Oltre il Magic: gli altri missili francesi
6/2/2018
Il braccio lungo del Mirage
Quanto ai missili Super R.530, giova ricordare alcuni fatti interessanti: dopo i circa 4.400 R.530 (a guida IR o radar, ma comunque di prestazioni dubbie), il progetto è stato iniziato nel 1971 (altro esempio di come questo fosse davvero un anno 'speciale'!), il primo lancio da terra nel febbraio 1973; le prime prove di volo pare addirittura nel 1974, e il primo Super R.530F è stato lanciato da un Vautour a 0,7M e 11.000 metri. Il lancio, ebbe luogo nel 1975, più o meno ai tempi dei primi Sky Flash, Aspide, Sparrow F e R-23; tirando in quelle condizioni, abbatté un drone in avvicinamento a 1,6M e a ben 18.000 metri! I Mirage F.1 seguirono con le prove iniziando i lanci nel 1976. La produzione venne avviata nel 1979, quando quella del vecchio R.530 cessò (era iniziato come programma nel 1958 e la produzione era partita nel 1964). I primi lanci del SR.530D ebbero luogo invece nel 1981, ma le prove di volo erano già iniziate nel 1979! Le consegne dell'SR.530F ebbero luogo dal tardo 1979 al CAFDA francese (difesa aerea). Con una gittata di circa 30 km e una quota operativa quasi analoga, il Super 530F tenne fede alla sua sigla ed ebbe molto successo nelle prove, giusto come l'Aspide e lo Sky Flash. Venne dato ai Mirage F.1 e ai primi Mirage 2000. Con una velocità massima di M 4,6 anziché 2,7, non era solo più veloce dell'R.530, ma di tutti gli altri missili a medio raggio, tanto che solo il Phoenix C poteva fare meglio. La spinta del motore durava ben 8 secondi, di cui circa la metà alla massima velocità; l'ogiva era di ceramica per essere sia dielettrica che resistente al calore. Il modo di tiro era semi-auto o automatico, nel secondo dei casi era il computer che calcolava tutto e lanciava il missile, ma la modalità preferita era il primo, dove il pilota aveva l'ultima parola.
L'SR.530D invece era ottimizzato per il radar Doppler di aerei come il Mirage 2000, superiore anche in prestazioni di volo, velocità massima (mach 5!) e capacità di snap-up. E' lanciabile contro bersagli volanti a M3 e a 24.000 metri, e ancora più importante, è possibile usarlo nell'intero inviluppo di volo del Mirage fino a 16.000 metri! Distanza minima 1 km, massima 30+ km, tra i 20 a bassa quota e 40 ad alta quota con margini di quota del bersaglio fino a ben 10.000 metri! I tiri iniziarono nel 1984 e il missile è utilizzabile sia come arma automatica che sotto controllo del pilota. Mentre nel 1985 l'Irak lo usava nel Golfo, venivano iniziati i primi lotti del modello D che è entrato in servizio effettivo attorno al 1987-88. La produzione è stata chiusa nel 2000.
In tutto hanno prodotto 4.857 R.530, 1.486 R.530F e 1.371 R.530D (dati a fine 1998); già nel 1988, comunque sia, il totale di armi ordinate era di 1.770 per almeno sei nazioni e oltre il 50% erano per i clienti esteri. Il totale di 2.000 era raggiunto attorno al 1990. Il prezzo? 114.000 dollari nel 1988 per l'F, 262.500 per il D nel 1999.
Apparato motore: R.530: Marie Antoinette a doppia spinta solido, da 83,35 kN; SR.530F: Angele composito; SR.530D, Angele migliorato con più potenza ancora.
Sensore: R.530: AD26 o RDM radar, o AD3501 IR; SR.530F, semiattivo ESD AD26; SR.530D, semiattivo Doppler; radar in banda I/J in tutti i casi
; controllo (SR.530F): Alette cruciformi in acciaio con struttura a nido d'ape per il sostentamento; superfici di controllo in coda.
Dimensioni: 328x26,3x110 cm (R.530); 354x26,3x88 cm (SR.530F); 380x26,3x88 cm (SR.530D).
