2-4-20
Nel film Il Dormiglione, del 1973 ma ambientato nel 2173, i dottori si chiedevano (chiederanno?) come mai nel XX secolo i dottori ritenessero che fumare e mangiare carne rossa fosse dannoso 'esattamente il contrario di quel che pensiamo adesso'.
Strano come nel mondo reale, la medicina spesso superi la fantasia dei film.
SI dice che in origine il termine fake news fosse creato per marchiare le balle di regime, non quelle su facebook. Dal 2016 invece, da quando Trump vinse le elezioni contro Killary Klingon, è stato tutto un aumentare di parrucconi che pontificano contro le fake news. Bisogna sentirselo dire persino da Mediaset, che a suo tempo faceva servizi persino sui calzini turchesi del giudice Mesiano (che a suo tempo diede un grosso dispiacere a Berlusconio). Per non parlare degli epici tempi di Paolo Liguori, Mario Giordano e sopratutto, Emilio Fede.
Adesso condivido volentieri qualche notizia che o ti nascondono, oppure te la pubblicano ma è una 'verità' grondante di balle.
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Quando Repubblica faceva il suo dovere, come ho detto tante altere volte, venivano fuori servizi come questo.
Sì, Repubblica, quella che adesso tratta da coglioni tutti i no-vax o free-vax.
23 NOVEMBRE 2012
Cinque regole per non avere danni da vaccini
Massimo Montinari Medico chirurgo, funzionario medico della Polizia di Stato, specialista chirurgia pediatrica, funzionario medico polizia di stato, docente di immunogastroenterologia pediatrica, accademico della RSH londinese e NAS, membro dell'accademia dei chirurghi militari americani, ottenuta possibilità di recupero di bambini autistici in gran parte affetti da encefalopatia post-vaccinica. Dal 1996 denuncia i danni potenziali da vaccini. Medici legati all'industria farmaceutica hanno tentato di zittirlo (Burioni?).
Montinari, dal 1996 denuncia i possibili rischi delle vaccinazioni. In questo video elenca le cinque dritte per evitare problemi o gravi conseguenze. Eccole: 1) attenta anamnesi che - dice Montinari - sui militari non viene fatta (presenza di patologie degenerative o autoimmuntarie, studio assetto immunitario della persona con precedenti problematiche ai vaccini o situazioni critiche, cosa che non è mai fatta o quasi, mentre con i militari non si usa, si mettono in colonna per la vaccinazione) 2) pretendere informazioni chiare su tutti gli effetti avversi delle vaccinazioni 3) pretendere il consenso informato che a norma di legge vale anche per i militari (anche se i militari che lo chiedono o che non accettano vaccinazione vengono mandati alla corte maziale, come documentato dalla stessa Repubblica in altri articoli) 4) richiedere il controllo immunolgico post vaccinale (questo per vedere se vengono prodotti gli anticorpi, che spesso non vengono prodotti e comunque questa anali non viene fatta mai) 5) vaccinarsi solo quando c'è la certezza di subire uno stimolo vaccinale in pieno benessere. I danni da vaccino esistono, aumentano e dovrebbero essere studiati per evitare che possano continuare a causare vittime sia adulte che infantili.
Meno di 8 anni fa, meno di 5 anni dal DL Lorenzin. Meditate, gente, meditate.
Un altro articolo che ha catturato la mia attenzione:
GUARISCI I PAZIENTI? E IO TI LICENZIO!
28/03/2014 10:06
È successo alla dott.ssa Michela De Petris licenziata dal San Raffaele di Milano.
Qualche settimana fa, ad un convegno di medicine complementari svoltosi a Sirmione, ho conosciuto personalmente Antonio, guarito da un tumore al cervello grazie all’alimentazione prevalentemente vegana-crudista.
E stato accompagnato in questo percorso dalla dottoressa Michela De Petris, un medico chirurgo specializzato in nutrizione oncologica, che lavora sia privatamente, sia come specialista all'IRCCS San Raffaele di Milano.
“Le iene” il 5 marzo scorso, hanno trasmesso un servizio ben documentato in cui raccontavano la storia di Antonio e nell’intervista, la dott.ssa De Petris affermava che "non c'è malattia che non si giovi del miglioramento alimentare. In tanti casi, cambiando alimentazione è possibile guarire da patologie quali: allergie, patologie reumatologiche, eczemi, irritazioni, dermatiti, diabete, patologie infiammatorie, intestinali come il morbo di Crohn, ipercolesterolemia, calcolosi, malattie auto-immuni e molto spesso anche patologie tumorali, soprattutto quelli ormono-sensibili (mammella, colon, prostata)"
Ovvia la domanda, a quel punto di Pablo Trincia: “Se fosse vero che si ottengono buoni risultati con la terapia alimentare allora perché non si applica ovunque?”.
