20-1-19 (13-12-19)
Proseguo nello studio sui kamikaze del periodo bellico contro la marina americana. Argomento terribile ma per certi aspetti affascinante (se così si può dire per questi massacri rituali).
La casualità è una brutta bestia. La media del pollo di trilussiana memoria. E come nel caso degli uomini più alti e più bassi del mondo (tra 60 e 272 cm), ci sono tutti i gradi intermedi. Ecco due casi all'opposto.
L'USS Laffey era ed è una nave classe Allen M. Sumner.
Cacciatorpediniere da 115 metri, 2.200 tonnellate e con 60.000 shp di potenza, buoni per almeno 34 nodi e con autonomia di 6.500 NM a 15 nodi, armato con 6 cannoni da 127 mm, 12 da 40 e 11 da 20 mm più 10 siluri e cariche di profondità, 336 uomini d'equipaggio, esso è entrato in servizio l'8 febbraio 1944.
Questa è la famosa nave 'che non volle morire'. Il 3 giugno andò verso la Normandia con compiti di scorta e poi di bombardamento e pattuglia, quando il 25 giugno venne colpito alla linea d'acqua da un proiettile tedesco alla linea d'acqua, che fortunatamente non esplose e rimbalzò.
Partito ben presto per il Pacifico, il 16 aprile era assegnato al classico e pericoloso compito di nave picchetto radar 48 km a Nord di Okinawa, e quel giorno contribuì ad abbattere 13 aerei nemici.
Alle 8.30 del 14 aprile, però, i giapponesi arrivarono con un altro attacco, stavolta con 50 aerei tra bombardieri e kamikaze. Un primo D3A Val venne avvistato in ricognizione ma quando il Laffey gli sparò, esso si limitò a gettare la bomba e scappare. Però, di lì a poco arrivarono quattro altri D3A e si buttarono in picchiata sul Laffey. Ma non ebbero fortuna: il Laffey aveva una potenza di fuoco elevatissima per una nave così piccola: con 29 artiglierie antiaerei di prima qualità, e uomini ben addestrati, si difese in maniera violentissima, abbattendo due dei lenti bombardieri, mentre altri due avrebbero potuto centrarlo, ma con le sue manovre riuscì ad evitarli, così che finirono in mare dopo una picchiata a basso angolo da cui non si ripresero.
Questi erano velivoli lenti, ma poi giunse un D4Y Judy (il peggiore incubo per le navi americane nell'ultimo anno di guerra) che si avvicinò mitragliando. Ma uno dei cannonieri lo abbatté. Appena 10 secondi dopo, però, un altro D4Y si avvicinò dal lato opposto (destro) per un'azione di bombardamento. Malgrado si trattasse di un velivolo molto più veloce dei D3A, la batteria principale lo colpì. Ma la sua bomba danneggiò l'aereo ugualmente esplodendo (con l'aereo presumibilmente) in acqua, con schegge che provocarono numerosi feriti a dritta, e pure un incendio che venne rapidamente estinto.
Passarono pochi altri minuti. Alle 8.42 giunse un altro D3A in avviciamento da sinistra, non è chiaro con quale angolo di picchiata o se in volo livellato. Resta il fatto che rimbalzò dopo un contatto parziale sul ponte, prima di esplodere in mare danneggiandolo con della benzina incendiata (probabilmente la bomba non scoppiò, ma il serbatoio sì).
Alle 8.45, poi, giunse un altro D3A e non ci fu verso di fermarlo: non è chiaro se giunse o meno in picchiata e se sì, con quale angolo e velocità, ma si schiantò comunque su uno dei 3 impianti quadrinati da 40 mm della nave, uccidendo 3 uomini, distruggendo due dei cannoni da 40 e alcuni da 20, per giunta incendiò la riservetta dei cannoni.
Non bastando, alle 8.48 un altro D3A mitragliò la nave da poppa e poi si schiantò contro la torre binata N.3 da 127 mm; la sua bomba sicuramente esplose e distrusse la torre con l'esplosione propria, nonché quella della scoppio della riservetta della stessa torre, innescando a quel punto un grosso incendio.