Pesi: 192 kg (R.530); 250 kg (SR.530F); 270 kg (SR.530D)
Prestazioni: R.530 M 2,7; tangenza pratica sui 21.350 m; raggio 18 km; max G 15
SR.530F: M.4,6; tangenza pratica 25.000 m; raggio 30-35 km; max G 20 fino a 18.000 m (e 6 fino a 27 km); ingaggio snap-up/down fino a 9.000 m; raggio minimo 1 km.
SR.530D: M 5; tangenza pratica 25.000 m; raggio 40 km; max G 30
Testata: R.530, 27 kg (Hotchkiss-Brandt); SR.530F/D, da 30+ kg (Thomson-CSF) con esplosivo SNPE a 'bassa vulnerabilità'
http://www.forecastinternational.com/archive/disp_pdf.cfm?DACH_RECNO=593
Crotali e falconi
Molto interessante è anche il sistema missilistico R.440 Crotale e successivi. Prodotto inizialmente nel modello R.440, è un missile da difesa aerea a bassa quota di discrete prestazioni. Ne hanno prodotti almeno 5.071 esemplari (molti di meno, comunque, dei rivali Rapier e Roland), ma anche ben 4.088 R.460 (Sica) e infine 974 VT-1 iper-veloci. Costo? L'R.460, sui 135.900USD nel 1993, il VT-1 341.000 o anche oltre 500.000.
Caratteristiche:
- R.440: 294x15x54 cm; peso 80 (o 85?) kg; motore da 48.015 kN; v.max 2,3 M; quota max 4.500 m; raggio 500-8.500 m (max 12.000 m); carico 15G
- R.460: 300x15,5x59 cm; peso 105 kg; motore doppio stadio e spinta raddoppiata; v.max 2,5M; quota max 4.500 m; raggio 14.000 m; carico 20G
-VT-1: 229x16,5x? cm; peso 75 kg; v.max 3,5M; quota max circa 6.000 m; raggio 11.000 m; carico 35G
Il controllo dei misili è fatto da alette canard e stabilizzatori posteriori, il missile è controllato da un radar in banda Ku (J) monopulse più comando tramite link digitale. La testata ha un peso di 14 kg con spoletta IR con raggio di 8 metri. I mezzi di lancio sono un veicolo elettrico per l'R.440, un carro su base AMX-30 per l'R-460, oppure il sistema di lancio navale a 4 o 8 celle.
Fatto notevole: il Crotale diventò una realtà grazie ad un ordine sudafricano del 1964, finanziato per ben l'85% da Pretoria! Le consegne iniziarono nel 1971 e per i sudafricani diventò noto come Cactus. Ben 8 plotoni di fuoco vennero consegnati entro il 1973. Anche i cileni ebbero il Cactus/Crotale, evidentemente gli embarghi internazionali non erano molto sentiti da Parigi... in seguito ci si sono aggiunti Grecia ed Egitto, nonché la marina di diverse nazioni e l'aviazione francese, con ben 20 unità di tiro (60 lanciamissili quadrupli?). Dal 1997 è arrivato il nuovo e molto più letale VT-1 per aggiornare i sistemi d'arma francesi.
Il Crotale originale è capace di accelerare in 2,3 secondi alla massima velocità di M 2,3 e arriva a 8 km in appena 16 secondi (500 m/sec o M 1,5M di media). La scoperta è data da un radar in banda E/F con tempo di reazione di 6 secondi dalla scoperta al pronti al fuoco; i veicoli, però, devono essere collegati a questo sistema via cavo; essi hanno sia 4 missili in contenitori-lanciatori integrali, che un radar in banda X/Ku (I/J), un inseguitore IR e un tracker optronico come backup al posto del radar, oltre ad un computer e datalink digitali. Almeno 11 nazioni hanno comprato il sistema base,
Dal 1976 è stato ordinato un nuovo tipo di Crotale, da parte degli egiziani che ne hanno studiato in base alle loro esigenze, l'evoluzione. Questo 'Crotale Arabo' aveva oltre 20 modifiche. La qual cosa fu talmente importante, che poi gli egiziani (come prima di loro, forse i sudafricani con il Cactus), ebbero anche un contratto di co-produzione. Questo nuovo missile, più agile e veloce, di maggior gittata, diventerà poi la base dello Shanine-SICA, inizialmente noto addiritura come SA 10 (poi cambiato per evitare di confonderlo con il ben più potente SA-10 russo). Entrò in servizio attorno al 1980.
