Bundesmarine contro Marina italiana 20-1-16
Questo wargame ha a che vedere con due avversari potenzialmente formidabili.
Uno è la Bundesmarine, l'altro la MM italiana.
Si tratta di studiare nel dettaglio l'evoluzione delle capacità delle due forze navali, e non sarà un viaggio di poco conto. Per cui vediamo cosa cambia e come.
Per quello che riguarda l'Harrier, questo velivolo da solo ha cambiato i rapporti di forza e in maniera notevole. L'importanza di avere una pur minima forza aerea imbarcata la si è vista con la massima chiarezza alle Falklands/Malvinas. Là, in quel fazzoletto di oceano quasi congelato, 20 Sea Harrier (più rinforzi successivi, per complessivi 28 esemplari) furono sufficienti, unitamente a 10 Harrier della RAF, per ottenere quella preziosissima superiorità aerea sull'area di operazioni. Le navi della RN erano poco armate e francamente, di scarse qualità belliche se comparate a marine fatte con minore attenzione per i costi d'esercizio. Navi come i Type 42 erano decisamente scarse se comparate persino a vecchi cacciatorpediniere missilistici del decennio precedente, mentre le fregate Type 12 e 21 avevano soltanto missili Seacat dalle caratteristiche superate (ma nondimeno, erano armi molto affidabili), e le Type 22 erano certo moderne, ma si parla di navi di oltre 4.000 tonnellate, incapaci nondimeno di portare un cannone di medio calibro, e nella loro prima serie di 4 esemplari, anche il sonar a rimorchio (!!), tanto che bisognerà arrivare alle ultime 4 unità (Batch 3) per avere entrambi, più missili Harpoon e altri aggiornamenti importanti. Quando operavano vicini alle coste, i Type 42 e le Type 22 si proteggevano a vicenda e cooperavano formando la cosidetta 'Type 64', che tuttavia era una soluzione raccapricciante per una flotta 'moderna'!
La Marina inglese, insomma, non era affatto in buone condizioni in quei primi anni '80, e peggio ancora sarebbe andata, se la guerra fosse scoppiata 1-2 anni più tardi, quando la RN avrebbe molto probabilmente venduto o radiato tutte le portaerei tranne una, nonché le preziosissime navi da sbarco tipo Fearless, assolutamente fondamentali per le operazioni anfibie.
In seguito le cose sarebbero molto migliorate, ma per l'epoca la RN era davvero una collezione di ferri vecchi, e questo nel mentre altre marine, come quella italiana, francese, olandese e tedesca, erano nel pieno di un programma di forte aggiornamento.
Le uniche quattro cose buone che davvero avevano, a parte il numero 'duro e puro' molto elevato di fregate e caccia (che già di per sé è 'potenza'), erano: la flotta di sottomarini (molto efficiente anche se non propriamente all'ultimo grido, ma gli SSN anche vecchiotti, in aperto oceano, sono dei veri 'killer' degli abissi!) contro cui la flotta argentina non aveva una risposta pratica; il corpo dei Royal Marines, forte di quasi 8.000 effettivi (a metà anni '80, quindi circa 10 volte più numeroso, per esempio, del S.Marco italiano e conseguentemente più vicino ad una divisione che ad un battaglione/reggimento quanto a numeri e potenza di fuoco); l'aviazione navale, con numerosi ed efficienti elicotteri Sea King e Lynx, e sopratutto l'incognita Sea Harrier; e infine, la potenza della flotta logistica, sopratutto nell'organizzazione per trasformare le navi civili in ausiliarie requisite e militarizzate, cosa che permise di aggiungere decine di nuove navi 'militari' alla flotta britannica.
A tutto questo bisogna aggiungere altre cose: 1- la grande professionalità dei militari britannici (tutti di carriera), motivati e capaci, che riuscirono nell'arco di giorni a improvvisare decine di modifiche agli equipaggiamenti (anche modifiche importanti, come i Sidewinder e le Paveway a bordo degli Harrier) 2- la speculare incompetenza dimostrata dai pur ben armati argentini, capaci di farsi battere anche in superiorità numerica, come a Goose Green -3 la superiorità strategica sia in termini politici (appoggio americano e cileno) che informativi -4 e infine, ovviamente, la grande determinazione del governo Thatcher, che come gli argentini, non vedeva l'ora di avere un'occasione per rinsaldare la propria politica interna e raggiungere un risultato di grande prestigio.
Le navi britanniche lanciarono decine di missili antiaerei ed esplosero migliaia di proiettili. Pare che la sola HMS Ardent tirò centinaia di colpi da 20 mm, 190 da 114 mm, e 5 missili Seacat, prima di essere colpita ripetutamente dalle bombe argentine (anche se spesso si sente ancora la tesi che fu un Macchi 339 armato con razzi da 127 mm a distruggerla, cosa che per quanto se ne sa, fu invece ottenuta dai cacciabombardieri A-4 o Dagger).
Vennero lanciati quasi 100 missili Blowpipe, decine di Rapier, 5 (?) Stinger, almeno 26 missili Sea Dart, persino un vecchio Sea Slug e infine, un x numero di Sea Wolf e circa 80 Sea Cat. Eppure, ben pochi aerei nemici vennero abbattuti (più qualche vittima di 'fuoco amico'). Difficile dire quanti, ma le cifre rilasciate in origine sono state enormemente ridimensionate, anche se i Sea Dart e Sea Wolf furono comunque validi in diverse occasioni. Le navi della flotta, probabilmente, ottennero soltanto 11 vittorie con i missili e un paio con le artiglierie, più danneggiamenti di altri apparecchi. La difesa aerea di terra fu anche peggiore, abbattendo soltanto pochi velivoli, tra cui qualche Pucarà e un Macchi 339AA, sia con le armi 'leggere' che con i missili Rapier, Blowpipe e Stinger. A questo proposito, i risultati iniziali pare che fossero abbastanza lusinghieri: i 95 Blowpipe avrebbero abbattuto 9 aerei; i Rapier altri 14; i Seawolf 5, i Sea Dart altri 8, i Seacat attorno ai 4-5 esemplari. Macché. In realtà, i missili terrestri fecero particolarmente pena, con 1 vittoria per 95 Blowpipe (e un altro kill da parte degli argentini); 1 vittoria per i Rapier (anziché 14); solo gli Stinger ottennero risultati migliori, con 2 abbattimenti con non più di 5 missili lanciati. Gli Argentini, da parte loro, ottennero una vittoria con un Roland e una con un Blowpipe, nessuna invece con i Tigercat. Le navi britanniche, invece, accreditate originariamente di 43 vittorie circa, con tutte le armi disponibili, ottennero comunque sia, pare, almeno 5-6 kill con i Sea Dart, 3-4 con i Sea Wolf e 1 con i Seacat, per un totale di circa 11 abbattimenti, più due-tre con le artiglierie di bordo.
Se fosse stato per queste difese, insomma, gli argentini sarebbero stati capaci di spadroneggiare un pò ovunque, e di affondare abbastanza navi britanniche. E in effetti, ne distrussero almeno sei (due caccia Type 42, due fregate Type 21, una nave da sbarco e una supporto elicotteri, più 1-2 navi ausiliarie), e se non fecero di peggio, fu soltanto perché molte bombe erano sganciate da quote così basse, che le spolette non facevano in tempo ad armarsi (le armi da 454 kg, per esempio, avevano un sistema meccanico che eseguira sui 19 giri e mezzo prima di liberare la spoletta).
E questo, senza dire del principale problema degli argentini: la mancanza di missili Exocet. No, non quello lanciabili da superficie (a metà anni '80, pare che l'Argentina fosse addirittura il quarto cliente di queste armi, con un totale di 212 esemplari di tutte le versioni, anche gli ASM); ma quelli aria-terra, di cui soltanto 5 esemplari vennero forniti, così come altrettanti Super Etendard. Questi missili furono le vere 'star' della guerra', anche se merita dire, che essi non furono affatto infallibili.
Lo Sheffield fu incendiato da uno di essi, che probabilmente nemmeno esplose e se la nave inglese non fosse stata colta di sorpresa, e se sopratutto gli incendi non si fossero propagati in maniera così drammatica (anche nei materiali che in teoria non sarebbero stati infiammabili!), si sarebbe sicuramente salvato.
L'Atlantic Conveyor venne colpito semplicemente perché privo di armi ed ECM di difesa, dopo che i missili, a quanto pare, avevano mancato le navi bersaglio originarie; non è chiaro se questi due missili esplosero o meno, ma anche qui ci volle molto tempo per affondare la nave, assieme a circa 10 elicotteri (di cui 3 erano i grossi Chinook e uno era un prezioso Lynx), causando forse il peggior danno alla marina inglese. Un altro missile finì in mare dopo essere stato probabilmente deviato dalle ECM, un altro ancora pare che venisse addirittura distrutto dal cannone da 114 mm di una fregata Type 21, nonostante questo avesse una cadenza abbastanza ridotta (25 c./min, per privilegiare doti di leggerezza e di sostenibilità del fuoco per periodi prolungati), sebbene fosse anche dotato di una munizione a.a. capace di rompersi in oltre 3000 frammenti e (a differenza dei Type 42) di un radar di tiro specifico (che tra l'altro, era l'RTN-10X della Selenia) per renderlo più efficace possibile nel tiro, anche antiaereo.
Un ultimo Exocet, lanciato da poche migliaia di metri con un lanciamissili costiero (in pratica era un rimorchio con i missili provenienti da una nave argentina), colpì il caccia Glamorgan, ma esplose fuori della nave, pur causando danni seri.
Ma anche se gli Exocet non erano affatto invincibili né infallibili, se gli argentini avessero avuto il tempo di creare la loro intera squadriglia d'attacco, sarebbero stati dolori. Già gli irakeni, più o meno in quel periodo, ebbero 5 Super Etendard con ben 20 AM-39 Exocet, per cui se anche gli argentini avessero avuto tale fortuna, i loro attacchi sarebbero stati 4 volte più letali! E chissà, se con altre 6-8 navi britanniche KO, se la flotta di Sua Maestà sarebbe stata costretta ad una ingloriosa ritirata? Circa un anno dopo, e nonostante l'embargo internazionale, l'Argentina aveva tutti i suoi 14 Super Etendard e certo un buon numero di AM.39 Exocet, diciamo sui 20-30 esemplari almeno. Con una tale flotta, gli argentini avrebbero potuto, un anno prima, dominare i britannici. Da rilevare che, sebbene i Super Etendard fossero subsonici (sebbene molto veloci), nei loro attacchi nessuno venne abbattuto, eppure distrussero due navi inglesi, facendo cioé circa la metà dei danni (al netto delle navi colpite ma non distrutte) che invece causarono tutti i cacciabombardieri argentini, che pure vennero impiegati a dozzine e subirono perdite colossali (pare che i soli A-4 distrutti furono almeno 19 dell'aviazione e 3-4 della Marina, più oltre 10 Mirage/Dagger e molti altri velivoli minori).
Ma cosa salvò, in ogni caso, la RN da una mesta sconfitta? La risposta è: i Sea Harrier.
I Sea Harrier erano già la seconda grande evoluzione del concetto originale Harrier/Kestrel, con abitacolo rialzato per una migliore visuale posteriore, e un radar Blue Fox per l'intercettazione. Goffi e relativamente lenti, poco armati e con scarsa autonomia, i Sea Harrier non sembravano davvero impensierire i celebri Mirage e Dagger argentini, celebri -così come gli Skyhawk- per le imprese con l'aviazione israeliana, da cui addirittura alcuni di essi provenivano.
E invece i Sea Harrier sorpresero tutti, iniziando ad abbattere tre aerei argentini il 1 maggio, e continuando senza mai subire un abbattimento dalla caccia nemica. Finirono la guerra con circa 1.200 missioni aria-aria, 90 da attacco (più 126 da parte degli Harrier GR Mk 3 della RAF) e un totale di perdite di 4 aerei per incidenti e 2 abbattuti dall'antiaerea (tra cui l'unico con la predisposizione per i missili antinave Sea Eagle). Gli Harrier, dal canto loro, ebbero altre 3 perdite per flak e una per incidenti, più altri aerei ancora danneggiati seriamente (pare che 4 vennero ritirati alla fine del conflitto per 'logorio').
Per dare un'idea di come le cose andassero durante quella guerra, si può vedere questa pagina:
Due giorni dopo il loro arrivo, ovvero il 20 maggio, già 3 Harrier GR.3 della RAF attaccarono un deposito di carburante a Fox Bay. Il 21 maggio, il giorno successivo, gli Harrier, su segnalazione dei SAS, mitragliarono 2 grossi elicotteri argentini a terra. Un Harrier, quello stesso giorno, durante una missione di ricognizione, venne tuttavia abbattuto e il pilota fatto prigioniero.
Il 21 maggio cominciarono gli sbarchi a San Carlos e al contempo, iniziarono le azioni dei velivoli argentini. Un Pucara venne abbattuto dal SAS, usando un missile Stinger, mentre un Macchi 339 attaccò e danneggiò con razzi e cannoni una fregata inglese (la HMS Argonaut) attorno alle 10 di mattino. In seguito, mitragliamenti e bombe colpiranno ben 5 delle 7 navi della scorta inglese, ma non raggiungeranno le navi da sbarco Fearless e Intrepid. Il tutto venne pagato con 10 perdite dell'aviazione argentina basata a terra, e un Pucara delle isole Falklands. Tutte le perdite erano dovute agli aerei, tranne che una perché abbattuta, a quanto pare, da un SAM navale. Le incursioni vennero volate alle 10.30, 13.00 e 15.00 circa.
I primi ad arrivare furono otto Daggers del Grupo 6, colpendo la Broadsword (Type 22) e il caccia Antrim, rispettivamente con cannoni e una bomba inesplosa, contro un Dagger perso, probabilmente colpito da un Sea Wolf della fregata attaccata.
Gli intercettori Sea Harrier ebbero successo solo poco dopo mezzogiorno, attaccando una coppia di Pucara e abbattendone uno a cannonate.
Alle 13 giunse la seconda ondata, stavolta con otto Skyhawks. I primi 4 ebbero poco da fare, e soltanto due di essi si rifornirono raggiungendo le isole, e solo uno di loro arrivò davvero alla zona dello sbarco, mancando di poco la HMS Ardent. Due Sea Harrier inseguirono vanamente questi A-4, ma in compenso raggiunsero la seconda formazione di quattro striker, del Grupo 4. Due di questi aerei vennero abbattuti dai Sidewinders, e gli altri scapparono.
L'azione d'attacco pomeridiana iniziò attorno alle 14.30, con altri sei A-4 del Grupo 5, che colpirono l'Argonaut, ma senza esplosioni delle due bombe a segno.
Dopo di che, arrivvarono ben 12 Daggers del Grupo 6, suddivisi in due gruppi, ma con due defezioni per ragioni varie. Una prima formazione, ridotta così a 4 esemplari, venne tuttavia intercettata da due Sea Harrier del No.800 NAS, vettorati dalla Brilliant. Uno di essi venne abbattuto con un AIM-9, ma gli altri colpirono la Ardent. A quel punto giunsero, da una direzione diversa, suddivisi in formazioni di tre aerei, gli altri Daggers. La Brilliant venne mitragliata dalla prima delle due, che poi scappò illesa. La seconda, però, venne raggiunta da due aerei del No.801, diretti dalla solita Brilliant. Utilizzando i micidiali Sidewinder L, riuscirono ad abbattere tutti e tre i Dagger di questa formazione, a nord di Port Howard, per l'esattezza.
