fece sotto sparando missili e cannoni, ma nancandolo! Il Phantom lo mitragliò da 800 metri con il Vulcan, e probabilmente lo abbatté. Che i MiG-21 fossero così veloci a bassa quota, da raggiungere un Phantom in supersonico è sorprendente considerando i primi modelli privi di servocomandi, ma dal 1972 almeno anche in Vietnam questi nuovi MiG-21MF erano ben noti per alcuni episodi in cui riuscivano a scappare ai Phantom in velocità transonica, oppure li raggiungevano mentre i Phantom stavano scappando, credendosi al sicuro, a oltre M1 a bassissima quota.
Ad ogni modo, comunque sia andata, è un fatto che il 14 ottobre è ancora considerato la festa dell'aeronautica egiziana, riferito alla 'vittoria' di Al Mansoura, che sicuramente vi fu, al di là delle perdite effettive verificabili.
Comunque sia, è chiaro da queste letture che difendersi con gli aerei in aria e pronti alla battaglia è SEMPRE la cosa migliore rispetto a vederseli distruggere al suolo. Anche una coppia può combattere ferocemente contro una formazione grande come uno squadrone! E almeno far fallire l'attacco. Anche i Phantom, che pure portavano anche missili oltre che bombe, erano spesso in difficoltà con questi intercettori testardi e volenterosi di battersi. Utile per il wargame, senza dubbio.
Altre fonti di lettura:
https://en.wikipedia.org/wiki/Air_battle_of_Mansoura
https://translate.google.com/translate?sl=iw&tl=en&js=y&prev=_t&hl=en&ie=UTF-8&u=http%3A%2F%2Fiaf.org.il%2F577-20379-HE%2FIAF.aspx&edit-text=
https://web.archive.org/web/20090414094408/http://www.acig.org/artman/publish/article_266.shtml