Nell'ottica del wargame, è interessante notare le prestazioni, e i limiti, del principale SAM britannico, che potrebbero fare la differenza tra il successo o il fallimento dei raid aerei nemici.
La spada inglese: Rapier
Il Rapier (è una sorta di spada a lama lunga di uso civile, basicamente...) venne sviluppato dall'allora BAC negli anni '60, prima (dal 1961 in poi) come 'private venture' nota come Sightime; e poi, con la specifica ET.316, che all'epoca era alternativa alla possibile cancellazione di un altro sistema, il fantascientifico (per l'epoca almeno) MIM-46 Mauler. Doveva essere capace di intercettare dei bersagli supersonici, del resto era un passo successivo a quello del già vecchio Tigercat (della Shorts di Belfast), versione terrestre del Sea Cat, a sua volta versione SAM del missile controcarri Malkara...
La ricerca venne sviluppata al RAE negli anni '60, con il sistema finanziato dal MoD inglese fin dal 1963; la cancellazione definitiva del Mauler americano mandò tutte le risorse sul Rapier, che venne tirato inizialmente nel 1966, e poi provato a Woomera (poligono australiano, e non causalmente l'esercito locale sarebbe stato tra i primi clienti). Venne sviluppato anche un simulatore, ma in generale le difficoltà iniziali di controllare via joy-stick più comando radio, un missile supersonico, non furono poche, e solo l'aggiustamento dei comandi e delle simulazioni dei lanci missilistici, portarono alla fine ad un prodotto accettabile. I test finirono nel 1968 e gli ordini per il nuovo sistema iniziarono dal 1969. Da notare che la RAF aveva in programma, per uno squadrone di difesa aerea, il Tigercat, sviluppato in realtà addirittura a partire da DOPO il sistema dell'esercito, ovvero dal 1967, anche se entrò in servizio già nel 1968.
Il Rapier, adottato comunque anche dalla RAF per le prestazioni certo superiori, venne provato congiuntamente con l'esercito nel 1972-73 e stranamente fu alla fine proprio la RAF che lo immise in servizio, con il No.63 Sqn, mandato in Germania Occidentale, nel 1974. Il Rapier, inizialmente impiegava un sistema ottico di inseguimento per controllare il movimento dei missili; il radar Blindfire (DN181) arrivò dopo, ma comunque in congiunzione con il sistema ottico.
Negli anni '80 venne anche costruito un sofisticato simulatore dove l'operatore, nella cupola ampia 10 metri, vedeva proiettati tramite laser (ai vapori di rame) il bersaglio e il missile, mentre un laser più piccolo (tipo He) simulava il puntino del flare in coda al Rapier. Al centro della cupola c'era una vera unità di tiro Rapier, ma associata, anziché ai missili, al computer di simulazione.
Tre Land Rover potevano portare un sistema Rapier e relativi missili di ricarica e sistemi di tiro. Il radar Blindfire permetteva di scegliere sia il sistema di funzionamento automatico che manuale. In tutto erano necessari 8 uomini.
Quanto al missile, esso è lungo 2,35 metri con diametro di 13,3 cm, motore a propellente solido, raggio di 6,8 km, peso di 42 kg e velocità di oltre mach 2.
Una cosa notevole è la testata: è una semiperforante da 1,4 kg, di cui 0,4 di esplosivo. Davanti c'é un'ogiva appuntita in plastica che serve solo per l'aerodinamica.
La quota operativa è tra 15 e 3000 metri; il lanciatore tipico è alto solo 2,13 metri e pesa 1.227 kg; il sistema Blindfire è elevabile fino a 3,37 metri e pesa 1.186 kg, mentre il sistema ottico è alto 1,54 m e pesa 119 kg, a cui bisogna aggiungere il peso (243 kg) del generatore di corrente.
Dimensioni totali del sistema di lancio: 4,06 x 1,76 (W) x 2,13 m (H). Il lanciatore è provvisto di due sole ruote, ma può estendere 4 appoggi al terreno quando è fermo.
L'arma è priva di spoletta di prossimità; deve colpire in pieno il bersaglio, pertanto la BAC scherzava sul fatto che esso era un hit-ile anziché un miss-ile (miss, mancare) come altri tipi di SAM, tanto che il primo modello di missile era noto come Mk1 Hittile. In effetti è un sistema rapido da usare, preciso e facile da portare dappertutto vi sia necessità, anche sul tetto dei palazzi (come nelle olimpiadi del 2012). La testata è piccola per questa ragione; il missile è poco efficiente come carico utile, ma molto come capacità di utilizzarlo al meglio portandolo all'impatto diretto.
Il radar del Rapier base è un sistema che è contemporaneamente un radar PULSE DOPPLER (banda J), e (presumibilmente!) 3D, il tutto con rotazioni di 30 o 60 per minuto, e raggio di oltre 15 km, opzionale 32 km, e capace di vedere fino a 5 km di altezza. Non solo: nel caso del Dagger (disponibile però solo negli anni '90) è capace di seguire oltre 75 bersagli al secondo, quindi è anti-saturazione; ha un IFF incorporato Cossor Mk 10 o 12 e sistemi MTI per evitare i ritorni del terreno e ECCM, arrivando addirittura ad includere un sistema che spegne il radar se è rilevato un missile ARM in avvicinamento.
Il radar scopre i bersagli e poi li cataloga se sono o meno nemici. Ogni lanciatore può teoricamente operare da solo e controllare fino a 150 kmq di territorio, mentre il radar dovrebbe arrivare ad almeno 600 kmq. Una batteria, ampiamente distribuita, teoricamente arriverebbe ad oltre 900 kmq con i missili, e a oltre 3.000 kmq con la scoperta radar. Per quanto scarso a gittata, quest'ultimo valore è circa l'1% della superficie italiana..
Se non è chiarissima la capacità del modello iniziale rispetto al successivo Dagger, sappiamo che l'originario (e mai sostituito) Blindfire è monopulse in banda F con modalità di ingaggio pienamente automatica e ognitempo; ha capacità di operare in agilità di frequenza e potenza buona per resistere ai disturbi dei jammer. Ha un fascio radar molto stretto e insegue sia il bersaglio che il missile; normalmente il radar asservisce il sistema ottico per permettere all'operatore di seguire l'ingaggio, ma questo non è sempre necessario e in teoria può venire piuttosto impiegato per attaccare un secondo bersaglio lasciando al radar il primo dei due.
Il Blindfire è stato creato e immesso in servizio già nel 1970, con le prime vendite all'Iran nel 1973. Il B.A., invece, rimase senza fino al 1979. Entro il 1997 oltre 350 Blindfire erano stati comunque costruiti. Quanto al missile Rapier di per sé, al 1992 erano stati prodotti apparentemente oltre 500 lanciatori e 20.000 missili!
Una L.Rover lo traina in zona campale, è il sistema TRT (trattore radar) con corrente a 12V.
Quanto al sistema d'arma vero e proprio, è controllato da una TCU (Tactical Control Unit) che ha un cavo tra il lanciatore e l'inseguitore ottico (lunghezza non specificata); ha un quadrante rotondo, diviso in 32 settori da 11,25° l'uno e possono essere disinseriti per evitare tiri in angolazioni pericolose per le forze amiche. Il computer di tiro è stato posizionato dentro l'unità di lancio, che comprende anche i 4 missili, il radar/IFF e la parabola per mandare i segnali di correzione.
