18-9-17
Simulazioni di battaglie
Analisi
Quanti Cromwell sarebbero andati persi o almeno KO contro i carri M?
BIsogna considere che i carri M erano praticamente impotenti contro di loro, nemmeno i più recenti M15, con corazza aumentata, cannone potenziato, motore potenziato, non potevano cambiare le cose se non in maniera marginale. Per giunta, erano pochi.
Non so cosa pensare del loro armamento:
1)- le munizioni AP erano apparentemente poco efficaci: 43 o 44 mm a 500 metri, non si sa se con angolo a 30° oppure a 0° (le fonti sono discordi); i pezzi da 47/40 non so quanto perforavano, ma difficilmente molto oltre 50 mm. La possibilità di minacciare il Cromwell, anche con corazza normale, frontalmente, era limitata a forse solo 100-300 m (per i 47/40), e anche sui fianchi non passava i 500 metri.
2)- le munizioni EP erano capaci di perforare fino a 112 mm a 100 metri, ma a 500 calavano probabilmente a 60 o forse 80 mm; a 1000 m stavano sui 40-45 mm. Anche qui, il raggio di tiro utile era limitato, presumibilmente sui 500 metri frontali (ma forse, solo nello scafo), mentre anche prendendo per buono il valore migliore, con le corazze aggiuntive il Cromwell era pressoché invulnerabile anche a breve raggio. Sui fianchi era possibile beccarlo, ma se c'erano corazze spaziate/aggiuntive la situazione non era certo ottimale per il piccolo proiettile EP.
3)- le EPS sono date con un incredibile valore di 115 mm, ma essendo così ampio rispetto al calibro, io non penso che questo sia un dato affidabile, il massimo con la tecnologia della II GM tipicamente era poco oltre il calibro (il pezzo da 75 mm sparava un proiettile EPS che perforava solo 70 mm a 30°), non vedo come un proiettile meno grande ed efficiente poteva cambiare le cose andando oltre i due calibri. Non mi fido di questo valore e penso che non avrebbero potuto fare molto più di 50-60 mm. Francamente parlando, non penso che abbia avuto efficacia pratica contro i Cromwell, specialmente in torretta e/o con corazze aggiuntive. Mi rendo conto che mi prendo questa 'libertà' ma di fronte a rivendicazioni così sostanziali mi prendo la briga di manifestare scetticismo.
Penso che in generale, anche contro i colpi migliori, i Cromwell avrebbero dovuto semplicemente evitare di farsi avvicinare frontalmente a meno di 500 metri (o anche meno, se con corazza extra), lateralmente a meno di 800-1000 metri (per la torretta, anche di meno). In generale erano avvantaggiatissimi e potevano scegliere la distanza utile di tiro, probabilmente tra 500 e 1.500 metri, prima eventualmente di ritirarsi. Ma siccome gli M andavano a circa 20 km/h fuoristrada, avevano ben 3 minuti per tirare fino a 30 colpi, più che sufficienti per 'regolare' la questione anche in inferiorità numerica. Persino con una % del 10% era possibile tirare eliminando uno dopo l'altro almeno due carri, possibilmente un terzo.
COME SE NON BASTASSE, poi c'era anche il problema del 'dopo-penetrazione'. I piccoli pezzi da 47 mm non riuscivano, nemmeno con le munizioni 'piene', ad entrare dentro un carro nemico e a metterlo KO 'a colpo sicuro'. I pezzi da 57 o da 75 mm, non di rado, non solo entravano dentro un carro, ma sterminavano l'equipaggio e facevano esplodere carburante e munizioni. Un colpo solo poteva essere decisivo, e onestamente, questo non è certo un fatto da dimenticarsi! Esiste una foto di un carro M13, per esempio, colpito su di un fianco da almeno 6 proiettili da 2 libbre, pensate forse che sarebbe stato necessario riempirlo di buchi se il carro inglese avesse avuto un pezzo da 57 mm? O peggio, da 75 mm? La % di colpi a segno è importante, quella delle penetrazioni anche, ma poi c'é anche la % di colpi necessari per eliminare il carro più o meno definitivamente. E i pezzi di calibro maggiore, inevitabilmente, avevano maggiori possibilità di farlo, specie se tiravano proiettili molto più potenti delle corazze difensive.
Quanto ai cannoni dei semoventi italiani:
il pezzo da 75/34 perfora circa 80 mm a 1000 m (ultimamente pare che warthunder abbia riconosciuto sui 90 per il 75/32, forse un pelino più per il 75/34)
il pezzo da 75/46 perfora circa 90 mm a 1000 m
il pezzo da 90/53 perfora circa 100 mm a 1000 m
il pezzo da 105 mm perfora circa 100 mm a 1000 m (a 30°)
Sono tutte armi pericolose per il Cromwell, ma quest'ultimo con corazze aggiuntive è ancora capace di sopravvivere, resistendo a distanze presumibilmente inferiori ai 500 m contro il 75/34, agli 800 m vs il 75/46, attorno ai 1000-1200 m vs il 90 mm, e ad una distanza simile (la massima gittata pratica) al 105/25.
Però avendo un'alta velocità e una capacità di ruotare con altissima precisione la torretta in appena 15-16 secondi il Cromwell era senz'altro capace di partire bene nello scambio di fuoco contro questi mezzi.
L'unico problema era evitare di essere colpito, ma almeno dalla sua aveva la precisione e la cadenza di tiro, cose non banali.
Quanto alle blindature italiane:
l'M-41, con la sua artiglieria da 90 era il più pericoloso, ma anche il più lento e il suo scudo corazzato era spesso probabilmente non più di 40 mm (comunque tanti), per cui era vulnerabiile anche a 2 km.
l'M-42 era uguale all'M14 o M15, non c'era molto da aggiungere in termini difensivi, a parte il cannone più potente e preciso alle lunghe distanze.
l'M-43 era provvisto di circa 75 mm frontali, era certo un bersaglio più coriaceo, ma in teoria era ancora possibile perforarlo da circa 1000 m, distanza a cui la sua precisione di tiro era marginale, anche se sicuramente migliore di quella del 75/18; peraltro, quasi altrettanto sicuramente la sua cadenza di tiro era inferiore.
l'M-43 con cannone da 75 mm di vario tipo era il soggetto più pericoloso, pare che avesse corazze spesse fino a 90-100 mm, ma anche così, tranne che col pezzo da 75/46, non era superiore nel confronto con il Cromwell con corazze extra.
Visto che quest'ultimo non era molto diffuso, ma pur sempre non rarissimo, tutto sommato era in miglior posizione del semovente italiano, che tra i corazzati italiani rappresentava meno del 5% del totale, mentre i Cromwell con corazze aggiuntive erano probabilmente tra il 30 e il 50% (si sa che il Cromwell VII era la ricostruzione dei mezzi precedenti e ne vennero realizzati sui 1.500 esemplari).
ORA, analizziamo le probabilità di colpi a segno e il numero di mezzi coinvolti da una parte e dall'altra.
M40 Cromwell Comet
Cadenza di tiro: 6 10 8
% vs carro tipico: 70% (a 1 km) 80% (a 1 km) 80% (a 1.200 m, 85% a 1.000 m)
% vs M40: 40% (a 1 km) 60% (a 1 km) 75% (a 1.200 m, 80% a 1.000 m)
% vs Crowmell: 50% (a 1 km) 70% (a 1 km) 85% (a 1.200 m, 90% a 1.000 m)
% M40 vs Cruiser: 50% (a 1 km) 60% (a 1 km) 80% (a 1.200 m, 90% a 1.000 m)
% di penetrazione: 50% 75% 80% (a 1.200 m, 85% a 1.000 m)
AP: 0% (circa) 75% 80-85%
Torretta: 0%
Scafo: 0%
EP: 20% (circa)
Torretta: 10% (0% vs Cromwell+ e Comet)
Scafo: 30% (10% angolato vs Cromwell; circa 5% vs Comet)
EPS: 40% (20% Comet)
Torretta: 30% (0% vs Cromwell+ e Comet)
Scafo: 50% ( 50% angolato; 40% vs Comet; probabilmente 0% vs Cromwell+)
% di K.O.: 50% 80% 85%
M40 vs Cromwell Cromwell vs M40 Comet vs M40
Totale risultato min: 6 colpi 10 colpi 8 colpi
3 centri (50%) 8 centri 6-7 (1,2-1 km)
1,5 penetraz.(50%) 6 penetrazioni 5-6
0,6 KO (EPS) (40%) 4,8 KO 4-5
Vs Comet: 6 colpi
3 centri (50%)
0,75 centri (20%)
0,3 KO (EPS)
NB: non so quale fosse la vera ROF del Semovente: io dico 6, potrebbero essere di più ma molto più probabilmente di meno, forse 3-4 al minuto, stando a quel che ho sentito in merito. Del resto l'unico dato che ho del 75/18 è che aveva una ROF di 6-8 rpm e se si considera che siamo dentro ad un angusto mezzo blindato, difficilmente poteva andare meglio, no? Non mi stupirei, personalmente, se -visto anche l'assenza di un caricatore specializzato- la ROF fosse inferiore rispetto a quello dei pezzi da 75 e 76 dei carri inglesi e americani.
Il risultato vedrebbe, a 1 km, vincente il Cromwell per ben 8:1 (!!!!!). Il Comet sarebbe leggermente migliore, inficiato solo dal fatto che le sue granate più grandi sono probabilmente meno maneggevoli. Però ha un rateo di perdite minore, data la maggiore distanza tipica di tiro (almeno 1.200 m), e la corazza più robusta. In tal caso, grazie sopratutto alla blindatura della torretta, si arriva a circa 15:1! E notare che un Cromwell con corazze aggiuntive è simile al Comet, e siccome la distanza è buona per sparare a tutti i carri italiani, a questo punto è facile che si possa fare anche meglio, grazie ad una cadenza di tiro maggiore!
In altre parole: M40, 6 c.min x 50% (centri) x 50% (penetrazioni) x 40% (KO) = 0,6; Cromwell, 10 c.min x 80% (centri) x 75% (penetrazioni) x 80% (KO) = 4,8.
Anche ad arrotondare, arriveremmo diciamo a 5:1. In ogni caso, il Cromwell sparava più rapido, più preciso e i suoi colpi perforavano efficacemente il semovente più spesso che non nel caso contrario: più colpi, più centri, più penetrazioni, più KO, mettendo tutto insieme il risultato era molto superiore.
Inoltre la riserva di munizioni è più alta e il semovente M40/41/42 non può certo portare solo le EPS, visto che esse erano malamente disponibili all'epoca. Mentre il Cromwell non ha bisogno di fare acrobazia tra tre diversi tipi di munizioni perforanti e per giunta ha più proiettili disponibili.
Con i Cromwell prime versioni e ultime è anche peggio: le prime, infatti, sono leggermente meno protette balisticamente, ma la doppia piastra d'acciaio (balistico su base ad alta resistenza) è molto più efficace contro le EP e anche contro le EPS di quella monolitica, inoltre il 57 mm è più potente, specie se si prendono in carico le munizioni APDS. Questo significa poter sparare da una distanza maggiore, essendo a quel punto del tutto fuori tiro pratico, facciamo circa 1.200 metri con la stessa capacità perforante del 75 mm a 1 km.
Dall'altro lato, il Cromwell con le corazze extra degli ultimi tipi è micidiale perché è talmente protetto, da rendere praticamente impossibile perforare la corazza anteriore dalle AP, EP e EPS. Questo significa sparare comodamente da 1.000 metri e riuscire a reggere i colpi nemici arrivati eventualmente a segno mentre si massacra l'oppositore!
Quanto alle munizioni EPS: queste arrivarono probabilmente solo nel '43 inoltrato, ancora ad El Alamein non c'era traccia di loro. Molto probabilmente, così, gli M40 non le hanno mai avute (almeno fino all'armistizio, è molto probabile), forse gli M41, quasi sicuramente almeno un certo numero andò agli M42, che comunque sono stati usati anche nel dopo-armistizio in quantità, il che significa che quasi certamente ebbero tali granate, che comunque difficilmente ebbero diffusione elevata in guerra. Inoltre le artiglierie da 75 mm erano tante e di molti tipi, per cui la produzione, anche se ne realizzò molte (ma quante?) non riuscì facilmente a colmare le tante esigenze.
Va anche detto che le EP, nel '42, si erano dimostrate inefficaci contro le corazze del T-34, mentre le EPS/HL lo erano, ma senza esagerare, richiedendo spesso più colpi per mettere fuori uso uno di questi carri, anche quando sparata da breve distanza (del resto la distanza è irrilevante in questo caso); va detto che le EPS del pezzo da 105/28 mm erano sparate a circa 500 m/sec mentre le EP a quasi 600, dunque le EPS erano meno precise, presumibilmente, a distanza e con un minore raggio d'azione utile.
E visto che ci siamo sforzati di fare un'analisi qualitativa, adesso andiamo a vedere la QUANTITA'...
Produzione del Cromwell:
Cromwell I: cannone da 57 mm (64 colpi); corazze a doppio strato; 357 prodotti.
Cromwell III: cannone da 57 mm (? colpi), era un Centaur con motore Meteor; 200 c.a. prodotti.
Cromwell IV: era un altro Centaur con motore Meteor; aveva però il cannone da 75 mm; oltre 1935 prodotti.
Cromwell V: prodotto con cannone da 75 mm (ignoro quanti prodotti, presumo qualche centinaio).
Cromwell VI: aveva obice da 95 mm (anche con granate HEAT): 341 prodotti. (penetrazione: 110 mm a 30°, gittata pratica 630 m)
Cromwell VII: era l'aggiornamento dei tipi IV, V, VI, con cannone da 75 mm, con cingoli allargati da 15,5 in e sospensioni migliori, prodotto tardi nella guerra; circa 1.500 prodotti.
Cromwell VIII: il VI aggiornato come sopra, ma con ancora l'obice da 95 mm.
Come si vede, è molto difficile capire precisamente quanti Cromwell siano stati prodotti e in che versioni, nonché in che aggiornamenti. Circa 550 con il 57 mm; fino a 341 da 95 mm; non meno di 1.800-2.200 con il 75 mm. La cifra più citata è attorno ai 3.066 mezzi, più 950 Centaur. Per referenze, vedi la pagina apposita sulla produzione carri inglesi (carri italiani vs la perfida Albione, sezione terra). Non è chiaro quanti Cromwell comando siano parte del totale e se questi siano nati come carri standard (se necessario si possono usare come carri, a seconda delle necessità, ma come mezzi comando farebbero comunque comodo).
dal sito tanks.encyclopedia.com:
http://www.tanks-encyclopedia.com/ww2/gb/A27M_Cruiser_MkVIII_Cromwell.php
In all, 3066 A27M Cromwell were built, but when adding the A27L (950), the entire A27 class was 4016 tanks strong. This was still way below the total of Shermans used by the British Army and the Commonwealth and, for the sake of standardization, first line regular units were preferably equipped with the Sherman, while the Cromwell was mostly used for special (elite) units and more specific purposes.
Un'altra cosa che viene detta di interessante è sui carri modernizzati con corazze extra: On later models, protection was increased, with 3.1 in (79 mm) welded plates (Mark IVw/Vw), then to 4 in (102 mm) on the Mark VII.
Il che sembra confermare che non solo la corazza dello scafo (?) fu incrementata già con gli Mk IV e V saldati (ma quanti erano?) ma anche, che l'Mk VII ebbe le corazze da 102 mm, pari ad un Tiger (ma dove di preciso? Solo la torretta o anche lo scafo? Probabilmente ebbe 101 mm in torre e 90 nello scafo anteriore, se la corazza extra era da 25 mm). Questa aggiunta migliorò notevolmente la resistenza dei Cromwell, paragonabile a quella di un Tiger e a prova del loro stesso armamento!
Un grosso problema è costituito dai Cromwell Mk VII: questi carri erano o no postbellici? O semplicemente arrivarono 'tardi' per il (grosso delle) operazioni? Inoltre, erano o no dotati o dotabili, di corazze aggiuntive, con le quali sarebbero stati 'duri a morire' più o meno come un Tiger? SI parla di circa 1.500 mezzi, per cui non è cosa di poco conto: sono circa la metà del totale prodotto! Mentre i Cromwell che ebbero fin dall'inizio corazza extra furono davvero pochi, se si considera che gli scafi saldati erano poco più di 100. Infine, la blindatura del Cromwell era anche grottescamente ridotta nella parte meno raggiungibile, ovvero il motore in zona ventrale, dove scendeva a soli 6 mm; peraltro diventeranno poi 10 nelle versioni migliorate, anche se non è certo un capitale su cui riposare tranquilli.
ATTENZIONE (aggiornamento 24-9-17), novità dal libro di Fletcher (autore di una monografia Osprey su questi carri): il totale dei Cromwell è notevolmente inferiore a quello detto sopra. Altra cattiva notizia, i Cromwell Mk VII non sono dotati di corazze extra. Solo i Cromwell Mk Vw e VIIw sono provvisti di blindature extra fino a 101 mm, prodotti dalla BRCW, ma in appena 123 esemplari+altri 3 (tre!) di altre ditte = 126. In tutto i Cromwell costruiti come tali sono soltanto 2494, sentendo in merito quello che ne ha scritto Fletcher, meno persino del dato proveniente in WW.Equipment.com. e di altre pur apparentemente autorevoli fonti. Dove è la verità? Dall'altro canto, però, il totale dei Comet è confermato a 1.186 esemplari, così come quello dei Challenger a 200, dei Cavalier a 500 (anzi, precisamente, 503); MA sopratutto, i Centaur non sono più solo 950, ma addirittura 1821! In tutto questa famiglia multiforme dal Cavalier al Comet avrebbe totalizzato 6286 esemplari, tanti apparentemente; ma ben pochi rispetto ai 17.000 Sherman che il British Army ha ottenuto dagli alleati americani. Questo spiega come mai il Cromwell, pur diventando il carro cruiser più diffuso della seconda metà della guerra, è stato definito come non avere minimamente minacciato la superiorità numerica dello Sherman nel B.A.
Quindi abbiamo che il Cromwell è stato costruito in meno esemplari (circa 600) di quanto previsto prima, praticamente eguagliando i carri M (e P) e derivati italiani; che le corazze extra sono state attribuite ai soli Cromwell saldati, ovvero circa il 5% del totale (e pure un pò scarso), e infine che i Centaur sono più numerosi di quanto definito da altre fonti. Eppure, a quanto pare, i Centaur prodotti come tali, ma poi convertiti come Cromwell sono stati pochissimi, per cui non si capisce proprio come molte fonti diano 3066 esemplari prodotti. Strano davvero. Anche perché il totale dato da Fletcher, tra Centaur e Cromwell, è comunque superiore rispetto ai circa 4.000 mezzi menzionati da altri, e nemmeno di poco (circa 200 esemplari). Ecco la lista della produzione totale secondo Fletcher:
Simulazioni di battaglie
Analisi
Quanti Cromwell sarebbero andati persi o almeno KO contro i carri M?
BIsogna considere che i carri M erano praticamente impotenti contro di loro, nemmeno i più recenti M15, con corazza aumentata, cannone potenziato, motore potenziato, non potevano cambiare le cose se non in maniera marginale. Per giunta, erano pochi.
Non so cosa pensare del loro armamento:
1)- le munizioni AP erano apparentemente poco efficaci: 43 o 44 mm a 500 metri, non si sa se con angolo a 30° oppure a 0° (le fonti sono discordi); i pezzi da 47/40 non so quanto perforavano, ma difficilmente molto oltre 50 mm. La possibilità di minacciare il Cromwell, anche con corazza normale, frontalmente, era limitata a forse solo 100-300 m (per i 47/40), e anche sui fianchi non passava i 500 metri.
2)- le munizioni EP erano capaci di perforare fino a 112 mm a 100 metri, ma a 500 calavano probabilmente a 60 o forse 80 mm; a 1000 m stavano sui 40-45 mm. Anche qui, il raggio di tiro utile era limitato, presumibilmente sui 500 metri frontali (ma forse, solo nello scafo), mentre anche prendendo per buono il valore migliore, con le corazze aggiuntive il Cromwell era pressoché invulnerabile anche a breve raggio. Sui fianchi era possibile beccarlo, ma se c'erano corazze spaziate/aggiuntive la situazione non era certo ottimale per il piccolo proiettile EP.
3)- le EPS sono date con un incredibile valore di 115 mm, ma essendo così ampio rispetto al calibro, io non penso che questo sia un dato affidabile, il massimo con la tecnologia della II GM tipicamente era poco oltre il calibro (il pezzo da 75 mm sparava un proiettile EPS che perforava solo 70 mm a 30°), non vedo come un proiettile meno grande ed efficiente poteva cambiare le cose andando oltre i due calibri. Non mi fido di questo valore e penso che non avrebbero potuto fare molto più di 50-60 mm. Francamente parlando, non penso che abbia avuto efficacia pratica contro i Cromwell, specialmente in torretta e/o con corazze aggiuntive. Mi rendo conto che mi prendo questa 'libertà' ma di fronte a rivendicazioni così sostanziali mi prendo la briga di manifestare scetticismo.
Penso che in generale, anche contro i colpi migliori, i Cromwell avrebbero dovuto semplicemente evitare di farsi avvicinare frontalmente a meno di 500 metri (o anche meno, se con corazza extra), lateralmente a meno di 800-1000 metri (per la torretta, anche di meno). In generale erano avvantaggiatissimi e potevano scegliere la distanza utile di tiro, probabilmente tra 500 e 1.500 metri, prima eventualmente di ritirarsi. Ma siccome gli M andavano a circa 20 km/h fuoristrada, avevano ben 3 minuti per tirare fino a 30 colpi, più che sufficienti per 'regolare' la questione anche in inferiorità numerica. Persino con una % del 10% era possibile tirare eliminando uno dopo l'altro almeno due carri, possibilmente un terzo.
COME SE NON BASTASSE, poi c'era anche il problema del 'dopo-penetrazione'. I piccoli pezzi da 47 mm non riuscivano, nemmeno con le munizioni 'piene', ad entrare dentro un carro nemico e a metterlo KO 'a colpo sicuro'. I pezzi da 57 o da 75 mm, non di rado, non solo entravano dentro un carro, ma sterminavano l'equipaggio e facevano esplodere carburante e munizioni. Un colpo solo poteva essere decisivo, e onestamente, questo non è certo un fatto da dimenticarsi! Esiste una foto di un carro M13, per esempio, colpito su di un fianco da almeno 6 proiettili da 2 libbre, pensate forse che sarebbe stato necessario riempirlo di buchi se il carro inglese avesse avuto un pezzo da 57 mm? O peggio, da 75 mm? La % di colpi a segno è importante, quella delle penetrazioni anche, ma poi c'é anche la % di colpi necessari per eliminare il carro più o meno definitivamente. E i pezzi di calibro maggiore, inevitabilmente, avevano maggiori possibilità di farlo, specie se tiravano proiettili molto più potenti delle corazze difensive.
Quanto ai cannoni dei semoventi italiani:
il pezzo da 75/34 perfora circa 80 mm a 1000 m (ultimamente pare che warthunder abbia riconosciuto sui 90 per il 75/32, forse un pelino più per il 75/34)
il pezzo da 75/46 perfora circa 90 mm a 1000 m
il pezzo da 90/53 perfora circa 100 mm a 1000 m
il pezzo da 105 mm perfora circa 100 mm a 1000 m (a 30°)
Sono tutte armi pericolose per il Cromwell, ma quest'ultimo con corazze aggiuntive è ancora capace di sopravvivere, resistendo a distanze presumibilmente inferiori ai 500 m contro il 75/34, agli 800 m vs il 75/46, attorno ai 1000-1200 m vs il 90 mm, e ad una distanza simile (la massima gittata pratica) al 105/25.
Però avendo un'alta velocità e una capacità di ruotare con altissima precisione la torretta in appena 15-16 secondi il Cromwell era senz'altro capace di partire bene nello scambio di fuoco contro questi mezzi.
L'unico problema era evitare di essere colpito, ma almeno dalla sua aveva la precisione e la cadenza di tiro, cose non banali.
Quanto alle blindature italiane:
l'M-41, con la sua artiglieria da 90 era il più pericoloso, ma anche il più lento e il suo scudo corazzato era spesso probabilmente non più di 40 mm (comunque tanti), per cui era vulnerabiile anche a 2 km.
l'M-42 era uguale all'M14 o M15, non c'era molto da aggiungere in termini difensivi, a parte il cannone più potente e preciso alle lunghe distanze.
l'M-43 era provvisto di circa 75 mm frontali, era certo un bersaglio più coriaceo, ma in teoria era ancora possibile perforarlo da circa 1000 m, distanza a cui la sua precisione di tiro era marginale, anche se sicuramente migliore di quella del 75/18; peraltro, quasi altrettanto sicuramente la sua cadenza di tiro era inferiore.
l'M-43 con cannone da 75 mm di vario tipo era il soggetto più pericoloso, pare che avesse corazze spesse fino a 90-100 mm, ma anche così, tranne che col pezzo da 75/46, non era superiore nel confronto con il Cromwell con corazze extra.
Visto che quest'ultimo non era molto diffuso, ma pur sempre non rarissimo, tutto sommato era in miglior posizione del semovente italiano, che tra i corazzati italiani rappresentava meno del 5% del totale, mentre i Cromwell con corazze aggiuntive erano probabilmente tra il 30 e il 50% (si sa che il Cromwell VII era la ricostruzione dei mezzi precedenti e ne vennero realizzati sui 1.500 esemplari).
ORA, analizziamo le probabilità di colpi a segno e il numero di mezzi coinvolti da una parte e dall'altra.
M40 Cromwell Comet
Cadenza di tiro: 6 10 8
% vs carro tipico: 70% (a 1 km) 80% (a 1 km) 80% (a 1.200 m, 85% a 1.000 m)
% vs M40: 40% (a 1 km) 60% (a 1 km) 75% (a 1.200 m, 80% a 1.000 m)
% vs Crowmell: 50% (a 1 km) 70% (a 1 km) 85% (a 1.200 m, 90% a 1.000 m)
% M40 vs Cruiser: 50% (a 1 km) 60% (a 1 km) 80% (a 1.200 m, 90% a 1.000 m)
% di penetrazione: 50% 75% 80% (a 1.200 m, 85% a 1.000 m)
AP: 0% (circa) 75% 80-85%
Torretta: 0%
Scafo: 0%
EP: 20% (circa)
Torretta: 10% (0% vs Cromwell+ e Comet)
Scafo: 30% (10% angolato vs Cromwell; circa 5% vs Comet)
EPS: 40% (20% Comet)
Torretta: 30% (0% vs Cromwell+ e Comet)
Scafo: 50% ( 50% angolato; 40% vs Comet; probabilmente 0% vs Cromwell+)
% di K.O.: 50% 80% 85%
M40 vs Cromwell Cromwell vs M40 Comet vs M40
Totale risultato min: 6 colpi 10 colpi 8 colpi
3 centri (50%) 8 centri 6-7 (1,2-1 km)
1,5 penetraz.(50%) 6 penetrazioni 5-6
0,6 KO (EPS) (40%) 4,8 KO 4-5
Vs Comet: 6 colpi
3 centri (50%)
0,75 centri (20%)
0,3 KO (EPS)
NB: non so quale fosse la vera ROF del Semovente: io dico 6, potrebbero essere di più ma molto più probabilmente di meno, forse 3-4 al minuto, stando a quel che ho sentito in merito. Del resto l'unico dato che ho del 75/18 è che aveva una ROF di 6-8 rpm e se si considera che siamo dentro ad un angusto mezzo blindato, difficilmente poteva andare meglio, no? Non mi stupirei, personalmente, se -visto anche l'assenza di un caricatore specializzato- la ROF fosse inferiore rispetto a quello dei pezzi da 75 e 76 dei carri inglesi e americani.
