29-11-19 (agg-30-11-19) - 12-12-19 (pagina)
Questa è un'altra edizione della questione sull'originalità degli armamenti dell'Italia rampante anni '70-80. Fa parte delle ricerche per il wargame, naturalmente, oramai a chi importa ancora questa querelle?
Ma a Tankpedia, per esempio. Peccato che mi abbia cancellato dei post in cui parlavo della poca originalità dell'OF-40.
In origine c'era un carro armato, il Leopard 1 tedesco-occidentale. https://tanks-encyclopedia.com/coldwar/West_Germany/Leopard-I.php
Poi, negli anni '70, per scopi eminentemente commerciali, l'Italia, che era del resto coinvolta nel programma Leopard, tanto da essere stata prima cliente (200 carri che vengono descritti generalmente come A1), poi si è messa a produrlo su licenza, nella versione A2 (o quanto meno, una sorta di ibrido, con la corazza di torretta più spessa, anche se non è specificato di quanto).
A quel punto, mentre i primi Leopard 1 erano stati già consegnati (1970-72), e i successivi sarebbero stati prodotti dalla OTO-Melara (consegnati dal 1975 agli anni '80 inoltrati, come ho detto in un post precedente), si giunse rapidamente a concepire un Leopard 1 per climi desertici. Questo mezzo era il Leone/Leopardino/Lion, una joint venture italo-tedesca 50:50, ma beninteso, per produrre un diretto derivato del Leopard, specializzato per i climi caldi e sabbiosi di molti dei potenziali clienti fuori dalla NATO. Il prototipo apparve attorno al 1975-77 (pare nel 1976), dopo la formazione del consorzio già nel 1975. Tra l'altro, non si sa che fine abbia fatto, qualcuno dice che venne dato alla Libia. La torretta era di progettazione italiana, ma comunque molto simile alla pressoché coeva torretta dell'A3 tedesco. https://tanks-encyclopedia.com/coldwar/italy/leone-main-battle-tank
Lo scafo era leggermente diverso da quello del Leopard 1 originale, e la maggiore capacità di raffreddamento del motore era derivata dall'esperienza della vendita dei Leopard 1A3 modificati all'esercito australiano. L'angolazione della piastra anteriore dello scafo era più elevata, così come la larghezza, perché i lati erano meno spessi, data l'adozione di una corazza ad intercapedine dentro cui sparivano anche i molti strumenti di lavoro attaccati alla rinfusa sul Leopard 1.
I sistemi di visione e puntamento erano quelli tedeschi originali. L'armamento pure, anche se il 105/51 veniva piuttosto comicamente definito come di concezione italiana. Il sistema di brandeggio era svizzero anziché l'originale americano, per aggirare eventuali veti all'export da parte degli USA.
I tedeschi si devono essere ritirati attorno allo stesso periodo di tempo, lasciando gli italiani senza possibilità di poter esportare il nuovo carro armato senza l'assenso dei camerati d'oltralpe. In effetti, è facile che gli israeliani abbiano fatto notare ai tedeschi le loro colpe sull'Olocausto e intimato per questa ragione di non esportare agli arabi (gli ovvi clienti di questo tipo di carri, visto che gli israeliani difficilmente avrebbero comprato qualcosa a prezzo pieno, ergo senza fondi FMS...) questo nuovo gioiello della tecnica.
Le prestazioni del Leone erano simili, ma comunque leggermente inferiori in quanto un pò più pesante, di quelle del Leopard base.
Poi è apparso l'OF-40, il nuovo carro armato 'italiano'. Questo mezzo, stavolta con lo scafo 'italiano', apparve non più tardi del 1980. https://tanks-encyclopedia.com/coldwar/italy/OF-40_MBT.php
Questo 'nuovo carro' iniziò come programma già nel 1977 come cooperazione tra OTO e Fiat, classe 40 tonnellate (da qui il nome OF-40!); il prototipo era sicuramente pronto nel 1980 quando venne presentato alle autorità italiane (senza successo) e nel 1981 venne ordinato in 18 esemplari dal Dubai. La principale differenza era la differente disposizione delle piastre corazzate del mezzo. Secondo le fonti di tankpedia i tedeschi vennero invitati a verificare che il carro fosse abbastanza diverso da quello d'origine ed essi furono d'accordo. Ma queste si sa, sono considerazioni spesso dettate solo dall'opportunismo.
L'OF-40 aveva lo stesso motore, trasmissione, cingoli e sospensioni del Leopard 1 (niente di meno...), anche se con più rulli reggicingolo (5 vs 3). Il sistema di tiro aveva il periscopio VS 580-B della SFIM francese diurno-notturno; che aveva anche un canale notturno IL, 8x e una marca stadimetrica per il tiro indipendente.
Poi c'era un telemetro Selenia VAQ-33 da 400-6.000 m di portata per il puntatore, che aveva anche un cannocchiale 8x Aeritalia C 215 secondario e per il tiro di munizioni come le fumogene e le HESH. Incredibile ma vero, c'era anche un telemetro ottico, delle cui caratteristiche però ben poco si conosce. Era forse un tipo tedesco costruito su licenza? Boh. E' straordinario che vi fosse pur essendo al contempo presente il telemetro laser, cosa che in genere non accade mai.
La disposizione della torretta era differente rispetto a quella dello scafo (che a parte l'uso di corazze verticali spaziate, era simile a quello del Leopard), ma era pur sempre basata su cuscinetti a sfere, ed aveva la stessa disposizione per l'equipaggio che con il Leopard.
Il servente era a sinistra della torre mentre il capocarro era in tandem con il cannoniere.
Anche gli 8 lanciagranate da 76 mm erano gli stessi (Wegmann), mentre le mitragliatrici erano le FAL belghe, che comunque erano assai simili a quelle tedesche (chiaramente un'altra mossa 'commerciale').
Persino la velocità di rotazione (circa 4 giri/min per il Leopard, appena di meno per l'OF-40) e l'alzo del cannone (tutti e due -9/+20°) erano analoghi!!
Il cannone OTO da 105/52 era 'derivato dal 105/51 standard NATO'. (e meno male che almeno su Storia Militare 4/019 l'hanno ammesso). Esso aveva un otturatore a scorrimento verticale e un mollone attorno alla canna del cannone per il recupero avvolto in un manicotto d'olio, tutte soluzioni analoghe a quelle del cannone M68 americano. Esso aveva una nuova copertura termica, ad ogni modo.
Per aggiornare il sistema di tiro dell'OF-40, l'unica parte realmente 'quasi-nazionale' del veicolo, venne fuori l'Mk 2, altri 18 + 18 aggiornati sempre per il Dubai. Aveva cannone e e ottica del capocarro stabilizzati e sistema LLTV. I nuovi carri vennero consegnati nel 1984-85.
Il sistema di tiro modernizzato aveva un sistema stabilizzato di mira, ed era designato OLG14L2A, con un nuovo laser da 400-9.995 m di portata e telescopio variabile 7-14x inclusi nel periscopio del cannoniere. L'armamento e il sistema di puntamento erano adesso stabilizzati. Anche il periscopio del capocarro era stabilizzato ed entrambi potevano usare l'armamento anche di notte tramite la camera LLTV esterna.
Infine, la portata utile del periscopio del capocarro era di 3.000 m di giorno e 400 m di notte. Ma la LLTV esterna dava una portata massima di 1.000 metri, visualizzando l'immagine sui monitor di capocarro e cannoniere.
Esistette anche l'OF-40 Mk 2A, con mitragliatrice M2 esterna, e sistema OG14L2A mod. 0, con periscopio panoramico stabilizzato VS-580-27 diurno-notturno (3-10 x e 8,6 x rispettivamente di giorno e di notte). Cannocchiale Aeritalia C215 da 8x per il cannoniere. E il solito telemetro di cui nulla sappiamo, a parte che era ancora presente con le sue finestrelle sui lati (come sul Leopard) della torre.
Le munizioni cambiavano rispetto al carro base e all'Mk 2. Si tornava infatti a 61 colpi da 105, più 300 da 12,7, però quelli da 7,62 calavano da 5.550 a 4.140, tutto sommato un cambio giusto.
L'OG14L2B aveva in aggiunta a quanto sopra sensori meteo e temperatura esterna e cariche di lancio, usura canna e altro ancora. Non è chiaro se questo sistema sia stato retrofittato sui carri arabi oppure no. Le poche foto che vi sono indicano che le armi rimasero quelle da 7,62 mm, per cui probabilmente questa ulteriore offerta, così come l'OF-40 Mk 3, non ebbe seguito alcuno in termini commerciali pur apparendo con motore potenziato e con cannone da 120 mm (nel 1988).
OF-40 = Leopard 1 'restailizzato'?
In effetti sì, lo è. Per far capire meglio come mai, ecco la comparazione diretta tra i due mezzi. Più, per comparazione, quella del più vicino equivalente europeo, l'AMX-30, costruito per lo stesso concorso del Leopard 1. Così si capisce la 'casualità' delle caratteristiche dell'OF-40 vs Leopard 1.
Le caratteristiche generali sono queste:
Dimensioni:
OF-40: Lunghezza 9,22 m (cannone AV)- 6,89 m, larghezza 3,51 m (senza skirts: 3,35 m); altezza cielo torre 2,45 m.
Leopard 1: 9,54 - 7,09 m (con e senza cannone), larghezza 3,25 m, altezza cielo torre 2,39 m.
AMX-30: 9,48-6,59 3,1 m, 2,29 m.
Come si vede, l'OF-40 è più largo, più corto e più alto. Le sue forme anticipano, specie nella parte anteriore di scafo e torretta, quelle del successivo e più grosso Ariete. Però queste piastre non è che possano essere così importanti per giudicare l'originalità di un mezzo. Dopotutto non è difficile da riarrangiare, è stato fatto a suo tempo per lo Sherman e lo è stato fatto anche per lo stesso Leopard.
