11-10-2018
Ringrazio sentitamente TISCALI per avermi lasciato senza internet per quasi 3 (TRE) mesi, grazie alla mancata sostituzione del router in tempi non biblici.
Comunque non ho certo smesso di fare ricerche sulle solite questioni di natura bellica, ambientale e geopolitica varia.
Curioso, comunque sia, che il totale di visite al sito sia stato solo lievemente ridotto da questi 2 mesi di assenza. Persino Ulisse ne andrebbe abbastanza fiero.
A presto (spero) per le nuove rivelazioni e wargames assortiti.
In questa pagina raccolgo tutto quel che ho saputo al riguardo di un uomo che, fino a un anno e mezzo fa, ritenevo colpevole. Grazie al misterioso DNA della Brena, assolutamente intangibile dalle indagini, ho cominciato a farmi delle domande. Ecco un pò di risposte. (14-12-18)
Ringrazio sentitamente TISCALI per avermi lasciato senza internet per quasi 3 (TRE) mesi, grazie alla mancata sostituzione del router in tempi non biblici.
Comunque non ho certo smesso di fare ricerche sulle solite questioni di natura bellica, ambientale e geopolitica varia.
Curioso, comunque sia, che il totale di visite al sito sia stato solo lievemente ridotto da questi 2 mesi di assenza. Persino Ulisse ne andrebbe abbastanza fiero.
A presto (spero) per le nuove rivelazioni e wargames assortiti.
In questa pagina raccolgo tutto quel che ho saputo al riguardo di un uomo che, fino a un anno e mezzo fa, ritenevo colpevole. Grazie al misterioso DNA della Brena, assolutamente intangibile dalle indagini, ho cominciato a farmi delle domande. Ecco un pò di risposte. (14-12-18)
Free Mandela, e pure Massimo
11-10-18
Domani è il gran giorno del Giudizio finale (forse) per Massimo Giuseppe Bossetti.
Per lungo tempo ho irriso quest'uomo, chiamandolo Bossetto, e pensando che fosse colpevole e che meritasse di starsene in galera per avere ucciso la povera Yara. E anche per avere una moglie troppo bbona, che mi ricorda irrestistibilmente la cuggina della Hunziker.
Poi, l'anno scorso ho avuto una piccola illuminazione. C'era il processo d'appello e le informazioni girano e permangono, in Rete. E così ho controllato meglio quale fosse il problema che pensavo avesse avuto facile soluzione.
Come mai, qualcuno sosteneva, c'é il DNA sul corpo di Yara... con tanto di mitocondriale... però non è di Bossetti?
E ho cominciato ad indagare. Allora, per farla breve, ecco le conclusioni, o meglio, la narrazione che mi è venuta fuori.
Immaginiamo che la storia che sto per narrarvi non sia con nomi e cognomi noti. Facciamo che sia, piuttosto, relativa ad un'altra delle tante storie di cronaca nera. Nel bergamasco o in Wyoming, poco importa. Ma i fatti, acclarati, sono quelli che seguono. Leggete e poi ditemi se ci sono errori, e se non vi sono, potreste mai credere davvero a quel che avete letto come 'unica fonte' di verità e giustizia in questo truce processo di morti e di provette.
Immaginate una ragazza, non importa che nome ha e dove sta.
Questa ragazza ha 13 anni, giovane sì, ma alta 1,60 e fa ginnastica, e quella sera è appena uscita dalla sua palestra. E' una sera di mezzo autunno e fa rapidamente buio.
Esce dalla palestra, e anziché fare la solita strada, fa un percorso diverso dal normale. Probabilmente esce addirittura dalla porta di servizio anziché da quella principale e da qui, forse, esce addirittura dal cancello posteriore, che normalmente è chiuso.
Bene. Adesso questa ragazza, camminando da sola e al buio, viene avvicinata da un uomo che per lei è un perfetto sconosciuto. Malgrado stia così vicina a casa sua, accetta un passaggio nel camioncino bianco di quest'uomo.
Bella bimba dove vai da sola, su vieni qua che ti accompagno a scuola. Girare al buio non è divertente, si può incontrare tanta brutta gente...
Poi lui la porta non a casa sua, ma in un posto più appartato...
...un campo, di una località chiamiamola pure Ch, dove tenta di violentarla. A quel punto lei fugge. Lui la insegue nel campo, la mena, l'accoltella, ma solo un pò, si diverte a farle dei taglietti sulla faccia con il coltello, e poi già che c'é, estrae un pezzo degli slip della ragazza e li taglia netti con il coltello, senza tra l'altro asportarne un singolo pezzo. E non solo, riesce a fare questa 'tentata violenza sessuale' non soltanto, per l'appunto, senza violentare fisicamente la ragazza, ma anche senza nemmeno... sfilarle i calzoni, benché mirasse ad estrarre le mutande. Roba da mago Silvan, o no?
Bene, a questo punto, lui, contento di quel che ha fatto, esce di scena, risale sul camioncino e torna a casa come se niente fosse, fa la sua vita ordinaria, non torna sul luogo del delitto, è contento così, di avere lasciato la ragazza in mezzo al campo mezza morta, senza nemmeno tentare di nasconderla sotto un cespuglio, e tantomeno, caricarla sul furgone e tentare di farla sparire per le montagne dove probabilmente per mesi o anni non sarebbe mai stata trovata (siamo nel bergamasco, non so se rendo).
E infatti Lei, chiamamola Y13, non è morta. Morirà poi di stenti e freddo in quella fredda notte. Ma che sfortuna nera, vero?
Ma il resto del mondo si mobilita: la ragazza va ritrovata, in tutti i modi. Prendono 3 cani molecolari, uno dei quali campione internazionale, chiamiamolo pure Jocker (nome a caso, eh), e la fanno cercare. Due di questi dirigono diritti ad un cantiere non lontano dalla palestra, amministrato da una nota famiglia di specchiata moralità, chiamoli L. A quanto pare 'non trovano niente'. IN compenso nessuno dei tre cani va al campo di Ch, chissà perché, forse non hanno il fiuto della PM a cui sarà affidato questo spinoso caso, no?
E' così per 3 mesi. Poi finalmente, dopo che tutto il territorio è stato passato palmo a palmo, un aeromodellista vede finalmente quel mucchio di 'stracci' che è in realtà il corpo della povera Y13.
A quel punto ci si potrebbe chiedere: ma dove era mai questo campo che nessuno poteva scoprirla in 3 mesi di ricerche?
Il campo 'appartato' è tutt'altro che isolato, tanto che vicino c'é addirittura una discoteca e una serie di grossi edifici industriali o commerciali, appena prospicenti il campo. Una stradina a 80 metri scarsi da dove è la ragazza, viene percorsa giornalmente da centinaia di persone, specialmente in quel periodo di clima moderatamente freddo. Non solo, ma sopra il campo c'é addirittura una aerovia dove transitano elicotteri e forse anche aerei, e intendo a bassa quota, mica nella stratosfera.
Nonostante questo, la ragazza sparisce per 3 mesi alla vista di chiunque. Anche di un satellite che ha fotografato proprio quella zona, anche se la foto, onestamente, non è totalmente probante sulla presenza del corpo o meno.
E' solo, che un elicottero che vola a 150 metri sul terreno, quel campo, lo esplora in 30 secondi. L'hanno fatto più volte, così come sono passati con guide alpine e cani. Eppure, NULLA è mai stato visto.
E pensate un pò, un ragazzo, tale Eddy, è stato ammazzato di botte proprio in quel campo, poco più di un mese prima. L'hanno ritrovato in poche ore. Chissà a che distanza dalla ragazza, 40 metri? 50 metri? 100 metri? 200 metri? E nessuno, ma proprio nessuno, ha visto niente, ovviamente.
E poi c'é il DNA. Ma quale DNA? Quello dell'ignoto1 che poi diventa il colpevole per definizione, tale MadMax.
E non solo quello. Circa 10 altri DNA di 'ignoti' e ignote, tanti da farci una squadra di calcio. Chi sono e che ruolo hanno avuto nella vita di Y13? Non si sa e non si saprà mai.
E sapete invece, dove hanno trovato il DNA di MadMax? Sul bordo degli slip, quella parte tagliata ed esposta, come se fosse un'etichetta (l'impressione è quella, bastava aggiungere anche il cerchietto rosso e con la freccia per indicare meglio dove 'grattare e vincere'). Uno stupratore che non riesce a stuprare una ragazzina tramortita, e che lascia il suo DNA soltanto su di un indumento ESTERNO (perché era sugli slip, ma nel lembo tirato fuori dai calzoni!)
Poi ci sono altri 'ignoti', 2 soltanto sui guanti di Y13, riposti nella tasca del giubbotto.
Ma sopratutto, c'era un DNA NOTO, notissimo. Quello dell'istruttrice di Y, innominabile e innominata. Lei, non è stata mai imputata di nulla, nemmeno di reticenza o di falsa testimonianza. Dice che quella sera non ha toccato Y, l'ha solo vista 'di sfuggita'. Eh, avrete sentito, se l'avete sentito, di questo nome? Di tale Silvia B, diciamo? Sì? E avrete visto anche come l'hanno giustificata dicendo che era 'naturale' che vi fosse il DNA di una persona con cui Y era in 'relazione'. Ma se è così, qualcuno dovrebbe spiegare anche altre cose...
Come mai c'erano quelle tracce importanti da costrizione, sulle maniche? Come mai erano positive al sangue? Risponde al vero che Y13 avesse per la prima volta, quella serata, quel giubbotto e quindi DOVEVA essere stato contaminato alla sparizione della ragazza? E come è possibile che si sia conservato per tanto tempo all'aperto, 9 settimane, quando normalmente il DNA si degrada in 2?
Ebbene, non solo la signorina non ha avuto alcuna accusa, ma indovinate un pò... al processo, dove almeno l'hanno chiamata come testimone, 'non ricordava' un accidente. Dopo qualche anno già una persona giovane non ricorda niente di una delle giornate più imporanti della sua vita?
E non è finita: anche le amiche di Y13, anche quella del cuore, nessuna di loro ha brillato per 'memoria', sorridenti, belline, smemorate. Tutte.
Strano, no?
Ma non è tutto.
Il DNA che incastra Ignoto1 è stato ritrovato sì, ma: 1)- non c'é il mitocondriale, che è come ritrovare un cadavere senza ossa ma ancora con la carne, tanto per capirci 2)- è stato detto che il DNA non è ripetibile ma stranamente, c'é un perito del tribunale che ha detto sotto giuramento che ESISTONO ANCORA dei reperti. Ebbene, questo perito, è stato inibito (in maniera del tutto arbitraria) dalla PM che segue il caso, dal parlarne con i giornalisti, persino dopo il secondo grado del processo. Ma ci si rende conto o no?
Non soltanto questo. Ci mancherebbe. Il kit per repertare il DNA era pure almeno parzialmente scaduto. La prova non è ripetibile, certo non per colpa dell'imputato ma di chi ha fatto le indagini, che in questo modo non consentono una difesa. Ricordo che nel nostro ordinamento la prova si forma NEL processo, non fuori di esso.
UNUS INDITIUS, NULLUS INDITIUS.
Con un solo indizio in genere non si può condannare una persona, le prove dovrebbero essere 'convergenti'. Ma quali PROVE al plurale? Qui c'é solo il DNA mezzo sconosciuto tra l'altro, e non ripetibile. Alla faccia 1) della prova che si forma 'nel processo' e 2) alla faccia della ripetibilità dell'esperimento (metodo scientifico, e NON ricerca fideistica di una sola verità).
E voi direte: ma Bossetti ha anche altre prove a carico. Sì? E quali? Quelle che 'giornalisti' come Abbate e Longo ti hanno gabellato esistere? Non c'era nessun furgone che girava continuativamente attorno alla palestra, i RIS hanno fatto un 'bricolage' per 'ragioni comunicative' (sic), in altre parole, ogni furgone tipo quello di Bossetti andava bene...
... le ricerche in internet pedofile? Ah, già, quello. Altra balla, poi smentita per quanto ne so, pressoché totalmente.
...e le celle telefoniche? In realtà NON erano compatibili.
Piuttosto, ma come è che SilviaB ha mandato un SMS al fratello proprio quando Y13 veniva rapita... e hanno cancellato quell'SMS e SOLO quello? Eh? Mistero!
Insomma, ce ne sarebbe abbastanza per dubitare o NO? Se vi raccontassero questa storia, e vi dicessero che poi l'imputato MadMax, alias ignoto1, è stato condannato come UNICO colpevole della morte della povera Y13, pensereste che sia stata una cosa giusta, al di là di ogni RAGIONEVOLE DUBBIO?
Il DNA che è bastato, incompleto ed estratto in maniera a dire il minimo, approssimativa, dalle mutandine della povera Y13, è stato sufficiente per condannare MadMax all'ergastolo, ben due volte.
Lo stesso DNA non è stato minimamente tenuto in considerazione per la povera, smemoratissima SilviaB.Eppure c'era, era il SUO, ed era positivo al sangue, e su questo non ci sono dubbi di sorta.
Se poi si vuol dire che basta conoscere una persona per graziarla della prova del DNA, perché tanto è 'normale' ritrovarlo sul corpo dei congiunti di questa, allora perché Parolisi è stato condannato per il DNA trovato nella bocca della moglie?
Ma il fondo non è stato ancora toccato. Sapete che non solo la stampa è stata inibita dal registare o filmare qualsiasi cosa dei DUE processi, ma oltretutto i verbali sono stati secretati per 3 anni? A che pro?
Forse lo stesso per cui è stato minacciato (senza alcun titolo) il consulente del tribunale che ha giurato di avere ancora dei campioni da far analizzare?
E poi parliamo dei cosidetti 'giornalisti' ed 'esperti'.
In una nota trasmissione, chiamiamola sQuarto Grado, non si sa mai da che parte pendono, audience a parte, ma vogliamo parlare o no di quel che dissero l'anno scorso?
Un tale 'esperto' con l'aria da super-saccente, arricciava il naso e stridulava l'anno scorso, affermando che per MadMax non dovesse essere fatto alcuno sconto, quindi niente ripetizione dell'esame del DNA come da lui richiesto disperatamente e da subito.
Ebbene, è lo stesso esperto, chiamiamolo pure Giorgio il Portiere, che ha chiesto e ottenuto, per il marito della professoressa Jenny, la ripetizione dell'esame dei RIS che aveva trovato, sul taglierino usato per uccidere la donna, proprio il DNA dell'esuberante marito.
Ora, in una casa chiusa è chiaro che difficilmente è provabile che qualcun altro fosse presente, a parte la coppia di coniugi quella sera del delitto, no?
Bene, ripetuto l'esame, non ritrovato il DNA (hanno SBAGLIATO o prima, o dopo, evidentemente: ma come, il DNA non è 'infallibile'?), ecco che il CLIENTE dell'intransigente Portiere è stato lasciato a piede libero.
Buffo o no?
Traduciamo: per i MIEI clienti la ripetizione la chiedo e la ottengo, gli altri si fottano.
Mettiamola meglio ancora: se il marito della prof Jenny fosse stato trattato come MadMax sarebbe in prigione in attesa dell'inevitabile ergastolo.
Se MadMax fosse stato trattato invece come il marito di Jenny, sarebbe a piede libero e probabilmente, i suoi genitori (almeno quelli 'civili', visto che è figlio naturale di un altro uomo), forse, non sarebbero morti (di crepacuore?) nei 3 anni di prigionia che ha subito, fin da subito, perché quella sera il ministro dell'ingiustizia Al Fano, giubilante, aveva annunciato che era stato preso l'assassino di Y13, e parliamo di quello che per il suo capo (Berluska) faceva addirittura lodi per evitare che lo ingabbiassero, ma evidentemente il garantismo ha un 'prezzo', o no?
Ora, vedete voi se credete a questa storia, chiaramente di fantasia, e che non sarà certo un problema per la corte di Cassazione. Nel senso che dopo i soldi spesi, ripartire da zero sarà difficile, perché o dietro c'é il giudice Carnevale (l'ammazzasentenze), o c'é la Clinton che sbraita all'ingiustizia per la sua concittadina (con lo strano caso Meredith, in cui la calunniatrice A. Knox e Sollecito sono stati scarcerati mentre Guedé è rimasto dentro sempre con l'accusa di 'concorso in omicidio', anche se non ci sono più i complici!), sì, la Clinton, quella del paese in cui un giudice può condannare qualcuno senza nemmeno scrivere la sentenza per spiegare come mai l'ha fatto. La carta costa.
E non ho ancora parlato di come la egregia PM Ruggiery abbia derubricato a suicidio la morte di una ragazza, poche settimane dopo, ritrovata caduta da un ponte e con i pantaloni abbassati....
... o di come in zona siano morti suicidi ben due preti, e pure un CC quasi omonimo.... in quel periodo di tempo. Strano, no?
E chissà quante altre ce ne saranno da dire (una traccia: Bossetti libero, fan page di Facebook).
Scommetto che lo condanneranno ancora, domani.
Scommetto ancora che la Corte dei Diritti umani Europea avrà qualcosa da ridire tra qualche anno, sempre che l'Europa ci sarà ancora.
Ma a chi festeggerà, in tal caso, lo dico chiaramente: non contate su di me per allungare la lista dei plaudenti.
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E adesso, come è mia abitudine, non vorrei che voi lettori, che già non capite che c'entra un articolo di cronaca nera in questo blog, foste in qualche modo lasciati con il dubbio che io conti balle. Ecco un pò di fonti.
COMINCIAMO con il dialogo tra l'avv.Salvagni e i due CC che hanno svolto le indagini sul DNA. Ecco un tratto che ha messo quasi KO la pubblica accusa. Come? Così!
Gentile: su quegli indumenti ci sono almeno tre tracce di altri Dna non ricostruibili.
Salvagni: "Ricorda se la traccia (Silvia) Brena fosse visibile a occhio nudo
Staiti: "C' era una alone", dice. E qui entra in un tunnel che cambia la sua espressione della mattina pietrificandogli il volto:
-Salvagni: "Avete fatto una indagine su quel fluido biologico che era sulla manica?".
-(Silenzio).
-Salvagni: "Fatta o no?".
-Gentile: "Non mi risulta sia stata fatta" (brusio).
-Salvagni: "E perché?".
-Gentile: "Perché… gli esami sono distruttivi…. E prima non era stata fatta".
Salvagni: "Ma scusate, avevate una traccia di una persona nota, era in una quantità che definite copiosa, e non verificate con gli esami del caso di che fluido corporeo si tratti?".
Staiti: "Non aveva cromaticità".
-Salvagni: "Non è curioso non aver fatto questi test?".
- Staiti (seccato): "Non si fanno tutti i test su tutti i reperti!".
- Salvagni: "Su quello forse sì, che dice?".
-Staiti: "E' la mia risposta".
-Salvagni: "Accetto risposte che hanno logica! Qui non c' è".
- Staiti: "No! Non è così…!".
Salvagni: "Ma quanti Dna completi avete trovato?".
Staiti (incerto): "Devo andare a leggere il rapporto…".
"Era, per quanto circoscritta, di un fluido corposo".
"Noi sapevamo che la manica era un punto sensibile: si può trasportare un corpo, o sotto le ascelle, o per i polsi".
Salvagni: "Non le pare incredibile questo? Interessante per l' indagine?".
Salvagni: "Con la sua esperienza come si spiega la mancanza di tracce dei familiari di Yara sul suo corpo?".
Staiti: (...)"Non si spiega".
Salvagni: "Quella traccia può imprimersi per contatto?".
Staiti: "Lo escluderei".
Salvagni? "E allora?".
Staiti: "Penso che fosse qualcosa di più corposo che conteneva sangue. Forse… muco?".
Salvagni: "Secondo lei, per essere scientifico, come dev' essere un esame?". Il supercarabiniere: "Ripetibile". L' avvocato: "In astratto o in concreto?".
Salvagni: "Le risulta che abbiate fatto solo quattro amplificazioni del G20?".
Staiti: "Non ho modo".
La Pm Ruggeri: "Mi oppongo! Non può dire 'solo'!!!!".
Salvagni: "Io sono la difesa, dico quel che voglio! Mi risponda, se può".
Staiti: "Non ricordo!"
Salvagni: "Può controllare sulla sua relazione?".
Staiti: "Non ricordo!".
Salvagni: "Guardi le carte!".
Staiti: "L' operazione è complessa, va letta una mole esorbitante di dati".
Marzio Capra: "Per aiutarla a trovare questo dato essenziale le posso dare la date degli esami. Io le ho trovate". Domanda: "Dove?". Sorriso: "Nei raw data che mi avete dato voi!". Il perito ora è davvero è in difficoltà: "Sì, ma anche con la data io non posso… Quei dati sono misti ad altre pratiche"
Salvagni: "Che pratiche?".
Staiti: "Quelle di altri esami di altri casi…".
La sala rumoreggia di sconcerto. La Ruggeri ruggisce girandosi verso il pubblico: "Silenzio! Vi faccio identificare dai carabinieri ed espellere dall' aula!!". I due esperti gettano la spugna: chiedono un' ora per trovare le cifre.
http://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/come-perch-ex-istruttrice-yara-silvia-brena-avrebbe-dovuto-avere-112366.htm
Da confrontarsi con questo articolo, di Bergamonews, notate quanto è più APPROSSIMATIVO nello spiegare i dettagli:
https://www.bergamonews.it/2015/11/07/yara-processo-bossettigiornalista-urla-in-aulama-stiamo-scherzando/209673/
È la quindicesima volta consecutiva che Silvia ripete di non ricordare quello che lei stessa aveva testimoniato agli agenti. Gli avvocati Paolo Camporini e Claudio Salvagni la stanno sottoponendo a un quarto grado di quelli che nemmeno Perry Mason. La domanda è una di quelle importanti: «Ricorda di essersi scambiata un messaggio con suo fratello, alle 18.35?». Risposta: «No». Domanda: «E ricorda di averlo cancellato subito dopo?». E lei: «No, non ricordo». Domanda: «Ma non è strano che sia lei che suo fratello abbiate entrambi cancellato solo quello?». Risposta: «Sì, forse. Ma se io non ricordo….». Le chiedono: «Ricorda di aver visto Yara, seduta in palestra?». «Se l’ho detto doveva essere così». Ancora gli avvocati: «Ma si ricorda almeno di aver detto di aver ricevuto delle avances in palestra?». «No, non ricordo». Salvagni cela nei toni garbati uno moto di stizza: «Ma come può aver dimenticato? Le leggo la sua deposizione!». E allora lei: «Ah, sì, adesso che me lo dice, mi ricordo». Si ricorda di aver pianto, a casa, la sera della scomparsa, come ha raccontato suo padre? «No, non ricordo. Ma se lui l’ha detto è possibile».
https://www.liberoquotidiano.it/news/italia/11827765/Processo-a-Bossetti--le-strane.html
Il caso, per capirci, sarebbe un rapimento a scopo intimidatorio degenerato in delitto. Il padre della ragazzina, geometra Fulvio Gambirasio, è conoscente e frequentatore di Pasquale Locatelli arrestato e coinvolto in grandi inchieste internazionali per traffico di cocaina. Secondo alcuni giornalisti il geometra avrebbe testimoniato nell’ambito di una inchiesta a Napoli e la Camorra si sarebbe incaricata di intimorirlo.
A condurre le indagini dai Locatelli sarebbero stati i cani molecolari. Questa pista poi, secondo la difesa, sarebbe stata sottovalutata dai giudici. Il corpo, forse ancora vivo, di Yara sarebbe stato quindi portato fuori dal centro sportivo clandestinamente per essere consegnato e nascosto in un cantiere dei Locatelli.
Forse anche la testimonianza stessa di Gambirasio sarebbe stata già a suo tempo segretata e l’inchiesta internazionale, che presume infiltrati, servizi segreti ecc. non dovrebbe venire disturbata da altre scomode inchieste dei carabinieri o della polizia giudiziaria. E tali necessità di tutela e riservatezza sarebbero alla base del comportamento processuale. Sta di fatto che al funerale di Yara venne letto un messaggio del Presidente della Repubblica, segno di rilevante attenzione istituzionale al caso.
http://omniavulnerant.over-blog.it/2017/09/yara-gomblotto-di-stato.html
Sul povero corpo straziato della ragazza sono state trovate altre 11 tracce di DNA, nessuna delle quali appartenenti né alla vittima né al presunto omicida. Undici tracce su cui in sostanza non si è indagato. E che dire se si sa dalla sentenza che una di queste tracce è dell'insegnante di ginnastica Silvia Brena? Per la Corte il posizionamento di quella traccia, il cui riscontro di specie appare farraginoso risulta essere compatibile con la conoscenza e la frequentazione della vittima con la sua insegnante di ginnastica. Escludo però che la Gambirasio facesse ginnastica con il giubbotto dove è stata trovata la traccia. La Silvia Brena pur essendo stata interrogata e sottoposta ad indagine non è mai stata formalmente indagata. Ancora peggio per quanto riguarda le numerose altre tracce trovate e ben visibili. Perché la povera Yara abbia finalmente giustizia e si trovi non un colpevole ma il colpevole tre sono le domande pregiudiziali su cui ci si attende una risposta:
http://www.ilgiornale.it/news/politica/perch-queste-prove-bossetti-non-colpevole-1335960.html
L'indagine che non c'è
Soltanto di uno di questi la procura ha sentito il bisogno di indagare ed era quello riferito alla insegnante di ginnastica di Yara, tale Silvia Brena. La Brena fu interrogata ma mai posta sotto indagine in quanto il suo dna trovato sul giubbotto della vittima, era compatibile con il fatto che le due ragazze si conoscessero. Quindi la procura parte da un postulato: la vittima e l'omicida non si dovevano conoscere. Postulato assai pericoloso perché noi sappiamo come spesso questi delitti si consumino tra persone che, quantomeno, si conoscono. Undici dna sul corpo della vittima ma l'unico ignoto da ricercare è Bossetti.
E se ci fossero complici?
Una domanda a questo punto sorge spontanea: ma l'omicida di Yara non poteva aver agito con dei complici? Altri elementi che mi procurano qualche dubbio sono legati sia al famoso furgoncino bianco che «per motivi di comunicazione» sembrava essere quello di Bossetti ma che si è scoperto, lo cita la sentenza di primo grado, che è «compatibile» ma non «uguale» a quello del muratore bergamasco.
Le celle telefoniche
E che dire delle celle telefoniche? Appare in sentenza che Yara si connetteva il 26 novembre 2010 (data della scomparsa della piccola) per l'ultima volta con una cella telefonica alle 18,50 compatibile alla palestra e che Bossetti alle 17,45 con una cella telefonica, diversa, e compatibile con casa sua.
Il movente dov'è?
Se il movente appare di natura sessuale, pur non avendo subito la vittima alcuna violenza carnale, appare ancora dubbiosa la ricostruzione di come sia avvenuto l'orrendo agguato. Yara e Bossetti non si conoscevano e quindi risulta pressoché impossibile che una ragazzina di tredici anni salga volontariamente su un furgone guidato da uno sconosciuto.
http://www.ilgiornale.it/news/politica/dna-traffico-telefonico-troppe-cose-non-quadrano-1421566.html
Un ex giudice, dopo tanti anni di lavoro, racconta come i PM sentano solo i periti che avvalorano i loro teoremi. E non solo: sapevate che anche voi che leggete potreste spacciarvi facilmente, con i dovuti agganci, per periti di tribunale? Sapete perché?
http://www.ilgiornale.it/news/e-giudice-si-tolse-toga-non-sopportavo-pi-l-idiozia-troppi.html
https://www.ilprimatonazionale.it/cronaca/processo-bossetti-quello-non-torna-69032/
E le foto dal satellite? Ah, già, eccola:
http://www.cronaca-nera.it/5169/yara-foto-satellite-corpo-campo
INVECE, qui abbiamo una foto molto più chiara.
Quella di magistrati a tavola con gente di 'specchiata moralità'. Indovinato? Sono quelli del clan Locatelli. Eccola:
ntanto i due figli sono rimasti in Italia e mettono in piedi la Lopav Spa, che si occupa di pavimentazioni. Vincono pure un appalto da 500mila euro all’Aquila. Oltre a quello per il nuovo centro commerciale di Mapello, Bergamo, che a fine 2010 verrà scandagliato per la scomparsa della 13enne Yara Gambirasio, inghiottita nel buio di Brembate Sopra il 26 novembre 2010 e trovata cadavere tre mesi dopo. Nel maggio 2010 Pasquale Locatelli finisce in carcere, dopo che gli inquirenti avevano pedinato proprio il figlio che lo stava raggiungendo in Spagna. Pochi mesi dopo, anche i rampolli subiranno lo stesso trattamento. Nel corso delle indagini su Yara, era emerso che il padre della ragazza, Fulvio Gambirasio, aveva avuto rapporti di lavoro con la Lopav. Per Saviano, aveva addirittura testimoniato in un processo contro Pasquale Locatelli. Ma la pista di un possibile collegamento con la scomparsa della 13enne è stata abbandonata in fretta.
https://www.liberoquotidiano.it/news/italia/1220125/Le-toghe-a-tavola-fanno-festa--coi-boss-del-narcotraffico.html
E QUESTO (vedi sotto) è il video che testimonia come Yara NON sia passata per la porta principale, come rilevato dai cani molecolari, alla faccia della PM e delle sentenze... ah, ovviamente, questa ricostruzione è del tutto INCOMPATIBILE con quella della PM.
Che tra l'altro, NON parla, e impedisce persino a chi, come il perito del tribunale, di parlare con i giornalisti. Vedi il video qui sotto (quello inferiore)
11-10-18
Domani è il gran giorno del Giudizio finale (forse) per Massimo Giuseppe Bossetti.
Per lungo tempo ho irriso quest'uomo, chiamandolo Bossetto, e pensando che fosse colpevole e che meritasse di starsene in galera per avere ucciso la povera Yara. E anche per avere una moglie troppo bbona, che mi ricorda irrestistibilmente la cuggina della Hunziker.
Poi, l'anno scorso ho avuto una piccola illuminazione. C'era il processo d'appello e le informazioni girano e permangono, in Rete. E così ho controllato meglio quale fosse il problema che pensavo avesse avuto facile soluzione.
Come mai, qualcuno sosteneva, c'é il DNA sul corpo di Yara... con tanto di mitocondriale... però non è di Bossetti?
E ho cominciato ad indagare. Allora, per farla breve, ecco le conclusioni, o meglio, la narrazione che mi è venuta fuori.
Immaginiamo che la storia che sto per narrarvi non sia con nomi e cognomi noti. Facciamo che sia, piuttosto, relativa ad un'altra delle tante storie di cronaca nera. Nel bergamasco o in Wyoming, poco importa. Ma i fatti, acclarati, sono quelli che seguono. Leggete e poi ditemi se ci sono errori, e se non vi sono, potreste mai credere davvero a quel che avete letto come 'unica fonte' di verità e giustizia in questo truce processo di morti e di provette.
Immaginate una ragazza, non importa che nome ha e dove sta.
Questa ragazza ha 13 anni, giovane sì, ma alta 1,60 e fa ginnastica, e quella sera è appena uscita dalla sua palestra. E' una sera di mezzo autunno e fa rapidamente buio.
Esce dalla palestra, e anziché fare la solita strada, fa un percorso diverso dal normale. Probabilmente esce addirittura dalla porta di servizio anziché da quella principale e da qui, forse, esce addirittura dal cancello posteriore, che normalmente è chiuso.
Bene. Adesso questa ragazza, camminando da sola e al buio, viene avvicinata da un uomo che per lei è un perfetto sconosciuto. Malgrado stia così vicina a casa sua, accetta un passaggio nel camioncino bianco di quest'uomo.
Bella bimba dove vai da sola, su vieni qua che ti accompagno a scuola. Girare al buio non è divertente, si può incontrare tanta brutta gente...
Poi lui la porta non a casa sua, ma in un posto più appartato...
...un campo, di una località chiamiamola pure Ch, dove tenta di violentarla. A quel punto lei fugge. Lui la insegue nel campo, la mena, l'accoltella, ma solo un pò, si diverte a farle dei taglietti sulla faccia con il coltello, e poi già che c'é, estrae un pezzo degli slip della ragazza e li taglia netti con il coltello, senza tra l'altro asportarne un singolo pezzo. E non solo, riesce a fare questa 'tentata violenza sessuale' non soltanto, per l'appunto, senza violentare fisicamente la ragazza, ma anche senza nemmeno... sfilarle i calzoni, benché mirasse ad estrarre le mutande. Roba da mago Silvan, o no?
Bene, a questo punto, lui, contento di quel che ha fatto, esce di scena, risale sul camioncino e torna a casa come se niente fosse, fa la sua vita ordinaria, non torna sul luogo del delitto, è contento così, di avere lasciato la ragazza in mezzo al campo mezza morta, senza nemmeno tentare di nasconderla sotto un cespuglio, e tantomeno, caricarla sul furgone e tentare di farla sparire per le montagne dove probabilmente per mesi o anni non sarebbe mai stata trovata (siamo nel bergamasco, non so se rendo).
E infatti Lei, chiamamola Y13, non è morta. Morirà poi di stenti e freddo in quella fredda notte. Ma che sfortuna nera, vero?
Ma il resto del mondo si mobilita: la ragazza va ritrovata, in tutti i modi. Prendono 3 cani molecolari, uno dei quali campione internazionale, chiamiamolo pure Jocker (nome a caso, eh), e la fanno cercare. Due di questi dirigono diritti ad un cantiere non lontano dalla palestra, amministrato da una nota famiglia di specchiata moralità, chiamoli L. A quanto pare 'non trovano niente'. IN compenso nessuno dei tre cani va al campo di Ch, chissà perché, forse non hanno il fiuto della PM a cui sarà affidato questo spinoso caso, no?
E' così per 3 mesi. Poi finalmente, dopo che tutto il territorio è stato passato palmo a palmo, un aeromodellista vede finalmente quel mucchio di 'stracci' che è in realtà il corpo della povera Y13.
A quel punto ci si potrebbe chiedere: ma dove era mai questo campo che nessuno poteva scoprirla in 3 mesi di ricerche?
Il campo 'appartato' è tutt'altro che isolato, tanto che vicino c'é addirittura una discoteca e una serie di grossi edifici industriali o commerciali, appena prospicenti il campo. Una stradina a 80 metri scarsi da dove è la ragazza, viene percorsa giornalmente da centinaia di persone, specialmente in quel periodo di clima moderatamente freddo. Non solo, ma sopra il campo c'é addirittura una aerovia dove transitano elicotteri e forse anche aerei, e intendo a bassa quota, mica nella stratosfera.
Nonostante questo, la ragazza sparisce per 3 mesi alla vista di chiunque. Anche di un satellite che ha fotografato proprio quella zona, anche se la foto, onestamente, non è totalmente probante sulla presenza del corpo o meno.
E' solo, che un elicottero che vola a 150 metri sul terreno, quel campo, lo esplora in 30 secondi. L'hanno fatto più volte, così come sono passati con guide alpine e cani. Eppure, NULLA è mai stato visto.
