Grande diario della Regia Aeronautica (vittorie e sopratutto, perdite)
22-8-17 - 27/28-8-17 - 30-7-18- 7-8-18
Ho deciso che sarebbe interessante mettere assieme tutti i casi in cui la Regia Aeronautica (e in seguito anche le aviazioni post-armistiziali, hanno lanciato le loro missioni e hanno avuto le loro perdite, per valutare meglio il livello di logorio, nonché -secondariamente- di successo- che hanno ottenuto, allo scopo di stimare il loro 'logorio' durante il periodo della guerra, specialmente focalizzandoci sui tipi più moderni e in produzione, dei suoi aerei di prima linea.
1940
I primi Saetta che comparvero in un’unità operativa erano i circa 30 che andarono al 4° Stormo, per la precisione al suo 10° Gruppo, nell’agosto del ’39; ma i piloti preferirono i CR.42 e i C.200 vennero dati allora al 6° Gruppo del 1° Stormo, e che al giugno del '40 era basato a Catania. Quest’unità, a differenza dell’altra, aveva molto apprezzato l’avvento dei nuovi aerei. Inoltre c'erano il 152° Gruppo ad Airasca, sempre del 1° Stormo, e il 153° di Vergiate, del 54° Stormo. La guerra si approssimava anche ai confini nazionali e all’inizio del ’40 si stava cercando di adeguare lo strumento militare, inclusa l’aviazione. Teoricamente erano quindi circa 108 aerei, e la disponibilità complessiva era indicata in 144-156 unità.
All’inizio di marzo 1940, uno degli aerei del 1° Stormo era in volo a 2.000 metri, quando precipitò all’improvviso, portandosi dietro il ten. Tinti.
L’11 aprile successe lo stesso ad un altro aereo del 1° Stormo, tanto che Pricolo ordinò la messa a terra dell’intera linea di volo.
La soluzione venne trovata di lì a poco, ma intanto il C.200 non era partito al meglio delle sue capacità e la sua operatività non fu elevata per diversi mesi, dando tempo alla RAF di mandare un pò di Hurricane in Mediterraneo.
Gli incidenti non mancarono comunque: Ruspoli, per esempio, sfasciò l'aereo contro un hangar.
Il 22 luglio 1941, invece, Ferrulli cadde in vite con un Macchi 200, ma si salvò.
Ad ogni buon conto, il Macchi 200 iniziò con il 6° Gruppo CT a scortare i bombardieri su Malta.
Sul fronte occidentale c'erano 2 stormi di CR.42 con circa 125-140 aerei.
Il 10 giugno 1940, c'erano in Libia circa 40 CR.32 Freccia tipo quater (tropicalizzati con radiatore ingrandito e prestazioni a bassa quota migliorate). Molti erano nell'8o Gruppo su 3 squadriglie (92, 93 e 94a) con 25 unità sull'aeroporto Tobruk T2, presto aiutati (dal 12 giugno) con il 10° gruppo su 27 CR.42, seguiti da altri 6 il 17 giugno.
Ma i principali biplani da caccia erano 55 CR.42 del 4° Stormo a Benina con il 9° e 10° gruppo, appoggiati da altri del 13° gruppo/2° Stormo a Castel Benito. In tutto, considerando anche le riserve, vi sono fonti che parlano di ben 127 CR.42 presenti in AS. Erano una forza imponente rispetto alla RAF!
Gli inglesi, in Egitto, avevano soltanto quattro squadroni di Gladiator (No. 33, 80, 94 e 112) più qualche vecchio Gauntlet (l'antenato diretto) e un singolo Hurricane in valutazione per climi tropicali. Solo entro la fine di agosto giunsero altri due squadroni, i No.73 e 274, con gli Hurricane Mk I.
I Gladiator si dimostrarono spesso avversari micidiali, specialmente in agilità orizzontale a bassa quota, dove erano anche più veloci. Per molti versi, erano nemici più coriacei degli Hurricane. Tuttavia, la prima vittoria confermata su questi ultimi avverrà, per i CR.42 nordafricani, soltanto il 31 ottobre, in una grande battaglia aerea.
Inizialmente nell'AOI c'erano solo 36 Falco, con 3 squadriglie: 412 e 414a a Gura e Massaua, la 413a ad Assab. Altri 51 giunsero con gli SM.82. Essendo inizialmente ben poca l'aviazione nemica, questi velivoli dominarono e Visintin ottenne almeno 15 vittorie, Baron 12, più altri assi come Veronese e Soffritti (8 successi).
Sicilia. Inizialmente presenti gli S.79 degli stormi 11° (33° e 34° Gr), con 33 aerei; 34° Stormo (52° e 53° Gr), con 31 S.79; 41° stormo (60° gruppo e parte del 59°) con 18 S.79, tutti parte della 3a Divisione Aerea. IN aggiunta, dalla 11a brigata aerea arrivavano anche il 30° Stormo (87° e 90° Gr) con 30 S.79, e il 36° Stormo (108 e 109° Gr), con 32 S.79.
In tutto c'erano ben 144 S.79 ripartiti in 5 stormi con 9 gruppi BT, ciascuno dei quali con circa 15 aerei l'uno (in 2 squadriglie). Una tale armata aerea avrebbe dovuto distruggere fino alle fondamenta la presenza inglese su Malta, difesa all'epoca da soltanto 3 Gloster Gladiator e qualche batteria a.a. Ad ogni modo la 11a Brigata Aerea (Nibbio) fu impegnata principalmente contro la Tunisia durante la prima fase del periodo bellico.
11 giugno, Malta: la prima massiccia incursione avviene infatti proprio contro Malta, mettendo insieme 35 S.79 di tre stormi e scortati dai Macchi 200 del 6° Gruppo. Si abbassano fino a 500 metri e bombardano porti, idroscali e aeroporti. flak scarsa, un Gladiator riesce a danneggiare leggermente un S.79. Altra missione il pomeriggio, e diversi aerei vengono danneggiati dalla flak inglese.
Per tutto il mese di giugno squadriglie fino a 10 aerei attaccano di giorno, e talvolta di notte, la base inglese.
11 giugno:Tubruk ASI; i CR.32 della 94a, in volo all'alba, intercettano diversi Blenheim all'attacco dell'aeroporto, rivendicandone 2 abbattuti. In tutto spararano ben 3.770 colpi. Il pomeriggio viene abbattuto dalla 94a un altro Blenheim. I risultati sembrano attendibili: dei 26 Blenheim inviati prontamente in azione, ben 4 andarono distrutti, uno per un guasto, altri 3 per azione nemica, ma spesso venne riportato essere dovuto alla contraerea. In tutto pare che i Blenheim persi o almeno dannegiati siano stati 7 (fermo restando la perdita totale di 4 di essi). I risultati, però non sono stati tutti da una parte sola: grazie ad una gran quantità di ordigni leggeri portati (416 da 18 kg; 524 da 9 kg e addirittura 2080 da 1,8 kg! se è vero che erano stati soltanto 26 velivoli, avremmo qualcosa come circa 110 bombe per circa 620 kg x ogni singolo bombardiere 'leggero', evidentemente caricato 'a tappo') distrutto al suolo un SM.79 del 44° Gruppo, altri 4 SM.79 danneggiati; danneggiati anche 5 Ro.37, 6 SM.81 e 2 Ca.309. Non è chiaro se questi velivoli siano stati tutti riparati, ma rappresentano pur sempre forze consistenti: ben 18 velivoli, di cui 11 bombardieri trimotori, un colpo duro per l'aviazione italiana in Libia.
-Risultati totali: 4 Blenheim persi e altri danneggiati, vs 1 SM.79 e altri 17 velivoli (10 trimotori) danneggiati.
11 giugno, Malta: tre Gloster (da poco arrivati sull'isola ed ex Sea Gladiator passati alla RAF), affrontano 9 Bombardieri S.79; il pomeriggio un altro S.79 viene danneggiato mentre è in ricognizione e la sera segue un C.200 danneggiato.
13 giugno; un S.79 dell'11 Stormo BT è attaccato e gravemente danneggiato da un Gladiator. Anche il 16 viene danneggiato un S.79. 21 giugno: mentre due Gladiator si scasssano all'atterraggio coi quali verrà ricostruito un nuovo aereo, atterra il primo Hurricane 'stabile' dell'Isola (P2614).
11 o 12 giugno, Keren: la 412a attacca nove Wellesley del No.47 Sqn con un bombardiere costretto ad atterrare.
12 giugno, Karouba (Tunisia): attacchi aerei italiani distruggono al suolo 3 vecchi idrovolanti Loire 70.
13 giugno, Francia: il 53° Stormo manda oltre 20 caccia del 150° gruppo ad attaccare la base di Hyères, mentre i gruppi 151o e 23° attaccano Fayence, in genere con tre passagi di mitragliamento, e nell'azione rivendicano la distruzione di diversi aerei al suolo. Di sicuro, un V-156 va perduto, sorpreso all'atterraggio dal CR.42 di Dino Carta del 151o gruppo (equipaggio KIA). C'é confusione anche sulle basi, non si capisce, a seconda delle fonti, se il 151° attaccò Fayence o Hyères, chiaramente il 150° avrà fatto l'opposto a quel punto, a meno che tutti loro abbiano attaccato il medesimo aeroporto. 7-8-18
A quel punto, altri 23 CR.42 del 23° Gruppo (3o stormo) scortano i BR.20 su Tolone e mitragliano aerei a terra (Gorrini diceva che in realtà erano aerei finti, che non si incendiarono malgrado le munizioni incendiarie che gli spararono contro, e che facevano esplodere i barili di benzina quando venivano provate su di essi).
Sempre in questo giorno, i BR.20 di due gruppi vanno all'attacco di tre aeroporti francesi, scortati da CR.42. Ma la caccia francese, inizialmente assente, fa in tempo a decollare per contrastare gli ultimi bombardieri italiani, in particolare quelli del 43o gruppo(13o stormo). Il caso vuole che essi si siano attardati di circa 10 minuti per evitare un temporale, e tanto è bastato perché i CR.42 abbiano dovuto far rientro causa autonomia insufficiente. A quel punto arrivano 3 D.520 capitanati dall'asso Le Gloan, che trovano esattamente tre BR.20 rimasti indietro anche rispetto alla loro formazione. Il risultato è che uno di essi viene abbattuto e l'equipaggio quasi totalmente ucciso o linciato dai francesi; un altro BR.20 è colpito da Le Gloan, ma riesce ad arrivare oltreconfine, salvo però dover ammarare prima di raggiungere la costa, vicino Sanremo. L'ultimo è colpito duramente, con il primo pilota ucciso, ma pur l'equipaggio ferito, riesce ad atterrare. Questo è il primo vero combattimento dei bombardier iitaliani e i D.520 dimostrano immediatamente che questi bimotori, praticamente invulnerabili fino all'anno scorso in Spagna, adesso sono bersagli da tiro a segno con alte probabilità di essere abbattuti persino da parte di un numero di caccia molto ridotto, come in questo caso: 3 caccia contro 3 bombardieri = 2 bombardieri abbattuti e 1 gravemente danneggiato. La scena si ripeterà di lì a due giorni.
14 giugno(?), Massaua: uno dei due Wellesley del 14 Sqn viene abbattuto da Visintini (412q)
14 giugno: nord Africa (Ridotta Capuzzo). Battaglia tra 6 CR.32 in scorta a 3 Ca.310, contro 3 Gladiator.
-Rivendicazioni italiane per 2-3 Gloster; in realtà è un successo inglese, abbattuti un CR.32 (Azzarone) e un Ca.310.
Un Gladiator, nella stessa zona, è inseguito e abbattuto forse proprio da Lucchini (già esperto cacciatore in Spagna, con diversi successi), in testa a tre CR.42 che stringono l'inglese da tutte le parti mentre si avvicinano.
15 giugno, Francia: su Tolone e dintorni viene programmata un'azione per distruggere la caccia francese a terra. Gli aeroporti bersaglio sono Le Cannet (con il GC III/6 che da circa 12 giorni si riequipaggiava con i D.520, circa 13 presenti), e Cuers Pierrefu con l'AC.3 dell'Aéronavale e i suoi 11 Bloch 151 e i bombardieri V-156.
Contro Le Cannet il 23° manda ben 25 CR.42 attorno alle 13.00 apparsi sull'aeroporto, rivendicando parecchi aerei: ben 15 'Curtiss' e 4 bombardieri; in effetti, alcuni velivoli vanno persi, per esempio almeno 3 D.520 finiscono in fiamme.
Ma i D.520 sono anche in aria, almeno tre esemplari capeggiati dall'asso Le Gloan, che abbatte il CR.42 di Filippi.
Il 150° Gruppo attacca Cuers con altri 27 CR.42. Gli aerei che mitragliano distruggono almeno 6 V-156 (rivendicano comunque 'solo' 15 aerei). Uno dei CR.42 (Caselli) viene perso per un guasto alla manetta, costretto ad atterrare e catturato (in seguito verrà restituito all'Italia), un altro viene abbattuto (Colombo) da un Bloch 151 (che sebbene duramente danneggiato, riesce a salvarsi), altri due almeno danneggiati. Sorprendono le due sezioni di Bloch 151 in decollo, danneggiano uno di essi (subendo una perdita perché il CR compare davanti al muso dell'aereo francese), e poi abbattono un Bloch e fanno crashare altri due della seconda sezione. Bisogna ricordare che per quanto molto robusto, il Bloch 151 è forse il più scarso tra i caccia francesi 'moderni', con scarsa maneggevolezza e prestazioni di poco superiori a quelle dei biplani. Non potevano sfuggire facilmente all'orda dei CR.42 che tra l'altro, per essere biplani erano molto veloci, al contrario dei Bloch.
Infine arriva il 18° Gruppo con altri 15 CR.42, le cui mitragliatrici hanno problemi di affidabilità causa gelo. A 5.500 metri viene attaccato da due soli D.520. I caccia italiani rivendicano 3 vittorie, ma hanno 2 perdite, probabilmente una da parte di Le Gloan e una del suo collega, anche se entrambe vengono assegnate all'asso. Quel giorno, a Le Gloan vengono attribuite 4 vittorie complessive, inclusa quella contro un BR.20 della 172a sq (ricognizione strategica) che viene incontrato e abbattuto per ultimo. In effetti, Le Gloan ottiene un abbattimento iniziale di un CR.42 di quelli che attaccano il suo stesso aeroporto, poi sorprende quelli a 5.500 m del 18° e ne abbatte un altro, e infine scarica le ultime munizioni abbattendo il BR.20 in mare.
-risultati: i francesi perdono almeno 6 V-156 e 3 D-520 al suolo, nonché 3 Bloch 151 in azione; gli italiani perdono i CR.42 MM.4361, 5579, 5590, 4449 e 4366 e due piloti (il 5579 è l'aereo poi restituito dai francesi); nonché il BR.20 MM.21873. Altri 4 CR sono RD (danneggiati da riparare in ditta per l'estensione; uno ha un buco di 1 mq).
Sebbene le perdite siano a favore degli italiani, il fatto che pochissimi D.520 siano stati in grado di abbattere con facilità gli aerei Fiat, rende la R.A. molto più prudente nonostante l'aviazione francese sia oramai alle corde (per via dei tedeschi 'alle porte'). Il disastro operativo è evitato solo perché oramai la Francia è letteralmente 'a terra' per via dell'offensiva nazista e il GC III/6 non completerà mai -almeno durante il conflitto- il riequipaggiamento con i potenti ma scorbutici D.520, tanto meno potrà usarli con successo contro l'aviazione italiana.
Risultati effettivi: gli italiani come al solito esagerano di molto, rivendicando non meno di 34 aerei a terra e almeno 2 (più probabilmente i Bloch) in aria, mentre ottengono di sicuro solo 9 velivoli distrutti al suolo e 3 in aria, più un certo numero di altri aerei probabilmente distrutti o danneggiati ma dei quali non v'é conferma.
19 giugno: vicino Sollum, Libia. Si accende una battaglia tra CR.42: 9 CR.42 del 10° gruppo/4o Stormo (in scorta ad aerei d'assalto) e 4 Gladiator e un Hurricane (altri due aerei, tipo Blenheim IF, pare siano arrivati troppo tardi).
Il risultato netto è 2 CR.42 abbattuti, tra cui quello di Ugo Corsi (colpito dall'Hurricane che probabilmente abbatte anche l'altro CR), contro la perdita di un Gladiator. Questa perdita pareggiava la prima vittoria della R.A. della guerra, il 14 giugno, ai danni di un Gladiator inseguito da diversi CR.
Da notare che anche uno dei 14 aerei d'assalto, un BA.65, si fracassa per un guasto al motore, al rientro.
-Risultati rivendicati: 4 kill per la RAF; la RA ne rivendicò addirittura 6. Risulto reale: 2 (CR.42) a 1, più il BA.65 scassato all'atterraggio.
Perdita notevole: Ugo Corsi, il miglior pilota acrobatico del 4o stormo, abbattuto alla sua prima missione bellica della II GM. Corsi era stato già coinvolto nella guerra di Spagna, ma senza molta fortuna perché anche allora, dopo appena qualche missione, entrò in collisione con un altro CR.32 durante una battaglia aerea, nel 1937, finendo prigioniero. Almeno quella volta si salvò, ma non questa volta, precipitando in mare senza scampo alcuno.
22 giugno, Malta: un S.79 del 53° Gr/34° Stormo (MM.22068) in missione recce viene attaccato da G.Burges in picchiata, si trova incendiato il motore dx e poi viene abbattuto. Ci sono solo due superstiti (POW)
La sera stessa, altri S.79 dell'11° Stormo attaccano scortati da C.200; due Gladiator li intercettano e Burges viene attaccato da un Macchi 200 del Srg Mulinelli. Dopo 4-5 passaggi veloci, il Macchi fa un errore e Burges lo abbatte.
Alla fine del mese arriva al completo anche il 59° gruppo e inoltre, viene anche reso disponibile il potenziale della 11a BA. Il 3 luglio, i britannici hanno però già in pianta stabile (dopo qualche comparsa fugace durante i trasferimenti) gli Hurricane Mk I. Uno di essi attacca da solo una formazione di bombardieri e abbatte un S.79, dei due mandati dal 36° Stormo in ricognizione. Tutto facile, ma all'atterraggio viene attaccato e abbatttuo da un CR.42 che era riuscito, malgrado fosse un biplano, a seguirlo quel tanto che bastò per ritrovarselo poi all'atterraggio e a bassa velocità, fu a quel punto che riuscì ad attaccarlo e abbatterlo. Il pilota era Ernesto Botto, l'inglese uscì indenne dal suo caccia distrutto.
23 giugno, Sicilia: dopo le 18, Palermo è attaccata circa 15 bombardieri francesi dalla Tunisia (dei quali 4 o 5 Leo 451 e il resto Maryland 167F); 11 Macchi decollano, dichiarando un bombardiere; ma pur perdendone due per incidenti, i Francesi non riportano alcun attacco di caccia nemici (infatti, i loro bombardieri caddero ben lontani dalla Sicilia).
28 giugno: un altro S.79 viene danneggiato dai Gladiator.
28 giugno: Tobruk; una formazione di ben 15 Blenheim, nonostante le non buone esperienze dell'esordio contro gli aeroporti italiani, attacca ancora e in particolare l'aeroporto Tobruk T2. Ebbero successo e mette letteralmente 'a terra' l'intera 90a squadriglia CT danneggiando o distruggendo tutti i suoi CR.42 e pure i pezzi di ricambio. Questo causa all'intero 10° gruppo il ritiro dalla zona di prima linea dopo appena 20 giorni di operazioni.
Zona: Tobruk, N.Africa.
-Risultato: RAF distrugge o danneggia una squadriglia di CR.42 italiani, tutti colpiti al suolo (8-10 velivoli?)
30 giugno 1940, AOI: Baron (412a), a Gura, rivendica un Wellesley.
3 luglio: 2 S.79, scortati da 9 nuovi arrivati CR.42, che hanno rimpiazzato i C.200 dopo un mese di risultati pressoché nulli. Si avvicina l'Hurricane P2614 (J.Waters) che abbatte uno degli S.79, ma viene inseguito dal CR di Botto e quando atterra viene sorpreso e crasha sulla pista (gli italiani pensano che sia uno Spitfire).
3 o 4 luglio, Massaua: Visintin abbatte un altro Wellesley (No.14 Sqn).
7 luglio, Malta: un altro S.79 viene abbattuto (41° Stormo).
9 luglio: 1 S.79 e 4 CR.42 del 9° Gruppo vengono avvistati da due caccia inglesi; gli italiani dissero che erano stati abbattuti due Spitfire, gli inglesi lo Sparviero; in realtà vi fu un aereo danneggiato per parte.
10 luglio, Malta: dopo un mese di bombardamenti, una formazione di 15 aerei del 30° Stormo, vede ben 2 aerei abbattuti dai caccia RAF. Nel mentre, i Macchi 200 sono stati ritirati momentaneamente dalla linea di combattimento e per le scorte restano solo i CR.42.
12 luglio AOI : pare che Visintin rivendicasse altri 2 Wellesley e un Blenheim su Gura, in data imprecisata in quel mese.
12 luglio: i CR.42 rivendicano altri due Spitfire.
13 luglio, Mediterraneo: un S.81 (E.Caparezza, 92° Gruppo), viene abbattuto dai Sea Gladiator della Eagle (che peraltro rivendicano 3 S.79).
11 CR.42 italiani vanno su Malta rivendicando 2 Hurricane, contro uno leggermente danneggiato.
16 luglio, Malta, mattina presto: 12 CR del 23° in ricognizione vengono affrontati da un Hurricane e un Gladiator. L'Hurricane attacca un CR.42 mitragliandolo, ma viene poi preso in mezzo da altri due, che lo inseguono e lo abbattono (P.2623, Keeble KIA). Esso cade circa 100 metri distante dalla sua vittima (CR. MM.4368 Ten Benedetti KIA).
21 luglio, Malta: uno dei due S.79 del 34° Stormo BT in ricognizione viene abbattuto dalla contraerea, ma i caccia attaccano e abbattono lo Swordfish inviato in soccorso dell'equipaggio e provano a fare lo stesso anche con un London (che tra l'altro rivendica una vittoria).
Già 1 settimana prima, il 33° St era andato in Libia e così l'attività su Malta, malgrado l'enorme numero di potenti bombardieri disponibili, si arresta quasi totalmente, spesso in azioni notturne alquanto inefficaci. Così viene persa la possibilità di devastare totalmente Malta e renderla vulnerabile ad una invasione navale, cosa che al posto loro, i tedeschi sicuramente avrebbero tentato. Ma gli italiani, troppo timorosi della Mediterranean Fleet, se ne guarderanno bene.
22 luglio 1940, AOI: Baron rivendica un altro Wellesley
29 luglio, Malta: uno dei 3 Gladiator viene abbattuto dai 9 CR.42 di scorta ad un S.79; gli italiani rivendicano 2 Gloster. Però un altro Gladiator lo vendica tosto, infatti Woods abbatte il comandante della 75a Sq Chiodi (MOVM).
2 Agosto, Gondar: alcuni Blenheim attaccano Asmara; un CR.42 rivendica una vittoria, ma un altro viene costretto ad atterraggio d'emergenza. La RAF rivendica 5 bombardieri Savoia.
4 agosto: Nord Africa; durante una battaglia aerea molto complessa, 3 Gladiator vengono abbattuti dai CR.32 e (probabilmente) dai CR.42, che nell'occasione non subiscono perdite. Tra gli abbattuti, un ancora inesperto Marmadouke Pattle.
I CR.42 erano ben 31 e rivendicarono 5 kill (3 Blenheim 2 Gladiator), senza però riscontri inglesi! Il 50° Stormo, con una squadriglia di CR.32, ottenne di meglio, perché abbatterono almeno due dei 3 Gladiator persi, su una formazione di 4, dal No.80 Sqn. Dei 6 Breda 65 che i 6 CR scortavano (160a sq), 4 vennero danneggiati tra cui quello di Visconti.