Il nuovo Shanine 2, invece, entrò in linea nel 1983.
Quest'ultimo sistema fu costruito invece per l'Arabia Saudita. Non solo, ma mentre inizialmente vennero ordinati solo 12 lanciamissili (su scafo AMX-30) nel 1975, poi dal 1984 i sauditi finanziarono una nuova versione dello Shanine, lo Shanine 2. I Sauditi considerano quest'arma di loro proprietà e i francesi devono chiedere a loro se possono produrre, persino per esigenze nazionali, questo sistema! Il numero preciso dei sistemi non è stato rivelato, ma il costo del contratto, veramente grande per un sistema a corta gittata, ammonta a ben 4,1 mld USD, sperabilmente comprensivi anche dello sviluppo. Il nuovo Shanine (Falcone in arabo) 2 ha un radar d'acquisizione molto più moderno e resistente, su di un sistema trainato sviluppato dalla Litton americana. All'inizio del 1991 c'erano già circa 40 radar e 100 unità di tiro Shanine 2.
Dei sistemi navali e del VT-1 non ne parliamo perché qui nel wargame, non interessano per ragioni temporali. Tecnicamente sono stati comunque un totale rinnovamento, il mssile VT-1 è della LVT ed è un'arma iperveloce a tutti gli effetti, capace di manovrare a 35G a 8 km dove invece lo Shanine arriva solo a 20, e può arrivare a 8 km in 10 secondi anziché 16! La produzione è stata peraltro più limitata. La versione navale ha un sistema con doppio sistema di guida, radar fino a 50 m SLM e poi un sistema IR di inseguimento del bersaglio e correzione rotta del missile, l'EDIR. Il peso del sistema ottuplo normale è di oltre 30 tonnellate, ma il tipo modulare pesa solo 6,5 t.
Quanto alle vendite, va ricordato che il Crotale è stato molto probabilmente prodotto anche in Sud Africa, assemblato anche in Grecia, co-prodotto in Egitto, copiato dalla Cina (sia i tipi terrestri che navali, come HQ-7) e ri-copiato pure dagli iraniani (ma come copia... dell'HQ-7 cinese). In tutto oltre 20 nazioni se lo sono 'cuccato', anche se i numeri dei missili prodotti non sono così impressionanti come si potrebbe pensare al riguardo e -fatto davvero sconcertante- lo Shanine, che praticamente è stato prodotto giusto per l'Arabia Saudita, ha quasi raggiunto il totale dell'obiquo Crotale.
Anche più strano è che il Crotale, in tutte le sue forme, deve la sua esistenza sempre e comunque agli ordini esteri, fin dall'inizio del programma stesso! Prima i sudafricani e poi gli egiziani e infine i sauditi, più i cloni cinesi e persino iraniani... Quanto alla Francia, ha potuto disporre di questi missili francesi (franco/arabi?) e al contempo, i franco-tedeschi Roland, concorrenti sul mercato internazionale, ma solo disponibili per l'esercito. Ma nulla di tutto questo è stato per così dire... francese al 100%.
Il principale cruccio del Crotale, in ogni caso, è stato il sostanziale fallimento del programma per sostituire i vecchi missili con il VT-1, che per qualche ragione (non tecnica) ha avuto poco successo e quando è stato ottenuto, pare essere prodotto sopratutto per le unità navali.
