Sugli elicotteri Agusta e gli altri successi export...
15-7-18
Ecco un piccolo studio fatto sulla commercializzazione e la produzione dell'elicottero A.109, uno dei più famosi modelli medio-leggeri della categoria. Quest'elicottero classe 1971 è ancora in forma, adesso è in produzione il modello Trekker, che è una specie di incrocio tra l'A.109 e il meno potente A.119.
E' interessante notare quanti elicotteri siano stati venduti anche nel XXI secolo, segno che l'A.109 è stato aggiornato notevolmente e in parecchie generazioni successive (Power, Grand e altri nomi un pò trendy).
A.109: prima del 2000: 7 clienti e 65 elicotteri (a parte quelli nazionali, circa 30); dopo il 2000 (almeno come consegne): 16 clienti e 135 elicotteri. Assurdo.
NB: i primi 6 A.109 per il Venezuela sono andati alla Guardia Nazionale, che è come i CC italiani, quindi una forza di sicurezza interna, pertanto 'non dovrebbero' essere conteggiati nel totale dell'export a forze armate vere e proprie (ovvero, con compiti primari di tipo convenzionale, visto che anche CC e GdF sono 'militari')
Detto questo, gli A.109 esportati a vari enti militari o almeno paramilitari, sono i seguenti:
Argentina: 9 A.109 (ordine 1977, consegne 1979)*
Algeria: 15 A.109 (ordine 2009, consegne 2010-2011)
Angola: 3 A.109 (ordine 2015, consegne 2016)
Australia: 2 A.109 (ordine 2006, consegne 2007)
Bangladesh: 2 A.109 (ordine 2010, consegne 2011)
Belgio: 46 A.109 (ordine 1988, consegne 1992-1994)
Filippine: 3 A.109 (ordine 2012, consegne 2013)
Filippine: 8 A.109 (ordine 2013, consegne 2015)
Filippine: 2 A.109 (ordine 2014, consegne 2015)
Ghana: 2 A.109 (ordine 1995, consegne 1996)
Irak: 2 A.109 (ordine 1980, consegne 1982)
Libia: 2 A.109 (ordine 1980, consegne 1981)
Libia: 10 A.109 (ordine 2005, consegne 2006-2010)
Latvia: 2 A.109 (ordine 2006, consegne 2007)
Malesia: 11 A.109 (ordine 2003, consegne 2005-2006)
Mauretania: 2 A.109 (ordine 2013, consegne 2014)
Nigeria: 2 A.109 (ordine 2000, consegne 2001)
Nigeria: 4 A.109 (ordine 2002, consegne 2004)
Nigeria: 6 A.109 (ordine 2009, consegne 2010-2012)
Nuova Zelanda: 5 A.109 (ordine 2008, consegne 2011-2012)
Nuova Zelanda: 3 A.109 (ordine 2010, consegne 2012)
Perù: 12 A.109 (ordine 1990, consegne 1990-1991)
Regno Unito: 2 A.109 (ordine 1986, consegne 1987)
Stati Uniti: 8 A.109 (ordine 2000, consegne 2000-2001)**
Stati Uniti: 2 A.109 (ordine 2003, consegne 2004)*
Sudafrica: 30 A-109 (ordine 1999, consegne 2005-2009)
Svezia: 30 A.109 (ordine 2001, consegne 2006-2009)
Turkmenistan: 4 A.109 (ordine 2011, consegne 2016)
Venezuela: 4 A.109 (ordine 1979, consegne 1979)**
Venezuela: 2 A.109 (ordine 1981, consegne 1981)**
Venezuela: 6 A.109 (ordine 1983, consegne 1984)
Venezuela: 4 A.109 (ordine 1990, consegne 1990)
* i grassetti sono per gli ordini con consegne iniziate entro il 1992 (vedi wargame!)
** sono per guardia costiera o guardia nazionale, non per forze armate vere e proprie ma forze di sicurezza.
Se consideriamo tutto, abbiamo, come ordini (rapidamente eseguiti):
Anni '70: 13 (Argentina e Venezuela);
Anni '80: Belgio(46), Irak(2), Libia(2), Venezuela(8), R.U.(2)totale 60.
Anni '90: Ghana(2), Perù(12), Sudafrica(30), Venezuela(4), totale 48.
Anni '2000: Algeria(15), Australia(2), Libia(10), Latvia(2), Malesia(11), Nigeria(12), Nuova Zelanda(5), SU(10), Svezia(30), totalizzando ben 97 elicotteri, praticamente come nei 20 anni precedenti!
Anni '10(al 2016): Angola(3), Bangladesh(2), Filippine(13), Mauretania(2), N.Zelanda(3), Turkmenistan(4), totale: 27, una media che torna ai livelli degli anni '90 circa (4,5/anno vs 4,8).
Una certa decadenza di ordini si nota, insomma, a parte le Filippine, che hanno dato molto in questo senso, per il resto sono solo piccoli ordini negli ultimi anni, ma l'A.109 resta uno splendido 40enne. Chissà quanti ne avranno prodotti davvero, considerando anche gli enti paramilitari/sicurezza italiani, e i clienti civili in tutto il mondo. Probabilmente saranno più di 1.000 elicotteri (del resto, i Gazelle sono oltre 1.700 e i Bo.105 sono circa 1.500), ma non ho trovato notizie sul loro numero effettivamente costruito.
In tutto dovrebbero essere, quanto ai soli export militari: 13+60+48+97+27 = 245.
Ricapitolando:
Anni '70: 13
Anni '80: 60
Anni '90: 48
Anni '00: 97
Anni '10: 23 (al 2016)
Prima del 2000? 121
Dal 2000? 124
Incredibile ma vero, ci sono voluti circa 20 anni di servizio per vedere l'A.109 costruito in quantità per compiti militari. Forse il suo costo come bimotore era considerato eccessivo, così come il lungo tempo di sviluppo essendo entrato in servizio nei tardi anni '70 dopo un lungo e difficile lavoro di perfezionamento.
Entro il 1992? Ordini pari a 89 esemplari.
Peraltro, il totale è parzialmente erroneo, perché il Venezuela ha ordinato i primi 6 per la G.N. che è una forza di sicurezza, dunque dovrebbero essere 83, considerando anche la Guardia Costiera americana (altri 10 ma negli anni '90), abbiamo la riduzione da 245 a 229 (al massimo) consegnati a forze armate effettivamente operanti come tali.
Per le consegne entro metà 1992 (utile per il wargame) è verosimile che si trattasse di Argentina(9), Perù(12), Venezuela(10+6 per la G.N.), Irak (2), UK (2), Libia(2), Belgio(46), totale 83 o 89.
Questo totale, però, è falsato perché da un lato non conteggia quelli ordinati dall'E.I. come mezzi da osservazione, dall'altro non conteggia il fatto che, cosa più importante, le consegne degli elicotteri al Belgio, che da solo faceva oltre il 50% del totale (di fatto è stato il primo grande ordine per questo piccolo ma costoso elicottero, con tanto di mazzette incorporate), erano appena iniziate (da pochi mesi) e per giunta, mancavano ancora i 28 elicotteri controcarri mentre erano stati consegnati i primi ricognitori, simili a quelli italiani (le consegne iniziarono attorno al gennaio 1992).
In tutto è facile che sarebbe stato un totale di qualcosa tipo 89-30+20(??) totalizzando circa 90 elicotteri, di cui tra l'altro per l'E.I. ci sono gli EOA (elicotteri osservatori) e 5 comprati a suo tempo di cui due modificati con 4 missili TOW ciascuno.
Stando a wikipedia, gli A.109 comprati per le forze italiane sarebbero stati questi: 2 per l'AMI (VIP), non è chiaro quando comprati (ma prima del 1992), E.I. con 3 A.109VIP, 2 A.109AT(TOW), 24 A.109CM (16 EOA-1 e 8 EOA-2).
Stabilire a metà 1992 che ne fossero stati consegnati sui 20 esemplari alle F.A. italiane significherebbe quindi: 2 VIP per l'AMI, 5 per l'EI prima maniera, e 13 per l'EI seconda generazione, il che significa che sarebbero stati consegnati quasi tutti i 16 EOA-1 iniziali, che tra l'altro, a proposito di semplificazioni, avevano anche il carrello fisso (ed erano, per quel che ne so, disarmati e privi di dotazioni di ricognizione di cui hanno soltanto le predisposizioni...). Però da quel che ho saputo (fine 2019) dovrebbero essere stati tutti consegnati tra il 1988 e il 1990 circa, purtroppo ben poco ne so nel dettaglio. Mentre gli A.109 erano sicuramente in consegna al Belgio, dall'inizio del 1992; però non dovrebbero essercene stati più di una decina (e forse anche di meno) entro metà 1992, e soltanto nel modello da ricognizione. I primi A.109CM/TOW vennero consegnati verso metà 1993.
In tutto, per il nostro wargame: (metà 1992)
2 A.109VIP AMI,
3 A.109VIP EI,
2 A.109TOW,
(fino a) 24 A.109EOA (16 EOA-1 e 8 EOA-2), totalizzando (escluse le forze di sicurezza) un totale massimo e probabile di 31 esemplari; più
9 A.109 argentini (armati),
12 A.109 Perù (armati),
10+6 Venezuela (10 armati),
2 Irak (VIP),
2 UK (VIP),
2 Libia (apparentemente usati per i ricognitori o aereobersagli Mirach 100,
i primi 6(-max 10?) A.109 belgi (ricognitori).
Il totale sarebbe quindi di circa 43 esportati, più almeno 6 belgi, più fino a 31 italiani. All'epoca c'erano anche sui (valore massimo raggiunto a fine anno) 10-12 A.129 Mangusta più 5 prototipi (che peraltro non è chiaro se si possano considerare nel wargame; quel che è certo è che essi fossero stati nominati in una dozzina di esemplari verso la fine di quell'anno, sebbene la cosa anche qui, è piuttosto contraddittoria ma dovrebbe comprendere anche i 5 prototipi).
