1-2-19
Qualche buona notizia, sì.
Per chi non lo conoscesse, il kakapo Kakapo - Wikipedia è il più grosso, il più pesante pappagallo del mondo e l'unico che non può volare. E dove si trova questo bestione? In Nuova Zelanda. Uno degli ultimi superstiti della 'megafauna' neozelandese, quasi (anzi, senza quasi in realtà, visto che la megafauna è oltre i 44 kg e il kakapo ne pesa al massimo 4) distrutta dai Maori e poi decimata ulteriormente dagli europei. Il Kakapo è stato annientato dai predatori portati dagli europei in Nuova Zelanda, tra cui la geniale idea di mettere in giro i mustelidi per tenere sotto controllo i conigli (anch'essi importati), la stessa idiozia fatta in Australia (ma lì usarono le volpi), il risultato è stata l'estinzione di decine di specie. Perché? Perché la Nuova Zelanda si staccò dal resto delle terre emerse 80 milioni di anni fa, quando c'erano ancora i dinosauri; e da allora e fino al 1300, risultano soltanto 3 specie di mammiferi: tutti pipistrelli, tra l'altro. I Kakapo semplicemente non sanno come difendersi e non brillano per intelligenza (del resto, nemmeno i Kea, che pure sono bestie intelligentissime, hanno una popolazione 'sicura' ora come ora, essendo anch'essi a rischio estinzione ma ben più numerosi). Quando attaccati, si immobilizzano perché una volta l'unico predatore era l'acquila di Haarst (un'altra bestia incredibile neozelandese, ma adesso purtroppo totalmente estinta) e anche l'Harrier di Lyall (altro colosso), ma qui la minaccia arriva da terra e spesso prende di mira i pulcini e le uova. Infatti, oltre ai mustelidi ci sono anche i ratti polinesiani, purtroppo importati dai dannati maori, e che sono onnivori e altramente dannosi ovunque vadano. Si pensi che la Georgia del Sud è stata recentemente e totalmente derattizzata, salvaguardando così gli uccelli che lì nidificano, mentre in tante altre isole quasi tutte le specie di albatross (oltre 20) sono a rischio estinzione proprio per questa presenza nefasta. Purtroppo non si può fare lo stesso con la Nuova Zelanda, e così il meglio che si potrà sperare per il futuro è che almeno la fauna locale abbia tempo e modo di adattarsi a questi nuovi arrivati, anche se diciamocelo chiaramente, è impossibile evitare le estinzioni una volta che qualcuno 'più avanti' di te arriva in zona. Per questo i marsupiali si sono ridotti alle terre più marginali dove i placentati non potevano infastidirli, a parte l'opossum che invece si è adattato bene (e se è per questo, anche i canguri non sono niente male a spirito adattativo).
Però addio Moa, aquile di Haarst e persino una specie di leone di mare recentemente scoperta, ovvero si è capito che i maori, già che c'erano, pur essendo 4 gatti, estinsero anche questa specie autoctona e che gli attuali leoni di mare neozelandesi sono arrivati dall'Antartide. Resto un pò scettico, ma questo è quel che hanno detto (ma i nuovi arrivati non erano anch'essi vulnerabili agli umani? Boh).
I Kakapo del territorio principale neozelandese, però, non erano stati totalmente annientati, nemmeno dopo secoli di convivenza con i Maori, che pure li cacciavano, ne usavano le piume, e con i cani e i ratti ne minacciavano la sopravvivenza anche non volendo. Ridotti ad un pugno di esemplari, attualmente sopravvivono in tre isolette appositamente 'bonificate' da qualsiasi carnivoro d'importazione, idem -almeno per quel che è stato possibile- per i ratti e topi. Sono le nuove 'Arche' della specie per salvarla dal Diluvio di cazzate che l'uomo ha fatto a questa meravigliosa terra australe.
