3/3/2018
E ora un pò di informazioni sui missili, da parte direttamente dei francesi, 'dritte' passatemi dai membri della pagina FB dedicata ai G.91.
Ci fu un tempo in cui la Francia sfornava quasi (?) più missili che baguette: erano i 'fantastici' anni '50 quando i francesi insegnarono all'Occidente come si costruiscono i missili controcarri, proprio loro che erano sempre meno coinvolti nelle strategie NATO contro il Patto di Varsavia. La cosa che mi stupisce è la varietà di armi che realizzarono, e considerate che per ragioni di spazio e di voglia non ho approfondito i missili SAM di prima generazione. Ecco quel che fonti in lingua originale raccontano di quel periodo così straordinario, almeno dal punto di vista degli amanti della propulsione a razzo!
Sostiene Carpentier
Uno è il Carpentier missile tactique, una specie di libro, per cui se siete scossi dalla lunghezza di questo post, state attenti, ma per essere interessante, lo è:
http://www.academie-air-espace.com/upload/doc/ressources/COMAERO%2003%20-%20Carpentier%20Missiles%20tactiques.pdf
L'altro è una rivista d'epoca anch'essa su PDF (parla un collaudatore dei missili AS-30 e AS-30 sugli aerei italo-francesi):
http://www.aeromed.fr/AEROMEDN54.pdf
Succo delle informazioni 'missilistiche'... si tratta per lo più di armi 'vintage', ma è molto interessante prenderle comunque in considerazione.
Iniziamo dai vecchi missili? Ecco l' SS-10 (Nord-Aviation): ideato fin dal dopoguerra, lanciato dalla fine del 1949 (!!), prodotto nel 1954-62 in 'modici' 30.000 esemplari (15 kg, 1.600 m, testata 5 kg e 400 mm di perforazione) ed esportato anche in Israele e USA (500 esemplari nel 1952, prima ancora della produzione di serie, a quanto pare!) che lo giudicarono un progetto brillante, ma non ancora 'un'arma'.
ENTAC: sviluppato dalla DEFA, ma prodotto anche qui dalla Nord, pesava 12 kg e raggiungeva 1800 m, con una carica da 4 kg HEAT e 650 mm di perforazione, aveva un sistema di stabilizzazione giroscopica ed era senza dubbio un'arma eccellente, migliore rispetto all'SS.10, ma inferiore all'SS.11. In tutto ne vennero prodotti ben 120.000 tra il 1958 e il 1974 e anche questo venne esportato negli USA. Per molti versi è il più vicino al Vickers Vigilant inglese, ma ha avuto molto più successo commerciale. Anche così, è stato presto dimenticato per via dei missili che sono venuti fuori di lì a poco...
SS.11 (la grafia corretta è SS 11, come anche per gli altri missili di questo tipo, ma preferisco scriverlo così): ingrandito con una testata da 8 kg, peso 30 kg (calibro passato da 110 a 164 mm), perforazione 600 mm, gittata ben 500-3.000 m con velocità di crociera di ben 190 m/sec (SS-10: appena 80). Prodotti in qualcosa come 180.000 esemplari, più dei due tipi precedenti messi insieme... pur pesando più dei due tipi precedenti 'messi insieme'! La produzione è andata avanti tra il 1956 e il 1985 per 37 nazioni. I soli americani, dopo le valutazioni, finanziarono l'SS 11 e negli anni '60 comprarono 18.000 SS 11 e 12.000 ENTAC, mentre lasciarono perdere il loro grosso Dart (45 kg di cui 14 di carica, sviluppato nel 1952-58). L'SS-11 è un'arma di notevole successo, al punto che già venne usato in maniera micidiale in Algeria lanciato da aerei ed elicotteri contro le caverne tenute dai guerriglieri. In seguito venne addirittura considerato come arma antinave, tanto da essere usato sia da mezzi navali che dai marines svedesi, i quali l'hanno sostituito solo di recente con l'RBS-17 (Hellfire con testata speciale) per lo stesso ruolo.
'Air-Sol'
Un missile senz'altro molto noto, nonché l'evoluzione finale della generazione (nata dopo i lavori sull'X-7 tedesco del tempo di guerra) è stato l'AS-12: con una gittata di 8 km (AS) e 6 km (SS-12), peso 75 kg, testata 30 kg; prodotti tra il 1966 (prove nel 1959) e il 1982 in ben 10.600 esemplari per 26 paesi.
Il primo missile aria-superficie sviluppato esclusivamente come tale, però, è stato probabilmente l'AS 20 francese. In realtà anche questo derivava dai precedenti AA 20, in particolare dall'R 5103. Solo che venne dotato, pare, della stessa testata dell'AS 12 (anche se molte fonti la danno circa il 10% più pesante). Mentre l'AS-12 (filoguidato) era il culmine della formula di una famiglia missilistica, l'AS 20 divenne il capostipite di una nuova famiglia di ordigni, stavolta filoguidati e quasi sempre supersonici. Secondo Carpentier ne vennero prodotti soltanto 1.700 esemplari di cui 900 esportati, per lo più in Germania per gli F-104 e pure per l'Italia per i G.91. Sappiamo però dal SIPRI che anche il Sudafrica ne ebbe ben 120, pochi se fosse vero che ne realizzarono 8.000 esemplari in tutto, parecchi se il totale è stato davvero solo di 1.700 unità.
Capito? Il punto è che i soli missili prodotti su licenza dalla Germania, stando al SIPRI, sono stati circa 1.500 e quindi quasi pari al numero prodotto in tutto secondo Carpentier. L'Italia ne avrebbe avuti 1.000, ovvero 100 extra rispetto al totale esportato; ma in Italia queste armi sembrano essere passate totalmente sotto-traccia, a maggior ragione se si considera che i G.91R italiani in genere andavano in azione con due soli piloni e quindi dovevano costantemente scegliere tra carico bellico e autonomia. Se mai davvero vi furono 1.000 missili esportati, non potevano passare inosservati. Del resto, anni fa un certo Antares su S.Militare disse che l'italia aveva comprato negli anni '60 qualcosa come 60.000 lanciarazzi M72. Ma chi li ha mai visti? Negli anni '80 come armi c/c nelle caserme c'erano ancora i Super Bazooka degli anni '50, che spesso non sparavano più da 20 anni già allora! Per cui attenzione alle notizie 'strane'.
Forse, semplicemente l'AS-20, mai usato in guerre reali, è stato consumato quasi esclusivamente nei test di tiro: un singolo pilota collaudatore francese riuscì a tirare circa 20 missili con il Fiat G.91, non male davvero per un'arma costruita in numeri non strabilianti, almeno stando a Carpentier.
Gli AS-30 ebbero una produzione di circa 3.800 esemplari (3.000 esportati!) di cui solo 370 con teleguida TCA (per l'aviazione francese) più 950 AS-30L (65% per l'export); le bombe laser BGL invece, circa 800 (60% per l'export);
Per le carattteristiche specifiche dell'AS-30: il missile è simile all'AS-20 da cui deriva, solo che ha 4 alette più piccole in coda per la necessaria stabilizzazione. La guida è svolta con un gruppo di 4 deflettori che agiscono sul motore sustainer. La stabilizzazione è giroscopica.
I Martel: 150 per la RAF (più 200 a guida TV), 100 per l'aviazione francese, dove erano noti anche come AS.37 (che finì di tirarli in addestramento poco prima della guerra del '91) e 50 per la marina.
Non molti nemmeno gli ARMAT: solo 160, pare e per giunta, solo per l'export. EPPURE, secondo il Sipri, questo missile è stato esportato in 625 esemplari!