In tutto non erano poi così molti: circa 80 A.109, tutto conteggiato (con una buona dozzina di elicotteri ricognitori a piena capacità).
Di questi elicotteri:
-9 sono VIP
-quelli recce sono sui 14 (+16 per la predisposizione) esemplari
-quelli armati sono 33 di cui solo 2 armati di missili (o almeno, così ho determinato).
***
Ma se questo trend segna una certa flessione delle fortune degli A.109, non è certo la fine della 'dinastia' dei '9' dell'Agusta. Tutt'altro.
Quanto agli altri elicotteri prodotti dall'Agusta: da notare che l'Iran da solo ne prese oltre 200, quasi 200 per la Turchia, oltre 120 per la Grecia, tra i clienti maggiori, significano oltre 500 elicotteri commissionati solo per questi utenti.
Degli elicotteri moderni non è chiaro quanti siano gli A.109, wiki dice oltre 500, ma in realtà la stampa di settore all'inizio del millennio diceva già che erano oltre 700, di cui il 30% per utenti militari o para-militari, e quindi penso che da allora saranno arrivati sui 1.000! Solo gli ordini militari o para-militari raccolti dal SIPRI danno almeno 120 altri elicotteri e di sicuro ci sono anche quelli civili. Del resto non è altrimenti spiegabile l'obiquità di questo elicottero.
Ma c'é anche di peggio: l'AW 139, inizialmente l'Agusta aveva pensato ad un elicottero classe 6 tonnellate, poi si è unita la Bell, hanno fatto l'elicottero e poi sul più bello la Bell ha preso e se ne è andata via perché c'aveva da pensà ai convertiplani, incluso il BA-609. Bravi coglioni! Mentre i convertiplani continuano ad essere dei gingilli di utilità dubbia e diffusione limitata, l'AW-139 ha venduto oramai oltre 1.000 esemplari(!!!!!), malgrado abbia volato solo nel 2001, non so se mi spiego. La Bell non ne azzecca una, apparentemente, da decenni a questa parte.
L'Agustawestland ne ha venduti, da allora, un numero che fa concorrenza a quello dei Puma/Super Puma, e peggio che mai, continua allegramente, con oltre 70 nazioni e 250 operatori, anche se la maggior parte è civile o para-militare. Incredibile ma vero, rispetto all'A.109, classe 1971, è riuscito a vendere di più in metà tempo, pur essendo pesante il doppio (6 tonnellate contro 3!!!). Pazzesco.
Gli altri elicotteri made in Agusta, del resto, languono un pò: a parte il sempreverde A.109, a parte l'eccezionale successo dell'AW139, gli altri sono abbastanza al palo: l'A.129 è rimasto senza clienti a parte la Turchia; l'AW119 (del 1995) che è semplificato rispetto all'A.109 con unico motore e pattini in stile Huey, è prodotto in circa 200+ esemplari, che non è molto per una macchina di questo tipo; l'AW 149 (del 2009) da 8 t è prodotto in 5 esemplari ordinati , l'AW 159 (il vecchio Lynx) è anch'esso a fine produzione anche se riceve qualche ordine, l'AW 169 (2012) da 4,8 t ne ha prodotti poco più di 40 (ma oltre 160 ordinati) e l'AW 189 (2011) da 8 ton (sviluppo del '169) oltre 150 ordinati.
In altre parole, l'AW-139 da solo ha ricevuto più ordini di tutti gli altri elicotteri AW messi insieme negli ultimi 15 anni, visto che in tutto, l'AW-119, AW 149 (di cui nemmeno si parla più), AW 169 e AW 189 hanno ottenuto complessivamente ordini per poco più di 500 esemplari, mentre gli AW 139 sono oltre 1000. Anche aggiungendo gli AW 159 e AW 109 non si dovrebbe avvicinare l'AW 139 che resta senz'altro l'elicottero più di successo dell'AW. Alla faccia della Bell, che come sempre, è fuori tempo nella gestione dei suoi programmi, come nel caso dei Bell 222 e 230.
Mod. Peso Anno Numero Rateo annuale
A.109 3 t 1971 oltre 800-900? (circa 20/anno) Primo progetto originale posto in produzione di serie
A.119 2,5 t 1995 oltre 200 (circa 10/anno) Derivato 'economico' dell' A.109.
A.129 3+t 1983 circa 100 (circa 3/anno)
A.139 6 t 2001 oltre 1000 (circa 40/anno) Co-sviluppato con Bell per mercato civile.
A.149 8 t 2009 5? Derivato dall'A.139 ma come mezzo militare. Di fatto 'morto'.
A.159 5 t ? 80? E' il vecchio Lynx inglese.
A.169 5 t 2012 oltre 160 (circa 25/anno) Nuovo progetto classe 5 tonnellate.
A.189 8 t 2011 oltre 150 (circa 20/anno) Derivato civile dell'A.149 (un 'ritorno', insomma).
E gli altri? L'arcinemica Airbus ha venduto quasi 4.000 Ecureil, ma la cosa più interessante è come anche loro, dopo avere prodotto oltre 1.000 Puma/Super Puma ecc ecc, si sono spostati sempre di più sugli elicotteri medi da 6-8 tonnellate. L'H 175 sino-francese, da 7 tonnellate, volato nel 2009 come nuovo progetto, venduto sui 100 esemplari, ma sopratutto con una produzione prevista in Cina per i prossimi 20 anni in 1.000 esemplari, se quest'accordo sarà totalmente onorato è l'affare del secolo per gli elicotteri. Il 'forse' è dovuto alla crisi dell'industria estrattiva e al fatto che del contratto per 160 A.189 di cui si parlava nel 2015 con i russi, non se ne è sentito più parlare (anzi, recentemente si parlava di 150 elicotteri complessivamente ordinati, bah, nemmeno nel sito di Leonardo si è parlato più di questo gigantesco contratto).
Poi c'é il molto pubblicitato H-160, il 'AW-139 killer' da consegnare dal prossimo anno, già scelto in almeno 160 esemplari solo dalla difesa francese per sostituire quasi 400 elicotteri più piccoli e vecchi. Però non è ancora entrato in servizio pur avendo già circa 300 ordini. La battaglia si fa interessante.... Gli americani non sono molto presenti: l'S-92 ha prodotto circa 300 esemplari, non moltissimo in effetti, e molto meno degli oltre 1.000 S-76 Spirit prodotti fino ad oggi.
Altri velivoli Made in Italì
Sea King esportati: apparentemente un totale di 49, più circa 36 per la MM e circa 30+ per l'AMI, per cui l'Agusta avrà costruito circa 120 elicotteri solo considerando i clienti militari, più un piccolo numero almeno di mezzi civili come l'elicottero del Papa. La Westland, per comparazione, ha avuto più successo, visto che ha realizzato circa 340 elicotteri tra Sea King e Commando.
Esportati anche ben 78 AB-212ASW, a parte i circa 65 prodotti per la MMI.
SF-260: fino al 1992: circa 499 (valutazione minima: intervallo 499-590 ) di cui quelli armati (W o TP) sono presumibilmente: 264+46TP = 310 ; dopo il 1992, altri 117 esemplari. Di questi quelli dopo il 2000 erano 73.
Quindi, gli SF-260 sono stati prodotti davvero in quantità: fino al 1992, circa 500-590 più attorno ai 30 per l'AMI, poi altri circa 120 esemplari, totalizzando qualcosa, come solo impiego militare, come 650-750 esemplari, ovvero circa il 75% del totale prodotto. Il valore militare di questi velivoli, ovviamente, è molto dubbio, essendo pur sempre aereoplani leggeri con un minimo di armamento e prestazioni non esaltanti, degne di un caccia CR.30 più che di un velivolo da combattimento moderno. Però il numero è alto e per azioni di controguerriglia, chiaramente contro nemici non abbastanza organizzati, è pur sempre un apparecchio molto utile, malgrado le prestazioni e la capacità di carico utile al limite (due lanciarazzi sono l'armamento tipico, al limite integrati da due mitragliatrici). Il tipo TP, più potente, potrebbe essere un miglior combattente, ma forse costa anche di più ed ha avuto una scarsa diffusione, schiacciato dai Pilatus e Tucano, che sono ben più potenti.
G-222: circa 49 esportati, più gli almeno 44 per l'AM = circa 95 aerei prodotti all'epoca (1992). Pochi altri dopo, totalizzando circa 100 esemplari.
Francia contro Italia: chi vince?
Ci si potrebbe infine chiedere: specchio specchio delle mie brame, qual'é la fabbrica di elicotteri più prolifica del reame (Europa)?
Limitiamoci al discorso della rivalità italo-francese, che appare essere l'unica possibile dati i numeri in gioco:
ITALIA: ha prodotto complessivamente: circa 1.000 A.109, circa 60+ A.129, 200+ A.119, 900+ AW139, 5? AW149, 80? AW 159, 150+ AW 169, 150+ AW 189+150 EH-101 = circa 2.600 elicotteri di disegno proprio o 'incorporato' con la Westland. Più elicotteri prodotti su licenza: oltre 800 AB 47, 240 AB-204, 500+ AB 205, circa 1.000 AB.206, più un numero non noto ma che potrebbe essere sui 300+ AB-212 e 200 AB-412 di vario tipo.
le esportazioni di AB 212 sono state di ben 113 terrestri e 78 AB 212ASW . L'esercito ne ha avuti almeno 18(o 19?), l'AM attorno ai 33 esemplari, certamente vi sono anche altri servizi o anche compagnie in Italia e all'estero che li hanno ricevuti. Per cui il totale di 300 è facilmente ecceduto, anche se non è dato sapere di quanto (400?). Gli AB-412 sono anche meno noti, ma pare che almeno 72 siano stati esportati esclusi quelli civili (se ve ne sono stati), mentre per le forze italiane ci sono stati oltre 30 mezzi, quindi il totale sicuramente eccede i 100 esemplari. In tutto tra AB 212 e 412 saranno arrivati attorno ai 500 esemplari prodotti su licenza.