E pensate un pò, un ragazzo, tale Eddy, è stato ammazzato di botte proprio in quel campo, poco più di un mese prima. L'hanno ritrovato in poche ore. Chissà a che distanza dalla ragazza, 40 metri? 50 metri? 100 metri? 200 metri? E nessuno, ma proprio nessuno, ha visto niente, ovviamente.
E poi c'é il DNA. Ma quale DNA? Quello dell'ignoto1 che poi diventa il colpevole per definizione, tale MadMax.
E non solo quello. Circa 10 altri DNA di 'ignoti' e ignote, tanti da farci una squadra di calcio. Chi sono e che ruolo hanno avuto nella vita di Y13? Non si sa e non si saprà mai.
E sapete invece, dove hanno trovato il DNA di MadMax? Sul bordo degli slip, quella parte tagliata ed esposta, come se fosse un'etichetta (l'impressione è quella, bastava aggiungere anche il cerchietto rosso e con la freccia per indicare meglio dove 'grattare e vincere'). Uno stupratore che non riesce a stuprare una ragazzina tramortita, e che lascia il suo DNA soltanto su di un indumento ESTERNO (perché era sugli slip, ma nel lembo tirato fuori dai calzoni!)
Poi ci sono altri 'ignoti', 2 soltanto sui guanti di Y13, riposti nella tasca del giubbotto.
Ma sopratutto, c'era un DNA NOTO, notissimo. Quello dell'istruttrice di Y, innominabile e innominata. Lei, non è stata mai imputata di nulla, nemmeno di reticenza o di falsa testimonianza. Dice che quella sera non ha toccato Y, l'ha solo vista 'di sfuggita'. Eh, avrete sentito, se l'avete sentito, di questo nome? Di tale Silvia B, diciamo? Sì? E avrete visto anche come l'hanno giustificata dicendo che era 'naturale' che vi fosse il DNA di una persona con cui Y era in 'relazione'. Ma se è così, qualcuno dovrebbe spiegare anche altre cose...
Come mai c'erano quelle tracce importanti da costrizione, sulle maniche? Come mai erano positive al sangue? Risponde al vero che Y13 avesse per la prima volta, quella serata, quel giubbotto e quindi DOVEVA essere stato contaminato alla sparizione della ragazza? E come è possibile che si sia conservato per tanto tempo all'aperto, 9 settimane, quando normalmente il DNA si degrada in 2?
Ebbene, non solo la signorina non ha avuto alcuna accusa, ma indovinate un pò... al processo, dove almeno l'hanno chiamata come testimone, 'non ricordava' un accidente. Dopo qualche anno già una persona giovane non ricorda niente di una delle giornate più imporanti della sua vita?
E non è finita: anche le amiche di Y13, anche quella del cuore, nessuna di loro ha brillato per 'memoria', sorridenti, belline, smemorate. Tutte.
Strano, no?
Ma non è tutto.
Il DNA che incastra Ignoto1 è stato ritrovato sì, ma: 1)- non c'é il mitocondriale, che è come ritrovare un cadavere senza ossa ma ancora con la carne, tanto per capirci 2)- è stato detto che il DNA non è ripetibile ma stranamente, c'é un perito del tribunale che ha detto sotto giuramento che ESISTONO ANCORA dei reperti. Ebbene, questo perito, è stato inibito (in maniera del tutto arbitraria) dalla PM che segue il caso, dal parlarne con i giornalisti, persino dopo il secondo grado del processo. Ma ci si rende conto o no?
Non soltanto questo. Ci mancherebbe. Il kit per repertare il DNA era pure almeno parzialmente scaduto. La prova non è ripetibile, certo non per colpa dell'imputato ma di chi ha fatto le indagini, che in questo modo non consentono una difesa. Ricordo che nel nostro ordinamento la prova si forma NEL processo, non fuori di esso.
UNUS INDITIUS, NULLUS INDITIUS.
Con un solo indizio in genere non si può condannare una persona, le prove dovrebbero essere 'convergenti'. Ma quali PROVE al plurale? Qui c'é solo il DNA mezzo sconosciuto tra l'altro, e non ripetibile. Alla faccia 1) della prova che si forma 'nel processo' e 2) alla faccia della ripetibilità dell'esperimento (metodo scientifico, e NON ricerca fideistica di una sola verità).
E voi direte: ma Bossetti ha anche altre prove a carico. Sì? E quali? Quelle che 'giornalisti' come Abbate e Longo ti hanno gabellato esistere? Non c'era nessun furgone che girava continuativamente attorno alla palestra, i RIS hanno fatto un 'bricolage' per 'ragioni comunicative' (sic), in altre parole, ogni furgone tipo quello di Bossetti andava bene...
... le ricerche in internet pedofile? Ah, già, quello. Altra balla, poi smentita per quanto ne so, pressoché totalmente.
...e le celle telefoniche? In realtà NON erano compatibili.
Piuttosto, ma come è che SilviaB ha mandato un SMS al fratello proprio quando Y13 veniva rapita... e hanno cancellato quell'SMS e SOLO quello? Eh? Mistero!
Insomma, ce ne sarebbe abbastanza per dubitare o NO? Se vi raccontassero questa storia, e vi dicessero che poi l'imputato MadMax, alias ignoto1, è stato condannato come UNICO colpevole della morte della povera Y13, pensereste che sia stata una cosa giusta, al di là di ogni RAGIONEVOLE DUBBIO?
Il DNA che è bastato, incompleto ed estratto in maniera a dire il minimo, approssimativa, dalle mutandine della povera Y13, è stato sufficiente per condannare MadMax all'ergastolo, ben due volte.
Lo stesso DNA non è stato minimamente tenuto in considerazione per la povera, smemoratissima SilviaB.Eppure c'era, era il SUO, ed era positivo al sangue, e su questo non ci sono dubbi di sorta.
Se poi si vuol dire che basta conoscere una persona per graziarla della prova del DNA, perché tanto è 'normale' ritrovarlo sul corpo dei congiunti di questa, allora perché Parolisi è stato condannato per il DNA trovato nella bocca della moglie?
Ma il fondo non è stato ancora toccato. Sapete che non solo la stampa è stata inibita dal registare o filmare qualsiasi cosa dei DUE processi, ma oltretutto i verbali sono stati secretati per 3 anni? A che pro?
Forse lo stesso per cui è stato minacciato (senza alcun titolo) il consulente del tribunale che ha giurato di avere ancora dei campioni da far analizzare?
E poi parliamo dei cosidetti 'giornalisti' ed 'esperti'.
In una nota trasmissione, chiamiamola sQuarto Grado, non si sa mai da che parte pendono, audience a parte, ma vogliamo parlare o no di quel che dissero l'anno scorso?
Un tale 'esperto' con l'aria da super-saccente, arricciava il naso e stridulava l'anno scorso, affermando che per MadMax non dovesse essere fatto alcuno sconto, quindi niente ripetizione dell'esame del DNA come da lui richiesto disperatamente e da subito.
Ebbene, è lo stesso esperto, chiamiamolo pure Giorgio il Portiere, che ha chiesto e ottenuto, per il marito della professoressa Jenny, la ripetizione dell'esame dei RIS che aveva trovato, sul taglierino usato per uccidere la donna, proprio il DNA dell'esuberante marito.
Ora, in una casa chiusa è chiaro che difficilmente è provabile che qualcun altro fosse presente, a parte la coppia di coniugi quella sera del delitto, no?
Bene, ripetuto l'esame, non ritrovato il DNA (hanno SBAGLIATO o prima, o dopo, evidentemente: ma come, il DNA non è 'infallibile'?), ecco che il CLIENTE dell'intransigente Portiere è stato lasciato a piede libero.
Buffo o no?
Traduciamo: per i MIEI clienti la ripetizione la chiedo e la ottengo, gli altri si fottano.
Mettiamola meglio ancora: se il marito della prof Jenny fosse stato trattato come MadMax sarebbe in prigione in attesa dell'inevitabile ergastolo.
Se MadMax fosse stato trattato invece come il marito di Jenny, sarebbe a piede libero e probabilmente, i suoi genitori (almeno quelli 'civili', visto che è figlio naturale di un altro uomo), forse, non sarebbero morti (di crepacuore?) nei 3 anni di prigionia che ha subito, fin da subito, perché quella sera il ministro dell'ingiustizia Al Fano, giubilante, aveva annunciato che era stato preso l'assassino di Y13, e parliamo di quello che per il suo capo (Berluska) faceva addirittura lodi per evitare che lo ingabbiassero, ma evidentemente il garantismo ha un 'prezzo', o no?
Ora, vedete voi se credete a questa storia, chiaramente di fantasia, e che non sarà certo un problema per la corte di Cassazione. Nel senso che dopo i soldi spesi, ripartire da zero sarà difficile, perché o dietro c'é il giudice Carnevale (l'ammazzasentenze), o c'é la Clinton che sbraita all'ingiustizia per la sua concittadina (con lo strano caso Meredith, in cui la calunniatrice A. Knox e Sollecito sono stati scarcerati mentre Guedé è rimasto dentro sempre con l'accusa di 'concorso in omicidio', anche se non ci sono più i complici!), sì, la Clinton, quella del paese in cui un giudice può condannare qualcuno senza nemmeno scrivere la sentenza per spiegare come mai l'ha fatto. La carta costa.
E non ho ancora parlato di come la egregia PM Ruggiery abbia derubricato a suicidio la morte di una ragazza, poche settimane dopo, ritrovata caduta da un ponte e con i pantaloni abbassati....
... o di come in zona siano morti suicidi ben due preti, e pure un CC quasi omonimo.... in quel periodo di tempo. Strano, no?
E chissà quante altre ce ne saranno da dire (una traccia: Bossetti libero, fan page di Facebook).
Scommetto che lo condanneranno ancora, domani.
Scommetto ancora che la Corte dei Diritti umani Europea avrà qualcosa da ridire tra qualche anno, sempre che l'Europa ci sarà ancora.
Ma a chi festeggerà, in tal caso, lo dico chiaramente: non contate su di me per allungare la lista dei plaudenti.
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E adesso, come è mia abitudine, non vorrei che voi lettori, che già non capite che c'entra un articolo di cronaca nera in questo blog, foste in qualche modo lasciati con il dubbio che io conti balle. Ecco un pò di fonti.
COMINCIAMO con il dialogo tra l'avv.Salvagni e i due CC che hanno svolto le indagini sul DNA. Ecco un tratto che ha messo quasi KO la pubblica accusa. Come? Così!
Gentile: su quegli indumenti ci sono almeno tre tracce di altri Dna non ricostruibili.
Salvagni: "Ricorda se la traccia (Silvia) Brena fosse visibile a occhio nudo
Staiti: "C' era una alone", dice. E qui entra in un tunnel che cambia la sua espressione della mattina pietrificandogli il volto:
-Salvagni: "Avete fatto una indagine su quel fluido biologico che era sulla manica?".
-(Silenzio).
-Salvagni: "Fatta o no?".
-Gentile: "Non mi risulta sia stata fatta" (brusio).
-Salvagni: "E perché?".
-Gentile: "Perché… gli esami sono distruttivi…. E prima non era stata fatta".
Salvagni: "Ma scusate, avevate una traccia di una persona nota, era in una quantità che definite copiosa, e non verificate con gli esami del caso di che fluido corporeo si tratti?".
Staiti: "Non aveva cromaticità".
-Salvagni: "Non è curioso non aver fatto questi test?".
- Staiti (seccato): "Non si fanno tutti i test su tutti i reperti!".
- Salvagni: "Su quello forse sì, che dice?".
-Staiti: "E' la mia risposta".
-Salvagni: "Accetto risposte che hanno logica! Qui non c' è".
- Staiti: "No! Non è così…!".
Salvagni: "Ma quanti Dna completi avete trovato?".
Staiti (incerto): "Devo andare a leggere il rapporto…".
"Era, per quanto circoscritta, di un fluido corposo".
"Noi sapevamo che la manica era un punto sensibile: si può trasportare un corpo, o sotto le ascelle, o per i polsi".
Salvagni: "Non le pare incredibile questo? Interessante per l' indagine?".
Salvagni: "Con la sua esperienza come si spiega la mancanza di tracce dei familiari di Yara sul suo corpo?".
Staiti: (...)"Non si spiega".
Salvagni: "Quella traccia può imprimersi per contatto?".
Staiti: "Lo escluderei".
Salvagni? "E allora?".
Staiti: "Penso che fosse qualcosa di più corposo che conteneva sangue. Forse… muco?".
Salvagni: "Secondo lei, per essere scientifico, come dev' essere un esame?". Il supercarabiniere: "Ripetibile". L' avvocato: "In astratto o in concreto?".
Salvagni: "Le risulta che abbiate fatto solo quattro amplificazioni del G20?".
Staiti: "Non ho modo".
La Pm Ruggeri: "Mi oppongo! Non può dire 'solo'!!!!".
Salvagni: "Io sono la difesa, dico quel che voglio! Mi risponda, se può".
Staiti: "Non ricordo!"
Salvagni: "Può controllare sulla sua relazione?".
Staiti: "Non ricordo!".
Salvagni: "Guardi le carte!".
Staiti: "L' operazione è complessa, va letta una mole esorbitante di dati".
Marzio Capra: "Per aiutarla a trovare questo dato essenziale le posso dare la date degli esami. Io le ho trovate". Domanda: "Dove?". Sorriso: "Nei raw data che mi avete dato voi!". Il perito ora è davvero è in difficoltà: "Sì, ma anche con la data io non posso… Quei dati sono misti ad altre pratiche"
Salvagni: "Che pratiche?".
Staiti: "Quelle di altri esami di altri casi…".
La sala rumoreggia di sconcerto. La Ruggeri ruggisce girandosi verso il pubblico: "Silenzio! Vi faccio identificare dai carabinieri ed espellere dall' aula!!". I due esperti gettano la spugna: chiedono un' ora per trovare le cifre.
http://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/come-perch-ex-istruttrice-yara-silvia-brena-avrebbe-dovuto-avere-112366.htm
Da confrontarsi con questo articolo, di Bergamonews, notate quanto è più APPROSSIMATIVO nello spiegare i dettagli:
https://www.bergamonews.it/2015/11/07/yara-processo-bossettigiornalista-urla-in-aulama-stiamo-scherzando/209673/
È la quindicesima volta consecutiva che Silvia ripete di non ricordare quello che lei stessa aveva testimoniato agli agenti. Gli avvocati Paolo Camporini e Claudio Salvagni la stanno sottoponendo a un quarto grado di quelli che nemmeno Perry Mason. La domanda è una di quelle importanti: «Ricorda di essersi scambiata un messaggio con suo fratello, alle 18.35?». Risposta: «No». Domanda: «E ricorda di averlo cancellato subito dopo?». E lei: «No, non ricordo». Domanda: «Ma non è strano che sia lei che suo fratello abbiate entrambi cancellato solo quello?». Risposta: «Sì, forse. Ma se io non ricordo….». Le chiedono: «Ricorda di aver visto Yara, seduta in palestra?». «Se l’ho detto doveva essere così». Ancora gli avvocati: «Ma si ricorda almeno di aver detto di aver ricevuto delle avances in palestra?». «No, non ricordo». Salvagni cela nei toni garbati uno moto di stizza: «Ma come può aver dimenticato? Le leggo la sua deposizione!». E allora lei: «Ah, sì, adesso che me lo dice, mi ricordo». Si ricorda di aver pianto, a casa, la sera della scomparsa, come ha raccontato suo padre? «No, non ricordo. Ma se lui l’ha detto è possibile».
https://www.liberoquotidiano.it/news/italia/11827765/Processo-a-Bossetti--le-strane.html
Il caso, per capirci, sarebbe un rapimento a scopo intimidatorio degenerato in delitto. Il padre della ragazzina, geometra Fulvio Gambirasio, è conoscente e frequentatore di Pasquale Locatelli arrestato e coinvolto in grandi inchieste internazionali per traffico di cocaina. Secondo alcuni giornalisti il geometra avrebbe testimoniato nell’ambito di una inchiesta a Napoli e la Camorra si sarebbe incaricata di intimorirlo.
A condurre le indagini dai Locatelli sarebbero stati i cani molecolari. Questa pista poi, secondo la difesa, sarebbe stata sottovalutata dai giudici. Il corpo, forse ancora vivo, di Yara sarebbe stato quindi portato fuori dal centro sportivo clandestinamente per essere consegnato e nascosto in un cantiere dei Locatelli.
Forse anche la testimonianza stessa di Gambirasio sarebbe stata già a suo tempo segretata e l’inchiesta internazionale, che presume infiltrati, servizi segreti ecc. non dovrebbe venire disturbata da altre scomode inchieste dei carabinieri o della polizia giudiziaria. E tali necessità di tutela e riservatezza sarebbero alla base del comportamento processuale. Sta di fatto che al funerale di Yara venne letto un messaggio del Presidente della Repubblica, segno di rilevante attenzione istituzionale al caso.
http://omniavulnerant.over-blog.it/2017/09/yara-gomblotto-di-stato.html
Sul povero corpo straziato della ragazza sono state trovate altre 11 tracce di DNA, nessuna delle quali appartenenti né alla vittima né al presunto omicida. Undici tracce su cui in sostanza non si è indagato. E che dire se si sa dalla sentenza che una di queste tracce è dell'insegnante di ginnastica Silvia Brena? Per la Corte il posizionamento di quella traccia, il cui riscontro di specie appare farraginoso risulta essere compatibile con la conoscenza e la frequentazione della vittima con la sua insegnante di ginnastica. Escludo però che la Gambirasio facesse ginnastica con il giubbotto dove è stata trovata la traccia. La Silvia Brena pur essendo stata interrogata e sottoposta ad indagine non è mai stata formalmente indagata. Ancora peggio per quanto riguarda le numerose altre tracce trovate e ben visibili. Perché la povera Yara abbia finalmente giustizia e si trovi non un colpevole ma il colpevole tre sono le domande pregiudiziali su cui ci si attende una risposta:
http://www.ilgiornale.it/news/politica/perch-queste-prove-bossetti-non-colpevole-1335960.html
L'indagine che non c'è
Soltanto di uno di questi la procura ha sentito il bisogno di indagare ed era quello riferito alla insegnante di ginnastica di Yara, tale Silvia Brena. La Brena fu interrogata ma mai posta sotto indagine in quanto il suo dna trovato sul giubbotto della vittima, era compatibile con il fatto che le due ragazze si conoscessero. Quindi la procura parte da un postulato: la vittima e l'omicida non si dovevano conoscere. Postulato assai pericoloso perché noi sappiamo come spesso questi delitti si consumino tra persone che, quantomeno, si conoscono. Undici dna sul corpo della vittima ma l'unico ignoto da ricercare è Bossetti.
E se ci fossero complici?
Una domanda a questo punto sorge spontanea: ma l'omicida di Yara non poteva aver agito con dei complici? Altri elementi che mi procurano qualche dubbio sono legati sia al famoso furgoncino bianco che «per motivi di comunicazione» sembrava essere quello di Bossetti ma che si è scoperto, lo cita la sentenza di primo grado, che è «compatibile» ma non «uguale» a quello del muratore bergamasco.
Le celle telefoniche
E che dire delle celle telefoniche? Appare in sentenza che Yara si connetteva il 26 novembre 2010 (data della scomparsa della piccola) per l'ultima volta con una cella telefonica alle 18,50 compatibile alla palestra e che Bossetti alle 17,45 con una cella telefonica, diversa, e compatibile con casa sua.
Il movente dov'è?
Se il movente appare di natura sessuale, pur non avendo subito la vittima alcuna violenza carnale, appare ancora dubbiosa la ricostruzione di come sia avvenuto l'orrendo agguato. Yara e Bossetti non si conoscevano e quindi risulta pressoché impossibile che una ragazzina di tredici anni salga volontariamente su un furgone guidato da uno sconosciuto.
http://www.ilgiornale.it/news/politica/dna-traffico-telefonico-troppe-cose-non-quadrano-1421566.html
Un ex giudice, dopo tanti anni di lavoro, racconta come i PM sentano solo i periti che avvalorano i loro teoremi. E non solo: sapevate che anche voi che leggete potreste spacciarvi facilmente, con i dovuti agganci, per periti di tribunale? Sapete perché?
http://www.ilgiornale.it/news/e-giudice-si-tolse-toga-non-sopportavo-pi-l-idiozia-troppi.html
https://www.ilprimatonazionale.it/cronaca/processo-bossetti-quello-non-torna-69032/
E le foto dal satellite? Ah, già, eccola:
http://www.cronaca-nera.it/5169/yara-foto-satellite-corpo-campo
INVECE, qui abbiamo una foto molto più chiara.
Quella di magistrati a tavola con gente di 'specchiata moralità'. Indovinato? Sono quelli del clan Locatelli. Eccola:
ntanto i due figli sono rimasti in Italia e mettono in piedi la Lopav Spa, che si occupa di pavimentazioni. Vincono pure un appalto da 500mila euro all’Aquila. Oltre a quello per il nuovo centro commerciale di Mapello, Bergamo, che a fine 2010 verrà scandagliato per la scomparsa della 13enne Yara Gambirasio, inghiottita nel buio di Brembate Sopra il 26 novembre 2010 e trovata cadavere tre mesi dopo. Nel maggio 2010 Pasquale Locatelli finisce in carcere, dopo che gli inquirenti avevano pedinato proprio il figlio che lo stava raggiungendo in Spagna. Pochi mesi dopo, anche i rampolli subiranno lo stesso trattamento. Nel corso delle indagini su Yara, era emerso che il padre della ragazza, Fulvio Gambirasio, aveva avuto rapporti di lavoro con la Lopav. Per Saviano, aveva addirittura testimoniato in un processo contro Pasquale Locatelli. Ma la pista di un possibile collegamento con la scomparsa della 13enne è stata abbandonata in fretta.
https://www.liberoquotidiano.it/news/italia/1220125/Le-toghe-a-tavola-fanno-festa--coi-boss-del-narcotraffico.html
E QUESTO (vedi sotto) è il video che testimonia come Yara NON sia passata per la porta principale, come rilevato dai cani molecolari, alla faccia della PM e delle sentenze... ah, ovviamente, questa ricostruzione è del tutto INCOMPATIBILE con quella della PM.
Che tra l'altro, NON parla, e impedisce persino a chi, come il perito del tribunale, di parlare con i giornalisti. Vedi il video qui sotto (quello inferiore)
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Ignoto111 (o giusto processo)
13-10-18
A voi che pensate che ieri sera giustizia sia stata fatta...
pensate... se per caso...ma proprio per caso, per sviare le indagini... prendessero un pò di sangue da un laboratorio d'analisi 'amico'... oppure un pò di capelli dal barbiere... e poi li mettessero... sul corpo di qualche vittima... e magari dopo 4 anni... chiedessero al 'sospetto' dove fosse quel giorno e quella sera... e quello/a non sapesse rispondere perché semplicemente non ricorda nulla di allora... come capita a quasi tutti noi... ecco quale è il discorso... . come detto da MELUZZI ieri sera... ora siamo tutti nelle mani dello SCIENTISMO... la tecnica ha vinto contro il diritto... e c'é gente che esulta.... (commento su FB)
Veramente, tutto potevo pensare, ma non che la Cassazione respingesse con tale energia ogni rilievo mosso dalla Difesa. Annullata nel senso più letterale del termine, mentre Carmelo Abbate abbaiava la sua soddisfazione e Mary Poppins Longo sogghignava già pregustando il verdetto, persino PRIMA che venisse pronunziato era già sicurissima di come sarebbe andata a finire. Chissà perché.
Abbate, lo ricordo, è quello che crede: a- all'innocenza della Panarello (condannata a 30 anni) b- all'innocenza di Logli (condannato a 20 anni) c- all'innocenza dei Romano (condannati all'ergastolo).
A prescindere da come la si pensi in questi casi (sui Romano ultimamente vengono parecchi dubbi anche a me, per esempio), che senso ha essere così colpevolisti in alcuni casi di omicidio, e garantisti per altri? E sopratutto, CAMBIARE idea su alcuni casi senza nemmeno spiegare come mai?
A che gioco gioca la cosiddetta 'informazione di cronaca nera (sQuarto Grado)'?
La stessa che ieri sera, il caso Cucchi l'ha relegato, dopo non averlo ignorato per 9 anni, ad un trafiletto di 2 minuti dopo mezzanotte e venti minuti e altri 4 casi di cronaca nera trattati nel frattempo (Yara, il pizzaoiolo, Freddy e Jessica se non altri ancora). Strano, no? I TG aprono con la notizia della confessione del carabiniere sul caso Cucchi (che a mio avviso, è stato ucciso anzitutto dall'inerzia dei medici in mano ai quali è stato in custodia per 5 giorni, mentre i CC sono responsabili di percosse e lesioni gravi, ma non di omicidio, visto che la morte è sopravvenuta per mancanza di cure...in un ospedale), però Nuzzi, che fa pure gli scoop sul Vaticano, per l'ennesima volta fa 'informazione' senza menzionare questo crimine come notizia del giorno. TROPPO strano, direi.
Così come il DNA si presta a 'interpretazioni', eccome se si presta...
1- hanno trovato il DNA di Silvia Brena, materiale biologico positivo al sangue(!) Il DNA per lei si spiega, e per Bossetti no?
2- se è vero che la Brena è giustificabile perché 'conosceva Yara' allora tutti i delitti familiari non sono più risolvibili con il DNA:
-Parolisi: ha lasciato il DNA in bocca alla moglie: allora è colpevole.
-S.Brena: ha lasciato il DNA sul corpo di Yara: allora NON è colpevole.
3- mentre ti continuano a dire che il DNA non è più reperibile, intanto c'é un perito del tribunale che ha GIURATO di avere ancora campioni biologici con se, e a cui è stato impedito di parlare ai giornalisti dalla stessa PM Ruggiero. Come si spiega?
4- il marito della prof. Gianna ha il DNA sul taglierino servito per ucciderla. Così hanno rilevato i RIS. Il consulente della difesa, Giorgio Portera, ha fatto ripetere l'esame e il DNA è SPARITO. Come mai per il marito e unico indiziato è stato sufficiente ad evitare il carcere (almeno fino a qualche mese fa, adesso non sono aggiornato) mentre per Bossetti è stato ergastolo fin da subito e senza contro-analisi?
5- Giorgio Portera, notare bene, è lo stesso che a sQuarto Grado diceva l'anno scorso che per Bossetti NON era necessaria una contro-analisi. Se non sono SUOI clienti, allora non c'é bisogno, sennò sì.
L'art.3 della Costituzione e tanti altri, ovviamente, languono nel dimenticatoio!
Per far capire quanto ci hanno sempre preso per il culo, ecco un estratto di un sito che dice qualcosa che Quarto Grado non dice usualmente (e chissà come mai, forse perché senza appoggi tra gli inquirenti... non lavorano più?)
L’accusa ha fatto leva sul fatto che il 26 novembre 2010 alle ore 17:45 il cellulare di Massimo Bossetti avesse agganciato la cella telefonica di Mapello “Via Natta – Settore 3”, ossia la stessa che avrebbe agganciato un’ora dopo quello della povera Yara, ma nel “Settore 1” quindi nella direzione opposta a quella dell’indagato.
Per questo motivo secondo l’opinione di Luigi Nicotera, tecnico informatico forense che ha eseguito le perizie, poteva benissimo indicare che Bossetti mentre allacciava quella cella fosse sul tragitto per ritornare a casa (come le telecamere hanno dimostrato), in casa o nelle vicinanze, e non “per forza” a commettere un delitto in mezzo alla strada all’ora di punta in mezzo ad una strada molto traffica e a due passi da casa sua.
Se il sig. Massimo Bossetti vivesse a Roma, a Bari o a Trento, il solo fatto di allacciare proprio quella cella e proprio quella sera sarebbe certamente un forte indizio di colpevolezza. Ma vivere semplicemente a pochi chilometri dal luogo della sparizione della povera ragazza non è certamente una colpa. Per questo motivo, l’allacciamento della cella telefonica equivalente a quella di casa propria non può essere ovviamente considerata una prova.
Inoltre, la Vodafone ha dichiarato in una lettera datata 25 gennaio 2011 che quella sera il telefono del sig. Bossetti non fu mai spento. Semplicemente non fu più utilizzato dopo le ore 17.45 fino al mattino successivo alle ore 7.25 (tipico per una persona che si trova a casa) e non agganciò nessun’altra cella telefonica per il semplice motivo che da casa non si mosse.
ella povera ragazza.
Sempre la Vodafone, infatti, ha dichiarato che il cellulare di Yara agganciò alle 18.49 la cella di Mapello “Via Natta” in occasione di un sms inviato all’amica Martina ma si spense pochi minuti più tardi alle 18.55 agganciando la cella di via Ruggeri a nord-est di Brembate, ossia in direzione OPPOSTA al campo di Chignolo d’Isola.
Inoltre, alle 19.09 il suo cellulare si riattiva per pochi minuti facendo tre squilli alla madre per poi non dare più segnale. Anche in questa occasione il cellulare di Yara agganciò la cella di via Ruggeri a nord-est di Brembate, ossia in direzione OPPOSTA al campo di Chignolo d’Isola.
A quest’ora, stando alla ricostruzione dell’accusa, Bossetti e Yara avrebbero già dovuto essere nel campo di Chignolo, in piena zona industriale, in un luogo frequentato e per nulla isolato come via Badeschi. Luogo, nel quale, Bossetti avrebbe dovuto commettere la dinamica omicidiaria.
Tale circostanza sarebbe quindi sufficiente a far crollare l’intero castello accusatorio poiché se Massimo Bossetti avesse davvero rapito e condotto al campo di Chignolo la ragazza, il cellulare della ragazza non avrebbe MAI potuto in quell’orario agganciare quella cella telefonica mentre il cellulare di Bossetti avrebbe dovuto agganciare un’altra cella diversa da quella che aggancia da casa sua.
Da
http://iostoconbossetti.it/2018/02/17/le-celle-telefoniche/
Capito?
Questa era una delle famose 'prove' su cui si basava l'accusa.
E per le altre, non vi resta che visitare il sito iostocnbossetti.it e buon divertimento.
Scusate se non ho postato ultimamente argomenti extra rispetto ai wargames...
... ma penso, che valesse la pena di approfondire il fatto.
13-10-18
A voi che pensate che ieri sera giustizia sia stata fatta...
pensate... se per caso...ma proprio per caso, per sviare le indagini... prendessero un pò di sangue da un laboratorio d'analisi 'amico'... oppure un pò di capelli dal barbiere... e poi li mettessero... sul corpo di qualche vittima... e magari dopo 4 anni... chiedessero al 'sospetto' dove fosse quel giorno e quella sera... e quello/a non sapesse rispondere perché semplicemente non ricorda nulla di allora... come capita a quasi tutti noi... ecco quale è il discorso... . come detto da MELUZZI ieri sera... ora siamo tutti nelle mani dello SCIENTISMO... la tecnica ha vinto contro il diritto... e c'é gente che esulta.... (commento su FB)
Veramente, tutto potevo pensare, ma non che la Cassazione respingesse con tale energia ogni rilievo mosso dalla Difesa. Annullata nel senso più letterale del termine, mentre Carmelo Abbate abbaiava la sua soddisfazione e Mary Poppins Longo sogghignava già pregustando il verdetto, persino PRIMA che venisse pronunziato era già sicurissima di come sarebbe andata a finire. Chissà perché.
Abbate, lo ricordo, è quello che crede: a- all'innocenza della Panarello (condannata a 30 anni) b- all'innocenza di Logli (condannato a 20 anni) c- all'innocenza dei Romano (condannati all'ergastolo).
A prescindere da come la si pensi in questi casi (sui Romano ultimamente vengono parecchi dubbi anche a me, per esempio), che senso ha essere così colpevolisti in alcuni casi di omicidio, e garantisti per altri? E sopratutto, CAMBIARE idea su alcuni casi senza nemmeno spiegare come mai?
A che gioco gioca la cosiddetta 'informazione di cronaca nera (sQuarto Grado)'?
La stessa che ieri sera, il caso Cucchi l'ha relegato, dopo non averlo ignorato per 9 anni, ad un trafiletto di 2 minuti dopo mezzanotte e venti minuti e altri 4 casi di cronaca nera trattati nel frattempo (Yara, il pizzaoiolo, Freddy e Jessica se non altri ancora). Strano, no? I TG aprono con la notizia della confessione del carabiniere sul caso Cucchi (che a mio avviso, è stato ucciso anzitutto dall'inerzia dei medici in mano ai quali è stato in custodia per 5 giorni, mentre i CC sono responsabili di percosse e lesioni gravi, ma non di omicidio, visto che la morte è sopravvenuta per mancanza di cure...in un ospedale), però Nuzzi, che fa pure gli scoop sul Vaticano, per l'ennesima volta fa 'informazione' senza menzionare questo crimine come notizia del giorno. TROPPO strano, direi.
Così come il DNA si presta a 'interpretazioni', eccome se si presta...
1- hanno trovato il DNA di Silvia Brena, materiale biologico positivo al sangue(!) Il DNA per lei si spiega, e per Bossetti no?
2- se è vero che la Brena è giustificabile perché 'conosceva Yara' allora tutti i delitti familiari non sono più risolvibili con il DNA:
-Parolisi: ha lasciato il DNA in bocca alla moglie: allora è colpevole.
-S.Brena: ha lasciato il DNA sul corpo di Yara: allora NON è colpevole.
3- mentre ti continuano a dire che il DNA non è più reperibile, intanto c'é un perito del tribunale che ha GIURATO di avere ancora campioni biologici con se, e a cui è stato impedito di parlare ai giornalisti dalla stessa PM Ruggiero. Come si spiega?
4- il marito della prof. Gianna ha il DNA sul taglierino servito per ucciderla. Così hanno rilevato i RIS. Il consulente della difesa, Giorgio Portera, ha fatto ripetere l'esame e il DNA è SPARITO. Come mai per il marito e unico indiziato è stato sufficiente ad evitare il carcere (almeno fino a qualche mese fa, adesso non sono aggiornato) mentre per Bossetti è stato ergastolo fin da subito e senza contro-analisi?
5- Giorgio Portera, notare bene, è lo stesso che a sQuarto Grado diceva l'anno scorso che per Bossetti NON era necessaria una contro-analisi. Se non sono SUOI clienti, allora non c'é bisogno, sennò sì.
L'art.3 della Costituzione e tanti altri, ovviamente, languono nel dimenticatoio!
Per far capire quanto ci hanno sempre preso per il culo, ecco un estratto di un sito che dice qualcosa che Quarto Grado non dice usualmente (e chissà come mai, forse perché senza appoggi tra gli inquirenti... non lavorano più?)
L’accusa ha fatto leva sul fatto che il 26 novembre 2010 alle ore 17:45 il cellulare di Massimo Bossetti avesse agganciato la cella telefonica di Mapello “Via Natta – Settore 3”, ossia la stessa che avrebbe agganciato un’ora dopo quello della povera Yara, ma nel “Settore 1” quindi nella direzione opposta a quella dell’indagato.
