31-1-19 (13-12-19)
Quel che penso della giustezza dei tribunali, italiani e anche non, l'ho già espresso abbastanza tempo fa con il caso Yara-Bossetti, più Bossetti che Yara a questo punto. E non è un giudizio positivo. Si sa anche che la verità processuale e la verità storica sono spesso molto divergenti tra di loro. Ma spesso piove sul bagnato.
L'altro giorno mi sono preso la briga di vedere lo speciale delle Iene sul caso Erba. Tra l'altro credo che fosse stato già trasmesso mesi fa, ma in ogni caso hanno fatto bene a ritrasmetterlo, perché le Iene fanno pena quando vanno a cercare addirittura il babbo di Dibba che ha pagato un operaio in nero (Filippo Roma, ovviamente, non ha nient'altro da fare per giustificare la sua spocchia di moralizzatore, no? Bene ha fatto Dibba a chiedergli quando fa un servizio sul rapporto Berlusconi-mafia, ma per quello c'é sempre tempo, no?). Però quando ci si mettono, sono una macchina da guerra, come sempre sono stati.
Incredibile quel che in quasi 3 ore nette, quello speciale ci ha raccontato. Se non l'avete visto, fate un salto sul sito delle iene (www.iene.it).
A ben guardare, i Romano's sembrano la coppia Fantozzi-Pina (ma proprio fisicamente, persino come voce si sogliano un pò), con l'aggravante che Olindo ha un quoziente intellettivo apparentemente inferiore rispetto ad Homer Simpson, quello che se gli dici 'la ciambella sarà pronta tra 30 secondi!' 'ma io la voglio subito!'
Gente del genere è no manipolabile, ma manipolabilissima e manipolata.
Bene, per sommi capi, ecco quel che viene detto.
1) I Romano's non hanno lasciato NESSUNA TRACCIA sul luogo del crimine, ma proprio zero. Garantisce il gen.Luciano Garofalo. Con tutto quel che posso pensare del RIS e della sua gestione del caso Yara (con l'indimenticato filmato del furgone bianco 'per esigenze di comunicazione in accordo con la procura', ma per adesso lasciamo stare), resta il fatto che l'allora capo del RIS Garofalo garantì che sul luogo del crimine non c'erano prove della presenza dei Romano's. Strano, con una mattanza del genere, o no? Persino i killer professionisti spesso fanno qualche 'sbaglio' e quello non è stato certo un omicidio da seri professionisti.
2) Non solo questo, ma i Romano's non hanno portato NESSUNA TRACCIA nemmeno delle loro vittime in casa loro. Ora, è chiaro che questa seconda cosa è più difficile della prima: infatti, se puoi usare un pò di precauzioni per non farti sgamare sul luogo del crimine, è veramente incredibile che una volta rientrato a casa, eviti qualsiasi traccia quando sei probabilmente coperto di sangue delle tue vittime.
3) Salvo Sottile ha affermato seriamente che Olindo, essendo esperto di pulizia (fa il netturbino, ma forse lo scambia con un modello differente, magari Mastro oLindo?), allora è riuscito a cancellare le tracce biologiche. Ma ha mai visto, SS, uno spazzino in vita sua? E allora come cazzo fa a dire una scemenza del genere?
4) In compenso, i Romano's hanno lasciato una traccia di sangue 'chiarissima' sul pedalino dell'auto. Ma, attenzione: SOLO LI', perché ovviamente se hai appena calpestato il sangue delle tue vittime sporchi il pedalino dell'auto, ma non sporchi il pedale dell'acceleratore, no? E' così ovvio! Provate a salire in auto dopo avere pestato il fango, per esempio.
5) Ovviamente, come già nel caso Bossetti, nessuno si è posto il problema di pensare che quella traccia fosse 'portabile', e per portabile intendo che uno dei 5 carabinieri che hanno fatto l'ispezione sull'auto, fosse salito sul bordo dell'abitacolo ma non fosse entrato, senza accorgersi di avere tracce di sangue sotto le scarpe. Solo così si spiegherebbe la presenza di sangue sul pedalino, ma non sui pedali.
6) Le foto che dovrebbero dimostrare l'esistenza di questa traccia di sangue, invisibile, fatte con il luminol, non sono state scattate con la luce spenta, perché, dice il brigatiere intervistato, non c'avevano la macchina fotografica adatta. Con una strage, non si procurano una macchina che dovrebbe essere lo standard per indagini del genere? E così sappiamo che la macchia c'era ma non possiamo vederla, dobbiamo fidarci (esatto, FEDE, è il termine giusto), come nel caso del DNA di Bossetti.
7) lo stesso brigatiere, che a differenza del suo comandante, ha accettato di parlare al giornalista delle Iene, ha ammesso che la traccia di sangue potrebbe essere spiegata per una contaminazione (involontaria) da parte di uno degli investigatori. Clamoroso, no?
8) dei 5 carabinieri che hanno fatto l'analisi, solo 4 sono presenti sul verbale. Il quinto chi era?
9) e veniamo al caso Frigerio. Lui è il testimone chiave, bene si è scoperto che fino al 24 dicembre, lui indicava l'aggressore come 'carnagione scura', alto '6-10 cm più di me', 'non di qui'. Tutte tracce che non combaciano affatto con Olindo (più basso di Frigerio).
10) il 26 dicembre inizia a dire che è stato Olindo Romano.
11) il 25 dicembre, i carabinieri fanno una 'visita' di cortesia per gli 'auguri di Natale' a Frigerio. Come è normale che sia, ma non per gli auguri, ma per le indagini, arrivano lì, al capezzale di un uomo gravemente ferito, alle 6.20 del mattino. Quale miglior orario per fare gli 'auguri'?
12) la stanza era microfonata. Ma dei 40 minuti in cui i carabinieri sono stati lì, non c'é traccia alcuna. Cosa gli hanno detto? Quante volte gli hanno ripetuto il nome 'Olindo Romano'? Se erano svelti, fino a circa 1.000 volte, direi.
13) il giorno dopo, Frigerio si ricorda che è stato Olindo.
14) il maresciallo che ha fatto le indagini, in compenso, ha dimenticato che interrogando Frigerio gli ha insinuato il dubbio che l'aggressore fosse Olindo; in tribunale ha negato di averglielo nominato, le registrazioni invece dimostrano che glielo ha ripetuto almeno 9 volte.