Infine vi sono gli SH-3 Sea King, che sono stati prodotti presumibilmente in circa 120 esemplari, poi vi sarebbero anche gli NH-360/500 prodotti dalla Nardi e i CH-47 prodotti dalla Elicotteri Meridionali, ma almeno formalmente questi mezzi non sono mai stati prodotti dall'Agusta di per sé ma da altre ditte, per quando sono state incorporate probaibilmente non avevano già più elicotteri di questo tipo in produzione, per cui è difficile dire quanti e quali sono stati prodotti da esse.
In tutto, si dovrebbe trattare di circa 2.600 elicotteri di progetto proprio o incorporato, più almeno 3200 prodotti su licenza. In tutto abbiamo un valore prossimo ai 6.000 elicotteri anche senza considerare il contributo delle altre ditte Nardi e E.Meridionali che comunque non 'allungherebbero' molto i numeri disponibili.
Notare che nel conteggio non sono stati numerati anche gli elicotteri Westland prodotti interamente prima dell'unione con l'Agusta: tra gli altri, il Whirlwind, il Wessex, il Sea King e lo Scout. Ma non sarebbe corretto marcare in questo modo macchine che sono uscite dalla produzione e spesso, anche dal servizio, prima ancora di questa fusione, non avendo nulla a che fare con l'Agusta. Tra l'altro, la Westland con il Sea King ebbe molta più fortuna, producendone circa 340 esemplari di tutti i tipi anche terrestri, contro circa 120 italiani.
L'Aerospatiale, poi Eurocopter/Airbus, anche considerando solo il ramo 'francese', ha invece:
Alouette II: circa 1.200
Alouette III: circa 2.000
Gazelle: oltre 1.700.
Ecureuil: circa 4.000.
Dauphin e simili: oltre 1.000
Puma: circa 700
Super Frelon: circa 110
E questo è un elenco altamente incompleto. Per esempio, mancano i Super Puma/Cougar, altri tipi di elicotteri leggeri più recenti, i Tigre e i nuovissimi EC175 e H160...
In tutto abbiamo già così, qualcosa come 10.000+ elicotteri, per cui almeno storicamente, non c'é dubbio che la Francia abbia prodotto molti più elicotteri dell'Italia.
Ma la cosa diventa ancora più evidente a riconoscimento delle capacità francesi del settore, se si considerno almeno 3 differenti fattori: 1)- se si considerano solo i progetti nazionali, effettivamente il divario diventa anche più evidente, perché l'AW perde circa la metà dei suoi numeri, riducendosi a 2.600, inclusi elicotteri co-sviluppati con altre ditte (è il caso dell'AW-139 e dell'EH-101), mentre gli elicotteri francesi sono tutti originali e il solo Ecoureil ha numeri maggiori di tutti gli Agusta 'originali' messi insieme.
Questa stabilità francese nei numeri indica che loro, così come nel settore missilistico, ebbero uno straordinario successo di progettazione e produzione nel dopoguerra nel settore ala rotante, mentre gli italiani, pur non mancando di progetti propri assai validi, dovettero gran parte delle loro fortune con decenni di produzione di modelli Bell e Sikorsky su licenza. Al resto pensarono le generosissime commesse da parte degli infiniti corpi di stato che necessitavano di una 'flotta aerea', con tutti i costi del caso per il contribuente, del resto l'Agusta era pienamente integrata nel giro della politica (a quanto pare, d'area socialista) e il figlio del Re si dice fu alla base dell'accordo con la Persia per una grande fornitura di elicotteri, essendo amico dei regnanti. Sono tutte cose note, tutte cose che 'accadono' anche altrove, ma forse per le spese interne si poteva fare più economia invece di moltiplicare pani e pesci perché ci sono 3-4 servizi che fanno lo stesso ruolo e si fanno concorrenza tra di loro.
2- gli elicotteri italiani sono sistematicamente dotati di motori stranieri, anche se prodotti/migliorati in Italia; non c'é un solo motore born in Italì in tutta la storia del dopoguerra aeronautico, almeno escludendo gli ultraleggeri. Al contrario, i francesi hanno usato praticamente sempre motori di propria realizzazione e progettazione, un fattore veramente notevole se ci si pensa, data la non banalità di progettare un motore per elicotteri.
3- quanto alle installazioni militari, visto che molti di questi elicotteri erano per forze armate, giova anche ricordare che la Francia ha prodotto un intero campionario di armi adatte, e in particolare una grande famiglia di missili di vario genere, sia controcarri che aria-terra che aria-aria, dall'AS-11 al Mistral ACP. Anche nell'avionica ci hanno dato dentro.
15-7-18
Ecco un piccolo studio fatto sulla commercializzazione e la produzione dell'elicottero A.109, uno dei più famosi modelli medio-leggeri della categoria. Quest'elicottero classe 1971 è ancora in forma, adesso è in produzione il modello Trekker, che è una specie di incrocio tra l'A.109 e il meno potente A.119.
E' interessante notare quanti elicotteri siano stati venduti anche nel XXI secolo, segno che l'A.109 è stato aggiornato notevolmente e in parecchie generazioni successive (Power, Grand e altri nomi un pò trendy).
A.109: prima del 2000: 7 clienti e 65 elicotteri (a parte quelli nazionali, circa 30); dopo il 2000 (almeno come consegne): 16 clienti e 135 elicotteri. Assurdo.
NB: i primi 6 A.109 per il Venezuela sono andati alla Guardia Nazionale, che è come i CC italiani, quindi una forza di sicurezza interna, pertanto 'non dovrebbero' essere conteggiati nel totale dell'export a forze armate vere e proprie (ovvero, con compiti primari di tipo convenzionale, visto che anche CC e GdF sono 'militari')
Detto questo, gli A.109 esportati a vari enti militari o almeno paramilitari, sono i seguenti:
Argentina: 9 A.109 (ordine 1977, consegne 1979)*
Algeria: 15 A.109 (ordine 2009, consegne 2010-2011)
Angola: 3 A.109 (ordine 2015, consegne 2016)
Australia: 2 A.109 (ordine 2006, consegne 2007)
Bangladesh: 2 A.109 (ordine 2010, consegne 2011)
Belgio: 46 A.109 (ordine 1988, consegne 1992-1994)
Filippine: 3 A.109 (ordine 2012, consegne 2013)
Filippine: 8 A.109 (ordine 2013, consegne 2015)
Filippine: 2 A.109 (ordine 2014, consegne 2015)
Ghana: 2 A.109 (ordine 1995, consegne 1996)
Irak: 2 A.109 (ordine 1980, consegne 1982)
Libia: 2 A.109 (ordine 1980, consegne 1981)
Libia: 10 A.109 (ordine 2005, consegne 2006-2010)
Latvia: 2 A.109 (ordine 2006, consegne 2007)
Malesia: 11 A.109 (ordine 2003, consegne 2005-2006)
Mauretania: 2 A.109 (ordine 2013, consegne 2014)
Nigeria: 2 A.109 (ordine 2000, consegne 2001)
Nigeria: 4 A.109 (ordine 2002, consegne 2004)
Nigeria: 6 A.109 (ordine 2009, consegne 2010-2012)
Nuova Zelanda: 5 A.109 (ordine 2008, consegne 2011-2012)
Nuova Zelanda: 3 A.109 (ordine 2010, consegne 2012)
Perù: 12 A.109 (ordine 1990, consegne 1990-1991)
Regno Unito: 2 A.109 (ordine 1986, consegne 1987)
Stati Uniti: 8 A.109 (ordine 2000, consegne 2000-2001)**
Stati Uniti: 2 A.109 (ordine 2003, consegne 2004)*
Sudafrica: 30 A-109 (ordine 1999, consegne 2005-2009)
Svezia: 30 A.109 (ordine 2001, consegne 2006-2009)
Turkmenistan: 4 A.109 (ordine 2011, consegne 2016)
Venezuela: 4 A.109 (ordine 1979, consegne 1979)**
Venezuela: 2 A.109 (ordine 1981, consegne 1981)**
Venezuela: 6 A.109 (ordine 1983, consegne 1984)
Venezuela: 4 A.109 (ordine 1990, consegne 1990)
* i grassetti sono per gli ordini con consegne iniziate entro il 1992 (vedi wargame!)
** sono per guardia costiera o guardia nazionale, non per forze armate vere e proprie ma forze di sicurezza.
Se consideriamo tutto, abbiamo, come ordini (rapidamente eseguiti):
Anni '70: 13 (Argentina e Venezuela);
Anni '80: Belgio(46), Irak(2), Libia(2), Venezuela(8), R.U.(2)totale 60.
Anni '90: Ghana(2), Perù(12), Sudafrica(30), Venezuela(4), totale 48.
Anni '2000: Algeria(15), Australia(2), Libia(10), Latvia(2), Malesia(11), Nigeria(12), Nuova Zelanda(5), SU(10), Svezia(30), totalizzando ben 97 elicotteri, praticamente come nei 20 anni precedenti!
Anni '10(al 2016): Angola(3), Bangladesh(2), Filippine(13), Mauretania(2), N.Zelanda(3), Turkmenistan(4), totale: 27, una media che torna ai livelli degli anni '90 circa (4,5/anno vs 4,8).