Non bastando questo, un altro D3A è arrivato ancora da poppa. I mitraglieri lo colpirono ed esso si schiantò sullo stesso sfortunato impianto d'artiglieria! Un terzo D3A arrivò a quel punto sganciando una bomba che causò il blocco a 26° del timone a sinistra e uccise diversi uomini. Non è chiaro se il colpo fu pieno oppure solo un near miss. ALtri due aerei, un ulteriore D3A e un altro D4Y, giunsero ancora, da sinistra, e colpirono il Laffey (non è chiaro se con bombe o direttamente).
A quel punto c'erano 4 FM-2 Wildcat che decollati da una portaerei di scorta, coprirono lo sfortunato cacciatorpediniere. Due piloti attaccarono e abbatterono due ennesimi D3A; uno dei piloti (Rieman) poi inseguì un altro aereo, un vecchio silurante B5N abbattendolo, e poi colpì, ma probabilmente danneggiò soltanto, un altro B5N.
Quando tornò verso la sua portaerei, continuò ad attaccare per finta altri aerei giapponesi, visto che aveva finito le munizioni, spaventandone alcuni. Gli altri 3 Wildcat continuarono la difesa e colpirono e abbatterono qualche altro velivolo giapponese e poi anche loro eseguirono dei dummy attacks molestando gli altri aerei finché il carburante li indusse a tornare. Poi arrivarono 12 caccia F4U Corsair.
A quel punto arrivarono altri aerei D3A. Un primo velivolo attaccò da sinistra, ma un Corsair prima gli fece fallire l'attacco alla nave, e poi lo inseguì e lo distrusse. Dopo di che si avvicinò ad un Ki-43 che mitragliava il Laffey da destra. Però il Laffey abbatté con le mitragliere il Ki-43, il quale tuttavia colpì l'albero della nave e poi cadde in mare. La cosa strana è che anche il Corsair, in inseguimento, colpì l'albero della nave, cadendo anch'esso in mare.
Non era ancora finita: un altro D3A attaccò da poppa il caccia e sganciò una bomba che scoppiò vicino al lato sinistro. Il D3A venne poi abbattuto da un altro Corsair, il quale poi inseguì un altro D3A e gli sparò, probabilmente abbattendolo; la bomba del velivolo però riuscì a danneggiare il Laffey, distruggendo un altro impianto da 40 mm e uccidendo tutti i suoi occupanti.
Il Corsair si avvicinò anche ad un altro paio di aerei, stavolta erano Ki-43 Oscar in arrivo da prua, e ne abbatté uno; solo che l'altro reagì e abbatté anche il Corsair (uno dei soli 189 confermati abbattuti in combattimento aereo), prima di essere poi abbattuto a sua volta dal Laffey con le mitragliere.
Non era ancora finita: l'ennesimo D3A venne sotto, ma fu abbattuto dai cannoni anteriori.
L'ultimo attaccante fu un altro veloce D4Y, ma fu abbattuto da un ancor più veloce Corsair.
In tutto si parla di ben 6 kamikaze, 4 bombe, mitragliamenti, totalmente perse peraltro 'solo' 32 morti e 71 feriti. Il comandante alla domanda se era intenzionato ad abbandonare la nave, urlò che no, non l'avrebbe mai fatto finché un cannone potrà ancora sparare. E un suo sottoposto aggiunse 'e se io posso trovare uno per sparare'.
Di sicuro la nave venne colpita da numerosi aerei.
In tutto possiamo dire che si fece sotto un D3A (allontanato senza attaccare realmente); altri 4 D3A (2 abbattuti e 2 mancati per manovra); 1 D4Y (abbattuto); 1 D4Y (abbattuto anch'esso, danni alla nave da colpo vicino). Un altro D3A che rimbalza sulla nave causando danni lievi alla nave. Un altro D3A colpisce un impianto da 40 mm. Un altro D3A ancora attacca e stavolta distrugge la torre; un altro D3A colpisce la stessa torre dopo essere stato incendiato dai cannonieri. Un altro D3A e un D4Y a segno con bombe.