Per questo motivo secondo l’opinione di Luigi Nicotera, tecnico informatico forense che ha eseguito le perizie, poteva benissimo indicare che Bossetti mentre allacciava quella cella fosse sul tragitto per ritornare a casa (come le telecamere hanno dimostrato), in casa o nelle vicinanze, e non “per forza” a commettere un delitto in mezzo alla strada all’ora di punta in mezzo ad una strada molto traffica e a due passi da casa sua.
Se il sig. Massimo Bossetti vivesse a Roma, a Bari o a Trento, il solo fatto di allacciare proprio quella cella e proprio quella sera sarebbe certamente un forte indizio di colpevolezza. Ma vivere semplicemente a pochi chilometri dal luogo della sparizione della povera ragazza non è certamente una colpa. Per questo motivo, l’allacciamento della cella telefonica equivalente a quella di casa propria non può essere ovviamente considerata una prova.
Inoltre, la Vodafone ha dichiarato in una lettera datata 25 gennaio 2011 che quella sera il telefono del sig. Bossetti non fu mai spento. Semplicemente non fu più utilizzato dopo le ore 17.45 fino al mattino successivo alle ore 7.25 (tipico per una persona che si trova a casa) e non agganciò nessun’altra cella telefonica per il semplice motivo che da casa non si mosse.
ella povera ragazza.
Sempre la Vodafone, infatti, ha dichiarato che il cellulare di Yara agganciò alle 18.49 la cella di Mapello “Via Natta” in occasione di un sms inviato all’amica Martina ma si spense pochi minuti più tardi alle 18.55 agganciando la cella di via Ruggeri a nord-est di Brembate, ossia in direzione OPPOSTA al campo di Chignolo d’Isola.
Inoltre, alle 19.09 il suo cellulare si riattiva per pochi minuti facendo tre squilli alla madre per poi non dare più segnale. Anche in questa occasione il cellulare di Yara agganciò la cella di via Ruggeri a nord-est di Brembate, ossia in direzione OPPOSTA al campo di Chignolo d’Isola.
A quest’ora, stando alla ricostruzione dell’accusa, Bossetti e Yara avrebbero già dovuto essere nel campo di Chignolo, in piena zona industriale, in un luogo frequentato e per nulla isolato come via Badeschi. Luogo, nel quale, Bossetti avrebbe dovuto commettere la dinamica omicidiaria.
Tale circostanza sarebbe quindi sufficiente a far crollare l’intero castello accusatorio poiché se Massimo Bossetti avesse davvero rapito e condotto al campo di Chignolo la ragazza, il cellulare della ragazza non avrebbe MAI potuto in quell’orario agganciare quella cella telefonica mentre il cellulare di Bossetti avrebbe dovuto agganciare un’altra cella diversa da quella che aggancia da casa sua.
Da
http://iostoconbossetti.it/2018/02/17/le-celle-telefoniche/
Capito?
Questa era una delle famose 'prove' su cui si basava l'accusa.
E per le altre, non vi resta che visitare il sito iostocnbossetti.it e buon divertimento.
Scusate se non ho postato ultimamente argomenti extra rispetto ai wargames...
... ma penso, che valesse la pena di approfondire il fatto.
15-10-18
SUICIDI, OMICIDI, MORTI IGNOTI ecc ecc ecc
Altre millemila sorprese sul caso Yara-Bossetti. Sembra che non finiscano mai, in effetti. Ecco anzitutto, una panoramica della situazione nel bergamasco in quel periodo. Le soprese non sono poche... degne di una trama tra Matrix, Nirvana e The Truman Show. La parte del pollo la fa comunque Bossetti. E non solo per l'abbronzatura eccessiva.
Sapete quant'é difficile che un prete si suicidi. Figurarsi due. E nella stessa zona.
23-9-10 Don Diletti (sparito vicino Brescia, lago d'Iseo, successivamente ritrovato morto; era accusato di molestie su di una 13enne!) e Don Recanati (28-11-10, suicida nella bergamasca), erano due preti morti suicidi nella bergamasca, nel periodo 2010-11, entrambi accusati di molestie sessuali a minori.
12-10-10: i due figli del boss Locatelli, che avevano creato la LOPAV (la quale lavorava al cantiere di Mapello, dove i cani molecolari andranno poi a cercare Yara), vengono arrestati. Secondo fonti di stampa, il babbo di Yara ha avuto a che fare legalmente con loro (pare che fosse un testimone di qualche irregolarità, ma non molto si conosce al riguardo). Forse è il prologo di qualcosa?
25-11-10: un carabiniere, Pierluigi Gambirasio (uno dei 555 Gambirasio di tutta Italia) si suicida nella zona del Brembano, stessa caserma che poi indagherà anche su Yara.
28-11-10 Don Recanati (suicida nella bergamasca), era accusato di molestie sessuali a minori (immortalto anche da un'inchiesta delle Iene)
25-12-10: un uomo viene trovato morto vicino al fime Brembo.
26-12-10: trovata una donna morta di 37 anni, nel fiume Brembo, pare suicida
30-12-10: trovata sul greto del Serio una giovane indiana di 21 anni, apparentemente 'suicida' (la PM che se è occupata è sempre, pare, la Ruggeri, vedi sotto)
16-1-11: trovato un giovane portoricano, Eddie Castillo, ucciso in un campo davanti alla discoteca Sabbie mobili (nome adatto...), appena 9 ore prima, avvistato da un uomo che porta a spasso il cane (NB: in poche ore un uomo per caso riesce a ritrovare, a non più di 300 metri da dove verrà poi ritrovata Yara, invece rimasta 'invisibile' per 3 mesi!!!
28-1-11: un altro ragazzo bergamasco sparì e venne ritrovato morto (però in provincia di Torino) il 28 febbraio 2011, dopo essere sparito il 19 febbraio precedente, anche qui sono stati molto 'veloci' nel ritrovarlo, o no?
5-3-11: scompare nel Brembate un 20enne, Marco Locatelli. Stesso cognome del clan Locatelli.
La famosa CERTEZZA oltre ogni dubbio...
Letizia Ruggieri sull'omicidio Yara (documentario Sky):
''NON è chiaro dove l'omicidio sia avvenuto, SE è avvenuto in via Morlotti, SE la ragazzina sia salita sul camion volotnariamente oppure NO. Si trattava di una pubblica via un'ora di punta e vicino ad un centro sportivo molto frequentato.
Pensare che abbia potuto caricarla sul camion, percuotendola e facendola... facendole del male, facendola salire, è un'ipotesi DIFFICILE.
SEMBREREBBE più logico pensare che sia salita volontariamente però... onestemente, sono azzardi, NON possiamo dirlo''.
Questa serebbe la famosa 'certezza della Ruggeri e della sua accusa, quella che fa dire a Mary Poppins Longo e a Carmelo Abbacchio che non ci sono dubbi sulla colpevolezza di Bossetti. Ma ovviamente, in TV meno cose si sanno e meglio è, no?
.. e la decima piccola indiana
Tanto per far capire le certezze granitiche della PM centaura e pure cintura nera... la Ruggeri si occupò della morte anche della giovane indiana.
La ragazza in questione, secondo la PM, dopo essersi tagliata un polso, insoddisfatta dalla scarsa perdita di sangue, si è buttata nel fiume, ha battuto la nuca, è stata trasportata dalla corrente in maniera impetuosa, spaccandosi tutta la faccia, fino ad essere ritrovata con calzoni e slip sfilati, a 10 km di distanza dal ponte da cui si è buttata.
Problemi: il fiume non era in piena, mentre lei è stata ritrovata praticamente distesa su di una pietraia (del resto, in inverno i fiumi alpini come possono essere in piena, se le precipitazioni sono quasi tutte nevose?); come ha fatto a perdere i calzoni che tuttavia sono rimasti lì vicini? Come è possibile che non sono state trovate tracce di sangue sul ponte dove si sarebbe 'tagliata un polso per suicidarsi'? Come mai i familiari non hanno MAI creduto al suicidio?
Parola mia, questa del suicidio è la cosa più ASSURDA che abbia mai sentito. Ma come, trovano una persona con un taglio ad un braccio, calzoni sfilati, trauma alla nuca... e si è suicidata? Se gli trovavano un coltello nella schiena che dicevano? Che si era gettata sul coltello? Pazzesco!
Che poi dico, se i criteri di valutazione per un suicidio sono questi (colpo alla nuca, calzoni sfilati ecc ecc), perché allora non ipotizzare che Yara si sia anch'essa suicidata? In fondo, secondo la patologa è 'morta di freddo', o no? Magari si era spaventata perché si era accidentalmente tagliata gli slip e non voleva dirlo a mamma. Assurdo? Non più di questa conclusione.
ORA, penserete che una morte del genere, a un mese dalla sparizione della ragazzina, dovrebbe essere collegata, no? E invece, piuttosto che pensare ad un serial-killer, il fasciscolo è stato di fatto escluso dal processo, prima rifiutato e poi, pare, è andato 'perduto' prima dell'appello.
Vorrei ricordare che anche il primo delitto del Mostro di Firenze è stato appioppato ad un singolo uomo (il marito tradito), prima di capire che era un'uccisione seriale e rituale.
https://www.youtube.com/watch?v=DdDvNqkcDSI
Ma tanto la ragazza è stata cremata e adesso non c'é più niente da indagare. Tutto apposto... se lo dice la Ruggeri, sarà senz'altro vero. Alla faccia di ogni evidenza ed opinione di chi conosceva quella donna.
Tutto questo mi ricorda irresistibilmente un caso di cronaca nera, moltissimi anni addietro. Una donna giovane e bella venne ritrovata mezza fuori dalla sua piccola auto (una 126) bruciata. Allora, si pensò, era stata colpita alla testa (aveva un trauma) e poi data alle fiamme nell'auto. Invece, poi, dissero gli ineffabili inquirenti, lei si sarebbe cosparsa di benzina per suicidarsi, dentro la sua auto, ma poi ci ripensò all'ultimo momento e... prima che le fiamme attecchissero (ma l'incendio da benzina non è immediato??) ha cercato di uscire dall'auto, finendo però stordita... perché ha sbattuto la testa contro la portiera (o qualcosa del genere). Strano che inizialmente si sia giustamente pensato all'omicidio, e poi si sia concluso che in realtà lei si voleva suicidare e il trauma è risultato dal maldestro tentativo di annullare la decisione. Però capite, se a tutt'oggi David Rossi si è suicidato, figuratevi negli anni '80 questa poveretta... eppure non era volata già dalla finestra né l'avevano trovata impiccata oppure con la siringa in un braccio (come il medico che curò Provenzano, poi scoperto giustamente come ucciso e non vittima di overdose). Così le cose vanno, basta crederci.
PEDOBOSSETTI E PORNOGAMBIRASIO
Materiale pedopornografico? Secondo il T.Col Michele Lo Russo, non c'era nessuna reale ricerca pedopornografica: 'però, diciamo, materiale pedopornografico non ne abbiamo trovato'.
In compenso, hanno trovato ricerche pornografiche nel computer dei Gambirasio... ma quelle non vangono, no?
FURGONI A PERDERE
Fu fatta una collezione, un messaggio di vari spezzoni che venivano fuori da quel video e dati alla stampa. Lì c'é un ufficio stampa dei carabinieri, un ufficio stampa che fa qeuste cose... hanno piazzato un bel logo dei carabinieri e hanno dato questo video alla stampa (ancora la Ruggeri nel documentario)
Silvia pinocchieta e Walter smemorello
A parte che non ha MAI spiegato quel minuscolo particolare del suo DNA sul corpo di Yara, la Brena ha detto che quella sera è stata accompagnata dalla stazione al centro sportivo dal suo fratello con l'auto. In realtà gli inquirenti hanno stabilito che non era vero perché le celle telefoniche dei due non erano compatibili (ma a quanto pare, questo è un segno di colpevolezza solo per Bossetti!). Come mai? E perché ha mandato un SMS al fratello, ed entrambi sono stati cancellati, nel periodo della sparizione di Yara? Cosa c'era scritto? E come mai ha smentito che c'era qualcuno che la stava molestando sessualmente appena prima della sparizione di Yara, sempre nel centro sportivo?
Mai saputo, e non risulta nulla di preciso dai verbali, se non che è stata indagata ma non è risultato nulla. Tranne il DNA sul corpo di Yara.
Non solo: anche il custode del centro sportivo ha mentito, dicendo che non si è mosso da lì, mentre è uscito proprio durante il periodo della sparizione di Yara, con il pulmino, ufficialmente per accompagnare un bambino... Con Yara o senza?
Con l'elicottero in cerca di Yara
“DECINE DI VOLTE” - Rovedatti continua nell’intervista esclusiva a Oggi: “Il campo di Chignolo l’ho poi sorvolato decine di volte con il mio elicottero. In tre mesi ho fatto almeno 30 ore di volo per cercare Yara. Sopra quel campo ci si passa sempre perché è un corridoio obbligato dopo il decollo dalla pista del Volo a vela di Valbrembo. Volando a una quota di 150 metri e a una velocità bassissima di 10 nodi il corpo della ragazza non poteva sfuggirmi, non posso non averlo visto malgrado le sterpaglie. La visione dall’alto è tutta un’altra cosa rispetto a chi lo attraversa a piedi. Difficile ti sfugga anche la più piccola macchia di colore. E io, con gli altri operatori che si alternavano al mio fianco sull’elicottero, cercavo una macchia nera perché la Protezione civile aveva segnalato che Yara indossava un giubbino di quel colore e una felpa azzurra”.
PILOTA ESPERTO - Aggiunge il pilota, che ha 10 mila ore di volo alle spalle: “Un giorno d’inizio febbraio del 2011 ho visto una cosa nera. Sono sceso in autorotazione e mi sono tranquillizzato solo quando le pale dell’elicottero lo hanno fatto volar via. Era un sacco di plastica. A 100 metri di distanza è stato trovato il corpo di Yara. Eravamo in due: come possiamo non averla visto?”.
“NESSUNO MI HA MAI CONVOCATO” – Ivo Rovedatti conclude con una notazione amara: “Tutto questo l’avevo detto pubblicamente dopo il ritrovamento del corpo. Ma nessuno mi ha convocato, nessuno ha voluto sapere”. (da oggi.it)
''L'ho presa! La portiamo lì!''
Questo è quel che ha sentito una signora che era in comunicazione con un walky-talky. Orario compatibile con la sparizione di Yara, così come la zona. Parlavano di una lavatrice oppure...
L'ho vista con due uomini
Uno dei ragazzi del posto l'ha vista accompagnata da due uomini, e non è l'unico che l'ha vista muoversi (senza Bossetti vicino). Ma sono stati tutti messi a tacere perché accusati di 'falsa testimonianza'. Alle telecamere di Quarto Grado, uno di loro ha tuttavia ribadito che quel che ha visto è vero. Chi ha ragione?
Le 13 traduzioni di Fikri
Strano ma vero, in quei 2 secondi e mezzo carpiti tra Fikri (piastrellista lavorante al cantiere di Mapello) e la sua ragazza, gli esiti sono così curiosi, che prima sono riusciti a dire che aveva detto che lei era stata uccisa, e poi hanno detto di no, però altre traduzioni ancora volute dagli stessi Gambirasio, smentiscono la ricostruzione della procura dicendo che la parola 'uccidere' c'era.
E Fikri avrebbe detto che quella ragazza era stata uccisa vicino al cancello. Ma non della palestra, ma del gigantesco cantiere (60.000 mq) del centro commerciale dove lavorava anche la LoPAV.
Non solo, ma quello fu lo stesso cantiere dove si diressero i cani molecolari, che tra l'altro passarono per l'uscita e il cancello posteriori della palestra, prima di arrivare fino lì, a molti chilometri dal famoso campo di Chignolo d'Isola. Il corpo di Yara però non venne trovato nel cantiere e forse non c'é mai stato, troppo rischioso nasconderlo in un posto così affollato. Forse da qualche parte, a casa di qualcuno, e poi portato nel campo dopo alcune settimane, quando le ricerche erano meno intense, magari coprendolo con un telo mimetico fino a poco prima del ritrovamento? Chissà.
https://www.youtube.com/watch?v=QKpmAOVs5CE
Inceneriti e segretati
Il corpo di Yara è sparito, così come quello di Giuseppe Guerinoni. Entrambi sono stati inceneriti, a quanto pare, per ordine della magistratura inquirente.
E gli atti del processo? Ah, quelli. A quanto risulta, sono secretati fino al 2020. Così hanno avuto tutto il tempo di far carcerare a vita Bossetti, senza che il popolino bue potesse mormorare più di tanto. Bel modo davvero per rispettare l'art.3 e l'art.21 della Costituzione, non c'é che dire.
BANDIERINA ABBATE
L'ultima la riservo a quell'omino di Abbate, che è capace di difendere Logli, Panarello e pure i Romano's, ma non Bossetti. Non ora, almeno.
''Da anni sostengo che la forza probatoria di quel Dna è logica, non scientifica.'' (Carmelo Abbate oggi)
QUESTO ERA QUELLO CHE ABBATE DICEVA QUALCHE ANNO FA IN OCCASIONE DEL PRIMO PROCESSO YARA.
''Da questo processo mi aspetto una cosa ben precisa. Io mi aspetto che la difesa chieda una nuova difesa sul DNA e mi aspetto che il giudice conceda questa perizia sul DNA. Perché se per caso il giudice non concedesse una nuova perizia sul DNA, io qui lo dico e qui lo confermo, diventerei il primo difensore di Bossetti''' (Carmelo Abbate qualche anno fa)
Secondo Abbacchio, questo NON è in contraddizione con quel che diceva prima. Ah, la logica!
SUICIDI, OMICIDI, MORTI IGNOTI ecc ecc ecc
Altre millemila sorprese sul caso Yara-Bossetti. Sembra che non finiscano mai, in effetti. Ecco anzitutto, una panoramica della situazione nel bergamasco in quel periodo. Le soprese non sono poche... degne di una trama tra Matrix, Nirvana e The Truman Show. La parte del pollo la fa comunque Bossetti. E non solo per l'abbronzatura eccessiva.
Sapete quant'é difficile che un prete si suicidi. Figurarsi due. E nella stessa zona.
23-9-10 Don Diletti (sparito vicino Brescia, lago d'Iseo, successivamente ritrovato morto; era accusato di molestie su di una 13enne!) e Don Recanati (28-11-10, suicida nella bergamasca), erano due preti morti suicidi nella bergamasca, nel periodo 2010-11, entrambi accusati di molestie sessuali a minori.
12-10-10: i due figli del boss Locatelli, che avevano creato la LOPAV (la quale lavorava al cantiere di Mapello, dove i cani molecolari andranno poi a cercare Yara), vengono arrestati. Secondo fonti di stampa, il babbo di Yara ha avuto a che fare legalmente con loro (pare che fosse un testimone di qualche irregolarità, ma non molto si conosce al riguardo). Forse è il prologo di qualcosa?
25-11-10: un carabiniere, Pierluigi Gambirasio (uno dei 555 Gambirasio di tutta Italia) si suicida nella zona del Brembano, stessa caserma che poi indagherà anche su Yara.
28-11-10 Don Recanati (suicida nella bergamasca), era accusato di molestie sessuali a minori (immortalto anche da un'inchiesta delle Iene)
25-12-10: un uomo viene trovato morto vicino al fime Brembo.
26-12-10: trovata una donna morta di 37 anni, nel fiume Brembo, pare suicida
30-12-10: trovata sul greto del Serio una giovane indiana di 21 anni, apparentemente 'suicida' (la PM che se è occupata è sempre, pare, la Ruggeri, vedi sotto)
16-1-11: trovato un giovane portoricano, Eddie Castillo, ucciso in un campo davanti alla discoteca Sabbie mobili (nome adatto...), appena 9 ore prima, avvistato da un uomo che porta a spasso il cane (NB: in poche ore un uomo per caso riesce a ritrovare, a non più di 300 metri da dove verrà poi ritrovata Yara, invece rimasta 'invisibile' per 3 mesi!!!
28-1-11: un altro ragazzo bergamasco sparì e venne ritrovato morto (però in provincia di Torino) il 28 febbraio 2011, dopo essere sparito il 19 febbraio precedente, anche qui sono stati molto 'veloci' nel ritrovarlo, o no?
5-3-11: scompare nel Brembate un 20enne, Marco Locatelli. Stesso cognome del clan Locatelli.
La famosa CERTEZZA oltre ogni dubbio...
Letizia Ruggieri sull'omicidio Yara (documentario Sky):
''NON è chiaro dove l'omicidio sia avvenuto, SE è avvenuto in via Morlotti, SE la ragazzina sia salita sul camion volotnariamente oppure NO. Si trattava di una pubblica via un'ora di punta e vicino ad un centro sportivo molto frequentato.
Pensare che abbia potuto caricarla sul camion, percuotendola e facendola... facendole del male, facendola salire, è un'ipotesi DIFFICILE.
SEMBREREBBE più logico pensare che sia salita volontariamente però... onestemente, sono azzardi, NON possiamo dirlo''.
Questa serebbe la famosa 'certezza della Ruggeri e della sua accusa, quella che fa dire a Mary Poppins Longo e a Carmelo Abbacchio che non ci sono dubbi sulla colpevolezza di Bossetti. Ma ovviamente, in TV meno cose si sanno e meglio è, no?
.. e la decima piccola indiana
Tanto per far capire le certezze granitiche della PM centaura e pure cintura nera... la Ruggeri si occupò della morte anche della giovane indiana.
La ragazza in questione, secondo la PM, dopo essersi tagliata un polso, insoddisfatta dalla scarsa perdita di sangue, si è buttata nel fiume, ha battuto la nuca, è stata trasportata dalla corrente in maniera impetuosa, spaccandosi tutta la faccia, fino ad essere ritrovata con calzoni e slip sfilati, a 10 km di distanza dal ponte da cui si è buttata.
Problemi: il fiume non era in piena, mentre lei è stata ritrovata praticamente distesa su di una pietraia (del resto, in inverno i fiumi alpini come possono essere in piena, se le precipitazioni sono quasi tutte nevose?); come ha fatto a perdere i calzoni che tuttavia sono rimasti lì vicini? Come è possibile che non sono state trovate tracce di sangue sul ponte dove si sarebbe 'tagliata un polso per suicidarsi'? Come mai i familiari non hanno MAI creduto al suicidio?
Parola mia, questa del suicidio è la cosa più ASSURDA che abbia mai sentito. Ma come, trovano una persona con un taglio ad un braccio, calzoni sfilati, trauma alla nuca... e si è suicidata? Se gli trovavano un coltello nella schiena che dicevano? Che si era gettata sul coltello? Pazzesco!
Che poi dico, se i criteri di valutazione per un suicidio sono questi (colpo alla nuca, calzoni sfilati ecc ecc), perché allora non ipotizzare che Yara si sia anch'essa suicidata? In fondo, secondo la patologa è 'morta di freddo', o no? Magari si era spaventata perché si era accidentalmente tagliata gli slip e non voleva dirlo a mamma. Assurdo? Non più di questa conclusione.
ORA, penserete che una morte del genere, a un mese dalla sparizione della ragazzina, dovrebbe essere collegata, no? E invece, piuttosto che pensare ad un serial-killer, il fasciscolo è stato di fatto escluso dal processo, prima rifiutato e poi, pare, è andato 'perduto' prima dell'appello.
Vorrei ricordare che anche il primo delitto del Mostro di Firenze è stato appioppato ad un singolo uomo (il marito tradito), prima di capire che era un'uccisione seriale e rituale.
https://www.youtube.com/watch?v=DdDvNqkcDSI
Ma tanto la ragazza è stata cremata e adesso non c'é più niente da indagare. Tutto apposto... se lo dice la Ruggeri, sarà senz'altro vero. Alla faccia di ogni evidenza ed opinione di chi conosceva quella donna.
Tutto questo mi ricorda irresistibilmente un caso di cronaca nera, moltissimi anni addietro. Una donna giovane e bella venne ritrovata mezza fuori dalla sua piccola auto (una 126) bruciata. Allora, si pensò, era stata colpita alla testa (aveva un trauma) e poi data alle fiamme nell'auto. Invece, poi, dissero gli ineffabili inquirenti, lei si sarebbe cosparsa di benzina per suicidarsi, dentro la sua auto, ma poi ci ripensò all'ultimo momento e... prima che le fiamme attecchissero (ma l'incendio da benzina non è immediato??) ha cercato di uscire dall'auto, finendo però stordita... perché ha sbattuto la testa contro la portiera (o qualcosa del genere). Strano che inizialmente si sia giustamente pensato all'omicidio, e poi si sia concluso che in realtà lei si voleva suicidare e il trauma è risultato dal maldestro tentativo di annullare la decisione. Però capite, se a tutt'oggi David Rossi si è suicidato, figuratevi negli anni '80 questa poveretta... eppure non era volata già dalla finestra né l'avevano trovata impiccata oppure con la siringa in un braccio (come il medico che curò Provenzano, poi scoperto giustamente come ucciso e non vittima di overdose). Così le cose vanno, basta crederci.
PEDOBOSSETTI E PORNOGAMBIRASIO
Materiale pedopornografico? Secondo il T.Col Michele Lo Russo, non c'era nessuna reale ricerca pedopornografica: 'però, diciamo, materiale pedopornografico non ne abbiamo trovato'.
In compenso, hanno trovato ricerche pornografiche nel computer dei Gambirasio... ma quelle non vangono, no?
FURGONI A PERDERE
Fu fatta una collezione, un messaggio di vari spezzoni che venivano fuori da quel video e dati alla stampa. Lì c'é un ufficio stampa dei carabinieri, un ufficio stampa che fa qeuste cose... hanno piazzato un bel logo dei carabinieri e hanno dato questo video alla stampa (ancora la Ruggeri nel documentario)
Silvia pinocchieta e Walter smemorello
A parte che non ha MAI spiegato quel minuscolo particolare del suo DNA sul corpo di Yara, la Brena ha detto che quella sera è stata accompagnata dalla stazione al centro sportivo dal suo fratello con l'auto. In realtà gli inquirenti hanno stabilito che non era vero perché le celle telefoniche dei due non erano compatibili (ma a quanto pare, questo è un segno di colpevolezza solo per Bossetti!). Come mai? E perché ha mandato un SMS al fratello, ed entrambi sono stati cancellati, nel periodo della sparizione di Yara? Cosa c'era scritto? E come mai ha smentito che c'era qualcuno che la stava molestando sessualmente appena prima della sparizione di Yara, sempre nel centro sportivo?
Mai saputo, e non risulta nulla di preciso dai verbali, se non che è stata indagata ma non è risultato nulla. Tranne il DNA sul corpo di Yara.
Non solo: anche il custode del centro sportivo ha mentito, dicendo che non si è mosso da lì, mentre è uscito proprio durante il periodo della sparizione di Yara, con il pulmino, ufficialmente per accompagnare un bambino... Con Yara o senza?
Con l'elicottero in cerca di Yara
“DECINE DI VOLTE” - Rovedatti continua nell’intervista esclusiva a Oggi: “Il campo di Chignolo l’ho poi sorvolato decine di volte con il mio elicottero. In tre mesi ho fatto almeno 30 ore di volo per cercare Yara. Sopra quel campo ci si passa sempre perché è un corridoio obbligato dopo il decollo dalla pista del Volo a vela di Valbrembo. Volando a una quota di 150 metri e a una velocità bassissima di 10 nodi il corpo della ragazza non poteva sfuggirmi, non posso non averlo visto malgrado le sterpaglie. La visione dall’alto è tutta un’altra cosa rispetto a chi lo attraversa a piedi. Difficile ti sfugga anche la più piccola macchia di colore. E io, con gli altri operatori che si alternavano al mio fianco sull’elicottero, cercavo una macchia nera perché la Protezione civile aveva segnalato che Yara indossava un giubbino di quel colore e una felpa azzurra”.
PILOTA ESPERTO - Aggiunge il pilota, che ha 10 mila ore di volo alle spalle: “Un giorno d’inizio febbraio del 2011 ho visto una cosa nera. Sono sceso in autorotazione e mi sono tranquillizzato solo quando le pale dell’elicottero lo hanno fatto volar via. Era un sacco di plastica. A 100 metri di distanza è stato trovato il corpo di Yara. Eravamo in due: come possiamo non averla visto?”.
“NESSUNO MI HA MAI CONVOCATO” – Ivo Rovedatti conclude con una notazione amara: “Tutto questo l’avevo detto pubblicamente dopo il ritrovamento del corpo. Ma nessuno mi ha convocato, nessuno ha voluto sapere”. (da oggi.it)
''L'ho presa! La portiamo lì!''
Questo è quel che ha sentito una signora che era in comunicazione con un walky-talky. Orario compatibile con la sparizione di Yara, così come la zona. Parlavano di una lavatrice oppure...
L'ho vista con due uomini
Uno dei ragazzi del posto l'ha vista accompagnata da due uomini, e non è l'unico che l'ha vista muoversi (senza Bossetti vicino). Ma sono stati tutti messi a tacere perché accusati di 'falsa testimonianza'. Alle telecamere di Quarto Grado, uno di loro ha tuttavia ribadito che quel che ha visto è vero. Chi ha ragione?
Le 13 traduzioni di Fikri
Strano ma vero, in quei 2 secondi e mezzo carpiti tra Fikri (piastrellista lavorante al cantiere di Mapello) e la sua ragazza, gli esiti sono così curiosi, che prima sono riusciti a dire che aveva detto che lei era stata uccisa, e poi hanno detto di no, però altre traduzioni ancora volute dagli stessi Gambirasio, smentiscono la ricostruzione della procura dicendo che la parola 'uccidere' c'era.
E Fikri avrebbe detto che quella ragazza era stata uccisa vicino al cancello. Ma non della palestra, ma del gigantesco cantiere (60.000 mq) del centro commerciale dove lavorava anche la LoPAV.
Non solo, ma quello fu lo stesso cantiere dove si diressero i cani molecolari, che tra l'altro passarono per l'uscita e il cancello posteriori della palestra, prima di arrivare fino lì, a molti chilometri dal famoso campo di Chignolo d'Isola. Il corpo di Yara però non venne trovato nel cantiere e forse non c'é mai stato, troppo rischioso nasconderlo in un posto così affollato. Forse da qualche parte, a casa di qualcuno, e poi portato nel campo dopo alcune settimane, quando le ricerche erano meno intense, magari coprendolo con un telo mimetico fino a poco prima del ritrovamento? Chissà.
https://www.youtube.com/watch?v=QKpmAOVs5CE
Inceneriti e segretati
Il corpo di Yara è sparito, così come quello di Giuseppe Guerinoni. Entrambi sono stati inceneriti, a quanto pare, per ordine della magistratura inquirente.
E gli atti del processo? Ah, quelli. A quanto risulta, sono secretati fino al 2020. Così hanno avuto tutto il tempo di far carcerare a vita Bossetti, senza che il popolino bue potesse mormorare più di tanto. Bel modo davvero per rispettare l'art.3 e l'art.21 della Costituzione, non c'é che dire.
BANDIERINA ABBATE
L'ultima la riservo a quell'omino di Abbate, che è capace di difendere Logli, Panarello e pure i Romano's, ma non Bossetti. Non ora, almeno.
''Da anni sostengo che la forza probatoria di quel Dna è logica, non scientifica.'' (Carmelo Abbate oggi)
QUESTO ERA QUELLO CHE ABBATE DICEVA QUALCHE ANNO FA IN OCCASIONE DEL PRIMO PROCESSO YARA.
''Da questo processo mi aspetto una cosa ben precisa. Io mi aspetto che la difesa chieda una nuova difesa sul DNA e mi aspetto che il giudice conceda questa perizia sul DNA. Perché se per caso il giudice non concedesse una nuova perizia sul DNA, io qui lo dico e qui lo confermo, diventerei il primo difensore di Bossetti''' (Carmelo Abbate qualche anno fa)
Secondo Abbacchio, questo NON è in contraddizione con quel che diceva prima. Ah, la logica!
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Il caso Bossetti non finisce mai di stupire...
18-11-18
(originale 7-11-18)
Ogni volta che si pensa di avere finito gli argomenti su questo caso, ecco che arrivano altre sorprese. Alle volte sono davvero incredibili, diciamo pure innominabili nella loro assurdità. Infatti non ne ha parlato praticamente nessuno.
Avrete certo sentito parlare di Hacking Team. Una ditta di SW, ma diciamo pure di MALAWARE, che vende 'servizi' in tutto il mondo, venuta alla ribalta per la colossale fuga di notizie (400 GB) sulle loro attività, pubblicate su Wikileaks.
Bene, HT era coinvolta anche nel caso Yara. Strano ma vero, nella cronologia generale guardiamo come Bossetti sia stato identificato come tale, per quel che ne sappiamo, il 13 giugno; l'arresto è avvenuto il 16 giugno, cosa assurda se si pensa che in genere è grazie ad indizi come il DNA che è usato per carpire altri elementi utili di un sospetto, piuttosto che come 'prova regina'. Cosa avrebbe impedito di seguire Bossetti e intercettarlo per un paio di settimane, per vedere di raccogliere elementi
dovresti agganciarlo all'evento "on etilometro" :P
On Jun 19, 2014, at 15:14 , Alessandro Scarafile <[email protected]> wrote:
Stiamo lavorando anche al modulo DNA?
Inviato: martedì 17 giugno 2014 12:20
A: [email protected]
Oggetto: Diamoci una pacca sulla spalla I ROS ci hanno da poco contattato ringraziandoci per il prezioso contributo dato da HT e da RCS per la buona riuscita di una loro operazione.Chiunque abbia visto un TG ieri sera dovrebbe sapere di cosa parlo ;)
On Jun 17, 2014, at 12:39 PM, Massimo Chiodini <[email protected]> wrote:
sorry io non ho visto il tg. Che e’ successo…?
Quindi qual’e’ la "backdoor del mese” attuale? :)
Il caso Yara e’ stato risolto, Massimo.
David Vincenzetti
CEO
wikileaks.org/hackingteam/emails/emailid/68332
wikileaks.org/hackingteam/emails/emailid/66879
Bene, adesso si dirà: visto che pure i ROS hanno espresso soddisfazione, questa preziosa attività investigativa sarà stata sicuramente ascoltata dal tribunale, visto che è stata così dirimente per risolvere il caso no?
Ma le mail di Hacking Team non sono state ammesse nel processo di primo grado dalla Corte di Assise di Bergamo, in quanto “non pertinenti”.
bossettiade.wordpress.com/2016/05/08/il-ruolo-di-hacking-team/
Come è andata in termini cronologici, è un fatto non così noto e semplice da spiegare. Diciamo che Bossetti è stato 'incastrato' il 13 giugno 2014, e che è stato arrestato il 16. Qualsiasi cosa sia successa, è chiaro che HT dovrebbe avere avuto soltanto due miseri giorni di tempo per fare il 'lavoro'.
https://bossettiade.wordpress.com/2016/05/01/alla-ricerca-di-ignoto1/
Ma stando così le cose, quand'é che avrebbero individuato ignoto1 = Bossetti? E se sì, si può sapere cosa avrebbe fatto questo team, certo non specializzato in ricerche genetiche, per servire la verità e giustizia? Non è dato di sapere.