Una certa decadenza di ordini si nota, insomma, a parte le Filippine, che hanno dato molto in questo senso, per il resto sono solo piccoli ordini negli ultimi anni, ma l'A.109 resta uno splendido 40enne. Chissà quanti ne avranno prodotti davvero, considerando anche gli enti paramilitari/sicurezza italiani, e i clienti civili in tutto il mondo. Probabilmente saranno più di 1.000 elicotteri (del resto, i Gazelle sono oltre 1.700 e i Bo.105 sono circa 1.500), ma non ho trovato notizie sul loro numero effettivamente costruito.
In tutto dovrebbero essere, quanto ai soli export militari: 13+60+48+97+27 = 245.
Ricapitolando:
Anni '70: 13
Anni '80: 60
Anni '90: 48
Anni '00: 97
Anni '10: 23 (al 2016)
Prima del 2000? 121
Dal 2000? 124
Incredibile ma vero, ci sono voluti circa 20 anni di servizio per vedere l'A.109 costruito in quantità per compiti militari. Forse il suo costo come bimotore era considerato eccessivo, così come il lungo tempo di sviluppo essendo entrato in servizio nei tardi anni '70 dopo un lungo e difficile lavoro di perfezionamento.
Entro il 1992? Ordini pari a 89 esemplari.
Peraltro, il totale è parzialmente erroneo, perché il Venezuela ha ordinato i primi 6 per la G.N. che è una forza di sicurezza, dunque dovrebbero essere 83, considerando anche la Guardia Costiera americana (altri 10 ma negli anni '90), abbiamo la riduzione da 245 a 229 (al massimo) consegnati a forze armate effettivamente operanti come tali.
Per le consegne entro metà 1992 (utile per il wargame) è verosimile che si trattasse di Argentina(9), Perù(12), Venezuela(10+6 per la G.N.), Irak (2), UK (2), Libia(2), Belgio(46), totale 83 o 89.
Questo totale, però, è falsato perché da un lato non conteggia quelli ordinati dall'E.I. come mezzi da osservazione, dall'altro non conteggia il fatto che, cosa più importante, le consegne degli elicotteri al Belgio, che da solo faceva oltre il 50% del totale (di fatto è stato il primo grande ordine per questo piccolo ma costoso elicottero, con tanto di mazzette incorporate), erano appena iniziate (da pochi mesi) e per giunta, mancavano ancora i 28 elicotteri controcarri mentre erano stati consegnati i primi ricognitori, simili a quelli italiani (le consegne iniziarono attorno al gennaio 1992).
In tutto è facile che sarebbe stato un totale di qualcosa tipo 89-30+20(??) totalizzando circa 90 elicotteri, di cui tra l'altro per l'E.I. ci sono gli EOA (elicotteri osservatori) e 5 comprati a suo tempo di cui due modificati con 4 missili TOW ciascuno.
Stando a wikipedia, gli A.109 comprati per le forze italiane sarebbero stati questi: 2 per l'AMI (VIP), non è chiaro quando comprati (ma prima del 1992), E.I. con 3 A.109VIP, 2 A.109AT(TOW), 24 A.109CM (16 EOA-1 e 8 EOA-2).
Stabilire a metà 1992 che ne fossero stati consegnati sui 20 esemplari alle F.A. italiane significherebbe quindi: 2 VIP per l'AMI, 5 per l'EI prima maniera, e 13 per l'EI seconda generazione, il che significa che sarebbero stati consegnati quasi tutti i 16 EOA-1 iniziali, che tra l'altro, a proposito di semplificazioni, avevano anche il carrello fisso (ed erano, per quel che ne so, disarmati e privi di dotazioni di ricognizione di cui hanno soltanto le predisposizioni...). Però da quel che ho saputo (fine 2019) dovrebbero essere stati tutti consegnati tra il 1988 e il 1990 circa, purtroppo ben poco ne so nel dettaglio. Mentre gli A.109 erano sicuramente in consegna al Belgio, dall'inizio del 1992; però non dovrebbero essercene stati più di una decina (e forse anche di meno) entro metà 1992, e soltanto nel modello da ricognizione. I primi A.109CM/TOW vennero consegnati verso metà 1993.
In tutto, per il nostro wargame: (metà 1992)
2 A.109VIP AMI,
3 A.109VIP EI,
2 A.109TOW,
(fino a) 24 A.109EOA (16 EOA-1 e 8 EOA-2), totalizzando (escluse le forze di sicurezza) un totale massimo e probabile di 31 esemplari; più
9 A.109 argentini (armati),
12 A.109 Perù (armati),
10+6 Venezuela (10 armati),
2 Irak (VIP),
2 UK (VIP),
2 Libia (apparentemente usati per i ricognitori o aereobersagli Mirach 100,
i primi 6(-max 10?) A.109 belgi (ricognitori).
Il totale sarebbe quindi di circa 43 esportati, più almeno 6 belgi, più fino a 31 italiani. All'epoca c'erano anche sui (valore massimo raggiunto a fine anno) 10-12 A.129 Mangusta più 5 prototipi (che peraltro non è chiaro se si possano considerare nel wargame; quel che è certo è che essi fossero stati nominati in una dozzina di esemplari verso la fine di quell'anno, sebbene la cosa anche qui, è piuttosto contraddittoria ma dovrebbe comprendere anche i 5 prototipi).
In tutto non erano poi così molti: circa 80 A.109, tutto conteggiato (con una buona dozzina di elicotteri ricognitori a piena capacità).
Di questi elicotteri:
-9 sono VIP
-quelli recce sono sui 14 (+16 per la predisposizione) esemplari
-quelli armati sono 33 di cui solo 2 armati di missili (o almeno, così ho determinato).
***
Ma se questo trend segna una certa flessione delle fortune degli A.109, non è certo la fine della 'dinastia' dei '9' dell'Agusta. Tutt'altro.
Quanto agli altri elicotteri prodotti dall'Agusta: da notare che l'Iran da solo ne prese oltre 200, quasi 200 per la Turchia, oltre 120 per la Grecia, tra i clienti maggiori, significano oltre 500 elicotteri commissionati solo per questi utenti.
Degli elicotteri moderni non è chiaro quanti siano gli A.109, wiki dice oltre 500, ma in realtà la stampa di settore all'inizio del millennio diceva già che erano oltre 700, di cui il 30% per utenti militari o para-militari, e quindi penso che da allora saranno arrivati sui 1.000! Solo gli ordini militari o para-militari raccolti dal SIPRI danno almeno 120 altri elicotteri e di sicuro ci sono anche quelli civili. Del resto non è altrimenti spiegabile l'obiquità di questo elicottero.
Ma c'é anche di peggio: l'AW 139, inizialmente l'Agusta aveva pensato ad un elicottero classe 6 tonnellate, poi si è unita la Bell, hanno fatto l'elicottero e poi sul più bello la Bell ha preso e se ne è andata via perché c'aveva da pensà ai convertiplani, incluso il BA-609. Bravi coglioni! Mentre i convertiplani continuano ad essere dei gingilli di utilità dubbia e diffusione limitata, l'AW-139 ha venduto oramai oltre 1.000 esemplari(!!!!!), malgrado abbia volato solo nel 2001, non so se mi spiego. La Bell non ne azzecca una, apparentemente, da decenni a questa parte.
L'Agustawestland ne ha venduti, da allora, un numero che fa concorrenza a quello dei Puma/Super Puma, e peggio che mai, continua allegramente, con oltre 70 nazioni e 250 operatori, anche se la maggior parte è civile o para-militare. Incredibile ma vero, rispetto all'A.109, classe 1971, è riuscito a vendere di più in metà tempo, pur essendo pesante il doppio (6 tonnellate contro 3!!!). Pazzesco.
Gli altri elicotteri made in Agusta, del resto, languono un pò: a parte il sempreverde A.109, a parte l'eccezionale successo dell'AW139, gli altri sono abbastanza al palo: l'A.129 è rimasto senza clienti a parte la Turchia; l'AW119 (del 1995) che è semplificato rispetto all'A.109 con unico motore e pattini in stile Huey, è prodotto in circa 200+ esemplari, che non è molto per una macchina di questo tipo; l'AW 149 (del 2009) da 8 t è prodotto in 5 esemplari ordinati , l'AW 159 (il vecchio Lynx) è anch'esso a fine produzione anche se riceve qualche ordine, l'AW 169 (2012) da 4,8 t ne ha prodotti poco più di 40 (ma oltre 160 ordinati) e l'AW 189 (2011) da 8 ton (sviluppo del '169) oltre 150 ordinati.
In altre parole, l'AW-139 da solo ha ricevuto più ordini di tutti gli altri elicotteri AW messi insieme negli ultimi 15 anni, visto che in tutto, l'AW-119, AW 149 (di cui nemmeno si parla più), AW 169 e AW 189 hanno ottenuto complessivamente ordini per poco più di 500 esemplari, mentre gli AW 139 sono oltre 1000. Anche aggiungendo gli AW 159 e AW 109 non si dovrebbe avvicinare l'AW 139 che resta senz'altro l'elicottero più di successo dell'AW. Alla faccia della Bell, che come sempre, è fuori tempo nella gestione dei suoi programmi, come nel caso dei Bell 222 e 230.
Mod. Peso Anno Numero Rateo annuale
A.109 3 t 1971 oltre 800-900? (circa 20/anno) Primo progetto originale posto in produzione di serie
A.119 2,5 t 1995 oltre 200 (circa 10/anno) Derivato 'economico' dell' A.109.
A.129 3+t 1983 circa 100 (circa 3/anno)
A.139 6 t 2001 oltre 1000 (circa 40/anno) Co-sviluppato con Bell per mercato civile.
A.149 8 t 2009 5? Derivato dall'A.139 ma come mezzo militare. Di fatto 'morto'.