Il sistema ottico è dotato di un sistema telescopico con un prisma Dove e consente di inseguire il bersaglio senza ruotare il periscopio. Vi è un sistema di inseguimento TV funzionante con una camera infrarossa (per la ricezione del flare, non per la ricerca). Anche qui c'é un doppio FOV: 11° per catturare il missile all'inizio del lancio, e poi uno di appena 0,55° (che fa capire la precisione del sistema) per tenere il missile entro certi margini di manovra per colpire alfine il bersaglio.
Alzo del sistema ottico: su tripode, rotazione di 360° e alzo tra -10 e +60°, con un ampio FOV di 20° per l'osservazione e uno di soli 4,8 per l'inseguimento. L'osservazione è possibile anche con un binocolo e un sistema secondario monoculare (usato peraltro solo per addestramento).
Utilizzando la scartometria (SACLOS) automatica, il sistema permette all'operatore di tenere sotto controllo il missile semplicemente puntando il bersaglio, visto che la camera vede il flare e il computer calcola la posizione rispetto al bersaglio (che invece è puntato dal mirino ottico). A quel punto il computer di bordo fa le correzioni e manda i segnali tramite parabola radio, che poi vengono ricevuti dalle piccole antenne radio in coda al missile.
La capacità di reazione è tale da stare attorno ai 5-6 secondi tra la scoperta e il pronti al tiro, e un secondo missile è lanciabile in meno di 3 secondi. Vi sono 4 missili pronti al lancio, e possono essere ricaricati entro 2,5 minuti.
Tempo per il massimo raggio d'azione: circa 13 secondi, con un tempo medio di circa 500 metri al secondo. Velocità missile: 650 m/sec; raggio tra 500 e 7.000 m; altezza tra 15 e 3000 m.
I Rapier più moderni sono indicati come: peso 43 kg, velocità oltre 2,5 mach, gittata 8 km, quota 5 km e Pk 90%.
Nel B.A. il sistema Rapier era portato da batterie in tre plotoni di 4 unità di fuoco l'uno, mentre il RAF Regiment aveva squadroni da 8 lanciatori complessivi. Bastavano solo 2 Land Rover di cui l'FC 1 trainava i llanciatore e portava 4 missili di ricarica, e l'FFR aveva un rimorchio con altri 10 missili. Se c'era il Blindfire veniva schierato un altro veicolo, ma solo 1/3 dei sistemi B.A. avevano tale radar, oltre a tutti quelli del RAF Regiment.
Quanto al Tracked Rapier, esso nasceva dall'esigenza dell'esercito iraniano per la protezione mobile dei suoi nuovi carri Chieftain.
La BAC sulle prime non fece altro che montare un sistema Rapier (meno le ruote) sul pianale dell'M548, la versione cargo dell'M113 (notare come non presero in considerazione il pur valido FV432, in effetti mai esportato, nemmeno in Iran, che aveva già l'M113 più economico). Iniziato nel 1974 come Tracked Rapier, non era ancora pronto nel 1979 quando cadde lo shah, così 64 unità vennero prodotte per il B.A. in base ad un contratto a prezzo fisso, iniziando le consegne nel 1981.
Inizialmente doveva essere un sistema semplice, un pò come il Chaparral americano sullo stesso scafo; ma poi la BAC, considerando quanti denari erano oramai disponibili (le vendite del Rapier erano all'epoca già molto buone), decise di fare meglio di così, e i progettisti inglesi di Filton ci misero del loro per aggiornare tutto il concetto. Lo scafo dell'M548 divenne blindato (come l'antenato M113!), trasformandosi nell'RCM 748 provvisto dello stesso generatore (diesel anziché a benzina come nel tipo originale trainato) provvisto anche per lo Chieftain, ovvero il Coventry Climax H 30. Il lanciamissili ebbe 8 ordigni (con lanciatore parzialmente blindato) e sistema anti-vibrazione per l'affusto, mentre l'angusta cabina di lancio (per tre persone) ebbe sia la corazza, che condizionatore d'aria e protezione NBC, con il tracker ottico sito sopra la cabina stessa a destra; l'equipagio di 3 uomini aveva una 'spaziosissima cabina' di 1x2,5x1,5 metri. Era assai lento, difficilmente oltre i 40 km/h su strada, circa la metà fuoristrada.Peraltro era in grado di sparare in 30 secondi dall'alt anziché 15-30 minuti del tipo normale. Il tutto era noto come Tracked Rapier (Rapier su cingoli). Nonostante il peso aggiunto, era ancora portabile con il C-130, anche se probabilmente non più anfibio. Il Blindfire era portato necessariamente su di un secondo veicolo, sia M548 che RCM748, e richiedeva comunque un cavo di collegamento da estendere dopo la fermata.
Ben presto venne anche adottato, per il capocarro, un elmetto per l'inseguimento ottico del bersaglio, il che significa che il lanciatore poteva essere puntato semplicemente muovendo la testa, come nei caccia tattici più moderni, o negli elicotteri americani.
In seguito ha avuto anche un sistema termico di osservazione, per dare capacità di ingaggio 24h anche senza Blindfire, e un GPS per le operazioni nel Golfo dove vennero usate 2 batterie (senza sparare).
Pochi anni dopo il Tracked Rapier venne ritirato dal servizio e sostituito dal più piccolo Alvis Stormer con i missili Starstreak.
Quanto al sistema base trainato, inizialmente era noto come FSA, ma poi venne adottato lo standard FSB (Field Standard B), che introdusse la capacità di spegnere il radar se arrivava un missile, e il sistema di puntamento semplificato per il comandante dell'unità di fuoco, oltre a vari miglioramenti emersi dalla guerra delle Falklands.
Dal 1982 arrivò il Laserfire con un nuovo sistema avanzato, che rimpiazzò l'unità ottica. Non si trattava di un semplice laser di guida, ma addirittura di un LIDAR (laser-radar) molto più piccolo e che permetteva facilmente di installare tutto il sistema su di un singolo veicolo. Il Laserfire Rapier aveva anche un radar Doppler a onde millimetriche, un sistema capace di localizzare anche elicotteri in volo a bassa quota. Infine, era presente un laser YAG:Nd ad alta potenza, che illuminava missile e bersaglio in maniera alternata, localizzando entrambi e poi lasciando che il comando radio dasse l'imput (presumibilmente usando onde UHF). Purtroppo, non ho notizie sulla sua produzione in dettaglio, ma non pare esservi stata per esigenze nazionali, ma eventualmente, solo per l'export. Non fu una bella cosa, a dire il vero, l'eliminazione delle capacità d'ingrandimento dell'unità ottica, molto utile per il controllo dei bersagli aerei (purtroppo non è dato sapere l'ingrandimento possibile con questo apparato). Offerto attorno al 1987 al 60% del costo di un normale Rapier, non ne ho saputo nient'altro da allora, probabilmente non ha avuto successo rispetto al più costoso Rapier radarizzato.
Nel 1985 iniziò lo sviluppo del nuovo sistema tipo FLIR per migliorare le capacità notturne del Rapier. Le prove iniziarono nel 1987 e lo schieramento nel 1990 come SFB2 o Rapier 90.
