25-2-18
Stasera stavo dando un'occhiata alle inserzioni eBay e nel mentre riflettevo su come cambiano in fretta le cose, e sopratutto i prezzi, della tecnologia moderna. 20 anni fa era possibile comprare uno scassone come l'ex glorioso Aptiva che adesso mi fa da reggipiedi, al modico prezzo di circa 4.000.000 di lire. E dire che gli hanno dedicato anche un sito apposito (Aptivasupport). Altri tempi. La IBM non fa più PC dopo di quest'ultimo gioiellino (un pò inaffidabile), lasciando il campo alle ditte asiatiche per dedicarsi ai 'services' di rete o qualcosa del genere.
Adesso non c'é praticamente computer, migliaia di volte più capace, che non si potrebbe comprare con cifre anche inferiori... e poi l'hard-disk... certo che la CPU ha fatto progressi... ma mai quanto le memorie! Vedere una 'flash memory' che appena 12-15 anni fa era venduta a prezzi più che discreti, e magari 'stazzava' solo 64 MB... 14 anni fa c'erano già quelle da 256 MB... adesso sono arrivati alle mini-SD, e non contenti, pure alle micro-SD... e la capacità non è più da 64-256 MB, ma mille volte tanto! Pazzesco!!!
E gli hard-disk? Beh, negli anni '80, attorno a 30 anni fa, c'erano gli HD da 20 MB... giuro... ed erano 'grossi' assai... e sembravano una grande innovazione... sì.
L'Hard Disk 20 è il primo disco rigido esterno progettato da Apple per i computer della linea Macintosh. È stato messo in commercio il 17 settembre 1985 ad un prezzo di 1.495 dollari ed è rimasto in vendita fino al mese di settembre del 1987.
https://it.wikipedia.org/wiki/Hard_Disk_20
Capito? Quasi 75 dollari (di allora) per ciascun MB... adesso ci compri 2 TB, ergo 2.000.000 di volte tanto!!! 40 TB al costo di 20 MB di 33 anni fa. Eccolo, in cifre, il progresso!
Ma anche 20 anni fa l'Aptiva aveva già 2 GB, ben 100 volte tanto... e non era che la metà scarsa di un DVD, ovvero sui 3 CD... all'epoca non c'era competizione su chi era il medium preferito per stoccare dati... tecnologia ottica a tutto gas... persino prima che si affermassero i DVD e le VHS venivano vendute a tonnellate in ogni discount.
Adesso vedi HD a buon prezzo calibro 2 TB, ovvero 1.000 volte quel vecchio HD del 1998!!! E valgono come circa 40 Blue Ray a doppio strato, ovvero circa 400 DVD o circa 1200 CD. Tanto per dire chi ha vinto la guerra tra memorie ottiche e quelle magnetiche...
Una crescita del genere fa pensare davvero, tanto che è assai inutile avere ancora una collezione di DVD, quando in un dischetto ne puoi avere centinaia e usarli con molta più flessibilità. Non è nemmeno vero che siano meno duraturi: spesso anche i DVD 'si spengono', specie quelli fatti in casa e/o di qualità scadente, e non c'é verso di salvare le informazioni.
Quanto alla memoria: il vecchio Aptiva aveva 32 MB di RAM, adesso siamo a cosa? 8 GB? Sono già circa 250 volte tanto. La velocità del processore? Non saprei, ma il Pentium II aveva 233 MHz, mentre il Pentium IV arrivava già a 3,6 ovvero sulle 15 volte tanto. Già 10 e passa anni fa esisteva la tecnologia Hiperthreading, che di fatto simulava due nuclei di calcolo per un HD, anche se fisicamente era una CPU 'singola', ma aveva due unità logiche, una specie di intermezzo tra quelle classiche e le dual core. Adesso ci sono i 'multi-core', che fanno calcoli molto più rapidi e al contempo, riducono il consumo di energia, che è proporzionale al quadrato della frequenza. Per questo il Pentium IV non arrivò mai ai previsti 10 GHz, anche con i raffreddamenti criogenici a stento potevi clocckarlo a circa 7 GHz. Con i multi-core non saprei quanto è aumentata la capacità di calcolo, ma di sicuro è molto superiore rispetto alla frequenza nominale di funzionamento, che è usualmente più bassa dei Pentium IV. L'unica cosa certa è che una piccola CPU come l'Intel Atom da 1,6 GHz e dual-core, non è all'altezza del Pentium IV da 3 GHz e tecnologia HT. Meno che mai se si considera che la RAM disponibile è 1 GB anziché 3.
https://it.wikipedia.org/wiki/Pentium_II
https://it.wikipedia.org/wiki/Pentium_4
In sostanza, in questi 20 anni le memorie si sono 'milluplicate' per quanto riguarda gli HD. Le RAM sono aumentate uno sproposito e diciamo si sono circa centuplicate (oramai le RAM da 1 GB non le fanno nemmeno più, figurarsi! Le schede normali sono da 4 o 8 GB, e ne puoi mettere anche più di una), per cui diciamo che rispetto a quelle di 20 anni fa sono aumentate almeno 100 volte rispetto a quelle da 32 o 64 MB dell'epoca.
E le CPU? Boh. Ma credo di non sbagliare dicendo che sono probabilmente al pari delle RAM in termini di capacità di crescita. Già il Pentium IV era più potente del Pentium II di almeno 10 volte, con la HT e le frequenze più alte sarà stato almeno 20 volte più potente. E il Pentium IV oramai è obsoleto, pur essendo ancora una CPU molto potente. Le CPU di adesso saranno almeno 10 volte più potenti, per cui il conto si fa presto: 100-200 volte più potenti di quelle di 20 anni fa. Del resto c'é una nota legge che dice che le CPU continuano a raddoppiare la velocità ogni circa 18 mesi, per cui in 20 anni si fa presto a definire la crescita (ma fino a quando caxxo sarà valida 'sta legge?), è circa 1x2 alla 13 potenza o qualcosa del genere.
'''Nel 1965 Moore ipotizzò che il numero di transistori nei microprocessori sarebbe raddoppiato ogni 12 mesi circa. Nel 1975 questa previsione si rivelò corretta e prima della fine del decennio i tempi si allungarono a due anni, periodo che rimarrà valido per tutti gli anni ottanta. La legge, che verrà estesa per tutti gli anni novanta e resterà valida fino ai nostri giorni, viene riformulata alla fine degli anni ottanta ed elaborata nella sua forma definitiva, ovvero che il numero di transistori nei processori raddoppia ogni 18 mesi[1]. Questa legge è diventata il metro e l'obiettivo di tutte le aziende che operano nel settore come Intel e AMD.'''