8 agosto: confine con l'Egitto; La missione del 4o stormo iniziò alle 17 dell'8 agosto, diretta dal magg. Romagnoli e partita dal T3 di El Adem, formazione mista di 16 aerei dei gruppi 9 e 10o, con lo scopo di dare scorta indiretta a 5 SM.79 e a un ricognitore Ro.37. Le squadriglie usate erano la 73a, 84a, 90a e 91a. Quando stavano ancora salendo di quota videro due formazioni di Gladiator, ma vennero sorpresi da un'altra ancora, che li raggiunse in picchiata. Gli italiani, che pensavano ciascuna fosse di 9 aerei (quando in tutto erano solo 13), pensarono di essere stati aggrediti da ben 27 aerei nemici, quando erano solo quelli del No.80 Sqn, appena decollati a loro volta. Il loro compito era di contrastare i caccia italiani, ma anche di recuperare dalla botta del 4 agosto precedente, con l'uso di tattiche opportune per non ripetere gli errori e la confusione precedente, volando tra i 2.400 e i 4.200 metri con formazioni di 3 velivoli più un 'libero', totale 13. La battaglia si accese come mai prima e forse dopo di allora, e i Gladiator ebbero la meglio, vicino a Bir el Gobi.
In tutto i britannici riportarono ben 14 vittori e 6 probabili, due CR in fiamme per mano di Pattle (l'asso degli assi inglese), che così si rifece prontamente dell'abbattimento subito 4 giorni prima...
I cacciatori italiani 'reagirono prontamente' e rivendicarono 5 vittorie, di cui due da parte di Martissa, uno dei piloti abbattuti, ma che si salvò malgrado oltre 100 colpi a bordo del suo aereo e una grave ferita.
Le perdite effettive furono diverse: la RAF perse solo due Gladiator (con 1 pilota, Vaughan, KIA, e un altro che come Martissa, rivendicò 2 kill e poi, atterrato per problemi di motore, però non avendo tempo di vedere cosa era successo, lo incendiò e poi camminò verso le proprie linee, dormendo nella sabbia e venendo poi recuperato dalle blindo inglesi.
La R.A. perse invece, sul momento, ben 8 CR.42. La parte peggiore la subì la 73a squadriglia, che era la top gun del 4o stormo, perdendo ben 5 aerei e un pilota. In tutto: CR.42 persi sicuramente: Renzi (MIA), Dallari, Valle, Rosa. CR.42 costretti all'atterraggio: Querci, Gino, Poli, Martissa.
Alla fine, non era poi stato così terribile, un momentaneo 8-2, che in termini pratici, si ridurrà solo ad un 4-2, ergo sommato alle perdite del 4 agosto, addirittura in vantaggio per la R.A. Però la catastrofe dell'8 agosto sarà comunque un duro colpo per il 9o gruppo, anche se le operazioni ricominciarono il giorno successivo.
12 agosto, Malta: durante una sortita notturna con 8 aerei del 109° Gr/36° St, un S.79 viene abbattuto da un Hurricane. Ammara (2 KIA).
14 agosto, AOI: Baron rivendica un altro Wellesley
15 agosto, Malta: 10 S.79 del 41° Stormo attaccano Hal Far, scortati da ben 19 CR.42 del 17° e 23° Gruppo. Solo 4 Hurricane (il 2 ne erano giunti ben 14 da una portaerei inglese, ma già il 5 i CR.42 ne danneggiano due a terra) cercano di fermarli, ma subiscono una perdita vs un CR danneggiato.
20 agosto, Gondar: alcuni bombardieri attaccano l'aeroporto di Diredawa, distruggono un S.81 ma uno viene abbattuto e un altro 'force-landed' dal CR.42 di Santoro (che aveva subito lo stesso destino il 2 agosto!).
24 agosto, Malta: gli S.79 del 30° Stormo, scortati da 17 CR.42 del 23° gruppo vengono contrastati da soli 4 Hurricane. Un Hurricane colpisce un S.79 e viene poi danneggiato dai CR.42; un CR.42 viene abbattuto e un altro danneggiato al punto che il pilota (Rigatti) muore per le ferite. I CR rivendicano 4 vittorie.
-Risultati: presumibilmente 1 CR.42 abbattuto e vari danneggiati.
31 agosto, Mediterraneo: un Sea Gladiator della Eagle distrugge uno Z.506B.
1 settembre AOI: Visintini fa atterrarre un Wellesley vicino Massaua
7 settembre: 10 S.79 del 36° Stormo e 17 CR del 23° Gr attaccano Valtta e vengono incontrati da 3 Hurricane e 3 CR.42, che riescono ad abbattere un S.79; gli italiani rivendicano due Hurricane, ma ottengono solo qualche danno.
17 settembre, Malta: gli Ju.87 esordiscono quando aerei del 96° Gruppo Ba.T attaccano (13 aerei in tutto) Luqa, dove distruggono un Wellington e un Hurricane. La formazione, 13 Ju.87 è scortata da 21 CR del 23° e 6 Macchi del 6° Gruppo; i soli 3-4 Hurricane decollati riescono a rivendicare uno Ju-87 e un CR.42. Effettivamente il CR cade (Cavalli POW); quanto agli Ju.87 rivendicano due Gladiator che però non risultano avere partecipato per nulla all'azione!
25 settembre Malta: tre Hurricane (e due Gladiator) trovano una formazione di nove C.200 (6° Gruppo) in ricognizione su Malta, riuscendo ad abbatterne uno e a colpirne altri due, uno gravemente.
27 settembre, Malta: sei Hurricane e due Gladiator del No.261 Sqn vanno a far baldoria con nove C.200 del 6° Gruppo, e un altro Macchi viene così danneggiato che il pilota deve abbandonarlo poco prima dell’atterraggio.
Settembre, Malta: solo 4 missioni con 32 sortite contro Malta, mentre di lì a poco il 41° St parte per la Libia e così i gruppi 105 e 106° arrivati in Sicilia. Il 106° Gr/47° St è particolarmente notevole: infatti, giunto a Palermo il 16 agosto, è la prima unità operativa su Z.1007bis (con 14 aerei) ed esegue una primissima missione (almeno su Malta) il 29 agosto, con 10 velivoli.
Ottobre, Malta: se settembre era stato scarso, questo mese lo è anche di meno: una sola missione con 5 aerei del 108°/36°St, uno dei quali, in azione notturna come gli altri, viene abbattuto da un Hurricane del No.261 Sqn (equipaggio KIA). 6 azioni diurne o notturne verranno invece fatte a novembre.
Fronte Manica:
- 13° Stormo BT con 11 e 43° gruppo (40 BR.20)
- 43° Stormo BT con 98 e 99° gruppo (40 BR.20)
- 56° Stormo CT con CR.42 e G.50 e 172a Sq RST su Z.1007bis.
27 settembre: 77 bombardieri italiani decollano da Piacenza e Cameri: va perduto un BR.20 atterrato fuori campo vicino all'aeroporto di Evere (13° St), uno del 43° invece si schianta al suolo vicni Wassemberg (3 KIA), 2 altri si scassano all'atterraggio e altri con danni minori. Alla fine, di 77 aerei (3 non erano partiti per via di problemi tecnici), solo 60 arrivano negli aeroporti belgi e degli altri 17, almeno 4 vanno perduti precipitando (in 1 caso) oppure scassati a terra in atterraggi d'emergenza vari. Un vero disastro.
30 settembre 1940, AOI: Visintin abbatte uno o forse due Blenheim.
2 ottobre, AOI: Baron rivendica 2 Blenheim, ma i 6 CR.42 della 412a Sq attaccano 3 Blenheim in tutto e ne abbattono uno solo.
15 ottobre, Giarabub: un Lysander è abbattuto da alcuni CR.42, riuscendo peraltro a danneggiarne due.
16 ottobre, AOI: i CR.42 attaccano un campo a Sudan, assieme ad un S.79 che bombarda ma senza fare molto danno. I CR, invece, rivendicano ben 11 aerei, la RAF ammette 8 Wellesley (No.47 Sqn) e due Vincent, che erano i veri obiettivi che condussero a questa fortunata azione.
24 ottobre, AOI: Baron rivendica un Lysander
24 ottobre: 16 BR.20 di entrambi gli stormi decollano per attaccare obiettivi nella zona di Harwich. Un aereo del 43° stormo(cap Pagani) cade al decollo (tutto l'equipaggio KIA; trattavasi, notare bene, di un BR.20 standard e non un M, essendo MM.21928, era il penultimo dei BR.20 prodotti nel modello base). Solo 13 degli aerei eseguono la missione, ma al ritorno 2 di essi, perdutisi nella notte, vengono abbandonati dagli equipaggi, causa maltempo, e anche questi sono del 43° stormo. Totale perdite: 3 BR.20/M.
27 ottobre, AOI: Baron rivendica un Gladiator.
29 ottobre, UK: incursione diurna su Ramsgate, 15 aerei BR.20 del 43° stormo decollano scortati da CR.42 e G.50. Diversi aerei danneggiati dal tiro a.a. mentre stranamente la caccia nemica non riesce ad intercettarli. Al rientro, dopo circa 2 ore di missione, un aereo si trova i motori bloccati e si scassa al suolo, ferendo l'equipaggio e finendo fuori uso.
30 ottobre, Malta: visitata da 20 S.79 del 34° Stormo BT, con scorta di 11 C.200 e 5 CR.42 (1° Stormo CT). Contrastati da appena due-tre caccia, dichiarano di avere combattuto contro cinque Hurricane e di averne abbattuto uno, ma perdono un altro C.200.
1 novembre Malta: i Macchi hanno un giorno memorabile, perché quelli del 6° Gr. ottengono la loro prima vittoria aerea accertata, sotto forma di un lento ma potente Short Sunderland, in ricognizione vicino Augusta.
2 novembre 1940, Salonicco: i P.24 del 22 Mira contro 10 Z.1007 del 50° Gruppo: hanno a loro volta tre velivoli danneggiati o crashati, ma abbattono due Z.1007 e ne danneggiano un altro. Uno dei vincitori fu il ten. Mitralexis, rimasto famoso perché 'tagliò via' il timone di uno Z.1007 con la sola elica, eseguendo poi un atterraggio d'emergenza sul proprio territorio, dove atterrò anche il veloce bombardiere italiano. 7-8-18
Stesso giorno, Grecia: CR.42 italiani (9 della 363a sq) rivendicano 4 kill contro due danneggiati.
Il 2 o il 3 novembre i CR del 150° rivendicano 7-8 kill sui P.24 del Mira 23, ma perdono di sicuro 2 aerei e un terzo danneggiato.
6 novembre, Gallabat (AOI): 10 Gladiator del 1 SAAF subiscono una decimazione dai CR. La SAAF riesce ad abbattere due Ca.133. Prima 6-7 CR attaccano controsole tre Gloster, riuscendo ad eliminarli; poi altri decollano ma sono pochi per volta, e vengono sopraffatti per un totale di 6-0. Due aerei sono accreditati a Visintini.
7 novembre, Valona: sei Wellington del No.70 Sqn attaccano Valona, intercettati dai CR del 154° Gruppo, che abbattono due Wellington e ne danneggiano altri due (rivendicano 3 kill). Un CR.42 viene danneggiato e nella stessa giornata, non adeguatamente riparato, riparte in azione e perde un'ala schiantandosi con il pilota (Franchino).
8 novembre, Malta; un Gladiator abbatte uno Z.501 della 186a Sq.
11 novembre, Uk: 10 BR.20 del 43° St, si dirigono con scorta di CR.42, mentre 5 Z.1007 e 24 G.50 fanno una missione diversiva. Prima ancora dovevano entrare in azione aerei tedeschi che avrebbero impegnate le difese inglesi, ma questi non si sono fatti vivi a causa del maltempo. Così i caccia della RAF decolleranno proprio per questi 'scocciatori', i quali procedono ugualmente, a circa 5.000-5.500 metri, forse per vendicare l'affronto fatto alla flotta italiana a Taranto (e che affronto!).
Dei 10 BR.20, volanti verso Harwich in due formazioni di 5 l'una, si sa che sono stati scortati da 40 CR.42. Hanno 3 bombe da 250 kg l'uno. In realtà i Z.1007 sono passati su Harwich una prima volta a 5.000 m, poi ritornano in zona ma vedono la caccia e si allontanano, mentre i 24 G.50 non vengono incontrati causa maltempo e piuttosto scortano anche loro, inizialmente, i BR.20, volando complessivamente circa un'ora (atterrano alle 14.35 circa), mentre i BR.20 arrivano sul target attorno alle 14.40, pare a soli 3.700 metri. Secondo altre versioni, gli aerei inviati sarebbero stati 42 CR.42 e 46 G.50, più alcuni Bf 109.
La RAF reagisce con parecchi squadroni e non è facile capire come siano andate le cose: in aria sono coinvolti i No.17, 46, elementi del 249 e il 257 su Hurricane, e il No.41 su Spitfire (pare con un unico esemplare di scorta ad un convoglio).
3 bombardieri italiani vengono abbattuti (2) o costretti ad atterraggi d'emergenza (1), e poi scoppia la battaglia con circa 14 CR.42, di cui 1 viene abbattuto, 1 costretto ad atterraggio d'emergenza, un altro disperso e atterrato in UK. L'aereo abbattuto è di Panichi (83a sq, MM 6978), l'aereo atterrato è di Lazzari (85a sq, MM.6976), mentre Salvatori eseguì a quanto pare un atterraggio d'emergenza dopo essersi perduto (95a sq, 18° Gr, MM.5701; attualmente lo si trova al RAF Museum di Hendon).
In tutto, le due squadriglie, ampiamente distanziate, erano la 242a e la 243a. La 242a ebbe 1 aereo abbattuto (MM.22267, equipaggio KIA) sul mare, e 1 danneggiato; mentre tutti i 5 della successiva 243a vennero duramente colpiti, i due esterni abbattuti (22620, in maere, equipaggio KIA; e 22621, atterrato in emergenza, 2 morti e 3 feriti), e tutti gli altri danneggiati. Uno atterrò senza carrello, un altro dopo 3 ore e mezza di volo di ritorno giunse ad Hingene con tutti a bordo feriti (il 2o pilota morirà un paio d'anni dopo a causa delle ferite subite) più o meno gravemente (dopo essere riuscito a sganciare sul porto nemico, incassando anche colpi dalla flak inglese, subendo gravi danni in contraccambio).
Dei CR.42 ben 19 vengono costretti ad atterrare fuori campo al ritorno, di cui 8 si danneggiano e due vanno perduti: MM.5662 e MM.5676. Altri 4 BR.20 vengono danneggiati gravemente e alla fine, di 10 aerei, solo 3 restano indenni.
Gli italiani rivendicano 9 kill dai caccia e 1 con i bombardieri, e altri 4 caccia probabilmente abbattuti, ma in realtà non vanno oltre che a danni per qualcuno dei caccia nemici.
I britannici, dal canto loro, rivendicano 7 BR.20 e 1 probabile, più 4 CR.42, e 3 probabili. In effetti, come si è visto sopra, risultano distrutti 3 bombardieri e 4 colpiti (di cui sicuramente almeno 2 gravemente), più 2 CR abbattuti e altri (tra cui quello di Gorrini) danneggiati. Il BR.20 crashato a Woodbridge divenne parte della propaganda inglese e il CR.42 95-13 (MM.5701) andrà poi al museo di Hendon. Bel risultato, sì.
-risultati: per la RAF, nessuna perdita (almeno 1 o 2 Hurricane danneggiati, ma non in maniera seria; probabile che in questa battaglia venne leggermente ferito un asso inglese, Towsend, da Gorrini); la RA perde 3 BR.20 distrutti o crashati in UK; altri 3 CR.42 vanno persi di cui uno per cause non belliche (MM.5701, atterrato in UK dopo che il pilota Salvatori si era perso) e due abbattuti (Panichi, 82a sq, e Lazzari, 85a, crashato). Altri 2 CR.42 vanno distrutti e 6 danneggiati in atterraggi d'emergenza al rientro (MM.5562 e 5676), visto che ben 19 CR atterrano fuori campo. Altri CR.42 sono stati colpiti in azione (di sicuro Sozzi, che si mise tra un caccia e Gorrini ricevendo una raffica micidiale).
Benché la RAF non abbia fatto sfraceli, la RA perse completamente 8 aerei e ne ebbe almeno altri 9 danneggiati. Non si fece più rivedere di giorno con i bombardieri.
14 novembre, Kotitza: 4 CR.42 della 393a sq vedono due PZL. Pensano che sia una cosa facile abbatterli ma in realtà è una trappola in cui cadono in pieno: altri 10 P.23 del 23 Mira scendono giù da quote maggiori. In questa occasione, i greci rivendicano 8 kill, gli italiani rivendicano 2 vittorie con un pilota (Ugo Drago) e altre 3 in collaborazione.
Risultato sicuro: i greci non hanno perdite di piloti, anche se probabilmente qualche aereo viene danneggiato o perso; gli italiani invece perdono due aerei e un pilota (Pirchio) e un altro danneggiato che poi cappotta all'atterraggio (non è chiaro se va fuori uso o è riparabile). L'unico che riesce ad uscirne indenne è Drago.
18 novembre, Grecia; 18 CR.42 del 160° Gruppo, in formazione numerosa dopo le brutte esperienze precedenti, vincono contro i greci rivendicando 6 kill; il 22 Mira rivendica 2 vittorie ma ha di sicuro tre aerei (e due piloti) abbattuti.
19 novembre, Grecia; entrano in scena i Gladiator del No.80 Sqn dall'Africa. Lasciati soli dai PZL per via dell'autonomia inferiore, combattono contro i CR.42 rivendicando 9 vittorie; il 160° gruppo italiano perde 'solo' 3 aerei e uno danneggiato; inoltre il 24° Gruppo perde 1 G.50 (oppure, a seconda delle fonti, sono 4 kill tutti ai danni dei CR.42). Pattle ha rivendicato 2 vittorie tra cui una su di un CR.42 esploso a 45 metri di distanza.
20 novembre, AS: il 4° Stormo manda 18 CR.42 del 9° Gr che si battono con nove Hurricane e 6 Gladiator del 112 Sqn. Questi rivendicano 8 kill, gli italiani 7.
-Risultato: effettivamente, risultano tre CR.42 abbattuti (Agnelli e Potzu KIA) e altri 4 danneggiati; non sono noti aerei inglesi abbattuti anche se è possibile che qualcuno sia stato danneggiato.
20 novembre, UK: 11 BR.20 del 13° Stormo vanno a bombardare Ipswich di notte, e uno di essi non rientra (MM. 22257, ten. Paoli, MIA).
23 novembre, UK; 29 CR.42 del 18° gruppo fanno una sortita sulla Gran Bretagna e vengono attaccati da quasi 20 Spitfire Mk.II del No.603 Sqn. E' circa mezzogiorno, e la RAF rivendica ben 7 vittorie, il 18° Gruppo ne reclama 5.
-risultati: in pratica vince la RAF 2-0, visto che le uniche perdite sicure sono i CR.42 MM.5694 e 5665; altri due CR pare che crasharono all'atterraggio, almeno un altro venne colpito (il pilota si salvò perché il paracadute fermò le pallottole). La RAF, che probabilmente ottenne una vittoria con uno speronamento tramite elica, ebbe per il resto solo un tettuccio danneggiato da una pallottola.
23 novembre, Malta: 10 S.79 e 18 CR del 23° attaccano Ta Kali; ma 8 Hurricane, appena giunti sull'isola, li accolgono finalmente con un numero elevato. I risultati, comunque sia, non sono ancora del tutto soddisfacenti: un Hurricane viene danneggiato e costretto ad atterrare in emergenza all'aeroporto di Luqa; la R.A. rivendica ben 4 Hurricane.
24 novembre, Mediterraneo: due CR del 23° rivendicano un Wellington abbattuto e altri 6 aerei, di sera, attaccano Luqa distruggendone di sicuro uno; ma il CR di Monti cade per fine benzina al rientro.
26 novembre, AOI: Visintin abbatte un Blenheim IV
26 novembre, Mediterraneo: 3 CR.42 in ricognizione vengono affrontati da due Hurricane; c'é una perdita per parte (la RAF perde il suo terzo pilota su Malta).
27 novembre, Mediterraneo: durante una scorta ad una formazione di S.79 (otto danneggiati dalla contraerea), i CR.42 del 3° Gruppo abbattono un Fulmar che li aveva scambiati per Gladiator.
27 novembre, Grecia: i Gladiator inglesi abbattono un altro CR.42 (Magaldi) che pare, si era rallentato a coprire la ritirata degli altri.
28 novembre, Grecia; sei Gladiator del No 80 battagliano ancora con i CR.42, 10 aerei del 150° Gruppo. La battaglia è durissima, con diversi aerei colpiti: dei 6 Gloster, 1 viene perso per collisione, e 4 danneggiati. Ma gli italiani hanno la peggio: ben 3 CR.42 abbattuti, peggio che mai uno con l'asso G.Graffer (MOVM) e altri due aerei colpiti, con i piloti feriti.
Rivendicazioni: RAF, 6 kills vs 1 perdita; RA, 4 kills vs 3 perdite.
-risultato effettivo: 1 Gladiator distrutto 4 danneggiati vs 3 CR distrutti e almeno 2 danneggiati.
28 novembre, Mediterraneo: 8 CR.42 del 23° sono in missione con una perdita per flak o caccia.
Lo stesso giorno tornano gli Ju 87R del 97° Gruppo, con 16 CR del 23° che combattono con 6 Fulmar del No.806, rivendicando ben 4 'Hurricane'.
Il pomeriggio, durante un'altra missione, 9 S.79 e 12 CR del 23° più 10 C.200 del 6° battagliano contro gli Hurricane e ne rivendicano 1 più un altro dai mitraglieri. La RAF, però, non ha perdite, mentre un S.79 rivendicato viene abbattuto davvero, e un altro crasha a Linosa.
28 novembre, Malta: 10 S.79 del 30° St vanno in missione perdendo però un aereo (Panzini, KIA), e un altro che atterra in emergenza a Linosa.
Dicembre vede solo due incursioni con 5 e 3 = 8 aerei in tutto! Più altre due notturne, sorprendendo le difese perché congegnate per arrivare proprio quando i bombardieri notturni inglesi sono in fase di rientro.
29 novembre, UK: 9 aerei del 13° St attaccano ancora lo stesso obiettivo di 9 giorni prima e di notte, e un BR.20 si schianta al suolo (ten. Rebuscini, KIA) al ritorno.
3 dicembre: 6 PZL P.24 del 23 Mira combattono contro ben 18 CR.42 del 160° Gruppo, che sono in superiorità 3:1 e vincono nettamente, rivendicando 3 vittorie contro 1 dei greci:
-risultato effettivo: i greci perdono sicuramente due P-24 (piloti KIA) vs 0.
4 dicembre, Grecia: altra battaglia tra 12 CR.42 del 150°, 10 G.50 del 154° e i nuovi arrivati del No.112 Sqn; la RAF rivendica ben 9 kill. Ottengono 'solo' 2 CR.42.
4 dicembre, AOI: Visintin abbatte un altro Blenheim IV, il cui equipaggio viene recuperato da un compagno che atterra lì vicino e poi riparte dall'isola di Sheik El Abu.
7 dicembre 1940, Valona: gli squadroni No.84 e 211 su Blenheim vengono intercettati sul bersaglio, perdendo ben 3 aerei contro i caccia G.50 e/o CR.42 oltre ad altri due per il maltempo.
7 dicembre. Mediterraneo: alcuni CR.42 danneggiano due Wellington, uno costretto ad un atterraggio d'emergenza.
In tutto il 1940 la RAF maltese aveva perso tre piloti e almeno 5 caccia in azione, per via dei CR.42. La RA ammise 12 CR persi e un Macchi persi in azione, più ovviamente i bombardieri. La RAF aveva rivendicato 20 vittorie con i soli Gladiator, la RA 27 con tutti gli aerei. Il No.261 Sqn aveva ancora 4 Gladiator e 16 Hurricane in efficienza.
Complessivamente, contro gli Hurricane della RAF su Malta nel 1940-41, i CR.42 rivendicarono circa 20 vittorie ma i risultati effettivi parlano di 4 aerei e uno colpito in atterraggio. A loro volta ebbero un numero quanto meno paragonabile di perdite, ma sopratutto non poterono impedire danni ai bombardieri che scortavano.