E così eccoci qua. Nel 2016 vi furono nascite record: 122 uova, circa 60 delle quali fertili, 47 pulcini nati, 32 sopravvissuti. La specie, ridotta a circa 20 esemplari attorno ai 40 anni fa, superò 150. Adesso erano ridotti a 147, ma con questa stagione riproduttiva i risultati arriveranno a record mai visti da quando i kakapo sono protetti, malgrado il fatto che i kakapo chiaramente adottano la strategia K (pochi figli e popolazione longeva, che funziona finché non ci sono emergenze).
Have you been keeping up with the Kākāpō Files?
Alison Ballance got to break the news of the second chick hatching yesterday afternoon, Tiwhiri-1-A-2019.
Yesterday we also had the news of the first mating on Hauturu-O-Toi for the year, with Lisa paying a visit to Jester.
On Anchor some of the females have headed back up the hill, showing signs that they're interested in mating again.
https://www.facebook.com/KakapoRecovery/?epa=SEARCH_BOX
By the end of January, 49 out of 50 kākāpō females on Anchor Island and Whenua Hou / Codfish Island had mated. Hoki, the first kākāpō to be hand-reared, is the latest female to mate, and only young Mahli, who is not quite 5-years-old, has not mated.
All but 7 females have nested so far, and between them they have laid 136 eggs. This number will increase as more females nest and lay.
Kākāpō scientist Andrew Digby reports that only 43 percent of the eggs have been fertile, which is less than usual.
Infertility is thought to be due to high levels of inbreeding in the population. The Kākāpō Recovery Team is carrying out an assisted breeding programme to maximise genetic diversity, and Andrew reports that they have carried out artificial insemination on three females so far.
Breaking news
1 February update: breeding has begun on Hauturu / Little Barrier Island in the Hauraki Gulf. Lisa has mated with Jester.
https://www.radionz.co.nz/programmes/kakapo-files/story/2018680596/the-chicks-are-hatching
The first factor in the decline of the kakapo was the arrival of humans. Māori folklore suggests that the kakapo was found throughout the country when the Polynesians first arrived in Aotearoa 700 years ago.[47] Subfossil and midden deposits show that the bird was present throughout the North and South Island before and during early Māori times.[48] Māori hunted the kakapo for food and for their skins and feathers, which were made into cloaks.[47] They used the dried heads as ear ornaments.
Due to its inability to fly, strong scent and habit of freezing when threatened, the kakapo was easy prey for the Māori and their dogs. Its eggs and chicks were also preyed upon by the Polynesian rat or kiore, which the Māori brought to New Zealand.[36] Furthermore, the deliberate clearing of vegetation by Māori reduced the habitable range for kakapo. Although the kakapo was extinct in many parts of the islands by the time Europeans arrived,[49] including the Tararua and Aorangi Ranges,[50] it was locally abundant in parts of New Zealand, such as the central North Island and forested parts of the South Island.[48]
Although kakapo numbers were reduced by Māori settlement, they rapidly declined after European colonisation.[51] Beginning in the 1840s, Pākehā settlers cleared vast tracts of land for farming and grazing, further reducing kakapo habitat. They brought more dogs and other mammalian predators, including domestic cats, black rats and stoats.[52] Europeans knew little of the kakapo until George Gray of the British Museum described it from a skin in 1845. As the Māori had done, early European explorers and their dogs ate kakapo. In the late 19th century, the kakapo became well known as a scientific curiosity, and thousands were captured or killed for zoos, museums and collectors. Most captured specimens died within months. From at least the 1870s, collectors knew the kakapo population was declining; their prime concern was to collect as many as possible before the bird became extinct.