Lancio sul mercato del Pentium II avente 7,5 milioni di transistori
18 mesi dal lancio: f(18) = 15 milioni di transistori stimati dalla legge di Moore
36 mesi dal lancio: f(36) = 30 milioni di transistori stimati dalla legge di Moore
42 mesi dal lancio: f(42) = 37,8 milioni di transistor stimati dalla legge di Moore e lancio sul mercato del Pentium 4 con 42 milioni di transistori.
Come si può notare, in questo caso, la legge di Moore ha stimato una crescita addirittura inferiore rispetto a ciò che è effettivamente avvenuto.
Lo stesso ragionamento è valido per la frequenza del processore definendo {\displaystyle f(x)=2^{x \over 18}\times 300} {\displaystyle f(x)=2^{x \over 18}\times 300} che ci restituisce per f(42) proprio 1,5 GHz, la frequenza del Pentium 4.
La legge di Moore non ha più molta validità, perché oramai dopo il Pentium 4 si è passati al multicore e 'bonanotte; comunque spiega bene come mai si sono concentrati così tanto e in così poche mani le tecnologie di punta attuali: sono piccole, ma costano care!
https://it.wikipedia.org/wiki/Legge_di_Moore
https://en.wikipedia.org/wiki/Moore%27s_law
Quanto agli hard disk: https://it.wikipedia.org/wiki/Hard_disk
L'hard disk venne inventato nel 1956 dall'IBM con il 350 Disk Storage Unit. Il primo prototipo era costituito da 50 dischi del diametro di 24 pollici (circa 60 cm) e poteva immagazzinare circa 5 megabyte di dati. Era grande quanto un frigorifero, con un peso di oltre una tonnellata. La denominazione originaria era fixed disk (disco fisso), il termine hard disk (disco rigido) nacque intorno al 1970 per contrapposizione coi neonati floppy disk (dischetti).
Improvement of HDD characteristics over time
Parameter Started with (1956) Developed to (2017) Improvement
(formatted) 3.75 megabytes[12] 14 terabytes[13] 3.73-million-to-one[14]
Physical volume 68 cubic feet (1.9 m3)[c][6] 2.1 cubic inches (34 cm3)[15][d] 56,000-to-one[16]
Weight 2,000 pounds (910 kg)[6] 2.2 ounces (62 g)[15] 15,000-to-one[17]
Average access time approx. 600 milliseconds[6] 2.5 ms to 10 ms; 200-to-one[18]
Price US$9,200 per megabyte (1961)[19] US$0.032 per gigabyte by 2015[20] 300-million-to-one[21]
Data density 2,000 bits per square inch[22] 1.3 terabits per square inch in 2015[23] 650-million-to-one[24]
Average lifespan ~2000 hrs MTBF[citation needed] ~2500000 hrs MTBF[25] 1250-to-one[26]
Sti cazzi. Sviluppi ultimi 20 anni (solo considerando quelli più importanti per le capacità): https://en.wikipedia.org/wiki/History_of_hard_disk_drives
The capacity of hard drives has grown exponentially over time. When hard drives became available for personal computers, they offered 5-megabyte capacity. During the mid-1990s the typical hard disk drive for a PC had a capacity of about 1 gigabyte.[6] As of December 2017, desktop hard disk drives typically had a capacity of 1 to 6 terabytes, with the largest-capacity drives reaching 12 terabytes.
1998 – UltraDMA/33 and ATAPI standardized
1999 – IBM releases the Microdrive in 170 MB and 340 MB capacities
2002 – (Parallel) ATA breaks 137 GB (128 GiB) addressing space barrier
2003 – IBM sells disk drive division to Hitachi
2005 – First 500 GB hard drive shipping (Hitachi GST)
2006 – First 750 GB hard drive (Seagate)
2007 – First 1 terabyte[27] hard drive[28] (Hitachi GST)
2008 – First 1.5 terabyte[27] hard drive[29] (Seagate)
2009 – First 2.0 terabyte hard drive[30] (Western Digital)
2010 – First 3.0 terabyte hard drive[31][32] (Seagate, Western Digital)
2011 – First 4.0 terabyte hard drive[34] (Seagate)
2011 – Floods hit many hard drive factories. Predictions of a worldwide shortage of hard disk drives cause prices to double.[35][36][37]
2012 – TDK demonstrates 2 TB on a single 3.5-inch platter[40]
2013 – Seagate announces that it will ship hard disk drives with capacities up to 5 TB using shingled magnetic recording (SMR), a method where tracks are written to partially overlap each other. The read head, being smaller, can still read the overlapped tracks.[43]
2013 – HGST announces a helium-filled 6 TB hard disk drive for enterprise applications[44]
2014 – Seagate ships world's first 8 TB hard drives[50]
2015 – In June HGST ships Ultrastar Archive Ha10 SMR HDD, the world's first 10 TB HDD[51] followed in December by a conventional PMR HDD[52]
2017 – 12 TB Helium-based HDD available from Western Digital.[53]
2017 – 14 TB Helium-filled PMR HDD announced by Toshiba, with availability being promised for 2018 Q1 or Q2.[54]
Capito? Quindi: nel 2005 compravi un HD da 80 GB? IN realtà c'era già in commercio un disco da 500 GB...
... nel 2011 compravi un HD da 500 GB? Beh, c'erano già da 6 anni, e nel frattempo erano arrivati a 4 TB!!!!
....nel 2014 compravi un HD da 2000 GB? Beh, c'erano già da 5 anni, e quell'anno ne apparve uno da 8 TB!!!!
....sempre nel 2014 comparvi un HD da 4000 GB? Beh, c'erano già da 3 anni, e quell'anno ne arrivò uno da 8TB!!!
Che per inciso, dovrebbe essere il più grosso riconoscibile da Windows XP.
Certo che è strano come l'HD in commercio nei negozi (ma persino su eBay) non segua questo pattern. Nel 2014, per dire, di HD da 2 TB sugli scaffali anche della grande distribuzione, ce n'erano pochissimi, i formati più comuni erano 500 GB e 1 TB e così è stato almeno per altri due anni. A tutt'oggi, è facile trovare HD da 1 TB, da 2 TB e da 4 TB, ma più in alto è difficile. Eppure sono 3 anni che esistono quelli da 8 TB! Ma dove li trovi?
Risultati di ricerca su eBay: (..a futura memoria!)