9 dicembre, AS: inizia Compass ma gli italiani sono largamente 'a terra', per esempio solo 3 degli 8 CR.42 della 92a Sq sono efficienti.
5 SM.79 del 45° Gruppo/14° Stormo e 3 del 44° Gruppo decollati da Tmini vengono intercettati da caccia nemici attorno alel 12.30. Abbattuti gli aerei del s.ten Del Dotto (un solo superstite), poi il s.ten Sergio Sartoff il cui aereo esplode a mezz'aria (KIA), mentre un altro S.79 rientra tanto danneggiato da essere radiato, gli altri due S.79 hanno 4 feriti a bordo. Rivendicano 6 caccia nemici abbattuti. I loro assalitori sono 6 Hurricane del No.274 Sqn, in volo a circa 4.000-5.000 m, appena sopra. La RAF rivendica 2 S.79 e 3 danneggiati, persino meno di quello che è successo in realtà. Totale perdite: 3 SM.79
Questa battaglia è un'altra di quelle in cui gli S.79 soffrirono terribilmente in quella fine dicembre 1940, come quella che sarebbe avvenuta appena una settimana dopo. I caccia britannici non ebbero perdite, anche se 1-2 vennero danneggiati da proiettili e rottami. I Gladiator, pure presenti, non riuscirono ad avvicinarsi abbastanza per combattere.
Uno dei piloti inglesi commentò che i bombardieri sganciarono le bombe e scapparono ad Ovest volando in picchiata a piena velocità, e che aveva sparato a 4 di essi prima di finire le munizioni, senza osservare effetti apparenti.
Dopo questo disastro, altri SM.79 vengono avanti per attaccare gli inglesi a Sidi Barrani, stavolta con scorta di 19 CR.42 del 9° Gruppo (com. Botto), da El Adem.
Un Hurricane impegnato nello strafing di veicoli viene avvistato su Buq-Buq e attaccato dai caccia del 151° Gruppo (che si era unito al 9° durante la missione) e rivendicato abbattuto.
Gli SM.79 sono 3 del 29° Gr/9° Stormo, comandati dal col M.Aramu, in volo da 3.000 m, e altri 4 SM del 44o gruppo, all'epoca provenivano da aeroporti vicini (il 9° da Gambut, prossimo a cadere in mano inglese).
Poi gli aerei del 9° gruppo vengono attaccati da Hurricane e ne nasce una grossa battaglia durata 20 minuti.
Uno dei piloti italiani (Vaccari) rivendica uno 'Spitfire' ma il suo CR si scassa vicino Sollum e prende fuoco poi, un altro pilota (Biffani, MM 5599) viene abbattuto in combattimento da un altro Hurricane, a cui prima si mette di spalle e gli spara su fusoliera e ali, ma senza effetto (dov'era il carburante?) e poi l'Hurricane si allontana come se niente fosse, per poi tornare indietro e la battaglia finisce con una sparatoria frontale e entrambi i caccia abbattuti a vicenda! Il pilota italiano ha ridotto i giri a 1850-2250, per evitare di segarsi l'elica, cosa che pare sia successa ad altri (Gon) piloti. I proiettili esplosivi non causarono molto danno all'Hurricane se poi tornò indietro per combattere. Biffani rimase prigioniero per 63 mesi.
Un altro pilota (Gino) rivendica un aereo ma atterra danneggiato vicino alle linee, così come il ten. Viglione, che rivendica un Hurricane danneggiato.
Complessivamente gli italiani rivendicano ben 7 Hurricane e 3 probabili, poi ridotti a 4+3. Complessivamente gli italiani perdono di sicuro un aereo e 1 pilota (Biffani), 3 CR compiono atterraggi d'emergenza e almeno 1 di questi viene distrutto dal fuoco, altri 2 CR vengono danneggiati leggermente, in tutto vi sono 3 feriti.
Non è affatto chiaro con quanti Hurricane abbiano combattuto: di sicuro quelli del No.33 e del No.274.
12 del No.33 stavano facendo missioni di mitragliamento e rivendicarono anche 3 caccia, ma con un velivolo perso per atterraggio d'emergenza. Durante la giornata va perduto anche un CR del serg Nanin, ma è un'altra missione.
Gli altri Hurricane erano 5 del No.274 Sqn, che riportarono una battaglia feroce contro 27 CR.42 su Sidi Barrani attorno alle 16. Rivendicarono 5 vittorie e 3 probabili... contro un solo Hurricane danneggiato!
Tra i rilievi portati dai britannici: il tiro difensivo degli SM.79 era estremamente scarso, mentre i CR erano più agili ma meno veloci; anche con 15° di angolo di flap l'Hurricane non era ancora in grado di virare stretto quanto il CR 42 (ma nemmeno tanto peggio), però era molto più veloce e poteva sparare favorevolmente anche in modalità frontale con brevi raffiche.
Mistero sull'identità dell'Hurricane con cui si è battuto Biffani.
In tutto, in queste due battaglie della giornata, gli italiani hanno perso dunque:
-3 S.79 e 2 CR.42 vs 'apparentemente' zero perdite per i britannici (con il dubbio sull'Hurricane di Biffani), malgrado la rivendicazione di ben 7 Hurricane da parte dei caccia e di altri 6 da parte dei bombardieri italiani(!). In tutti i casi, si tratta di una giornata largamente a favore dei britannici, a meno di non prendere per buone le rivendicazioni degli italiani, naturalmente!
11 dicembre, AS: nove CR.42 del 151° Gr scortano gli ultimi Breda 65 su Buq-Buq. C'é una battaglia e cade un Hurricane, ma anche un CR.42. Il pilota inglese, tale Dyson, riesce a salvarsi ma anche a dire di avere abbattuto ben 6 CR.42: le truppe di terra, incredibilmente, aggiungono che uno dei CR, cadendo, ha distrutto un Breda 65!! Di certo Dyson era stato in combattimento con un solo caccia contro 9 CR.
-Risultato (accertabile): 1 CR.42 e 1 Hurricane persi.
12 dicembre, AS: il 4° Stormo combatte ancora contro i Gladiator, ma subendo 1 perdita e rivendicando due kill; il 3 SAAF rivendica 3 CR con zero perdite.
12 dicembre AOI: dopo un attacco ad un aeroporto inglese, uno dei 5 CR.42 viene costretto all'atterraggio e Visintin raccoglie il pilota (Raffi). La perdita fu di un solo CR.42, gli italiani rivendicarono 5 aerei e la RAF ammise 4 Hardy. Il CR viene poi distrutto il pomeriggio dal CR di Visintini che spara anche ad altre autoblindo.
13 dicembre, AS: alle 8 del mattino il No.274 Sqn lancia 8 Hurricane per mitragliare mezzi e truppe italiane nella zona Bardia-Tobruk. Rivendicano un CR 42 vicino Capuzzo (non verificato nei registri italiani).
Un Hurricane (Sq Ld Dunn) è costretto ad atterrare in emergenza, non è chiaro perché.
Il 3 RAAF squadron ha invece la peggio, in quello che probabilmente è il suo giorno peggiore: perde ben quattro Gladiator per contrastare praticamente da solo una grossa formazione di S.79 e di CR.42 di scorta; ma uno dei Gladiator collide con un CR.42.
-Risultato: 1 CR.42 e 4 Gladiator perduti.
14 dicembre: 8-9 Hurricane del No.274 Sqn decollano alle 14 per destinazione Sollum. Alle 16.05 iniziano a battagliare con i CR.42 e rivendicano 5 CR.42. I nemici sono 10 CR.42 del 13° Gruppo, decollati 45 minuti prima in pattuglia di copertura agli SM.79 in zona.
Il comandante Dunn incredibilmente è nuovamente colpito e costretto ad atterrare, ritornando con una motocicletta italiana il giorno dopo. Anche altri due Hurricane non tornano subito, probabilmente perché a corto di carburante, ma riescono a rientrare il giorno dopo!
Secondo gli italiani gli Hurricane perdono 4 dei loro mentre i CR.42 nessuno, anche se un aereo ha gravi danni, il cui pilota (Baldin) è anche l'unico ad avere confermata una vittoria individuale. I CR.42 hanno un carico di armi misto da 12,7 e 7,7 mm.
Queste battaglie del 13 e 14 dicembre vedono quindi gli Hurricane impegnati seriamente, perdono due aerei e altri due devono fare un atterraggio d'emergenza (ma rientrano il giorno dopo), gli unici Hurricane sicuramente persi sono quelli del comandante del No.274... e a parte questo, non ci sono perdite confermabili, e gli Hurricane sembrano in questi giorni più propensi a combattere contro le truppe a terra che contro i caccia italiani.
15 dicembre, UK: dopo qualche altra missione, i BR.20 tornano in azione con 6 aerei del 43° St, e un aereo, al ritorno, senza poter scoprire dove poter atterrare con la radio fuori uso, viene abbandonato dall'equipaggio.
16 dicembre, ASI: circa 20 Hurricane abbattono 3 dei 6 S.79 del 9° Stormo uccidendo tra l'altro anche il comandante Aramu; un altro crasha e due sono danneggiati.
18 dicembre, Malta: altra missione notturna, con 3 S.79 del 30° Stormo, uno dei quali abbattuto da un Hurricane del N.261 Sqn. Due giorni prima il 30° Stormo era rimasto l'unico in tutta la Sicilia, vista la partenza per la Libia degli altri, a causa del disastro in corso in Africa. Questo significa che la grande forza d'attacco iniziale contro la quasi inerme Libia è oramai del tutto andata e resta necessario l'arrivo dei tedeschi, con il X Fliegerkorps.
Il grande consuntivo del 1940 parla, in oltre 6 mesi di operazioni, di appena 446 sortite su Malta tra bombardamento e recce, 283 tonnellate di bombe, e 12 aerei (presumibilmente tutti S.79) perduti.
19 dicembre, ASI: 12 CR del 9° gruppo e 15 del 10° scortano 12 S.79 del 41° stormo su Sollum; nell'occasione il 10° rivendica 2 Hurricane (Ferrulli ne abbatte uno ma è costretto ad atterrare a sua volta); i mitraglieri sparano 7000 colpi. La RAF rivendica 10 kill.
-risultato: i 10 Hurricane non hanno perdite riportabili, danneggiano sette S.79 (uno ha 543 buchi!) con due force-landed e 1 CR pure 'force-landed'.
21 dicembre 1940: l'80 Sqn intercetta degli Z.1007bis del 47° Stormo, scortati da ben 15 CR.42 del 160° Gr. La RAF rivendica 8 kill, la RA 9. La perdita effettiva è di 2 Gladiator e due danneggiati, ma la RA ha perso a sua volta 2 CR.42 e 1 danneggiato e costretto ad un atterraggio di fortuna.
Questo fu forse il primo ‘dogfight’ nel quale la R.A. riuscì a non subire l’azione della RAF, anche se non andò oltre il pareggio.
25 dicembre, AOI: Baron rivendica un altro Gladiator.
26 dicembre, ASI: 14 CR. del 23° Gruppo e 22 del 10° scortano 10 SM.79 del 41° Stormo; gli italiani rivendicano 4 kill, la RAAF che li affronta 2, il risultato è stato di 1 CR.42 abbattuto (Bobba, 74a sq) e 5 aerei danneggiati.
29 dicembre 1940, Bardera: il No.2 SAAF(Hurricane) attacca e incendia un S.81 e altri due gravemente. Tre CR.42 li intercettano, ma uno viene mitragliato e danneggiato. Gli altri due, non visti, riescono a duellare poi congli Hurricane e ne abbattono due.
1941
2 Gennaio, UK. L'ultima missione dei bombardieri è con appena 2 velivoli del 43° St, poi l'offensiva britannica in Africa imporrà il rientro, stavolta senza perdite per i BR.20, ma con la perdita di uno degli Z.1007bis da ricognizione: l'MM 22144 (3a serie, monoderiva).
Il totale delle missioni del CAI è pari a 25 diurne e 77 notturne per i bombardieri, più 113 diurne per i caccia. Totale ore volate 137-315 e 113(?) Le bombe: 9.450 kg diurne, 44.870 kg notturne = 54.320 kg. Le missioni di caccia varie, fino al termine del 1940, erano state 934 di cui 220 offensive, 444 di sorveglianza, 234 scorta, 36 decollo su allarme. Le ore: 1.470, circa 1,5 h per missione. Fino all'aprile 1941 arrivarono altre 662 missioni con 853 ore. La ricognizione strategica fece 5 missioni diurne con 20 h di durata. In tutto ebbero 15 caduti e dispersi sui bombardieri e 5 sui caccia, escludendo però gli aerei perduti per cause non direttamente di combattimento, dove andarono distrutti 3 bombardieri e 5 caccia.
Le perdite dei velivoli italiani furono molto più pesanti, in effetti: almeno 14 BR.20, più uno Z.1007, più almeno 7 CR.42 e 5 G.50, totale almeno 27 velivoli di tutti i tipi, anche se solo 8 di essi per cause belliche dirette. Certo, che con zero vittorie e poco più di 50 tonnellate di bombe sull'obiettivo, questi circa 200 aerei mandati in azione non sono stati certamente un buon investimento, tanto che Churchill disse sarcasticamente, dopo la sofferta incursione degli aerei dell'11 novembre, all'indomani dello sfascio delle corazzate a Taranto (10-11 novembre), che quegli aerei gli italiani avrebbero fatto molto meglio a tenerli a difesa della flotta italiana. Di sicuro, il 10-11 novembre andarono in frantumi due speranze malposte: che la flotta italiana potesse impedire a quella inglese di spadroneggiare in Mediterraneo, e che l'aviazione italiana potesse spaventare seriamente la perdida Albione portandole la guerra in casa. Di fatto, gli incursori ebbero molte più perdite dei difensori e la missione non fu affatto pagante, tanto meno in termini politici: la Battaglia d'Inghilterra era già finita e la figuraccia rimediata dalla potente R.A. già nella fase di spiegamento operativo fu davvero un brutto biglietto da visita per la più ammirata delle armi fasciste.
4 gennaio, ASI: battaglia con gli Hurricane e aere italiani: la RA perde 3 CR.42 mentre due Hurricane sono costretti ad atterraggi d'emergenza.
Nella battaglia del 9-11 gennaio (quando venne colpita la HMS Illostrious), 16 Saetta del 6° Gruppo attaccano un aeroporto maltese, ma contro soli cinque Hurricane hanno la peggio, perdendo due aerei. Successivamente, un Macchi abbatte un elusivo Maryland, in ricognizione vicino Taranto.
Il 1 febbraio 1941 una battaglia con gli Hurricane si conclude con un S.79 colpito da circa 100 proiettili e un altro Macchi abbattuto (156° Gruppo).
5 gennaio, ASI: battaglie tra il 23° gruppo con 17 CR.42 (sono parte di 3 delle squadriglie del gruppo, 70, 74 e 75a), decollati attorno alle 11.15 dallo Z1) in scorta a 5 SM.79 del 34° Stormo (da Benina, 9.50) e la RAF. Oppositori: caccia del No.73 e No.274 sqn. Piano: i 5 SM.79 decollano da Benina (alle 9.15) per andare a colpire nella zona di Sidi Azeiz (vicino Bardia). Distanza in linea d'aria: circa 480 km. I caccia italiani, invece, decollano dall'aeroporto Z1 (Alle 11.15), zona Gazala (percorso in linea d'aria: 160 km circa).
Del No.274 sqn sappiamo che almeno 6 Hurricane decollano (non è chiaro da dove), e che essi reclamano 3 abbattimenti attorno alle 12.30; un Hurricane (Mason) vede due CR vicini all'aeroporto Z1, apparentemente in procinto di atterrare, quindi li attacca di sorpresa, centrandone subito uno, mentre l'altro venne crivellato mentre si avvicina frontalmente per reazione al primo attacco; mentre questi due CR (Pardini e Abello, 70a sq/23° Gruppo) venivano abbattuti, esplodendo praticamente sull'aeroporto Z1, circa 600 metri più in basso, un altro pilota (Talbot) distrugge un ulteriore CR che assieme ad altri (1-4), tentava di buttarsi in picchiata su Mason.
Pardini e Abello provenivano da Bengasi, in volo di trasferimento. Non è nota l'identità degli altri CR (2-5), di cui uno viene visto in fiamme quando gli Hurricane abbandonano la zona. Eppure nelle testimonianze dei britannici è chiaramente rilevata la loro presenza e da bassa quota difficilmente si sbaglia: ma chi erano?
Nel mentre, gli altri caccia del No.274 Sqn intercettano la formazione di bombardieri attorno alle 12.40 e a circa 5.500 metri, vicino Sidi Azeiz. I caccia inglesi incontrano gli italiani volanti a circa 300 metri sotto di loro, in formazioni di 3 caccia sopra e ai lati dei bombardieri. Un primo caccia inglese (Wilson) attacca, ma viene respinto da sette CR.42 dei fianchi, si disimpegna in discesa virando verso destra, e reclama un CR danneggiato, ma non può ritornare in quota per attaccare di nuovo a causa della perdita di quota. Altri 2 Hurricane vicino Gambut salgono di quota poco dopo. Uno di loro (Dunn) pur combattendo con un caccia dal motore surriscaldato e fumoso, riesce a reclamare un CR.42. Un altro Hurricane, volante a 20k (W.Barnes), tenta un attacco in coda, ma viene respinto dai caccia, così gira attorno alla formazione e si ripresenta frontalmente, ben due volte. In entrambe le occasioni reclama un bombardiere, di cui uno sicuramente distrutto.
Il No.73 Sqn genera nel frattempo ben 23 sortite tra l'alba e il primo pomeriggio. Un pilota (Marshall) rivendica la sua 6a vittoria su di un SM-79, 30 miglia SE di Gambut, altri 3 CR.42 sono rivendicati da altri piloti. Gli SM.79 perduti sono stati l'aereo di Saladin (KIA), e due altri, costretti ad un atterraggio d'emergenza, le cui ragioni non sono ben chiare (uno di essi potrebbe essere stato abbattuto dalla a.a. come dissero i piloti del 23°, forse perché la cosa era più 'scusabile'?; l'altro per 'mancanza di carburante', ma è chiaro che questo è più plausibile se l'aereo sia stato danneggiato prima..., forse da W.Barnes). I due soli SM superstiti atterrano alle 14.45 a Benina, dopo oltre 5 ore di volo.
Dei caccia del 23°, uno viene danneggiato gravemente e si rovescia all'atterraggio, con il pilota ferito in azione; un altro è ucciso (Schiroli) in azione, mentre un terzo, il s.ten. Marangoni, avrebbe attaccato un pilota inglese, ferendolo, ma superandolo di slancio e venendo abbattuto subito dopo dallo stesso Hurricane (morirà poi per una ferita alla gamba). Questo è il 2o dei combattimenti sostenuti quel giorno, 'appena lasciata la zona obiettivo', vicino Bardia.
Gli italiani rivendicano un Hurricane e altri 4 danneggiati, atterrando alle 13.35 a Tmini M2, dopo oltre 2 ore di volo.
La battaglia si conclude con gravi perdite italiane, in quanto vanno perduti almeno 3 SM.79 e 4 CR.42 (Schiroli della 74a sq, mentre la 70a perde Abello, Pardini, Marangoni; Abello e Marangoni vennero accreditati di Medaglia d'oro alla memoria). Nell'insieme un brutto giorno per la caccia italiana, che contro gli Hurricane perde almeno 1 e probabilmente tutti e 3 gli SM.79 perduti (il 60% del totale) in missione, più 2 CR.42 abbattuti in azione e un altro danneggiato, e altri 2 (o 3???) abbattuti in un'altra situazione separata dalla missione di scorta principale, il tutto con la perdita di piloti molto stimati.
8 gennaio, ASI: Sqn Leader Dunn e FO Mason, due già visti in azione 3 giorni prima, decollano da Gambut e attaccano i bombardieri a Martuba e Gazala. La missione è lunghissima, oltre 5 ore (10-15.45), riportando la distruzione di due S.79 a Martuba e vari altri mitragliati. Non è chiaro quali aerei abbiano mitragliato effettivamente, ma apparentemente hanno sbagliato solo ad identificare il tipo: non i più moderni e veloci S.79, ma i vecchi S.81, pur sempre molto utili come trasporti (e anche come bombardieri nei pochi reparti che ancora li utilizzavano). Due S.81 vengono infatti perduti quel giorno per un attacco inglese, apparentemente si tratta proprio di quelli rivendicati dai due Hurricane. Non un gran risultato, ma certo molto potente come azione diversiva.
Notare come le distanze, malgrado i lunghi tempi di volo siano poco significative: il raggio di questa missione è di poco più di 200 km in linea d'aria. Nella missione del 5 gennaio, gli S.79 sono rimasti in aria oltre 5 ore per arrivare a meno di 500 km di distanza(!), mentre i caccia di scorta italiani sono rimasti in aria oltre 2 ore per andare a circa 160 km...
19 gennaio 1941, Malta: un Hurricane abbatte un CR.42 del 23° Gruppo.
A fine gennaio c'erano già 28 Hurricane e solo 4 Gladiator, più 3 Fulmar del 806 Sqn. Un Gladiator riuscì ad abbattere un caccia pesante Ju 88 il 24 gennaio.
22 gennaio 1941, AOI: Baron rivendica un Gladiator.
26 gennaio, ASI: due Hurricane del No.274 combattono contro 3 G.50bis del 2° Gruppo, rivendicanddo due kill; uno dei caccia inglesi viene poi circondato da sette CR.42 della 368a, ma riesce a distruggere due biplani, prima di avere un problema al motore e crashare l'aereo per scoppio pneumatico, vicino ad uno dei CR abbattuti. il pilota, Mason, ci aveva ottenuto circa 12 vittorie ma viene acclamato dai soldati australiani che stavano venendo mitragliati dai CR.
Il 4° Stormo rientrò in Italia a fine 1940, per tornare solo nel luglio successivo con i C.200. Aveva fatto 5.480 sortite e 40 combattimenti entro il 31 dicembre 1940, con 95 kill rivendicati, più altri 5 con 101 sortite e 4 combattimenti nell'anno dopo. Ferrulli aveva accreditati ben 6 Hurricane e un Blenheim; però la maggior parte di queste vittorie era senza conferma, mentre lo stormo ebbe 10 piloti uccisi (7 in azione), 4 prigionieri, 17 feriti, e poi finì silurato a bordo della nave che lo riportava in patria assieme al 9° stormo BT.
2 febbraio 1941, AOI: un Lysander (No.237 Sqn) vede tre Ca.133 e ne fa atterrare uno. Peraltro, attaccato da alcuni CR.42, fa la stessa fine.
3 febbrario, Gondar: 6 Gladiator del 1 SAAF attaccano l'aeroporto distruggendo un Ca.133 (su 5 rivendicati), poi si scontrano con dei CR.42, rivendicandone uno. All'atterraggio un Gladiator si sfascia per una gomma scoppiata. Però avevano abbattuto l'asso Omiccioli (5 kill).
4 febbraio 1941, ASI; un Ca.133 viene abbattuto dagli Hurricane mentre viene scortato da 3 CR.42 del 151° Gruppo; poi segue battaglia in cui vanno persi un Hurricane e 1 CR.42.
7 febbraio: AOI; due Wellesley vengono abbattuti dalla 412a che rivendica anche un Hurricane.
7 febbraio, Keren: Visintin abbatte un Hardy e un Wellesley.
9 febbraio: la 412a attacca ancora su Agordat, rivendicando ben 16 aerei, tra cui 5 Hurricane; la RAF ammette 2 Wellesley, 2 Hardy, 2 Lysander e 4 aerei danneggiati.
Sempre secondo alcune fonti, Visintin abbatte 2 Blenheim questo giorno.
9 febbraio, Grecia: 18 S.79 (104° Gruppo) sono in azione scortati da 12 G.50bis del 24° e 12 CR del 160°. Incrociano 4 Gladiator del 21 e otto PZL dei 22 e 23 Mira, e ne nasce una battaglia epica. La PA rivendica 8 kill (confermate da terra), con diversi aerei danneggiati e uno perso; il 160° gruppo rivendicò 3 Gladiator e 2 PZL.
-risultati: incredibile a dirsi, mentre i Greci ebbero sicuramente almeno un caccia perso, nessuno degli 8 rivendicati sugli italiani trova conferme.