Una teoria su cosa potrebbe essere successo si può trovare qui:
https://bossettiade.wordpress.com/2016/05/14/ipotesi-di-complotto/
Ci sarebbero altre cose da dire, e parecchie.
Frequentazioni ambigue come quella dei magistrati di Bergamo a cena dai Locatelli sono state riportate dalla stampa con tanto di foto. Forse non c'entra, e forse sì. Chissà, tanto di sicuro non lo diranno mai. Però onestamente, è questo il modo per restare al di sopra di ogni sospetto?
https://www.liberoquotidiano.it/news/italia/1220125/Le-toghe-a-tavola-fanno-festa--coi-boss-del-narcotraffico.html
Ma conta solo Bossetti, anzi solo il DNA nucleare di Bossetti; su quello della Brena non facciamoci domande; nessuna domanda neppure sulla sopravvivenza di quel DNA in ottimo stato per 90 giorni all’aperto e su di un cadavere in putrefazione; ignoriamo la conservazione “asimmetrica” dei vestiti; ignoriamo la SIM in tasca; mettiamo il campo di Chignolo sullo stesso piano della giungla amazzonica; assumiamo che i piselli nello stomaco di Yara siano quelli che le ha dato da mangiare sua madre
bossettiade.wordpress.com/2016/05/14/ipotesi-di-complotto/
Ma poi è chiaro che nel processo conta più l'accusa visto che le prove di fatto vengono fornite dalle FF.OO che sono organiche alla stessa. E al contempo, la difesa non ha alcun appiglio su cui poggiare se nulla viene concesso, perché 'non attinente' al caso.
Non è necessario per decidere far deporre Vincenzetti di Hacking Team in merito alle famose email, non è necessario sentire Peter Gill in merito alla durata del DNA all’aperto, tantomeno è necessario un esperimento giudiziale sul medesimo tema. E queste sono solo le questioni maggiori, perché molte altre richieste sono state rigettate.
Anche frasi come questa, contenuta nella sentenza d'appello, sono veramente impressionanti:
“Quanto al comportamento processuale, rimarcato che l’imputato ha continuato ostinatamente a negare il fatto (come era, peraltro, suo diritto), assumendo la posizione di chi sfida l’inquirente a provare la sua colpevolezza”.
https://bossettiade.wordpress.com/2017/11/05/orgoglio-e-pregiudizio/
Eh? Quindi si rimprovera l'atteggiamento poco collaborativo dell'imputato, che faceva tra l'altro lampade 'all'insaputa della moglie' (e come no), mancando di rispetto alla SS Inquis... eeerrr alla pubblica accusa? Ma cosa è il diritto in Italia (e non solo)? Ma i diritti costituzionali valgono o no? E se valgono, allora come mai si giunge a rimproverare un imputato di farne uso? Veramente, questa è una sentenza emessa in nome del 'popolo italiano'? Perché da uno scritto del genere è più che lecito dissociarsi. Quando sentenze si mettono a scrivere nero su bianco che un imputato è 'sospetto' perché chiede che la PM porti delle prove come per esempio il numero della targa del suo furgone ripreso sul 'luogo del crimine' (ma quale? L'omicidio si è svolto a Chignolo, dicono, dunque bisognerebbe trovare prove della presenza di Bossetti anche lì, e NON ci sono).
MA poi alla fine, tutti questi discorsi non cambiano una virgola della cosiddetta 'verità processuale'. Ma chi la giustifica, almeno si documentasse un pò meglio nelle affermazioni da Tafazzi che usa:
https://bossettiade.wordpress.com/2018/10/21/cosi-e-se-vi-pare/
Tanto Bossetti è in prigione, se gli va bene gli daranno la semilibertà dopo i 60 anni, la moglie è sputtanata, i figli sono segnati, i genitori sono morti entrambi durante questi 3 anni di prigionia senza che lui fosse scarcerato nonostante la mancanza delle normali esigenze cautelari, ovvero fuga, inquinamento prove, reiterazione. L'unica spiegazione è che volevano piegarlo, non ci sono riusciti e allora hanno usato una mano molto pesante contro un uomo incensurato, lavoratore e padre di famiglia. E peggio ancora, i mass-media sono stati al gioco facendosi manipolare e diffondendo per mesi notizie fake come il famoso filmato del furgone bossettiano.
18-11-18
(originale 7-11-18)
Ogni volta che si pensa di avere finito gli argomenti su questo caso, ecco che arrivano altre sorprese. Alle volte sono davvero incredibili, diciamo pure innominabili nella loro assurdità. Infatti non ne ha parlato praticamente nessuno.
Avrete certo sentito parlare di Hacking Team. Una ditta di SW, ma diciamo pure di MALAWARE, che vende 'servizi' in tutto il mondo, venuta alla ribalta per la colossale fuga di notizie (400 GB) sulle loro attività, pubblicate su Wikileaks.
Bene, HT era coinvolta anche nel caso Yara. Strano ma vero, nella cronologia generale guardiamo come Bossetti sia stato identificato come tale, per quel che ne sappiamo, il 13 giugno; l'arresto è avvenuto il 16 giugno, cosa assurda se si pensa che in genere è grazie ad indizi come il DNA che è usato per carpire altri elementi utili di un sospetto, piuttosto che come 'prova regina'. Cosa avrebbe impedito di seguire Bossetti e intercettarlo per un paio di settimane, per vedere di raccogliere elementi
dovresti agganciarlo all'evento "on etilometro" :P
On Jun 19, 2014, at 15:14 , Alessandro Scarafile <[email protected]> wrote:
Stiamo lavorando anche al modulo DNA?
Inviato: martedì 17 giugno 2014 12:20
A: [email protected]
Oggetto: Diamoci una pacca sulla spalla I ROS ci hanno da poco contattato ringraziandoci per il prezioso contributo dato da HT e da RCS per la buona riuscita di una loro operazione.Chiunque abbia visto un TG ieri sera dovrebbe sapere di cosa parlo ;)
On Jun 17, 2014, at 12:39 PM, Massimo Chiodini <[email protected]> wrote:
sorry io non ho visto il tg. Che e’ successo…?
Quindi qual’e’ la "backdoor del mese” attuale? :)
Il caso Yara e’ stato risolto, Massimo.
David Vincenzetti
CEO
wikileaks.org/hackingteam/emails/emailid/68332
wikileaks.org/hackingteam/emails/emailid/66879
Bene, adesso si dirà: visto che pure i ROS hanno espresso soddisfazione, questa preziosa attività investigativa sarà stata sicuramente ascoltata dal tribunale, visto che è stata così dirimente per risolvere il caso no?
Ma le mail di Hacking Team non sono state ammesse nel processo di primo grado dalla Corte di Assise di Bergamo, in quanto “non pertinenti”.
bossettiade.wordpress.com/2016/05/08/il-ruolo-di-hacking-team/
Come è andata in termini cronologici, è un fatto non così noto e semplice da spiegare. Diciamo che Bossetti è stato 'incastrato' il 13 giugno 2014, e che è stato arrestato il 16. Qualsiasi cosa sia successa, è chiaro che HT dovrebbe avere avuto soltanto due miseri giorni di tempo per fare il 'lavoro'.
https://bossettiade.wordpress.com/2016/05/01/alla-ricerca-di-ignoto1/
Ma stando così le cose, quand'é che avrebbero individuato ignoto1 = Bossetti? E se sì, si può sapere cosa avrebbe fatto questo team, certo non specializzato in ricerche genetiche, per servire la verità e giustizia? Non è dato di sapere.
Una teoria su cosa potrebbe essere successo si può trovare qui:
https://bossettiade.wordpress.com/2016/05/14/ipotesi-di-complotto/
Ci sarebbero altre cose da dire, e parecchie.
Frequentazioni ambigue come quella dei magistrati di Bergamo a cena dai Locatelli sono state riportate dalla stampa con tanto di foto. Forse non c'entra, e forse sì. Chissà, tanto di sicuro non lo diranno mai. Però onestamente, è questo il modo per restare al di sopra di ogni sospetto?
https://www.liberoquotidiano.it/news/italia/1220125/Le-toghe-a-tavola-fanno-festa--coi-boss-del-narcotraffico.html
Ma conta solo Bossetti, anzi solo il DNA nucleare di Bossetti; su quello della Brena non facciamoci domande; nessuna domanda neppure sulla sopravvivenza di quel DNA in ottimo stato per 90 giorni all’aperto e su di un cadavere in putrefazione; ignoriamo la conservazione “asimmetrica” dei vestiti; ignoriamo la SIM in tasca; mettiamo il campo di Chignolo sullo stesso piano della giungla amazzonica; assumiamo che i piselli nello stomaco di Yara siano quelli che le ha dato da mangiare sua madre
bossettiade.wordpress.com/2016/05/14/ipotesi-di-complotto/
Ma poi è chiaro che nel processo conta più l'accusa visto che le prove di fatto vengono fornite dalle FF.OO che sono organiche alla stessa. E al contempo, la difesa non ha alcun appiglio su cui poggiare se nulla viene concesso, perché 'non attinente' al caso.
Non è necessario per decidere far deporre Vincenzetti di Hacking Team in merito alle famose email, non è necessario sentire Peter Gill in merito alla durata del DNA all’aperto, tantomeno è necessario un esperimento giudiziale sul medesimo tema. E queste sono solo le questioni maggiori, perché molte altre richieste sono state rigettate.
Anche frasi come questa, contenuta nella sentenza d'appello, sono veramente impressionanti:
“Quanto al comportamento processuale, rimarcato che l’imputato ha continuato ostinatamente a negare il fatto (come era, peraltro, suo diritto), assumendo la posizione di chi sfida l’inquirente a provare la sua colpevolezza”.
https://bossettiade.wordpress.com/2017/11/05/orgoglio-e-pregiudizio/
Eh? Quindi si rimprovera l'atteggiamento poco collaborativo dell'imputato, che faceva tra l'altro lampade 'all'insaputa della moglie' (e come no), mancando di rispetto alla SS Inquis... eeerrr alla pubblica accusa? Ma cosa è il diritto in Italia (e non solo)? Ma i diritti costituzionali valgono o no? E se valgono, allora come mai si giunge a rimproverare un imputato di farne uso? Veramente, questa è una sentenza emessa in nome del 'popolo italiano'? Perché da uno scritto del genere è più che lecito dissociarsi. Quando sentenze si mettono a scrivere nero su bianco che un imputato è 'sospetto' perché chiede che la PM porti delle prove come per esempio il numero della targa del suo furgone ripreso sul 'luogo del crimine' (ma quale? L'omicidio si è svolto a Chignolo, dicono, dunque bisognerebbe trovare prove della presenza di Bossetti anche lì, e NON ci sono).
MA poi alla fine, tutti questi discorsi non cambiano una virgola della cosiddetta 'verità processuale'. Ma chi la giustifica, almeno si documentasse un pò meglio nelle affermazioni da Tafazzi che usa:
https://bossettiade.wordpress.com/2018/10/21/cosi-e-se-vi-pare/
Tanto Bossetti è in prigione, se gli va bene gli daranno la semilibertà dopo i 60 anni, la moglie è sputtanata, i figli sono segnati, i genitori sono morti entrambi durante questi 3 anni di prigionia senza che lui fosse scarcerato nonostante la mancanza delle normali esigenze cautelari, ovvero fuga, inquinamento prove, reiterazione. L'unica spiegazione è che volevano piegarlo, non ci sono riusciti e allora hanno usato una mano molto pesante contro un uomo incensurato, lavoratore e padre di famiglia. E peggio ancora, i mass-media sono stati al gioco facendosi manipolare e diffondendo per mesi notizie fake come il famoso filmato del furgone bossettiano.
La Verità vi rende liberi
(originale 19-11-18)
In passato ho provato a fare indagini su tante cose, anche disperse nei tempi infiniti della preistoria. Mi sono accorto di quanto sia difficile appurare quella verità oggettiva che esiste, ma che non è per nulla facile avvicinare.
Come si potrà mai stabilire la verità dei fatti dell'estinzione dei mastodonti o dei mammuth, quando nemmeno con le più sofisticate tecniche di laboratorio moderne, che ti sezionano anche le molecole, puoi mettere d'accordo tutti nella soluzione di un caso di cronaca nera vecchio di qualche anno? E' un problema mentale, più che materiale. Come diceva Fossati, abbiamo tutti quanti nella testa un maledetto muro. Ma da cosa recinta davvero, questo muro? Protegge la nostra testa dalla verità, oppure il contrario?
Basti vedere le chiacchiere con la moviola in campo: alla fine, si sentono delle sparate spudorate sul gesto che potrebbe o meno essere un rigore, a seconda di come lo si considera.
Basti pensare alla partita di ritorno Real-Juve della stagione scorsa, quella con Buffon espulso e il cuore sostituito dalla spazzatura, come diceva lui. C'é qualcuno che può dire seriamente se il piedone del difensore juventino abbia colpito il madridista? In studio, chilometri di chiacchiere, con personaggi come quell'ex arbitro perennemente e ridicolmente abbronzato che gracchia le sue deduzioni come se fosse Mosé con le dieci tavole dei Comandamenti (è lo stesso arbitro Cesari che anni fa era contrario alla moviola in campo, no?). E guarda caso, sempre sentenze a favore delle squadre italiane. EPPURE, alle volte basta il buon vecchio senso della decenza. In quell'occasione, per esempio, i due commentatori (Serena e Piccinini) dissero subito che era rigore, il piedone era troppo in alto, l'intervento maldestro e scomposto, francamente era più scandaloso che NON lo dassero, quel rigore. E il fatto che vi siano state altre occasioni dubbie per la Juve aiuta fino ad un certo punto (in quell'occasione il fallo c'era o no?) e poi come diceva il grande Voskov, 'rigore c'é quando arbitro fischia'. Per cui trovai particolarmente patetiche le chiacchiere volte a sminuire le ragioni dell'arbitro perché 'il piede aveva toccato la palla, ma non il costato del giocatore' (e come no! Cesari, ma quando la pianti di dire cazzate?). Casomai la sorpresa dei commentatori Mediaset è stata quella dell'espulsione di Buffon, effettivamente inaspettata da parte di tutti, a cominciare dal portierone (che da quando non è più portiere della Juve è ancora più ... tra le balle, ma come è possibile che abbiamo persino dimenticato Baggio mentre non ci libereremo mai di lui? Boh).
en.wikipedia.org/wiki/2017%E2%80%9318_UEFA_Champions_League
Oppure l'altra partita di Champions, in cui la Roma riuscì quasi a ripetere la magia del 3-0 con cui buttò fuori il Barcellona dopo che aveva perso, all'andata per 4-1. Contro il Liverpool perse all'andata per ben 5-2, salvo poi riprendersi al ritorno vincendo 4-2. Però non gli è bastato. Ora, si può dire quel che si vuole del fatto che la Roma meritasse un rigore grosso come una casa per fallo di mano (sostanzialmente involontario) a circa il 60°, mentre ha avuto il rigore che si meritava solo al 90° passato, quando oramai era inutile (e tra l'altro, in quel caso era decisamente 'generoso' visto che il fallo era, se esistente, millimetrico). Però non si può nemmeno negare che smettere ostentatamente di giocare, all'andata, per circa un'ora (tra il 20o e l'80o) facendosene fare 5 a fila, salvo poi riprendersi negli ultimi minuti, per quanto spettacolare come tattica, non sia certo la cosa più intelligente.
Anche sperando in arbitri più favorevoli (ovviamente c'é stato anche da ridire sul gol del 4-0 del Liverpool perché 'in fuorigioco'; MAH, veramente a me non è parso visto che c'era un giocatore dall'altra parte del campo che era in linea, ma i commentatori non l'hanno visto...). Però, è così che si gestisce una partita? Stupidi piuttosto, e pure un pò sfortunati, i barcellonesi e i liverpoollisti che si sono fatti un giro da turisti a Roma, forti del risultato ottenuto. Se per il Barcellona si può capire la 'sorpresa' di essere rovesciati dopo che la Roma si era attaccata con un velenoso 'gol della bandiera' alla speranza (4-1), beffato con una tripletta che era giusta giusta quella che bastava per passare... è decisamente assurdo che il Real Madrid il giorno dopo sia stato quasi spianato dalla rimonta iuventina, perdendo 3-1 in casa dopo il 3-0 all'andata.
Alla fine pure il Liverpool si è dovuto rendere conto che persino un 5-2 non basta per essere sicuri al ritorno, se non si dispone bene la squadra. Ma il miracolo non si è ripetuto. Le polemiche sì, anche se onestamente molti tifosi hanno ammesso che l'errore chiave era stato il disastro all'andata. Ovviamente, direi.
Ma i tifosi sono così: che sia una partita di calcio, una guerra, un caso giudiziario, non cambia niente.
Anche nel caso di un altro 'calcio'. Quello di Rossi su Marquez, 2015. Ancora oggi ci sono milioni di rossisti che non solo non hanno notato il 'piedone' di Rossi fuori dalla pedana come accadimento doloso, ma che pensano che Marquez abbia fatto 'apposta' ad ostacolare Rossi perché... bah, voleva aiutare Lorenzo. Ma se la gara prima (Australia) l'aveva battuto proprio lui, togliendogli 5 punti e una vittoria. E anche in quella gara in Malesia non cambiò la musica: Lorenzo fu battuto da Pedrosa. Strano modo davvero di 'aiutare' Lorenzo, come Lamentino Rossi ciarlava in conferenza stampa già prima della penultima gara. Senza i due 'connazionali' Lorenzo all'ultima gara ci sarebbe arrivato con +3 su Rossi, anziché -7. E poi, proprio all'ultima gara, Rossi giunse 4o, ma Marquez pur non facendo nemmeno finta di 'non' essere più veloce di Lorenzo, dopo esserglisi avvicinato non lo sorpassò, e fece capire anche a Pedrosa di non provarci. Strano modo di pensare però, quello dei rossisti. Hanno visto con questa manovra la 'conferma' del 'complotto'. Ah sì? Ma come mai il complotto è stato finalizzato dopo 2 sconfitte di fila rifilate a Lorenzo dagli ispanici della Honda? Rossi, in quell'occasione, è stato un quello che urla ''al lupo! Al lupo!'' Alla fine i suoi timori, sicuramente lanciati ad arte per creare zizzania, gli si sono rivolti contro. Ma i suoi tifosi non ammetteranno mai che sia così. Mai.
Ma un conto sono i dibattiti accademici sulla fine dei mammuth... un conto sono i problemi che ti creano le stesse autorità, quando esercitano un potere di manipolazione che nessuno riesce davvero ad accettare...
Del caso Bossetti ho già detto. Una roba incredibile, non c'é altro da aggiungere. Ti dà l'idea di quel che significhi la potenza dello stato contro un cittadino inerme e molto probabilmente (io dico sicuramente) innocente. Sarebbe strano se fosse un altro Giro Limoni? Gulotta? Scarantino? Non penso proprio. Eppure io fino a poco più di un anno fa ero colpevolista. Prima di sapere della Brena e del suo immacolato ed innocente sangue, naturalmente.
Degli UFO dirò in un altro post, ma per adesso taccio. Dico solo che Paperissimo è un emerito stronzo, perché solo così è possibile compiutamente definire uno che riesce a dire una cazzata come la comparazione degli UFO a Babbo Natale con la slitta. Pagliaccio.
Politica? Ma per carità, a parte forse Dio, non c'é uno che capisca quel che passa per la testa dei politici. Guardate soltanto Salvini: fa campagna elettorale permanente, stuzzica i 5S dicendo sì alle grandi opere, agli inceneritori, no alla prescrizione. Nel mentre PD e FI votano compatti come gemelli siamesi, sempre contro (i 5S). E i 'populisti' europei, amici di Salvini? Ci hanno abbandonato, Orban incluso. Pagliacci. Ce l'hanno con l'Europa ma se qualcuno fa qualcosa per metterla seriamente in discussione lo lasciano da solo, in attesa che si pieghi come ha fatto Tzipras. Ma l'Europa a che gioco gioca? Perché dopo 7 anni di finanziarie dettate dai 'mercati', visto che abbiamo più che altro aumentato il debito di 400 mld, non sarebbe il caso di cambiare verso per davvero? Oppure questi pensano che tutti i governanti italiani siano Renzi, Letta e Gentiloni? Cosa può succedere di peggio di quel che è accaduto fino ad ora? Eppure nooo, la finanziaria gialloverde no! Guai, arriveranno le cavallette se anziché spendere 10 mld per le grandi opere inutili (MOSE, TAV ecc), o per armamenti, o per le banche, si dà il reddito di cittadinanza! Guai!
Ma non è per questo che ho scritto questo post. Piuttosto, ecco un compendio di quel che ho letto giorni fa, tutte notizie già sparite dai radar. Ma non per questo meno vere di quel che erano anni fa, quando nessuno le conosceva.
E POI I DEBUNKER IRRIDONO CHI PARLA DI COMPLOTTI?!?
Chiudere le indagini con Vincenzo Scarantino, addebitare tutto alla Cupola di Cosa Nostra e risolvere l’inchiesta sulla strage di via D’Amelio. “Così poi io divento questore, tu vieni promosso per meriti straordinari e poi tra 3 o 4 anni diventi questore pure tu”.
Più o meno con queste parole Arnaldo La Barbera, secondo l’ex funzionario di polizia Gioacchino Genchi, gli spiegò di aver deciso a tavolino i colpevoli dell’omicidio di Paolo Borsellino e dei cinque agenti di scorta. I colpevoli sbagliati. Lo ha raccontato lo stesso Genchi alla commissione Antimafia dell’Assemblea regionale siciliana presieduta da Claudio Fava che sta svolgendo un’indagine sulla strage del 19 luglio 1992. Una serie di audizioni convocate dopo le motivazioni del processo Borsellino Quater. Pagine in cui la Corte d’assise considera le prime indagini come “il più grande depistaggio della storia italiana”.
Più o meno con queste parole Arnaldo La Barbera, secondo l’ex funzionario di polizia Gioacchino Genchi, gli spiegò di aver deciso a tavolino i colpevoli dell’omicidio di Paolo Borsellino e dei cinque agenti di scorta. I colpevoli sbagliati. Lo ha raccontato lo stesso Genchi alla commissione Antimafia dell’Assemblea regionale siciliana presieduta da Claudio Fava che sta svolgendo un’indagine sulla strage del 19 luglio 1992. Una serie di audizioni convocate dopo le motivazioni del processo Borsellino Quater. Pagine in cui la Corte d’assise considera le prime indagini come “il più grande depistaggio della storia italiana”.
Quella nota è un atto fondamentale del depistaggio, perché comincia a costruire il curriculum mafioso di Scarantino, che in realtà era solo un malavitoso di periferia, seppur con parentele in Cosa nostra. È “l’elemento minimale” di cui parla La Barbera per collegare Scarantino ai piani alti della mafia e addebitare la strage alla Cupola. La notte dell’ultimo colloquio con Genchi, in pratica, si era già compiuto tutto. È il 5 maggio 1993, il 14 esplode la bomba in via Fauro a Roma mentre passa la macchina con a bordo Maurizio Costanzo. Nella stessa via abitava Lorenzo Narracci, vice di Contrada, che era stato arrestato nel Natale del 1992. Due settimane dopo, il 27 maggio, tocca a Firenze essere colpita dall’esplosione di via dei Georgofili. Quindi, a luglio, la strage di via Palestro a Milano. Nel 1994 succedono due cose: Scarantino si pente raccontando la sua verità su via D’Amelio. La Barbera viene promosso questore di Palermo. Secondo Genchi, però, oggi quello non è l’unico motivo per cui le indagini deragliano su Scarantino: “Hanno individuato falsi colpevoli – dice all’Antimafia – non per fare carriera o chiudere le indagini, ma per evitare di incastrare i veri autori della strage di via D’Amelio. I veri mandanti”.
https://www.ilfattoquotidiano.it/premium/articoli/la-barbera-cercava-solo-lappiglio-per-rendere-credibile-scarantino/
I giudici ricordano come la sentenza del Borsellino ter avesse già sostenuto che non si doveva “tenere alcun conto delle dichiarazioni di Scarantino per la valutazione delle responsabilità sulla strage di via D’Amelio” e sottolineano come invece “prevalse nell’attività investigativa e in quella giudiziaria una tendenza ben diversa”, al punto che le propalazioni del falso pentito costituirono il fondamento per la condanna all’ergastolo di sette innocenti: Salvatore Profeta, Gaetano Scotto, Cosimo Vernengo, Natale Gambino, Giuseppe La Mattina, Gaetano Murana, e Giuseppe Urso, assolti solo dalla recente sentenza del processo catanese di revisione.
https://www.ilfattoquotidiano.it/premium/articoli/sulla-strage-borsellino-un-depistaggio-di-stato/
MISTERI D'ITALIA e dell'IRAK.
Cervia era stato un marinaio, non uno qualsiasi. Forse per questo il giorno dopo la sua scomparsa due agenti del Sios (il servizio segreto della Marina) si presentarono a chiedere informazioni ai Carabinieri. L’ex sergente era stato a bordo sulla nave Maestrale sulla quale c’erano apparecchiature «per la prima volta imbarcate su una nave della Marina» per il sistema di guerra elettronica, come durante il processo civile ha testimoniato l’Ammiraglio Michele Saponaro. Sistema che consente «in periodo bellico di sopravvivere oppure no» ha raccontato al giudice un altro ammiraglio, Francesco Loriga. E si parla di intercettatori radar e ingannatori per le azioni di disturbo elettromagnetico.
Eppure quando Cervia scompare, il foglio matricolare consegnato alla famiglia – che deve essere sempre aggiornato per legge ed è unico – non riporta nulla delle specializzazioni e delle competenze che avevano solo sessanta militari in Italia (di cui quindici in congedo). L’uomo aveva seguito corsi che prevedevano che addirittura la brutta copia degli appunti venisse distrutta e i documenti tenuti in cassaforte per ogni allievo.
Solo il 14 settembre 1994 la famiglia ottiene il documento che certifica la sua specializzazione e capisce perché poteva essere una preda da catturare o una vittima da sacrificare. Impossibile invece verificare se fosse su un volo Air France da Parigi al Cairo il 6 gennaio 1991, perché la documentazione non esiste più da tempo. E dove sia, che cosa faccia Davide Cervia è un mistero, o un segreto, che lo Stato non vuole sciogliere.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/11/15/davide-cervia-cronaca-di-un-depistaggio-cosi-lo-stato-nego-la-verita-alla-famiglia/4765403/
HANNO ASSOLTO I CARABINIERI DALLA PENA (RIDICOLMENTE BASSA) PER LA MORTE DI UN UOMO, a Firenze, in 4 contro 1, e non sono stati capaci di 'gestirlo'. Era già successo con Ferrulli ed è successo anche con Aldovrandi (gli unici 'sfigati' che si sono fatti un pò di prigione, a parte l'ineffabile Segatti).
La quarta sezione penale della Cassazione ha assolto i tre carabinieri accusati di omicidio colposo per la morta di Riccardo Magherini, avvenuta il 3 marzo 2014 a Firenze. Il collegio ha disposto l’annullamento della sentenza d’appello perché “il fatto non costituisce reato“. Il sostituto pg della Cassazione Felicetta Marinelli, aveva chiesto di confermare la condanna per omicidio colposo nella sua requisitoria davanti alla IV sezione penale, chiamata a esprimersi sulla sentenza della corte d’appello di Firenze del 19 ottobre dello scorso anno per la morte del quarantenne ex calciatore, in strada a Firenze, durante un controllo la notte del 3 marzo 2014. Magherini sarebbero deceduto, secondo quanto accertato dalle sentenze di merito, in seguito allo stress respiratorio dovuto all’assunzione di cocaina e alla posizione prona in cui era stato tenuto.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/11/15/riccardo-magherini-cassazione-assolve-i-tre-carabinieri-accusati-di-omicidio-colposo/4767352/
La Corte d’Appello di Firenze, dopo aver esaminato le testimonianze e, soprattutto, visionato i filmati girati dai presenti e acquisiti agli atti, non ha dubbi. Conferma le condanne già pronunciate dal Tribunale di Firenze. L’altro ieri la quarta sezione della Cassazione ha annullato tutto, con sorpresa di tutti, difensori degli imputati compresi, assolvendo gli imputati “perché il fatto non costituisce reato”. Una decisione con una forma che non era stata nemmeno chiesta dai loro difensori. Non sussisterebbe l’elemento psicologico a carico dei Carabinieri imputati perché o non potevano accorgersi di quanto stava accadendo a Riccardo – e cioè che stava morendo asfissiato sotto di loro – oppure (peggio) perché hanno semplicemente fatto il loro dovere non avendo in quel momento alcuna posizione di garanzia sulla salute e sulla vita di quel “soggetto” arrestato.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/11/17/riccardo-magherini-tutta-lamarezza-che-provo/4772206/
Ecco, dicevo delle opinioni personali. C'é chi esulta perché i carabinieri hanno 'immobilizzato' un pazzo drogato. Beh, per averlo immobilizzato... direi che ci sono riusciti.
Francamente parlando, però, l'unica cosa che mi viene da dire a questi 'giustizialisti' è che le opinioni sono come il buco del culo, tutti ne hanno una. (Harry Callaghan).
LE VERITA' DI FEDE NON SI DISCUTONO (o sì?)
25-11-18
E così ecco l'ultimo atto della giustizia nei confronti di Bossetti. Le motivazioni della C.d.Cassazione.
Ah, quel video che vedete sopra l'hanno fatto gli Anonymous italiani. Tentavano di mettere in luce certi particolari del cosidetto 'filmato del furgone' di Bossetti, che poi verrà derubricato a semplice P.R.
Non varrebbe nemmeno la pena di porre ulteriori dubbi perché se non ne hanno loro, è inutile che ce li abbia il 99% della popolazione italiana, tanto non cambierà una virgola di quello che ha deciso un sistema totalmente autoreferenziale e di potere immenso, chiaramente al limite di quel che la stessa carta costituzionale gli darebbe. Infatti se si presume innocente un imputato e SE si forma la prova nel 'dibattimento processuale' come recita l'art.111, come si spiega che a Bossetti gli hanno cucito la parola ergastolo fin da prima del processo?
Ecco come esordisce l'articolo dell'altro giorno sul FQ:
''Non ci fu complotto e nessun dubbio che il Dna sugli indumenti di Yara Gambirasio appartenesse a Massimo Giuseppe Bossetti, “Numerose e varie analisi biologiche effettuate da diversi laboratori hanno messo in evidenza la piena coincidenza identificativa tra il profilo genetico di Ignoto 1, rinvenuto sulla mutandine della vittima, e quelle dell’imputato“.
Quindi tutto a posto, no? Nessun complotto, nessun errore, giustizia fatta.
In 155 pagine la Cassazione risponde ai venti motivi di ricorso della difesa, che sollevava diverse obiezioni, contestando la prova del Dna, la ‘catena di custodia’, i kit utilizzati. La Cassazione biasima i “reiterati tentativi di mistificazione degli elementi di fatto”, “amplificate da improprie pubbliche sintetizzazioni”.
In altre parole: non contenti che i giornalisti siano stati manipolati dal famoso video e obbligati a tenere fuori registratori e telecamere dall'aula (scelta ostentatamente piccola, appena 60 posti), si biasima che da parte della difesa bossettiana si sia cercato di portare fuori dalle aule e dalle trasmissioni televisive 'presidiate' un pò di verità alternativa a quella 'ufficiale'.
“La probabilità di individuare un altro soggetto con lo stesso profilo genotipico”, evidenza la Corte, equivale a “un soggetto ogni 3.700 miliardi di miliardi di miliardi di individui. I giudici di merito – si legge nella sentenza – hanno correttamente affermato che il profilo genetico è stato confermato da ben 24 marcatori”, evidenziando “a maggiore tutela dell’imputato, che la certezza dell’identificazione è particolarmente solida”, in quanto le linee guida scientifiche individuano un soggetto “con l’identità di soli 15 marcatori”.
Qui si prende per buono un semplice calcolo combinatorio in base alle varie caratteristiche riscontrate. Il che ha la lievissima manchevolezza di dimenticare che non esistono uomini alti 3 metri con i capelli biondi e la pelle nera, per esempio. Non so come ci sia arrivati a questo stratosferico numero di combinazioni, ma una cosa è sicura: questo numero è stato già detto da un consulente tecnico, Previdere. La cdc lo prende direttamente a modello per definire l'estrema improbabilità che fosse qualcun altro diverso da Bossetti.
Quanto alla richiesta della difesa di una perizia, i giudici spiegano che vi si ricorre in caso di “evidenza dell’utilizzo di una metodica errata o superata e dell’esistenza di un metodo più recente e più affidabile”: “nulla di tutto questo emerge dagli atti”.
ASSOLUTAMENTE! Il semplice fatto che sia stato trovato il nucleare ma non il mitocondriale, che generalmente resiste molto di più, per esempio, non è una metodica errata. Che il DNA non sia stato distrutto entro 2 settimane come normalmente accade, non è strano.
E ora attenzione: il DNA della Brena fu giustificato da 'normale frequentazione' pur essendo più di quello di ignoto1, ma si è salvato perché sistemato sulla manica destra, riversa verso il basso, venendo in questo modo 'protetta' dagli agenti esterni: certo dai raggi UV, ma non dall'umidità! Nel mentre, però, il DNA di ignoto1 è stato trovato su di un pezzetto di mutandina sistemato SOPRA il corpo, quindi si sarebbe conservato per una qualche ragione, in posizione TOTALMENTE esposta. Quale delle due 'conservazioni' è falsa? O lo sono tutte e due?
Pensate un pò, inizialmente venne addirittura fatta una ricerca con il profilo di ignoto1 basato sul MtDNA della vittima. E considerate che l'esame iniziale non è stato ripetuto, per quanto se ne sa. E sicuramente non l'hanno concesso alla difesa bossettiana, il che significa conderle di fare la guerra ma soltanto con fucili di legno.
Bocciata anche l’ipotesi di un complotto ai danni dell’imputato. “Visto che la difesa ha utilizzato l’argomento anche in sede extra processuale”, è bene chiarire che “la genericissima ipotesi della creazione in laboratorio del Dna dell’imputato, oltre ad appartenere alla schiera delle idee fantasiose prive di qualsiasi supporto scientifico e aggancio con la realtà, è manifestamente illogica. Se si volesse seguire la tesi complottista legata anche alla necessità di dare in pasto all’opinione pubblica un responsabile”, scrive la prima sezione penale della Cassazione, “è evidente che – ammessa solo per ipotesi la reale possibilità di creare in laboratorio un Dna – si sarebbe creato un profilo che immediatamente poteva identificare l’autore del reato senza attendere, come invece è accaduto, ben tre anni“. Così come, secondo la Cassazione, è “fantasiosa” l’ipotesi di una contaminazione volontaria da parte di terzi prima del ritrovamento del corpo della vittima”.