Hard disk 500 GB : 8.339
Hard disk 1 TB : 4.814
Hard disk 2 TB : 9.889
Hard disk 4 TB : 1.060
Hard disk 6 TB : 1.218
Hard disk 8 TB : 335
Parrebbe quindi, che a distanza di oltre 3 anni dal lancio, l'8TB interessi poco, mentre di gran lunga più richiesti sono i formati da 500 GB, 1 TB e 2 TB. Sopratutto quest'ultimo, che già anni fa avevo individuato come il migliore per rapporto costo/efficacia in termini di convenienza e diciamolo, anche come considerazione nel 'non mettere troppe uova in un solo paniere'. E dire che esistono già da 9 anni, ma a quanto pare, sono di gran lunga i più richiesti, seguiti da quelli da 500 GB e da quelli da 1 TB... forse i formati più grossi sono trovati poco pratici? Costano troppo? Boh.
IN OGNI CASO, appare evidente di come gli HD siano cresciuti più dei processori: ma se è valida la Legge di Moore, allora abbiamo che una CPU quadruplica in numero di transistor ogni 4 anni, quindi abbiamo un valore che arriva a = 6.144 volte in 19,5 anni complessivi.
Ma nel 1998 gli HD a che punto erano? Il migliore stava a circa 16 GB, ma era una roba difficile da considerare come commerciale. Adesso siamo a quasi 1.000 volte tanto.
Però la Legge di Moore di fatto è poco realistica dopo il Pentium 4, per via dei multicore che di fatto, rappresentano un'altro tipo di sistema. Probabilmente la crescita effettiva è stata solo di circa 1.000 volte, ma le prestazioni di una CPU sono molto difficili da definire per i tanti aspetti che le riguardano.
Certo è che, già nel 2005, esistevano HD da 500 GB e appena 7 anni prima era normale averne uno (su di un prodotto di punta come l'Aptiva) da 2 GB, 250 volte di crescita in appena 7 anni! Penso di non sbagliare dicendo che un computer abbia avuto molta più crescita di memoria che in termini di capacità di calcolo. Del resto, con l'XP puoi usare HD da 4 TB, e se hai abbastanza agganci per loro, puoi ritrovarti decine di terabytes collegati ad un singolo computer! Una roba del genere, con un computer del 2005, fa pensare e molto: nel 1998, con il Windows 95 o anche il nuovissimo '98, non ci sarebbe stato verso nemmeno da lontano di provare una cosa simile, per quanto ne so in merito.
Credo che questo sia quel che conta davvero: un utente può anche tenere un computer relativamente 'lento' (ma che diavolo ci fai con i computer 'super-veloci'? A parte le stronzate tipo Warthunder, intendo), ma più che una velocità 'supersonica' gli fa molto più comodo un computer che abbia la possibilità di stoccare grandi quantità di dati. Di fatto, in altre parole, cambia l'archivio dalle VHS ai DVD, magari imbarcandosi in una faticosa impresa come quella di passare da analogico a digitale tutti i suoi vecchi filmati e registrazioni. E poi si accorge che i DVD non 'tengono' e quelli economici cominciano a diventare illeggibili già qualche anno dopo! Ecchecaxxo! Ma non dovevano durare 50-100 anni (o 30-50 se del tipo riscrivibile)? Poi vabbé, almeno non sono corrompibili dai virus, ma non è una grande soddisfazione! Anche perché con il segnale digitale non c'é un' degrado' di prestazioni come con i sistemi analogici, è un 'tutto o niente'. Non contratti con un DVD danneggiato, non recuperi immagini 'sfuocate' o tremolanti, ma ti tocca buttarlo e basta! E così, dopo avere finito di passare le VHS nei DVD, ti accorgi che ai filmati non gli hai dato affatto la vita 'eterna' tanto agognata. E che c'era di peggio del famigerato modo 'Long Play' che dava l'illusione di pagare solo con una ridotta qualità d'immagine alla possibilità di raddoppiare la durata di registrazione (seee, valle a rivedere, a distanza di qualche anno...). E così che fai? Passi forse al blue-ray, che ti costa una paccata di soldi e solitamente ti fa buttare via tutti i computer e i lettori precedenti che non riescono a 'percepirlo'? E che è quasi irreperibile, specie nei negozi? E che ha 5 volte la capacità di un DVD, ma costa anche altrettanto? Oppure passi direttamente all'HD (Hard Disk) usando quelli a grande capacità nel frattempo diventati disponibili, e a buon mercato anche?
E indovinate che scelta si può fare, quando si vede uno smagliante HD Western Digital, scocca in acciaio lucente, solo tra tanti nanetti da 500 e 1000 GB, in uno scaffale da esposizione. E che soddisfazione dà, dopo circa 5 minuti di 'trasloco', per la prima volta vedere un DVD perfettamente copiato al suo interno. E così può succedere che fino al febbraio di un certo anno facevi le ultime registrazioni di nastri senza nemmeno più cassetta attorno, inseriti in maniera chirurgica dentro dei 'muletti', a girare e a mostrare le meraviglie che avevano in seno e che ti fanno fare tardi la notte per completare la registrazione (poi da editarsi e infine da masterizzarsi, che palle!). Magari contento perché l'ultima cassetta conteneva un intero speciale su Steven Spieldberg e i suoi film d'esordio. E tu che pensavi di buttare la bobina, così impolverata e malmessa! Ah! Non prima di averla rivista ancora una volta. E poi a stendere al sole, attaccata in tanti pezzetti ad una canna, luccicante come albero di Natale per far allontanare gli storni, ma in realtà sopratutto per festeggiare la vittoria nella guerra al tempo, corruttore di nastri magnetici (esiste una vera e propria sindrome, ben nota a tutti gli archivisti, vedi wikipedia) e di nervi!
E già il mese successivo ti ritrovi a farti daccapo e, scartata l'impossibile duplicazione dell'arsenale di DVD, acclarato che i Verbatim sono i più affidabili, i Maxwell leggermente peggio, le marche economiche, per carità! (50% guasti dopo 5 anni, che cazzo!), a quel punto lasci stare le tecnologie ottiche e ti butti sul magnetico.