Peso:
OF-40: 43 ton (45 ton per l'Mk 2)
Leopard 1: circa 40-42 ton
AMX-30: 36 ton.
Meccanica:
OF-40:
Motore diesel sovrapotenziato da 850 hp (Fiat/MTU 838), cambio automatico 4+2 marce tipo ZF HP4-250. 985 l carburante. 2 serbatoi lati motore.
7 ruote doppie (3 avanti e 2 indietro con ammortizzatori idraulici), barre torsione, ruota motrice posteriore, 5 rulli di rinvio.
Leopard 1:
Motore diesel sovrapotenziato da 850 hp MTU 838 da 850 hp, trasmissione automatica, 4+2 marce tipo ZF HP4-250HP. 955 l carburante. 2 serbatoi lati motore.
7 ruote doppie (3 avanti e 2 indietro con ammortizzatori idraulici), barre torsione, ruota motrice posteriore, 3 rulli di rinvio.
AMX-30:
Motore diesel da 720 hp H-S; trasmissione manuale, 5+5 marce. 970 l carburante.
In altre parole, tra il carro 'nazionale' e quello teutonico, la situazione si può definire solo così: IDEM, uguale come motore, sospensioni, cingoli. La differenza (l'unica?) è che i rulli di rinvio sono 3 soltanto. E un pò meno di carburante (955 litri). Dettagli rispetto alla differenza con il carro AMX-30 francese!
Corazzatura:
Dato non disponibile nel dettaglio per l'OF-40. Sicuramente presenti alcune parti spaziate (specie i fianchi dello scafo). Alcune fonti parlano di 15 mm di corazza extra rispetto al Leopard. In ogni caso l'inclinazione frontale è maggiore, ma lo spessore non può essere molto superiore.
Per le prime versioni dei Leopard 1 e per l'AMX-30, invece, sono riportate queste misure:
Leopard-1: scafo 30 mm a 84° frontale sup, 70 mm a 60° frontale medio, 50 mm a 50°frontale inferiore, 25 mm a 82° frontale quasi fondo. Lati, 45 mm a 40° sup, 35 mm a 0° inferiore, retro 30-35 mm (centrale 35 mm a 14°), fondo 15 mm a 0, tetto 20 mm.
Torretta: mantello 100 mm, 52 mm a 65° frontale superiore, 60 mm a 30° lati, 50 mm a 30° retro, 45-20 mm tetto.
AMX-30: scafo 50 mm a 75° frontale sup, 80 mm a 68° frontale medio, 80 mm a 45° frontale inferiore, 30 mm a 75° frontale quasi fondo. Lati, 35 mm a 35° sup, 30 mm a 0° inferiore, 15 mm a 75° inferiore/fondo, retro 25-30 mm (centrale 30 mm a 0°), fondo 15 mm a 0 o 15° (sui lati), tetto 15 mm.
Torretta: mantello 150 mm, 80 mm a 73° frontale superiore, 40 mm a 35° lati, 30 mm a 45° retro, 20 mm tetto.
E' abbastanza per notare una 'certa' differenza tra i progetti francese e tedesco. Per il mezzo italianizzato, invece, non vi è molto da sapere, come detto sopra.
Sistemi di mira:
OF-40 Mk 1, laser VAQ-33, telemetro e mirino C215 8x (cannoniere), periscopio SFIM per capocarro diurno-notturno VS 580-B
OF-40 Mk 2: laser VAQ-33, telemetro e mirino C215 8x (cannoniere), periscopio SFIM per capocarro diurno-notturno stabilizzato VS-580-27 (3-10x diurni, 8,6x IL) e collegato al cannone.
Sistema di controllo del tiro OF-40 Mk 2: OLG14L2A (Mk 2A, mod -B), con stabilizzazione di mira, computer digitale, sensori misurazione vento, usura canna, T° meteo e polveri (mod -B). Eventualmente presente una camera notturna di puntamento AEG PZB-200. (LLTV)
In sostanza: l'OF-40 Mk 1 era provvisto già di computer di tiro, telemetro laser, cannone (forse) stabilizzato ma solo sull'alzo. L'Mk 2 ha come dotazione di serie e non opzionale, la copertura termica, la stabilizzazione sui 2 assi, il sistema di mira per il capocarro stabilizzato anch'esso sui 2 assi e il sistema LLTV. L'Mk 2A aveva anche sensori aggiuntivi. Dell'Mk 3 si è detto che fosse niente di meno che una torretta Ariete montata su scafo Palmaria, con motore da 1.000 hp.
Leopard: 1 telemetro ottico TEM 2A (1,7 m e 16x) o laser (A4), 1 cannocchiale TFZ 1A (8x) per il cannoniere, 1 periscopio TRP-2A(6-20x) per il capocarro. Opzionale un sistema proiettore AEG PZB-200 (LLTV).
AMX-30: telemetro, periscopio cannoniere 8x (5,4x notturno), capocarro periscopio 10x+ 10 iposcopi.
Episcopi:
OF-40: 8 x capocarro, 3 pilota, 2 caricatore, 1 cannoniere. Guidatore: un sistema notturno (IR? LLTV?) per guida notturna.
Leopard: 8 x capocarro, 3 pilota, 2 caricatore, 1 cannoniere. Guidatore: un sistema notturno (IR? LLTV?) per guida notturna.
AMX-30: 10x capocarro, 3 pilota, 0 caricatore, 2 cannoniere.
Munizioni:
OF-40: 5.500 (o 5.700?) colpi per le mitragliatrici (3.000 colpi nello scafo), 42 colpi per il cannone nello scafo + 19 in torre (Mk 1) oppure 15 (Mk 2).
Leopard 1: 5.500 colpi per le mitragliatrici (3.000 colpi nello scafo), 42 colpi per il cannone nello scafo + 18 in torre.
AMX-30: 2.050 colpi per la mitragliatrice, 1050 per il cannoncino da 20 mm, totale 47 colpi per il cannone da 105 mm.
Nel dettaglio, il Leopard 1 delle prime versioni aveva: scafo, 39 colpi in alloggiamenti tubolari orizzontali a destra del guidatore e 3 in una rastrelliera verticale = 42 totali. In torre vi sono 4 in rastrelliere orizzontali nella torre, 3 nella controcarena, e 11 in rastrelliere verticali sul piano di calpestio = 18 colpi == 60 totali.
Per le mitragliatrici: 2.500 in torretta, 2.000 nel pavimento del cesto di torretta (quindi DENTRO lo scafo...) e altri 1.000 in altre 4 casse da 250 cp l'una, nello scafo.
In pratica, la disposizione delle munizioni è quasi identica, e notevole è il fatto che essa sia uguale uguale nel caso dello scafo e molto simile in torretta.
Quanto alle caratteristiche complete dell'AMX-30:
Motore: Renault-HS diesel da 720 hp.
Munizioni:
Peso: 36 tonnellate.
Corazzatura: scafo 50 mm a 75° frontale sup, 80 mm a 68° frontale medio, 80 mm a 45° frontale inferiore, 30 mm a 75° frontale quasi fondo. Lati, 35 mm a 35° sup, 30 mm a 0° inferiore, 15 mm a 75° inferiore/fondo, retro 25-30 mm (centrale 30 mm a 0°), fondo 15 mm a 0 o 15° (sui lati), tetto 15 mm.
Torretta: mantello 150 mm, 80 mm a 73° frontale superiore, 40 mm a 35° lati, 30 mm a 45° retro, 20 mm tetto.
Armamento: 105 mm F1 (-8/+30°). 47 colpi (in origine 50); dopo il 1972 un 20 mm (con 1050 colpi, in origine c'era una 12,7 mm), e una 7,62 mm a.a. con 2.080 colpi.
Episcopi e telescopi: comandante periscopio binoculare 10x, 10 episcopi. Cannoniere: mirino telescopico + 2 episcopi. Guidatore 3 periscopi. Cannoniere 0.
Motore: Renault-HS diesel policarburante da 720 hp (rimpiazzabile in 45 minuti). 970 litri.
Cambio: manuale(?), 5+5 marce.
Sospensioni: 5 ruote doppie x parte, 5 rulli di ritorno. Barre di torsione+ ammortizzatori alle ruote N.1 e N.5.
Prestazioni: v.max 65 km/h, autonomia 600 km, guado da 1,3 fino a 4 metri.
In tutto la sola Francia ebbe 1.355 AMX-30 tra il 1966-1985, di cui 166+493 convertiti erano AMX-30B2. Più 44 lanciamissili Pluton, 183 AMXR Roland, 130 AMX-30D ARV, 48 EBG, 20 GCT più 195 AufF1 155 mm (sempre semoventi da 155) = 1780 scafi per la sola Francia.
Sistemi di mira, ingrandimenti a confronto:
Leopard 1: telemetro 16x------ cannoniere 8x-------- capocarro periscopio 6-20x + 8 ipo.
M60: telemetro 8x---------cannoniere 8x-------capocarro ? + 8 ipo.
Chieftain: telemetro ND------cannoniere 1-8x (3x)----capocarro 1-8x(3x)+9 ipo.
AMX-30: telemetro ?-------cannoniere 8x (5,4x)----------capocarro periscopio 10x+ 10 ipo.
La 'quasi clonazione' del Leopard sotto mentite spoglie però è diventata ancora più emblematica da negare se si considera che ENTRAMBI i carri hanno: un cannone da 105 mm, due mg da 7,62, 8 lancianebbiogeni (da 76 mm Wegmann), e ancora più incredibile, 42 colpi di cannone e 3.000 di mitragliatrice nello scafo. Precisi precisi, intendo. Anche senza ricordare come sono armati e con quali munizioni, l'AMX-30 e lo Chieftain, è evidente che queste NON siano coincidenze.
Produzione totale OF-40: questa è utile per il wargame in particolare. Ecco la cifra ufficialmente prodotta: 36 (18 Mk 1 e 18 Mk 2, tutti aggiornati a quanto pare, allo standard Mk 2), più 2 prototipi iniziali e 1 prototipo Mk 3. A parte questo, sono stati prodotti anche 3 ARV sullo stesso scafo, più ovviamente i derivati Palmaria, pare 262 in tutto, più 2 prototipi OTOMATIC.