In the 1880s, large numbers of mustelids (stoats, ferrets and weasels) were released in New Zealand to reduce rabbit numbers,[53] but they also preyed heavily on many native species including the kakapo. Other browsing animals, such as introduced deer, competed with the kakapo for food, and caused the extinction of some of its preferred plant species. The kakapo was reportedly still present near the head of the Whanganui River as late as 1894, with one of the last records of a kakapo in the North Island being a single bird caught in the Kaimanawa Ranges by Te Kepa Puawheawhe in 1895.[50]
1977: Kakapo rediscovered on Rakiura/Stewart Island
1989: Most kakapo are removed from Rakiura to Whenua Hou and Hauturu-O-Toi
1995: Kakapo population consists of 51 individuals; beginning of the Kakapo Recovery Programme
1999: Kakapo removed from Hauturu
2002: A significant breeding season led to 24 chicks being hatched
2005: 41 females and 45 males, including four fledglings (3 females and 1 male); kakapo established on Anchor Island[4]
2009: The total kakapo population rose to over 100 for the first time since monitoring began.[71] Twenty-two of the 34 chicks had to be hand-reared because of a shortage of food on Codfish Island.[72]
December 2010: Death of the oldest known kakapo, "Richard Henry", possibly 80 years old.[73]
2012: Seven kakapo transferred to Hauturu, in an attempt to establish a successful breeding programme. Kakapo were last on the island in 1999.[74]
March 2014: With the kakapo population having increased to 126, the bird's recovery was used by Melbourne artist Sayraphim Lothian as a metaphor for the recovery of Christchurch, parallelling the "indomitable spirit of these two communities and their determination to rebuild".[75][76]
2016: First breeding on Anchor; a significant breeding season, with 32 chicks; kakapo population grows to over 150
2018: After the death of 3 birds, the population has been reduced to 149.[77]
E poi ci sono le balene franche. Quelle dell'Atlantico. Per chi non le conoscesse:
North Atlantic right whale - Wikipedia
North Atlantic Right Whale | NOAA Fisheries
Compagne di sventura delle loro sorelle maggiori del Pacifico (le balene franche giapponesi), facili bersagli per i cacciatori di balene, si ridussero a forse 100 esemplari scarsi negli anni '30, salvo poi ritornare a numeri maggiori. Nel 1999, però, erano date per spacciate: 1 solo nuovo nato mentre la popolazione era declinante e sotto quota 300. Però negli anni '20 in media sono nati circa 20 piccoli e nel 2009 si arrivò a ben 39, con il tripudio degli studiosi e ambientalisti di quella che è la specie più rara e più studiata di balena al mondo.
“Five hundred whales make you want to sing,’’ said Charles “Stormy” Mayo, senior scientist at the Provincetown Center for Coastal Studies, which studies the whales. “But you have to hold your breath when you sing. We have a substantially changing ocean. We don’t know what the future holds.”
Right whales make comeback after centuries of decline - The Boston Globe
whales.jpg (immagine JPEG, 371 × 338 pixel)
Poi c'é stato un declino e da una punta di circa 500 stimata ancora 5-8 anni fa, si è scesi a circa 410. Nel 2017 il tracollo: almeno 17 balene sono morte, in genere per via di collisioni con navi o peggio, intrappolate dalle reti dei pescatori. Il premier canadese ha detto che avrebbero protetto le balene 'whatever it takes' e così è stato, nel 2018 niente morti in Canada (ma tre nelle acque americane), ma zero figli, per la prima volta da quando contano le balene franche, mentre nel 2017 almeno ce n'erano stati cinque.
-June 18: second carcass reported.
-June 19: third carcass reported; active research begins to locate and track drifting carcasses.
-June 21: fourth carcass discovered.
-June 22: fifth carcass discovered.
-June 23: sixth carcass discovered.
-June 29 to July 1: initial series of three necropsies carried out in Norway, Prince Edward Island. Preliminary results reveal blunt trauma and chronic entanglement marks.
-July 5: a disentanglement operation results in the release of a right whale caught in fishing gear.
-July 9 and 10: second series of two necropsies carried out in Corfu (Magdalen Islands).
-July 10: The successful release of an entangled right whale was overshadowed by the tragic death of fisherman and whale rescuer Joe Howlett, a member of the Campobello Whale Rescue Team.
-July 11: Following the loss of Joe Howlett, the Canadian government imposes a temporary moratorium on disentanglement operations. The US National Oceanic and Atmospheric Administration also imposes a moratorium.
-July 19: after a lull of several days, a seventh carcass is found.
-July 20: Fisheries and Oceans Canada prematurely closes the snow crab fishery to reduce the risk of entanglement.
-July 21: Discovery of an eighth carcass and sixth necropsy.
-July 27: two carcasses found: a ninth individual is confirmed, while the second carcass may already have been counted.