Una cosa che mi ha sempre fatto schifo dei DVD, malgrado la loro bellezza estetica, è la loro capacità di subire danni con quasi inevitabile rovina dei dati interni, basta qualche graffio, o un pò troppa polvere o le famose impronte digitali, e subito diventano una schifezza. Perché non abbiano usato una 'scatola protettiva' in stile floppy o VHS non saprei, forse per tenere bassi i costi del lettore. Però era uno strazio maneggiarli. E non solo: anche con le mani piccole e sensibili, è facilissimo farli cadere mentre li maneggi, sembrano fatti apposta (più la vulnerabilità di cui sopra...). Aggiungiamo anche che il lettore del computer sembra una di quelle macchine alla Chaplin che ti si chiude in maniera inaspettata, mettendo 'in mezzo' il dischetto e sovente rovinandolo mentre cerchi di estrarlo o di inserirlo? Massì, aggiungiamo anche questa, via. Per questo i DVD non mi mancano, mentre ho una malcelata simpatia per i floppy e le audiocassette, sempre in giro e ancora vivi, se li consulti. I DVD erano meglio delle VHS, ma non abbastanza meglio.
E dire che i primi lettori hanno cominciato ad apparire, in maniera massiccia, solo all'inizio degli anni '2000. E i primi registratori qualche anno dopo. Io li ho avuti a partire dal 2006, anche se quella schifezza del Mustek si è rivelato quasi subito difettoso e per farmelo cambiare ho dovuto ricorrere alla mediazione di un'agenzia di consumatori, ben 9 mesi dopo dalla compera! Alla faccia del Codice del consumo, legge che i venditori nemmeno sapevano esistesse. E della legge che non ammette ignoranza: per i coglioni, forse! Per cui l'era è iniziata davvero nel 2007, quando questi gingilli erano già assai diffusi in altre case 'più evolute'.
Ma la rivoluzione vera, verso la fine degli anni '10, erano gli HD sempre più grandi a botte di mezzo terabyte per anno. E adesso, con le connessioni iperveloci da GB/sec, e i 'cloud' dove 'stoccare' i propri dati, non c'é nemmeno più davvero bisogno di crearsi un 'database' domestico, roba da farsela rubare da parte di ladri senza scrupoli (che gli frega se hanno in mano le cose più importanti della tua vita?) o rovinare da incendi/alluvioni/terremoti vari. Molto meglio tenere tutto 'in aria' e farsi profilare da Gogòl e dall'NSA. E' la modernità bellezza!
COMUNQUE SIA, bando all'accademia e pure ai ricordi di quel tempo che fu (ma non tante primavere fa...).
Adesso provo a calcolare i soldi che attualmente costa immagazzinare la 'memoria'. Ecco le tre proposte: DVD, HDD e SSD. I Blue-Ray non mi sembrano particolarmente vantaggiosi come rapporto costo-efficacia: diavolo, nemmeno riesco a trovare gli stock in vendita come nel caso dei DVD (o CD) -oltre 5.000 risultati su eBay solo per i DVD-R- ma solo film bell'e fatti! https://en.wikipedia.org/wiki/DVD#Successors_and_decline
Notare che mi sono limitato ai modelli oramai 'standard', nel senso che sono tra i più diffusi; quindi niente DVD-DL o HDD dei tipi più grossi (4 TB e passa), ma modelli di largo consumo. Tenete presente che quando 4 anni fa presi un HDD da 2 TB nello scaffale di Euronics, c'era SOLO QUELLO (un brillante e metallico WD) a modici 162 (o 164?) euro. Gli altri erano tutti da 500 e 1000 GB (c'era anche uno da 320 GB, superstite in qualche modo dal dio Mercato). Solo un paio d'anni dopo era pieno di HD da 1, 2 e 4 TB. Eppure, gli HD da 500 GB, da 1 TB e da 2 TB erano già esistenti da anni!
E adesso le considerazioni sulle capacità e la convenienza economica in termini di prodotti offerti dal mercato nel settore delle 'memorie'...
Ecco quel che ho trovato:
SSD 2 TB: 500-600 euro circa. 3-4 GB/euro.
HD 2TB: 70 euro 25-30 GB/euro
IN definitiva, al 2-2018 con circa 70 euro puoi avere su eBay, un HD esterno (o interno) da 2.000 GB (2TB), oppure un SSD (sempre interno!) da circa 250GB, in altre parole il rapporto è effetivamente sui 28:1 nel primo caso, e su circa 3,5:1 nel secondo. Ergo HD batte SSD per 8:1!!!
Un DVD costa su circa 0,25-0,3 euro (a pacchi) su eBay: risultato: x ogni euro speso hai 11-15 GB (!!!!) Quindi è 3-4 volte meglio dell'SSD ma la metà dell'HDD.
Ecco come vanno le cose.
Utilizziamo un valore mediano: SSD 2 TB: 550 euro; HDD: 2 TB: 70 euro; DVD: 0,27 euro.
Valore di memoria x euro: SSD: 3,6:1 HDD: 28,5:1 DVD: 17,4 GB/euro.
Su eBay le cose sono meno nette, ma se 3 anni fa andavi in un negozio: SSD da 2 TB (che??? del resto forse non c'era nemmeno su eBay all'epoca, e se sì, costava circa 1-2 GB x euro, circa il doppio di adesso presumibilmente); HDD: circa 160 euro; DVD, circa 1,5 euro.
Ergo, l'HDD batteva, in termini di costo/memoria, il DVD non di circa 1,8-2:1, ma agevolmente, di 4:1. Il vantaggio era semplicemente evidente. Solo i DVD comprati su eBay potevano competere più o meno in maniera paritaria (160 euro sarebbero bastati per 400 DVD a 0,4 euro l'uno, che era già un prezzo molto alto per l'epoca, più probabilmente sarebbero bastati per almeno 500 DVD, forse anche 550-600).
Però, ovviamente, i DVD non potevano avere la flessibilità degli HDD e la facilità di uso e di riutilizzo (gli DVD/RW erano più costosi dei tipi normali - o +R). E comprandoli su eBay, era possibile già allora ottenere degli HDD da 2 TB a circa 100 euro, ovvero circa 20 GB/euro, meglio dei circa 15 GB/euro ottenibili con i DVD.
NB: tutte le capacità sono quelle nominali; in realtà quelle effettive sono un pò inferiori, per esempio i 2 TB corrispondono a circa 1850+ GB; ma del resto, anche i DVD ben difficilmente raggiungevano i 4,7 GB e più probabilmente si fermavano a 4,3-4,5, per cui il rapporto di 400:1 era grossomodo rispettato.
MA poi sapete che? Attualmente nella categoria 'antichità', puoi trovare un disco ST-225 in vendita, su eBay, a... 225 euro! E ce ne sono molte altre di offerte così, anche se non necessariamente altrettanto costose! Questo kg di ferraglia riesce a costare quanto un HD nuovo 100.000 volte più capiente! Potranno mai gli HD moderni vantare lo stesso fascino sugli 'intenditori'?