I Wildcat abbattono almeno 2 D3A e 1 B5N più qualche altro aereo. Poi arrivano i Corsair. Un D3A viene abbattuto da un Corsair salvando la nave. Poi un Ki-43 mitragliante la nave viene abbattuto ma si schianta sull'albero danneggiandolo, seguito dal Corsair anch'esso contro la nave (radar) e finiti entrambi in mare. Un D3A colpisce il caccia con un near miss, poi abbattuto da un Corsair. Un altro D3A attacca ma viene abbattuto dal Corsair, però la sua bomba colpisce la nave. 2 Ki-43 attaccano, uno abbattuto da un Corsair (a sua volta abbattuto) e uno dallo stesso Laffey. Un altro D3A attacca la nave ma viene abbattuto. Infine, un D4Y, viene abbattuto dai Corsair.
In tutto sono stati così coinvolti: almeno 16 D3A, 2 B5N, 3 Ki-43, e 4 D4Y = 25 aerei (dei 50 mandati in azione). Di questi il Laffey ha abbattuto: 4 D3A (+2 evitati con la manovra), 2 D4Y e 2 Ki-43, ma riesce a fermarne totalmente soltanto 6: 3 D3A, 2 D4Y e 2 Ki-43. I caccia abbattono almeno 5 D3A, 1 B5N, 1 Ki-43, impedendo ad almeno 4 D3A, 1 B5N e 1 Ki-43 di raggiungere la nave prima di colpirla.
I colpi a segno sono: 1 D4Y causa un near miss; 1 D3A (rimbalzo/near miss); 4 D3A (colpi in pieno); 1 D3A (bomba); 1 Ki-43 (danni per impatto sull'albero). 1 D3A e 1 D4Y (bombe a segno, non è chiaro se in pieno o near miss data la mancanza dei dati).
In tutto sarebbero 4 kamikaze (tutti del tipo piccolo D3A con bombe presumibilmente da 250 kg); 2 altri aerei 'strisciati' (1 D3A e 1 Ki-43) = 6 kamikaze. Altri colpi: bomba da 250 kg da D3A; 1 near miss da parte di un D4Y; altri due colpi da parte di D3A e D4Y, non è chiaro se in pieno o near miss. Ad ogni modo, la nave fu capace di abbattere ben 8 incursori anche quando duramente danneggiata, i caccia furono altrettanto determinanti distruggendone altri 6 prima che raggiungessero o che colpissero la nave.
Il Laffey fu poi trainato ad Okinawa il 17 aprile 1945, e venne riparato fino al 6 settembre. Fece anche in tempo a collidere e ad affondare con un piccolo cacciasommergibili nella nebbia l'8 settembre. Passato poi in riserva venne rimesso in servizio per la Corea operando con efficaci bombardamenti costieri, per poi essere destinata a compiti antisommergibile, e dismessa nel 1975. E' stato l'ultimo caccia della sua classe ad essere decommissionato dall'USN e attualmente esiste ancora come nave museo. Attualmente Mel Gibson sta facendo un film su quell'epico 16 aprile 1945.
E ora l'estremo opposto...
L'USS Callaghan può sembrare un 'duro' ma questo caccia non ebbe molto a che fare con Harry la carogna. Nave classe Fletcher, 2.000 t circa, 114,7x12,1x4,2 m, 60.000 hp, 38 nodi, 6.500 NM a 15 kt, non avrà avuto un armamento così potente come altre navi 'fighe', ma con i suoi 5 pezzi da 127 singoli in torre chiusa, 10 cannoni da 40, 7 da 20, 10 siluri e lanciabombe, con 329 uomini d'equipaggio, era un mezzo da combattimento di elevate qualità, parte della più diffusa e importante classe di cacciatorpediniere dell'USN del periodo bellico, anche se è stata oscurata dalle torri binate delle classi successive. Costruito tra l'agosto e il novembre 1943, già all'inizio del 1944 era in servizio nel Pacifico come nave picchetto-radar. Il 17 giugno 1944 aiutò nell'abbattimento di 3 aerei nemici. Anche nell'ottobre di quell'anno contribuì all'abbattimento di diversi aerei giapponesi. Scortò diverse navi dannegiate dagli attacchi aerei, affondò un minisottomarino, e durante la terribile battaglia di Okinawa abbatté altri 3 bombardieri in picchiata, oltre a contribuire a bombardamenti costieri pro domo dei marines americani.
Era una nave che in poco più di un anno partecipò a diverse operazioni belliche importanti e aiutò altre navi. Ma il 9 luglio 1945 non ebbe aiuto da nessuno. Stava facendo il solito ruolo di picchetto-radar, quando avvistò un bersaglio apparentemente non molto pericoloso.