Il risultato vedrebbe, a 1 km, vincente il Cromwell per ben 8:1 (!!!!!). Il Comet sarebbe leggermente migliore, inficiato solo dal fatto che le sue granate più grandi sono probabilmente meno maneggevoli. Però ha un rateo di perdite minore, data la maggiore distanza tipica di tiro (almeno 1.200 m), e la corazza più robusta. In tal caso, grazie sopratutto alla blindatura della torretta, si arriva a circa 15:1! E notare che un Cromwell con corazze aggiuntive è simile al Comet, e siccome la distanza è buona per sparare a tutti i carri italiani, a questo punto è facile che si possa fare anche meglio, grazie ad una cadenza di tiro maggiore!
In altre parole: M40, 6 c.min x 50% (centri) x 50% (penetrazioni) x 40% (KO) = 0,6; Cromwell, 10 c.min x 80% (centri) x 75% (penetrazioni) x 80% (KO) = 4,8.
Anche ad arrotondare, arriveremmo diciamo a 5:1. In ogni caso, il Cromwell sparava più rapido, più preciso e i suoi colpi perforavano efficacemente il semovente più spesso che non nel caso contrario: più colpi, più centri, più penetrazioni, più KO, mettendo tutto insieme il risultato era molto superiore.
Inoltre la riserva di munizioni è più alta e il semovente M40/41/42 non può certo portare solo le EPS, visto che esse erano malamente disponibili all'epoca. Mentre il Cromwell non ha bisogno di fare acrobazia tra tre diversi tipi di munizioni perforanti e per giunta ha più proiettili disponibili.
Con i Cromwell prime versioni e ultime è anche peggio: le prime, infatti, sono leggermente meno protette balisticamente, ma la doppia piastra d'acciaio (balistico su base ad alta resistenza) è molto più efficace contro le EP e anche contro le EPS di quella monolitica, inoltre il 57 mm è più potente, specie se si prendono in carico le munizioni APDS. Questo significa poter sparare da una distanza maggiore, essendo a quel punto del tutto fuori tiro pratico, facciamo circa 1.200 metri con la stessa capacità perforante del 75 mm a 1 km.
Dall'altro lato, il Cromwell con le corazze extra degli ultimi tipi è micidiale perché è talmente protetto, da rendere praticamente impossibile perforare la corazza anteriore dalle AP, EP e EPS. Questo significa sparare comodamente da 1.000 metri e riuscire a reggere i colpi nemici arrivati eventualmente a segno mentre si massacra l'oppositore!
Quanto alle munizioni EPS: queste arrivarono probabilmente solo nel '43 inoltrato, ancora ad El Alamein non c'era traccia di loro. Molto probabilmente, così, gli M40 non le hanno mai avute (almeno fino all'armistizio, è molto probabile), forse gli M41, quasi sicuramente almeno un certo numero andò agli M42, che comunque sono stati usati anche nel dopo-armistizio in quantità, il che significa che quasi certamente ebbero tali granate, che comunque difficilmente ebbero diffusione elevata in guerra. Inoltre le artiglierie da 75 mm erano tante e di molti tipi, per cui la produzione, anche se ne realizzò molte (ma quante?) non riuscì facilmente a colmare le tante esigenze.
Va anche detto che le EP, nel '42, si erano dimostrate inefficaci contro le corazze del T-34, mentre le EPS/HL lo erano, ma senza esagerare, richiedendo spesso più colpi per mettere fuori uso uno di questi carri, anche quando sparata da breve distanza (del resto la distanza è irrilevante in questo caso); va detto che le EPS del pezzo da 105/28 mm erano sparate a circa 500 m/sec mentre le EP a quasi 600, dunque le EPS erano meno precise, presumibilmente, a distanza e con un minore raggio d'azione utile.
E visto che ci siamo sforzati di fare un'analisi qualitativa, adesso andiamo a vedere la QUANTITA'...
Produzione del Cromwell:
Cromwell I: cannone da 57 mm (64 colpi); corazze a doppio strato; 357 prodotti.
Cromwell III: cannone da 57 mm (? colpi), era un Centaur con motore Meteor; 200 c.a. prodotti.
Cromwell IV: era un altro Centaur con motore Meteor; aveva però il cannone da 75 mm; oltre 1935 prodotti.
Cromwell V: prodotto con cannone da 75 mm (ignoro quanti prodotti, presumo qualche centinaio).
Cromwell VI: aveva obice da 95 mm (anche con granate HEAT): 341 prodotti. (penetrazione: 110 mm a 30°, gittata pratica 630 m)
Cromwell VII: era l'aggiornamento dei tipi IV, V, VI, con cannone da 75 mm, con cingoli allargati da 15,5 in e sospensioni migliori, prodotto tardi nella guerra; circa 1.500 prodotti.
Cromwell VIII: il VI aggiornato come sopra, ma con ancora l'obice da 95 mm.
Come si vede, è molto difficile capire precisamente quanti Cromwell siano stati prodotti e in che versioni, nonché in che aggiornamenti. Circa 550 con il 57 mm; fino a 341 da 95 mm; non meno di 1.800-2.200 con il 75 mm. La cifra più citata è attorno ai 3.066 mezzi, più 950 Centaur. Per referenze, vedi la pagina apposita sulla produzione carri inglesi (carri italiani vs la perfida Albione, sezione terra). Non è chiaro quanti Cromwell comando siano parte del totale e se questi siano nati come carri standard (se necessario si possono usare come carri, a seconda delle necessità, ma come mezzi comando farebbero comunque comodo).
dal sito tanks.encyclopedia.com:
http://www.tanks-encyclopedia.com/ww2/gb/A27M_Cruiser_MkVIII_Cromwell.php
In all, 3066 A27M Cromwell were built, but when adding the A27L (950), the entire A27 class was 4016 tanks strong. This was still way below the total of Shermans used by the British Army and the Commonwealth and, for the sake of standardization, first line regular units were preferably equipped with the Sherman, while the Cromwell was mostly used for special (elite) units and more specific purposes.
Un'altra cosa che viene detta di interessante è sui carri modernizzati con corazze extra: On later models, protection was increased, with 3.1 in (79 mm) welded plates (Mark IVw/Vw), then to 4 in (102 mm) on the Mark VII.
Il che sembra confermare che non solo la corazza dello scafo (?) fu incrementata già con gli Mk IV e V saldati (ma quanti erano?) ma anche, che l'Mk VII ebbe le corazze da 102 mm, pari ad un Tiger (ma dove di preciso? Solo la torretta o anche lo scafo? Probabilmente ebbe 101 mm in torre e 90 nello scafo anteriore, se la corazza extra era da 25 mm). Questa aggiunta migliorò notevolmente la resistenza dei Cromwell, paragonabile a quella di un Tiger e a prova del loro stesso armamento!
Un grosso problema è costituito dai Cromwell Mk VII: questi carri erano o no postbellici? O semplicemente arrivarono 'tardi' per il (grosso delle) operazioni? Inoltre, erano o no dotati o dotabili, di corazze aggiuntive, con le quali sarebbero stati 'duri a morire' più o meno come un Tiger? SI parla di circa 1.500 mezzi, per cui non è cosa di poco conto: sono circa la metà del totale prodotto! Mentre i Cromwell che ebbero fin dall'inizio corazza extra furono davvero pochi, se si considera che gli scafi saldati erano poco più di 100. Infine, la blindatura del Cromwell era anche grottescamente ridotta nella parte meno raggiungibile, ovvero il motore in zona ventrale, dove scendeva a soli 6 mm; peraltro diventeranno poi 10 nelle versioni migliorate, anche se non è certo un capitale su cui riposare tranquilli.
ATTENZIONE (aggiornamento 24-9-17), novità dal libro di Fletcher (autore di una monografia Osprey su questi carri): il totale dei Cromwell è notevolmente inferiore a quello detto sopra. Altra cattiva notizia, i Cromwell Mk VII non sono dotati di corazze extra. Solo i Cromwell Mk Vw e VIIw sono provvisti di blindature extra fino a 101 mm, prodotti dalla BRCW, ma in appena 123 esemplari+altri 3 (tre!) di altre ditte = 126. In tutto i Cromwell costruiti come tali sono soltanto 2494, sentendo in merito quello che ne ha scritto Fletcher, meno persino del dato proveniente in WW.Equipment.com. e di altre pur apparentemente autorevoli fonti. Dove è la verità? Dall'altro canto, però, il totale dei Comet è confermato a 1.186 esemplari, così come quello dei Challenger a 200, dei Cavalier a 500 (anzi, precisamente, 503); MA sopratutto, i Centaur non sono più solo 950, ma addirittura 1821! In tutto questa famiglia multiforme dal Cavalier al Comet avrebbe totalizzato 6286 esemplari, tanti apparentemente; ma ben pochi rispetto ai 17.000 Sherman che il British Army ha ottenuto dagli alleati americani. Questo spiega come mai il Cromwell, pur diventando il carro cruiser più diffuso della seconda metà della guerra, è stato definito come non avere minimamente minacciato la superiorità numerica dello Sherman nel B.A.
Quindi abbiamo che il Cromwell è stato costruito in meno esemplari (circa 600) di quanto previsto prima, praticamente eguagliando i carri M (e P) e derivati italiani; che le corazze extra sono state attribuite ai soli Cromwell saldati, ovvero circa il 5% del totale (e pure un pò scarso), e infine che i Centaur sono più numerosi di quanto definito da altre fonti. Eppure, a quanto pare, i Centaur prodotti come tali, ma poi convertiti come Cromwell sono stati pochissimi, per cui non si capisce proprio come molte fonti diano 3066 esemplari prodotti. Strano davvero. Anche perché il totale dato da Fletcher, tra Centaur e Cromwell, è comunque superiore rispetto ai circa 4.000 mezzi menzionati da altri, e nemmeno di poco (circa 200 esemplari). Ecco la lista della produzione totale secondo Fletcher:
Mezzi italiani:
Scafo M 13: 800: 710 M13, 30 Comando, 60 M.40 75/18
Scafo M 14: 936: 695 M14, 49 Comando, 162 M.41 da 75/18, 30 semoventi M 41 da 90/53 mm.
Scafo M 15: 489-504: 247+ M15 (? 104 entro 1942, 115 fine agosto '43, 28 dopo Armistizio), almeno 47 Comando, 188 M42 da 75/18 (55 dopo armistizio), 140-155 M42 da 75/34 (di cui 60-75 prima armistizio, 80 dopo).
Scafo M43: 161 121 Semoventi da 105/25, 29 semoventi da 75/34, 11 semoventi da 75/46 mm.
Totale: 2413-2428+ mezzi (non chiaro quanti di preciso):
M13 M14 M 15 M 43
- 1.652 carri M: 710 M13 695 M14 247+ M15 0
- 796 (?) semoventi: 60 M40 162/4x75mm e 30x 90mm 243+ da 75, 140-155 da 75/34 121 da 105, 29 da 75/34, 11 da 75/46 mm
- 126 (?) carri comando: 30 M13 49 M14 almeno 47 M15
Totale: 1.405 carri con il 47/32 (710 M13, 695 M14); 247 (o circa 250) con il cannone da 47/40 (M15).
Carri pesanti:
-circa 64 P.26/40 (o P.40).
Totale semoventi:
- Con il 75/18: 467+ (60 M40, 162 M41, 245 M42)
- Con il 75/34: 169-184 (140/155 M42, 29 M43)
- Con il 75/46: 7-11 M43
- Con il 90/53: 30 M41
- Con il 105/25: 121 M43 = 792+ semoventi.
Carri e semoventi armati con cannoni:
Totale (minimo): 1.652 carri medi + 64 pesanti
= 1.716 carri.
+813 semoventi medi = 2.529+ AFV medio/pesanti
+456 carri leggeri
+430 semoventi leggeri (886) = 3.415 AFV cingolati
+779 autoblindo
(NB: il totale include anche alcune AB-40, ma non include alcune -tra 2 e 10- AS 43 armate con il 20 mm)
= 4.194
+ 147+ carri comando (137+ M, 10 L40) = 4.341 AFV cingolati/ruotati
+ 543 altri mezzi blindati minori
(150 S.37, 110 Fiat 665; 17 L3; 263 Lince, + qualche littorina + qualche prototipo come il Sahariano )
= 4.881+ blindati di tutti i tipi.
Se facciamo un rateo adattabile alle verità viste sopra, potremmo avere:
-1652 carri: 10 = 165 Cromwell KO
-64 P.40: 1,2 = 55 Cromwell KO.
-465 S 75/18: 4 = 120 Cromwell KO
-170-180 S 75/34:1,5 = 120 Cromwell KO
- ca 10 S 75/46: 0,5 = 20 Cromwell KO
- 30 S 90/53: 0,5 = 60 Cromwell KO
- 121 Sl 105/25: 1 =120 Cromwell KO.
Infine esistono altri carri leggeri, autoblindo, mezzi da trasporto blindati ecc ecc. Ma questi sono poco significativi e non possono in genere essere considerati mezzi da combattimento a tutti gli effetti, certo non contro tali mezzi ben armati. In tutto (vedi pagina apposita) i carri e i mezzi italiani sono circa 4.800 (!!!), solo che quelli definibili in questo wargame sono circa 2.500 più circa 100 comando. Non molto, e se è vero che i Cromwell sono oltre 3.000, sono un pò meno, comunque sia una grandezza comparabile. Così come sono comparabili i numeri, se si mettono sul tavolo anche i carri leggeri e/o le autoblindo.
NB:carri comando: avendo generalmente solo una mitragliatrice da 13,2 mm, hanno una probabilità prossima allo zero assoluto di mettere KO un Cromwell, per questo non li considero, anche se sono indirettamente forse ancora più pericolosi dei semoventi essendo capaci di coordinarne l'azione; però questa è un'altra storia e ha che fare probabilmente più che altro con il tiro indiretto che con gli ingaggi a breve raggio, a visuale libera.
Con quest'altra stima spannometrica avremmo dunque circa 660 Cromwell KO, che sono ancora circa 1/4 o 1/5 del totale. Non molto, in effetti. Inutile dire che 'larghi margini' di sopravvivenza aiutano ad essere più confidenti con il risultato finale. Per essere più efficaci, i semoventi dovrebbero quindi essere singolarmente almeno 2 volte più letali dei Cromwell, mentre i carri armati dovrebbero essere 10 (dieci!) volte più letali. Ma come spiegare un M13 pari ad un Cromwell? E' praticamente impossibile, visto che non riusciva ad essere totalmente pari nemmeno ad un Crusader di prima maniera (Crusader I).
Sarà forse superfluo aggiungerlo, ma si suppone che i contendenti siano paragonabili per abilità di comando e combattimento, anche se questo non significa che essi siano necessariamente 'uguali' nel loro modo di fare ed operare. Del resto i carri M sono 'italiani' anche nella concezione, per cui è giusto che combattano, in un certo senso, 'all'italiana'; idem per i Cromwell britannici, concepiti con una mentalità diversa. Avrebbe poco senso che entrambi venissero governati allo stesso modo.
Può essere che la verità stia nel mezzo, ma visto e considerato tutto, le ipotesi favorevoli all'UK e all'Italia si possono misurare così:
Rateo perdite: Italia UK
- Carri M : Cromwell = 1:1 2-10:1
-Semoventi: Cromwell= 1:2 1-2:1
Come potrebbero, dunque, i carri 'M' e derivati, ottenere la vittoria contro i Crowmell?
Per esempio, nell'ipotesi del coinvolgimento dei soli carri medi e derivati (quindi escludendo i carri leggeri, nonché i mezzi su ruote), avremmo da fare due conti, e ottenere un risultato del genere, che beninteso, va considerato come MINIMO risultato utile:
Rateo vittorie:
Cromwell: semoventi = 1:2
Non importa se i semoventi sono sopratutto quelli da 75/18.
E non solo:
Cromwell: M13/14/15 = 1:1
Così avremmo circa 700x 2 + 1600x1 = 3.000+ Cromwell, così abbiamo l'annichiliazione dei Cromwell.
Ma è credibile un rapporto tra M e Cromwell di 1:1? Io direi di no!
C'é stata anni fa persino una simulazione dove un Cromwell, piccolo e rapido come è, è stato capace di battere 2:1 un Panzer Mk IV.
Se vediamo certi risultati in Nord Africa, e non solo, perché esistono tanti altri casi in tutto il II conflitto mondiale, in cui i cannoni d'assalto e cacciacarri hanno fatto fuori una quantità industriale di carri armati 'veri'.
Per esempio, degli StuG III si dice che abbiano accoppato 20.000 carri armati, un totale enorme per un mezzo costruito in meno di 10.000 unità, significa che ogni StuG costruito ha distrutto o messo KO (che non è proprio uguale) almeno 2 tank.
Però un conto è operare sistematicamente come cacciacarri, magari con equipaggi selezionati e particolarmente addestrati; un conto è operare in prima linea 'come un carro armato', al che pare, che le formazioni miste StuG/panzer abbiano dimostrato di essere meno efficaci dei 'panzer' puri.
Visto e considerato tutto, io darei un buon 90% di vittoria per i Cromwell. E meglio ancora se aggiungiamo i Centaur (anche vs il totale dei mezzi corazzati italiani).
Visto che questi wargame sono spesso sopratutto vinti come 'capacità di penetrazione', è importante valutare un argomento molto scabroso, quello della capacità dei mezzi italiani di battere i corazzati nemici. La prima parte, più dettagliata e ricca di particolari l'abbiamo già vista nella paginona madre...quindi ricapitoliamo un pò...
Munizioni dei carri italiani, stima generale da parte mia:
47/32: AP (o APC/APBC?), probabilmente 43 o 44 mm a 500 m (però le fonti sono discordi, chi dice a 0° e chi dice a 30°)
47/40: AP, probabilmente oltre 50 mm a 500 m (vedi sopra)
Munizioni EP: variamente indicate come 112 mm (!) a 100 metri, 60 (o secondo altre fonti, meno probabili a mio avviso), 80 mm a 500 m; a 1.000 m 40-45 mm; circa 25 mm a 2.000 m.
EPS: sono date per un valore (costante!) di 115 mm di perforazione, ma nella II GM le granate a carica cava difficilmente andavano molto oltre il calibro di perforazione (magari con angolo di 30°), per cui questa mi sembra una cifra semplicemente assurda, visto che i proiettili avrebbero una perforazione di quasi 3:1 (!!!) pur essendo di un calibro tutt'altro che ottimale per sviluppare appieno le loro capacità. E questo senza considerare che le EPS da 75 mm perforavano solo 70 mm a 30°.
Quanto ai proiettili da 47 mm, abbiamo anche questa pagina modellistica, http://www.cmpr.it/art.%20Granate%2047/granate%2047%20mm.htm che dice cose molto interessanti. Dalle istruzioni ufficiali dell'Esercito, scritte nel 1940, sul 47/32, abbiamo che:
-Proiettile Mod 35 da 2,860 kg totali (dice che era un proiettile-cartoccio, ma non dice che era AP).
-Proiettile AP Mod 35, ?
-Proiettile Mod 39, peso 2,055 kg totali, di cui esisteva anche la versione 'inerte' (senza HE?). Esistevano anche le munizioni inerti da addestramento del Mod 35 e 39, e quello a salve da 0,6 kg Mod 35.
La spoletta, per l'M35 era ad alta sensibilità e funzionamento istantaneo, ovviamente per l'M35 del tipo HE.
Come capacità perforante, contro acciaio 'di buona qualità' per carro armato:
- proiettili AP Mod 35: 25 mm a 15° a 500 metri.
- proiettili AP(APC) Mod 39: 30 mm a 15° a 500 metri.
- efficaci contro strutture di calcestruzzo da 1 metro, se con proiettili multipli e tirati da breve raggio (100 metri).
Non c'é una grande perforazione, dunque; l'unica cosa che deve essere sottolineata è che il proiettile, contro questo tipo di corazze, è capace di perforare 'intatto', ovvero di esplodere (avendo una minuscola carica HE interna) una volta entrato in maniera regolare. Questo presuppone che la capacità di perforazione 'massima assoluta' sia sensibilmente maggiore.
Però, considerando che 15° sono pochissimi, probabilmente danno appena un 10% di resistenza extra, la capacità di perforazione non mi pare eccezionale. Probabilmente, è possibile causare danni seri con perforazioni almeno parziali e/o schegge anche con corazze spesse almeno il 10% in più. Quindi potremmo forse avere:
Contro 'buon acciaio', abbiamo infatti, vedendo questo criterio: AP Mod 35: 25 mm x 1,1 x 1,1 = 30 mm; AP Mod 39 = 36 mm.
In tutto, se adottassimo il criterio: perforazione base x angolo a 90° (1,1) x penetrazione parziale/schegge (1,1?) x probabilità al 50% (se la probabilità era più alta, tipo l'80%, dicamo almeno al 1,1) = 33 mm per una V50, mentre la M39 ha 40 mm. Mi paiono ancora perforazioni deboli, tra il 10 e il 33% inferiori rispetto a quelle stimate normalmente, ma è possibile arrivarci almeno con la M39, a valori comparabili, per cui tutto dipende da come vengono stimate le % e le condizioni delle perforazioni, e dalla qualità dell'acciaio, ovviamente. Bisogna peraltro dire che è quasi impossibile perforare qualcosa che è esattamente a 90° in un campo reale, e quindi, se 30° sono troppi e 20° forse un pò troppi, direi che 15° siano adatti a descrivere una situazione che si possa realisticamente incontrare, dunque avremmo circa 30 e 36 mm pratici? Boh.
Considerando tutto, non mi pare una grande capacità di perforazione, stando a quel che dice l'esercito. Non si sa con che % i colpi dovrebbero penetrare, ma comunque questa è la capacità che si può attribuire a queste armi: probabilmente sono efficaci per minacciare seriamente corazze spesse solo 30-35 mm, al più 35-40 mm. Il valore teorico è sui 43-44 mm, almeno stando a quel che si dice in molte fonti. Ma è chiaro, a questo punto, che non sono certo misure ottenute con corazze inclinate a 30°!
Semoventi italiani:
75/18: HE : pochi mm
AP: 40 mm a 1.000 m
EP: è variamente indicata, per esempio 50 mm fino a 120 mm a 0° !
EPS: 70 mm a 30° a xxx m (max raggio: probabilmente sui 1.000 m per la dispersione). EP ed EPS sono più o meno comuni per i tutti i 75.
75/34: AP: probabilmente circa 80 mm a 500 metri
75/46: AP: probabilmente circa 90 mm a 1.000 metri
90/53: AP: probabilmente circa 100 mm a 1.000 m (con angolo di 90 o di 30°, a seconda delle stime; secondo le prove fatte ad Aderbeen, arrivava a 140 mm a 500 yd/450 m, angolo zero presumibilmente).
105/25: EPS: 100 mm a 30° (raggio massimo: probabilmente sui 1.000 m pratici)
Le granate da 90 mm EP ed EPS erano in sperimentazione nel '43 ma a quanto pare, mai adottate operativamente, del resto anche volendo gli unici mezzi che ne potevano trarre beneficio erano forse i semoventi M41, di lì a poco andati perduti in Sicilia, e i pochi affusti campali e autocannoni. Ma il proiettile AP (o APC, più probabilmente) era già efficace contro i carri britannici e comunque la differenza di perforazione non poteva essere molta, visto che l'HL tedesco da 88 mm era capace di perforare sui 90 mm a 30°.
Il potere di perforazione indicato, alle volte è di soli 70 mm (ok, persino poco...) e alle volte arriva a ben 230+ mm, che è assurdo.
E' importante notare, che in realtà le munizioni EP hanno una loro origine particolarmente 'tribolata': infatti, esse nascono come HEAT primordiali, come si vede bene dalla loro conformazione interna, con una zona cava semisferica nell'esplosivo. PERO', la spoletta è posteriore, e così, a causa di un certo 'ritardo', essa probabilmente stentava ad attivarsi in tempo. Questa combinazione, apparentemente del tutto erronea, faceva però sì che i proiettili tendessero spesso a schiacciarsi e a deformarsi prima dell'esplosione, infatti davanti avevano solo una cupola in lega leggera, più l'imbuto metallico posto nell'esplosivo. Una volta che queste munizioni, anche sparate a bassa velocità, scoppiavano, erano spesso (ma non sempre?) deformate, e questo dava alla testata una funzione 'squash-head' (HESH), che per i missili C/C moderni è sconosciuta, ma all'epoca era possibile. Per questo le EP hanno avuto indubbiamente successo. Però, le munizioni tendevano a comportarsi come un proiettile AP, perdendo potenza perforante mano a mano che la velocità calava e quindi scendeva la possibilità di deformarsi e spiaccicarsi contro le corazze! Per le granate da 47 mm, così, era possibile perdere potere perforante da 112 mm (?) a 0 (o 100) m circa, fino a circa 40 mm a 1.000 metri. E in genere erano così poco efficaci, che di fatto la loro gittata utile era talmente esigua 'da frustrarne i pregi', nonostante la capacità teorica di perforare, stando a certi dati (secondo me assurdi, in ogni caso) doppia rispetto alle AP normali.
Le munizioni da 75/18 invece ebbero successo, e il massimo dell'efficacia fu poi raggiunto dalle granate ancora più grandi, da 100 mm sopratutto, e forse lo stesso sarebbe valso anche per le 105 mm. Un ultimo sprazzo dello stellone, scrisse qualcuno in merito.
In seguito vennero fuori le EPS, apparse circa nel 1943, che erano delle vere HEAT con spoletta anteriore (pare di tipo tedesco).
E' per questo che non è praticamente possibile prevedere realmente come funzioneranno le EP contro un mezzo corazzato. Le cose sicure sono però almeno 3: 1)- raramente formavano il dardo HEAT, anzi era normale che non lo facessero; 2)- avevano una portata limitata (se non altro dalla capacità di deformazione, legata alla velocità) e 3)- avevano efficacia massima nei maggiori calibri (anche contro carri come il KV-1), e contro corazze mono-strato.
Esistono anche delle relazioni del 1943 in cui le EP da 100 mm vengono trovate efficaci contro il KV-1, con impatto a 15°, sulla torretta di questo mezzo, con forti scheggiamenti interni e in un caso, addirittura un piccolo buco formatosi attraverso la corazza.
Non è peraltro chiaro a quale tipo di KV-1 vennero tirate tali granate: i modelli erano tanti, e variavano da una corazza di 75 mm (tipi iniziali), a una da 110 o 120 mm (tipi intermedi), ad una da 75+35 mm (KV-1B, con corazze aggiuntive), ad una da circa 70-80 mm (KV-1S, il tipo alleggerito, ma dubito che ne fossero già disponibili degli esemplari). L'angolo anche fa un pò discutere: non è chiaro se i 15° fossero laterali oppure si riferissero all'inclinazione delle pareti della corazza della torre, che lateralmente, incidentalmente, sono a 15°.