Giudicate voi stessi:
Stasera stavo dando un'occhiata alle inserzioni eBay e nel mentre riflettevo su come cambiano in fretta le cose, e sopratutto i prezzi, della tecnologia moderna. 20 anni fa era possibile comprare uno scassone come l'ex glorioso Aptiva che adesso mi fa da reggipiedi, al modico prezzo di circa 4.000.000 di lire. E dire che gli hanno dedicato anche un sito apposito (Aptivasupport). Altri tempi. La IBM non fa più PC dopo di quest'ultimo gioiellino (un pò inaffidabile), lasciando il campo alle ditte asiatiche per dedicarsi ai 'services' di rete o qualcosa del genere.
Adesso non c'é praticamente computer, migliaia di volte più capace, che non si potrebbe comprare con cifre anche inferiori... e poi l'hard-disk... certo che la CPU ha fatto progressi... ma mai quanto le memorie! Vedere una 'flash memory' che appena 12-15 anni fa era venduta a prezzi più che discreti, e magari 'stazzava' solo 64 MB... 14 anni fa c'erano già quelle da 256 MB... adesso sono arrivati alle mini-SD, e non contenti, pure alle micro-SD... e la capacità non è più da 64-256 MB, ma mille volte tanto! Pazzesco!!!
E gli hard-disk? Beh, negli anni '80, attorno a 30 anni fa, c'erano gli HD da 20 MB... giuro... ed erano 'grossi' assai... e sembravano una grande innovazione... sì.
L'Hard Disk 20 è il primo disco rigido esterno progettato da Apple per i computer della linea Macintosh. È stato messo in commercio il 17 settembre 1985 ad un prezzo di 1.495 dollari ed è rimasto in vendita fino al mese di settembre del 1987.
https://it.wikipedia.org/wiki/Hard_Disk_20
Capito? Quasi 75 dollari (di allora) per ciascun MB... adesso ci compri 2 TB, ergo 2.000.000 di volte tanto!!! 40 TB al costo di 20 MB di 33 anni fa. Eccolo, in cifre, il progresso!
Ma anche 20 anni fa l'Aptiva aveva già 2 GB, ben 100 volte tanto... e non era che la metà scarsa di un DVD, ovvero sui 3 CD... all'epoca non c'era competizione su chi era il medium preferito per stoccare dati... tecnologia ottica a tutto gas... persino prima che si affermassero i DVD e le VHS venivano vendute a tonnellate in ogni discount.
Adesso vedi HD a buon prezzo calibro 2 TB, ovvero 1.000 volte quel vecchio HD del 1998!!! E valgono come circa 40 Blue Ray a doppio strato, ovvero circa 400 DVD o circa 1200 CD. Tanto per dire chi ha vinto la guerra tra memorie ottiche e quelle magnetiche...
Una crescita del genere fa pensare davvero, tanto che è assai inutile avere ancora una collezione di DVD, quando in un dischetto ne puoi avere centinaia e usarli con molta più flessibilità. Non è nemmeno vero che siano meno duraturi: spesso anche i DVD 'si spengono', specie quelli fatti in casa e/o di qualità scadente, e non c'é verso di salvare le informazioni.
Quanto alla memoria: il vecchio Aptiva aveva 32 MB di RAM, adesso siamo a cosa? 8 GB? Sono già circa 250 volte tanto. La velocità del processore? Non saprei, ma il Pentium II aveva 233 MHz, mentre il Pentium IV arrivava già a 3,6 ovvero sulle 15 volte tanto. Già 10 e passa anni fa esisteva la tecnologia Hiperthreading, che di fatto simulava due nuclei di calcolo per un HD, anche se fisicamente era una CPU 'singola', ma aveva due unità logiche, una specie di intermezzo tra quelle classiche e le dual core. Adesso ci sono i 'multi-core', che fanno calcoli molto più rapidi e al contempo, riducono il consumo di energia, che è proporzionale al quadrato della frequenza. Per questo il Pentium IV non arrivò mai ai previsti 10 GHz, anche con i raffreddamenti criogenici a stento potevi clocckarlo a circa 7 GHz. Con i multi-core non saprei quanto è aumentata la capacità di calcolo, ma di sicuro è molto superiore rispetto alla frequenza nominale di funzionamento, che è usualmente più bassa dei Pentium IV. L'unica cosa certa è che una piccola CPU come l'Intel Atom da 1,6 GHz e dual-core, non è all'altezza del Pentium IV da 3 GHz e tecnologia HT. Meno che mai se si considera che la RAM disponibile è 1 GB anziché 3.
https://it.wikipedia.org/wiki/Pentium_II
https://it.wikipedia.org/wiki/Pentium_4
In sostanza, in questi 20 anni le memorie si sono 'milluplicate' per quanto riguarda gli HD. Le RAM sono aumentate uno sproposito e diciamo si sono circa centuplicate (oramai le RAM da 1 GB non le fanno nemmeno più, figurarsi! Le schede normali sono da 4 o 8 GB, e ne puoi mettere anche più di una), per cui diciamo che rispetto a quelle di 20 anni fa sono aumentate almeno 100 volte rispetto a quelle da 32 o 64 MB dell'epoca.
E le CPU? Boh. Ma credo di non sbagliare dicendo che sono probabilmente al pari delle RAM in termini di capacità di crescita. Già il Pentium IV era più potente del Pentium II di almeno 10 volte, con la HT e le frequenze più alte sarà stato almeno 20 volte più potente. E il Pentium IV oramai è obsoleto, pur essendo ancora una CPU molto potente. Le CPU di adesso saranno almeno 10 volte più potenti, per cui il conto si fa presto: 100-200 volte più potenti di quelle di 20 anni fa. Del resto c'é una nota legge che dice che le CPU continuano a raddoppiare la velocità ogni circa 18 mesi, per cui in 20 anni si fa presto a definire la crescita (ma fino a quando caxxo sarà valida 'sta legge?), è circa 1x2 alla 13 potenza o qualcosa del genere.
'''Nel 1965 Moore ipotizzò che il numero di transistori nei microprocessori sarebbe raddoppiato ogni 12 mesi circa. Nel 1975 questa previsione si rivelò corretta e prima della fine del decennio i tempi si allungarono a due anni, periodo che rimarrà valido per tutti gli anni ottanta. La legge, che verrà estesa per tutti gli anni novanta e resterà valida fino ai nostri giorni, viene riformulata alla fine degli anni ottanta ed elaborata nella sua forma definitiva, ovvero che il numero di transistori nei processori raddoppia ogni 18 mesi[1]. Questa legge è diventata il metro e l'obiettivo di tutte le aziende che operano nel settore come Intel e AMD.'''