http://www.forecastinternational.com/archive/disp_pdf.cfm?DACH_RECNO=902
6/2/2018
Il braccio lungo del Mirage
Quanto ai missili Super R.530, giova ricordare alcuni fatti interessanti: dopo i circa 4.400 R.530 (a guida IR o radar, ma comunque di prestazioni dubbie), il progetto è stato iniziato nel 1971 (altro esempio di come questo fosse davvero un anno 'speciale'!), il primo lancio da terra nel febbraio 1973; le prime prove di volo pare addirittura nel 1974, e il primo Super R.530F è stato lanciato da un Vautour a 0,7M e 11.000 metri. Il lancio, ebbe luogo nel 1975, più o meno ai tempi dei primi Sky Flash, Aspide, Sparrow F e R-23; tirando in quelle condizioni, abbatté un drone in avvicinamento a 1,6M e a ben 18.000 metri! I Mirage F.1 seguirono con le prove iniziando i lanci nel 1976. La produzione venne avviata nel 1979, quando quella del vecchio R.530 cessò (era iniziato come programma nel 1958 e la produzione era partita nel 1964). I primi lanci del SR.530D ebbero luogo invece nel 1981, ma le prove di volo erano già iniziate nel 1979! Le consegne dell'SR.530F ebbero luogo dal tardo 1979 al CAFDA francese (difesa aerea). Con una gittata di circa 30 km e una quota operativa quasi analoga, il Super 530F tenne fede alla sua sigla ed ebbe molto successo nelle prove, giusto come l'Aspide e lo Sky Flash. Venne dato ai Mirage F.1 e ai primi Mirage 2000. Con una velocità massima di M 4,6 anziché 2,7, non era solo più veloce dell'R.530, ma di tutti gli altri missili a medio raggio, tanto che solo il Phoenix C poteva fare meglio. La spinta del motore durava ben 8 secondi, di cui circa la metà alla massima velocità; l'ogiva era di ceramica per essere sia dielettrica che resistente al calore. Il modo di tiro era semi-auto o automatico, nel secondo dei casi era il computer che calcolava tutto e lanciava il missile, ma la modalità preferita era il primo, dove il pilota aveva l'ultima parola.
L'SR.530D invece era ottimizzato per il radar Doppler di aerei come il Mirage 2000, superiore anche in prestazioni di volo, velocità massima (mach 5!) e capacità di snap-up. E' lanciabile contro bersagli volanti a M3 e a 24.000 metri, e ancora più importante, è possibile usarlo nell'intero inviluppo di volo del Mirage fino a 16.000 metri! Distanza minima 1 km, massima 30+ km, tra i 20 a bassa quota e 40 ad alta quota con margini di quota del bersaglio fino a ben 10.000 metri! I tiri iniziarono nel 1984 e il missile è utilizzabile sia come arma automatica che sotto controllo del pilota. Mentre nel 1985 l'Irak lo usava nel Golfo, venivano iniziati i primi lotti del modello D che è entrato in servizio effettivo attorno al 1987-88. La produzione è stata chiusa nel 2000.
In tutto hanno prodotto 4.857 R.530, 1.486 R.530F e 1.371 R.530D (dati a fine 1998); già nel 1988, comunque sia, il totale di armi ordinate era di 1.770 per almeno sei nazioni e oltre il 50% erano per i clienti esteri. Il totale di 2.000 era raggiunto attorno al 1990. Il prezzo? 114.000 dollari nel 1988 per l'F, 262.500 per il D nel 1999.
Apparato motore: R.530: Marie Antoinette a doppia spinta solido, da 83,35 kN; SR.530F: Angele composito; SR.530D, Angele migliorato con più potenza ancora.
Sensore: R.530: AD26 o RDM radar, o AD3501 IR; SR.530F, semiattivo ESD AD26; SR.530D, semiattivo Doppler; radar in banda I/J in tutti i casi
; controllo (SR.530F): Alette cruciformi in acciaio con struttura a nido d'ape per il sostentamento; superfici di controllo in coda.
Dimensioni: 328x26,3x110 cm (R.530); 354x26,3x88 cm (SR.530F); 380x26,3x88 cm (SR.530D).
Pesi: 192 kg (R.530); 250 kg (SR.530F); 270 kg (SR.530D)
Prestazioni: R.530 M 2,7; tangenza pratica sui 21.350 m; raggio 18 km; max G 15
SR.530F: M.4,6; tangenza pratica 25.000 m; raggio 30-35 km; max G 20 fino a 18.000 m (e 6 fino a 27 km); ingaggio snap-up/down fino a 9.000 m; raggio minimo 1 km.