Però, al contempo, nelle poche fonti a disposizione si dice che il 75/18 EP fosse inefficace contro i T-34, che in effetti non risultano ingaggiati da questo tipo di armi, almeno non con successi documentati. Certo che contro le corazze spesse, ma non inclinate, dei Cromwell, dovrebbe essere più facile l'effetto 'pronto', ma in tutta onestà non è così chiaro se sia davvero fattibile. Sopratutto, se è vero che le 75 EP perforassero solo 55 mm a 0°, e sopratutto considerando che le corazze bi-strato generalmente annullano o riducono grandemente gli effetti dei proiettili HESH/EP. E incidentalmente, questo tipo di corazze spessissimo costituivano lo scafo dei Cromwell. Si è letto anche che queste EP da 75 mm erano invece capaci di devastare i carri Crusader, ma questi ultimi, pur con corazze multistrato, erano provvisti di blindature molto ridotte con strutture ben più fragili, anche se un minimo inclinate. I Cromwell erano un avversario ben più duro, anche se per andare sul (relativamente) sicuro bisognerebbe avere i Cromwell o con corazze originali bistrato, oppure meglio ancora, con le corazze extra per un massimo di 101 mm, che potrebbe essere costituito addirittura da ben 3 strati d'acciaio. Questo potrebbe benissimo fermare le EP, e se è vero che i Cromwell VII avevano questa corazza e ne vennero realizzati (per ammodernamento dei tipi precedenti) circa 1.500 unità, allora 'saremmo a cavallo', almeno dal punto di vista inglese. Il fatto che questi carri non abbiano fatto parlare di sé non è importante: il Cromwell nel 1944 era ancora nel modello basico, e subì gravi perdite. Verso la fine della guerra arrivò l'Mk VII, e le due cose (migliore corazza dell'VII, e gravi perdite del Cromwell nel 1944), non sono quindi in contraddizione dal nostro punto di vista.
Gittata utile (molto esemplificata), ingaggio frontale:
M13: 0 m(AP) -------------------------------> 500 m (EP, forse solo scafo? EPS: probabilmente simile in gittata utile) :Cromwell
M13: (2000 m+) <--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------:Cromwell
M13: 0 m (AP) ------------------------> 300 m (? solo con le EP vs scafo; EPS: forse max 500 m?) :Comet
M13: (2000 m+) <--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------:Comet
M13: ------------------------> 300 m (? solo con le EP o EPS vs torretta) : Sherman
M13: (2000 m+) <--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------: Sherman
M40: ----------------------------------------------------------------------------------> 1000 m (? solo EP) : Cromwell
M40: (2000 m+) <--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------: Cromwell
M40: ---------------------------------------------------------------> 800 m (? solo EP o EPS vs scafo) :Comet
M40: (2000 m+) <-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------: Comet
M40: -----------------------------> 400 m (? solo EP/EPS vs torretta) : Sherman
M40: (2000 m+) <------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------: Sherman
Queste portate sono più che altro teoriche, ma bisogna considerare che la granata M61, a 90° e con il 50% di probabilità di penetrazione, era capace di perforare ben 60 mm a 3.000 m di corazza indurita e 47 omogenea. Non so nel dettaglio il livello di corazza degli M13 (apparentemente erano provvisti di piastre da 210-230 Brinell omogenee, con un massimo di 280 nella zona, probabilmente di tipo indurito, della lamiera della trasmissione, ricurva), ma essi non avevano più di 42 mm e nello scafo era anche peggio: non oltre 30 mm. Per cui, almeno dal punto di vista balistico, non c'era storia. E i Cromwell erano provvisti praticamente della stessa munizione con la stessa velocità, quando usavano il cannone da 75 mm.
E i Cromwell con il cannone da 57 mm, riuscivano anche a fare qualcosa di meglio.
E i Comet con il cannone da 77 mm erano capaci di fare MOLTO meglio.
E questo senza nemmeno consideare i proiettili APDS (vabbé, erano poco precisi alle lunghe distanze e poi facevano dei buchi piccoli, via...).
Anche se in pratica è più probabile l'apertura del fuoco a circa 1.000 metri, o nel caso dei Comet, a circa 1.200 metri (idem per gli Sherman con il pezzo da 76 mm); questo fattore limitava molto di più i mezzi con i cannoni di grosso calibro che quelli con le armi più piccole o a velocità iniziale più bassa. Ma anche così, tenendo conto cioé della difficoltà di vedere, stimare le distanze, e correggere il tiro, che inevitabilmente i carri dell'epoca avevano tirando oltre 1 km, la loro superiorità era notevole. Se le relazioni dei comandanti italiani, come quello della divisione Littorio, dicevano che già a metà 1942 i carri inglesi potevano sparare da distanze 'quasi doppie rispetto ad un uso sensato del pezzo da 47 mm' dei carri M, la situazione era seria. Per giunta, gli effetti distruttivi di quelle granate erano molto superiori rispetto ai cannoni di calibro ridotto già presenti nei carri d'inizio guerra.
Se poi c'era da tirare davvero a forti distanze, allora era anche peggio: persino i carri Grant, con i vecchi proiettili M72 e con la b.d.f. da circa 30 calibri, erano capaci di perforare, a 2 km, qualcosa come 31 mm di FH oppure 45 di RHA, ovvero quanto bastava persino da lì, sia pure ad angolo 90° e con solo il 50% di successo, per minacciare seriamente la corazza dei carri M, e quindi quel che c'era dietro. I semoventi non erano molto migliori, almeno quelli iniziali (25+25 mm oppure un monoblocco da 50 mm, pressochè verticali). Bastava cambiare la munizione passando dalla AP M72 all'APC M61 (che strano ma vero, era di fatto successiva) per ottenere 59 mm FH o 52 RHA (NB: le granate APC perforavano le corazze indurite superficialmente in maniera nettamente migliore di quanto riucissero a fare contro quelle omogenee, oltretutto probabilmente più economiche; ragion per cui, dopo il 1940, la diffusione dei proiettili APC o APBC, del resto già esistenti per le corazzate da alcuni decenni, renderà sempre più rare le corazze FH).
Bisogna considerare che i carri inglesi, già nel 1942, spesso attaccavano sparando da 1.500 metri di distanza, poi serravano fino a 1.000 metri, ed eventualmente manovravano sui fianchi fino a 200, oppure frontalmente fino a 400, tanto erano i più veloci (almeno contro i mezzi italiani), per cui potevano sempre scappare se c'erano problemi, ma solo alle loro condizioni, così come potevano inseguire i carri italiani che erano ben più lenti.
Da 1,5 km, c'é da ricordare, i cannoni da 90/53 ben difficilmente avrebbero potuto distruggere i Cromwell, almeno quelli con le corazze aggiuntive (nonostante le farneticazioni di Warthunder e friends, la penetrazione riportata è di 100 mm a 1 km, anche se forse ha 30° incorporati, che non è detto però non accadano anche nel mondo reale e quindi, chi dice che il Cromwell, ora blindato come un Tigre, sia vulnerabile oltre 1.000 metri, persino contro le 90/53 AP?).
Almeno come puro rapporto di forza effettivo, in pratica i carri con il 75-76 mm erano capaci di finire le munizioni prima che i carri M o persino i semoventi potessero arrivare a distanza di tiro utile!
CROMWELL vs M41
Dato che il numero dei contendenti è simile, poniamo pure un battaglione per ciascuna parte: 3 compagnie più i comandi, totale circa 40 carri armati.
I Cromwell avvistano i loro contendenti a distanza di circa 2 km, così come a loro volta vengono avvistati. I polveroni si alzano al cielo ed è facile vedersi a distanza elevata. Ma questo raggio d'azione è troppo per colpire con sufficiente precisione i nemici. Meglio serrare. Da una parte vi sono i Cromwell standard (cannone da 75 mm, niente corazza extra: in pratica, il peggio che poteva essere per il loro partito); dall'altra, vi sono circa 40 mezzi su scafo M41, di cui una compagnia ha una dozzina di semoventi da 75/18, mentre le altre due hanno i carri M14. Se i Cromwell non sono nulla di speciale, anche i loro oppositori sono piuttosto 'standard', del resto i carri M42 e gli scafi M42/43 sono rari, ancora di più lo sono i P26; va detto che poteva anche andare peggio, con i carri M13 e i semoventi M40.
I Cromwell si avvicinano velocissimi fino a circa 1.000 metri di distanza dai loro avversari, ideale per sparare con la massima efficacia. Probabilmente si sono già accorti di avere a che fare con cannoni corti da 75 mm (non dev'essere poi tanto difficile riconoscere i semoventi italiani con questo pezzo dagli altri, 'bassotto' incluso) e certo con i carri M 13 o 14, questi ultimi migliori solo perché più veloci di circa il 10%.
A quel punto i Cromwell si dispongono su tre compagnie, in formazione aperta, per dare la maggiore potenza di fuoco possibile da parte di tutti i mezzi inglesi.
Dall'altra parte, gli italiani fanno lo stesso: la compagnia semoventi al centro, avrebbe impegnato con tiri a lungo raggio gli oppositori, mentre le due compagnie carri, sistemate ai lati per non disturbare visivamente i semoventi (essere 'bassi' non ha solo vantaggi), avrebbero attaccato di lato, come le chele di un gigantesco scorpione.
Così abbiamo una formazione del tutto speculare, in stile quasi da partita di calcio. Del resto non è poi strano: entrambi i contendenti si sono avvistati da grande distanza e quindi avevano modo di disporsi al meglio della loro capacità.
Le compagnie italiane di carri M iniziano a partire alla carica, più o meno quando quella semoventi si ferma al centro della formazione, per cominciare i tiri di aggiustamento contro i carri inglesi. Le due compagnie sono quindi gli elementi dinamici del confronto, ma è al centro che si decide tutto.
I semoventi e i Cromwell della compagnia al centro aprono il fuoco più o meno in contemporanea. Data l'enorme distanza (dal punto di vista dei semoventi) è chiaro che non vi sia molto da sperare in termini di precisione, ma è sempre possibile colpire il bersaglio. Solo che bisogna considerare che per una granata a bassa velocità iniziale percorrere sui 1.000 metri significa circa tre secondi di volo con traiettoria che si innalza fino a circa 60 metri sul terreno, per cui bisogna calcolare la distanza con precisione. Il sistema di puntamento a 1,25x (!!) non aiuta molto in questo, certo meno del sistema 3x dei Cromwell. Questi ultimi sparano un proiettile più veloce, per cui riescono a giungere a segno in circa due secondi dallo sparo, con una triettoria molto più tesa e meno influenzabile da vento laterale o da errate stime della distanza.
I Cromwell usano delle normali APCB, mentre tra i tre tipi di granate a scelta dei semoventi, la EPS sembra la migliore: ma con 70 mm perforabili a 30° non c'é da scialare, tanto che i colpi che centrassero la torretta avrebbero forti difficoltà a penetrarla. Le munizioni sono a cartoccio-proietto con la granata del pezzo da 75/13 ma il bossolo dei tipi da 75/27 (almeno così ho capito dalla descrizione), solo che la canna più corta riesce a mandare i colpi appena in 'supersonico'.
Per darsi un pò di protezione in più, i Cromwell mettono il loro scafo leggermente inclinato rispetto ai semoventi; idealmente, dovrebbe essere tra i 10 e i 30°, ma bisogna dire che così allarghi il bersaglio utile e rendi più facile colpire i cingoli. Beh, sempre meglio che sfondare la corazza.
Alla prima salva, i circa 12 M41 mettono a segno un colpo su di un Cromwell. Il proiettile centra la torretta, ma non riesce a fare danni netti. Il mezzo resta tuttavia per il momento fuori gioco, ma entro qualche decina di secondi tornerà 'on line'. Dal canto loro, i Cromwell centrano a loro volta un solo M41 e incredibile ma vero, non riescono a metterlo fuori uso, pur avendo teoricamente la potenza per farlo e pure in maniera abbondante.
Alla seconda salva, circa 6 secondi dopo, i Cromwell anticipano i semoventi e ne colpiscono tre; due di questi vengono messi KO, uno addirittura esplode e quindi soltanto il terzo veicolo sopravvive ed è ancora operativo.
Alla terza salva, più o meno in contempranea, i Cromwell colpiscono altri 4 semoventi italiani, mentre i 10 semoventi superstiti (probabilmente solo 8-9 in quel momento sono tuttavia capaci di rispondere al fuoco), riescono a tirare a segno un proiettile su di un Cromwell, stavolta colpendolo sulla parte anteriore, che viene penetrata nonostante l'angolo orizzontale, e il carro viene messo fuori uso anche se non distrutto. Da parte italiane esiste però la messa KO di altri 2 semoventi e altrettanti danneggiati, ma ancora capaci di combattere.
Alla quarta salva, i circa 10 Cromwell ancora operativi riescono a demolire le possibilità degli ultimi 8 semoventi ancora attivi, prima che questi possano rispondere al tiro: la metà dei semoventi viene colpita e di questi tre vengono distrutti o messi KO. Dopo di che, i semoventi sparano ancora e riescono a mettere KO un Cromwell colpendolo stavolta proprio alla torretta. Un altro Cromwell, invece, viene beccato su di un lato ma con una tale angolazione da non riuscire a penetrare.
Alla quinta salva, i Cromwell riescono a distruggere altri due semoventi e a colpirne almeno un altro, al che i pochi superstiti capiscono l'antifona e fanno retromarcia cercando di fuggire. Tuttavia uno di essi, così come un carro comando, verrà eliminato dal tiro micidiale dei Cromwell che continuano a sparare attraverso il polverone.
E gli altri carri? I Cromwell delle due ali, sintetizzando, aprono il fuoco a circa 900 metri e devono di fatto impedire ai carri italiani di scendere a circa 500 metri, distanza a cui potrebbero essere pericolosi. I Cromwell sparano con i carri italiani che ogni volta fanno circa 30-50 metri nell'intervallo, perché gli M14 stanno viaggiando a circa 20 km/h, ovvero 5-6 metri al secondo, quando il totale da percorrere è di 400, ovvero sui 70-80 secondi.
Alla prima salva, i circa 25 Cromwell riescono a colpire 2 carri italiani, a circa 900 metri; alla seconda, a circa 850, ne fanno fuori altri 3; a 800 metri ne beccano altri 3, e a 750 metri arrivano a 4, totalizzando in pochi secondi ben 12 kill, circa il 50% del totale dei carri italiani coinvolti nell'eroica carica. Alcuni M rallentano per sparare qualche colpo, altri sparano in movimento, qualcuno invece da fermo, perché capiscono che i loro semoventi oramai non li sostengono più. Ma a 700 metri i Cromwell sono capaci ancora di eliminare praticamente tutti i carri italiani rimasti, distruggendone 5 in pochi secondi senza che essi siano stati ancora molestati seriamente, nemmeno dalle granate EP (forse c'erano anche le EPS, ma è difficile visto che gli M14 sono spariti in genere, prima che queste diventassero disponibili).
L'ultima mezza dozzina di carri, ovvero circa il 25% del totale iniziale, scappa via (istinto di sopravvivenza, come dargli torto!), mentre i Cromwell gli sparano ancora dietro. A quel punto i mezzi italiani hanno lasciato circa 30 dei loro camerati sul terreno, mentre solo 3 Cromwell sono stati colpiti e di questi solo due sono KO, ma non distrutti (!!).
A quel punto, i quasi 40 Cromwell possono cominciare la caccia d'inseguimento ai circa 3 semoventi, 2 carri comando e 6 carri normali rimasti agli italiani. Con la loro velocità li raggiungono rapidamente e li prendono in mezzo tra due fuochi. Per gli italiani è la fine, ma prima riescono, con uno dei semoventi, a mettere a fuoco uno dei Cromwell, l'unico perduto totalmente, probabilmente colpendolo su di un fianco. Se non ci fosse stato l'inseguimento finale, i britannici si sarebbero potuti accontentare di un miglior rateo di vittorie: perdite, rimandando il regolamento di conti ad un'altra occasione.
In tutto abbiamo circa 40:3 come rateo di successo, ovvero sul 13:1 o 12:1 se si escludono i mezzi comando. Ma dato che i Cromwell sono rimasti sul campo di battaglia, possono recupeare tutto quel che il nemico ha lasciato in giro, così come i loro. Benché i mezzi nemici non siano riutilizzabili di fatto, è senz'altro possibile rimettere in sesto i Cromwell non troppo danneggiati. Così l'effettivo bilancio sale all'astronomica cifra di 40 (o 36): 1.
L'evento decisivo è stato lo scambio di colpi tra compagnia semoventi e compagnia carri. Rivediamo come è andata:
EFFETTIVI ANDAMENTO TEORICO ( i mezzi colpi ma non KO saltano un turno di fuoco)
1a salva: 1 colpo 1 colpo 7 colpi (5 KO) 6 colpi (3 KO) (12:12 tirati da Cromwell e Semoventi)
2a salva: 3 colpi (2 KO) 4 colpi (3 KO) 3 colpi (2 KO) (6:5)
3a salva: 4 colpi (2 KO) 1 colpo (1 KO) 4 colpi (3 KO) 2 colpi (1 KO) (6:4)
4a salva: 4 colpi (3 KO) 2 colpi (1 KO) 3 colpi (1 KO) 0 (5:1)
5a salva: 3 colpi (2 KO)
% colpi: 27% 12% 62% 50%
Notare come la % di colpi a segno sia risultata in maniera molto minore del previsto. E' possibile, perché nel corso del combattimento le difficoltà aumentano, specialmente in contesti così 'affollati', rispetto al tiro in condizioni ideali. Ad ogni modo, tirando con maggiore precisione circa 54 colpi contro 33, la vittoria non poteva che essere dei Cromwell. Il fatto che questi ultimi abbiano sparato con una maggiore velocità di tiro e con una traiettoria più tesa li ha aiutati molto a trovare subito la giusta distanza e a correggere il tiro, ecco perché hanno ottenuto in proporzione più successi dei loro antagonisti. Da notare che questo è un modello comunque semplificato: per esempio, si ipotizza che ogni colpo a segno sia contro un bersaglio diverso, cosa non necessariamente vera, specie quando la differenza numerica si fa sentire.
Comet vs M41
Qualcosa di simile si può rilevare anche con i Comet. L'unica vera differenza è che i Comet sono molto meno numerosi, per cui è necessario ridurre il totale della loro forza di combattimento. Adesso, infatti, ad affrontare il battaglione M, davanti a loro, vi sono solo i Comet di una compagnia. Potenti, veloci, ma con la loro corazza frontale dannatamente incapace di mostrare alcuna inclinazione verticale, l'unico punto debole di tutto il veicolo, benché un pò meglio dei Cromwell. Che però 1.000 Comet siano meglio di 3.000 Cromwell è tutto da dimostrare.
Scenario simile a quanto sopra, così non devo ripetermi.
I mezzi italiani, però, sono stavolta ingaggiati da 1.200 metri anzichè da 1.000. I Comet potrebbero fare anche di meglio: 1.500, 1.600, 1.800, 2.000 metri. Ma per impedire agli italiani di scappare oltre orizzonte, li lasciano avvicinare. Tanto, se già a 1.000 metri i pezzi da 75/18 hanno troppa dispersione, non c'é ragione di temere che ne abbiano poca a 1.200 metri (4.000 ft), e anche se fossero semoventi con cannoni da 75 lunghi, da quella distanza non potrebbero bucare nemmeno lo scafo del Comet, per non dire della torretta, ora non solo più spessa, ma anche con un accenno di inclinazione delle piastre.
I cannoni da 77, infine, hanno la stessa munizione del 17 pdr ma con una canna più corta e- a seconda delle versioni- una carica di lancio meno potente, ma comunque superiore rispetto a quella dei pezzi da 75. Particolare notevole, a differenza dell'assurda mancanza nei Cromwell, qui è possibile usare gli APDS. Questi ultimi sono tuttavia superflui contro i carri italiani, e sono meno precisi e letali quando colpiscono, per cui meglio avere i proiettili AP normali, capaci di distruggere ogni mezzo italiano entro circa 2 km.
I Comet si suddividono in tre plotoni: sono tutti contro i semoventi, giustamente identificati come gli unici seri oppositori; in alternativa, solo quello centrale ha il compito di fermare i semoventi, quelli laterali devono fermare i carri. Non è certo cosa facile, ma anche così, è sempre possibile fare qualche danno e perdita, per poi scappare dietro una cortina nebbiogena e distanziare gli inseguitori a 40-50 km/h. E poi, magari, ricominciare l'azione daccapo.
Prima salva: i Comet sparano efficacemente da 1.200 metri e colpiscono subito uno dei semoventi da 75/18. Però, nonostante la sagoma un pò più alta dei Comet, nessuno dei semoventi italiani riesce a beccarlo inizialmente.
La seconda salva vede i Comet avventarsi sugli 11 semoventi rimasti: 3 di questi vengono colpiti e 2 eliminati. Solo poco dopo un semovente mette a segno un colpo ma sulla torretta del Comet, senza alcun danno.
La terza salva vede i Comet sparare ancora per primi, contro non più di 9 semoventi ancora attivi. I cannoni inglesi centrano 4 semoventi e ne mettono KO 3, non c'é partita in pratica, ora hanno dimezzato il totale.
I semoventi sparano con ritardo e uno dei sei colpi circa sparati riesce a colpire un altro Comet, danneggiandolo ma senza metterlo KO, a causa di un colpo arrivato sulla corazza frontale, ma a 20° di angolo non ha avuto effetto. Il carro è ancora capace di colpire.
I Comet continuano l'apertura del fuoco e con la loro quarta salva eliminano altri 3 carri su 3 colpiti da uno (o più?) dei loro colpi.
A quel punto la distruzione (75%) è tale che i semoventi sono costretti, magari proprio ora che potrebbero aggiustare il tiro, a scappare. Non che ce la facciano: i Comet continuano a tirargli contro e ne beccano almeno un altro.
Alla fine, dopo appena 5 salve, pari a circa 50 secondi scarsi, i Comet hanno eliminato 10 semoventi su 12, contro due veicoli danneggiati.
Questo da solo basterebbe per fermare la carica dei poveri carri M, che sono ancora a circa 1.000 metri, ma in realtà questi stanno ancora arrancando verso l'obiettivo. I Comet, che data la distanza, hanno anche un pò lo scafo sotto rispetto alla vista, sparano anche contro di essi: 10-12 colpi alla volta, ogni circa 50 metri di avanzata, il 20% va a segno: significa eliminare 2 carri a 950 metri, 2 a 900 metri, 3 a 850 metri; la distanza si riduce e a 800 metri i carri M fermati sono addirittura 4; a 750 metri diventano 6 (!!!!) e a 700 metri altri 5 (soltanto..). Totale: 22 su circa 25 mezzi, gli altri in fuga.
I Comet prendono l'iniziativa e inseguono i circa 10 mezzi italiani in fuga e li distruggono, pur restando a distanza, tanto che i semoventi nemmeno riescono a centrarli in questa fase, come invece è accaduto ad un Cromwell.
Lo scambio colpi quindi ha visto: 1a salva: 1:0; 2a salva: 3:1; 3a salva, 4:1; 4a salva: 3:0.
SE in alternativa, i Comet avessero mandato il plotone centrale contro i semoventi ma non il resto dei mezzi? Allora abbiamo altre questioni, che potrebbero essere schematizzate così:
1a salva (di tutti i mezzi inglesi): 1 semovente e 2 carri vs 1 Comet colpito ma non KO
2a salva: 1 semovente e 2 carri vs 0
3a salva: 1 semovente e 3 carri vs 1 Comet colpito ma non KO
4a salva: 1 semovente e 4 carri vs 1 Comet KO
A quel punto la situazione diventa critica per il plotone Comet di centro, avendo 3 carri colpiti su 4, anche se solo 1 è fuori uso. Gli altri carri, però, hanno già eliminato ben 11 carri armati nemici, quasi la metà del totale. I rinforzi, in altre parole, sono vicini!
5a salva: 1 semovente e 4 carri vs 0
6a salva: 1 semovente e 5 arri vs 1 Comet colpito (ma non KO)
A quel punto si verifica, o si dovrebbe verificare, un'inversione importante: la forza dei carri medi, scesa fino a circa 900 metri, forse scarsi, è costretta a ripiegare dopo avere preso ben 20 carri su circa 25, ergo l'80% dei mezzi eliminati, che qualifica l'azione come disastro.
I semoventi, invece, sono ancora circa mezza dozzina attivi, contro appena 3 carri inglesi, almeno alcuni dei quali, se non tutti, già colpiti almeno una volta. I Comet rischiano di non farcela di quel passo, anche se di fatto i loro nemici rischiano più di loro visto che le perdite definitive sono ora il 50% contro il 25%.
A quel punto un plotone di Comet ruota le torrette verso i semoventi e comincia ad aprire il fuoco: nelle successive 2 salve riuscirà a beccarne 3 esemplari, che si aggiungono ad un altro preso dai Comet del primo plotone, giusto giusto per compensare un altro Comet preso da una cannonata, e messo sostanzialmente KO per i danni subiti. Il rischio di annichiliazione però è annullato a questo punto, perché ai 7 semoventi eliminati dai Comet che tirano 1 contro 3, si sono aggiunti altri 3 semoventi eliminati dai loro compari. A quel punto i resti del battaglione misto scappano via con i Comet al loro inseguimento. Le perdite almeno parziali sono due Comet e probabilmente altrettanti danneggiati, mentre fino a quel punto sono rimasti sul campo di battaglia circa 30 carri e semoventi italiani, un rapporto di circa 15:1.
Considerazione: in effetti delle due una: o si decide di sparare tutti insieme sul nemico più pericoloso ignorando l'altra parte, per quanto più numerosa, oppure si inizia l'azione di fuoco a distanze ancora maggiori, per esempio a 1.500 metri, dove i semoventi sarebbero del tutto incapaci di sparare con precisione contro i Comet. Ammesso, beninteso, che i semoventi potessero tirare da circa 1.200 metri con una qualche precisione controcarri, cosa che a mio avviso è molto opinabile. Inoltre in questa simulazione non ho nemmeno dato ai Comet il vantaggio della maggiore cadenza di tiro, diciamo sui 8-10 c.min contro 3-6 c.min pratici dei semoventi (la stessa artiglieria originaria, pare, aveva solo 6-8 c.min anche se mi sembra strano visto che cannoni capaci anche di 15-20 c.min erano già presenti da decenni, vedi il Mod 97 francese).
In ogni caso è chiaro l'outcome: i Comet, così come -a parità numerica, i Cromwell, con il loro cannone più potente e la corazza superiore sono capaci di reggere botta ai mezzi nemici con grande autorevolezza e i carri M sono più un fastidio che un'arma bellica efficace.
Per mettere in difficoltà questi carri ci vorrebbero quindi i semoventi con i cannoni da 75 lunghi, anche perché penso che i 105 mm, benché migliori balisticamente dei 75 corti, siano più lenti nel tiro e con una gittata utile non necessariamente migliore nel tiro c.c. Del resto sono certo nemici più difficili, ma nonostante tutte le loro migliorie, inclusa una corazza inspessita e un motore più potente, persino una sagoma leggermente più bassa (ma più larga e lunga), restano pur sempre mezzi non specializzati nella lotta c/c e negli scontri a lunga distanza non c'é nulla di meglio di un cannone ad alta velocità iniziale, come testimoniato anche dall'evoluzione degli stessi semoventi italiani e degli StuG tedeschi, i quali usarono i pezzi da 105 o 150 principalmente per appoggio al fuoco, mentre per i compiti controcarri impiegarono cannoni da 75 e 88 lunghi fino a ben 70-71 calibri.
Basti dire al riguardo che i carri tedeschi Tiger avevano un cannone così micidiale -il pezzo da 88/55 'cugino' del Flak che gli dava una precisione (e potenza) eccezionali. Stando ai test britannici, potevano mettere a segno cinque colpi consecutivi da 1.100 metri. E questo, beninteso, con un bersaglio di appena 41x46 centimetri, vale a dire solo una frazione della torretta di un carro armato!