Stesso giorno, Grecia; l'80 Sqn con 14 Gladiator (ridotti per guasti a 11), trova 16 CR.42 del 150° Gruppo, entrambi gli schieramenti si sopravvalutano di circa 2x. Il No.80 rivendica 4 kill (e tre probabili); il giorno dopo i greci confermano... tutti e sette i kill caduti su Telepene. Eppure, la RA risulta avere perso solo 2 CR.42 e due danneggiati (uno crashato). La RA rivendicò 4 kill e 1 Gladiator andò perso e un altro con danni a bordo.
-risultati: la RAF ottiene 2+1 CR.42, contro 1 perdita.
11 febbraio: Visintin rivendica anche un Hurricane colpito, l'unico tipo di aereo che non è riuscito ad abbattere. L'aereo, pilotato da tale Driver, aveva da solo affrontato ben 3 CR.42, abbattendone uno. Mentre Visintin gli manovra per prenderlo di spalle e gli tira almeno 10 raffiche. L'aereo subisce danni seri e viene inviato nelle retrovie per le riparazioni.
12 febbraio(?) due piloti della 412a si sono dispersi per il maltempo e l'attacco di caccia inglesi. Ma finisce la sua aggressiva carriera contro il Monte Nefasit, dopo avere ottenuto tra 15 e 17 vittorie (e 32 condivise su bersgli al suolo). Aveva anche vittorie in Spagna (forse solo una) ma secondo un lavoro recente (Mattioli), ne ebbe solo 14 di cui 4 in Spagna (di sette rivendicate).
13 febbraio, Mogadiscio: un Maryland recce viene danneggiato dopo avere fatto danni a terra a due Ca.133 dal CR.42 di Palmera (732 buchi!). Una settimana dopo si incontrarono e il Maryland ebbe altri 5 buchi.
17 febbraio, AOI: Baron rivendica un Wellesley.
20 febbraio, Balcani: prima battaglia tra G.50 (154° Gruppo) e Hurricane, in scorta ai Blenheim, appena arrivati in Grecia. Rivendicazioni: G.50: 1 caccia e 1 bombardiere; Hurricane: 4 G.50 tra cui uno 'disintegrato in volo' da Pattle, mentre due Blenheim sono danneggiati.
-Risultato verificabile: 2 G.50 abbattuti (piloti Bassi e Fusco MOVM) e 1 danneggiato.
Nello stesso giorno, 15 G.50 attaccano altrettanti Gladiator, rivendicando 10 kill contro 1 perdita, mentre la RAF rivendica 3 kill ma senza perdite.
-risultato probabile: 1 G.50 abbattuto.
Nello stesso giorno, però, i G.50 abbattono un P-24 e un bombardiere Blenheim.
22 febbraio AOI: un Battle (di una formazione di tre) viene abbattuto da un CR.42 (Palmera).
25 febbraio AOI: Baron rivendica un Gladiator
26 febbraio, Malta: grande battaglia aerea in cui i britannici perdono 4-5 Hurricane; i CR.42 ne rivendicano 2, ma i Bf 109 fanno la parte del leone, visto che ne rivendicano 4. Impossibile nei dettagli capire chi ha abbattuto chi.
27 febbraio, Valona: nove Blenheim Mk.IV, scortati da 9 Hurricane, vengon intercettati da 13 CR del 150° che ne danneggiano 5, due dei quali cadono al ritorno (uno viene comunque recuperato). Gli Hurricane rivendicano 7 CR di cui 2 scontratisi in volo. La RA ammette solo la perdita di 2 CR.42, dice di essere attaccata da Spitfire e on rivendica niente anche se Pattle si ritrova un proiettile attraverso il serbatoio. Per complicare ancora di più la situazione, un CR.42 viene distrutto al suolo e altri danneggiati. Secondo un aviatore britannico il cielo era pieno di aerei nemici distrutti.
Risultato effettivo: 2 CR+1 distrutto al suolo vs 2 Blenheim (uno però recuperato successivamente).
28 febbraio, Grecia: i Gladiator degli sqn 80 e 112 (18 aerei in tutto) e 8 Hurricane combattono, quel pomeriggio, contro formazioni italiane, danneggiando un S.79, poi abbattono 4 BR.20 del 37° Stormo (che a loro volta pensavano di avere contro gli Spitfire, dopo avere distanziato i Gladiator) incluso uno in atterraggio d'emergenza a Otranto. Il solo Nigel 'Ape' Cullen rivendica un Breda 20, un S.79, due CR.42 prima di finire le munizioni. I caccia del 160° Gruppo e del 24° perdono 2 CR e 2 G.50.
Complessivamente la RA rivendica 6 Gladiator (uno è stato davvero abbattuto da un G.50, poi colpito e crashato vicino Tirana) e uno Spitfire, la RAF rivendica 27 kill.
-risultati effettivi: 4 BR.20, 2 CR e 2 G.50bis vs 1 Gladiator (si dice che sia stato un G.50 ma esiste anche una fonte che lo descrive come abbattuto da un mitragliere di BR.20!).
La battaglia fu un duro colpo per la RA anche se i danni furono molto minori dei 13 CR e 5 BR rivendicati, tra gli altri, dalla RAF.
La R.A. rivendicò contro la Grecia, un totale di ben 162 vittorie contro appena 29 perdite ammesse.
Primavera del 1941, Creta: l'unico aereo italiano perso durante l'invasione (che per il resto fu un massacro terribile) è stato un CR.42.
1 Marzo, AOI: Baron rivendica un Hurricane.
4 marzo: Grecia; i G.50 e CR.42 del 24° gruppo combattono contro formazioni di Blenheim, Gladiator e 10 Hurricane che attaccano navi italiane. Un G.50 sorprende un Hurricane e lo abbatte, un altro fa lo stesso con l'Hurricane di Cullen, compagno di Pattle. La RA rivendica 4 Gladiator, 1 Battle e 1 Spitfire; la RAF ben 7 G.50bis (tre dal solo Pattle!) e 3 CR.42.
-Risultato: 2 CR.42 del 24° Gruppo (MOVM Cobogli-Gigli e Salvia) contro 2 Hurricane (tra cui Cullen, entrambi piloti KIA).
13 marzo: un Hurricane del 3 SAAF, disperso e soccorso da un altro che gli passò un pò di carburante, torna assieme a questo a Dogabur, dove trovano due CR.42 che stavano giusto attaccando la base, abbattendo un Hurricane al decollo e mitragliando degli Hartbeest a terra. L'arrivo dei due Hurricane risolve improvvisamente il problema, abbattendo entrambi i CR.42 (Tominello e Palmera POW).
13 marzo, di primo pomeriggio, Grecia: il No.112 (14 Gladiator) e 33 (6 Hurricane) incontrano molti ‘S.79, G.50 e CR.42’, dichiarando complessivamente 10 CR e un G.50bis, più vari probabili e danneggiati, senza subire perdite.
Gli 11 C.200 del 22° Gruppo e i 18 CR.42 del 160° dichiarano invece 4 Gladiator e 1 Hurricane, ma vince la RAF, ottenendo due CR.42, più danni a diversi bombardieri (con vari feriti).
14 marzo Grecia: 3 Hurricane e 12 Gladiator, in scorta a 12 Blenheim, si imbattono in 16 C.200, 12 CR.42, Z.1007 e BR.20; rivendicano 7 kill ma perdono 1 Hurricane e 1 Gladiator. Però la RA perde a sua volta due C.200 del 22° Gruppo (Locatelli, KIA).
18 marzo, Malta: gli Hurricane intercettano 15 CR.42 e nel duello che ne segue rivendicano 2 kill, che peraltro non sono verificabili. Anche l'11 aprile accade lo stesso.
19 marzo, AOI: la 412a rivendica un altro Hurricane.
20 marzo, Malta: gli Hurricane riescono finalmente ad abbattere un CR.42 del 23° gruppo dopo le azioni incerte dei giorni prima. Erano due Hurricane contro 9 CR e 15 C.200 in scorta a 3 S.79.
25 marzo 1941, AOI: il 1 SAAF sqn abbatte due CR.42 e ne mette KO un altro; i CR a loro volta rivendicano due Hurricane. Quel che è certo è che Baron è tra i piloti abbattuti (e ferito), dopo 12 vittorie rivendicate.
16 aprile 1941, Derna (ASI); Gorrini, con il suo CR.42 (18° Gruppo), ingaggia battaglia furiosa con due Beaufighter, abbattendone uno e danneggiandone un altro, sparando 1.100 colpi e volando quasi due ore.
16 aprile 1941, Libia: il 2° gruppo in scorta agli Ju 87 vede i suoi G.50 combattere contro gli Hurricane; i britannici perdono 3 Hurricane; i G.50 ne rivendicano almeno 1, i tedeschi altri 2.
17 aprile 1941, Libia: il 2° gruppo con i G.50 vola ancora in scorta agli Ju 87. I G.50 rivendicano 3 Hurricane, che provengono da ben 4 squadroni (33, 73, 229 e 274), mentre i Bf 109 ne rivendicano 4; peraltro, gli Hurricane persi sono 5, uno dei quali attribuito alla flak (amica?). Questa missione è stata un successo per l'Asse, visto che la RAF rivendica 3 G.50, 1 Bf 109, 4 Ju 87, ma solo uno Ju 87 tedesco viene abbattuto o comunque permesso.
20 aprile, Malta: 9 CR del 23° e 15 C.200 del 17° scortano 3 S.79 dell'87° Gruppo sull'isola, ma due Hurricane, del nuovo tipo Mk II, rivendicano tre vittorie vs una italiana; il risultato ottenuto è un CR.42 abbattuo (Sanguinettoli).
8 maggio, Mediterraneo (Op Tiger): 4 Fulmar combattono contro 16 S.79 del 38° Gruppo scortati da 12 C.42, i quali rivendicano ben 5 Fulmar; ne ottengono 1 e 3 danneggiati, però perdono un CR.42 abbattuto da un Fulmar.
In quel mese, in Sicilia, la RA schierava: il 1° Stormo CT (6° Gruppo, con 20 C.200 e 6 CR.42; e 17°, con 21 C.200 e 7 CR.42); il 23° Gruppo autonomo (15 CR.42 e 4 Re.2000) e ovviamente le unità ‘recce’ e bombardieri.
28 maggio, AOI: un CR.42 riesce ad abbattere un Hurricane, sorprendendolo dato che oramai non ci si aspettavano altri aere iitaliani (su Jimma).
28 o 29 maggio, vicino Mosul; alcuni degli 11 CR.42Egeo arrivati (un altro si era incidentato in viaggio a Valona), rivendicano due Blenheim del No.94 Sqn (altre fonti dicono Gladiator) contro un CR abbattuto dai Gladiator. Altri 3 CR.42, dei 12 partiti per l'Irak, solo 7 sopravvivono.
Il 10 giugno 1941, 1 anno dopo l'inizio della guerra, la RAF aveva rivendicato 16 CR.42 e 7 probabili, più 6 danneggiati, su di un totale di ben 106 kill, 47 probabili e 38 danneggiati.
12 giugno, Malta: gli Hurricane abbattono uno Z.506 SAR della 612a sqn scortato da due CR.42 del 23° Gruppo; nella battaglia seguente cade un CR e un Hurricane. Quello stesso giorno, un altro Z.506SAR (I-POLA) viene abbattuto mentre cerca gli altri equipaggi.
25 giugno, Malta: i C.200 del 54° Stormo scortano un S.79 del 32° Stormo; 9 Hurricane del No.46 combattono contro ben 36 Macchi 200. Rivendicazioni: R.A. 1 kill, RAF 3, risultato reale: 2 C.200 abbattuti vs 0 perdite inglesi.
27 giugno, Malta: altri 41 Macchi di ben 3 gruppi combattono contro appena 9 Hurricane I del No.46; la RA rivendica 3 kill, la RAF 4 kill. Risultato reale: 2-0 per la RAF (2 C.200 abbattuti).
29 giugno, Bengasi; Gorrini riesce ad abbattere un Blenheim e ne insegue vanamente un altro che fa quota. Dice che sparò 1375 colpi, il che significa che un'arma da 12,7 era sostituita da una da 7,7 (e che aveva sparato tutte le munizioni!).
2 luglio, AOI: uno degli ultimi 3 CR.42 abbatte un Wellesley. Il 9 luglio ne rivendicano un altro (ma senza riscontro).
11 luglio, Malta: 11 Macchi del 54° Stormo mitragliano Hal Far, con ben 42 altri C.200 di scorta. La RAF è costretta a mobilitare almeno 12 o forse 30 Hurricane, ma la gigantesca zuffa, finisce in uno 0-0.
17 luglio, Malta: 49 Macchi 200 dei gruppi 7, 10 e 16° scortano un singolo Z.1007, e si azzuffano con 19 Hurricane. La RA rivendica 4 kill, la RAF ne rivendica 2. Risultato reale: 2 Macchi 200 contro 1 Hurricane.
20 luglio, Mediterraneo: due CR.42 della 356a (21° Gr) tentano un'intercettazione notturna ma uno va perso in atterraggio.
21 luglio, Mediterraneo: i CR.42 abbattono un Beaufighter mentre questo cercava di attaccare gli S.79 siluranti.
23 luglio, Sicilia: un Blenheim viene abbattuto da un CR.42.
25 luglio, Malta: 30 C.200 del 54° Stormo e 10 del 10° Gruppo (?), scortano un SINGOLO Z.1007 da ricognizione, probabilmente per aiutare Tesei a fare la missione la notte dopo; gli Hurricane arrivano alle spalle dei C.200 e abbattono lo Z.1007 e di lì a poco anche un C.200 (Giorgi, POW). La RA rivendica 4 kill, ma non pare che siano verificabili.
26 luglio, Malta: dopo l'incursione di Tesei, le due motosiluranti vengono protette dai Macchi 200. La battaglia contro gli Hurricane del No.185 Sqn vede le due motosiluranti (MAS) eliminate, più 2 C.200 abbattuti contro 1 Hurricane.
28 luglio, Sicilia: il No.272 sqn (Hurricane) attacca con coppie di aerei tutti gli aeroporti siciliani colpendo molti aerei tra cui 5 CR.42 e 11 C.200 (non è chiaro se distrutti o semplicemente danneggiati o un misto).
3 agosto, Italia: un C.202, impegnato in un duello simulato, cade da 4.000 m in vite piatta (magg Valle KIA), probabilmente il primo incidente mortale del Folgore. L'aereo era in consegna ai reparti dal 30 giugno, dopo una prima serie prodotta tra maggio e giugno (appena 10 aerei).
19 agosto, Malta: 12 Hurricane del No.126 Sqn si battono con altrettanti Saetta, alla quota di 7.000 metri (iniziali) e dichiarano 4 vittorie+1 probabile, mentre gli italiani 2+1. In pratica si tratta di un altro 0:0.
Dopo l'apertura del fronte russo, nel quale gli Italiani si immisero come sempre velleitariamente (vedi CAI), i gruppi inviati un Russia comportarono anche il 22° (359a, 362a, 369a, 371a squadriglia) con 51 Macchi, che si affiancarono al 61° gruppo O.A. con 32 Ca.311. Gli aerei italiani, arrivati malgrado il maltempo sui Balcani, erano in zona ad agosto e presto combatterono contro i disorganizzati ma agguerriti Sovietici.
27 agosto, Russia: i C.200 'russi' rivendicano 6 SB-2 e 2 I-16 da parte della 362a Sq, la quale perde 1 C.200 (pare per l'ennesima autorotazione).
30 agosto: i CR.42 del 23° Gruppo, in scorta convogli, attaccano e rivendicano due Wellington, uno dei quali è confermabile.
4 settembre, Malta: 17 o 19 Macchi del 10° Gruppo sono su Malta per cercare una nave rivendicata da uno Ju 87 italiano; gli Hurricane attaccano, stavolta sono ben 21. I Macchi si difendono bene, rivendicano 4-5 kill, ma perdono 2 C.200. Uno era volato da Carlo Romagnoli (comandante del gruppo), abbattuto da un Hurricane Mk IIC. Altri due Macchi vengono danneggiati e uno finisce il carburante atterrando fuori campo (recuperabile?). La RAF rivendica 6 vittorie, apparentemente non ha alcuna perdita, anche se un Hurricane è danneggiato e con un incendio a bordo, ma riesce a sopravvivere.
Quello stesso giorno, però, 30 Macchi tornano in azione cercando Romagnoli, inclusi 20 del 54° Stormo. Appena 8 Hurricane del No.249 si fanno rivedere, poco intimoriti dalla differenza di numeri. La RA rivendica ben 16 kill (o forse 15 più 1 Beaufighter), ma perde un altro caccia. Però la RAF ne perde 2.
-Risultati: l'intera giornata vede quindi la RA rivendicare almeno 20 kill, ottenendone solo 2; la RAF rivendica almeno 6 kill, e ne ottiene 3: solo parlando dei 10 Macchi del 10° Gruppo coinvolti, l’MM.5883 è abbattuto e ben 7 altri danneggiati. Finisce quindi 3 Macchi 200 persi contro 2 Hurricane, e sopratutto la perdita del T.col Romagnoli.
12 settembre, Mediterraneo: 8 Blenheim (No.105) attaccano una nave italiana, ma attaccati da 3 Macchi e 3 CR del 23° perdono tre dei loro.
27 settembre 1941, Mediterraneo: contro la Royal Navy intenta nell’Operazione Halbard, la R.A. si impegna a fondo i Fulmar da soli rivendicano 4 kill e la flak navale altri 5; tra i velivoli persi, il CR.42 di Valotti (24° Gruppo, KIA), 6 SM.84 (36° Stormo, ma riescono a silurare la corazzata Nelson) e 1 SM.79 (130° Gruppo); uno Swordfish sopravvive a sette CR.42, mentre un CR viene abbattuto da una nave italiana che l'aveva scambiato, per l'appunto, per uno Swordfish.
Quello stesso giorno, però, è in azione anche un gruppo di nove Stuka di Comiso, con 15 Saetta del 10° Gruppo, decollati circa alle 17.30. Le nubi basse nascondono le navi britanniche e al ritorno i piloti finiscono il carburante. Rientrano solo in cinque: ben 10 aerei e due piloti persi -quanto l’attività di qualche mese su Malta-, sono il peggior giorno dei Saetta.
29 o 30 settembre, Malta: 3 C.202 della 97a Sq (9°Gruppo/4° Stormo ) intercettano 5 Hurricane del No.185 Sqn cacciabombardieri scortati da altri 6 da caccia. Frigerio abbatte un Hurricane, lo Z5265 di Lintern (MIA). In seguito, un Fulmar del servizio SAR viene abbattuto da un altro Macchi il giorno successivo. Un Macchi viene tuttavia danneggiato (Tessari) anche se non gravemente.
1 ottobre, Malta: 7 Macchi il 9° attaccano, affrontati da otto aerei del No.185 Sqn a quote superiori ai 7.000 metri, abbattendo l'asso Peter Mould (8 kill) anche se rivendicano 3 vittorie contro un Macchi costretto ad un atterraggio in una spiaggia siciliana.
4 ottobre, Libia: un CR.42 riesce ad inseguire per 80 km un Blenheim e ad abbatterlo oltre a danneggiare altri due.
14 ottobre, Malta: una squadriglia di Macchi 202 del 9° Gruppo attacca un aeroporto maltese e si scontra contro alcuni (5 o 11) Hurricane; la RA rivendica 2 vittorie e ottiene effettivamente l'abbattimento di Barnwell (asso della caccia notturna, KIA, ma attribuito ad un guasto al motore).
17 ottobre, Libia: i Blenheim attaccano ancora e distruggono un CR al suolo danneggiandone altri.
22 ottobre Malta: 14 C.202 del 4° Stormo attaccano Luqa, abbattendo un Hurricane del No.249 Sqn e danneggiandone un altro; la RA rivendica ben 6 kill (contro... 9 Hurricane in tutto). Risultato: un Hurricane abbattuto (e un C.202 danneggiato).
24 ottobre 1941 AOI: l'ultima battaglia vede un CR.42 abbattuto in combattimento dai Gladiator (Malavolta, KIA). Secondo fonti italiane ha abbattuto 1-2 Gladiator, ma gli inglesi non dicono nulla del genere.
25 ottobre Malta: tornano in scena venti C.202, in aggiunta ai C.200 del 54° Gruppo, per scortare solo quattro Z.1007 del 9° Stormo. Per affrontarli si presentarono otto Hurricane del No.185 Sqn, che abbattono un Alcione, mentre un altro si sfascia all’atterraggio. I Folgore abbattono un Hurricane (Z3457) ma subiscono una perdita clamorosa: un Hurricane abbatte infatti il ten. col Eugenio Leotta (MM.7728), il comandante del 4° Stormo. Gli italiani rivendicano 4 Spitfire.
-Risultati: 2 Z.1007, 1 C.202 vs 1 Hurricane.
3 novembre, Russia: i C.200 abbattono 3 caccia di cui almeno 1 è un moderno Yak-1.
8 novembre Mediterraneo: alla vigilia della catastrofe del convoglio ‘Duisburg’, circa 18 Macchi 200 e 202 del 4° Stormo scortano quattro Z.1007, affrontati da 4 soli Hurricane, i Macchi ne abbattono uno, ma un C.202 viene abbattuto (MM.7736) e un altro cade per collisione contro un altro Hurricane (MM.7744, cap Pluda com. 73a sq, KIA). La RA rivendica 1 kill. Risultato: 2 Macchi vs 2 Hurricane.
12 novembre, Sicilia: di mattina, 4 Hurricane del No.249 Sqn attaccano l'aeroporto di Gela mitragliandolo e seguiti da altri 11 con bombe. 3 Macchi 202 del 9° Gruppo abbattono lo Z3158, la RAF rivendica un C.202 ma è un 1-0 per la RA.
15 novembre, Mediterraneo: 5 CR.42 del 23° abbattono un Wellington e altri, anch'essi del 23° gruppo, danneggiano un Blenheim che poi crasha all'atterraggio a Malta.
19 novembre, Sidi Rezegh: all'alba dell'Operazione Crusader, in questo campo avanzato c'erano molti G.50bis del 20° gruppo CT (che all'epoca era a Martuba, a pieno organico di 36 aerei di cui 27 efficienti). Per scortare un paio di S.79 in ricognizione 16 erano stati distaccati a Sidi Rezegh. Quella mattina stessa, però, vengono prima mitragliati da P-40 (con il G.50 MM6366 incendiato e altri 10 danneggiati), e poi investiti da 40 carri Crusader. Tre aerei riuscirono all'ultimo momento a salvarsi e a salire, mitragliando anche i blindati nemici a terra prima di fuggire, tra questi c'era Tarantola; mentre in atterraggio Niclot-Doglio e un altro pilota si trovano presi sotto il tiro delle armi dei britannici ma riescono a fuggire realizzando che il campo non è più italiano.. in tutto quel giorno diverso personale (forse 80 uomini) viene catturato dai britannici, che distruggono o catturano anche 16 o 19 (a seconda delle fonti) G.50bis nonché un Ca.133 del reparto e alcuni veicoli. Quanto ai piloti che scapparono quel giorno, sia in aria che a terra, dall'assalto inglese, non ebbero comunque vita facile, o meglio ancora, non ebbero vita lunga: Niclot-Doglio verrà ucciso il 27-7-42 su Malta, ma prima ancora di lui verranno abbatutti i Macchi 202 di Porcarelli il 2 luglio, Giovannini e Pecchiari il 6 luglio e Iannucci il 13 ottobre!
21 novembre, Malta: 18 C.202 del 9° Gruppo e almeno 1 del 1° Stormo attaccano una formazione di 4 Hurricane, esagerano rivendicandone 5 ma in effetti abbattono 1 di essi con un 20enne KIA.
22 novembre, AOI: l'ultimo CR.42 disponibile (MM 4033) attacca posizioni di artiglieria inglesi tanto che uccide un comandante a terra. Dopo atterra e incendia l'aereo, 5 giorni dopo Gondar cade. Mottet non sopravviverà molto a lungo: il 30 marzo 1950, il suo Spitfire IX MM 4025 ebbe un incendio al motore e per non abbandonarlo sopra Vicenza, cercò di rientrare alla base, ma precipitò prima.