Exocet, 2.800 prodotti di cui 500 per la mrina francese (e l'80% abbondante per l'export) di presumibilmente il 75% MM 38/40 (375), 20% AM.39 (100) e 5% SM.39 (25). Gli altri sono andati all'export, che nel 1999 aveva raggiunto ben 33 clienti, con un totale di 3.200 missili.
AS-15TT: 350 (tutti all'export)
'Sol-Air'
Più standardizzati i dati di Carpentier sui missili SAM: 6.400 Crotale di tutti i tipi (1.500 per la Francia), 1.800 Shanine (solo per l'export) e questo pur avendo molti utenti in giro per il mondo (ovviamente questo totale non comprende i tipi clonati dai cinesi...).
Dei Roland: 105 lanciamissili Roland I con 3.900 missili (dal 1978 e sopratutto per la Francia); 538 lanciamissili Roland II con 20.400 missili (dal 1979); il Roland III, dal 1988, è stato realizzato in poche unità: circa 1.000.
In tutto 25.800 unità, e la sola Francia ha avuto ben 83 sistemi Roland I, 98 Roland II e 7.600 missili (circa la metà Roland II, con maggiore gittata e capacità), mentre la Germania ben 14.000 (!!!), più evidentemente circa 4.000 per l'export (non moltissimi, in effetti) per altre 10 nazioni (tra cui la Spagna, 414 missili e 18 lanciamissili).
Del Roland è notevole particolarmente il fatto che ha la testata ha un peso di 6,5 kg (circa 1/10 dei 66 kg al lancio), di cui 3,5 di HE; ma è straordinario che sia in realtà composta, anziché da un involucro a frammentazione, da una costellazione di carichette HEAT, ben 65(!!) con un raggio utile di circa 6 metri. Anche la propulsione è notevole: deflettori di getto, il che peraltro implica che la guida è possibile solo finché funziona il sustainer.
Aria-Aria
Poco ricordato l'R 5103 o Nord AA 20 (precursore dell'AS 20): questo era un'arma aria-aria da intercettazione, da 135 kg, supersonico e con gittata massima da tergo di 4 km. Ne vennero prodotti ben 4.000, venne messo a punto nel 1959, eppure è sparito senza praticamente lasciare traccia, usati per lo più dai Super Mystere (di per sé meno di 200 esemplari!). Aveva guida radio manuale.
Il successivo Matra R 511 venne sviluppato dal 1949 ed entrò in servizio più che altro con i Vautur da caccia notturna, ne vennero realizzati ben 100 di preserie R 510 e poi 900 esemplari di serie (1961-65) pur essendo un'arma da 172 kg e dotata di cercatori IR e radar (a seconda delle versioni). Da notare che anche questo era noto come AA 20 (!!). Supersonico, con una spoletta di prossimità e una testata da 25 kg, era senz'altro un'arma interessante che iniziò le prove di tiro nel 1953, appena l'anno dopo del molto più semplice R 5103. Nonostante i numerosi centri nelle prove, in pratica la versione IR funzionava solo di notte e la spoletta era difettosa. In altre parole era una mezza ciofeca, malgrado i tiri di successo nei test di prova.
Tra l'altro, questo triplice sistema è forse anche la risposta all'affermazione che degli AS 20 sarebbero stati costruiti 8.000 esemplari. Considerando che la famiglia ha visto ben 4.000 R 5103, 900 R 511 e 1700 AS 20 abbiamo un totale di ben 6.600 ordigni, molto vicino a quello dichiarato da altre fonti. Che la produzione su licenza in Germania abbia modo di chiudere le differenze, con i famosi 1.500 missili costruiti su licenza? E se è così, allora i 1.700 missili costruiti sarebbero stati solo quelli prodotti in Francia. Però è difficile che a questo punto la maggior parte esportata sarebbe stata costruita per la Germania stessa, visto che nemmeno il SIPRI lo menziona a parte la produzione su licenza. Bah. In ogni caso, 1.500 missili sono pochissimi per la flotta degli aerei tedeschi, anche considerando che una parte era destinata agli F-104G. Più sensato è il missile AS-30, che secondo il SIPRI è stato fornito in 820 esemplari alla Germania federale. Il mistero continua, ma che l'AS 20 sia un'arma marginale a parte l'uso addestrativo è chiaro. Probabilmente è stato usato solo per quello in Germania E in Italia? Non pervenuto, malgrado i 'mille' comprati per i G.91 stando al SIPRI, il che porta nuovamente oltre i limiti di guardia il numero degli AS 20 costruiti: con 2.620 esportati su circa 3.200 costruiti, è un pò in contraddizione con la valutazione del libro francese, che parla di 800 per il solo mercato domestico. Insomma, non c'é verso di aggiustare questo dilemma e in ogni caso non c'é modo di darne un numero sufficiente ai G-91R-3/R-4 (quasi 400 esemplari con 2-4 missili l'uno...).
Le prestazioni dei missili aria-aria R 530, SR 530F e SR 530D erano ben differenziate.
L'R-530 aveva il sensore SAHR con una portata d'acquisizione pratica di 3-10 km; quota tra 3.000 e 18.000 m; precisione entro 4 m. Il modello IR aveva un sensore all aspect funzionante in banda 2 (come l'AIM-9L, ma solo oltre 10 anni dopo). Il sistema IR era più preciso e affidabile e capace di portare attacchi a quote ben più basse (non citate, comunque sia). Eseguirono in tutto 50 prove con il radar, e 25 con il sistema IR nel 1961-62 e le consegne partirono nel 1964.
Il Super R-530F aveva una testata da 30 kg anziché 27, velocità di 4,6M anziché 2,7, attacco differenziale fino a 9.000 m, quota d'ingaggio fino a 21.000 m; quota minima, 1.000 m d'attacco posteriore e 3.000 frontale, gittata tra 1 e 25 km. Entrò in servizio nel 1979. Da notare che c'era un solo sensore SAHR, ed era monopulse. Il primo lancio avvenne nel 1975, quando un Vautur lanciò da 11.000 m contro un drone supersonico AQM 37 a 18.000 m, abbattendolo.
Il Super R.530D ha un peso maggiore ed è più lungo, ha una quota fino a 24.000 m, velocità fino a 5 M e gittata 50 km, con un raggio pratico di 35 km; quota tra 60 e 24.000 m.
Quale usare per gli ingaggi a bassissima quota? Apparentemente da escludere gli R.530EM, ma sorprendentemente sono un pò tutti in difficoltà; prendiamo buono che 60 metri di quota minima significa poter ingaggiare bersagli anche a quote inferiori (non dimentichiamo che 1 o 2 A-4 argentini vennero abbattuti, stando alle fonti inglesi, mentre volavano a meno di 11 metri di quota, da parte di missili con una quota minima d'ingaggio di 30 metri!), ma certo che sconcerta il numero così alto di metri 'minimi' del pur potente missile SR-530F. Già i sovietici, con il missile AA-3/R-98 avevano introdotto la capacità d'ingaggio a circa 300 metri di quota minima... ed era un'arma di generazione precedente! Persino i vecchi missili AA-1 Alkali, nelle loro versioni evolute, scendevano fino a 200-700 metri di quota. Notevole anche come l'ingaggio frontale abbia una quota diversa da quella dell'ingaggio posteriore, cosa di cui ho sentito parlare soltanto nel caso dei missili R-530/SR-530F francesi. Da notare che l'SR-530F aveva un'eccellente caratteristica: un sensore monopulse, che ha una resistenza alle ECM e una 'discrezione' molto migliori. Bisogna ricordare che il Cyrano IV del Mirage F.1 non ha un sensore CW per l'illuminazione dei bersagli e questo si può spiegare solo se hai un sensore MP. Bisogna dire che anche in questo caso servono delle modalità di funzionamento particolari, per esempio anche l'F-104ASA-2 ha gli Aspide 'monopulse' ma il sistema CW è molto probabilmente rimasto ugualmente. In generale, comunque sia, questo sistema ad onda continua non sembra necessario per un missile a guida radar.