-July 30: a carcass washes ashore in Newfoundland; it may have already been counted.
-August 11: Canadian Coast Guard issues a Notice to Shipping requiring speed reduction for vessels over 20 metres long.
-August 14: a carcass is found on the US east coast, the third one for this sector of the Atlantic.
-August 25: US launches its own investigation into the unprecedented mortality event of North Atlantic right whales.
-August 28: an entangled right whale is reported off the Gaspé Peninsula and is not to be seen again.
-September 15: new carcass discovered, bringing the number of right whale carcasses found in Canadian waters to 11.
-September 19: seventh necropsy, performed on Miscou Island in New Brunswick.
-October 5: the Incident Report: North Atlantic Right Whale Mortality Event in the Gulf of St. Lawrence is released.
-October 24: A sixteenth carcass is found, this time off Cape Cod.
-November 27: Seventeenth carcass washes up on Nantucket Island, Massachusetts
-January 11: Removal of 10-knot speed limit for vessels measuring 20 metres or more and update
Right Whale Mortalities 2017: Overview | Whales online
Subito, come già 20 anni fa, si è cominciato a dire che in pochi decenni, facendo 2 conti matematici, le balene atlantiche sarebbero sparite. Ma non è affatto detto. Infatti, il 28 dicembre del 2018 un cucciolo è stato avvistato con la madre. E poi a metà circa di gennaio erano diventati tre, che come diceva uno scienziato, è molto più di zero, ma non certo vicino a dove dovrebbe essere. Qualche giorno fa sono apparsi un altro cucciolo con la madre e così siamo già a 4. Gli scienziati spererebbero, per mantenere almeno la specie, in 10-15, e chissà che non verranno accontentati. Le balene hanno una stagione riproduttiva che dovrebbe arrivare a marzo e forse aprile. Per queste bestie da 40 tonnellate, date a non più di 411 esemplari dopo un decennio piuttosto infausto (come gli anni '90, del resto), ogni vita nuova che arriva, o vecchia che se ne va, è importante. Un uomo è morto per cercare, nel 2017, di liberare una delle balene dalle reti da pesca (era specializzato in questo lavoro, ma stavolta gli è andata male, RIP). Adesso, dopo zero figli nella stagione 2017-2018, siamo a quattro. Ne manca uno per almeno eguagliare la stagione 2016-17. Vediamo, ma certo che un pò di ottimismo c'é. Del resto c'era anche nel 2014 quando stimarono le balene franche oltre 500, tanto che uno scienziato disse che gli veniva voglia di cantare, ma che doveva evitare di farlo a voce troppo alta, visto che già allora era previsto che le balene potessero andare incontro ad altri crash, dopo circa 15 anni di successo.
Researchers spotted other possibly pregnant female whales off the coast in December, the Daytona Beach News-Journal reported.
“To have five out of the six first whales seen down here possibly being pregnant females, that’s very hopeful,” Julie Albert, coordinator of the right whale sighting hotline for the Marine Resources Council, told the News-Journal.
There were no right whale calves reported last year.
https://www.wsbtv.com/living/fourth-right-whale-calf-of-season-spotted-off-the-coast-of-georgia/912064908
Così adesso ricominciamo il ciclo. Le balene sono importanti, sono lo specchio della salute dell'ecosistema.
Ma per chi non pensa questo, può sempre leggersi la voce di nonciclopedia bomb the whales. In fondo, cosa hanno mai fatto le balene per noi?
Perché sì. Ma le avete viste? Avete visto l'odio nei loro occhi? Se non le bombardiamo ora e subito ci mangeranno vivi. Vogliamo ricordarvi cosa fece una balena a Geppetto? Se lo pappò vivo, mentre il povero vecchio era intento a cercare Pinocchio. E cosa fece la stronza poi? Si pappò anche Pinocchio! E anziché masticarli per porre fine alle loro sofferenze, li tenne in vita per prolungare la loro agonia. Per non parlare di quel povero capitano Achab, che perse la gamba e la carta d’identità per aver voluto compiere il nobile gesto di eliminare dalla faccia della terra quell'irritante Moby Dick.