Stesso giorno, Malta: ben 61 Macchi 200 e 202 (9° Gruppo), scortano 10 Ju 87 e vengono affrontati da qualcosa come 21 Hurricane. La RAF rivendica 2 kill, senza perdite. La RA, rivendica invece ben 8 Spitfire, ma perde effettivamente il Macchi di Bonfatti, comandante della 73a sq.
-risultati: malgrado la differenza numerica la RA vs RAF rivendicano 8 vs 2 kill, ma in effetti è uno 0-1.
La RA rivendica su Malta, in questo primo tour con i C.202, almeno 32 kill e 13 probabili, ma quelli verificabili sono solo 8 tra cui l'asso Mould e Barnwell. La RA ha perso 4 Macchi 202 e un altro 'spiaggiato' (atterrato in emergenza, non è chiaro se riparato). La cosa impressionante è che malgrado questi piccoli numeri, ha perso il comandante dello stormo e due comandanti di squadriglia. Per quanto superiori (i C.202 hanno invertito il rapporto di 2:1 che avevano gli Hurricane sui C.200), i nuovi Folgore si dimostrarono tutt'altro che invincibili. Per loro fortuna, in Africa la media dei piloti non era dello stesso livello.
26 novembre , Nord Africa: un CR.42 della 366a Sqn abbatte un Hurricane del No.33 Sqn. Nello stesso giorno iniziarono le vittorie in Nord Africa i C.202 (4 kill vs 8 rivendicati).
Stesso giorno, vicino Gambut, prima di mezzogiorno: 10 C.202 vanno in azione di pattuglia durante l'Operazione Crusader. Combattono contro 23 Hurricane degli sqn 238 e 229, e riescono a rivendicare ben 8 kill contro 2 aerei danneggiati. La RAF rivendica 2 vittorie, ma perde effettivamente 4 Hurricane abbattuti. Gli aerei danneggiati erano di Ezio Viglione Borghese e Larsimont.
4 dicembre, Bir el Gobi: 15 C.202 del 17° Gruppo combattono contro 30 Curtiss e rivendicano 8 kill contro un C.202 perso (atterrato fuori campo causa danni radiatore) e due danneggiati. Il combattimento è stato in effetti contro 21 Hurricane ma pare che solo 1 di essi viene perduto, per cui diventa di fatto un 1-1 (1 C.202 vs 1 Hurricane persi).
E così, mentre l'Operazione Crusader era in pieno svolgimento e il deserto ribolliva di carri armati e blindati, l'Asse aveva alfine una forza da caccia decente per quantità e qualità. C'erano I 18 C.202 del 9° Gruppo (ancora senza filtro antisabbia), i 29 del 17° Gruppo e i Bf 109F dei gruppi I e II del celebre JG 27, quello di Marseille. Un totale di 100 e più caccia modern.
5-6 dicembre, Napoli: un CR.42 del 21° Gruppo abbatte un Wellington
6 dicembre, Bir el Gobi: durante la scorta agli Ju 87 impegnati a supportare i G.Fascisti, due C.202 entrano in collisione al decollo con la perdita di un pilota (Novelli).
7 dicembre, AS: alcuni caccia C.200 del 153° perdono tre piloti contro il No.274 Sqn e i suoi Hurricane IIB.
8 dicembre, Tubruk-Gazala: 19 C.202 dei gruppi 9 e 17o, intercettano una formazione di Blenheim e Hurricane del No.274 Sqn. La RA rivendica 3 Hurricane e 3 P-40, contro un C.202 del 17° Gruppo che spara 1698 colpi (almeno!). Gli Hurricane IIB del No.80 Sqn mitragliano mezzi a terra, combattuti dal 9° Gruppo (8 C.202), che rivendica 2 kill, ma perde un altro aereo atterrato a Gazala (e poi, a quanto pare, perduto nella ritirata). Il No.80, che aveva ancora gli Mk I rivendica due Bf 109F ma non ha perdite(!), mentre il No.274 perde 3 aerei.
-Risultati: il 9 e il 17o Gruppo perdono 2 caccia C.202 e la RAF tre Hurricane IIB (tra cui gli Z5066 e BD885).
11 dicembre, Mediterraneo: un CR.42 del 23° Gruppo abbatte un Blenheim.
lo stesso giorno, il 23° Gruppo intercetta anche due Wellington, rivendicanone almeno uno; due aerei in effetti vengono persi, ma anche un CR.42 viene abbattuto (Serafini, KIA).
A novembre 1941 gli Italiani avevano 200 aerei pronti, i Tedeschi 120, mentre i Britannici, per lanciare la loro ‘Crusader’, avevano nella WDAF ben 1.311 velivoli, anche se soltanto 700 di prima linea. A terra c’erano non meno di 724 carri, contro 414 dell’Asse. Fu una vittoria, anche se non decisiva (dopo un anno da ‘Compass’, anche gli Italiani avevano imparato a combattere, ma soprattutto Rommel non era Graziani). I CR.42 usavano bombe-mina da 15 kg (a grappoli di quattro per ala), ma persino S.79 e BR.20 vennero mandati allo sbaraglio dalla 5a Squadra, su pressione di Rommel. Due BR.20 vennero abbattuti dalla contraerea leggera, ma furono soprattutto i CR.42AS che eseguirono azioni d’attacco, specie il 3° Gruppo e la 236a Sq, che aveva finito i sui Ju.87 (rimasti solo con la 209a).
12 dicembre, Gazala, primo pomeriggio: 11 Folgore del 17° Gruppo e dieci dell'appena arrivato 6° Gruppo combattono contro circa 30 caccia, ottenendo ben dieci vittorie aeree. I Britannici e Sudafricani rivendicano a loro volta due Bf 109 e un C.202.
-Risultati: gli alleati ammettono 5 perdite (di cui 3 del No.112 Sqn), mentre la RA perde probabilmente 4 aerei complessivi: Vatta crasha l'aereo danneggiato all'atterraggio contro un mucchio di sassi; l'aereo di Camarda rientra ma è dichiarato FU; il ten. Conti atterra fuori campo, il srg Siani atterra dietro linee nemiche e incendia l'aereo. Presumo che l'aereo di Conti non sia stato recuperatoe molto probabilmente nemmeno quello di Camarda, considerando anche la ritirata italiana per l'attacco inglese in corso. Posso presumere che sia andata così: 5 a 4 per la RA.
15 dicembre, Gialo: il SAS distrugge a terra 5 aerei: 3 CR.42 (uno era il MM 6293 del 3° Gruppo), 1 C.200 e 1 Ju 87 e altri danneggiati.
17 dicembre, ASI. Questa giornata è molto confusa: la WDAF ammette la mattina ben 4 perdite e il JG 27 tedesco ne rivendica 5; di pomeriggio vi sono state altre perdite inglesi, ma nessuna rivendicazione specifica sui Macchi. Però il comandante Mezzetti viene sicuramente abbattuto e ucciso anche se per mesi è dichiarato disperso. Di conseguenza è sicuro che almeno 1 Macchi 202 sia andato perso in combattimento questo giorno.
18 dicembre: i Macchi rivendicano 3 P-30 contro 2 aerei danneggiati. Non è chiaro però cosa abbiano davvero ottenuto, ma di sicuro tra il 18 e il 22 dicembre vengono abbandonate le basi avanzate a cominciare da Martuba.
22 dicembre 1941, Agebadia (ASI): il SAS distrugge ben 24 aerei: 9 CR.42 del 151° Gruppo; 5 G.50 del 160° Gruppo, 5 C.200 dell'8° Gruppo, più 1 S.79, 2 Ca.311 e 2 Ca.164; inoltre bombardieri inglesi distruggono 1 S.79 e 1 Ca.311. Shock per i reparti italiani che provvedono ad arretrare il loro schieramento.
25-29 dicembre 1941, Russia: nonostante le difficoltà climatiche dovute alle temperature bassissime, i pochi C.200 usati nella 'battaglia di Natale' rivendicarono ben 12 o 15 aerei russi, e ancora più oltraggiosamente, persero solo 1 C.200 (Iannicelli, KIA), abbattuto dagli I-16.
28 dicembre, Uadi Tamet (ASI): il SAS distrugge 9 C.202 del 17° Gruppo (MM 7719, 7730, 7749, 7755, 7756, 7759, 7760, 7768, 7769) e ne danneggia un altro (7782) del 6°. Il 17° gruppo fino ad allora aveva subito la perdita di 8 aerei. Il gruppo era appena arrivato nel nuovo aeroporto perché insicuro dopo l'attacco di Agebadia.
L'ingresso sulla scena dei pur numerosi Macchi 202 del 4° e del 1° Stormo fu dunque rapidamente ridimensionata, anche alla luce dei numerosi reparti nemici (dieci con l'Hurricane e cinque con il P-40). Se i piloti alleati riuscivano a mantenere il controllo, potevano spennare qualunque Macchi si fossero trovati nel mirino. Non era facile, ma era possibile.
Nell'insieme, nelle poche battaglie aeree documentate, il 4 (con otto vittorie), l'8 (sei), il 12 (altri 10), il 17 (tre) e il 18 (altri tre), il 1° Stormo rivendicò non meno di 30 vittorie, mentre gli aerei andati fuori uso erano almeno sette, più altri danneggiati variamente. Di questi velivoli, quattro vennero abbattuti in combattimento: in tutti i casi senza precipitare, ma con atterraggi d'emergenza, spesso per colpi al radiatore, molto vulnerabile anche in caso di atterraggi 'non conformi'. Evidentemente avevano la velocità per allontanarsi ma poi non andavano lontano dopo i danni subiti al vulnerabilissimo radiatore ventrale.
In tutto circa 30 vittorie rivendicate e probabilmente solo 15 ottenute, contro 7 perdite. La RAF rivendicò appena più vittorie di quelle che effettivamente ottenne. Considerando gli aerei distrutti al suolo, il solo 17° Gruppo ha perso entro la fine del 1941 ben 17 aerei.
In tutto, i Folgore perduti in poco più di un mese devono essere stati almeno 17 del 17°, 2 del 6° e 3 del 9°, ergo almeno 22 velivoli.
L'efficienza media dei Folgore a dicembre, nel 1° Stormo era di 24 caccia. In quel periodo (non è chiaro quando) altri 5 Macchi andarono distrutti dalle bombe inglesi a Martuba, 4 a Barce e ben 10 a Benina.
Il 1° Stormo rimase in azione fino a metà del 1942, per poi dare il cambio al 4°, lasciandogli anche tutti i Folgore ancora in servizio e tornando in Italia, dove il 4° era già tornato verso la fine di dicembre 1941 (non avendo ancora filtri per i motori NdA). Poi vi fu un meritato riposo, ovviamente classista, con gli ufficiali a Cortina e in Ungheria e i sottufficiali ad Asiago e Rapallo.
1942
Il 153° Gruppo pare che volò, nel periodo luglio-dicembre 1941, ben 4.686 ore in 359 missioni, accreditandosi 54 aerei in aria e a terra. Il solo 2° Stormo perse in ottobre (1942) 10 C.200 e il mese di novembre i Saetta efficienti degli stormi 2 e 3° erano ridotti a 15; ma a dicembre il 2° Stormo aveva 42 velivoli, 19 dei quali efficienti.
Il 150° Gruppo, unità sui CR.42 del com. Vizzotto, nei primi mesi del ’41 ebbe il rinforzo della 371a Sq, arrivata a Valona (ex-152° Gruppo), ed equipaggiata con i C.200, forse la prima unità con i Macchi che giunse nel settore egeo.
A dicembre del ’41 passò in Nord Africa, data l’offensiva ‘Crusader’, dopo un lungo viaggio con parecchie soste, che portò a Tripoli 22 Saetta. Arrivato il 14 dicembre, dato il ripiegamento generale dell’Asse, si preferì lasciarlo in retrovia, per scortare i convogli e respingendo alcune incursioni di Blenheim (Vizzotto ne mitragliò cinque, su nove incontrati il 19 dicembre).
Avanzato verso la Cirenaica, inglobati gli aerei del 153°, ebbe funzione di mitragliamento e scorta.
9 gennaio, Libia: il 150° gruppo combatte durante una scorta, con 11 C.200 contro 10 Tomahawk del 3 Sqn RAAF. La RA rivendica 2 vittorie; probabilmente ne ha ottenuta davvero una (o almeno, un Curtiss viene abbattuto), ma di sicuro subisce due perdite di C.200 (i piloti si salvano).
22 gennaio, Libia: il 150° gruppo fa un'altra missione di scorta e il 3 RAAF Sqn abbatte un altro C.200 (Carrari, MM 5156, KIA).
4-5 febbraio (e oltre), URSS: il 22° Gruppo attacca l'aeroporto di Krany Liman, rivendicando 5 kill e 10 a terra. Altre vittorie sarebbero seguite a febbraio (4 attorno al 24-28), 14 a marzo, 5 a maggio, 5 a giugno, 11 a luglio.
Fino a marzo 1942 il solo cap. Minguzzi ebbe accreditate otto vittorie e 33 suddivise, oltre a vari aerei, veicoli e locomotive colpiti al suolo. Il 22° aveva preso parte a 19 combattimenti aerei e 11 azioni di attacco al suolo, accreditato di 66 aerei distrutti e 16 probabili.
14 febbraio, Bir Hakeim; 7 C.202 e 6 C.200 scortano verso mezzogiorno 7 CR.42 del 3° Gruppo e 9 C.200 del 150° usati in attacco contro bersagli a terra. Però combattono contro '20 P-40'. I C.202 della 88a sq (17° Gruppo/1° Stormo), rivendicano 3 kill (+1 probabile e 10 colpiti, tanto per abbondare!) ma hanno un aereo abbattuto (Savelli, KIA) e un altro aereo atterrato senza carburante. Gli altri 6 C.200 hanno un compito non meno facile: dicono di avere danneggiato '15 Curtiss', ma 2 Macchi (Nicolis e Dellai KIA) vanno giù e altri 2 danneggiati. In tutto la scorta spara 3.700 colpi circa.
I Macchi 200 attaccano i bersagli a terra rivendicando 21 mezzi colpiti con 8 in fiamme; ma la flak abbatte un C.200 (Badessi), e costringe ad un atterraggio d'emergenza 1 altro C.200 (Angeloni) e 1 CR.42 oltre a danneggiare qualche altro aereo. Benché tutta la formazione italiana fosse stata attaccata solo da 18 Curtiss del 112 e 3 Sqn, questi rivendicarono 20 kills e incredibilmente, nessuna perdita.
-Risultati: mentre dall'altra parte del mondo (contro i Giapponesi) accadeva un'analoga strage subita dagli alleati (10 aerei contro 1-2 Zero), in Africa gli alleati festeggiarono il 'massacro di S.Valentino' ai danni degli italiani. La RA rivendica complessivamente ben 10 kill subendo 7 perdite (ma 2 recuperati poi); la RAF e RAAF invece, rivendicano 20 kill ma subiscono zero (0!) perdite anche se solo 3-4 dei loro kill sono verificabili. La flak di terra ha anche agito bene: anche se fosse vero che la RA ha colpito 21 mezzi di cui 8 in fiamme, avere buttato giù 3 aerei significa circa 3:1 contro i mezzi perduti, o 4:1 considerando l'aereo poi recuperato, che non certo un a sciccheria per una forza aerea.
28 febbraio, El Adem: il 150° gruppo mitraglia obiettivi al suolo inglesi tra cui automezzi e vengono rivendicati anche una decina di aerei sul campo d'aviazione.
8 marzo, Tobruk: attorno alle 16.30, 1942 dieci C.200 del 150° stavano scortano 12 Ju 87 su Tobruk, al che vengono attaccati da P-40 del 3 RAAF Squadron. E mal gliene incoglie, agli Italiani: cinque piloti di Macchi vengono uccisi (o a seconda delle fonti, 3 KIA e 2 POW); due altri Macchi, danneggiati, riescono ad atterrare a Tmini, uno dei quali guidato da Drago (per la sua seconda medaglia d'argento).
-Risultati: 5 Macchi 200 distrutti e 5 piloti persi (Atti, KIA; MM.6490 Micheli POW; MM5333 Ieari POW; MM5332 Badalassi KIA, MM6661 Rodorigo KIA), più due aerei danneggiati gravemente (tra cui quello di Drago). La WDAF riportò 9 vittorie, incluse alcune su Ju 87 di cui qualcuno fu di sicuro danneggiato.
La conclusione fu chiara: se il massacro di S.Valentino va parecchio ridimensionato, la battaglia (della 'festa della Donna'?) è stata una prova chiara di quanto l'agile e piccolino C.200 fosse oramai 'bollito' come caccia di 1a linea. Anche se nel primo caso è stata invocata la foschia e dall'altra parte, la guida caccia per la prima volta nella WDAF, e in quest'ultimo caso lo 'scambio dei P-40 per aerei 'amici', i C.200 erano riusciti a perdere 7 aerei con 5 piloti KIA e 2 POW senza ottenere nemmeno una vittoria sicura contro i P-40, che tra l'altro si erano comportati bene anche contro i C.202.
Considerando quanti C.200 vi fossero all'epoca ancorai n Africa, questa non era certo una buona notizia!
21 marzo 1941, Benina: il SAS distrugge 2 CR.42 e 1 Ca.133.
4 aprile: durante un mitragliamento contro automezzi, un C.200 del 150° gruppo (quello del comandante Vizzotto) viene abbattuto dalla contraerea (il comandante rientra alla base). Durante i primi 3 mesi del 1942, il 150° gruppo perde complessivamente ben 15 piloti (13 KIA e 2 POW), e un numero sicuramente maggiore di aerei.
Durante un'azione d'attacco navale, un CR.42 (Santoro) è colpito e costretto ad atterrare in Algeria (primaver del 1942), dove probabilmente viene internato.
Tra le vittorie navali dei CR.42 vanno ricordati i contributi all'affondamento di due sommergibili (P-38 e Urge) nel 1942.
Durante l'offensiva a Bir Hakeim i CR.42 eseguirono attacchi assieme ad altri velivoli; la RA perse 17 aerei su 480 missioni, in tutto l'Asse eseguì 1300 missioni.
9 maggio 1942: cinque Z.1007 della 210a BT scortati da 16 Macchi 202 dei gruppi 9 e 10imo, dichiarano tre Spitfire (tra cui uno di Lucchini e uno di Martinoli), mentre gli inglesi rientrano indenni, dichiarando tre Z.1007 e un Macchi (danneggiarono uno di ciascun tipo).
12 maggio, Malta: il 2° gruppo, recentemente riequipaggiato con i Re.2001, perde il primo aereo in azione su Malta a causa dei caccia Spitfire, con un aereo crashato al ritorno (pilota Marchio KIA).
16 maggio, Malta: il 2° gruppo, in azione su Malta per un'altra missione di scorta, con 20 caccia Re.2001 contro 11 Spitfire; i Re.2001 rivendicano 4 kill sugli Spitfire. Un Re.2001 viene danneggiato ma non riesce a rientrare.
26 maggio, Malta: il 2° gruppo, su Malta, perde il cap. Sterzi (MOVM).
30 maggio, Malta: il 2° gruppo scorta 3 SM.84 con 22 caccia, che combattono contro 8 Spitfire. Il 2° gruppo rivendica 2 kill sugli Spitfire ma non risultano perdite; un SM.84, però, crasha all'atterraggio.
A fine maggio, la 5a Squadra Aerea aveva raggiunto il suo apice, come segnalato dal servizio ULTRA. All’epoca il suo 1° Stormo aveva 47 C.202, dei quali 40 efficienti; altri 57 (47) erano al 4° Stormo, per un totale di ben 104 aerei -87 dei quali disponibili- con 129 piloti (71+58, tutti diurni); il 2° aveva 63 C.200 (52 pronti) con 64 piloti diurni e 12 notturni (uno dei pochi casi in cui è riportato l’uso dei C.200 come caccia notturno!), mentre di lì a pochi giorni era segnalato nel 12° Gruppo un aumento dei G.50 da 20 a 26 (da 5 a 10 per quelli efficienti), e dei piloti da 16 a 23; il 150° Gruppo aveva 25 C.200 (23 pronti) e 25 piloti.
Ma a fine giugno tutto il 1° Stormo, tranne la 88a Sq, abbandonò la Libia, mentre a luglio giunse il 23° Gruppo del 3° Stormo. A quel punto, sull'entusiasmo dell'avanzata, i reparti erano veramente mobili, con 114 veicoli per la logistica dei Macchi 202 e 116 per i CR.42BA per un'autonomia, ad ogni fermata, fino a cinque giorni d'operazioni. Ma il 30 giugno si arrivò ad El Alamein e da lì non si passerà oltre.
il 15 luglio erano disponibili 93 Folgore con il 4° stormo, il 23° Gruppo e anche il 150°.
Il 4 giugno 1942, nove C.202 del 10° Gruppo attaccano 15 P-40, dichiarandone cinque. Il 7 giugno altri otto attaccano 30 P-40 e dopo oltre 20 minuti di battaglia, ne rivendicano cinque e uno probabile.
6 giugno, Malta: la mattina vede la perdita in combattimento un Re.2001 (Venturini). Il gruppo riparte subito dopo per cercarlo con 11 aerei ma vengono attaccati da 4 Spitfire del 249 squadron, abbattendo Merich e Teja (quest'ultimo riuscì ad atterrare in emergenza, non è chiaro se l'aereo venne rottamato); la RAF effettivamente rivendica 2 kill, il 2° gruppo rivendica quanto meno un bimotore, ma a quanto pare è stata una vittoria della RAF per 1 o 2 a zero.
Il pomeriggio viene ripresa la ricerca dei piloti mancanti con uno Z.506S e 13 Re.2001 più 6 C.202 del 155° gruppo. Attaccati ancora una volta, da 8 Spitfire, questi ultimi rivendicano 3 kill, la RA rivendica 2 Spitfire (1 dal 2° e 1 dal 155° gruppo); un solo Spitfire viene perso, rottamato dopo l'atterraggio WO. La RA, dal canto suo, perde 2 Re.2001 (Geminian e Baraldi).
La giornata, in definitiva, vede 4 Re.2001 e altrettanti piloti KIA (con un 5o Re.2001 probabilmente rottamato), contro rivendicazioni per almeno 3 kill e risultato effettivo di un solo Spitfire perso.
Stesso giorno, Gazala: Ezio Viglione Borghese è abbattuto con il suo Macchi 202, era intento a mitragliare unità corazzate inglesi nella zona di Ain El Gazala.
Anche Larsimont non ha fortuna, restando ucciso con il tremendo bombardamento inglese su Sidi El Barrani del 26 giugno 1942. Erano i piloti con gli aerei danneggiati nell’esordio del 26 novembre (un presagio?)
10 giugno, Malta: il 2° gruppo (18 Re.2001) e 155° (28 Macchi 202) scortano 5 Z.1007, quando vengono attaccati da 20 Spitfire V di 3 squadroni diversi; non pare che i caccia inglesi ebbero perdite, mentre un Bf 109 tedesco viene abbattuto dalla flak, 1 Re.2001 e 1 C.202 vengono abbattuti o comunque non rientrarono (piloti Serafino e Dringoli KIA).
14 giugno, Mediterraneo: grande battaglia contro il convoglio Harpoon di mattina: 19 CR.42, i C.200 dei gruppi 7 e 16°, rivendicando un Hurricane e tre probabili, su di un totale di 3 Hurricane e 3 probabili più anche un Defiant (Fulmar); i bombardieri aggiungono altri 14 Hurricane e sei probabili.
-Risultati: in realtà andarono persi due Fulmar del No.807 Sqn e 2 Sea Hurricane del No.801 Sqn; dall'altro campo andarono persi: 2 C.200, un CR.42 (MM.7594), sei SM.84(?) e un Z.1007bis più vari danneggiati tra cui tre SM.79. Di sicuro sono andati perduti un S:79 silurante del 104o gruppo (Compiani, abbattuto dalla flak navale, dopo che ritornò, in fiamme, probabilmente per schiantarsi su di una nave inglese...), un S.79 sempre del 104o, venne abbattuto da un Fulmar del No.807 sqn, un altro scassa all'atterraggio e altri due vengono danneggiati.