SR.530D: M 5; tangenza pratica 25.000 m; raggio 40 km; max G 30
Testata: R.530, 27 kg (Hotchkiss-Brandt); SR.530F/D, da 30+ kg (Thomson-CSF) con esplosivo SNPE a 'bassa vulnerabilità'
http://www.forecastinternational.com/archive/disp_pdf.cfm?DACH_RECNO=593
Crotali e falconi
Molto interessante è anche il sistema missilistico R.440 Crotale e successivi. Prodotto inizialmente nel modello R.440, è un missile da difesa aerea a bassa quota di discrete prestazioni. Ne hanno prodotti almeno 5.071 esemplari (molti di meno, comunque, dei rivali Rapier e Roland), ma anche ben 4.088 R.460 (Sica) e infine 974 VT-1 iper-veloci. Costo? L'R.460, sui 135.900USD nel 1993, il VT-1 341.000 o anche oltre 500.000.
Caratteristiche:
- R.440: 294x15x54 cm; peso 80 (o 85?) kg; motore da 48.015 kN; v.max 2,3 M; quota max 4.500 m; raggio 500-8.500 m (max 12.000 m); carico 15G
- R.460: 300x15,5x59 cm; peso 105 kg; motore doppio stadio e spinta raddoppiata; v.max 2,5M; quota max 4.500 m; raggio 14.000 m; carico 20G
-VT-1: 229x16,5x? cm; peso 75 kg; v.max 3,5M; quota max circa 6.000 m; raggio 11.000 m; carico 35G
Il controllo dei misili è fatto da alette canard e stabilizzatori posteriori, il missile è controllato da un radar in banda Ku (J) monopulse più comando tramite link digitale. La testata ha un peso di 14 kg con spoletta IR con raggio di 8 metri. I mezzi di lancio sono un veicolo elettrico per l'R.440, un carro su base AMX-30 per l'R-460, oppure il sistema di lancio navale a 4 o 8 celle.
Fatto notevole: il Crotale diventò una realtà grazie ad un ordine sudafricano del 1964, finanziato per ben l'85% da Pretoria! Le consegne iniziarono nel 1971 e per i sudafricani diventò noto come Cactus. Ben 8 plotoni di fuoco vennero consegnati entro il 1973. Anche i cileni ebbero il Cactus/Crotale, evidentemente gli embarghi internazionali non erano molto sentiti da Parigi... in seguito ci si sono aggiunti Grecia ed Egitto, nonché la marina di diverse nazioni e l'aviazione francese, con ben 20 unità di tiro (60 lanciamissili quadrupli?). Dal 1997 è arrivato il nuovo e molto più letale VT-1 per aggiornare i sistemi d'arma francesi.
Il Crotale originale è capace di accelerare in 2,3 secondi alla massima velocità di M 2,3 e arriva a 8 km in appena 16 secondi (500 m/sec o M 1,5M di media). La scoperta è data da un radar in banda E/F con tempo di reazione di 6 secondi dalla scoperta al pronti al fuoco; i veicoli, però, devono essere collegati a questo sistema via cavo; essi hanno sia 4 missili in contenitori-lanciatori integrali, che un radar in banda X/Ku (I/J), un inseguitore IR e un tracker optronico come backup al posto del radar, oltre ad un computer e datalink digitali. Almeno 11 nazioni hanno comprato il sistema base,
Dal 1976 è stato ordinato un nuovo tipo di Crotale, da parte degli egiziani che ne hanno studiato in base alle loro esigenze, l'evoluzione. Questo 'Crotale Arabo' aveva oltre 20 modifiche. La qual cosa fu talmente importante, che poi gli egiziani (come prima di loro, forse i sudafricani con il Cactus), ebbero anche un contratto di co-produzione. Questo nuovo missile, più agile e veloce, di maggior gittata, diventerà poi la base dello Shanine-SICA, inizialmente noto addiritura come SA 10 (poi cambiato per evitare di confonderlo con il ben più potente SA-10 russo). Entrò in servizio attorno al 1980.
