Missili (e hittili) britannici
Il totale dei missili a disposizione, quando non di tipo nazionale, sarebbe di 5 cariche per i caccia, 3 per i cacciabombardieri, 2 per gli striker. E' possibile che i Jaguar abbiano un doppio ruolo almeno in alcuni casi, specie gli omaniti che sono specifici per questo tipo di operazioni, sono infatti usati per compiti d'attacco ma anche di difesa. In effetti così sono raffigurati, nell'ultima versione del wargame, dove ben 2 squadroni 'cacciabombardieri/intercettori' (usati inizialmente come difesa aerea) sono presenti in aggiunta agli 8 inizialmente previsti, proprio perché sarebbero stati utilizzati, finché necessario (il che significa, probabilmente, per poco tempo), come aerei difensivi piuttosto che offensivi.
In tutto avremmo:
-circa 10-15 Hunter OM con 60-90 AIM-9P
-circa 15-20 Hunter CH con 90-120 Shafrir 2
-circa 30-35 Hunter SIN con 360-420 AIM-9D o successivi
-circa 200 Hunter di vario tipo (in riserva all'inizio della battaglia finale) con circa 1200 AIM-9B o forse, qualche altro tipo successivo (come gli E/F o i tipi V-3B o C sudafricani in qualche caso; sono aerei olandesi, svedesi, rhodesiani e forse di altre nazioni).
-circa 80 Jaguar RAF con 320 AIM-9L
-circa 80(?) Jaguar IAF con circa 320 R 550 Magic 1
-circa 40(??) Jaguar EQ e OM con circa 160 AIM-9J/P o Python o Magic(?) (totale schierato: 180 Jaguar iniziali)
- 72 Javelin in 1a linea, su di un totale di circa 300 (???) Mk 7/9 con missili Firestreak (2-4)
-circa 144 Lightning, sui 300 Lightning Mk 1-53 e biposti, con Firestreak o Red Top (2 per aereo); totale dei missili di questo tipo, circa diverse migliaia (4.000?) e tutti utilizzabili per gli aerei inglesi, ma parte di essi sono destinati ai caccia Sea Vixen della marina inglese, ma la gran parte sono per gli aerei RAF.
-88 Hawk Mk 1A, con 880 AIM-9G(o quasi sempre) L (la differenza dovrebbe essere solo tra Hawk perduti prima dell'aggiornamento)
-12 Hawk kuwiaitiani: 360 AIM-9L (4x aereox 3 cariche)
-20 Hawk svizzeri con 200 AIM-9J (2x5)
-Buccaneer: circa 40 (?) con 80 AIM-9L (se sono tutti aerei RAF aggiornati).
-Harrier GR Mk 3: circa 80 (?) con 320 AIM-9G/H/L (quasi sempre L, visto che questi sono stati i missili che divennero standard nella RAF degli anni '80).
-AV-8A/C: circa 100 (?) con un totale di probabilmente almeno 400 AIM-9D/G/H/L(?).
Per quanto riguarda i missili aria superficie, il discorso è più difficile:
-circa 40 Hunter SWI con missili AGM-65 Maverick(fonte) (circa 250 missili)
-un numero non noto di Jaguar indiani con ordigni che dovrebbero essere gli ARMAT e i Sea Eagle (questi ultimi non utilizzabili in questo wargame), ma probabilmente almeno qualche decina (facciamo 20? 30?)
-ci sarebbero i Vulcan e i Victor con i Blue Steel (ma non servono in questo caso) e un numero non noto, ma piccolo, di Vulcan, con Shrike (e forse anche Martel)
-tutti i Buccaneer sono armati con missili (fino a 4 l'uno): quelli RAF (circa 50) sono dotati dei Martel (a guida TV o radar), quelli SAAF (16) con i missili AS-30
-si ha anche notizia di missili AS-30 per alcuni Hunter indiani, ma questo fatto, riportato dal SIPRI, è verosimilmente falso e si riferisce probabilmente ai Canberra o qualche altro modello. E' una cosa su cui non abbiamo notizie precise.
Quanto agli aggiornamenti, essendo possibile scegliere gli ammodernamenti dei velivoli a seconda della convenienza, non è detto che per esempio, sia considerato migliore aggiornare gli Hunter svizzeri agli ultimi standard, oppure tenerseli ai bei vecchi tempi quando al posto dei Maverick avevano gli AIM-9B.
In ogni caso, gli Hunter sono importanti per gli aggiornamenti che hanno avuto con gli anni: circa 20 Hunter cileni hanno avuto tra l'altro i missili Shafrir 2, che non sono eccezionali, ma si sa con ragionevole certezza che in combattimento funzionano, anche -limitatamente- nei tiri a bassa quota, il che ovviamente conta molto. Gli omaniti hanno circa 20 Hunter, ma solo una parte è stata aggiornata sicuramente a questo standard 'missilistico'; presumibilmente, stando anche alle foto disponibili di essi, almeno 10-12 hanno avuto le dovute modifiche per diventare missilistici, il che comporta l'imbarco di due rotaie per gli efficaci AIM-9P, che sono i J aggiornati agli standard più recenti, simili agli AIM-9L.
Infine ci sono gli Hunter singaporiani, che hanno tra l'altro, un pilone ventrale, e la capacità, almeno stando a quanto visibile nei musei, di portare ben 4 missili AIM-9D (che è il modello mostrato, tuttavia è probabile che avessero anche tipi più moderni come i P). L'AIM-9D era molto migliorato rispetto al B, tra l'altro aveva un sensore raffreddato, una testata migliorata, un motore più potente, ali più grandi con servomeccanismi più forti, velocità e gittata maggiori, nonché una ben superiore capacità di uso a bassissime quote, ancorché senza esagerare (infatti, poi l'avrebbero migliorato ulteriormente nel tipo G, poi H, infine l'L e addirittura l'M!!!). Di 46 o 47 aerei dati alla RSAF, è ben difficile dire quanti ne siano stati aggiornati; però è facile che siano stati dell'ordine dei 30-35 esemplari, ovvero attorno a due squadroni.
Fatto notevole, ad ogni modo: tutti gli Hunter ammodernati agli standard più recenti avevano anche attrezzature più moderne per il volo e il combattimento (Svizzera: missili AGM-65, RWR APR-9 e lanciatori ALE-39; Cile, missili Shafrir 2, RWR Caiquen e lanciatori Eclipse; Singapore, 2-4 AIM-9D/?; Oman, 2 AIM-9P, 2 ALE-40).
Anche i meno recenti Hunter provvisti dei missili AIM-9B non sono da buttare via, ad essere sinceri. Questi missili sono inaffidabili a bassa quota, ma come dimostrato quanto meno dai pakistani, qualche volta funzionano. Sempre meglio averli che non averli. E il vantaggio, per quanto piccolo, diventa assai grande se si considera che contro una forza valutabile in circa 20 (nel 1992 c'erano 17 FGA, 4 FGR e 4 T) aerei cileni, circa 30(?) singaporiani e almeno 10, forse 18 omaniti (totale circa 60-70 al massimo), gli Hunter con capacità AAM erano ben più numerosi, tra cui oltre 60 svizzeri (senza contare eventualmente gli Hunter ammodernati con i Maverick, di cui è incerto se conservassero anche gli AAM ma quanto meno non li portavano normalmente), e un congruo numero di aerei olandesi (60-80?) e svedesi (100?) più qualche esemplare rodesiano (10?), totalizzando la bella cifra di oltre 200 esemplari. In tutto, gli Hunter missilistici sono attorno ai 300, che non è un valore eccezionale, ma non è nemmeno male per un aereo che 'non era missilistico'.
Per quel che riguarda gli Hawk, il discorso è pure interessante; la loro forza missilistica è sicuramente presente, per la maggior parte, nei modelli Mk 1A della RAF. Di questi 88 o 89 sono stati aggiornati con 2 AIM-9, quasi sempre di tipo L (a parte gli aerei non aggiornati, presumibilmente non più di una decina, perché caduti prima o per qualche altra ragione; ma è ragionevole che nel 1992 il Lima fosse la versione standard della flotta); altri 12 sono i tipi kuwaitiani con un massimo di ben 4 AIM-9L, e in tutto sono già 100 aerei con i Sidewinder, quasi sempre del tipo L. Una forza temibile. Altri 20 sono gli Hawk 66 svizzeri, dotati di missili AIM-9J, un pò meno efficaci ma comunque temibili e ben superiori ai B. Infine, a parte questi 120 aerei, è assolutamente incerto come catalogare gli altri Hawk. In generale, la serie Mk 60 è predisposta ai missili Sidewinder (o anche Magic), però se vale il discorso dell'armamento 'standard', bisogna vedere chi lo usa davvero (vedi discorso degli MB-326 Impala II), sennò diventa una cosa piuttosto disonesta (è inevitabile che sia così, quando si parla di addestratori normalmente disarmati ma con tante 'possibilità tecniche' di impiego). L'unica forza che ha impiegato sicuramente e ampiamente gli AAM è quella dei tipi RAF, che però, ironicamente, appartengono alla 1a generazione! Degli Mk 60's, a parte i tipi svizzeri e kuwaitiani, vale la pena ricordare quanto meno quelli sauditi (una trentina) e degli EAU. I primi di questi, pare che avessero come 'standard' il Magic 1, però ho una sola fonte (dstorm.eu) per affermarlo. Peraltro si contraddice dicendo che poi i missili sono gli AIM-9L, ma intanto l'unico Hawk con questi è un tipo che li ha avuti, nell'estate del 1990, togliendo le rotaie di lancio ad un rifugiato kuwaitiano! Bah!
Poi c'é la generazione intermedia degli Hawk, tra la 1a e la 3a, ovvero la Serie 50: aerei indonesiani, kenyani e sopratutto, finlandesi. Ben 57 di questi ultimi. Ad un certo punto hanno avuto missili AA-8 Aphid, ma non è stato possibile capire quando e quanti li hanno ottenuti, benché risultano almeno 158 missili consegnati nei primi anni '80 (ovviamente per i MiG-21).
Per cui tipi come gli Hawk sauditi e finnici potrebbero aggiungere fino a circa 90 ulteriori sistemi missilistici aria-aria, come nessuno. E non c'é stato verso di capire dove sta la verità. Anche perché i MiG-21 sono rimasti in servizio, in Finlandia, fino al 1998 e probabilmente solo allora gli AA-8 rimasti sono stati riutilizzati dagli Hawk. Però chi lo sa?
Per questo in generale, ritengo abbastanza sicuro solo il discorso degli Hawk missilistici RAF, KAF e SwAF.
Poi ci sono i missili aria-aria di tipo nazionale, che non hanno limiti numerici precisi (a parte, ovviamente, quello del numero prodotto), anche perché essi sono armi che nessuno ha adottato per progetti esteri, e sono stati anche poco esportati. I Firestreak e i Red Top sono armi nazionali, britanniche, al 100%. Bei missilotti per gli anni '50-'60, non particolarmente buoni per i duelli aerei, ma non c'é ragione per ritenerli inferiori rispetto, per esempio ai Sidewinder B. La valutazione della RN che portò all'adozione degli AIM-9D fu contestata abbastanza dalla concorrenza dei Red Top, anche se alla fine vinse il più economico missile americano, che probabilmente all'epoca era il migliore per il duello aereo.
Ad ogni modo, il Red Top poteva ingaggiare bersagli a circa 10-12 km, alle volte anche frontalmente; il peso era di circa 150 kg (Firestreak, circa 140); testata bellica 31 kg (22), velocità mach 3 (2+), lancio in manovre anche a 3-4 G, aveva il sensore IR Violet Banner che era molto efficace. Nell'insieme, il Red Top avrebbe dovuto essere migliore del Firestreak, ma poi al dunque, non fu totalmente soddisfacente. E' sorprendente che un'arma che fu tra le primissime a passare dalle valvole ai transistor, fosse in realtà meno affidabile del Firestreak che era ancora della vecchia generazione. Per questo entrambi rimasero in servizio fino alla fine della carriera dei Lightning. Non so di preciso quali problemi avesse il Red Top, forse semplicemente era difficile mantenerlo in condizioni di volo dopo un pò di missioni, o a seconda delle condizioni di temperatura. Eppure, la tecnologia a valvole era meno affidabile, e inoltre il motore del Firestreak era a propellente liquido e tossico, tanto da costringere il personale a indossare degli abiti di protezione quando lavoravano con questi arnesi. I sensori erano sofisticati, comunque: il primo lancio di un Firestreak fu contro una lanterna posta a diversi km a terra, eppure la beccò; funzionava nell'85% dei lanci addestrativi, che per l'epoca era un successone e non sarebbe male nemmeno oggi. Inoltre, si dice che quando qualcuno passava davanti ad un caccia in allerta, si trovasse 'osservato': erano gli occhi elettronici dei missili, che tendevano a seguirlo, malgrado in teoria dovessero localizzare fonti di calore molto più forti (e a temperature nettamente maggiori). In genere le prove di sensibilità per i missili IR sono svolte con una sigaretta accesa a circa 2 metri di distanza, ma questi sensori erano buoni abbastanza per seguire anche le persone!
Eppure, sempre in un giro di contrasti, quando un Lightning venne messo contro uno Spitfire, i missili non riuscirono, in quella prova (del 1963) ad agganciare l'aereo, malgrado i 2.000 hp del suo potente motore (che beveva almeno 100 gr di benzina al secondo...). Va detto che all'epoca si trattava dei missili Firestreak (già dotati di un sensore raffreddato), e non dei più moderni ed efficaci Red Top.
Purtruppo (?) non avendo questi missili mai fatto parte di alcuna guerra reale, non sapremo mai quanto realmente fossero efficaci. Ma di sicuro, almeno tecnicamente, erano migliori dei primi AIM-9 Sidewinder e comparabili circa all'AIM-9D/E. E ce n'erano molti, anche. Il sistema di tiro era collegato inoltre al sistema di bordo dell'aereo, per esempio all'AIRPASS del Lightning; peraltro questo significava anche che i missili, se da un lato erano sfruttabili al meglio delle loro prestazioni, dall'altro non potevano essere adattati facilmente ad altri aerei, e infatti rimasero solo ai velivoli inglesi.
La disponibilità complessiva è indicata in circa 4.000 Firestreak, e un numero non molto noto ma quanto meno di parecchie centinaia, se non di qualche migliaio (1000? 2000?) di Red Top (anche se probabilmente vale una detrazione per i velivoli Sea Vixen della FAA navale, a loro volta titolari di alcuni di questi missili). I velivoli per lanciarli sono oltre 500 tra Javelin e Lightning.
Se si somma tutto, abbiamo diverse migliaia di missili sia inglesi, che americani, che americani, che di altre nazioni. Non solo, ma nella versione 'integrale' bisogna conteggiare quanto meno i Tornado ADV, quasi 200 aerei con il diritto, essendo solo intercettori, di 5 ricariche, ciascuna da ben 8 missili, totalizzando qualcosa come 8.000 missili, metà Sky Flash e metà AIM-9L/M.
Quanto ai missili superficie-superficie, la potenza che hanno è quella combinata di ben 7 armi controcarri (come minimo). Di queste solo due sono sicuramente inglesi: uno è il potente missile Swingfire, che è stato costruito in oltre 40.000 esemplari per gli inizi degli '90 (dato preciso, inclusa la produzione su licenza in Egitto: oltre 46.000 prodotti o in produzione per la fine del 1992). Potente, anche se quasi sempre a guida manuale (ne è esistito anche un modello SACLOS, ma non molto diffuso), è un'arma assai veloce e con 4 km di portata, più una testata potente. Il sistema di guida, anche se CLOS, è molto efficiente e preciso, e oltretutto, non è sensibile a nessun tipo di contromisura. Il suo degno antenato era il Vigilant, da 1.400 metri di portata; la sua tecnologia e velocità sono inferiori, ma anch'esso era particolarmente rinomato per la facilità di guida e l'altra precisione sul bersaglio. La sua produzione non è stata molto intensa, competendo con missili forse inferiori quanto a precisione e facilità d'uso, ma con gittate superiori e un peso -e costo- inferiore. Però, visto come all'epoca questi missili fossero prodotti in maniera abbastanza semplice ed economica, è abbastanza plausibile che ne siano stati realizzati qualche decina di migliaia, e per certo, almeno alcune migliaia. L'export è stato modesto, e il SIPRI dà solo 2.280 armi vendute a Finlandia, Kuwait, Libia, Arabia Saudita ed EAU. Meglio di niente. Il Malkara è stato prodotto in circa 1.000 esemplari, è un missile potente e pesante, da 4 km di portata; progettato in realtà in Australia, è stato poi la base del Sea Cat/Tigercat e, pare, anche del missile Ikara. Peraltro, non è chiaro se davvero ne siano stati prodotti solo 1.000; nel qual caso, però, è impossibile capire come possano avere costruito, come dicono alcune fonti, ben 250 cacciacarri Humber Ikara, ciascuno con due missili pronti al lancio e due di ricarica. Sarebbe stato assurdo, a dire il minimo, perché o sono troppi i cacciacarri oppure troppo pochi i missili conteggiati.
Le altre armi sono i ben noti missili MILAN (usati da alcuni blindati inglesi), e i TOW, impiegati invece solo dagli elicotteri. Non è chiaro quanti siano i Lynx con una reale capacità missilistica, ma degli oltre 100 costruiti per il solo British Army, un grosso numero ha i missili TOW. Inizialmente, dei 113 AH- Mk 1 prodotti solo 60 erano missilistici; poi però, dal 1986, sono apparsi -dopo circa 5 Mk 5 intermedi- gli AH Mk 7, predisposti come standard per i TOW (anche se non sempre montati); essi hanno avuto una produzione da 'nuovi' di appena 10 esemplari, ma 103 Mk 1 e gli Mk 5 sono stati convertiti dal 1986; non sappiamo se nel 1992 era già stata portata a termine, ma è facile che fosse così, visto che l'Mk 9 apparve già nel 1989, entrando in produzione nel 1990 con altri 16 realizzati, ma anche altri modificati dagli stessi Mk 7, che pure erano apparsi pochi anni prima! Bisogna dire che hanno una potenza di fuoco ridotta essendo considerati elicotteri 'utility' piuttosto che controcarri e infatti non hanno più la potenzialità di usare i TOW. Però, questo significa che al massimo del loro fulgore, gli elicotteri Lynx capaci di usare i TOW sono stati probabilmente fino a circa 120 esemplari (103 Mk 1, 5 Mk 5 e 10 Mk 7 nuovi). Anche riducendo un pò questo totale, la possibilità d'uso è probabilmente di circa 100 esemplari. La capacità complessiva sarebbe quindi circa 100-120x 8 x 3 = 2400-2900 missili TOW circa, un bel pò di potenza di fuoco aggiunta, visto che già i 60 originali Mk 1 davano diritto a quasi 1.500 armi.
Infine vi sono gli elicotteri Scout, non è chiaro quanti dei circa 150 prodotti avevano la capacità di portare fino a 4 missili AS-11, vecchiotti ma comunque temibili e assai precisi (e con 3 km di gittata massima). Probabilmente, anche facendo conto che solo 80 di essi avessero tale capacità, avremmo 80x4x3 = 960 AS.11, portando altre frecce all'arco dei missili britannici.
A questo punto possiamo considerare i missili SAM e ASM.
Per questi ultimi: difficile fare numeri, ma vi sono cercamente 40x2x3 = 240 AGM-65 Maverick per gli Hunter svizzeri; poi vi sono certamente un numero di AS-30 (e presumibilmente, anche di AS-20) per altri aerei, come forse qualche Hunter, e certamente diversi Canberra. Infine da non dimenticare i 16 Buccaneer provvisti di AS-30, che da soli farebbero 16x4x3 = 192 AS.30, decisamente molti (anche se si riducesse il carico tipico a 2 missili, sarebbero sempre 96). Un discorso a parte meritano i Jaguar indiani, provvisti per quanto se ne sa, sia di AS-30L che di ARMAT. Tuttavia, il SIPRI non rileva l'ARMAT per gli aerei indiani, mentre l'AS-30 esiste ma dicono, per i soli Mirage 2000. Bah.
Non mancano poi i Martel anglo-francesi, dei quali addirittura la versione TV è esclusivamente inglese, mentre quella radar è stata prodotta in qualche centinaio di esemplari, ma ripartita tra Francia, UK e forse qualche altro utente. Questi missili sono per i Buccaneer e persino alcuni Vulcan (mentre i francesi li usano con aerei tipo Jaguar o anche qualche tipo di Mirage), in aggiunta ad un limitato numero di velivoli equipaggiati con gli Shrike (alcuni Vulcan e almeno un Harrier GR.3). Tuttavia, stabilire il totale di queste armi è difficile per mancanza di sufficienti particolari disponibili. I missili Sea Skua e Sea Eagle, invece, non sono utilizzabili in questo wargame perché usati in ambito navale (idem per gli AS-12 francesi).
Infine, abbiamo i SAM.
Qui vi sono pure un bel pò di esemplari da studiare attentamente:
-Missili Blowpipe (circa 34.000 prodotti); Javelin (in produzione x un totale di circa 10.000); Starbust (idem, circa 10.000);
-Missili Tigercat (ignoto, probabilmente qualche migliaio, diciamo 2-3.000?); Rapier (probabilmente oltre 20.000)
-Missili Thunderbird (alcune centinaia, forse sui 300?) e Bloodhound (circa 800 di cui oltre la metà, però, del tipo Mk 1)
Sono tante armi, non c'é che dire. La loro capacità complessiva è senz'altro elevata. Purtroppo non è affatto semplice dare un numero dei lanciatori per questi ordigni: dei Blowpipe si sa che c'era un lanciatore ogni 5-10 missili, ma probabilmente questo non tiene conto dei lotti successivamente prodotti, altrimenti avremmo 3.000-6.000 unità di lancio!!!! Troppe, dannazione!
NB: da notare che solo una % di Javelin e di Starbust erano stati prodotti (magari che so, 8.000 e 5.000), inoltre non tutte le armi erano nuove, ma sicuramente nel caso degli Starbust, in molti casi erano Javelin modificati; mentre non è chiaro se alcuni Javelin siano stati ricavati a loro volta dai Blowpipe, del resto esuberanti in numero.
In tutto, considerando quanto è stato calcolato dal SIPRI, sabbiamo che i Rapier hanno avuto:
60 rampe su licenza; l'Australia 20; Brunei 12, Indonesia 51, Iran 81 (peraltro altre fonti parlano di un solo lotto da 30-36 lanciatori...), Oman, 28; Quatar, 12; Singapore, 12; Turchia, 72; UAE, 12; USA, 46; Zambia, 12.
Tigercat: Argentina, alcuni (anche ex-RAF); India, 40; Iran, 15; Kenya 3; S.Africa, 55 + 9 (?) per la RAF inglese
Bloodhound: Australia, 1 batteria Mk 1; Singapore, 4 Mk 2 (seconda mano); Svezia, 12 batterie Mk 2; Svizzera, 9 batterie Mk 2.
Thunderbird: Arabia Saudita, 1 sistema (seconda mano)
Quindi avremmo 60 Rapier svizzeri, 20 australiani, 12 Brunei, 42 Indonesiani, 45 (30?)-81 iraniani, 28 Oman, 12 Qatar, 12 Singapore, 72 Turchia, 12 UAE, 46 USA, 12 Zambia + 126 UK, totalizzando circa 482 lanciatori (ipotesi minore)--497 oppure addirittura 533, in ogni caso un valore dell'ordine dei 500 lanciatori. A questi si aggiungono, un pò in sordina, i lanciamissili Tracked Rapier; un pò in sordina in quanto basati sull'M-548 americano, ma con tali e tante modifiche che del mezzo originale non è rimasto altro che la meccanica di base. Con questi criteri, si potrebbero anche togliere di mezzo l'OF-40 e il Palmaria, tanto sono basati su motore (MTU) e trasmissione (Renk o ZF) tedeschi, no? Si consideri che quel che si dice dell'M548 Tracked Rapier si può dire anche dell'OF-40 e del Palmaria... solo che mentre l'M548 ha cambiato totalmente il suo ruolo e capacità, l'OF-40 è ancora quasi uguale al Leopard (infatti è nato dalla rielaborazione del Lion, a sua volta la proposta desertica del Leopard 1) sia nell'aspetto che nella funzione. Caso mai il Palmaria è diverso, ma se il peccato originale è la meccanica, ancora rischierebbe di essere... un mezzo tedesco (che per i tedeschi, a pensarci bene, non sarebbe nemmeno male). Solo che se l'apparato motore fosse così dirimente... allora che dire degli aerei? Quasi tutti i velivoli italiani, inclusi i temibili AMX, diventerebbero.... aerei inglesi? No, ovviamente! Anche se i britannici sarebbero ben contenti di dare agli USA i loro Tracked Rapier se in cambio vedono vaporizzarsi l'aviazione italiana!
Quindi, in definitiva, avremmo: 482-533 Rapier trainati, più 64 cingolati = 546-597 unità. In seguito ho anche appuntato un totale, non so bene su quali basi, di 542, che a questo punto, con 64 Tracked, sarebbero 606 (!!!)
A questo si aggiungerebbero oltre 120 Tigercat di cui 54 sudafricani (noti come Hilda), un certo numero inglesi, e circa 70 di altre nazioni, più i Bloodhund, i Thunderbird e i MANPADS.
Tra i missili segnalati all'export dal SIPRI, esistono non meno di 8.600 Rapier (che anche così, non sono probabilmente nemmeno... la metà del totale costruito!) dichiarati esportati. Non solo questo: i Blowpipe rilevati sono meno di 2.000, cosa che non ha nessun senso se si considera che il totale dovrebbe essere superiore a 30.000. Con una tale diffusione estera (almeno in termini di utenti), è improbabile che il piccolo Regno Unito abbia tenuto per sé 30.000+ missili!
Quanto ai Thunderbird, ne sono stati esportati solo 37 (usati, in Arabia Saudita); mentre i Bloodhound hanno visto 30 Mk 1 (per l'Australia), e un totale di almeno 84 Mk 2 (Singapore, Mk 2 usati ex-RAF), più 204 (Svizzera) e 96 (Svezia, totale che pare sospettamente basso considerando che avrebbero avuto ben 12 batterie...). In tutto, le batterie di lancio di questi sistemi sono 1 per il Thunderbird, e quanto ai Bloodhound: 1 Mk 1 (Australia, 30 missili) + 4 Mk 2 (Singapore, 84 missili, ex RAF) + 12 (Svezia, 96 missili)+ 9 (Svizzera, 204 missili) totalizzando ben 1 Mk 1 (30 missili esportati) e 25 Mk 2 (21 nuove) con 384 missili (di cui 300 nuovi) Mk 2.
Il che mi porta a pensare che il totale della produzione, citato da alcune fonti, in quasi 800 esemplari di cui 440 Mk 1, sia falsato o sottostimato, a meno che non siano stati convertiti i missili stessi allo standard Mk 2, cosa non impossibile, ma considerando il numero sparato nelle esercitazioni di prova, non so nemmeno quanto plausibile. Inoltre, nella RAF restavano almeno 64 rampe agli inizi degli anni '90 (probabilmente 8 batterie ulteriori, tutte Mk 2, il che non tiene conto ovviamente delle vecchie batterie Mk 1 che sono state rimpiazzate, ma non è chiaro se siano state solo ammodernate oppure interamente sostituite, viste le differenze del missile, ma sopratutto del sistema di controllo del tiro).
Che i missile Bloodhound sia micidiale è chiaro, ad ogni modo: ha dei radar potentissimi, e di dimensioni assurde. Almeno i radar sovietici avevano sì dimensioni spettacolari, ma anche strutture 'aperte' a traliccio; quelli inglesi (come avranno fatto in caso di forte vento...) erano invece talmente grossi, che alle volte non era nemmeno possibile metterli dentro delle cupole protettive. Ma per essere potenti, lo erano: nel caso di questo sistema, modernizzato nel tipo Mk 2, le distanze di scoperta arrivavano fino ad oltre 400 km, mentre il radar di tiro era efficace fino a 185 km. Il missile di per sé era capace di fare 80-120 km e manovrava fino quasi alla fine della traiettoria con i motori ancora in funzione, essendo a statoreattore. Era capace di intercettare anche bersagli a quote basse, fino a 100-300 metri, ma probabilmente anche di meno; la testata bellica, di tipo a barre continue, pesava circa 200 kg di cui 22 di esplosivo e poteva formare un cerchio 'mortale' fino ad un diametro di 60 metri. Era assolutamente micidiale. Il missile era molto maneggevole e i suoi sistemi di tiro erano ben poco vulnerabili a qualsiasi tipo di ECM, data l'enorme potenza di emissione e la capacità home on jam.
Se il Bloodhound Mk 2 fu un grande passo avanti rispetto all'Mk 1, i tipi successivi, ma cancellati, sarebbero stati anche più spettacolari, con tanto di capacità antimissile. Ma non vennero realizzati.
Quanto ai missili Blowpipe/Javelin: Argentina: 8? Botswana: 5 Javelin (cons 1992) Canada: 111 Blowpipe e xx lanciatori per 1100 Javelin (110? 220??), x lanciatori Starbust (100 missili); Cile: 50 Blowpipe?; Corea: 100+ Javelin e 1500 missili; Ecuador: 220 (??) Blowpipe (o addirittura... 240!); Guatemala: 82 Blowpipe ?? (NON CONFERMATO)
Malawi: 12 (o 14) Blowpipe; Malaysia: X Starbust e 12-48 Javelin ; Nigeria: 48 Blowpipe; Oman: x lanciamissili Blowpipe (200 armi) e 30 Javelin (280)
Portogallo: 12-14-57 Blowpipe; Qatar: 6 Blowpipe; Arabia Saudita: ?????; Thailandia: xx lanciatori con 200 Blowpipe (fanno parte di ben 4 battaglioni AD); UAE: 20 Blowpipe; UK: 285 Blowpipe
E' praticamente impossibile capire quanti siano i sistemi disponibili, ma è facile che il numero minimo sia dell'ordine dei 787 lanciamissili Blowpipe, possibilmente fino a 825 oppure, con il Guatemala, addirittura 907, e questo senza ancora considerare i dati di Thailandia (20? 40?), Oman (20-40?), Cile (forse più di 8 rispetto all'originale ordine, forse 20?).
In tutto avremmo forse, almeno 847-887 lanciamissili, ma non è affatto chiaro se davvero l'Ecuador abbia avuto ben 220 lanciamissili (quasi quanto il British Army!) oppure essi siano stati solo i missili (che non è la stessa cosa!). Anche per il Portogallo resta lo stesso dubbio: lanciamissili o missili?
In questo modo, se arbitrariamente riducessimo i lanciamissili ecuadoregni a 50 e quelli portoghesi a 12, avremmo un totale che potrebbe oscillare tra 548 e addirittura 869-951 unità.
Meno chiarezza ancora per il Javelin (circa dal 1985), con 100 lanciamissili per la Corea del Sud, 12-48 per la Malaysia, 30 Oman, 100-220 per Canada, nessuna informazione per UK.
Meno chiarezza ancora bis, per lo Starbust (circa dal 1988), usato da UK e in pochi esemplari (10-20?) dal Canada e UK (la Malaysia, a quanto pare, è apparsa solo dopo tra i clienti).
Poniamo con una qualche imprecisione i sistemi MANPADS britannici in dettaglio, avremmo forse 548-951, più almeno 242-398 Javelin esportati e 200? per UK, più vattalapesca quanti Starbust, forse 100 per UK e 10 esportati??
In tutto avremmo forse tra 1090 e 1659 MANPADS britannici, ma il calcolo è comunque sia impreciso visto che mancano dati anche importanti. A questi aggiungere anche 5 Javelin (25 missili) per il Botswana, non è chiaro se siano stati consegnati entro giugno 1992, però.
AGGIUNGO: posto vero il dato di 220 lanciamissili per l'Ecuador (ma de che? NdA), posto falso il discorso del Guatemala, abbiamo un valore minimo, senza però considerare la Thailandia e l'Oman, di modici 772 Blowpipe; visto il numero dei missili impiegati, aggiungerei che il tutto potrebbe, con 40 esemplari omaniti e 40 thailandesi (1 per 5 missili), raggiungere un totale minimo di 852 unità, più o meno quello che mi aspettavo.
Come valore massimo, invece, sempre escludendo gli 82 lanciatori guatemaltechi, avremmo un valore massimo di ben 824-904, anche se esprimo forti dubbi sul totale dell'Ecuador, e ancora di più per quello del Portogallo, che dovrebbe avere avuto, secondo molte altre informazioni, solo 14 lanciatori al massimo, per cui il totale sarebbe da ridursi a 777-861.
Però i Javelin dovrebbero essere circa, come valore massimo, 403 esportati (sempre secondo stime), più quelli britannici (200?).
E gli Starbust? Probabilmente solo 20 unità, più quelli inglesi (quanti? 200?? Bah).
In tutto azzardo a dire che in effetti, il totale dei Blowpipe prodotti (senza considerare che i sistemi forniti agli afghani potrebbero essere stati di nuova produzione) potrebbe essere, come lanciatori, attorno agli 820-900, o forse 770-860, o forse anche di meno (se l'Ecuador avesse per esempio, 40 lanciatori? Allora avremmo soltanto 600-680 unità).
In tutto dovrebbero essere circa 600-900 Blowpipe, 600 Javelin, 220 Starbust (ad essere ottimisti eh). Ovvero, valori tra 1420 e 1720 unità di lancio.
Bisogna considerare che i Blowpipe consegnati sono stati oltre 34.000 e i Javelin prodotti oltre 10.000, per cui c'é poco da dire al riguardo. I missili in questione sono decisamente tanti, e i lanciamissili forniti in genere sono uno ogni 5-10 missili prodotti, il che ci porterebbe, presa così, a pensare che essi siano tra 4.400 e 8.800 unità, tanto per dire. troppi di sicuro, ma anche appena 1.200-1.400 lanciatori sono piuttosto pochi, a dire il vero, essendo soltanto 1 ogni circa 30 missili prodotti.
E ora i radar. Non è chiarissimo quanti fossero quelli della difesa aerea inglese, ma comunque non erano certamente pochi. A parte la rete di difesa missilistica britannica, con una serie di batterie Bloodhound più alcuni Thunderbird, per il resto abbiamo una forza complessiva veramente impressionante, non fosse altro per la sovrapposizione cumulativa di una serie di giganteschi radar di scoperta aerea, di grande potenza e portata.
Tra questi vale la pena di ricordare il primo dei giganti veramente 'postbellici', il Type 80; seguiranno peraltro anche il Type 84 e il Type 85. Infine, arriverà il moderno sistema Martello, con antenna di dimensioni più ridotte e a scansione elettronica. Alcuni di questi colossi erano provvisti di antenne larghe 18 metri e alte 6, e parliamo di sistemi parabolici interamente 'solidi'. Non ce n'erano molti, per esempio tra Type 84 e 85 (ancora più potenti) ce n'erano probabilmente solo 5. Ma anche così, le loro capacità cumulative sono impressionanti, se poi ci si aggiunge una dozzina di batterie di SAM a lungo raggio la cosa si fa ancora più interessante! E poi abbiamo l'export, naturalmente:
-Watchman: 26
-S-500: 8
-Martello: 15
-S-330: 4
-S-711: 6
-AR-3D: 18
-S-600: 7
-S-247: 21
-Type 14: 2
-Type 15: 3
-Type 4502: 5
-Type 80: 4
-Blindfire: 149 (solo FCS)
Totale: 268, di cui peraltro 149 sono Blindfire a corto raggio, per cui i radar da scoperta aerea non sono più di circa 120. A questo bisogna aggiungere la vasta platea di radar di scoperta e tiro delle batterie Bloodhound e Thunderbird, nonché i sistemi radar dei Rapier. Certamente i sistemi d'avvistamento non mancavano nell'OrBat britannico. E' probabile che, anche senza i Rapier, arrivassero a un valore complessivo non distante dai 200 radar d'avvistamento complessivi.
Tra questi sistemi disponibili, si conoscono anche: altri 7 Martello per la RAF (totale, quindi: 22 radar, e parliamo di un sistema della classe del RAT-31, prodotto all'epoca in una decina di unità); e altri 10 radar come minimo, del tipo AR-320. In tutto fanno quindi almeno 22 Martello e 10 AR-320 di tipo moderno (ultima generazione, rispettivamente 3D e 2D-radar). Quindi, anche al di là di sistemi minori, non meglio definibili, vi sarebbero sicuramente oltre 130 radar di scoperta aerea, più quelli delle batterie SAM vere e proprie. Un bel pò di ferraglia, non c'é che dire. Basta trovare qualche collina e la copertura aerea dovrebbe essere assicurata.
Alcune fonti per approfondire:
AIM-9_Sidewinder (sito Lone Flyer)(sono presenti anche articoli su Firestreak, Aspide, Bloodhound e i missili francesi, americani e russi)
Bloodhound (sito Lone Flyer)
Firestreak e Red Top (Lone Flyer)
http://www.airvectors.net/avhunt_2.html#m2
http://www.airvectors.net/avjag.html
http://www.airvectors.net/avjag.html
http://www.airvectors.net/avhawk.html
http://www.bharat-rakshak.com/IAF/aircraft/current/607-jaguar-25.html
http://www.dstorm.eu/pages/en/saudi/hawk.html
http://www.swisshunter.info/
https://en.wikipedia.org/wiki/Hawker_Siddeley_Harrier
https://en.wikipedia.org/wiki/Hawker_Siddeley_Harrier
https://en.wikipedia.org/wiki/British_Aerospace_Harrier_II
Il totale dei missili a disposizione, quando non di tipo nazionale, sarebbe di 5 cariche per i caccia, 3 per i cacciabombardieri, 2 per gli striker. E' possibile che i Jaguar abbiano un doppio ruolo almeno in alcuni casi, specie gli omaniti che sono specifici per questo tipo di operazioni, sono infatti usati per compiti d'attacco ma anche di difesa. In effetti così sono raffigurati, nell'ultima versione del wargame, dove ben 2 squadroni 'cacciabombardieri/intercettori' (usati inizialmente come difesa aerea) sono presenti in aggiunta agli 8 inizialmente previsti, proprio perché sarebbero stati utilizzati, finché necessario (il che significa, probabilmente, per poco tempo), come aerei difensivi piuttosto che offensivi.
In tutto avremmo:
-circa 10-15 Hunter OM con 60-90 AIM-9P
-circa 15-20 Hunter CH con 90-120 Shafrir 2
-circa 30-35 Hunter SIN con 360-420 AIM-9D o successivi
-circa 200 Hunter di vario tipo (in riserva all'inizio della battaglia finale) con circa 1200 AIM-9B o forse, qualche altro tipo successivo (come gli E/F o i tipi V-3B o C sudafricani in qualche caso; sono aerei olandesi, svedesi, rhodesiani e forse di altre nazioni).
-circa 80 Jaguar RAF con 320 AIM-9L
-circa 80(?) Jaguar IAF con circa 320 R 550 Magic 1
-circa 40(??) Jaguar EQ e OM con circa 160 AIM-9J/P o Python o Magic(?) (totale schierato: 180 Jaguar iniziali)
- 72 Javelin in 1a linea, su di un totale di circa 300 (???) Mk 7/9 con missili Firestreak (2-4)
-circa 144 Lightning, sui 300 Lightning Mk 1-53 e biposti, con Firestreak o Red Top (2 per aereo); totale dei missili di questo tipo, circa diverse migliaia (4.000?) e tutti utilizzabili per gli aerei inglesi, ma parte di essi sono destinati ai caccia Sea Vixen della marina inglese, ma la gran parte sono per gli aerei RAF.
-88 Hawk Mk 1A, con 880 AIM-9G(o quasi sempre) L (la differenza dovrebbe essere solo tra Hawk perduti prima dell'aggiornamento)
-12 Hawk kuwiaitiani: 360 AIM-9L (4x aereox 3 cariche)
-20 Hawk svizzeri con 200 AIM-9J (2x5)
-Buccaneer: circa 40 (?) con 80 AIM-9L (se sono tutti aerei RAF aggiornati).
-Harrier GR Mk 3: circa 80 (?) con 320 AIM-9G/H/L (quasi sempre L, visto che questi sono stati i missili che divennero standard nella RAF degli anni '80).
-AV-8A/C: circa 100 (?) con un totale di probabilmente almeno 400 AIM-9D/G/H/L(?).
Per quanto riguarda i missili aria superficie, il discorso è più difficile:
-circa 40 Hunter SWI con missili AGM-65 Maverick(fonte) (circa 250 missili)
-un numero non noto di Jaguar indiani con ordigni che dovrebbero essere gli ARMAT e i Sea Eagle (questi ultimi non utilizzabili in questo wargame), ma probabilmente almeno qualche decina (facciamo 20? 30?)
-ci sarebbero i Vulcan e i Victor con i Blue Steel (ma non servono in questo caso) e un numero non noto, ma piccolo, di Vulcan, con Shrike (e forse anche Martel)
-tutti i Buccaneer sono armati con missili (fino a 4 l'uno): quelli RAF (circa 50) sono dotati dei Martel (a guida TV o radar), quelli SAAF (16) con i missili AS-30
-si ha anche notizia di missili AS-30 per alcuni Hunter indiani, ma questo fatto, riportato dal SIPRI, è verosimilmente falso e si riferisce probabilmente ai Canberra o qualche altro modello. E' una cosa su cui non abbiamo notizie precise.
Quanto agli aggiornamenti, essendo possibile scegliere gli ammodernamenti dei velivoli a seconda della convenienza, non è detto che per esempio, sia considerato migliore aggiornare gli Hunter svizzeri agli ultimi standard, oppure tenerseli ai bei vecchi tempi quando al posto dei Maverick avevano gli AIM-9B.
In ogni caso, gli Hunter sono importanti per gli aggiornamenti che hanno avuto con gli anni: circa 20 Hunter cileni hanno avuto tra l'altro i missili Shafrir 2, che non sono eccezionali, ma si sa con ragionevole certezza che in combattimento funzionano, anche -limitatamente- nei tiri a bassa quota, il che ovviamente conta molto. Gli omaniti hanno circa 20 Hunter, ma solo una parte è stata aggiornata sicuramente a questo standard 'missilistico'; presumibilmente, stando anche alle foto disponibili di essi, almeno 10-12 hanno avuto le dovute modifiche per diventare missilistici, il che comporta l'imbarco di due rotaie per gli efficaci AIM-9P, che sono i J aggiornati agli standard più recenti, simili agli AIM-9L.
Infine ci sono gli Hunter singaporiani, che hanno tra l'altro, un pilone ventrale, e la capacità, almeno stando a quanto visibile nei musei, di portare ben 4 missili AIM-9D (che è il modello mostrato, tuttavia è probabile che avessero anche tipi più moderni come i P). L'AIM-9D era molto migliorato rispetto al B, tra l'altro aveva un sensore raffreddato, una testata migliorata, un motore più potente, ali più grandi con servomeccanismi più forti, velocità e gittata maggiori, nonché una ben superiore capacità di uso a bassissime quote, ancorché senza esagerare (infatti, poi l'avrebbero migliorato ulteriormente nel tipo G, poi H, infine l'L e addirittura l'M!!!). Di 46 o 47 aerei dati alla RSAF, è ben difficile dire quanti ne siano stati aggiornati; però è facile che siano stati dell'ordine dei 30-35 esemplari, ovvero attorno a due squadroni.
Fatto notevole, ad ogni modo: tutti gli Hunter ammodernati agli standard più recenti avevano anche attrezzature più moderne per il volo e il combattimento (Svizzera: missili AGM-65, RWR APR-9 e lanciatori ALE-39; Cile, missili Shafrir 2, RWR Caiquen e lanciatori Eclipse; Singapore, 2-4 AIM-9D/?; Oman, 2 AIM-9P, 2 ALE-40).
Anche i meno recenti Hunter provvisti dei missili AIM-9B non sono da buttare via, ad essere sinceri. Questi missili sono inaffidabili a bassa quota, ma come dimostrato quanto meno dai pakistani, qualche volta funzionano. Sempre meglio averli che non averli. E il vantaggio, per quanto piccolo, diventa assai grande se si considera che contro una forza valutabile in circa 20 (nel 1992 c'erano 17 FGA, 4 FGR e 4 T) aerei cileni, circa 30(?) singaporiani e almeno 10, forse 18 omaniti (totale circa 60-70 al massimo), gli Hunter con capacità AAM erano ben più numerosi, tra cui oltre 60 svizzeri (senza contare eventualmente gli Hunter ammodernati con i Maverick, di cui è incerto se conservassero anche gli AAM ma quanto meno non li portavano normalmente), e un congruo numero di aerei olandesi (60-80?) e svedesi (100?) più qualche esemplare rodesiano (10?), totalizzando la bella cifra di oltre 200 esemplari. In tutto, gli Hunter missilistici sono attorno ai 300, che non è un valore eccezionale, ma non è nemmeno male per un aereo che 'non era missilistico'.
Per quel che riguarda gli Hawk, il discorso è pure interessante; la loro forza missilistica è sicuramente presente, per la maggior parte, nei modelli Mk 1A della RAF. Di questi 88 o 89 sono stati aggiornati con 2 AIM-9, quasi sempre di tipo L (a parte gli aerei non aggiornati, presumibilmente non più di una decina, perché caduti prima o per qualche altra ragione; ma è ragionevole che nel 1992 il Lima fosse la versione standard della flotta); altri 12 sono i tipi kuwaitiani con un massimo di ben 4 AIM-9L, e in tutto sono già 100 aerei con i Sidewinder, quasi sempre del tipo L. Una forza temibile. Altri 20 sono gli Hawk 66 svizzeri, dotati di missili AIM-9J, un pò meno efficaci ma comunque temibili e ben superiori ai B. Infine, a parte questi 120 aerei, è assolutamente incerto come catalogare gli altri Hawk. In generale, la serie Mk 60 è predisposta ai missili Sidewinder (o anche Magic), però se vale il discorso dell'armamento 'standard', bisogna vedere chi lo usa davvero (vedi discorso degli MB-326 Impala II), sennò diventa una cosa piuttosto disonesta (è inevitabile che sia così, quando si parla di addestratori normalmente disarmati ma con tante 'possibilità tecniche' di impiego). L'unica forza che ha impiegato sicuramente e ampiamente gli AAM è quella dei tipi RAF, che però, ironicamente, appartengono alla 1a generazione! Degli Mk 60's, a parte i tipi svizzeri e kuwaitiani, vale la pena ricordare quanto meno quelli sauditi (una trentina) e degli EAU. I primi di questi, pare che avessero come 'standard' il Magic 1, però ho una sola fonte (dstorm.eu) per affermarlo. Peraltro si contraddice dicendo che poi i missili sono gli AIM-9L, ma intanto l'unico Hawk con questi è un tipo che li ha avuti, nell'estate del 1990, togliendo le rotaie di lancio ad un rifugiato kuwaitiano! Bah!
Poi c'é la generazione intermedia degli Hawk, tra la 1a e la 3a, ovvero la Serie 50: aerei indonesiani, kenyani e sopratutto, finlandesi. Ben 57 di questi ultimi. Ad un certo punto hanno avuto missili AA-8 Aphid, ma non è stato possibile capire quando e quanti li hanno ottenuti, benché risultano almeno 158 missili consegnati nei primi anni '80 (ovviamente per i MiG-21).
Per cui tipi come gli Hawk sauditi e finnici potrebbero aggiungere fino a circa 90 ulteriori sistemi missilistici aria-aria, come nessuno. E non c'é stato verso di capire dove sta la verità. Anche perché i MiG-21 sono rimasti in servizio, in Finlandia, fino al 1998 e probabilmente solo allora gli AA-8 rimasti sono stati riutilizzati dagli Hawk. Però chi lo sa?
Per questo in generale, ritengo abbastanza sicuro solo il discorso degli Hawk missilistici RAF, KAF e SwAF.
Poi ci sono i missili aria-aria di tipo nazionale, che non hanno limiti numerici precisi (a parte, ovviamente, quello del numero prodotto), anche perché essi sono armi che nessuno ha adottato per progetti esteri, e sono stati anche poco esportati. I Firestreak e i Red Top sono armi nazionali, britanniche, al 100%. Bei missilotti per gli anni '50-'60, non particolarmente buoni per i duelli aerei, ma non c'é ragione per ritenerli inferiori rispetto, per esempio ai Sidewinder B. La valutazione della RN che portò all'adozione degli AIM-9D fu contestata abbastanza dalla concorrenza dei Red Top, anche se alla fine vinse il più economico missile americano, che probabilmente all'epoca era il migliore per il duello aereo.
Ad ogni modo, il Red Top poteva ingaggiare bersagli a circa 10-12 km, alle volte anche frontalmente; il peso era di circa 150 kg (Firestreak, circa 140); testata bellica 31 kg (22), velocità mach 3 (2+), lancio in manovre anche a 3-4 G, aveva il sensore IR Violet Banner che era molto efficace. Nell'insieme, il Red Top avrebbe dovuto essere migliore del Firestreak, ma poi al dunque, non fu totalmente soddisfacente. E' sorprendente che un'arma che fu tra le primissime a passare dalle valvole ai transistor, fosse in realtà meno affidabile del Firestreak che era ancora della vecchia generazione. Per questo entrambi rimasero in servizio fino alla fine della carriera dei Lightning. Non so di preciso quali problemi avesse il Red Top, forse semplicemente era difficile mantenerlo in condizioni di volo dopo un pò di missioni, o a seconda delle condizioni di temperatura. Eppure, la tecnologia a valvole era meno affidabile, e inoltre il motore del Firestreak era a propellente liquido e tossico, tanto da costringere il personale a indossare degli abiti di protezione quando lavoravano con questi arnesi. I sensori erano sofisticati, comunque: il primo lancio di un Firestreak fu contro una lanterna posta a diversi km a terra, eppure la beccò; funzionava nell'85% dei lanci addestrativi, che per l'epoca era un successone e non sarebbe male nemmeno oggi. Inoltre, si dice che quando qualcuno passava davanti ad un caccia in allerta, si trovasse 'osservato': erano gli occhi elettronici dei missili, che tendevano a seguirlo, malgrado in teoria dovessero localizzare fonti di calore molto più forti (e a temperature nettamente maggiori). In genere le prove di sensibilità per i missili IR sono svolte con una sigaretta accesa a circa 2 metri di distanza, ma questi sensori erano buoni abbastanza per seguire anche le persone!
Eppure, sempre in un giro di contrasti, quando un Lightning venne messo contro uno Spitfire, i missili non riuscirono, in quella prova (del 1963) ad agganciare l'aereo, malgrado i 2.000 hp del suo potente motore (che beveva almeno 100 gr di benzina al secondo...). Va detto che all'epoca si trattava dei missili Firestreak (già dotati di un sensore raffreddato), e non dei più moderni ed efficaci Red Top.
Purtruppo (?) non avendo questi missili mai fatto parte di alcuna guerra reale, non sapremo mai quanto realmente fossero efficaci. Ma di sicuro, almeno tecnicamente, erano migliori dei primi AIM-9 Sidewinder e comparabili circa all'AIM-9D/E. E ce n'erano molti, anche. Il sistema di tiro era collegato inoltre al sistema di bordo dell'aereo, per esempio all'AIRPASS del Lightning; peraltro questo significava anche che i missili, se da un lato erano sfruttabili al meglio delle loro prestazioni, dall'altro non potevano essere adattati facilmente ad altri aerei, e infatti rimasero solo ai velivoli inglesi.
La disponibilità complessiva è indicata in circa 4.000 Firestreak, e un numero non molto noto ma quanto meno di parecchie centinaia, se non di qualche migliaio (1000? 2000?) di Red Top (anche se probabilmente vale una detrazione per i velivoli Sea Vixen della FAA navale, a loro volta titolari di alcuni di questi missili). I velivoli per lanciarli sono oltre 500 tra Javelin e Lightning.
Se si somma tutto, abbiamo diverse migliaia di missili sia inglesi, che americani, che americani, che di altre nazioni. Non solo, ma nella versione 'integrale' bisogna conteggiare quanto meno i Tornado ADV, quasi 200 aerei con il diritto, essendo solo intercettori, di 5 ricariche, ciascuna da ben 8 missili, totalizzando qualcosa come 8.000 missili, metà Sky Flash e metà AIM-9L/M.
Quanto ai missili superficie-superficie, la potenza che hanno è quella combinata di ben 7 armi controcarri (come minimo). Di queste solo due sono sicuramente inglesi: uno è il potente missile Swingfire, che è stato costruito in oltre 40.000 esemplari per gli inizi degli '90 (dato preciso, inclusa la produzione su licenza in Egitto: oltre 46.000 prodotti o in produzione per la fine del 1992). Potente, anche se quasi sempre a guida manuale (ne è esistito anche un modello SACLOS, ma non molto diffuso), è un'arma assai veloce e con 4 km di portata, più una testata potente. Il sistema di guida, anche se CLOS, è molto efficiente e preciso, e oltretutto, non è sensibile a nessun tipo di contromisura. Il suo degno antenato era il Vigilant, da 1.400 metri di portata; la sua tecnologia e velocità sono inferiori, ma anch'esso era particolarmente rinomato per la facilità di guida e l'altra precisione sul bersaglio. La sua produzione non è stata molto intensa, competendo con missili forse inferiori quanto a precisione e facilità d'uso, ma con gittate superiori e un peso -e costo- inferiore. Però, visto come all'epoca questi missili fossero prodotti in maniera abbastanza semplice ed economica, è abbastanza plausibile che ne siano stati realizzati qualche decina di migliaia, e per certo, almeno alcune migliaia. L'export è stato modesto, e il SIPRI dà solo 2.280 armi vendute a Finlandia, Kuwait, Libia, Arabia Saudita ed EAU. Meglio di niente. Il Malkara è stato prodotto in circa 1.000 esemplari, è un missile potente e pesante, da 4 km di portata; progettato in realtà in Australia, è stato poi la base del Sea Cat/Tigercat e, pare, anche del missile Ikara. Peraltro, non è chiaro se davvero ne siano stati prodotti solo 1.000; nel qual caso, però, è impossibile capire come possano avere costruito, come dicono alcune fonti, ben 250 cacciacarri Humber Ikara, ciascuno con due missili pronti al lancio e due di ricarica. Sarebbe stato assurdo, a dire il minimo, perché o sono troppi i cacciacarri oppure troppo pochi i missili conteggiati.
Le altre armi sono i ben noti missili MILAN (usati da alcuni blindati inglesi), e i TOW, impiegati invece solo dagli elicotteri. Non è chiaro quanti siano i Lynx con una reale capacità missilistica, ma degli oltre 100 costruiti per il solo British Army, un grosso numero ha i missili TOW. Inizialmente, dei 113 AH- Mk 1 prodotti solo 60 erano missilistici; poi però, dal 1986, sono apparsi -dopo circa 5 Mk 5 intermedi- gli AH Mk 7, predisposti come standard per i TOW (anche se non sempre montati); essi hanno avuto una produzione da 'nuovi' di appena 10 esemplari, ma 103 Mk 1 e gli Mk 5 sono stati convertiti dal 1986; non sappiamo se nel 1992 era già stata portata a termine, ma è facile che fosse così, visto che l'Mk 9 apparve già nel 1989, entrando in produzione nel 1990 con altri 16 realizzati, ma anche altri modificati dagli stessi Mk 7, che pure erano apparsi pochi anni prima! Bisogna dire che hanno una potenza di fuoco ridotta essendo considerati elicotteri 'utility' piuttosto che controcarri e infatti non hanno più la potenzialità di usare i TOW. Però, questo significa che al massimo del loro fulgore, gli elicotteri Lynx capaci di usare i TOW sono stati probabilmente fino a circa 120 esemplari (103 Mk 1, 5 Mk 5 e 10 Mk 7 nuovi). Anche riducendo un pò questo totale, la possibilità d'uso è probabilmente di circa 100 esemplari. La capacità complessiva sarebbe quindi circa 100-120x 8 x 3 = 2400-2900 missili TOW circa, un bel pò di potenza di fuoco aggiunta, visto che già i 60 originali Mk 1 davano diritto a quasi 1.500 armi.
Infine vi sono gli elicotteri Scout, non è chiaro quanti dei circa 150 prodotti avevano la capacità di portare fino a 4 missili AS-11, vecchiotti ma comunque temibili e assai precisi (e con 3 km di gittata massima). Probabilmente, anche facendo conto che solo 80 di essi avessero tale capacità, avremmo 80x4x3 = 960 AS.11, portando altre frecce all'arco dei missili britannici.
A questo punto possiamo considerare i missili SAM e ASM.
Per questi ultimi: difficile fare numeri, ma vi sono cercamente 40x2x3 = 240 AGM-65 Maverick per gli Hunter svizzeri; poi vi sono certamente un numero di AS-30 (e presumibilmente, anche di AS-20) per altri aerei, come forse qualche Hunter, e certamente diversi Canberra. Infine da non dimenticare i 16 Buccaneer provvisti di AS-30, che da soli farebbero 16x4x3 = 192 AS.30, decisamente molti (anche se si riducesse il carico tipico a 2 missili, sarebbero sempre 96). Un discorso a parte meritano i Jaguar indiani, provvisti per quanto se ne sa, sia di AS-30L che di ARMAT. Tuttavia, il SIPRI non rileva l'ARMAT per gli aerei indiani, mentre l'AS-30 esiste ma dicono, per i soli Mirage 2000. Bah.
Non mancano poi i Martel anglo-francesi, dei quali addirittura la versione TV è esclusivamente inglese, mentre quella radar è stata prodotta in qualche centinaio di esemplari, ma ripartita tra Francia, UK e forse qualche altro utente. Questi missili sono per i Buccaneer e persino alcuni Vulcan (mentre i francesi li usano con aerei tipo Jaguar o anche qualche tipo di Mirage), in aggiunta ad un limitato numero di velivoli equipaggiati con gli Shrike (alcuni Vulcan e almeno un Harrier GR.3). Tuttavia, stabilire il totale di queste armi è difficile per mancanza di sufficienti particolari disponibili. I missili Sea Skua e Sea Eagle, invece, non sono utilizzabili in questo wargame perché usati in ambito navale (idem per gli AS-12 francesi).
Infine, abbiamo i SAM.
Qui vi sono pure un bel pò di esemplari da studiare attentamente:
-Missili Blowpipe (circa 34.000 prodotti); Javelin (in produzione x un totale di circa 10.000); Starbust (idem, circa 10.000);
-Missili Tigercat (ignoto, probabilmente qualche migliaio, diciamo 2-3.000?); Rapier (probabilmente oltre 20.000)
-Missili Thunderbird (alcune centinaia, forse sui 300?) e Bloodhound (circa 800 di cui oltre la metà, però, del tipo Mk 1)
Sono tante armi, non c'é che dire. La loro capacità complessiva è senz'altro elevata. Purtroppo non è affatto semplice dare un numero dei lanciatori per questi ordigni: dei Blowpipe si sa che c'era un lanciatore ogni 5-10 missili, ma probabilmente questo non tiene conto dei lotti successivamente prodotti, altrimenti avremmo 3.000-6.000 unità di lancio!!!! Troppe, dannazione!
NB: da notare che solo una % di Javelin e di Starbust erano stati prodotti (magari che so, 8.000 e 5.000), inoltre non tutte le armi erano nuove, ma sicuramente nel caso degli Starbust, in molti casi erano Javelin modificati; mentre non è chiaro se alcuni Javelin siano stati ricavati a loro volta dai Blowpipe, del resto esuberanti in numero.
In tutto, considerando quanto è stato calcolato dal SIPRI, sabbiamo che i Rapier hanno avuto:
60 rampe su licenza; l'Australia 20; Brunei 12, Indonesia 51, Iran 81 (peraltro altre fonti parlano di un solo lotto da 30-36 lanciatori...), Oman, 28; Quatar, 12; Singapore, 12; Turchia, 72; UAE, 12; USA, 46; Zambia, 12.
Tigercat: Argentina, alcuni (anche ex-RAF); India, 40; Iran, 15; Kenya 3; S.Africa, 55 + 9 (?) per la RAF inglese
Bloodhound: Australia, 1 batteria Mk 1; Singapore, 4 Mk 2 (seconda mano); Svezia, 12 batterie Mk 2; Svizzera, 9 batterie Mk 2.
Thunderbird: Arabia Saudita, 1 sistema (seconda mano)
Quindi avremmo 60 Rapier svizzeri, 20 australiani, 12 Brunei, 42 Indonesiani, 45 (30?)-81 iraniani, 28 Oman, 12 Qatar, 12 Singapore, 72 Turchia, 12 UAE, 46 USA, 12 Zambia + 126 UK, totalizzando circa 482 lanciatori (ipotesi minore)--497 oppure addirittura 533, in ogni caso un valore dell'ordine dei 500 lanciatori. A questi si aggiungono, un pò in sordina, i lanciamissili Tracked Rapier; un pò in sordina in quanto basati sull'M-548 americano, ma con tali e tante modifiche che del mezzo originale non è rimasto altro che la meccanica di base. Con questi criteri, si potrebbero anche togliere di mezzo l'OF-40 e il Palmaria, tanto sono basati su motore (MTU) e trasmissione (Renk o ZF) tedeschi, no? Si consideri che quel che si dice dell'M548 Tracked Rapier si può dire anche dell'OF-40 e del Palmaria... solo che mentre l'M548 ha cambiato totalmente il suo ruolo e capacità, l'OF-40 è ancora quasi uguale al Leopard (infatti è nato dalla rielaborazione del Lion, a sua volta la proposta desertica del Leopard 1) sia nell'aspetto che nella funzione. Caso mai il Palmaria è diverso, ma se il peccato originale è la meccanica, ancora rischierebbe di essere... un mezzo tedesco (che per i tedeschi, a pensarci bene, non sarebbe nemmeno male). Solo che se l'apparato motore fosse così dirimente... allora che dire degli aerei? Quasi tutti i velivoli italiani, inclusi i temibili AMX, diventerebbero.... aerei inglesi? No, ovviamente! Anche se i britannici sarebbero ben contenti di dare agli USA i loro Tracked Rapier se in cambio vedono vaporizzarsi l'aviazione italiana!
Quindi, in definitiva, avremmo: 482-533 Rapier trainati, più 64 cingolati = 546-597 unità. In seguito ho anche appuntato un totale, non so bene su quali basi, di 542, che a questo punto, con 64 Tracked, sarebbero 606 (!!!)
A questo si aggiungerebbero oltre 120 Tigercat di cui 54 sudafricani (noti come Hilda), un certo numero inglesi, e circa 70 di altre nazioni, più i Bloodhund, i Thunderbird e i MANPADS.
Tra i missili segnalati all'export dal SIPRI, esistono non meno di 8.600 Rapier (che anche così, non sono probabilmente nemmeno... la metà del totale costruito!) dichiarati esportati. Non solo questo: i Blowpipe rilevati sono meno di 2.000, cosa che non ha nessun senso se si considera che il totale dovrebbe essere superiore a 30.000. Con una tale diffusione estera (almeno in termini di utenti), è improbabile che il piccolo Regno Unito abbia tenuto per sé 30.000+ missili!
Quanto ai Thunderbird, ne sono stati esportati solo 37 (usati, in Arabia Saudita); mentre i Bloodhound hanno visto 30 Mk 1 (per l'Australia), e un totale di almeno 84 Mk 2 (Singapore, Mk 2 usati ex-RAF), più 204 (Svizzera) e 96 (Svezia, totale che pare sospettamente basso considerando che avrebbero avuto ben 12 batterie...). In tutto, le batterie di lancio di questi sistemi sono 1 per il Thunderbird, e quanto ai Bloodhound: 1 Mk 1 (Australia, 30 missili) + 4 Mk 2 (Singapore, 84 missili, ex RAF) + 12 (Svezia, 96 missili)+ 9 (Svizzera, 204 missili) totalizzando ben 1 Mk 1 (30 missili esportati) e 25 Mk 2 (21 nuove) con 384 missili (di cui 300 nuovi) Mk 2.
Il che mi porta a pensare che il totale della produzione, citato da alcune fonti, in quasi 800 esemplari di cui 440 Mk 1, sia falsato o sottostimato, a meno che non siano stati convertiti i missili stessi allo standard Mk 2, cosa non impossibile, ma considerando il numero sparato nelle esercitazioni di prova, non so nemmeno quanto plausibile. Inoltre, nella RAF restavano almeno 64 rampe agli inizi degli anni '90 (probabilmente 8 batterie ulteriori, tutte Mk 2, il che non tiene conto ovviamente delle vecchie batterie Mk 1 che sono state rimpiazzate, ma non è chiaro se siano state solo ammodernate oppure interamente sostituite, viste le differenze del missile, ma sopratutto del sistema di controllo del tiro).
Che i missile Bloodhound sia micidiale è chiaro, ad ogni modo: ha dei radar potentissimi, e di dimensioni assurde. Almeno i radar sovietici avevano sì dimensioni spettacolari, ma anche strutture 'aperte' a traliccio; quelli inglesi (come avranno fatto in caso di forte vento...) erano invece talmente grossi, che alle volte non era nemmeno possibile metterli dentro delle cupole protettive. Ma per essere potenti, lo erano: nel caso di questo sistema, modernizzato nel tipo Mk 2, le distanze di scoperta arrivavano fino ad oltre 400 km, mentre il radar di tiro era efficace fino a 185 km. Il missile di per sé era capace di fare 80-120 km e manovrava fino quasi alla fine della traiettoria con i motori ancora in funzione, essendo a statoreattore. Era capace di intercettare anche bersagli a quote basse, fino a 100-300 metri, ma probabilmente anche di meno; la testata bellica, di tipo a barre continue, pesava circa 200 kg di cui 22 di esplosivo e poteva formare un cerchio 'mortale' fino ad un diametro di 60 metri. Era assolutamente micidiale. Il missile era molto maneggevole e i suoi sistemi di tiro erano ben poco vulnerabili a qualsiasi tipo di ECM, data l'enorme potenza di emissione e la capacità home on jam.
Se il Bloodhound Mk 2 fu un grande passo avanti rispetto all'Mk 1, i tipi successivi, ma cancellati, sarebbero stati anche più spettacolari, con tanto di capacità antimissile. Ma non vennero realizzati.
Quanto ai missili Blowpipe/Javelin: Argentina: 8? Botswana: 5 Javelin (cons 1992) Canada: 111 Blowpipe e xx lanciatori per 1100 Javelin (110? 220??), x lanciatori Starbust (100 missili); Cile: 50 Blowpipe?; Corea: 100+ Javelin e 1500 missili; Ecuador: 220 (??) Blowpipe (o addirittura... 240!); Guatemala: 82 Blowpipe ?? (NON CONFERMATO)
Malawi: 12 (o 14) Blowpipe; Malaysia: X Starbust e 12-48 Javelin ; Nigeria: 48 Blowpipe; Oman: x lanciamissili Blowpipe (200 armi) e 30 Javelin (280)
Portogallo: 12-14-57 Blowpipe; Qatar: 6 Blowpipe; Arabia Saudita: ?????; Thailandia: xx lanciatori con 200 Blowpipe (fanno parte di ben 4 battaglioni AD); UAE: 20 Blowpipe; UK: 285 Blowpipe
E' praticamente impossibile capire quanti siano i sistemi disponibili, ma è facile che il numero minimo sia dell'ordine dei 787 lanciamissili Blowpipe, possibilmente fino a 825 oppure, con il Guatemala, addirittura 907, e questo senza ancora considerare i dati di Thailandia (20? 40?), Oman (20-40?), Cile (forse più di 8 rispetto all'originale ordine, forse 20?).
In tutto avremmo forse, almeno 847-887 lanciamissili, ma non è affatto chiaro se davvero l'Ecuador abbia avuto ben 220 lanciamissili (quasi quanto il British Army!) oppure essi siano stati solo i missili (che non è la stessa cosa!). Anche per il Portogallo resta lo stesso dubbio: lanciamissili o missili?
In questo modo, se arbitrariamente riducessimo i lanciamissili ecuadoregni a 50 e quelli portoghesi a 12, avremmo un totale che potrebbe oscillare tra 548 e addirittura 869-951 unità.
Meno chiarezza ancora per il Javelin (circa dal 1985), con 100 lanciamissili per la Corea del Sud, 12-48 per la Malaysia, 30 Oman, 100-220 per Canada, nessuna informazione per UK.
Meno chiarezza ancora bis, per lo Starbust (circa dal 1988), usato da UK e in pochi esemplari (10-20?) dal Canada e UK (la Malaysia, a quanto pare, è apparsa solo dopo tra i clienti).
Poniamo con una qualche imprecisione i sistemi MANPADS britannici in dettaglio, avremmo forse 548-951, più almeno 242-398 Javelin esportati e 200? per UK, più vattalapesca quanti Starbust, forse 100 per UK e 10 esportati??
In tutto avremmo forse tra 1090 e 1659 MANPADS britannici, ma il calcolo è comunque sia impreciso visto che mancano dati anche importanti. A questi aggiungere anche 5 Javelin (25 missili) per il Botswana, non è chiaro se siano stati consegnati entro giugno 1992, però.
AGGIUNGO: posto vero il dato di 220 lanciamissili per l'Ecuador (ma de che? NdA), posto falso il discorso del Guatemala, abbiamo un valore minimo, senza però considerare la Thailandia e l'Oman, di modici 772 Blowpipe; visto il numero dei missili impiegati, aggiungerei che il tutto potrebbe, con 40 esemplari omaniti e 40 thailandesi (1 per 5 missili), raggiungere un totale minimo di 852 unità, più o meno quello che mi aspettavo.
Come valore massimo, invece, sempre escludendo gli 82 lanciatori guatemaltechi, avremmo un valore massimo di ben 824-904, anche se esprimo forti dubbi sul totale dell'Ecuador, e ancora di più per quello del Portogallo, che dovrebbe avere avuto, secondo molte altre informazioni, solo 14 lanciatori al massimo, per cui il totale sarebbe da ridursi a 777-861.
Però i Javelin dovrebbero essere circa, come valore massimo, 403 esportati (sempre secondo stime), più quelli britannici (200?).
E gli Starbust? Probabilmente solo 20 unità, più quelli inglesi (quanti? 200?? Bah).
In tutto azzardo a dire che in effetti, il totale dei Blowpipe prodotti (senza considerare che i sistemi forniti agli afghani potrebbero essere stati di nuova produzione) potrebbe essere, come lanciatori, attorno agli 820-900, o forse 770-860, o forse anche di meno (se l'Ecuador avesse per esempio, 40 lanciatori? Allora avremmo soltanto 600-680 unità).
In tutto dovrebbero essere circa 600-900 Blowpipe, 600 Javelin, 220 Starbust (ad essere ottimisti eh). Ovvero, valori tra 1420 e 1720 unità di lancio.
Bisogna considerare che i Blowpipe consegnati sono stati oltre 34.000 e i Javelin prodotti oltre 10.000, per cui c'é poco da dire al riguardo. I missili in questione sono decisamente tanti, e i lanciamissili forniti in genere sono uno ogni 5-10 missili prodotti, il che ci porterebbe, presa così, a pensare che essi siano tra 4.400 e 8.800 unità, tanto per dire. troppi di sicuro, ma anche appena 1.200-1.400 lanciatori sono piuttosto pochi, a dire il vero, essendo soltanto 1 ogni circa 30 missili prodotti.
E ora i radar. Non è chiarissimo quanti fossero quelli della difesa aerea inglese, ma comunque non erano certamente pochi. A parte la rete di difesa missilistica britannica, con una serie di batterie Bloodhound più alcuni Thunderbird, per il resto abbiamo una forza complessiva veramente impressionante, non fosse altro per la sovrapposizione cumulativa di una serie di giganteschi radar di scoperta aerea, di grande potenza e portata.
Tra questi vale la pena di ricordare il primo dei giganti veramente 'postbellici', il Type 80; seguiranno peraltro anche il Type 84 e il Type 85. Infine, arriverà il moderno sistema Martello, con antenna di dimensioni più ridotte e a scansione elettronica. Alcuni di questi colossi erano provvisti di antenne larghe 18 metri e alte 6, e parliamo di sistemi parabolici interamente 'solidi'. Non ce n'erano molti, per esempio tra Type 84 e 85 (ancora più potenti) ce n'erano probabilmente solo 5. Ma anche così, le loro capacità cumulative sono impressionanti, se poi ci si aggiunge una dozzina di batterie di SAM a lungo raggio la cosa si fa ancora più interessante! E poi abbiamo l'export, naturalmente:
-Watchman: 26
-S-500: 8
-Martello: 15
-S-330: 4
-S-711: 6
-AR-3D: 18
-S-600: 7
-S-247: 21
-Type 14: 2
-Type 15: 3
-Type 4502: 5
-Type 80: 4
-Blindfire: 149 (solo FCS)
Totale: 268, di cui peraltro 149 sono Blindfire a corto raggio, per cui i radar da scoperta aerea non sono più di circa 120. A questo bisogna aggiungere la vasta platea di radar di scoperta e tiro delle batterie Bloodhound e Thunderbird, nonché i sistemi radar dei Rapier. Certamente i sistemi d'avvistamento non mancavano nell'OrBat britannico. E' probabile che, anche senza i Rapier, arrivassero a un valore complessivo non distante dai 200 radar d'avvistamento complessivi.
Tra questi sistemi disponibili, si conoscono anche: altri 7 Martello per la RAF (totale, quindi: 22 radar, e parliamo di un sistema della classe del RAT-31, prodotto all'epoca in una decina di unità); e altri 10 radar come minimo, del tipo AR-320. In tutto fanno quindi almeno 22 Martello e 10 AR-320 di tipo moderno (ultima generazione, rispettivamente 3D e 2D-radar). Quindi, anche al di là di sistemi minori, non meglio definibili, vi sarebbero sicuramente oltre 130 radar di scoperta aerea, più quelli delle batterie SAM vere e proprie. Un bel pò di ferraglia, non c'é che dire. Basta trovare qualche collina e la copertura aerea dovrebbe essere assicurata.
Alcune fonti per approfondire:
AIM-9_Sidewinder (sito Lone Flyer)(sono presenti anche articoli su Firestreak, Aspide, Bloodhound e i missili francesi, americani e russi)
Bloodhound (sito Lone Flyer)
Firestreak e Red Top (Lone Flyer)
http://www.airvectors.net/avhunt_2.html#m2
http://www.airvectors.net/avjag.html
http://www.airvectors.net/avjag.html
http://www.airvectors.net/avhawk.html
http://www.bharat-rakshak.com/IAF/aircraft/current/607-jaguar-25.html
http://www.dstorm.eu/pages/en/saudi/hawk.html
http://www.swisshunter.info/
https://en.wikipedia.org/wiki/Hawker_Siddeley_Harrier
https://en.wikipedia.org/wiki/Hawker_Siddeley_Harrier
https://en.wikipedia.org/wiki/British_Aerospace_Harrier_II