Secondo le stime più diffuse, come in Forecast international, i missili R 530/SR.530F/D prodotti sono stati: 4.857 R.530, 1.486
R.530F e 1.371 R.530D entro la fine del 1998 (quando la produzione anche dell'ultimo tipo è finita).
Secondo Carpentier, invece: 2.300 R-530 prodotti (1.200 per l'export; il museo SAAF dice 2.400); 1.200 SR.530F (circa 550 per l'export); 1.000 SR.530D (circa 400 per l'export).
A quanto pare, i francesi non erano così entusiasti dei missili a medio raggio: preferirono senz'altro quelli tipo Magic a corto raggio: 3.700 più o meno ripartiti tra Magic 1 (circa il 25% dei 7.000 prodotti) e Magic 2 (circa il 50% dei circa 4.000 prodotti).
Tutti i missili della Grandeur
IN TUTTO, considerando queste armi moderne (eccetto quelle modernissime), diciamo quelle dell'ultima parte della Guerra fredda:
-AAM: 3.700 Magic e 2.350 R-530/SR 530 = circa 6.000 missili aria-aria di cui circa l'85% moderno.
-SAM: non meno di 1.500 Crotale+7.600 Roland = 9.100 missili più i vari Mistral, Masurca e gli americani HAWK e SM-1.
-ATGM: presumibilmente 80.000 MILAN e 23.000 HOT (inclusi senz'altro anche ordigni costruiti dopo il 1990, se è il 'gran totale') = oltre 100.000.
-ASM: 800 AS-30, 300 AS-30L, 100 Exocet, 150 Martel = 1.350, più 250 LGB.
Per fare un paragone: l'Italia ha avuto circa 800 (?) Hawk, probabilmente sui 2.000 Aspide, e stando al SIPRI: circa 700 Nike-Hercules, centinaia (800?) Standard SM-1, centinaia (1.000?) AIM-9L, 1.000 AIM-7E, 14.000(?) MILAN e 25.000 TOW. Totale: probabilmente 1.500 SAM+800 navali, 3.000 AAM e circa 2.000 Aspide multi-uso e versioni varie, più circa 40.000 ATGW (ps penso che i missili MILAN siano sottovalutati mentre i TOW siano sopravvalutati probabilmente di almeno 5.000 esemplari, visto che su A&D, in un numero degli anni '80, avevano detto che erano stati 5.000 e poi altri 5.000 dei primi due grandi ordini iniziali, e non 5.000+10.000).
Da notare che l'Italia è probabilmente il terzo utente estero visto che è dietro i sauditi e UK, e più o meno al livello dell'Iran. Quanto ad altre nazioni, va detto che la Francia ha meno missili a lungo raggio, ma sono tutti i suoi e sopratutto li ha ordinati entro pochi anni di produzione, mentre la Germania ha ordinato oltre 10.000 armi ma anche circa 20.000 HOT per cui ha più ATGM, mentre UK ha ordinato qualcosa come 34.000 missili stando al SIPRI (???) per i soli elicotteri c/c Lynx (azz!!!) più gli Swinfire naturalmente; idem per l'Egitto che ha 19.000 TOW e 9.000 Swinfire).
In ogni caso pare evidente che l'arsenale francese era potente, ma non potentissimo. I missili aria-aria erano un discreto numero, ma solo una parte moderno e di questi solo una piccola parte anche ognitempo (circa 1.000 SR.530) e di questo ancora, solo la metà capace di tiri contro bersagli a bassissima quota. Non che vi fosse molto di meglio in Europa nella Guerra Fredda, per esempio, la Germania non aveva armi aria-aria a medio raggio visto che la sua difesa aerea era 'cosa' per gli anglosassoni, mentre l'Italia non riusciva a far funzionare gli Aspide dai suoi F-104. Però diavolo, mi aspettavo meglio quanto al numero di missili francesi a medio raggio moderni prodotti, specie considerando il buon numero di utenti. Uno dei problemi dei missili aria-aria francesi è la loro scarsissima durata 'in volo': per i Magic si parla di circa 40 ore di volo, per gli R530 e simili circa 20, prima di dover essere revisionati o rottamati. Erano armi da 'scramble' ma questo significava dover aspettare costantemente a terra anziché decollare e farsi trovare in aria in caso di necessità! Le cose hanno cominciato a cambiare su standard 'americani' solo con i MICA, inizialmente dati a circa 200 ore di volo, poi aumentate a 400-500. Meglio, ma forse non alla pari delle armi americane, e del resto non abbiamo molte notizie sulla 'durata' dei missili degli altri una volta impiegati in missioni reali.
Le armi aria-aria, del resto, sono particolari: da un lato quando decolli non è affatto detto che le debba usare (anzi, il 99% delle volte, anche in guerra, è facile di no); mentre al contempo sono molto complesse e delicate pur se apparentemente robuste, specialmente se poi le devi tenere esposte sotto le ali o alle loro estremità, sotto il gelo e le vibrazioni più forti. Per le bombe è tutto il contrario, naturalmente: semplici e generamente da 'una sola missione' tanto che spesso anche senza bersagli, è facile che vengano sganciate dagli aerei invece che atterrare con queste armi a bordo. Con armi intelligenti e costose, questo ovviamente non è fattibile.
Il lato più forte è senz'altro quello controcarri: la Francia ha avuto dalla sua pur fiorente produzione un gran numero di missili ATGM (qui però non sono considerati, ma si parla di decine di migliaia tra cui circa 80.000 MILAN e 23.000 HOT, su circa 330 e 85 mila prodotti!!!!!), abbastanza per distruggere le forze corazzate del WarPac praticamente... da sola.
Micidiale anche il settore SAM: ben 1.500 Crotale, 7.600 Roland I/II, più un numero imprecisato di Masurca (navali), vari tipi come gli SA 20 e R 422, rimasti sperimentali ma comunque prodotti in quantità notevoli e di dimensioni importanti. Per non parlare, ovviamente, dei missili Mistral (non conteggiati in quel contesto, ma entro il 1995 Carpentier dice che ne erano stati ordinati complessivamente 8.700).
I missili antiaerei sono molto numerosi, specie i Roland. Mi sembrano peraltro troppo pochi i Crotale, considerando appena 1.500 armi fornite in vari anni (e generazioni) per 80 lanciatori quadrupli dell'aviazione e una ventina di lanciatori ottupli della marina. Infine, da notare che la Francia non aveva missili suoi di tipo a medio o a lungo raggio. Per il medio raggio ha rimediato con gli ottimi HAWK americani (circa 800, apparentemente come per l'Italia, ma con sole 11-15 batterie anziché 22), per il lungo raggio con nulla visto che non ha mai avuto i NIKE Hercules, anche se ha avuto alcuni Ajax.
Invece, per i missili aria-aria e aria-superficie: AAM: 3.700 Magic 1 e 2 (50-50 circa); 1.100 R-530, 650 SR-530F, 600 SR-530D totalizzando 3.700 SRAAM e 2.350 missili MRAAM circa. Non male, ma nemmeno eccezionali visto che sono di almeno due o tre generazioni.