A.159 5 t ? 80? E' il vecchio Lynx inglese.
A.169 5 t 2012 oltre 160 (circa 25/anno) Nuovo progetto classe 5 tonnellate.
A.189 8 t 2011 oltre 150 (circa 20/anno) Derivato civile dell'A.149 (un 'ritorno', insomma).
E gli altri? L'arcinemica Airbus ha venduto quasi 4.000 Ecureil, ma la cosa più interessante è come anche loro, dopo avere prodotto oltre 1.000 Puma/Super Puma ecc ecc, si sono spostati sempre di più sugli elicotteri medi da 6-8 tonnellate. L'H 175 sino-francese, da 7 tonnellate, volato nel 2009 come nuovo progetto, venduto sui 100 esemplari, ma sopratutto con una produzione prevista in Cina per i prossimi 20 anni in 1.000 esemplari, se quest'accordo sarà totalmente onorato è l'affare del secolo per gli elicotteri. Il 'forse' è dovuto alla crisi dell'industria estrattiva e al fatto che del contratto per 160 A.189 di cui si parlava nel 2015 con i russi, non se ne è sentito più parlare (anzi, recentemente si parlava di 150 elicotteri complessivamente ordinati, bah, nemmeno nel sito di Leonardo si è parlato più di questo gigantesco contratto).
Poi c'é il molto pubblicitato H-160, il 'AW-139 killer' da consegnare dal prossimo anno, già scelto in almeno 160 esemplari solo dalla difesa francese per sostituire quasi 400 elicotteri più piccoli e vecchi. Però non è ancora entrato in servizio pur avendo già circa 300 ordini. La battaglia si fa interessante.... Gli americani non sono molto presenti: l'S-92 ha prodotto circa 300 esemplari, non moltissimo in effetti, e molto meno degli oltre 1.000 S-76 Spirit prodotti fino ad oggi.
Altri velivoli Made in Italì
Sea King esportati: apparentemente un totale di 49, più circa 36 per la MM e circa 30+ per l'AMI, per cui l'Agusta avrà costruito circa 120 elicotteri solo considerando i clienti militari, più un piccolo numero almeno di mezzi civili come l'elicottero del Papa. La Westland, per comparazione, ha avuto più successo, visto che ha realizzato circa 340 elicotteri tra Sea King e Commando.
Esportati anche ben 78 AB-212ASW, a parte i circa 65 prodotti per la MMI.
SF-260: fino al 1992: circa 499 (valutazione minima: intervallo 499-590 ) di cui quelli armati (W o TP) sono presumibilmente: 264+46TP = 310 ; dopo il 1992, altri 117 esemplari. Di questi quelli dopo il 2000 erano 73.
Quindi, gli SF-260 sono stati prodotti davvero in quantità: fino al 1992, circa 500-590 più attorno ai 30 per l'AMI, poi altri circa 120 esemplari, totalizzando qualcosa, come solo impiego militare, come 650-750 esemplari, ovvero circa il 75% del totale prodotto. Il valore militare di questi velivoli, ovviamente, è molto dubbio, essendo pur sempre aereoplani leggeri con un minimo di armamento e prestazioni non esaltanti, degne di un caccia CR.30 più che di un velivolo da combattimento moderno. Però il numero è alto e per azioni di controguerriglia, chiaramente contro nemici non abbastanza organizzati, è pur sempre un apparecchio molto utile, malgrado le prestazioni e la capacità di carico utile al limite (due lanciarazzi sono l'armamento tipico, al limite integrati da due mitragliatrici). Il tipo TP, più potente, potrebbe essere un miglior combattente, ma forse costa anche di più ed ha avuto una scarsa diffusione, schiacciato dai Pilatus e Tucano, che sono ben più potenti.
G-222: circa 49 esportati, più gli almeno 44 per l'AM = circa 95 aerei prodotti all'epoca (1992). Pochi altri dopo, totalizzando circa 100 esemplari.
Francia contro Italia: chi vince?
Ci si potrebbe infine chiedere: specchio specchio delle mie brame, qual'é la fabbrica di elicotteri più prolifica del reame (Europa)?
Limitiamoci al discorso della rivalità italo-francese, che appare essere l'unica possibile dati i numeri in gioco:
ITALIA: ha prodotto complessivamente: circa 1.000 A.109, circa 60+ A.129, 200+ A.119, 900+ AW139, 5? AW149, 80? AW 159, 150+ AW 169, 150+ AW 189+150 EH-101 = circa 2.600 elicotteri di disegno proprio o 'incorporato' con la Westland. Più elicotteri prodotti su licenza: oltre 800 AB 47, 240 AB-204, 500+ AB 205, circa 1.000 AB.206, più un numero non noto ma che potrebbe essere sui 300+ AB-212 e 200 AB-412 di vario tipo.
le esportazioni di AB 212 sono state di ben 113 terrestri e 78 AB 212ASW . L'esercito ne ha avuti almeno 18(o 19?), l'AM attorno ai 33 esemplari, certamente vi sono anche altri servizi o anche compagnie in Italia e all'estero che li hanno ricevuti. Per cui il totale di 300 è facilmente ecceduto, anche se non è dato sapere di quanto (400?). Gli AB-412 sono anche meno noti, ma pare che almeno 72 siano stati esportati esclusi quelli civili (se ve ne sono stati), mentre per le forze italiane ci sono stati oltre 30 mezzi, quindi il totale sicuramente eccede i 100 esemplari. In tutto tra AB 212 e 412 saranno arrivati attorno ai 500 esemplari prodotti su licenza.
Infine vi sono gli SH-3 Sea King, che sono stati prodotti presumibilmente in circa 120 esemplari, poi vi sarebbero anche gli NH-360/500 prodotti dalla Nardi e i CH-47 prodotti dalla Elicotteri Meridionali, ma almeno formalmente questi mezzi non sono mai stati prodotti dall'Agusta di per sé ma da altre ditte, per quando sono state incorporate probaibilmente non avevano già più elicotteri di questo tipo in produzione, per cui è difficile dire quanti e quali sono stati prodotti da esse.
In tutto, si dovrebbe trattare di circa 2.600 elicotteri di progetto proprio o incorporato, più almeno 3200 prodotti su licenza. In tutto abbiamo un valore prossimo ai 6.000 elicotteri anche senza considerare il contributo delle altre ditte Nardi e E.Meridionali che comunque non 'allungherebbero' molto i numeri disponibili.
Notare che nel conteggio non sono stati numerati anche gli elicotteri Westland prodotti interamente prima dell'unione con l'Agusta: tra gli altri, il Whirlwind, il Wessex, il Sea King e lo Scout. Ma non sarebbe corretto marcare in questo modo macchine che sono uscite dalla produzione e spesso, anche dal servizio, prima ancora di questa fusione, non avendo nulla a che fare con l'Agusta. Tra l'altro, la Westland con il Sea King ebbe molta più fortuna, producendone circa 340 esemplari di tutti i tipi anche terrestri, contro circa 120 italiani.
L'Aerospatiale, poi Eurocopter/Airbus, anche considerando solo il ramo 'francese', ha invece:
Alouette II: circa 1.200
Alouette III: circa 2.000
Gazelle: oltre 1.700.
Ecureuil: circa 4.000.
Dauphin e simili: oltre 1.000
Puma: circa 700
Super Frelon: circa 110
E questo è un elenco altamente incompleto. Per esempio, mancano i Super Puma/Cougar, altri tipi di elicotteri leggeri più recenti, i Tigre e i nuovissimi EC175 e H160...
In tutto abbiamo già così, qualcosa come 10.000+ elicotteri, per cui almeno storicamente, non c'é dubbio che la Francia abbia prodotto molti più elicotteri dell'Italia.
Ma la cosa diventa ancora più evidente a riconoscimento delle capacità francesi del settore, se si considerno almeno 3 differenti fattori: 1)- se si considerano solo i progetti nazionali, effettivamente il divario diventa anche più evidente, perché l'AW perde circa la metà dei suoi numeri, riducendosi a 2.600, inclusi elicotteri co-sviluppati con altre ditte (è il caso dell'AW-139 e dell'EH-101), mentre gli elicotteri francesi sono tutti originali e il solo Ecoureil ha numeri maggiori di tutti gli Agusta 'originali' messi insieme.
Questa stabilità francese nei numeri indica che loro, così come nel settore missilistico, ebbero uno straordinario successo di progettazione e produzione nel dopoguerra nel settore ala rotante, mentre gli italiani, pur non mancando di progetti propri assai validi, dovettero gran parte delle loro fortune con decenni di produzione di modelli Bell e Sikorsky su licenza. Al resto pensarono le generosissime commesse da parte degli infiniti corpi di stato che necessitavano di una 'flotta aerea', con tutti i costi del caso per il contribuente, del resto l'Agusta era pienamente integrata nel giro della politica (a quanto pare, d'area socialista) e il figlio del Re si dice fu alla base dell'accordo con la Persia per una grande fornitura di elicotteri, essendo amico dei regnanti. Sono tutte cose note, tutte cose che 'accadono' anche altrove, ma forse per le spese interne si poteva fare più economia invece di moltiplicare pani e pesci perché ci sono 3-4 servizi che fanno lo stesso ruolo e si fanno concorrenza tra di loro.
2- gli elicotteri italiani sono sistematicamente dotati di motori stranieri, anche se prodotti/migliorati in Italia; non c'é un solo motore born in Italì in tutta la storia del dopoguerra aeronautico, almeno escludendo gli ultraleggeri. Al contrario, i francesi hanno usato praticamente sempre motori di propria realizzazione e progettazione, un fattore veramente notevole se ci si pensa, data la non banalità di progettare un motore per elicotteri.