Circa 30 minuti dopo arrivarono altre due formazioni d'attacco, stavolta erano A-4Q dell' 3 Esc della marina, anche se gli ultimi di questi non trovarono alcuna nave da colpire. I primi tre aerei attaccarono ancora la già provata Ardent, riuscendo ad affondarla in fiamme. Uno degli A-4 venne colpito dal fuoco delle armi leggere difensive, ma tutti e tre vennero comunque intercettati da due Sea Harrier del No.800, abbattendone uno con un Sidewinder, uno con i cannoni e danneggiando il terzo, che cercò di atterrare a San Carlos, ma senza carrello funzionante, dovette eiettarsi visto che comunque non poteva tornare a casa.
E nell'attacco alle navi da sbarco a Bluff Cove, 3 dei 4 Skyhawk del Grupo 5 vennero abbattuti da due Sea Harrier del No.800 Sqn, durante quello che fu l'ultimo grande scontro aereo della guerra.
I Sea Harrier ottennero qualcosa come almeno 22 abbattimenti, specie Skyhawk e Dagger. Di questi, 18 o 20 vennero ottenuti dai missili Sidewinder e il resto con i cannoni (incluse vittorie miste). In tutto, soltanto 27 missili Sidewinder L vennero lanciati dai Sea Harrier, ma questo bastò per assicurare circa 18 o 20 vittorie, con una kill probability di circa il 70%!
In conclusione, i Sea Harrier ottennero, per quanti pochi fossero, un numero di vittorie pari a circa il doppio di quelle ottenute da tutte le difese navali combinate, e superiore agli aerei abbattuti da tutti i sistemi d'arma di entrambi gli schieramenti messi insieme!
E sopratutto, negarono agli argentini una relativamente facile superiorità aerea, da cui avrebbero solo dovuto guardarsi in caso di incontri sgraditi con i Type 42 (ma solo ad alta quota).
Si potrebbe dire certo, che una marina con navi più moderne e armate in maniera più efficace, come stava diventando proprio in quell'epoca la MMI (la prima di sette Maestrale era appena entrata in servizio, anche se difficilmente sarebbe stato già allora possibile mandarla in azione nel Sud Atlantico!), avrebbe potuto infliggere agli aerei argentini danni e perdite comunque elevatissimi. Ma questo non cambia molto il discorso: come la stessa MMI ha capito ben presto, senza una minima copertura aerea le operazioni aeronavali complesse non sono di fatto possibili, e certo non bastano i pochi elicotteri imbarcati per ottenere questi risultati. La qual cosa è anche di più esacerbata adesso, che la RN è costretta ad usare gli Harrier della RAF come stop-gap perché i Sea Harrier sono stati radiati per fare 'economia'. E nel frattempo, la MM si è presa l'Harrier più avanzato: l'AV-8B+, cosicché le parti, rispetto al 1982, risultano addirittura invertite!
Un ultimo Exocet, lanciato da poche migliaia di metri con un lanciamissili costiero (in pratica era un rimorchio con i missili provenienti da una nave argentina), colpì il caccia Glamorgan, ma esplose fuori della nave, pur causando danni seri.
Ma anche se gli Exocet non erano affatto invincibili né infallibili, se gli argentini avessero avuto il tempo di creare la loro intera squadriglia d'attacco, sarebbero stati dolori. Già gli irakeni, più o meno in quel periodo, ebbero 5 Super Etendard con ben 20 AM-39 Exocet, per cui se anche gli argentini avessero avuto tale fortuna, i loro attacchi sarebbero stati 4 volte più letali! E chissà, se con altre 6-8 navi britanniche KO, se la flotta di Sua Maestà sarebbe stata costretta ad una ingloriosa ritirata? Circa un anno dopo, e nonostante l'embargo internazionale, l'Argentina aveva tutti i suoi 14 Super Etendard e certo un buon numero di AM.39 Exocet, diciamo sui 20-30 esemplari almeno. Con una tale flotta, gli argentini avrebbero potuto, un anno prima, dominare i britannici. Da rilevare che, sebbene i Super Etendard fossero subsonici (sebbene molto veloci), nei loro attacchi nessuno venne abbattuto, eppure distrussero due navi inglesi, facendo cioé circa la metà dei danni (al netto delle navi colpite ma non distrutte) che invece causarono tutti i cacciabombardieri argentini, che pure vennero impiegati a dozzine e subirono perdite colossali (pare che i soli A-4 distrutti furono almeno 19 dell'aviazione e 3-4 della Marina, più oltre 10 Mirage/Dagger e molti altri velivoli minori).
Ma cosa salvò, in ogni caso, la RN da una mesta sconfitta? La risposta è: i Sea Harrier.
I Sea Harrier erano già la seconda grande evoluzione del concetto originale Harrier/Kestrel, con abitacolo rialzato per una migliore visuale posteriore, e un radar Blue Fox per l'intercettazione. Goffi e relativamente lenti, poco armati e con scarsa autonomia, i Sea Harrier non sembravano davvero impensierire i celebri Mirage e Dagger argentini, celebri -così come gli Skyhawk- per le imprese con l'aviazione israeliana, da cui addirittura alcuni di essi provenivano.
E invece i Sea Harrier sorpresero tutti, iniziando ad abbattere tre aerei argentini il 1 maggio, e continuando senza mai subire un abbattimento dalla caccia nemica. Finirono la guerra con circa 1.200 missioni aria-aria, 90 da attacco (più 126 da parte degli Harrier GR Mk 3 della RAF) e un totale di perdite di 4 aerei per incidenti e 2 abbattuti dall'antiaerea (tra cui l'unico con la predisposizione per i missili antinave Sea Eagle). Gli Harrier, dal canto loro, ebbero altre 3 perdite per flak e una per incidenti, più altri aerei ancora danneggiati seriamente (pare che 4 vennero ritirati alla fine del conflitto per 'logorio').
Per dare un'idea di come le cose andassero durante quella guerra, si può vedere questa pagina:
Due giorni dopo il loro arrivo, ovvero il 20 maggio, già 3 Harrier GR.3 della RAF attaccarono un deposito di carburante a Fox Bay. Il 21 maggio, il giorno successivo, gli Harrier, su segnalazione dei SAS, mitragliarono 2 grossi elicotteri argentini a terra. Un Harrier, quello stesso giorno, durante una missione di ricognizione, venne tuttavia abbattuto e il pilota fatto prigioniero.
Il 21 maggio cominciarono gli sbarchi a San Carlos e al contempo, iniziarono le azioni dei velivoli argentini. Un Pucara venne abbattuto dal SAS, usando un missile Stinger, mentre un Macchi 339 attaccò e danneggiò con razzi e cannoni una fregata inglese (la HMS Argonaut) attorno alle 10 di mattino. In seguito, mitragliamenti e bombe colpiranno ben 5 delle 7 navi della scorta inglese, ma non raggiungeranno le navi da sbarco Fearless e Intrepid. Il tutto venne pagato con 10 perdite dell'aviazione argentina basata a terra, e un Pucara delle isole Falklands. Tutte le perdite erano dovute agli aerei, tranne che una perché abbattuta, a quanto pare, da un SAM navale. Le incursioni vennero volate alle 10.30, 13.00 e 15.00 circa.
I primi ad arrivare furono otto Daggers del Grupo 6, colpendo la Broadsword (Type 22) e il caccia Antrim, rispettivamente con cannoni e una bomba inesplosa, contro un Dagger perso, probabilmente colpito da un Sea Wolf della fregata attaccata.
Gli intercettori Sea Harrier ebbero successo solo poco dopo mezzogiorno, attaccando una coppia di Pucara e abbattendone uno a cannonate.
Alle 13 giunse la seconda ondata, stavolta con otto Skyhawks. I primi 4 ebbero poco da fare, e soltanto due di essi si rifornirono raggiungendo le isole, e solo uno di loro arrivò davvero alla zona dello sbarco, mancando di poco la HMS Ardent. Due Sea Harrier inseguirono vanamente questi A-4, ma in compenso raggiunsero la seconda formazione di quattro striker, del Grupo 4. Due di questi aerei vennero abbattuti dai Sidewinders, e gli altri scapparono.
L'azione d'attacco pomeridiana iniziò attorno alle 14.30, con altri sei A-4 del Grupo 5, che colpirono l'Argonaut, ma senza esplosioni delle due bombe a segno.
Dopo di che, arrivvarono ben 12 Daggers del Grupo 6, suddivisi in due gruppi, ma con due defezioni per ragioni varie. Una prima formazione, ridotta così a 4 esemplari, venne tuttavia intercettata da due Sea Harrier del No.800 NAS, vettorati dalla Brilliant. Uno di essi venne abbattuto con un AIM-9, ma gli altri colpirono la Ardent. A quel punto giunsero, da una direzione diversa, suddivisi in formazioni di tre aerei, gli altri Daggers. La Brilliant venne mitragliata dalla prima delle due, che poi scappò illesa. La seconda, però, venne raggiunta da due aerei del No.801, diretti dalla solita Brilliant. Utilizzando i micidiali Sidewinder L, riuscirono ad abbattere tutti e tre i Dagger di questa formazione, a nord di Port Howard, per l'esattezza.
Circa 30 minuti dopo arrivarono altre due formazioni d'attacco, stavolta erano A-4Q dell' 3 Esc della marina, anche se gli ultimi di questi non trovarono alcuna nave da colpire. I primi tre aerei attaccarono ancora la già provata Ardent, riuscendo ad affondarla in fiamme. Uno degli A-4 venne colpito dal fuoco delle armi leggere difensive, ma tutti e tre vennero comunque intercettati da due Sea Harrier del No.800, abbattendone uno con un Sidewinder, uno con i cannoni e danneggiando il terzo, che cercò di atterrare a San Carlos, ma senza carrello funzionante, dovette eiettarsi visto che comunque non poteva tornare a casa.
E nell'attacco alle navi da sbarco a Bluff Cove, 3 dei 4 Skyhawk del Grupo 5 vennero abbattuti da due Sea Harrier del No.800 Sqn, durante quello che fu l'ultimo grande scontro aereo della guerra.
I Sea Harrier ottennero qualcosa come almeno 22 abbattimenti, specie Skyhawk e Dagger. Di questi, 18 o 20 vennero ottenuti dai missili Sidewinder e il resto con i cannoni (incluse vittorie miste). In tutto, soltanto 27 missili Sidewinder L vennero lanciati dai Sea Harrier, ma questo bastò per assicurare circa 18 o 20 vittorie, con una kill probability di circa il 70%!
In conclusione, i Sea Harrier ottennero, per quanti pochi fossero, un numero di vittorie pari a circa il doppio di quelle ottenute da tutte le difese navali combinate, e superiore agli aerei abbattuti da tutti i sistemi d'arma di entrambi gli schieramenti messi insieme!
E sopratutto, negarono agli argentini una relativamente facile superiorità aerea, da cui avrebbero solo dovuto guardarsi in caso di incontri sgraditi con i Type 42 (ma solo ad alta quota).
Si potrebbe dire certo, che una marina con navi più moderne e armate in maniera più efficace, come stava diventando proprio in quell'epoca la MMI (la prima di sette Maestrale era appena entrata in servizio, anche se difficilmente sarebbe stato già allora possibile mandarla in azione nel Sud Atlantico!), avrebbe potuto infliggere agli aerei argentini danni e perdite comunque elevatissimi. Ma questo non cambia molto il discorso: come la stessa MMI ha capito ben presto, senza una minima copertura aerea le operazioni aeronavali complesse non sono di fatto possibili, e certo non bastano i pochi elicotteri imbarcati per ottenere questi risultati. La qual cosa è anche di più esacerbata adesso, che la RN è costretta ad usare gli Harrier della RAF come stop-gap perché i Sea Harrier sono stati radiati per fare 'economia'. E nel frattempo, la MM si è presa l'Harrier più avanzato: l'AV-8B+, cosicché le parti, rispetto al 1982, risultano addirittura invertite!
Cronache navali, 1960-1998
E adesso parliamo dell'evoluzione parallela delle marine tedesca e italiana nel dopoguerra.
E' chiarissimo, ad ogni modo, che si tratta di marine del tutto diverse dal punto di vista dell'impiego, con quella tedesca forzatamente costretta ad operare in acque costiere o comunque non molto lontane dalla madrepatria, a diretto contatto con la flotta sovietica del Baltico, minore ma pur sempre potente.
Per tutta la Guerra fredda è stato così, del resto. La flotta sovietica era lì, a poca distanza. E per impedirle di varcare il collo di bottiglia tra Baltico e Mare del Nord, c'era praticamente tutta la NATO.
In tutta sincerità, i sovietici non sarebbero mai stati capaci di farcela davvero. Per uscire dal Baltico, avrebbero dovuto battere la marina tedesca, quella danese, quella norvegese, e anche se ci fossero riusciti (e ignorando la presenza delle aviazioni di terra!), poi c'era da vedersela con la Royal Navy inglese, quella olandese e infine quella belga. Per non dire dei francesi -che pure non erano più integrati nella NATO dagli anni '60, ma certo non neutrali- e ovviamente, della flotta americana (e pure di quelle spagnola e portoghese!!).
E come era la flotta tedesca? Beh, ecco, caratterizzata da un gran numero di navi costiere e sommergibili. Unità specifiche per muoversi in acque basse, per depositare un gran numero di mine (che da sole sono un formidabile nemico per qualsiasi marina, vedi l'incrociatore americano quasi tagliato in due nel 1991 da un paio di mine irakene da fondo, nemmeno tanto potenti), usare missili, artiglierie e siluri in gran numero. E non solo: la marina tedesca aveva un forte numero di aerei basati a terra, tra pattugliatori marittimi, e sopratutto, cacciabombardieri.
Già negli anni '50, la rinata Bundesmarine aveva ottenuto una grossa fornitura di caccia inglesi. Si trattava degli Hawker Fury.
Questi velivoli vennero forniti in 34 esemplari con un ordine del 1956, esaudito entro il 1958. Erano già un bel capitale, ma poi diventeranno molti di più perché, nel 1960, verranno integrati da ben altri 66 esemplari.
Questi aerei potevano andare a circa 930 km/h e portavano 4 cannoni da 20 mm e circa 450 kg di carico bellico, tra razzi e bombe. Avevano circa 1.300 km di autonomia e nell'insieme erano delle buone macchine belliche, anche se non strabilianti, in quanto nate, dopotutto, per la Royal Navy e poi vendute anche come mezzi terrestri. Inoltre, essi erano una specie di illustre antenato degli Hunter, sebbene molto meno potenti e con ala dritta, anche se già con le prese d'aria triangolari alla radice delle ali.
Questi aerei sarebbero certo stati in pericolo contro le navi italiane dell'epoca, ma al contempo, erano numerosi a sufficienza per distruggerle. Del resto, attorno al 1960 c'erano nella MM essenzialmente navi quali i due San Giorgio (armati pesantemente in funzione a.a., ma pur sempre con armi della II guerra mondiale), i due caccia Impetuoso, incrociatori quali l'Abruzzi e il Montecuccoli e altre vecchie navi, essenzialmente di tipo tradizionale. Questo tipo di navi NON erano, in pratica, efficaci contro gli attacchi aerei da parte dei jet, ma al più, potevano difendersi dagli aerei ad elica 'avanzati', come lo Skyrider e il Corsair. Finché non vennero introdotti efficaci missili SAM per la difesa aerea, questo problema rimase senza soluzione reale, specialmente contro attacchi di saturazione.