Un biplano K5Y.
L'aereo è un piccolo addestratore da 200 km/h, prodotto in oltre 5.000 esemplari, nulla di apparentemente bellico -anche se era stato armato con circa 100 kg di bombe- per causare un serio allarme. Ironicamente era sempre dell'arsenale di Yokosuka, come il Judy, quasi 3 volte più veloce. Ma l'USS Callaghan era certo valido nel respingere anche velivoli ad alte prestazioni, come già dimostrato in azione. Una nave esperta, con armamento ed equipaggiamento radar di prima scelta per l'epoca, per cui non dovette sembrare difficile per esso confrontarsi con il biplanino giapponese. Quando si avvicinò al caccia americano, questo gli sparò contro ma lo mancò; anche il biplano mancò il cacciatorpediniere. Ma la partita non era chiusa. Il biplano, fatto essenzialmente in legno e tela, sopravvisse alle salve da 127 mm perché le spolette di prossimità radar non funzionarono, non è chiaro se le mitragliere abbiano avuto qualche effetto. Ma il biplano tornò indietro. Volando basso e senza quasi essere visto, raggiunse ancora il Challagan e gli si schiantò sul lato destro. Una delle bombe arrivò nella sala macchine poppiera. Le navi Fletcher sono sicuramente meno caricate di armi delle classi successive, che sono pur basate sullo stesso tipo di scafo. Eppure, a differenza dell'USS Laffey, centrato da numerosi aerei e bombe ma rimasto miracolosamente a galla, è successo qualcosa di molto diverso. Le bombe aprirono una falla nello scafo, le fiamme iniziarono a diffondersi e lo scoppio delle munizioni antiaeree, proprio quelle che dovevano proteggere la nave, impedì all'equipaggio di salvare la nave e persino le navi americane vicine dovettero tenersi alla larga. L'USS Callaghan affondò alle 2:35 del 28 luglio, con 47 morti. Esso si attribuì, con il minimo sforzo da parte giapponese (ulteriore beffa), il discutibile merito di essere l'ultima nave alleata affondata da kamikaze.
Proseguo nello studio sui kamikaze del periodo bellico contro la marina americana. Argomento terribile ma per certi aspetti affascinante (se così si può dire per questi massacri rituali).
La casualità è una brutta bestia. La media del pollo di trilussiana memoria. E come nel caso degli uomini più alti e più bassi del mondo (tra 60 e 272 cm), ci sono tutti i gradi intermedi. Ecco due casi all'opposto.
L'USS Laffey era ed è una nave classe Allen M. Sumner.
Cacciatorpediniere da 115 metri, 2.200 tonnellate e con 60.000 shp di potenza, buoni per almeno 34 nodi e con autonomia di 6.500 NM a 15 nodi, armato con 6 cannoni da 127 mm, 12 da 40 e 11 da 20 mm più 10 siluri e cariche di profondità, 336 uomini d'equipaggio, esso è entrato in servizio l'8 febbraio 1944.
Questa è la famosa nave 'che non volle morire'. Il 3 giugno andò verso la Normandia con compiti di scorta e poi di bombardamento e pattuglia, quando il 25 giugno venne colpito alla linea d'acqua da un proiettile tedesco alla linea d'acqua, che fortunatamente non esplose e rimbalzò.
Partito ben presto per il Pacifico, il 16 aprile era assegnato al classico e pericoloso compito di nave picchetto radar 48 km a Nord di Okinawa, e quel giorno contribuì ad abbattere 13 aerei nemici.
Alle 8.30 del 14 aprile, però, i giapponesi arrivarono con un altro attacco, stavolta con 50 aerei tra bombardieri e kamikaze. Un primo D3A Val venne avvistato in ricognizione ma quando il Laffey gli sparò, esso si limitò a gettare la bomba e scappare. Però, di lì a poco arrivarono quattro altri D3A e si buttarono in picchiata sul Laffey. Ma non ebbero fortuna: il Laffey aveva una potenza di fuoco elevatissima per una nave così piccola: con 29 artiglierie antiaerei di prima qualità, e uomini ben addestrati, si difese in maniera violentissima, abbattendo due dei lenti bombardieri, mentre altri due avrebbero potuto centrarlo, ma con le sue manovre riuscì ad evitarli, così che finirono in mare dopo una picchiata a basso angolo da cui non si ripresero.