3- quanto alle installazioni militari, visto che molti di questi elicotteri erano per forze armate, giova anche ricordare che la Francia ha prodotto un intero campionario di armi adatte, e in particolare una grande famiglia di missili di vario genere, sia controcarri che aria-terra che aria-aria, dall'AS-11 al Mistral ACP. Anche nell'avionica ci hanno dato dentro.
16-7-18
Alle volte basta poco per far inceppare un meccanismo. Un piccolo particolare, per esempio, un pò troppo a lungo trascurato. Ma non è detto che alla fine, questo sia un male. E' il caso della OTO Melara Gorgona e la modalità di applicazione è l'ambiente classico del wargame che elaboro, come per esempio quello ITA-UK, su cui ho già scritto un bel pò. Il problema non è tanto questa vetturetta blindata di per sé, ma la sua importanza per l'esercito schierato. In altre parole, visto che è praticamente impossibile capire quanti veicoli non corazzati e armi leggere siano utilizzabili negli arsenali delle nazioni coinvolte in questo wargame, tanto vale considerare se non altro il numero schierabile in 1a linea, come già accade con i velivoli, che hanno un numero definito in precedenza. Naturalmente, questo fa la differenza quando c'é da schierare le armate a terra, e per una semplice ragione. Visto che i mezzi corazzati sono generalmente noti in termini numerici, e che non hanno limiti di schieramento a parte i prototipi, è facile fare dei conti basandosi su di essi. In pratica, ogni schieramento può ottenere, per ogni singolo mezzo corazzato di prima linea, 10 veicoli non corazzati. E per ogni veicolo non corazzato, 10 soldati o se si preferisce, 100 per ogni mezzo corazzato.
Questa logica è semplice; ma è proprio voluto e intenzionale che sia così, perché più una logica è semplice, meno 'falle' ha che si possono sfruttare. Il problema è che tende a semplificare troppo la realtà che tenta di descrivere.
Il dilemma, nel nostro caso, è proprio questo: cosa è un 'mezzo corazzato'?
11 giugno:
La Gorgona, per chi non la conoscesse, è un mezzo realizzato all'inizio degli anni '80 dalla OTO Melara. Essa era una vettura prevista in due versioni, quella disarmata civile o per polizia, e quella armabile con una torretta telecomandata con mitragliatrice. In teoria doveva essere un mezzo idoneo a muoversi sul campo di battaglia (e in acqua), per compiti di comando e controllo, oppure per sorveglianza. Lo scafo era in alluminio spesso 15 mm, i vetri erano spessi 32 mm, e offrivano in entrambi i casi protezione contro il 7,62 NATO (ma dubito fortemente che fossero inclusi i proiettili AP, visto che lo spessore mi pare assai limitato e i fianchi troppo verticali per respingere i colpi in arrivo, a meno che non fossero più spessi che nella zona frontale..). Motore diesel da 95 CV, peso circa 2.700 kg, velocità 120 km/h. Se ne sono viste in prova ai carabinieri, si sa che ne vennero esportate alcune in Medio Oriente, probabilmente in Kuwait, ma il mezzo è stato in offerta commerciale soltanto tra il 1982 e il 1985. Poi se ne sono perse le tracce. Il dubbio è: si tratta di un mezzo corazzato militare o di un'auto blindata un pò più dispendiosa del normale?
La presenza della Gorgona mi ha fatto riflettere a lungo sulla reale consistenza del parco di mezzi corazzati dei vari OrBat. A tutti gli effetti, essa è una vettura insignificante operativamente, essendo piccola e poco armata (quando lo è) e corazzata.
Però, se metto la Shorland nell'OrBat, è giusto o no metterci anche la Gorgona? Perché almeno la Gorgona è: progettata ex novo, anfibia e persino provvista di una postazione di armi telecomandate. Pertanto è più 'militare' della Shorland da questo punto di vista, che normalmente non è altro che una Land Rover con scocca blindata.
Solo che la Shorland è a sua volta, un veicolo dai molti pro e contro:
1- è un mezzo ben noto, prodotto in circa 1.000 esemplari per 40 nazioni
2- anche se quasi sempre per ragioni di polizia interna
3- ma alle volte le consegne includono probabilmente anche le forze armate con compiti antiguerriglia e protezione installazioni.
4- Per non dire di versioni speciali, come il trasporto truppe e addirittura il mezzo lanciamissili SAM.
5- Inoltre è indicato, nei trasferimenti di materiale MILITARE, nei rapporti del SIPRI. Ed è citato nelle guide del Jane's.
I meriti della Gorgona, invece, sono: è un progetto interamente nuovo; è anfibia; è di una generazione successiva; è armabile con una torretta telecomandata.
Tuttavia, la Gorgona, con le sue tecnologie avanzate, ha un solo svantaggio sulla Shorland: è più da aspetto 'civile', quasi da macchina blindata più che da autoblindo. E poi pesa meno di 3 tonnellate.
Il peggio è che non si sa quante ne siano state vendute, ma sicuramente molte di meno delle Shorland. Se agli inizi del 1983 circa, ne erano state realizzate a stento una 40ina (fonte un articolo di RiD), in seguito a quanto sono arrivate? A 50? A 100? Chi lo sa.
Resta il fatto che il SIPRI non dà notizia delle Gorgona, mentre invece parla dello Shorland, che peraltro è un mezzo per lo più destinato alla polizia (come correttamente indicato). Sono veicoli dubbi, non bisogna dimenticare che altri mezzi, inclusa la Campagnola FIAT, hanno avuto carrozzerie corazzate in alcune versioni. Cosa si fa, dunque?
Secondo Enrico Po, sui mezzi corazzati 'speciali' (sempre RiD), dice chiaramente che i mezzi corazzati da ordine pubblico partono da veicoli come Gorgona e Shorland, per arrivare all'UR-416 e al Saxon, che sono mezzi utilizzati attivamente anche dalle forze armate anche come APC, fino a mezzi costruiti specificatamente per compiti militari ma poi 'civilizzati' (mentre il contrario è quasi impossibile, ma avvenuto in qualche caso, come il Saxon).
Anche più interessante il caso del TM-170, che è un veicolo basato sullo stesso scafo Unimog come l'UR-416, ma mentre quest'ultimo è stato anche costruito per compiti di trasporto truppe presumibilmente per l'esercito, nel caso del TM-170, benché molto più sofisticato, è usato solo da forze paramilitari come la Gendarmerie.
In tempi moderni (dopo il wargame ambientato nel 1992), il problema si riproporrebbe con forza ancora maggiore: un mezzo come il Lince, e tanti altri della categoria, come sarebbero considerati? Mezzi corazzati da combattimento oppure mezzi protetti per 'internal security'? Boh.
Dipende, come sempre. Come dice Po, c'é una continua sfumatura per cui passi dalla Shorland a mezzi corazzati da guerra come il Centauro VBC. E forse dipende anche dall'epoca in cui sono apparsi. Per esempio il Pig e il BTR-152 sembrano preistorici adesso, ma una volta erano mezzi di 1a linea trasportando truppe sul campo di battaglia. Poi sono diventati dei veicoli da ordine pubblico, dimenticando che il Pig ha avuto in dotazione il missile controcarri più potente della sua epoca nella versione Hornet.
Che fare, dunque? In effetti, mettere 100 uomini (e 10 veicoli) per ciascun mezzo corazzato purchessia, è un pò 'tagliato con l'accetta'. Una Ferret è un mezzo blindato, è sicuramente nel novero complessivo degli AFV britonni (superando quindi anche la querelle se sia solo l'evoluzione di un mezzo bellico oppure un progetto nuovo: il prototipo dice chiaramente che, per quanto evolutosi da esso, E' un mezzo postbellico); però dà gli stessi diritti di un carro armato Chieftain da 55 t.
Dobbiamo pensare che la potenza dello Chieftain dà diritto ad altri 'extra' da solo, per forza bruta propria? Ma anche un FV 432 è molto più grosso, complesso e pesante di una Ferret e non è armato di più, anzi spesso lo è di meno! Che fare, dunque?
Ignorando i mezzi provvisto di sistemi per ordine pubblico, tipo megafoni, cannoni ad acqua e simili, non penso che ci sia molto da fare. O si tiene la vecchia classificazione, al limite togliendo i mezzi ruotati sotto le 3 tonnellate (ma per i cingolati, sarebbe improprio togliere il Wiesel!).
Oppure si fa una cosa più articolata. Si includono così:
1-categoria A: quella dei mezzi a 'pieni diritti'. Ergo, danno diritto allo schieramento che li ha, a 10 veicoli non corazzati e a 100 uomini.
Requisiti: se mezzi corazzati cingolati: almeno 5 tonnellate (e quindi... praticamente tutti!). Se mezzi corazzati ruotati: almeno 10 tonnellate (e quindi, un bello 'stralcio'). Se hanno capacità di armamento pesante, però, possono scendere fino a 5 tonnellate.
2- categoria B: quella dei mezzi a metà diritti: 50 uomini e 5 veicoli. Requisiti: mezzi corazzati cingolati da meno di 5 tonnellate, e mezzi corazzati ruotati da meno di 10 tonnellate.
Notare che non sono ammessi mezzi prodotti ESCLUSIVAMENTE per compiti civili o para-militari. Non sono ammessi mezzi rimasti allo stato di prototipo (almeno a metà 1992).
Notare-2 che l'armamento 'pesante' dei mezzi ruotati di piccole dimensioni, è quello del modello 'base', al di là dei vari sottotipi che possono benissimo avere armi più o meno pesanti. Quindi una AML tipicamente ha un cannone da 90 che è abbastanza per ingaggiare un carro armato = armata pesante, un suo derivato da trasporto truppe M3 può forse portare armi pesanti (missili C/C), ma non è normamente armato che con una mitragliatrice = mezzo leggero (anche perché non è noto quanti siano gli eventuali tipi con 'armi pesanti').