15) il suddetto maresciallo non ha voluto rilasciare interviste, malgrado lui avesse detto una cosa palesemente falsa sotto giuramento in tribunale. O forse è proprio per questo?
16) la memoria è labile e può essere alterata con opportune induzioni e non devi essere il mago Silvan per riuscirci, specie quando hai a che fare con una persona già debole e prostrata.
17) mancano anche le registrazioni del periodo 28 dicembre-4 gennaio 2007, quando poi Frigerio (il 2 gennaio) ripeterà che è stato Olindo.
18) ah, le prove, forse questa è la più clamorosa: hanno ritrovato, a suo tempo, sul luogo del crimine: un mazzo di chiavi, un accendino (usato per accendere le fiamme?) e un cellulare sconosciuto. Ebbene: NESSUNO di questi reperti è stato mai analizzato. E per 5 anni gli avvocati dei Romano's hanno cercato vanamente di farli analizzare, ma sia il tribunale di Como che quello di Brescia si sono opposti o hanno allungato i termini. Ma dico io, trovi tre reperti del genere, con ogni evidenza di importanza fondamentale per le indagini, e NON li analizzi? Ma cosa pensavano di trovare, una dichiarazione scritta su chi fossero gli autori, messa in cassetta ignifuga e firmata con tanto di impronte digitali?
Alla fine la Cassazione ha detto che quelle prove potevano essere analizzate anche dalla sola difesa senza bisogno di fare una perizia collegiale.
19) le suddette prove sono state invece distrutte l'anno scorso da un ligio cancelliere che le ha portate all'inceneritore lo stesso giorno che la Cassazione doveva decidere definitivamente cosa farne. La scusa: c'era il provvedimento di distruzione del 2016. Ora, già è altamente sospetto questo tempismo; ma il cancelliere ha fatto un doppio illecito: su quei reperti c'era un ricorso in Cassazione pendente, inoltre lo stesso tribunale di Como aveva sospeso l'ordine di distruzione già dal 2017. Lui doveva sapere entrambe le cose, invece ha distrutto tutti i reperti, inclusi vestiti e tende, disponibili a Como. La cosa è stata attenzionata anche dal ministro Bonafede visto il clamoroso atto di questo 'cancelliere' del tribunale, che di fatto ha impedito a dei reperti fondamentali d'essere analizzati come dovevano e potevano fare. Cancelliere o portiere? Se questo non è abuso d'ufficio, allora cosa lo è? E sopratutto, sugli ordini di chi ha agito quella mattina? Perché non è che i cancellieri non abbiano nient'altro da fare con i magazzini pieni di reperti di migliaia di reati. QUEL GIORNO e QUEI REPERTI, sono una combinazione che se fosse casuale, avrebbe bisogno di parecchi zeri per essere eguagliata. Ma sopratutto: perché non hanno analizzato SUBITO quei reperti, invece di aspettare le sentenze in giudicato, cassazione inclusa?
20) restano altri reperti minori sparsi in altri laboratori d'Italia, chissà se li analizzeranno oppure troveranno il modo di distruggere anche quelli?
21) tra i cardini della colpa dei Romano's c'é quella di non avere parlato nei giorni successivi della strage di Erba mentre i vicini ne parlavano. Ma le intercettazioni che hanno fatto su di loro, sono semplicemente assenti nel periodo 12 dicembre-16 dicembre. E' assurdo o no? Non ci sono prove che NON lo abbiano fatto, anzi dopo il 16 si è dimostrato che non solo ne parlavano, ma che non erano preoccupati di essere accusati di alcunché.
22) le confessioni dei Romano's sono state cambiate e aggiustate in maniera chiaramente assurda e inaccettabile giuridicamente parlando, e anche così sono risultate piene di incongruenze, a tratti addirittura deliranti. Olindo ha detto di avere staccato la luce dell'appartamento alle 20, mentre risulta staccata alle 17.50. Ne ha dette altre 242, e anche così gli hanno creduto.
23) una delle vittime, la moglie di Frigerio, ha avuto quasi 50 colpi, il cranio rotto, la gola tagliata e persino la lingua. Nonostante questo, è scesa per le scale, perdendo pochissimo sangue, quasi niente, poi si è messa a chiedere aiuto (esatto, con la lingua tagliata) ed è morta accasciata in una postura in stile preghiera musulmana, dietro la tenda di casa sua. Ci credete? Perché secondo i giudici è andata così.
24) c'erano già dei soccorritori lungo le scale e hanno sentito le urla della donna, ma non hanno visto nessuno passare di lì. Siccome lei doveva essere morta rapidamente per le ferite subite, non si capisce come possa essere stata in grado di muoversi, di nascondersi in casa e di chiedere aiuto quando era stata già così colpita che ben difficilmente poteva sopravvivere anche solo pochi secondi. Ma per i giudici, a quanto pare, è normale trovarsi la gola tagliata e non sanguinare se non quando si è tornati in casa propria. E passare attraverso un'uscita che era già presidiata, senza essere visti.
25) esiste un super-testimone che dice che nel luogo del crimine ci fosse uno dei figli di Carlo Castagna, assieme a dei tunisini. Ora, sarà pure inaffidabile, ma questo testimone, 'irreperibile' per la giustizia italiana, è stato ritrovato dalle Iene in Tunisia e ha confermato tutto, e guarda caso, l'alibi del figlio di Castagna è fragile e contraddittorio.
26) l'auto della moglie di Castagna non è stata microfonata, a differenza di quella del marito. Poi è stata frettolosamente donata ad una struttura religiosa presso la quale esiste ancora. O almeno esisteva l'estate scorsa.
27) il figlio ha comprato una nuova SIM nei giorni successivi. Pare che con quella vecchia non potesse più telefonare.
28) ragioni eventuali per ipotesi alternative: i fratelli di Raffaella si opponevano all'idea di Azouz di fare una specie di parco giochi in Tunisia, per i quale ci volevano ovviamente molti soldi. Azouz era uno spacciatore e forse aveva a che fare con gente che non era contenta del suo operato, incluso un noto mafioso con cui aveva litigato in carcere.
29) Azouz chiede ancora di fare indagini perché non pensa che i Romanos' fossero davvero colpevoli.