La dottoressa ha risposto che “purtroppo è ignoranza, è consuetudine e abitudine. Durante la laurea in medicina e chirurgia l’alimentazione non viene minimamente toccata mentre l’alimentazione e il cibo sono prioritari. Le cose stanno cambiando.
Si sta verificando una rivoluzione e come tutte le vere rivoluzioni partono dal basso. I pazienti arrivano con il ritaglio del giornale, riportano quello che hanno sentito dire e “obbligano” i medici ad informarsi, ad aggiornarsi, a rimettersi in discussione, a modificare atteggiamenti che spesso sono poco vantaggiosi soprattutto per i pazienti”.
Dopo la puntata è arrivato il comunicato stampa del San Raffaele in cui l’ospedale ha precisato che la dott.ssa De Petris, nell’intervista ha espresso opinioni personali, riportante per essere precisi, questa frase che a mio avviso, ha dell’assurdità scientifica “… e osserva che ad oggi non esiste alcuna dimostrazione del valore della dieta come terapia oncologica”
Ma non è finita qui. Il “Malleus malleficarum” dell’establishment medico è sempre all’opera, et voilà… dopo pochi giorni ecco che arriva il licenziamento!.....
Francesca Salvador
24.3.2014
Seguono vari commenti di scettici che in particolar modo si divertono a ridicolizzare la pratica di Gearson sui clisteri al caffé. Al che la Salvador -che dice di avere 700 libri sull'igienismo (per chi non lo avesse mai sentito nominare è indubbiamente sorprendente) gli risponde piccata fino a tirare fuori questo commento:
Francesca Salvador
29/03/2014 - 12:25
Potreste anche risultare simpatici con le vostre battutine, se non fosse che, state ridicolizzando e sbeffeggiando una miriade di esseri umani che soffrono e spesso muoiono avvelenati da tumori e farmaci.
Molte persone che hanno letto l'articolo e i vostri sbeffeggi, mi stanno telefonando, esprimendo indignazione per il vostro comportamento.
Purtroppo rispondo loro che non posso farci nulla, anche davanti ad argomenti seri e al dolore delle persone, i bastardetti del blog sono sempre in azione, facendosi aiutare, dove non arrivano loro, da pseudo-quasi-medici da strapazzo, che si attivano al solo scopo di ridicolizzare VERI medici e ricercatori seri.
PER COLORO CHE MI HANNO RICHESTO ULTERIORI INFORMAZIONI DI UNA DELLE METODICHE UTILIZZATE DAI MEDICI PER ALLEVIARE LE SOFFERENZE DEI MALATI TERMINALI:
Cancro: i clisteri al caffè del Dr. Gerson
Anni fa quando furono consigliati dal principe Carlo fecero scalpore scomodando persino il noto Veronesi. La nostra rivista ne ha parlato e da allora, il metodo è sempre più noto
Margaret Straus - 19/05/2009
Cancro: i clisteri al caffè del Dr. Gerson
La terapia nutrizionale del Dottor Max Gerson per la guarigione e prevenzione del cancro e di altre malattie “incurabili” è un approccio di fondo al problema delle malattie croniche. Gerson osserva che “ristabilendo il meccanismo risanatore del corpo”, cioè correggendo le turbe del metabolismo basale che permettono lo sviluppo delle malattie croniche, tutti i sistemi dell'organismo possono venire riportati al giusto funzionamento. Il corso delle malattie croniche, cancro incluso, può così venire invertito. Egli sostiene che nel cancro è decisivo il mutamento del quadro patologico generale, e non sintomatico. In altre parole il cancro è una malattia non-specifica, e di conseguenza anche la terapia è non-specifica. Viene usata con pazienti di ogni età, affetti da ogni tipo di cancro, e può venire modificata per il trattamento di malattie croniche non maligne.
Il dottor Gerson dimostrò la fondatezza delle sue tesi curando moltissimi casi di cancro con una dieta biologica e una disintossicazione rigorosa in grado di riequilibrare il metabolismo corporeo, alterato da fattori ambientali e da errate abitudini dietetiche.