In tutto, gli scafi prodotti sono quindi:
-3 prototipi + 36 carri di serie + 3 ARV + 262 SPG + 2 SPAAG = 308 scafi. MA di questi solo 42 sono carri armati veri e propri, e di questi solo 39 sono di serie E al contempo, solo 39 sono carri armati veri! Ma non sono gli stessi mezzi!!! Quindi, nel wargame, possiamo dare per certa l'esistenza di soli 39 mezzi, che però NON sono i carri armati, ma i carri armati e i 3 ARV da recupero, in quanto generalmente i prototipi non vengono considerati, essendo sia pochi, che ignota la loro effettiva capacità bellica. Al limite si possono considerare per fare 'numero' con la fanteria e i mezzi non corazzati, ma non per schierarli davvero. Questo è particolarmente vero per i prototipi di mezzi non entrati in servizio per niente (OTOMATIC), oppure di versioni particolari (Mk 3) di un mezzo entrato in servizio, ma essi stessi non entrati in servizio come nuova versione. Esiste anche la possibilità che i prototipi vengano convertiti in esemplari di serie, ma questa è relativamente poco accettata. In effetti, la possibilità non significa che il mezzo sia realmente allo standard definitivo. Tanto per dirne una, non è insolito che i prototipi di mezzi corazzati siano fatti in acciaio dolce, e questa è già una grossa differenza tra un blindato leggero prototipico e uno di serie, aumenta ancora se sono carri armati, e diventa devastante se sono carri armati con corazze multistrato. Per quanto ne so, per esempio, anche alcuni dei prototipi di Ariete erano stati costruiti in acciaio dolce (non balistico). Ovviamente in tal caso non c'é modo di farli diventare pienamente al livello dei mezzi di serie. Ecco perché diffido largamente di questi prototipi e preferisco gli schieramenti solo considerando i mezzi in serie, e quindi escluso i prototipi di tipi, o versioni, mai entrati in servizio, e preferisco escludere anche i prototipi di mezzi anche entrati in servizio (la Centauro ha avuto ben 10 prototipi, ma come fare per capire quanto essi fossero rappresentativi delle capacità definitive? Magari gli ultimi esemplari lo sono, ma i primissimi? Basti dire che i primi prototipi A.129 avevano un sistema M.65 nel muso per il puntamento solo diurno dei sistemi di bordo, simile ai primi Cobra! Quando, quanti e come siano poi diventati totalmente 'notturni' è difficile dire, né se i prototipi siano mai entrati in servizio con l'esercito italiano).
Quindi, calcolando gli OF-40, escludendo gli Otomatic in quanto non entrati in servizio, e i Palmaria in quanto assegnati alla categoria semoventi d'artiglieria, gli OF-40 sono in tutto 42. Però 3 sono prototipi e quindi, si può dire, non schierabili in azione. Quindi ne restano solo 39, di cui 36 carri veri e propri.
DIFFERENZE/SOMIGLIANZE (riassunto)
Differenze (?) tra Leopard 1 e OF-40
Il cannone da 105/52 è di un calibro più lungo di quello originale. 'Ovviamente' è reclamato come di progettazione Oto-Melara, ma pur con tutto il rispetto per questa ditta 'cannoniera', va detto che essa aveva costruito 200 M60 e stava costruendo 720 Leopard (più versioni speciali senza cannone).
E' RIDICOLO pensare che essa non abbia avuto le 'esperienze' necessarie per fare questo tipo di cannone, il primo 105 moderno che hanno progettato. Oltretutto hanno potuto anche 'scegliere', infatti il cannone è più simile all'M68 americano, con tanto di scorrimento verticale dell'otturatore e un diverso e più compatto sistema di ammortizzazione che il cannone del Leopard. Secondo alcune fonti, esso spara proiettili a velocità leggermente inferiore e siccome sono sempre le stesse munizioni NATO (con cui 'casualmente' è compatibile) probabilmente la pressione d'esercizio è più bassa. Si è ripetuto insomma la solita farsa di altri sistemi d'arma 'italiani' come l'Aspide, che da un lato non sono prodotti integralmente su licenza, e dall'altra non sono certo progetti 'autonomi'.
Quanto alla meccanica, a parte il fatto dei 5 rulli reggicingolo anziché 3, non c'é molto da aggiungere se non che ai 2 freni del Leopard l'OF-40 aggiunge anche quello d'emergenza (più quelli di servizio e di parcheggio). I serbatoi di carburante tengono 985 litri anziché 955, ma forse questo comprende anche il serbatoio 'di marcia' che nel Leopard 1, 'casualmente' è sui 30 litri, ovvero la STESSA quantità di carburante dichiarata per l'OF-40.
Le differenze sono più che altro cosmetiche: a parte la struttura differente del guscio esterno anche rispetto ai Leopard 1A3/1A4, l'OF 40 adotta come si è detto il cannone da 105 simile a quello dell'M-60 americano (che essendo con mollone-idraulico unico, è più compatto e semplice del doppio freno di rinculo, doppio ammortizzatore idraulico ecc, che caratterizza il pezzo sul carro tedesco), un differente manicotto termico, un sistema oleodinamico svizzero anziché quello americano usato sul Leopard, 3 bombole per l'estintore (automatico sopra i 180°C) del comparto motore anziché 4.
I sistemi secondari differenti comprendono anche i volantini dei comandi, i portelli d'accesso semplificati, pannelli di controllo, sostegno della mitragliatrice a.a., gruppi di fanaleria e ovviamente la FCS. Ma tutte queste modifiche erano più che altro concepite per rendere il mezzo sia più economico e facile da mantenere, che sopratutto forse, senza limiti legali posti dai tedeschi. L'impianto NBC è comune in entrambi i carri, ma per l'OF-40 sia i sistemi notturni che stabilizzazione sono opzionali. Il sistema di raffreddamento e di filtraggio aria è più potente, per ovvie ragioni.
Eppure,anche così, il carro OF-40, per citare sempre Storia Militare, è sempre stato considerato uno stretto derivato del Leopard 1, in pratica una sua versione da esportazione, ma, in realtà, ciò è vero solo in parte.
JP-4 (speciale MBT, 1990) diceva dell'OF-40 che fu valutato dall'E.I. ma non venne preso in seria considerazione perché essenzialmente era una versione del Lion, versione italo-tedesca del Leopard 1 per climi caldi.
Quindi perché comprare un Leopard migliorato per sostituire i Leopard 1 che l'EI non aveva avuto soldi (o volontà?) di aggiornare?
Ecco perché si passò all'Ariete.
IN definitiva, si potrebbe dire che l'OF-40 sia una sorta di Leopard 1 ammodernato, con sistemi di tiro italo-francesi-tedeschi e con cannone italo-americano.
CORAZZA: DIFFERENTE, ma simile. La piastra frontale torre è più inclinata, idem la piastra frontale superiore, più ampia e sovrastante anche i cingoli; lati verticali ma con spaziatura/alloggio materiali; gonne copricingoli (skirts) squadrate anziché ondulate. Scafo posteriore verticale.
EQUIPAGGIO: UGUALE, sono 4 uomini, di cui il guidatore a dx anteriore; capocarro+cannoniere a dx del carro; caricatore a sx del carro.
MOTORE: UGUALE, un MTU diesel policarburante, 10 cilindri raffr. ad acqua, circa 830-850 cv.
PESO e mobilità: simile, ma peggiore per l'OF-40. Esso pesa 43-45 t anziché 40-42 del Leopard; v.max 60 km/h vs 65; autonomia 600 km vs 650.
PRESTAZIONI: simili, ma peggiori per l'OF-40. Tutti questi carri (e l'AMX-30 per la maggior parte di queste prestazioni), si caratterizzano per velocità di circa 65 km/h (60+ per l'OF-40); autonomia 600 km su strada; salita 60°, pendenza laterale 30°, gradino 1,15 m, trincea 3 m (AMX: 0,93 e 2,9 m), guado fino a 2,25 m (con preparazione), massimo (con snorkel) 4 metri (AMX-30: 1,3, 2,2 e 4 metri).
DIMENSIONI: simili, ma differenti. L'OF-40 è più largo, più corto e più alto. La luce libera sotto lo scafo (440 mm) è invece esattamente uguale al Leopard 1.
SERBATOI: UGUALE, due tank posteriori da 985 litri totali vs 955 del Leopard 1 (+ 30 l serbatoio di marcia: questo è considerato nell'OF-40?)
TRASMISSIONE: UGUALE, 4 marce AV + 2 Retr, automatica, elettrica. (ZF 4HP 250).
SOSPENSIONI: UGUALI, 7 doppie ruote x cingolo, ammortizzatori barre torsione + ass idraulici per 5 ruote. Differenza di 5 rulli reggicingolo anziché 3
CINGOLI: UGUALI, sono i Diehl 139 gommati con pattini non estraibili (NB: i Leopard 1 più recenti e a quanto pare, anche il Leone, avevano i più recenti Diehl 640 con pattini rimovibili..).
CANNONE PRINCIPALE: SIMILE, ma differente. Di fatto è una versione italiana del 105 M68 americano. Però è sempre un 105 mm compatibile con le munizioni NATO. Il manicotto antidistorsione è caratteristico dell'OF-40, inizialmente non c'era sui Leopard, ma apparve già con il Leone.
ARMI SECONDARIE: SIMILI, ma differenti. Sono 2x7,62 mm, ma del tipo FN MAG anziché MG-42/59/3. Anche gli affusti sono diversi (semplificati)
MUNIZIONI CANNONE SCAFO: UGUALI, 42 colpi nella parte anteriore sinistra, a lato del guidatore.
MUNIZIONI CANNONE TORRE: SIMILI, ma differenti, 19 o 15 colpi anziché i 18 del Leopard 1.