Il nuovo Shanine 2, invece, entrò in linea nel 1983.
Quest'ultimo sistema fu costruito invece per l'Arabia Saudita. Non solo, ma mentre inizialmente vennero ordinati solo 12 lanciamissili (su scafo AMX-30) nel 1975, poi dal 1984 i sauditi finanziarono una nuova versione dello Shanine, lo Shanine 2. I Sauditi considerano quest'arma di loro proprietà e i francesi devono chiedere a loro se possono produrre, persino per esigenze nazionali, questo sistema! Il numero preciso dei sistemi non è stato rivelato, ma il costo del contratto, veramente grande per un sistema a corta gittata, ammonta a ben 4,1 mld USD, sperabilmente comprensivi anche dello sviluppo. Il nuovo Shanine (Falcone in arabo) 2 ha un radar d'acquisizione molto più moderno e resistente, su di un sistema trainato sviluppato dalla Litton americana. All'inizio del 1991 c'erano già circa 40 radar e 100 unità di tiro Shanine 2.
Dei sistemi navali e del VT-1 non ne parliamo perché qui nel wargame, non interessano per ragioni temporali. Tecnicamente sono stati comunque un totale rinnovamento, il mssile VT-1 è della LVT ed è un'arma iperveloce a tutti gli effetti, capace di manovrare a 35G a 8 km dove invece lo Shanine arriva solo a 20, e può arrivare a 8 km in 10 secondi anziché 16! La produzione è stata peraltro più limitata. La versione navale ha un sistema con doppio sistema di guida, radar fino a 50 m SLM e poi un sistema IR di inseguimento del bersaglio e correzione rotta del missile, l'EDIR. Il peso del sistema ottuplo normale è di oltre 30 tonnellate, ma il tipo modulare pesa solo 6,5 t.
Quanto alle vendite, va ricordato che il Crotale è stato molto probabilmente prodotto anche in Sud Africa, assemblato anche in Grecia, co-prodotto in Egitto, copiato dalla Cina (sia i tipi terrestri che navali, come HQ-7) e ri-copiato pure dagli iraniani (ma come copia... dell'HQ-7 cinese). In tutto oltre 20 nazioni se lo sono 'cuccato', anche se i numeri dei missili prodotti non sono così impressionanti come si potrebbe pensare al riguardo e -fatto davvero sconcertante- lo Shanine, che praticamente è stato prodotto giusto per l'Arabia Saudita, ha quasi raggiunto il totale dell'obiquo Crotale.
Anche più strano è che il Crotale, in tutte le sue forme, deve la sua esistenza sempre e comunque agli ordini esteri, fin dall'inizio del programma stesso! Prima i sudafricani e poi gli egiziani e infine i sauditi, più i cloni cinesi e persino iraniani... Quanto alla Francia, ha potuto disporre di questi missili francesi (franco/arabi?) e al contempo, i franco-tedeschi Roland, concorrenti sul mercato internazionale, ma solo disponibili per l'esercito. Ma nulla di tutto questo è stato per così dire... francese al 100%.
Il principale cruccio del Crotale, in ogni caso, è stato il sostanziale fallimento del programma per sostituire i vecchi missili con il VT-1, che per qualche ragione (non tecnica) ha avuto poco successo e quando è stato ottenuto, pare essere prodotto sopratutto per le unità navali.
http://www.forecastinternational.com/archive/disp_pdf.cfm?DACH_RECNO=902
The Roland for America
Del Roland franco-tedesco, prodotto dal consorzio Euromissile, ne sono stati realizzati ben 28.930 esemplari entro il 1998.
Lo studio iniziò nel 1962 dalla Nord Aviation e dalla Bolkow Aviation, in maniera indipendente, ma entro 18 mesi unirono i programmi e formarono un gruppo basato vicino Parigi, che alla fine darà origine all'EUROMISSILE. Il primo lancio guidato venne fatto nel giugno 1968. Non si pensava di abbattere il drone CT-20, ma il missile, pur senza testata, lo centrò in pieno. Il Roland I venne accettato nel 1972 dai francesi, i tedeschi invece aspettarono il Roland II ognitempo, seguito dal Brasile nel 1975. I primi Roland vennero forniti all'inizio del 1976 ai francesi, totalizzando ben 170 Roland I e solo 82 Roland II.