E poi cos'hanno mai fatto per voi le balene? Niente! Vi portano le pantofole e il giornale della domenica? NO! Ritirano la pensione per voi? No, perché sono talmente inutili e sfaticate da starsene tutto il tempo in mare a sguazzare e ridere di noi che ci affatichiamo per fare in modo che non si estinguano, le bastarde. Sapete cosa vi dico? Bombardiamole, così non dovremmo più preoccuparci del fatto che sono in via d'estinzione e menate del genere. Non date ascolto agli stupidi hippie, quei figli di cagna: "Oh, guardatemi, sono un hippie! Porto degli stupidi sandali, vesto stupide magliette psichedeliche, suono la chitarra e le balene devono essere protette! Guardatemi, guardatemi!" Silurate anche gli hippie, e se provano a introdurre uno stupido fiore nel vostro lanciarazzi silurate anche il fiore! E poi lo sanno tutti che è meglio una balena morta che una viva: infatti da morte forniscono dell’olio, la carne, i fanoni [1]qualunque cosa siano, ma sono sicuramente un ottimo motivo per uccidere le balene! e i loro soldi!
Manuali:Bombardate le balene! | Nonciclopedia | FANDOM powered by Wikia
Aggiornamento (9-2-19):
Quinto cucciolo di balena franca atlantica avvistato (avvistamento notificato già il 5 febbraio in realtà):
https://www.mynews13.com/fl/orlando/news/2019/02/08/north-atlantic-right-whale-calves
E ora VAI PER IL DECIMO (ce la faremo? Manca un mese e mezzo come minimo alla fine della stagione, forse più di due). UNO ALLA VOLTA, PER CARITA'
Poi abbiamo anche notizie sui sirenidi, che per fortuna non sono estinti tutti quanti come quella poveraccia della Ritina di Steller. Infatti:
https://www.mynews13.com/fl/orlando/news/2019/02/01/counting-manatees-at-blue-spring-state-park
Wayne Hartley, a researcher for the Save the Manatee Club, has counted manatees there for 39 years and has seen the number of manatees there grow.
"We’ve gone from 36 — well, we've got over 600 this year," Hartley said Friday, just a couple of days after park officials said they'd seen a record number of manatees seek refuge from the cold in the spring's constant 72-degree water.
E ricordatevi: SALVARE LA NATURA E' SALVARE NOI STESSI!
AGGIORNAMENTO (24-2-19):
BALENE: già da diversi giorni è stato rilevato il settimo balenino, notizia risalente almeno a a diversi giorni fa.
Questa la notizia (Aggiornamento del 12-2) del 6o balenino: Six Newborn Right Whales: A Glimmer of Hope | Whales online
Ma già circa 1 settimana fa è apparso il 7o: A Seventh Calf, But Not a Baby Boom | Whales online
7 right whale calves spotted in Florida's Atlantic waters AP NEWS
DAYTONA BEACH, Fla. (AP) — Seven rare right whale calves have been spotted so far this winter off Florida’s Atlantic coast.
Researchers say each new calf spotted this year is an encouraging sign for the critically endangered whales. No newborns were spotted during the last calving season, and just five calves were counted during the previous year.
But Katie Jackson of the Florida Fish and Wildlife Conservation Commission tells The Daytona Beach News-Journal that seven calves “still isn’t enough.” The wildlife biologist says right whales need to deliver 16 to 18 calves a year just to maintain their current population.