I Sea Hawk erano fondamentali per la marina tedesca, essendo sufficienti per formare due stormi d'attacco. Così, anche se la marina tedesca, come navi di superficie, era ancora debole e secondaria, la sua potenza di fuoco complessiva era già eccezionale. Se si pensa che gli Skyhawk erano poco più potenti dei Sea Hawk e si guarda a cosa riuscirono a fare nel 1982, c'é poco da dire al riguardo.
Negli anni '60 la MMI divenne più agguerrita: entrarono in servizio, tra l'altro: il riarmato Garibaldi, i due Doria, e pure il V.Veneto; i due caccia Impavido e le due fregate elicotteristiche. Questo significava, tra l'altro, di avere ben 6 navi con armi a lunga o media gittata... però all'epoca i missili Terrier e Tartar non erano esattamente affidabilissimi, e le loro prestazioni erano abbastanza limitate. Inoltre, le artiglierie da 76 mm MMI, per quanto buoni per l'epoca (60 RPM), erano talmente inaffidabili, che come ricordava anni fa Massimo Annati su RiD, una salva da 10 colpi tirata senza problemi era cosa da festeggiare(!). E questo con i semplici MMI, chissà con i 'sovrapposto' (ben più complessi) cosa altro poteva succedere (sta di fatto che dopo di essi, le armi della Marina non sono mai state più binate, eccetto i cannoncini da 40 mm).
E adesso parliamo dell'evoluzione parallela delle marine tedesca e italiana nel dopoguerra.
E' chiarissimo, ad ogni modo, che si tratta di marine del tutto diverse dal punto di vista dell'impiego, con quella tedesca forzatamente costretta ad operare in acque costiere o comunque non molto lontane dalla madrepatria, a diretto contatto con la flotta sovietica del Baltico, minore ma pur sempre potente.
Per tutta la Guerra fredda è stato così, del resto. La flotta sovietica era lì, a poca distanza. E per impedirle di varcare il collo di bottiglia tra Baltico e Mare del Nord, c'era praticamente tutta la NATO.
In tutta sincerità, i sovietici non sarebbero mai stati capaci di farcela davvero. Per uscire dal Baltico, avrebbero dovuto battere la marina tedesca, quella danese, quella norvegese, e anche se ci fossero riusciti (e ignorando la presenza delle aviazioni di terra!), poi c'era da vedersela con la Royal Navy inglese, quella olandese e infine quella belga. Per non dire dei francesi -che pure non erano più integrati nella NATO dagli anni '60, ma certo non neutrali- e ovviamente, della flotta americana (e pure di quelle spagnola e portoghese!!).
E come era la flotta tedesca? Beh, ecco, caratterizzata da un gran numero di navi costiere e sommergibili. Unità specifiche per muoversi in acque basse, per depositare un gran numero di mine (che da sole sono un formidabile nemico per qualsiasi marina, vedi l'incrociatore americano quasi tagliato in due nel 1991 da un paio di mine irakene da fondo, nemmeno tanto potenti), usare missili, artiglierie e siluri in gran numero. E non solo: la marina tedesca aveva un forte numero di aerei basati a terra, tra pattugliatori marittimi, e sopratutto, cacciabombardieri.
Già negli anni '50, la rinata Bundesmarine aveva ottenuto una grossa fornitura di caccia inglesi. Si trattava degli Hawker Fury.
Questi velivoli vennero forniti in 34 esemplari con un ordine del 1956, esaudito entro il 1958. Erano già un bel capitale, ma poi diventeranno molti di più perché, nel 1960, verranno integrati da ben altri 66 esemplari.
Questi aerei potevano andare a circa 930 km/h e portavano 4 cannoni da 20 mm e circa 450 kg di carico bellico, tra razzi e bombe. Avevano circa 1.300 km di autonomia e nell'insieme erano delle buone macchine belliche, anche se non strabilianti, in quanto nate, dopotutto, per la Royal Navy e poi vendute anche come mezzi terrestri. Inoltre, essi erano una specie di illustre antenato degli Hunter, sebbene molto meno potenti e con ala dritta, anche se già con le prese d'aria triangolari alla radice delle ali.
Questi aerei sarebbero certo stati in pericolo contro le navi italiane dell'epoca, ma al contempo, erano numerosi a sufficienza per distruggerle. Del resto, attorno al 1960 c'erano nella MM essenzialmente navi quali i due San Giorgio (armati pesantemente in funzione a.a., ma pur sempre con armi della II guerra mondiale), i due caccia Impetuoso, incrociatori quali l'Abruzzi e il Montecuccoli e altre vecchie navi, essenzialmente di tipo tradizionale. Questo tipo di navi NON erano, in pratica, efficaci contro gli attacchi aerei da parte dei jet, ma al più, potevano difendersi dagli aerei ad elica 'avanzati', come lo Skyrider e il Corsair. Finché non vennero introdotti efficaci missili SAM per la difesa aerea, questo problema rimase senza soluzione reale, specialmente contro attacchi di saturazione.
I Sea Hawk erano fondamentali per la marina tedesca, essendo sufficienti per formare due stormi d'attacco. Così, anche se la marina tedesca, come navi di superficie, era ancora debole e secondaria, la sua potenza di fuoco complessiva era già eccezionale. Se si pensa che gli Skyhawk erano poco più potenti dei Sea Hawk e si guarda a cosa riuscirono a fare nel 1982, c'é poco da dire al riguardo.
Negli anni '60 la MMI divenne più agguerrita: entrarono in servizio, tra l'altro: il riarmato Garibaldi, i due Doria, e pure il V.Veneto; i due caccia Impavido e le due fregate elicotteristiche. Questo significava, tra l'altro, di avere ben 6 navi con armi a lunga o media gittata... però all'epoca i missili Terrier e Tartar non erano esattamente affidabilissimi, e le loro prestazioni erano abbastanza limitate. Inoltre, le artiglierie da 76 mm MMI, per quanto buoni per l'epoca (60 RPM), erano talmente inaffidabili, che come ricordava anni fa Massimo Annati su RiD, una salva da 10 colpi tirata senza problemi era cosa da festeggiare(!). E questo con i semplici MMI, chissà con i 'sovrapposto' (ben più complessi) cosa altro poteva succedere (sta di fatto che dopo di essi, le armi della Marina non sono mai state più binate, eccetto i cannoncini da 40 mm).
Nel mentre, però, la BD non restava ignava e contenta con i Sea Hawk: negli anni '60 la Germania mise in servizio non meno di 920 F-104 Starfighter, e tra questi, molti vennero dati alla MF (Marine Flieger) della flotta. Questi nuovi aerei avevano capacità operative ognitempo ed erano ben più veloci e potenti dei tipi precedenti. Per cui le capacità della MF/BD rimasero sempre eccellenti in questo settore. E con un raggio di circa 800-1000 km, non c'é dubbio che la marina tedesca fosse supportata praticamente ovunque dalla sua aviazione.
Negli anni '70 arrivarono ulteriori vantaggi per l'aviazione di marina tedesca. La MMI, peraltro, era al contempo all'inizio di una nuova rivoluzione. Prima mise in servizio i due nuovi Audace, con la loro potente batteria antiaerea missilistica e artiglieresca, e per giunta, armati anche di doppia batteria silurante e di due elicotteri (!!), cosa che francamente, per navi così piccole, non può non stupire (e sopratutto, stupisce la pretenziosità di chi volle stipare queste navi con tutto quel che ci si potesse mettere, visto che le navi a.a. in genere non hanno anche due elicotteri e certo non hanno una doppia serie di lanciasiluri!). Poi vennero le 4 Lupo, che erano navi davvero moderne, finalmente armate con un sistema missilistico a corto raggio Sea Sparrow/Aspide. Era la prima volta che la MMI immetteva in servizio questo tipo di arma, prima standosene piuttosto servita dai cannoni da 76 e 127 mm per la difesa ravvicinata, del resto distribuiti senza risparmio, ma di efficacia abbastanza dubbia, almeno nelle generazioni meno recenti, ergo antecedenti ai 'Compatto'.
Le Lupo introdussero però anche i CIWS Dardo, tra i primissimi in Occidente; e i missili antinave OTOMAT, che sarebbero poi stati i missili europei di maggiore gittata della categoria, per giunta portati in ben 8 esemplari. Questa potenza di fuoco era anche più notevole se si considera che per una volta almeno, la 'marina dei prototipi' (quella dei due incrociatori 'Doria' e del singolo 'Veneto', del 'Garibaldi' riarmato, delle coppie di navi nelle categorie caccia e fregate), aveva finalmente un numero di navi sufficiente per fare una intera divisione, ovvero 4 unità.
Ma nemmeno la MF restava ferma dov'era! Anzi... negli anni '70 entrò in servizio un cuggino del missile Exocet, ovvero il Kormoran (tedesco, ma con una buona fetta di tecnologia francese dentro di sé: cosa abbastanza singolare, perché la missilistica francese era nata essenzialmente da quella tedesca del periodo bellico). Quest'arma aveva una gittata di 37 km, una testata da 185 kg di cui 56 di esplosivo e 16 cariche radiali che straziavano la nave all'interno, nonché una quota di crociera di 30 metri a circa 0,9 mach, e una testata di ricerca radar sofisticata. Benché avesse una quindicina di km di raggio d'azione inferiore rispetto all'Exocet aria-superficie, il Kormoran non era inferiore come arma bellica e la sua testata era particolarmente temibile per gli effetti di cui era capace.
Il totale di questi missili arrivò a ben 350 esemplari. Gli F-104G vennero modificati per portarne 2 sotto le ali, diventando armi belliche di tutto rispetto e sopratutto, con la capacità di lanciare stand-off. Se si pensa che con una quantità 70 volte inferiore di missili Exocet i Super Etendard riuscirono a mettere in crisi la RN...
Negli anni '80 la Marina italiana era diventata ancora più potente, mettendo in servizio le 8 Maestrale e il Garibaldi, e infine, le prime di 8 corvette tipo Minerva. Da non dimenticare, che infine, la flotta subacquea si potenziò, sia pure in tempi molto lunghi (tra la fine degli anni '70 e l'inizio anni '90) con 8 SSK tipo Sauro, in aggiunta ai piccoli Toti (4 unità ben riuscite, ma nondimeno, poche e limitate a compiti poco più che costieri).
Negli anni '90, essa sarebbe stata ulteriormente potenziata, malgrado la radiazione di numerose navi, dall'arrivo dei due De la Penne, e dalle 4 'Artigliere' ex irakene (praticamente delle Lupo senza più il sistema ASW).
Nel mentre, arrivarono finalmente gli Harrier, ma di questo parleremo poi.
La BM /MF, nel frattempo, non dormiva certo sugli allori. La sua flotta di superficie, negli anni '70-80 si era potenziata complessivamente, con ben 48 unità d'attacco navale Type 143 e Type 148. Queste ultime erano le più piccole, con un cannone da 76 mm, uno da 40, 4 missili Exocet. Le Type 143, invece, avevano 2 cannoni da 76, 4 Exocet e 2 lanciasiluri da 533 mm.
Inoltre, erano entrate in servizio le 8 fregate Bremen (abbastanza valide, anche se poco armate in termini a.a. finché non entrarono in servizio anche i missili RAM), il cui difetto principale è stato forse il non avere mai avuto un numero sufficiente di Lynx (ma come, meno di 20 esemplari, quando ciascuna di esse poteva portarne due e quindi era ben difficile che se usate tutte, li avrebbero avuti entrambi a bordo?). E infine i sottomarini: 6 Type 205 e 18 Type 206, unità costiere con capacità ampie sia nel numero dei siluri che delle mine.
In definitiva, negli anni '80, al culmine della Guerra fredda, la BD aveva più o meno:
-3 caccia tipo Adams americani (classe Lutjens), con missili Tartar/SM-1;
-8 fregate Bremen
-48 FAC tipo 143 e 148
-24 SSK tipo 205 e 206
Più molte altre navi minori, vecchie (fregate 'Koln') o ausiliarie, tra cui decine di dragamine/cacciamine e le navi Rhur da appoggio logistico, che sebbene piccole, erano armate come una fregata di vecchio tipo (2x100 e 4x40 mm!) e talvolta potevano farne le funzioni.
La MMI, invece, aveva:
-4 incrociatori portaelicotteri
-4 caccia (Impavido e Audace)
-12 fregate missilistiche e 2 ASW
-le prime di 8 corvette Minerva
-7 aliscafi missilistici Sparviero
-10 SSK Sauro e Toti
Il che significa che in termini di flotta d'alto mare, la MM era senz'altro superiore alla BD. Certo, però, che nel conteggiare l'efficacia delle navi in questione, in caso di impieghi costieri, le 48 (!) FAC tedesche, più 24 piccoli ma ben armati SSK sarebbero stati una minaccia mortale per le grandi navi della MMI.
MA, quel che veramente avrebbe potuto fare la differenza, erano gli aerei, ancora una volta. La MF aveva tutto quel che gli serviva, a differenza della MMI, che fittiziamente, per ragioni difficilmente comprensibili a posteriori, si faceva servire dall'AMI la sua flotta di Atlantic, ben 18 aerei ma assegnati all'aeronautica e non all'aviazione di marina. Per cui, sebbene operassero come pattugliatori navali in maniera simile a quelli tedeschi, a stretto rigore di termini (in altre parole, nel nostro wargame) essi non sono conteggiabili...
Poi c'erano i due stormi d'attacco: ben 96 aerei complessivi. Dal 1983, uno dei due stormi era equipaggiato con i Tornado IDS. Pochi anni dopo, anche il secondo passò ai Tornado, aumentando ulteriormente le capacità belliche.
Ora, già un F-104G armato di due Kormoran è un gran brutto cliente, ma il Tornado è molto peggio (anche perché, per le missioni a corto raggio, ne può portare 4..).
Nel mentre, però, la BD non restava ignava e contenta con i Sea Hawk: negli anni '60 la Germania mise in servizio non meno di 920 F-104 Starfighter, e tra questi, molti vennero dati alla MF (Marine Flieger) della flotta. Questi nuovi aerei avevano capacità operative ognitempo ed erano ben più veloci e potenti dei tipi precedenti. Per cui le capacità della MF/BD rimasero sempre eccellenti in questo settore. E con un raggio di circa 800-1000 km, non c'é dubbio che la marina tedesca fosse supportata praticamente ovunque dalla sua aviazione.
Negli anni '70 arrivarono ulteriori vantaggi per l'aviazione di marina tedesca. La MMI, peraltro, era al contempo all'inizio di una nuova rivoluzione. Prima mise in servizio i due nuovi Audace, con la loro potente batteria antiaerea missilistica e artiglieresca, e per giunta, armati anche di doppia batteria silurante e di due elicotteri (!!), cosa che francamente, per navi così piccole, non può non stupire (e sopratutto, stupisce la pretenziosità di chi volle stipare queste navi con tutto quel che ci si potesse mettere, visto che le navi a.a. in genere non hanno anche due elicotteri e certo non hanno una doppia serie di lanciasiluri!). Poi vennero le 4 Lupo, che erano navi davvero moderne, finalmente armate con un sistema missilistico a corto raggio Sea Sparrow/Aspide. Era la prima volta che la MMI immetteva in servizio questo tipo di arma, prima standosene piuttosto servita dai cannoni da 76 e 127 mm per la difesa ravvicinata, del resto distribuiti senza risparmio, ma di efficacia abbastanza dubbia, almeno nelle generazioni meno recenti, ergo antecedenti ai 'Compatto'.