I Roland sono di diversi tipi: il Roland II è stato completato entro il 1989, il Roland III ha iniziato allora la produzione; nel 1988 erano stati ordinati 644 sistemi di lancio e oltre 25.600 missili per dieci nazioni di cui quattro NATO e già 23.897 missili erano stati prodotti! All'epoca Euromissile annunciò la produzione di 231 lanciatori su scafo AMX-30, 148 su Marder, 234 su shelter e 31 per l'US Army americano.
Il costo è di 138.7000 USD nel 1989 per un Roland II e un Roland III 152.000 USD nel 1996; il Roland RM-5 circa 126.580 USD, il lanciatore 4.495.000 USD su scafo Marder. La Germania ordinò invece solo i Roland II, e per ben 394 esemplari, ma già nel 1975 l'US Army a sua volta ordinò questo sistema come prima occasione in cui gli americani comprarono un sistema d'arma non sviluppato da loro, almeno per l'esercito. Ne otterrà 27 esemplari e 595 missili (almeno), ma nel 1984-85 tenterà anche di venderli alla Turchia per 60 milioni USD, solo che la Turchia ha adottato il Rapier...
E nemmeno l'US Army ha fatto qualcosa di prevedibile: lo scafo M109 che doveva ospitare il sistema missilistico è stato abbandonato e i 27 sistemi effettivamente ordinati sono stati installati in semplici pallet autocarrabili, molto più economici.
Caratteristiche: (Peso--- dimensioni ---- v.max ---- quota--- raggio ---varie)
-Roland I/II: 66,5/67,8 kg; 240x16x50 cm; 500 m/sec (M 1,5); quota 20-4.500/6.000 m; gittata 6/7 km; raggio del radar 16 km
-Roland III: 75 kg; 240x16x50 cm; M 1,8 (600 m/sec?); quota fino a 6.000 m; gittata 8 km; raggio radar 16 km
-Roland RM-5: 82 kg; 240x16x50 cm; M 5 (!!!!); quota 8.000 m; gittata 16 km.
Apparato motore: propulsore a due stadi Roubaix con 14,5 kg di propellente bibase per 16,75 kN (1.600 kg) in 1,7 sec; più motore Lampyre, peso 15,2 kg, 19,9 kN (200 kg/s) per 13 secondi; Roland III: nuovo motore non noto (peggio ancora, per l'RM-5 molto più potente).
Carico bellico: incredibilmente sofisticato: testata HEAT, con spoletta proxi e contatto, peso 6,5 kg (3,5 di HE), con raggio di 5,7 m. Il Roland III ha una testata da 9,1 kg con esplosivo Octolite più potente. Sembrerebbe una cosa abbastanza normale, no? No! Si tratta in entrambi i casi di cariche HEAT multiple, la prima ha ben 62 (o 65?) cariche; la seconda, invece, più pesante, ha ben 84 CARICHE HEAT, presumibilmente disposte entrambe a cluster, al posto delle normali testate a frammentazione. La spoletta proxy può essere anche disattivata se il volo è a bassa quota (ci sarà almeno una HEAT puntata in avanti?). Difficile, a parte il fascino della soluzione tecnica iper-complessa, capire il perché questa scelta piuttosto che un normale modello, dato che anche il raggio esplosivo è simile. Il Roland RM-5 ne ha una di tipo più normale (ma a doppio impiego) frammentazione e con spoletta proxy.
Acquisizione: radar Siemens in banda L(D) capace di 18 km di raggio e 60 RPM, localizzando target tra 30 e 450 m/sec e funzionando anche con il mezzo in movimento, in aggiunta a un sistema IFF, inseguimento optronico (Roland I) oppure radar Domino 30 monopulse UHF (B/C!); sistema di lancio: 2 rampe con caricatore da 4 missili l'una; nel 1983 l'US Army ha deciso di non utilizzare più l'M975 (versione dell'M109) ma di suare autocarri con il pallet del sistema d'arma per una maggiore rapidità d'uso con trasporti strategici incluso il C-130. Ecco perché i 27 Roland hanno avuto impiego, pur con la ANG, nella RDF di impiego rapido in tutto il mondo.