L'FSB2 fu un passo notevole rispetto ai tipi precedenti. Tra le altre cose, aveva sei missili anziché quattro pronti al tiro; il radar di ricerca venne aggiornato con una nuova e più avanzata antenna planare (ma con caratteristiche non particolarmente migliori, almeno come portata utile), e sopratutto venne introdotta la consolle di controllo tattico, che permetteva l'uso di un massimo di 4 lanciatori con un controllo centralizzato.
Il missile venne invece aggiornato nel 1988 con la testata di prossimità, entrando in produzione già nel 1989 come Mk 1E.
I passaggi successi del Rapier non ci riguarderebbero, perché avvenuti dopo il 1992; tra i missili, comunque sia, vi fu la versione Mk 2 che tra le altre cose aveva SW e HD di tipo avanzato, datalink migliorato per resistere ai disturbi, autopilota digitale, addirittura un sistema INS-Laser, un arnese che all'epoca era molto raro anche sugli aerei tattici.
C'erano anche dei miglioramenti dell'aerodinamica e il propellente era di tipo composito e con due stadi. La testata era di due modelli, uno dei quali a carica cava per impiego doppio anche anti-tank, e con spolette impatto/prossimità.
Il Rapier 2000 è stato un ulteriore passo avanti, noto come FSC. Oramai proprietà della MBDA, il Rapier è stato aggiornato un'altra volta ancora. Già nel 1996, infatti, dopo alcuni anni di sviluppo, e appena poco dopo l'FSB2, entrò in servizio questo nuovo sistema d'arma, che adesso aveva una serie di nuovi sensori. Esisteva ancora il radar Blindfire, mentre il radar più piccolo di ricerca era adesso dissociato dal lanciatore ed era noto come Dagger, un sistema 3D più moderno e a cui era associato il sistema ottico al momento dell'ingaggio. Il sistema ottico di per sé era diventato più sofisticato e adesso era installato direttamente sul lanciamissili, con un sensore IR raffreddato con sistema Stirling anziché bombole di gas, elettronica più compatta (ancora!), e otto missili anziché 6.
In sostanza, è possibile portare in scena ben 2 radar e un sistema ottico, con il Dagger che vede il bersaglio, il Blindfire e il sistema ottico che vengono asserviti alla guida del missile sul bersaglio localizzato dal Dagger e un sistema d'ingaggio interamente automatizzato. In alternativa il sistema ottico può essere usato come apparato di ricerca stealth.
In termini storici, il Rapier è stato utilizzato in guerra da alcuni dei suoi molti utenti; tra questi, è pressoché ignoto (ma probabilmente non stellare) l'uso fattone dagli iraniani contro l'Irak nel 1980-88 (e in realtà anche prima, negli anni '70 c'erano già stati incidenti di confine tra le due nazioni).
Mentre è certo più noto il suo uso con la batteria T (12 lanciatori) dell'esercito e il 63 Sqn RAF (8 sistemi). I risultati furono giudicati buoni, malgrado si sapesse che il sistema non era così efficace e spesso inguaiato da problemi di manutenzione, robustezza (scarsa) del sistema di lancio, disturbi da parte dei radar delle navi in rada. Alla fine vennero indicati ben 14 kill argentini, ma poi ridotti a uno solo (un Dagger del Grupo 6 abbattuto il 29 maggio), e 3 o 4 tra probabili e 'possibili', essenzialmente A-4 Skyhawk abbattuti il 23 e 24 maggio, che peraltro erano ingaggiati da un pò tutte le armi britanniche della baia, per cui stabilire la paternità degli abbattimenti era difficile. Venne addirittura rivendicato che un Rapier distrusse uno Skyhawk diretto verso l'HMS Canberra, e l'esplosione dell'aereo coinvolse anche il secondo caccia che seguiva, abbattendolo a sua volta. D'altro canto, almeno un Rapier pare avere colpito le alberature di una nave inglese durante i lanci a bassissima quota.
Certo che il Rapier ebbe molto successo negli anni '70, '80 e anche '90. Era un sistema semplice, inizialmente economico, comunque compatto e facile da portare e puntare. Non male davvero, considerando che non c'era alcun SAM più piccolo nella NATO (eccetto i MANPADS e qualche Tigercat), mentre ad Est solo gli SA-9 e SA-13 erano di dimensioni pari o inferiori, ma comunque senza radar di scoperta aerea e sistemi d'ingaggio ognitempo. Ad Ovest c'era un sistema marginalmente migliore, il Roland, ma pesava oltre 60 kg; e il Crotale da 85 kg francese, certamente più potente, ma meno flessibile nell'uso, almeno finché non venne riallestito come Shanine (arma da 100 kg).
Il Rapier fu 'pompato' come una delle armi inglesi che vinsero la guerra delle Falklands. Non fu certo un disastro, ma i 14 kill rivendicati erano super-ottimistici, o come si dice adesso, delle fake news. La sua presenza però fu un ombrello importante per le forze inglesi e comunque non c'era niente di meglio disponibile. Il radar, così basso sull'orizzonte, non riuscì a vedere molto, a quanto pare, e l'uso fu sopratutto con il mirino ottico come sistema primario. Peccato davvero che il radar (anche quello tipo Blindfire, un pò più alto) non avesse un braccio elevabile per vedere da campi visivi più elevati. Certo che il sistema venne poi migliorato notevolmente negli anni successivi e già nel 1982 apparve il Laserfire, per poi essere seguito dal Dark Fire, dall'FSB, FSB2 e infine l'SFC. Però i rapporti non propriamente laudativi sul Rapier vennero tenuti segretati per non urtare la capacità di esportazione di questo sistema, che bene o male, era uno dei migliori prodotti offerti dall'industria inglese.
I clienti non mancarono, in effetti, al 1992, questi numeri sono disponibili:
Nazione:
Australia (ordine del 1975, 20 lanciatori e 570 missili)
Brunei (1979, 12 lanciatori, 250 missili)
Indonesia (1984-87, 51 lanciatori, 820 missili)
Iran (1970-75, 81 lanciatori, 2100 missili)
Oman (1974-77, 28 lanciatori, 600 missili)
Qatar (1981-84, 12 lanciatori, 250 missili)
Singapore (1981-83, 12 lanciatori, 250 missili)
Svizzera (1980, 60 lanciatori, 1200 missili)
Turchia (1985-88, 46 lanciatori, 750 missili)
UAE (1974-78, 12 lanciatori, 250 missili)
USA (1981-85, 46 lanciatori, 1250 missili)
Zambia (1971, 12 lanciatori, 250 missili)
In tutto, sono stati dunque esportati (dati SIPRI, probabilmente sopravvalutati per l'Iran, che secondo altre fonti aveva circa 30 lanciatori, non so dire perché): 392 lanciatori, più circa 8.540 missili. A questi si aggiungono un totale di 128 lanciatori inglesi, più 64 semoventi. A tutto questo vanno aggiunti anche altri contratti successivi, tra cui l'FSC fornito in 57 esemplari al MoD inglese, ma questo non è pertinente (purtroppo o per fortuna, a seconda dei punti di vista) per questo wargame. Non sono sicuro se nuovi lanciamissili siano stati costruiti dopo il 1992, comunque sia, a parte (sempre che non fossero ricostruiti) quelli inglesi; molti lanciatori sono stati comunque aggiornati al nuovo standard, e circa 3.000 missili sono stati esportati o ricostruiti per clienti esteri.