30) i figli sia di Castagna che di Frigerio sono invece contenti della sentenza così come è, e così come lo è Salvo Sottile.
31) il prete che per primo si attivò per permettere ai Romano's di avere un avvocato di fiducia e non uno d'ufficio, non ha voluto parlare alle Iene e li ha mandati via in malo modo perché di quella storia non gli interessa più niente.
Devo dire che ce ne sarebbe abbastanza per definire una farsa grottesca tutto il processo. O no?
D'altro canto i Romano's hanno delle incongruenze forti: hanno seguito una volta Raffaella Castagna mentre lei era in treno e loro in auto sulla strada lì vicina. Strano modo di seguire o pedinare qualcuno (perché non entrare direttamente nel treno facendo lo stesso percorso?), loro si sono giustificati dicendo che erano andati a misurare i tempi di percorso dei treni per un lavoro che lei aveva trovato in zona. Boh.
Anche le notazioni sulla Bibbia sono strane: Olindo ha scritto che chiede perdono per avere tolto la vita a quelle persone. Ma se non sono stati loro come mai lo ha fatto? E se lo ha fatto, come mai poi si è proclamato innocente? Secondo lui è perché lo hanno indotto a fare il matto o qualcosa del genere, parte della 'strategia difensiva'.
Devo dire che io non penso che sia stato Pietro Castagna a compiere quell'efferato delitto. Ma resta il fatto che un testimone lo ha collocato in quella zona a quell'ora e in compagnia di tunisini, mentre lui non pare avere un alibi formidabile: se ricordo bene ha detto che aveva dormito fino alle 22 di sera, ma qui le versioni si ingarbugliano assaje.
MA, il punto è: come si può condannare delle persone quando ci si dimentica per anni di prove che potrebbero scagionarli?
32) il numero di confessioni false estorte (letteralmente) nei processi giudiziari, secondo una statistica, è di circa il 25% sul totale. I Romano's sembrano proprio parte di quella statistica.
33) casi come quello di Gulotta, 22 anni in galera per un delitto mai commesso e rimborsato con oltre 6 mln di euro, e in causa con i Carabinieri (sì, proprio l'arma) per altri 60+, fanno parecchio meditare.
COME SE NON BASTASSE... sempre martedì scorso ho visto un'altra mostruosità: Barbara D'Urso. E la prima cosa che ha fatto vedere, prima di darsi ad altri casi di cronaca nera e dismettere la lacrimuccia all'occhio, per mettersi a condurre una mandria di MILF e GILF con un allupato Sgarbi (verso la D'Urso), e una 'cantante' che a forza di bisturi sembra sia la copia di Ivana Spagna (una cantante vera, tra l'altro, non un manichino come questa) e almeno 10 anni più vecchia dei 48 anni che ha (la stessa Carmen di Pietro è caduta giù dal pero quando ha sentito l'età di quella 'cantante', giustamente stentava a crederci).
Quella prima cosa, era il processo Vannini. Ora, che Ciontoli e famiglia fossero protetti si era capito bene già con la sentenza di primo grado. Anche qui l'ineffabile Garofalo, con il suo stile da sergente dei marines, aveva avuto parole durissime contro Ciontoli e la sua capacità di disarmare ben 2 sicure per poter 'giocare' al pistolero con il povero Marco, i 'colpi d'aria' sentiti dagli altri familiari (che non si accorsero subito, dicono, dello sparo), e poi la vergognosa azione di depistaggio con Marco ferito 'con un pettine' come riferito al 118.
14 anni per un omicidio che in altri ambienti e con altri imputati sarebbe stato quasi certamente considerato volontario e aggravato da futili motivi. Quasi niente per gli altri imputati, e dire che la fidanzata di Marco studiava da infermiera (avete capito bene?), quindi chi meglio di lei poteva capire subito (ma ci arrivava anche un gonzo) che uno con il torace trapassato era in pericolo di vita? Il suo Marco, per giunta che poi, nella registrazione della chiamata, le chiedeva scusa e di cosa, mai sapremo (ma loro sì).
Bene, adesso i giudici hanno fatto ancora di peggio: all'appello si sono inventati che quello non è omicidio volontario, ma 'colposo'. Cioé: prendi il fidanzato di tua figlia (da 3 anni), gli spari in pieno petto, lui potrebbe essere ancora salvato, e mentre urla come un cane bastonato al 118 tu e la tua famiglia temporeggiate, dite che non è successo niente di grave, ripulite la casa, fate sparire la maglietta di Marco (mai più trovata), e per quando arrivano i soccorsi, è troppo tardi! Ma come cazzo è possibile parlare di 'omicidio colposo'?
Se hai causato anche involontariamente una ferita potenzialmente mortale e poi ometti di soccorrere e depisti i soccorsi, quello diventa di fatto un omicidio volontario! A quel punto è chiaro che la tua volontà è quella di uccidere la vittima del tuo reato, ma in tal caso ogni sasso del pianeta sa che è dolo, non colpa!
Non i giudici dell'Assise di Roma, però.
Non solo, hanno anche tolto, chissà come mai, tutte le pene accessorie a tutti i Ciontoli's.
A Bossetti gli hanno dato l'ergastolo con molte meno prove. Idem per i Romano.
Ma se sei una 'divisa', allora o fai l'eccezione come i Parolisi e gli Spaccarotella, oppure sei la regola. Vedi casi come Cucchi, Magherini, Uva, Aldovrandi, tutti con assoluzioni o pene ridicole. Magherini, tanto per dirne una, per i cui 'ammazzatori' il PG della Cassazione aveva chiesto almeno la conferma della condanna, non ha avuto nemmeno lui giustizia alcuna, malgrado che il fatto si sia verificato nella civilissima Firenze e non a Spaccanapoli, che sia stato visto da testimoni e addirittura filmato: per molto meno misero a fuoco Los Angeles (caso Rodney King). Eppure la Cassazsione ha annullato anche questa sentenza, Magherini era drogato e se l'é cercata e trovata. Ricordo che sempre a Firenze, per molto meno (una presunta violenza a due studentesse americane) hanno cacciato i carabinieri autori del fattaccio. Certo che non sei professionale se fai il 'maschietto' con una signorina mentre sei in servizio; ma nemmeno se stai in 4 sopra un disgraziato che non vuole morire e che si potrebbe certo mettere buono con l'uso delle opportune manette, senza ipotizzare che sia un Marco Berri capace di liberarsene in 10 secondi e ricominciare.