Le Lupo introdussero però anche i CIWS Dardo, tra i primissimi in Occidente; e i missili antinave OTOMAT, che sarebbero poi stati i missili europei di maggiore gittata della categoria, per giunta portati in ben 8 esemplari. Questa potenza di fuoco era anche più notevole se si considera che per una volta almeno, la 'marina dei prototipi' (quella dei due incrociatori 'Doria' e del singolo 'Veneto', del 'Garibaldi' riarmato, delle coppie di navi nelle categorie caccia e fregate), aveva finalmente un numero di navi sufficiente per fare una intera divisione, ovvero 4 unità.
Ma nemmeno la MF restava ferma dov'era! Anzi... negli anni '70 entrò in servizio un cuggino del missile Exocet, ovvero il Kormoran (tedesco, ma con una buona fetta di tecnologia francese dentro di sé: cosa abbastanza singolare, perché la missilistica francese era nata essenzialmente da quella tedesca del periodo bellico). Quest'arma aveva una gittata di 37 km, una testata da 185 kg di cui 56 di esplosivo e 16 cariche radiali che straziavano la nave all'interno, nonché una quota di crociera di 30 metri a circa 0,9 mach, e una testata di ricerca radar sofisticata. Benché avesse una quindicina di km di raggio d'azione inferiore rispetto all'Exocet aria-superficie, il Kormoran non era inferiore come arma bellica e la sua testata era particolarmente temibile per gli effetti di cui era capace.
Il totale di questi missili arrivò a ben 350 esemplari. Gli F-104G vennero modificati per portarne 2 sotto le ali, diventando armi belliche di tutto rispetto e sopratutto, con la capacità di lanciare stand-off. Se si pensa che con una quantità 70 volte inferiore di missili Exocet i Super Etendard riuscirono a mettere in crisi la RN...
Negli anni '80 la Marina italiana era diventata ancora più potente, mettendo in servizio le 8 Maestrale e il Garibaldi, e infine, le prime di 8 corvette tipo Minerva. Da non dimenticare, che infine, la flotta subacquea si potenziò, sia pure in tempi molto lunghi (tra la fine degli anni '70 e l'inizio anni '90) con 8 SSK tipo Sauro, in aggiunta ai piccoli Toti (4 unità ben riuscite, ma nondimeno, poche e limitate a compiti poco più che costieri).
Negli anni '90, essa sarebbe stata ulteriormente potenziata, malgrado la radiazione di numerose navi, dall'arrivo dei due De la Penne, e dalle 4 'Artigliere' ex irakene (praticamente delle Lupo senza più il sistema ASW).
Nel mentre, arrivarono finalmente gli Harrier, ma di questo parleremo poi.
La BM /MF, nel frattempo, non dormiva certo sugli allori. La sua flotta di superficie, negli anni '70-80 si era potenziata complessivamente, con ben 48 unità d'attacco navale Type 143 e Type 148. Queste ultime erano le più piccole, con un cannone da 76 mm, uno da 40, 4 missili Exocet. Le Type 143, invece, avevano 2 cannoni da 76, 4 Exocet e 2 lanciasiluri da 533 mm.
Inoltre, erano entrate in servizio le 8 fregate Bremen (abbastanza valide, anche se poco armate in termini a.a. finché non entrarono in servizio anche i missili RAM), il cui difetto principale è stato forse il non avere mai avuto un numero sufficiente di Lynx (ma come, meno di 20 esemplari, quando ciascuna di esse poteva portarne due e quindi era ben difficile che se usate tutte, li avrebbero avuti entrambi a bordo?). E infine i sottomarini: 6 Type 205 e 18 Type 206, unità costiere con capacità ampie sia nel numero dei siluri che delle mine.
In definitiva, negli anni '80, al culmine della Guerra fredda, la BD aveva più o meno:
-3 caccia tipo Adams americani (classe Lutjens), con missili Tartar/SM-1;
-8 fregate Bremen
-48 FAC tipo 143 e 148
-24 SSK tipo 205 e 206
Più molte altre navi minori, vecchie (fregate 'Koln') o ausiliarie, tra cui decine di dragamine/cacciamine e le navi Rhur da appoggio logistico, che sebbene piccole, erano armate come una fregata di vecchio tipo (2x100 e 4x40 mm!) e talvolta potevano farne le funzioni.
La MMI, invece, aveva:
-4 incrociatori portaelicotteri
-4 caccia (Impavido e Audace)
-12 fregate missilistiche e 2 ASW
-le prime di 8 corvette Minerva
-7 aliscafi missilistici Sparviero
-10 SSK Sauro e Toti
Il che significa che in termini di flotta d'alto mare, la MM era senz'altro superiore alla BD. Certo, però, che nel conteggiare l'efficacia delle navi in questione, in caso di impieghi costieri, le 48 (!) FAC tedesche, più 24 piccoli ma ben armati SSK sarebbero stati una minaccia mortale per le grandi navi della MMI.
MA, quel che veramente avrebbe potuto fare la differenza, erano gli aerei, ancora una volta. La MF aveva tutto quel che gli serviva, a differenza della MMI, che fittiziamente, per ragioni difficilmente comprensibili a posteriori, si faceva servire dall'AMI la sua flotta di Atlantic, ben 18 aerei ma assegnati all'aeronautica e non all'aviazione di marina. Per cui, sebbene operassero come pattugliatori navali in maniera simile a quelli tedeschi, a stretto rigore di termini (in altre parole, nel nostro wargame) essi non sono conteggiabili...
Poi c'erano i due stormi d'attacco: ben 96 aerei complessivi. Dal 1983, uno dei due stormi era equipaggiato con i Tornado IDS. Pochi anni dopo, anche il secondo passò ai Tornado, aumentando ulteriormente le capacità belliche.
Ora, già un F-104G armato di due Kormoran è un gran brutto cliente, ma il Tornado è molto peggio (anche perché, per le missioni a corto raggio, ne può portare 4..).
Quindi, per quanto la MMI avesse incrementato le sue capacità, la MF in realtà era ancora in vantaggio con il suo potenziale aereo d'attacco. 96 Tornado significavano più o meno tutta la flotta dell'AMI, anzi peggio perché questi erano aerei tutti in prima linea, mentre l'AMI, fino ai tardi anni '80 almeno, aveva soltanto circa 54 aerei in carico dei reparti di prima linea, più fino a 10 al TTTE. Da notare che l'AMI, che con l'F-104 aveva avuto parecchie perdite, francamente comprò fin troppi Tornado (che invece, di incidenti ne hanno fatti ben pochi), se poi è riuscita, senza comprare altri aerei, ad aumentare a 4 i suoi gruppi d'impiego (102, 154, 155 e 156imo) con almeno 60 aerei, e nonostante le perdite subite.
Non solo: verso la fine degli anni '80, la MF ebbe anche nuovi missili e ai 350 Kormoran 1 originali (e in parte certo spesi in esercitazioni) si aggiunsero 175 Kormoran 2 con nuova elettronica e maggiore gittata, e come se non bastasse, anche 556 missili HARM antiradar, per 'accompagnare' i lenti missili antinave grazie allo 'spegnimento' delle difese nemiche. L'arrivo di missili pericolosi come gli HARM, evidentemente, aveva complicato moltissimo la situazione delle navi di superficie avversarie. Gli HARM sono piccoli, capaci di mach 3, e non emettono onde radar, oltre ad avere una buona gittata, tipicamente stand-off (almeno 30-40 km) e una testata potente.
A questo proposito, va detto che un missile Shrike, in Vietnam, colpì per errore una nave americana: l'incrociatore fu coinvolto dallo scoppio dell'arma, avvenuto a circa 30 metri di distanza. La testata era di 66 kg, di cui 22 di esplosivo e il resto erano spolette e involucro a frammentazione. La nave americana si trovò subito privata di tutti i sistemi di navigazione e di tiro, riuscendo a riprendere l'attività soltanto molti minuti dopo, ma con la capacità di combattimento ancora limitata al 50%!!!
Per questo l'HARM combinato a missili antinave (Kormoran, Harpoon o simili) è un problema letale, e chi dice che 'basta spegnere i radar e poi ingaggiare i missili antinave sopraggiungenti appena sono passati i missili antiradar e/o usare i sistemi elettro-ottici' ha ben poca idea di quel che sta dicendo. Si tratta di un binomio assolutamente difficile da contrastare, anche se come sempre, molto dipende dalle tattiche. Ma certo, con circa 1000 missili antinave e antiradar, i Tornado della MF erano un'arma assoluta.
E senza aerei attorno, avrebbero potuto fare il bello e il cattivo tempo con qualsiasi flotta priva di protezione aerea!
Quando aerei del genere si avvicinano a pelo d'acqua, è difficile anche solo scoprirli (specie se poi si proteggono con le ECM) fino a distanze abbastanza ridotte. E per quando questo accade, essi sono ampiamente nei 30 km circa di raggio utile dei loro missili aria-superficie. Lanciano e fuggono via, e ben difficilmente dei missili navali potranno mai avvicinarli prima che scompaiano letteralmente all'orizzonte. I missili SM-1MR hanno circa 46-66 km di gittata, ma a bassa quota vale più il valore inferiore e comunque prima il bersaglio devi localizzarlo (tra l'altro, la quota minima teorica è di 45 metri, il che significa che missili e aerei volanti a 30 metri sarebbero fuori tiro); gli Aspide hanno una portata di 15-20 km e quindi è anche peggio, dal loro punto di vista.
Poi, negli anni '90 è successo certo qualcosa. le F.A. tedesche si sono in larghissima misura e giustamente, smobilitate. La Guerra fredda era finita.
In Italia, no. L'E.I. si è in effetti dimezzato, l'AMI leggermente ridimensionata. Ma la MM ha proseguito imperterrita nei suoi programmi, come se il panorama internazionale non fosse cambiato minimamente!
E la cosa è ancora più evidente adesso, quando nonostante la crisi economica, nonostante la minaccia siano i terroristi, nonostante che in mare ci siano i barconi dei disperati, ha voluto e ottenuto tutte e 10 le fregate FREMM, dal modico costo di quasi mezzo miliardo l'una, che sarebbero senz'altro utili... se esistesse ancora la flotta sovietica in Mediterraneo, o se ci fosse da ricombattere la guerra contro gli Inglesi. Macché, tutto deve procedere come se il mondo fosse ancora quello degli anni '80. e questo, nonostante il giusto rallentamento delle consegne di nuove navi negli anni '90-primi anni '2000, quando la MM effettivamente dovette tirare a campare con quel che era riuscita a racimolare sopratutto negli anni '80, grazie anche all'esuberanza di prestazioni richieste alle sue navi (fregate e cacciatorpediniere super-armati).
Ma, con la seconda metà degli anni '2000, la 'vacanza navale' è finita e a maggior ragione continua adesso a correre, con nuove e imprescindibili classi di navi da 4000 tonnellate, nuove portaerei ecc. Questo, mentre altre nazioni fanno di tutto per limare i programmi militari (la Francia doveva comprare 17 FREMM, ma ne avrà, a quanto pare, solo 8!), tanto che anche da noi sembrava che le FREMM ad un certo punto, dovessero essere soltanto 6 (come era giusto che fosse, visto che in pratica avrebbero sostituito solo le 8 Maestrale di metà dislocamento).
Negli anni '90, la flotta di superficie tedesca si era effettivamente un pò ridimensionata, ma non di molto. Le vecchie fregate non missilistiche erano state sostituite dalle 4 nuove e grandi F-122 Brandemburg, il cui unico vero limite era, a parte il cannone da 76 francamente sottodimensionato per la loro stazza, i missili MM.38 Exocet ripescati da altre navi in disarmo, certo in attesa di qualcosa di meglio (per esempio, 8 Harpoon). Per il resto, erano navi molto valide, assieme alle 8 Bremen e ai 3 caccia tipo Adams, per un totale compatto di 15 navi missilistiche principali (3 caccia e 12 fregate). Era una flotta potente, ma sebbene migliorata rispetto al decennio precedente, meno potente di quella italiana, che all'epoca contava 2 incrociatori portaelicotteri/aerei, 4 caccia missilistici, 12 fregate, e 12 tra pattugliatori di squadra e corvette. Solo considerando le navi di superficie principali, beninteso.
Le forze sottili erano state ridimensionate da entrambe le parti: la MM stava radiando gli ultimi 6 aliscafi Sparviero; la BM aveva ridotto da 48 a 36 le navi missililistiche; i sottomarini Toti erano in radiazione, lasciando in carico solo gli 8 Sauro (alcuni dei quali, già vecchi di quasi 20 anni); la BM invece, aveva ritirato i Type 205A, restando solo con i 18 piccoli Type 206.
Quindi, in termini di numeri, tutto sommato, la BM aveva perso di più, restando con 54 navi leggere e sottomarini vs 72 originali, mentre la MM aveva perso nello stesso settore, solo 11 navi (di cui una parte ancora in fase di ritiro, tra Toti e Sparviero).
Questo rendeva anche più importante il settore aereo, dal punto di vista della BM.
Ma anche qui c'erano state novità non belle, anche se pienamente logiche e giustificate: uno dei due stormi di Tornado navali era sparito, e gli aerei rimasti erano tutti nell'altro omologo. Solo che adesso ce n'erano 54 anziché 48.
Nel mentre, la MM aveva finalmente avuto i suoi AV-8 Harrier, arrivando a 18 unità. I primi vennero consegnati nel 1991, si pensava che tutto si sarebbe compiuto entro il 1994, ma in realtà si giunse all'ottobre 1997.
Quindi si era passati da un risultato iniziale di 96 a 0, ad un ben più ragionevole di 54 a 18. E così anche qui il vantaggio della BM/MF si riduceva notevolmente.
Ora, si può vedere come le cose si sarebbero svolte a seconda degli anni...
ANNI '50-60:
La MF sarebbe stata determinante, nella sua azione di supporto, contro la MM. Prima i circa 100 Sea Hawk, e poi un numero simile di F-104, sarebbero stati certamente determinanti nell'indebolire se non addirittura annientare la flotta italiana prima ancora che combattesse contro quella tedesca principale.
ANNI '70:
discorso simile, con gli F-104G armati di Kormoran da metà anni '70, cosa che cambiava parecchio i rapporti di forza, anche se in simultanea giunsero le Lupo italiane. Ma questo non avrebbe mai potuto compensare un'armata di Starfighter lanciamissili Kormoran.
ANNI '80:
La MF/BM sarebbe stata capace di combattere anche meglio di così, specialmente dal 1982-83, quando giunsero i Tornado all'MFG-1 e poi all'altro stormo. Ad ogni modo, questi cacciabombardieri missilistici avrebbero potuto distruggere abbastanza facilmente le navi italiane prima che queste venissero alle mani con la flotta nemica. Non solo, ma prima delle navi principali nemiche, grandi ma vulnerabili, ci sarebbe stato il livello delle navi missilistiche leggere, armate con centinaia di missili e siluri, che probabilmente avrebbero finito quelle navi superstiti degli attacchi aerei. Nessuno potrebbe saperlo di preciso, ma sicuramente si tratta di situazioni pericolosissime per le flotte 'convenzionali' ma prive di difesa aerea come quella italiana.
La flotta italiana, all'epoca, con 4 incrociatori, 4 caccia, 12 fregate missilistiche e 2 ASW non era certo al massimo delle sue possibilità, specie considerando che di queste 22 navi, almeno 6 erano obsolete anche come capacità di difesa aerea e antimissile.
I 96 Tornado (o un mix di Tornado e F-104, tra il 1982 e il 1987), avrebbero potuto benissimo attaccare in formazioni di 4 aerei l'una, ciascun aereo con 2 missili (dalla fine anni '80, c'erano anche gli HARM).