Questi erano velivoli lenti, ma poi giunse un D4Y Judy (il peggiore incubo per le navi americane nell'ultimo anno di guerra) che si avvicinò mitragliando. Ma uno dei cannonieri lo abbatté. Appena 10 secondi dopo, però, un altro D4Y si avvicinò dal lato opposto (destro) per un'azione di bombardamento. Malgrado si trattasse di un velivolo molto più veloce dei D3A, la batteria principale lo colpì. Ma la sua bomba danneggiò l'aereo ugualmente esplodendo (con l'aereo presumibilmente) in acqua, con schegge che provocarono numerosi feriti a dritta, e pure un incendio che venne rapidamente estinto.
Passarono pochi altri minuti. Alle 8.42 giunse un altro D3A in avviciamento da sinistra, non è chiaro con quale angolo di picchiata o se in volo livellato. Resta il fatto che rimbalzò dopo un contatto parziale sul ponte, prima di esplodere in mare danneggiandolo con della benzina incendiata (probabilmente la bomba non scoppiò, ma il serbatoio sì).
Alle 8.45, poi, giunse un altro D3A e non ci fu verso di fermarlo: non è chiaro se giunse o meno in picchiata e se sì, con quale angolo e velocità, ma si schiantò comunque su uno dei 3 impianti quadrinati da 40 mm della nave, uccidendo 3 uomini, distruggendo due dei cannoni da 40 e alcuni da 20, per giunta incendiò la riservetta dei cannoni.
Non bastando, alle 8.48 un altro D3A mitragliò la nave da poppa e poi si schiantò contro la torre binata N.3 da 127 mm; la sua bomba sicuramente esplose e distrusse la torre con l'esplosione propria, nonché quella della scoppio della riservetta della stessa torre, innescando a quel punto un grosso incendio.
Non bastando questo, un altro D3A è arrivato ancora da poppa. I mitraglieri lo colpirono ed esso si schiantò sullo stesso sfortunato impianto d'artiglieria! Un terzo D3A arrivò a quel punto sganciando una bomba che causò il blocco a 26° del timone a sinistra e uccise diversi uomini. Non è chiaro se il colpo fu pieno oppure solo un near miss. ALtri due aerei, un ulteriore D3A e un altro D4Y, giunsero ancora, da sinistra, e colpirono il Laffey (non è chiaro se con bombe o direttamente).
A quel punto c'erano 4 FM-2 Wildcat che decollati da una portaerei di scorta, coprirono lo sfortunato cacciatorpediniere. Due piloti attaccarono e abbatterono due ennesimi D3A; uno dei piloti (Rieman) poi inseguì un altro aereo, un vecchio silurante B5N abbattendolo, e poi colpì, ma probabilmente danneggiò soltanto, un altro B5N.
Quando tornò verso la sua portaerei, continuò ad attaccare per finta altri aerei giapponesi, visto che aveva finito le munizioni, spaventandone alcuni. Gli altri 3 Wildcat continuarono la difesa e colpirono e abbatterono qualche altro velivolo giapponese e poi anche loro eseguirono dei dummy attacks molestando gli altri aerei finché il carburante li indusse a tornare. Poi arrivarono 12 caccia F4U Corsair.
A quel punto arrivarono altri aerei D3A. Un primo velivolo attaccò da sinistra, ma un Corsair prima gli fece fallire l'attacco alla nave, e poi lo inseguì e lo distrusse. Dopo di che si avvicinò ad un Ki-43 che mitragliava il Laffey da destra. Però il Laffey abbatté con le mitragliere il Ki-43, il quale tuttavia colpì l'albero della nave e poi cadde in mare. La cosa strana è che anche il Corsair, in inseguimento, colpì l'albero della nave, cadendo anch'esso in mare.
Non era ancora finita: un altro D3A attaccò da poppa il caccia e sganciò una bomba che scoppiò vicino al lato sinistro. Il D3A venne poi abbattuto da un altro Corsair, il quale poi inseguì un altro D3A e gli sparò, probabilmente abbattendolo; la bomba del velivolo però riuscì a danneggiare il Laffey, distruggendo un altro impianto da 40 mm e uccidendo tutti i suoi occupanti.