Le armi aria-terra non sono invece così eccezionali: 800 AS-30 (e 800 AS-20 se è per questo), 300 AS-30L, 250 BGL, 500 Exocet, 150 Martel, totalizzando 1.330 ASM (più gli AS-12 e AS-20), 250 bombe e per il resto 400 missili Exocet per l'aeronautica.
Più oltre 100 missili nucleari, tra questi circa 80 missili ASMP, più naturalmente i 'balistici': i sub-lanciati M1, per esempio, del 1971 (3.000 km di gittata), M2 del 1974 (19.000 kg, 3.200 km), M20 del 1977 (tardi anni '70, 20 t, 3.000 km), M5 del 1985 (30.000 kg, 5.000 km), M45 (35.000 kg, 6.000 km) degli anni '80-90, fino ad arrivare all'M51 (52 t, 8.000 km) di questi anni. Più i 18 missili S.2 dei primi anni '70, basati a terra (32 t, 3.000 km) e che negli anni '80 vennero sostituiti con 18 S.3 (25 t, 3.500 km). I missili tattici videro invece di decine di Pluton (120 km e 2,5 tonnellate) e infine 30 micidiali Hades nei primi anni '90, mai dispiegati operativamente.
Un punto di vista sudafricano
E' interessante leggere alcune cose dal SAAF Museum. Qui dice che i missili AS-30 vennero forniti assieme ai Mirage III. Secondo il SIPRI, essi erano ben 250, ma assieme a questi vennero anche, ma solo due anni dopo (1965) ordinati altri 120 missili tipo AS-20. Questi ultimi erano utilizzati, tanto per dare l'idea dell'apprezzamento, come armi da addestramento, provviste di testate inerti (non è chiaro se alcuni avessero anche delle testate HE, ma è probabile, in ogni caso non vennero usati come armi operative, come s'intuisce dal numero ridotto e dalla data più tarda di consegna rispetto ai più potenti AS-30). Il risultato è che essi venivano spesi come ausilii addestrativi. Ogni pilota poteva tirarne uno all'anno, mentre per gli AS-30 era possibile utilizzarne uno ogni due anni. Quanto all'uso operativo, i Buccaneer vennero equipaggiati dal 1969. Ma pur potendo portare 4 missili, si decise di portarne normalmente due, perché quelli interni alle ali erano capaci di causare problemi ai motori nel momento in cui accendevano il loro razzo con tanto di scia. Essi avevano due testate di guerra, non è del tutto esatto dire che pesavano 240 kg; in realtà, una pesava 230 kg ed era la HE-GP, l'altra solo 213 ed era la SAP. Quanto a capacità di perforazione, queste armi potevano essere programmate per lo scoppio istantaneo oppure con 14 ms di ritardo (questo con la GP, la SAP era sicuramente un pò diverse). Non è dato sapere a che velocità e gittata, ma la HE-GP era capace di perforare, con il ritardo, qualcosa come 50 mm di acciaio oppure ben 710 mm di cemento. Nessuna meraviglia che nel 1991 gli AS-30 (con testate SAP) perforassero anche gli HAS irakeni.
Ma non sempre andava bene. Nel 1971, la petroliera Wafra fu affondata dalla SAAF dopo che era rimasta incagliata. I Buccaneer, che erano nati dopotutto come aerei antinave, finirono bizzarramente per affondare -o provare ad affondare- due petroliere, una per ciascun utente dell'aereo: RAF e SAAF. Nel primo caso fu la Torrey Canyon, colpita con bombe da 1.000 lb; nel secondo caso, fu la Wafra, attaccata con ben 12 missili. I primi 4 la trapassarono esplodendo in mare subito dopo; gli altri 8 vennero 'settati' per lo scoppio istantaneao, ma pur esplodendo, non fu sufficiente per distruggerla, tanto che alla fine fu affondata da bombe di profondità sganciate dagli Shackleton!
Nel 1981, invece, i Buccaneer usarono in una vera guerra questi missili. Attaccarono le postazioni radar angolane. Vennero attaccate 5 stazioni radar, di cui 4 distrutte, con l'uso di appena 6 Buccaneer e 12 missili, lo stesso identico numero che fallì l'affondamento della petroliera. Come è bizzarro il destino. Va detto anche che in questo sito si dimostra anche come il SIPRI non sia totalmente affidabile (non è la prima volta, ma tant'é).
Infatti, il SIPRI aveva detto che i missili aria-aria R.530 forniti al Sudafrica erano stati in tutto 30 esemplari, nei primi anni '60, assieme ai Mirage III. Il sito SAAF dice che in effetti 30 missili sono stati forniti ma... si tratta di missili ricostruiti ad un nuovo standard, precisamente per l'uso da parte dei Mirage F.1. In effetti sono stati forniti negli anni '70 e se ne conoscono anche i serial: Z-7501/7530. Ma prima, negli anni '60, non ne vennero forniti soltanto 30, cifra del resto ridicola per una quarantina di Mirage III, ma ben 200 esemplari! E il sito fornisce anche i serials: da Z-7001 a Z-7200. Del resto, circa 4.400 missili (il sito SAAF museum dice solo 2.400) prodotti e il 45% esportato all'estero, è chiaro che significano qualcosa, non puoi certo esportare queste armi con il ritmo da bradipo indicato dal SIPRI!
Una cosa interessante è che mentre i 200 missili originari avevano tutti la testata EM (radar), i 30 R.530FZ ricostruiti avevano le teste di ricerca IR e radar intercambiabili, quindi non è che devi per forza avere due missili diversi, basta avere il corpo centrale e le due teste di guida. Ad ogni modo, i MIrage III ne portavano solo uno, mentre i Mirage F.1C potevano portarne due sotto le ali. Nessuno per i Mirage F.1AZ, almeno non del tipo a guida radar, per la mancanza del Cyrano dei tipi intercettori.
Quanto ai missili Martel, non è chiaro quanti ne siano stati comprati: ma almeno alcune fonti, danno il totale a 150 per l'aviazione francese e 150 per quella britannica, entrambi con il sistema a guida radar; mentre quest'ultima, la RAF e probabilmente anche la FAA, ha avuto anche 200 esemplari del tipo a guida TV tipo AJ.168.
Il missile AS-30 in Sudafrica:
http://www.saafmuseum.org/exhib/other-exhibits/missiles/261-as-30-missile
Articolo d'epoca sull'AS-20 (1960)
https://www.flightglobal.com/FlightPDFArchive/1960/1960%20-%202525.PDF
Adesso una piccola considerazione per il wargame...
Posto che i missili C/C non mancherebbero di certo... ;=) resta un dubbio: per i potenti Mirage F.1, che normalmente non hanno che due soli missili aria-aria a corto raggio... che armi si possono usare contro dei bersagli in volo a quote così basse come quelle previste per il wargame? Certo che se è confermato che i SR.530F hanno una quota minima di ben 1.000 metri persino con il profilo di volo più favorevole, c'é poco da esultare. Esclusi gli R.530EM, bisogna vedere se esiste una possibilità pratica per il lancio a bassa quota. Tutti gli altri missili noti possono fare di meglio, per cui... la questione è alquanto assurda. Ma se proprio non dovesse essere possibile questo, né un'ulteriore coppia di missili (come almeno alcuni Mirage possono fare di sicuro) a corta gittata, allora cosa scegliere? Forse il vecchio R.530IR, che ha un sensore obsoleto, ma pur sempre operante in banda 2, che nella famiglia Sidewinder è stata ignorata fino niente di meno che al modello AIM-9L, il primo 'all aspect'. Non dovrebbe essere un missile del tutto disgustoso, anche se certo non fatto per il combattimento aereo.