Tanto per dare idea, il peso altrimenti è di 25 t per il Marder, 32 per l'AMX 30 e 26 per l'M812A1. L'AMX 30 è usato da Venezuela, SPagna, Quatar, Nigeria. Il Marder solo da Germania e da Brasile (pare appena 4 unità); i pallet sono invece usati generalmente su autocarro MAN 8x8, come Irak e NATO, oppure a traino come l'Argentina.
Il sistema di inseguimento è a due modi di funzionamento: ottico oppure (Roland II) radar, con backup ottico. Nell'ultimo caso, l'operatore punta al bersaglio e il missile viene seguito con tecnica SACLOS; nel secondo caso il sistema computerizzato insegue il bersaglio e gli punta contro i missili seguiti a loro volta con un beacon radio in coda e antenna ricevente per i comandi. Da notare che il Roland II può essere lanciato in modalità radar o SACLOS ma se necessario, si può cambiare modo di funzionamento persino DOPO che è stato lanciato! Il beacon radio è potente e così è facile tracciarlo anche in presenza di discrete ECM. Il missile è poi particolare: stabilizzato in rollio dalle 4 alette centrali, compensa la riduzione del propellente distendendo progressivamente le alette anteriori, che però NON controllano il volo del missile di per sé. Sono i deviatori di flusso del motore che danno la differenza di spinta, grazie al motore SNPE Lamprey che fornisce 200 kg/s per ben 13,2 secondi e così mantiene continuativamente la velocità di 500 m/sec per 6,2 km, consentendo anche di manovrare il missile in maniera energica fino alla fine della gittata. Però, ovviamente, una volta esaurito il propellente, il missile diventa nettamente ingovernabile anche se è ancora alla massima velocità! Altri missili 'cadono' per esaurimento dell'energia cinetica disponibile, ma non è davvero questo il caso...
Il Roland III è stato annunciato nel 1982 e sia pure con 3 anni di ritardo, la produzione è iniziata nel 1988. Tra le modifiche, la capacità di portare totalmente ben 12 missili anziché 10 e lanciarne senza ricaricare 4 anziché 2; il missile ha una formidabile testata da 9,1 kg con ben 84 minuscole cariche HEAT (!!!!), attivata da una spoletta di prossimità elettronica. E' superiore come elettronica e come capacità di scoperta e gittata/velocità massima.
Il Roland RM-5 è stato sviluppato poi attorno al 1988-91, con l'ambizione di creare un'arma da mach 5 e capace di tirare 70 G a 8 km, inseguendo bersagli fino a 9 G con portata di 16 km massima. Però quest'arma, che avrebbe fatto sembrare lento anche il missile VT-1, non ha avuto alcun esito per via dei costi e del disinteresse. Un pò stupido se si considera che appena nel dicembre del 1987 era stato consegnato dall'Aerospatiale (parte dell'Euromissile) il 20.000 missile.
Quanto agli utenti, praticamente tutti concentrati, come gran parte degli altri di questi sistemi a corto raggio:
-Argentina (5 sistemi su shelter, almeno 1 catturato dai britannici nel 1982);
-Germania federale (140 Marder, più 20 sistemi per la Marina e 68 o più, alcune fonti riportano 95 se ricordo bene, su autocarro per la LW);
-Brasile (4 Roland I su scafo Marder, forse aggiornati come Roland II);
-Francia (176 Roland I e II su scafo AMX-30);
-Irak (127 su veicolo MAN 8x8 o anche AMX-30);
-Giordania (20 ma non confermati); Nigeria (16 su AMX-30); Quatar (AMX-30), Spagna (18, AMX-30), USA (27? su pallet, disattivati già nel 1988) e Venezuela (8 su sistemi shelter).
http://www.forecastinternational.com/archive/disp_old_pdf.cfm?ARC_ID=1097