Ammettendo un'efficienza effettiva di 72 aerei, questo comportava ben 18 formazioni diverse. Bisogna dire che gli aerei ricognitori Atlantic tedeschi avrebbero potuto scoprire la flotta italiana stando fuori dal raggio dei suoi missili SAM, e avrebbero potuto in tutta comodità fare questo, senza dover temere nessuna intercettazione da parte di qualche caccia nemico. Avere 'pochi' caccia o nessuno è differente!
E con formazioni di 4 aerei con 8 missili l'uno, è facile che ciascun quartetto, attaccando da 20-30 km e da bassa quota, avrebbe potuto sfuggire abbastanza facilmente ai missili nemici (anche perché gli Standard/Terrier sono nelle navi della formazione più interna, perché al solito, si presuppone che la formazione sia con le unità portaeromobili al centro, i caccia a lato, e le fregate nella fascia esterna, eventualmente più esterne ancora le corvette). E quasi ciascuna di queste formazioni avrebbe potuto sperare di piazzare da 1 a 3 missili a segno, mettendo KO più o meno totalmente una nave o due italiane.
Direi che è una previsione abbastanza sensata, anche se nessuno e dico nessuno, potrebbe davvero prevedere come le ECM e le difese antimissile potrebbero davvero funzionare in un conflitto reale di questo genere. Si ricordi che i missili Styx, nell'ottobre del 1967, fecero 3 centri su 4 sull'EILAT, e nel 1971 missili indiani di questo tipo fecero 11 centri su 12 o forse 12 su 13. Eppure nel 1973 circa 52 missili sovietici tra Styx e Kelt (?) fallirono tutti il bersaglio!
Ad ogni modo, visto che le armi dei tedeschi non sono propriamente nulle in termini di credibilità, direi che un risultato del genere si potrebbe ottenere.
E con 18 formazioni da 4 aerei l'una, di 22 navi italiane ben poche scamperebbero già alla prima ondata d'attacchi. E quelle rimaste sarebbero attaccabili da una seconda ondata e probabilmente del tutto distrutte.
In sostanza, le navi italiane sarebbero attaccate dai Tornado IDS che prima devasterebbero la cerchia esterna di fregate, e poi, ondata dopo ondata, sarebbero andati a colpire le navi più interne, anche se almeno uno dei due Audace aveva ricevuto i nuovissimi Super Rapido da 76 mm, per migliorare molto la difesa antimissile. E poi sarebbe stata la volta degli incrociatori, e buona notte. 72 aerei, con 144 missili, avrebbero potuto certo mettere in difficoltà appena 22 navi di cui solo 16 moderne. E questa è solo la prima ondata!
ANNI '90:
Qui la faccenda è più complessa... perché ci sono gli HARRIER. Ma non tutti gli anni sono buoni per fare lo stesso tipo di risultato.
Nel 1991-94 vennero forniti soltanto 5 Harrier, per quanto ne so almeno. Solo nell'ottobre del 1995 arrivò il primo di 13 AV-8B+ assemblati dall'Alenia. E non solo, ma fino ad allora, i missili AMRAAM (fondamentali per questi lenti aerei) non erano disponibili.
Solo dopo il 1995 la MM aveva davvero abbastanza aerei per armare il Garibaldi, perché prima di allora c'erano solo circa 6 aerei e di questi 2 erano biposto, privi di radar e di AMRAAM!
Eppure, anche così, la MM avrebbe comunque potuto contrastare un minimo gli aerei nemici, sia pattugliatori che bombardieri. MA, a parte qualche perdita occasionale, non avrebbe potuto fare quasi nulla con così pochi aerei.
Immaginiamo nel 1994, la MM con 2 TAV-8B e 3-4 AV-8B, tutti senza AMRAAM. Cosa mai avrebbero potuto fare contro 96 Tornado IDS?
Poi, dopo quell'anno, la MF perse uno stormo di Tornado e la MM stava aumentando ancora la forza di Harrier, oltre a mettere in servizio l'ultima infornata di navi da 'Guerra fredda': i due De la Penne, i 4 Artigliere, i 2 Audace modernizzati (- i tls da 533, i 4 Compatto e il cannone da 127 n.2, + 8 SSM, Aspide e i Super Rapido) tutte le 8 Minerva e gli ultimi due sottomarini Sauro (oltre ad un rifornitore e ad un'ennesima portaelicotteri d'assalto anfibio, la 'San Giusto', quella comprata per compiti di 'protezione civile', diciamo così per carità cristiana).
Così si arriva all'anno della svolta, il 1997. Quando la MM ha avuto tutti i suoi AV-8B, e tutti i suoi AMRAAM(!), nonché tutti gli altri navigli in efficienza. Mentre la MF aveva metà dei Tornado e la BM, per quanto modernizzata, non aveva più quella superiorità numerica che aveva prima, anche se le navi rimaste erano più moderne ed efficienti di quelle precedenti.
Ma a quel punto, la MM aveva, tanto per dire: 12 missili OTOMAT per gli incrociatori; 32 per i cacciatorpediniere; 96(!!) per le fregate e i 'pattugliatori d'altura' (erano per l'appunto i 4 Artigliere, ergo le Lupo ex Irakene, che nonostante fossero state 'castrate' del sistema ASW per motivi di 'standardizzazione', sono costate non meno di 2.200 mld al contribuente, con un rosario di assegni da 250-225 mld l'anno staccati fino all'inizio degli anni '2000, diventando così costose come 3 De la Penne!!). Poniamo che non ci interessano gli 'Sparviero' (12 missili per le ultime 6 navi in servizio), perché l'idea di questo wargame è che la MM arrivi vicino alla BM e non il contrario, ergo servono navi d'alto mare essenzialmente. In tutto, anche così, e senza considerare i cannoni, i lanciasiluri, i SAM utilizzabili come SSM... ci sono ben 140 missili a lungo raggio (fino ad almeno 180 km!). E questo, contro appena 15 navi d'alto mare tedesche!
E' chiaro che sebbene queste ultime abbiano almeno 64 missili Harpoon a lungo raggio (almeno 110 km), in tutta onestà queste navi sarebbero surclassate da quelle italiane, anche senza considerare gli Harrier!
Il fatto di avere i lanciamissili RAM (21 celle per ciascuno) può aiutare contro attacchi di saturazione, ma chi sa quanto e come potrebbero funzionare contro tante armi in avvicinamento?
E' un pò lo stesso discorso dei cannoni da 127 e 76 mm. In particolare, ai Super Rapido da 76 mm, che si è detto, hanno modo di distruggere 4 missili antinave tra i 6000 e i 1000 metri di distanza anche se attaccano simultaneamente. A dire il vero, ci crederò quando vedrò un test in cui diciamo, 4 Harpoon o OTOMAT vengono abbattuti da un Super Rapido, ma non penso che ci siano mai stati test del genere. Sopratutto considerando che il tiro 'inizia da 6.600 metri', il che significa che i 'missili' in avvicinamento pare che siano incapaci di andare molto più veloci di un triplano Fokker, visto che apparentemente la cosa è calcolata come se volassero ad appena un decimo della velocità media dei proiettili da 76 a 6 km di distanza.
Ad ogni modo, allora un RAM non sarebbe da meno, dopo tutto può ingaggiare fino a 21 missili in avvicinamento in rapida successione.
Ma adesso pensiamo a come diavolo potrebbe funzionare la situazione nel 1997, quando per la BM/MF sarebbero davvero cavoli amari, con un gruppo di Harrier da una parte, e 'solo' uno stormo di Tornado dall'altra (e nonostante questo, quasi uguale in forza all'intera forza di Tornado dell'AM italiana, e tutti equipaggiati per la guerra navale).
Le forze sottili erano state ridimensionate da entrambe le parti: la MM stava radiando gli ultimi 6 aliscafi Sparviero; la BM aveva ridotto da 48 a 36 le navi missililistiche; i sottomarini Toti erano in radiazione, lasciando in carico solo gli 8 Sauro (alcuni dei quali, già vecchi di quasi 20 anni); la BM invece, aveva ritirato i Type 205A, restando solo con i 18 piccoli Type 206.
Quindi, in termini di numeri, tutto sommato, la BM aveva perso di più, restando con 54 navi leggere e sottomarini vs 72 originali, mentre la MM aveva perso nello stesso settore, solo 11 navi (di cui una parte ancora in fase di ritiro, tra Toti e Sparviero).
Questo rendeva anche più importante il settore aereo, dal punto di vista della BM.
Ma anche qui c'erano state novità non belle, anche se pienamente logiche e giustificate: uno dei due stormi di Tornado navali era sparito, e gli aerei rimasti erano tutti nell'altro omologo. Solo che adesso ce n'erano 54 anziché 48.
Nel mentre, la MM aveva finalmente avuto i suoi AV-8 Harrier, arrivando a 18 unità. I primi vennero consegnati nel 1991, si pensava che tutto si sarebbe compiuto entro il 1994, ma in realtà si giunse all'ottobre 1997.
Quindi si era passati da un risultato iniziale di 96 a 0, ad un ben più ragionevole di 54 a 18. E così anche qui il vantaggio della BM/MF si riduceva notevolmente.
Ora, si può vedere come le cose si sarebbero svolte a seconda degli anni...
ANNI '50-60:
La MF sarebbe stata determinante, nella sua azione di supporto, contro la MM. Prima i circa 100 Sea Hawk, e poi un numero simile di F-104, sarebbero stati certamente determinanti nell'indebolire se non addirittura annientare la flotta italiana prima ancora che combattesse contro quella tedesca principale.
ANNI '70:
discorso simile, con gli F-104G armati di Kormoran da metà anni '70, cosa che cambiava parecchio i rapporti di forza, anche se in simultanea giunsero le Lupo italiane. Ma questo non avrebbe mai potuto compensare un'armata di Starfighter lanciamissili Kormoran.
ANNI '80:
La MF/BM sarebbe stata capace di combattere anche meglio di così, specialmente dal 1982-83, quando giunsero i Tornado all'MFG-1 e poi all'altro stormo. Ad ogni modo, questi cacciabombardieri missilistici avrebbero potuto distruggere abbastanza facilmente le navi italiane prima che queste venissero alle mani con la flotta nemica. Non solo, ma prima delle navi principali nemiche, grandi ma vulnerabili, ci sarebbe stato il livello delle navi missilistiche leggere, armate con centinaia di missili e siluri, che probabilmente avrebbero finito quelle navi superstiti degli attacchi aerei. Nessuno potrebbe saperlo di preciso, ma sicuramente si tratta di situazioni pericolosissime per le flotte 'convenzionali' ma prive di difesa aerea come quella italiana.
La flotta italiana, all'epoca, con 4 incrociatori, 4 caccia, 12 fregate missilistiche e 2 ASW non era certo al massimo delle sue possibilità, specie considerando che di queste 22 navi, almeno 6 erano obsolete anche come capacità di difesa aerea e antimissile.
I 96 Tornado (o un mix di Tornado e F-104, tra il 1982 e il 1987), avrebbero potuto benissimo attaccare in formazioni di 4 aerei l'una, ciascun aereo con 2 missili (dalla fine anni '80, c'erano anche gli HARM).
Ammettendo un'efficienza effettiva di 72 aerei, questo comportava ben 18 formazioni diverse. Bisogna dire che gli aerei ricognitori Atlantic tedeschi avrebbero potuto scoprire la flotta italiana stando fuori dal raggio dei suoi missili SAM, e avrebbero potuto in tutta comodità fare questo, senza dover temere nessuna intercettazione da parte di qualche caccia nemico. Avere 'pochi' caccia o nessuno è differente!
E con formazioni di 4 aerei con 8 missili l'uno, è facile che ciascun quartetto, attaccando da 20-30 km e da bassa quota, avrebbe potuto sfuggire abbastanza facilmente ai missili nemici (anche perché gli Standard/Terrier sono nelle navi della formazione più interna, perché al solito, si presuppone che la formazione sia con le unità portaeromobili al centro, i caccia a lato, e le fregate nella fascia esterna, eventualmente più esterne ancora le corvette). E quasi ciascuna di queste formazioni avrebbe potuto sperare di piazzare da 1 a 3 missili a segno, mettendo KO più o meno totalmente una nave o due italiane.
Direi che è una previsione abbastanza sensata, anche se nessuno e dico nessuno, potrebbe davvero prevedere come le ECM e le difese antimissile potrebbero davvero funzionare in un conflitto reale di questo genere. Si ricordi che i missili Styx, nell'ottobre del 1967, fecero 3 centri su 4 sull'EILAT, e nel 1971 missili indiani di questo tipo fecero 11 centri su 12 o forse 12 su 13. Eppure nel 1973 circa 52 missili sovietici tra Styx e Kelt (?) fallirono tutti il bersaglio!
Ad ogni modo, visto che le armi dei tedeschi non sono propriamente nulle in termini di credibilità, direi che un risultato del genere si potrebbe ottenere.
E con 18 formazioni da 4 aerei l'una, di 22 navi italiane ben poche scamperebbero già alla prima ondata d'attacchi. E quelle rimaste sarebbero attaccabili da una seconda ondata e probabilmente del tutto distrutte.
In sostanza, le navi italiane sarebbero attaccate dai Tornado IDS che prima devasterebbero la cerchia esterna di fregate, e poi, ondata dopo ondata, sarebbero andati a colpire le navi più interne, anche se almeno uno dei due Audace aveva ricevuto i nuovissimi Super Rapido da 76 mm, per migliorare molto la difesa antimissile. E poi sarebbe stata la volta degli incrociatori, e buona notte. 72 aerei, con 144 missili, avrebbero potuto certo mettere in difficoltà appena 22 navi di cui solo 16 moderne. E questa è solo la prima ondata!
ANNI '90:
Qui la faccenda è più complessa... perché ci sono gli HARRIER. Ma non tutti gli anni sono buoni per fare lo stesso tipo di risultato.
Nel 1991-94 vennero forniti soltanto 5 Harrier, per quanto ne so almeno. Solo nell'ottobre del 1995 arrivò il primo di 13 AV-8B+ assemblati dall'Alenia. E non solo, ma fino ad allora, i missili AMRAAM (fondamentali per questi lenti aerei) non erano disponibili.
Solo dopo il 1995 la MM aveva davvero abbastanza aerei per armare il Garibaldi, perché prima di allora c'erano solo circa 6 aerei e di questi 2 erano biposto, privi di radar e di AMRAAM!
Eppure, anche così, la MM avrebbe comunque potuto contrastare un minimo gli aerei nemici, sia pattugliatori che bombardieri. MA, a parte qualche perdita occasionale, non avrebbe potuto fare quasi nulla con così pochi aerei.
Immaginiamo nel 1994, la MM con 2 TAV-8B e 3-4 AV-8B, tutti senza AMRAAM. Cosa mai avrebbero potuto fare contro 96 Tornado IDS?
Poi, dopo quell'anno, la MF perse uno stormo di Tornado e la MM stava aumentando ancora la forza di Harrier, oltre a mettere in servizio l'ultima infornata di navi da 'Guerra fredda': i due De la Penne, i 4 Artigliere, i 2 Audace modernizzati (- i tls da 533, i 4 Compatto e il cannone da 127 n.2, + 8 SSM, Aspide e i Super Rapido) tutte le 8 Minerva e gli ultimi due sottomarini Sauro (oltre ad un rifornitore e ad un'ennesima portaelicotteri d'assalto anfibio, la 'San Giusto', quella comprata per compiti di 'protezione civile', diciamo così per carità cristiana).