Altri casi
Questi esempi sono già interessanti, visto che consentono una grande quantità di incroci. Consideriamo che questi carri rappresentano generalmente parlando formazioni a base di battaglioni, o anche di brigate, reggimenti o divisioni, per esempio un reggimento o brigata con 3-4 battaglioni, una divisione con 1-2 di queste formazioni per un totale di 4-5 battaglioni di circa 40 mezzi l'uno. Ma in pratica, gli scontri avvengono essenzialmente a livello di battaglione (perché? Perché è più facile coordinarli rispetto a masse maggiori), o anche in numeri minori. Nel caso dei Comet, in pratica, accade che vista l'inferiorità numerica, i carri sono spesso a livello di compagnia contro battaglioni interi. O quanto meno, devono soffrire attacchi successivi da forze di riserva.
Quanto al confronto Cromwell: altri mezzi:
- con i semoventi da 75/34 M42, è una battaglia durissima: i cannoni da 75/34 sono praticamente uguali ai pezzi inglesi, entrambi tirano proiettili da circa 6,5 kg a circa 620 m/sec. Penetrano circa 70-75 mm a 1 km di distanza (oppure, stando a certe fonti, circa 50 mm a 30°). Il semovente da 75/34 ha dalla sua la sagoma minore. Ma solo quella.
Dal canto suo, il Cromwell ha una maggiore cadenza di tiro, avendo un pò più di spazio nel veicolo per manovrare le munizioni, cosa presumibilmente più importante che nel tipo da 75/18 dati alcuni particolari nuovi (il cannone ha un otturatore più grosso, le munizioni hanno un bossolo più lungo e pesante: se il pezzo da 75/18 aveva davvero il bossolo da 75/27 avrebbe avuto teoricamente circa 500 m/sec con i pezzi da 75/27, ma nel nostro caso ha una canna più lunga ma non può da sola aumentare la Vo da 500 a 620 m/sec!) e sopratutto il fatto che ha tre uomini in torretta (cannoniere, caricatore, capocarro) contro due (caricatore/radiofonista e capocarro/cannoniere: 4 compiti per 2 uomini soli!). Avere un uomo che fa il caricatore (e nient'altro) è fondamentale per la cadenza di tiro, anche se il pezzo è analogo in termini di cadenza di fuoco. In altre parole, i due cannoni sono simili in tutto, probabilmente entrambi hanno l'otturatore semiautomatico. Ma il carro Cromwell è più rapido nel tiro. Poniamo che questo permetta da un lato, al semovente, nonostante le munizioni più grandi, di passare da 6 a 8 c/min (33% extra), ma questo non è ancora al livello del carro Cromwell che arriva a 10 c/min pratici (ovvero un valore del 25% maggiore). Malgrado le dimensioni minori, quindi, non c'é un vantaggio diretto per il semovente M42: da un lato la probabilità di colpirlo è più bassa, dall'altra il Cromwell spara con maggiore ritmo. In più per il Cromwell c'é il mirino 3x, anziché un sistema molto meno potente, che probabilmente è 1,25x. Il che significa che un mezzo da 1,8 metri diventa alto 5,4 metri, mentre il Cromwell viene visto alto 3 metri. Io direi che il Cromwell è avvantaggiato. Poi c'é il discorso sulla corazza: secondo alcune fonti, l'M42 aveva 70 mm, nel qual caso sarebbe analogo al Cromwell. Ma secondo molte altre, che io nell'insieme considero attendibili, la corazza è ancora solo di 50 mm. E questo avvantaggia il Cromwell, che da 1.000 metri è ancora in grado di eliminare il semovente restando a sua volta probabilmente immune sia nella torretta, purché non sia colpita esattamente in perpendicolare (anche se è puntata verso il nemico, è pur sempre lecito pensare che essa venga colpita con 5-10° di angolo); e sia nello scafo, purché inclinato diciamo di 20-30°. Il semovente, invece non ha scusanti e con 50 mm appena, è vulnerabile fino a circa 2 km. Per questo il Cromwell è avvantaggiato. Nel caso in cui il Cromwell si confronta con questi mezzi, è facile pensare che vinca per un valore di almeno 2:1. Le granate EP o EPS sono pericolose, ma se è vero che esse vanno a solo 310 m/sec, come scritto nel sito tarrif.net, allora la loro precisione non è certo eccellente. Probabilmente è il valore delle granate EPS, ma del resto non è chiaro se per questi semoventi così recenti (primavera del '43) fossero previste anche le EP. Queste ultime erano senz'altro lente, nel caso del semovente da 75/18, si parla di appena 290 m/sec. Anche così, quest'arma è stata usata con successo, come sappiamo. Ma non è certo una cosa buona per la precisione di tiro, specie a media e lunga distanza! Lì sarebbe utile usare la granata perforante, ma questa non è sufficiente per eseguire la penetrazione delle corazze più spesse, in pratica o becchi il carro di fianco, oppure è difficile,da 1 km, trovargli un punto debole. E certo, questo per il Cromwell è una buona notizia, specie considerando quant'é piccolo. E' chiaro che una granata da 75, tirata in subsonico (circa 300 m/sec) e con una massa inferiore rispetto allo standard delle armi di quel calibro, circa 1/3 in meno. Specie se c'é un pò di vento al traverso il proiettile non è molto preciso, non potrebbe esserlo volando per oltre 3 secondi solo per raggiungere 1 km.
-con il semovente M43 da 105/25 è un discorso più duro, la granata è più potente, è più veloce (anche le EP/EPS), ma comunque resta lenta, specie considerando che è circa il 10% più leggera del normale da 105 mm; inoltre il proiettile è lento (circa 390 m/sec). Tenete presente che la distanza di tiro c/c dell'obice americano da 105 mm, installato sullo Sherman, è di circa 700-900 m/sec, e le dimensioni e velocità del proiettile sono appena inferiori: 13,25 kg e 381 m/sec, qualche etto e qualche metro al secondo in meno. Nel caso dell'obice non si riesce probabilmente ad andare oltre gli 800-1000 m. Come potenza, grazie alla granata EP, è possibile eliminare i Cromwell. Inoltre il semovente è dotato di una corazza più spessa del 40-50% (sui 7 mm). Questo rende difficile la vittoria del Cromwell, ma il semovente italiano ha una cadenza di tiro inferiore rispetto a quella del pezzo da 75 mm, almeno così penso dovrebbe essere visto che si tratta di manovrare una granata che pesa quasi 10 kg in più (senza considerare il bossolo) di quella da 75 mm. Non è una cosa da poco: nel caso dello Sherman, il tiro è di circa 2-3 cp/min. Questo spiega come mai, nonostante la potenza di perforazione molto maggiore di quella del pezzo da 75 mm, lo Sherman 105 non è stato mai pensato seriamente come cacciacarri, al punto che ad un certo punto ebbe persino batterie lanciarazzi oppure ebbe poi il cannone da 76 mm inglese o americano. Per cui il pezzo da 105 è solo un palliativo. Io direi che è una battaglia in equilibrio, probabilmente finisce pari.
-con il semovente M43 con il pezzo da 75/34 la situazione è più dura perché provvisto di maggiore cadenza di tiro e precisione. Con il pezzo da 75/46 è anche peggio. Probabilmente quest'ultimo, con corazza ulteriormente rifinita e inspessita, è l'unico che possa battere nettamente il Cromwell grazie alla potenza del cannone. Infine, anche con il pezzo da 75/34 la corazza è comunque più spessa, paragonabile solo a quella del Cromwell con blindature aggiuntive. Il semovente con il 75 lungo è quindi un mezzo superiore. Ma ce ne sono pochi, appena una compagnia!
-con il semovente M41 è diverso ancora: il cannone è capace di perforare il Cromwell da almeno 1,5 km, però il semovente di suo, per quanto basso, è lento e sopratutto è sprotetto.
Cosa si fa con questi mostri? I Cromwell non devono più avvicinarsi più di tanto ad essi. 1 km non era scontato: era il miglior compromesso per avere un tiro veloce, potente e penetrante ma senza scendere sotto distanze troppo ridotte per non essere vulnerabile a sua volta: tirare proprio al limite della gittata utile dei pezzi da 75/18, sfruttando l'allungo della propria arma che ha il doppio della velocità dei colpi nemici.
Quindi il tiro dev'essere, per quanto possibile, portato da distanze elevate. Nel caso del pezzo da 90/53, usare il tiro rapido sia delle munizioni perforanti che quelle esplosive.
Questo è un punto; un altro è quello di tirare tutti insieme contro il nemico, a queste forti distanze. Così, per esempio, un battaglione di Cromwell può sparare contro i semoventi di una compagnia ed eliminarli basandosi sulla propria superiorità di fuoco, per non parlare della possibilità di sparare dai lati del mezzo. Questo è più facile in questi contesti, perché hai tutte le unità che possono sparare contro un obiettivo singolo, con un fuoco incrociato. Questo aumenta la probabilità di colpire l'avversario e sopratutto di farlo dai fianchi. Se viene fatto così, in pratica, i Cromwell possono sparare da circa 1 miglio centinaia di colpi, rendendo impossibile ai semoventi di continuare ad avvicinarsi per sparare a loro volta. Devono fermarsi, ma questo significa che a quel punto stanno fuori tiro contro i Cromwell. Solo i pezzi da 90 e da 75 lungo possono ovviare a questo discorso, ma sono pochi e per giunta, i pezzi da 90 sono su scafo inadeguato, sprotetto e con solo 6 o 8 colpi disponibili pronti al tiro.
Tanto per intenderci: se una compagnia di pezzi da 90 mm arriva a tiro, può sparare circa 100 colpi contro i Cromwell. Probabilmente questo significa sparare, con questi mezzi, se è possibile, circa 100 colpi da circa 1,5 km. Probabilmente questo significa, in pratica, forse solo il 10% dei colpi a segno. Ma da quella distanza, con circa 80 mm di corazza penetrabile, è al limite anche per il pezzo da 90 mm se deve affrontare il Cromwell (76 mm frontale torretta, scafo 63 mm, ma usualmente inclinato sui 20-30°). Se tutte le compagnie sparano contro questa, però, è probabile che se questa riesce a tirare fino a 100 colpi circa, al contrario i Cromwell probabilmente nel contempo possono tirare almeno 400 o 500 colpi. Per cui facilmente eliminano il gruppo dei semoventi da 90, per poi concentrarsi contro i carri M che sono in avvicinamento e si trovano senza protezione a lungo raggio.
Nel caso dei semoventi M43 è comunque difficile, perché hanno una corazza robusta, ma se possono essere attaccati dai Cromwell su distanze medie e dai fianchi, è possibile eliminarli o quanto meno rendergli la vita difficile, danneggiarli o costringerli alla difensiva. A questo punto è possibile concentarsi contro i carri M, che da soli sono perduti per definizione contro mezzi simili.
Quanto alle tattiche difensive, i Cromwell sono capaci di combattere anche in manovra. Purtroppo non possono tirare in movimento, ma possono scattare via. Se i proiettili si avvicinano troppo, i Cromwell scattano dal posto dove sono e si spostano rapidamente, di 100-200 metri o anche di più magari anche emettendo cortine nebbiogene (con i candelotti che hanno in dotazione), e a quel punto si riposizionano e ricominciano a sparare, dopo avere rovinato un pò la vita ai cannonieri nemici.
Quanto alla disposizione tattica: sarebbe interessante avere il numero dei carri Cromwell con corazze extra. Se questi sono abbastanza numerosi, allora è senz'altro possibile usare, come comunque dovrebbe essere, un altro tipo di tattica. Si usano i Cromwell con corazza pesante (e motore potenziato) per ingaggiare i semoventi (o i carri pesanti) nemici. Nel mentre i Cromwell 'leggeri' hanno invece buon gioco per supportare i tipi pesanti oppure per ingaggiare i carri M. E' chiaro che i Cromwell pesanti hanno la precedenza nell'ingaggiare le artiglierie nemiche più pesanti.
Quanto ai carri P.26, questi sono avversari temibili, con armamento simile e corazza paragonabile o migliore (almeno in teoria) sullo scafo (50 mm a 45° anziché 64 mm a 0°; però i Cromwell 'corazzati' arrivano sui 80-100 mm, sia pure verticali per cui sono 'almeno' pari al P-26 standard ). Però sono pochi, circa 60 con motore, e sono lenti e poco affidabili. Sono temibili, così come lo sono i semoventi M43 da 105 (121), da 75L34 e 46 (circa 40) e da 90 (30). Sono circa 250 esemplari in tutto, ma sono circa il 10% del totale. I pezzi semoventi M42 da 75/34 sono solo un pò meno pericolosi (circa 150 e passa), per un totale di circa 400 esemplari. Sono comunque mezzi non molto migliori del Cromwell nel migliore dei casi, oppure leggermente inferiori. Diciamo 'pari'. Per cui i Cromwell non siano poi così minacciati da essi. Peraltro i Cromwell sono pericolosi perché possono muoversi con grande velocità e con discreta autonomia, e portarsi all'attacco così come disimpegnarsi a seconda della difficoltà tattica o del vantaggio possibile. Questo significa concentrare la forza a seconda della necessità, anche se l'autonomia non è straordinaria (ma comunque è accettabile).
Per quello che riguarda i Cromwell, insomma, il discorso è questo: fare delle compagnie con un plotone con carri corazzati; oppure un battaglione con compagnia con carri pesanti, in un rapporto presumibilmente di 1:2 rispetto a quelli normali (se sono disponibili, diciamo, 1000 Cromwell con corazze aggiuntive) per colpire i semoventi nemici, che sono disposti allo stesso modo con i loro compari carri.
Nel caso dei Comet, invece, è simile a quanto sopra, però i Comet hanno vari vantaggi: hanno una corazzatura superiore rispetto ai Cromwell standard (e sulla torretta, probabilmente superiore ai Cromwell 'corazzati') ma inferiore (sullo scafo) ai carri 'corazzati'. Sono più lenti, e più alti, ma piuttosto piccoli e sopratutto ancora molto veloci. Infine, il vero vantaggio è il cannone da 77 'veloce'. Però sono assai di meno. Ad ogni modo, se c'é da sparare da almeno 1.500 metri, il Comet è certo meglio del Cromwell e quindi se devi porre grandi distanze con gli oppositori, è il carro giusto per il tiro a lungo raggio, mentre i Cromwell sono buoni per le medie distanze.
Probabilmente la proporzione tra mezzi KO in questi casi si può riassumere così:
vs M40/41 M42 M43 M43/75 M43/75L M41
Cromwell standard: 5:1 2:1 1,2:1 0,8:1 0,4:1 0,5:1
Cromwell 57 mm: 7:1 2,5:1 1,5:1 1:1 0,5:1 0,5:1
Cromwell corazzato: 7:1 3:1 1,3:1 1:1 0,5:1 0,8:1
Comet: 10:1 5:1 3:1 2,5:1 1,5:1 1,6:1
Spiegazione in breve: il Cromwell standard non è molto corazzato e deve serrare un pò le distanze; il Cromwell corazzato deve serrare, ma è meglio protetto; il Cromwell con il 57 mm può restare a maggiori distanze; il Comet è sia meglio protetto che con un cannone di gittata molto maggiore.
Ulteriori considerazioni sulla pericolosità delle munizioni italiane contro i Cromwell
17-9-17:
Facciamo così, dunque:
47 mm EP:
La munizione 'meraviglia' dei cannoni italiani, secondo alcune fonti perforava fino a 112 mm a 100 m, poi stranamente, pur essendo di tipo HEAT (o almeno, così era concepita), cala con la distanza, come se fosse un proiettile AP. A 500 m dovrebbe essere sui 60 mm. Ma ovviamente, questa munizione era molto dipendente dalla velocità perché aveva una forte dipendenza da essa per la sua efficacia. Perché? Perché in pratica, più che una HEAT era una HESH e quindi aveva bisogno di energia cinetica elevata per schiacciarsi. Infatti non era stata progettata fin dall'inizio con questa possibilità, ma si 'deformava' opportunamente per via della spoletta posteriore, chiaramente 'pigra' in questo senso. Solo con le successive EPS si arrivò a quella anteriore come le vere HEAT. Resta il dubbio su quali effetti potesse avere: probabilmente molto buoni a breve raggio, ma molto scarsi a distanze maggiori. Se in una relazione ufficiale è scritto al riguardo che 'i nostri carristi sanno anche che la granata EP, per quanto di effetto considerevole, va in decadenza in funzione della gittata utile, così esigua da frustrarne i pregi'.
Se le EP da 75 (e presumibilmente anche da 65 mm) erano abbastanza potenti e pesanti da mettere KO un carro medio come lo Sherman, almeno se lo prendevano bene e su zone non troppo protette o corazzate, resta il fatto che la granata da 47 mm pesava poco (circa 1,4 kg anziché 4-6 kg) e quindi aveva pochissima capacità distruttiva rispetto a quelle più grandi.
Prima di iniziare, però, ricapitoliamo le corazze del Cromwell: (S = spaced, L = Layered * = probabile ma non certo)
Cromwell iniziale: Cromwell saldato: Cromwell con corazze extra:
-torretta anteriore: 63+13 mm L(?)* 76 mm 25+76 mm
-torretta laterale: 51+13 mm S 63 mm 25(38?)+63 mm (?)
-torretta superiore: 20 mm (a 65° = 47 LOS, ma più probabilmente almeno 75° = )
-cielo torretta: 20 mm 20 mm 20 mm
-scafo anteriore (superiore): 63 mm 63 mm 38+63 mm
-scafo anteriore (medio): 25 mm (a 67 o 71° =64/76 ) 30 mm (a 67°?) 25 o 30 mm (a 67°)
-scafo anteriore (inferiore): 57 mm (a 18° o 23°= 60/62 ) 57 mm (a 18°?) 57 mm (a 18°)
-scafo anteriore-inf-inferiore: 25 mm (a 65° = 60 LOS)
-portelli laterali: 44 mm 44 44
-scafo laterale (superiore): 32+14 mm (S?)* 44 mm (?) 44 mm (?)
-scafo laterale (inferiore): 29+14 mm (S) 32+14 (S) 29+14
-scafo lat. zona motore: 25+14 mm (S)* 25+14 (?) 25+14 mm (S)
-scafo posteriore (sup/inf): 25+14 e 32 mm(a 14°=33) 38 mm 38 mm
-tetto scafo: (ant/post): 20 e 14 mm 20 e 14 mm 20 e 14 mm
-fondo scafo (ant-post): 8+6 S e 6 mm 10 mm 10 mm (?)
Notare che anche laddove la corazza non è particolarmente spessa, é inclinata parecchio (fino a 67 o forse 71°) il che rende facile ai proiettili rimbalzare anziché penetrare sebbene potrebbero farlo. La parte più vulnerabile è forse il tetto anteriore della torretta, non abbastanza spesso (sarebbero stati desiderabili almeno 25 o 30-32 mm), ma non è un grande punto debole dato che oltre i 60° molti proiettili tendono a rimbalzare. Caso mai, i proiettili di cannone da 75, specie quelli 'lenti' con traiettorie di caduta ad alto angolo, potrebbero causare dei problemi seri se colpissero lì. Peraltro, almeno i cannoni 'lenti' potrebbero essere messi maggiormente in difficoltà proprio dalle parti meno inclinate ma più spesse. In ogni caso, i proiettili di calibro molto maggiore, per l'effetto di 'overmatching' potrebbero sicuramente causare problemi alla torretta superiore, allo scafo medio ('naso') e a quello inferiore. Nessun problema, a parte la scarsa o nulla inclinazione, per le pareti della torretta, e le due lastre principali dello scafo, tanto che forse quella inferiore, oltre ad essere meno esposta al tiro, è meglio protetta, dato che ha un'inclinazione di 18 o di 23° (a seconda delle fonti), e che è priva di alcun accesso che la indebolisca, come il visore e la postazione del mitragliere. Francamente, a parte un minimo di inclinazione (fossero stati anche, e solo, 15-20°, anziché 0 o forse, 1° appena), direi che in alternativa a questa, o in aggiunta (meglio ancora!) la piastra frontale superiore manca anche di spessore: l'aumento a 76 mm sarebbe stato maledettamente importante, ma anteriormente non c'é nemmeno la piastra di supporto interno, per cui bisogna proprio arrangiarsi! E il bello è che è spessa quanto quella dello Sherman E8, solo che quest'ultima è inclinata a 47°! Solo i Cromwell saldati (pochissimi) hanno aggiunto circa 38 mm di acciaio che hanno dato finalmente uno spessore adeguato, ma prevederne almeno 76 fin da subito non penso che avrebbe fatto male alle sospensioni, in fondo parliamo di appena 100 kg/mq.
Quasi tutte le blindature sono del tipo IT80, ovvero acciaio omogeneo lavorabile da oltre 14 mm di spessore, circa 230-250 BNH. Ma gli spessori da mezzo pollice (12,7 mm), sono spesso del tipo IT110, acciaio al manganese ad altissima resistenza. Struttura rivettata per lo scafo, saldata/imbullonata per la torre. I bulloni, di grandi dimensioni per reggere meglio gli urti dei proiettili, finiscono per fornire una protezione extra ad oltre il 5% dell'intera superficie della torre!
* non è stato possibile stabilire con precisione, a tutt'oggi, se le corazze della torretta anteriore del Cromwell fossero o meno spaziate e non stratificate; appare peraltro assai sicuro che fossero spaziate (evidenza fotografica) sulla parte laterale. ww.equipment aumenta ancora la confusione dicendo che sono monoblocco tutte le pareti del Cavalier (che per quanto ne so, non è vero), tutte stratificate nel Centaur, mentre sono stratificate, ma spaziate nei lati della torre del Cromwell.
Un'altra cosa che è stato a tutt'oggi impossibile da stabilire è se il Cromwell avesse, come presumibilmente anche gli altri carri della sua famiglia, le paratie interne da 14 mm estese fino a tutto lo scafo superiore. Secondo alcune fonti no, lasciando però a quel punto la struttura da 32 mm come unica a proteggere la parte superiore dello scafo, che è quella più esposta, e oltretutto abbastanza carente (rispetto al Crusader, per esempio) come cassette laterali porta-dotazioni che potrebbero fornire altra protezione. Secondo altre fonti, invece, la corazza interna si elevava fino al cielo dello scafo (pochi altri decimetri) anziché limitarsi alla sola zona delle sospensioni. Mi pare molto più sensato, perché altrimenti avrebbe avuto non solo una corazza troppo debole, ma anche una grave soluzione di continuità nella struttura interna del tutto inspiegabile e assurda.
Secondo un diagramma sovietico (l'URSS ebbe qualche Cromwell per prova) il carro inglese aveva in effetti: zona fianco anteriore: inferiormente 29+14 mm; superiormente portello ad apertura laterale da 44 mm monoblocco; zona fianco-centrale: 29+14 mm inferiore, 32 mm superiore; zona fianco-posteriore: 25+14 mm inferiore, 25+14 (una piccola striscia di transizione) o 25 mm (superiormente ancora) per il fianco superiore.
Esiste anche una struttura complessa posteriormente, con 32 mm inferiori inclinati, ma solo 25 mm superiori a 0°.
E' mio parere che le paratie da 14 mm fossero dappertutto nello scafo interno laterale, anche se sicuramente assenti in quello anteriore. Il dubbio è se i 32/25 mm +14 mm del fianco superiore (per quello inferiore non vi sono dubbi, data la presenza delle sospensioni!) fossero o meno spaziati; almeno in certi punti del motore lo erano, stando ai diagrammi sovietici.
Come avrete capito, i britannici erano un pò strani: da un lato costruivano navi da guerra con cannoni 'freddi' per una lunga durata in zona d'operazioni, e corazze con schemi estremamente semplici. Dall'altro, anche qui, esattamente al contrario degli italiani, adottavano una struttura molto complessa nel layout dei carri, una cosa senza paragoni per complessità con gli altri carri della II GM; anche i cannoni del B.A. erano, rispetto a quelli RN, molto 'caldi' come si vede dai dati di velocità iniziale e di penetrazione.
Naturalmente, per quel che ci riguarda, l'avere o meno strati extra di corazza, e averli o meno stratificati o singoli, è di capitale importanza per calcolare la resistenza delle corazze dei Cromwell ai proiettili EP italiani.
Una cosa invece, è sicura: i normali Cromwell avevano lo scafo interamente rivettato/imbullonato, mentre la torretta aveva il frame interno saldato, su cui erano poi imbullonati i piastroni di blindatura esterna.
La qualità delle corazze da 14 mm, sembra fuori discussione: essendo del tipo IT 110, è estremamente duro, e al contempo, capace di reggere i colpi senza scheggiarsi significativamente, assumendo all'impatto durezze istantanee di oltre 600 brinnell, anche se normalmente non è così duro (quest'effetto è reso possibile dalla struttura cristallina sottostante la 'pelle' della piastra).
Come valutare, dunque, le EP e le ancor più misteriose EPS da 47 mm? Io direi così: NB: angolo d'impatto ridotto (0-10° circa) per ingaggi frontali, vengono dati invece due angoli, quello ridotto e quello (più probabile data la posizione relativa dei contendenti) medio (20-30°) per quelli sui lati:
-contro Cromwell con corazza standard (corazza ad alta resistenza in piastre da 76 mm in torretta anteriore e 64 mm su scafo superiore, NB probabilmente questo Cromwell non è MAI esistito, infatti è probabile che semplicemente i carri con questa corazza monoblocco non fossero altro che i tipi con struttura saldata, che generalmente avevano anche, anche se non necessariamente sempre, la corazza extra, grazie al peso risparmiato con la saldatura):
-- torretta frontale (76 mm): efficace fino a 300 m
-- torretta laterale (63 mm): efficace fino a 500 m, o 300 m a 30°.
-- scafo frontale (63 mm): efficace fino a 500 m
-- scafo laterale (44 mm): efficace fino a 800 m, ovvero 500 m a 30°
-contro Cromwell con corazza iniziale (torre anteriore:63+13 mm):
-- torretta anteriore (63+13 mm): efficace fino a 100 m
-- torretta laterale (51+13 mm): efficace fino a 300 m, o 100 m a 30°
-- scafo frontale (63 mm) fino a 500 m
-- scafo laterale (32+14 mm): fino a 500 m, o 300 m a 30°
-contro Cromwell con corazza extra (25 mm, ben 38 su scafo interiore):
-- torretta anteriore (25+76 mm): INEFFICACE
-- torretta laterale (probabilmente uguale o con 38 mm extra ma solo parzialment coperta): efficace fino a 300/500 oppure 300/100 m.
-- scafo anteriore (38+63 mm): INEFFICACE
-- scafo laterale (32+14 o 44 mm): efficace fino a 500/800 m oppure 300/500 m a 30°
Mi pare una buona valutazione. Anche se davvero fosse possibile ottenere fino a 112 mm di perforazione, la possibilità di ottenerlo è a mio avviso estremamente aleatoria e solo a breve raggio; inoltre, il fatto che la corazza sia multistrato (anche se non necessariamente spaziata, almeno di pochi mm però dovrebbe esserlo), rende impossibile lo spalling da schegge, perché lo strato interno, specie se non è totalmente a contatto con quello esterno, impedisce la trasmissione dell'onda d'urto o almeno la riduce moltissimo. Per questo la torre con la corazza a due strati è meglio pur essendo dello stesso spessore e balisticamente meno robusta.