AH, questa mi pare davvero 'grossa'! Ma come, non si è mai sentito di colpevoli che depistano le indagini per dare magari la colpa a qualcun altro? Mai sentito parlare di complotti come Scarantino (colpevole fabbricato di sana pianta), Gulotta (colpevole che si è trovato la vita rovinata dalla 'giustizia' pur non avendo fatto nulla), e tanti altri, non ultimo quel poveraccio che per via dell'omicidio Mollicone ha fatto 17 mesi in isolamento (e buon per lui che l'ha sfangata, senza nemmeno un rimborso per detenzione ingiusta...) mentre i colpevoli sono a piede libero e i PM stanno 'faticosamente' indaganado (sono passati 'solo' 17 anni, in fondo...).
Anche lasciando perdere l'ipotesi di creare un DNA sintetico, che dice la Corte (imbeccata da chi?) è una cosa illogica e senza 'supporto scientifico' (però articoli su come produrre DNA sintetici esistono, anche se loro fanno finta di nulla, del resto sono anni che si parla di DNA editing), basterebbe prendere un qualsiasi campione di sangue o sperma 'trovato in giro'. Per esempio, da un laboratorio di analisi compiacente. O dai fazzoletti con epistassi che Bossetti lasciava in cantiere.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/11/23/yara-gambirasio-la-cassazione-dna-di-ignoto-1-e-quello-di-massimo-bossetti-e-illogica-lipotesi-del-complotto/4787278/
Guardiamo un pò più in dettaglio alcuni particolari che paiono essere stati sorvolati con eccessiva faciloneria... per esempio: quanto è affidabile l'indagine affidata alla sola 'prova regina'?
OMICIDIO IN RIVIERA
I FATTI: era l'estate 2002. Un uomo di 39 anni e la sua fidanzata di appena 24 vengono aggrediti a scopo di rapina da un uomo di media corporatura e di etnia est-europea, armato con una Makarov automatica e utilizzante una vettura con targa dell'Est Europa. Una Rover, per la precisione, o almeno identificata come tale (e se fosse stata una UAZ?)
http://www.repubblica.it/online/cronaca/livorn/identikit/identikit.html
A questo punto scattano le indagini. L'anno dopo, la polizia inglese cattura un sospetto.
http://www.repubblica.it/online/cronaca/livorn/killer/killer.html
E sentite subito come se la cantano e se la suonano:
''FIRENZE - Cento, mille, un milione di volte il Dna dell'assassino sconosciuto è stato comparato con i codici genetici di pregiudicati schedati in mezza Europa. Cento, mille, un milione di volte la lucina è rimasta spenta, la comparazione è fallita. Un giorno, però, in un ufficio di Scotland Yard, a Londra, la lampadina si è illuminata: i due Dna messi a confronto coincidevano. Agli investigatori inglesi non sembrava vero: ma era mai possibile che avessero identificato in un barista di 23 anni di Liverpool il "biondino" che sei mesi prima, a Livorno, a Ferragosto, aveva rapinato una coppia in auto freddando con una pistolettata lei, Annalisa Vincentini, 24 anni? Proprio così. Il Dna ha inchiodato Peter Neil Hankin, anonimo barista del Beckley's pub di Litherland, vicino Liverpool.''
Notare i numeri: 100, 1000, 1000.000. Come se fosse Antani.
Poi l'articolo prosegue con certezza: '' E' lui l'assassino di Annalisa. Uno che sarebbe passato sulla costa italiana senza lasciare traccia se durante la una rapina non avesse perso il sangue dal quale i carabinieri hanno ricavato il Dna. "Altrimenti non lo avremmo mai preso" confessava ieri un ufficiale dei carabinieri. Invece Peter Neil Hankin è stato arrestato giovedì in Inghilterra in esecuzione di un ordine di cattura internazionale che il pm dell'inchiesta, Giuseppe Rizzo, aveva ottenuto nelle settimane scorse dal gip. E' in carcere e il suo arresto già lo raccontano come un prodigio di polizia scientifica. Hankin era infatti insospettabile. Non solo perché non aveva precedenti penali significativi, salvo qualcosa per rissa, ma soprattutto perché tra lui e l'omicidio di Annalisa c'erano di mezzo migliaia di chilometri e la Manica.''
Insomma, NESSUN DUBBIO. COLPEVOLE. PRODIGIO della 'scienza'. Anzi, della polizia scientifica. Lui era insospettabile e così lontano dall'Italia.
Poi, comparato il Dna, è stato più facile trovare qualche traccia del passaggio del giovane inglese nella zona di Livorno. Possibilità di errore? I carabinieri scommettono: "No, al 99,9 periodico per cento".
Insomma, la solita solfa ripetuta con Bossetti 11 anni dopo.
Solo che stavolta c'é, tra il dire e il fare, la Manica.
E le cose si ingarbugliano un pò:
''E così mentre ieri mattina i carabinieri continuavano a ripetere che la prova della comparazione del codice genetico, ovvero la coincidenza tra il Dna dell'assassino fuggito dalla pineta e quello del giovane inglese inserito nella banca dati di Scotland Yard, accusa Hankin "in modo inconfutabile e senza percentuale di errore" di essere il "biondino" omicida, da Londra arrivava la doccia fredda. Davanti alla Magistrates Court di Bow Street Hankin e il suo avvocato hanno infatti gridato che venti testimoni e alcuni documenti proverebbero che il barista inglese non è mai stato in Italia e che non era in ferie il giorno dell' omicidio.''
''la difesa di Hankin insinua il dubbio di un clamoroso errore di persona, fa vacillare certezze granitiche sulla prova del Dna, scompagina la collaborazione internazionale tra forze di polizia. I carabinieri, a Livorno, l'hanno infatti presa male. "Restiamo convinti del fatto nostro, se qualcuno ha sbagliato è stato Scotland Yard quando nel novembre 2001 prelevò il Dna di Hankin che fu sorpreso a guidare in stato di ubriachezza", ha replicato il comandante provinciale, colonnello Michele Tonzi. "Pensiamo, in verità, che nessuno abbia sbagliato e che la decisione del giudice inglese sia un atto di eccessivo garantismo verso un connazionale".
Ah, l'eccessivo 'garantismo' verso i connazionali. Quello che in patria in realtà non hanno visto che in UK ci sono più galeotti che in Italia, ma vabbé, andiamo avanti.
"Come avrei fatto ad ammazzare una ragazza se non sono mai stato in Italia? Sta a voi provare il contrario" si è invece difeso Hankin col giudice Christopher Pratt, il magistrato che ha presieduto l'udienza. Mentre il difensore del giovanotto, la signora Lucy Cartwright, ha preannunciato un alibi di ferro. "Il datore di lavoro del mio cliente - ha spiegato - è certo che il 19 agosto Hankin lavorasse al posto suo per permettergli di partecipare al funerale di un parente".
A Livorno il colonnello Tonzi insiste: "Un testimone si può comprare, la prova del Dna no". I carabinieri hanno ripetuto che dopo l'omicidio di Annalisa il Dna di una persona diversa dalla vittima e dall'amico che l'accompagnava fu ricavato da capelli, tracce di sangue e di sudore su uno sportello e sullo sterzo dell'auto nella quale i due vennero aggrediti, sul calcio e sul silenziatore della pistola abbandonata nella pineta, su un paio di occhiali da sole e su un ciondolo persi dall'assassino dopo la furibonda lotta con l'accompagnatore di Annalisa. "Inviammo alle polizie di tutta Europa i tabulati del Dna dell'assassino" hanno spiegato Tonzi e il capitano Andrea Berti del Ris di Roma. "Scotland Yard richiamò per segnalare di aver riscontrato la perfetta sovrapposizione tra il Dna dell'omicida e quello di Hankin. Poi anche noi abbiamo verificato la coincidenza tra tabulati utilizzando il protocollo internazionale Codis".
http://www.repubblica.it/online/cronaca/livorn/livornopineta/livornopineta.html
Eh, un testimone si può comprare, giusto... Qui ne abbiamo una ventina, ma che importa? Anche il fatto stesso che parliamo di un uomo 'dell'Est Europa' e armato con una MAKAROV (tipica pistola russa) è poco importante, Liverpool in fondo, è in Europa come Mosca...
E così si arriva al marzo 2003, anniversario noto per ben maggiori e più gravi notizie (era da poco iniziata l'invasione dell'Irak, a proposito di PROVE FASULLE...).
Ecco come è finita:
'''FIRENZE - La prova del Dna sembrava averlo incastrato. La controprova l'ha scagionato. Tutto in poco più di un mese. Peter Neil Hankin, il barista inglese incarcerato il 13 febbraio vicino Liverpool con l'accusa di aver ucciso in agosto la ventiquattrenne Annalisa Vincentini durante la rapina ad una coppietta a Castiglioncello, in Italia, dove il ventitreenne cittadino britannico giurava di non essere mai stato, è stato prosciolto ieri da un giudice londinese per "un manifesto errore nella schedatura genetica".
In Italia c'era invece entusiasmo per il successo dell'allora relativamente nuovo impiego del DNA:
''a Livorno i carabinieri avevano festeggiato la soluzione del caso senza però trovare tracce del passaggio di quel "biondino" sulla costa. "Non importa, la prova del Dna è schiacciante" sostennero. Invece ecco il colpo di scena.''
Invece...
''Il tribunale londinese di Bow Street, di fronte al quale Hankin compare a febbraio e che concede la libertà su cauzione al barista, ordina una controprova del Dna e dopo qualche settimana Scotland Yard ammette l'errore: "Abbiamo esteso la verifica ad un numero maggiore di regioni genetiche rispetto alle 8 controllate originariamente e su una di queste non c'è coincidenza tra il Dna di Hankin e quella dell'assassino della pineta".'''
E così ieri Hankin è stato prosciolto con formula piena. Ha pianto quando il suo avvocato gli ha telefonato la notizia al pub dove lavora, e ha detto che non gli basteranno semplici scuse. "Voglio un risarcimento, chi ha sbagliato nell'identificarmi dovrà pagare" ha dichiarato Hankin. "Non ho mai posseduto un pistola,
E il VERO colpevole?
''Chi era? Le indagini ripartono da zero dopo che già in ottobre un'altra persona, un giovane rumeno, era stato prima incarcerato e poi scagionato.'' (26 marzo 2003)
Già. Chi era? ... per sua fortuna non girava con un Daily...
http://www.repubblica.it/online/cronaca/livorn/scagionato/scagionato.html
CERTAMENTE, da allora le cose sono cambiate e la scienza e la tecnologia si sono evolute molto, così come le analisi del DNA. Del resto, l'intelligenza, quella, non si può compensare con la 'scienza'. Che ci faceva un barista inglese con una Makarov con matricola abrasa a rapinare coppiette appartate in pineta, in Italia, senza alcuna prova tangibile della sua presenza nella penisola o come dicono loro, nel continente? Con questi presupposti è già incredibile che l'abbiano arrestato. Ma poi loro, i 'garantisti' inglesi, hanno pensato bene di lasciarlo libero su cauzione e di RIFARE le analisi. Fosse stato l'italianissimo Bossetti lo ingabbiavano 2 anni e poi gli davano l'ergastolo, che era la certezza che avevano gli investigatori dei CC in Italia.
Non è inquietante? A me pare di sì. E molto, anche.
MA la Corte di Cassazione, a quanto pare, non conosce questo caso, né se è per questo, tanti altri. Eppure il processo MEREDITH (sempre a proposito di cittadini inglesi) dovrebbe insegnare qualcosa al riguardo delle 'certezze' da DNA, o sbaglio? Perché lì vi fu una contaminazione che inficiò di fatto l'analisi, e così le condanne per la Knox e Sollecito vennero annullate.
Quanto alle 'certezze granitiche' sul DNA, invece, ecco quel che dissero gli investigatori italiani:
“Gli esami sui campioni ‘estratti’ dagli indumenti di Yara sono stati effettuati in quattro laboratori diversi e ogni test è stato confermato per quattro volte” spiega il pm rispondendo a una domanda. Il confronto del Dna tra quello trovato sugli indumenti della vittima e quello del presunto colpevole “è ripetibile“.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2014/06/20/yara-gambirasio-il-pm-ruggeri-indagine-pazzesca-e-stato-un-incubo/1034230/
Notare bene: RIPETIBILE. Era il giugno 2014. L'anno dopo divenne 'impossibile' da ripetere. Perché? Era finito il materiale. Perché? Boh.
Capite bene che questi non sono particolari irrilevanti, no? Come si spiega? Nessuno lo sa. Né te lo dice Nuzzi, Abbate e tanto meno Mary Poppins Longo, che rideva soddisfatta per l'ergastolo dato ad un incensurato padre di famiglia, il 13 ottobre scorso.
PIANGE IL TELEFONO
Adesso parliamo invece del cellulare di Yara.
Anzitutto, il cellulare NON è stato mai trovato. Mai. Soltanto la SIM (incredibilmente integra dopo 3 mesi di umidità) e la batteria del cell, dentro la tasca destra del giubbotto, avvolti in un guanto di Yara (con sopra due DNA sconosciuti, uno maschile e uno femminile). Dove sia finito il resto è un mistero. Ma quest'assurdità, che cozza contro qualsiasi ricostruzione, non è stata minimamente presa in considerazione.
Cronologia: del 26.11.10:
Ore 18,25: Yara Gambirasio riceve un sms dall’amica Martina. La 13enne si trova nel cortile antistante la palestra di Brembate. Un testimone la colloca lì.
Ore 18,44: la ragazza risponde.
Ore 18,49: un terzo messaggio dell’amica. Poi il cellulare tace.
La sequenza temporale, riportata nell’ordinanza del gip Ezia Maccora a carico di Massimo Giuseppe Bossetti ritenuto dalla procura di Bergamo l’omicida di Yara, oggi viene riletta dagli investigatori per spiegare la dinamica di quella sera. La conclusione è questa: la ragazza è salita a bordo dell’autovettura dell’assassino volontariamente. Lo conosceva? La domanda è decisiva. Ecco l’ipotesi: se alle 18,25 appare oggettiva la presenza della ragazza nel cortile, già alle 18,44 qualcosa cambia. Yara scrive un sms.
In quel momento il telefono aggancia la cella di Ponte San Pietro, compatibile con la palestra. Cinque minuti dopo il suo cellulare smette di funzionare. In quell’orario si trova in via Natta a Mapello, “area opposta – scrive il giudice – rispetto al tragitto che la ragazza avrebbe dovuto fare per tornare a casa”. Alle 18,49 si pensa sia iniziata l’aggressione di Yara che con buona certezza possiamo escludere essere avvenuta davanti alla palestra visto che a quell’ora la zona è frequentatissima. Il ragionamento, dunque, fa un collegamento tra l’aggressore e la 13enne. E la conoscenza tra i due, racconta un investigatore, è sempre stata la pista privilegiata.
Sempre la Vodafone, infatti, ha dichiarato che il cellulare di Yara agganciò alle 18.49 la cella di Mapello “Via Natta” in occasione di un sms inviato all’amica Martina ma si spense pochi minuti più tardi alle 18.55 agganciando la cella di via Ruggeri a nord-est di Brembate, ossia in direzione OPPOSTA al campo di Chignolo d’Isola.
Inoltre, alle 19.09 il suo cellulare si riattiva per pochi minuti facendo tre squilli alla madre per poi non dare più segnale. Anche in questa occasione il cellulare di Yara agganciò la cella di via Ruggeri a nord-est di Brembate, ossia in direzione OPPOSTA al campo di Chignolo d’Isola.
Tutto molto strano, ma proprio STRANO, no? E parliamo di una ragazza timida, sveglia e riservata, oltretutto vergine. Non come certe sciaquette di città (e anche di paese). Non dava confidenza agli sconosciuti e certamente non dopo aver preso coscienza di un uomo che alle volte la pedinava.
«La sim telefonica - dice il criminologo Ezio Denti, consulente della difesa - è composta anche di nichel-cadmio, rame e oro. I primi due sono di facile ossidazione. Ho fatto un esperimento con una carta: sono bastati dodici o tredici giorni perché si ossidasse. E quella trovata addosso a Yara è rimasta per tre mesi esposta a tutte le intemperie dell’inverno, neve compresa. La protezione della tasca e del guanto non sarebbero bastate a preservarla. Anche il guanto era umido».
«Sono stati analizzati - prosegue Denti - la carta sim, la batteria del telefonino e l’Ipod per verificare un deterioramento legato a quel lungo periodo all’aperto? Ci risulta che non sia stata effettuata nessuna prova per accertare quanta carica sopravvivesse nella batteria. All’aperto, si sarebbe ossidata. Se invece avesse conservato una carica, si dovrebbe pensare che è stata, almeno per qualche tempo, in un luogo protetto». I difensori chiederanno di visionare e fotografare tutti i reperti: la carta Sim, la batteria, l’Ipod e il suo cavetto trovato tirato, le chiavi.
Un altro mistero. Sulla sim sono presenti tracce biologiche che riportano al Dna di Yara, ma non è stata rilevata nessuna impronta della vittima o di un estraneo. I difensori di Bossetti, Claudio Salvagni e Paolo Camporini, poggiano la convinzione che l’aggressione mortale non sia avvenuta fra le sterpaglie di Chignolo anche su altri particolari. Uno fra tutti, Ivo Rovedatti, l’elicotterista della Protezione civile che durante le ricerche sorvola il campo più volte, lentamente e a bassa quota, non scorge il corpo.
https://www.ilgiorno.it/bergamo/cronaca/yara-bossetti-1.1246254
"Piangeva Mohamed Fikri al telefono mentre parlava con la sua fidanzata. Piangeva e le chiedeva perdono perché poco prima le aveva confidato: "L’hanno ammazzata davanti al cancello". Parlava di Yara, la giovane ginnasta scomparsa il 26 novembre 2010 e ritrovata senza vita in un campo di Chignolo il 26 febbraio 2011. Poche ore prima infatti era stato interrogato dai Carabinieri e la fidanzata lo aveva chiamato per sapere cosa gli avessero chiesto. Di fronte a quel pianto e a quella richiesta di perdono la ragazza non capiva: "Cosa devi farti perdonare se non hai fatto niente di male?". Questo è il contenuto di una telefonata che non è mai stata contestata al muratore e che non è mai finita nel fascicolo aperto dal magistrato nei confronti di Fikri. Lo rivela il settimanale OGGI nel numero in edicola mercoledì, in un articolo che svela un altro inquietante particolare.
Fikri, appena le indagini si erano concentrate sul cantiere di Mapello, si era imbarcato per il Marocco con la sua auto. Quattro giorni dopo, di ritorno dal Marocco, il comandante del traghetto consegnò l’auto ai Carabinieri che volevano affidarla al Ris di Parma per farla esaminare alla ricerca di eventuali tracce. Il Pm Ruggeri non lo ritenne necessario e riconsegnò la macchina al giovane. Sullo stesso traghetto Fikri e alcuni suoi amici avevano imbarcato anche un furgone bianco che non è più stato ritrovato."
Altra ipotesi ignorata (perché?): la possibilità che le mosche possano portare con loro campioni di DNA. Strano? Forse, ma possibile stando alle fonti citate da quest'articolo:
https://albatros-volandocontrovento.blogspot.com/2016/05/caso-bossetti-il-vero-nome-di-ignotouno.html
COME E' PICCOLO IL MONDO
'''Concludo con una mia personale scoperta: Samuele Ottolenghi, famoso medico legale che sulla base delle teorie del Lombroso accusava Girolimoni, è il bisnonno della criminologa Bruzzone, la bionda vamp tacco 12 che giura sulla colpevolezza di Bossetti. Lei, fra le tante perle del suo curriculum magniloquente che troverete su Internet, pare che annoveri anche un seminario in Australia, condotto dagli stessi esperti di medicina forense che fecero condannare all'ergastolo Lindy Chamberlain. Non conoscete il caso? Accadde nel 1980 ad Hanging Rock, famosa località turistica nell'estremo sud del continente.
Una bimba di tre mesi viene rapita da un cane selvatico, e la madre lo vede mentre scappa dalla tenda canadese che la ospitava. Lo rincorre vanamente nella notte, ma a nulla valgono le ricerche sue, del marito e degli altri campeggiatori. Poi si fa strada l’ipotesi che si tratti di una messa in scena dei genitori della bambina, fino al processo in cui vengono entrambi condannati all’ergastolo. Prova regina sono le tracce di sangue trovate sotto il cruscotto della Madza usata dalla coppia. Solo dopo qualche anno la casa automobilistica giapponese scopre, e con franchezza rivela pubblicamente, che la colla usata per unire lamiera e tappezzeria ha una strana reazione alla pistola stroboscopica usata per evidenziare le macchie di sangue, tanto da indurre chiunque in errore. Quasi contemporaneamente in una tana di cani selvatici si scopre un pezzo della tutina del bambino.
Alla revisione del processo, i coniugi Chamberlain vengono assolti e rifusi con un miliardo e duecento milioni di danni per l’ingiusta detenzione.
Queste, cari i miei lettori, sono le prove scientifiche. Io in 40 anni di carriera non ci ho mai risolto un caso, e ne ho sempre dubitato. Per giunta per Bossetti il termine scientifico è usato in una accezione assolutamente impropria perché, se l’italiano non è un’opinione, scientifico vuol dire che ha il crisma della ripetibilità, mentre il pasticciaccio del Ris, eseguito senza le garanzie dell’incidente probatorio, è assolutamente irripetibile.''
http://albatros-volandocontrovento.blogspot.com/2017/08/yara-gambirasio-bossetti-come-girolimoni.html?spref=fb&m=1
Per chi non lo sapesse, l'autore dell'articolo sopra, è un ex generale dei carabinieri.
FURGONI AD USO STAMPA
Poi torniamo all'irrilevante discorso del video di Bossetti e del suo autocarro ('Christine'). Il video non risulta agli atti, perché hanno dovuto ammettere, i RIS intendo, che fosse una specie di 'presentazione' per fini mediatici della tesi accusatoria.
ORA, una cosa del genere meriterebbe le immediate dimissioni da parte del comandante che si è fatto complice di una simile innocente provocazione, no? Invece niente. Faccia tosta, sorriso d'ordinanza, e vai. Tanto Alfano aveva già twittato sulla certezza del 'colpevole preso', no?
PERO' non tutti i giornalisti ci stanno a farsi prendere per il culo:
LA LETTERA APERTA DEI CRONISTI - Non a caso il gruppo cronisti lombardi ha diffuso una lettera aperta al procuratore di Bergamo, a firma del cronista del Corriere della Sera Cesare Giuzzi. Una lettera che si conclude in maniera durissima: “Vede egregio procuratore, forse qualcuno ha immaginato che la stampa sia un gregge ammaestrato, e purtroppo qualche volta ve ne abbiamo dato ragione. Ma a noi continua a risultare curioso che in questo Paese due istituzioni (la procura e l’arma dei carabinieri) considerino i giornalisti uno strumento per fare “pressione” a favore della propria tesi, propinando falsi all’opinione pubblica che non hanno alcun valore processuale, utilizzando la stampa in maniera strumentale. E ci permettiamo, vergognosa”.
TRECCANI (molecolari)
Dal sito iostoconbossetti apprendo che:
''Tre giorni dopo la scomparsa della piccola Yara, tre cani molecolari furono messi sulle sue tracce. Due di loro, compreso il famoso Joker (un Bloodhound che arriva dalla Svizzera, tra i migliori segugi al mondo), seguirono lo stesso tragitto: palestra – uscita posteriore di servizio riservata al personale – tragitto in direzione opposta a quella di casa Gambirasio – cantiere di Mapello distante pochi km dalla palestra. Cantiere nel quale NON lavorava il Massimo Bossetti.
Joker puntò dritto al magazzino degli attrezzi e al container adibito a spogliatoio degli operai polacchi. ll cane sembrava “impazzito”, dichiarò l’operatore che lo conduceva. Il cantiere venne messo sottosopra e la proprietà distrusse il pavimento a proprie spese pur di collaborare alle indagini, ma non fu rinvenuta altra traccia di Yara se non quella fiutata dai cani. Possibile? Sì, perché i segugi captano il passaggio di una persona, così come di un mezzo sulla quale è salita, o di un’altra persona con la quale è entrata in contatto.
Non per forza Yara è lì ma certamente la sua scomparsa è legata a quel cantiere. Perché in quel cantiere ci è stata o è salita su un mezzo di quel cantiere o qualcuno che lavorava in quel cantiere è entrato in contatto con lei.
E Massimo Bossetti NON lavorava in quel cantiere…'''
Corsie (non) preferenziali
Marzio Capra illustra le incongruenze e le difficoltà di accedere agli atti d'indagine durante il processo a Bossetti:
https://www.tag24.it/podcast/marzio-capra-dna-bossetti/
Altri particolari 'disputati' ma oramai dimenticati, e che potevano fare una GROSSA differenza...
1) UN TAPPETO O UN PLAID - Questo primo aspetto lo ha spiegato bene Dalila Ranalletta, medico legale e consulente della difesa di Massimo Bossetti: «Le nove ferite, quelle sulla schiena e quelle sul dorso, quelle sui polsi e quella sulla gamba di Yara, erano piene di filamenti di tessuto blu, azzurri, rossi, verdi, neri e bianchi, nessuno dei quali proveniente dagli indumenti della ragazza», ha detto Ranalletta. «I suoi vestiti non hanno lasciato tracce. Quindi non può essere stata in quel campo dalla sera in cui scomparve (il 26 novembre 2010, ndr). Ma è stata denudata e avvolta in un tessuto che ha depositato sulle ferite aperte quelle fibre. E ci sono rimaste anche quando è stata rivestita».
Il Pm Letizia Ruggeri e Cristina Cattaneo, che ha fatto l’autopsia, non hanno dato una spiegazione. Silenzio di tomba in aula quando parlava Dalila Ranalletta durante l’ultima udienza.
5) DENUDATA e RIVESTITA - «Le ferite sul corpo di Yara sono state inferte quando era vestita, ancora viva ma non in grado di muoversi e reagire. Per colpirla sul dorso l’assassino ha sollevato gli indumenti», sostiene la Cattaneo. Tutto sarebbe avvenuto sotto la pioggia, nel fango del campo di Chignolo tra rovi e cespugli e meno di un’ora dopo Bossetti, presunto assassino, sarebbe passato di nuovo sotto le telecamere di Brembate? «No, Yara è stata denudata, colpita e rivestita in un secondo momento. La ferita al gluteo dimostra che i leggins erano calati, gli slip no», sostiene la consulente della difesa. «Le lesioni sono state provocate da un’arma importante, affilatissima che non può essere il coltellino Opinel di Bossetti. Un’arma che è stata maneggiata con calma e precisione chirurgica. Le ferite sono lineari e mai profonde, tanto che non hanno leso organi vitali. Il corpo di Yara non aveva più alcuna reazione. Non c’è stato alcun inseguimento nel campo di Chignolo».
9) TESTIMONE FANTASMA - E c’è anche un testimone fantasma. È stato l’ex capo della Squadra mobile di Bergamo, Gianpaolo Bonafini, a rivelarlo fra tanti «non ricordo». Sarebbe un ragazzo allora minorenne che solo dopo l’arresto di Bossetti avrebbe dichiarato di aver visto Yara, fra le 18.40 e le 18.45, uscire dal Centro sportivo e imboccare via Morlotti per tornare a casa. Dovrebbe chiamarsi Giovanni Ruggeri. Ma non figura nella lista dei testimoni presentata dall’Accusa. Nessuno sa chi sia. Si materializzerà al processo?
MA Forse, il punto più cruciale dell'elenco stilavo da Oggi è questo particolare, rimasto praticamente ignoto ai più:
7) LA FOGLIA DA ESAMINARE - «Non esiste un video del ritrovamento dell’unica foglia ben conservata, recuperata e repertata», ha aggiunto la Ranalletta. Quella foglia è una “Solidago gigantea” e potrebbe appartenere alla stessa specie della fogliolina che è stata spedita al nostro giornale assieme a dei fiori gialli, nel settembre 2014, con una lettera anonima. Abbiamo consegnato tutto in Procura, al maresciallo Mocerino. Sarebbe logico esaminarla per scoprire se ci sono corrispondenze e decidere se quella lettera anonima deve essere presa in considerazione.
Rivelava infatti che Yara era stata assassinata da un muratore polacco ubriaco in casa di una donna, alla presenza di altri operai che, in seguito, temendo che il polacco potesse parlare, simularono un incidente sul lavoro e lo uccisero facendolo precipitare da un ponteggio.''
http://www.oggi.it/attualita/notizie/2015/10/16/caso-yara-i-nove-misteri-che-laccusa-contro-massimo-giuseppe-bossetti-dovra-risolvere/
TUTTA MIA E' LA CITTA'
Ma vi sarete chiesti come è il percorso di Bossetti per andare da Brembate a Chignolo? Beh, è un pò diverso dalle favole con i boschi, le streghe, i lupi cattivi e la notte oscura. Ci sono innumerevoli rotonde, almeno 4 semafori, e centinaia di lampioni. Proprio un bel posto per seviziare e uccidere intenzionalmente una ragazza, no? Lo potete vedere sotto al video di Porta a Porta (ai tempi in cui Carmelino Abbate non era ancora un 'opinionista'), osservate i luoghi e pensate alla tesi accusatoria.
I giudici della Cassazione, questo video l'hanno mai visto? Penso che avrebbero dovuto vederlo. Ma forse non interessava.
Sappiate però che la stessa PM non sa e non ha mai potuto spiegare, in questo lungo percorso, DOVE, COME, QUANDO e PERCHE' quella povera ragazza è stata presa e 'convinta' dal mostro Bossetti a sparire con lui dai radar di Brembate per riapparire morta, tre mesi dopo, a Chignolo d'Isola.
25-11-18
E così ecco l'ultimo atto della giustizia nei confronti di Bossetti. Le motivazioni della C.d.Cassazione.
Ah, quel video che vedete sopra l'hanno fatto gli Anonymous italiani. Tentavano di mettere in luce certi particolari del cosidetto 'filmato del furgone' di Bossetti, che poi verrà derubricato a semplice P.R.
Non varrebbe nemmeno la pena di porre ulteriori dubbi perché se non ne hanno loro, è inutile che ce li abbia il 99% della popolazione italiana, tanto non cambierà una virgola di quello che ha deciso un sistema totalmente autoreferenziale e di potere immenso, chiaramente al limite di quel che la stessa carta costituzionale gli darebbe. Infatti se si presume innocente un imputato e SE si forma la prova nel 'dibattimento processuale' come recita l'art.111, come si spiega che a Bossetti gli hanno cucito la parola ergastolo fin da prima del processo?
Ecco come esordisce l'articolo dell'altro giorno sul FQ:
''Non ci fu complotto e nessun dubbio che il Dna sugli indumenti di Yara Gambirasio appartenesse a Massimo Giuseppe Bossetti, “Numerose e varie analisi biologiche effettuate da diversi laboratori hanno messo in evidenza la piena coincidenza identificativa tra il profilo genetico di Ignoto 1, rinvenuto sulla mutandine della vittima, e quelle dell’imputato“.
Quindi tutto a posto, no? Nessun complotto, nessun errore, giustizia fatta.
In 155 pagine la Cassazione risponde ai venti motivi di ricorso della difesa, che sollevava diverse obiezioni, contestando la prova del Dna, la ‘catena di custodia’, i kit utilizzati. La Cassazione biasima i “reiterati tentativi di mistificazione degli elementi di fatto”, “amplificate da improprie pubbliche sintetizzazioni”.
In altre parole: non contenti che i giornalisti siano stati manipolati dal famoso video e obbligati a tenere fuori registratori e telecamere dall'aula (scelta ostentatamente piccola, appena 60 posti), si biasima che da parte della difesa bossettiana si sia cercato di portare fuori dalle aule e dalle trasmissioni televisive 'presidiate' un pò di verità alternativa a quella 'ufficiale'.
“La probabilità di individuare un altro soggetto con lo stesso profilo genotipico”, evidenza la Corte, equivale a “un soggetto ogni 3.700 miliardi di miliardi di miliardi di individui. I giudici di merito – si legge nella sentenza – hanno correttamente affermato che il profilo genetico è stato confermato da ben 24 marcatori”, evidenziando “a maggiore tutela dell’imputato, che la certezza dell’identificazione è particolarmente solida”, in quanto le linee guida scientifiche individuano un soggetto “con l’identità di soli 15 marcatori”.
Qui si prende per buono un semplice calcolo combinatorio in base alle varie caratteristiche riscontrate. Il che ha la lievissima manchevolezza di dimenticare che non esistono uomini alti 3 metri con i capelli biondi e la pelle nera, per esempio. Non so come ci sia arrivati a questo stratosferico numero di combinazioni, ma una cosa è sicura: questo numero è stato già detto da un consulente tecnico, Previdere. La cdc lo prende direttamente a modello per definire l'estrema improbabilità che fosse qualcun altro diverso da Bossetti.
Quanto alla richiesta della difesa di una perizia, i giudici spiegano che vi si ricorre in caso di “evidenza dell’utilizzo di una metodica errata o superata e dell’esistenza di un metodo più recente e più affidabile”: “nulla di tutto questo emerge dagli atti”.
ASSOLUTAMENTE! Il semplice fatto che sia stato trovato il nucleare ma non il mitocondriale, che generalmente resiste molto di più, per esempio, non è una metodica errata. Che il DNA non sia stato distrutto entro 2 settimane come normalmente accade, non è strano.
E ora attenzione: il DNA della Brena fu giustificato da 'normale frequentazione' pur essendo più di quello di ignoto1, ma si è salvato perché sistemato sulla manica destra, riversa verso il basso, venendo in questo modo 'protetta' dagli agenti esterni: certo dai raggi UV, ma non dall'umidità! Nel mentre, però, il DNA di ignoto1 è stato trovato su di un pezzetto di mutandina sistemato SOPRA il corpo, quindi si sarebbe conservato per una qualche ragione, in posizione TOTALMENTE esposta. Quale delle due 'conservazioni' è falsa? O lo sono tutte e due?
Pensate un pò, inizialmente venne addirittura fatta una ricerca con il profilo di ignoto1 basato sul MtDNA della vittima. E considerate che l'esame iniziale non è stato ripetuto, per quanto se ne sa. E sicuramente non l'hanno concesso alla difesa bossettiana, il che significa conderle di fare la guerra ma soltanto con fucili di legno.
Bocciata anche l’ipotesi di un complotto ai danni dell’imputato. “Visto che la difesa ha utilizzato l’argomento anche in sede extra processuale”, è bene chiarire che “la genericissima ipotesi della creazione in laboratorio del Dna dell’imputato, oltre ad appartenere alla schiera delle idee fantasiose prive di qualsiasi supporto scientifico e aggancio con la realtà, è manifestamente illogica. Se si volesse seguire la tesi complottista legata anche alla necessità di dare in pasto all’opinione pubblica un responsabile”, scrive la prima sezione penale della Cassazione, “è evidente che – ammessa solo per ipotesi la reale possibilità di creare in laboratorio un Dna – si sarebbe creato un profilo che immediatamente poteva identificare l’autore del reato senza attendere, come invece è accaduto, ben tre anni“. Così come, secondo la Cassazione, è “fantasiosa” l’ipotesi di una contaminazione volontaria da parte di terzi prima del ritrovamento del corpo della vittima”.