Così si arriva all'anno della svolta, il 1997. Quando la MM ha avuto tutti i suoi AV-8B, e tutti i suoi AMRAAM(!), nonché tutti gli altri navigli in efficienza. Mentre la MF aveva metà dei Tornado e la BM, per quanto modernizzata, non aveva più quella superiorità numerica che aveva prima, anche se le navi rimaste erano più moderne ed efficienti di quelle precedenti.
Ma a quel punto, la MM aveva, tanto per dire: 12 missili OTOMAT per gli incrociatori; 32 per i cacciatorpediniere; 96(!!) per le fregate e i 'pattugliatori d'altura' (erano per l'appunto i 4 Artigliere, ergo le Lupo ex Irakene, che nonostante fossero state 'castrate' del sistema ASW per motivi di 'standardizzazione', sono costate non meno di 2.200 mld al contribuente, con un rosario di assegni da 250-225 mld l'anno staccati fino all'inizio degli anni '2000, diventando così costose come 3 De la Penne!!). Poniamo che non ci interessano gli 'Sparviero' (12 missili per le ultime 6 navi in servizio), perché l'idea di questo wargame è che la MM arrivi vicino alla BM e non il contrario, ergo servono navi d'alto mare essenzialmente. In tutto, anche così, e senza considerare i cannoni, i lanciasiluri, i SAM utilizzabili come SSM... ci sono ben 140 missili a lungo raggio (fino ad almeno 180 km!). E questo, contro appena 15 navi d'alto mare tedesche!
E' chiaro che sebbene queste ultime abbiano almeno 64 missili Harpoon a lungo raggio (almeno 110 km), in tutta onestà queste navi sarebbero surclassate da quelle italiane, anche senza considerare gli Harrier!
Il fatto di avere i lanciamissili RAM (21 celle per ciascuno) può aiutare contro attacchi di saturazione, ma chi sa quanto e come potrebbero funzionare contro tante armi in avvicinamento?
E' un pò lo stesso discorso dei cannoni da 127 e 76 mm. In particolare, ai Super Rapido da 76 mm, che si è detto, hanno modo di distruggere 4 missili antinave tra i 6000 e i 1000 metri di distanza anche se attaccano simultaneamente. A dire il vero, ci crederò quando vedrò un test in cui diciamo, 4 Harpoon o OTOMAT vengono abbattuti da un Super Rapido, ma non penso che ci siano mai stati test del genere. Sopratutto considerando che il tiro 'inizia da 6.600 metri', il che significa che i 'missili' in avvicinamento pare che siano incapaci di andare molto più veloci di un triplano Fokker, visto che apparentemente la cosa è calcolata come se volassero ad appena un decimo della velocità media dei proiettili da 76 a 6 km di distanza.
Ad ogni modo, allora un RAM non sarebbe da meno, dopo tutto può ingaggiare fino a 21 missili in avvicinamento in rapida successione.
Ma adesso pensiamo a come diavolo potrebbe funzionare la situazione nel 1997, quando per la BM/MF sarebbero davvero cavoli amari, con un gruppo di Harrier da una parte, e 'solo' uno stormo di Tornado dall'altra (e nonostante questo, quasi uguale in forza all'intera forza di Tornado dell'AM italiana, e tutti equipaggiati per la guerra navale).
Battaglia all'ultimo missile
Io la immaginerei così.
La Marina italiana arriva con tutte le navi disponibili per le operazioni d'alto mare. C'é il Garibaldi, il Veneto, i 4 caccia, le 12 fregate, i 4 pattugliatori d'altura, e anche le 8 corvette. Le Minerva, a dire il vero, sono casi al limite. Vanno sui 24-25 nodi, un pò pochi. Sono armate sì, ma senza esagerare e non hanno missili antinave. Però sono molto meglio dei pattugliatori Cassiopea, troppo lenti e vulnerabili, diciamo sono una via di mezzo tra questi e le fregate. Difficile dire se potrebbero far parte davvero della flotta, se questa si accontenta di viaggiare a non più di 24 nodi. Del resto, i rifornitori di squadra e le navi da sbarco anfibio sono navi da circa 20 nodi.
Insomma, abbiamo queste 30 navi italiane: 2 incrociatori, 4 caccia, 16 fregate e 8 corvette. Si muovono in maniera abbastanza convenzionale, a cerchio, con le navi più importanti più all'interno delle altre formazioni. Un pò come nell'USN, dove teoricamente c'erano 10 caccia/fregate nel cerchio esterno, 4 incrociatori e dentro ancora, la portaerei.
Poi, c'é la BM/MF, nelle sue basi. Convenzionalmente, diciamo che la MF deve usare Tornado in configurazioni a lungo raggio, ergo con 2 soli missili e 2 serbatoi, anziché 4 missili; e in contempo, gli AV-8B non attaccano le basi tedesche, forse perché troppo lontane.
Come si svolgerebbero le operazioni, in questo caso?
Gli Harrier si porrebbero in coppie in CAP, probabilmente soltanto una per volta. Il Garibaldi è una nave abbastanza limitata in capacità aeree; in pratica, non porta più di 8 Harrier e 4 elicotteri. Quindi anche se fossero disponibili più di 10 Harrier (di cui 8 monoposto) sarebbe sempre un problema ospitarli a bordo. Quindi facciamo che 8 aerei siano quelli che ci si può aspettare da questa flotta.
E l'armamento, quale sarebbe? La MM aveva già gli AMRAAM. Ma il problema è: quanti? Ecco, il problema non è da poco. La MM ne ha comprati, pare, solo 33 esemplari. Del resto anche la LW comprò, per i suoi Phantom ICE, solo pochi AMRAAM. Questo significa che con 8 aerei, solo 4 missili sarebbero disponibili, e forse meno, dato che qualcuno dovrà pur essere stato sparato per collaudare il sistema. Per cui è facile che non ce ne siano più di 28-30 esemplari. Bene.
Gli Harrier, probabilmente, porterebbero 4 AMRAAM.
Ma, in questo caso non ci sarebbero più missili di riserva! Quel che c'é... c'é. E poi niente, tranne i Sidewinder e i cannoni.
Perché è così importante l'AMRAAM? Perché l'Harrier è LENTO... poco più di 900 km/h in volo orizzontale. Praticamente, se un Harrier localizza un Tornado e questo si allontana a velocità di crociera, è impossibile da beccare. Il Sea Harrier è molto meglio da questo punto di vista, ma in ogni caso ha limiti di armi e autonomia pratici non meno importanti: se si vogliono Sidewinder, serbatoi e cannoni, poi bisogna rinunciare agli AMRAAM, che in pratica o si usano al posto dei Sidewinder oppure dei cannoni.
Ora, come già i caccia inglesi nel Mediterrano, degni antenati dei Sea Harrier atlantici, anche un pugno di aerei può mettere in difficoltà forze attaccanti, specie se abbattono i ricognitori.
Ma un Atlantic non è facile da abbattere per l'Harrier. Se lo 'sente' abbastanza presto, potrebbe allontanarsi e a quasi 700 km/h, è difficile da raggiungere da un aereo lento, che per giunta deve allontanarsi molto dalle proprie navi. E se già pattuglia a lungo raggio, facilmente potrebbe uscire dal raggio di scoperta delle navi, specie se la cosa comincia ad andare in onda a bassa quota. E i Tornado sono pur sempre aerei supersonici ben armati. Una coppia potrebbe benissimo aspettare in volo a bassa quota e se l'Harrier insegue l'Atlantic, potrebbero salire rapidamente di quota e attaccarlo di spalle, un facile bersaglio a media quota. E se venissero scoperti, potrebbero sempre scappare a bassa quota alla massima velocità, cercando di uscire dal raggio di tiro utile degli AMRAAM.
E gli AMRAAM, di per sé, che Pk potrebbero avere? Io direi che, anche se venissero lanciati tutti, circa 30 missili probabilmente non abbatterebbero più di 12 aerei, o il 40%. Altri verrebbero abbattuti da cannoni e Sidewinder, altri ancora dai missili SAM, ma con 54 aerei non sarebbe semplice ugualmente proteggere la flotta.
In definitiva, un conto è dire 18 Harrier, armati ciascuno con 4 AMRAAM, e magari con almeno altrettanti in riserva, e magari con la copertura di un aereo/elicottero AEW.
Un altro è dire 8 Harrier, ciascuno con 4 AMRAAM, ma niente riserve, e niente aerei-radar. E contro 54 Tornado ben armati, provvisti di ECM e di missili di ogni sorta, è un pò poco.
Io la immaginerei così.
La Marina italiana arriva con tutte le navi disponibili per le operazioni d'alto mare. C'é il Garibaldi, il Veneto, i 4 caccia, le 12 fregate, i 4 pattugliatori d'altura, e anche le 8 corvette. Le Minerva, a dire il vero, sono casi al limite. Vanno sui 24-25 nodi, un pò pochi. Sono armate sì, ma senza esagerare e non hanno missili antinave. Però sono molto meglio dei pattugliatori Cassiopea, troppo lenti e vulnerabili, diciamo sono una via di mezzo tra questi e le fregate. Difficile dire se potrebbero far parte davvero della flotta, se questa si accontenta di viaggiare a non più di 24 nodi. Del resto, i rifornitori di squadra e le navi da sbarco anfibio sono navi da circa 20 nodi.
Insomma, abbiamo queste 30 navi italiane: 2 incrociatori, 4 caccia, 16 fregate e 8 corvette. Si muovono in maniera abbastanza convenzionale, a cerchio, con le navi più importanti più all'interno delle altre formazioni. Un pò come nell'USN, dove teoricamente c'erano 10 caccia/fregate nel cerchio esterno, 4 incrociatori e dentro ancora, la portaerei.
Poi, c'é la BM/MF, nelle sue basi. Convenzionalmente, diciamo che la MF deve usare Tornado in configurazioni a lungo raggio, ergo con 2 soli missili e 2 serbatoi, anziché 4 missili; e in contempo, gli AV-8B non attaccano le basi tedesche, forse perché troppo lontane.
Come si svolgerebbero le operazioni, in questo caso?
Gli Harrier si porrebbero in coppie in CAP, probabilmente soltanto una per volta. Il Garibaldi è una nave abbastanza limitata in capacità aeree; in pratica, non porta più di 8 Harrier e 4 elicotteri. Quindi anche se fossero disponibili più di 10 Harrier (di cui 8 monoposto) sarebbe sempre un problema ospitarli a bordo. Quindi facciamo che 8 aerei siano quelli che ci si può aspettare da questa flotta.
E l'armamento, quale sarebbe? La MM aveva già gli AMRAAM. Ma il problema è: quanti? Ecco, il problema non è da poco. La MM ne ha comprati, pare, solo 33 esemplari. Del resto anche la LW comprò, per i suoi Phantom ICE, solo pochi AMRAAM. Questo significa che con 8 aerei, solo 4 missili sarebbero disponibili, e forse meno, dato che qualcuno dovrà pur essere stato sparato per collaudare il sistema. Per cui è facile che non ce ne siano più di 28-30 esemplari. Bene.
Gli Harrier, probabilmente, porterebbero 4 AMRAAM.
Ma, in questo caso non ci sarebbero più missili di riserva! Quel che c'é... c'é. E poi niente, tranne i Sidewinder e i cannoni.
Perché è così importante l'AMRAAM? Perché l'Harrier è LENTO... poco più di 900 km/h in volo orizzontale. Praticamente, se un Harrier localizza un Tornado e questo si allontana a velocità di crociera, è impossibile da beccare. Il Sea Harrier è molto meglio da questo punto di vista, ma in ogni caso ha limiti di armi e autonomia pratici non meno importanti: se si vogliono Sidewinder, serbatoi e cannoni, poi bisogna rinunciare agli AMRAAM, che in pratica o si usano al posto dei Sidewinder oppure dei cannoni.
Ora, come già i caccia inglesi nel Mediterrano, degni antenati dei Sea Harrier atlantici, anche un pugno di aerei può mettere in difficoltà forze attaccanti, specie se abbattono i ricognitori.
Ma un Atlantic non è facile da abbattere per l'Harrier. Se lo 'sente' abbastanza presto, potrebbe allontanarsi e a quasi 700 km/h, è difficile da raggiungere da un aereo lento, che per giunta deve allontanarsi molto dalle proprie navi. E se già pattuglia a lungo raggio, facilmente potrebbe uscire dal raggio di scoperta delle navi, specie se la cosa comincia ad andare in onda a bassa quota. E i Tornado sono pur sempre aerei supersonici ben armati. Una coppia potrebbe benissimo aspettare in volo a bassa quota e se l'Harrier insegue l'Atlantic, potrebbero salire rapidamente di quota e attaccarlo di spalle, un facile bersaglio a media quota. E se venissero scoperti, potrebbero sempre scappare a bassa quota alla massima velocità, cercando di uscire dal raggio di tiro utile degli AMRAAM.
E gli AMRAAM, di per sé, che Pk potrebbero avere? Io direi che, anche se venissero lanciati tutti, circa 30 missili probabilmente non abbatterebbero più di 12 aerei, o il 40%. Altri verrebbero abbattuti da cannoni e Sidewinder, altri ancora dai missili SAM, ma con 54 aerei non sarebbe semplice ugualmente proteggere la flotta.
In definitiva, un conto è dire 18 Harrier, armati ciascuno con 4 AMRAAM, e magari con almeno altrettanti in riserva, e magari con la copertura di un aereo/elicottero AEW.
Un altro è dire 8 Harrier, ciascuno con 4 AMRAAM, ma niente riserve, e niente aerei-radar. E contro 54 Tornado ben armati, provvisti di ECM e di missili di ogni sorta, è un pò poco.
Un possibile svolgimento potrebbe essere questo:
La prima ondata di aerei Tornado (4 aerei, due con 2 HARM e due con 2 Kormoran) attacca la flotta su segnalazione di uno degli Atlantic, mentre la coppia di Harrier attacca un altro Atlantic cercando di raggiungerlo.
Due coppie di Harrier sono state lanciate in aria per salvare la situazione, data la probabilee imminenza dell'attacco. Un'altra coppia è ancora a bordo pronta al decollo se necessario.
Mentre la coppia di Harrier di CAP torna dopo avere mollato l'Atlantic, dato che l'attacco è già iniziato e ce ne sono almeno altri 3 in giro che osservano la flotta, altri due Harrier arrivano a portata di tiro contro i 4 Tornado, appena avvistati. Li attaccano con 4 missili AMRAAM, due da parte di ciascun aereo. Due Tornado vengono abbattuti a circa 90 km dalla flotta, e gli altri due si allontanano, ma due missili falliscono ugualmente i bersagli. I due Tornado superstiti tuttavia, tornano in azione sfuggendo agli Harrier e attaccando da un'altra direzione, lanciando 4 missili, uno dei quali, un Kormoran, colpisce una corvetta Minerva.
L'altro quartetto invece, sfugge alla seconda coppia di Harrier e attacca le navi italiane lanciando 8 missili HARM e Kormoran 2; un Kormoran mette KO una Minerva, e un HARM danneggia una Lupo.
Poi arriva un altro quartetto di Tornado, che attacca le navi italiane da 20-30 km e lancia tutti i missili, anche qui cogliendo un successo, danneggiando una Maestrale con un HARM.
Il quinto quartetto (di 12, per un totale di 48 aerei disponibili con 96 missili), attacca anch'esso, ma uno degli aerei viene abbattuto da uno dei tre AMRAAM tirati dalla coppia di Harrier al ritorno dall'intercettazione dell'Atlantic, anche se erano praticamente alla massima distanza utile di tiro. Gli altri 3 attaccano ugualmente e colpiscono una Maestrale con un Kormoran e una Minerva con un HARM.
Il sesto quartetto attacca da un'altra direzione e lancia i suoi missili, ma non colpisce nulla.