In tutto, se questi dati sono corretti, sarebbero stati prodotti entro metà del 1992 ben 520 lanciatori trainati a 4 o 6 missili, e altri 64 semoventi con 8 missil, totalizzando quasi 600 lanciatori e una quantità enorme di ordigni. Sulla paternità inglese dei Tracked Rapier, malgrado li abbia a lungo esclusi (per via della piattaforma 'non britannica') non penso che vi siano dubbi: non si tratta di un programma binazionale, ma solo inglese, e oltre al sistema d'arma e al progetto in generale, va detto che anche lo chassis dell'M548 è stato profondamente rivisto e di fatto trasformato in un nuovo mezzo, che oltretutto è salito di livello, quello di blindato, grazie alla riprogettazione che è stata fatta esclusivamente in Gran Bretagna. La fornitura 'americana' si riduce praticamente giusto al motore, trasmissione e sospensione/cingoli. Non molto, direi.
Tanto per dire, escludendo eventualmente il sistema T.Rapier, con criteri del genere è probabile che il carro OF-40 e il Palmaria sarebbero considerati tedeschi. Il che è parzialmente vero, ma palesemente eccessivo e non porta veramente a nulla. Che poi, se ci si pensa, anche tutti gli aerei ed elicotteri italiani hanno motori e quasi tutte le armi (specie quelle di base) di tipo straniero... mi pare pertanto evidente che il progetto dello chassis riveste un'importanza modesta, almeno in un apparato missilistico come questo.
In % non c'é dubbio che vada alla Gran Bretagna. Sarebbe stato diverso se il sistema fosse stato binazionale, ma qui c'é poco da dire. Come nel caso dell'M109 Roland, nel qual caso il privilegio va al fornitore dello chassis, perché è anche lo sviluppatore del programma e ha modificato assai estesamente anche il sistema d'arma, ovvero, e di nuovo, ha avuto esito determinante in 2 dei tre campi fondamentali (progettazione, scafo e armamento), e ha modificato estesamente anche il terzo, a buon peso. Inoltre il Roland è binazionale e questo indebolisce le posizioni dei singoli membri dell'Euromissile, mentre la BAC/BAe/ecc ecc è un gruppo unico e nazionalmente ben definibile, per cui 'aggiunge peso' alla causa inglese (in % questo non è certo un fattore trascurabile!).
La parte buona del Rapier è indubbiamente rappresentata dalla combinazione tra quantità e qualità.
Ricapitolo le caratteristiche di questi missili e sistemi d'arma.
Missile: 2,35(L) x 0,133 (D); peso 42 kg. Testata 1,4 kg semi-perforante (0,4 kg HE) con spoletta a impatto (più tardi anche di prossimità)
-guida: radio SACLOS (UHF?); 4 alette stabilizzatrici e 4 di manovra in coda
-v.max: 650 m/sec (circa mach 2), probabilmente di più negli ultimi modelli (2,5+ mach); tempo per max raggio: 13 secondi (500 m/sec avg)
-gittata: 500-6.800/7.000 metri (ultimi tipi: 8.000 metri)
-quota: 15-3.000+ metri (ultimi modelli: 5.000 metri)
-caratteristiche varie: carico manovra 30G, Pk 90% (ultime versioni)
-tempi: 5-6 secondi tra scoperta e pronti al tiro; 13 secondi per la massima gittata; <3 secondi per un lancio successivo; <2,5 minuti per la ricarica missili; 15-30 minuti per il tempo fermata/pronti al tiro (30 secondi per il Tracked Rapier).
Sistema di guida:
-radar scoperta standard (15 km raggio, H = circa 5 km? 30-60RPM, Doppler in banda J) con IFF
-puntatore elettro-ottico con telecamera inseguimento: 4,8-20° FOV, -10/+60°
-sistema di controllo sulla TCU, più tardi apparso anche un sistema di controllo centralizzato per fino a 4 lanciatori e un HMS (puntatore-casco)
-radar Blindfire (circa 30 km di raggio, banda F) di controllo tiro ognitempo (opzionale)
-dimensioni e pesi: lanciatore 4,06x1,76(W)x2,13(H), peso 1.227 kg; Blindfire, 3,37 m (H) x 1.186 kg; sistema ottico 1,54m(H)x119 kg; generatore benzina (243 kg). Organizzazione lanciatore: corpo cilindrico con: cupola per radar/IFF superiore; antenna radio (UHF?) anteriore; computer di tiro al centro; generatore posteriore.
Cronologia:
-1961: inizia lo sviluppo (come Sightime)
-1966: inizio lanci di prova
-1974: FSA entra in servizio (inizio produzione, circa 1969)
-1981: Tracked Rapier entra in servizio (inizio programma: 1974)
-1982: appare il Rapier Laserfire
-1982+: FSB entra in servizio
-1989: entra in servizio il missile Mk1E (apparso nel 1988)
-1990: FSB2/Darkfire entra in servizio (apparso dal 1985)
-1995: (circa) entra in servizio il missile Mk 2 (inizio programma 1992)
-1996: FSC/Jernas entra in servizio (sviluppo dagli anni '80 in poi)
Devo confessare, se non si fosse capito, che i Rapier mi sono sempre piaciuti molto. Sarà per la loro sagoma aguzza, sarà per il loro lanciamissili rotondo (pensavo a suo tempo che l'operatore dei sistemi fosse dentro la cupola, a mò di ...cabina telefonica!), sarà perché sono britannicamente fascinosi rispetto a tanti altri tipi più 'squadrati'. La loro efficacia bellica è difficile da valutare, ma comunque sia almeno i tipi modernizzati sono certo efficienti a sufficienza, per tenerli in servizio di prima linea in diverse nazioni tra le più moderne nel settore della difesa aerea, da circa 40 anni a questa parte, sia pure con diverse modernizzazioni introdotte progressivamente. Il fascino del misterioso intruglio dell'apparato di guida e le molteplici versioni con sistemi ottici, telecamere, FLIR, laser, due o tre tipi diversi di radar, non hanno fatto altro che aumentare l'interesse, così come i nomi fascinosi delle varie versioni del sistema missilistico. Di sicuro, questo sistema è FONDAMENTALE per il funzionamento della difesa a bassa quota britannica nel wargame, per cui ogni studio sulla sua possibilità di successo è ben giustificabile.
Fonti: armyrecognition (rapier low level ground SAM) e Copybook (rapier-missile).
https://en.wikipedia.org/wiki/Rapier(missile)
http://www.army-technology.com/projects/jernas/
Il Rapier è un missile indubbiamente temibile. Anche se alle Falklands ha ottenuto molti meno risultati positivi di quello che era stato in un primo momento affermato, bisogna dire che nel 1992 i Rapier erano, per molti dei loro utenti, più potenti che 10 anni prima. C'erano stati anche missili prodotti con spolette di prossimità, per esempio, che non saranno molto efficaci con una testata così piccola, che possono detonare anticipatamente se viaggiano troppo vicino a terra, ma sono sempre meglio di niente, visto che passare a 1 metro di distanza da un bersaglio con una testata che se esplode, potrebbe distruggerlo forse anche a 3 metri, non è sufficiente, se hai solo la spoletta ad impatto. In VN, molti missili Falcon fallirono l'esplosione semplicemente perché privi di spoletta VT visto che vennero osservati passare anche a soli 3 metri dai caccia nemici. Anche una testata poco potente può far qualche danno se esplode, e con una spoletta VT questo è più facile che accada, altrimenti è impossibile (tranne eventualmente, con lo scoppio a tempo predeterminato a fine gittata, ma questa è una cosa che serve a ben poco a parte a non far esplodere a terra il missile).