AH, questa mi pare davvero 'grossa'! Ma come, non si è mai sentito di colpevoli che depistano le indagini per dare magari la colpa a qualcun altro? Mai sentito parlare di complotti come Scarantino (colpevole fabbricato di sana pianta), Gulotta (colpevole che si è trovato la vita rovinata dalla 'giustizia' pur non avendo fatto nulla), e tanti altri, non ultimo quel poveraccio che per via dell'omicidio Mollicone ha fatto 17 mesi in isolamento (e buon per lui che l'ha sfangata, senza nemmeno un rimborso per detenzione ingiusta...) mentre i colpevoli sono a piede libero e i PM stanno 'faticosamente' indaganado (sono passati 'solo' 17 anni, in fondo...).
Anche lasciando perdere l'ipotesi di creare un DNA sintetico, che dice la Corte (imbeccata da chi?) è una cosa illogica e senza 'supporto scientifico' (però articoli su come produrre DNA sintetici esistono, anche se loro fanno finta di nulla, del resto sono anni che si parla di DNA editing), basterebbe prendere un qualsiasi campione di sangue o sperma 'trovato in giro'. Per esempio, da un laboratorio di analisi compiacente. O dai fazzoletti con epistassi che Bossetti lasciava in cantiere.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/11/23/yara-gambirasio-la-cassazione-dna-di-ignoto-1-e-quello-di-massimo-bossetti-e-illogica-lipotesi-del-complotto/4787278/
Guardiamo un pò più in dettaglio alcuni particolari che paiono essere stati sorvolati con eccessiva faciloneria... per esempio: quanto è affidabile l'indagine affidata alla sola 'prova regina'?
OMICIDIO IN RIVIERA
I FATTI: era l'estate 2002. Un uomo di 39 anni e la sua fidanzata di appena 24 vengono aggrediti a scopo di rapina da un uomo di media corporatura e di etnia est-europea, armato con una Makarov automatica e utilizzante una vettura con targa dell'Est Europa. Una Rover, per la precisione, o almeno identificata come tale (e se fosse stata una UAZ?)
http://www.repubblica.it/online/cronaca/livorn/identikit/identikit.html
A questo punto scattano le indagini. L'anno dopo, la polizia inglese cattura un sospetto.
http://www.repubblica.it/online/cronaca/livorn/killer/killer.html
E sentite subito come se la cantano e se la suonano:
''FIRENZE - Cento, mille, un milione di volte il Dna dell'assassino sconosciuto è stato comparato con i codici genetici di pregiudicati schedati in mezza Europa. Cento, mille, un milione di volte la lucina è rimasta spenta, la comparazione è fallita. Un giorno, però, in un ufficio di Scotland Yard, a Londra, la lampadina si è illuminata: i due Dna messi a confronto coincidevano. Agli investigatori inglesi non sembrava vero: ma era mai possibile che avessero identificato in un barista di 23 anni di Liverpool il "biondino" che sei mesi prima, a Livorno, a Ferragosto, aveva rapinato una coppia in auto freddando con una pistolettata lei, Annalisa Vincentini, 24 anni? Proprio così. Il Dna ha inchiodato Peter Neil Hankin, anonimo barista del Beckley's pub di Litherland, vicino Liverpool.''
Notare i numeri: 100, 1000, 1000.000. Come se fosse Antani.
Poi l'articolo prosegue con certezza: '' E' lui l'assassino di Annalisa. Uno che sarebbe passato sulla costa italiana senza lasciare traccia se durante la una rapina non avesse perso il sangue dal quale i carabinieri hanno ricavato il Dna. "Altrimenti non lo avremmo mai preso" confessava ieri un ufficiale dei carabinieri. Invece Peter Neil Hankin è stato arrestato giovedì in Inghilterra in esecuzione di un ordine di cattura internazionale che il pm dell'inchiesta, Giuseppe Rizzo, aveva ottenuto nelle settimane scorse dal gip. E' in carcere e il suo arresto già lo raccontano come un prodigio di polizia scientifica. Hankin era infatti insospettabile. Non solo perché non aveva precedenti penali significativi, salvo qualcosa per rissa, ma soprattutto perché tra lui e l'omicidio di Annalisa c'erano di mezzo migliaia di chilometri e la Manica.''
Insomma, NESSUN DUBBIO. COLPEVOLE. PRODIGIO della 'scienza'. Anzi, della polizia scientifica. Lui era insospettabile e così lontano dall'Italia.
Poi, comparato il Dna, è stato più facile trovare qualche traccia del passaggio del giovane inglese nella zona di Livorno. Possibilità di errore? I carabinieri scommettono: "No, al 99,9 periodico per cento".
Insomma, la solita solfa ripetuta con Bossetti 11 anni dopo.
Solo che stavolta c'é, tra il dire e il fare, la Manica.
E le cose si ingarbugliano un pò:
''E così mentre ieri mattina i carabinieri continuavano a ripetere che la prova della comparazione del codice genetico, ovvero la coincidenza tra il Dna dell'assassino fuggito dalla pineta e quello del giovane inglese inserito nella banca dati di Scotland Yard, accusa Hankin "in modo inconfutabile e senza percentuale di errore" di essere il "biondino" omicida, da Londra arrivava la doccia fredda. Davanti alla Magistrates Court di Bow Street Hankin e il suo avvocato hanno infatti gridato che venti testimoni e alcuni documenti proverebbero che il barista inglese non è mai stato in Italia e che non era in ferie il giorno dell' omicidio.''
''la difesa di Hankin insinua il dubbio di un clamoroso errore di persona, fa vacillare certezze granitiche sulla prova del Dna, scompagina la collaborazione internazionale tra forze di polizia. I carabinieri, a Livorno, l'hanno infatti presa male. "Restiamo convinti del fatto nostro, se qualcuno ha sbagliato è stato Scotland Yard quando nel novembre 2001 prelevò il Dna di Hankin che fu sorpreso a guidare in stato di ubriachezza", ha replicato il comandante provinciale, colonnello Michele Tonzi. "Pensiamo, in verità, che nessuno abbia sbagliato e che la decisione del giudice inglese sia un atto di eccessivo garantismo verso un connazionale".
Ah, l'eccessivo 'garantismo' verso i connazionali. Quello che in patria in realtà non hanno visto che in UK ci sono più galeotti che in Italia, ma vabbé, andiamo avanti.
"Come avrei fatto ad ammazzare una ragazza se non sono mai stato in Italia? Sta a voi provare il contrario" si è invece difeso Hankin col giudice Christopher Pratt, il magistrato che ha presieduto l'udienza. Mentre il difensore del giovanotto, la signora Lucy Cartwright, ha preannunciato un alibi di ferro. "Il datore di lavoro del mio cliente - ha spiegato - è certo che il 19 agosto Hankin lavorasse al posto suo per permettergli di partecipare al funerale di un parente".
A Livorno il colonnello Tonzi insiste: "Un testimone si può comprare, la prova del Dna no". I carabinieri hanno ripetuto che dopo l'omicidio di Annalisa il Dna di una persona diversa dalla vittima e dall'amico che l'accompagnava fu ricavato da capelli, tracce di sangue e di sudore su uno sportello e sullo sterzo dell'auto nella quale i due vennero aggrediti, sul calcio e sul silenziatore della pistola abbandonata nella pineta, su un paio di occhiali da sole e su un ciondolo persi dall'assassino dopo la furibonda lotta con l'accompagnatore di Annalisa. "Inviammo alle polizie di tutta Europa i tabulati del Dna dell'assassino" hanno spiegato Tonzi e il capitano Andrea Berti del Ris di Roma. "Scotland Yard richiamò per segnalare di aver riscontrato la perfetta sovrapposizione tra il Dna dell'omicida e quello di Hankin. Poi anche noi abbiamo verificato la coincidenza tra tabulati utilizzando il protocollo internazionale Codis".
http://www.repubblica.it/online/cronaca/livorn/livornopineta/livornopineta.html
Eh, un testimone si può comprare, giusto... Qui ne abbiamo una ventina, ma che importa? Anche il fatto stesso che parliamo di un uomo 'dell'Est Europa' e armato con una MAKAROV (tipica pistola russa) è poco importante, Liverpool in fondo, è in Europa come Mosca...
E così si arriva al marzo 2003, anniversario noto per ben maggiori e più gravi notizie (era da poco iniziata l'invasione dell'Irak, a proposito di PROVE FASULLE...).
Ecco come è finita:
'''FIRENZE - La prova del Dna sembrava averlo incastrato. La controprova l'ha scagionato. Tutto in poco più di un mese. Peter Neil Hankin, il barista inglese incarcerato il 13 febbraio vicino Liverpool con l'accusa di aver ucciso in agosto la ventiquattrenne Annalisa Vincentini durante la rapina ad una coppietta a Castiglioncello, in Italia, dove il ventitreenne cittadino britannico giurava di non essere mai stato, è stato prosciolto ieri da un giudice londinese per "un manifesto errore nella schedatura genetica".
In Italia c'era invece entusiasmo per il successo dell'allora relativamente nuovo impiego del DNA:
''a Livorno i carabinieri avevano festeggiato la soluzione del caso senza però trovare tracce del passaggio di quel "biondino" sulla costa. "Non importa, la prova del Dna è schiacciante" sostennero. Invece ecco il colpo di scena.''
Invece...
''Il tribunale londinese di Bow Street, di fronte al quale Hankin compare a febbraio e che concede la libertà su cauzione al barista, ordina una controprova del Dna e dopo qualche settimana Scotland Yard ammette l'errore: "Abbiamo esteso la verifica ad un numero maggiore di regioni genetiche rispetto alle 8 controllate originariamente e su una di queste non c'è coincidenza tra il Dna di Hankin e quella dell'assassino della pineta".'''
E così ieri Hankin è stato prosciolto con formula piena. Ha pianto quando il suo avvocato gli ha telefonato la notizia al pub dove lavora, e ha detto che non gli basteranno semplici scuse. "Voglio un risarcimento, chi ha sbagliato nell'identificarmi dovrà pagare" ha dichiarato Hankin. "Non ho mai posseduto un pistola,
E il VERO colpevole?
''Chi era? Le indagini ripartono da zero dopo che già in ottobre un'altra persona, un giovane rumeno, era stato prima incarcerato e poi scagionato.'' (26 marzo 2003)
Già. Chi era? ... per sua fortuna non girava con un Daily...
http://www.repubblica.it/online/cronaca/livorn/scagionato/scagionato.html
CERTAMENTE, da allora le cose sono cambiate e la scienza e la tecnologia si sono evolute molto, così come le analisi del DNA. Del resto, l'intelligenza, quella, non si può compensare con la 'scienza'. Che ci faceva un barista inglese con una Makarov con matricola abrasa a rapinare coppiette appartate in pineta, in Italia, senza alcuna prova tangibile della sua presenza nella penisola o come dicono loro, nel continente? Con questi presupposti è già incredibile che l'abbiano arrestato. Ma poi loro, i 'garantisti' inglesi, hanno pensato bene di lasciarlo libero su cauzione e di RIFARE le analisi. Fosse stato l'italianissimo Bossetti lo ingabbiavano 2 anni e poi gli davano l'ergastolo, che era la certezza che avevano gli investigatori dei CC in Italia.
Non è inquietante? A me pare di sì. E molto, anche.
MA la Corte di Cassazione, a quanto pare, non conosce questo caso, né se è per questo, tanti altri. Eppure il processo MEREDITH (sempre a proposito di cittadini inglesi) dovrebbe insegnare qualcosa al riguardo delle 'certezze' da DNA, o sbaglio? Perché lì vi fu una contaminazione che inficiò di fatto l'analisi, e così le condanne per la Knox e Sollecito vennero annullate.
Quanto alle 'certezze granitiche' sul DNA, invece, ecco quel che dissero gli investigatori italiani:
“Gli esami sui campioni ‘estratti’ dagli indumenti di Yara sono stati effettuati in quattro laboratori diversi e ogni test è stato confermato per quattro volte” spiega il pm rispondendo a una domanda. Il confronto del Dna tra quello trovato sugli indumenti della vittima e quello del presunto colpevole “è ripetibile“.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2014/06/20/yara-gambirasio-il-pm-ruggeri-indagine-pazzesca-e-stato-un-incubo/1034230/
Notare bene: RIPETIBILE. Era il giugno 2014. L'anno dopo divenne 'impossibile' da ripetere. Perché? Era finito il materiale. Perché? Boh.
Capite bene che questi non sono particolari irrilevanti, no? Come si spiega? Nessuno lo sa. Né te lo dice Nuzzi, Abbate e tanto meno Mary Poppins Longo, che rideva soddisfatta per l'ergastolo dato ad un incensurato padre di famiglia, il 13 ottobre scorso.
PIANGE IL TELEFONO
Adesso parliamo invece del cellulare di Yara.
Anzitutto, il cellulare NON è stato mai trovato. Mai. Soltanto la SIM (incredibilmente integra dopo 3 mesi di umidità) e la batteria del cell, dentro la tasca destra del giubbotto, avvolti in un guanto di Yara (con sopra due DNA sconosciuti, uno maschile e uno femminile). Dove sia finito il resto è un mistero. Ma quest'assurdità, che cozza contro qualsiasi ricostruzione, non è stata minimamente presa in considerazione.
Cronologia: del 26.11.10:
Ore 18,25: Yara Gambirasio riceve un sms dall’amica Martina. La 13enne si trova nel cortile antistante la palestra di Brembate. Un testimone la colloca lì.
Ore 18,44: la ragazza risponde.
Ore 18,49: un terzo messaggio dell’amica. Poi il cellulare tace.
La sequenza temporale, riportata nell’ordinanza del gip Ezia Maccora a carico di Massimo Giuseppe Bossetti ritenuto dalla procura di Bergamo l’omicida di Yara, oggi viene riletta dagli investigatori per spiegare la dinamica di quella sera. La conclusione è questa: la ragazza è salita a bordo dell’autovettura dell’assassino volontariamente. Lo conosceva? La domanda è decisiva. Ecco l’ipotesi: se alle 18,25 appare oggettiva la presenza della ragazza nel cortile, già alle 18,44 qualcosa cambia. Yara scrive un sms.
In quel momento il telefono aggancia la cella di Ponte San Pietro, compatibile con la palestra. Cinque minuti dopo il suo cellulare smette di funzionare. In quell’orario si trova in via Natta a Mapello, “area opposta – scrive il giudice – rispetto al tragitto che la ragazza avrebbe dovuto fare per tornare a casa”. Alle 18,49 si pensa sia iniziata l’aggressione di Yara che con buona certezza possiamo escludere essere avvenuta davanti alla palestra visto che a quell’ora la zona è frequentatissima. Il ragionamento, dunque, fa un collegamento tra l’aggressore e la 13enne. E la conoscenza tra i due, racconta un investigatore, è sempre stata la pista privilegiata.
Sempre la Vodafone, infatti, ha dichiarato che il cellulare di Yara agganciò alle 18.49 la cella di Mapello “Via Natta” in occasione di un sms inviato all’amica Martina ma si spense pochi minuti più tardi alle 18.55 agganciando la cella di via Ruggeri a nord-est di Brembate, ossia in direzione OPPOSTA al campo di Chignolo d’Isola.
Inoltre, alle 19.09 il suo cellulare si riattiva per pochi minuti facendo tre squilli alla madre per poi non dare più segnale. Anche in questa occasione il cellulare di Yara agganciò la cella di via Ruggeri a nord-est di Brembate, ossia in direzione OPPOSTA al campo di Chignolo d’Isola.
Tutto molto strano, ma proprio STRANO, no? E parliamo di una ragazza timida, sveglia e riservata, oltretutto vergine. Non come certe sciaquette di città (e anche di paese). Non dava confidenza agli sconosciuti e certamente non dopo aver preso coscienza di un uomo che alle volte la pedinava.
«La sim telefonica - dice il criminologo Ezio Denti, consulente della difesa - è composta anche di nichel-cadmio, rame e oro. I primi due sono di facile ossidazione. Ho fatto un esperimento con una carta: sono bastati dodici o tredici giorni perché si ossidasse. E quella trovata addosso a Yara è rimasta per tre mesi esposta a tutte le intemperie dell’inverno, neve compresa. La protezione della tasca e del guanto non sarebbero bastate a preservarla. Anche il guanto era umido».
«Sono stati analizzati - prosegue Denti - la carta sim, la batteria del telefonino e l’Ipod per verificare un deterioramento legato a quel lungo periodo all’aperto? Ci risulta che non sia stata effettuata nessuna prova per accertare quanta carica sopravvivesse nella batteria. All’aperto, si sarebbe ossidata. Se invece avesse conservato una carica, si dovrebbe pensare che è stata, almeno per qualche tempo, in un luogo protetto». I difensori chiederanno di visionare e fotografare tutti i reperti: la carta Sim, la batteria, l’Ipod e il suo cavetto trovato tirato, le chiavi.
Un altro mistero. Sulla sim sono presenti tracce biologiche che riportano al Dna di Yara, ma non è stata rilevata nessuna impronta della vittima o di un estraneo. I difensori di Bossetti, Claudio Salvagni e Paolo Camporini, poggiano la convinzione che l’aggressione mortale non sia avvenuta fra le sterpaglie di Chignolo anche su altri particolari. Uno fra tutti, Ivo Rovedatti, l’elicotterista della Protezione civile che durante le ricerche sorvola il campo più volte, lentamente e a bassa quota, non scorge il corpo.
https://www.ilgiorno.it/bergamo/cronaca/yara-bossetti-1.1246254
"Piangeva Mohamed Fikri al telefono mentre parlava con la sua fidanzata. Piangeva e le chiedeva perdono perché poco prima le aveva confidato: "L’hanno ammazzata davanti al cancello". Parlava di Yara, la giovane ginnasta scomparsa il 26 novembre 2010 e ritrovata senza vita in un campo di Chignolo il 26 febbraio 2011. Poche ore prima infatti era stato interrogato dai Carabinieri e la fidanzata lo aveva chiamato per sapere cosa gli avessero chiesto. Di fronte a quel pianto e a quella richiesta di perdono la ragazza non capiva: "Cosa devi farti perdonare se non hai fatto niente di male?". Questo è il contenuto di una telefonata che non è mai stata contestata al muratore e che non è mai finita nel fascicolo aperto dal magistrato nei confronti di Fikri. Lo rivela il settimanale OGGI nel numero in edicola mercoledì, in un articolo che svela un altro inquietante particolare.
Fikri, appena le indagini si erano concentrate sul cantiere di Mapello, si era imbarcato per il Marocco con la sua auto. Quattro giorni dopo, di ritorno dal Marocco, il comandante del traghetto consegnò l’auto ai Carabinieri che volevano affidarla al Ris di Parma per farla esaminare alla ricerca di eventuali tracce. Il Pm Ruggeri non lo ritenne necessario e riconsegnò la macchina al giovane. Sullo stesso traghetto Fikri e alcuni suoi amici avevano imbarcato anche un furgone bianco che non è più stato ritrovato."
Altra ipotesi ignorata (perché?): la possibilità che le mosche possano portare con loro campioni di DNA. Strano? Forse, ma possibile stando alle fonti citate da quest'articolo:
https://albatros-volandocontrovento.blogspot.com/2016/05/caso-bossetti-il-vero-nome-di-ignotouno.html
COME E' PICCOLO IL MONDO
'''Concludo con una mia personale scoperta: Samuele Ottolenghi, famoso medico legale che sulla base delle teorie del Lombroso accusava Girolimoni, è il bisnonno della criminologa Bruzzone, la bionda vamp tacco 12 che giura sulla colpevolezza di Bossetti. Lei, fra le tante perle del suo curriculum magniloquente che troverete su Internet, pare che annoveri anche un seminario in Australia, condotto dagli stessi esperti di medicina forense che fecero condannare all'ergastolo Lindy Chamberlain. Non conoscete il caso? Accadde nel 1980 ad Hanging Rock, famosa località turistica nell'estremo sud del continente.
Una bimba di tre mesi viene rapita da un cane selvatico, e la madre lo vede mentre scappa dalla tenda canadese che la ospitava. Lo rincorre vanamente nella notte, ma a nulla valgono le ricerche sue, del marito e degli altri campeggiatori. Poi si fa strada l’ipotesi che si tratti di una messa in scena dei genitori della bambina, fino al processo in cui vengono entrambi condannati all’ergastolo. Prova regina sono le tracce di sangue trovate sotto il cruscotto della Madza usata dalla coppia. Solo dopo qualche anno la casa automobilistica giapponese scopre, e con franchezza rivela pubblicamente, che la colla usata per unire lamiera e tappezzeria ha una strana reazione alla pistola stroboscopica usata per evidenziare le macchie di sangue, tanto da indurre chiunque in errore. Quasi contemporaneamente in una tana di cani selvatici si scopre un pezzo della tutina del bambino.
Alla revisione del processo, i coniugi Chamberlain vengono assolti e rifusi con un miliardo e duecento milioni di danni per l’ingiusta detenzione.
Queste, cari i miei lettori, sono le prove scientifiche. Io in 40 anni di carriera non ci ho mai risolto un caso, e ne ho sempre dubitato. Per giunta per Bossetti il termine scientifico è usato in una accezione assolutamente impropria perché, se l’italiano non è un’opinione, scientifico vuol dire che ha il crisma della ripetibilità, mentre il pasticciaccio del Ris, eseguito senza le garanzie dell’incidente probatorio, è assolutamente irripetibile.''
http://albatros-volandocontrovento.blogspot.com/2017/08/yara-gambirasio-bossetti-come-girolimoni.html?spref=fb&m=1
Per chi non lo sapesse, l'autore dell'articolo sopra, è un ex generale dei carabinieri.
FURGONI AD USO STAMPA
Poi torniamo all'irrilevante discorso del video di Bossetti e del suo autocarro ('Christine'). Il video non risulta agli atti, perché hanno dovuto ammettere, i RIS intendo, che fosse una specie di 'presentazione' per fini mediatici della tesi accusatoria.
ORA, una cosa del genere meriterebbe le immediate dimissioni da parte del comandante che si è fatto complice di una simile innocente provocazione, no? Invece niente. Faccia tosta, sorriso d'ordinanza, e vai. Tanto Alfano aveva già twittato sulla certezza del 'colpevole preso', no?
PERO' non tutti i giornalisti ci stanno a farsi prendere per il culo:
LA LETTERA APERTA DEI CRONISTI - Non a caso il gruppo cronisti lombardi ha diffuso una lettera aperta al procuratore di Bergamo, a firma del cronista del Corriere della Sera Cesare Giuzzi. Una lettera che si conclude in maniera durissima: “Vede egregio procuratore, forse qualcuno ha immaginato che la stampa sia un gregge ammaestrato, e purtroppo qualche volta ve ne abbiamo dato ragione. Ma a noi continua a risultare curioso che in questo Paese due istituzioni (la procura e l’arma dei carabinieri) considerino i giornalisti uno strumento per fare “pressione” a favore della propria tesi, propinando falsi all’opinione pubblica che non hanno alcun valore processuale, utilizzando la stampa in maniera strumentale. E ci permettiamo, vergognosa”.
TRECCANI (molecolari)
Dal sito iostoconbossetti apprendo che:
''Tre giorni dopo la scomparsa della piccola Yara, tre cani molecolari furono messi sulle sue tracce. Due di loro, compreso il famoso Joker (un Bloodhound che arriva dalla Svizzera, tra i migliori segugi al mondo), seguirono lo stesso tragitto: palestra – uscita posteriore di servizio riservata al personale – tragitto in direzione opposta a quella di casa Gambirasio – cantiere di Mapello distante pochi km dalla palestra. Cantiere nel quale NON lavorava il Massimo Bossetti.
Joker puntò dritto al magazzino degli attrezzi e al container adibito a spogliatoio degli operai polacchi. ll cane sembrava “impazzito”, dichiarò l’operatore che lo conduceva. Il cantiere venne messo sottosopra e la proprietà distrusse il pavimento a proprie spese pur di collaborare alle indagini, ma non fu rinvenuta altra traccia di Yara se non quella fiutata dai cani. Possibile? Sì, perché i segugi captano il passaggio di una persona, così come di un mezzo sulla quale è salita, o di un’altra persona con la quale è entrata in contatto.
Non per forza Yara è lì ma certamente la sua scomparsa è legata a quel cantiere. Perché in quel cantiere ci è stata o è salita su un mezzo di quel cantiere o qualcuno che lavorava in quel cantiere è entrato in contatto con lei.
E Massimo Bossetti NON lavorava in quel cantiere…'''
Corsie (non) preferenziali
Marzio Capra illustra le incongruenze e le difficoltà di accedere agli atti d'indagine durante il processo a Bossetti:
https://www.tag24.it/podcast/marzio-capra-dna-bossetti/
Altri particolari 'disputati' ma oramai dimenticati, e che potevano fare una GROSSA differenza...
1) UN TAPPETO O UN PLAID - Questo primo aspetto lo ha spiegato bene Dalila Ranalletta, medico legale e consulente della difesa di Massimo Bossetti: «Le nove ferite, quelle sulla schiena e quelle sul dorso, quelle sui polsi e quella sulla gamba di Yara, erano piene di filamenti di tessuto blu, azzurri, rossi, verdi, neri e bianchi, nessuno dei quali proveniente dagli indumenti della ragazza», ha detto Ranalletta. «I suoi vestiti non hanno lasciato tracce. Quindi non può essere stata in quel campo dalla sera in cui scomparve (il 26 novembre 2010, ndr). Ma è stata denudata e avvolta in un tessuto che ha depositato sulle ferite aperte quelle fibre. E ci sono rimaste anche quando è stata rivestita».
Il Pm Letizia Ruggeri e Cristina Cattaneo, che ha fatto l’autopsia, non hanno dato una spiegazione. Silenzio di tomba in aula quando parlava Dalila Ranalletta durante l’ultima udienza.
5) DENUDATA e RIVESTITA - «Le ferite sul corpo di Yara sono state inferte quando era vestita, ancora viva ma non in grado di muoversi e reagire. Per colpirla sul dorso l’assassino ha sollevato gli indumenti», sostiene la Cattaneo. Tutto sarebbe avvenuto sotto la pioggia, nel fango del campo di Chignolo tra rovi e cespugli e meno di un’ora dopo Bossetti, presunto assassino, sarebbe passato di nuovo sotto le telecamere di Brembate? «No, Yara è stata denudata, colpita e rivestita in un secondo momento. La ferita al gluteo dimostra che i leggins erano calati, gli slip no», sostiene la consulente della difesa. «Le lesioni sono state provocate da un’arma importante, affilatissima che non può essere il coltellino Opinel di Bossetti. Un’arma che è stata maneggiata con calma e precisione chirurgica. Le ferite sono lineari e mai profonde, tanto che non hanno leso organi vitali. Il corpo di Yara non aveva più alcuna reazione. Non c’è stato alcun inseguimento nel campo di Chignolo».
9) TESTIMONE FANTASMA - E c’è anche un testimone fantasma. È stato l’ex capo della Squadra mobile di Bergamo, Gianpaolo Bonafini, a rivelarlo fra tanti «non ricordo». Sarebbe un ragazzo allora minorenne che solo dopo l’arresto di Bossetti avrebbe dichiarato di aver visto Yara, fra le 18.40 e le 18.45, uscire dal Centro sportivo e imboccare via Morlotti per tornare a casa. Dovrebbe chiamarsi Giovanni Ruggeri. Ma non figura nella lista dei testimoni presentata dall’Accusa. Nessuno sa chi sia. Si materializzerà al processo?
MA Forse, il punto più cruciale dell'elenco stilavo da Oggi è questo particolare, rimasto praticamente ignoto ai più:
7) LA FOGLIA DA ESAMINARE - «Non esiste un video del ritrovamento dell’unica foglia ben conservata, recuperata e repertata», ha aggiunto la Ranalletta. Quella foglia è una “Solidago gigantea” e potrebbe appartenere alla stessa specie della fogliolina che è stata spedita al nostro giornale assieme a dei fiori gialli, nel settembre 2014, con una lettera anonima. Abbiamo consegnato tutto in Procura, al maresciallo Mocerino. Sarebbe logico esaminarla per scoprire se ci sono corrispondenze e decidere se quella lettera anonima deve essere presa in considerazione.
Rivelava infatti che Yara era stata assassinata da un muratore polacco ubriaco in casa di una donna, alla presenza di altri operai che, in seguito, temendo che il polacco potesse parlare, simularono un incidente sul lavoro e lo uccisero facendolo precipitare da un ponteggio.''
http://www.oggi.it/attualita/notizie/2015/10/16/caso-yara-i-nove-misteri-che-laccusa-contro-massimo-giuseppe-bossetti-dovra-risolvere/
TUTTA MIA E' LA CITTA'
Ma vi sarete chiesti come è il percorso di Bossetti per andare da Brembate a Chignolo? Beh, è un pò diverso dalle favole con i boschi, le streghe, i lupi cattivi e la notte oscura. Ci sono innumerevoli rotonde, almeno 4 semafori, e centinaia di lampioni. Proprio un bel posto per seviziare e uccidere intenzionalmente una ragazza, no? Lo potete vedere sotto al video di Porta a Porta (ai tempi in cui Carmelino Abbate non era ancora un 'opinionista'), osservate i luoghi e pensate alla tesi accusatoria.
I giudici della Cassazione, questo video l'hanno mai visto? Penso che avrebbero dovuto vederlo. Ma forse non interessava.
Sappiate però che la stessa PM non sa e non ha mai potuto spiegare, in questo lungo percorso, DOVE, COME, QUANDO e PERCHE' quella povera ragazza è stata presa e 'convinta' dal mostro Bossetti a sparire con lui dai radar di Brembate per riapparire morta, tre mesi dopo, a Chignolo d'Isola.
Ancora una cosetta e anche di più di una...
29-11-18
29-11-18
Scusate se trascuro un pò il ruolo base di questo sito: giocare a wargame e sopratutto fornire dati utili asulle tecnologie belliche del XX secolo (basicamente si può definire così) per i giocatori e i costruttori di 'battaglie virtuali' che oggi tanto vanno di moda.
Però dai, ci sono cose troppo assurde per NON essere puntualizzate.
Torniamo (ahimé) al caso Yara-Bossetti. Ora sono uscite le motivazioni della sentenza definitiva. Ci sono diverse pagine FB che si occupano del caso, come quelle tipo Bossetti ergastolo che sono colpevolisti e che si stanno eccitando come scimmie alla 'vittoria' su ogni ragionevolezza e stato di diritto.
Poi c'é la gente di cui gli anti-bossettiani commentano i post prendendoli per il culo, sentendosi dalla parte vincente e quindi, 'superiori', senza di per sé, da bravi tifosi quali sono, avere fatto alcuno sforzo. Questi sono parte di gruppi come Je Souis Bossetti o Bossetti il processo. E si sforzano di tirare fuori argomenti convincenti anche se ovviamente, loro partono con un giudizio fazioso (innocentista); ma almeno sono motivati a saperne di più e non si eccitano come cani idrofobi per festeggiare la distruzione e la morte civile di un uomo incensurato e padre di famiglia.
Quando vedi gente che esulta come loro, nonostante le tante e acclarate assurdità, è sicuro che siano personaggi di basso spessore morale e mentale. Specie considerando che parliamo di persone che si atteggiano come tifosi più che come analisti giuridici e cronisti.
Un'altra ottima pagina di discussione è quella sul blog Albatross e lì ci sono sia pro che contro, ma i 'contro' Bossetti sono invariabilmente insultanti e trolloni, sempre a ripetere le stesse cazzate da 4 anni a questa parte. Il bello è che alcuni di loro sono anche avvocati, ma questo non li rende più onesti (sieeee!!!) né -e questo è senz'altro più strano- più competenti del caso, visto che ripetono a pappagallo quel che è scritto nelle Sacre Scritture (sentenze).
Adesso facciamo qualche altro piccolo aggiornamento.
Nella sentenza della Cassazione, che loro (gli anti-bossettiani) ovviamente citano come VANGELO, sapete che c'é scritto?
1) che Bossetti cercava siti web PEDO-PORNOGRAFICI.
FALSO, in realtà gli stessi accertamenti che sono stati fatti in merito hanno dato esito negativo, il CC che ha analizzato il computer non ha trovato niente di pedo-pornografico, checché ne dicano le Bruzzoni, le Longo e le Vaccare. Questo è dimostrato dal fatto che Bossetti non ha avuto condanne aggiuntive per pedo-pornografia, altro piccolo particolare.
EBBENE, la CASSAZIONE RITORNA SULL'ARGOMENTO E RIPORTA I SITI DA PORNO A PEDO-PORNOGRAFICI, come se fosse Antani: solo trasformare un trastullo trovato anche nel computer di Casa Gambirasio ad un fatto potenzialmente perseguibile penalmente. Evidentemente TUTTO FA BRODO.
Però a questo punto, si faceva prima a fare una retata su tutti quelli che in provincia di Bergamo navigavano su Youporn. O sbaglio?
2) la Cassazione dice che è attestato come Bossetti abbia viaggiato numerose volte con il furgone vicino alla palestra.
ANCHE QUI RIPESCANO IL VIDEO DEL FURGONE, che è stato smontato già nel PRIMO APPELLO E MAI MESSO AGLI ATTI. Non so se mi spiego!
3) la Cassazione, dice che Bossetti ha fatto salire Yara, l'ha STORDITA e poi l'ha portata a Chignolo d'Isola. Chiaro no?
NO! Infatti, non è sempre stato detto che Yara è fuggita in mezzo a quel campo? Non hanno forse analizzato le suole delle scarpe trovando terra più o meno compatibile con quella di Chignolo? Quindi lei doveva camminare, o no?
Ma poi come potrebbe NON essere così, visto che il 26 novembre faceva FREDDINO per consumare un rapporto sessuale all'aperto, o sbaglio? Bossetti l'ha portata in collo per 100 metri per poi seviziarla? Di novembre con la pioggia e la neve incombente?
4) la Cassazione motiva l'omicidio con aggressione sessuale.
MA QUALE AGGRESSIONE SESSUALE: YARA E' MORTA VERGINE. Bossetti l'avrebbe mezzo spogliata, danneggiando più la maglietta e la felpa del giubbotto (impossibile senza togliergli un pò di abiti) e poi l'ha tagliuzzata sulla schiena e dintorni. Ma NIENTE DI NIENTE è stato trovato sulle parti genitali!
Non so se mi spiego: non è che se un uomo rapisce una bambina o bambino, per forza deve farlo per ragioni di predazione sessuale! Ma dove sta scritto?