Ci si potrebbe chiedere come mai proprio blindati 'sotto le 10 tonnellate'. Risposta: perché è chiaro che, data la differenza in costo, capacità, origine (invariabilmente militare per i cingolati) ecc ecc, questi, pur pesando più dei blindati ruotati, hanno maggiore diritto di essere considerati anche quando sono 'piccoli'.
Ragioniamo per assurdo in tal senso: poniamo che il limite sia di 5 tonnellate per i blindati ruotati, e 10 per quelli cingolati. Avremmo così un modesto Fiat 6614 o un Pig, che danno maggiori vantaggi per l'esercito, di uno Scorpion armato abbastanza da distruggere un carro armato, e questo badate bene, come armamento standard del veicolo. Sarebbe assurdo a dire il minimo!
ESATTAMENTE, il limite delle 5 tonnellate per i mezzi 'armati pesantemente' ruotati o per un mezzo cingolato purchessia, è dovuto proprio ai casi pratici che s'incontrano. Una blindo AML ha tutto il diritto di essere considerata un mezzo corazzato, per quanto leggero, stazzando solo 5,7 tonnellate. Uno Scorpion è un cingolato da circa 8 tonnellate, che a sua volta sarebbe costretto ad una valutazione di 'seconda fascia' per mera 'leggerezza', pur essendo un veicolo ben armato e certo molto più temibile di veicoli più pesanti, come un FV 432 o un M113.
Questo significa che la regola doppia, delle '5 tonnellate/cingolato-10 tonnellate/ruotato' è di fatto ritagliata in base agli esempi del mondo 'reale', ancorché casi abbastanza limite, ma importanti numericamente.
Notare che in questa classifica entrano anche i semoventi d'artiglieria, purché siano mezzi corazzati, ovviamente! Il che è tutto sommato giusto, perché molti di essi derivano da carri armati o da altri mezzi cingolati.
Per cui, perché non includerli, anche perché di fatto, le versioni a.a. dei corazzati, tipo i Gepard, sono già inclusi, apparentemente, nel totale dei mezzi corazzati. Va detto che i Leopard 1 prodotti sono stati sui 4.707, ma i vari mezzi carri e derivati sono arrivati sui 5.900 esemplari!!! Ma come sempre, non si capisce se un semovente d'artiglieria sia considerabile un mezzo corazzato oppure un'artiglieria mobile (le valutazioni sono differenti a seconda dei casi e del contesto).
Con questa nuova classifica, per quel che riguarda l'Italia:
Mezzi categoria A: (a pieni privilegi = 10 mezzi/100 uomini):
-40 OF-40
-40(?) Centauro
-240 (?) Palmaria
-150 (?) FIROS 25/30
470 cat. A = 47.000 uomini e 4.700 veicoli.
Mezzi categoria B: (a privilegi ridotti = 5 veicoli+ 50 uomini)
-1.210 (o 1.220?) Tipo 6614
-250 (?) Tipo 6616
-100 (???) Gorgona
1.560 cat. B = 78.000 uomini e 7.800 veicoli.
Totale: 2.030 mezzi e 125.000 uomini.
Anche aumentando il totale degli AFV da 1.500 a 2.030 circa, avremmo ancora un totale di uomini pari a soli 125.000 effettivi, addirittura 25.000 in meno di quelli disponibili altrimenti (la modalità precedente era infatti 150.000), cosa esacerbata dalla quota 'fissa' di 55.000 per la forza aerea (il che significa che la differenza va a detrimento dell'esercito). E questo nonostante l'introduzione di 100 (? E' un valore del tutto aleatorio, ma comunque realistico) Gorgona, pari a 5.000 uomini extra (una brigata abbastanza grossa).
In altre parole, se mettiamo mano al discorso della 'qualità' con due categorie, ecco che abbiamo un calo netto del numero di combattenti per gli italici.
Conviene includere le Gorgona nel novero dei 'mezzi corazzati'? A me pare proprio di no! Però così facendo dovremmo anche cassare lo Shorland, e questo non sarebbe certo un piccolo dettaglio, essendo numeroso e ben noto. Non sarebbe giusto, basicamente.
Adesso guardiamo i britonni:
-4.300/5.300 carri (Vickers, Chieftain, Challenger, Conqueror)
-3.500 CRV-T
-1.200 Saladin
-1.800 Saracen (da notare che alcune fonti danno solo 8 t, ma la maggior parte dice che superano le 10, e così ho deciso)
-500 Warrior
-500 AT-105(?)
-3.000 FV-432
-240 Abbot
Totale: circa 15.000-16.000 = 1.500/1.600.000 uomini e 150/160.000 mezzi.
4.400 Ferret
300 Fox
1.700 Pig
1.000 Shorland
Totale: 7.400 = 370.000 uomini e 37.000 mezzi. Totale = 22.000-23.000 AFV = 1.900/2.000.000 uomini e 190.000/200.000 mezzi.
La differenza qui è sensibile nondimeno: malgrado la presenza degli Shortland, abbiamo 22.000/23.000 AFV, che con la vecchia classifica sarebbero stati circa 2,2-2,3 mln di uomini.
LA COSA PARADOSSALE, è che con questa modalità gli italici, avendo blindati APC da 7 tonnellate, perdono 'solo' 25.000 effettivi, mentre i britonni ne perdono ben 270.000.
MA, nonostante questa perdita netta per i britonni, in realtà il totale è uno scambio a vantaggio per loro: infatti la % di calo è circa 1/9 vale a dire sul 11-12%. AL contrario, gli italici, che hanno già una netta inferiorità, calerebbero di circa 1/6, ergo il 16%. In proporzione, quindi i britonni ottengono vantaggio netto con maggiore sproporzione delle forze!
E' come dire: stabiliamo che tutti i mezzi sotto le 10 tonnellate diano solo 10 uomini anziché 100: il risultato sarebbe ancora più drammatico: i britonni a 1.600.000 circa, gli italici a soli 60.000. Il margine, inizialmente di circa 14:1 (2.200 vs 150.000), poi aumenterebbe a ben 16:1 e così, invece, a ben 26:1. Come a dire, io mi taglio un dito e tu ti tagli una mano, anche se non sembra in termini assoluti, dove perdono ovviamente più i britonni.
Al limite, se stabilissero che solo i mezzi corazzati di oltre 50 tonnellate hanno diritto a 100 uomini l'uno, gli altri 10 (o zero!), allora potrebbero ancora schierare 480.000 uomini contro 16.000 italiani (30:1) e se per gli 'altri' fosse zero, allora saremmo a 280.000 vs 0 (zero!!!!)
Capito come si può manipolare facilmente il risultato delle regole?
Dunque, ricapitoliamo, CONVIENE agli italiani introdurre il discorso della Gorgona (e ai britonni quello della Shorland)? Mah, molto opinabile, a mio avviso. Anzi, sicuramente agli italici non conviene, ai loro avversari sicuramente sì perché hanno meno forze loro, ma in proporzione ci perdono di più i loro avversari.
Da notare che a questo punto, con questi criteri, gli svedesi avrebbero quasi lo stesso numero di uomini (e quindi lo stesso esercito) degli italici, avendo sui 1.200 mezzi corazzati, ma tutti cingolati e di peso, ovviamente, superiore ai 5.000 kg (650-700 Pv 302, 300-330 S, 212-280 Ikv-91 = 1160-1310 AFV). Mentre prima erano soltanto 116-131.000 uomini contro circa 150.000 (inclusi 55.000 per ciascuna parte relativa alla difesa aerea, il che ci dava solo 60.000-75.000 per l'esercito svedese, contro 95.000+ per l'esercito italico).
Per i Francesi non è facile dire qualcosa. Hanno sicuramente perdite visto che i VBL non rientrano nelle 5 tonnellate, meno male per loro che almeno ci rientrano per il rotto della cuffia le AML grazie all'armamento, nella categoria A, idem per le ERC. Niente da fare per i blindati VCR ed M3, e anche altri mezzi corazzati di questo tipo.
Chi rientra sicuramente sopra sono i VAB, AML, ERC, AMX-10RC, AMX-10P, AMX-13, AMX-30 con i loro derivati vari. Non sono pochi: difficile dare una cifra, ma probabilmente sui 4.000+ VAB, 5000 AML(?), 400 (???) ERC, 500 10RC (?), 1000 10P, 3000 AMX-13, 2000 AMX-30, totale circa 15.000 mezzi corazzati anche senza considerare 250 VCR, 1200 M3, 500 (?) VBL, 200 VXB-170 e qualche altro tipo, che comunque sono un gran numero (alcune migliaia in tutto), tanto da rendere possibile ancora ambire a sfiorare i 2 mln di soldati e 200.000 mezzi non corazzati.
E i teteski? Anche loro non scherzano: circa 3.000 Leopard 2, 150 TAM, 100 VTCP, 6.500 Leopard 1 (di tutti i tipi e versioni), 3.000 (?) Marder, 770+ Kanonejagdpanzer, 400 Luchs, 1000 Tsp 1, 250 TM-170 e 500 Condor.
Quelli che vanno 'sotto misura' sono i Wiesel (non ancora entrati in servizio, probabilmente), più 800-1000 UR-416.
In definitiva non molto di differenza: 15.000 corazzati con i requisiti della Classe A, e circa 1000 sotto. Non molto, in effetti. Il totale degli uomini sarebbe quindi sui 1.800.000 effettivi.
Al dunque, conviene questo cambiamento? Un pò tutti ci perdono, ovviamente. Ma chi ci perde di più sono gli italici. Di fatto, loro perdono molto più degli altri, in proporzione. Gli svedesi non perdono nulla, i britonni, francesi sì ma non in maniera determinante, mentre i tedeschi sono quasi indifferenti.