MUNIZIONI MITRAGLIATRICI: praticamente UGUALI, 5.500 cp di cui 2.500 in torretta.
LANCIAGRANATE: UGUALI, 8 da 76 mm Wegmann tedeschi.
SISTEMA DI TIRO: DIFFERENTE. Di simile c'é essenzialmente il cannocchiale di puntamento (8x) coassiale al cannone. Sarebbe interessante saperne qualcosa di più sul telemetro ottico (ebbene sì), in quanto l'OF-40, come mezzo di transizione 'vero', ha entrambi i tipi di telemetro (laser-ottico!) e fatto ancora più strano, questo sistema è conservato anche per l'OF-40 Mk 2. Il telemetro ottico arriva a 3.500 metri di portata utile, uguale (caso?) al telemetro ottico TEM 2A (con le munizioni HESH).
SISTEMI VISIONE NOTTURNA: simili, ma differenti. L'OF-40 è dotato di un periscopio diurno/notturno ma con meno ingrandimenti; la telecamera IL, quando presente, è però lo stesso modello tedesco degli ultimi Leopard 1, ovvero il PZB 200.
FANALERIA: DIFFERENTE, ma da rilevare che essa, come per il cannone, è molto simile a quella dell'M60.
IPOSCOPI: praticamente uguali. 8 per il capocarro, 3 per il pilota, 2 per il caricatore, 1 per il tiratore = 14 in totale.
SISTEMA ANTINCENDIO: simile, ma differente. L'OF-40 ha 3 bombole anziché 4, ma disposte nella stessa posizione.
Posizioni analoghe degli impianti interni: 1)- NBC (a prua, a sinistra, per entrambi); 2)- impianto antincendio (sul lato dx anteriore), 3)- impianto elettrico (lato dx-sx, centrale), 4)- filtro aria (lato dx posteriore); 5)- impianto di frenatura (retro centrale), 6)- sistema di scarico (lati posteriori, nell'OF-40 esteso anche al retro); 7)- impianto raffreddamento (ponte motore superiore centrale); 8)- impianto antincendio solo nel comparto motore; 9)- due pompe di sentina (motore e combattimento).
Differenze di dettaglio: portelli d'accesso, afffusto per la mitragliatrice, mitragliatrici secondarie, sistema di movimento torre, sistema di raffreddamento potenziato, sistema antincendio e così via.
Gli apparati sono differenti, come si è visto, visti nel dettaglio. Ma la disposizione è innegabilmente quella. E non è un caso!
E ora qualche dato sui proiettili da 105/51 mm originali del Leopard 1:
-APFSDS DM 33: 18,6-18,7 kg (5,8 kg); 1.455 m/sec. Perfora 270 mm a 1 km; gittata utile 2,4 km. *
-HEAT M456A1 e IM390: 21,8 kg (10,17 kg) 1.173 m/sec. Perfora oltre 300 mm; gittata utile 3,5 km.
-HESH: 20,9 kg (11,26 kg) 731 m/sec. danneggia bunker di 2,5 m. Gittata utile 1000-1500 m, controcarri 600-800 m.**
-WP: 20,9 kg (11,42 kg) 731 m/sec. utilizzata per nebbia, incendio, fumo, dura circa 5 minuti.
*(1.478 m/s per L28, L52 e M392 inglesi e USA).
** per il tiro indiretto esistono tavole fino a 8.000 m, ma il tiro balistico arriva a ben 18.750 m. Le schegge sono pericolose fino a 700 m circa. Non esistono granate esclusivamente HE o HE-FRAG.
***
L'OF-40, nemmeno nei tipi avanzati, ha mai convinto del tutto i suoi acquirenti arabi.
Nemmeno la vantaggiosissima comunanza dello scafo e meccanica con l'OTOMATIC e il Palmaria ha sortito effetto e nessuno li ha comprati tutte e tre, e nemmeno due in contemporanea. La mobilità era buona, ma non eccezionale rispetto all'originale e più leggero Leopard 1. Il sistema di tiro era meno avanzato inizialmente non essendo stabilizzato e senza opzione piena di tiro notturno. Per quando è arrivato l'OF-40 Mk 2, le cose sono migliorate, ma a quel punto erano richiesti sempre più 'aggeggi' tra cui cannone da 120 mm, migliore mobilità (un pò peggiorata nel più pesante Mk 2) e visori termici. L'OF-40 Mk 3, che avrebbe potuto potenzialmente risolvere tutti questi problemi, non ha avuto miglior sorte dell'AMX-40 francese e del Vickers Mk 7 britannico, restando prototipo.
IN DEFINITIVA...
Quanto alla questione: ma l'OF-40 è un prodotto italiano? E in aggiunta: lo è abbastanza da essere schierato con l'Italia nel wargame?
La risposta è nel primo caso Sì, nel secondo anche. Ovviamente, pure i semoventi sono -a maggior ragione- da considerarsi italiani.
Perché? Perché evidentemente essi sono oramai un progetto nazionalizzato da parte italiana/italica.
Non è proprio vero che siano 'originali', ovviamente. Quale altro carro armato dell'epoca, dopotutto, aveva sette ruote doppie per lato come sospensioni? Il Leopard 1, naturalmente.
Però gli stessi tedeschi ammisero, come controllo, che gli italiani avessero realizzato un mezzo originale. In realtà, questa è una considerazione molto 'di comodo', come dire: avete cambiato un pò di spessori e di inclinazioni della corazzatura, bravi. Avete messo un sistema di tiro differente (e più scarso) di noi, bravissimi. Diciamo che potete pure esportare questo carro armato e buona notte a tutti.
In fondo, l'Italia era o no il più importante cliente del Leopard 1, nonché l'unico che lo produceva su licenza?
Per cui, ai 920 carri Leopard 1 ottenuti (720 prodotti su licenza) più circa 250 in versioni speciali anch'essi su licenza, si aggiungeranno poi il prototipo Leone e i 300+ scafi OF-40/Palmaria/Otomatic. Inoltre il carro sarà fondamentale per sviluppare poi i concetti che porteranno in pochissimi anni la rampante industria italiana a progettare l'Ariete (piuttosto che comprare il Leopard 2 come inizialmente era dato per certo, in attesa del futuribile Leopard 3).
Ma, naturalmente, l'Ariete NON è un Leopard su licenza più o meno occulta, anche se è certo ispirato sia al Leopard 1 che al Leopard 2 (di cui 'casualmente' condivide un cannone del casualissimo calibro 120/44, più casualmente 42 colpi e due MG-42/59 per completare l'opera. Tutto casualissimo, s'intende).
Il fatto che giustifica quest'articolo, in conclusione, è che molti considerano seriamente l'OF-40 come un carro armato di produzione E concezione nazionale, perché più che altro dimenticano o ignorano il fatto che è esistito un anello di congiunzione, per l'appunto, il Leone, che spiega molte cose di come sia nato 'improvvisamente' l'OF-40. Che quindi, come altri sistemi dell'epoca (come il siluro A-244 praticamente uguale all'Mk-44 ma con nuovo sistema di guida e il missile Aspide), è al contempo sia una sorta di licenza occulta, che un sistema d'arma originale. Un misto tra chi dice che siano versioni su licenza e chi dice (in Italia specialmente) che essi siano di 'concezione' nazionale.
Un ragionamento di fondo, a questo punto, però si impone. Dal punto della meccanica, OF-40 e Leopard sono quasi indistinguibili. E' un fatto assolutamente inconcepibile per un mezzo 'originale' (basti vedere l'AMX-30 per capire come un progetto analogo possa essere sviluppato in maniera del tutto differente: tra l'altro, ha solo 5 ruote per cingolo...).
Quindi fa un pò ridere sentire dire che per esempio, il Ferret sia una versione migliorata del Dingo. O che l'EBR sia una versione migliorata della Type 201. E' vero in termini di pedigree e di discendenza ma...
In verità, questi mezzi sono MAGGIORMENTE DIFFERENTI dai loro antenati di quanto lo sia l'OF-40 rispetto al Leopard 1! Il che è notevole, sorprendente ma vero. Basti dire che la meccanica, a cominciare dal motore e cambio, e in parte anche le sospensioni, è nuova. E che la struttura di questi mezzi, il loro peso e le loro caratteristiche sono notevolmente differenti rispetto a quelle dei loro antenati.
Lo stesso discorso si potrebbe fare per il Tracked Rapier. In questo caso, le parti meccaniche sono ancora le stesse dell'originale M-548. MA il guscio corazzato è di progettazione britannica (almeno, per quanto ne so), così come il sistema d'arma. Confrontando questo con l'OF-40, è chiaro che il Tracked Rapier è più britannico di quanto non sia italiano l'OF-40 e derivati. Infatti, esso ha un armamento di concezione del tutto nazionale, non 'somiglia/compatibile' con nient'altro. Inoltre parte da un mezzo NON corazzato (ma derivato da uno corazzato, al contempo...), per farne un mezzo corazzato (che però, NON somiglia all'originale M113...).
Quindi, è accettabile che l'OF-40 stia nel campo italico; MA se l'OF-40 e derivati sono accettabili per l'Italia, a maggior ragione lo devono essere Ferret, EBR e Tracked Rapier. Se questi vengono rimossi allora anche l'OF-40 e per cascata quasi inevitabile i suoi derivati Palmaria, devono essere tolti dall'ORBAT italico, il che non è certo una buona notizia per questi ultimi, molto peggio di quanto non accada per i britonni/gallici con i loro mezzi (anche tolti questi, ne avrebbero comunque molti altri, ma gli italici che altri carri e semoventi possiedono?).
Fonti:
Tansk-enciclopedia (vedi nell'articolo)
Storia Militare (4/19), articolo sull'OF-40 p.1
Speciale Storia Militare Leopard 1
Altri link interessanti:
https://www.militaryfactory.com/armor/detail.asp?armor_id=179
http://www.army-guide.com/eng/product3514.html
http://www.enemyforces.net/tanks/of40.htm
https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=OF-40&oldid=69144422
Questa è un'altra edizione della questione sull'originalità degli armamenti dell'Italia rampante anni '70-80. Fa parte delle ricerche per il wargame, naturalmente, oramai a chi importa ancora questa querelle?