Il Corsair si avvicinò anche ad un altro paio di aerei, stavolta erano Ki-43 Oscar in arrivo da prua, e ne abbatté uno; solo che l'altro reagì e abbatté anche il Corsair (uno dei soli 189 confermati abbattuti in combattimento aereo), prima di essere poi abbattuto a sua volta dal Laffey con le mitragliere.
Non era ancora finita: l'ennesimo D3A venne sotto, ma fu abbattuto dai cannoni anteriori.
L'ultimo attaccante fu un altro veloce D4Y, ma fu abbattuto da un ancor più veloce Corsair.
In tutto si parla di ben 6 kamikaze, 4 bombe, mitragliamenti, totalmente perse peraltro 'solo' 32 morti e 71 feriti. Il comandante alla domanda se era intenzionato ad abbandonare la nave, urlò che no, non l'avrebbe mai fatto finché un cannone potrà ancora sparare. E un suo sottoposto aggiunse 'e se io posso trovare uno per sparare'.
Di sicuro la nave venne colpita da numerosi aerei.
In tutto possiamo dire che si fece sotto un D3A (allontanato senza attaccare realmente); altri 4 D3A (2 abbattuti e 2 mancati per manovra); 1 D4Y (abbattuto); 1 D4Y (abbattuto anch'esso, danni alla nave da colpo vicino). Un altro D3A che rimbalza sulla nave causando danni lievi alla nave. Un altro D3A colpisce un impianto da 40 mm. Un altro D3A ancora attacca e stavolta distrugge la torre; un altro D3A colpisce la stessa torre dopo essere stato incendiato dai cannonieri. Un altro D3A e un D4Y a segno con bombe.
I Wildcat abbattono almeno 2 D3A e 1 B5N più qualche altro aereo. Poi arrivano i Corsair. Un D3A viene abbattuto da un Corsair salvando la nave. Poi un Ki-43 mitragliante la nave viene abbattuto ma si schianta sull'albero danneggiandolo, seguito dal Corsair anch'esso contro la nave (radar) e finiti entrambi in mare. Un D3A colpisce il caccia con un near miss, poi abbattuto da un Corsair. Un altro D3A attacca ma viene abbattuto dal Corsair, però la sua bomba colpisce la nave. 2 Ki-43 attaccano, uno abbattuto da un Corsair (a sua volta abbattuto) e uno dallo stesso Laffey. Un altro D3A attacca la nave ma viene abbattuto. Infine, un D4Y, viene abbattuto dai Corsair.
In tutto sono stati così coinvolti: almeno 16 D3A, 2 B5N, 3 Ki-43, e 4 D4Y = 25 aerei (dei 50 mandati in azione). Di questi il Laffey ha abbattuto: 4 D3A (+2 evitati con la manovra), 2 D4Y e 2 Ki-43, ma riesce a fermarne totalmente soltanto 6: 3 D3A, 2 D4Y e 2 Ki-43. I caccia abbattono almeno 5 D3A, 1 B5N, 1 Ki-43, impedendo ad almeno 4 D3A, 1 B5N e 1 Ki-43 di raggiungere la nave prima di colpirla.
I colpi a segno sono: 1 D4Y causa un near miss; 1 D3A (rimbalzo/near miss); 4 D3A (colpi in pieno); 1 D3A (bomba); 1 Ki-43 (danni per impatto sull'albero). 1 D3A e 1 D4Y (bombe a segno, non è chiaro se in pieno o near miss data la mancanza dei dati).
In tutto sarebbero 4 kamikaze (tutti del tipo piccolo D3A con bombe presumibilmente da 250 kg); 2 altri aerei 'strisciati' (1 D3A e 1 Ki-43) = 6 kamikaze. Altri colpi: bomba da 250 kg da D3A; 1 near miss da parte di un D4Y; altri due colpi da parte di D3A e D4Y, non è chiaro se in pieno o near miss. Ad ogni modo, la nave fu capace di abbattere ben 8 incursori anche quando duramente danneggiata, i caccia furono altrettanto determinanti distruggendone altri 6 prima che raggiungessero o che colpissero la nave.