Ricordo che al signor 'Innocent' del caso Mastropietro hanno tolto l'accusa di violenza sessuale eppure il pube della vittima era stato asportato! (con la procura che stranamente cercava di negare questa notizia, una volta dicevano di sì, una di no, bah....) e aveva fatto di tutto per far sparire le 'prove'.
In sostanza: l'impianto accusatorio dei precedenti giudizi è ulteriormente ROMANZATO, al punto da prendere per buoni gli indizi che prima erano stati addirittura scartati, specie dopo che durante il processo erano stati chiaramente SMENTITI E DEBUNKATI dalla difesa.
4) la Cassazione dice anche che Bossetti è tornato verso le 20.00 di sera. Anche ammettendo che Bossetti tornò un pò più tardi, CHI CI ASSICURA CHE TORNO' ENTRO LE 20? E quando si sarebbe cambiato i vestiti sicuramente sporchi di erba, sangue e fango, visto che è stato in quel campo a tagliuzzare Yara (ma perché?) per 20 minuti? Soltanto calcoli da parte della Cassazione.
5) la Cassazione non si limita, in questo caso, a dare un giudizio sullo svolgimento del processo, ma romanza letteralmente la vicenda di fatto ponendosi più come un appello-bis che come quella corte di garanzia che dovrebbe essere. Diciamo che SE vuole, entra nel merito (alle volte in maniera clamorosa, come nei casi Meredith e Stasi), alle volte si limita al minimo indispensabile. Questa volta è entrata nel merito, ma solo per ribadire con argomenti ancora più estremizzati, quello che nelle sentenze precedenti fu scritto. Ma questo non dovrebbe essere il ruolo della Cassazione. Invece, per bastonare il cane che affoga, si sono anche accaniti sia su Bossetti (come si è visto sopra) che contro la difesa, che è stata giudicata scorretta nel portare il caso fuori dal tribunale. Del resto, quando hai già tutti i media 'settati' per definire Bossetti un colpevole apprescindere, e neghi le telecamere e pure i registratori audio nell'aula, non si capisce come mai gli avvocati dovrebbero starsene zitti e muti.
6) sarà un caso, ma la sentenza finale su Bossetti è toccata alla 1a sezione della C.Cassazione. La stessa aveva confermato, malgrado praticamente zero prove, l'ergastolo per le due Misseri nel caso Scazzi. Quindi, in realtà, la sentenza di condanna a Bossetti non ha realmente stupito nessuno. Solo che fa molta specie che le difese di Bossetti abbiano gridato la loro gioia potendo arringare per 2 ore ai giudici, sentendosi capiti e compresi, per poi ritrovarsi sbeffeggiati e pesantemente criticati per avere 'osato' difendere il loro uomo fuori dal tribunale, dopo che in realtà, il processo era già stato fatto ben prima della prima udienza. E questo, badate bene, con il primo grado che i testimoni raccontano essere diventato ben presto un luogo in cui le ragioni della difesa e le ipotesi alternative erano viste con crescente disprezzo, mentre nel secondo grado il giudice disse già all'inizio del processo che non si sarebbero impressionati di fronte alle nuove prove di Salvagni, né avrebbero accettato piste alternative. Ma a questo punto, si può sapere chi avrebbe dovuto sostenere i diritti della difesa?
7) la scienza sperimentale è quel che è. SPERIMENTALE. O sbaglio? Ripetibile. Bene, dal FQ del 20-6-14 apprendo che per la procura la prova del DNA era RIPETIBILE. Nel 2014. Nel 2015, invece, non lo era più perché il DNA era finito. Yara Gambirasio, il procuratore Dettori: "Nessuna contraddizione nel percorso investigativo" - Il Fatto Quotidiano
“Gli esami sui campioni ‘estratti’ dagli indumenti di Yara sono stati effettuati in quattro laboratori diversi e ogni test è stato confermato per quattro volte” spiega il pm rispondendo a una domanda. Il confronto del Dna tra quello trovato sugli indumenti della vittima e quello del presunto colpevole “è ripetibile“.
Dubbio: ma non sarà mica che... siccome all'epoca non escludevano addirittura il 'rito immediato', allora... pensassero che MGB capitolasse e confessasse le sue colpe, invogliato dallo sconto di pena? E che poi, l'anno dopo, abbiano dovuto affrontare il processo con questo tizio che ostinatamente voleva difendersi affermando la propria innocenza, cosa che, come ho detto in altri post, è stata vista con fastidio, quasi a dire 'come osa questo tizio addirittura insistere sulla propria innocenza quando noi abbiamo tutta la ScienzaTM schierata contro di lui?' E allora PUFF, il DNA da ripetibile diventa irripetibile. Strano, no?
Nel 2017, terminato il processo d'appello per Bossetti, il consulente del tribunale che doveva parlare con i giornalisti di Quarto Grado si è visto negare, a quanto pare dalla PM, l'autorizzazione a rilasciare interviste. Nel mentre, si secretavano i verbali dei processi e si proibivano immagini e registrazioni.
E tante altre ce ne sarebbero da dire, ma una parola sola si aggiunge. Questa sentenza NON E' IN MIO NOME.
Altre perle raccontateci da Luca Telese, estratte dai suoi articoli. Prima iniziamo dal discorso del DNA. Come già detto, Brena mai incriminata di nulla, ma questo è il criterio usato per analizzare la copiosa traccia dell'istruttrice di Yara:
Salvagni: "Ricorda se la traccia (Silvia) Brena fosse visibile a occhio nudo
Staiti: "C' era una alone" (e l'espressione del volto si incupisce)
-Salvagni: "Avete fatto una indagine su quel fluido biologico che era sulla manica?".
-(Silenzio).
-Salvagni: "Fatta o no?".
-Gentile: "Non mi risulta sia stata fatta" (brusio).
-Salvagni: "E perché?".
-Gentile: "Perché… gli esami sono distruttivi…. E prima non era stata fatta".
Salvagni: "Ma scusate, avevate una traccia di una persona nota, era in una quantità che definite copiosa, e non verificate con gli esami del caso di che fluido corporeo si tratti?".
Staiti: "Non aveva cromaticità".
-Salvagni: "Non è curioso non aver fatto questi test?".
- Staiti (seccato): "Non si fanno tutti i test su tutti i reperti!".
- Salvagni: "Su quello forse sì, che dice?".
-Staiti: "E' la mia risposta".
Insomma, per Bossetti/Ignoto1 questo e altro, ma per la Brena hanno sorvolato alla grande. Cosa altro aggiungere? Il video del filmato del furgone. Ecco come Telese ricostruisce il dibattimento:
- «Colonnello Lago, abbiamo visto questo video proiettato migliaia di volte. Perché se adesso lei ci dice che solo uno di questi furgoni è stato effettivamente identificato come quello di Bossetti?».
- «Perché dice questo, avvocato?».
- «Perché, colonnello, sommare un fotogramma con il furgone di Bossetti con un altro fotogramma di un altro furgone è come sommare pere e banane!».
- «Questo video è stato concordato con la procura a fronte di pressanti e numerose richieste di chiarimenti della circostanza che era emersa».
- «Cosa vuol dire colonnello?»
- «È stato fatto per esigenze di comunicazione. È stato dato alla stampa».
La risposta di Lago mi lascia di stucco. Pensateci per un attimo. Giampietro Lago, il superpoliziotto, il comandante del Ris, l’uomo che dopo Luciano Garofalo è diventato il numero uno di tutte le indagini scientifiche coordinate dai carabinieri in Italia, sta dicendo che una delle immagini più suggestive di questo processo è stata assemblata dai suoi uffici non per dimostrare una tesi, o per documentare una verità, ma per condizionare i media con elementi di cui già si conosceva la non autenticità. Incredibile.
....nella maggior parte dei fotogrammi non c’è nessuna certezza che sia il suo furgone. Salvagni fa collegare lo spinotto del computer al monitor dell’aula e trasmette quel video. Lago inizia a discuterne. E fa quelle incredibili ammissioni.
La Ruggeri: «Presidente, questo video non è nella relazione che abbiamo consegnato! Presidente!!!». E Camporini, girandosi di lato: «E allora?».
La Ruggeri, arrabbiata: «Non è nel fascicolo, non lo potete mostrare in questa aula».
Risposta: «Lo avete fatto voi! È un vostro documento».
La Ruggeri: «Non è nel fascicolo!». Putiferio.
Camporini: «Chiedo che sia messo a disposizione della Corte l’intero materiale acquisito con le telecamere di videosorveglianza!».
A questo punto interviene la presidente Bertoja: «Se non è nella relazione del Ris non ci interessa minimamente».
Adesso: se dal punto di vista processuale questo può avere un senso, questo significa solo che bisognerebbe acquisire subito agli atti quel video. Ripenso infatti alle parole di Lago: «Il video è stato concordato con la procura a fronte delle numerose richieste di chiarimento».
Tradotto in parole povere: siccome bisognava convincere la stampa della colpevolezza di Bossetti, «per fini di comunicazione» i Ris hanno «confezionato» quel video.
Ma non è finita, infatti ci sono anche i dubbi sul materiale trovato sul corpo di Yara, che secondo i RIS collegherebbe lei e il furgone di Bossetti. Perché? Questo se lo chiede anche Telese.
Il Reparto fiction che serve a smussare i dubbi dei giornalisti? Sono sempre più perplesso, quando il controinterrogatorio arriva alle famose sferette. Lago, la mattina, con i suoi tempi, quando nessuno gli faceva domande, ci aveva spiegato questo: c’erano tante microparticelle ferrose, presenti sui vesti di Yara «centinaia» al momento dei ritrovamento del corpo, secondo lui provenivano dal furgone di Bossetti.
«Colonnello, i quattro ragazzi che avete esaminato sono stati scelti con criteri statistici?».
Lago fiuta la trappola: «Io non ho mai parlato di criteri statistici»
Ma questo è un dato che lei ritiene statisticamente significativo?»
E il colonnello: «No, non è significativo statisticamente»
Salvagni: «Ma voi avete fatto questo stesso esame delle sferette sugli abiti della sorella di Yara, su quelli dei genitori?»
Risposta: «No, non lo abbiamo fatto»
Salvagni: «I ragazzi esaminati venivano dal vostro territorio?»
Lago: «Dal parmigiano, sì»
L’avvocasto di Bossetti, osa, e fa centro: «Appartenenti all’arma?». Lago: «Sì, parenti di appartenenti all’arma».
Salvagni: «Avete verificato se ci sono acciaierie sul territorio?». La presidente si spazientisce: «Sarebbe stata una perdita di tempo!».
Domanda chiave dell’avvocato: «Avevate a disposizione la macchina della famiglia Gambirasio, avete fatto un test su quei sedili?». Risposta di Lago: «No».
Altra domanda: «Avete preso in considerazione dei muratori?». Risposta laconica: «No».
Ancora l’avvocato:«Avete esaminato il furgone della palestra?». Risposta del supercabinieire: «No: è stata fatta un’altra scelta investigativa. Stavamo seguendo la ragazza».
Salvagni: «Ma dopo avete controllato?». Risposta: «No. Sarebbe stato interessante, dal punto di vista investigativo. Ma dal punto di vista delle risorse…».
Mi chiedo: ma se si tratta di ferro, l’assassino non potrebbe essere un fabbro, o un tornitore?
Ma me ne vado da Bergamo pensando ai tre lunghi giorni di deposizione di Lago, e al video tarocco: essere noioso, quasi mai significa essere autorevole. Ma in questo caso significa sicuramente non esserlo.
di Luca Telese
https://www.liberoquotidiano.it/news/italia/11844147/Bossetti--il-carabiniere-ammette-.html
E francamente parlando, è difficile non condividere i dubbi di Telese. Impossibile non dubitare conseguentemente delle certezze su cui una fila di tre sentenze ha mandato al fine pena mai un uomo.
Avete occhi ma non per vedere, avete orecchie ma non per sentire
6-12-18
Stavo guardando ieri sera la registrazione del programma Quarto Grado del 30 novembre scorso.
Io personalmente lo giudico estremamente noioso negli argomenti, quanto pedante nella ricostruzione scenica a grandezza naturale (altro che i plastici di Vespa!) dei luoghi del crimine in studio (ma chi glielo fa fare, e a che serve? Boh). Sopratutto alquanto inutile per tanti aspetti, come quello di 'risolvere casi', che non mi risulta riesca a fare. Per non parlare dello schifo morale che mi fa Nuzzi, che con la sua ineffabile facciona e la crapa pelata, quelle posture alle volte alla Mussolini, conduce un programma che specula sui morti in maniera mai vista prima. Il tutto contornato da stupende (e meno belle, anche) giornaliste-opinioniste come la Viero e la Scampini (e pure la Longo che m'attizza tanto).
Dall'altra parte, però, è fatto ammirevolmente bene, professionale, con tempi e ritmi eccellentemente dosati per un programma in diretta lungo oltre 3 ore. La sua conduzione è scandita da tempistiche incredibilmente corte per essere un programma così lungo: un mezzo minuto ad un opinionista, una mezza frase ad un altro, interviste, servizi esterni e un sacco di pubblicità. Anche troppo cadenzato e compassato, visto che le discussioni non si vedono quasi mai. Certo, così il pubblico a casa 'capisce', però è anche vero che certi contrasti di opinioni dovrebbero avere un 'esito' e non lasciati lì dove ognuno dice la sua, al confronto Santoro faceva dei talk molto più flessibili di questo.
In ogni caso, sempre meglio che i programmi-pollaio della D'Urso.
Ma peggio della Sciarelli, che almeno qualche caso l'ha risolto (come la scarcerazione del falso colpevole dell'omicidio Alpi-Hrovatin, quando trovò uno dei testimoni che falsamente accusò quel poveraccio in galera da 17 anni su condanna di 26, dopo che era venuto in Italia per testimoniare le torture subite proprio dai soldati italiani).. Solo che la Sciarelli ha ritmi lenti, servizi lacrimevoli, noiosi.
Il meglio sarebbe un programma con i contenuti di Chi l'ha visto ma la confezione di Quarto Grado. Questo è anche pensiero di molti commentatori sulla Rete: molto meglio la Sciarelli per i casi che supporta.
Oltretutto, Q.G. ha un problemino nemmeno tanto piccolo: in genere si occupa di femminicidi e infanticidi, raramente di uomini ammazzati, e peggio ancora, di casi 'scottanti' per davvero. A parte la bufala delle ossa della Orlandi di qualche settimana fa, si parla spesso di David Rossi (chissà come mai MPS e Vaticano sono i 'poteri forti' di cui QG si occupa di più), ma SEMPRE oltre le 23 e possibilmente oltre le 24, chissà perché, forse ... i bambini sono andati a letto? Ma davvero?
Mai e poi mai, invece, fanno indagini approfondite sui delitti delle 'divise'. I casi come Cucchi, Magherini, Uva, o sono stati trattati con qualche minuto, oppure non sono mai stati nominati. Ed è inutile incitarli a farlo, loro NON vogliono fare nulla. L'unica parziale eccezione: Serena Mollicone, ma quello è un caso troppo grosso per lasciarlo del tutto ignorato.
L'unica cosa che mi fa pensare tutto questo, è che evidentemente i giornalisti di QG lavorano stretti stretti con le procure (da dove uscì il filmato dell'arresto di Bossetti, per esempio?) e hanno paura che se dicono qualcosa contro il 'sistema', non lavoreranno più. Eppure, quelli di Chi l'ha visto, così come altri programmi quali quelli condotti su LA-7, non hanno avuto certo paura di parlare di casi quali Cucchi, Aldovrandi e Uva.
E fa specie che dei carabinieri di Firenze, si parli per le due ragazze americane 'presumibilmente' violentate, mentre non una parola per il caso Magherini!
Ma se lo ricordo a Nuzzi, lui dice che conti balle perché dei casi scottanti ne parla. Rossi, David, cioé. E questo, ben fuori dall'orario principale. Inutile protestare che Rossi sia dato così tardi invece che come prima notizia. Oltretutto, non solo Q.G. è lungo, ma è anche privo di scaletta! Il che significa che c'é un tema (esprimibile a piacere) durante la puntata con tanto di titolo... ma che non sai di cosa parleranno durante la puntata finchè non introducono l'argomento.
E adesso veniamo a quel che ho visto in quella puntata.
Anzitutto, i soliti casi tra cui l'immancabile Logli, preceduti da quella vergognosa vicenda del bambino morto nella casa bruciata. E' utile ricordare che molti uomini si sono ritrovati in galera per 'stalking' con prove MOLTO INFERIORI rispetto a quelle che aveva la moglie, finita all'ospedale con i figli perché malmenati da quel matto drogato del marito. Perché mai non l'abbiano arrestato non si capisce, ma ogni volta è la stessa storia.
La mia avvocata, a suo tempo, 3 anni fa cioé, mi diede un giudizio su queste vicende. All'epoca, verso Napoli, una ragazza fu quasi buttata fuori dalla finestra dal suo ex che era entrato nottetempo in casa. Lo misero 12 giorni dentro poi gli diedero l'obbligo di non avvicinarsi, ma lui non ascoltò e le sparò uccidendola. COsì è dentro per omicidio.
L'avvocata dice che la legge è stata rispettata, anche se francamente per un tentato omicidio non mi pare proprio vero! Però una cosa aggiunge in merito: la colpa non è del giudice, ma dei suoi colleghi avvocati, spesso vanno lì per prendere l'onorario, ma si dimenticano dei loro obblighi. Infatti, potevano e dovevano richiedere una perizia psichiatrica, così sarebbe saltato fuori il carattere del soggetto e a quel punto l'avrebbero trattenuto in carcere e gli avrebbero fatto forse anche un TSO e simili. Ma spesso gli avvocati si dimenticano di fare questi passi e poi i risultati sono questi.
Giusto o sbagliato che sia, è evidente che la storia si è ripetuta anche qui.
Detto questo, adesso parliamo di Bossetti.
Premetto che Ezio Denti è partito benissimo, ha ricordato assurdità come il furgone e le ricerche pedo-pornografiche che sono rientrati nel giudizio fatto dalla Cassazione contro Bossetti, e che erano stati smontati, come argomenti, persino nel I Grado di giudizio.
A me ha fatto specie questo discorso, perché qualcuno mi ha poi detto in merito, che la colpa è di Salvagni e company perché li hanno tirati nuovamente fuori (questi argomenti) e la Cassazione a quel punto ha dato la sua risposta anche su quelli.
Questa spiegazione, però, è assurda: se quelle cose dimostravan qualcosa, dimostravano l'insussistenza di elementi accessori su Bossetti, non erano certo prove a favore: come può una prova nemmeno messa agli atti, come il furgone fatto 'per esigenze di comunicazione' dai RIS in accordo (sic) con la procura, ritornare nella sentenza della Cassazione? Assurdo. Idem per la non-pornografia delle ricerche del computer.
Altro discorso ancora è il DNA: la Cassazione ribadisce che il DNA è stato già analizzato e respinge il ricorso degli avvocati sulla base di alcuni elementi molto discutibili (a dire il minimo!):
1)- che l'esame è stato fatto correttamente e non c'é prova che sia stato difettoso.
Ah, bella: non hanno trovato il mtDNA, ma va bene ugualmente, hanno sbagliato inizialmente mettendoci il mitocondriale di Yara assieme a quello di Ignoto1 e va bene ugualmente e così via. Non hanno conservato alcuna traccia ulteriore ma va bene ugualmente.
2)- i reagenti scaduti non sono un vero problema dirimente per le indagini.
Ah, buono a sapersi. Quando i NAS visitano un negozio o un laboratorio di analisi, fanno le multe anche per le bottiglie d'acqua scaduta, non è che dicono 'se funziona ancora, allora tutto OK'. Forse negli USA avrebbero cassato la prova anche solo per questo.
3)- che le parti non hanno titolo di chiedere nuova analisi anche perché non hanno presentato una memoria alternativa che smonta la stessa.
Bah, questa è assurda proprio: le parti non hanno avuto mai nessun accesso ai materiali, il massimo che hanno visto sono i reperti in fotografia e i risultati di analisi fatti da altri.
4)- che comunque sia, il DNA è finito.
Assurdo. A parte che il 20-6-14 la stessa PM, in conferenza stampa disse che l'esame era RIPETIBILE... a parte che negli interrogatori disse a Bossetti che di DNA lui ne aveva lasciato 'proprio tanto, ma tanto eh' (come l'Italia terra di poeti, navigatori e santi, ma tanti tanti...); a parte tutto, ma come è possibile che lo stesso DNA finisca l'anno dopo, quando comincia il processo?
Ma sopratutto, il prof Casari, incredibile ma vero censurato dalla PM per l'intervista a Quarto Grado, ha detto per telefono (presumo prima che arrivasse l'alt!) che in realtà di campioni ce ne sono ancora (vi sono altri 'quadretti' analizzati dove risulterebbero tracce miste, come detto già dal col. Lago nel processo di 1o grado) e con un lavoro 'attento' si possono ancora estrarre campioni di DNA di ignoto1.
5)- pesante censura agli avvocati che hanno accusato i giudici e hanno dimostrato di non credere alla giustizia, facendo attività EXTRA-PROCESSUALI.
GIA', come se invece la PM e i RIS non avessero fatto attività extra-giudiziaria spacciando per prova il filmato del furgone di Bossetti che è andato in giro per tutte le TV per un anno intero.
ll processo nasce 'mediatico' ma agli avvocati e solo a loro, si rimprovera di trattarlo come tale. Nel mentre, in tribunale, le telecamere e financo i registratori erano proibiti, così noi non sappiamo nemmeno che voce abbia Bossetti (almeno non nel processo) né i suoi accusatori. Tanto, a quel punto, l'obiettivo era stato centrato, e quindi a che pro rischiare? I mass-media erano stati manipolati, e questo già bastava e avanzava per sostenere le proprie tesi, no?
6)- la possibilità che il DNA sia sintetico o comunque frutto di manomissione è 'fantasiosa' e quindi non ha nessun pregio.
GIA', come se fosse difficile prendere un preservativo o un fazzoletto e strizzarlo sopra gli indumenti della vittima, magari appena qualche giorno prima del ritrovamento.
Ce ne sarebbero altre ancora da dire, ma aggiungo solo questa: la sentenza di Cassazione è parzialmente 'secretata' tanto che non si può vedere la copia COMPLETA perché, per qualche strana ragione, è proibito pubblicare tutti i nomi e gli elementi 'sensibili'. PAROLA MIA, MAI SENTITO DI UNA COSA SIMILE: ma come, è una sentenza e non puoi nemmeno renderla 'pubblica' senza omississ?!? Ma cos'é, la relazione della Commissione 11/9?
Detto questo, però, c'é qualcosa che l'avvocato che si occupa di David Rossi ha detto in maniera ancora più precisa: la Cassazione può discutere di una sentenza nel merito e rigettarla (o accettarla, o rigettarla parzialmente), oppure dichiararla INAMMISSIBILE.
Ebbene, qui, ha fatto entrambe le cose, prendendosi tutti i vantaggi ma nessun onere. Ergo, da un lato ha dichiarato inammissibile il ricorso, ovvero se ne è lavata le mani e non ha voluto discuterne 'ufficialmente'. Basterebbero poche pagine di motivazioni, dunque.
Dall'altro, invece, nelle 155 pagine della sentenza ha smontato pezzo per pezzo i 20 punti di ricorso degli avvocati di Bossetti. Ora, che la Cassazione possa fare quel che vuole, dall'annullamento automatico in stile giudice Carnevale, al rifacimento intero del processo di Alberto Stasi (assolto in ben due gradi di giudizio), al capovolgimento delle sentenze sul caso Meredith (e che comportavano anche lì, l'analisi del DNA), tutto può fare, allargando o restringendo l'esame a seconda di quel che trova conveniente. EPPURE, in teoria dovrebbe soltanto esprimere giudizi sul metodo dei processi e sulle garanzie rispettate o meno per un equo e giusto processo. Ma non sempre è così, complice anche il fatto che questa storia dei '3 gradi di giudizio' deresponsabilizza pesantemente i singoli giudici, per cui anche se una sentenza è 'sbagliata' magari il grado successivo la correggerà. Ma che giustizia è questa, in cui al 1o grado ti danno l'ergastolo e al 2o ti assolvono? Quale dei due gruppi di giudici dovrebbe essere mandato a zappare?
Detto questo, comunque sia: la Cassazione, in questo caso, ha dato al ricorso una sentenza di INAMMISSIBILITA', come 'etichett'a; però ha dato un corpo della motivazione che è paro paro, di RIGETTO, e quindi di discussione nel MERITO. Ergo aveva due possibilità, ha preso lo scudo della prima, per ripararsi comodamente mentre bastonava usando gli strumenti della seconda.
Perché hanno fatto questo? MI pare evidente: perché se avessero dichiarato il ricorso AMMISSIBILE, avrebbero dato allo stesso importanza e valore. Invece così non solo gliel'hanno negato, ma hanno anche bastonato il can che affoga fustigando gli avvocati con una motivazione ben degna di un rigetto!
POI... POI... POI... Ezio Denti rovina tutto lanciando insinuazioni di bassa lega sulla qualità morale dei giudici, per esempio su potenziali conflitti d'interessi perché uno di loro ha tenuto lezioni ai RIS nel 2010, oppure un altro 'pare' sia indagato' secondo una notizia di agenzia di stampa.
ORA, che i giudici non siano esattamente fuori da ogni sospetto lo si sa da un pezzo, basti dire quel che venuto fuori oggi, ovvero un giudice di Lecce che faceva sentenze aggiustate se le belle avvocatesse gliela davano:
Lecce, favori e prestazioni sessuali: arrestato il pm Emilio Arnesano. Ai domiciliari il direttore generale dell'Asl - Il Fatto Quotidiano
E non OSO pensare a quello che sarà successo con le giudicesse che hanno frequentato un corso prestigioso, anche lì a base di sesso, dove un 'grande' giudice insegnava il METODO BELLOMO (ovvero Egli stesso...) alle allieve, che in quanto magistrati, dovevano essere quanto più procaci possibili e dalle gonne molto corte. Questo cialtrone vestito come Fonzie e con l'aria un pò da Dylan Dog (quando è di buon umore) è stato cacciato dalla magistratura; ma le sue allieve, preparate con tale metodo, che etica hanno maturato e con che metro giudicheranno i fatti nella loro carriera? Non sta forse scritto nell'art.54 della Costituzione che i pubblici ufficiali devono svolgere il loro compito con 'disciplina e onore'?
Francesco Bellomo destituito: non è più magistrato. Voto quasi all'unanimità del Consiglio della giustizia amministrativa - Il Fatto Quotidiano
Caso Bellomo, la ragazza ritira la querela ma il processo prosegue - Repubblica.it
Storie italiane - Scandalo Bellomo: ex giudice continua a tenere corsi - 17/10/2018 - video - RaiPlay
Incredibile, no? Il servizio dice che non solo lui insegna in ben tre città... ma gli allievi(allieve?) ai suoi corsi sono addirittura AUMENTATI!!! Tutta pubblicità, dunque, malgrado sia stato cacciato dal Consiglio di Stato, non sia più magistrato e malgrado sia sotto processo. Sparito? Marchiato a fuoco per indegnità? Macché. Alla grande!
Domanda: ma con che criteri questi futuri magistrati si 'formeranno' da uno così, e come è possibile che continuino a seguire questo 'santone' del diritto? A cosa mirano e cosa è per loro la giustizia? Traduco: con una formazione del genere, i disastri che combineranno sono inenarrabili. Sarebbe meglio togliergli la tonaca e costringerli a rifare tutto il percorso, ammesso che non siano da cacciare via su due piedi.
DETTO questo, le insinuazioni di Ezio Denti hanno fatto arrabbiare Garofalo che gli ha chiesto se non si vergogna di dire cose del genere, roba da denuncia. E Garofalo aveva ragione, poco è servito a per-Denti di dire che pure lui era stato nei RIS, altra cosa che non c'entra niente.
Se si vuole attaccare la magistratura, non è così che si può ottenere qualche risultato, o porti dei reati (specifici su questa o quella persona), oppure niente.
Autogol clamoroso, dunque, proprio quando lui vinceva 2-0, un gol che vale il doppio, se non il triplo.
MA lasciamo stare Denti e Bossetti, adesso andiamo all'altro caso.
Parliamo di David Rossi e dei suoi computer.
Facciamola breve: del suo PC e dei suoi portatili hanno fatto non meno di 4 copie forensi dopo il fattaccio. A parte che una di esse porta la data delle 4 del mattino del 7 marzo, ovvero 6 ore prima dell'inizio dei lavori (ci spiegano che le macchine non sono collegate con internet, quindi 'non sanno' in maniera automatica che ora è: ma benedetto il Signore, sarà il caso di 'ovviare' a questa minuscola quisquiglia o no?!?)
Già maggio successivo, un ufficiale della GdF ha affermato che le copie forensi non erano più leggibili!!!!!! Non solo, ma è lo stesso ufficiale che poi, malgrado avesse raccomandato di tenere i computer originali per farne delle altre funzionanti, ha poi restituito, dopo una settimana, i computer alla famiglia! Assurdo. Come si possa cambiare idea in così poco tempo su di un argomento rimasto fatto oggettivo, non si sa proprio.
Poi, però, nell'estate del 2013 una copia forense di sicuro ritorna alla vita: c'é da fare il processo... alla vedova Rossi e a Davide Vecchi per violazione della privacy con la famosa mail inviata a Viola. Lì, stranamente il back up del computer, che qualsiasi 13enne nerd potrebbe fare al giorno d'oggi, ritorna a funzionare sennò come la fanno la 'prova'?
Il processo si è chiuso tempo fa con il giudice che non solo ha mandato assolti i due, ma ha anche rimproverato il PM di avere imbastito questo ridicolo processo.
A parte questo, però, le copie forensi sono state soggetto di incredibili balletti e diciamolo, depistaggi più che plateali. Attualmente stanno lavorando per renderne 'leggibili' due. Le altre due, pare addirittura che non siano gli stessi HD iniziali, infatti secondo gli analizzatori sarebbero dischi 'non inizializzati', ovvero nuovi!!!
A parte questo, fa specie che i supporti informatici su cui fare le copie siano stati forniti dalla stessa MPS. Sicuri che erano 'vergini'? Oppure c'é H.Team dietro anche questa operazione?!?
Anche il filmato della caduta di Rossi, l'unica delle 12 telecamere non trascurate, è stato ritrovato soltanto nel 2016, ma in formato diverso da come era stato acquisito!
Ma la cosa ancora più strana, è che il caso Rossi è stato immesso nel fascicolo ANTONVENETA, quindi a maggior ragione ci sarebbe stata la necessità di fare l'analisi del contenuto di quei computer.
Invece, dopo 5 anni abbondanti, NON l'HANNO ANCORA FATTO. Anzi, è una tribolazione sperare soltanto di recuperare la metà di quelle copie forensi!
Questo ci dice una cosa molto inquietante, che QUANDO NON SI VUOLE trovare e vedere delle prove, NON LE SI VEDE.
Bossetti? Ci sono per CERTO altri campioni da analizzare, eppure si stima che tutto il DNA sia 'sparito' (mentre nel 2014 dicevano che fosse abbondante e quindi, ovviamente, 'ripetibile'!)
MPS/Rossi? Ben 4 hard-disk, a cui è stata fatta la copia forense, adesso ancora NON analizzati, mentre le copie forensi stranamente NON funzionano (tranne che per il processo di cui sopra!). Gli HD e le copie, che anche un ragazzino potrebbe fare, non funzionano e i file non si aprono. Il gen. Garofalo, giustamente, ha commentato in maniera molto negativa questa incredibile mancanza di professionalità nel gestire il salvataggio di informazioni così importanti.
Tutto questo mi ricorda anche e non poco, il caso delle scatole nere dell'11/9: su 8 scatole nere, 4 MAI RITROVATE (quelle delle TT); 1 ritrovata ma illeggibile (Pentagono); 3 ritrovate e leggibili (il voice recorder dell'United 93 e i data recorder del 93 e del volo del Pentagono). Ebbene, nessuna di queste scatole nere ha incredibilmente, riportato il numero di serie (fondamentale per le indagini forensi, del resto le scatole nere del KAL 007 (che nome!) furono riconosciute proprio per questo quando, negli anni '90, vennero ridate dai russi). E il nastro audio non è stato mai reso pubblico (almeno fino a qualche anno fa).
Questo dice molto di come si voglia o meno fare giustizia, ma di sicuro NON è un problema di 'materiali' disponibili. E' molto peggio.
La Procura ritrova gli hard disk dei computer di David Rossi e li invia ai Carabinieri - Corriere di Siena
David Rossi, ritrovati i computer con le email inviate prima di morire: tutto il materiale nelle mani dei carabinieri - Il Fatto Quotidiano
David Rossi: resa leggibile la copia forense del Pc, si lavora alla richiesta di riapertura del caso - Radio Siena Tv
29-11-18
29-11-18
Scusate se trascuro un pò il ruolo base di questo sito: giocare a wargame e sopratutto fornire dati utili asulle tecnologie belliche del XX secolo (basicamente si può definire così) per i giocatori e i costruttori di 'battaglie virtuali' che oggi tanto vanno di moda.
Però dai, ci sono cose troppo assurde per NON essere puntualizzate.
Torniamo (ahimé) al caso Yara-Bossetti. Ora sono uscite le motivazioni della sentenza definitiva. Ci sono diverse pagine FB che si occupano del caso, come quelle tipo Bossetti ergastolo che sono colpevolisti e che si stanno eccitando come scimmie alla 'vittoria' su ogni ragionevolezza e stato di diritto.
Poi c'é la gente di cui gli anti-bossettiani commentano i post prendendoli per il culo, sentendosi dalla parte vincente e quindi, 'superiori', senza di per sé, da bravi tifosi quali sono, avere fatto alcuno sforzo. Questi sono parte di gruppi come Je Souis Bossetti o Bossetti il processo. E si sforzano di tirare fuori argomenti convincenti anche se ovviamente, loro partono con un giudizio fazioso (innocentista); ma almeno sono motivati a saperne di più e non si eccitano come cani idrofobi per festeggiare la distruzione e la morte civile di un uomo incensurato e padre di famiglia.
Quando vedi gente che esulta come loro, nonostante le tante e acclarate assurdità, è sicuro che siano personaggi di basso spessore morale e mentale. Specie considerando che parliamo di persone che si atteggiano come tifosi più che come analisti giuridici e cronisti.
Un'altra ottima pagina di discussione è quella sul blog Albatross e lì ci sono sia pro che contro, ma i 'contro' Bossetti sono invariabilmente insultanti e trolloni, sempre a ripetere le stesse cazzate da 4 anni a questa parte. Il bello è che alcuni di loro sono anche avvocati, ma questo non li rende più onesti (sieeee!!!) né -e questo è senz'altro più strano- più competenti del caso, visto che ripetono a pappagallo quel che è scritto nelle Sacre Scritture (sentenze).
Adesso facciamo qualche altro piccolo aggiornamento.
Nella sentenza della Cassazione, che loro (gli anti-bossettiani) ovviamente citano come VANGELO, sapete che c'é scritto?