Ma a Tankpedia, per esempio. Peccato che mi abbia cancellato dei post in cui parlavo della poca originalità dell'OF-40.
In origine c'era un carro armato, il Leopard 1 tedesco-occidentale. https://tanks-encyclopedia.com/coldwar/West_Germany/Leopard-I.php
Poi, negli anni '70, per scopi eminentemente commerciali, l'Italia, che era del resto coinvolta nel programma Leopard, tanto da essere stata prima cliente (200 carri che vengono descritti generalmente come A1), poi si è messa a produrlo su licenza, nella versione A2 (o quanto meno, una sorta di ibrido, con la corazza di torretta più spessa, anche se non è specificato di quanto).
A quel punto, mentre i primi Leopard 1 erano stati già consegnati (1970-72), e i successivi sarebbero stati prodotti dalla OTO-Melara (consegnati dal 1975 agli anni '80 inoltrati, come ho detto in un post precedente), si giunse rapidamente a concepire un Leopard 1 per climi desertici. Questo mezzo era il Leone/Leopardino/Lion, una joint venture italo-tedesca 50:50, ma beninteso, per produrre un diretto derivato del Leopard, specializzato per i climi caldi e sabbiosi di molti dei potenziali clienti fuori dalla NATO. Il prototipo apparve attorno al 1975-77 (pare nel 1976), dopo la formazione del consorzio già nel 1975. Tra l'altro, non si sa che fine abbia fatto, qualcuno dice che venne dato alla Libia. La torretta era di progettazione italiana, ma comunque molto simile alla pressoché coeva torretta dell'A3 tedesco. https://tanks-encyclopedia.com/coldwar/italy/leone-main-battle-tank
Lo scafo era leggermente diverso da quello del Leopard 1 originale, e la maggiore capacità di raffreddamento del motore era derivata dall'esperienza della vendita dei Leopard 1A3 modificati all'esercito australiano. L'angolazione della piastra anteriore dello scafo era più elevata, così come la larghezza, perché i lati erano meno spessi, data l'adozione di una corazza ad intercapedine dentro cui sparivano anche i molti strumenti di lavoro attaccati alla rinfusa sul Leopard 1.
I sistemi di visione e puntamento erano quelli tedeschi originali. L'armamento pure, anche se il 105/51 veniva piuttosto comicamente definito come di concezione italiana. Il sistema di brandeggio era svizzero anziché l'originale americano, per aggirare eventuali veti all'export da parte degli USA.
I tedeschi si devono essere ritirati attorno allo stesso periodo di tempo, lasciando gli italiani senza possibilità di poter esportare il nuovo carro armato senza l'assenso dei camerati d'oltralpe. In effetti, è facile che gli israeliani abbiano fatto notare ai tedeschi le loro colpe sull'Olocausto e intimato per questa ragione di non esportare agli arabi (gli ovvi clienti di questo tipo di carri, visto che gli israeliani difficilmente avrebbero comprato qualcosa a prezzo pieno, ergo senza fondi FMS...) questo nuovo gioiello della tecnica.
Le prestazioni del Leone erano simili, ma comunque leggermente inferiori in quanto un pò più pesante, di quelle del Leopard base.
Poi è apparso l'OF-40, il nuovo carro armato 'italiano'. Questo mezzo, stavolta con lo scafo 'italiano', apparve non più tardi del 1980. https://tanks-encyclopedia.com/coldwar/italy/OF-40_MBT.php
Questo 'nuovo carro' iniziò come programma già nel 1977 come cooperazione tra OTO e Fiat, classe 40 tonnellate (da qui il nome OF-40!); il prototipo era sicuramente pronto nel 1980 quando venne presentato alle autorità italiane (senza successo) e nel 1981 venne ordinato in 18 esemplari dal Dubai. La principale differenza era la differente disposizione delle piastre corazzate del mezzo. Secondo le fonti di tankpedia i tedeschi vennero invitati a verificare che il carro fosse abbastanza diverso da quello d'origine ed essi furono d'accordo. Ma queste si sa, sono considerazioni spesso dettate solo dall'opportunismo.
L'OF-40 aveva lo stesso motore, trasmissione, cingoli e sospensioni del Leopard 1 (niente di meno...), anche se con più rulli reggicingolo (5 vs 3). Il sistema di tiro aveva il periscopio VS 580-B della SFIM francese diurno-notturno; che aveva anche un canale notturno IL, 8x e una marca stadimetrica per il tiro indipendente.
Poi c'era un telemetro Selenia VAQ-33 da 400-6.000 m di portata per il puntatore, che aveva anche un cannocchiale 8x Aeritalia C 215 secondario e per il tiro di munizioni come le fumogene e le HESH. Incredibile ma vero, c'era anche un telemetro ottico, delle cui caratteristiche però ben poco si conosce. Era forse un tipo tedesco costruito su licenza? Boh. E' straordinario che vi fosse pur essendo al contempo presente il telemetro laser, cosa che in genere non accade mai.
La disposizione della torretta era differente rispetto a quella dello scafo (che a parte l'uso di corazze verticali spaziate, era simile a quello del Leopard), ma era pur sempre basata su cuscinetti a sfere, ed aveva la stessa disposizione per l'equipaggio che con il Leopard.
Il servente era a sinistra della torre mentre il capocarro era in tandem con il cannoniere.
Anche gli 8 lanciagranate da 76 mm erano gli stessi (Wegmann), mentre le mitragliatrici erano le FAL belghe, che comunque erano assai simili a quelle tedesche (chiaramente un'altra mossa 'commerciale').
Persino la velocità di rotazione (circa 4 giri/min per il Leopard, appena di meno per l'OF-40) e l'alzo del cannone (tutti e due -9/+20°) erano analoghi!!
Il cannone OTO da 105/52 era 'derivato dal 105/51 standard NATO'. (e meno male che almeno su Storia Militare 4/019 l'hanno ammesso). Esso aveva un otturatore a scorrimento verticale e un mollone attorno alla canna del cannone per il recupero avvolto in un manicotto d'olio, tutte soluzioni analoghe a quelle del cannone M68 americano. Esso aveva una nuova copertura termica, ad ogni modo.
Per aggiornare il sistema di tiro dell'OF-40, l'unica parte realmente 'quasi-nazionale' del veicolo, venne fuori l'Mk 2, altri 18 + 18 aggiornati sempre per il Dubai. Aveva cannone e e ottica del capocarro stabilizzati e sistema LLTV. I nuovi carri vennero consegnati nel 1984-85.
Il sistema di tiro modernizzato aveva un sistema stabilizzato di mira, ed era designato OLG14L2A, con un nuovo laser da 400-9.995 m di portata e telescopio variabile 7-14x inclusi nel periscopio del cannoniere. L'armamento e il sistema di puntamento erano adesso stabilizzati. Anche il periscopio del capocarro era stabilizzato ed entrambi potevano usare l'armamento anche di notte tramite la camera LLTV esterna.
Infine, la portata utile del periscopio del capocarro era di 3.000 m di giorno e 400 m di notte. Ma la LLTV esterna dava una portata massima di 1.000 metri, visualizzando l'immagine sui monitor di capocarro e cannoniere.
Esistette anche l'OF-40 Mk 2A, con mitragliatrice M2 esterna, e sistema OG14L2A mod. 0, con periscopio panoramico stabilizzato VS-580-27 diurno-notturno (3-10 x e 8,6 x rispettivamente di giorno e di notte). Cannocchiale Aeritalia C215 da 8x per il cannoniere. E il solito telemetro di cui nulla sappiamo, a parte che era ancora presente con le sue finestrelle sui lati (come sul Leopard) della torre.
Le munizioni cambiavano rispetto al carro base e all'Mk 2. Si tornava infatti a 61 colpi da 105, più 300 da 12,7, però quelli da 7,62 calavano da 5.550 a 4.140, tutto sommato un cambio giusto.
L'OG14L2B aveva in aggiunta a quanto sopra sensori meteo e temperatura esterna e cariche di lancio, usura canna e altro ancora. Non è chiaro se questo sistema sia stato retrofittato sui carri arabi oppure no. Le poche foto che vi sono indicano che le armi rimasero quelle da 7,62 mm, per cui probabilmente questa ulteriore offerta, così come l'OF-40 Mk 3, non ebbe seguito alcuno in termini commerciali pur apparendo con motore potenziato e con cannone da 120 mm (nel 1988).
OF-40 = Leopard 1 'restailizzato'?
In effetti sì, lo è. Per far capire meglio come mai, ecco la comparazione diretta tra i due mezzi. Più, per comparazione, quella del più vicino equivalente europeo, l'AMX-30, costruito per lo stesso concorso del Leopard 1. Così si capisce la 'casualità' delle caratteristiche dell'OF-40 vs Leopard 1.
Le caratteristiche generali sono queste:
Dimensioni:
OF-40: Lunghezza 9,22 m (cannone AV)- 6,89 m, larghezza 3,51 m (senza skirts: 3,35 m); altezza cielo torre 2,45 m.
Leopard 1: 9,54 - 7,09 m (con e senza cannone), larghezza 3,25 m, altezza cielo torre 2,39 m.
AMX-30: 9,48-6,59 3,1 m, 2,29 m.
Come si vede, l'OF-40 è più largo, più corto e più alto. Le sue forme anticipano, specie nella parte anteriore di scafo e torretta, quelle del successivo e più grosso Ariete. Però queste piastre non è che possano essere così importanti per giudicare l'originalità di un mezzo. Dopotutto non è difficile da riarrangiare, è stato fatto a suo tempo per lo Sherman e lo è stato fatto anche per lo stesso Leopard.
Peso:
OF-40: 43 ton (45 ton per l'Mk 2)
Leopard 1: circa 40-42 ton
AMX-30: 36 ton.