La spada inglese: Rapier
Il Rapier (è una sorta di spada a lama lunga di uso civile, basicamente...) venne sviluppato dall'allora BAC negli anni '60, prima (dal 1961 in poi) come 'private venture' nota come Sightime; e poi, con la specifica ET.316, che all'epoca era alternativa alla possibile cancellazione di un altro sistema, il fantascientifico (per l'epoca almeno) MIM-46 Mauler. Doveva essere capace di intercettare dei bersagli supersonici, del resto era un passo successivo a quello del già vecchio Tigercat (della Shorts di Belfast), versione terrestre del Sea Cat, a sua volta versione SAM del missile controcarri Malkara...
La ricerca venne sviluppata al RAE negli anni '60, con il sistema finanziato dal MoD inglese fin dal 1963; la cancellazione definitiva del Mauler americano mandò tutte le risorse sul Rapier, che venne tirato inizialmente nel 1966, e poi provato a Woomera (poligono australiano, e non causalmente l'esercito locale sarebbe stato tra i primi clienti). Venne sviluppato anche un simulatore, ma in generale le difficoltà iniziali di controllare via joy-stick più comando radio, un missile supersonico, non furono poche, e solo l'aggiustamento dei comandi e delle simulazioni dei lanci missilistici, portarono alla fine ad un prodotto accettabile. I test finirono nel 1968 e gli ordini per il nuovo sistema iniziarono dal 1969. Da notare che la RAF aveva in programma, per uno squadrone di difesa aerea, il Tigercat, sviluppato in realtà addirittura a partire da DOPO il sistema dell'esercito, ovvero dal 1967, anche se entrò in servizio già nel 1968.
Il Rapier, adottato comunque anche dalla RAF per le prestazioni certo superiori, venne provato congiuntamente con l'esercito nel 1972-73 e stranamente fu alla fine proprio la RAF che lo immise in servizio, con il No.63 Sqn, mandato in Germania Occidentale, nel 1974. Il Rapier, inizialmente impiegava un sistema ottico di inseguimento per controllare il movimento dei missili; il radar Blindfire (DN181) arrivò dopo, ma comunque in congiunzione con il sistema ottico.
Negli anni '80 venne anche costruito un sofisticato simulatore dove l'operatore, nella cupola ampia 10 metri, vedeva proiettati tramite laser (ai vapori di rame) il bersaglio e il missile, mentre un laser più piccolo (tipo He) simulava il puntino del flare in coda al Rapier. Al centro della cupola c'era una vera unità di tiro Rapier, ma associata, anziché ai missili, al computer di simulazione.
Tre Land Rover potevano portare un sistema Rapier e relativi missili di ricarica e sistemi di tiro. Il radar Blindfire permetteva di scegliere sia il sistema di funzionamento automatico che manuale. In tutto erano necessari 8 uomini.
Quanto al missile, esso è lungo 2,35 metri con diametro di 13,3 cm, motore a propellente solido, raggio di 6,8 km, peso di 42 kg e velocità di oltre mach 2.
Una cosa notevole è la testata: è una semiperforante da 1,4 kg, di cui 0,4 di esplosivo. Davanti c'é un'ogiva appuntita in plastica che serve solo per l'aerodinamica.
La quota operativa è tra 15 e 3000 metri; il lanciatore tipico è alto solo 2,13 metri e pesa 1.227 kg; il sistema Blindfire è elevabile fino a 3,37 metri e pesa 1.186 kg, mentre il sistema ottico è alto 1,54 m e pesa 119 kg, a cui bisogna aggiungere il peso (243 kg) del generatore di corrente.
Dimensioni totali del sistema di lancio: 4,06 x 1,76 (W) x 2,13 m (H). Il lanciatore è provvisto di due sole ruote, ma può estendere 4 appoggi al terreno quando è fermo.
L'arma è priva di spoletta di prossimità; deve colpire in pieno il bersaglio, pertanto la BAC scherzava sul fatto che esso era un hit-ile anziché un miss-ile (miss, mancare) come altri tipi di SAM, tanto che il primo modello di missile era noto come Mk1 Hittile. In effetti è un sistema rapido da usare, preciso e facile da portare dappertutto vi sia necessità, anche sul tetto dei palazzi (come nelle olimpiadi del 2012). La testata è piccola per questa ragione; il missile è poco efficiente come carico utile, ma molto come capacità di utilizzarlo al meglio portandolo all'impatto diretto.
Il radar del Rapier base è un sistema che è contemporaneamente un radar PULSE DOPPLER (banda J), e (presumibilmente!) 3D, il tutto con rotazioni di 30 o 60 per minuto, e raggio di oltre 15 km, opzionale 32 km, e capace di vedere fino a 5 km di altezza. Non solo: nel caso del Dagger (disponibile però solo negli anni '90) è capace di seguire oltre 75 bersagli al secondo, quindi è anti-saturazione; ha un IFF incorporato Cossor Mk 10 o 12 e sistemi MTI per evitare i ritorni del terreno e ECCM, arrivando addirittura ad includere un sistema che spegne il radar se è rilevato un missile ARM in avvicinamento.
Il radar scopre i bersagli e poi li cataloga se sono o meno nemici. Ogni lanciatore può teoricamente operare da solo e controllare fino a 150 kmq di territorio, mentre il radar dovrebbe arrivare ad almeno 600 kmq. Una batteria, ampiamente distribuita, teoricamente arriverebbe ad oltre 900 kmq con i missili, e a oltre 3.000 kmq con la scoperta radar. Per quanto scarso a gittata, quest'ultimo valore è circa l'1% della superficie italiana..
Se non è chiarissima la capacità del modello iniziale rispetto al successivo Dagger, sappiamo che l'originario (e mai sostituito) Blindfire è monopulse in banda F con modalità di ingaggio pienamente automatica e ognitempo; ha capacità di operare in agilità di frequenza e potenza buona per resistere ai disturbi dei jammer. Ha un fascio radar molto stretto e insegue sia il bersaglio che il missile; normalmente il radar asservisce il sistema ottico per permettere all'operatore di seguire l'ingaggio, ma questo non è sempre necessario e in teoria può venire piuttosto impiegato per attaccare un secondo bersaglio lasciando al radar il primo dei due.
Il Blindfire è stato creato e immesso in servizio già nel 1970, con le prime vendite all'Iran nel 1973. Il B.A., invece, rimase senza fino al 1979. Entro il 1997 oltre 350 Blindfire erano stati comunque costruiti. Quanto al missile Rapier di per sé, al 1992 erano stati prodotti apparentemente oltre 500 lanciatori e 20.000 missili!
Una L.Rover lo traina in zona campale, è il sistema TRT (trattore radar) con corrente a 12V.
Quanto al sistema d'arma vero e proprio, è controllato da una TCU (Tactical Control Unit) che ha un cavo tra il lanciatore e l'inseguitore ottico (lunghezza non specificata); ha un quadrante rotondo, diviso in 32 settori da 11,25° l'uno e possono essere disinseriti per evitare tiri in angolazioni pericolose per le forze amiche. Il computer di tiro è stato posizionato dentro l'unità di lancio, che comprende anche i 4 missili, il radar/IFF e la parabola per mandare i segnali di correzione.