Mai come oggi, in un clima d'accresciuta consapevolezza ecologica e di rivalutazione dell'ambiente, le sue straordinarie intuizioni assumono il tono di una rivelazione profetica e di un giudizio morale, facendo intravedere nuovi orizzonti per la moderna ricerca oncologica.
Disintossicazione: perché i clisteri al caffè?
Adesso che la moderna ricerca ha confermato gran parte delle scoperte del dottor Gerson sui benefici terapeutici e preventivi di ortaggi e frutti, nessuno può più negare il legame tra alimentazione e cancro. Rimangono da sfatare solo i pregiudizi contro un altro elemento fondamentale della sua terapia: la disintossicazione dell'organismo malato attraverso i clisteri al caffè.
Ancora oggi l'aspetto più controverso, ridicolizzato, meno capito e più rivoluzionario della complessa terapia alimentare del Dottor Max Gerson rimane proprio questo trattamento. Soprattutto nelle società anglosassoni con la loro componente fortemente puritana, il metodo è regolarmente condannato, ma anche in Italia l'ignoranza o la malafede hanno recentemente portato gli oncologi ortodossi ad una posizione di scherno a proposito di un trattamento efficace e completamente non nocivo (v. l'intervento di Giuliano Dego, “Il professore, il principe e i 'fondi di caffè'” www.scienzaeconoscenza.it 23 marzo 2005).
Stranamente, data la presenza della voce “Coffee enemas” come procedura medica nel Manuale Merck (bibbia americana delle procedure standard della medicina) a partire del 1898 e fino al 1977, quando è stata tolta secondo il curatore “per ragioni di spazio”. In Iran i clisteri al tè sono usati da mille anni per abbassare la febbre.
Il Dottor Gerson ha riscontrato un successo straordinario nell'ideazione di questo metodo. Nei pazienti con tumori soprattutto in uno stato avanzato come quelli che normalmente si rivolgono ad una terapia non convenzionale, l'intero apparato digerente, secondo Gerson, è avvelenato. “Disintossicare” disse, “è una parola facile, ma è estremamente difficile farlo. Quando i pazienti sono terminali riescono a malapena a mangiare. Non producono succhi gastrici, il fegato non funziona, il pancreas non funziona, niente è attivo. Da dove iniziare? (e continuo citando da una conferenza del dottor Max Gerson a Escondido, California nel 1956). …Il primo passo importante è la disintossicazione. Prima davamo diversi tipi di clisteri. Nella mia esperienza il più efficace è quello al caffè.”
Benché Gerson abbia utilizzato il clistere alla caffeina principalmente per l'eliminazione di scorie tossiche provenienti soprattutto dal tumore in necrosi, sappiamo ora che questi clisteri aiutavano nell'assorbimento della vitamina A, che richiede l'azione dei sali biliari (Simone 1983). Così i clisteri ridicolizzati dai nemici di Gerson infatti permisero ai suoi pazienti di utilizzare le enormi quantità di vitamina A fornite dal grande numero di succhi di carote e verdure presenti nella sua terapia (che Seifter stimò in circa 100.000 unità internazionali). La vitamina A, si sa, gioca un ruolo vitale nella funzione immunitaria.
Nel 1984 il chirurgo oncologo austriaco Dr. Peter Lechner insieme ai suoi colleghi, che stavano indagando sul metodo Gerson, trovò che il clistere al caffè ha uno scopo specifico: abbassare il livello delle tossine nel siero. La sua relazione afferma: “I clisteri al caffè hanno un effetto sul colon osservabile attraverso l'endoscopio.” Nel 1981 Wattenberg e i suoi sperimentatori dimostrarono che l'acido palmitico nel caffè aumenta l'attività dell'enzima glutatione S-trasferase (GST) e altri coibenti molto al di sopra del normale. E' questo gruppo di enzimi che è principalmente responsabile per la coniugazione di radicali liberi, che la cistifellea poi rilascia.
Nel 1990 lo stesso Peter Lechner pubblicò i risultati positivi di una sperimentazione clinica con la terapia Gerson. In questo documento parlò anche dei benefici dell'aumento di GST nell'intestino:
1) La GST lega la bilirubina e i suoi glucurònidi di modo che possano essere eliminati dalle cellule del fegato. (L'acido glucuronico è un derivato dal glucosio, presente nell'urina umana e capace di esplicare un'azione disintossicante.)
2) La GST blocca e disintossica i carcinogeni la cui attivazione richiede ossidazione o riduzione. La sua funzione catalitica produce un effetto protettivo contro molti carcinogeni chimici.