Meccanica:
OF-40:
Motore diesel sovrapotenziato da 850 hp (Fiat/MTU 838), cambio automatico 4+2 marce tipo ZF HP4-250. 985 l carburante. 2 serbatoi lati motore.
7 ruote doppie (3 avanti e 2 indietro con ammortizzatori idraulici), barre torsione, ruota motrice posteriore, 5 rulli di rinvio.
Leopard 1:
Motore diesel sovrapotenziato da 850 hp MTU 838 da 850 hp, trasmissione automatica, 4+2 marce tipo ZF HP4-250HP. 955 l carburante. 2 serbatoi lati motore.
7 ruote doppie (3 avanti e 2 indietro con ammortizzatori idraulici), barre torsione, ruota motrice posteriore, 3 rulli di rinvio.
AMX-30:
Motore diesel da 720 hp H-S; trasmissione manuale, 5+5 marce. 970 l carburante.
In altre parole, tra il carro 'nazionale' e quello teutonico, la situazione si può definire solo così: IDEM, uguale come motore, sospensioni, cingoli. La differenza (l'unica?) è che i rulli di rinvio sono 3 soltanto. E un pò meno di carburante (955 litri). Dettagli rispetto alla differenza con il carro AMX-30 francese!
Corazzatura:
Dato non disponibile nel dettaglio per l'OF-40. Sicuramente presenti alcune parti spaziate (specie i fianchi dello scafo). Alcune fonti parlano di 15 mm di corazza extra rispetto al Leopard. In ogni caso l'inclinazione frontale è maggiore, ma lo spessore non può essere molto superiore.
Per le prime versioni dei Leopard 1 e per l'AMX-30, invece, sono riportate queste misure:
Leopard-1: scafo 30 mm a 84° frontale sup, 70 mm a 60° frontale medio, 50 mm a 50°frontale inferiore, 25 mm a 82° frontale quasi fondo. Lati, 45 mm a 40° sup, 35 mm a 0° inferiore, retro 30-35 mm (centrale 35 mm a 14°), fondo 15 mm a 0, tetto 20 mm.
Torretta: mantello 100 mm, 52 mm a 65° frontale superiore, 60 mm a 30° lati, 50 mm a 30° retro, 45-20 mm tetto.
AMX-30: scafo 50 mm a 75° frontale sup, 80 mm a 68° frontale medio, 80 mm a 45° frontale inferiore, 30 mm a 75° frontale quasi fondo. Lati, 35 mm a 35° sup, 30 mm a 0° inferiore, 15 mm a 75° inferiore/fondo, retro 25-30 mm (centrale 30 mm a 0°), fondo 15 mm a 0 o 15° (sui lati), tetto 15 mm.
Torretta: mantello 150 mm, 80 mm a 73° frontale superiore, 40 mm a 35° lati, 30 mm a 45° retro, 20 mm tetto.
E' abbastanza per notare una 'certa' differenza tra i progetti francese e tedesco. Per il mezzo italianizzato, invece, non vi è molto da sapere, come detto sopra.
Sistemi di mira:
OF-40 Mk 1, laser VAQ-33, telemetro e mirino C215 8x (cannoniere), periscopio SFIM per capocarro diurno-notturno VS 580-B
OF-40 Mk 2: laser VAQ-33, telemetro e mirino C215 8x (cannoniere), periscopio SFIM per capocarro diurno-notturno stabilizzato VS-580-27 (3-10x diurni, 8,6x IL) e collegato al cannone.
Sistema di controllo del tiro OF-40 Mk 2: OLG14L2A (Mk 2A, mod -B), con stabilizzazione di mira, computer digitale, sensori misurazione vento, usura canna, T° meteo e polveri (mod -B). Eventualmente presente una camera notturna di puntamento AEG PZB-200. (LLTV)
In sostanza: l'OF-40 Mk 1 era provvisto già di computer di tiro, telemetro laser, cannone (forse) stabilizzato ma solo sull'alzo. L'Mk 2 ha come dotazione di serie e non opzionale, la copertura termica, la stabilizzazione sui 2 assi, il sistema di mira per il capocarro stabilizzato anch'esso sui 2 assi e il sistema LLTV. L'Mk 2A aveva anche sensori aggiuntivi. Dell'Mk 3 si è detto che fosse niente di meno che una torretta Ariete montata su scafo Palmaria, con motore da 1.000 hp.
Leopard: 1 telemetro ottico TEM 2A (1,7 m e 16x) o laser (A4), 1 cannocchiale TFZ 1A (8x) per il cannoniere, 1 periscopio TRP-2A(6-20x) per il capocarro. Opzionale un sistema proiettore AEG PZB-200 (LLTV).
AMX-30: telemetro, periscopio cannoniere 8x (5,4x notturno), capocarro periscopio 10x+ 10 iposcopi.
Episcopi:
OF-40: 8 x capocarro, 3 pilota, 2 caricatore, 1 cannoniere. Guidatore: un sistema notturno (IR? LLTV?) per guida notturna.
Leopard: 8 x capocarro, 3 pilota, 2 caricatore, 1 cannoniere. Guidatore: un sistema notturno (IR? LLTV?) per guida notturna.
AMX-30: 10x capocarro, 3 pilota, 0 caricatore, 2 cannoniere.
Munizioni:
OF-40: 5.500 (o 5.700?) colpi per le mitragliatrici (3.000 colpi nello scafo), 42 colpi per il cannone nello scafo + 19 in torre (Mk 1) oppure 15 (Mk 2).
Leopard 1: 5.500 colpi per le mitragliatrici (3.000 colpi nello scafo), 42 colpi per il cannone nello scafo + 18 in torre.
AMX-30: 2.050 colpi per la mitragliatrice, 1050 per il cannoncino da 20 mm, totale 47 colpi per il cannone da 105 mm.
Nel dettaglio, il Leopard 1 delle prime versioni aveva: scafo, 39 colpi in alloggiamenti tubolari orizzontali a destra del guidatore e 3 in una rastrelliera verticale = 42 totali. In torre vi sono 4 in rastrelliere orizzontali nella torre, 3 nella controcarena, e 11 in rastrelliere verticali sul piano di calpestio = 18 colpi == 60 totali.
Per le mitragliatrici: 2.500 in torretta, 2.000 nel pavimento del cesto di torretta (quindi DENTRO lo scafo...) e altri 1.000 in altre 4 casse da 250 cp l'una, nello scafo.
In pratica, la disposizione delle munizioni è quasi identica, e notevole è il fatto che essa sia uguale uguale nel caso dello scafo e molto simile in torretta.
Quanto alle caratteristiche complete dell'AMX-30:
Motore: Renault-HS diesel da 720 hp.
Munizioni:
Peso: 36 tonnellate.
Corazzatura: scafo 50 mm a 75° frontale sup, 80 mm a 68° frontale medio, 80 mm a 45° frontale inferiore, 30 mm a 75° frontale quasi fondo. Lati, 35 mm a 35° sup, 30 mm a 0° inferiore, 15 mm a 75° inferiore/fondo, retro 25-30 mm (centrale 30 mm a 0°), fondo 15 mm a 0 o 15° (sui lati), tetto 15 mm.
Torretta: mantello 150 mm, 80 mm a 73° frontale superiore, 40 mm a 35° lati, 30 mm a 45° retro, 20 mm tetto.
Armamento: 105 mm F1 (-8/+30°). 47 colpi (in origine 50); dopo il 1972 un 20 mm (con 1050 colpi, in origine c'era una 12,7 mm), e una 7,62 mm a.a. con 2.080 colpi.
Episcopi e telescopi: comandante periscopio binoculare 10x, 10 episcopi. Cannoniere: mirino telescopico + 2 episcopi. Guidatore 3 periscopi. Cannoniere 0.
Motore: Renault-HS diesel policarburante da 720 hp (rimpiazzabile in 45 minuti). 970 litri.
Cambio: manuale(?), 5+5 marce.
Sospensioni: 5 ruote doppie x parte, 5 rulli di ritorno. Barre di torsione+ ammortizzatori alle ruote N.1 e N.5.
Prestazioni: v.max 65 km/h, autonomia 600 km, guado da 1,3 fino a 4 metri.
In tutto la sola Francia ebbe 1.355 AMX-30 tra il 1966-1985, di cui 166+493 convertiti erano AMX-30B2. Più 44 lanciamissili Pluton, 183 AMXR Roland, 130 AMX-30D ARV, 48 EBG, 20 GCT più 195 AufF1 155 mm (sempre semoventi da 155) = 1780 scafi per la sola Francia.
Sistemi di mira, ingrandimenti a confronto:
Leopard 1: telemetro 16x------ cannoniere 8x-------- capocarro periscopio 6-20x + 8 ipo.
M60: telemetro 8x---------cannoniere 8x-------capocarro ? + 8 ipo.
Chieftain: telemetro ND------cannoniere 1-8x (3x)----capocarro 1-8x(3x)+9 ipo.
AMX-30: telemetro ?-------cannoniere 8x (5,4x)----------capocarro periscopio 10x+ 10 ipo.
La 'quasi clonazione' del Leopard sotto mentite spoglie però è diventata ancora più emblematica da negare se si considera che ENTRAMBI i carri hanno: un cannone da 105 mm, due mg da 7,62, 8 lancianebbiogeni (da 76 mm Wegmann), e ancora più incredibile, 42 colpi di cannone e 3.000 di mitragliatrice nello scafo. Precisi precisi, intendo. Anche senza ricordare come sono armati e con quali munizioni, l'AMX-30 e lo Chieftain, è evidente che queste NON siano coincidenze.
Produzione totale OF-40: questa è utile per il wargame in particolare. Ecco la cifra ufficialmente prodotta: 36 (18 Mk 1 e 18 Mk 2, tutti aggiornati a quanto pare, allo standard Mk 2), più 2 prototipi iniziali e 1 prototipo Mk 3. A parte questo, sono stati prodotti anche 3 ARV sullo stesso scafo, più ovviamente i derivati Palmaria, pare 262 in tutto, più 2 prototipi OTOMATIC.