E ora un pò di informazioni sui missili, da parte direttamente dei francesi, 'dritte' passatemi dai membri della pagina FB dedicata ai G.91.
Ci fu un tempo in cui la Francia sfornava quasi (?) più missili che baguette: erano i 'fantastici' anni '50 quando i francesi insegnarono all'Occidente come si costruiscono i missili controcarri, proprio loro che erano sempre meno coinvolti nelle strategie NATO contro il Patto di Varsavia. La cosa che mi stupisce è la varietà di armi che realizzarono, e considerate che per ragioni di spazio e di voglia non ho approfondito i missili SAM di prima generazione. Ecco quel che fonti in lingua originale raccontano di quel periodo così straordinario, almeno dal punto di vista degli amanti della propulsione a razzo!
Sostiene Carpentier
Uno è il Carpentier missile tactique, una specie di libro, per cui se siete scossi dalla lunghezza di questo post, state attenti, ma per essere interessante, lo è:
http://www.academie-air-espace.com/upload/doc/ressources/COMAERO%2003%20-%20Carpentier%20Missiles%20tactiques.pdf
L'altro è una rivista d'epoca anch'essa su PDF (parla un collaudatore dei missili AS-30 e AS-30 sugli aerei italo-francesi):
http://www.aeromed.fr/AEROMEDN54.pdf
Succo delle informazioni 'missilistiche'... si tratta per lo più di armi 'vintage', ma è molto interessante prenderle comunque in considerazione.
Iniziamo dai vecchi missili? Ecco l' SS-10 (Nord-Aviation): ideato fin dal dopoguerra, lanciato dalla fine del 1949 (!!), prodotto nel 1954-62 in 'modici' 30.000 esemplari (15 kg, 1.600 m, testata 5 kg e 400 mm di perforazione) ed esportato anche in Israele e USA (500 esemplari nel 1952, prima ancora della produzione di serie, a quanto pare!) che lo giudicarono un progetto brillante, ma non ancora 'un'arma'.
ENTAC: sviluppato dalla DEFA, ma prodotto anche qui dalla Nord, pesava 12 kg e raggiungeva 1800 m, con una carica da 4 kg HEAT e 650 mm di perforazione, aveva un sistema di stabilizzazione giroscopica ed era senza dubbio un'arma eccellente, migliore rispetto all'SS.10, ma inferiore all'SS.11. In tutto ne vennero prodotti ben 120.000 tra il 1958 e il 1974 e anche questo venne esportato negli USA. Per molti versi è il più vicino al Vickers Vigilant inglese, ma ha avuto molto più successo commerciale. Anche così, è stato presto dimenticato per via dei missili che sono venuti fuori di lì a poco...
SS.11 (la grafia corretta è SS 11, come anche per gli altri missili di questo tipo, ma preferisco scriverlo così): ingrandito con una testata da 8 kg, peso 30 kg (calibro passato da 110 a 164 mm), perforazione 600 mm, gittata ben 500-3.000 m con velocità di crociera di ben 190 m/sec (SS-10: appena 80). Prodotti in qualcosa come 180.000 esemplari, più dei due tipi precedenti messi insieme... pur pesando più dei due tipi precedenti 'messi insieme'! La produzione è andata avanti tra il 1956 e il 1985 per 37 nazioni. I soli americani, dopo le valutazioni, finanziarono l'SS 11 e negli anni '60 comprarono 18.000 SS 11 e 12.000 ENTAC, mentre lasciarono perdere il loro grosso Dart (45 kg di cui 14 di carica, sviluppato nel 1952-58). L'SS-11 è un'arma di notevole successo, al punto che già venne usato in maniera micidiale in Algeria lanciato da aerei ed elicotteri contro le caverne tenute dai guerriglieri. In seguito venne addirittura considerato come arma antinave, tanto da essere usato sia da mezzi navali che dai marines svedesi, i quali l'hanno sostituito solo di recente con l'RBS-17 (Hellfire con testata speciale) per lo stesso ruolo.
'Air-Sol'
Un missile senz'altro molto noto, nonché l'evoluzione finale della generazione (nata dopo i lavori sull'X-7 tedesco del tempo di guerra) è stato l'AS-12: con una gittata di 8 km (AS) e 6 km (SS-12), peso 75 kg, testata 30 kg; prodotti tra il 1966 (prove nel 1959) e il 1982 in ben 10.600 esemplari per 26 paesi.
Il primo missile aria-superficie sviluppato esclusivamente come tale, però, è stato probabilmente l'AS 20 francese. In realtà anche questo derivava dai precedenti AA 20, in particolare dall'R 5103. Solo che venne dotato, pare, della stessa testata dell'AS 12 (anche se molte fonti la danno circa il 10% più pesante). Mentre l'AS-12 (filoguidato) era il culmine della formula di una famiglia missilistica, l'AS 20 divenne il capostipite di una nuova famiglia di ordigni, stavolta filoguidati e quasi sempre supersonici. Secondo Carpentier ne vennero prodotti soltanto 1.700 esemplari di cui 900 esportati, per lo più in Germania per gli F-104 e pure per l'Italia per i G.91. Sappiamo però dal SIPRI che anche il Sudafrica ne ebbe ben 120, pochi se fosse vero che ne realizzarono 8.000 esemplari in tutto, parecchi se il totale è stato davvero solo di 1.700 unità.
Capito? Il punto è che i soli missili prodotti su licenza dalla Germania, stando al SIPRI, sono stati circa 1.500 e quindi quasi pari al numero prodotto in tutto secondo Carpentier. L'Italia ne avrebbe avuti 1.000, ovvero 100 extra rispetto al totale esportato; ma in Italia queste armi sembrano essere passate totalmente sotto-traccia, a maggior ragione se si considera che i G.91R italiani in genere andavano in azione con due soli piloni e quindi dovevano costantemente scegliere tra carico bellico e autonomia. Se mai davvero vi furono 1.000 missili esportati, non potevano passare inosservati. Del resto, anni fa un certo Antares su S.Militare disse che l'italia aveva comprato negli anni '60 qualcosa come 60.000 lanciarazzi M72. Ma chi li ha mai visti? Negli anni '80 come armi c/c nelle caserme c'erano ancora i Super Bazooka degli anni '50, che spesso non sparavano più da 20 anni già allora! Per cui attenzione alle notizie 'strane'.
Forse, semplicemente l'AS-20, mai usato in guerre reali, è stato consumato quasi esclusivamente nei test di tiro: un singolo pilota collaudatore francese riuscì a tirare circa 20 missili con il Fiat G.91, non male davvero per un'arma costruita in numeri non strabilianti, almeno stando a Carpentier.
Gli AS-30 ebbero una produzione di circa 3.800 esemplari (3.000 esportati!) di cui solo 370 con teleguida TCA (per l'aviazione francese) più 950 AS-30L (65% per l'export); le bombe laser BGL invece, circa 800 (60% per l'export);
Per le carattteristiche specifiche dell'AS-30: il missile è simile all'AS-20 da cui deriva, solo che ha 4 alette più piccole in coda per la necessaria stabilizzazione. La guida è svolta con un gruppo di 4 deflettori che agiscono sul motore sustainer. La stabilizzazione è giroscopica.
I Martel: 150 per la RAF (più 200 a guida TV), 100 per l'aviazione francese, dove erano noti anche come AS.37 (che finì di tirarli in addestramento poco prima della guerra del '91) e 50 per la marina.
Non molti nemmeno gli ARMAT: solo 160, pare e per giunta, solo per l'export. EPPURE, secondo il Sipri, questo missile è stato esportato in 625 esemplari!