Proprio vero, in due si pecca meglio; in più di due, anche più di così.
Ma il punto è: viviamo in uno stato di diritto?
Uno stato che probabilmente processerà e condannerà la mamma di Vannini per oltraggio/insulti/quant'altro, come diceva lei, forse farà più galera lei (LEI!) di chi le ha ucciso il figlio.
Certo che dev'essere dura: vedi una schiera di uomini grigi e cupi, che in nome del 'popolo italiano' condannano ad una pena manifestamente ridicola per l'assassinio di un ragazzo. Senza empatia, senza cuore. Cosa farebbero se avessero un figlio ammazzato in quelle condizioni? Eppure, quando il potere giudicante si muove, non guarda in faccia a nessuno. E nemmeno gli importa se non riesce nemmeno a convincere la popolazione che pretende di rappresentare, che quel che fa è 'giusto'. Almeno con Bossetti e i Romano's c'erano riusciti a convincere tanti di noi (tra cui io) della loro colpevolezza. Qui nemmeno quello, si sono mossi in maniera totalmente autoreferenziale e in spregio di ogni forma di logica e di ricerca della verità.
Spero che un giorno anche i Romano's e Bossetti avranno i loro 6 mln di euro di risarcimento per ingiusta detenzione. Ma per ora, 'giustizia è fatta'. Gente come Bossetti è stata messa in galera senza storie e senza aspettare la 'sentenza definitiva' malgrado l'impossibilità di inquinare le prove e l'improbabilità di fuga o reiterazione del reato.
Mentre i Ciontoli non hanno fatto 1 giorno di galera e si sono potuti accordare tra di loro nel cancellare le prove e aggiustare le versioni dei fatti. Bel modo davvero di garantire a tutti gli stessi diritti.
Del resto Ciontoli sr era un agente dei servizi segreti no? Licenza di uccidere a quanto pare, non è soltanto un film. Oltretutto, pare che lavori a Palazzo Chigi, stando a quel che dicono certi commentatori.
“Io ho visto quando papà gli ha puntato la pistola”, dice Martina al fratello. “Gli ha detto: ‘Vedi di puntarla di là’ e papà gli ha detto ‘ti sparo’. Papà ha detto ‘è uno scherzo’ e lui ha detto ‘non si scherza così’”.
Omicidio Marco Vannini: pena ridotta da 14 a 5 anni per Antonio Ciontoli
"Vergogna, è uno schifo!", ha detto Marina, la mamma di Marco. I parenti, prima di essere allontanati dall'aula, hanno inveito contro i giudici: "Venduti, non c'è Stato per Marco!".
"Uno Stato che consente di uccidere un suo ragazzo senza che di fatto i suoi assassini vengano puniti non è uno Stato di diritto ma è uno Stato in cui la giustizia oramai è morta e le Istituzioni non sono più un riferimento credibile per i cittadini". Così in una nota il sindaco di Cerveteri, Alessio Pascucci, commenta la sentenza di oggi.
"Spiace dirlo da uomo delle Istituzioni ma il caso di Marco ha scosso tutta la nostra comunità, per l'evento truce e infame che ha portato alla morte di questo giovane ragazzo. Da sindaco mi sento di dire che oggi provo un senso di vergogna nell'indossare la fascia tricolore in rappresentanza di uno Stato che non tutela i cittadini e che lascia impuniti gli assassini di Marco. Metterò le bandiere della nostra città a lutto e invito i sindaci di tutta Italia a farlo in rispetto di Marco Vannini e dei tantissimi che come lui hanno perso la vita senza che lo Stato italiano gli riconoscesse giustizia", conclude Pascucci.
Caso Vannini, pena ridotta da 14 a 5 anni per Antonio Ciontoli. Caos in aula: "Vergogna" - Repubblica.it
Omicidio Marco Vannini: pena ridotta da 14 a 5 anni per Antonio Ciontoli
Aggiornamento:
Ancora pù follia giuridica. Ricordate quel poveraccio barbone morto nella sua auto data alle fiamme 2 anni fa? Ebbene, stasera apprendo che il 17enne e il 13enne responsabili hanno evitato la galera.
Il 13enne ,poverino, non è imputabile. A parte la follia di pensare che uno di 13 anni può essere escluso da ogni colpa persino se dà fuoco e uccide una persona, come se non ci fossero i bambini-soldato e killer, anche in Italia (vedi il film 'Certi bambini') senza porre altri tipi di punizioni (riformatorio), alla faccia del sacrosanto principio che la popolazione deve essere comunque tutelata dai pericoli NON importa se siano mafiosi incalluti oppure bambini che giocano con le pistole; a parte che se è minore di 14 anni, il soggetto potrà anche delinquere, ma il genitore/affidatario dovrebbe rispondere in solido di quel che fa (la vecchia legislazione del pater familiaris), invece qui abbiamo la mostruosità giuridica di lasciare uno spazio tale, che un minore di 14 anni può fare quel che cazzo vuole e nessuno può punirlo... anche se fosse un cristone alto 1,80 (ce ne sono) e facesse da bullo come se fosse un 'maggiore di 14 anni'.
Il 17enne, invece, ha avuto la 'messa in prova' perché sapete, non si può mica rovinare la vita di un ragazzo solo perché ha dato fuoco ad un barbone. Questo NON è un omicidio aggravato da futili motivi (l'avevamo fatto per NOIA, confessarono), come invece sarebbe stato se avesse avuto appena 1 anno in più.
Ecco in che mani siamo. E la giustizia?E il rispetto per le vittime? Qui, nella Culla del Diritto, vale solo il politicamente corretto e l'orientamenteo dei giudici.
Del resto non avete visto i pacchetti di sigarette? Foto vere, senza alcuna schermatura per privacy, di persone gravemente malate. Ma è 'politicamente corretto' no? Mentre uno come Lucio (l'assassino di Noemi) deve essere schermato e persino i bambini fatti vedere nei TG assieme a dei genitori consenzienti devono essere schermati anche se poi su FB postano foto a raffica di se stessi. Ma la logica, quand'é che è stata dichiarata obsoleta?