Il settimo quartetto attacca invece scontrandosi con la quarta coppia di Harrier appena decollata. Uno dei Tornado viene abbattuto da uno dei due AMRAAM, ma i missili sono già in volo e colpiscono una Maestrale con un Kormoran, e un'altra con un HARM.
L'ottavo quartetto attacca ancora con una bordata di missili HARM e Kormoran, distruggendo una Minerva e danneggiando un Artigliere (con un HARM).
Il nono quartetto viene attaccato da una coppia di Harrier e due Tornado vengono abbattuti da 4 AMRAAM, e un altro ancora da un Sidewinder. L'ultimo scappa, ma non prima di lanciare i missili, anche se senza colpire.
Il decimo quartetto attacca a quel punto da un'altra direzione, distruggendo una Maestrale con un Kormoran, dopo che questa era già KO per via di un HARM poco prima lanciato; e poi abbattendo un AV-8B che stava cercando di attaccare un Tornado con i Sidewinder visto che aveva finito i missili.
L'undicesimo quartetto, infine, riesce a bucare lo schermo esterno e riesce a mettere KO un Audace grazie ad un HARM, mentre un altro HARM colpisce una Maestrale.
Il dodicesimo quartetto colpisce una Maestrale con un HARM e una Lupo con un Kormoran, mettendo totalmente KO quest'ultima. Gli Harrier vanno ad intercettare questa formazione, lanciando quattro AMRAAM e riuscendo ad abbattere due Tornado, mentre un altro era stato abbattuto da un Aspide di una fregata.
Alla fine, dopo questa prima ondata d'attacco, la MM aveva già subito perdite non indifferenti.
Sommando tutto, i Tornado avevano perso: 8 aerei a causa di esattamente 17 AMRAAM, a cui si aggiunge uno a causa di un Sidewinder e uno per un Aspide. Totale, 10 Tornado persi su 48. Il 90% dei Tornado persi lo è stato per i pochi Harrier, nonostante il potente armamento delle navi italiane. Ma la vera tragedia è che i missili disponibili si sono dimezzati e adesso ce ne sono solo 15-16 (?) disponibili, per i sette Harrier superstiti, il che significa che ci sono soltanto 2 missili per ciascuno, il che è già un notevole ridimensionamento delle possibilità difensive di questi aerei, essenzialmente batterie di missili volanti antiaerei.
E l'effetto? In tutto sono state colpite: 3 Minerva, 1 Lupo, 3 Maestrale KO, per un totale di ben 7 navi; e quanto a danni, 3 Maestrale, 2 Lupo, 1 Minerva e 1 Audace.
In totale sono quindi 7 navi messe fuori uso, ergo quasi il 25% delle 3 originali. Il che non è certo a discapito della perdita di 10 aerei, perché i Tornado, così facendo, avrebbero potuto perdere 45 aerei e restare in 9, ma eliminando totalmente le navi italiane! Il che è più economico che usare le navi di superficie, molto più vulnerabili.
Inoltre, quanto a missili, la formazione ha perso, di 140 OTOMAT, un totale di 20 missili, ergo un settimo. Non è molto, d'accordo, ma sono pur sempre 20 missili che non faranno altri danni, perché le navi che li portano sono distrutte o comunque malmesse a sufficienza da non poter più combattere.
Non solo, ma altre 7 navi sono danneggiate, il che significa in realtà ben 14 navi su 30, e se si considerano anche i missili di queste navi, con capacità di combattimento ridotte, si potrebbe considerare che si tratta di altri 36 missili, totalizzando 56 su 140 ergo il 40%. Mica male, direi.
Ma questa è solo la prima ondata, e già quasi metà della flotta italiana è stata colpita in qualche modo e circa un quarto è stato messo KO.
La seconda ondata è fatta da un numero ovviamente minore di aerei: 36, in 9 quartetti.
I sette Harrier, samurai o nani che siano, li aspettano, cercando di eliminarli o quanto meno di ostacolarli. Ancora hanno i missili AMRAAM, ma non è facile come lavoro. La flotta è danneggiata, e loro lo sanno, ma i missili adesso sono solo 2 per aereo, più le armi a corto raggio ovviamente, che però ben difficilmente saranno mai lanciate contro i veloci Tornado.
La prima coppia di AV-8B attacca il primo quartetto di Tornado, ma i 3 preziosi missili AMRAAM, tirati da circa 20 km di raggio, colpiscono solo un Tornado. Gli altri 3 fuggono via e lanciano i missili sulle navi italiane, riuscendo a colpire con un HARM uno dei De la Penne, e con un Kormoran una piccola Minerva.
Il secondo quartetto attacca ulteriormente, inseguito vanamente da un'altra coppia di Harrier, colpendo una Lupo con un Kormoran, forse era già danneggiata da missili in precedenza ma adesso è KO.
Il terzo quartetto riesce a colpire una Minerva con un HARM ma nient'altro.
Il quarto quartetto attacca ancora a vuoto, e subisce il lancio di due AMRAAM, ma i missili vengono evitati dalle pronte manovre evasive degli aerei prima ancora che dalle ECM (hanno cambiato rotta appena in tempo).
Il quinto quartetto colpisce con un Kormoran e un HARM un De la Penne, mettendolo KO, poi subisce una perdita da parte di un missile Standard e una da parte di un AMRAAM di un Harrier.
Il sesto quartetto attacca e colpisce una Lupo con un Kormoran. Inoltre, al ritorno protegge un Atlantic inseguito da un Harrier, abbattendo quest'ultimo.
Il settimo quartetto attacca le navi più all'interno e colpisce con un HARM il Veneto, e con un HARM una Lupo.
L'ottavo quartetto non colpisce niente, e perde un aereo a causa di un AMRAAM.
Il nono distrugge una Maestrale già danneggiata con un Kormoran, e colpisce anche un Artigliere con un altro Kormoran.
La seconda serie di attacchi, arrivata a circa 3-4 ore dalla prima, ha quindi causato altre distruzioni notevoli. I Tornado persi sono stati solo 3 Tornado con 7 AMRAAM, e un terzo da parte di uno Standard. La cosa si è risolta meglio, evidentemente.
In tutto le navi colpite sono state: i due De la Penne, uno KO e l'altro danneggiato, le Minerva subiscono una perdita e una nave danneggiata. Le Lupo/Artigliere subiscono 3 navi KO e una danneggiata. Le Maestrale hanno una nave KO, l'incrociatore Veneto è danneggiato.
Quindi in tutto sono stati messi KO: un caccia De la Penne; 3 Lupo/Artigliere, 1 Maestrale, 1 Minerva; le navi danneggiate sono 1 caccia De la Penne, il Veneto, una Minerva, una Lupo/Artigliere. Quindi la seconda ondata di attaccanti è riuscita a colpire KO 5 navi, e 4 danneggiate.
Ergo, la prima ondata ha colpito 7 navi e ne ha danneggiate altre 7, con 10 perdite. La seconda, invece, ha colpito KO 5 navi e 4 danneggiate, con 4 sole perdite.
E' chiaro che la carenza di AMRAAM ha causato parecchi problemi ai difensori, ma adesso si trovano anche peggio, restando in sei appena, e perdendo ben 24 missili (almeno) su probabilmente appena 32. Quindi prima erano 4 per aereo, poi ridotti a 2, poi ridotti adesso, a 1 per aereo. Gli Harrier hanno fatto fuori ben 12 aerei, di cui 11 con 24 AMRAAM, su un totale di 14 abbattuti.
Quindi sono 14 Tornado persi e quindi, vi sono 40 superstiti ancora (qualcuno forse danneggiato), contro però ben 12 navi KO che rappresentano il 40% del totale; e oltre a questo, fino ad altre 11 danneggiate (in realtà, alcune di quelle danneggiate sono state poi ulteriormente colpite).
In termini di missili, adesso si tratta di considerare KO complessivamente: 1 De la Penne, 4 Maestrale, 4 Lupo/Artigliere e altre 3 navi tipo Minerva che però non hanno missili. In tutto, queste navi hanno ben 56 missili a bordo, il 40% del totale, per non parlare delle altre navi (fino a 11, in realtà meno).
A questo punto, arriva l'attacco n.3, implacabile. Stavolta i 6 Harrier sono strutturati con un solo aereo per coppia armato di due AMRAAM. Non molto, effettivamente.
Le ondate d'attacco si susseguono fortemente, con un totale di 8 quartetti ancora in azione da direzioni e rotte diverse, ad alta velocità.
Gli Harrier fanno del loro meglio, ma gli sfugge il quartetto n.1, che distrugge una Maestrale con un Kormoran e danneggia un Audace con un HARM.
Il quartetto n.2 riesce a colpire ancora l'Audace con un Kormoran, e colpisce con un HARM anche il Garibaldi. Due Harrier attaccano e abbattono uno dei Tornado con i due AMRAAM disponibili.
Il quartetto n.3 attacca ancora le navi maggiori e stavolta colpisce il Garibaldi, centrandolo con un Kormoran, oltre ad un HARM che becca una Minerva che si trovava lì vicino.
Il quartetto n.4 attacca le navi maggiori, perde un aereo per un Aspide, e poi un altro per due AMRAAM, ma implacabilmente ha già lanciato i missili, centrando con due di essi il Veneto, entrambi Kormoran.
Il quartetto n.5 attacca il Garibaldi, già danneggiato da un HARM e da un Kormoran, e raddoppia il numero di missili a segno con altri due Kormoran, che di fatto lo riducono ad un rottame fumante.
Il quartetto n.6 attacca l'ultimo caccia pienamente operativo, l'Ardito, danneggiandolo con un HARM.
Il quartetto n.7 distrugge una Maestrale con un Kormoran e danneggia ancora un De la Penne con un HARM.
Il quartetto n.8 distrugge una Minerva con un Kormoran e una Lupo sempre con un Kormoran.
In tutto, l'azione n.3 ha visto 2 Tornado abbattuti da 4 AMRAAM (che a questo punto restano appena in 3!), e uno da un Aspide.
Non molto visti i danni: navi KO, Veneto, Garibaldi, 1 Audace, 2 Maestrale, 1 Lupo, 1 Minerva. Totale 7 navi (e 36 OTOMAT).
Le navi danneggiate: 1 Audace, 1 De la Penne. Totale 2 navi.
A quel punto, sarebbero tutte distrutte se tutto si sommasse, perché sarebbero ben 19 navi distrutte o KO, e 13 danneggiate su un totale di 30. Ovviamente molte navi sono state colpite più volte, per questo c'é questa discrasia. Capisc'ammé.
In pratica, però, le navi KO sono sicuramente: gli incrociatori Garibaldi, Veneto, 1 De la Penne, 1 Audace, 6 Maestrale, 5 Lupo, 4 Minerva. In tutto fanno ben 94 missili OTOMAT su 140 disponibili, quindi in pratica adesso esiste solo un terzo di missili di quelli originariamente disponibili, e questo contro 15 navi maggiori e 36 motomissilistiche tedesche, anche se ci volessero 2 missili per ciascuna non sarebbero mai abbastanza. E solo 11 navi italiane sono a galla, di cui sicuramente la quasi totalità danneggiata.
In pratica, delle 11 superstiti ci sono 4 corvette Minerva più o meno danneggiate, ma inoffensive; e per il resto, 2 caccia e 5 fregate missilistiche. Peggio che mai, molte di queste navi sono in realtà danneggiate da uno o più missili, in particolare entrambi i cacciatorpediniere lo sono, e così dovrebbe essere anche per 3 delle 5 fregate, e per almeno 2 Minerva.
Praticamente è una flotta fantasma, ridotta da 30 a 11 navi, di cui ben 7 danneggiate più o meno seriamente.
L'attacco n.4 è fatto poco dopo da 24 aerei.
I vari quartetti devono eliminare sopratutto le Lupo/Artigliere e i caccia. Non hanno difficoltà particolari, anche perché gli Harrier sono fuori servizio, e così i sistemi di difesa aerea. Al dunque, il quartetto n.1 colpisce già una Lupo, il N.2 colpisce una Maestrale e l'ultimo De la Penne, il n.3 becca un'altra Lupo/Artigliere e pure una Minerva.
Il n.4 colpisce l'ultima Maestrale e il n.5 distrugge un'altra Lupo/Artigliere, il n.6 elimina infine una Minerva e una Lupo.
In tutto, senza nemmeno una perdita, i Tornado -stavolta attaccando sopratutto con i Kormoran, lasciando perdere i missili HARM che vari quartetti non hanno portato- hanno eliminato 9 navi su 11, lasciando ancora operative soltanto due Minerva!!! Il risultato è il 100% di eliminazione dei missili italiani, il che evita ogni problema alla flotta di superficie.
Dal canto loro, i Tornado hanno pagato il tutto con un totale di 48+36+32+24 sortite, pari a 140 sortite totali e ben 280 missili, quasi tutti effettivamente lanciati. Di questi, leggermente più della metà sono Kormoran, quasi sempre del tipo Kormoran 2 di cui praticamente sono stati lanciati tutti gli esemplari disponibili (probabilmente almeno 120 o più, su di un totale di almeno 150-170 missili antinave).
Le perdite per i Tornado sono state, in tutto: 10 aerei su 48 per la prima ondata; 4 su 36 per la seconda; 3 su 32 per la terza; e 0 su 24 per la quarta, quando non casualmente gli Harrier non erano più operativi e comunque, praticamente non avrebbero avuto altri AMRAAM.
In tutto, quindi su 140 sortite i Tornado hanno subito 17 perdite, ma ancora ne restano 37 esemplari (sebbene alcuni siano quasi certamente danneggiati) e ciò, a parte il consumo di missili elevatissimo, comporta ancora i 2/3 del totale teoricamente operativo (anche se fossero soltanto diciamo 48 esemplari efficienti, anche se ci fossero diciamo 5 aerei danneggiati, sarebbero ancora fino a circa 26 velivoli disponibili, che è comunque una forza d'urto enorme). Probabilmente i missili antinave disponibili sono ancora tra 100 e 200 Kormoran, più 250-300 HARM antiradar. Il che significa che questi Tornado sarebbero ancora capaci di infliggere perdite elevate a chiunque, essendo per esempio molto più temibili dell'intera aviazione argentina del 1982, e tutto questo senza che la flotta di superficie tedesca abbia avuto un graffio.
Questo dà l'idea dell'importanza dell'aviazione imbarcata e della necessità di operare entro il raggio d'azione dei propri velivoli difensivi/offensivi, ma pur sempre essenziali per la sopravvivenza delle navi da guerra.
La prima ondata di aerei Tornado (4 aerei, due con 2 HARM e due con 2 Kormoran) attacca la flotta su segnalazione di uno degli Atlantic, mentre la coppia di Harrier attacca un altro Atlantic cercando di raggiungerlo.
Due coppie di Harrier sono state lanciate in aria per salvare la situazione, data la probabilee imminenza dell'attacco. Un'altra coppia è ancora a bordo pronta al decollo se necessario.
Mentre la coppia di Harrier di CAP torna dopo avere mollato l'Atlantic, dato che l'attacco è già iniziato e ce ne sono almeno altri 3 in giro che osservano la flotta, altri due Harrier arrivano a portata di tiro contro i 4 Tornado, appena avvistati. Li attaccano con 4 missili AMRAAM, due da parte di ciascun aereo. Due Tornado vengono abbattuti a circa 90 km dalla flotta, e gli altri due si allontanano, ma due missili falliscono ugualmente i bersagli. I due Tornado superstiti tuttavia, tornano in azione sfuggendo agli Harrier e attaccando da un'altra direzione, lanciando 4 missili, uno dei quali, un Kormoran, colpisce una corvetta Minerva.