Exocet, 2.800 prodotti di cui 500 per la mrina francese (e l'80% abbondante per l'export) di presumibilmente il 75% MM 38/40 (375), 20% AM.39 (100) e 5% SM.39 (25). Gli altri sono andati all'export, che nel 1999 aveva raggiunto ben 33 clienti, con un totale di 3.200 missili.
AS-15TT: 350 (tutti all'export)
'Sol-Air'
Più standardizzati i dati di Carpentier sui missili SAM: 6.400 Crotale di tutti i tipi (1.500 per la Francia), 1.800 Shanine (solo per l'export) e questo pur avendo molti utenti in giro per il mondo (ovviamente questo totale non comprende i tipi clonati dai cinesi...).
Dei Roland: 105 lanciamissili Roland I con 3.900 missili (dal 1978 e sopratutto per la Francia); 538 lanciamissili Roland II con 20.400 missili (dal 1979); il Roland III, dal 1988, è stato realizzato in poche unità: circa 1.000.
In tutto 25.800 unità, e la sola Francia ha avuto ben 83 sistemi Roland I, 98 Roland II e 7.600 missili (circa la metà Roland II, con maggiore gittata e capacità), mentre la Germania ben 14.000 (!!!), più evidentemente circa 4.000 per l'export (non moltissimi, in effetti) per altre 10 nazioni (tra cui la Spagna, 414 missili e 18 lanciamissili).
Del Roland è notevole particolarmente il fatto che ha la testata ha un peso di 6,5 kg (circa 1/10 dei 66 kg al lancio), di cui 3,5 di HE; ma è straordinario che sia in realtà composta, anziché da un involucro a frammentazione, da una costellazione di carichette HEAT, ben 65(!!) con un raggio utile di circa 6 metri. Anche la propulsione è notevole: deflettori di getto, il che peraltro implica che la guida è possibile solo finché funziona il sustainer.
Aria-Aria
Poco ricordato l'R 5103 o Nord AA 20 (precursore dell'AS 20): questo era un'arma aria-aria da intercettazione, da 135 kg, supersonico e con gittata massima da tergo di 4 km. Ne vennero prodotti ben 4.000, venne messo a punto nel 1959, eppure è sparito senza praticamente lasciare traccia, usati per lo più dai Super Mystere (di per sé meno di 200 esemplari!). Aveva guida radio manuale.
Il successivo Matra R 511 venne sviluppato dal 1949 ed entrò in servizio più che altro con i Vautur da caccia notturna, ne vennero realizzati ben 100 di preserie R 510 e poi 900 esemplari di serie (1961-65) pur essendo un'arma da 172 kg e dotata di cercatori IR e radar (a seconda delle versioni). Da notare che anche questo era noto come AA 20 (!!). Supersonico, con una spoletta di prossimità e una testata da 25 kg, era senz'altro un'arma interessante che iniziò le prove di tiro nel 1953, appena l'anno dopo del molto più semplice R 5103. Nonostante i numerosi centri nelle prove, in pratica la versione IR funzionava solo di notte e la spoletta era difettosa. In altre parole era una mezza ciofeca, malgrado i tiri di successo nei test di prova.
Tra l'altro, questo triplice sistema è forse anche la risposta all'affermazione che degli AS 20 sarebbero stati costruiti 8.000 esemplari. Considerando che la famiglia ha visto ben 4.000 R 5103, 900 R 511 e 1700 AS 20 abbiamo un totale di ben 6.600 ordigni, molto vicino a quello dichiarato da altre fonti. Che la produzione su licenza in Germania abbia modo di chiudere le differenze, con i famosi 1.500 missili costruiti su licenza? E se è così, allora i 1.700 missili costruiti sarebbero stati solo quelli prodotti in Francia. Però è difficile che a questo punto la maggior parte esportata sarebbe stata costruita per la Germania stessa, visto che nemmeno il SIPRI lo menziona a parte la produzione su licenza. Bah. In ogni caso, 1.500 missili sono pochissimi per la flotta degli aerei tedeschi, anche considerando che una parte era destinata agli F-104G. Più sensato è il missile AS-30, che secondo il SIPRI è stato fornito in 820 esemplari alla Germania federale. Il mistero continua, ma che l'AS 20 sia un'arma marginale a parte l'uso addestrativo è chiaro. Probabilmente è stato usato solo per quello in Germania E in Italia? Non pervenuto, malgrado i 'mille' comprati per i G.91 stando al SIPRI, il che porta nuovamente oltre i limiti di guardia il numero degli AS 20 costruiti: con 2.620 esportati su circa 3.200 costruiti, è un pò in contraddizione con la valutazione del libro francese, che parla di 800 per il solo mercato domestico. Insomma, non c'é verso di aggiustare questo dilemma e in ogni caso non c'é modo di darne un numero sufficiente ai G-91R-3/R-4 (quasi 400 esemplari con 2-4 missili l'uno...).
Le prestazioni dei missili aria-aria R 530, SR 530F e SR 530D erano ben differenziate.
L'R-530 aveva il sensore SAHR con una portata d'acquisizione pratica di 3-10 km; quota tra 3.000 e 18.000 m; precisione entro 4 m. Il modello IR aveva un sensore all aspect funzionante in banda 2 (come l'AIM-9L, ma solo oltre 10 anni dopo). Il sistema IR era più preciso e affidabile e capace di portare attacchi a quote ben più basse (non citate, comunque sia). Eseguirono in tutto 50 prove con il radar, e 25 con il sistema IR nel 1961-62 e le consegne partirono nel 1964.
Il Super R-530F aveva una testata da 30 kg anziché 27, velocità di 4,6M anziché 2,7, attacco differenziale fino a 9.000 m, quota d'ingaggio fino a 21.000 m; quota minima, 1.000 m d'attacco posteriore e 3.000 frontale, gittata tra 1 e 25 km. Entrò in servizio nel 1979. Da notare che c'era un solo sensore SAHR, ed era monopulse. Il primo lancio avvenne nel 1975, quando un Vautur lanciò da 11.000 m contro un drone supersonico AQM 37 a 18.000 m, abbattendolo.
Il Super R.530D ha un peso maggiore ed è più lungo, ha una quota fino a 24.000 m, velocità fino a 5 M e gittata 50 km, con un raggio pratico di 35 km; quota tra 60 e 24.000 m.
Quale usare per gli ingaggi a bassissima quota? Apparentemente da escludere gli R.530EM, ma sorprendentemente sono un pò tutti in difficoltà; prendiamo buono che 60 metri di quota minima significa poter ingaggiare bersagli anche a quote inferiori (non dimentichiamo che 1 o 2 A-4 argentini vennero abbattuti, stando alle fonti inglesi, mentre volavano a meno di 11 metri di quota, da parte di missili con una quota minima d'ingaggio di 30 metri!), ma certo che sconcerta il numero così alto di metri 'minimi' del pur potente missile SR-530F. Già i sovietici, con il missile AA-3/R-98 avevano introdotto la capacità d'ingaggio a circa 300 metri di quota minima... ed era un'arma di generazione precedente! Persino i vecchi missili AA-1 Alkali, nelle loro versioni evolute, scendevano fino a 200-700 metri di quota. Notevole anche come l'ingaggio frontale abbia una quota diversa da quella dell'ingaggio posteriore, cosa di cui ho sentito parlare soltanto nel caso dei missili R-530/SR-530F francesi. Da notare che l'SR-530F aveva un'eccellente caratteristica: un sensore monopulse, che ha una resistenza alle ECM e una 'discrezione' molto migliori. Bisogna ricordare che il Cyrano IV del Mirage F.1 non ha un sensore CW per l'illuminazione dei bersagli e questo si può spiegare solo se hai un sensore MP. Bisogna dire che anche in questo caso servono delle modalità di funzionamento particolari, per esempio anche l'F-104ASA-2 ha gli Aspide 'monopulse' ma il sistema CW è molto probabilmente rimasto ugualmente. In generale, comunque sia, questo sistema ad onda continua non sembra necessario per un missile a guida radar.