Originale: Modificato:
Italia: 150.000 125.000
UK: 2.200.000 2.000.000 (circa)
Francia: 1.800.000 1.700.000
Germania: 1.600.000 1.550.000
Svezia: 120.000 (?) 120.000 (?)
Ne vale la pena? Boh, non saprei, in tutta onestà. Certo non cambia molto, per italici e svedesi resta molto al di sotto del limite normale di 1.000.000. Mentre le altre nazioni resteranno comunque simili, ben oltre il milione (che è il massimo schierabile, per motivi ingiusti e sconosciuti...), solitamente almeno del 50%, quando non del 100%.
Da notare che questo è un problema maggiore per l'Italia, che con -25.000 effettivi deve ridurre il totale del personale dell'esercito in maniera proporzionale, visto che l'aeronautica è fissa praticamente in ogni caso. La potenza è ridotta perché a questo punto, con 70.000 effettivi, circa 15.000 di 2a linea, restano sui 55.000 effettivi, il che ci dice che di fatto le divisioni scendono da 4 a 3, e che la forza delle 10 brigate scende per forza da 10 a 8 (se sono a circa 3.000 l'uno, oppure restano uguali ma con soli 2.500 effettivi). Questo non aiuta molto a combattere le forze terrestri nemiche, ovviamente.
Riassunto mezzi corazzati classe A e B:
Classe A: mezzi corazzati sopra le 10 t o le 5 t se con armi pesanti a bordo come progetto base/dotazione standard (es AML e CRV-T)
Italia UK FRA GER SVE
A: 40 OF-40 2.280 Chieftain 2.500 AMX-30 6.500 Leopard 1 300-330 S-105
40 B-1 420 Challenger 3.000 AMX-13 3.000 Leopard 2 210-280 IKV-91
240 Palmaria 180 Conqueror 1.500 AMX-10P 3.000 Marder 650-700 Pbv-302
150 FIROS 2.500 Vickers MBT 400 AMX-10RC 770 Jaguar
3.500 CVR-T 3000 AMX-VCI 410 Luchs
500 Warrior 4.000 VAB 1.000 Tpz 1
3.000 FV-432 5.000 AML 200 TM-170
500 Saxon 550 ERC
1.800 Saracen 600 AMX-F.1
1.200 Saladin
___________________________________________________________________________________
470 15.880 20.150 14.880 1.160-1.310
(47.000) (1.588.000) (2.150.000) (1.488.000) (116.000-131.000)
B: mezzi sotto le 5 t anche se ben armati o sotto le 10 t senza armamento pesante come tipo basico
1210 T.6614 1.700 Pig 500 VBL? 300 Wiesel? 0
250 T.6616 4.400 Ferret 250 VCR 800 UR-416
100 Gorgona(?) 300 Fox 200 VXB-170?
1.000 Shortland 1200 M3
__________________________________________________________________________________
1.560 7.400 2150 1.100? 0
(78.000) (370.000) (109.000) (55.000)
A+B: 2.030 23.500 22.700 15.900 ? 1.160-1.310
(125.000) (1.958.000) (2.299.000) (1.548.000) (116.000-131.000)
NB: Esclusi tutti i prototipi di mezzi non entrati in servizio, o non ancora in servizio, e molto probabilmente anche i prototipi dei mezzi poi entrati già in produzione e servizio.
NB2: Notare che qui ho tolto il discorso della differenza tra mezzi corazzati ruotati e cingolati, ma resta solo la discriminante delle 5 tonnellate se con armi pesanti oppure almeno 10 tonnellate in generale. Penso che sia funzionale anche in questo modo, dando maggior importanza all'armamento che al tipo di meccanica usata. Quest'ultima naturalmente, non è un fatto banale: è facile costruire un mezzo corazzato ruotato semplicemente provvedendo un guscio corazzato su di un telaio di autocarro, con il risultato di fare un blindato e pure bello grosso. Naturalmente, un blindato ruotato (quasi mai si può fare lo stesso, per esempio, con un mezzo cingolato, anche se è successo anche questo). Per questa ragione ho messo il peso di 10 tonnellate e/o un armamento pesante: se proprio vogliono fare un veicolo corazzato, almeno faticassero un pò per arrivare ad assemblarne uno bello grosso oppure ben armato.
IN DEFINITIVA, penso che sia meglio fare in questo modo. Lo credo non per vantaggi particolari per l'uno o l'altro, ma perché tutto sommato è giusto farlo, un motivo etico, dunque, e pratico, dando finalmente differenza con la creazione di due categorie anziché una, per far loro ricalcare meglio la realtà operativa. Così facendo le regole sono più lunghe e contorte, più facili ad essere messe in discussione, però è una complicazione limitata a cui si può sottostare.
Questo ha conseguenze importanti sulla disposizione delle forze di terra: togliendo 25.000 da 95.000 si scende a 70.000 effettivi, di cui l'80% di prima linea, quindi siamo sui 55.000. Con questi pochi elementi è praticamente impossibile mantenere 4 divisioni e 10 brigate d'artiglieria come avevo stabilito. Presumo che saltino circa 4 brigate e 1 divisione, oppure diventano divisioni e brigate mooolto sottili, quasi impalpabili quanto ad organico. Per sfruttare al meglio i propri mezzi corazzati, ci vorrebbero almeno 4 divisioni leggere con 200 blindati leggeri e medi di vario genere per ciascuna, non proprio una bazzecola anche se sono quasi tutti ruotati, più un'ampia forza di artiglierie, forse con 90-100 pezzi complessivi. Più brigate con circa 40 mezzi blindati e 100 pezzi d'artiglieria. Così si potrebbe sfruttare almeno una parte delle artiglierie disponibili, lasciando le altre in riserva come del resto già è fatto con gli aerei. Tra l'altro: quando le artiglierie e i veicoli vengono lasciati in riserva, essi vengono poi portati in azione, ma attenzione, senza equipaggi aggiuntivi: sono i superstiti che hanno perso i veicoli a utilizzarli, sempre che ci riescano, chiaramente.
Perché? Perché un velivolo può anche essere operato da un singolo pilota, ma il personale a terra è sempre lo stesso. Un veicolo può anche essere operato da un singolo soldato che può anche mantenerlo (rifornirlo, riarmarlo ecc), per questo non è la stessa cosa. E se non si può mandare un'intera squadra tecnica assieme ad un aereo di rincalzo, tanto meno è possibile aggiungere soldati ai mezzi terrestri inviati di rinforzo, anche perché un soldato a terra è pur sempre un soldato, un pilota invece è solo un pilota e non lo usi come fanteria leggera se gli si rompe l'aereo, tanto per capirci. Se avesti per dire, 1.000 pezzi d'artiglieria in riserva (con 5 uomini di servizio ciascuno) e 10.000 veicoli (con 1 uomo ciascuno), avresti già altri 15.000 soldati in aggiunta a quelli già schierati, almeno una divisione di rinforzo ottenuta senza alcun titolo, a meno di non applicare la regola dei 100 soldati per corazzato solo a quelli schierabili nel campo iniziale, senza conteggiare i rinforzi. Ma non mi parrebbe in tal caso molto serio: con tutte le artiglierie e i veicoli che hanno gli italiani in riserva, per esempio, ci metteresti poco a mandare un esercito bis in aggiunta a quello già schierato. E' serio? No, non mi pare.
Se poi c'é o meno del personale adatto ad usare certi mezzi tenuti in riserva è un altro discorso, ma in generale un veicolo, anche datato, è facile da guidare, mentre un velivolo di qualche tipo è necessariamente un altro tipo di mezzo da mantenere. Il personale a terra dev'essere preparato, ma deve esserlo anche il pilota in volo. Nel primo caso si potrebbe semplicemente istruire il personale a fare manutenzione (d'emergenza, dopotutto è un settore bellico) al velivolo (e se non ci riesce perché non qualificato con quel tipo? Al limite, si cambierebbe con un'altra squadra a rotazione... ma è proprio un caso limite), mentre un pilota deve essere qualificato in maniera molto più lunga e onerosa. Inoltre ci sono molte più possibilità che in caso di perdita, cada in territorio nemico e vada perduto anche se vivo.
Mentre artiglierie e veicoli spesso operano sul proprio territorio ed è più facile che guasti o bombardamenti li mettano fuori uso ma, se i soldati si salvano, possano ancora rimettersi in viaggio e prendere un mezzo dalla riserva. Dove stanno le riserve? Probabilmente o in grandi ma intoccabili magazzini nel teatro di guerra, o forse più probabilmente al confine, nella 4a fascia (di supporto), quindi nelle estreme retrovie (intoccabili dal nemico che può operare solo nella zona di guerra). E' un pò macchinoso ma è l'unico modo che mi viene in mente.
Chiaramente, con appena 55.000 effettivi, se davvero vi fossero ancora 4 divisioni e 10 brigate, allora avremmo probabilmente 8.000 e 2.300 effettivi rispettivamente (in effetti, essendo le divisioni ternarie, 3 brigate e supporti ci starebbero ancora), molto pochi rispetto al minimo normale di 10.000 e 2.500-3.000 per ciascuna. Ma se non c'é il personale sufficiente, sarà difficile mantenere così tante armi e veicoli per ciascuna.
Sarebbe davvero il colmo, perché di fatto, questo depauperamento organizzativo è 'l'effetto Gorgona'!
http://www.carstyling.ru/en/entry/Oto_Melara_R_2_5_Gorgona_1982/images/3574/
https://www.automoto.it/catalogo/oto-melara/gorgona/r-25/33203
https://www.secretprojects.co.uk/forum/index.php?topic=2758.0(Gorgona e Capraia)
http://www.shorlandsite.com/history.htm