Danno fuoco a un barbone, la raggelante giustificazione di due minori
Quel che penso della giustezza dei tribunali, italiani e anche non, l'ho già espresso abbastanza tempo fa con il caso Yara-Bossetti, più Bossetti che Yara a questo punto. E non è un giudizio positivo. Si sa anche che la verità processuale e la verità storica sono spesso molto divergenti tra di loro. Ma spesso piove sul bagnato.
L'altro giorno mi sono preso la briga di vedere lo speciale delle Iene sul caso Erba. Tra l'altro credo che fosse stato già trasmesso mesi fa, ma in ogni caso hanno fatto bene a ritrasmetterlo, perché le Iene fanno pena quando vanno a cercare addirittura il babbo di Dibba che ha pagato un operaio in nero (Filippo Roma, ovviamente, non ha nient'altro da fare per giustificare la sua spocchia di moralizzatore, no? Bene ha fatto Dibba a chiedergli quando fa un servizio sul rapporto Berlusconi-mafia, ma per quello c'é sempre tempo, no?). Però quando ci si mettono, sono una macchina da guerra, come sempre sono stati.
Incredibile quel che in quasi 3 ore nette, quello speciale ci ha raccontato. Se non l'avete visto, fate un salto sul sito delle iene (www.iene.it).
A ben guardare, i Romano's sembrano la coppia Fantozzi-Pina (ma proprio fisicamente, persino come voce si sogliano un pò), con l'aggravante che Olindo ha un quoziente intellettivo apparentemente inferiore rispetto ad Homer Simpson, quello che se gli dici 'la ciambella sarà pronta tra 30 secondi!' 'ma io la voglio subito!'
Gente del genere è no manipolabile, ma manipolabilissima e manipolata.
Bene, per sommi capi, ecco quel che viene detto.
1) I Romano's non hanno lasciato NESSUNA TRACCIA sul luogo del crimine, ma proprio zero. Garantisce il gen.Luciano Garofalo. Con tutto quel che posso pensare del RIS e della sua gestione del caso Yara (con l'indimenticato filmato del furgone bianco 'per esigenze di comunicazione in accordo con la procura', ma per adesso lasciamo stare), resta il fatto che l'allora capo del RIS Garofalo garantì che sul luogo del crimine non c'erano prove della presenza dei Romano's. Strano, con una mattanza del genere, o no? Persino i killer professionisti spesso fanno qualche 'sbaglio' e quello non è stato certo un omicidio da seri professionisti.
2) Non solo questo, ma i Romano's non hanno portato NESSUNA TRACCIA nemmeno delle loro vittime in casa loro. Ora, è chiaro che questa seconda cosa è più difficile della prima: infatti, se puoi usare un pò di precauzioni per non farti sgamare sul luogo del crimine, è veramente incredibile che una volta rientrato a casa, eviti qualsiasi traccia quando sei probabilmente coperto di sangue delle tue vittime.
3) Salvo Sottile ha affermato seriamente che Olindo, essendo esperto di pulizia (fa il netturbino, ma forse lo scambia con un modello differente, magari Mastro oLindo?), allora è riuscito a cancellare le tracce biologiche. Ma ha mai visto, SS, uno spazzino in vita sua? E allora come cazzo fa a dire una scemenza del genere?
4) In compenso, i Romano's hanno lasciato una traccia di sangue 'chiarissima' sul pedalino dell'auto. Ma, attenzione: SOLO LI', perché ovviamente se hai appena calpestato il sangue delle tue vittime sporchi il pedalino dell'auto, ma non sporchi il pedale dell'acceleratore, no? E' così ovvio! Provate a salire in auto dopo avere pestato il fango, per esempio.
5) Ovviamente, come già nel caso Bossetti, nessuno si è posto il problema di pensare che quella traccia fosse 'portabile', e per portabile intendo che uno dei 5 carabinieri che hanno fatto l'ispezione sull'auto, fosse salito sul bordo dell'abitacolo ma non fosse entrato, senza accorgersi di avere tracce di sangue sotto le scarpe. Solo così si spiegherebbe la presenza di sangue sul pedalino, ma non sui pedali.
6) Le foto che dovrebbero dimostrare l'esistenza di questa traccia di sangue, invisibile, fatte con il luminol, non sono state scattate con la luce spenta, perché, dice il brigatiere intervistato, non c'avevano la macchina fotografica adatta. Con una strage, non si procurano una macchina che dovrebbe essere lo standard per indagini del genere? E così sappiamo che la macchia c'era ma non possiamo vederla, dobbiamo fidarci (esatto, FEDE, è il termine giusto), come nel caso del DNA di Bossetti.
7) lo stesso brigatiere, che a differenza del suo comandante, ha accettato di parlare al giornalista delle Iene, ha ammesso che la traccia di sangue potrebbe essere spiegata per una contaminazione (involontaria) da parte di uno degli investigatori. Clamoroso, no?
8) dei 5 carabinieri che hanno fatto l'analisi, solo 4 sono presenti sul verbale. Il quinto chi era?
9) e veniamo al caso Frigerio. Lui è il testimone chiave, bene si è scoperto che fino al 24 dicembre, lui indicava l'aggressore come 'carnagione scura', alto '6-10 cm più di me', 'non di qui'. Tutte tracce che non combaciano affatto con Olindo (più basso di Frigerio).
10) il 26 dicembre inizia a dire che è stato Olindo Romano.
11) il 25 dicembre, i carabinieri fanno una 'visita' di cortesia per gli 'auguri di Natale' a Frigerio. Come è normale che sia, ma non per gli auguri, ma per le indagini, arrivano lì, al capezzale di un uomo gravemente ferito, alle 6.20 del mattino. Quale miglior orario per fare gli 'auguri'?
12) la stanza era microfonata. Ma dei 40 minuti in cui i carabinieri sono stati lì, non c'é traccia alcuna. Cosa gli hanno detto? Quante volte gli hanno ripetuto il nome 'Olindo Romano'? Se erano svelti, fino a circa 1.000 volte, direi.
13) il giorno dopo, Frigerio si ricorda che è stato Olindo.
14) il maresciallo che ha fatto le indagini, in compenso, ha dimenticato che interrogando Frigerio gli ha insinuato il dubbio che l'aggressore fosse Olindo; in tribunale ha negato di averglielo nominato, le registrazioni invece dimostrano che glielo ha ripetuto almeno 9 volte.