Bisogna ricordare in merito le opinioni del gen Bitossi (comandante della Littorio, scritte dopo la battaglia): i nostri carristi sapevano per esperienza che il nemico poteva aprire il fuoco ad una distanza quasi doppia di quella necessaria per un razionale impiego del loro cannone da 47 mm; e sapevano anche che il colpo isolato del 47 con proietto EP era di effetto considerevole, ma già in decadenza e sempre subordinato alla gittata utile, di tale esiguità da frustrare il pregio della granata.
Dalla relazione congiunta del XX Corpo:
I proiettili da 47 mm, anche se E.P., non riescono nella quasi totalità dei casi a danneggiare i carri nemici. Buoni risultati si sono invece ottenuti con i proiettili EP da 75 e 100. Particolarmente efficace il proietto da 88 per l'alta velocità iniziale. Ne deriva che 1-i carri M13-14 sono superati per armi e corazze, 2-che va sostituito il pezzo da 47 c.c., 3- che il semovente da 75 è ancora efficace, ma a causa della scarsa corazzatura deve svolgere azioni rapide, di movimento (proprio quelle per cui NON era stato pensato, vedesi le sue limitazioni di impiego: persino il periscopio doveva essere tenuto retratto durante la marcia!) per evitare di essere colpito dai cannoni nemici e messo con relativa facilità K.O.
Non pare proprio che i cannoni da 47 mm avessero ancora un futuro radioso davanti a sé, così come i colleghi tedeschi, sia pure più potenti, da 50 mm. Il futuro era, per i carri, il 75 mm, possibilmente lungo, mentre le artiglierie divisionali dovevano essere sui 100-105 mm. Superati in altre parole, sia i cannoni fino al 50 mm per carri o C/C, e da 75 per le divisioni.
Anche Cappellano, nel suo libro Italian medium tanks afferma che le EP, introdotte per il 47 mm alla fine del 1941, furono poi ritirate per scarsa efficacia pratica: altro che munizioni 'miracolo', magari erano OK dal 65 mm in su, ma certo non con questi calibri... meglio sarebbero state le APCR o APDS, ma non c'erano.
Quanto alle munizioni EPS, la differenza è difficile da dire visto che in Africa non pare fossero presenti, c'é chi ha parlato di 115 mm ma mi pare una totale esagerazione. I dati sono così incerti, che nemmeno quei quaqquaraqqà di Warthunder si sono mai espressi al riguardo. Però essendo delle 'normali' HEAT dovrebbero al più fare 1-1,5 calibri di penetrazione data la loro generazione e il paragone con armi di calibro maggiore, per cui i 115 mm mi paiono decisamente assurdi. Più probabilmente era in regione di 60-70 mm. Quindi meno efficace delle EP, di fatto. Io sostengo che solo lo scafo del Cromwell fosse vulnerabile, e solo entro i 20-30° di angolo di tiro. La torre, invece, era decisamente troppo spessa per essere un bersaglio pratico.
Inoltre granate EPS così piccole sarebbero state di ben poco danno, anche se fossero riuscite a penetrare: spesso non ci riuscivano (a penetrare e/o a fare un KO netto) nemmeno le 75 mm, che pesavano 4 volte tanto e certo penetravano di più!
Generalmente: contro Cromwell normale:
-fallisce contro torretta anteriore
-efficace (a stento) contro torretta laterale, ma solo entro i 30° di impatto
-efficace contro lo scafo anteriore, ma solo entro i 30° di impatto
-efficace contro lo scafo laterale fino a max gittata, che dovrebbe essere in pratica sui 500 m (bersagli in movimento) - 700 m (bersagli fissi)?
Contro Cromwell originario: probabilmente è leggermente più efficace per via della struttura della corazza bi-strato, quindi:
-fallisce contro torretta anteriore
-fallisce contro torretta laterale se ad almeno 30°
-efficace contro lo scafo anteriore, ma solo entro i 30° di impatto
-efficace contro lo scafo laterale, ma solo entro i 0-30° di impatto, fino a max gittata, ovvero sui 500-700 metri.
Cromwell con corazze aggiuntive:
-fallisce contro torretta anteriore, ha successo contro quella laterale fino a 500-700 m, ma solo entro i 30°
-efficace contro scafo anteriore se entro i 30°; ha successo contro quello laterale entro i 30° e 500-700 metri.
Vale la pena ricordare i 'poveri' proiettili AP normali: contro un Cromwell 'normale', la loro efficacia sarebbe già stata pressoché nulla:
-vs torretta anteriore: fallisce a 10 metri, qualche speranza solo su quella anteriore-superiore ma il rischio di rimbalzo è altissimo dato l'angolo (90%?)
-vs torretta laterale: fallisce a 100 metri (o 10 se con angolo sui 20-30°)
-vs torretta posteriore: fallisce a 300 metri (o 100 se con angolo sui 30°)
-vs scafo anteriore superiore/medio/inferiore: fallisce a 10 metri
-vs scafo laterale: fallisce a seconda dei punti, tra 500 e 1000 metri (o 300-500 se con 20-30°)
-vs scafo posteriore: fallisce tra 500 e 1000 metri (o 400-600 se con 30-40°)
In generale, il Cromwell sarebbe invulnerabile (o quasi) al tiro contro la parte frontale di scafo, nonché la parte frontale e anche laterale della torretta; sarebbe poco vulnerabile (anche per lo scafo basso, la presenza delle ruote e di cassette varie) sui lati dello stesso, specie se con angolo di combattimento pratico, e sulla parte posteriore della torretta; sarebbe vulnerabile in maniera più accentuata solo nella parte posteriore dello scafo.
Con il cannone da 47/40 sarebbe livemente meglio per gli italiani:
-vs torretta anteriore: fallisce a 10 metri, qualche speranza sulla parte superiore ma a causa della velocità del colpo, forse è addirittura inferiore all'altro.
-vs torretta laterale: fallisce a 500 metri, 300 metri con angolo sui 20-30°
-vs torretta posteriore: fallisce a 500 metri, o 300 se con 30°
-vs scafo anteriore: fallisce a 300 metri
-vs scafo laterale: fallisce a 800-1200 metri, o 500-800 se con 20-30°
-vs scafo posteriore: fallisce a 1000-1400 metri, o 600-1000 metri se con 30°
Un pò meglio, ma la parte anteriore del carro, scafo e torretta, nonché i lati della torretta, sono pressoché invulnerabili oltre i 300 metri, e se i fianchi vengono presentati con angoli di almeno 40-50°, sono pressoché invulnerabili a distanze probabilmente persino inferiori di così (100-300 metri?)
Un'angolazione più seria sarebbe questa: 5° per la torretta frontale, 10° per lo scafo frontale, 30° per torretta e scafo laterali, 45° per torretta e scafo posteriori (in realtà torretta e scafo hanno differenti ruoli e angolazioni, ma in pratica, non sono riuscito a capire in che modo differenziarli).
(63/0°-57/18°) (63+13 a 0°) (32+14/0°) (51+13/0°) (25+14) (44+13)
Cromwell frontale scafo frontale torretta lati scafo lati torretta retro scafo retro torretta
47/32 AP: 10 m 10 m 500 m 100 m 500 m 300 m
Corretto ° 10 m 10 m 100-300 m 10 m 300 m 10 m
frontale scafo frontale torretta lati scafo lati torretta retro scafo retro torretta
47/40 AP: 600 m 100 m 1000/1500 m 400/ 800 m 1000/1500 m 600/1000 m
Corretto ° 500 m 50 m 700/1000 m 100/400 m 400/800 m 100/500 m
(le due cifre rappresentano la differenza tra tarrif e i calcoli cervellotici di warthunder, che sono i più ottimistici -vedi sotto-)
10 m 100 m 500 m 1000 m 1500 m 2000 m
47/32 mm AP 630 m/s 56 mm 44 mm 33 mm 25 mm 19 mm
47/40 mm:
AP (1,45 kg) 900 m/s (???) 71 mm 57 mm 43 mm 32 mm 24 mm
(da Tarrif, però -erroneamente? indica a 30°; altri dati dimostrano chiaramente che si sbaglia e i numeri sono a 90°)
AP M35: 1,5 kg, 819 m/s 71 mm 68 57 43 32 mm
APC M39: 1,42 k, 819 m/s idem (calcolato con i criteri del gioco, ma assurdo)
EP: 1,23 kg, 819 m/s (??) 112 mm (??) 60 mm 43 mm 33 mm
Questo con un carro che è capace di perforare l'M13/14 da circa 2.000 metri (teoricamente, almeno), e un M15 da circa 1.500 metri anche con un angolo minimo di impatto di 10-15°, sennò in teoria, da distanze persino maggiori (2.000-2.500 metri!!!).
Dal canto suo, il Cromwell, in teoria deve stare almeno a 1,5 km dai carri M15 e almeno a 500 m dagli M13/14. Ma in pratica, considerando che probabilmente l'80% dei colpi arriverà sul frontale scafo e frontale e lati torretta, abbiamo che il raggio di tiro sia molto inferiore: in condizioni di combattimento standard, la distanza di sicurezza è attorno ai 500 metri.
Il Cromwell deve solo impedire ai carri M13/14 di avvinarglisi entro 1.000 metri sul retro dello scafo (se con poco angolo), o entro i 300 metri (se con angolo di almeno 30°). Bisogna dire che almeno per lo scafo inferiore, in caso di angolo di una certa entità, cingoli e ruote coprono praticamente tutta la superficie per cui passare per un proiettile senza prima impattarci è quasi impossibile, a maggior ragione ci vuole un angolo minimo per stare in sicurezza, e se non c'é... correre e manovrare per ridurre la vulnerabilità e la possibilità di essere colpiti in primo luogo. Considerando quanto è veloce il Cromwell, la cosa non dovrebbe risultare troppo ardua.
Contro gli M15/42, la possibilità è un pò minore: stare a distanze frontali di almeno 500 metri, e non lasciare avvicinare il carro lateralmente a distanze inferiore ai 1.000 metri, meno che mai di spalle; se si riesce a mantenere la distanza di combattimento sull'arco frontale, lasciando coperte le spalle e i fianchi non esposti se non ad almeno 60°, allora è possibile restare senz'altro sicuri anche a 500 metri.
E' probabile che l'80% dei colpi degli M13/14 e il 75% dei più mobili M15 arrivi comunque su frontale scafo e torretta e lati torretta, per cui ben poco potrà andare a segno sulle parti più vulnerabili.
In ogni caso è meglio, anche per evitare gli EP ed EPS, non lasciare che l'avversario scenda a meno di 500 metri; il campo di combattimento è ampio, tipicamente circa 1 miglio di visuale, per cui non ci sono problemi veri in questo.
In generale: tra 1500 e 1000 metri aprire il fuoco da fermi, pressoché invulnerabili al tiro dei carri M. Con una velocità fuoristrada di avanzamento (devono avanzare, sennò nemmeno aprono il fuoco) hanno circa 2 minuti per sparare agli M, il che significa fino a 18-20 colpi. Almeno 1 kill dovrebbe essere assicurato.
Tra 1000 e 500 metri si può ancora restare fermi, a meno che il nemico non sia molto più numeroso e non si avvicini ai fianchi; consigliabile fare brevi spostamenti se sottoposti a fuoco nemico, fermandosi e tirando altri 2-3 colpi e poi ripartire. Con altri 2 minuti sarebbe possibile probabilmente eliminare, con le distanze che si riducono, anche 2 bersagli.
Se il nemico è ancora numeroso e scende a meno di 500 metri, allora sparare un colpo davanti al mezzo, lanciare 1-2 bombe fumogene e scappare a tutto gas, oppure al limite, combattere in movimento stando attenti a non offrire il fianco all'avversario.
In questo modo, una compagnia di Cromwell potrebbe decimare un battaglione misto di carri e semoventi M: tra 1500 e 1000 m potrebbe eliminare più o meno tutti i semoventi e carri comando, essendo pari di numero, con circa 20 colpi tirati contro ciascuno di essi; tra 1000 e 750 metri potrebbe elimintare la metà delle due compagnie carri; e infine, tra 750 e 500 metri potrebbe distruggere praticamente tutti gli altri con altri 6-8 colpi che da quelle distanze, sono praticamente 'a colpo sicuro'. Se anche qualche mezzo sopravvivesse ancora un pò, sarebbe costretto a scappare o sarebbe talmente sparuto, da rendere trascurabili i suoi successi, anche perché a quel punto i carri Cromwell avrebbero eliminato più o meno definitivamente, un numero molto maggiore di mezzi nemici, e ricordiamoci che sono inizialmente in parità numerica. L'unico caso difficile sarebbe eventualmente un certo numero di M15, o meglio ancora, dei semoventi M sopravvissuti al diluvio di fuoco iniziale a lungo raggio.
Cannoni da 75 mm con munizioni EP ed EPS. Questi sono ancora più difficili da dire; l'EP perfora sugli 80 mm teorici, o più probabilmente 50-55 mm (così era citato in merito), ma attenzione, vi sono due tipi di EP, di cui una probabilmente perfezionata. Sono citati sia 70 mm a 30° che 120 mm a 0°, ma mi paiono eccessivi e comunque in contraddizione tra di loro. Le EPS sono anch'esse date a 70 mm a 30°. Le EP, come sempre, hanno più che altro effetto HESH, specie quelle del primo modello.
-contro Cromwell con corazza standard (corazza ad alta resistenza in piastre da 76 mm in torretta anteriore e 64 mm su scafo superiore):
-- torretta frontale (76 mm): efficace fino a 600 m (?)
-- torretta laterale (63 mm): efficace fino a 1000 m, attorno a 600 m se a 30°
-- scafo frontale (63 mm): efficace fino a 1000 m, attorno a 600 m se a 30°
-- scafo laterale (44 mm): efficace fino a 1000 m teorici, probabilmente inefficace oltre i 300 m e a 30° (bisogna tenere presente anche i cassetti porta-dotazioni)
-contro Cromwell con corazza iniziale (torre anteriore:63+13 mm):
-- torretta anteriore (63+13 mm): efficace fino a 400 m
-- torretta laterale (51+13 mm): efficace fino a 800 m, o 400 m a 30°
-- scafo frontale (63 mm): efficace fino a 1000 m, attorno a 600 m se a 30°
-- scafo laterale (32+14 mm): efficace fino a 700 m teorici, probabilmente inefficace oltre i 300 m e a 30° (bisogna tenere presente anche i cassetti porta-dotazioni)
-contro Cromwell con corazza extra (25 mm, ben 38 su scafo interiore):
-- torretta anteriore (25+76 mm oppure 25+63+13 mm): INEFFICACE
-- torretta laterale (probabilmente uguale a quelle precedenti): efficace fino a 1000/800 oppure 600/400 m.
-- scafo anteriore (38+63 mm): INEFFICACE
-- scafo laterale (32+14 o 44 mm): efficace fino a 700/1000 m oppure 300 m a 30°
Munizioni EPS: non si conosce molto della loro efficacia reale, ma probabilmente perforavano 70 mm a 30°, per cui, sia pure con un diverso tipo di efficacia dovuto ad un principio di funzionamento diverso, erano simili in prestazioni effettive alle EP, limitate nella gittata utile dalla bassa velocità iniziale, mentre le EP apparentemente erano limitate più che altro dal margine di velocità rimasta per completare lo schiacciamento e perforazione (bisogna ricordare che queste NON erano state considerate munizioni HESH dall'inizio e avevano un doppio strato con zona vuota nella parte anteriore della munizione).
Munizioni AP da 75/18:
in breve:
-torretta: INEFFICACI frontalmente e lateralmente
-scafo: inefficaci frontalmente, efficaci lateralmente fino a probabilmente 700-500 metri effettivi (magari con angolo di 0 o di 10-30°)
Munizioni AP da 47/32 mm: capaci, più o meno come le precedenti, di perforare fino a circa 60 mm a circa 100 metri, erano inefficaci:
-torretta: INEFFICACI frontalmente e lateralmente
-scafo: inefficaci frontalmente, lateralmente fino a probabilmente 500-400 metri effettivi (forse a 0-30°)
Munizioni AP da 47/40 mm: un pò più potenti (fino a forse 70 mm a 100 m), ma comunque insufficienti:
-torretta: inefficaci frontalmente, lateralmente max 300 m (o 0 metri... se a 20-30°)
-scafo: efficaci fino a 200 m (a circa 0-10°) inteso nella parte superiore-anteriore; lateralmente fino a circa 1000-700 m.
-scafo Cromwell con corazze extra: frontalmente inefficaci, lateralmente fino a circa 1000-700 m (0-30°)
Notare come in queste valutazioni ho tralasciato le differenze tra i vari modelli di Cromwell, reputandole non importanti.
Munizioni AP da 75/34:
Cromwell iniziale/standard:
-torretta: circa 600 m frontale, 800-500 m laterale (0-30°)
-scafo: circa 800 m frontale, laterale sui 1.200-800 metri (0-30°)
Cromwell con corazze aggiuntive:
-torretta: inefficace frontalmente, 800-500 mm laterale
-scafo: inefficace frontalmente, lateralmente sui 1.200-800 metri (0-30°)
Ricapitolando: il Cromwell sarebbe virtualmente invulnerabile già con le corazze standard contro l'M13/14, l'unica cosa che deve seriamente pensare ad evitare è farsi beccare a meno di 500 metri sullo scafo di fianco, altrimenti le AP e le EP/EPS non hanno praticamente efficacia.
Il più potente M15/42 è temibile ma non ha molto margine a sua volta: se riesce a stare oltre i 500 metri e ad angolare lo scafo per non essere beccato a meno di 30° da quella distanza, è fatta, praticamente non c'é modo per l'M15 di batterlo.
L'M40/41 da 75/18 mm è invece un pericolo maggiore, è pericoloso fino a 1.000 metri, ma la sua precisione e cadenza di tiro a quelle distanze sono scarse, anche perché l'EP viene sparata a circa 300 m/sec (?), veramente pochi. La granata AP è relativamente pericolosa, ma contro la torretta è inefficace, e solo contro lo scafo a breve raggio sui fianchi è pericolosa. Anche qui, stare ad almeno 500 metri e con angolazioni di scafo di almeno 30° è cosa buona e giusta, anche perché da quelle distanze la gittata delle EP è già al limite e le AP non sono più efficaci se non contro lo scafo laterale (o posteriore, certamente).
L'M42 è ben più pericoloso (così come il P.40), perché può perforare il Cromwell fino ad almeno 600-800 metri frontalmente, e fino ad oltre 1000 m sullo scafo laterale. Però, il Cromwell con corazze extra non deve temere frontalmente le munizioni da 75 mm di nessun tipo, eccetto quelle, a breve raggio, da 75/46 dei pochissimi M43, e comunque sia a poche centinaia di metri di distanza (forse non più di 200-500). Il Cromwell ha certo dei problemi con questo semovente, ma è capace di perforarlo a sua volta fino a circa 2000 metri.
ATTENZIONE (24-8-17): ulteriori analisi in dettaglio, pur valendo in generale la descrizione di cui sopra, le trovate QUI
Scafo M 13: 800: 710 M13, 30 Comando, 60 M.40 75/18
Scafo M 14: 936: 695 M14, 49 Comando, 162 M.41 da 75/18, 30 semoventi M 41 da 90/53 mm.
Scafo M 15: 489-504: 247+ M15 (? 104 entro 1942, 115 fine agosto '43, 28 dopo Armistizio), almeno 47 Comando, 188 M42 da 75/18 (55 dopo armistizio), 140-155 M42 da 75/34 (di cui 60-75 prima armistizio, 80 dopo).
Scafo M43: 161 121 Semoventi da 105/25, 29 semoventi da 75/34, 11 semoventi da 75/46 mm.
Totale: 2413-2428+ mezzi (non chiaro quanti di preciso):
M13 M14 M 15 M 43
- 1.652 carri M: 710 M13 695 M14 247+ M15 0
- 796 (?) semoventi: 60 M40 162/4x75mm e 30x 90mm 243+ da 75, 140-155 da 75/34 121 da 105, 29 da 75/34, 11 da 75/46 mm
- 126 (?) carri comando: 30 M13 49 M14 almeno 47 M15
Totale: 1.405 carri con il 47/32 (710 M13, 695 M14); 247 (o circa 250) con il cannone da 47/40 (M15).
Carri pesanti:
-circa 64 P.26/40 (o P.40).
Totale semoventi:
- Con il 75/18: 467+ (60 M40, 162 M41, 245 M42)
- Con il 75/34: 169-184 (140/155 M42, 29 M43)
- Con il 75/46: 7-11 M43
- Con il 90/53: 30 M41
- Con il 105/25: 121 M43 = 792+ semoventi.
Carri e semoventi armati con cannoni:
Totale (minimo): 1.652 carri medi + 64 pesanti
= 1.716 carri.
+813 semoventi medi = 2.529+ AFV medio/pesanti
+456 carri leggeri
+430 semoventi leggeri (886) = 3.415 AFV cingolati
+779 autoblindo
(NB: il totale include anche alcune AB-40, ma non include alcune -tra 2 e 10- AS 43 armate con il 20 mm)
= 4.194
+ 147+ carri comando (137+ M, 10 L40) = 4.341 AFV cingolati/ruotati
+ 543 altri mezzi blindati minori
(150 S.37, 110 Fiat 665; 17 L3; 263 Lince, + qualche littorina + qualche prototipo come il Sahariano )
= 4.881+ blindati di tutti i tipi.
Se facciamo un rateo adattabile alle verità viste sopra, potremmo avere:
-1652 carri: 10 = 165 Cromwell KO
-64 P.40: 1,2 = 55 Cromwell KO.
-465 S 75/18: 4 = 120 Cromwell KO
-170-180 S 75/34:1,5 = 120 Cromwell KO
- ca 10 S 75/46: 0,5 = 20 Cromwell KO
- 30 S 90/53: 0,5 = 60 Cromwell KO
- 121 Sl 105/25: 1 =120 Cromwell KO.
Infine esistono altri carri leggeri, autoblindo, mezzi da trasporto blindati ecc ecc. Ma questi sono poco significativi e non possono in genere essere considerati mezzi da combattimento a tutti gli effetti, certo non contro tali mezzi ben armati. In tutto (vedi pagina apposita) i carri e i mezzi italiani sono circa 4.800 (!!!), solo che quelli definibili in questo wargame sono circa 2.500 più circa 100 comando. Non molto, e se è vero che i Cromwell sono oltre 3.000, sono un pò meno, comunque sia una grandezza comparabile. Così come sono comparabili i numeri, se si mettono sul tavolo anche i carri leggeri e/o le autoblindo.
NB:carri comando: avendo generalmente solo una mitragliatrice da 13,2 mm, hanno una probabilità prossima allo zero assoluto di mettere KO un Cromwell, per questo non li considero, anche se sono indirettamente forse ancora più pericolosi dei semoventi essendo capaci di coordinarne l'azione; però questa è un'altra storia e ha che fare probabilmente più che altro con il tiro indiretto che con gli ingaggi a breve raggio, a visuale libera.
Con quest'altra stima spannometrica avremmo dunque circa 660 Cromwell KO, che sono ancora circa 1/4 o 1/5 del totale. Non molto, in effetti. Inutile dire che 'larghi margini' di sopravvivenza aiutano ad essere più confidenti con il risultato finale. Per essere più efficaci, i semoventi dovrebbero quindi essere singolarmente almeno 2 volte più letali dei Cromwell, mentre i carri armati dovrebbero essere 10 (dieci!) volte più letali. Ma come spiegare un M13 pari ad un Cromwell? E' praticamente impossibile, visto che non riusciva ad essere totalmente pari nemmeno ad un Crusader di prima maniera (Crusader I).
Sarà forse superfluo aggiungerlo, ma si suppone che i contendenti siano paragonabili per abilità di comando e combattimento, anche se questo non significa che essi siano necessariamente 'uguali' nel loro modo di fare ed operare. Del resto i carri M sono 'italiani' anche nella concezione, per cui è giusto che combattano, in un certo senso, 'all'italiana'; idem per i Cromwell britannici, concepiti con una mentalità diversa. Avrebbe poco senso che entrambi venissero governati allo stesso modo.
Può essere che la verità stia nel mezzo, ma visto e considerato tutto, le ipotesi favorevoli all'UK e all'Italia si possono misurare così:
Rateo perdite: Italia UK
- Carri M : Cromwell = 1:1 2-10:1
-Semoventi: Cromwell= 1:2 1-2:1
Come potrebbero, dunque, i carri 'M' e derivati, ottenere la vittoria contro i Crowmell?
Per esempio, nell'ipotesi del coinvolgimento dei soli carri medi e derivati (quindi escludendo i carri leggeri, nonché i mezzi su ruote), avremmo da fare due conti, e ottenere un risultato del genere, che beninteso, va considerato come MINIMO risultato utile:
Rateo vittorie:
Cromwell: semoventi = 1:2
Non importa se i semoventi sono sopratutto quelli da 75/18.
E non solo:
Cromwell: M13/14/15 = 1:1
Così avremmo circa 700x 2 + 1600x1 = 3.000+ Cromwell, così abbiamo l'annichiliazione dei Cromwell.
Ma è credibile un rapporto tra M e Cromwell di 1:1? Io direi di no!
C'é stata anni fa persino una simulazione dove un Cromwell, piccolo e rapido come è, è stato capace di battere 2:1 un Panzer Mk IV.
Se vediamo certi risultati in Nord Africa, e non solo, perché esistono tanti altri casi in tutto il II conflitto mondiale, in cui i cannoni d'assalto e cacciacarri hanno fatto fuori una quantità industriale di carri armati 'veri'.
Per esempio, degli StuG III si dice che abbiano accoppato 20.000 carri armati, un totale enorme per un mezzo costruito in meno di 10.000 unità, significa che ogni StuG costruito ha distrutto o messo KO (che non è proprio uguale) almeno 2 tank.
Però un conto è operare sistematicamente come cacciacarri, magari con equipaggi selezionati e particolarmente addestrati; un conto è operare in prima linea 'come un carro armato', al che pare, che le formazioni miste StuG/panzer abbiano dimostrato di essere meno efficaci dei 'panzer' puri.
Visto e considerato tutto, io darei un buon 90% di vittoria per i Cromwell. E meglio ancora se aggiungiamo i Centaur (anche vs il totale dei mezzi corazzati italiani).
Visto che questi wargame sono spesso sopratutto vinti come 'capacità di penetrazione', è importante valutare un argomento molto scabroso, quello della capacità dei mezzi italiani di battere i corazzati nemici. La prima parte, più dettagliata e ricca di particolari l'abbiamo già vista nella paginona madre...quindi ricapitoliamo un pò...
Munizioni dei carri italiani, stima generale da parte mia:
47/32: AP (o APC/APBC?), probabilmente 43 o 44 mm a 500 m (però le fonti sono discordi, chi dice a 0° e chi dice a 30°)
47/40: AP, probabilmente oltre 50 mm a 500 m (vedi sopra)
Munizioni EP: variamente indicate come 112 mm (!) a 100 metri, 60 (o secondo altre fonti, meno probabili a mio avviso), 80 mm a 500 m; a 1.000 m 40-45 mm; circa 25 mm a 2.000 m.
EPS: sono date per un valore (costante!) di 115 mm di perforazione, ma nella II GM le granate a carica cava difficilmente andavano molto oltre il calibro di perforazione (magari con angolo di 30°), per cui questa mi sembra una cifra semplicemente assurda, visto che i proiettili avrebbero una perforazione di quasi 3:1 (!!!) pur essendo di un calibro tutt'altro che ottimale per sviluppare appieno le loro capacità. E questo senza considerare che le EPS da 75 mm perforavano solo 70 mm a 30°.