Secondo le stime più diffuse, come in Forecast international, i missili R 530/SR.530F/D prodotti sono stati: 4.857 R.530, 1.486
R.530F e 1.371 R.530D entro la fine del 1998 (quando la produzione anche dell'ultimo tipo è finita).
Secondo Carpentier, invece: 2.300 R-530 prodotti (1.200 per l'export; il museo SAAF dice 2.400); 1.200 SR.530F (circa 550 per l'export); 1.000 SR.530D (circa 400 per l'export).
A quanto pare, i francesi non erano così entusiasti dei missili a medio raggio: preferirono senz'altro quelli tipo Magic a corto raggio: 3.700 più o meno ripartiti tra Magic 1 (circa il 25% dei 7.000 prodotti) e Magic 2 (circa il 50% dei circa 4.000 prodotti).
Tutti i missili della Grandeur
IN TUTTO, considerando queste armi moderne (eccetto quelle modernissime), diciamo quelle dell'ultima parte della Guerra fredda:
-AAM: 3.700 Magic e 2.350 R-530/SR 530 = circa 6.000 missili aria-aria di cui circa l'85% moderno.
-SAM: non meno di 1.500 Crotale+7.600 Roland = 9.100 missili più i vari Mistral, Masurca e gli americani HAWK e SM-1.
-ATGM: presumibilmente 80.000 MILAN e 23.000 HOT (inclusi senz'altro anche ordigni costruiti dopo il 1990, se è il 'gran totale') = oltre 100.000.
-ASM: 800 AS-30, 300 AS-30L, 100 Exocet, 150 Martel = 1.350, più 250 LGB.
Per fare un paragone: l'Italia ha avuto circa 800 (?) Hawk, probabilmente sui 2.000 Aspide, e stando al SIPRI: circa 700 Nike-Hercules, centinaia (800?) Standard SM-1, centinaia (1.000?) AIM-9L, 1.000 AIM-7E, 14.000(?) MILAN e 25.000 TOW. Totale: probabilmente 1.500 SAM+800 navali, 3.000 AAM e circa 2.000 Aspide multi-uso e versioni varie, più circa 40.000 ATGW (ps penso che i missili MILAN siano sottovalutati mentre i TOW siano sopravvalutati probabilmente di almeno 5.000 esemplari, visto che su A&D, in un numero degli anni '80, avevano detto che erano stati 5.000 e poi altri 5.000 dei primi due grandi ordini iniziali, e non 5.000+10.000).
Da notare che l'Italia è probabilmente il terzo utente estero visto che è dietro i sauditi e UK, e più o meno al livello dell'Iran. Quanto ad altre nazioni, va detto che la Francia ha meno missili a lungo raggio, ma sono tutti i suoi e sopratutto li ha ordinati entro pochi anni di produzione, mentre la Germania ha ordinato oltre 10.000 armi ma anche circa 20.000 HOT per cui ha più ATGM, mentre UK ha ordinato qualcosa come 34.000 missili stando al SIPRI (???) per i soli elicotteri c/c Lynx (azz!!!) più gli Swinfire naturalmente; idem per l'Egitto che ha 19.000 TOW e 9.000 Swinfire).
In ogni caso pare evidente che l'arsenale francese era potente, ma non potentissimo. I missili aria-aria erano un discreto numero, ma solo una parte moderno e di questi solo una piccola parte anche ognitempo (circa 1.000 SR.530) e di questo ancora, solo la metà capace di tiri contro bersagli a bassissima quota. Non che vi fosse molto di meglio in Europa nella Guerra Fredda, per esempio, la Germania non aveva armi aria-aria a medio raggio visto che la sua difesa aerea era 'cosa' per gli anglosassoni, mentre l'Italia non riusciva a far funzionare gli Aspide dai suoi F-104. Però diavolo, mi aspettavo meglio quanto al numero di missili francesi a medio raggio moderni prodotti, specie considerando il buon numero di utenti. Uno dei problemi dei missili aria-aria francesi è la loro scarsissima durata 'in volo': per i Magic si parla di circa 40 ore di volo, per gli R530 e simili circa 20, prima di dover essere revisionati o rottamati. Erano armi da 'scramble' ma questo significava dover aspettare costantemente a terra anziché decollare e farsi trovare in aria in caso di necessità! Le cose hanno cominciato a cambiare su standard 'americani' solo con i MICA, inizialmente dati a circa 200 ore di volo, poi aumentate a 400-500. Meglio, ma forse non alla pari delle armi americane, e del resto non abbiamo molte notizie sulla 'durata' dei missili degli altri una volta impiegati in missioni reali.
Le armi aria-aria, del resto, sono particolari: da un lato quando decolli non è affatto detto che le debba usare (anzi, il 99% delle volte, anche in guerra, è facile di no); mentre al contempo sono molto complesse e delicate pur se apparentemente robuste, specialmente se poi le devi tenere esposte sotto le ali o alle loro estremità, sotto il gelo e le vibrazioni più forti. Per le bombe è tutto il contrario, naturalmente: semplici e generamente da 'una sola missione' tanto che spesso anche senza bersagli, è facile che vengano sganciate dagli aerei invece che atterrare con queste armi a bordo. Con armi intelligenti e costose, questo ovviamente non è fattibile.
Il lato più forte è senz'altro quello controcarri: la Francia ha avuto dalla sua pur fiorente produzione un gran numero di missili ATGM (qui però non sono considerati, ma si parla di decine di migliaia tra cui circa 80.000 MILAN e 23.000 HOT, su circa 330 e 85 mila prodotti!!!!!), abbastanza per distruggere le forze corazzate del WarPac praticamente... da sola.
Micidiale anche il settore SAM: ben 1.500 Crotale, 7.600 Roland I/II, più un numero imprecisato di Masurca (navali), vari tipi come gli SA 20 e R 422, rimasti sperimentali ma comunque prodotti in quantità notevoli e di dimensioni importanti. Per non parlare, ovviamente, dei missili Mistral (non conteggiati in quel contesto, ma entro il 1995 Carpentier dice che ne erano stati ordinati complessivamente 8.700).
I missili antiaerei sono molto numerosi, specie i Roland. Mi sembrano peraltro troppo pochi i Crotale, considerando appena 1.500 armi fornite in vari anni (e generazioni) per 80 lanciatori quadrupli dell'aviazione e una ventina di lanciatori ottupli della marina. Infine, da notare che la Francia non aveva missili suoi di tipo a medio o a lungo raggio. Per il medio raggio ha rimediato con gli ottimi HAWK americani (circa 800, apparentemente come per l'Italia, ma con sole 11-15 batterie anziché 22), per il lungo raggio con nulla visto che non ha mai avuto i NIKE Hercules, anche se ha avuto alcuni Ajax.
Invece, per i missili aria-aria e aria-superficie: AAM: 3.700 Magic 1 e 2 (50-50 circa); 1.100 R-530, 650 SR-530F, 600 SR-530D totalizzando 3.700 SRAAM e 2.350 missili MRAAM circa. Non male, ma nemmeno eccezionali visto che sono di almeno due o tre generazioni.