15) il suddetto maresciallo non ha voluto rilasciare interviste, malgrado lui avesse detto una cosa palesemente falsa sotto giuramento in tribunale. O forse è proprio per questo?
16) la memoria è labile e può essere alterata con opportune induzioni e non devi essere il mago Silvan per riuscirci, specie quando hai a che fare con una persona già debole e prostrata.
17) mancano anche le registrazioni del periodo 28 dicembre-4 gennaio 2007, quando poi Frigerio (il 2 gennaio) ripeterà che è stato Olindo.
18) ah, le prove, forse questa è la più clamorosa: hanno ritrovato, a suo tempo, sul luogo del crimine: un mazzo di chiavi, un accendino (usato per accendere le fiamme?) e un cellulare sconosciuto. Ebbene: NESSUNO di questi reperti è stato mai analizzato. E per 5 anni gli avvocati dei Romano's hanno cercato vanamente di farli analizzare, ma sia il tribunale di Como che quello di Brescia si sono opposti o hanno allungato i termini. Ma dico io, trovi tre reperti del genere, con ogni evidenza di importanza fondamentale per le indagini, e NON li analizzi? Ma cosa pensavano di trovare, una dichiarazione scritta su chi fossero gli autori, messa in cassetta ignifuga e firmata con tanto di impronte digitali?
Alla fine la Cassazione ha detto che quelle prove potevano essere analizzate anche dalla sola difesa senza bisogno di fare una perizia collegiale.
19) le suddette prove sono state invece distrutte l'anno scorso da un ligio cancelliere che le ha portate all'inceneritore lo stesso giorno che la Cassazione doveva decidere definitivamente cosa farne. La scusa: c'era il provvedimento di distruzione del 2016. Ora, già è altamente sospetto questo tempismo; ma il cancelliere ha fatto un doppio illecito: su quei reperti c'era un ricorso in Cassazione pendente, inoltre lo stesso tribunale di Como aveva sospeso l'ordine di distruzione già dal 2017. Lui doveva sapere entrambe le cose, invece ha distrutto tutti i reperti, inclusi vestiti e tende, disponibili a Como. La cosa è stata attenzionata anche dal ministro Bonafede visto il clamoroso atto di questo 'cancelliere' del tribunale, che di fatto ha impedito a dei reperti fondamentali d'essere analizzati come dovevano e potevano fare. Cancelliere o portiere? Se questo non è abuso d'ufficio, allora cosa lo è? E sopratutto, sugli ordini di chi ha agito quella mattina? Perché non è che i cancellieri non abbiano nient'altro da fare con i magazzini pieni di reperti di migliaia di reati. QUEL GIORNO e QUEI REPERTI, sono una combinazione che se fosse casuale, avrebbe bisogno di parecchi zeri per essere eguagliata. Ma sopratutto: perché non hanno analizzato SUBITO quei reperti, invece di aspettare le sentenze in giudicato, cassazione inclusa?
20) restano altri reperti minori sparsi in altri laboratori d'Italia, chissà se li analizzeranno oppure troveranno il modo di distruggere anche quelli?
21) tra i cardini della colpa dei Romano's c'é quella di non avere parlato nei giorni successivi della strage di Erba mentre i vicini ne parlavano. Ma le intercettazioni che hanno fatto su di loro, sono semplicemente assenti nel periodo 12 dicembre-16 dicembre. E' assurdo o no? Non ci sono prove che NON lo abbiano fatto, anzi dopo il 16 si è dimostrato che non solo ne parlavano, ma che non erano preoccupati di essere accusati di alcunché.
22) le confessioni dei Romano's sono state cambiate e aggiustate in maniera chiaramente assurda e inaccettabile giuridicamente parlando, e anche così sono risultate piene di incongruenze, a tratti addirittura deliranti. Olindo ha detto di avere staccato la luce dell'appartamento alle 20, mentre risulta staccata alle 17.50. Ne ha dette altre 242, e anche così gli hanno creduto.
23) una delle vittime, la moglie di Frigerio, ha avuto quasi 50 colpi, il cranio rotto, la gola tagliata e persino la lingua. Nonostante questo, è scesa per le scale, perdendo pochissimo sangue, quasi niente, poi si è messa a chiedere aiuto (esatto, con la lingua tagliata) ed è morta accasciata in una postura in stile preghiera musulmana, dietro la tenda di casa sua. Ci credete? Perché secondo i giudici è andata così.
24) c'erano già dei soccorritori lungo le scale e hanno sentito le urla della donna, ma non hanno visto nessuno passare di lì. Siccome lei doveva essere morta rapidamente per le ferite subite, non si capisce come possa essere stata in grado di muoversi, di nascondersi in casa e di chiedere aiuto quando era stata già così colpita che ben difficilmente poteva sopravvivere anche solo pochi secondi. Ma per i giudici, a quanto pare, è normale trovarsi la gola tagliata e non sanguinare se non quando si è tornati in casa propria. E passare attraverso un'uscita che era già presidiata, senza essere visti.
25) esiste un super-testimone che dice che nel luogo del crimine ci fosse uno dei figli di Carlo Castagna, assieme a dei tunisini. Ora, sarà pure inaffidabile, ma questo testimone, 'irreperibile' per la giustizia italiana, è stato ritrovato dalle Iene in Tunisia e ha confermato tutto, e guarda caso, l'alibi del figlio di Castagna è fragile e contraddittorio.
26) l'auto della moglie di Castagna non è stata microfonata, a differenza di quella del marito. Poi è stata frettolosamente donata ad una struttura religiosa presso la quale esiste ancora. O almeno esisteva l'estate scorsa.
27) il figlio ha comprato una nuova SIM nei giorni successivi. Pare che con quella vecchia non potesse più telefonare.
28) ragioni eventuali per ipotesi alternative: i fratelli di Raffaella si opponevano all'idea di Azouz di fare una specie di parco giochi in Tunisia, per i quale ci volevano ovviamente molti soldi. Azouz era uno spacciatore e forse aveva a che fare con gente che non era contenta del suo operato, incluso un noto mafioso con cui aveva litigato in carcere.
29) Azouz chiede ancora di fare indagini perché non pensa che i Romanos' fossero davvero colpevoli.