Quanto ai proiettili da 47 mm, abbiamo anche questa pagina modellistica, http://www.cmpr.it/art.%20Granate%2047/granate%2047%20mm.htm che dice cose molto interessanti. Dalle istruzioni ufficiali dell'Esercito, scritte nel 1940, sul 47/32, abbiamo che:
-Proiettile Mod 35 da 2,860 kg totali (dice che era un proiettile-cartoccio, ma non dice che era AP).
-Proiettile AP Mod 35, ?
-Proiettile Mod 39, peso 2,055 kg totali, di cui esisteva anche la versione 'inerte' (senza HE?). Esistevano anche le munizioni inerti da addestramento del Mod 35 e 39, e quello a salve da 0,6 kg Mod 35.
La spoletta, per l'M35 era ad alta sensibilità e funzionamento istantaneo, ovviamente per l'M35 del tipo HE.
Come capacità perforante, contro acciaio 'di buona qualità' per carro armato:
- proiettili AP Mod 35: 25 mm a 15° a 500 metri.
- proiettili AP(APC) Mod 39: 30 mm a 15° a 500 metri.
- efficaci contro strutture di calcestruzzo da 1 metro, se con proiettili multipli e tirati da breve raggio (100 metri).
Non c'é una grande perforazione, dunque; l'unica cosa che deve essere sottolineata è che il proiettile, contro questo tipo di corazze, è capace di perforare 'intatto', ovvero di esplodere (avendo una minuscola carica HE interna) una volta entrato in maniera regolare. Questo presuppone che la capacità di perforazione 'massima assoluta' sia sensibilmente maggiore.
Però, considerando che 15° sono pochissimi, probabilmente danno appena un 10% di resistenza extra, la capacità di perforazione non mi pare eccezionale. Probabilmente, è possibile causare danni seri con perforazioni almeno parziali e/o schegge anche con corazze spesse almeno il 10% in più. Quindi potremmo forse avere:
Contro 'buon acciaio', abbiamo infatti, vedendo questo criterio: AP Mod 35: 25 mm x 1,1 x 1,1 = 30 mm; AP Mod 39 = 36 mm.
In tutto, se adottassimo il criterio: perforazione base x angolo a 90° (1,1) x penetrazione parziale/schegge (1,1?) x probabilità al 50% (se la probabilità era più alta, tipo l'80%, dicamo almeno al 1,1) = 33 mm per una V50, mentre la M39 ha 40 mm. Mi paiono ancora perforazioni deboli, tra il 10 e il 33% inferiori rispetto a quelle stimate normalmente, ma è possibile arrivarci almeno con la M39, a valori comparabili, per cui tutto dipende da come vengono stimate le % e le condizioni delle perforazioni, e dalla qualità dell'acciaio, ovviamente. Bisogna peraltro dire che è quasi impossibile perforare qualcosa che è esattamente a 90° in un campo reale, e quindi, se 30° sono troppi e 20° forse un pò troppi, direi che 15° siano adatti a descrivere una situazione che si possa realisticamente incontrare, dunque avremmo circa 30 e 36 mm pratici? Boh.
Considerando tutto, non mi pare una grande capacità di perforazione, stando a quel che dice l'esercito. Non si sa con che % i colpi dovrebbero penetrare, ma comunque questa è la capacità che si può attribuire a queste armi: probabilmente sono efficaci per minacciare seriamente corazze spesse solo 30-35 mm, al più 35-40 mm. Il valore teorico è sui 43-44 mm, almeno stando a quel che si dice in molte fonti. Ma è chiaro, a questo punto, che non sono certo misure ottenute con corazze inclinate a 30°!
Semoventi italiani:
75/18: HE : pochi mm
AP: 40 mm a 1.000 m
EP: è variamente indicata, per esempio 50 mm fino a 120 mm a 0° !
EPS: 70 mm a 30° a xxx m (max raggio: probabilmente sui 1.000 m per la dispersione). EP ed EPS sono più o meno comuni per i tutti i 75.
75/34: AP: probabilmente circa 80 mm a 500 metri
75/46: AP: probabilmente circa 90 mm a 1.000 metri
90/53: AP: probabilmente circa 100 mm a 1.000 m (con angolo di 90 o di 30°, a seconda delle stime; secondo le prove fatte ad Aderbeen, arrivava a 140 mm a 500 yd/450 m, angolo zero presumibilmente).
105/25: EPS: 100 mm a 30° (raggio massimo: probabilmente sui 1.000 m pratici)
Le granate da 90 mm EP ed EPS erano in sperimentazione nel '43 ma a quanto pare, mai adottate operativamente, del resto anche volendo gli unici mezzi che ne potevano trarre beneficio erano forse i semoventi M41, di lì a poco andati perduti in Sicilia, e i pochi affusti campali e autocannoni. Ma il proiettile AP (o APC, più probabilmente) era già efficace contro i carri britannici e comunque la differenza di perforazione non poteva essere molta, visto che l'HL tedesco da 88 mm era capace di perforare sui 90 mm a 30°.
Il potere di perforazione indicato, alle volte è di soli 70 mm (ok, persino poco...) e alle volte arriva a ben 230+ mm, che è assurdo.
E' importante notare, che in realtà le munizioni EP hanno una loro origine particolarmente 'tribolata': infatti, esse nascono come HEAT primordiali, come si vede bene dalla loro conformazione interna, con una zona cava semisferica nell'esplosivo. PERO', la spoletta è posteriore, e così, a causa di un certo 'ritardo', essa probabilmente stentava ad attivarsi in tempo. Questa combinazione, apparentemente del tutto erronea, faceva però sì che i proiettili tendessero spesso a schiacciarsi e a deformarsi prima dell'esplosione, infatti davanti avevano solo una cupola in lega leggera, più l'imbuto metallico posto nell'esplosivo. Una volta che queste munizioni, anche sparate a bassa velocità, scoppiavano, erano spesso (ma non sempre?) deformate, e questo dava alla testata una funzione 'squash-head' (HESH), che per i missili C/C moderni è sconosciuta, ma all'epoca era possibile. Per questo le EP hanno avuto indubbiamente successo. Però, le munizioni tendevano a comportarsi come un proiettile AP, perdendo potenza perforante mano a mano che la velocità calava e quindi scendeva la possibilità di deformarsi e spiaccicarsi contro le corazze! Per le granate da 47 mm, così, era possibile perdere potere perforante da 112 mm (?) a 0 (o 100) m circa, fino a circa 40 mm a 1.000 metri. E in genere erano così poco efficaci, che di fatto la loro gittata utile era talmente esigua 'da frustrarne i pregi', nonostante la capacità teorica di perforare, stando a certi dati (secondo me assurdi, in ogni caso) doppia rispetto alle AP normali.
Le munizioni da 75/18 invece ebbero successo, e il massimo dell'efficacia fu poi raggiunto dalle granate ancora più grandi, da 100 mm sopratutto, e forse lo stesso sarebbe valso anche per le 105 mm. Un ultimo sprazzo dello stellone, scrisse qualcuno in merito.
In seguito vennero fuori le EPS, apparse circa nel 1943, che erano delle vere HEAT con spoletta anteriore (pare di tipo tedesco).
E' per questo che non è praticamente possibile prevedere realmente come funzioneranno le EP contro un mezzo corazzato. Le cose sicure sono però almeno 3: 1)- raramente formavano il dardo HEAT, anzi era normale che non lo facessero; 2)- avevano una portata limitata (se non altro dalla capacità di deformazione, legata alla velocità) e 3)- avevano efficacia massima nei maggiori calibri (anche contro carri come il KV-1), e contro corazze mono-strato.
Esistono anche delle relazioni del 1943 in cui le EP da 100 mm vengono trovate efficaci contro il KV-1, con impatto a 15°, sulla torretta di questo mezzo, con forti scheggiamenti interni e in un caso, addirittura un piccolo buco formatosi attraverso la corazza.
Non è peraltro chiaro a quale tipo di KV-1 vennero tirate tali granate: i modelli erano tanti, e variavano da una corazza di 75 mm (tipi iniziali), a una da 110 o 120 mm (tipi intermedi), ad una da 75+35 mm (KV-1B, con corazze aggiuntive), ad una da circa 70-80 mm (KV-1S, il tipo alleggerito, ma dubito che ne fossero già disponibili degli esemplari). L'angolo anche fa un pò discutere: non è chiaro se i 15° fossero laterali oppure si riferissero all'inclinazione delle pareti della corazza della torre, che lateralmente, incidentalmente, sono a 15°.
Però, al contempo, nelle poche fonti a disposizione si dice che il 75/18 EP fosse inefficace contro i T-34, che in effetti non risultano ingaggiati da questo tipo di armi, almeno non con successi documentati. Certo che contro le corazze spesse, ma non inclinate, dei Cromwell, dovrebbe essere più facile l'effetto 'pronto', ma in tutta onestà non è così chiaro se sia davvero fattibile. Sopratutto, se è vero che le 75 EP perforassero solo 55 mm a 0°, e sopratutto considerando che le corazze bi-strato generalmente annullano o riducono grandemente gli effetti dei proiettili HESH/EP. E incidentalmente, questo tipo di corazze spessissimo costituivano lo scafo dei Cromwell. Si è letto anche che queste EP da 75 mm erano invece capaci di devastare i carri Crusader, ma questi ultimi, pur con corazze multistrato, erano provvisti di blindature molto ridotte con strutture ben più fragili, anche se un minimo inclinate. I Cromwell erano un avversario ben più duro, anche se per andare sul (relativamente) sicuro bisognerebbe avere i Cromwell o con corazze originali bistrato, oppure meglio ancora, con le corazze extra per un massimo di 101 mm, che potrebbe essere costituito addirittura da ben 3 strati d'acciaio. Questo potrebbe benissimo fermare le EP, e se è vero che i Cromwell VII avevano questa corazza e ne vennero realizzati (per ammodernamento dei tipi precedenti) circa 1.500 unità, allora 'saremmo a cavallo', almeno dal punto di vista inglese. Il fatto che questi carri non abbiano fatto parlare di sé non è importante: il Cromwell nel 1944 era ancora nel modello basico, e subì gravi perdite. Verso la fine della guerra arrivò l'Mk VII, e le due cose (migliore corazza dell'VII, e gravi perdite del Cromwell nel 1944), non sono quindi in contraddizione dal nostro punto di vista.
Gittata utile (molto esemplificata), ingaggio frontale:
M13: 0 m(AP) -------------------------------> 500 m (EP, forse solo scafo? EPS: probabilmente simile in gittata utile) :Cromwell
M13: (2000 m+) <--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------:Cromwell
M13: 0 m (AP) ------------------------> 300 m (? solo con le EP vs scafo; EPS: forse max 500 m?) :Comet
M13: (2000 m+) <--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------:Comet
M13: ------------------------> 300 m (? solo con le EP o EPS vs torretta) : Sherman
M13: (2000 m+) <--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------: Sherman
M40: ----------------------------------------------------------------------------------> 1000 m (? solo EP) : Cromwell
M40: (2000 m+) <--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------: Cromwell
M40: ---------------------------------------------------------------> 800 m (? solo EP o EPS vs scafo) :Comet
M40: (2000 m+) <-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------: Comet
M40: -----------------------------> 400 m (? solo EP/EPS vs torretta) : Sherman
M40: (2000 m+) <------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------: Sherman
Queste portate sono più che altro teoriche, ma bisogna considerare che la granata M61, a 90° e con il 50% di probabilità di penetrazione, era capace di perforare ben 60 mm a 3.000 m di corazza indurita e 47 omogenea. Non so nel dettaglio il livello di corazza degli M13 (apparentemente erano provvisti di piastre da 210-230 Brinell omogenee, con un massimo di 280 nella zona, probabilmente di tipo indurito, della lamiera della trasmissione, ricurva), ma essi non avevano più di 42 mm e nello scafo era anche peggio: non oltre 30 mm. Per cui, almeno dal punto di vista balistico, non c'era storia. E i Cromwell erano provvisti praticamente della stessa munizione con la stessa velocità, quando usavano il cannone da 75 mm.
E i Cromwell con il cannone da 57 mm, riuscivano anche a fare qualcosa di meglio.
E i Comet con il cannone da 77 mm erano capaci di fare MOLTO meglio.
E questo senza nemmeno consideare i proiettili APDS (vabbé, erano poco precisi alle lunghe distanze e poi facevano dei buchi piccoli, via...).
Anche se in pratica è più probabile l'apertura del fuoco a circa 1.000 metri, o nel caso dei Comet, a circa 1.200 metri (idem per gli Sherman con il pezzo da 76 mm); questo fattore limitava molto di più i mezzi con i cannoni di grosso calibro che quelli con le armi più piccole o a velocità iniziale più bassa. Ma anche così, tenendo conto cioé della difficoltà di vedere, stimare le distanze, e correggere il tiro, che inevitabilmente i carri dell'epoca avevano tirando oltre 1 km, la loro superiorità era notevole. Se le relazioni dei comandanti italiani, come quello della divisione Littorio, dicevano che già a metà 1942 i carri inglesi potevano sparare da distanze 'quasi doppie rispetto ad un uso sensato del pezzo da 47 mm' dei carri M, la situazione era seria. Per giunta, gli effetti distruttivi di quelle granate erano molto superiori rispetto ai cannoni di calibro ridotto già presenti nei carri d'inizio guerra.
Se poi c'era da tirare davvero a forti distanze, allora era anche peggio: persino i carri Grant, con i vecchi proiettili M72 e con la b.d.f. da circa 30 calibri, erano capaci di perforare, a 2 km, qualcosa come 31 mm di FH oppure 45 di RHA, ovvero quanto bastava persino da lì, sia pure ad angolo 90° e con solo il 50% di successo, per minacciare seriamente la corazza dei carri M, e quindi quel che c'era dietro. I semoventi non erano molto migliori, almeno quelli iniziali (25+25 mm oppure un monoblocco da 50 mm, pressochè verticali). Bastava cambiare la munizione passando dalla AP M72 all'APC M61 (che strano ma vero, era di fatto successiva) per ottenere 59 mm FH o 52 RHA (NB: le granate APC perforavano le corazze indurite superficialmente in maniera nettamente migliore di quanto riucissero a fare contro quelle omogenee, oltretutto probabilmente più economiche; ragion per cui, dopo il 1940, la diffusione dei proiettili APC o APBC, del resto già esistenti per le corazzate da alcuni decenni, renderà sempre più rare le corazze FH).
Bisogna considerare che i carri inglesi, già nel 1942, spesso attaccavano sparando da 1.500 metri di distanza, poi serravano fino a 1.000 metri, ed eventualmente manovravano sui fianchi fino a 200, oppure frontalmente fino a 400, tanto erano i più veloci (almeno contro i mezzi italiani), per cui potevano sempre scappare se c'erano problemi, ma solo alle loro condizioni, così come potevano inseguire i carri italiani che erano ben più lenti.
Da 1,5 km, c'é da ricordare, i cannoni da 90/53 ben difficilmente avrebbero potuto distruggere i Cromwell, almeno quelli con le corazze aggiuntive (nonostante le farneticazioni di Warthunder e friends, la penetrazione riportata è di 100 mm a 1 km, anche se forse ha 30° incorporati, che non è detto però non accadano anche nel mondo reale e quindi, chi dice che il Cromwell, ora blindato come un Tigre, sia vulnerabile oltre 1.000 metri, persino contro le 90/53 AP?).
Almeno come puro rapporto di forza effettivo, in pratica i carri con il 75-76 mm erano capaci di finire le munizioni prima che i carri M o persino i semoventi potessero arrivare a distanza di tiro utile!
CROMWELL vs M41
Dato che il numero dei contendenti è simile, poniamo pure un battaglione per ciascuna parte: 3 compagnie più i comandi, totale circa 40 carri armati.
I Cromwell avvistano i loro contendenti a distanza di circa 2 km, così come a loro volta vengono avvistati. I polveroni si alzano al cielo ed è facile vedersi a distanza elevata. Ma questo raggio d'azione è troppo per colpire con sufficiente precisione i nemici. Meglio serrare. Da una parte vi sono i Cromwell standard (cannone da 75 mm, niente corazza extra: in pratica, il peggio che poteva essere per il loro partito); dall'altra, vi sono circa 40 mezzi su scafo M41, di cui una compagnia ha una dozzina di semoventi da 75/18, mentre le altre due hanno i carri M14. Se i Cromwell non sono nulla di speciale, anche i loro oppositori sono piuttosto 'standard', del resto i carri M42 e gli scafi M42/43 sono rari, ancora di più lo sono i P26; va detto che poteva anche andare peggio, con i carri M13 e i semoventi M40.
I Cromwell si avvicinano velocissimi fino a circa 1.000 metri di distanza dai loro avversari, ideale per sparare con la massima efficacia. Probabilmente si sono già accorti di avere a che fare con cannoni corti da 75 mm (non dev'essere poi tanto difficile riconoscere i semoventi italiani con questo pezzo dagli altri, 'bassotto' incluso) e certo con i carri M 13 o 14, questi ultimi migliori solo perché più veloci di circa il 10%.
A quel punto i Cromwell si dispongono su tre compagnie, in formazione aperta, per dare la maggiore potenza di fuoco possibile da parte di tutti i mezzi inglesi.
Dall'altra parte, gli italiani fanno lo stesso: la compagnia semoventi al centro, avrebbe impegnato con tiri a lungo raggio gli oppositori, mentre le due compagnie carri, sistemate ai lati per non disturbare visivamente i semoventi (essere 'bassi' non ha solo vantaggi), avrebbero attaccato di lato, come le chele di un gigantesco scorpione.
Così abbiamo una formazione del tutto speculare, in stile quasi da partita di calcio. Del resto non è poi strano: entrambi i contendenti si sono avvistati da grande distanza e quindi avevano modo di disporsi al meglio della loro capacità.
Le compagnie italiane di carri M iniziano a partire alla carica, più o meno quando quella semoventi si ferma al centro della formazione, per cominciare i tiri di aggiustamento contro i carri inglesi. Le due compagnie sono quindi gli elementi dinamici del confronto, ma è al centro che si decide tutto.
I semoventi e i Cromwell della compagnia al centro aprono il fuoco più o meno in contemporanea. Data l'enorme distanza (dal punto di vista dei semoventi) è chiaro che non vi sia molto da sperare in termini di precisione, ma è sempre possibile colpire il bersaglio. Solo che bisogna considerare che per una granata a bassa velocità iniziale percorrere sui 1.000 metri significa circa tre secondi di volo con traiettoria che si innalza fino a circa 60 metri sul terreno, per cui bisogna calcolare la distanza con precisione. Il sistema di puntamento a 1,25x (!!) non aiuta molto in questo, certo meno del sistema 3x dei Cromwell. Questi ultimi sparano un proiettile più veloce, per cui riescono a giungere a segno in circa due secondi dallo sparo, con una triettoria molto più tesa e meno influenzabile da vento laterale o da errate stime della distanza.
I Cromwell usano delle normali APCB, mentre tra i tre tipi di granate a scelta dei semoventi, la EPS sembra la migliore: ma con 70 mm perforabili a 30° non c'é da scialare, tanto che i colpi che centrassero la torretta avrebbero forti difficoltà a penetrarla. Le munizioni sono a cartoccio-proietto con la granata del pezzo da 75/13 ma il bossolo dei tipi da 75/27 (almeno così ho capito dalla descrizione), solo che la canna più corta riesce a mandare i colpi appena in 'supersonico'.
Per darsi un pò di protezione in più, i Cromwell mettono il loro scafo leggermente inclinato rispetto ai semoventi; idealmente, dovrebbe essere tra i 10 e i 30°, ma bisogna dire che così allarghi il bersaglio utile e rendi più facile colpire i cingoli. Beh, sempre meglio che sfondare la corazza.
Alla prima salva, i circa 12 M41 mettono a segno un colpo su di un Cromwell. Il proiettile centra la torretta, ma non riesce a fare danni netti. Il mezzo resta tuttavia per il momento fuori gioco, ma entro qualche decina di secondi tornerà 'on line'. Dal canto loro, i Cromwell centrano a loro volta un solo M41 e incredibile ma vero, non riescono a metterlo fuori uso, pur avendo teoricamente la potenza per farlo e pure in maniera abbondante.
Alla seconda salva, circa 6 secondi dopo, i Cromwell anticipano i semoventi e ne colpiscono tre; due di questi vengono messi KO, uno addirittura esplode e quindi soltanto il terzo veicolo sopravvive ed è ancora operativo.
Alla terza salva, più o meno in contempranea, i Cromwell colpiscono altri 4 semoventi italiani, mentre i 10 semoventi superstiti (probabilmente solo 8-9 in quel momento sono tuttavia capaci di rispondere al fuoco), riescono a tirare a segno un proiettile su di un Cromwell, stavolta colpendolo sulla parte anteriore, che viene penetrata nonostante l'angolo orizzontale, e il carro viene messo fuori uso anche se non distrutto. Da parte italiane esiste però la messa KO di altri 2 semoventi e altrettanti danneggiati, ma ancora capaci di combattere.
Alla quarta salva, i circa 10 Cromwell ancora operativi riescono a demolire le possibilità degli ultimi 8 semoventi ancora attivi, prima che questi possano rispondere al tiro: la metà dei semoventi viene colpita e di questi tre vengono distrutti o messi KO. Dopo di che, i semoventi sparano ancora e riescono a mettere KO un Cromwell colpendolo stavolta proprio alla torretta. Un altro Cromwell, invece, viene beccato su di un lato ma con una tale angolazione da non riuscire a penetrare.
Alla quinta salva, i Cromwell riescono a distruggere altri due semoventi e a colpirne almeno un altro, al che i pochi superstiti capiscono l'antifona e fanno retromarcia cercando di fuggire. Tuttavia uno di essi, così come un carro comando, verrà eliminato dal tiro micidiale dei Cromwell che continuano a sparare attraverso il polverone.
E gli altri carri? I Cromwell delle due ali, sintetizzando, aprono il fuoco a circa 900 metri e devono di fatto impedire ai carri italiani di scendere a circa 500 metri, distanza a cui potrebbero essere pericolosi. I Cromwell sparano con i carri italiani che ogni volta fanno circa 30-50 metri nell'intervallo, perché gli M14 stanno viaggiando a circa 20 km/h, ovvero 5-6 metri al secondo, quando il totale da percorrere è di 400, ovvero sui 70-80 secondi.
Alla prima salva, i circa 25 Cromwell riescono a colpire 2 carri italiani, a circa 900 metri; alla seconda, a circa 850, ne fanno fuori altri 3; a 800 metri ne beccano altri 3, e a 750 metri arrivano a 4, totalizzando in pochi secondi ben 12 kill, circa il 50% del totale dei carri italiani coinvolti nell'eroica carica. Alcuni M rallentano per sparare qualche colpo, altri sparano in movimento, qualcuno invece da fermo, perché capiscono che i loro semoventi oramai non li sostengono più. Ma a 700 metri i Cromwell sono capaci ancora di eliminare praticamente tutti i carri italiani rimasti, distruggendone 5 in pochi secondi senza che essi siano stati ancora molestati seriamente, nemmeno dalle granate EP (forse c'erano anche le EPS, ma è difficile visto che gli M14 sono spariti in genere, prima che queste diventassero disponibili).
L'ultima mezza dozzina di carri, ovvero circa il 25% del totale iniziale, scappa via (istinto di sopravvivenza, come dargli torto!), mentre i Cromwell gli sparano ancora dietro. A quel punto i mezzi italiani hanno lasciato circa 30 dei loro camerati sul terreno, mentre solo 3 Cromwell sono stati colpiti e di questi solo due sono KO, ma non distrutti (!!).
A quel punto, i quasi 40 Cromwell possono cominciare la caccia d'inseguimento ai circa 3 semoventi, 2 carri comando e 6 carri normali rimasti agli italiani. Con la loro velocità li raggiungono rapidamente e li prendono in mezzo tra due fuochi. Per gli italiani è la fine, ma prima riescono, con uno dei semoventi, a mettere a fuoco uno dei Cromwell, l'unico perduto totalmente, probabilmente colpendolo su di un fianco. Se non ci fosse stato l'inseguimento finale, i britannici si sarebbero potuti accontentare di un miglior rateo di vittorie: perdite, rimandando il regolamento di conti ad un'altra occasione.
In tutto abbiamo circa 40:3 come rateo di successo, ovvero sul 13:1 o 12:1 se si escludono i mezzi comando. Ma dato che i Cromwell sono rimasti sul campo di battaglia, possono recupeare tutto quel che il nemico ha lasciato in giro, così come i loro. Benché i mezzi nemici non siano riutilizzabili di fatto, è senz'altro possibile rimettere in sesto i Cromwell non troppo danneggiati. Così l'effettivo bilancio sale all'astronomica cifra di 40 (o 36): 1.
L'evento decisivo è stato lo scambio di colpi tra compagnia semoventi e compagnia carri. Rivediamo come è andata:
EFFETTIVI ANDAMENTO TEORICO ( i mezzi colpi ma non KO saltano un turno di fuoco)
1a salva: 1 colpo 1 colpo 7 colpi (5 KO) 6 colpi (3 KO) (12:12 tirati da Cromwell e Semoventi)
2a salva: 3 colpi (2 KO) 4 colpi (3 KO) 3 colpi (2 KO) (6:5)
3a salva: 4 colpi (2 KO) 1 colpo (1 KO) 4 colpi (3 KO) 2 colpi (1 KO) (6:4)
4a salva: 4 colpi (3 KO) 2 colpi (1 KO) 3 colpi (1 KO) 0 (5:1)
5a salva: 3 colpi (2 KO)
% colpi: 27% 12% 62% 50%
Notare come la % di colpi a segno sia risultata in maniera molto minore del previsto. E' possibile, perché nel corso del combattimento le difficoltà aumentano, specialmente in contesti così 'affollati', rispetto al tiro in condizioni ideali. Ad ogni modo, tirando con maggiore precisione circa 54 colpi contro 33, la vittoria non poteva che essere dei Cromwell. Il fatto che questi ultimi abbiano sparato con una maggiore velocità di tiro e con una traiettoria più tesa li ha aiutati molto a trovare subito la giusta distanza e a correggere il tiro, ecco perché hanno ottenuto in proporzione più successi dei loro antagonisti. Da notare che questo è un modello comunque semplificato: per esempio, si ipotizza che ogni colpo a segno sia contro un bersaglio diverso, cosa non necessariamente vera, specie quando la differenza numerica si fa sentire.
Comet vs M41
Qualcosa di simile si può rilevare anche con i Comet. L'unica vera differenza è che i Comet sono molto meno numerosi, per cui è necessario ridurre il totale della loro forza di combattimento. Adesso, infatti, ad affrontare il battaglione M, davanti a loro, vi sono solo i Comet di una compagnia. Potenti, veloci, ma con la loro corazza frontale dannatamente incapace di mostrare alcuna inclinazione verticale, l'unico punto debole di tutto il veicolo, benché un pò meglio dei Cromwell. Che però 1.000 Comet siano meglio di 3.000 Cromwell è tutto da dimostrare.
Scenario simile a quanto sopra, così non devo ripetermi.
I mezzi italiani, però, sono stavolta ingaggiati da 1.200 metri anzichè da 1.000. I Comet potrebbero fare anche di meglio: 1.500, 1.600, 1.800, 2.000 metri. Ma per impedire agli italiani di scappare oltre orizzonte, li lasciano avvicinare. Tanto, se già a 1.000 metri i pezzi da 75/18 hanno troppa dispersione, non c'é ragione di temere che ne abbiano poca a 1.200 metri (4.000 ft), e anche se fossero semoventi con cannoni da 75 lunghi, da quella distanza non potrebbero bucare nemmeno lo scafo del Comet, per non dire della torretta, ora non solo più spessa, ma anche con un accenno di inclinazione delle piastre.