3) La GST forma un legame co-valente con praticamente tutti i radicali liberi. Questa è una pre-condizione della loro eliminazione dal corpo.
I benefici fisiologici
Usato insieme alla dieta e ai succhi il clistere al caffè è un agente terapeutico unico. L'assunzione per bocca del caffè in nessun modo produce lo stesso effetto della somministrazione per via rettale. Al contrario, il bere caffè, praticamente, assicura il riassorbimento della bile tossica. Altri agenti classificati stimolanti del flusso biliare, agenti che aumentano anch'essi la produzione di bile del fegato, in nessun modo disintossicano attraverso i sistemi enzimatici di quell'organo. E non aiutano il passaggio della bile dall'intestino...
Testimonianze
Lettera del Dottor Béla Horváth, oncologo dermatologo, Budapest
A proposito dell'importante articolo di Giuliano Dego sui commenti negativi di Umberto Veronesi fino al discorso del Principe Carlo (“Il professore, il principe e i 'fondi di caffè'” pubblicato sul sito internet di Scienza e conoscenza 23 marzo 2005) vorrei aggiungere che i commenti dell'oncologo italiano fanno parte dell'interminabile guerra di posizione tra la medicina convenzionale e quella alternativa.
I soli a soffrirne sono i pazienti. Per risolvere questa situazione l'unica via è la medicina complementare o, nelle parole del Principe, della “sanità integrata”. Solo così, in effetti, i pazienti ricevono la giusta e complessa serie di trattamenti di cui hanno bisogno. Oggigiorno negli ospedali convenzionali, con la loro produzione in serie, un tale approccio è impossibile: per questa ragione e a causa del vero bisogno dei pazienti di trattamenti complessi - curare la persona nella sua integralità - la medicina naturale continua ad attrarre adepti.
La gamma di cure naturali è vasta e una caratteristica di tutte è l'impossibilità di sperimentarle con controlli a placebo, o con gli studi randomizzati della medicina convenzionale. Questo vuol dire che sono inutili o soltanto che il nostro approccio è troppo semplificato e inadeguato?
La Terapia Gerson è uno di questi metodi. L'essenza di questa terapia metabolica è il consumo di grandi quantità di cibi biologici preparati secondo istruzioni, e ridotti in succhi freschi; clisteri e integratori che agiscono sul metabolismo. Questa terapia lunga e intensiva, richiede la partecipazione attiva del paziente fino alla guarigione e contrasta notevolmente l'immagine di pazienti che fumano, con la flebo appesa ad un supporto, mentre girano nei corridoi degli ospedali. La Terapia Gerson promuove la rigenerazione e la riattivazione di meccanismi naturali di guarigione.
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ORA, ovviamente si può discutere su quanto queste affermazioni siano vere e su quanto possano o meno essere utili. Del resto di terapie 'anticancro' se ne sono viste di peggiori, il metodo Gearson è piuttosto popolare (anche se dicono che costi 4.000 dollari alla settimana nelle cliniche che lo praticano), da noi molto più economicamente un tale decenni fa cominciò a fare medicine usando pipì e popò di capra, perché era convinto che questo tipo di animale non si ammalasse di cancro. E' sicuramente un sistema economico, francamente mi pare assurdo (a dire il minimo), ma resta il fatto che guadagnò parecchi sostenitori e che scatenò un dibattito di cui ancora si ha memoria.
MA, se questo è vero per la medicina 'alternativa', e di esempi se ne potrebbero fare tantissimi (c'é anche chi dice che i virus non esistono, e non soltanto quello dell'HIV, e parlo di dottori: assurdo? Boh)... che dire di questo articolo, apparso nella serissima rivista dell'associazione americana pediatri (AAP) nel 2016?
Sentite che roba:
VIETATO PROMUOVERE L’ALLATTAMENTO AL SENO
L’allattamento al seno ha conosciuto negli ultimi anni una nuova primavera di consenso da parte del mondo medico e dell'opinione pubblica. Dopo che nei decenni passati la promozione su vasta scala del latte artificiale ha visto crescere e nutrirsi numerosi bambini lontano dal seno delle mamme, anche l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) oggi raccomanda l'allattamento al seno per almeno i primi sei mesi di vita del piccolo.
Questo gesto ancestrale è finito però nel mirino di una rivista accademica americana di pediatria, Pediatrics. In uno studio si afferma che è ‘eticamente inappropriato’ perché impone ruoli di genere: «Associare la natura alla maternità - si legge - può inavvertitamente sostenere argomentazioni biologicamente deterministiche sul ruolo degli uomini e delle donne nella famiglia», per esempio, che dovrebbero essere principalmente le donne a prendersi cura dei bambini.
A parte il fatto che non si sa cosa intendano le autrici dello studio, per ‘etica’ :/ Jessica Martucci e Anne Barnhill sostengono che «affermare che l'allattamento al seno sia naturale alimenta il movimento anti-vaccini».
«Esaltare l'allattamento al senso come ‘naturale’ - rilevano - implicherebbe che i prodotti fabbricati o in serie siano discutibili o pericolosi».
Se già l'argomentazione alla base dell'articolo appare poco convincente, il nesso tra promozione dell'allattamento al seno e movimento no-vax risulta oltre modo curiosa. :/
Ormai il limite tra sanità mentale e follia è stato superato da un bel pezzo! (un commento sull'articolo, da FB)
American Academy of Pediatrics
Unintended Consequences of Invoking the “Natural” in Breastfeeding Promotion
Jessica Martucci and Anne Barnhill
Pediatrics April 2016, 137 (4) e20154154; DOI: https://doi.org/10.1542/peds.2015-4154
Medical and public health organizations recommend that mothers exclusively breastfeed for at least 6 months. This recommendation is based on evidence of health benefits for mothers and babies, as well as developmental benefits for babies. A spate of recent work challenges the extent of these benefits, and ethical criticism of breastfeeding promotion as stigmatizing is also growing.1 Building on this critical work, we are concerned about breastfeeding promotion that praises breastfeeding as the “natural” way to feed infants. This messaging plays into a powerful perspective that “natural” approaches to health are better, a view examined in a recent report by the Nuffield Council on Bioethics.2 Promoting breastfeeding as “natural” may be ethically problematic, and, even more troublingly, it may bolster this belief that “natural” approaches are presumptively healthier. This may ultimately challenge public health’s aims in other contexts, particularly childhood vaccination.
The measles (morbillo) outbreak of 2014–2015 (MA VA LA'! Proprio all'epoca in cui si sarebbe mandata la Lorenzin in avanscoperta per le 'nuove pratiche vaccinali') sparked intense, condemnatory discussion of vaccine refusal. This public discussion often emphasized that some in the antivaccine camp believe that vaccines cause autism or contain harmful levels of toxins and impurities. Beneath the concern of many Americans over vaccine safety, a specific and not necessarily illogical worldview is discernable: a rejection of the manufactured, the synthetic and the “unnatural,” and an embrace of the “natural” as healthier and intrinsically better. Vaccines are often seen as “unnatural,” (EGGIA', notoriamente crescono sugli alberi!) and boosting immunity “naturally” is viewed by some as the healthier and better approach. Online forums and blogs devoted to natural living offer countless examples of this perspective, and the recent book Vaccine Nation by Elena Conis documents the evolution of this worldview in detail.3 Studies have shown that parents who resist vaccination tend to inhabit networks of like-minded individuals with similar beliefs.4 These pockets of antivaccination sentiment tend to overlap with reliance on and interest in complementary and alternative medicine,5 skepticism of institutional authority,6 and a strong commitment and interest in health knowledge, autonomy, and healthy living practices.7
(Chiarissimamente, meglio ingozzarsi di medicine e poi comprare altre medicine per curare i danni causati dalle prime, no?)
The idea of the “natural” evokes a sense of purity, goodness, and harmlessness. Meanwhile, synthetic substances, products, and technologies mass produced by industry (notably, vaccines) are seen as “unnatural” and often arouse suspicion and distrust. Part of this value system is the perception that what’s natural is safer, healthier and less risky. This embrace of the “natural” over the “unnatural” appears in a variety of contemporary scientific and medical issues beyond vaccination, including rejection of genetically modified foods, a preference for organic over conventionally grown foods, and rejection of assisted reproductive technologies,2 as well as concerns over environmental toxins and water fluoridation. Much of the interest in complementary and alternative medicines also hinges on “ideas of natural techniques as safer, gentler and benign.”2 In some cases, however, this view that “natural” is synonymous with “better” may work against specific public health goals. (ah, ecco quale è il problema: le pratiche vaccinali!)
The recent Nuffield Council report documents these overlapping ideas in detail and suggests that although some individuals may understand “natural/unnatural” as value neutral, there are other perspectives, for example, the fear that scientific innovations may be wrong because they move living things away from their fundamental nature and that nature offers the best way of doing things.2 This latter view is clearly and commonly invoked in breastfeeding promotion. For example, the US Department of Health and Human Services’ “It’s only natural” breastfeeding promotion campaign is an explicit attempt to persuade women to breastfeed by framing breastfeeding as better than formula because it is natural. Furthermore, the American Academy of Pediatrics has referred to breast milk as “the best and most natural food for infants.”8 A breastfeeding promotion poster produced by the New York City Department of Health and Mental Hygiene describes breastfeeding as “Mom-made” as compared with formula feeding, labeled with a red circle that reads “Factory-made.” The intended message to parents presumably is that, in this one particular case, factory-made, unnatural substances are unhealthy and should be avoided, whereas the “Mom-made” and natural option is safer and better. Breastfeeding has also been referred to as “natural” by the World Health Organization, the California Department of Public Health, and the Vermont Department of Health, to give just a few examples, and numerous other instances of this approach have been documented in a report put out by the Berkeley Media Studies Group in 2010.9
It makes sense that breastfeeding promotion would make appeals to the “natural.” The resurgence in breastfeeding rates over roughly the past 4 decades is rooted in a history of women’s organized efforts during the 1950s and 1960s to redeem the value of feeding babies “naturally” in the face of widespread medical support for formula feeding.10 Coupling nature with motherhood, however, can inadvertently support biologically deterministic arguments about the roles of men and women in the family (for example, that women should be the primary caretakers of children). Referencing the “natural” in breastfeeding promotion, then, may inadvertently endorse a controversial set of values about family life and gender roles, which would be ethically inappropriate. Invoking the “natural” is also imprecise because it lacks a clear definition. For similar reasons, the recent Nuffield report states that public agencies, governments and organizations contributing to public and political debates about science, technology, and medicine “should avoid using the terms natural, unnatural and nature” unless they make transparent the “values or beliefs that underlie them.”2
Whatever the ethics of appealing to the natural in breastfeeding promotion, it raises practical concerns. The “natural” option does not align consistently with public health goals. If doing what is “natural” is “best” in the case of breastfeeding, how can we expect mothers to ignore that powerful and deeply persuasive worldview when making choices about vaccination? If breastfeeding promotion frames the “factory-made” option as risky or unhealthy, what should parents conclude when choosing between factory-made vaccines and boosting immunity “naturally”? We should think twice before referencing the “natural” in breastfeeding promotion, even if it motivates women to breastfeed.
Accepted January 6, 2016.
Address correspondence to Anne Barnhill, PhD, Department of Medical Ethics and Health Policy, Blockley Hall 14th Floor, 423 Guardian Dr, Philadelphia, PA 19104-4865. E-mail: [email protected]
FINANCIAL DISCLOSURE: The authors have indicated they have no financial relationships relevant to this article to disclose.
FUNDING: No external funding.
POTENTIAL CONFLICT OF INTEREST: The authors have indicated they have no potential conflicts of interest to disclose.
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ECCOLA QUA, la SGHIENZA, quella con la $ maiuscola. Ricorda un pò i dottori dei bei tempi andati che facevano pubblicità alle Lucky Stroke, no?
Queste due donne 'in carriera' in sostanza, negano gli stessi presupposti oggettivi che sono 1) che i mammiferi allattano 'naturalmente' da oltre sessanta milioni di anni, con buona pace della Nestlé e 2) che una parte della stessa scienza, giustamente, incoraggi l'allattamento materno come miglior sistema (il latte,tra l'altro, passa anche gli anticorpi per il bebé) come migliore soluzione. Però peste colga queste 'devianze'! Subito le associ ai no-vax, e poi al 'sessismo' (evidentemente le tette al giorno d'oggi hanno ragione di esistere solo se imbottite di silicone, magari nel corpo di qualche trans), già che ci sono potevano associarle anche al terrapiattismo e stavamo apposto.
Ma io dico; questa è SCIENZA? E' LOGICA? E' ONESTA' intellettuale?
La rabbia che monta a leggere articoli del genere anzi, di 'gender' è veramente tanta. Di fatto queste due studiose, che oltretutto, almeno in un caso (la Martucci) appaiono anche su FB e sono provviste di prole, quindi sanno cosa significhi (si suppone che lo sappiano, almeno), essere 'madri', riescono a collegare VACCINAZIONI+ALLATTAMENTOARTIFICIALE+OGM+GENDER+FECONDAZIONE ASSISTITA, contro il partito del 'DIFESENATURALI+LATTE MATERNO+CIBO NATURALE+SESSO NATURALE'.
Bello schifo, no? E poi si stupirono tutti quando Trump vinse le elezioni nello stesso anno, ovvero il 2016.
Ma queste due 'sghenziade' lo sanno cosa significhi pratiche commerciali scorrette? Anni fa la Nestlé era oggetto di una campagna di boicottaggio, perché i furbacchioni in questione regalavano circa un mese di latte in polvere alle madri del Terzo Mondo, quel tanto che bastava per rovinare la loro capacità di allattamento, così da costringerle a comprare il latte anche per il resto dell'allattamento. Bella furbata, no? Ti regalo 1 e poi tu mi compri 30. E se non hai i soldi? Il bambino crepa. Non ho mai voluto approfondire la questione in tempi di internet, ma di sicuro l'argomentazione è logica. Per questo la Nestlé, malgrado l'aurea di benefattrice, venne attaccata da molti perché con questa pratica, impoveriva le popolazioni che sulla carta aiutava, e con l'aggiunta che poi chi non aveva i soldi, si vedeva il bambino morire. Tanto valeva allora che fossero le mamme a bersi il latte per il bebé, o lo mischiassero tra l'allattamento naturale e quello artificiale.
Mi ricorda molto anche uno speciale sulla RAI tanti anni fa, credo su Raidue, in cui nel Burkina Faso arrivò una multinazionale francese e realizzò una bella diga. Però si prese la distribuzione dell'acqua, che ora era disponibile in quantità, ma dovevi pagarla. Così le donne dovevano andare a prendere l'acqua e logorare prematuramente i loro corpi (come ricordava amaramente una di loro ancora giovane) viaggiando per molti chilometri dove si potesse prendere aggratis, come era sempre stata in precedenza (ancorché scarsa). Perché il costo dell'acqua dell'acquedotto francese, era paragonabile a quello di un giorno di lavoro della popolazione locale! E che facevano, lavoravano per bere? E non solo: anche la pesca nel lago artificiale era vietata, perché gli ami e i fili 'intasavano i filtri della diga' (AH! Buona questa).
ECCO, per dire una, come mai c'é gente poco propensa a credere al 'progresso'.
Dalle citazioni che questo articolo delirante ha accumulato nel webbe, tramite il motore di ricerca accanto, ovvero, per esempio, su facebook
https://aap.altmetric.com/details/6052389/facebook
Si possono leggere commenti molto interessanti sulla credibilità di questa ricerca. Disclaimer: sono fazioso e ho scelto quelli più corrosivi. Però onestamente, non vedo molto consenso a quest'articolo:
Healing ADHD & Asperger's Without Hurting Jennifer Giustra-Kozek, LPC
31 ottobre 2019 ·
Did you read this statement from the Academy of Pediatrics website? They don’t even try to hide their motives. 🙄🙄
The AAP discouraging breastfeeding “as natural” to discourage "natural treatments" & increase their bottom line.. Let that sink in.
The most natural, health-promoting, nourishing, and immune system igniting method of feeding, used by all mammals for millions of years is now apparently something to frown upon.
And why? To help make our GMO loving, toxic, pesticide laden, preservative filled, corn syrup garbage formula - so pharma companies make money on their products and more $$ when we are all sick.
& AS STATED below... it just might give a parent some perspective about not really needing medications & injections. Well, we can't have that now. God forbid we miss our monthly dose of heavy metal, neurotoxins, carcinogens, and animal...insect...and human DNA.
It's a sick world because it's run by sick people who make others sick. Ever see an elk, eel, deer, wild boar, eagle with autism, autoimmune disease, or cancer? No? Weird, right? Agenda is ugly, my friends. Knowing about it does not make you fringe and unscientific...it makes you safe.
Healing ADHD & Asperger's Without Hurting Jennifer Giustra-Kozek, LPC The Academy of Pediatrics was created in 1930 as an “independent” forum for the health and well-being of our children. However this is no longer the case. Their corporate Friends of Children Fund members include Pfizer, Sanofi Pasteur (The vaccine Sanofi-aventis group,) Merck, GlaxoSmithKline, and Johnson & Johnson.
Conflict of interest much 🙄🙄
Suzanne Paradis
Murch I read the entire article and I think it’s blatantly shameful. All it does it show how “the authority” is losing control of the masses, and people are remembering their ability to think for themselves. Thank goodness!
Gerry Crocetta
They are out right CRAZY!!!!
Christy Whiteman
We are Mammals. We naturally feed our young with our MAMMARY glands. Have we been reclassified? This is ridiculous.
Linda Shrago
Is it natural to get milk from a cow, take it to a manufacturing plant, and modify it and put additives in it, and then feed it to a newborn human? Somehow, that doesn't sound natural.
Sheril Bergman
Not going to read this, just wondering if liberals are offended by the word breastfeeding, but not by pussy hats and vagina suits. That there is some real hypocrisy!
Bethany Leisure
You'd think feminists would rise up since they're attacking a part of the female body.
This article reeks of paid pharma shills....or lunatics. I can't tell which.
Mary Sweeney Cerretti
This is one of the most ridiculous articles I've read and soon we will be teaching our daughters from a young age that packaged formula is better than mother's milk!
Karen Bullen
Perhaps we should call it precise appropriate feeding and that may be more difficult for the Neo Liberals to find fault with. Really they are just trying to find a way to exert control over language as well exposed by Canadian Jordan Peterson who has taken a. Stand against the manipulation and control of language For nefarious purposes. His YouTube video clips are well worth watching.
Bethany Leisure
They just keep losing credibility when they publish garbage like this.
Quindi la gente è naturalista e ignorante, ma non fessa e non così tanto ignava come vorrebbero farci credere. L'associazione dei pediatri americani, nata libera come fronte di discussione su come educare i bambini e crescerli al meglio, è stata presto infestata da benefattori molto interessati (ai loro affari), tra cui stranamente i principali produttori di vaccini. E che volete che sponsorizzino questi, se non i loro affari?
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E poteva mancare Babbara D'Urso a questa serie di scempi? No!
https://www.spetteguless.it/2020/03/29/vanessa-leonardi-barbara-durso-veterinario-cani-candeggina/
A un certo punto fermatela, liberateci da sta cosa che va in onda. Questa è pericolosa https://t.co/sSx6cj75wU
— vanessa leonardi (@vanessadv2001) March 29, 2020Da anni competente volto sportivo di Sky, nonché moglie del collega Maurizio Compagnoni, Vanessa Leonardi è sbottata su Twitter dopo aver letto un lancio di Dagospia su Pomeriggio Cinque.
Nei giorni scorsi Barbara D’Urso ha infatti intervistato un veterinario che ha spiegato in diretta tv come pulire le zampette dei cani di ritorno dal passeggio ai tempi della quarantena, usando volendo candeggina molto diluita.
MA fosse solo questo.
Senza farla lunga, ecco a voi ILARIA CAPUA (da non confondersi con l'ex miss Italia Roberta). Grande 'schenziada' anche lei, ovviamente in fuga, ovviamente in America. Accusata a suo tempo di traffico di virus, scagionata successivamente, è una storia tutta da ricordare per come l'hanno schiantata al suolo in un momento, salvo poi doversi scusare. Ma lei, come persona, che figura ci fa in quest'intervista su come è venuto fuori il virus del COVID?
Quella della popolana. Della casalinga di Voghera. Diciamo pure ILARE, quando si dice avere un nome che è tutto un programma.
Gesticola, parla in modo confidenziale e scherzoso come la sua conterranea BARBARA D'URSO (anche lei oramai virologa ad honorem), e dice sfondoni difficilmente commentabili, accreditando la teoria dell'origine del COVID-19 al mercato del pesce di Wuhan. In effetti, ci sarebbe da ricordarsi di come i primissimi pazienti non fossero associati a quella zona, ma fa nulla. L'importante è farsi 4 chiacchiere con una persona che dovrebbe essere ben più professionale nell'esporre i propri convincimenti. E questa, per l'appunto, è una grande scienziata.
Una che dice che i morti per il COVID-19 in Italia, sono stati DUE (leggendo uno studio dell'ISS che in effetti, calcola la mortalità in base alle complicazioni pregresse dei pazienti), cosa che fa senso sentire quando sai che sono morti una sessantina di medici (età media sui 69 anni, a dire il vero), vari infermieri, cassiere, carabinieri e quant'altro. Ma vabbé, dai, non sottilizziamo. Anche il pangolino che fa la cacca addosso all'uomo e allora gli attacca il virus NUN SE PO' SENTI'.
Tra l'altro, l'animale in questione è il terzo sospettato, dopo pipistrelli e serpenti. Mentre a 300 metri dal mercatino degli orrori c'é l'istituto che fabbrica virus, anzi 'corona-virus'. Ma anche questa è un'altra storia. Ne riparleremo successivamente.