1) che Bossetti cercava siti web PEDO-PORNOGRAFICI.
FALSO, in realtà gli stessi accertamenti che sono stati fatti in merito hanno dato esito negativo, il CC che ha analizzato il computer non ha trovato niente di pedo-pornografico, checché ne dicano le Bruzzoni, le Longo e le Vaccare. Questo è dimostrato dal fatto che Bossetti non ha avuto condanne aggiuntive per pedo-pornografia, altro piccolo particolare.
EBBENE, la CASSAZIONE RITORNA SULL'ARGOMENTO E RIPORTA I SITI DA PORNO A PEDO-PORNOGRAFICI, come se fosse Antani: solo trasformare un trastullo trovato anche nel computer di Casa Gambirasio ad un fatto potenzialmente perseguibile penalmente. Evidentemente TUTTO FA BRODO.
Però a questo punto, si faceva prima a fare una retata su tutti quelli che in provincia di Bergamo navigavano su Youporn. O sbaglio?
2) la Cassazione dice che è attestato come Bossetti abbia viaggiato numerose volte con il furgone vicino alla palestra.
ANCHE QUI RIPESCANO IL VIDEO DEL FURGONE, che è stato smontato già nel PRIMO APPELLO E MAI MESSO AGLI ATTI. Non so se mi spiego!
3) la Cassazione, dice che Bossetti ha fatto salire Yara, l'ha STORDITA e poi l'ha portata a Chignolo d'Isola. Chiaro no?
NO! Infatti, non è sempre stato detto che Yara è fuggita in mezzo a quel campo? Non hanno forse analizzato le suole delle scarpe trovando terra più o meno compatibile con quella di Chignolo? Quindi lei doveva camminare, o no?
Ma poi come potrebbe NON essere così, visto che il 26 novembre faceva FREDDINO per consumare un rapporto sessuale all'aperto, o sbaglio? Bossetti l'ha portata in collo per 100 metri per poi seviziarla? Di novembre con la pioggia e la neve incombente?
4) la Cassazione motiva l'omicidio con aggressione sessuale.
MA QUALE AGGRESSIONE SESSUALE: YARA E' MORTA VERGINE. Bossetti l'avrebbe mezzo spogliata, danneggiando più la maglietta e la felpa del giubbotto (impossibile senza togliergli un pò di abiti) e poi l'ha tagliuzzata sulla schiena e dintorni. Ma NIENTE DI NIENTE è stato trovato sulle parti genitali!
Non so se mi spiego: non è che se un uomo rapisce una bambina o bambino, per forza deve farlo per ragioni di predazione sessuale! Ma dove sta scritto?
Ricordo che al signor 'Innocent' del caso Mastropietro hanno tolto l'accusa di violenza sessuale eppure il pube della vittima era stato asportato! (con la procura che stranamente cercava di negare questa notizia, una volta dicevano di sì, una di no, bah....) e aveva fatto di tutto per far sparire le 'prove'.
In sostanza: l'impianto accusatorio dei precedenti giudizi è ulteriormente ROMANZATO, al punto da prendere per buoni gli indizi che prima erano stati addirittura scartati, specie dopo che durante il processo erano stati chiaramente SMENTITI E DEBUNKATI dalla difesa.
4) la Cassazione dice anche che Bossetti è tornato verso le 20.00 di sera. Anche ammettendo che Bossetti tornò un pò più tardi, CHI CI ASSICURA CHE TORNO' ENTRO LE 20? E quando si sarebbe cambiato i vestiti sicuramente sporchi di erba, sangue e fango, visto che è stato in quel campo a tagliuzzare Yara (ma perché?) per 20 minuti? Soltanto calcoli da parte della Cassazione.
5) la Cassazione non si limita, in questo caso, a dare un giudizio sullo svolgimento del processo, ma romanza letteralmente la vicenda di fatto ponendosi più come un appello-bis che come quella corte di garanzia che dovrebbe essere. Diciamo che SE vuole, entra nel merito (alle volte in maniera clamorosa, come nei casi Meredith e Stasi), alle volte si limita al minimo indispensabile. Questa volta è entrata nel merito, ma solo per ribadire con argomenti ancora più estremizzati, quello che nelle sentenze precedenti fu scritto. Ma questo non dovrebbe essere il ruolo della Cassazione. Invece, per bastonare il cane che affoga, si sono anche accaniti sia su Bossetti (come si è visto sopra) che contro la difesa, che è stata giudicata scorretta nel portare il caso fuori dal tribunale. Del resto, quando hai già tutti i media 'settati' per definire Bossetti un colpevole apprescindere, e neghi le telecamere e pure i registratori audio nell'aula, non si capisce come mai gli avvocati dovrebbero starsene zitti e muti.
6) sarà un caso, ma la sentenza finale su Bossetti è toccata alla 1a sezione della C.Cassazione. La stessa aveva confermato, malgrado praticamente zero prove, l'ergastolo per le due Misseri nel caso Scazzi. Quindi, in realtà, la sentenza di condanna a Bossetti non ha realmente stupito nessuno. Solo che fa molta specie che le difese di Bossetti abbiano gridato la loro gioia potendo arringare per 2 ore ai giudici, sentendosi capiti e compresi, per poi ritrovarsi sbeffeggiati e pesantemente criticati per avere 'osato' difendere il loro uomo fuori dal tribunale, dopo che in realtà, il processo era già stato fatto ben prima della prima udienza. E questo, badate bene, con il primo grado che i testimoni raccontano essere diventato ben presto un luogo in cui le ragioni della difesa e le ipotesi alternative erano viste con crescente disprezzo, mentre nel secondo grado il giudice disse già all'inizio del processo che non si sarebbero impressionati di fronte alle nuove prove di Salvagni, né avrebbero accettato piste alternative. Ma a questo punto, si può sapere chi avrebbe dovuto sostenere i diritti della difesa?
7) la scienza sperimentale è quel che è. SPERIMENTALE. O sbaglio? Ripetibile. Bene, dal FQ del 20-6-14 apprendo che per la procura la prova del DNA era RIPETIBILE. Nel 2014. Nel 2015, invece, non lo era più perché il DNA era finito. Yara Gambirasio, il procuratore Dettori: "Nessuna contraddizione nel percorso investigativo" - Il Fatto Quotidiano
“Gli esami sui campioni ‘estratti’ dagli indumenti di Yara sono stati effettuati in quattro laboratori diversi e ogni test è stato confermato per quattro volte” spiega il pm rispondendo a una domanda. Il confronto del Dna tra quello trovato sugli indumenti della vittima e quello del presunto colpevole “è ripetibile“.
Dubbio: ma non sarà mica che... siccome all'epoca non escludevano addirittura il 'rito immediato', allora... pensassero che MGB capitolasse e confessasse le sue colpe, invogliato dallo sconto di pena? E che poi, l'anno dopo, abbiano dovuto affrontare il processo con questo tizio che ostinatamente voleva difendersi affermando la propria innocenza, cosa che, come ho detto in altri post, è stata vista con fastidio, quasi a dire 'come osa questo tizio addirittura insistere sulla propria innocenza quando noi abbiamo tutta la ScienzaTM schierata contro di lui?' E allora PUFF, il DNA da ripetibile diventa irripetibile. Strano, no?
Nel 2017, terminato il processo d'appello per Bossetti, il consulente del tribunale che doveva parlare con i giornalisti di Quarto Grado si è visto negare, a quanto pare dalla PM, l'autorizzazione a rilasciare interviste. Nel mentre, si secretavano i verbali dei processi e si proibivano immagini e registrazioni.
E tante altre ce ne sarebbero da dire, ma una parola sola si aggiunge. Questa sentenza NON E' IN MIO NOME.
Altre perle raccontateci da Luca Telese, estratte dai suoi articoli. Prima iniziamo dal discorso del DNA. Come già detto, Brena mai incriminata di nulla, ma questo è il criterio usato per analizzare la copiosa traccia dell'istruttrice di Yara:
Salvagni: "Ricorda se la traccia (Silvia) Brena fosse visibile a occhio nudo
Staiti: "C' era una alone" (e l'espressione del volto si incupisce)
-Salvagni: "Avete fatto una indagine su quel fluido biologico che era sulla manica?".
-(Silenzio).
-Salvagni: "Fatta o no?".
-Gentile: "Non mi risulta sia stata fatta" (brusio).
-Salvagni: "E perché?".
-Gentile: "Perché… gli esami sono distruttivi…. E prima non era stata fatta".
Salvagni: "Ma scusate, avevate una traccia di una persona nota, era in una quantità che definite copiosa, e non verificate con gli esami del caso di che fluido corporeo si tratti?".
Staiti: "Non aveva cromaticità".
-Salvagni: "Non è curioso non aver fatto questi test?".
- Staiti (seccato): "Non si fanno tutti i test su tutti i reperti!".
- Salvagni: "Su quello forse sì, che dice?".
-Staiti: "E' la mia risposta".
Insomma, per Bossetti/Ignoto1 questo e altro, ma per la Brena hanno sorvolato alla grande. Cosa altro aggiungere? Il video del filmato del furgone. Ecco come Telese ricostruisce il dibattimento:
- «Colonnello Lago, abbiamo visto questo video proiettato migliaia di volte. Perché se adesso lei ci dice che solo uno di questi furgoni è stato effettivamente identificato come quello di Bossetti?».
- «Perché dice questo, avvocato?».
- «Perché, colonnello, sommare un fotogramma con il furgone di Bossetti con un altro fotogramma di un altro furgone è come sommare pere e banane!».
- «Questo video è stato concordato con la procura a fronte di pressanti e numerose richieste di chiarimenti della circostanza che era emersa».
- «Cosa vuol dire colonnello?»
- «È stato fatto per esigenze di comunicazione. È stato dato alla stampa».
La risposta di Lago mi lascia di stucco. Pensateci per un attimo. Giampietro Lago, il superpoliziotto, il comandante del Ris, l’uomo che dopo Luciano Garofalo è diventato il numero uno di tutte le indagini scientifiche coordinate dai carabinieri in Italia, sta dicendo che una delle immagini più suggestive di questo processo è stata assemblata dai suoi uffici non per dimostrare una tesi, o per documentare una verità, ma per condizionare i media con elementi di cui già si conosceva la non autenticità. Incredibile.
....nella maggior parte dei fotogrammi non c’è nessuna certezza che sia il suo furgone. Salvagni fa collegare lo spinotto del computer al monitor dell’aula e trasmette quel video. Lago inizia a discuterne. E fa quelle incredibili ammissioni.
La Ruggeri: «Presidente, questo video non è nella relazione che abbiamo consegnato! Presidente!!!». E Camporini, girandosi di lato: «E allora?».
La Ruggeri, arrabbiata: «Non è nel fascicolo, non lo potete mostrare in questa aula».
Risposta: «Lo avete fatto voi! È un vostro documento».
La Ruggeri: «Non è nel fascicolo!». Putiferio.
Camporini: «Chiedo che sia messo a disposizione della Corte l’intero materiale acquisito con le telecamere di videosorveglianza!».
A questo punto interviene la presidente Bertoja: «Se non è nella relazione del Ris non ci interessa minimamente».
Adesso: se dal punto di vista processuale questo può avere un senso, questo significa solo che bisognerebbe acquisire subito agli atti quel video. Ripenso infatti alle parole di Lago: «Il video è stato concordato con la procura a fronte delle numerose richieste di chiarimento».
Tradotto in parole povere: siccome bisognava convincere la stampa della colpevolezza di Bossetti, «per fini di comunicazione» i Ris hanno «confezionato» quel video.
Ma non è finita, infatti ci sono anche i dubbi sul materiale trovato sul corpo di Yara, che secondo i RIS collegherebbe lei e il furgone di Bossetti. Perché? Questo se lo chiede anche Telese.
Il Reparto fiction che serve a smussare i dubbi dei giornalisti? Sono sempre più perplesso, quando il controinterrogatorio arriva alle famose sferette. Lago, la mattina, con i suoi tempi, quando nessuno gli faceva domande, ci aveva spiegato questo: c’erano tante microparticelle ferrose, presenti sui vesti di Yara «centinaia» al momento dei ritrovamento del corpo, secondo lui provenivano dal furgone di Bossetti.
«Colonnello, i quattro ragazzi che avete esaminato sono stati scelti con criteri statistici?».
Lago fiuta la trappola: «Io non ho mai parlato di criteri statistici»
Ma questo è un dato che lei ritiene statisticamente significativo?»
E il colonnello: «No, non è significativo statisticamente»
Salvagni: «Ma voi avete fatto questo stesso esame delle sferette sugli abiti della sorella di Yara, su quelli dei genitori?»
Risposta: «No, non lo abbiamo fatto»
Salvagni: «I ragazzi esaminati venivano dal vostro territorio?»
Lago: «Dal parmigiano, sì»
L’avvocasto di Bossetti, osa, e fa centro: «Appartenenti all’arma?». Lago: «Sì, parenti di appartenenti all’arma».
Salvagni: «Avete verificato se ci sono acciaierie sul territorio?». La presidente si spazientisce: «Sarebbe stata una perdita di tempo!».
Domanda chiave dell’avvocato: «Avevate a disposizione la macchina della famiglia Gambirasio, avete fatto un test su quei sedili?». Risposta di Lago: «No».
Altra domanda: «Avete preso in considerazione dei muratori?». Risposta laconica: «No».
Ancora l’avvocato:«Avete esaminato il furgone della palestra?». Risposta del supercabinieire: «No: è stata fatta un’altra scelta investigativa. Stavamo seguendo la ragazza».
Salvagni: «Ma dopo avete controllato?». Risposta: «No. Sarebbe stato interessante, dal punto di vista investigativo. Ma dal punto di vista delle risorse…».
Mi chiedo: ma se si tratta di ferro, l’assassino non potrebbe essere un fabbro, o un tornitore?
Ma me ne vado da Bergamo pensando ai tre lunghi giorni di deposizione di Lago, e al video tarocco: essere noioso, quasi mai significa essere autorevole. Ma in questo caso significa sicuramente non esserlo.
di Luca Telese
https://www.liberoquotidiano.it/news/italia/11844147/Bossetti--il-carabiniere-ammette-.html
E francamente parlando, è difficile non condividere i dubbi di Telese. Impossibile non dubitare conseguentemente delle certezze su cui una fila di tre sentenze ha mandato al fine pena mai un uomo.
Avete occhi ma non per vedere, avete orecchie ma non per sentire
6-12-18
Stavo guardando ieri sera la registrazione del programma Quarto Grado del 30 novembre scorso.
Io personalmente lo giudico estremamente noioso negli argomenti, quanto pedante nella ricostruzione scenica a grandezza naturale (altro che i plastici di Vespa!) dei luoghi del crimine in studio (ma chi glielo fa fare, e a che serve? Boh). Sopratutto alquanto inutile per tanti aspetti, come quello di 'risolvere casi', che non mi risulta riesca a fare. Per non parlare dello schifo morale che mi fa Nuzzi, che con la sua ineffabile facciona e la crapa pelata, quelle posture alle volte alla Mussolini, conduce un programma che specula sui morti in maniera mai vista prima. Il tutto contornato da stupende (e meno belle, anche) giornaliste-opinioniste come la Viero e la Scampini (e pure la Longo che m'attizza tanto).
Dall'altra parte, però, è fatto ammirevolmente bene, professionale, con tempi e ritmi eccellentemente dosati per un programma in diretta lungo oltre 3 ore. La sua conduzione è scandita da tempistiche incredibilmente corte per essere un programma così lungo: un mezzo minuto ad un opinionista, una mezza frase ad un altro, interviste, servizi esterni e un sacco di pubblicità. Anche troppo cadenzato e compassato, visto che le discussioni non si vedono quasi mai. Certo, così il pubblico a casa 'capisce', però è anche vero che certi contrasti di opinioni dovrebbero avere un 'esito' e non lasciati lì dove ognuno dice la sua, al confronto Santoro faceva dei talk molto più flessibili di questo.
In ogni caso, sempre meglio che i programmi-pollaio della D'Urso.
Ma peggio della Sciarelli, che almeno qualche caso l'ha risolto (come la scarcerazione del falso colpevole dell'omicidio Alpi-Hrovatin, quando trovò uno dei testimoni che falsamente accusò quel poveraccio in galera da 17 anni su condanna di 26, dopo che era venuto in Italia per testimoniare le torture subite proprio dai soldati italiani).. Solo che la Sciarelli ha ritmi lenti, servizi lacrimevoli, noiosi.
Il meglio sarebbe un programma con i contenuti di Chi l'ha visto ma la confezione di Quarto Grado. Questo è anche pensiero di molti commentatori sulla Rete: molto meglio la Sciarelli per i casi che supporta.
Oltretutto, Q.G. ha un problemino nemmeno tanto piccolo: in genere si occupa di femminicidi e infanticidi, raramente di uomini ammazzati, e peggio ancora, di casi 'scottanti' per davvero. A parte la bufala delle ossa della Orlandi di qualche settimana fa, si parla spesso di David Rossi (chissà come mai MPS e Vaticano sono i 'poteri forti' di cui QG si occupa di più), ma SEMPRE oltre le 23 e possibilmente oltre le 24, chissà perché, forse ... i bambini sono andati a letto? Ma davvero?
Mai e poi mai, invece, fanno indagini approfondite sui delitti delle 'divise'. I casi come Cucchi, Magherini, Uva, o sono stati trattati con qualche minuto, oppure non sono mai stati nominati. Ed è inutile incitarli a farlo, loro NON vogliono fare nulla. L'unica parziale eccezione: Serena Mollicone, ma quello è un caso troppo grosso per lasciarlo del tutto ignorato.
L'unica cosa che mi fa pensare tutto questo, è che evidentemente i giornalisti di QG lavorano stretti stretti con le procure (da dove uscì il filmato dell'arresto di Bossetti, per esempio?) e hanno paura che se dicono qualcosa contro il 'sistema', non lavoreranno più. Eppure, quelli di Chi l'ha visto, così come altri programmi quali quelli condotti su LA-7, non hanno avuto certo paura di parlare di casi quali Cucchi, Aldovrandi e Uva.
E fa specie che dei carabinieri di Firenze, si parli per le due ragazze americane 'presumibilmente' violentate, mentre non una parola per il caso Magherini!
Ma se lo ricordo a Nuzzi, lui dice che conti balle perché dei casi scottanti ne parla. Rossi, David, cioé. E questo, ben fuori dall'orario principale. Inutile protestare che Rossi sia dato così tardi invece che come prima notizia. Oltretutto, non solo Q.G. è lungo, ma è anche privo di scaletta! Il che significa che c'é un tema (esprimibile a piacere) durante la puntata con tanto di titolo... ma che non sai di cosa parleranno durante la puntata finchè non introducono l'argomento.
E adesso veniamo a quel che ho visto in quella puntata.
Anzitutto, i soliti casi tra cui l'immancabile Logli, preceduti da quella vergognosa vicenda del bambino morto nella casa bruciata. E' utile ricordare che molti uomini si sono ritrovati in galera per 'stalking' con prove MOLTO INFERIORI rispetto a quelle che aveva la moglie, finita all'ospedale con i figli perché malmenati da quel matto drogato del marito. Perché mai non l'abbiano arrestato non si capisce, ma ogni volta è la stessa storia.
La mia avvocata, a suo tempo, 3 anni fa cioé, mi diede un giudizio su queste vicende. All'epoca, verso Napoli, una ragazza fu quasi buttata fuori dalla finestra dal suo ex che era entrato nottetempo in casa. Lo misero 12 giorni dentro poi gli diedero l'obbligo di non avvicinarsi, ma lui non ascoltò e le sparò uccidendola. COsì è dentro per omicidio.
L'avvocata dice che la legge è stata rispettata, anche se francamente per un tentato omicidio non mi pare proprio vero! Però una cosa aggiunge in merito: la colpa non è del giudice, ma dei suoi colleghi avvocati, spesso vanno lì per prendere l'onorario, ma si dimenticano dei loro obblighi. Infatti, potevano e dovevano richiedere una perizia psichiatrica, così sarebbe saltato fuori il carattere del soggetto e a quel punto l'avrebbero trattenuto in carcere e gli avrebbero fatto forse anche un TSO e simili. Ma spesso gli avvocati si dimenticano di fare questi passi e poi i risultati sono questi.
Giusto o sbagliato che sia, è evidente che la storia si è ripetuta anche qui.
Detto questo, adesso parliamo di Bossetti.
Premetto che Ezio Denti è partito benissimo, ha ricordato assurdità come il furgone e le ricerche pedo-pornografiche che sono rientrati nel giudizio fatto dalla Cassazione contro Bossetti, e che erano stati smontati, come argomenti, persino nel I Grado di giudizio.
A me ha fatto specie questo discorso, perché qualcuno mi ha poi detto in merito, che la colpa è di Salvagni e company perché li hanno tirati nuovamente fuori (questi argomenti) e la Cassazione a quel punto ha dato la sua risposta anche su quelli.
Questa spiegazione, però, è assurda: se quelle cose dimostravan qualcosa, dimostravano l'insussistenza di elementi accessori su Bossetti, non erano certo prove a favore: come può una prova nemmeno messa agli atti, come il furgone fatto 'per esigenze di comunicazione' dai RIS in accordo (sic) con la procura, ritornare nella sentenza della Cassazione? Assurdo. Idem per la non-pornografia delle ricerche del computer.
Altro discorso ancora è il DNA: la Cassazione ribadisce che il DNA è stato già analizzato e respinge il ricorso degli avvocati sulla base di alcuni elementi molto discutibili (a dire il minimo!):
1)- che l'esame è stato fatto correttamente e non c'é prova che sia stato difettoso.
Ah, bella: non hanno trovato il mtDNA, ma va bene ugualmente, hanno sbagliato inizialmente mettendoci il mitocondriale di Yara assieme a quello di Ignoto1 e va bene ugualmente e così via. Non hanno conservato alcuna traccia ulteriore ma va bene ugualmente.
2)- i reagenti scaduti non sono un vero problema dirimente per le indagini.
Ah, buono a sapersi. Quando i NAS visitano un negozio o un laboratorio di analisi, fanno le multe anche per le bottiglie d'acqua scaduta, non è che dicono 'se funziona ancora, allora tutto OK'. Forse negli USA avrebbero cassato la prova anche solo per questo.
3)- che le parti non hanno titolo di chiedere nuova analisi anche perché non hanno presentato una memoria alternativa che smonta la stessa.
Bah, questa è assurda proprio: le parti non hanno avuto mai nessun accesso ai materiali, il massimo che hanno visto sono i reperti in fotografia e i risultati di analisi fatti da altri.
4)- che comunque sia, il DNA è finito.
Assurdo. A parte che il 20-6-14 la stessa PM, in conferenza stampa disse che l'esame era RIPETIBILE... a parte che negli interrogatori disse a Bossetti che di DNA lui ne aveva lasciato 'proprio tanto, ma tanto eh' (come l'Italia terra di poeti, navigatori e santi, ma tanti tanti...); a parte tutto, ma come è possibile che lo stesso DNA finisca l'anno dopo, quando comincia il processo?
Ma sopratutto, il prof Casari, incredibile ma vero censurato dalla PM per l'intervista a Quarto Grado, ha detto per telefono (presumo prima che arrivasse l'alt!) che in realtà di campioni ce ne sono ancora (vi sono altri 'quadretti' analizzati dove risulterebbero tracce miste, come detto già dal col. Lago nel processo di 1o grado) e con un lavoro 'attento' si possono ancora estrarre campioni di DNA di ignoto1.
5)- pesante censura agli avvocati che hanno accusato i giudici e hanno dimostrato di non credere alla giustizia, facendo attività EXTRA-PROCESSUALI.
GIA', come se invece la PM e i RIS non avessero fatto attività extra-giudiziaria spacciando per prova il filmato del furgone di Bossetti che è andato in giro per tutte le TV per un anno intero.
ll processo nasce 'mediatico' ma agli avvocati e solo a loro, si rimprovera di trattarlo come tale. Nel mentre, in tribunale, le telecamere e financo i registratori erano proibiti, così noi non sappiamo nemmeno che voce abbia Bossetti (almeno non nel processo) né i suoi accusatori. Tanto, a quel punto, l'obiettivo era stato centrato, e quindi a che pro rischiare? I mass-media erano stati manipolati, e questo già bastava e avanzava per sostenere le proprie tesi, no?
6)- la possibilità che il DNA sia sintetico o comunque frutto di manomissione è 'fantasiosa' e quindi non ha nessun pregio.
GIA', come se fosse difficile prendere un preservativo o un fazzoletto e strizzarlo sopra gli indumenti della vittima, magari appena qualche giorno prima del ritrovamento.
Ce ne sarebbero altre ancora da dire, ma aggiungo solo questa: la sentenza di Cassazione è parzialmente 'secretata' tanto che non si può vedere la copia COMPLETA perché, per qualche strana ragione, è proibito pubblicare tutti i nomi e gli elementi 'sensibili'. PAROLA MIA, MAI SENTITO DI UNA COSA SIMILE: ma come, è una sentenza e non puoi nemmeno renderla 'pubblica' senza omississ?!? Ma cos'é, la relazione della Commissione 11/9?
Detto questo, però, c'é qualcosa che l'avvocato che si occupa di David Rossi ha detto in maniera ancora più precisa: la Cassazione può discutere di una sentenza nel merito e rigettarla (o accettarla, o rigettarla parzialmente), oppure dichiararla INAMMISSIBILE.
Ebbene, qui, ha fatto entrambe le cose, prendendosi tutti i vantaggi ma nessun onere. Ergo, da un lato ha dichiarato inammissibile il ricorso, ovvero se ne è lavata le mani e non ha voluto discuterne 'ufficialmente'. Basterebbero poche pagine di motivazioni, dunque.
Dall'altro, invece, nelle 155 pagine della sentenza ha smontato pezzo per pezzo i 20 punti di ricorso degli avvocati di Bossetti. Ora, che la Cassazione possa fare quel che vuole, dall'annullamento automatico in stile giudice Carnevale, al rifacimento intero del processo di Alberto Stasi (assolto in ben due gradi di giudizio), al capovolgimento delle sentenze sul caso Meredith (e che comportavano anche lì, l'analisi del DNA), tutto può fare, allargando o restringendo l'esame a seconda di quel che trova conveniente. EPPURE, in teoria dovrebbe soltanto esprimere giudizi sul metodo dei processi e sulle garanzie rispettate o meno per un equo e giusto processo. Ma non sempre è così, complice anche il fatto che questa storia dei '3 gradi di giudizio' deresponsabilizza pesantemente i singoli giudici, per cui anche se una sentenza è 'sbagliata' magari il grado successivo la correggerà. Ma che giustizia è questa, in cui al 1o grado ti danno l'ergastolo e al 2o ti assolvono? Quale dei due gruppi di giudici dovrebbe essere mandato a zappare?
Detto questo, comunque sia: la Cassazione, in questo caso, ha dato al ricorso una sentenza di INAMMISSIBILITA', come 'etichett'a; però ha dato un corpo della motivazione che è paro paro, di RIGETTO, e quindi di discussione nel MERITO. Ergo aveva due possibilità, ha preso lo scudo della prima, per ripararsi comodamente mentre bastonava usando gli strumenti della seconda.
Perché hanno fatto questo? MI pare evidente: perché se avessero dichiarato il ricorso AMMISSIBILE, avrebbero dato allo stesso importanza e valore. Invece così non solo gliel'hanno negato, ma hanno anche bastonato il can che affoga fustigando gli avvocati con una motivazione ben degna di un rigetto!
POI... POI... POI... Ezio Denti rovina tutto lanciando insinuazioni di bassa lega sulla qualità morale dei giudici, per esempio su potenziali conflitti d'interessi perché uno di loro ha tenuto lezioni ai RIS nel 2010, oppure un altro 'pare' sia indagato' secondo una notizia di agenzia di stampa.
ORA, che i giudici non siano esattamente fuori da ogni sospetto lo si sa da un pezzo, basti dire quel che venuto fuori oggi, ovvero un giudice di Lecce che faceva sentenze aggiustate se le belle avvocatesse gliela davano:
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E non OSO pensare a quello che sarà successo con le giudicesse che hanno frequentato un corso prestigioso, anche lì a base di sesso, dove un 'grande' giudice insegnava il METODO BELLOMO (ovvero Egli stesso...) alle allieve, che in quanto magistrati, dovevano essere quanto più procaci possibili e dalle gonne molto corte. Questo cialtrone vestito come Fonzie e con l'aria un pò da Dylan Dog (quando è di buon umore) è stato cacciato dalla magistratura; ma le sue allieve, preparate con tale metodo, che etica hanno maturato e con che metro giudicheranno i fatti nella loro carriera? Non sta forse scritto nell'art.54 della Costituzione che i pubblici ufficiali devono svolgere il loro compito con 'disciplina e onore'?
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Storie italiane - Scandalo Bellomo: ex giudice continua a tenere corsi - 17/10/2018 - video - RaiPlay
Incredibile, no? Il servizio dice che non solo lui insegna in ben tre città... ma gli allievi(allieve?) ai suoi corsi sono addirittura AUMENTATI!!! Tutta pubblicità, dunque, malgrado sia stato cacciato dal Consiglio di Stato, non sia più magistrato e malgrado sia sotto processo. Sparito? Marchiato a fuoco per indegnità? Macché. Alla grande!
Domanda: ma con che criteri questi futuri magistrati si 'formeranno' da uno così, e come è possibile che continuino a seguire questo 'santone' del diritto? A cosa mirano e cosa è per loro la giustizia? Traduco: con una formazione del genere, i disastri che combineranno sono inenarrabili. Sarebbe meglio togliergli la tonaca e costringerli a rifare tutto il percorso, ammesso che non siano da cacciare via su due piedi.
DETTO questo, le insinuazioni di Ezio Denti hanno fatto arrabbiare Garofalo che gli ha chiesto se non si vergogna di dire cose del genere, roba da denuncia. E Garofalo aveva ragione, poco è servito a per-Denti di dire che pure lui era stato nei RIS, altra cosa che non c'entra niente.
Se si vuole attaccare la magistratura, non è così che si può ottenere qualche risultato, o porti dei reati (specifici su questa o quella persona), oppure niente.
Autogol clamoroso, dunque, proprio quando lui vinceva 2-0, un gol che vale il doppio, se non il triplo.
MA lasciamo stare Denti e Bossetti, adesso andiamo all'altro caso.
Parliamo di David Rossi e dei suoi computer.
Facciamola breve: del suo PC e dei suoi portatili hanno fatto non meno di 4 copie forensi dopo il fattaccio. A parte che una di esse porta la data delle 4 del mattino del 7 marzo, ovvero 6 ore prima dell'inizio dei lavori (ci spiegano che le macchine non sono collegate con internet, quindi 'non sanno' in maniera automatica che ora è: ma benedetto il Signore, sarà il caso di 'ovviare' a questa minuscola quisquiglia o no?!?)
Già maggio successivo, un ufficiale della GdF ha affermato che le copie forensi non erano più leggibili!!!!!! Non solo, ma è lo stesso ufficiale che poi, malgrado avesse raccomandato di tenere i computer originali per farne delle altre funzionanti, ha poi restituito, dopo una settimana, i computer alla famiglia! Assurdo. Come si possa cambiare idea in così poco tempo su di un argomento rimasto fatto oggettivo, non si sa proprio.
Poi, però, nell'estate del 2013 una copia forense di sicuro ritorna alla vita: c'é da fare il processo... alla vedova Rossi e a Davide Vecchi per violazione della privacy con la famosa mail inviata a Viola. Lì, stranamente il back up del computer, che qualsiasi 13enne nerd potrebbe fare al giorno d'oggi, ritorna a funzionare sennò come la fanno la 'prova'?
Il processo si è chiuso tempo fa con il giudice che non solo ha mandato assolti i due, ma ha anche rimproverato il PM di avere imbastito questo ridicolo processo.
A parte questo, però, le copie forensi sono state soggetto di incredibili balletti e diciamolo, depistaggi più che plateali. Attualmente stanno lavorando per renderne 'leggibili' due. Le altre due, pare addirittura che non siano gli stessi HD iniziali, infatti secondo gli analizzatori sarebbero dischi 'non inizializzati', ovvero nuovi!!!
A parte questo, fa specie che i supporti informatici su cui fare le copie siano stati forniti dalla stessa MPS. Sicuri che erano 'vergini'? Oppure c'é H.Team dietro anche questa operazione?!?
Anche il filmato della caduta di Rossi, l'unica delle 12 telecamere non trascurate, è stato ritrovato soltanto nel 2016, ma in formato diverso da come era stato acquisito!
Ma la cosa ancora più strana, è che il caso Rossi è stato immesso nel fascicolo ANTONVENETA, quindi a maggior ragione ci sarebbe stata la necessità di fare l'analisi del contenuto di quei computer.
Invece, dopo 5 anni abbondanti, NON l'HANNO ANCORA FATTO. Anzi, è una tribolazione sperare soltanto di recuperare la metà di quelle copie forensi!
Questo ci dice una cosa molto inquietante, che QUANDO NON SI VUOLE trovare e vedere delle prove, NON LE SI VEDE.
Bossetti? Ci sono per CERTO altri campioni da analizzare, eppure si stima che tutto il DNA sia 'sparito' (mentre nel 2014 dicevano che fosse abbondante e quindi, ovviamente, 'ripetibile'!)
MPS/Rossi? Ben 4 hard-disk, a cui è stata fatta la copia forense, adesso ancora NON analizzati, mentre le copie forensi stranamente NON funzionano (tranne che per il processo di cui sopra!). Gli HD e le copie, che anche un ragazzino potrebbe fare, non funzionano e i file non si aprono. Il gen. Garofalo, giustamente, ha commentato in maniera molto negativa questa incredibile mancanza di professionalità nel gestire il salvataggio di informazioni così importanti.
Tutto questo mi ricorda anche e non poco, il caso delle scatole nere dell'11/9: su 8 scatole nere, 4 MAI RITROVATE (quelle delle TT); 1 ritrovata ma illeggibile (Pentagono); 3 ritrovate e leggibili (il voice recorder dell'United 93 e i data recorder del 93 e del volo del Pentagono). Ebbene, nessuna di queste scatole nere ha incredibilmente, riportato il numero di serie (fondamentale per le indagini forensi, del resto le scatole nere del KAL 007 (che nome!) furono riconosciute proprio per questo quando, negli anni '90, vennero ridate dai russi). E il nastro audio non è stato mai reso pubblico (almeno fino a qualche anno fa).
Questo dice molto di come si voglia o meno fare giustizia, ma di sicuro NON è un problema di 'materiali' disponibili. E' molto peggio.
La Procura ritrova gli hard disk dei computer di David Rossi e li invia ai Carabinieri - Corriere di Siena
David Rossi, ritrovati i computer con le email inviate prima di morire: tutto il materiale nelle mani dei carabinieri - Il Fatto Quotidiano
David Rossi: resa leggibile la copia forense del Pc, si lavora alla richiesta di riapertura del caso - Radio Siena Tv