STATISTICHE sulle nascite delle balene, dal 2009 in poi:
-2009: 39 (recod da decenni!); 2010: 19; 2011: 22; 2012: 7; 2013: 20; 2014: 11; 2015: 17; ancora nel 2016, ben 14 balene; ma nel 2017 (anno in cui si è verificata la morte di circa 20 animali): solo 5; 2018: 0 (ma solo 3 morti); 2019: per ora siamo a 7. SE NON ALTRO, abbiamo invertito la statistica che da 3 anni era in calo e da 4 non era più pari al minimo valore per aumentare la popolazione (appena nel 2013-14 gli scienziati erano raggianti affermando che le balene erano oramai oltre 500). COMUNQUE SIA, mi pare eccessivo che siccome dal 2009 sono state riportate mediamente 15,4 nascite ma è stato stimato che il minimo per aumentare la popolazione è di 16, allora le balene siano calate di un centinaio di esemplari. Al dunque mancano solo 6 esemplari negli ultimi 10 anni, per cui come avrebbero potuto calare da 510 a 411? Almeno fino al 2015 la media (2010-2015) era esattamente di 16 all'anno, solo negli ultimi 3 anni abbiamo visto un calo netto ma di quanto? -2 nel 2016, -9 nel 2017, -16 nel 2018. Visto che la mortalità è stata di circa 24 nel 2017-2018, ma morivano anche prima, è chiaro che NON possono essere calate da 500 a 410! Detto questo, è notevole che le femmine fertili stimate siano solo 75 ma che esse, anziché dare alla luce un figlio ogni 2-3 anni, adesso siano passate attorno ai 10 anni, segno di notevole sofferenza. In ogni caso, vedere branchi anche di 96 balene è una notevole buona notizia, come è accaduto anche all'inizio di quest'anno.
Quanto alle balene con il becco:
Correlation Confirmed Between Military Sonar and Beaked Whale Mass Strandings | Whales online
E' confermato che esista una correlazione tra gli spiaggiamenti delle balene e l'uso di sonar a media frequenza, e le balene con il becco, una sorta di delfini oversized a prima vista almeno, sono molto vulnerabili a queste frequenze. La cosa strana, è che esse spesso esistono proprio nei poligoni delle aree marittime militari. Perché? Perché lì ci sono meno o punte barche da pesca, e quindi abbondanza di cibo, e con una singola immersione (che può arrivare anche a 1.000 metri), queste balene riescono a trovare tutto quel che gli serve per una giornata (animali come i calamari, per esempio). Se riescono a non farsi spaventare o assordare dai sonar a media frequenza che viaggiano spesso proprio a quelle profondità con i loro treni di onde, riescono addirittura a prosperare. Vai a capire!
KAKAPO: siamo oramai arrivati a ben 38 pulcini (e un altro morto poco dopo la nascita). Le uova deposte sono per ora oltre 180, e non è ancora finita. Il record di 32 pulcini nati e sviluppati è prossimo ad essere battuto (anzi, al momento E' battuto), così come quello dei 47 nati 3 anni fa, e il numero dei kakapo sarà presto superiore ai 200. Ah, questo paradossalmente pone dei problemi: dove metterli in zone 'predator free'? Le isolette dove sono stati confinati (dopo l'estinzione della popolazione delle isole principali) sono oramai troppo piccole per loro (pochi kmq l'una), e quindi si dovrà studiare la liberazione dai predatori di altre isolette o addirittura di zone sulla terraferma. Vedremo.
Il governo neozelandese ha il progetto predator free 2050, cosa che permetterebbe anche a tanti altri animali, come i Takahe, o gli sfenodonti, di tornare a popolare il territorio. Il nemico n.1? I mustelidi, specie gli ermellini (portati erroneamente per cacciare l'eccesso di conigli scappati dagli allevamenti).
Why Predator Free 2050?
RINOCERONTE: almeno una buona notizia c'é: in Sudafrica quest'anno (2018) sono stati registrati (speriamo affidabilmente!) 'solo' circa 770 uccisioni di rinoceronte bianco. Ancorché altissima come cifra (1/30 del totale esistente), è molto inferiore rispetto al picco di circa 1.200+ di circa 5 anni fa ed è la prima volta che si scende sotto quota 1.000 (e di parecchio) da circa 10 anni.
Tanto per capire che cosa è successo in Sud Africa:
-2007: 13 rinoceronti
-2008: 83 rinoceronti, preoccupante ma ancora non così drammatico.
-2009: 122 rinoceronti, per la prima volta oltre 100
-2010: 333 rinoceronti: scioccante con quasi il triplo dei già molti cacciati l'anno prima. Ma ancora non s'era visto nulla...