Lancio sul mercato del Pentium II avente 7,5 milioni di transistori
18 mesi dal lancio: f(18) = 15 milioni di transistori stimati dalla legge di Moore
36 mesi dal lancio: f(36) = 30 milioni di transistori stimati dalla legge di Moore
42 mesi dal lancio: f(42) = 37,8 milioni di transistor stimati dalla legge di Moore e lancio sul mercato del Pentium 4 con 42 milioni di transistori.
Come si può notare, in questo caso, la legge di Moore ha stimato una crescita addirittura inferiore rispetto a ciò che è effettivamente avvenuto.
Lo stesso ragionamento è valido per la frequenza del processore definendo {\displaystyle f(x)=2^{x \over 18}\times 300} {\displaystyle f(x)=2^{x \over 18}\times 300} che ci restituisce per f(42) proprio 1,5 GHz, la frequenza del Pentium 4.
La legge di Moore non ha più molta validità, perché oramai dopo il Pentium 4 si è passati al multicore e 'bonanotte; comunque spiega bene come mai si sono concentrati così tanto e in così poche mani le tecnologie di punta attuali: sono piccole, ma costano care!
https://it.wikipedia.org/wiki/Legge_di_Moore
https://en.wikipedia.org/wiki/Moore%27s_law
Quanto agli hard disk: https://it.wikipedia.org/wiki/Hard_disk
L'hard disk venne inventato nel 1956 dall'IBM con il 350 Disk Storage Unit. Il primo prototipo era costituito da 50 dischi del diametro di 24 pollici (circa 60 cm) e poteva immagazzinare circa 5 megabyte di dati. Era grande quanto un frigorifero, con un peso di oltre una tonnellata. La denominazione originaria era fixed disk (disco fisso), il termine hard disk (disco rigido) nacque intorno al 1970 per contrapposizione coi neonati floppy disk (dischetti).
Improvement of HDD characteristics over time
Parameter Started with (1956) Developed to (2017) Improvement
(formatted) 3.75 megabytes[12] 14 terabytes[13] 3.73-million-to-one[14]
Physical volume 68 cubic feet (1.9 m3)[c][6] 2.1 cubic inches (34 cm3)[15][d] 56,000-to-one[16]
Weight 2,000 pounds (910 kg)[6] 2.2 ounces (62 g)[15] 15,000-to-one[17]
Average access time approx. 600 milliseconds[6] 2.5 ms to 10 ms; 200-to-one[18]
Price US$9,200 per megabyte (1961)[19] US$0.032 per gigabyte by 2015[20] 300-million-to-one[21]
Data density 2,000 bits per square inch[22] 1.3 terabits per square inch in 2015[23] 650-million-to-one[24]
Average lifespan ~2000 hrs MTBF[citation needed] ~2500000 hrs MTBF[25] 1250-to-one[26]
Sti cazzi. Sviluppi ultimi 20 anni (solo considerando quelli più importanti per le capacità): https://en.wikipedia.org/wiki/History_of_hard_disk_drives
The capacity of hard drives has grown exponentially over time. When hard drives became available for personal computers, they offered 5-megabyte capacity. During the mid-1990s the typical hard disk drive for a PC had a capacity of about 1 gigabyte.[6] As of December 2017, desktop hard disk drives typically had a capacity of 1 to 6 terabytes, with the largest-capacity drives reaching 12 terabytes.
1998 – UltraDMA/33 and ATAPI standardized
1999 – IBM releases the Microdrive in 170 MB and 340 MB capacities
2002 – (Parallel) ATA breaks 137 GB (128 GiB) addressing space barrier
2003 – IBM sells disk drive division to Hitachi
2005 – First 500 GB hard drive shipping (Hitachi GST)
2006 – First 750 GB hard drive (Seagate)
2007 – First 1 terabyte[27] hard drive[28] (Hitachi GST)
2008 – First 1.5 terabyte[27] hard drive[29] (Seagate)
2009 – First 2.0 terabyte hard drive[30] (Western Digital)
2010 – First 3.0 terabyte hard drive[31][32] (Seagate, Western Digital)
2011 – First 4.0 terabyte hard drive[34] (Seagate)
2011 – Floods hit many hard drive factories. Predictions of a worldwide shortage of hard disk drives cause prices to double.[35][36][37]
2012 – TDK demonstrates 2 TB on a single 3.5-inch platter[40]
2013 – Seagate announces that it will ship hard disk drives with capacities up to 5 TB using shingled magnetic recording (SMR), a method where tracks are written to partially overlap each other. The read head, being smaller, can still read the overlapped tracks.[43]
2013 – HGST announces a helium-filled 6 TB hard disk drive for enterprise applications[44]
2014 – Seagate ships world's first 8 TB hard drives[50]
2015 – In June HGST ships Ultrastar Archive Ha10 SMR HDD, the world's first 10 TB HDD[51] followed in December by a conventional PMR HDD[52]
2017 – 12 TB Helium-based HDD available from Western Digital.[53]
2017 – 14 TB Helium-filled PMR HDD announced by Toshiba, with availability being promised for 2018 Q1 or Q2.[54]
Capito? Quindi: nel 2005 compravi un HD da 80 GB? IN realtà c'era già in commercio un disco da 500 GB...
... nel 2011 compravi un HD da 500 GB? Beh, c'erano già da 6 anni, e nel frattempo erano arrivati a 4 TB!!!!
....nel 2014 compravi un HD da 2000 GB? Beh, c'erano già da 5 anni, e quell'anno ne apparve uno da 8 TB!!!!
....sempre nel 2014 comparvi un HD da 4000 GB? Beh, c'erano già da 3 anni, e quell'anno ne arrivò uno da 8TB!!!
Che per inciso, dovrebbe essere il più grosso riconoscibile da Windows XP.
Certo che è strano come l'HD in commercio nei negozi (ma persino su eBay) non segua questo pattern. Nel 2014, per dire, di HD da 2 TB sugli scaffali anche della grande distribuzione, ce n'erano pochissimi, i formati più comuni erano 500 GB e 1 TB e così è stato almeno per altri due anni. A tutt'oggi, è facile trovare HD da 1 TB, da 2 TB e da 4 TB, ma più in alto è difficile. Eppure sono 3 anni che esistono quelli da 8 TB! Ma dove li trovi?
Risultati di ricerca su eBay: (..a futura memoria!)