I cannoni da 77, infine, hanno la stessa munizione del 17 pdr ma con una canna più corta e- a seconda delle versioni- una carica di lancio meno potente, ma comunque superiore rispetto a quella dei pezzi da 75. Particolare notevole, a differenza dell'assurda mancanza nei Cromwell, qui è possibile usare gli APDS. Questi ultimi sono tuttavia superflui contro i carri italiani, e sono meno precisi e letali quando colpiscono, per cui meglio avere i proiettili AP normali, capaci di distruggere ogni mezzo italiano entro circa 2 km.
I Comet si suddividono in tre plotoni: sono tutti contro i semoventi, giustamente identificati come gli unici seri oppositori; in alternativa, solo quello centrale ha il compito di fermare i semoventi, quelli laterali devono fermare i carri. Non è certo cosa facile, ma anche così, è sempre possibile fare qualche danno e perdita, per poi scappare dietro una cortina nebbiogena e distanziare gli inseguitori a 40-50 km/h. E poi, magari, ricominciare l'azione daccapo.
Prima salva: i Comet sparano efficacemente da 1.200 metri e colpiscono subito uno dei semoventi da 75/18. Però, nonostante la sagoma un pò più alta dei Comet, nessuno dei semoventi italiani riesce a beccarlo inizialmente.
La seconda salva vede i Comet avventarsi sugli 11 semoventi rimasti: 3 di questi vengono colpiti e 2 eliminati. Solo poco dopo un semovente mette a segno un colpo ma sulla torretta del Comet, senza alcun danno.
La terza salva vede i Comet sparare ancora per primi, contro non più di 9 semoventi ancora attivi. I cannoni inglesi centrano 4 semoventi e ne mettono KO 3, non c'é partita in pratica, ora hanno dimezzato il totale.
I semoventi sparano con ritardo e uno dei sei colpi circa sparati riesce a colpire un altro Comet, danneggiandolo ma senza metterlo KO, a causa di un colpo arrivato sulla corazza frontale, ma a 20° di angolo non ha avuto effetto. Il carro è ancora capace di colpire.
I Comet continuano l'apertura del fuoco e con la loro quarta salva eliminano altri 3 carri su 3 colpiti da uno (o più?) dei loro colpi.
A quel punto la distruzione (75%) è tale che i semoventi sono costretti, magari proprio ora che potrebbero aggiustare il tiro, a scappare. Non che ce la facciano: i Comet continuano a tirargli contro e ne beccano almeno un altro.
Alla fine, dopo appena 5 salve, pari a circa 50 secondi scarsi, i Comet hanno eliminato 10 semoventi su 12, contro due veicoli danneggiati.
Questo da solo basterebbe per fermare la carica dei poveri carri M, che sono ancora a circa 1.000 metri, ma in realtà questi stanno ancora arrancando verso l'obiettivo. I Comet, che data la distanza, hanno anche un pò lo scafo sotto rispetto alla vista, sparano anche contro di essi: 10-12 colpi alla volta, ogni circa 50 metri di avanzata, il 20% va a segno: significa eliminare 2 carri a 950 metri, 2 a 900 metri, 3 a 850 metri; la distanza si riduce e a 800 metri i carri M fermati sono addirittura 4; a 750 metri diventano 6 (!!!!) e a 700 metri altri 5 (soltanto..). Totale: 22 su circa 25 mezzi, gli altri in fuga.
I Comet prendono l'iniziativa e inseguono i circa 10 mezzi italiani in fuga e li distruggono, pur restando a distanza, tanto che i semoventi nemmeno riescono a centrarli in questa fase, come invece è accaduto ad un Cromwell.
Lo scambio colpi quindi ha visto: 1a salva: 1:0; 2a salva: 3:1; 3a salva, 4:1; 4a salva: 3:0.
SE in alternativa, i Comet avessero mandato il plotone centrale contro i semoventi ma non il resto dei mezzi? Allora abbiamo altre questioni, che potrebbero essere schematizzate così:
1a salva (di tutti i mezzi inglesi): 1 semovente e 2 carri vs 1 Comet colpito ma non KO
2a salva: 1 semovente e 2 carri vs 0
3a salva: 1 semovente e 3 carri vs 1 Comet colpito ma non KO
4a salva: 1 semovente e 4 carri vs 1 Comet KO
A quel punto la situazione diventa critica per il plotone Comet di centro, avendo 3 carri colpiti su 4, anche se solo 1 è fuori uso. Gli altri carri, però, hanno già eliminato ben 11 carri armati nemici, quasi la metà del totale. I rinforzi, in altre parole, sono vicini!
5a salva: 1 semovente e 4 carri vs 0
6a salva: 1 semovente e 5 arri vs 1 Comet colpito (ma non KO)
A quel punto si verifica, o si dovrebbe verificare, un'inversione importante: la forza dei carri medi, scesa fino a circa 900 metri, forse scarsi, è costretta a ripiegare dopo avere preso ben 20 carri su circa 25, ergo l'80% dei mezzi eliminati, che qualifica l'azione come disastro.
I semoventi, invece, sono ancora circa mezza dozzina attivi, contro appena 3 carri inglesi, almeno alcuni dei quali, se non tutti, già colpiti almeno una volta. I Comet rischiano di non farcela di quel passo, anche se di fatto i loro nemici rischiano più di loro visto che le perdite definitive sono ora il 50% contro il 25%.
A quel punto un plotone di Comet ruota le torrette verso i semoventi e comincia ad aprire il fuoco: nelle successive 2 salve riuscirà a beccarne 3 esemplari, che si aggiungono ad un altro preso dai Comet del primo plotone, giusto giusto per compensare un altro Comet preso da una cannonata, e messo sostanzialmente KO per i danni subiti. Il rischio di annichiliazione però è annullato a questo punto, perché ai 7 semoventi eliminati dai Comet che tirano 1 contro 3, si sono aggiunti altri 3 semoventi eliminati dai loro compari. A quel punto i resti del battaglione misto scappano via con i Comet al loro inseguimento. Le perdite almeno parziali sono due Comet e probabilmente altrettanti danneggiati, mentre fino a quel punto sono rimasti sul campo di battaglia circa 30 carri e semoventi italiani, un rapporto di circa 15:1.
Considerazione: in effetti delle due una: o si decide di sparare tutti insieme sul nemico più pericoloso ignorando l'altra parte, per quanto più numerosa, oppure si inizia l'azione di fuoco a distanze ancora maggiori, per esempio a 1.500 metri, dove i semoventi sarebbero del tutto incapaci di sparare con precisione contro i Comet. Ammesso, beninteso, che i semoventi potessero tirare da circa 1.200 metri con una qualche precisione controcarri, cosa che a mio avviso è molto opinabile. Inoltre in questa simulazione non ho nemmeno dato ai Comet il vantaggio della maggiore cadenza di tiro, diciamo sui 8-10 c.min contro 3-6 c.min pratici dei semoventi (la stessa artiglieria originaria, pare, aveva solo 6-8 c.min anche se mi sembra strano visto che cannoni capaci anche di 15-20 c.min erano già presenti da decenni, vedi il Mod 97 francese).
In ogni caso è chiaro l'outcome: i Comet, così come -a parità numerica, i Cromwell, con il loro cannone più potente e la corazza superiore sono capaci di reggere botta ai mezzi nemici con grande autorevolezza e i carri M sono più un fastidio che un'arma bellica efficace.
Per mettere in difficoltà questi carri ci vorrebbero quindi i semoventi con i cannoni da 75 lunghi, anche perché penso che i 105 mm, benché migliori balisticamente dei 75 corti, siano più lenti nel tiro e con una gittata utile non necessariamente migliore nel tiro c.c. Del resto sono certo nemici più difficili, ma nonostante tutte le loro migliorie, inclusa una corazza inspessita e un motore più potente, persino una sagoma leggermente più bassa (ma più larga e lunga), restano pur sempre mezzi non specializzati nella lotta c/c e negli scontri a lunga distanza non c'é nulla di meglio di un cannone ad alta velocità iniziale, come testimoniato anche dall'evoluzione degli stessi semoventi italiani e degli StuG tedeschi, i quali usarono i pezzi da 105 o 150 principalmente per appoggio al fuoco, mentre per i compiti controcarri impiegarono cannoni da 75 e 88 lunghi fino a ben 70-71 calibri.
Basti dire al riguardo che i carri tedeschi Tiger avevano un cannone così micidiale -il pezzo da 88/55 'cugino' del Flak che gli dava una precisione (e potenza) eccezionali. Stando ai test britannici, potevano mettere a segno cinque colpi consecutivi da 1.100 metri. E questo, beninteso, con un bersaglio di appena 41x46 centimetri, vale a dire solo una frazione della torretta di un carro armato!
Altri casi
Questi esempi sono già interessanti, visto che consentono una grande quantità di incroci. Consideriamo che questi carri rappresentano generalmente parlando formazioni a base di battaglioni, o anche di brigate, reggimenti o divisioni, per esempio un reggimento o brigata con 3-4 battaglioni, una divisione con 1-2 di queste formazioni per un totale di 4-5 battaglioni di circa 40 mezzi l'uno. Ma in pratica, gli scontri avvengono essenzialmente a livello di battaglione (perché? Perché è più facile coordinarli rispetto a masse maggiori), o anche in numeri minori. Nel caso dei Comet, in pratica, accade che vista l'inferiorità numerica, i carri sono spesso a livello di compagnia contro battaglioni interi. O quanto meno, devono soffrire attacchi successivi da forze di riserva.
Quanto al confronto Cromwell: altri mezzi:
- con i semoventi da 75/34 M42, è una battaglia durissima: i cannoni da 75/34 sono praticamente uguali ai pezzi inglesi, entrambi tirano proiettili da circa 6,5 kg a circa 620 m/sec. Penetrano circa 70-75 mm a 1 km di distanza (oppure, stando a certe fonti, circa 50 mm a 30°). Il semovente da 75/34 ha dalla sua la sagoma minore. Ma solo quella.
Dal canto suo, il Cromwell ha una maggiore cadenza di tiro, avendo un pò più di spazio nel veicolo per manovrare le munizioni, cosa presumibilmente più importante che nel tipo da 75/18 dati alcuni particolari nuovi (il cannone ha un otturatore più grosso, le munizioni hanno un bossolo più lungo e pesante: se il pezzo da 75/18 aveva davvero il bossolo da 75/27 avrebbe avuto teoricamente circa 500 m/sec con i pezzi da 75/27, ma nel nostro caso ha una canna più lunga ma non può da sola aumentare la Vo da 500 a 620 m/sec!) e sopratutto il fatto che ha tre uomini in torretta (cannoniere, caricatore, capocarro) contro due (caricatore/radiofonista e capocarro/cannoniere: 4 compiti per 2 uomini soli!). Avere un uomo che fa il caricatore (e nient'altro) è fondamentale per la cadenza di tiro, anche se il pezzo è analogo in termini di cadenza di fuoco. In altre parole, i due cannoni sono simili in tutto, probabilmente entrambi hanno l'otturatore semiautomatico. Ma il carro Cromwell è più rapido nel tiro. Poniamo che questo permetta da un lato, al semovente, nonostante le munizioni più grandi, di passare da 6 a 8 c/min (33% extra), ma questo non è ancora al livello del carro Cromwell che arriva a 10 c/min pratici (ovvero un valore del 25% maggiore). Malgrado le dimensioni minori, quindi, non c'é un vantaggio diretto per il semovente M42: da un lato la probabilità di colpirlo è più bassa, dall'altra il Cromwell spara con maggiore ritmo. In più per il Cromwell c'é il mirino 3x, anziché un sistema molto meno potente, che probabilmente è 1,25x. Il che significa che un mezzo da 1,8 metri diventa alto 5,4 metri, mentre il Cromwell viene visto alto 3 metri. Io direi che il Cromwell è avvantaggiato. Poi c'é il discorso sulla corazza: secondo alcune fonti, l'M42 aveva 70 mm, nel qual caso sarebbe analogo al Cromwell. Ma secondo molte altre, che io nell'insieme considero attendibili, la corazza è ancora solo di 50 mm. E questo avvantaggia il Cromwell, che da 1.000 metri è ancora in grado di eliminare il semovente restando a sua volta probabilmente immune sia nella torretta, purché non sia colpita esattamente in perpendicolare (anche se è puntata verso il nemico, è pur sempre lecito pensare che essa venga colpita con 5-10° di angolo); e sia nello scafo, purché inclinato diciamo di 20-30°. Il semovente, invece non ha scusanti e con 50 mm appena, è vulnerabile fino a circa 2 km. Per questo il Cromwell è avvantaggiato. Nel caso in cui il Cromwell si confronta con questi mezzi, è facile pensare che vinca per un valore di almeno 2:1. Le granate EP o EPS sono pericolose, ma se è vero che esse vanno a solo 310 m/sec, come scritto nel sito tarrif.net, allora la loro precisione non è certo eccellente. Probabilmente è il valore delle granate EPS, ma del resto non è chiaro se per questi semoventi così recenti (primavera del '43) fossero previste anche le EP. Queste ultime erano senz'altro lente, nel caso del semovente da 75/18, si parla di appena 290 m/sec. Anche così, quest'arma è stata usata con successo, come sappiamo. Ma non è certo una cosa buona per la precisione di tiro, specie a media e lunga distanza! Lì sarebbe utile usare la granata perforante, ma questa non è sufficiente per eseguire la penetrazione delle corazze più spesse, in pratica o becchi il carro di fianco, oppure è difficile,da 1 km, trovargli un punto debole. E certo, questo per il Cromwell è una buona notizia, specie considerando quant'é piccolo. E' chiaro che una granata da 75, tirata in subsonico (circa 300 m/sec) e con una massa inferiore rispetto allo standard delle armi di quel calibro, circa 1/3 in meno. Specie se c'é un pò di vento al traverso il proiettile non è molto preciso, non potrebbe esserlo volando per oltre 3 secondi solo per raggiungere 1 km.
-con il semovente M43 da 105/25 è un discorso più duro, la granata è più potente, è più veloce (anche le EP/EPS), ma comunque resta lenta, specie considerando che è circa il 10% più leggera del normale da 105 mm; inoltre il proiettile è lento (circa 390 m/sec). Tenete presente che la distanza di tiro c/c dell'obice americano da 105 mm, installato sullo Sherman, è di circa 700-900 m/sec, e le dimensioni e velocità del proiettile sono appena inferiori: 13,25 kg e 381 m/sec, qualche etto e qualche metro al secondo in meno. Nel caso dell'obice non si riesce probabilmente ad andare oltre gli 800-1000 m. Come potenza, grazie alla granata EP, è possibile eliminare i Cromwell. Inoltre il semovente è dotato di una corazza più spessa del 40-50% (sui 7 mm). Questo rende difficile la vittoria del Cromwell, ma il semovente italiano ha una cadenza di tiro inferiore rispetto a quella del pezzo da 75 mm, almeno così penso dovrebbe essere visto che si tratta di manovrare una granata che pesa quasi 10 kg in più (senza considerare il bossolo) di quella da 75 mm. Non è una cosa da poco: nel caso dello Sherman, il tiro è di circa 2-3 cp/min. Questo spiega come mai, nonostante la potenza di perforazione molto maggiore di quella del pezzo da 75 mm, lo Sherman 105 non è stato mai pensato seriamente come cacciacarri, al punto che ad un certo punto ebbe persino batterie lanciarazzi oppure ebbe poi il cannone da 76 mm inglese o americano. Per cui il pezzo da 105 è solo un palliativo. Io direi che è una battaglia in equilibrio, probabilmente finisce pari.
-con il semovente M43 con il pezzo da 75/34 la situazione è più dura perché provvisto di maggiore cadenza di tiro e precisione. Con il pezzo da 75/46 è anche peggio. Probabilmente quest'ultimo, con corazza ulteriormente rifinita e inspessita, è l'unico che possa battere nettamente il Cromwell grazie alla potenza del cannone. Infine, anche con il pezzo da 75/34 la corazza è comunque più spessa, paragonabile solo a quella del Cromwell con blindature aggiuntive. Il semovente con il 75 lungo è quindi un mezzo superiore. Ma ce ne sono pochi, appena una compagnia!
-con il semovente M41 è diverso ancora: il cannone è capace di perforare il Cromwell da almeno 1,5 km, però il semovente di suo, per quanto basso, è lento e sopratutto è sprotetto.
Cosa si fa con questi mostri? I Cromwell non devono più avvicinarsi più di tanto ad essi. 1 km non era scontato: era il miglior compromesso per avere un tiro veloce, potente e penetrante ma senza scendere sotto distanze troppo ridotte per non essere vulnerabile a sua volta: tirare proprio al limite della gittata utile dei pezzi da 75/18, sfruttando l'allungo della propria arma che ha il doppio della velocità dei colpi nemici.
Quindi il tiro dev'essere, per quanto possibile, portato da distanze elevate. Nel caso del pezzo da 90/53, usare il tiro rapido sia delle munizioni perforanti che quelle esplosive.
Questo è un punto; un altro è quello di tirare tutti insieme contro il nemico, a queste forti distanze. Così, per esempio, un battaglione di Cromwell può sparare contro i semoventi di una compagnia ed eliminarli basandosi sulla propria superiorità di fuoco, per non parlare della possibilità di sparare dai lati del mezzo. Questo è più facile in questi contesti, perché hai tutte le unità che possono sparare contro un obiettivo singolo, con un fuoco incrociato. Questo aumenta la probabilità di colpire l'avversario e sopratutto di farlo dai fianchi. Se viene fatto così, in pratica, i Cromwell possono sparare da circa 1 miglio centinaia di colpi, rendendo impossibile ai semoventi di continuare ad avvicinarsi per sparare a loro volta. Devono fermarsi, ma questo significa che a quel punto stanno fuori tiro contro i Cromwell. Solo i pezzi da 90 e da 75 lungo possono ovviare a questo discorso, ma sono pochi e per giunta, i pezzi da 90 sono su scafo inadeguato, sprotetto e con solo 6 o 8 colpi disponibili pronti al tiro.
Tanto per intenderci: se una compagnia di pezzi da 90 mm arriva a tiro, può sparare circa 100 colpi contro i Cromwell. Probabilmente questo significa sparare, con questi mezzi, se è possibile, circa 100 colpi da circa 1,5 km. Probabilmente questo significa, in pratica, forse solo il 10% dei colpi a segno. Ma da quella distanza, con circa 80 mm di corazza penetrabile, è al limite anche per il pezzo da 90 mm se deve affrontare il Cromwell (76 mm frontale torretta, scafo 63 mm, ma usualmente inclinato sui 20-30°). Se tutte le compagnie sparano contro questa, però, è probabile che se questa riesce a tirare fino a 100 colpi circa, al contrario i Cromwell probabilmente nel contempo possono tirare almeno 400 o 500 colpi. Per cui facilmente eliminano il gruppo dei semoventi da 90, per poi concentrarsi contro i carri M che sono in avvicinamento e si trovano senza protezione a lungo raggio.
Nel caso dei semoventi M43 è comunque difficile, perché hanno una corazza robusta, ma se possono essere attaccati dai Cromwell su distanze medie e dai fianchi, è possibile eliminarli o quanto meno rendergli la vita difficile, danneggiarli o costringerli alla difensiva. A questo punto è possibile concentarsi contro i carri M, che da soli sono perduti per definizione contro mezzi simili.
Quanto alle tattiche difensive, i Cromwell sono capaci di combattere anche in manovra. Purtroppo non possono tirare in movimento, ma possono scattare via. Se i proiettili si avvicinano troppo, i Cromwell scattano dal posto dove sono e si spostano rapidamente, di 100-200 metri o anche di più magari anche emettendo cortine nebbiogene (con i candelotti che hanno in dotazione), e a quel punto si riposizionano e ricominciano a sparare, dopo avere rovinato un pò la vita ai cannonieri nemici.
Quanto alla disposizione tattica: sarebbe interessante avere il numero dei carri Cromwell con corazze extra. Se questi sono abbastanza numerosi, allora è senz'altro possibile usare, come comunque dovrebbe essere, un altro tipo di tattica. Si usano i Cromwell con corazza pesante (e motore potenziato) per ingaggiare i semoventi (o i carri pesanti) nemici. Nel mentre i Cromwell 'leggeri' hanno invece buon gioco per supportare i tipi pesanti oppure per ingaggiare i carri M. E' chiaro che i Cromwell pesanti hanno la precedenza nell'ingaggiare le artiglierie nemiche più pesanti.
Quanto ai carri P.26, questi sono avversari temibili, con armamento simile e corazza paragonabile o migliore (almeno in teoria) sullo scafo (50 mm a 45° anziché 64 mm a 0°; però i Cromwell 'corazzati' arrivano sui 80-100 mm, sia pure verticali per cui sono 'almeno' pari al P-26 standard ). Però sono pochi, circa 60 con motore, e sono lenti e poco affidabili. Sono temibili, così come lo sono i semoventi M43 da 105 (121), da 75L34 e 46 (circa 40) e da 90 (30). Sono circa 250 esemplari in tutto, ma sono circa il 10% del totale. I pezzi semoventi M42 da 75/34 sono solo un pò meno pericolosi (circa 150 e passa), per un totale di circa 400 esemplari. Sono comunque mezzi non molto migliori del Cromwell nel migliore dei casi, oppure leggermente inferiori. Diciamo 'pari'. Per cui i Cromwell non siano poi così minacciati da essi. Peraltro i Cromwell sono pericolosi perché possono muoversi con grande velocità e con discreta autonomia, e portarsi all'attacco così come disimpegnarsi a seconda della difficoltà tattica o del vantaggio possibile. Questo significa concentrare la forza a seconda della necessità, anche se l'autonomia non è straordinaria (ma comunque è accettabile).
Per quello che riguarda i Cromwell, insomma, il discorso è questo: fare delle compagnie con un plotone con carri corazzati; oppure un battaglione con compagnia con carri pesanti, in un rapporto presumibilmente di 1:2 rispetto a quelli normali (se sono disponibili, diciamo, 1000 Cromwell con corazze aggiuntive) per colpire i semoventi nemici, che sono disposti allo stesso modo con i loro compari carri.
Nel caso dei Comet, invece, è simile a quanto sopra, però i Comet hanno vari vantaggi: hanno una corazzatura superiore rispetto ai Cromwell standard (e sulla torretta, probabilmente superiore ai Cromwell 'corazzati') ma inferiore (sullo scafo) ai carri 'corazzati'. Sono più lenti, e più alti, ma piuttosto piccoli e sopratutto ancora molto veloci. Infine, il vero vantaggio è il cannone da 77 'veloce'. Però sono assai di meno. Ad ogni modo, se c'é da sparare da almeno 1.500 metri, il Comet è certo meglio del Cromwell e quindi se devi porre grandi distanze con gli oppositori, è il carro giusto per il tiro a lungo raggio, mentre i Cromwell sono buoni per le medie distanze.
Probabilmente la proporzione tra mezzi KO in questi casi si può riassumere così:
vs M40/41 M42 M43 M43/75 M43/75L M41
Cromwell standard: 5:1 2:1 1,2:1 0,8:1 0,4:1 0,5:1
Cromwell 57 mm: 7:1 2,5:1 1,5:1 1:1 0,5:1 0,5:1
Cromwell corazzato: 7:1 3:1 1,3:1 1:1 0,5:1 0,8:1
Comet: 10:1 5:1 3:1 2,5:1 1,5:1 1,6:1
Spiegazione in breve: il Cromwell standard non è molto corazzato e deve serrare un pò le distanze; il Cromwell corazzato deve serrare, ma è meglio protetto; il Cromwell con il 57 mm può restare a maggiori distanze; il Comet è sia meglio protetto che con un cannone di gittata molto maggiore.
Ulteriori considerazioni sulla pericolosità delle munizioni italiane contro i Cromwell
17-9-17:
Facciamo così, dunque:
47 mm EP:
La munizione 'meraviglia' dei cannoni italiani, secondo alcune fonti perforava fino a 112 mm a 100 m, poi stranamente, pur essendo di tipo HEAT (o almeno, così era concepita), cala con la distanza, come se fosse un proiettile AP. A 500 m dovrebbe essere sui 60 mm. Ma ovviamente, questa munizione era molto dipendente dalla velocità perché aveva una forte dipendenza da essa per la sua efficacia. Perché? Perché in pratica, più che una HEAT era una HESH e quindi aveva bisogno di energia cinetica elevata per schiacciarsi. Infatti non era stata progettata fin dall'inizio con questa possibilità, ma si 'deformava' opportunamente per via della spoletta posteriore, chiaramente 'pigra' in questo senso. Solo con le successive EPS si arrivò a quella anteriore come le vere HEAT. Resta il dubbio su quali effetti potesse avere: probabilmente molto buoni a breve raggio, ma molto scarsi a distanze maggiori. Se in una relazione ufficiale è scritto al riguardo che 'i nostri carristi sanno anche che la granata EP, per quanto di effetto considerevole, va in decadenza in funzione della gittata utile, così esigua da frustrarne i pregi'.
Se le EP da 75 (e presumibilmente anche da 65 mm) erano abbastanza potenti e pesanti da mettere KO un carro medio come lo Sherman, almeno se lo prendevano bene e su zone non troppo protette o corazzate, resta il fatto che la granata da 47 mm pesava poco (circa 1,4 kg anziché 4-6 kg) e quindi aveva pochissima capacità distruttiva rispetto a quelle più grandi.
Prima di iniziare, però, ricapitoliamo le corazze del Cromwell: (S = spaced, L = Layered * = probabile ma non certo)
Cromwell iniziale: Cromwell saldato: Cromwell con corazze extra:
-torretta anteriore: 63+13 mm L(?)* 76 mm 25+76 mm
-torretta laterale: 51+13 mm S 63 mm 25(38?)+63 mm (?)
-torretta superiore: 20 mm (a 65° = 47 LOS, ma più probabilmente almeno 75° = )
-cielo torretta: 20 mm 20 mm 20 mm
-scafo anteriore (superiore): 63 mm 63 mm 38+63 mm
-scafo anteriore (medio): 25 mm (a 67 o 71° =64/76 ) 30 mm (a 67°?) 25 o 30 mm (a 67°)
-scafo anteriore (inferiore): 57 mm (a 18° o 23°= 60/62 ) 57 mm (a 18°?) 57 mm (a 18°)
-scafo anteriore-inf-inferiore: 25 mm (a 65° = 60 LOS)
-portelli laterali: 44 mm 44 44
-scafo laterale (superiore): 32+14 mm (S?)* 44 mm (?) 44 mm (?)
-scafo laterale (inferiore): 29+14 mm (S) 32+14 (S) 29+14
-scafo lat. zona motore: 25+14 mm (S)* 25+14 (?) 25+14 mm (S)
-scafo posteriore (sup/inf): 25+14 e 32 mm(a 14°=33) 38 mm 38 mm
-tetto scafo: (ant/post): 20 e 14 mm 20 e 14 mm 20 e 14 mm
-fondo scafo (ant-post): 8+6 S e 6 mm 10 mm 10 mm (?)