-2011: 448 rinoceronti: il 33% più che pria, ancora peggio
-2012: 668 rinoceronti: altro incremento del 50% addirittura, proporzioni oramai d'allarme (com era almeno dal 2010)
-2013: 1.004 rinoceronti: +50%; per la prima volta oltre 1.000, così come appena 5 anni prima erano sopra 100; una cifra tale (il 5% della popolazione) avrebbe presto ridotto al lumicino i rinoceronti, portandoli all'estinzione.
-2014: 1.215 rinoceronti: +20%; l'unica buona notizia è che almeno l'incremento si è rallentato, ma di questo passo, in poco più di 15 anni bye bye rinoceronti (ipotizzando zero nascite, ovviamente).
-2015: 1.175 rinoceronti: -40 (-3%); l'unica luce di speranza, ma di questo passo ci sarebbe stato ancora da faticare per tenere sotto controllo i bracconieri e salvare i rinoceronti.
-2016: 1.054 rinoceronti: -121 (-10%); una buona notizia finalmente, ma ancora troppi uccisi per via dei dannati bracconieri.
-2017: 1.028 rinoceronti: -26 (-2%); il decremento più ridotto degli ultimi 3 anni, ma pur sempre una diminuzione di quasi 200 rispetto al peggior periodo. Ma nemmeno così la sopravvivenza dei rinoceronti sarebbe garantita alla lunga, troppi animali uccisi.
-2018: 769 rinoceronti: -259 (-25%); questo è un anno di svolta e finalmente si torna a meno di mille, e poco peggio dell'anno 2012.
Forse questo è dovuto semplicemente al fatto che oltre 7.900 rinoceronti sono stati uccisi (beninteso, le cifre di cui sopra sono solo per il Sudafrica), che i rinoceronti in libertà sono stati quasi tutti uccisi e i rimanenti sono nei parchi meglio guardati (e nonostante questo nel Kruger sono uccisi oltre 400 rinoceronti l'anno!) e negli allevamenti privati, che peraltro vengono spesso assaltati (il commercio dei corni di rinoceronte è stato proibito e ci sono decine di tonnellate di corno invendute) da bande di criminali che hanno ucciso decine di persone.
Oramai non ci sono semplicemente dei bracconieri spinti dalla fame, ma delle vere e proprie bande mafiose che vengono dall'Asia o hanno contatti in Africa, fanno le cose in grande stile questi bastardi schifosi.
Ma di questo parleremo in un prossimo articolo.
Poaching Numbers | Conservation | Save the Rhino International
Aggiornamento 13 marzo:
Kakapo: raggiunti i 53 pulcini (di 56 nati), ergo attualmente raggiunti i 200 pennuti. E non è ancora finita...
Aggiornamento
Balene: sempre sette (purtroppo).
Ad ogni modo, se volete vedere che razza di ignoranti cialtroni siano presenti nel governo Trump, guardate questo filmato del Washington post, notare bene che il parlamentare che schernisce il 'governativo' Ross, capo del NOAA, è un altro repubblicano. Tema: l'uso degli air gun nell'habitat delle balene. Anche i commenti dei lettori sono unanimi, lo stile è tipo: 'per i repubblicani non ci sarà pace finché ogni animale selvatico del pianeta non sarà estinto o in uno zoo'.
Ah, e tenete presente che questo idiota che viene 'tromba' dal suo stesso collega di partito è stato messo lì non per caso, ma perché è stato messo a capo del NOAA, che per chi non lo sapesse, è il dipartimento pesca e risorse ambientali del governo. Mentre il segretario di commercio W. Ross viene dalla Banca di Cipro, altro ladrone legalizzato.
June 20, 2017 Secretary of Commerce Wilbur Ross, with concurrence from the White House, selected Chris Oliver as assistant administrator for NOAA Fisheries. Oliver assumes his new position this week.
https://www.washingtonpost.com/climate-environment/2019/03/08/trump-official-said-seismic-air-gun-tests-dont-hurt-whales-so-congressman-blasted-him-with-an-air-horn/?fbclid=IwAR11LeeTF_JBd3JvmAnSFQ0lTsEA5QMYPkvb6pCGjE3DQyVJeZqepaIjPB0&noredirect=on