Hard disk 500 GB : 8.339
Hard disk 1 TB : 4.814
Hard disk 2 TB : 9.889
Hard disk 4 TB : 1.060
Hard disk 6 TB : 1.218
Hard disk 8 TB : 335
Parrebbe quindi, che a distanza di oltre 3 anni dal lancio, l'8TB interessi poco, mentre di gran lunga più richiesti sono i formati da 500 GB, 1 TB e 2 TB. Sopratutto quest'ultimo, che già anni fa avevo individuato come il migliore per rapporto costo/efficacia in termini di convenienza e diciamolo, anche come considerazione nel 'non mettere troppe uova in un solo paniere'. E dire che esistono già da 9 anni, ma a quanto pare, sono di gran lunga i più richiesti, seguiti da quelli da 500 GB e da quelli da 1 TB... forse i formati più grossi sono trovati poco pratici? Costano troppo? Boh.
IN OGNI CASO, appare evidente di come gli HD siano cresciuti più dei processori: ma se è valida la Legge di Moore, allora abbiamo che una CPU quadruplica in numero di transistor ogni 4 anni, quindi abbiamo un valore che arriva a = 6.144 volte in 19,5 anni complessivi.
Ma nel 1998 gli HD a che punto erano? Il migliore stava a circa 16 GB, ma era una roba difficile da considerare come commerciale. Adesso siamo a quasi 1.000 volte tanto.
Però la Legge di Moore di fatto è poco realistica dopo il Pentium 4, per via dei multicore che di fatto, rappresentano un'altro tipo di sistema. Probabilmente la crescita effettiva è stata solo di circa 1.000 volte, ma le prestazioni di una CPU sono molto difficili da definire per i tanti aspetti che le riguardano.
Certo è che, già nel 2005, esistevano HD da 500 GB e appena 7 anni prima era normale averne uno (su di un prodotto di punta come l'Aptiva) da 2 GB, 250 volte di crescita in appena 7 anni! Penso di non sbagliare dicendo che un computer abbia avuto molta più crescita di memoria che in termini di capacità di calcolo. Del resto, con l'XP puoi usare HD da 4 TB, e se hai abbastanza agganci per loro, puoi ritrovarti decine di terabytes collegati ad un singolo computer! Una roba del genere, con un computer del 2005, fa pensare e molto: nel 1998, con il Windows 95 o anche il nuovissimo '98, non ci sarebbe stato verso nemmeno da lontano di provare una cosa simile, per quanto ne so in merito.
Credo che questo sia quel che conta davvero: un utente può anche tenere un computer relativamente 'lento' (ma che diavolo ci fai con i computer 'super-veloci'? A parte le stronzate tipo Warthunder, intendo), ma più che una velocità 'supersonica' gli fa molto più comodo un computer che abbia la possibilità di stoccare grandi quantità di dati. Di fatto, in altre parole, cambia l'archivio dalle VHS ai DVD, magari imbarcandosi in una faticosa impresa come quella di passare da analogico a digitale tutti i suoi vecchi filmati e registrazioni. E poi si accorge che i DVD non 'tengono' e quelli economici cominciano a diventare illeggibili già qualche anno dopo! Ecchecaxxo! Ma non dovevano durare 50-100 anni (o 30-50 se del tipo riscrivibile)? Poi vabbé, almeno non sono corrompibili dai virus, ma non è una grande soddisfazione! Anche perché con il segnale digitale non c'é un' degrado' di prestazioni come con i sistemi analogici, è un 'tutto o niente'. Non contratti con un DVD danneggiato, non recuperi immagini 'sfuocate' o tremolanti, ma ti tocca buttarlo e basta! E così, dopo avere finito di passare le VHS nei DVD, ti accorgi che ai filmati non gli hai dato affatto la vita 'eterna' tanto agognata. E che c'era di peggio del famigerato modo 'Long Play' che dava l'illusione di pagare solo con una ridotta qualità d'immagine alla possibilità di raddoppiare la durata di registrazione (seee, valle a rivedere, a distanza di qualche anno...). E così che fai? Passi forse al blue-ray, che ti costa una paccata di soldi e solitamente ti fa buttare via tutti i computer e i lettori precedenti che non riescono a 'percepirlo'? E che è quasi irreperibile, specie nei negozi? E che ha 5 volte la capacità di un DVD, ma costa anche altrettanto? Oppure passi direttamente all'HD (Hard Disk) usando quelli a grande capacità nel frattempo diventati disponibili, e a buon mercato anche?
E indovinate che scelta si può fare, quando si vede uno smagliante HD Western Digital, scocca in acciaio lucente, solo tra tanti nanetti da 500 e 1000 GB, in uno scaffale da esposizione. E che soddisfazione dà, dopo circa 5 minuti di 'trasloco', per la prima volta vedere un DVD perfettamente copiato al suo interno. E così può succedere che fino al febbraio di un certo anno facevi le ultime registrazioni di nastri senza nemmeno più cassetta attorno, inseriti in maniera chirurgica dentro dei 'muletti', a girare e a mostrare le meraviglie che avevano in seno e che ti fanno fare tardi la notte per completare la registrazione (poi da editarsi e infine da masterizzarsi, che palle!). Magari contento perché l'ultima cassetta conteneva un intero speciale su Steven Spieldberg e i suoi film d'esordio. E tu che pensavi di buttare la bobina, così impolverata e malmessa! Ah! Non prima di averla rivista ancora una volta. E poi a stendere al sole, attaccata in tanti pezzetti ad una canna, luccicante come albero di Natale per far allontanare gli storni, ma in realtà sopratutto per festeggiare la vittoria nella guerra al tempo, corruttore di nastri magnetici (esiste una vera e propria sindrome, ben nota a tutti gli archivisti, vedi wikipedia) e di nervi!
E già il mese successivo ti ritrovi a farti daccapo e, scartata l'impossibile duplicazione dell'arsenale di DVD, acclarato che i Verbatim sono i più affidabili, i Maxwell leggermente peggio, le marche economiche, per carità! (50% guasti dopo 5 anni, che cazzo!), a quel punto lasci stare le tecnologie ottiche e ti butti sul magnetico.