30) i figli sia di Castagna che di Frigerio sono invece contenti della sentenza così come è, e così come lo è Salvo Sottile.
31) il prete che per primo si attivò per permettere ai Romano's di avere un avvocato di fiducia e non uno d'ufficio, non ha voluto parlare alle Iene e li ha mandati via in malo modo perché di quella storia non gli interessa più niente.
Devo dire che ce ne sarebbe abbastanza per definire una farsa grottesca tutto il processo. O no?
D'altro canto i Romano's hanno delle incongruenze forti: hanno seguito una volta Raffaella Castagna mentre lei era in treno e loro in auto sulla strada lì vicina. Strano modo di seguire o pedinare qualcuno (perché non entrare direttamente nel treno facendo lo stesso percorso?), loro si sono giustificati dicendo che erano andati a misurare i tempi di percorso dei treni per un lavoro che lei aveva trovato in zona. Boh.
Anche le notazioni sulla Bibbia sono strane: Olindo ha scritto che chiede perdono per avere tolto la vita a quelle persone. Ma se non sono stati loro come mai lo ha fatto? E se lo ha fatto, come mai poi si è proclamato innocente? Secondo lui è perché lo hanno indotto a fare il matto o qualcosa del genere, parte della 'strategia difensiva'.
Devo dire che io non penso che sia stato Pietro Castagna a compiere quell'efferato delitto. Ma resta il fatto che un testimone lo ha collocato in quella zona a quell'ora e in compagnia di tunisini, mentre lui non pare avere un alibi formidabile: se ricordo bene ha detto che aveva dormito fino alle 22 di sera, ma qui le versioni si ingarbugliano assaje.
MA, il punto è: come si può condannare delle persone quando ci si dimentica per anni di prove che potrebbero scagionarli?
32) il numero di confessioni false estorte (letteralmente) nei processi giudiziari, secondo una statistica, è di circa il 25% sul totale. I Romano's sembrano proprio parte di quella statistica.
33) casi come quello di Gulotta, 22 anni in galera per un delitto mai commesso e rimborsato con oltre 6 mln di euro, e in causa con i Carabinieri (sì, proprio l'arma) per altri 60+, fanno parecchio meditare.
COME SE NON BASTASSE... sempre martedì scorso ho visto un'altra mostruosità: Barbara D'Urso. E la prima cosa che ha fatto vedere, prima di darsi ad altri casi di cronaca nera e dismettere la lacrimuccia all'occhio, per mettersi a condurre una mandria di MILF e GILF con un allupato Sgarbi (verso la D'Urso), e una 'cantante' che a forza di bisturi sembra sia la copia di Ivana Spagna (una cantante vera, tra l'altro, non un manichino come questa) e almeno 10 anni più vecchia dei 48 anni che ha (la stessa Carmen di Pietro è caduta giù dal pero quando ha sentito l'età di quella 'cantante', giustamente stentava a crederci).
Quella prima cosa, era il processo Vannini. Ora, che Ciontoli e famiglia fossero protetti si era capito bene già con la sentenza di primo grado. Anche qui l'ineffabile Garofalo, con il suo stile da sergente dei marines, aveva avuto parole durissime contro Ciontoli e la sua capacità di disarmare ben 2 sicure per poter 'giocare' al pistolero con il povero Marco, i 'colpi d'aria' sentiti dagli altri familiari (che non si accorsero subito, dicono, dello sparo), e poi la vergognosa azione di depistaggio con Marco ferito 'con un pettine' come riferito al 118.
14 anni per un omicidio che in altri ambienti e con altri imputati sarebbe stato quasi certamente considerato volontario e aggravato da futili motivi. Quasi niente per gli altri imputati, e dire che la fidanzata di Marco studiava da infermiera (avete capito bene?), quindi chi meglio di lei poteva capire subito (ma ci arrivava anche un gonzo) che uno con il torace trapassato era in pericolo di vita? Il suo Marco, per giunta che poi, nella registrazione della chiamata, le chiedeva scusa e di cosa, mai sapremo (ma loro sì).
Bene, adesso i giudici hanno fatto ancora di peggio: all'appello si sono inventati che quello non è omicidio volontario, ma 'colposo'. Cioé: prendi il fidanzato di tua figlia (da 3 anni), gli spari in pieno petto, lui potrebbe essere ancora salvato, e mentre urla come un cane bastonato al 118 tu e la tua famiglia temporeggiate, dite che non è successo niente di grave, ripulite la casa, fate sparire la maglietta di Marco (mai più trovata), e per quando arrivano i soccorsi, è troppo tardi! Ma come cazzo è possibile parlare di 'omicidio colposo'?
Se hai causato anche involontariamente una ferita potenzialmente mortale e poi ometti di soccorrere e depisti i soccorsi, quello diventa di fatto un omicidio volontario! A quel punto è chiaro che la tua volontà è quella di uccidere la vittima del tuo reato, ma in tal caso ogni sasso del pianeta sa che è dolo, non colpa!
Non i giudici dell'Assise di Roma, però.
Non solo, hanno anche tolto, chissà come mai, tutte le pene accessorie a tutti i Ciontoli's.
A Bossetti gli hanno dato l'ergastolo con molte meno prove. Idem per i Romano.
Ma se sei una 'divisa', allora o fai l'eccezione come i Parolisi e gli Spaccarotella, oppure sei la regola. Vedi casi come Cucchi, Magherini, Uva, Aldovrandi, tutti con assoluzioni o pene ridicole. Magherini, tanto per dirne una, per i cui 'ammazzatori' il PG della Cassazione aveva chiesto almeno la conferma della condanna, non ha avuto nemmeno lui giustizia alcuna, malgrado che il fatto si sia verificato nella civilissima Firenze e non a Spaccanapoli, che sia stato visto da testimoni e addirittura filmato: per molto meno misero a fuoco Los Angeles (caso Rodney King). Eppure la Cassazsione ha annullato anche questa sentenza, Magherini era drogato e se l'é cercata e trovata. Ricordo che sempre a Firenze, per molto meno (una presunta violenza a due studentesse americane) hanno cacciato i carabinieri autori del fattaccio. Certo che non sei professionale se fai il 'maschietto' con una signorina mentre sei in servizio; ma nemmeno se stai in 4 sopra un disgraziato che non vuole morire e che si potrebbe certo mettere buono con l'uso delle opportune manette, senza ipotizzare che sia un Marco Berri capace di liberarsene in 10 secondi e ricominciare.