Notare che anche laddove la corazza non è particolarmente spessa, é inclinata parecchio (fino a 67 o forse 71°) il che rende facile ai proiettili rimbalzare anziché penetrare sebbene potrebbero farlo. La parte più vulnerabile è forse il tetto anteriore della torretta, non abbastanza spesso (sarebbero stati desiderabili almeno 25 o 30-32 mm), ma non è un grande punto debole dato che oltre i 60° molti proiettili tendono a rimbalzare. Caso mai, i proiettili di cannone da 75, specie quelli 'lenti' con traiettorie di caduta ad alto angolo, potrebbero causare dei problemi seri se colpissero lì. Peraltro, almeno i cannoni 'lenti' potrebbero essere messi maggiormente in difficoltà proprio dalle parti meno inclinate ma più spesse. In ogni caso, i proiettili di calibro molto maggiore, per l'effetto di 'overmatching' potrebbero sicuramente causare problemi alla torretta superiore, allo scafo medio ('naso') e a quello inferiore. Nessun problema, a parte la scarsa o nulla inclinazione, per le pareti della torretta, e le due lastre principali dello scafo, tanto che forse quella inferiore, oltre ad essere meno esposta al tiro, è meglio protetta, dato che ha un'inclinazione di 18 o di 23° (a seconda delle fonti), e che è priva di alcun accesso che la indebolisca, come il visore e la postazione del mitragliere. Francamente, a parte un minimo di inclinazione (fossero stati anche, e solo, 15-20°, anziché 0 o forse, 1° appena), direi che in alternativa a questa, o in aggiunta (meglio ancora!) la piastra frontale superiore manca anche di spessore: l'aumento a 76 mm sarebbe stato maledettamente importante, ma anteriormente non c'é nemmeno la piastra di supporto interno, per cui bisogna proprio arrangiarsi! E il bello è che è spessa quanto quella dello Sherman E8, solo che quest'ultima è inclinata a 47°! Solo i Cromwell saldati (pochissimi) hanno aggiunto circa 38 mm di acciaio che hanno dato finalmente uno spessore adeguato, ma prevederne almeno 76 fin da subito non penso che avrebbe fatto male alle sospensioni, in fondo parliamo di appena 100 kg/mq.
Quasi tutte le blindature sono del tipo IT80, ovvero acciaio omogeneo lavorabile da oltre 14 mm di spessore, circa 230-250 BNH. Ma gli spessori da mezzo pollice (12,7 mm), sono spesso del tipo IT110, acciaio al manganese ad altissima resistenza. Struttura rivettata per lo scafo, saldata/imbullonata per la torre. I bulloni, di grandi dimensioni per reggere meglio gli urti dei proiettili, finiscono per fornire una protezione extra ad oltre il 5% dell'intera superficie della torre!
* non è stato possibile stabilire con precisione, a tutt'oggi, se le corazze della torretta anteriore del Cromwell fossero o meno spaziate e non stratificate; appare peraltro assai sicuro che fossero spaziate (evidenza fotografica) sulla parte laterale. ww.equipment aumenta ancora la confusione dicendo che sono monoblocco tutte le pareti del Cavalier (che per quanto ne so, non è vero), tutte stratificate nel Centaur, mentre sono stratificate, ma spaziate nei lati della torre del Cromwell.
Un'altra cosa che è stato a tutt'oggi impossibile da stabilire è se il Cromwell avesse, come presumibilmente anche gli altri carri della sua famiglia, le paratie interne da 14 mm estese fino a tutto lo scafo superiore. Secondo alcune fonti no, lasciando però a quel punto la struttura da 32 mm come unica a proteggere la parte superiore dello scafo, che è quella più esposta, e oltretutto abbastanza carente (rispetto al Crusader, per esempio) come cassette laterali porta-dotazioni che potrebbero fornire altra protezione. Secondo altre fonti, invece, la corazza interna si elevava fino al cielo dello scafo (pochi altri decimetri) anziché limitarsi alla sola zona delle sospensioni. Mi pare molto più sensato, perché altrimenti avrebbe avuto non solo una corazza troppo debole, ma anche una grave soluzione di continuità nella struttura interna del tutto inspiegabile e assurda.
Secondo un diagramma sovietico (l'URSS ebbe qualche Cromwell per prova) il carro inglese aveva in effetti: zona fianco anteriore: inferiormente 29+14 mm; superiormente portello ad apertura laterale da 44 mm monoblocco; zona fianco-centrale: 29+14 mm inferiore, 32 mm superiore; zona fianco-posteriore: 25+14 mm inferiore, 25+14 (una piccola striscia di transizione) o 25 mm (superiormente ancora) per il fianco superiore.
Esiste anche una struttura complessa posteriormente, con 32 mm inferiori inclinati, ma solo 25 mm superiori a 0°.
E' mio parere che le paratie da 14 mm fossero dappertutto nello scafo interno laterale, anche se sicuramente assenti in quello anteriore. Il dubbio è se i 32/25 mm +14 mm del fianco superiore (per quello inferiore non vi sono dubbi, data la presenza delle sospensioni!) fossero o meno spaziati; almeno in certi punti del motore lo erano, stando ai diagrammi sovietici.
Come avrete capito, i britannici erano un pò strani: da un lato costruivano navi da guerra con cannoni 'freddi' per una lunga durata in zona d'operazioni, e corazze con schemi estremamente semplici. Dall'altro, anche qui, esattamente al contrario degli italiani, adottavano una struttura molto complessa nel layout dei carri, una cosa senza paragoni per complessità con gli altri carri della II GM; anche i cannoni del B.A. erano, rispetto a quelli RN, molto 'caldi' come si vede dai dati di velocità iniziale e di penetrazione.
Naturalmente, per quel che ci riguarda, l'avere o meno strati extra di corazza, e averli o meno stratificati o singoli, è di capitale importanza per calcolare la resistenza delle corazze dei Cromwell ai proiettili EP italiani.
Una cosa invece, è sicura: i normali Cromwell avevano lo scafo interamente rivettato/imbullonato, mentre la torretta aveva il frame interno saldato, su cui erano poi imbullonati i piastroni di blindatura esterna.
La qualità delle corazze da 14 mm, sembra fuori discussione: essendo del tipo IT 110, è estremamente duro, e al contempo, capace di reggere i colpi senza scheggiarsi significativamente, assumendo all'impatto durezze istantanee di oltre 600 brinnell, anche se normalmente non è così duro (quest'effetto è reso possibile dalla struttura cristallina sottostante la 'pelle' della piastra).
Come valutare, dunque, le EP e le ancor più misteriose EPS da 47 mm? Io direi così: NB: angolo d'impatto ridotto (0-10° circa) per ingaggi frontali, vengono dati invece due angoli, quello ridotto e quello (più probabile data la posizione relativa dei contendenti) medio (20-30°) per quelli sui lati:
-contro Cromwell con corazza standard (corazza ad alta resistenza in piastre da 76 mm in torretta anteriore e 64 mm su scafo superiore, NB probabilmente questo Cromwell non è MAI esistito, infatti è probabile che semplicemente i carri con questa corazza monoblocco non fossero altro che i tipi con struttura saldata, che generalmente avevano anche, anche se non necessariamente sempre, la corazza extra, grazie al peso risparmiato con la saldatura):
-- torretta frontale (76 mm): efficace fino a 300 m
-- torretta laterale (63 mm): efficace fino a 500 m, o 300 m a 30°.
-- scafo frontale (63 mm): efficace fino a 500 m
-- scafo laterale (44 mm): efficace fino a 800 m, ovvero 500 m a 30°
-contro Cromwell con corazza iniziale (torre anteriore:63+13 mm):
-- torretta anteriore (63+13 mm): efficace fino a 100 m
-- torretta laterale (51+13 mm): efficace fino a 300 m, o 100 m a 30°
-- scafo frontale (63 mm) fino a 500 m
-- scafo laterale (32+14 mm): fino a 500 m, o 300 m a 30°
-contro Cromwell con corazza extra (25 mm, ben 38 su scafo interiore):
-- torretta anteriore (25+76 mm): INEFFICACE
-- torretta laterale (probabilmente uguale o con 38 mm extra ma solo parzialment coperta): efficace fino a 300/500 oppure 300/100 m.
-- scafo anteriore (38+63 mm): INEFFICACE
-- scafo laterale (32+14 o 44 mm): efficace fino a 500/800 m oppure 300/500 m a 30°
Mi pare una buona valutazione. Anche se davvero fosse possibile ottenere fino a 112 mm di perforazione, la possibilità di ottenerlo è a mio avviso estremamente aleatoria e solo a breve raggio; inoltre, il fatto che la corazza sia multistrato (anche se non necessariamente spaziata, almeno di pochi mm però dovrebbe esserlo), rende impossibile lo spalling da schegge, perché lo strato interno, specie se non è totalmente a contatto con quello esterno, impedisce la trasmissione dell'onda d'urto o almeno la riduce moltissimo. Per questo la torre con la corazza a due strati è meglio pur essendo dello stesso spessore e balisticamente meno robusta.
Bisogna ricordare in merito le opinioni del gen Bitossi (comandante della Littorio, scritte dopo la battaglia): i nostri carristi sapevano per esperienza che il nemico poteva aprire il fuoco ad una distanza quasi doppia di quella necessaria per un razionale impiego del loro cannone da 47 mm; e sapevano anche che il colpo isolato del 47 con proietto EP era di effetto considerevole, ma già in decadenza e sempre subordinato alla gittata utile, di tale esiguità da frustrare il pregio della granata.
Dalla relazione congiunta del XX Corpo:
I proiettili da 47 mm, anche se E.P., non riescono nella quasi totalità dei casi a danneggiare i carri nemici. Buoni risultati si sono invece ottenuti con i proiettili EP da 75 e 100. Particolarmente efficace il proietto da 88 per l'alta velocità iniziale. Ne deriva che 1-i carri M13-14 sono superati per armi e corazze, 2-che va sostituito il pezzo da 47 c.c., 3- che il semovente da 75 è ancora efficace, ma a causa della scarsa corazzatura deve svolgere azioni rapide, di movimento (proprio quelle per cui NON era stato pensato, vedesi le sue limitazioni di impiego: persino il periscopio doveva essere tenuto retratto durante la marcia!) per evitare di essere colpito dai cannoni nemici e messo con relativa facilità K.O.
Non pare proprio che i cannoni da 47 mm avessero ancora un futuro radioso davanti a sé, così come i colleghi tedeschi, sia pure più potenti, da 50 mm. Il futuro era, per i carri, il 75 mm, possibilmente lungo, mentre le artiglierie divisionali dovevano essere sui 100-105 mm. Superati in altre parole, sia i cannoni fino al 50 mm per carri o C/C, e da 75 per le divisioni.
Anche Cappellano, nel suo libro Italian medium tanks afferma che le EP, introdotte per il 47 mm alla fine del 1941, furono poi ritirate per scarsa efficacia pratica: altro che munizioni 'miracolo', magari erano OK dal 65 mm in su, ma certo non con questi calibri... meglio sarebbero state le APCR o APDS, ma non c'erano.
Quanto alle munizioni EPS, la differenza è difficile da dire visto che in Africa non pare fossero presenti, c'é chi ha parlato di 115 mm ma mi pare una totale esagerazione. I dati sono così incerti, che nemmeno quei quaqquaraqqà di Warthunder si sono mai espressi al riguardo. Però essendo delle 'normali' HEAT dovrebbero al più fare 1-1,5 calibri di penetrazione data la loro generazione e il paragone con armi di calibro maggiore, per cui i 115 mm mi paiono decisamente assurdi. Più probabilmente era in regione di 60-70 mm. Quindi meno efficace delle EP, di fatto. Io sostengo che solo lo scafo del Cromwell fosse vulnerabile, e solo entro i 20-30° di angolo di tiro. La torre, invece, era decisamente troppo spessa per essere un bersaglio pratico.
Inoltre granate EPS così piccole sarebbero state di ben poco danno, anche se fossero riuscite a penetrare: spesso non ci riuscivano (a penetrare e/o a fare un KO netto) nemmeno le 75 mm, che pesavano 4 volte tanto e certo penetravano di più!
Generalmente: contro Cromwell normale:
-fallisce contro torretta anteriore
-efficace (a stento) contro torretta laterale, ma solo entro i 30° di impatto
-efficace contro lo scafo anteriore, ma solo entro i 30° di impatto
-efficace contro lo scafo laterale fino a max gittata, che dovrebbe essere in pratica sui 500 m (bersagli in movimento) - 700 m (bersagli fissi)?
Contro Cromwell originario: probabilmente è leggermente più efficace per via della struttura della corazza bi-strato, quindi:
-fallisce contro torretta anteriore
-fallisce contro torretta laterale se ad almeno 30°
-efficace contro lo scafo anteriore, ma solo entro i 30° di impatto
-efficace contro lo scafo laterale, ma solo entro i 0-30° di impatto, fino a max gittata, ovvero sui 500-700 metri.
Cromwell con corazze aggiuntive:
-fallisce contro torretta anteriore, ha successo contro quella laterale fino a 500-700 m, ma solo entro i 30°
-efficace contro scafo anteriore se entro i 30°; ha successo contro quello laterale entro i 30° e 500-700 metri.
Vale la pena ricordare i 'poveri' proiettili AP normali: contro un Cromwell 'normale', la loro efficacia sarebbe già stata pressoché nulla:
-vs torretta anteriore: fallisce a 10 metri, qualche speranza solo su quella anteriore-superiore ma il rischio di rimbalzo è altissimo dato l'angolo (90%?)
-vs torretta laterale: fallisce a 100 metri (o 10 se con angolo sui 20-30°)
-vs torretta posteriore: fallisce a 300 metri (o 100 se con angolo sui 30°)
-vs scafo anteriore superiore/medio/inferiore: fallisce a 10 metri
-vs scafo laterale: fallisce a seconda dei punti, tra 500 e 1000 metri (o 300-500 se con 20-30°)
-vs scafo posteriore: fallisce tra 500 e 1000 metri (o 400-600 se con 30-40°)
In generale, il Cromwell sarebbe invulnerabile (o quasi) al tiro contro la parte frontale di scafo, nonché la parte frontale e anche laterale della torretta; sarebbe poco vulnerabile (anche per lo scafo basso, la presenza delle ruote e di cassette varie) sui lati dello stesso, specie se con angolo di combattimento pratico, e sulla parte posteriore della torretta; sarebbe vulnerabile in maniera più accentuata solo nella parte posteriore dello scafo.
Con il cannone da 47/40 sarebbe livemente meglio per gli italiani:
-vs torretta anteriore: fallisce a 10 metri, qualche speranza sulla parte superiore ma a causa della velocità del colpo, forse è addirittura inferiore all'altro.
-vs torretta laterale: fallisce a 500 metri, 300 metri con angolo sui 20-30°
-vs torretta posteriore: fallisce a 500 metri, o 300 se con 30°
-vs scafo anteriore: fallisce a 300 metri
-vs scafo laterale: fallisce a 800-1200 metri, o 500-800 se con 20-30°
-vs scafo posteriore: fallisce a 1000-1400 metri, o 600-1000 metri se con 30°
Un pò meglio, ma la parte anteriore del carro, scafo e torretta, nonché i lati della torretta, sono pressoché invulnerabili oltre i 300 metri, e se i fianchi vengono presentati con angoli di almeno 40-50°, sono pressoché invulnerabili a distanze probabilmente persino inferiori di così (100-300 metri?)
Un'angolazione più seria sarebbe questa: 5° per la torretta frontale, 10° per lo scafo frontale, 30° per torretta e scafo laterali, 45° per torretta e scafo posteriori (in realtà torretta e scafo hanno differenti ruoli e angolazioni, ma in pratica, non sono riuscito a capire in che modo differenziarli).
(63/0°-57/18°) (63+13 a 0°) (32+14/0°) (51+13/0°) (25+14) (44+13)
Cromwell frontale scafo frontale torretta lati scafo lati torretta retro scafo retro torretta
47/32 AP: 10 m 10 m 500 m 100 m 500 m 300 m
Corretto ° 10 m 10 m 100-300 m 10 m 300 m 10 m
frontale scafo frontale torretta lati scafo lati torretta retro scafo retro torretta
47/40 AP: 600 m 100 m 1000/1500 m 400/ 800 m 1000/1500 m 600/1000 m
Corretto ° 500 m 50 m 700/1000 m 100/400 m 400/800 m 100/500 m
(le due cifre rappresentano la differenza tra tarrif e i calcoli cervellotici di warthunder, che sono i più ottimistici -vedi sotto-)
10 m 100 m 500 m 1000 m 1500 m 2000 m
47/32 mm AP 630 m/s 56 mm 44 mm 33 mm 25 mm 19 mm
47/40 mm:
AP (1,45 kg) 900 m/s (???) 71 mm 57 mm 43 mm 32 mm 24 mm
(da Tarrif, però -erroneamente? indica a 30°; altri dati dimostrano chiaramente che si sbaglia e i numeri sono a 90°)
AP M35: 1,5 kg, 819 m/s 71 mm 68 57 43 32 mm
APC M39: 1,42 k, 819 m/s idem (calcolato con i criteri del gioco, ma assurdo)
EP: 1,23 kg, 819 m/s (??) 112 mm (??) 60 mm 43 mm 33 mm
Questo con un carro che è capace di perforare l'M13/14 da circa 2.000 metri (teoricamente, almeno), e un M15 da circa 1.500 metri anche con un angolo minimo di impatto di 10-15°, sennò in teoria, da distanze persino maggiori (2.000-2.500 metri!!!).
Dal canto suo, il Cromwell, in teoria deve stare almeno a 1,5 km dai carri M15 e almeno a 500 m dagli M13/14. Ma in pratica, considerando che probabilmente l'80% dei colpi arriverà sul frontale scafo e frontale e lati torretta, abbiamo che il raggio di tiro sia molto inferiore: in condizioni di combattimento standard, la distanza di sicurezza è attorno ai 500 metri.
Il Cromwell deve solo impedire ai carri M13/14 di avvinarglisi entro 1.000 metri sul retro dello scafo (se con poco angolo), o entro i 300 metri (se con angolo di almeno 30°). Bisogna dire che almeno per lo scafo inferiore, in caso di angolo di una certa entità, cingoli e ruote coprono praticamente tutta la superficie per cui passare per un proiettile senza prima impattarci è quasi impossibile, a maggior ragione ci vuole un angolo minimo per stare in sicurezza, e se non c'é... correre e manovrare per ridurre la vulnerabilità e la possibilità di essere colpiti in primo luogo. Considerando quanto è veloce il Cromwell, la cosa non dovrebbe risultare troppo ardua.
Contro gli M15/42, la possibilità è un pò minore: stare a distanze frontali di almeno 500 metri, e non lasciare avvicinare il carro lateralmente a distanze inferiore ai 1.000 metri, meno che mai di spalle; se si riesce a mantenere la distanza di combattimento sull'arco frontale, lasciando coperte le spalle e i fianchi non esposti se non ad almeno 60°, allora è possibile restare senz'altro sicuri anche a 500 metri.
E' probabile che l'80% dei colpi degli M13/14 e il 75% dei più mobili M15 arrivi comunque su frontale scafo e torretta e lati torretta, per cui ben poco potrà andare a segno sulle parti più vulnerabili.
In ogni caso è meglio, anche per evitare gli EP ed EPS, non lasciare che l'avversario scenda a meno di 500 metri; il campo di combattimento è ampio, tipicamente circa 1 miglio di visuale, per cui non ci sono problemi veri in questo.
In generale: tra 1500 e 1000 metri aprire il fuoco da fermi, pressoché invulnerabili al tiro dei carri M. Con una velocità fuoristrada di avanzamento (devono avanzare, sennò nemmeno aprono il fuoco) hanno circa 2 minuti per sparare agli M, il che significa fino a 18-20 colpi. Almeno 1 kill dovrebbe essere assicurato.
Tra 1000 e 500 metri si può ancora restare fermi, a meno che il nemico non sia molto più numeroso e non si avvicini ai fianchi; consigliabile fare brevi spostamenti se sottoposti a fuoco nemico, fermandosi e tirando altri 2-3 colpi e poi ripartire. Con altri 2 minuti sarebbe possibile probabilmente eliminare, con le distanze che si riducono, anche 2 bersagli.
Se il nemico è ancora numeroso e scende a meno di 500 metri, allora sparare un colpo davanti al mezzo, lanciare 1-2 bombe fumogene e scappare a tutto gas, oppure al limite, combattere in movimento stando attenti a non offrire il fianco all'avversario.
In questo modo, una compagnia di Cromwell potrebbe decimare un battaglione misto di carri e semoventi M: tra 1500 e 1000 m potrebbe eliminare più o meno tutti i semoventi e carri comando, essendo pari di numero, con circa 20 colpi tirati contro ciascuno di essi; tra 1000 e 750 metri potrebbe elimintare la metà delle due compagnie carri; e infine, tra 750 e 500 metri potrebbe distruggere praticamente tutti gli altri con altri 6-8 colpi che da quelle distanze, sono praticamente 'a colpo sicuro'. Se anche qualche mezzo sopravvivesse ancora un pò, sarebbe costretto a scappare o sarebbe talmente sparuto, da rendere trascurabili i suoi successi, anche perché a quel punto i carri Cromwell avrebbero eliminato più o meno definitivamente, un numero molto maggiore di mezzi nemici, e ricordiamoci che sono inizialmente in parità numerica. L'unico caso difficile sarebbe eventualmente un certo numero di M15, o meglio ancora, dei semoventi M sopravvissuti al diluvio di fuoco iniziale a lungo raggio.
Cannoni da 75 mm con munizioni EP ed EPS. Questi sono ancora più difficili da dire; l'EP perfora sugli 80 mm teorici, o più probabilmente 50-55 mm (così era citato in merito), ma attenzione, vi sono due tipi di EP, di cui una probabilmente perfezionata. Sono citati sia 70 mm a 30° che 120 mm a 0°, ma mi paiono eccessivi e comunque in contraddizione tra di loro. Le EPS sono anch'esse date a 70 mm a 30°. Le EP, come sempre, hanno più che altro effetto HESH, specie quelle del primo modello.
-contro Cromwell con corazza standard (corazza ad alta resistenza in piastre da 76 mm in torretta anteriore e 64 mm su scafo superiore):
-- torretta frontale (76 mm): efficace fino a 600 m (?)
-- torretta laterale (63 mm): efficace fino a 1000 m, attorno a 600 m se a 30°
-- scafo frontale (63 mm): efficace fino a 1000 m, attorno a 600 m se a 30°
-- scafo laterale (44 mm): efficace fino a 1000 m teorici, probabilmente inefficace oltre i 300 m e a 30° (bisogna tenere presente anche i cassetti porta-dotazioni)
-contro Cromwell con corazza iniziale (torre anteriore:63+13 mm):
-- torretta anteriore (63+13 mm): efficace fino a 400 m
-- torretta laterale (51+13 mm): efficace fino a 800 m, o 400 m a 30°
-- scafo frontale (63 mm): efficace fino a 1000 m, attorno a 600 m se a 30°
-- scafo laterale (32+14 mm): efficace fino a 700 m teorici, probabilmente inefficace oltre i 300 m e a 30° (bisogna tenere presente anche i cassetti porta-dotazioni)
-contro Cromwell con corazza extra (25 mm, ben 38 su scafo interiore):
-- torretta anteriore (25+76 mm oppure 25+63+13 mm): INEFFICACE
-- torretta laterale (probabilmente uguale a quelle precedenti): efficace fino a 1000/800 oppure 600/400 m.
-- scafo anteriore (38+63 mm): INEFFICACE
-- scafo laterale (32+14 o 44 mm): efficace fino a 700/1000 m oppure 300 m a 30°
Munizioni EPS: non si conosce molto della loro efficacia reale, ma probabilmente perforavano 70 mm a 30°, per cui, sia pure con un diverso tipo di efficacia dovuto ad un principio di funzionamento diverso, erano simili in prestazioni effettive alle EP, limitate nella gittata utile dalla bassa velocità iniziale, mentre le EP apparentemente erano limitate più che altro dal margine di velocità rimasta per completare lo schiacciamento e perforazione (bisogna ricordare che queste NON erano state considerate munizioni HESH dall'inizio e avevano un doppio strato con zona vuota nella parte anteriore della munizione).
Munizioni AP da 75/18:
in breve:
-torretta: INEFFICACI frontalmente e lateralmente
-scafo: inefficaci frontalmente, efficaci lateralmente fino a probabilmente 700-500 metri effettivi (magari con angolo di 0 o di 10-30°)
Munizioni AP da 47/32 mm: capaci, più o meno come le precedenti, di perforare fino a circa 60 mm a circa 100 metri, erano inefficaci:
-torretta: INEFFICACI frontalmente e lateralmente
-scafo: inefficaci frontalmente, lateralmente fino a probabilmente 500-400 metri effettivi (forse a 0-30°)
Munizioni AP da 47/40 mm: un pò più potenti (fino a forse 70 mm a 100 m), ma comunque insufficienti:
-torretta: inefficaci frontalmente, lateralmente max 300 m (o 0 metri... se a 20-30°)
-scafo: efficaci fino a 200 m (a circa 0-10°) inteso nella parte superiore-anteriore; lateralmente fino a circa 1000-700 m.
-scafo Cromwell con corazze extra: frontalmente inefficaci, lateralmente fino a circa 1000-700 m (0-30°)
Notare come in queste valutazioni ho tralasciato le differenze tra i vari modelli di Cromwell, reputandole non importanti.
Munizioni AP da 75/34:
Cromwell iniziale/standard:
-torretta: circa 600 m frontale, 800-500 m laterale (0-30°)
-scafo: circa 800 m frontale, laterale sui 1.200-800 metri (0-30°)
Cromwell con corazze aggiuntive:
-torretta: inefficace frontalmente, 800-500 mm laterale
-scafo: inefficace frontalmente, lateralmente sui 1.200-800 metri (0-30°)
Ricapitolando: il Cromwell sarebbe virtualmente invulnerabile già con le corazze standard contro l'M13/14, l'unica cosa che deve seriamente pensare ad evitare è farsi beccare a meno di 500 metri sullo scafo di fianco, altrimenti le AP e le EP/EPS non hanno praticamente efficacia.
Il più potente M15/42 è temibile ma non ha molto margine a sua volta: se riesce a stare oltre i 500 metri e ad angolare lo scafo per non essere beccato a meno di 30° da quella distanza, è fatta, praticamente non c'é modo per l'M15 di batterlo.
L'M40/41 da 75/18 mm è invece un pericolo maggiore, è pericoloso fino a 1.000 metri, ma la sua precisione e cadenza di tiro a quelle distanze sono scarse, anche perché l'EP viene sparata a circa 300 m/sec (?), veramente pochi. La granata AP è relativamente pericolosa, ma contro la torretta è inefficace, e solo contro lo scafo a breve raggio sui fianchi è pericolosa. Anche qui, stare ad almeno 500 metri e con angolazioni di scafo di almeno 30° è cosa buona e giusta, anche perché da quelle distanze la gittata delle EP è già al limite e le AP non sono più efficaci se non contro lo scafo laterale (o posteriore, certamente).
L'M42 è ben più pericoloso (così come il P.40), perché può perforare il Cromwell fino ad almeno 600-800 metri frontalmente, e fino ad oltre 1000 m sullo scafo laterale. Però, il Cromwell con corazze extra non deve temere frontalmente le munizioni da 75 mm di nessun tipo, eccetto quelle, a breve raggio, da 75/46 dei pochissimi M43, e comunque sia a poche centinaia di metri di distanza (forse non più di 200-500). Il Cromwell ha certo dei problemi con questo semovente, ma è capace di perforarlo a sua volta fino a circa 2000 metri.
ATTENZIONE (24-8-17): ulteriori analisi in dettaglio, pur valendo in generale la descrizione di cui sopra, le trovate QUI