Infine vi sono altre fonti che parlano di due CR.42 abbattuti durante un attacco in picchiata su di un incrociatore, colpiti dai Fulmar; altri due aerei vengono internati in Algeria, su di una forza totale di 8 velivoli.
stesso giorno, Mediterraneo: il 2° gruppo manda 15 Re.2001 e il 54° stormo altri 7 C.200, a scortare 14 SM.84 bombardieri contro il convoglio Harpoon.
La battaglia aerea contro gli Hurricane del No.801 (o forse 813?) sqn della HMS Eagle, finisce con la RA che rivendica ben 11 caccia nemici, tra cui due a Celentano (che avrebbe finito la guerra con 6 vittorie rivendicate); la perdita di un Sea Hurricane è l'unica confermabile in diretta azione, altri due Hurricane sono pesantemente colpiti e uno diventa W/O all'atterraggio, peraltro il pilota aveva colpito a sua volta il Re.2001 di Treggia che dopo pochi minuti precipita; un altro Re.2001 è costretto ad un atterraggio in Tunisia (dove viene presumibilmente internato). In pratica, il risultato è un incredibile 2-2.
15 giugno, Mediterraneo: 9 Re.2001 del 2° gruppo attaccarono 3 Albacore e 1 Beaufighter, stranamente rivendicano ben 6 aerei contro i 4 realmente presenti. Riescono comunque ad abbattere un Beaufighter e un Albacore.
-Stesso giorno, mattina: 25 C.202 del 155° Gruppo scortano 10 Ju.87 del 102° Gruppo contro il convoglio Harpoon, scontrandosi con gli Spitfire del No.601 Sqn e dichiarando cinque ‘Spitfire e Hurricane’; un altro è reclamato dagli Stuka, dei quali uno cade successivamente in mare. Gli Spitfire perdono due dei loro e altri due subiscono danni, dichiarando colpiti cinque Stuka (effettivamente, altri quattro ebbero danni).
23 giugno 1942, Malta: 18 Re.2001 del 2° grupppo e 27 C.202 del 155° scortano tre SM.84 in azione ma oltre 25 Spitfire li aspettano. L'unica perdita accertabile è un C.202 del 155° (Buvoli, POW).
1 luglio 1942, Malta, il 20° gruppo (parte del nuovo 51° Stormo) manda in azione diversi Macchi, tra cui quelli di Niclot-Doglio e di Tarantola. Dichiarano ben otto Spitfire, contro due aerei danneggiati; la RAF perde in realtà un solo Spit, e dichiara due vittorie (i due aerei danneggiati, ma non abbattuti).
-risultato: RA 1 Spitfire.
2 luglio, Malta: è in azione il 155° (23 Macchi) assieme a 15 Re.2001 del 2°, scortando cinque Z.1007bis ( 29 e 33° Gr); attaccati da circa 30 Spitfire, ne dichiarano tre e altri 15 danneggiati, più sette ‘kill’ da parte del 2° Gruppo!
-Risultato: la RA rivendica 10 kill, la RAF perde 2 Spitfire ma la RA perde 1 C.202 (Porcarelli KIA) e 2 Z.1007 cadono al rientro per i danni subiti.
Stesso giorno, AS: i Macchi della 90a Sq combattono dichiarando tre P-40, con un Macchi colpito dai Curtiss e costretto ad un atterraggio nel deserto, catturato il pilota.
4 luglio, AS: 12 C.202 attaccano (con la guida di Lucchini) una formazione nemica di Boston, P-40 e Spitfire e un’altra di Hurricane. Dichiarano complessivamente sei ‘kills’.
4 luglio, Mediterraneo: 10 Spitfire intercettano tre SM.84 scortati da 22 Macchi del 51° più altri 17 come scorta indiretta. Due Spit vengono danneggiati seriamente, ma la RAF dichiara tutti i bombardieri; due sono effettivamente abbattuti, mentre la RA dichiara complessivamente 4 Spitfire (uno dai bombardieri), di cui uno da Tarantola.
6 luglio: si ha notizia di un altro combattimento con la caccia maltese, finito non tanto bene per la RA, perché perde almeno due aerei visto che ha due piloti KIA (Giovannini e Pecchiari) su Macchi 202.
7 luglio, Malta: 35 C.202 e 12 Re.2001 del 2° scortano nove Z.1007, affrontati da solo 22 Spitfire, due dei quali abbattuti (uno da Doglio e Tarantola) e uno scassato all’atterraggio per i danni subiti, contro un Macchi abbattuto e uno Z.1007 colpito dalla flak.
7 luglio, Fuka: il SAS distrugge 5 CR.42 (MM 8529, 8896, 8497, 8501, 4446 ) del 50° Stormo e un S.81.
10 luglio, Malta: un altro Spitfire viene abbattuto, ma i difensori erano solo 14 contro le forze dell'Asse (i soli Folgore erano 25); il caccia di Tarantola viene danneggiato seriamente.
10 luglio, AS: vicino ad El Alamein, il 10° Gruppo -guidato da Lucchini- scorta i CR.42CB e poi attacca 15 P-40 che formano una Lufberry (cerchio difensivo). La battaglia dura qualcosa come 30 minuti e la RA rivendica 8 P-40.
16 luglio, AS: 12 Macchi rivendicano 4 P-40 ma almeno tre sono colpiti e uno è costretto all'atterraggio ad El Daba, Lucchini è danneggiato al serbatoio e atterra quasi stordito dai vapori di benzina.
18 luglio, AS: 8 Macchi attaccano 9 P-40 cacciabombardieri con 11 Hurricane di scorta, rivendicano 4 kill.
25 luglio, Malta: 12 C.202 del 20° e 7 del 155° scortano 5 Ju 88 assieme ai Bf 109. Solo 6 Spitfire li intercettano. La RA rivendica 2 kill, la RAF pare che non abbia avuto perdite ma ha abbattuto un Bf 109.
27 luglio, Malta: Beurling, che 3 settimane prima era stato danneggiato probabilmente proprio da Doglio, dopo avere abbattuto Gelli, lo sorpende facendolo esplodere in aria, ferisce Tarantola (gregario). In quella battaglia, dunque, la RAF segna presumibilmente 2 Macchi a 0.
5 agosto, AS: 12 Macchi rivendicano 3 vittorie.
12 agosto, Mediterraneo: 17 aerei del 155° scortano 14 SM.79 del 132° contro la flotta britannica, dichiarando 4 (Sea)Hurricane. Pare che in tutto ottennero una vittoria e un aereo danneggiato.
19 agosto, AS: 8 Macchi 202 combattono contro gli Spitfire; un pilota italiano, l'asso Reiner, abbatte uno Spitfire e poi simula di essere colpito per evitare di essere abbattuto davvero; ma uno Spitfire lo insegue lo stesso ma Reiner, a forza di Schneider tirate a bassa quota lo fa cadere in manovra a terra. Comunque è vero che è stato colpito: 107 buchi. La RA in quest'azione rivendica 5 kill, la RAF risulta avere perso un solo Spitfire e rivendica 4 Bf 109, i quali a loro volta rivendicano 3 kill ma senza perdite(!!). The 'fog of war'. Quel che è sicuro è la perdita di due C.202 e di almeno 1 Spitfire V.
25-27 luglio, Russia: i C.200 trovano un nemico inaspettatamente robusto nei LaGG-3, che iniziano il 25 il confronto, il 26 abbattono 3 C.200 (con due piloti KIA), e infine (il 26 o il 27?) una scorta agli Stuka con un'altra battaglia in cui la RA rivendica 3 vittorie ma perde altri due piloti. In appena 2 giorni, la RA ha perso 5 Macchi 200 e 4 piloti.
31 agosto, AS: la RA è in azione con 11 aerei a 7.000 m e rivendica 2 Spitfire abbattuti. La RAF ha ammesso ben 5 perdite ma 4 erano state rivendicate anche dai Bf 109 e 1 dalla Flak. Inoltre Lucchini, in un'altra missione, ha rivendicato un altro Spitfire. Insomma, è un mistero su chi ha abbattuto cosa.
2 settembre: 18 Macchi del 10° gruppo intercettano grosse formazioni di Boston, Spitfire e P-40 a 7.000 m. Lucchini dichiara un Boston e uno Spitfire, Ferrulli uno Spitfire, altri piloti aggiungono 3 Spitfire. Uno dei Macchi (Del Turco, 90a Sq) non rientra alla base. Purtroppo non sono disponibili dati incrociati di questi combattimenti.
4 settembre ASI: l’asso Solaroli dichiara due P-40 attaccando una formazione in scorta ai Boston, ne mitraglia un altro, ma poi venne colpito da un P-40 del No.260 Sqn e scassa l’aereo in pieno deserto, finendo in un campo minato senza miracolosamente far esplodere alcuna mina. Riesce a raccontarla, ma con un mese d’ospedale.
11 settembre, ASI: 12 Macchi 202 combattono contro parecchie formazioni di P-40 e Spitfire di copertura e in 20 minuti la RA rivendica 3 P-30 e 1 Spitfire; in cambio ha 5 Macchi danneggiati (anche Ferrulli) e 1 crashato.
14 settembre, Barce: il SAS distrugge 7 Z.1007bis del 35° Stormo ( MM 23362, 23326, 24281, 24753, 23380, 24750, 23371), 6 Ca.311 della 131a Sa OA (MM 111688, 11720, 11764, 11687, 11610, 11692), 1 Ro.63 (MM 11695), 1 S.79 (MM 24332) silurante (con tanto di siluro), più altri aerei riparabili (ma in genere in ditta) come 2 Z.1007.
Forse l'unico vero successo dei Saetta fu il contrasto durissimi all'incursione britannica a Tobruk, quando gli aerei del 13° Gruppo mitragliarono e bombardarono i mezzi navali britannici arrivati nottetempo, con grande ardimento. In tutto riusciranno ad affondare il grosso caccia HMS Zulu e (almeno) cinque tra motosiluranti e motobarche. Altri C.200 attaccarono i commandos nel deserto, anch'essi impegnati in missioni di sabotaggio dietro le linee.
14-17 settembre, Nord Africa (Gialo): numerosi velivoli italo-tedeschi danno la caccia alle camionette inglesi, prima in fuga da Bengasi, e poi in attacco all'Oasi di Gialo, vengono tartassati dai velivoli italiani di ogni sorta (specialmente S.79, Z.1007, CR.42 e C.200). In tutto, durante queste azioni, vengono distrutti più di 50 veicoli nemici (35 solo a Gialo, ma non necessariamente tutti dall'aviazione). Le perdite: un CR.42 del 15° Stormo assalto (46 e 47o gruppo) viene abbattuto dal fuoco delle mitragliatrici di una jeep, il 14 settembre; il 15, due Ca.311 si distruggono in atterraggi d'emergenza; il 16 un altro CR.42 è abbattuto dal fuoco di alcune autoblindo; il 17, uno Z.1007bis sparisce in missione, e verrà ritrovato giorni dopo bruciato e tutto l'equipaggio ucciso (presumibilmente abbattuto); nello stesso giorno altri 2 CR.42 vengono abbattuti vicino a Gialo. In tutto, sette aerei vengono perduti in circa una settimana di operazioni, fin verso il 22 settembre (ma le perdite documentate sono solo tra il 14 e il 17). Delle perdite, vi sono due C.311, uno Z.1007 e ben 4 CR.42 (nessun C.200, per esempio, risulta perduto). I piloti uccisi non furono pochi: i 6 dello Z.1007 e ben 3 dei 4 dei CR.42 perduti (uno di questi, per sua sfortuna, fu ucciso da bombe italiane dopo essere stato catturato dai neozelandesi e custodito su di un veicolo). Considerando che a terra, a Gialo, c'erano stati circa 15 morti per parte, non è un valore di poco conto. I veicoli persi a Gialo furono 35, gli aerei persi in azione nella stessa zona, a quanto risulta, furono 4, dunque fu circa 10:1 tra aerei e veicoli. Forse già allora questo era un rapporto non proprio esaltante, mentre adesso sarebbe un disastro totale (ma possibile, come durante la battaglia di Goose Green, quando c'erano praticamente solo soldati appiedati da entrambe le parti).
9 ottobre 1942, ASI: 18 Macchi e diversi Bf 109 combattono contro oltre 67 aerei della WDAF; la RA rivendica 12 vittorie, la LW altre 11; gli alleati rivendicano 9 vittorie; le perdite: la RA ha 7 Macchi danneggiati (uno atterra a carrello retratto), la LW ha 3 perdite, la WDAF solo 5 (4 P-40 e un Baltimore). Durante la giornata la RA ha rivendicato con il 4° Stormo ben 19 kill, 1 dal 3°, 28 dalla LW. Ma la RAF ha ammesso solo 16 perdite totali.
La WDAF ha rivendicato quel giorno 10 kill e 50 aerei distrutti al suolo, la LW ha ammesso 4 perdite e 10 aerei danneggiati, ma ben 20 colpiti a terra.
Oramai era passato il tempo della superiorità dell’Asse, dato che all’inizio dell’offensiva di Rommel contro l’Egitto la sola R.A. aveva 182 caccia, di cui 93 C.202 del 3° e 4°.
11 ottobre, Malta: 25 Macchi scortano gli Ju 88 tedeschi e combattono contro 19 Spitfire. Gli italiani rivendicano 4 kill (uno da Tarantola) contro 1 Macchi. La RAF non ammette perdite e rivendica 1 kill (come in effetti è).
12 ottobre, Malta: la RAF è duramente impegnata contro RA e LW, tanto che esse rivendicano ben 15 Spitfire in cinque battaglie. La RAF ne perde 'solo' sette (e tre piloti) e sei aerei danneggiati, per cui si può dire che le rivendicazioni siano state abbastanza precise almeno nel numero di aerei colpiti. La RAF rivendica ben 27 successi, ma le perdite effettive siano state solo di 4 Bf 109, 12 Ju 88 (come rivendicato!) e altri aerei danneggiati, tra cui 3 C.202 (effettivamente la RAF ne aveva rivendicati 3 abbattuti, invece pare che fossero solo danneggiati).
13 ottobre, Malta: 29 C.202 e 42 Bf 109 scortano 8 Ju 88 su Hal Far. Solo 24 Spitfire li contrastano rivendicando 1 Ju 88 e 6 caccia. Risultati verificabili: 1 Spitfire crashato, 2 Macchi del 153° Gruppo abbattuti (uno dei quali era presumibilment quello di Iannucci, KIA).
14 ottobre, Malta. L'azione dell'Asse di prima mattina ottiene altri 5 kill rivendicati. La RAF perde 3 Spitfire. Tarantola, che ha rivendicato un altro Spitfire, ma viene colpito e costretto ad abbandonare l'aereo in fiamme, gravemente ferito.
Solo considerando le battaglie in cui ha partecipato Tarantola su Malta, la R.A. avrebbe ottenuto 23 Spitfire abbattuti, contro 3 Macchi e 2 SM.84, ma in realtà la RAF ha perso, in quelle battaglie, solo 4 aerei, tanti quanti ha dichiarato Tarantola da solo!
20 ottobre, AS: 14 Macchi 202 del 4° Stormo decollano giusto in tempo per scontrarsi con 20 Boston e Hudson, con la scorta di ben 30 P-40 e 20 Spitfire. Gli Italiani dichiarano ben 9 P-40, di cui 2 da Ferrulli, più uno Spitfire probabile e molti altri aerei danneggiati. Lucchini è costretto ad un atterraggio d'emergenza, con l'aereo KO per un colpo da 20 mm. Il 4° Stormo combatte ancora durante la giornata arrivando a rivendicare ben 24 aerei, probabilmente il maggior risultato giornaliero mai dichiarato dalla caccia della R.A.
Ma oramai era fatta: di mattina presto sui campi di volo c'erano 57 Macchi 202, di cui 43 efficienti; alla fine della giornata ne restavano utilizzabili soltanto 11.
22 ottobre, AS: vi sono parecchi combattimenti (la R.A. rivendica cinque 'Spitfire', due dei quali parte di una formazione di 40 attaccata da 11 Macchi di sorpresa, col Sole alle spalle, contro un Macchi e diversi altri danneggiati). Non mancheranno altre battaglie anche i giorni successivi.
Tuttavia, almeno sulla carta, la situazione era grave ma non seria: aerei da caccia nemici: 94 Spitfire, 166 P-40, 180 Hurricane II e 428 bombardieri di vario tipo (B-24, B-25, Wellington, Hudson ecc ecc). Totale, circa 866 aerei da combattimento. (Wi)
-aerei italiani: 76 MC.200, 61 MC.202, 91 CR.42, 31 bombardieri per un totale di 259 aerei.
-aerei tedeschi: 88 Bf-109, oltre 90 bombardieri e caccia bimotori per un totale di oltre 178 aerei.
Il rateo di aerei Asse vs Alleati era di circa 1: 1,98 ergo 866 vs almeno 437. Se si considerano soltanto i caccia, abbiamo circa 440 vs 316 per gli alleati. Se si considerano i caccia per superiorità aerea o multiruolo, abbiamo 260: 225. Se si considerano i caccia di punta (Spitfire, M.202 e Bf-109) allora abbiamo 94: 149, con l'Asse che stavolta è addirittura in vantaggio!
Però, queste cifre non dicono l'elemento fondamentale su chi fare le proprie valutazioni: ovvero, che gli attacchi aerei britannici logorarono e decimarono l’aviazione dell’Asse, tanto che essa giocò un ruolo modestissimo durante l’intera battaglia: circa 3.000 sortite -con la perdita di un’ottantina di aerei- contro circa 12.000 con la perdita di 97 velivoli alleati. Che però se lo potevano permettere, e vinsero, malgrado il conteggio parziale nei casi di cui sopra (100:8, più o meno!).
23 ottobre, ASI: di mattina, 10 Macchi del 4° attaccano un gruppo di una quarantina tra P-40 e Spitfire di copertura, riuscendo ad abbatterne un paio, anche se ovviamente esagerando e dichiarano 3 kill (due su Spitfire) e altri danneggiati, contro due Macchi colpiti.
25 ottobre, Fuka: pochi Macchi decollano sotto le bombe, e dichiarano un paio di P-40 e uno Spitfire, anche se in realtà, a parte danni da una parte e l'altra, distruggono solo un P-40, il cui pilota venne catturato.
26 ottobre ASI: c'é una battaglia tra 19 Macchi dei gruppi 9, 10 e 23imo, contro 18 bombardieri Boston e P-40 e Spitfire di scorta. Dichiarano 5 vittorie aeree contro vari aerei danneggiati e due aerei costretti ad un atterraggio d’emergenza o abbandonati in volo per un guasto: tra cui Monterominici, ferito al volto (dai frammenti del blin dovetro), e che finisce sulle dune a 700 km/h, rimbalzando ripetutamente in un’esperienza ‘indimenticabile’. La WDAF avrebbe perso 5 aerei rivendicandone 8, anche se LW e RA ne persero solo 3.
27 ottobre, El Alamein: ben 43 (??) CR.42 del gruppo 101 attaccano le forze australiane; intercettati dai caccia P-40 malgrado la scorta assicurata, rivendicano 4 P-40, ma perdono di sicuro 4 CR.42 e falliscono quasi sempre l'azione di attacco sganciando ancora sulle linee dell'Asse per difendersi dagli attacchi.
Alla fine della battaglia, di 120 aerei dell'Asse c'erano 30-40 CR.42, che avevano eseguito un attacco ancora il 2 novembre senza perdite, stavolta. Vennero ritirati solo dopo l'inizio del 1943.
2 novembre: vicino Toburk; un CR.42 attacca dei Beaufighter (cacciabombardieri?) e pare che riesce ad abbatterne uno (dato come probabile).
4 novembre, El Alamein: Bisleri e due altri Macchi si scontrano con tre P-40: lui abbatte un P-40, il quale a sua volta aveva abbattuto un Macchi; il terzo C.202 venne danneggiato. Non sempre i Curtiss erano ‘easy kill’.
Durante la battaglia, in pratica, la R.A. viene annullata quasi totalmente, a terra e in aria. Nel periodo 22-31 ottobre vengono persi 15 Macchi in azione, altri otto a terra; ma peggio che mai, altri 42 vengono danneggiati in varia misura (probabilmente sia per i bombardamenti che per le battaglie aeree).
E oramai chiaro che non c'é niente da fare e il 4° Stormo passa i suoi aerei ancora efficienti, non più di una decina, al 3° per tornare a Martuba, dove lo aspettano altri 28 Macchi nuovi di zecca. Il 20 novembre è basato ad Ara Fileni, mentre il 3° è ripiegato a Tauorga e Castelbenito. Il 9° Gruppo difende Tripoli il 6 dicembre ma il 23 gennaio cade anche la capitale della Tripolitania e il 4° torna progressivamente in Italia, lasciando al 3° la difesa contro un nemico oramai troppo forte.
20 novembre: durante una delle prime missioni sull'Italia, un Halifax viene abbattuto da un CR.42CN della 233a squadriglia (pilota Sozzi).
11 dicembre 1942, Napoli: il 22° Gruppo intercetta dei B-24 durante un bombardamento: gli 8 Macchi rivendicano ben 4 B-24, gli americani ammettono 1 perdita (equipaggio POW); gli italiani perdono 1 Macchi (MM 9579, ten Banchiera KIA).
Dicembre 1942, Russia: la RA è rimasta con 32 C.200 e 11 C.202. In quel mese disastroso (10 divisioni distrutte) 7 caccia vengono abbattuti o comunque persi. A gennaio avviene l'ultima missione (mitragliamento a terra). I C.200 riescono comunque a farsi valere in Russia più che in qualsiasi altro teatro, complice la scarsa qualità dei piloti russi. Solo 30 C.200 tornano (oltre alle perdite, altri 15 vengono abbandonati) assieme a 9 C.202. Le perdite della RA sono almeno 66 aerei; le perdite in combattimento aereo sono di 15 contro 88 vittorie (rivendicate).
Le missioni erano state 2.557, soltanto contando quelle offensive, incluse 1.310 di mitragliamento e 1.938 di scorta.
Nel '42 la caccia italiana vola circa 23.555 sortite, di cui il 30% è dei Folgore, di cui in media furono efficienti (in Africa) 74 esemplari nel mese di settembre (forse il mese migliore), per poi declinare rapidamente.
Nel periodo gennaio 1942-gen.1943 il solo 4° Stormo registrò 7.202 ore e combatté 133 volte, dichiarando ben 289 aerei (arrivando a 501 dall’inizio della guerra) perdendo 24 piloti uccisi, 2 prigionieri e 29 feriti. Il 24 febbraio 1943, dopo la ritirata, il 10° Gruppo si riorganizzò a Bresso. Il 9° Gruppo venne rimpatriato il 19 marzo, ultimo elemento del 4°, nel frattempo ritiratosi tra dicembre e gennaio 1943.
Tornando alla cronaca, il 3° Stormo non è lasciato da solo, perché già il 7 novembre arrivano 24 Macchi del 153o, e 33 del 17° (del solito 1° Stormo), eseguendo anche azioni d'attacco in Algeria (Bona e Bougie).
Il solo 155° Gruppo sostenne nel 1942 un totale di 625 missioni e 54 combattimenti, dichiarando 55 vittorie e 25 probabili, più 222 danneggiati, perdendo (in combattimento) sei C.202. Dal 15 gennaio 1941 avrebbe dichiarato, all’armistizio, 115 combattimenti con 127 ‘kill’ e 31 piloti persi, anche se, come sempre, nelle battaglie contro i caccia i risultati riscontrabili sono soltanto una frazione di quelli dichiarati (nei pochi esempi qui indagati, circa 1:4).
1943
In Tunisia vengono schierati il 155° Gruppo/51° Stormo già l'11 novembre, ad El Alouina. Il 6°, con due squadriglie, va a Sfax ad inizio gennaio, il 3° stormo pure si sposta a Medenine, e infine il 16° gruppo del 54° Stormo arriva anch'esso in zona. Eppure, tutto quel che è presente, ancora al 21 febbraio, è un totale di appena 55 C.202 (efficienti). Nondimeno, il 6-7 febbraio contribuiscono alla controffensiva di Medenine. In tutto, a Marzo, i Macchi si vedono attribuite circa 21 vittorie (per lo più Spitfire) in altrettanti combattimenti.