Proprio vero, in due si pecca meglio; in più di due, anche più di così.
Ma il punto è: viviamo in uno stato di diritto?
Uno stato che probabilmente processerà e condannerà la mamma di Vannini per oltraggio/insulti/quant'altro, come diceva lei, forse farà più galera lei (LEI!) di chi le ha ucciso il figlio.
Certo che dev'essere dura: vedi una schiera di uomini grigi e cupi, che in nome del 'popolo italiano' condannano ad una pena manifestamente ridicola per l'assassinio di un ragazzo. Senza empatia, senza cuore. Cosa farebbero se avessero un figlio ammazzato in quelle condizioni? Eppure, quando il potere giudicante si muove, non guarda in faccia a nessuno. E nemmeno gli importa se non riesce nemmeno a convincere la popolazione che pretende di rappresentare, che quel che fa è 'giusto'. Almeno con Bossetti e i Romano's c'erano riusciti a convincere tanti di noi (tra cui io) della loro colpevolezza. Qui nemmeno quello, si sono mossi in maniera totalmente autoreferenziale e in spregio di ogni forma di logica e di ricerca della verità.
Spero che un giorno anche i Romano's e Bossetti avranno i loro 6 mln di euro di risarcimento per ingiusta detenzione. Ma per ora, 'giustizia è fatta'. Gente come Bossetti è stata messa in galera senza storie e senza aspettare la 'sentenza definitiva' malgrado l'impossibilità di inquinare le prove e l'improbabilità di fuga o reiterazione del reato.
Mentre i Ciontoli non hanno fatto 1 giorno di galera e si sono potuti accordare tra di loro nel cancellare le prove e aggiustare le versioni dei fatti. Bel modo davvero di garantire a tutti gli stessi diritti.
Del resto Ciontoli sr era un agente dei servizi segreti no? Licenza di uccidere a quanto pare, non è soltanto un film. Oltretutto, pare che lavori a Palazzo Chigi, stando a quel che dicono certi commentatori.
“Io ho visto quando papà gli ha puntato la pistola”, dice Martina al fratello. “Gli ha detto: ‘Vedi di puntarla di là’ e papà gli ha detto ‘ti sparo’. Papà ha detto ‘è uno scherzo’ e lui ha detto ‘non si scherza così’”.
Omicidio Marco Vannini: pena ridotta da 14 a 5 anni per Antonio Ciontoli
"Vergogna, è uno schifo!", ha detto Marina, la mamma di Marco. I parenti, prima di essere allontanati dall'aula, hanno inveito contro i giudici: "Venduti, non c'è Stato per Marco!".
"Uno Stato che consente di uccidere un suo ragazzo senza che di fatto i suoi assassini vengano puniti non è uno Stato di diritto ma è uno Stato in cui la giustizia oramai è morta e le Istituzioni non sono più un riferimento credibile per i cittadini". Così in una nota il sindaco di Cerveteri, Alessio Pascucci, commenta la sentenza di oggi.
"Spiace dirlo da uomo delle Istituzioni ma il caso di Marco ha scosso tutta la nostra comunità, per l'evento truce e infame che ha portato alla morte di questo giovane ragazzo. Da sindaco mi sento di dire che oggi provo un senso di vergogna nell'indossare la fascia tricolore in rappresentanza di uno Stato che non tutela i cittadini e che lascia impuniti gli assassini di Marco. Metterò le bandiere della nostra città a lutto e invito i sindaci di tutta Italia a farlo in rispetto di Marco Vannini e dei tantissimi che come lui hanno perso la vita senza che lo Stato italiano gli riconoscesse giustizia", conclude Pascucci.
Caso Vannini, pena ridotta da 14 a 5 anni per Antonio Ciontoli. Caos in aula: "Vergogna" - Repubblica.it
Omicidio Marco Vannini: pena ridotta da 14 a 5 anni per Antonio Ciontoli
Aggiornamento:
Ancora pù follia giuridica. Ricordate quel poveraccio barbone morto nella sua auto data alle fiamme 2 anni fa? Ebbene, stasera apprendo che il 17enne e il 13enne responsabili hanno evitato la galera.
Il 13enne ,poverino, non è imputabile. A parte la follia di pensare che uno di 13 anni può essere escluso da ogni colpa persino se dà fuoco e uccide una persona, come se non ci fossero i bambini-soldato e killer, anche in Italia (vedi il film 'Certi bambini') senza porre altri tipi di punizioni (riformatorio), alla faccia del sacrosanto principio che la popolazione deve essere comunque tutelata dai pericoli NON importa se siano mafiosi incalluti oppure bambini che giocano con le pistole; a parte che se è minore di 14 anni, il soggetto potrà anche delinquere, ma il genitore/affidatario dovrebbe rispondere in solido di quel che fa (la vecchia legislazione del pater familiaris), invece qui abbiamo la mostruosità giuridica di lasciare uno spazio tale, che un minore di 14 anni può fare quel che cazzo vuole e nessuno può punirlo... anche se fosse un cristone alto 1,80 (ce ne sono) e facesse da bullo come se fosse un 'maggiore di 14 anni'.
Il 17enne, invece, ha avuto la 'messa in prova' perché sapete, non si può mica rovinare la vita di un ragazzo solo perché ha dato fuoco ad un barbone. Questo NON è un omicidio aggravato da futili motivi (l'avevamo fatto per NOIA, confessarono), come invece sarebbe stato se avesse avuto appena 1 anno in più.
Ecco in che mani siamo. E la giustizia?E il rispetto per le vittime? Qui, nella Culla del Diritto, vale solo il politicamente corretto e l'orientamenteo dei giudici.
Del resto non avete visto i pacchetti di sigarette? Foto vere, senza alcuna schermatura per privacy, di persone gravemente malate. Ma è 'politicamente corretto' no? Mentre uno come Lucio (l'assassino di Noemi) deve essere schermato e persino i bambini fatti vedere nei TG assieme a dei genitori consenzienti devono essere schermati anche se poi su FB postano foto a raffica di se stessi. Ma la logica, quand'é che è stata dichiarata obsoleta?
Danno fuoco a un barbone, la raggelante giustificazione di due minori