Il sistema ottico è dotato di un sistema telescopico con un prisma Dove e consente di inseguire il bersaglio senza ruotare il periscopio. Vi è un sistema di inseguimento TV funzionante con una camera infrarossa (per la ricezione del flare, non per la ricerca). Anche qui c'é un doppio FOV: 11° per catturare il missile all'inizio del lancio, e poi uno di appena 0,55° (che fa capire la precisione del sistema) per tenere il missile entro certi margini di manovra per colpire alfine il bersaglio.
Alzo del sistema ottico: su tripode, rotazione di 360° e alzo tra -10 e +60°, con un ampio FOV di 20° per l'osservazione e uno di soli 4,8 per l'inseguimento. L'osservazione è possibile anche con un binocolo e un sistema secondario monoculare (usato peraltro solo per addestramento).
Utilizzando la scartometria (SACLOS) automatica, il sistema permette all'operatore di tenere sotto controllo il missile semplicemente puntando il bersaglio, visto che la camera vede il flare e il computer calcola la posizione rispetto al bersaglio (che invece è puntato dal mirino ottico). A quel punto il computer di bordo fa le correzioni e manda i segnali tramite parabola radio, che poi vengono ricevuti dalle piccole antenne radio in coda al missile.
La capacità di reazione è tale da stare attorno ai 5-6 secondi tra la scoperta e il pronti al tiro, e un secondo missile è lanciabile in meno di 3 secondi. Vi sono 4 missili pronti al lancio, e possono essere ricaricati entro 2,5 minuti.
Tempo per il massimo raggio d'azione: circa 13 secondi, con un tempo medio di circa 500 metri al secondo. Velocità missile: 650 m/sec; raggio tra 500 e 7.000 m; altezza tra 15 e 3000 m.
I Rapier più moderni sono indicati come: peso 43 kg, velocità oltre 2,5 mach, gittata 8 km, quota 5 km e Pk 90%.
Nel B.A. il sistema Rapier era portato da batterie in tre plotoni di 4 unità di fuoco l'uno, mentre il RAF Regiment aveva squadroni da 8 lanciatori complessivi. Bastavano solo 2 Land Rover di cui l'FC 1 trainava i llanciatore e portava 4 missili di ricarica, e l'FFR aveva un rimorchio con altri 10 missili. Se c'era il Blindfire veniva schierato un altro veicolo, ma solo 1/3 dei sistemi B.A. avevano tale radar, oltre a tutti quelli del RAF Regiment.
Quanto al Tracked Rapier, esso nasceva dall'esigenza dell'esercito iraniano per la protezione mobile dei suoi nuovi carri Chieftain.
La BAC sulle prime non fece altro che montare un sistema Rapier (meno le ruote) sul pianale dell'M548, la versione cargo dell'M113 (notare come non presero in considerazione il pur valido FV432, in effetti mai esportato, nemmeno in Iran, che aveva già l'M113 più economico). Iniziato nel 1974 come Tracked Rapier, non era ancora pronto nel 1979 quando cadde lo shah, così 64 unità vennero prodotte per il B.A. in base ad un contratto a prezzo fisso, iniziando le consegne nel 1981.
Inizialmente doveva essere un sistema semplice, un pò come il Chaparral americano sullo stesso scafo; ma poi la BAC, considerando quanti denari erano oramai disponibili (le vendite del Rapier erano all'epoca già molto buone), decise di fare meglio di così, e i progettisti inglesi di Filton ci misero del loro per aggiornare tutto il concetto. Lo scafo dell'M548 divenne blindato (come l'antenato M113!), trasformandosi nell'RCM 748 provvisto dello stesso generatore (diesel anziché a benzina come nel tipo originale trainato) provvisto anche per lo Chieftain, ovvero il Coventry Climax H 30. Il lanciamissili ebbe 8 ordigni (con lanciatore parzialmente blindato) e sistema anti-vibrazione per l'affusto, mentre l'angusta cabina di lancio (per tre persone) ebbe sia la corazza, che condizionatore d'aria e protezione NBC, con il tracker ottico sito sopra la cabina stessa a destra; l'equipagio di 3 uomini aveva una 'spaziosissima cabina' di 1x2,5x1,5 metri. Era assai lento, difficilmente oltre i 40 km/h su strada, circa la metà fuoristrada.Peraltro era in grado di sparare in 30 secondi dall'alt anziché 15-30 minuti del tipo normale. Il tutto era noto come Tracked Rapier (Rapier su cingoli). Nonostante il peso aggiunto, era ancora portabile con il C-130, anche se probabilmente non più anfibio. Il Blindfire era portato necessariamente su di un secondo veicolo, sia M548 che RCM748, e richiedeva comunque un cavo di collegamento da estendere dopo la fermata.
Ben presto venne anche adottato, per il capocarro, un elmetto per l'inseguimento ottico del bersaglio, il che significa che il lanciatore poteva essere puntato semplicemente muovendo la testa, come nei caccia tattici più moderni, o negli elicotteri americani.
In seguito ha avuto anche un sistema termico di osservazione, per dare capacità di ingaggio 24h anche senza Blindfire, e un GPS per le operazioni nel Golfo dove vennero usate 2 batterie (senza sparare).
Pochi anni dopo il Tracked Rapier venne ritirato dal servizio e sostituito dal più piccolo Alvis Stormer con i missili Starstreak.
Quanto al sistema base trainato, inizialmente era noto come FSA, ma poi venne adottato lo standard FSB (Field Standard B), che introdusse la capacità di spegnere il radar se arrivava un missile, e il sistema di puntamento semplificato per il comandante dell'unità di fuoco, oltre a vari miglioramenti emersi dalla guerra delle Falklands.
Dal 1982 arrivò il Laserfire con un nuovo sistema avanzato, che rimpiazzò l'unità ottica. Non si trattava di un semplice laser di guida, ma addirittura di un LIDAR (laser-radar) molto più piccolo e che permetteva facilmente di installare tutto il sistema su di un singolo veicolo. Il Laserfire Rapier aveva anche un radar Doppler a onde millimetriche, un sistema capace di localizzare anche elicotteri in volo a bassa quota. Infine, era presente un laser YAG:Nd ad alta potenza, che illuminava missile e bersaglio in maniera alternata, localizzando entrambi e poi lasciando che il comando radio dasse l'imput (presumibilmente usando onde UHF). Purtroppo, non ho notizie sulla sua produzione in dettaglio, ma non pare esservi stata per esigenze nazionali, ma eventualmente, solo per l'export. Non fu una bella cosa, a dire il vero, l'eliminazione delle capacità d'ingrandimento dell'unità ottica, molto utile per il controllo dei bersagli aerei (purtroppo non è dato sapere l'ingrandimento possibile con questo apparato). Offerto attorno al 1987 al 60% del costo di un normale Rapier, non ne ho saputo nient'altro da allora, probabilmente non ha avuto successo rispetto al più costoso Rapier radarizzato.
Nel 1985 iniziò lo sviluppo del nuovo sistema tipo FLIR per migliorare le capacità notturne del Rapier. Le prove iniziarono nel 1987 e lo schieramento nel 1990 come SFB2 o Rapier 90.
L'FSB2 fu un passo notevole rispetto ai tipi precedenti. Tra le altre cose, aveva sei missili anziché quattro pronti al tiro; il radar di ricerca venne aggiornato con una nuova e più avanzata antenna planare (ma con caratteristiche non particolarmente migliori, almeno come portata utile), e sopratutto venne introdotta la consolle di controllo tattico, che permetteva l'uso di un massimo di 4 lanciatori con un controllo centralizzato.
Il missile venne invece aggiornato nel 1988 con la testata di prossimità, entrando in produzione già nel 1989 come Mk 1E.
I passaggi successi del Rapier non ci riguarderebbero, perché avvenuti dopo il 1992; tra i missili, comunque sia, vi fu la versione Mk 2 che tra le altre cose aveva SW e HD di tipo avanzato, datalink migliorato per resistere ai disturbi, autopilota digitale, addirittura un sistema INS-Laser, un arnese che all'epoca era molto raro anche sugli aerei tattici.
C'erano anche dei miglioramenti dell'aerodinamica e il propellente era di tipo composito e con due stadi. La testata era di due modelli, uno dei quali a carica cava per impiego doppio anche anti-tank, e con spolette impatto/prossimità.
Il Rapier 2000 è stato un ulteriore passo avanti, noto come FSC. Oramai proprietà della MBDA, il Rapier è stato aggiornato un'altra volta ancora. Già nel 1996, infatti, dopo alcuni anni di sviluppo, e appena poco dopo l'FSB2, entrò in servizio questo nuovo sistema d'arma, che adesso aveva una serie di nuovi sensori. Esisteva ancora il radar Blindfire, mentre il radar più piccolo di ricerca era adesso dissociato dal lanciatore ed era noto come Dagger, un sistema 3D più moderno e a cui era associato il sistema ottico al momento dell'ingaggio. Il sistema ottico di per sé era diventato più sofisticato e adesso era installato direttamente sul lanciamissili, con un sensore IR raffreddato con sistema Stirling anziché bombole di gas, elettronica più compatta (ancora!), e otto missili anziché 6.
In sostanza, è possibile portare in scena ben 2 radar e un sistema ottico, con il Dagger che vede il bersaglio, il Blindfire e il sistema ottico che vengono asserviti alla guida del missile sul bersaglio localizzato dal Dagger e un sistema d'ingaggio interamente automatizzato. In alternativa il sistema ottico può essere usato come apparato di ricerca stealth.
In termini storici, il Rapier è stato utilizzato in guerra da alcuni dei suoi molti utenti; tra questi, è pressoché ignoto (ma probabilmente non stellare) l'uso fattone dagli iraniani contro l'Irak nel 1980-88 (e in realtà anche prima, negli anni '70 c'erano già stati incidenti di confine tra le due nazioni).
Mentre è certo più noto il suo uso con la batteria T (12 lanciatori) dell'esercito e il 63 Sqn RAF (8 sistemi). I risultati furono giudicati buoni, malgrado si sapesse che il sistema non era così efficace e spesso inguaiato da problemi di manutenzione, robustezza (scarsa) del sistema di lancio, disturbi da parte dei radar delle navi in rada. Alla fine vennero indicati ben 14 kill argentini, ma poi ridotti a uno solo (un Dagger del Grupo 6 abbattuto il 29 maggio), e 3 o 4 tra probabili e 'possibili', essenzialmente A-4 Skyhawk abbattuti il 23 e 24 maggio, che peraltro erano ingaggiati da un pò tutte le armi britanniche della baia, per cui stabilire la paternità degli abbattimenti era difficile. Venne addirittura rivendicato che un Rapier distrusse uno Skyhawk diretto verso l'HMS Canberra, e l'esplosione dell'aereo coinvolse anche il secondo caccia che seguiva, abbattendolo a sua volta. D'altro canto, almeno un Rapier pare avere colpito le alberature di una nave inglese durante i lanci a bassissima quota.
Certo che il Rapier ebbe molto successo negli anni '70, '80 e anche '90. Era un sistema semplice, inizialmente economico, comunque compatto e facile da portare e puntare. Non male davvero, considerando che non c'era alcun SAM più piccolo nella NATO (eccetto i MANPADS e qualche Tigercat), mentre ad Est solo gli SA-9 e SA-13 erano di dimensioni pari o inferiori, ma comunque senza radar di scoperta aerea e sistemi d'ingaggio ognitempo. Ad Ovest c'era un sistema marginalmente migliore, il Roland, ma pesava oltre 60 kg; e il Crotale da 85 kg francese, certamente più potente, ma meno flessibile nell'uso, almeno finché non venne riallestito come Shanine (arma da 100 kg).
Il Rapier fu 'pompato' come una delle armi inglesi che vinsero la guerra delle Falklands. Non fu certo un disastro, ma i 14 kill rivendicati erano super-ottimistici, o come si dice adesso, delle fake news. La sua presenza però fu un ombrello importante per le forze inglesi e comunque non c'era niente di meglio disponibile. Il radar, così basso sull'orizzonte, non riuscì a vedere molto, a quanto pare, e l'uso fu sopratutto con il mirino ottico come sistema primario. Peccato davvero che il radar (anche quello tipo Blindfire, un pò più alto) non avesse un braccio elevabile per vedere da campi visivi più elevati. Certo che il sistema venne poi migliorato notevolmente negli anni successivi e già nel 1982 apparve il Laserfire, per poi essere seguito dal Dark Fire, dall'FSB, FSB2 e infine l'SFC. Però i rapporti non propriamente laudativi sul Rapier vennero tenuti segretati per non urtare la capacità di esportazione di questo sistema, che bene o male, era uno dei migliori prodotti offerti dall'industria inglese.
I clienti non mancarono, in effetti, al 1992, questi numeri sono disponibili:
Nazione:
Australia (ordine del 1975, 20 lanciatori e 570 missili)
Brunei (1979, 12 lanciatori, 250 missili)
Indonesia (1984-87, 51 lanciatori, 820 missili)
Iran (1970-75, 81 lanciatori, 2100 missili)
Oman (1974-77, 28 lanciatori, 600 missili)
Qatar (1981-84, 12 lanciatori, 250 missili)
Singapore (1981-83, 12 lanciatori, 250 missili)
Svizzera (1980, 60 lanciatori, 1200 missili)
Turchia (1985-88, 46 lanciatori, 750 missili)
UAE (1974-78, 12 lanciatori, 250 missili)
USA (1981-85, 46 lanciatori, 1250 missili)
Zambia (1971, 12 lanciatori, 250 missili)
In tutto, sono stati dunque esportati (dati SIPRI, probabilmente sopravvalutati per l'Iran, che secondo altre fonti aveva circa 30 lanciatori, non so dire perché): 392 lanciatori, più circa 8.540 missili. A questi si aggiungono un totale di 128 lanciatori inglesi, più 64 semoventi. A tutto questo vanno aggiunti anche altri contratti successivi, tra cui l'FSC fornito in 57 esemplari al MoD inglese, ma questo non è pertinente (purtroppo o per fortuna, a seconda dei punti di vista) per questo wargame. Non sono sicuro se nuovi lanciamissili siano stati costruiti dopo il 1992, comunque sia, a parte (sempre che non fossero ricostruiti) quelli inglesi; molti lanciatori sono stati comunque aggiornati al nuovo standard, e circa 3.000 missili sono stati esportati o ricostruiti per clienti esteri.