In tutto, gli scafi prodotti sono quindi:
-3 prototipi + 36 carri di serie + 3 ARV + 262 SPG + 2 SPAAG = 308 scafi. MA di questi solo 42 sono carri armati veri e propri, e di questi solo 39 sono di serie E al contempo, solo 39 sono carri armati veri! Ma non sono gli stessi mezzi!!! Quindi, nel wargame, possiamo dare per certa l'esistenza di soli 39 mezzi, che però NON sono i carri armati, ma i carri armati e i 3 ARV da recupero, in quanto generalmente i prototipi non vengono considerati, essendo sia pochi, che ignota la loro effettiva capacità bellica. Al limite si possono considerare per fare 'numero' con la fanteria e i mezzi non corazzati, ma non per schierarli davvero. Questo è particolarmente vero per i prototipi di mezzi non entrati in servizio per niente (OTOMATIC), oppure di versioni particolari (Mk 3) di un mezzo entrato in servizio, ma essi stessi non entrati in servizio come nuova versione. Esiste anche la possibilità che i prototipi vengano convertiti in esemplari di serie, ma questa è relativamente poco accettata. In effetti, la possibilità non significa che il mezzo sia realmente allo standard definitivo. Tanto per dirne una, non è insolito che i prototipi di mezzi corazzati siano fatti in acciaio dolce, e questa è già una grossa differenza tra un blindato leggero prototipico e uno di serie, aumenta ancora se sono carri armati, e diventa devastante se sono carri armati con corazze multistrato. Per quanto ne so, per esempio, anche alcuni dei prototipi di Ariete erano stati costruiti in acciaio dolce (non balistico). Ovviamente in tal caso non c'é modo di farli diventare pienamente al livello dei mezzi di serie. Ecco perché diffido largamente di questi prototipi e preferisco gli schieramenti solo considerando i mezzi in serie, e quindi escluso i prototipi di tipi, o versioni, mai entrati in servizio, e preferisco escludere anche i prototipi di mezzi anche entrati in servizio (la Centauro ha avuto ben 10 prototipi, ma come fare per capire quanto essi fossero rappresentativi delle capacità definitive? Magari gli ultimi esemplari lo sono, ma i primissimi? Basti dire che i primi prototipi A.129 avevano un sistema M.65 nel muso per il puntamento solo diurno dei sistemi di bordo, simile ai primi Cobra! Quando, quanti e come siano poi diventati totalmente 'notturni' è difficile dire, né se i prototipi siano mai entrati in servizio con l'esercito italiano).
Quindi, calcolando gli OF-40, escludendo gli Otomatic in quanto non entrati in servizio, e i Palmaria in quanto assegnati alla categoria semoventi d'artiglieria, gli OF-40 sono in tutto 42. Però 3 sono prototipi e quindi, si può dire, non schierabili in azione. Quindi ne restano solo 39, di cui 36 carri veri e propri.
DIFFERENZE/SOMIGLIANZE (riassunto)
Differenze (?) tra Leopard 1 e OF-40
Il cannone da 105/52 è di un calibro più lungo di quello originale. 'Ovviamente' è reclamato come di progettazione Oto-Melara, ma pur con tutto il rispetto per questa ditta 'cannoniera', va detto che essa aveva costruito 200 M60 e stava costruendo 720 Leopard (più versioni speciali senza cannone).
E' RIDICOLO pensare che essa non abbia avuto le 'esperienze' necessarie per fare questo tipo di cannone, il primo 105 moderno che hanno progettato. Oltretutto hanno potuto anche 'scegliere', infatti il cannone è più simile all'M68 americano, con tanto di scorrimento verticale dell'otturatore e un diverso e più compatto sistema di ammortizzazione che il cannone del Leopard. Secondo alcune fonti, esso spara proiettili a velocità leggermente inferiore e siccome sono sempre le stesse munizioni NATO (con cui 'casualmente' è compatibile) probabilmente la pressione d'esercizio è più bassa. Si è ripetuto insomma la solita farsa di altri sistemi d'arma 'italiani' come l'Aspide, che da un lato non sono prodotti integralmente su licenza, e dall'altra non sono certo progetti 'autonomi'.
Quanto alla meccanica, a parte il fatto dei 5 rulli reggicingolo anziché 3, non c'é molto da aggiungere se non che ai 2 freni del Leopard l'OF-40 aggiunge anche quello d'emergenza (più quelli di servizio e di parcheggio). I serbatoi di carburante tengono 985 litri anziché 955, ma forse questo comprende anche il serbatoio 'di marcia' che nel Leopard 1, 'casualmente' è sui 30 litri, ovvero la STESSA quantità di carburante dichiarata per l'OF-40.
Le differenze sono più che altro cosmetiche: a parte la struttura differente del guscio esterno anche rispetto ai Leopard 1A3/1A4, l'OF 40 adotta come si è detto il cannone da 105 simile a quello dell'M-60 americano (che essendo con mollone-idraulico unico, è più compatto e semplice del doppio freno di rinculo, doppio ammortizzatore idraulico ecc, che caratterizza il pezzo sul carro tedesco), un differente manicotto termico, un sistema oleodinamico svizzero anziché quello americano usato sul Leopard, 3 bombole per l'estintore (automatico sopra i 180°C) del comparto motore anziché 4.
I sistemi secondari differenti comprendono anche i volantini dei comandi, i portelli d'accesso semplificati, pannelli di controllo, sostegno della mitragliatrice a.a., gruppi di fanaleria e ovviamente la FCS. Ma tutte queste modifiche erano più che altro concepite per rendere il mezzo sia più economico e facile da mantenere, che sopratutto forse, senza limiti legali posti dai tedeschi. L'impianto NBC è comune in entrambi i carri, ma per l'OF-40 sia i sistemi notturni che stabilizzazione sono opzionali. Il sistema di raffreddamento e di filtraggio aria è più potente, per ovvie ragioni.
Eppure,anche così, il carro OF-40, per citare sempre Storia Militare, è sempre stato considerato uno stretto derivato del Leopard 1, in pratica una sua versione da esportazione, ma, in realtà, ciò è vero solo in parte.
JP-4 (speciale MBT, 1990) diceva dell'OF-40 che fu valutato dall'E.I. ma non venne preso in seria considerazione perché essenzialmente era una versione del Lion, versione italo-tedesca del Leopard 1 per climi caldi.
Quindi perché comprare un Leopard migliorato per sostituire i Leopard 1 che l'EI non aveva avuto soldi (o volontà?) di aggiornare?
Ecco perché si passò all'Ariete.
IN definitiva, si potrebbe dire che l'OF-40 sia una sorta di Leopard 1 ammodernato, con sistemi di tiro italo-francesi-tedeschi e con cannone italo-americano.
CORAZZA: DIFFERENTE, ma simile. La piastra frontale torre è più inclinata, idem la piastra frontale superiore, più ampia e sovrastante anche i cingoli; lati verticali ma con spaziatura/alloggio materiali; gonne copricingoli (skirts) squadrate anziché ondulate. Scafo posteriore verticale.
EQUIPAGGIO: UGUALE, sono 4 uomini, di cui il guidatore a dx anteriore; capocarro+cannoniere a dx del carro; caricatore a sx del carro.
MOTORE: UGUALE, un MTU diesel policarburante, 10 cilindri raffr. ad acqua, circa 830-850 cv.
PESO e mobilità: simile, ma peggiore per l'OF-40. Esso pesa 43-45 t anziché 40-42 del Leopard; v.max 60 km/h vs 65; autonomia 600 km vs 650.
PRESTAZIONI: simili, ma peggiori per l'OF-40. Tutti questi carri (e l'AMX-30 per la maggior parte di queste prestazioni), si caratterizzano per velocità di circa 65 km/h (60+ per l'OF-40); autonomia 600 km su strada; salita 60°, pendenza laterale 30°, gradino 1,15 m, trincea 3 m (AMX: 0,93 e 2,9 m), guado fino a 2,25 m (con preparazione), massimo (con snorkel) 4 metri (AMX-30: 1,3, 2,2 e 4 metri).
DIMENSIONI: simili, ma differenti. L'OF-40 è più largo, più corto e più alto. La luce libera sotto lo scafo (440 mm) è invece esattamente uguale al Leopard 1.
SERBATOI: UGUALE, due tank posteriori da 985 litri totali vs 955 del Leopard 1 (+ 30 l serbatoio di marcia: questo è considerato nell'OF-40?)
TRASMISSIONE: UGUALE, 4 marce AV + 2 Retr, automatica, elettrica. (ZF 4HP 250).
SOSPENSIONI: UGUALI, 7 doppie ruote x cingolo, ammortizzatori barre torsione + ass idraulici per 5 ruote. Differenza di 5 rulli reggicingolo anziché 3
CINGOLI: UGUALI, sono i Diehl 139 gommati con pattini non estraibili (NB: i Leopard 1 più recenti e a quanto pare, anche il Leone, avevano i più recenti Diehl 640 con pattini rimovibili..).
CANNONE PRINCIPALE: SIMILE, ma differente. Di fatto è una versione italiana del 105 M68 americano. Però è sempre un 105 mm compatibile con le munizioni NATO. Il manicotto antidistorsione è caratteristico dell'OF-40, inizialmente non c'era sui Leopard, ma apparve già con il Leone.
ARMI SECONDARIE: SIMILI, ma differenti. Sono 2x7,62 mm, ma del tipo FN MAG anziché MG-42/59/3. Anche gli affusti sono diversi (semplificati)
MUNIZIONI CANNONE SCAFO: UGUALI, 42 colpi nella parte anteriore sinistra, a lato del guidatore.
MUNIZIONI CANNONE TORRE: SIMILI, ma differenti, 19 o 15 colpi anziché i 18 del Leopard 1.