Le armi aria-terra non sono invece così eccezionali: 800 AS-30 (e 800 AS-20 se è per questo), 300 AS-30L, 250 BGL, 500 Exocet, 150 Martel, totalizzando 1.330 ASM (più gli AS-12 e AS-20), 250 bombe e per il resto 400 missili Exocet per l'aeronautica.
Più oltre 100 missili nucleari, tra questi circa 80 missili ASMP, più naturalmente i 'balistici': i sub-lanciati M1, per esempio, del 1971 (3.000 km di gittata), M2 del 1974 (19.000 kg, 3.200 km), M20 del 1977 (tardi anni '70, 20 t, 3.000 km), M5 del 1985 (30.000 kg, 5.000 km), M45 (35.000 kg, 6.000 km) degli anni '80-90, fino ad arrivare all'M51 (52 t, 8.000 km) di questi anni. Più i 18 missili S.2 dei primi anni '70, basati a terra (32 t, 3.000 km) e che negli anni '80 vennero sostituiti con 18 S.3 (25 t, 3.500 km). I missili tattici videro invece di decine di Pluton (120 km e 2,5 tonnellate) e infine 30 micidiali Hades nei primi anni '90, mai dispiegati operativamente.
Un punto di vista sudafricano
E' interessante leggere alcune cose dal SAAF Museum. Qui dice che i missili AS-30 vennero forniti assieme ai Mirage III. Secondo il SIPRI, essi erano ben 250, ma assieme a questi vennero anche, ma solo due anni dopo (1965) ordinati altri 120 missili tipo AS-20. Questi ultimi erano utilizzati, tanto per dare l'idea dell'apprezzamento, come armi da addestramento, provviste di testate inerti (non è chiaro se alcuni avessero anche delle testate HE, ma è probabile, in ogni caso non vennero usati come armi operative, come s'intuisce dal numero ridotto e dalla data più tarda di consegna rispetto ai più potenti AS-30). Il risultato è che essi venivano spesi come ausilii addestrativi. Ogni pilota poteva tirarne uno all'anno, mentre per gli AS-30 era possibile utilizzarne uno ogni due anni. Quanto all'uso operativo, i Buccaneer vennero equipaggiati dal 1969. Ma pur potendo portare 4 missili, si decise di portarne normalmente due, perché quelli interni alle ali erano capaci di causare problemi ai motori nel momento in cui accendevano il loro razzo con tanto di scia. Essi avevano due testate di guerra, non è del tutto esatto dire che pesavano 240 kg; in realtà, una pesava 230 kg ed era la HE-GP, l'altra solo 213 ed era la SAP. Quanto a capacità di perforazione, queste armi potevano essere programmate per lo scoppio istantaneo oppure con 14 ms di ritardo (questo con la GP, la SAP era sicuramente un pò diverse). Non è dato sapere a che velocità e gittata, ma la HE-GP era capace di perforare, con il ritardo, qualcosa come 50 mm di acciaio oppure ben 710 mm di cemento. Nessuna meraviglia che nel 1991 gli AS-30 (con testate SAP) perforassero anche gli HAS irakeni.
Ma non sempre andava bene. Nel 1971, la petroliera Wafra fu affondata dalla SAAF dopo che era rimasta incagliata. I Buccaneer, che erano nati dopotutto come aerei antinave, finirono bizzarramente per affondare -o provare ad affondare- due petroliere, una per ciascun utente dell'aereo: RAF e SAAF. Nel primo caso fu la Torrey Canyon, colpita con bombe da 1.000 lb; nel secondo caso, fu la Wafra, attaccata con ben 12 missili. I primi 4 la trapassarono esplodendo in mare subito dopo; gli altri 8 vennero 'settati' per lo scoppio istantaneao, ma pur esplodendo, non fu sufficiente per distruggerla, tanto che alla fine fu affondata da bombe di profondità sganciate dagli Shackleton!
Nel 1981, invece, i Buccaneer usarono in una vera guerra questi missili. Attaccarono le postazioni radar angolane. Vennero attaccate 5 stazioni radar, di cui 4 distrutte, con l'uso di appena 6 Buccaneer e 12 missili, lo stesso identico numero che fallì l'affondamento della petroliera. Come è bizzarro il destino. Va detto anche che in questo sito si dimostra anche come il SIPRI non sia totalmente affidabile (non è la prima volta, ma tant'é).
Infatti, il SIPRI aveva detto che i missili aria-aria R.530 forniti al Sudafrica erano stati in tutto 30 esemplari, nei primi anni '60, assieme ai Mirage III. Il sito SAAF dice che in effetti 30 missili sono stati forniti ma... si tratta di missili ricostruiti ad un nuovo standard, precisamente per l'uso da parte dei Mirage F.1. In effetti sono stati forniti negli anni '70 e se ne conoscono anche i serial: Z-7501/7530. Ma prima, negli anni '60, non ne vennero forniti soltanto 30, cifra del resto ridicola per una quarantina di Mirage III, ma ben 200 esemplari! E il sito fornisce anche i serials: da Z-7001 a Z-7200. Del resto, circa 4.400 missili (il sito SAAF museum dice solo 2.400) prodotti e il 45% esportato all'estero, è chiaro che significano qualcosa, non puoi certo esportare queste armi con il ritmo da bradipo indicato dal SIPRI!
Una cosa interessante è che mentre i 200 missili originari avevano tutti la testata EM (radar), i 30 R.530FZ ricostruiti avevano le teste di ricerca IR e radar intercambiabili, quindi non è che devi per forza avere due missili diversi, basta avere il corpo centrale e le due teste di guida. Ad ogni modo, i MIrage III ne portavano solo uno, mentre i Mirage F.1C potevano portarne due sotto le ali. Nessuno per i Mirage F.1AZ, almeno non del tipo a guida radar, per la mancanza del Cyrano dei tipi intercettori.
Quanto ai missili Martel, non è chiaro quanti ne siano stati comprati: ma almeno alcune fonti, danno il totale a 150 per l'aviazione francese e 150 per quella britannica, entrambi con il sistema a guida radar; mentre quest'ultima, la RAF e probabilmente anche la FAA, ha avuto anche 200 esemplari del tipo a guida TV tipo AJ.168.
Il missile AS-30 in Sudafrica:
http://www.saafmuseum.org/exhib/other-exhibits/missiles/261-as-30-missile
Articolo d'epoca sull'AS-20 (1960)
https://www.flightglobal.com/FlightPDFArchive/1960/1960%20-%202525.PDF
Adesso una piccola considerazione per il wargame...
Posto che i missili C/C non mancherebbero di certo... ;=) resta un dubbio: per i potenti Mirage F.1, che normalmente non hanno che due soli missili aria-aria a corto raggio... che armi si possono usare contro dei bersagli in volo a quote così basse come quelle previste per il wargame? Certo che se è confermato che i SR.530F hanno una quota minima di ben 1.000 metri persino con il profilo di volo più favorevole, c'é poco da esultare. Esclusi gli R.530EM, bisogna vedere se esiste una possibilità pratica per il lancio a bassa quota. Tutti gli altri missili noti possono fare di meglio, per cui... la questione è alquanto assurda. Ma se proprio non dovesse essere possibile questo, né un'ulteriore coppia di missili (come almeno alcuni Mirage possono fare di sicuro) a corta gittata, allora cosa scegliere? Forse il vecchio R.530IR, che ha un sensore obsoleto, ma pur sempre operante in banda 2, che nella famiglia Sidewinder è stata ignorata fino niente di meno che al modello AIM-9L, il primo 'all aspect'. Non dovrebbe essere un missile del tutto disgustoso, anche se certo non fatto per il combattimento aereo.