In tutto, se questi dati sono corretti, sarebbero stati prodotti entro metà del 1992 ben 520 lanciatori trainati a 4 o 6 missili, e altri 64 semoventi con 8 missil, totalizzando quasi 600 lanciatori e una quantità enorme di ordigni. Sulla paternità inglese dei Tracked Rapier, malgrado li abbia a lungo esclusi (per via della piattaforma 'non britannica') non penso che vi siano dubbi: non si tratta di un programma binazionale, ma solo inglese, e oltre al sistema d'arma e al progetto in generale, va detto che anche lo chassis dell'M548 è stato profondamente rivisto e di fatto trasformato in un nuovo mezzo, che oltretutto è salito di livello, quello di blindato, grazie alla riprogettazione che è stata fatta esclusivamente in Gran Bretagna. La fornitura 'americana' si riduce praticamente giusto al motore, trasmissione e sospensione/cingoli. Non molto, direi.
Tanto per dire, escludendo eventualmente il sistema T.Rapier, con criteri del genere è probabile che il carro OF-40 e il Palmaria sarebbero considerati tedeschi. Il che è parzialmente vero, ma palesemente eccessivo e non porta veramente a nulla. Che poi, se ci si pensa, anche tutti gli aerei ed elicotteri italiani hanno motori e quasi tutte le armi (specie quelle di base) di tipo straniero... mi pare pertanto evidente che il progetto dello chassis riveste un'importanza modesta, almeno in un apparato missilistico come questo.
In % non c'é dubbio che vada alla Gran Bretagna. Sarebbe stato diverso se il sistema fosse stato binazionale, ma qui c'é poco da dire. Come nel caso dell'M109 Roland, nel qual caso il privilegio va al fornitore dello chassis, perché è anche lo sviluppatore del programma e ha modificato assai estesamente anche il sistema d'arma, ovvero, e di nuovo, ha avuto esito determinante in 2 dei tre campi fondamentali (progettazione, scafo e armamento), e ha modificato estesamente anche il terzo, a buon peso. Inoltre il Roland è binazionale e questo indebolisce le posizioni dei singoli membri dell'Euromissile, mentre la BAC/BAe/ecc ecc è un gruppo unico e nazionalmente ben definibile, per cui 'aggiunge peso' alla causa inglese (in % questo non è certo un fattore trascurabile!).
La parte buona del Rapier è indubbiamente rappresentata dalla combinazione tra quantità e qualità.
Ricapitolo le caratteristiche di questi missili e sistemi d'arma.
Missile: 2,35(L) x 0,133 (D); peso 42 kg. Testata 1,4 kg semi-perforante (0,4 kg HE) con spoletta a impatto (più tardi anche di prossimità)
-guida: radio SACLOS (UHF?); 4 alette stabilizzatrici e 4 di manovra in coda
-v.max: 650 m/sec (circa mach 2), probabilmente di più negli ultimi modelli (2,5+ mach); tempo per max raggio: 13 secondi (500 m/sec avg)
-gittata: 500-6.800/7.000 metri (ultimi tipi: 8.000 metri)
-quota: 15-3.000+ metri (ultimi modelli: 5.000 metri)
-caratteristiche varie: carico manovra 30G, Pk 90% (ultime versioni)
-tempi: 5-6 secondi tra scoperta e pronti al tiro; 13 secondi per la massima gittata; <3 secondi per un lancio successivo; <2,5 minuti per la ricarica missili; 15-30 minuti per il tempo fermata/pronti al tiro (30 secondi per il Tracked Rapier).
Sistema di guida:
-radar scoperta standard (15 km raggio, H = circa 5 km? 30-60RPM, Doppler in banda J) con IFF
-puntatore elettro-ottico con telecamera inseguimento: 4,8-20° FOV, -10/+60°
-sistema di controllo sulla TCU, più tardi apparso anche un sistema di controllo centralizzato per fino a 4 lanciatori e un HMS (puntatore-casco)
-radar Blindfire (circa 30 km di raggio, banda F) di controllo tiro ognitempo (opzionale)
-dimensioni e pesi: lanciatore 4,06x1,76(W)x2,13(H), peso 1.227 kg; Blindfire, 3,37 m (H) x 1.186 kg; sistema ottico 1,54m(H)x119 kg; generatore benzina (243 kg). Organizzazione lanciatore: corpo cilindrico con: cupola per radar/IFF superiore; antenna radio (UHF?) anteriore; computer di tiro al centro; generatore posteriore.
Cronologia:
-1961: inizia lo sviluppo (come Sightime)
-1966: inizio lanci di prova
-1974: FSA entra in servizio (inizio produzione, circa 1969)
-1981: Tracked Rapier entra in servizio (inizio programma: 1974)
-1982: appare il Rapier Laserfire
-1982+: FSB entra in servizio
-1989: entra in servizio il missile Mk1E (apparso nel 1988)
-1990: FSB2/Darkfire entra in servizio (apparso dal 1985)
-1995: (circa) entra in servizio il missile Mk 2 (inizio programma 1992)
-1996: FSC/Jernas entra in servizio (sviluppo dagli anni '80 in poi)
Devo confessare, se non si fosse capito, che i Rapier mi sono sempre piaciuti molto. Sarà per la loro sagoma aguzza, sarà per il loro lanciamissili rotondo (pensavo a suo tempo che l'operatore dei sistemi fosse dentro la cupola, a mò di ...cabina telefonica!), sarà perché sono britannicamente fascinosi rispetto a tanti altri tipi più 'squadrati'. La loro efficacia bellica è difficile da valutare, ma comunque sia almeno i tipi modernizzati sono certo efficienti a sufficienza, per tenerli in servizio di prima linea in diverse nazioni tra le più moderne nel settore della difesa aerea, da circa 40 anni a questa parte, sia pure con diverse modernizzazioni introdotte progressivamente. Il fascino del misterioso intruglio dell'apparato di guida e le molteplici versioni con sistemi ottici, telecamere, FLIR, laser, due o tre tipi diversi di radar, non hanno fatto altro che aumentare l'interesse, così come i nomi fascinosi delle varie versioni del sistema missilistico. Di sicuro, questo sistema è FONDAMENTALE per il funzionamento della difesa a bassa quota britannica nel wargame, per cui ogni studio sulla sua possibilità di successo è ben giustificabile.
Fonti: armyrecognition (rapier low level ground SAM) e Copybook (rapier-missile).
https://en.wikipedia.org/wiki/Rapier(missile)
http://www.army-technology.com/projects/jernas/
Il Rapier è un missile indubbiamente temibile. Anche se alle Falklands ha ottenuto molti meno risultati positivi di quello che era stato in un primo momento affermato, bisogna dire che nel 1992 i Rapier erano, per molti dei loro utenti, più potenti che 10 anni prima. C'erano stati anche missili prodotti con spolette di prossimità, per esempio, che non saranno molto efficaci con una testata così piccola, che possono detonare anticipatamente se viaggiano troppo vicino a terra, ma sono sempre meglio di niente, visto che passare a 1 metro di distanza da un bersaglio con una testata che se esplode, potrebbe distruggerlo forse anche a 3 metri, non è sufficiente, se hai solo la spoletta ad impatto. In VN, molti missili Falcon fallirono l'esplosione semplicemente perché privi di spoletta VT visto che vennero osservati passare anche a soli 3 metri dai caccia nemici. Anche una testata poco potente può far qualche danno se esplode, e con una spoletta VT questo è più facile che accada, altrimenti è impossibile (tranne eventualmente, con lo scoppio a tempo predeterminato a fine gittata, ma questa è una cosa che serve a ben poco a parte a non far esplodere a terra il missile).