Una cosa che mi ha sempre fatto schifo dei DVD, malgrado la loro bellezza estetica, è la loro capacità di subire danni con quasi inevitabile rovina dei dati interni, basta qualche graffio, o un pò troppa polvere o le famose impronte digitali, e subito diventano una schifezza. Perché non abbiano usato una 'scatola protettiva' in stile floppy o VHS non saprei, forse per tenere bassi i costi del lettore. Però era uno strazio maneggiarli. E non solo: anche con le mani piccole e sensibili, è facilissimo farli cadere mentre li maneggi, sembrano fatti apposta (più la vulnerabilità di cui sopra...). Aggiungiamo anche che il lettore del computer sembra una di quelle macchine alla Chaplin che ti si chiude in maniera inaspettata, mettendo 'in mezzo' il dischetto e sovente rovinandolo mentre cerchi di estrarlo o di inserirlo? Massì, aggiungiamo anche questa, via. Per questo i DVD non mi mancano, mentre ho una malcelata simpatia per i floppy e le audiocassette, sempre in giro e ancora vivi, se li consulti. I DVD erano meglio delle VHS, ma non abbastanza meglio.
E dire che i primi lettori hanno cominciato ad apparire, in maniera massiccia, solo all'inizio degli anni '2000. E i primi registratori qualche anno dopo. Io li ho avuti a partire dal 2006, anche se quella schifezza del Mustek si è rivelato quasi subito difettoso e per farmelo cambiare ho dovuto ricorrere alla mediazione di un'agenzia di consumatori, ben 9 mesi dopo dalla compera! Alla faccia del Codice del consumo, legge che i venditori nemmeno sapevano esistesse. E della legge che non ammette ignoranza: per i coglioni, forse! Per cui l'era è iniziata davvero nel 2007, quando questi gingilli erano già assai diffusi in altre case 'più evolute'.
Ma la rivoluzione vera, verso la fine degli anni '10, erano gli HD sempre più grandi a botte di mezzo terabyte per anno. E adesso, con le connessioni iperveloci da GB/sec, e i 'cloud' dove 'stoccare' i propri dati, non c'é nemmeno più davvero bisogno di crearsi un 'database' domestico, roba da farsela rubare da parte di ladri senza scrupoli (che gli frega se hanno in mano le cose più importanti della tua vita?) o rovinare da incendi/alluvioni/terremoti vari. Molto meglio tenere tutto 'in aria' e farsi profilare da Gogòl e dall'NSA. E' la modernità bellezza!
COMUNQUE SIA, bando all'accademia e pure ai ricordi di quel tempo che fu (ma non tante primavere fa...).
Adesso provo a calcolare i soldi che attualmente costa immagazzinare la 'memoria'. Ecco le tre proposte: DVD, HDD e SSD. I Blue-Ray non mi sembrano particolarmente vantaggiosi come rapporto costo-efficacia: diavolo, nemmeno riesco a trovare gli stock in vendita come nel caso dei DVD (o CD) -oltre 5.000 risultati su eBay solo per i DVD-R- ma solo film bell'e fatti! https://en.wikipedia.org/wiki/DVD#Successors_and_decline
Notare che mi sono limitato ai modelli oramai 'standard', nel senso che sono tra i più diffusi; quindi niente DVD-DL o HDD dei tipi più grossi (4 TB e passa), ma modelli di largo consumo. Tenete presente che quando 4 anni fa presi un HDD da 2 TB nello scaffale di Euronics, c'era SOLO QUELLO (un brillante e metallico WD) a modici 162 (o 164?) euro. Gli altri erano tutti da 500 e 1000 GB (c'era anche uno da 320 GB, superstite in qualche modo dal dio Mercato). Solo un paio d'anni dopo era pieno di HD da 1, 2 e 4 TB. Eppure, gli HD da 500 GB, da 1 TB e da 2 TB erano già esistenti da anni!
E adesso le considerazioni sulle capacità e la convenienza economica in termini di prodotti offerti dal mercato nel settore delle 'memorie'...
Ecco quel che ho trovato:
SSD 2 TB: 500-600 euro circa. 3-4 GB/euro.
HD 2TB: 70 euro 25-30 GB/euro
IN definitiva, al 2-2018 con circa 70 euro puoi avere su eBay, un HD esterno (o interno) da 2.000 GB (2TB), oppure un SSD (sempre interno!) da circa 250GB, in altre parole il rapporto è effetivamente sui 28:1 nel primo caso, e su circa 3,5:1 nel secondo. Ergo HD batte SSD per 8:1!!!
Un DVD costa su circa 0,25-0,3 euro (a pacchi) su eBay: risultato: x ogni euro speso hai 11-15 GB (!!!!) Quindi è 3-4 volte meglio dell'SSD ma la metà dell'HDD.
Ecco come vanno le cose.
Utilizziamo un valore mediano: SSD 2 TB: 550 euro; HDD: 2 TB: 70 euro; DVD: 0,27 euro.
Valore di memoria x euro: SSD: 3,6:1 HDD: 28,5:1 DVD: 17,4 GB/euro.
Su eBay le cose sono meno nette, ma se 3 anni fa andavi in un negozio: SSD da 2 TB (che??? del resto forse non c'era nemmeno su eBay all'epoca, e se sì, costava circa 1-2 GB x euro, circa il doppio di adesso presumibilmente); HDD: circa 160 euro; DVD, circa 1,5 euro.
Ergo, l'HDD batteva, in termini di costo/memoria, il DVD non di circa 1,8-2:1, ma agevolmente, di 4:1. Il vantaggio era semplicemente evidente. Solo i DVD comprati su eBay potevano competere più o meno in maniera paritaria (160 euro sarebbero bastati per 400 DVD a 0,4 euro l'uno, che era già un prezzo molto alto per l'epoca, più probabilmente sarebbero bastati per almeno 500 DVD, forse anche 550-600).
Però, ovviamente, i DVD non potevano avere la flessibilità degli HDD e la facilità di uso e di riutilizzo (gli DVD/RW erano più costosi dei tipi normali - o +R). E comprandoli su eBay, era possibile già allora ottenere degli HDD da 2 TB a circa 100 euro, ovvero circa 20 GB/euro, meglio dei circa 15 GB/euro ottenibili con i DVD.
NB: tutte le capacità sono quelle nominali; in realtà quelle effettive sono un pò inferiori, per esempio i 2 TB corrispondono a circa 1850+ GB; ma del resto, anche i DVD ben difficilmente raggiungevano i 4,7 GB e più probabilmente si fermavano a 4,3-4,5, per cui il rapporto di 400:1 era grossomodo rispettato.
MA poi sapete che? Attualmente nella categoria 'antichità', puoi trovare un disco ST-225 in vendita, su eBay, a... 225 euro! E ce ne sono molte altre di offerte così, anche se non necessariamente altrettanto costose! Questo kg di ferraglia riesce a costare quanto un HD nuovo 100.000 volte più capiente! Potranno mai gli HD moderni vantare lo stesso fascino sugli 'intenditori'?
Giudicate voi stessi: