Matra R 550: il lato 'magico' dei Mirage
4/2/2018
Il Magic 1 è stato realizzato negli anni '60 dalla Matra, che ovviamente era interessata a dare un'arma nazionale alla già notevolmente famosa, come il Mirage. In effetti, prima c'erano solo missili di tipo molto discutibile, e di capacità modeste, come l'R-530. Per le corte distanze ci volevano i Sidewinder americani e questo per l'export non sempre andava bene... E come lo chiamiamo l'artiglio del Mirage? Magic, naturalmente! Almeno, inizia per Emme.
Lo sviluppo dell'arma iniziò con gli studi di fattibilità cominciati già nel 1966-68, e venne finanziato dal 1969 con fondi statali. Presentato e provato ufficialmente dal 1971, è un mio... coetaneo, a quanto pare. Il lancio contro un drone CT-20 manovrante è avvenuto nel 1972 e già nel 1973 è iniziata la pre-produzione e la valutazione operativa. Nel 1974 già partiva la produzione in serie, anche se i reparti dovettero aspettare il 1975 per avere le prime razioni del nuovo missile. Come si vede, pur mettendoci poco tempo e senza troppi problemi di sviluppo, ci vollero ben 9 anni tra l'inizio degli studi di fattibilità e l'entrata in servizio operativo!
Il nuovo missile è stato fatto deliberatamente compatibile con il Sidewinder, fattore molto importante (e molto diversamente dai missili britonni). Ha però ben 3 serie di superfici, con un doppio canard anteriore, di cui una serie di 4 alette è fissa, e quella seguente, sempre di 4 alette (ma a doppio delta), manovra tutta l'arma su tutti e tre gli assi grazie a degli attuatori elettrici. In questo modo è possibile manovrare il missile anche ad alto AoA senza perderne il controllo. Mentre per quel che riguarda la cosa, c'é la curiosa soluzione della rotazione di TUTTA la sezione finale, anziché i classici rollerons del Sidewinder. Ancora più curioso e attraente è il colore, tipicamente un arancio-aragosta.
Il sistema elettronico è basato su di un sensore IR raffreddato, nonché su elettronica a valvole. Forse questo, nonché la riserva d'azoto liquido nella rotaia (sufficiente per un paio di missioni) rende difficile l'uso continuativo, in volo, di questi missili, in genere costruiti per impieghi di scramble piuttosto che di pattugliamento. Anche gli SR.530 sono 'poco durevoli', del resto.
Dimensioni e pesi: 2,72L x 15,7 (D), 66 cm (ali), 89 kg (peso al lancio), 12,5 kg (testata con 6 kg HE attivata 1,8'' dopo il lancio, più spolette impatto/tempo e prossimità IR), raggio utile 5 metri.
-Motore: Mk 1: un SNPE Romeo, monostadio (21 kg di propellente) per 2.700 kg/s in 1,7-2 sec.
-Mk 2: SNPE Richard, bassa emissione di fumo, 3.000 kg/s per 2,2 sec.
Prestazioni:
-Magic 1: v.max 2,7M (fino a M2 oltre la velocità dell'aereo lanciatore); gittata minima 300 metri (attivazione spoletta), max 10.000 metri, efficace 3-4 km in dogfight; tempo di volo max 20 sec; massimo carico 35G; quota d'ingaggio normale: 50-18.000 metri; lanciabile da aerei in manovra a 1.300 km/h e oltre 6G (!!!)
-Magic 2: v.max 3M; portata frontale sui 5 km, max 18 km; quota operativa migliorata, lancio fino a 1.600 km/h e 8,6G dimostrato.
Sistema attacco/navigazione:
-Magic 1: proporzionale; elettronica: valvole; autopilota a 3 assi Matra, sensore SAT (Societe Anonyme de Telecommunications)AD 550 o successivamente un SAT AD3601, tipo a mono-elemento in solfuro di piombo (PbS) funzionante in banda 2-5 micron, raffreddato prima del lancio con azoto in bombola (interna alla rotaia di lancio); scansione -/+40° e un'altissima velocità angolare di 300°/sec; angolo di visuale 140° posteriore/laterale, ideale i 10° in coda (e grazie). Puntamento: tramite lo stesso sensore e con suono caratteristico, lancio ottico.
-Magic 2: punto futuro, sistema elettronico digitale, sensore AD3633 multielemento, IRCM, ridotto tempo di preparazione al lancio (pochi secondi), spoletta radar-doppler e dal 1993, testata nuova con esplosivo meno 'sensibile'.
E' un missile di buone capacità, a ben vedere. La testata è più pesante e potente e contiene più esplosivo di quella del Sidewinder; è simile ai modelli J/H come capacità complessive anche se ha una gittata apparentemente inferiore (ma quanto è 'vero' questo fatto?).
Il Magic è stato fornito agli argentini in appena 22 esemplari prima della guerra e 4 di essi sarebbero stati utilizzati; ma stando fuori dall'inviluppo di volo non sorprende che non li abbiano colpiti. Spesso sono stati osservati missili lanciati da distanze elevate, sui 10 km probabilmente, da quote maggiori di diversi km, e addirittura in direzione frontale rispetto ai Sea Harrier. Solo il 1 maggio accadde che una pattuglia di due Sea Harrier (Ward e Watson) venisse attaccata da caccia argentini da alta quota. I piloti inglesi pensarono addirittura che fossero le scie di condensazione dei caccia nemici, quelle che vedevano davanti a loro, puntando i missili nella loro direzione. Invece erano missili AAM, addirittura tre, ma il più vicino passò comunque a notevole distanza prima di infilarsi in mare. Chissà se erano Mirage IIIE oppure Dagger, e se i missili fossero AIM-9, R.530 (certo i più appropriati), Magic oppure (nel caso dei Dagger) Shafrir-2. Nel successivo, fatale scontro tra i due Mirage III dell'8° Gruppo (Cap. Cuerva e ten. Perona) contro i due Harrier di Thomas e Burton, successe questo: in volo a 11 kft, i due britannici, quel pomeriggio del 1 maggio, videro i caccia argentini scendere di quota verso di loro. I due inglesi arrivarono verso gli argentini alla stessa quota, volando in fila a 1 miglio di distanza circa. Non gli sembrava possibile che fossero solo due aerei, perché i Mirage volavano in formazione stretta, come in un film. Forse c'erano altri velivoli pronti a fare una 'tenaglia' su di loro? Evidentemente no, almeno non in quel caso. Barton accelerò da 400 a 550 kt e allargò, per poi virare dietro ai Mirage. Durante la manovra, stupito che gli argentini volassero davvero così stretti e in maniera tatticamente ingenua (il sezionario praticamente era attento solo a non perdere contatto con il capo), Barton cercò pure di colpire gli argentini con i cannoni, ma non ottenne né attenzione né centri di sorta. A quel punto virò completamente di spalle e da 1,5 km e 650 km/h (circa 200 in meno dei Mirage) lanciò un Sidewinder. Non sapeva come si sarebbe comportato tanto che era la 1a volta che ne lanciava uno; apparentemente il missile scese di quota mancando l'aggancio, ma poi dopo mezzo miglio risalì e centrò l'aereo del N.2 (Perona) dopo 4 secondi, facendolo esplodere. Nel mentre, i due Mirage si erano avvicinati a Thomas, e ciascuno aveva lanciato un missile (Magic?), uno partito senza lock on o quanto meno, rapidamente perso e caduto in mare; l'altro partì addirittura con un difetto al lancio e non diede nessun problema al pilota inglese... poi arrivò il missile di Barton che centrò Perona. Cuerva proseguì inseguito da Thomas, che gli lanciò un Sidewinder dopo essersi messo al suo inseguimento. Il missile danneggiò l'aereo di Cuerva. Mentre Perona riuscì a salvarsi lanciandosi con il sedile, stranamente, la sorte punì proprio il più esperto Cuerva, che tentò l'atterraggio a Stanley e prima (non avendolo ancora fatto...) mollò i due grandi serbatoi da 1.700 litri subalari; ma la contraerea, in allarme per gli attacchi aerei inglesi, vedendo il velivolo avvicinarsi e sganciare i serbatoi, pensò che fossero bombe e aprì il fuoco, abbattendolo e uccidendo Cuerva! In genere sono i più esperti quelli che sopravvivono, ma Perona, colpevole di non avere esperienza e di non avere protetto il suo capo-coppia, sopravvisse e Cuerva no. Questa fu la prima, storica battaglia aerea delle Falklands.
Durante quella stessa giornata, due Dagger attaccarono altrettanti Sea Harrier, quelli di Hare e Pentfold. Uno dei Dagger riuscì a lanciare un buon missile, che inseguì Hare per un lungo tratto (forse era uno Shafrir?), mentre Penfold riuscì ad agganciare uno dei Dagger e a colpirlo con un altro, micidiale Sidewinder, e l'aereo argentino descrisse un ampio arco nel cielo perdendo pezzi e cadendo in mare. Infine, uno dei Canberra venne abbattuto da un altro missile AIM-9, mentre gli altri due scapparono. Broadwater, il più sfortunato pilota inglese della guerra, riuscì a lanciare i suoi due Sidewinder alle loro spalle, ma entrambi i missili fallirono (probabimente i due Camnberra superstiti usarono dei flare di tipo 'autarchico' coi quali riuscirono a confondere i pur avanzati missili americani).
Questa fu dunque la sorte di quella prima giornata di guerra aerea. Dei 6 missili inglesi lanciati, 4 avevano abbattuto in maniera diretta o 'indiretta' il bersaglio (3 kill diretti e un aereo conciato troppo male per ritornare alla base e poi distrutto per sbaglio). Anche gli argentini avevano tirato 6 missili, di cui sicuramente 1 dai Dagger, 2 dai Mirage e 3 probabilmente dai Mirage. Alcuni di questi sono stati sicuramente Magic, altri Shafrir, forse qualcuno era un R.530, ma tutti vennero lanciati senza esito e a differenza di quelli inglesi, tutti fuori parametri o per gittata, o perché tirati frontalmente. E' paradossale, ma l'unico missile con capacità realmente all-aspect era l'AIM-9L, che invece non è stato mai lanciato (almeno non con i tiri di successo) se non dal settore posteriore, per aumentarne le capacità di colpire!
***
Gli Irakeni li hanno utilizzati in maniera molto più larga sui loro Mirage F.1, MiG-21 e (secondo loneflyer, almeno)... Hunter (mah...), rivendicando un totale di 12 F-4/5, 2 F-14 e pochi altri velivoli, totalizzando un Pk del 16,6%. In ogni caso era un'arma molto più moderna dei tipi AA-2 Atoll inizialmente disponibili, ma non molto migliore degli AA-8 Aphid, che oltretutto erano più piccoli.
Non molto fortunati nemmeno i sudafricani, che con due loro F-1CZ li hanno tirati contro un MiG-21MF mentre scortavano un Canberra ricognitore (nel 1982). Pur lanciato da M1,3 e 3 km dietro l'aereo nemico, e a 6 km di altezza, il Magic non è riuscito a raggiungerlo; però il secondo missile, lanciato a 1,5 km, ha colpito il MiG, ma detonando prematuramente nella scia di scarico. Il MiG è scappato via, ma probabilmente si è 'rotto' in atterraggio; l'altro MiG, invece, è stato abbattuto dai cannoni da 30 mm.
Nel 1987 vi sono stati almeno due casi simili: 4 Mirage F.1CZ hanno intercettato ben 10 MiG-23ML, di cui però otto erano cacciabombardieri e solo due intercettori di scorta che si sono frapposti tra i loro protetti e i caccia della SAAF; un Mirage ha lanciato un Magic che però è scoppiato 10 metri dietro la coda di un MiG-23, fallendo totalmente l'attacco; anche un altro missile non pare abbia causato danni. Anche nella famosa azione in cui venne colpito il Mirage di A.Piercey (da un AA-8 o un AA-7, comunque tirato frontalmente ma stranamente, danneggiante la sola coda dell'aereo...), venne tirato un Magic, ma i MiG lo seminarono rapidamente.
Proprio il Sudafrica, che ha sostituito il Magic dal 1988 in poi con il nuovo missile V-3C e il Python/Snake, ha derivato dal Magic il suo V-3A, che peraltro era inaffidabile, né molto migliore è stato il V-3B.
In tutto il Magic 1 è stato costruito in oltre 7.000 esemplari con la produzione cessata nel 1984, a costi di circa 71.300 USD del 1987 (ma inizialmente, nei primi anni '70, solo 15.000); nel 2000 il costo di un Magic 2 era di 93.600USD, ma si sono sentiti anche prezzi più alti, fin verso i 200.000. Naturalmente, il missile è stato progressivamente aggiornato e/o modernizzato in occasione delle revisioni: sostituire una scheda elettronica non è così difficile e i primi Magic non erano certo buoni come i più recenti lotti. Va detto che già nel 1976 il ritmo di produzione raggiunse ben 100 missili al mese e così la maggior parte dei Magic è stata realizzata ai tempi dei pantaloni a zampa d'elefante. Anche così, la sua effiacia fu ben apprezzata se decine di clienti si presentarono con il portafogli in mano.
Quanto al totale prodotto: si parla di oltre 11.432 missili Magic 1 e Magic 2; 8.290 erano stati ordinati già entro dicembre 1986 e passarono a 9.100 nel 1989, con almeno 17 nazioni clienti, aumentando ancora a 9.500 nel 1990. Circa 7.000 sono stati i soli Magic 1, il che significa che all'inizio del 1989 erano stati già ordinati almeno 2.000 Magic 2, con le consegne a pieno ritmo.
Il Magic 2, sviluppato dal 1978, era stato concepito prima ancora che i primi Magic 1 fossero usati in battaglia. Il primo lancio è avvenuto già nel 1983. Nel 1986 è stato immesso in servizio. Peso di 90 kg x 2,75 metri di lunghezza, uguale per il resto, ha un colore caratteristico bianco o comunque chiaro e le alette di manovra sono prive di dente di cane; la sua migliore qualità è l'elettronica del tutto digitale con autopilota di nuova generazione. La spoletta radio-Doppler è da sola un elemento notevole per l'efficacia del missile alle basse quote, esplodendo solo se localizza degli oggetti mobili nel background.
Con il suo nuovo sensore è capace di seguire persino bersagli in manovra a 30°/sec e a 9G. Inoltre è asservibile al casco-designatore (quando disponibile) o al radar dell'aereo, per cui ha più di un modo di lancio e la sua flessibilità operativa gli consente di essere sfruttato fino al limite delle sue prestazioni, che sono già assai migliorate rispetto a quelle del Magic 1. Nel maggio 1989 fu lanciato per la prima volta da un F-16, in volo sul Mare del Nord a 6.100 m, M 1,3 e ben 8,6G in manovra, praticamente al massimo limite di manovra previsto.
In seguito al nostro wargame, nel periodo 1990-96 è stata sviluppata ed entrata in servizio la sotto-versione Mk 2 che è ancora più agile e con un sensore migliore, con ben 20 km di portata ad alta quota e 5 da bassa.
Il Magic Mk 2 è stato impiegato nel 1996 nella guerra tra Ecuador e Peru ed ha abbattuto due Su-22. Ancora più clamoroso, nel 1996 pare che un Mirage 2000H greco ci abbia abbattuto un F-16 turco!
Inizialmente era stato detto che fosse un Magic ad avere abbattuto, lanciato da un MiG-21, un Atlantic pakistano in un tragico 'incidente di pace' negli anni '90, ma pare che l'aereo sia stato in realtà incendiato da un AA-8.
In altri ambiti non risulta abbia mai dovuto combattere, ma nel 1999, con la guerra contro la ex-Yugoslavia ne sono stati usati diversi a bordo degli aerei francesi, tanto che ben 29 sono stati poi revisionati (o 'buttati'?) alla fine della campagna, non avendo affatto una tolleranza adatta ai lunghi voli di guerra, tanto che sono garantiti solo per 40 ore prima di eventuali revisioni (o di malfunzionamenti...).
In generale, il Magic è un missile pregevole e con una grande agilità di manovra, capace di partire alla 'caccia' fin dal momento del lancio dall'aereo. La gittata minima è quindi 'minima' per davvero, inoltre non vi sono limiti particolari al lancio in manovra, a differenza di tanti altri AAM di vecchia generazione (i primi Sidewinder non tolleravano più di 2-3G) e la velocità può essere anche supersonica, cosa che è più che adeguata per un caccia da superiorità aerea, anche se i tiri a Mach 2 non sono stati previsti (ma non c'é dubbio che potrebbero essere fatti, altrimenti sarebbe un controsenso per un caccia da mach 2,2 essere armato con tali sistemi), purché non in manovre spinte, naturalmente! L'unico vero problema è che quest'arma è un pò piccola rispetto ai mostri della categoria, come il Python e l'Archer e forse per questo è sata un pò dimenticata, per giunta il Magic 3 non sembra avere suscitato molto interesse e piuttosto l'aviazione francese punta sul MICA-IR che del resto, non è che marginalmente più grande (ma certo più costoso).
Ed è così che la produzione di questo pregevole missilotto, così bellino anche dal punto di vista modellistico, si è interrotta oramai da tempo e negli anni '90 probabilmente non si è andati oltre i 2.000 ordini, di cui 480 per Taiwan e i suoi 60 Mirage 2005.
Curiosità assortite:
Il Magic 2 è al 100% interoperabile con il Magic 1, il che significa che basicamente è possibile usarlo in tutti gli aerei ottimizzati per questo missile, anche se il Magic 2 è utilizzabile anche con il puntamento radar iniziale. Inoltre il Magic è totalmente compatibile con le rampe del Sidewinder.
Le alette canard sono azionate elettricamente fino a 20° di AoA. La pesante testata è nella zona centro-posteriore per migliorare la stabilizzazione.
Per quel che riguarda il sensore, è un sistema ingegnoso che non usa i telescopi o antenne Cassegrain ma con un solo specchio rotante a bassa inerzia, e questo rende possibile una rapida scansione. Inoltre pare che il sistema sia capace di discriminare assai bene il bersaglio dal terreno sottostante grazie al processatore di segnale e modulatore opportunamente sviluppati. Lanciabile da aerei in manovra a 6G, su raggi tra 500 e 10.000 m, senza velocità minima di lancio ma quella massima fissata a 365 m/s o 700 kt.
Il sensore del Magic 2 è migliorato rispetto al Magic 1 di almeno l'80-100% in sensibilità ed è definito superiore a quello del Sidewinder L.
Come riconoscere i due missili: alcune fonti dicono che la finestrella ottica del Magic 1 è trasparente e quella del Magic 2 è opaca, e che la forma delle alette mobili è diversa. Ma in realtà esistono anche Magic 1 'opachi' per cui probabilmente il problema è dato dal fatto che hanno avuto due sensori diversi e forse uno di essi, con finestra 'opaca'? Bah!
La Francia, ancora nel 1995 voleva procurarsi altri 2.000 Magic 2 ma a quanto pare, ha dovuto ridurre gli ordinativi o addirittura annullarli.
Del totale prodotto, circa il 75% è finito all'esportazione.
Il colore del Magic 1 è stato, in diversi esemplari, arancione aragosta. Probabilmente si tratta solo di missili sperimentali, ma almeno sono molto carini per un aeromodellista!
I Mirage F.1 normalmente non portano missili sotto i piloni subalari, ma a quanto pare, se necessario possono anche farlo (vedi sopra).
Vi sono stati anche missili esportati tra 'terze parti'. Al di là del fatto che il Magic, non dissimilmente dall'altro missile 'aragosta' (il Crotale) è stato copiato dai cinesi come PL-7, è un fatto che queste armi vengano anche facilmente 'passate di mano' e infatti, benché l'Argentina ordinò i Magic alla Francia (ottenendoli solo il 15 aprile 1982), altri sono stati forniti dalla Libia, del resto generosa anche nel fornire missili SA-7, sempre a guida IR, ma che pur trovati alle Falklands, risulterebbero non essere stati usati per qualche ragione (mentre i Blowpipe vennero impiegati, forse non ci fu tempo per addestrare gli operatori argentini?). Gheddafi aveva scommesso su un regime ancora meno di sinistra della Tatcher! In ogni caso, nel dopoguerra altri 28 missili vennero ordinati alla Francia in aggiunta ai 22 allora in carico (forse considerando tutte le forniture francesi e libiche?)
Fonti:
http://blog.naver.com/ specie di 'aggregatore' di notizie su Magic e AIM-9
http://www.aereimilitari.org/forum/topic/3181-matra-r-550-magic-discussione-ufficiale/
Magic su Forecast International
Il solito Lone Flyer sul Magic 1 e 2
4/2/2018
Il Magic 1 è stato realizzato negli anni '60 dalla Matra, che ovviamente era interessata a dare un'arma nazionale alla già notevolmente famosa, come il Mirage. In effetti, prima c'erano solo missili di tipo molto discutibile, e di capacità modeste, come l'R-530. Per le corte distanze ci volevano i Sidewinder americani e questo per l'export non sempre andava bene... E come lo chiamiamo l'artiglio del Mirage? Magic, naturalmente! Almeno, inizia per Emme.
Lo sviluppo dell'arma iniziò con gli studi di fattibilità cominciati già nel 1966-68, e venne finanziato dal 1969 con fondi statali. Presentato e provato ufficialmente dal 1971, è un mio... coetaneo, a quanto pare. Il lancio contro un drone CT-20 manovrante è avvenuto nel 1972 e già nel 1973 è iniziata la pre-produzione e la valutazione operativa. Nel 1974 già partiva la produzione in serie, anche se i reparti dovettero aspettare il 1975 per avere le prime razioni del nuovo missile. Come si vede, pur mettendoci poco tempo e senza troppi problemi di sviluppo, ci vollero ben 9 anni tra l'inizio degli studi di fattibilità e l'entrata in servizio operativo!
Il nuovo missile è stato fatto deliberatamente compatibile con il Sidewinder, fattore molto importante (e molto diversamente dai missili britonni). Ha però ben 3 serie di superfici, con un doppio canard anteriore, di cui una serie di 4 alette è fissa, e quella seguente, sempre di 4 alette (ma a doppio delta), manovra tutta l'arma su tutti e tre gli assi grazie a degli attuatori elettrici. In questo modo è possibile manovrare il missile anche ad alto AoA senza perderne il controllo. Mentre per quel che riguarda la cosa, c'é la curiosa soluzione della rotazione di TUTTA la sezione finale, anziché i classici rollerons del Sidewinder. Ancora più curioso e attraente è il colore, tipicamente un arancio-aragosta.
Il sistema elettronico è basato su di un sensore IR raffreddato, nonché su elettronica a valvole. Forse questo, nonché la riserva d'azoto liquido nella rotaia (sufficiente per un paio di missioni) rende difficile l'uso continuativo, in volo, di questi missili, in genere costruiti per impieghi di scramble piuttosto che di pattugliamento. Anche gli SR.530 sono 'poco durevoli', del resto.
Dimensioni e pesi: 2,72L x 15,7 (D), 66 cm (ali), 89 kg (peso al lancio), 12,5 kg (testata con 6 kg HE attivata 1,8'' dopo il lancio, più spolette impatto/tempo e prossimità IR), raggio utile 5 metri.
-Motore: Mk 1: un SNPE Romeo, monostadio (21 kg di propellente) per 2.700 kg/s in 1,7-2 sec.
-Mk 2: SNPE Richard, bassa emissione di fumo, 3.000 kg/s per 2,2 sec.
Prestazioni:
-Magic 1: v.max 2,7M (fino a M2 oltre la velocità dell'aereo lanciatore); gittata minima 300 metri (attivazione spoletta), max 10.000 metri, efficace 3-4 km in dogfight; tempo di volo max 20 sec; massimo carico 35G; quota d'ingaggio normale: 50-18.000 metri; lanciabile da aerei in manovra a 1.300 km/h e oltre 6G (!!!)
-Magic 2: v.max 3M; portata frontale sui 5 km, max 18 km; quota operativa migliorata, lancio fino a 1.600 km/h e 8,6G dimostrato.
Sistema attacco/navigazione:
-Magic 1: proporzionale; elettronica: valvole; autopilota a 3 assi Matra, sensore SAT (Societe Anonyme de Telecommunications)AD 550 o successivamente un SAT AD3601, tipo a mono-elemento in solfuro di piombo (PbS) funzionante in banda 2-5 micron, raffreddato prima del lancio con azoto in bombola (interna alla rotaia di lancio); scansione -/+40° e un'altissima velocità angolare di 300°/sec; angolo di visuale 140° posteriore/laterale, ideale i 10° in coda (e grazie). Puntamento: tramite lo stesso sensore e con suono caratteristico, lancio ottico.
-Magic 2: punto futuro, sistema elettronico digitale, sensore AD3633 multielemento, IRCM, ridotto tempo di preparazione al lancio (pochi secondi), spoletta radar-doppler e dal 1993, testata nuova con esplosivo meno 'sensibile'.
E' un missile di buone capacità, a ben vedere. La testata è più pesante e potente e contiene più esplosivo di quella del Sidewinder; è simile ai modelli J/H come capacità complessive anche se ha una gittata apparentemente inferiore (ma quanto è 'vero' questo fatto?).
Il Magic è stato fornito agli argentini in appena 22 esemplari prima della guerra e 4 di essi sarebbero stati utilizzati; ma stando fuori dall'inviluppo di volo non sorprende che non li abbiano colpiti. Spesso sono stati osservati missili lanciati da distanze elevate, sui 10 km probabilmente, da quote maggiori di diversi km, e addirittura in direzione frontale rispetto ai Sea Harrier. Solo il 1 maggio accadde che una pattuglia di due Sea Harrier (Ward e Watson) venisse attaccata da caccia argentini da alta quota. I piloti inglesi pensarono addirittura che fossero le scie di condensazione dei caccia nemici, quelle che vedevano davanti a loro, puntando i missili nella loro direzione. Invece erano missili AAM, addirittura tre, ma il più vicino passò comunque a notevole distanza prima di infilarsi in mare. Chissà se erano Mirage IIIE oppure Dagger, e se i missili fossero AIM-9, R.530 (certo i più appropriati), Magic oppure (nel caso dei Dagger) Shafrir-2. Nel successivo, fatale scontro tra i due Mirage III dell'8° Gruppo (Cap. Cuerva e ten. Perona) contro i due Harrier di Thomas e Burton, successe questo: in volo a 11 kft, i due britannici, quel pomeriggio del 1 maggio, videro i caccia argentini scendere di quota verso di loro. I due inglesi arrivarono verso gli argentini alla stessa quota, volando in fila a 1 miglio di distanza circa. Non gli sembrava possibile che fossero solo due aerei, perché i Mirage volavano in formazione stretta, come in un film. Forse c'erano altri velivoli pronti a fare una 'tenaglia' su di loro? Evidentemente no, almeno non in quel caso. Barton accelerò da 400 a 550 kt e allargò, per poi virare dietro ai Mirage. Durante la manovra, stupito che gli argentini volassero davvero così stretti e in maniera tatticamente ingenua (il sezionario praticamente era attento solo a non perdere contatto con il capo), Barton cercò pure di colpire gli argentini con i cannoni, ma non ottenne né attenzione né centri di sorta. A quel punto virò completamente di spalle e da 1,5 km e 650 km/h (circa 200 in meno dei Mirage) lanciò un Sidewinder. Non sapeva come si sarebbe comportato tanto che era la 1a volta che ne lanciava uno; apparentemente il missile scese di quota mancando l'aggancio, ma poi dopo mezzo miglio risalì e centrò l'aereo del N.2 (Perona) dopo 4 secondi, facendolo esplodere. Nel mentre, i due Mirage si erano avvicinati a Thomas, e ciascuno aveva lanciato un missile (Magic?), uno partito senza lock on o quanto meno, rapidamente perso e caduto in mare; l'altro partì addirittura con un difetto al lancio e non diede nessun problema al pilota inglese... poi arrivò il missile di Barton che centrò Perona. Cuerva proseguì inseguito da Thomas, che gli lanciò un Sidewinder dopo essersi messo al suo inseguimento. Il missile danneggiò l'aereo di Cuerva. Mentre Perona riuscì a salvarsi lanciandosi con il sedile, stranamente, la sorte punì proprio il più esperto Cuerva, che tentò l'atterraggio a Stanley e prima (non avendolo ancora fatto...) mollò i due grandi serbatoi da 1.700 litri subalari; ma la contraerea, in allarme per gli attacchi aerei inglesi, vedendo il velivolo avvicinarsi e sganciare i serbatoi, pensò che fossero bombe e aprì il fuoco, abbattendolo e uccidendo Cuerva! In genere sono i più esperti quelli che sopravvivono, ma Perona, colpevole di non avere esperienza e di non avere protetto il suo capo-coppia, sopravvisse e Cuerva no. Questa fu la prima, storica battaglia aerea delle Falklands.
Durante quella stessa giornata, due Dagger attaccarono altrettanti Sea Harrier, quelli di Hare e Pentfold. Uno dei Dagger riuscì a lanciare un buon missile, che inseguì Hare per un lungo tratto (forse era uno Shafrir?), mentre Penfold riuscì ad agganciare uno dei Dagger e a colpirlo con un altro, micidiale Sidewinder, e l'aereo argentino descrisse un ampio arco nel cielo perdendo pezzi e cadendo in mare. Infine, uno dei Canberra venne abbattuto da un altro missile AIM-9, mentre gli altri due scapparono. Broadwater, il più sfortunato pilota inglese della guerra, riuscì a lanciare i suoi due Sidewinder alle loro spalle, ma entrambi i missili fallirono (probabimente i due Camnberra superstiti usarono dei flare di tipo 'autarchico' coi quali riuscirono a confondere i pur avanzati missili americani).
Questa fu dunque la sorte di quella prima giornata di guerra aerea. Dei 6 missili inglesi lanciati, 4 avevano abbattuto in maniera diretta o 'indiretta' il bersaglio (3 kill diretti e un aereo conciato troppo male per ritornare alla base e poi distrutto per sbaglio). Anche gli argentini avevano tirato 6 missili, di cui sicuramente 1 dai Dagger, 2 dai Mirage e 3 probabilmente dai Mirage. Alcuni di questi sono stati sicuramente Magic, altri Shafrir, forse qualcuno era un R.530, ma tutti vennero lanciati senza esito e a differenza di quelli inglesi, tutti fuori parametri o per gittata, o perché tirati frontalmente. E' paradossale, ma l'unico missile con capacità realmente all-aspect era l'AIM-9L, che invece non è stato mai lanciato (almeno non con i tiri di successo) se non dal settore posteriore, per aumentarne le capacità di colpire!
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Gli Irakeni li hanno utilizzati in maniera molto più larga sui loro Mirage F.1, MiG-21 e (secondo loneflyer, almeno)... Hunter (mah...), rivendicando un totale di 12 F-4/5, 2 F-14 e pochi altri velivoli, totalizzando un Pk del 16,6%. In ogni caso era un'arma molto più moderna dei tipi AA-2 Atoll inizialmente disponibili, ma non molto migliore degli AA-8 Aphid, che oltretutto erano più piccoli.
Non molto fortunati nemmeno i sudafricani, che con due loro F-1CZ li hanno tirati contro un MiG-21MF mentre scortavano un Canberra ricognitore (nel 1982). Pur lanciato da M1,3 e 3 km dietro l'aereo nemico, e a 6 km di altezza, il Magic non è riuscito a raggiungerlo; però il secondo missile, lanciato a 1,5 km, ha colpito il MiG, ma detonando prematuramente nella scia di scarico. Il MiG è scappato via, ma probabilmente si è 'rotto' in atterraggio; l'altro MiG, invece, è stato abbattuto dai cannoni da 30 mm.
Nel 1987 vi sono stati almeno due casi simili: 4 Mirage F.1CZ hanno intercettato ben 10 MiG-23ML, di cui però otto erano cacciabombardieri e solo due intercettori di scorta che si sono frapposti tra i loro protetti e i caccia della SAAF; un Mirage ha lanciato un Magic che però è scoppiato 10 metri dietro la coda di un MiG-23, fallendo totalmente l'attacco; anche un altro missile non pare abbia causato danni. Anche nella famosa azione in cui venne colpito il Mirage di A.Piercey (da un AA-8 o un AA-7, comunque tirato frontalmente ma stranamente, danneggiante la sola coda dell'aereo...), venne tirato un Magic, ma i MiG lo seminarono rapidamente.
Proprio il Sudafrica, che ha sostituito il Magic dal 1988 in poi con il nuovo missile V-3C e il Python/Snake, ha derivato dal Magic il suo V-3A, che peraltro era inaffidabile, né molto migliore è stato il V-3B.
In tutto il Magic 1 è stato costruito in oltre 7.000 esemplari con la produzione cessata nel 1984, a costi di circa 71.300 USD del 1987 (ma inizialmente, nei primi anni '70, solo 15.000); nel 2000 il costo di un Magic 2 era di 93.600USD, ma si sono sentiti anche prezzi più alti, fin verso i 200.000. Naturalmente, il missile è stato progressivamente aggiornato e/o modernizzato in occasione delle revisioni: sostituire una scheda elettronica non è così difficile e i primi Magic non erano certo buoni come i più recenti lotti. Va detto che già nel 1976 il ritmo di produzione raggiunse ben 100 missili al mese e così la maggior parte dei Magic è stata realizzata ai tempi dei pantaloni a zampa d'elefante. Anche così, la sua effiacia fu ben apprezzata se decine di clienti si presentarono con il portafogli in mano.
Quanto al totale prodotto: si parla di oltre 11.432 missili Magic 1 e Magic 2; 8.290 erano stati ordinati già entro dicembre 1986 e passarono a 9.100 nel 1989, con almeno 17 nazioni clienti, aumentando ancora a 9.500 nel 1990. Circa 7.000 sono stati i soli Magic 1, il che significa che all'inizio del 1989 erano stati già ordinati almeno 2.000 Magic 2, con le consegne a pieno ritmo.
Il Magic 2, sviluppato dal 1978, era stato concepito prima ancora che i primi Magic 1 fossero usati in battaglia. Il primo lancio è avvenuto già nel 1983. Nel 1986 è stato immesso in servizio. Peso di 90 kg x 2,75 metri di lunghezza, uguale per il resto, ha un colore caratteristico bianco o comunque chiaro e le alette di manovra sono prive di dente di cane; la sua migliore qualità è l'elettronica del tutto digitale con autopilota di nuova generazione. La spoletta radio-Doppler è da sola un elemento notevole per l'efficacia del missile alle basse quote, esplodendo solo se localizza degli oggetti mobili nel background.
Con il suo nuovo sensore è capace di seguire persino bersagli in manovra a 30°/sec e a 9G. Inoltre è asservibile al casco-designatore (quando disponibile) o al radar dell'aereo, per cui ha più di un modo di lancio e la sua flessibilità operativa gli consente di essere sfruttato fino al limite delle sue prestazioni, che sono già assai migliorate rispetto a quelle del Magic 1. Nel maggio 1989 fu lanciato per la prima volta da un F-16, in volo sul Mare del Nord a 6.100 m, M 1,3 e ben 8,6G in manovra, praticamente al massimo limite di manovra previsto.
In seguito al nostro wargame, nel periodo 1990-96 è stata sviluppata ed entrata in servizio la sotto-versione Mk 2 che è ancora più agile e con un sensore migliore, con ben 20 km di portata ad alta quota e 5 da bassa.
Il Magic Mk 2 è stato impiegato nel 1996 nella guerra tra Ecuador e Peru ed ha abbattuto due Su-22. Ancora più clamoroso, nel 1996 pare che un Mirage 2000H greco ci abbia abbattuto un F-16 turco!
Inizialmente era stato detto che fosse un Magic ad avere abbattuto, lanciato da un MiG-21, un Atlantic pakistano in un tragico 'incidente di pace' negli anni '90, ma pare che l'aereo sia stato in realtà incendiato da un AA-8.
In altri ambiti non risulta abbia mai dovuto combattere, ma nel 1999, con la guerra contro la ex-Yugoslavia ne sono stati usati diversi a bordo degli aerei francesi, tanto che ben 29 sono stati poi revisionati (o 'buttati'?) alla fine della campagna, non avendo affatto una tolleranza adatta ai lunghi voli di guerra, tanto che sono garantiti solo per 40 ore prima di eventuali revisioni (o di malfunzionamenti...).
In generale, il Magic è un missile pregevole e con una grande agilità di manovra, capace di partire alla 'caccia' fin dal momento del lancio dall'aereo. La gittata minima è quindi 'minima' per davvero, inoltre non vi sono limiti particolari al lancio in manovra, a differenza di tanti altri AAM di vecchia generazione (i primi Sidewinder non tolleravano più di 2-3G) e la velocità può essere anche supersonica, cosa che è più che adeguata per un caccia da superiorità aerea, anche se i tiri a Mach 2 non sono stati previsti (ma non c'é dubbio che potrebbero essere fatti, altrimenti sarebbe un controsenso per un caccia da mach 2,2 essere armato con tali sistemi), purché non in manovre spinte, naturalmente! L'unico vero problema è che quest'arma è un pò piccola rispetto ai mostri della categoria, come il Python e l'Archer e forse per questo è sata un pò dimenticata, per giunta il Magic 3 non sembra avere suscitato molto interesse e piuttosto l'aviazione francese punta sul MICA-IR che del resto, non è che marginalmente più grande (ma certo più costoso).
Ed è così che la produzione di questo pregevole missilotto, così bellino anche dal punto di vista modellistico, si è interrotta oramai da tempo e negli anni '90 probabilmente non si è andati oltre i 2.000 ordini, di cui 480 per Taiwan e i suoi 60 Mirage 2005.
Curiosità assortite:
Il Magic 2 è al 100% interoperabile con il Magic 1, il che significa che basicamente è possibile usarlo in tutti gli aerei ottimizzati per questo missile, anche se il Magic 2 è utilizzabile anche con il puntamento radar iniziale. Inoltre il Magic è totalmente compatibile con le rampe del Sidewinder.
Le alette canard sono azionate elettricamente fino a 20° di AoA. La pesante testata è nella zona centro-posteriore per migliorare la stabilizzazione.
Per quel che riguarda il sensore, è un sistema ingegnoso che non usa i telescopi o antenne Cassegrain ma con un solo specchio rotante a bassa inerzia, e questo rende possibile una rapida scansione. Inoltre pare che il sistema sia capace di discriminare assai bene il bersaglio dal terreno sottostante grazie al processatore di segnale e modulatore opportunamente sviluppati. Lanciabile da aerei in manovra a 6G, su raggi tra 500 e 10.000 m, senza velocità minima di lancio ma quella massima fissata a 365 m/s o 700 kt.
Il sensore del Magic 2 è migliorato rispetto al Magic 1 di almeno l'80-100% in sensibilità ed è definito superiore a quello del Sidewinder L.
Come riconoscere i due missili: alcune fonti dicono che la finestrella ottica del Magic 1 è trasparente e quella del Magic 2 è opaca, e che la forma delle alette mobili è diversa. Ma in realtà esistono anche Magic 1 'opachi' per cui probabilmente il problema è dato dal fatto che hanno avuto due sensori diversi e forse uno di essi, con finestra 'opaca'? Bah!
La Francia, ancora nel 1995 voleva procurarsi altri 2.000 Magic 2 ma a quanto pare, ha dovuto ridurre gli ordinativi o addirittura annullarli.
Del totale prodotto, circa il 75% è finito all'esportazione.
Il colore del Magic 1 è stato, in diversi esemplari, arancione aragosta. Probabilmente si tratta solo di missili sperimentali, ma almeno sono molto carini per un aeromodellista!
I Mirage F.1 normalmente non portano missili sotto i piloni subalari, ma a quanto pare, se necessario possono anche farlo (vedi sopra).
Vi sono stati anche missili esportati tra 'terze parti'. Al di là del fatto che il Magic, non dissimilmente dall'altro missile 'aragosta' (il Crotale) è stato copiato dai cinesi come PL-7, è un fatto che queste armi vengano anche facilmente 'passate di mano' e infatti, benché l'Argentina ordinò i Magic alla Francia (ottenendoli solo il 15 aprile 1982), altri sono stati forniti dalla Libia, del resto generosa anche nel fornire missili SA-7, sempre a guida IR, ma che pur trovati alle Falklands, risulterebbero non essere stati usati per qualche ragione (mentre i Blowpipe vennero impiegati, forse non ci fu tempo per addestrare gli operatori argentini?). Gheddafi aveva scommesso su un regime ancora meno di sinistra della Tatcher! In ogni caso, nel dopoguerra altri 28 missili vennero ordinati alla Francia in aggiunta ai 22 allora in carico (forse considerando tutte le forniture francesi e libiche?)
Fonti:
http://blog.naver.com/ specie di 'aggregatore' di notizie su Magic e AIM-9
http://www.aereimilitari.org/forum/topic/3181-matra-r-550-magic-discussione-ufficiale/
Magic su Forecast International
Il solito Lone Flyer sul Magic 1 e 2