28-10-19
Ora come ora non mi va più di tanto di parlare di wargame, ma non posso certo lasciare il mese di ottobre senza alcun segno di me, no?
Bene. Per quel che riguarda la politica, posso dire che GLI DEI RENDONO PAZZI COLORO CHE VOGLIONO PERDERE.
Salvini vuole vincere, per fare cosa non si sa. Gli italioti lo seguono in massa votandolo pur avendo egli distrutto il governo che presiedeva di fatto con il suo potere ricattatorio e che ad un certo punto gli è stato stretto, tra un mojito e un sondaggio.
Adesso, come prevedibile, i pesci rossi e la loro memoria da 10 secondi aiutano per l'ennesima volta questo personaggione a tornare in sella.
Complici di questo, chiaramente, sono le pochezze degli avversari.
Il PD in Umbria, la faccia l'ha persa con lo scandalo della Marini, secondo a quello già pesantissimo della Lorenzetti. Renzi ancora tra le palle dubito che abbia aiutato molto, anche se pure lui nominalmente era in coalizione.
I 5stelle, sempre più sfasciati, non hanno trovato di meglio che allearsi con il Piddì. Ma lo sapete come mai? Perché i MEET UP di fatto non esistono più!
Ora, si può discutere se la colpa sia più degli elettori asini che votano 1 volta ogni 5 anni e poi spariscono perché la politica non è cosa che gli interessi, come dicono i capetti dei MU locali.
Oppure se è perché dai vertici non arriva nessun incoraggiamento a continuare con i MU, tanto che lo stesso Di Maio disse a Roma, nella grande adunata dei 5S del 2018, che 'io vengo dai meet up ma il futuro è Russeau'.
Questi discorsi li ho sentiti da anni oramai, almeno dal 2016, e il bello è che gli attivisti che lo dicevano sembravano quasi contenti di firmare la fine del Movimento.
MA, la colpa principale è delle piccole bande di coglioni che hanno preso possesso dei MU, allontanando la massa (già piccola) degli attivisti, diradando mostruosamente le riunioni (meet up, appunto), vedendosi e accordandosi solo tra di loro, e non pubblicizzando le loro attività già misere. Dopo anni in cui si vedevano solo 4 gatti (20 persone per riunione) ad eventi in cui si parlava di banche, sanità ed ecologia, è chiaro che ci si rompe le palle a fare chiacchiere al vento.
MA, la gente vuole vederti comunque 'vivo' anche se solo il 3% dei votanti viene agli eventi organizzati.
E in Umbria, non più di 5-6 MU si sono presentati con una lista questa primavera. E Di Maio ha avuto anche il coraggio di cambiare d'imperio la candidata sindaca di Perugia sostituendola con un'altra.
Queste cose i vari talk-show non le dicono quasi mai. L'Espresso che indagava mesi fa sulla crisi dei 5S non ha fatto altro che decine di pagine di analisi in politichese, ma della crisi delle radici di questa oramai morente organizzazione politica, non se ne fa caso nessuno.
Sapete, vicino casa mia c'era una pianta di pomodoro. Ha messo al mondo i suoi frutti in questo mese, e il freddo notturno ha cominciato a farla morire, così come i suoi frutti. Oggi l'ho estirpata e l'ho portata all'interno di un locale, così che forse i pomodori matureranno, almeno quelli ancora nelle condizioni di farlo.
Ma che ammirazione ho per questo suo inconsapevole coraggio da frutto di fuori stagione.
Lo stesso coraggio che manca a chi pensa di risolvere tutto con scorciatoie per impegnarsi il meno possibile. Ma che persino quando arriva nella stagione giusta, riesce a marcire perché troppo preoccupato del peso della propria chioma, ma troppo poco della robustezza delle proprie radici.
Non so se mi spiego.
Ora come ora non mi va più di tanto di parlare di wargame, ma non posso certo lasciare il mese di ottobre senza alcun segno di me, no?
Bene. Per quel che riguarda la politica, posso dire che GLI DEI RENDONO PAZZI COLORO CHE VOGLIONO PERDERE.
Salvini vuole vincere, per fare cosa non si sa. Gli italioti lo seguono in massa votandolo pur avendo egli distrutto il governo che presiedeva di fatto con il suo potere ricattatorio e che ad un certo punto gli è stato stretto, tra un mojito e un sondaggio.
Adesso, come prevedibile, i pesci rossi e la loro memoria da 10 secondi aiutano per l'ennesima volta questo personaggione a tornare in sella.
Complici di questo, chiaramente, sono le pochezze degli avversari.
Il PD in Umbria, la faccia l'ha persa con lo scandalo della Marini, secondo a quello già pesantissimo della Lorenzetti. Renzi ancora tra le palle dubito che abbia aiutato molto, anche se pure lui nominalmente era in coalizione.
I 5stelle, sempre più sfasciati, non hanno trovato di meglio che allearsi con il Piddì. Ma lo sapete come mai? Perché i MEET UP di fatto non esistono più!
Ora, si può discutere se la colpa sia più degli elettori asini che votano 1 volta ogni 5 anni e poi spariscono perché la politica non è cosa che gli interessi, come dicono i capetti dei MU locali.
Oppure se è perché dai vertici non arriva nessun incoraggiamento a continuare con i MU, tanto che lo stesso Di Maio disse a Roma, nella grande adunata dei 5S del 2018, che 'io vengo dai meet up ma il futuro è Russeau'.
Questi discorsi li ho sentiti da anni oramai, almeno dal 2016, e il bello è che gli attivisti che lo dicevano sembravano quasi contenti di firmare la fine del Movimento.
MA, la colpa principale è delle piccole bande di coglioni che hanno preso possesso dei MU, allontanando la massa (già piccola) degli attivisti, diradando mostruosamente le riunioni (meet up, appunto), vedendosi e accordandosi solo tra di loro, e non pubblicizzando le loro attività già misere. Dopo anni in cui si vedevano solo 4 gatti (20 persone per riunione) ad eventi in cui si parlava di banche, sanità ed ecologia, è chiaro che ci si rompe le palle a fare chiacchiere al vento.
MA, la gente vuole vederti comunque 'vivo' anche se solo il 3% dei votanti viene agli eventi organizzati.
E in Umbria, non più di 5-6 MU si sono presentati con una lista questa primavera. E Di Maio ha avuto anche il coraggio di cambiare d'imperio la candidata sindaca di Perugia sostituendola con un'altra.
Queste cose i vari talk-show non le dicono quasi mai. L'Espresso che indagava mesi fa sulla crisi dei 5S non ha fatto altro che decine di pagine di analisi in politichese, ma della crisi delle radici di questa oramai morente organizzazione politica, non se ne fa caso nessuno.
Sapete, vicino casa mia c'era una pianta di pomodoro. Ha messo al mondo i suoi frutti in questo mese, e il freddo notturno ha cominciato a farla morire, così come i suoi frutti. Oggi l'ho estirpata e l'ho portata all'interno di un locale, così che forse i pomodori matureranno, almeno quelli ancora nelle condizioni di farlo.
Ma che ammirazione ho per questo suo inconsapevole coraggio da frutto di fuori stagione.
Lo stesso coraggio che manca a chi pensa di risolvere tutto con scorciatoie per impegnarsi il meno possibile. Ma che persino quando arriva nella stagione giusta, riesce a marcire perché troppo preoccupato del peso della propria chioma, ma troppo poco della robustezza delle proprie radici.
Non so se mi spiego.