Ma, nonostante i radar di avvistamento, spesso vengono sorpresi a terra, perdendo anche parecchi velivoli, come i 5 su Achichina, più altri 12 danneggiati, e su Sfax, altri 5 vengono distrutti e 10 danneggiati mentre provano a decollare. Ad ogni modo, non sembrano danni troppo gravi, se le perdite complessive sono 20 Macchi distrutti e 47 danneggiati tra febbraio e marzo.
Alla vigilia dello sbarco delle truppe alleate, il 9 luglio c'erano circa 94 caccia in Sardegna, 12 in Puglia, 146 in Sicilia e altri ancora in Italia centrale, tra cui 134 caccia. Totale: circa 387 caccia, oltre a 54 bombardieri, 52 silu ranti e pochi altri tipi. I Tedeschi della 2a Luftflotte com prendevano anche altri 780 aerei, mediamente più ef ficienti, ma erano sempre troppo pochi, di fronte ai circa 4.000 alleati.
I '109 italiani furono concessi dall'aprile del '43, con 15 F-4 per l'addestramento, poi 9 G-2, 10 G-4, 91 G-6 che erano quasi tutti nuovi di fabbrica (mentre gli F erano di unità tedesche della Grecia e assai logori). Al 9 luglio, c'erano solo 17 G, di cui 7 efficienti con il 3° Gruppo di Comiso, mentre il 150° di Sciacca ne aveva altri 7 attivi, su 25 in carico. Il 4° Stormo, invece, pur con 10 C.205 e 38 C.202 a Catania-S. Salvatore, ne aveva pronti, ris Mentre il 4° stormo veniva mandato a Manduria già il 14 luglio, il 150° gruppo tornò a Ciampino con tre aerei.
In tutto, i '109 italiani avevano fatto 323 missioni fino ai primi di luglio, con 23 vittorie rivendicate e 13 perdite.
L'ultima squadriglia ad usare il '109 fu la 70a di Cerveteri, per la difesa di Roma: ma su 12 che vennero raccattati a Luglio, solo uno era efficiente all'Armistizio.
11 gennaio, Uadi Tamet: i C.200 del 13° Gruppo attaccano basi aeree nella zona di Uadi Tamet, scortati dai C.202 del 18° e dek 23° Gruppo, scaglionati in 4 sezioni in quota. L'attacco viene ritenuto un successo, ma un C.200 è stato abbattuto e così due C.202, pare colpiti entrambi dallo Spit VB dell'asso Nevil Duke (No.92 Sqn). La RA rivendica 6 vittorie di cui una da Solaroli e una da Gorrini.
11 gennaio, Napoli: il 22° Gruppo abbatte due B-24 (ten Monaco) a causa del gelo dell'olio dei sistemi delle mitragliatrici difensive. Gli italiani rivendicano comunque 3 B-24 e 1 altro dalla flak italiana.
7 febbraio, Napoli: il 22° abbatte (Torresi) un altro B-24. Gli italiani perdono a sua volta un caccia C.202 (MM.7419) e un C.200 (MM 8198) atterra fuori campo, presumibilmente rottamato a causa dei danni.
15 febbraio, Napoli: il 22° Gruppo intercetta una forza di 4 B-24 del 376th BG e ne abbatte uno, mentre un altro esegue poi un atterraggio d'emergenza in Africa (ignoto se venne poi riparato), ma perde a sua volta 3 MC.202 con i piloti: MM 9061, 9070, 7581 (piloti Passerini, Lo Schiavo e Benedetti).
20 febbraio, Napoli: alcuni caccia C.202 riescono a causare danni ad un B-24 che atterra in Sicilia.
Il 21 febbraio 1943 c’erano ancora, con la 5a Squadra, gli aerei del 6° Gruppo C.T. (Caccia Terrestre), con tre squadriglie di Folgore, basati a Sfax e Gammarat; ma più importante ancora era il 3° Stormo, con ben sei squadriglie ad El Hamma. Nonostante tutti gli sforzi di questi e dei reparti siciliani e sardi, la situazione era compromessa. Così si arriva all’epilogo: dal 25 marzo erano arrivati dall’Italia, il 7° e il 16°, entrambi del mediocre 54° Stormo, già protagonista di molti scontri con la caccia maltese e adesso dotato finalmente dei C.202.
1 marzo, Napoli: il 22° (Monaco) abbatte uno dei 18 B-24 americani in missione. gli italiani si accreditano 3 B-24.
12 marzo, AS: 11 C.202 del 6° gruppo combattono contro incursori britannici. La R.A. rivendica 4 P-40 (e 10 efficacemente mitragliati). Di sicuro gli inglesi perdono 1 aereo (almeno), in quanto accusano l'unico italiano, Pesola, finito prigioniero, di averlo abbattuto (ne aveva attaccati e mitragliati 4 in tutto), pilota a cui la RA non dà invece credito per l'abbattimento. Notare che il C.202 (MM.7885, con motore originale tedesco), aveva eseguito una serie di azioni di picchiata e cabrata, ma all'ultima azione è inseguito da un P-40. A quel punto lancia l'aereo in picchiata ma il P-40 lo segue, e continua a seguirlo diversi minuti nonostante che lui azionasse il +100 per dare la massima potenza d'emergenza al motore. Dopo qualche minuto però è solo, l'avversario ha rinunciato, ma il C.202 è colpito al radiatore e deve atterrare in emergenza (pilota POW). Risultati: la RA rivendica 4 kill, la RAF ne ammette almeno 1, 1 C.202 perduto.
7 aprile 1943, Pantelleria: i primi C.205V, consegnati all'inizio del 1943 al 1° Stormo, entrano in azione quel pomeriggio: sono ben 82 caccia del 6 e 17° Gruppo, di cui 22 C.205. Combattono contro circa 100 aerei alleati per proteggere un convoglio per la Tunisia. Dichiarano la bazzecola di 19 kill, perdono 3 piloti (e almeno altrettanti caccia, non è chiaro quali tipi di Macchi). Il nemico non ha perdite superiori ai 10 aerei.
20 aprile Mediterraneo: c'é un'altra battaglia potente, quando 24 C.205 e nove C.202 affrontano circa 60 Spitfire di cinque squadroni e dichiarano ancora ben 17 aerei, poi ridotti a 15, contro tre Macchi (pare tutti C.205, uno dei quali costretto ad un atterraggio in Tunisia). Incredibile, ma nessun risultato è stato mai confermato da parte alleata!
Lo scontro fu sopratutto tra i Veltro da una parte, e gli Spitfire di uno squadrone di copertura (polacco), che aveva gli altrettanto nuovi Spitfire IX.
Ill C.205V Veltro
Caduta Pantelleria; a fine giugno venne arretrato il 1° Stormo fino al Veneto (Osoppo), dando i pochi aerei rimasti al 4° Stormo, che lasciata l'Africa a gennaio, era stato ricostituito a Bresso e Campoformio (9 e 10o gruppo rispettivamente) con nuovi aerei, tra cui alcuni C.205. Poi passò a Roma Ciampino e infine il Sud, nella zona della pianura catanese. Al 9 luglio, appena prima dell'invasione, aveva 10 C.205 e 38 C.202, ma di questi soltanto 2 e circa 10 erano efficienti, e certo non al loro meglio. Non mancavano altri 50 C.202, circa 50 Bf 109 e altri reparti minori con circa 8-10 Re.2005, più ovviamente la Luftwaffe. Il 4° dovette lasciare la Sicilia per Crotone, già il 14 luglio, al quarto giorno dall'invasione. Almeno 5-6 C.205 danneggiati furono abbandonati. Poi i C.205 vennero mandati contro la forza d'invasione che stava attaccando anche la zona di Reggio Calabria.
Per quanto pochi, i Veltro ebbero diffusione veramente capillare: un altro che li ebbe fu il 3° Stormo, tornato dall'Africa alla fine di aprile. Andato a Caselle, ebbe dei C.202 e poi, a Ciampino, anche qualche C.205. I primi erano stati assegnati al 18° Gruppo (quello di Gorrini, che in poco più di un mese verrà accreditati circa una dozzina di aerei, col C.202 e 205) con la 83, 85 e 95a squadriglia. L'altro gruppo aveva i Bf 109G.
Anche se Gorrini giura che tutte le sue vittorie erano verificate, vale la pena di dire che il suo 18° Gruppo, il 19 luglio, dichiarò 5 bombardieri e due P-38 (lui ne rivendicava uno di entrambi i tipi) eppure secondo il sito di Gustavsson non pare che vi siano state perdite americane. Chissà dov'é la verità.
Infine, nell'agosto del '43 tre aerei vennero dati al 60° Gruppo (Lonate Pozzolo) e il 24° Gruppo autonomo ne abbe altri ancora. Il 24 maggio un bombardamento colpì anche la base di Venafiorita, danneggiando degli aerei, mentre uno di essi abbatté (o rivendicò?) due attaccanti. Il 27 agosto venne trasferito a Metato (Pisa).
Il 51° Stormo ebbe una dotazione di aerei discreta, fin dall'aprile del '43 quando era tra Ciampino e Capodichino. Il 16 maggio arrivò a Monserrato e Capoterra, a Cagliari, iniziando le missioni dal 21 maggio.
Il 9 luglio c'erano già 20 C.205 e 23 C.202; ma proprio per questo discreto numero, l'11 dieci Veltro di due squadriglie (351 e 360a) vennero mandati a Chinisia (TP) per dar man forte contro gli alleati.
All'armistizio c'erano ancora 14 C.205 e 14 C.202. Infine a Foligno c'erano 4 C.205 e 6 C.202 nel Gruppo complementare.
IIn tutto, all'Armistizio c'erano ancora non meno di 72 Veltro, dei circa 170 fino ad allora consegnati, tra 1°, 3°, 4° (sopratutto), 51° Stormo, 24°, 60° e 65o gruppo aut CT. Il 4° Stormo raccolse complessivamente 37 Veltro inclusi quelli del 51o stormo e già il 12 li usava per aiutare i presidi di Corfù e Cefalonia.
Lo stesso Gorrini, che pure ottenne parecchie vittorie con il Veltro (‘pare’ tre B-24, tre P-38, due Spitfire e due B-17 nella sola estate del ‘43), venne abbattuto o costretto ad atterrare in emergenza diverse volte. Il 13 agosto dichiara un B-24, ma il fuoco nemico lo tira giù; il 31 agosto dichiara uno Spitfire e un P-38 danneggiato (l’85a Sq rivendicò tre Spitfire e cinque danneggiati), ma viene costretto ad un pesante atterraggio d’emergenza fuori campo, tanto che ne riporta delle fratture; all’ospedale conosce anche una celebre crocerossina, Susanna Agnelli, e andrà vicino a convolarci a nozze, ma questa è proprio un’altra, rimasta inclonclusa ('tu sei la FIAT, io un semplice sergente..).
Nonostante tutto, all'Armistizio esistevano ancora 12 C.205 nel 3° Stormo.
Gorrini aveva scassato tre aerei nell’arco di poco più di un mese, ma non gli bastava e così tornò ancora a combattere con il 1 Gruppo ANR. Volò anche con i G.55, ma pare che le sue cinque vittorie (due B-17, due P-47 e un P-38) vennero ottenute tutte sul Veltro, sebbene non sempre siano verificabili (per esempio, un P-47 e un P-38 non lo sono, almeno stando ad Hakasson). Finì solo il 15 giugno 1944, dopo l’ennesimo lancio col paracadute e serie ferite (la formazione venne attaccata da P-47 mentre stava ancora facendo quota), e non tornò all’attività di pilota per il resto della guerra. A dire il vero c'é confusione anche in questo, nel libro su A. Visconti è indicato che lui venne abbattuto dai P-47 il 6 aprile vicino Gorizia, mentre il 15 sarebbe stato abbattuto da uno Spitfire sull'Emilia!
2 aprile, Napoli: il 22° esordisce in combattimento con il Re.2005, il cui pilota (Minguzzi) rivendica 2 B-24.
4 aprile, Napoli: il 22° rivendica 1 B-24 e la flak italiana 1 B-24; in realtà l'unica perdita sicura è il B-24 Lady Be Good, disperso nel deserto; gli italiani perdono il C.202 di Omicini, colpito da schegge al decollo. Secondo alcune fonti, almeno altri 11 caccia C.202 vengono distrutti o messi fuori uso durante quest'incursione su Capodichino, anche se prontamente sostituiti da altrettanti aerei.
10 aprile, Napoli: 31 caccia del 22° e del 51° Stormo intercettano 24 B-24; 1 viene rivendicato da Torresi con un Re.2005; 2 C.202 vengono abbattuti (Sella e Bocchi, KIA).
11 aprile, Napoli: 31 caccia decollano per intercetterare 20 B-24. Minguzzi ne rivendica uno, altri 3 Moresi, che viene abbattuto (MM 09343). Perso anche il caccia C.202(?) di Castellano (KIA). Gli americani ammettono la perdita di 2 aerei ma uno di essi viene attribuito ad una bomba sganciata dai C.200 (!) che in effetti erano a quote più alte con ordigni greci da 15 kg.
12 aprile, Napoli: il 22° gruppo intercetta altri B-24 e ne rivendica 1; gli americani hanno un aereo costretto ad un atterraggio d'emergenza in Africa.
28 aprile 1943, Napoli: la missione più ambigua del ciclo su Napoli: 20 caccia italiani intercettettano 25 B-24 del 376th BG. Minguzzi, che già aveva rivendicato ben 3 B-24, ne rivendica 1 (e un altro danneggiato) sparando 600 colpi da 12,7 e 500 da 20 mm. Il bottellino italiano parla di 4 bombardieri abbattuti; gli americani ammettono soltanto 1 aereo perso nel viaggio di ritorno.
30 aprile: il 1° stormo è in azione per proteggere vanamente il caccia Lampo e combatte contro i P-40 dell'85th FS. Un C.205 viene abbattuto (Caroli, 6° Gruppo), la RA rivendica almeno 1 o addirittura 3 kill, non riconosciuti dagli americani. In quel giorno successero cose incredibili: per esempio, i Bf 109 rivendicarono, contro una loro perdita, 3 P-40, che in effetti andarono persi; ma secondo il rapporto americano, due di essi si scontrarono in volo mentre attaccavano in coda lo stesso caccia tedesco, e poi i loro rottami caddero giù... colpendo un terzo P-40 che era in volo più in basso. Quel giorno andarono perduti i ct Lampo e Pancaldo, impiegati in missione di rifornimento per le forze africane, e curiosamente, entrambi perduti in precedenza e poi recuperati e rimessi in servizio, salvo essere distrutti in quello stesso giorno, con gravi perdite umane.
Dal 25 marzo erano arrivati dall’Italia in Tunisia, il 7° e il 16° Gr, entrambi del mediocre 54° Stormo, già protagonista di molti scontri con la caccia maltese e adesso dotato finalmente dei C.202.
6 maggio, Tunisia: battaglia tra il 31° FG (Spitfire USAAF) e 14 C.202 dei gruppi 7 e 16°; i risultati sono 2 Macchi perduti contro 2 Spitfire rivendicati.
8 maggio 1943, Korba: i due gruppi del 54° Stormo vengono mitragliati su questo campo, privo di difese e ripari, dagli Spitfire. Non è noto quanti aerei siano andati persi in totale, ma si sa che il solo 7° gruppo aveva 19 aerei e 14 Macchi 202 vengono totalmente perduti, così come l'SM.81 di collegamento. Nel fuggire (con due piloti a bordo) il 10 maggio successivo, salgono in quota (bassa, comunque) 5 caccia del 7° gruppo e 6 del 16°. Uno degli aerei del 7° gruppo era stato riparato durante il giorno 9, così da ripartire, ma era proprio destino che le perdite dovessero essere 15 in tutto, perché finisce la benzina e crasha lungo una spiaggia, presumibilmente un totale FU (o come minimo, un RD, ma data anche la situazione, è improbabile che sia mai tornato in servizio). E' probabile, data la presumibile equivalenza numerica, che i gruppi 7 e 16° abbiano perduto in tutto attorno ai 30 Macchi 202 in quest'azione, che è presumibilmente la più grande perdita di C.202 mai avvenuta in una 'botta' sola.
Indietro, i Macchi si lasciavano molti di loro: una foto mostrava un deposito con almeno una dozzina di Macchi 202 semidistrutti e allineati in un deposito degno di uno sfasciacarrozze. Le loro alte code allineate testimoniavano la mesta fine della miglior stagione mai vissuta dalla caccia italiana.
9 giugno, Malta: i caccia italiani quel giorno hanno eseguito molte missioni, perdendo almeno 2 aerei. Uno Spitfire del 308th FS/31th FG venne abbattuto vicino a Pantelleria da Drago (con il Bf 109 363-7), che rivendica un altro aereo il pomeriggio tra i 4 rivendicati da 15 caccia italiani di diverse unità, ma gli alleati rivendicano 5 C.202 e 1 Bf 109 senza perdite! Risultati reali verificabili: 2 C.202 persi (Veronesi e Crabbia, 53° Stormo) e 1 Bf 109, proprio quello dell'asso Drago, che distrattosi un momento, si trovò un'ala spezzat dalle cannonate appena dopo avere rivendicato uno Spitfire.
3 luglio 1943, Sicilia: secondo il bollettino di guerra la caccia italiana abbatteva 18 aerei, quella tedesca 10. Ad ogni modo, il 150° gruppo, che aveva avuto i Bf 109G, al 9 luglio, restava con 21 caccia, ma solo 6 efficienti. Il 12 luglio non aveva più alcun aereo efficiente.
Estate 1943. Un’incursione di un centinaio di Fortezze volanti colpì Frascati, mancando il QG di Kesserling, ma devastando la città. I caccia italiani cercarono di ostacolarli, a quanto pare abbatterono quattro bombardieri. Un Macchi precipitò dopo avere urtato un cavo dell’elettricità (non è chiaro che tipo di aereo fosse).
20 luglio, Sardegna: i P-40 americani attaccano Monserrato, 2 C.205 decollano per intercettarli ma 1 è abbattuto (Cern, KIA).
22 luglio , Sardegna: questa è una giornata particolarmante pesante per i cacciatori del 51° Stormo, che decollano in numero elevato per affrontare un branco di P-40 americani, senza fare quota sufficiente. La battaglia è stata durissima ,tanto che la RA rivendica complessivamente ben 10 o 11 P-40. Ma le perdite non sono tutte da una sola parte: ben 3 Macchi vengono abbattuti contro probabilmente non più di due P-40. Probabilmente i due P-40 sono stati abbattuti entrambi da Ferruccio Serafini, che prima ne distrugge uno e poi finite le munizioni, entra in collisione con un altro P-40, però precitpita. Quel giorno 3 aerei (di cui almeno 2 erano C.205 e 1 poteva essere sia un C.202 che un C.205 perché la squadriglia aveva una dotazione mista) e altrettanti piloti vanno perduti, per giunta un Ca.309 dello stormo all'atterraggio viene incendiato uccidendo i suoi occupanti.
23 e 26 luglio, Sardegna: altri due piloti del 51° vengono abbattuti coi loro Macchi in combattimento.
26 luglio, Sardegna: nell'ennesima battaglia del 51° Stormo, oggi vengono abbattuti due P-40 e un Veltro.
30 luglio, Italia: 6 C.205 Sr.I (tra cui quello di Bisleri) attaccano le fortezze volanti, dichiarando 4 B-17 e due P-38 su Roma, e perdendo almeno C.205.
2 Agosto, Sardegna: nell'ormai celebre Battaglia di Capo Pula, nata a seguito del tentativo americano di salvare un pilota abbattuto, va perso un C.202 (Bianchi, KIA) mentre gli Italiani dichiarano 12 (oppure, giocando al ribasso ora che la bolla è scoppiata, 11 o solo cinque) P-38, più un Catalina mitragliato in mare (colpito anche da Tarantola, che quel nel suo 'giorno da leoni' dichiara anche due P-38). Quel giorno, in verità, era stato perso anche un P-40 di mattina, per collisione con uno Z.506, il che darà luogo poi alla battaglia successiva. Inoltre, sempre quel giorno un Beaufighter in ricognizione verrà abbattuto dal fuoco dei C.205. Totale giornaliero: 1 C.202 e 1 Z.506 vs 1 P-40 1 Beaufighter e 1 Catalina.
3 settembre, Genova: un Macchi 200, su Genova abbatte un B-17 con circa 700 colpi di Breda;
Ma all'8 settembre, su 1.153 prodotti da Macchi, Breda e (in piccolo numero) SAI, c'erano rimasti solo una manciata di superstiti efficienti: 22 erano con l'8°Gruppo (a Sarzana), altri 12 con il 157° di Grottaglie, 16 con la 385a di Araxos (Grecia) e appena due con la 376a sq di Tirana. Alcuni C.200 vennero usati dopo l'Armistizio dalla CBI e, in soli otto esemplari, dalla RSI.
8 settembre, Roma: il Nucleo Drago combatte contro i B-17F del 97th BG e uno di questi viene abbattuto dal ten. G.Chiale. Questa è (probabilmente!) l'ultima vittoria della Regia Aeronautica.
8 settembre, Roma: due C.205 V vanno persi, stavolta del 65° Gruppo C.T., decollati dalla Sardegna per l'Isola dei Cani.
Uno dei due (ten. Ostinelli) ammara per avaria, l'altro (cap. Zappeva) si avvicina per fargli da presenza amica, per quel che poteva, prima di tornare alla base. Ma si abbassa troppo e la sua permanenza in mare diventa definitiva. Ostinelli torna a riva dopo cinque giorni da naufrago, quando tutto era già finito.
21 settembre 1943, Coritza: un Macchi 205 viene abbattuto (s.ten Negri, KIA, atterrago sull'aeroporto che mitragliava e subito fucilato).
25 settembre, Balcani: una battaglia tra una coppia di Bf 109 e una di C.205 si concluse con un tedesco abbattuto dall'asso Emanuale Annoni.
LW e Veltro: i tedeschi utilizzarono tre Staffel con I C.205 nel JG77. Ebbero 6 aerei distrutti per incidenti ma ancora il 25 novembre c'erano 23 velivoli in carico in quello che allora, e solo allora, divenne il primo gruppo da caccia esclusivamente su Veltro.
1 dicembre: i C.205V tedeschi abbattono probabilmente 2 P-38 del 14th FG.
Il 153° Gruppo pare che volò, nel periodo luglio-dicembre 1941, ben 4.686 ore in 359 missioni, accreditandosi 54 aerei in aria e a terra. Il solo 2° Stormo perse in ottobre (1942) 10 C.200 e il mese di novembre i Saetta efficienti degli stormi 2 e 3° erano ridotti a 15; ma a dicembre il 2° Stormo aveva 42 velivoli, 19 dei quali efficienti.
Il 150° Gruppo, unità sui CR.42 del com. Vizzotto, nei primi mesi del ’41 ebbe il rinforzo della 371a Sq, arrivata a Valona (ex-152° Gruppo), ed equipaggiata con i C.200, forse la prima unità con i Macchi che giunse nel settore egeo.
A dicembre del ’41 passò in Nord Africa, data l’offensiva ‘Crusader’, dopo un lungo viaggio con parecchie soste, che portò a Tripoli 22 Saetta. Arrivato il 14 dicembre, dato il ripiegamento generale dell’Asse, si preferì lasciarlo in retrovia, per scortare i convogli e respingendo alcune incursioni di Blenheim (Vizzotto ne mitragliò cinque, su nove incontrati il 19 dicembre).
Avanzato verso la Cirenaica, inglobati gli aerei del 153°, ebbe funzione di mitragliamento e scorta.
9 gennaio, Libia: il 150° gruppo combatte durante una scorta, con 11 C.200 contro 10 Tomahawk del 3 Sqn RAAF. La RA rivendica 2 vittorie; probabilmente ne ha ottenuta davvero una (o almeno, un Curtiss viene abbattuto), ma di sicuro subisce due perdite di C.200 (i piloti si salvano).
22 gennaio, Libia: il 150° gruppo fa un'altra missione di scorta e il 3 RAAF Sqn abbatte un altro C.200 (Carrari, MM 5156, KIA).
4-5 febbraio (e oltre), URSS: il 22° Gruppo attacca l'aeroporto di Krany Liman, rivendicando 5 kill e 10 a terra. Altre vittorie sarebbero seguite a febbraio (4 attorno al 24-28), 14 a marzo, 5 a maggio, 5 a giugno, 11 a luglio.