Il Laffey fu poi trainato ad Okinawa il 17 aprile 1945, e venne riparato fino al 6 settembre. Fece anche in tempo a collidere e ad affondare con un piccolo cacciasommergibili nella nebbia l'8 settembre. Passato poi in riserva venne rimesso in servizio per la Corea operando con efficaci bombardamenti costieri, per poi essere destinata a compiti antisommergibile, e dismessa nel 1975. E' stato l'ultimo caccia della sua classe ad essere decommissionato dall'USN e attualmente esiste ancora come nave museo. Attualmente Mel Gibson sta facendo un film su quell'epico 16 aprile 1945.
E ora l'estremo opposto...
L'USS Callaghan può sembrare un 'duro' ma questo caccia non ebbe molto a che fare con Harry la carogna. Nave classe Fletcher, 2.000 t circa, 114,7x12,1x4,2 m, 60.000 hp, 38 nodi, 6.500 NM a 15 kt, non avrà avuto un armamento così potente come altre navi 'fighe', ma con i suoi 5 pezzi da 127 singoli in torre chiusa, 10 cannoni da 40, 7 da 20, 10 siluri e lanciabombe, con 329 uomini d'equipaggio, era un mezzo da combattimento di elevate qualità, parte della più diffusa e importante classe di cacciatorpediniere dell'USN del periodo bellico, anche se è stata oscurata dalle torri binate delle classi successive. Costruito tra l'agosto e il novembre 1943, già all'inizio del 1944 era in servizio nel Pacifico come nave picchetto-radar. Il 17 giugno 1944 aiutò nell'abbattimento di 3 aerei nemici. Anche nell'ottobre di quell'anno contribuì all'abbattimento di diversi aerei giapponesi. Scortò diverse navi dannegiate dagli attacchi aerei, affondò un minisottomarino, e durante la terribile battaglia di Okinawa abbatté altri 3 bombardieri in picchiata, oltre a contribuire a bombardamenti costieri pro domo dei marines americani.
Era una nave che in poco più di un anno partecipò a diverse operazioni belliche importanti e aiutò altre navi. Ma il 9 luglio 1945 non ebbe aiuto da nessuno. Stava facendo il solito ruolo di picchetto-radar, quando avvistò un bersaglio apparentemente non molto pericoloso.
Un biplano K5Y.
L'aereo è un piccolo addestratore da 200 km/h, prodotto in oltre 5.000 esemplari, nulla di apparentemente bellico -anche se era stato armato con circa 100 kg di bombe- per causare un serio allarme. Ironicamente era sempre dell'arsenale di Yokosuka, come il Judy, quasi 3 volte più veloce. Ma l'USS Callaghan era certo valido nel respingere anche velivoli ad alte prestazioni, come già dimostrato in azione. Una nave esperta, con armamento ed equipaggiamento radar di prima scelta per l'epoca, per cui non dovette sembrare difficile per esso confrontarsi con il biplanino giapponese. Quando si avvicinò al caccia americano, questo gli sparò contro ma lo mancò; anche il biplano mancò il cacciatorpediniere. Ma la partita non era chiusa. Il biplano, fatto essenzialmente in legno e tela, sopravvisse alle salve da 127 mm perché le spolette di prossimità radar non funzionarono, non è chiaro se le mitragliere abbiano avuto qualche effetto. Ma il biplano tornò indietro. Volando basso e senza quasi essere visto, raggiunse ancora il Challagan e gli si schiantò sul lato destro. Una delle bombe arrivò nella sala macchine poppiera. Le navi Fletcher sono sicuramente meno caricate di armi delle classi successive, che sono pur basate sullo stesso tipo di scafo. Eppure, a differenza dell'USS Laffey, centrato da numerosi aerei e bombe ma rimasto miracolosamente a galla, è successo qualcosa di molto diverso. Le bombe aprirono una falla nello scafo, le fiamme iniziarono a diffondersi e lo scoppio delle munizioni antiaeree, proprio quelle che dovevano proteggere la nave, impedì all'equipaggio di salvare la nave e persino le navi americane vicine dovettero tenersi alla larga. L'USS Callaghan affondò alle 2:35 del 28 luglio, con 47 morti. Esso si attribuì, con il minimo sforzo da parte giapponese (ulteriore beffa), il discutibile merito di essere l'ultima nave alleata affondata da kamikaze.