MUNIZIONI MITRAGLIATRICI: praticamente UGUALI, 5.500 cp di cui 2.500 in torretta.
LANCIAGRANATE: UGUALI, 8 da 76 mm Wegmann tedeschi.
SISTEMA DI TIRO: DIFFERENTE. Di simile c'é essenzialmente il cannocchiale di puntamento (8x) coassiale al cannone. Sarebbe interessante saperne qualcosa di più sul telemetro ottico (ebbene sì), in quanto l'OF-40, come mezzo di transizione 'vero', ha entrambi i tipi di telemetro (laser-ottico!) e fatto ancora più strano, questo sistema è conservato anche per l'OF-40 Mk 2. Il telemetro ottico arriva a 3.500 metri di portata utile, uguale (caso?) al telemetro ottico TEM 2A (con le munizioni HESH).
SISTEMI VISIONE NOTTURNA: simili, ma differenti. L'OF-40 è dotato di un periscopio diurno/notturno ma con meno ingrandimenti; la telecamera IL, quando presente, è però lo stesso modello tedesco degli ultimi Leopard 1, ovvero il PZB 200.
FANALERIA: DIFFERENTE, ma da rilevare che essa, come per il cannone, è molto simile a quella dell'M60.
IPOSCOPI: praticamente uguali. 8 per il capocarro, 3 per il pilota, 2 per il caricatore, 1 per il tiratore = 14 in totale.
SISTEMA ANTINCENDIO: simile, ma differente. L'OF-40 ha 3 bombole anziché 4, ma disposte nella stessa posizione.
Posizioni analoghe degli impianti interni: 1)- NBC (a prua, a sinistra, per entrambi); 2)- impianto antincendio (sul lato dx anteriore), 3)- impianto elettrico (lato dx-sx, centrale), 4)- filtro aria (lato dx posteriore); 5)- impianto di frenatura (retro centrale), 6)- sistema di scarico (lati posteriori, nell'OF-40 esteso anche al retro); 7)- impianto raffreddamento (ponte motore superiore centrale); 8)- impianto antincendio solo nel comparto motore; 9)- due pompe di sentina (motore e combattimento).
Differenze di dettaglio: portelli d'accesso, afffusto per la mitragliatrice, mitragliatrici secondarie, sistema di movimento torre, sistema di raffreddamento potenziato, sistema antincendio e così via.
Gli apparati sono differenti, come si è visto, visti nel dettaglio. Ma la disposizione è innegabilmente quella. E non è un caso!
E ora qualche dato sui proiettili da 105/51 mm originali del Leopard 1:
-APFSDS DM 33: 18,6-18,7 kg (5,8 kg); 1.455 m/sec. Perfora 270 mm a 1 km; gittata utile 2,4 km. *
-HEAT M456A1 e IM390: 21,8 kg (10,17 kg) 1.173 m/sec. Perfora oltre 300 mm; gittata utile 3,5 km.
-HESH: 20,9 kg (11,26 kg) 731 m/sec. danneggia bunker di 2,5 m. Gittata utile 1000-1500 m, controcarri 600-800 m.**
-WP: 20,9 kg (11,42 kg) 731 m/sec. utilizzata per nebbia, incendio, fumo, dura circa 5 minuti.
*(1.478 m/s per L28, L52 e M392 inglesi e USA).
** per il tiro indiretto esistono tavole fino a 8.000 m, ma il tiro balistico arriva a ben 18.750 m. Le schegge sono pericolose fino a 700 m circa. Non esistono granate esclusivamente HE o HE-FRAG.
***
L'OF-40, nemmeno nei tipi avanzati, ha mai convinto del tutto i suoi acquirenti arabi.
Nemmeno la vantaggiosissima comunanza dello scafo e meccanica con l'OTOMATIC e il Palmaria ha sortito effetto e nessuno li ha comprati tutte e tre, e nemmeno due in contemporanea. La mobilità era buona, ma non eccezionale rispetto all'originale e più leggero Leopard 1. Il sistema di tiro era meno avanzato inizialmente non essendo stabilizzato e senza opzione piena di tiro notturno. Per quando è arrivato l'OF-40 Mk 2, le cose sono migliorate, ma a quel punto erano richiesti sempre più 'aggeggi' tra cui cannone da 120 mm, migliore mobilità (un pò peggiorata nel più pesante Mk 2) e visori termici. L'OF-40 Mk 3, che avrebbe potuto potenzialmente risolvere tutti questi problemi, non ha avuto miglior sorte dell'AMX-40 francese e del Vickers Mk 7 britannico, restando prototipo.
IN DEFINITIVA...
Quanto alla questione: ma l'OF-40 è un prodotto italiano? E in aggiunta: lo è abbastanza da essere schierato con l'Italia nel wargame?
La risposta è nel primo caso Sì, nel secondo anche. Ovviamente, pure i semoventi sono -a maggior ragione- da considerarsi italiani.
Perché? Perché evidentemente essi sono oramai un progetto nazionalizzato da parte italiana/italica.
Non è proprio vero che siano 'originali', ovviamente. Quale altro carro armato dell'epoca, dopotutto, aveva sette ruote doppie per lato come sospensioni? Il Leopard 1, naturalmente.
Però gli stessi tedeschi ammisero, come controllo, che gli italiani avessero realizzato un mezzo originale. In realtà, questa è una considerazione molto 'di comodo', come dire: avete cambiato un pò di spessori e di inclinazioni della corazzatura, bravi. Avete messo un sistema di tiro differente (e più scarso) di noi, bravissimi. Diciamo che potete pure esportare questo carro armato e buona notte a tutti.
In fondo, l'Italia era o no il più importante cliente del Leopard 1, nonché l'unico che lo produceva su licenza?
Per cui, ai 920 carri Leopard 1 ottenuti (720 prodotti su licenza) più circa 250 in versioni speciali anch'essi su licenza, si aggiungeranno poi il prototipo Leone e i 300+ scafi OF-40/Palmaria/Otomatic. Inoltre il carro sarà fondamentale per sviluppare poi i concetti che porteranno in pochissimi anni la rampante industria italiana a progettare l'Ariete (piuttosto che comprare il Leopard 2 come inizialmente era dato per certo, in attesa del futuribile Leopard 3).
Ma, naturalmente, l'Ariete NON è un Leopard su licenza più o meno occulta, anche se è certo ispirato sia al Leopard 1 che al Leopard 2 (di cui 'casualmente' condivide un cannone del casualissimo calibro 120/44, più casualmente 42 colpi e due MG-42/59 per completare l'opera. Tutto casualissimo, s'intende).
Il fatto che giustifica quest'articolo, in conclusione, è che molti considerano seriamente l'OF-40 come un carro armato di produzione E concezione nazionale, perché più che altro dimenticano o ignorano il fatto che è esistito un anello di congiunzione, per l'appunto, il Leone, che spiega molte cose di come sia nato 'improvvisamente' l'OF-40. Che quindi, come altri sistemi dell'epoca (come il siluro A-244 praticamente uguale all'Mk-44 ma con nuovo sistema di guida e il missile Aspide), è al contempo sia una sorta di licenza occulta, che un sistema d'arma originale. Un misto tra chi dice che siano versioni su licenza e chi dice (in Italia specialmente) che essi siano di 'concezione' nazionale.
Un ragionamento di fondo, a questo punto, però si impone. Dal punto della meccanica, OF-40 e Leopard sono quasi indistinguibili. E' un fatto assolutamente inconcepibile per un mezzo 'originale' (basti vedere l'AMX-30 per capire come un progetto analogo possa essere sviluppato in maniera del tutto differente: tra l'altro, ha solo 5 ruote per cingolo...).
Quindi fa un pò ridere sentire dire che per esempio, il Ferret sia una versione migliorata del Dingo. O che l'EBR sia una versione migliorata della Type 201. E' vero in termini di pedigree e di discendenza ma...
In verità, questi mezzi sono MAGGIORMENTE DIFFERENTI dai loro antenati di quanto lo sia l'OF-40 rispetto al Leopard 1! Il che è notevole, sorprendente ma vero. Basti dire che la meccanica, a cominciare dal motore e cambio, e in parte anche le sospensioni, è nuova. E che la struttura di questi mezzi, il loro peso e le loro caratteristiche sono notevolmente differenti rispetto a quelle dei loro antenati.
Lo stesso discorso si potrebbe fare per il Tracked Rapier. In questo caso, le parti meccaniche sono ancora le stesse dell'originale M-548. MA il guscio corazzato è di progettazione britannica (almeno, per quanto ne so), così come il sistema d'arma. Confrontando questo con l'OF-40, è chiaro che il Tracked Rapier è più britannico di quanto non sia italiano l'OF-40 e derivati. Infatti, esso ha un armamento di concezione del tutto nazionale, non 'somiglia/compatibile' con nient'altro. Inoltre parte da un mezzo NON corazzato (ma derivato da uno corazzato, al contempo...), per farne un mezzo corazzato (che però, NON somiglia all'originale M113...).
Quindi, è accettabile che l'OF-40 stia nel campo italico; MA se l'OF-40 e derivati sono accettabili per l'Italia, a maggior ragione lo devono essere Ferret, EBR e Tracked Rapier. Se questi vengono rimossi allora anche l'OF-40 e per cascata quasi inevitabile i suoi derivati Palmaria, devono essere tolti dall'ORBAT italico, il che non è certo una buona notizia per questi ultimi, molto peggio di quanto non accada per i britonni/gallici con i loro mezzi (anche tolti questi, ne avrebbero comunque molti altri, ma gli italici che altri carri e semoventi possiedono?).
Fonti:
Tansk-enciclopedia (vedi nell'articolo)
Storia Militare (4/19), articolo sull'OF-40 p.1
Speciale Storia Militare Leopard 1
Altri link interessanti:
https://www.militaryfactory.com/armor/detail.asp?armor_id=179
http://www.army-guide.com/eng/product3514.html
http://www.enemyforces.net/tanks/of40.htm
https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=OF-40&oldid=69144422