L'altro quartetto invece, sfugge alla seconda coppia di Harrier e attacca le navi italiane lanciando 8 missili HARM e Kormoran 2; un Kormoran mette KO una Minerva, e un HARM danneggia una Lupo.
Poi arriva un altro quartetto di Tornado, che attacca le navi italiane da 20-30 km e lancia tutti i missili, anche qui cogliendo un successo, danneggiando una Maestrale con un HARM.
Il quinto quartetto (di 12, per un totale di 48 aerei disponibili con 96 missili), attacca anch'esso, ma uno degli aerei viene abbattuto da uno dei tre AMRAAM tirati dalla coppia di Harrier al ritorno dall'intercettazione dell'Atlantic, anche se erano praticamente alla massima distanza utile di tiro. Gli altri 3 attaccano ugualmente e colpiscono una Maestrale con un Kormoran e una Minerva con un HARM.
Il sesto quartetto attacca da un'altra direzione e lancia i suoi missili, ma non colpisce nulla.
Il settimo quartetto attacca invece scontrandosi con la quarta coppia di Harrier appena decollata. Uno dei Tornado viene abbattuto da uno dei due AMRAAM, ma i missili sono già in volo e colpiscono una Maestrale con un Kormoran, e un'altra con un HARM.
L'ottavo quartetto attacca ancora con una bordata di missili HARM e Kormoran, distruggendo una Minerva e danneggiando un Artigliere (con un HARM).
Il nono quartetto viene attaccato da una coppia di Harrier e due Tornado vengono abbattuti da 4 AMRAAM, e un altro ancora da un Sidewinder. L'ultimo scappa, ma non prima di lanciare i missili, anche se senza colpire.
Il decimo quartetto attacca a quel punto da un'altra direzione, distruggendo una Maestrale con un Kormoran, dopo che questa era già KO per via di un HARM poco prima lanciato; e poi abbattendo un AV-8B che stava cercando di attaccare un Tornado con i Sidewinder visto che aveva finito i missili.
L'undicesimo quartetto, infine, riesce a bucare lo schermo esterno e riesce a mettere KO un Audace grazie ad un HARM, mentre un altro HARM colpisce una Maestrale.
Il dodicesimo quartetto colpisce una Maestrale con un HARM e una Lupo con un Kormoran, mettendo totalmente KO quest'ultima. Gli Harrier vanno ad intercettare questa formazione, lanciando quattro AMRAAM e riuscendo ad abbattere due Tornado, mentre un altro era stato abbattuto da un Aspide di una fregata.
Alla fine, dopo questa prima ondata d'attacco, la MM aveva già subito perdite non indifferenti.
Sommando tutto, i Tornado avevano perso: 8 aerei a causa di esattamente 17 AMRAAM, a cui si aggiunge uno a causa di un Sidewinder e uno per un Aspide. Totale, 10 Tornado persi su 48. Il 90% dei Tornado persi lo è stato per i pochi Harrier, nonostante il potente armamento delle navi italiane. Ma la vera tragedia è che i missili disponibili si sono dimezzati e adesso ce ne sono solo 15-16 (?) disponibili, per i sette Harrier superstiti, il che significa che ci sono soltanto 2 missili per ciascuno, il che è già un notevole ridimensionamento delle possibilità difensive di questi aerei, essenzialmente batterie di missili volanti antiaerei.
E l'effetto? In tutto sono state colpite: 3 Minerva, 1 Lupo, 3 Maestrale KO, per un totale di ben 7 navi; e quanto a danni, 3 Maestrale, 2 Lupo, 1 Minerva e 1 Audace.
In totale sono quindi 7 navi messe fuori uso, ergo quasi il 25% delle 3 originali. Il che non è certo a discapito della perdita di 10 aerei, perché i Tornado, così facendo, avrebbero potuto perdere 45 aerei e restare in 9, ma eliminando totalmente le navi italiane! Il che è più economico che usare le navi di superficie, molto più vulnerabili.
Inoltre, quanto a missili, la formazione ha perso, di 140 OTOMAT, un totale di 20 missili, ergo un settimo. Non è molto, d'accordo, ma sono pur sempre 20 missili che non faranno altri danni, perché le navi che li portano sono distrutte o comunque malmesse a sufficienza da non poter più combattere.
Non solo, ma altre 7 navi sono danneggiate, il che significa in realtà ben 14 navi su 30, e se si considerano anche i missili di queste navi, con capacità di combattimento ridotte, si potrebbe considerare che si tratta di altri 36 missili, totalizzando 56 su 140 ergo il 40%. Mica male, direi.
Ma questa è solo la prima ondata, e già quasi metà della flotta italiana è stata colpita in qualche modo e circa un quarto è stato messo KO.
La seconda ondata è fatta da un numero ovviamente minore di aerei: 36, in 9 quartetti.
I sette Harrier, samurai o nani che siano, li aspettano, cercando di eliminarli o quanto meno di ostacolarli. Ancora hanno i missili AMRAAM, ma non è facile come lavoro. La flotta è danneggiata, e loro lo sanno, ma i missili adesso sono solo 2 per aereo, più le armi a corto raggio ovviamente, che però ben difficilmente saranno mai lanciate contro i veloci Tornado.
La prima coppia di AV-8B attacca il primo quartetto di Tornado, ma i 3 preziosi missili AMRAAM, tirati da circa 20 km di raggio, colpiscono solo un Tornado. Gli altri 3 fuggono via e lanciano i missili sulle navi italiane, riuscendo a colpire con un HARM uno dei De la Penne, e con un Kormoran una piccola Minerva.
Il secondo quartetto attacca ulteriormente, inseguito vanamente da un'altra coppia di Harrier, colpendo una Lupo con un Kormoran, forse era già danneggiata da missili in precedenza ma adesso è KO.
Il terzo quartetto riesce a colpire una Minerva con un HARM ma nient'altro.
Il quarto quartetto attacca ancora a vuoto, e subisce il lancio di due AMRAAM, ma i missili vengono evitati dalle pronte manovre evasive degli aerei prima ancora che dalle ECM (hanno cambiato rotta appena in tempo).
Il quinto quartetto colpisce con un Kormoran e un HARM un De la Penne, mettendolo KO, poi subisce una perdita da parte di un missile Standard e una da parte di un AMRAAM di un Harrier.
Il sesto quartetto attacca e colpisce una Lupo con un Kormoran. Inoltre, al ritorno protegge un Atlantic inseguito da un Harrier, abbattendo quest'ultimo.
Il settimo quartetto attacca le navi più all'interno e colpisce con un HARM il Veneto, e con un HARM una Lupo.
L'ottavo quartetto non colpisce niente, e perde un aereo a causa di un AMRAAM.
Il nono distrugge una Maestrale già danneggiata con un Kormoran, e colpisce anche un Artigliere con un altro Kormoran.
La seconda serie di attacchi, arrivata a circa 3-4 ore dalla prima, ha quindi causato altre distruzioni notevoli. I Tornado persi sono stati solo 3 Tornado con 7 AMRAAM, e un terzo da parte di uno Standard. La cosa si è risolta meglio, evidentemente.
In tutto le navi colpite sono state: i due De la Penne, uno KO e l'altro danneggiato, le Minerva subiscono una perdita e una nave danneggiata. Le Lupo/Artigliere subiscono 3 navi KO e una danneggiata. Le Maestrale hanno una nave KO, l'incrociatore Veneto è danneggiato.
Quindi in tutto sono stati messi KO: un caccia De la Penne; 3 Lupo/Artigliere, 1 Maestrale, 1 Minerva; le navi danneggiate sono 1 caccia De la Penne, il Veneto, una Minerva, una Lupo/Artigliere. Quindi la seconda ondata di attaccanti è riuscita a colpire KO 5 navi, e 4 danneggiate.
Ergo, la prima ondata ha colpito 7 navi e ne ha danneggiate altre 7, con 10 perdite. La seconda, invece, ha colpito KO 5 navi e 4 danneggiate, con 4 sole perdite.
E' chiaro che la carenza di AMRAAM ha causato parecchi problemi ai difensori, ma adesso si trovano anche peggio, restando in sei appena, e perdendo ben 24 missili (almeno) su probabilmente appena 32. Quindi prima erano 4 per aereo, poi ridotti a 2, poi ridotti adesso, a 1 per aereo. Gli Harrier hanno fatto fuori ben 12 aerei, di cui 11 con 24 AMRAAM, su un totale di 14 abbattuti.
Quindi sono 14 Tornado persi e quindi, vi sono 40 superstiti ancora (qualcuno forse danneggiato), contro però ben 12 navi KO che rappresentano il 40% del totale; e oltre a questo, fino ad altre 11 danneggiate (in realtà, alcune di quelle danneggiate sono state poi ulteriormente colpite).
In termini di missili, adesso si tratta di considerare KO complessivamente: 1 De la Penne, 4 Maestrale, 4 Lupo/Artigliere e altre 3 navi tipo Minerva che però non hanno missili. In tutto, queste navi hanno ben 56 missili a bordo, il 40% del totale, per non parlare delle altre navi (fino a 11, in realtà meno).
A questo punto, arriva l'attacco n.3, implacabile. Stavolta i 6 Harrier sono strutturati con un solo aereo per coppia armato di due AMRAAM. Non molto, effettivamente.
Le ondate d'attacco si susseguono fortemente, con un totale di 8 quartetti ancora in azione da direzioni e rotte diverse, ad alta velocità.
Gli Harrier fanno del loro meglio, ma gli sfugge il quartetto n.1, che distrugge una Maestrale con un Kormoran e danneggia un Audace con un HARM.
Il quartetto n.2 riesce a colpire ancora l'Audace con un Kormoran, e colpisce con un HARM anche il Garibaldi. Due Harrier attaccano e abbattono uno dei Tornado con i due AMRAAM disponibili.
Il quartetto n.3 attacca ancora le navi maggiori e stavolta colpisce il Garibaldi, centrandolo con un Kormoran, oltre ad un HARM che becca una Minerva che si trovava lì vicino.
Il quartetto n.4 attacca le navi maggiori, perde un aereo per un Aspide, e poi un altro per due AMRAAM, ma implacabilmente ha già lanciato i missili, centrando con due di essi il Veneto, entrambi Kormoran.
Il quartetto n.5 attacca il Garibaldi, già danneggiato da un HARM e da un Kormoran, e raddoppia il numero di missili a segno con altri due Kormoran, che di fatto lo riducono ad un rottame fumante.
Il quartetto n.6 attacca l'ultimo caccia pienamente operativo, l'Ardito, danneggiandolo con un HARM.
Il quartetto n.7 distrugge una Maestrale con un Kormoran e danneggia ancora un De la Penne con un HARM.
Il quartetto n.8 distrugge una Minerva con un Kormoran e una Lupo sempre con un Kormoran.
In tutto, l'azione n.3 ha visto 2 Tornado abbattuti da 4 AMRAAM (che a questo punto restano appena in 3!), e uno da un Aspide.
Non molto visti i danni: navi KO, Veneto, Garibaldi, 1 Audace, 2 Maestrale, 1 Lupo, 1 Minerva. Totale 7 navi (e 36 OTOMAT).
Le navi danneggiate: 1 Audace, 1 De la Penne. Totale 2 navi.
A quel punto, sarebbero tutte distrutte se tutto si sommasse, perché sarebbero ben 19 navi distrutte o KO, e 13 danneggiate su un totale di 30. Ovviamente molte navi sono state colpite più volte, per questo c'é questa discrasia. Capisc'ammé.
In pratica, però, le navi KO sono sicuramente: gli incrociatori Garibaldi, Veneto, 1 De la Penne, 1 Audace, 6 Maestrale, 5 Lupo, 4 Minerva. In tutto fanno ben 94 missili OTOMAT su 140 disponibili, quindi in pratica adesso esiste solo un terzo di missili di quelli originariamente disponibili, e questo contro 15 navi maggiori e 36 motomissilistiche tedesche, anche se ci volessero 2 missili per ciascuna non sarebbero mai abbastanza. E solo 11 navi italiane sono a galla, di cui sicuramente la quasi totalità danneggiata.
In pratica, delle 11 superstiti ci sono 4 corvette Minerva più o meno danneggiate, ma inoffensive; e per il resto, 2 caccia e 5 fregate missilistiche. Peggio che mai, molte di queste navi sono in realtà danneggiate da uno o più missili, in particolare entrambi i cacciatorpediniere lo sono, e così dovrebbe essere anche per 3 delle 5 fregate, e per almeno 2 Minerva.
Praticamente è una flotta fantasma, ridotta da 30 a 11 navi, di cui ben 7 danneggiate più o meno seriamente.
L'attacco n.4 è fatto poco dopo da 24 aerei.
I vari quartetti devono eliminare sopratutto le Lupo/Artigliere e i caccia. Non hanno difficoltà particolari, anche perché gli Harrier sono fuori servizio, e così i sistemi di difesa aerea. Al dunque, il quartetto n.1 colpisce già una Lupo, il N.2 colpisce una Maestrale e l'ultimo De la Penne, il n.3 becca un'altra Lupo/Artigliere e pure una Minerva.
Il n.4 colpisce l'ultima Maestrale e il n.5 distrugge un'altra Lupo/Artigliere, il n.6 elimina infine una Minerva e una Lupo.
In tutto, senza nemmeno una perdita, i Tornado -stavolta attaccando sopratutto con i Kormoran, lasciando perdere i missili HARM che vari quartetti non hanno portato- hanno eliminato 9 navi su 11, lasciando ancora operative soltanto due Minerva!!! Il risultato è il 100% di eliminazione dei missili italiani, il che evita ogni problema alla flotta di superficie.
Dal canto loro, i Tornado hanno pagato il tutto con un totale di 48+36+32+24 sortite, pari a 140 sortite totali e ben 280 missili, quasi tutti effettivamente lanciati. Di questi, leggermente più della metà sono Kormoran, quasi sempre del tipo Kormoran 2 di cui praticamente sono stati lanciati tutti gli esemplari disponibili (probabilmente almeno 120 o più, su di un totale di almeno 150-170 missili antinave).
Le perdite per i Tornado sono state, in tutto: 10 aerei su 48 per la prima ondata; 4 su 36 per la seconda; 3 su 32 per la terza; e 0 su 24 per la quarta, quando non casualmente gli Harrier non erano più operativi e comunque, praticamente non avrebbero avuto altri AMRAAM.
In tutto, quindi su 140 sortite i Tornado hanno subito 17 perdite, ma ancora ne restano 37 esemplari (sebbene alcuni siano quasi certamente danneggiati) e ciò, a parte il consumo di missili elevatissimo, comporta ancora i 2/3 del totale teoricamente operativo (anche se fossero soltanto diciamo 48 esemplari efficienti, anche se ci fossero diciamo 5 aerei danneggiati, sarebbero ancora fino a circa 26 velivoli disponibili, che è comunque una forza d'urto enorme). Probabilmente i missili antinave disponibili sono ancora tra 100 e 200 Kormoran, più 250-300 HARM antiradar. Il che significa che questi Tornado sarebbero ancora capaci di infliggere perdite elevate a chiunque, essendo per esempio molto più temibili dell'intera aviazione argentina del 1982, e tutto questo senza che la flotta di superficie tedesca abbia avuto un graffio.
Questo dà l'idea dell'importanza dell'aviazione imbarcata e della necessità di operare entro il raggio d'azione dei propri velivoli difensivi/offensivi, ma pur sempre essenziali per la sopravvivenza delle navi da guerra.