Fino a marzo 1942 il solo cap. Minguzzi ebbe accreditate otto vittorie e 33 suddivise, oltre a vari aerei, veicoli e locomotive colpiti al suolo. Il 22° aveva preso parte a 19 combattimenti aerei e 11 azioni di attacco al suolo, accreditato di 66 aerei distrutti e 16 probabili.
14 febbraio, Bir Hakeim; 7 C.202 e 6 C.200 scortano verso mezzogiorno 7 CR.42 del 3° Gruppo e 9 C.200 del 150° usati in attacco contro bersagli a terra. Però combattono contro '20 P-40'. I C.202 della 88a sq (17° Gruppo/1° Stormo), rivendicano 3 kill (+1 probabile e 10 colpiti, tanto per abbondare!) ma hanno un aereo abbattuto (Savelli, KIA) e un altro aereo atterrato senza carburante. Gli altri 6 C.200 hanno un compito non meno facile: dicono di avere danneggiato '15 Curtiss', ma 2 Macchi (Nicolis e Dellai KIA) vanno giù e altri 2 danneggiati. In tutto la scorta spara 3.700 colpi circa.
I Macchi 200 attaccano i bersagli a terra rivendicando 21 mezzi colpiti con 8 in fiamme; ma la flak abbatte un C.200 (Badessi), e costringe ad un atterraggio d'emergenza 1 altro C.200 (Angeloni) e 1 CR.42 oltre a danneggiare qualche altro aereo. Benché tutta la formazione italiana fosse stata attaccata solo da 18 Curtiss del 112 e 3 Sqn, questi rivendicarono 20 kills e incredibilmente, nessuna perdita.
-Risultati: mentre dall'altra parte del mondo (contro i Giapponesi) accadeva un'analoga strage subita dagli alleati (10 aerei contro 1-2 Zero), in Africa gli alleati festeggiarono il 'massacro di S.Valentino' ai danni degli italiani. La RA rivendica complessivamente ben 10 kill subendo 7 perdite (ma 2 recuperati poi); la RAF e RAAF invece, rivendicano 20 kill ma subiscono zero (0!) perdite anche se solo 3-4 dei loro kill sono verificabili. La flak di terra ha anche agito bene: anche se fosse vero che la RA ha colpito 21 mezzi di cui 8 in fiamme, avere buttato giù 3 aerei significa circa 3:1 contro i mezzi perduti, o 4:1 considerando l'aereo poi recuperato, che non certo un a sciccheria per una forza aerea.
28 febbraio, El Adem: il 150° gruppo mitraglia obiettivi al suolo inglesi tra cui automezzi e vengono rivendicati anche una decina di aerei sul campo d'aviazione.
8 marzo, Tobruk: attorno alle 16.30, 1942 dieci C.200 del 150° stavano scortano 12 Ju 87 su Tobruk, al che vengono attaccati da P-40 del 3 RAAF Squadron. E mal gliene incoglie, agli Italiani: cinque piloti di Macchi vengono uccisi (o a seconda delle fonti, 3 KIA e 2 POW); due altri Macchi, danneggiati, riescono ad atterrare a Tmini, uno dei quali guidato da Drago (per la sua seconda medaglia d'argento).
-Risultati: 5 Macchi 200 distrutti e 5 piloti persi (Atti, KIA; MM.6490 Micheli POW; MM5333 Ieari POW; MM5332 Badalassi KIA, MM6661 Rodorigo KIA), più due aerei danneggiati gravemente (tra cui quello di Drago). La WDAF riportò 9 vittorie, incluse alcune su Ju 87 di cui qualcuno fu di sicuro danneggiato.
La conclusione fu chiara: se il massacro di S.Valentino va parecchio ridimensionato, la battaglia (della 'festa della Donna'?) è stata una prova chiara di quanto l'agile e piccolino C.200 fosse oramai 'bollito' come caccia di 1a linea. Anche se nel primo caso è stata invocata la foschia e dall'altra parte, la guida caccia per la prima volta nella WDAF, e in quest'ultimo caso lo 'scambio dei P-40 per aerei 'amici', i C.200 erano riusciti a perdere 7 aerei con 5 piloti KIA e 2 POW senza ottenere nemmeno una vittoria sicura contro i P-40, che tra l'altro si erano comportati bene anche contro i C.202.
Considerando quanti C.200 vi fossero all'epoca ancorai n Africa, questa non era certo una buona notizia!
21 marzo 1941, Benina: il SAS distrugge 2 CR.42 e 1 Ca.133.
4 aprile: durante un mitragliamento contro automezzi, un C.200 del 150° gruppo (quello del comandante Vizzotto) viene abbattuto dalla contraerea (il comandante rientra alla base). Durante i primi 3 mesi del 1942, il 150° gruppo perde complessivamente ben 15 piloti (13 KIA e 2 POW), e un numero sicuramente maggiore di aerei.
Durante un'azione d'attacco navale, un CR.42 (Santoro) è colpito e costretto ad atterrare in Algeria (primaver del 1942), dove probabilmente viene internato.
Tra le vittorie navali dei CR.42 vanno ricordati i contributi all'affondamento di due sommergibili (P-38 e Urge) nel 1942.
Durante l'offensiva a Bir Hakeim i CR.42 eseguirono attacchi assieme ad altri velivoli; la RA perse 17 aerei su 480 missioni, in tutto l'Asse eseguì 1300 missioni.
9 maggio 1942: cinque Z.1007 della 210a BT scortati da 16 Macchi 202 dei gruppi 9 e 10imo, dichiarano tre Spitfire (tra cui uno di Lucchini e uno di Martinoli), mentre gli inglesi rientrano indenni, dichiarando tre Z.1007 e un Macchi (danneggiarono uno di ciascun tipo).
12 maggio, Malta: il 2° gruppo, recentemente riequipaggiato con i Re.2001, perde il primo aereo in azione su Malta a causa dei caccia Spitfire, con un aereo crashato al ritorno (pilota Marchio KIA).
16 maggio, Malta: il 2° gruppo, in azione su Malta per un'altra missione di scorta, con 20 caccia Re.2001 contro 11 Spitfire; i Re.2001 rivendicano 4 kill sugli Spitfire. Un Re.2001 viene danneggiato ma non riesce a rientrare.
26 maggio, Malta: il 2° gruppo, su Malta, perde il cap. Sterzi (MOVM).
30 maggio, Malta: il 2° gruppo scorta 3 SM.84 con 22 caccia, che combattono contro 8 Spitfire. Il 2° gruppo rivendica 2 kill sugli Spitfire ma non risultano perdite; un SM.84, però, crasha all'atterraggio.
A fine maggio, la 5a Squadra Aerea aveva raggiunto il suo apice, come segnalato dal servizio ULTRA. All’epoca il suo 1° Stormo aveva 47 C.202, dei quali 40 efficienti; altri 57 (47) erano al 4° Stormo, per un totale di ben 104 aerei -87 dei quali disponibili- con 129 piloti (71+58, tutti diurni); il 2° aveva 63 C.200 (52 pronti) con 64 piloti diurni e 12 notturni (uno dei pochi casi in cui è riportato l’uso dei C.200 come caccia notturno!), mentre di lì a pochi giorni era segnalato nel 12° Gruppo un aumento dei G.50 da 20 a 26 (da 5 a 10 per quelli efficienti), e dei piloti da 16 a 23; il 150° Gruppo aveva 25 C.200 (23 pronti) e 25 piloti.
Ma a fine giugno tutto il 1° Stormo, tranne la 88a Sq, abbandonò la Libia, mentre a luglio giunse il 23° Gruppo del 3° Stormo. A quel punto, sull'entusiasmo dell'avanzata, i reparti erano veramente mobili, con 114 veicoli per la logistica dei Macchi 202 e 116 per i CR.42BA per un'autonomia, ad ogni fermata, fino a cinque giorni d'operazioni. Ma il 30 giugno si arrivò ad El Alamein e da lì non si passerà oltre.
il 15 luglio erano disponibili 93 Folgore con il 4° stormo, il 23° Gruppo e anche il 150°.
Il 4 giugno 1942, nove C.202 del 10° Gruppo attaccano 15 P-40, dichiarandone cinque. Il 7 giugno altri otto attaccano 30 P-40 e dopo oltre 20 minuti di battaglia, ne rivendicano cinque e uno probabile.
6 giugno, Malta: la mattina vede la perdita in combattimento un Re.2001 (Venturini). Il gruppo riparte subito dopo per cercarlo con 11 aerei ma vengono attaccati da 4 Spitfire del 249 squadron, abbattendo Merich e Teja (quest'ultimo riuscì ad atterrare in emergenza, non è chiaro se l'aereo venne rottamato); la RAF effettivamente rivendica 2 kill, il 2° gruppo rivendica quanto meno un bimotore, ma a quanto pare è stata una vittoria della RAF per 1 o 2 a zero.
Il pomeriggio viene ripresa la ricerca dei piloti mancanti con uno Z.506S e 13 Re.2001 più 6 C.202 del 155° gruppo. Attaccati ancora una volta, da 8 Spitfire, questi ultimi rivendicano 3 kill, la RA rivendica 2 Spitfire (1 dal 2° e 1 dal 155° gruppo); un solo Spitfire viene perso, rottamato dopo l'atterraggio WO. La RA, dal canto suo, perde 2 Re.2001 (Geminian e Baraldi).
La giornata, in definitiva, vede 4 Re.2001 e altrettanti piloti KIA (con un 5o Re.2001 probabilmente rottamato), contro rivendicazioni per almeno 3 kill e risultato effettivo di un solo Spitfire perso.
Stesso giorno, Gazala: Ezio Viglione Borghese è abbattuto con il suo Macchi 202, era intento a mitragliare unità corazzate inglesi nella zona di Ain El Gazala.
Anche Larsimont non ha fortuna, restando ucciso con il tremendo bombardamento inglese su Sidi El Barrani del 26 giugno 1942. Erano i piloti con gli aerei danneggiati nell’esordio del 26 novembre (un presagio?)
10 giugno, Malta: il 2° gruppo (18 Re.2001) e 155° (28 Macchi 202) scortano 5 Z.1007, quando vengono attaccati da 20 Spitfire V di 3 squadroni diversi; non pare che i caccia inglesi ebbero perdite, mentre un Bf 109 tedesco viene abbattuto dalla flak, 1 Re.2001 e 1 C.202 vengono abbattuti o comunque non rientrarono (piloti Serafino e Dringoli KIA).
14 giugno, Mediterraneo: grande battaglia contro il convoglio Harpoon di mattina: 19 CR.42, i C.200 dei gruppi 7 e 16°, rivendicando un Hurricane e tre probabili, su di un totale di 3 Hurricane e 3 probabili più anche un Defiant (Fulmar); i bombardieri aggiungono altri 14 Hurricane e sei probabili.
-Risultati: in realtà andarono persi due Fulmar del No.807 Sqn e 2 Sea Hurricane del No.801 Sqn; dall'altro campo andarono persi: 2 C.200, un CR.42 (MM.7594), sei SM.84(?) e un Z.1007bis più vari danneggiati tra cui tre SM.79. Di sicuro sono andati perduti un S:79 silurante del 104o gruppo (Compiani, abbattuto dalla flak navale, dopo che ritornò, in fiamme, probabilmente per schiantarsi su di una nave inglese...), un S.79 sempre del 104o, venne abbattuto da un Fulmar del No.807 sqn, un altro scassa all'atterraggio e altri due vengono danneggiati.
Infine vi sono altre fonti che parlano di due CR.42 abbattuti durante un attacco in picchiata su di un incrociatore, colpiti dai Fulmar; altri due aerei vengono internati in Algeria, su di una forza totale di 8 velivoli.
stesso giorno, Mediterraneo: il 2° gruppo manda 15 Re.2001 e il 54° stormo altri 7 C.200, a scortare 14 SM.84 bombardieri contro il convoglio Harpoon.
La battaglia aerea contro gli Hurricane del No.801 (o forse 813?) sqn della HMS Eagle, finisce con la RA che rivendica ben 11 caccia nemici, tra cui due a Celentano (che avrebbe finito la guerra con 6 vittorie rivendicate); la perdita di un Sea Hurricane è l'unica confermabile in diretta azione, altri due Hurricane sono pesantemente colpiti e uno diventa W/O all'atterraggio, peraltro il pilota aveva colpito a sua volta il Re.2001 di Treggia che dopo pochi minuti precipita; un altro Re.2001 è costretto ad un atterraggio in Tunisia (dove viene presumibilmente internato). In pratica, il risultato è un incredibile 2-2.
15 giugno, Mediterraneo: 9 Re.2001 del 2° gruppo attaccarono 3 Albacore e 1 Beaufighter, stranamente rivendicano ben 6 aerei contro i 4 realmente presenti. Riescono comunque ad abbattere un Beaufighter e un Albacore.
-Stesso giorno, mattina: 25 C.202 del 155° Gruppo scortano 10 Ju.87 del 102° Gruppo contro il convoglio Harpoon, scontrandosi con gli Spitfire del No.601 Sqn e dichiarando cinque ‘Spitfire e Hurricane’; un altro è reclamato dagli Stuka, dei quali uno cade successivamente in mare. Gli Spitfire perdono due dei loro e altri due subiscono danni, dichiarando colpiti cinque Stuka (effettivamente, altri quattro ebbero danni).
23 giugno 1942, Malta: 18 Re.2001 del 2° grupppo e 27 C.202 del 155° scortano tre SM.84 in azione ma oltre 25 Spitfire li aspettano. L'unica perdita accertabile è un C.202 del 155° (Buvoli, POW).
1 luglio 1942, Malta, il 20° gruppo (parte del nuovo 51° Stormo) manda in azione diversi Macchi, tra cui quelli di Niclot-Doglio e di Tarantola. Dichiarano ben otto Spitfire, contro due aerei danneggiati; la RAF perde in realtà un solo Spit, e dichiara due vittorie (i due aerei danneggiati, ma non abbattuti).
-risultato: RA 1 Spitfire.
2 luglio, Malta: è in azione il 155° (23 Macchi) assieme a 15 Re.2001 del 2°, scortando cinque Z.1007bis ( 29 e 33° Gr); attaccati da circa 30 Spitfire, ne dichiarano tre e altri 15 danneggiati, più sette ‘kill’ da parte del 2° Gruppo!
-Risultato: la RA rivendica 10 kill, la RAF perde 2 Spitfire ma la RA perde 1 C.202 (Porcarelli KIA) e 2 Z.1007 cadono al rientro per i danni subiti.
Stesso giorno, AS: i Macchi della 90a Sq combattono dichiarando tre P-40, con un Macchi colpito dai Curtiss e costretto ad un atterraggio nel deserto, catturato il pilota.
4 luglio, AS: 12 C.202 attaccano (con la guida di Lucchini) una formazione nemica di Boston, P-40 e Spitfire e un’altra di Hurricane. Dichiarano complessivamente sei ‘kills’.
4 luglio, Mediterraneo: 10 Spitfire intercettano tre SM.84 scortati da 22 Macchi del 51° più altri 17 come scorta indiretta. Due Spit vengono danneggiati seriamente, ma la RAF dichiara tutti i bombardieri; due sono effettivamente abbattuti, mentre la RA dichiara complessivamente 4 Spitfire (uno dai bombardieri), di cui uno da Tarantola.
6 luglio: si ha notizia di un altro combattimento con la caccia maltese, finito non tanto bene per la RA, perché perde almeno due aerei visto che ha due piloti KIA (Giovannini e Pecchiari) su Macchi 202.
7 luglio, Malta: 35 C.202 e 12 Re.2001 del 2° scortano nove Z.1007, affrontati da solo 22 Spitfire, due dei quali abbattuti (uno da Doglio e Tarantola) e uno scassato all’atterraggio per i danni subiti, contro un Macchi abbattuto e uno Z.1007 colpito dalla flak.
7 luglio, Fuka: il SAS distrugge 5 CR.42 (MM 8529, 8896, 8497, 8501, 4446 ) del 50° Stormo e un S.81.
10 luglio, Malta: un altro Spitfire viene abbattuto, ma i difensori erano solo 14 contro le forze dell'Asse (i soli Folgore erano 25); il caccia di Tarantola viene danneggiato seriamente.
10 luglio, AS: vicino ad El Alamein, il 10° Gruppo -guidato da Lucchini- scorta i CR.42CB e poi attacca 15 P-40 che formano una Lufberry (cerchio difensivo). La battaglia dura qualcosa come 30 minuti e la RA rivendica 8 P-40.
16 luglio, AS: 12 Macchi rivendicano 4 P-40 ma almeno tre sono colpiti e uno è costretto all'atterraggio ad El Daba, Lucchini è danneggiato al serbatoio e atterra quasi stordito dai vapori di benzina.
18 luglio, AS: 8 Macchi attaccano 9 P-40 cacciabombardieri con 11 Hurricane di scorta, rivendicano 4 kill.
25 luglio, Malta: 12 C.202 del 20° e 7 del 155° scortano 5 Ju 88 assieme ai Bf 109. Solo 6 Spitfire li intercettano. La RA rivendica 2 kill, la RAF pare che non abbia avuto perdite ma ha abbattuto un Bf 109.
27 luglio, Malta: Beurling, che 3 settimane prima era stato danneggiato probabilmente proprio da Doglio, dopo avere abbattuto Gelli, lo sorpende facendolo esplodere in aria, ferisce Tarantola (gregario). In quella battaglia, dunque, la RAF segna presumibilmente 2 Macchi a 0.
5 agosto, AS: 12 Macchi rivendicano 3 vittorie.
12 agosto, Mediterraneo: 17 aerei del 155° scortano 14 SM.79 del 132° contro la flotta britannica, dichiarando 4 (Sea)Hurricane. Pare che in tutto ottennero una vittoria e un aereo danneggiato.
19 agosto, AS: 8 Macchi 202 combattono contro gli Spitfire; un pilota italiano, l'asso Reiner, abbatte uno Spitfire e poi simula di essere colpito per evitare di essere abbattuto davvero; ma uno Spitfire lo insegue lo stesso ma Reiner, a forza di Schneider tirate a bassa quota lo fa cadere in manovra a terra. Comunque è vero che è stato colpito: 107 buchi. La RA in quest'azione rivendica 5 kill, la RAF risulta avere perso un solo Spitfire e rivendica 4 Bf 109, i quali a loro volta rivendicano 3 kill ma senza perdite(!!). The 'fog of war'. Quel che è sicuro è la perdita di due C.202 e di almeno 1 Spitfire V.
25-27 luglio, Russia: i C.200 trovano un nemico inaspettatamente robusto nei LaGG-3, che iniziano il 25 il confronto, il 26 abbattono 3 C.200 (con due piloti KIA), e infine (il 26 o il 27?) una scorta agli Stuka con un'altra battaglia in cui la RA rivendica 3 vittorie ma perde altri due piloti. In appena 2 giorni, la RA ha perso 5 Macchi 200 e 4 piloti.
31 agosto, AS: la RA è in azione con 11 aerei a 7.000 m e rivendica 2 Spitfire abbattuti. La RAF ha ammesso ben 5 perdite ma 4 erano state rivendicate anche dai Bf 109 e 1 dalla Flak. Inoltre Lucchini, in un'altra missione, ha rivendicato un altro Spitfire. Insomma, è un mistero su chi ha abbattuto cosa.
2 settembre: 18 Macchi del 10° gruppo intercettano grosse formazioni di Boston, Spitfire e P-40 a 7.000 m. Lucchini dichiara un Boston e uno Spitfire, Ferrulli uno Spitfire, altri piloti aggiungono 3 Spitfire. Uno dei Macchi (Del Turco, 90a Sq) non rientra alla base. Purtroppo non sono disponibili dati incrociati di questi combattimenti.
4 settembre ASI: l’asso Solaroli dichiara due P-40 attaccando una formazione in scorta ai Boston, ne mitraglia un altro, ma poi venne colpito da un P-40 del No.260 Sqn e scassa l’aereo in pieno deserto, finendo in un campo minato senza miracolosamente far esplodere alcuna mina. Riesce a raccontarla, ma con un mese d’ospedale.
11 settembre, ASI: 12 Macchi 202 combattono contro parecchie formazioni di P-40 e Spitfire di copertura e in 20 minuti la RA rivendica 3 P-30 e 1 Spitfire; in cambio ha 5 Macchi danneggiati (anche Ferrulli) e 1 crashato.
14 settembre, Barce: il SAS distrugge 7 Z.1007bis del 35° Stormo ( MM 23362, 23326, 24281, 24753, 23380, 24750, 23371), 6 Ca.311 della 131a Sa OA (MM 111688, 11720, 11764, 11687, 11610, 11692), 1 Ro.63 (MM 11695), 1 S.79 (MM 24332) silurante (con tanto di siluro), più altri aerei riparabili (ma in genere in ditta) come 2 Z.1007.
Forse l'unico vero successo dei Saetta fu il contrasto durissimi all'incursione britannica a Tobruk, quando gli aerei del 13° Gruppo mitragliarono e bombardarono i mezzi navali britannici arrivati nottetempo, con grande ardimento. In tutto riusciranno ad affondare il grosso caccia HMS Zulu e (almeno) cinque tra motosiluranti e motobarche. Altri C.200 attaccarono i commandos nel deserto, anch'essi impegnati in missioni di sabotaggio dietro le linee.
14-17 settembre, Nord Africa (Gialo): numerosi velivoli italo-tedeschi danno la caccia alle camionette inglesi, prima in fuga da Bengasi, e poi in attacco all'Oasi di Gialo, vengono tartassati dai velivoli italiani di ogni sorta (specialmente S.79, Z.1007, CR.42 e C.200). In tutto, durante queste azioni, vengono distrutti più di 50 veicoli nemici (35 solo a Gialo, ma non necessariamente tutti dall'aviazione). Le perdite: un CR.42 del 15° Stormo assalto (46 e 47o gruppo) viene abbattuto dal fuoco delle mitragliatrici di una jeep, il 14 settembre; il 15, due Ca.311 si distruggono in atterraggi d'emergenza; il 16 un altro CR.42 è abbattuto dal fuoco di alcune autoblindo; il 17, uno Z.1007bis sparisce in missione, e verrà ritrovato giorni dopo bruciato e tutto l'equipaggio ucciso (presumibilmente abbattuto); nello stesso giorno altri 2 CR.42 vengono abbattuti vicino a Gialo. In tutto, sette aerei vengono perduti in circa una settimana di operazioni, fin verso il 22 settembre (ma le perdite documentate sono solo tra il 14 e il 17). Delle perdite, vi sono due C.311, uno Z.1007 e ben 4 CR.42 (nessun C.200, per esempio, risulta perduto). I piloti uccisi non furono pochi: i 6 dello Z.1007 e ben 3 dei 4 dei CR.42 perduti (uno di questi, per sua sfortuna, fu ucciso da bombe italiane dopo essere stato catturato dai neozelandesi e custodito su di un veicolo). Considerando che a terra, a Gialo, c'erano stati circa 15 morti per parte, non è un valore di poco conto. I veicoli persi a Gialo furono 35, gli aerei persi in azione nella stessa zona, a quanto risulta, furono 4, dunque fu circa 10:1 tra aerei e veicoli. Forse già allora questo era un rapporto non proprio esaltante, mentre adesso sarebbe un disastro totale (ma possibile, come durante la battaglia di Goose Green, quando c'erano praticamente solo soldati appiedati da entrambe le parti).
9 ottobre 1942, ASI: 18 Macchi e diversi Bf 109 combattono contro oltre 67 aerei della WDAF; la RA rivendica 12 vittorie, la LW altre 11; gli alleati rivendicano 9 vittorie; le perdite: la RA ha 7 Macchi danneggiati (uno atterra a carrello retratto), la LW ha 3 perdite, la WDAF solo 5 (4 P-40 e un Baltimore). Durante la giornata la RA ha rivendicato con il 4° Stormo ben 19 kill, 1 dal 3°, 28 dalla LW. Ma la RAF ha ammesso solo 16 perdite totali.
La WDAF ha rivendicato quel giorno 10 kill e 50 aerei distrutti al suolo, la LW ha ammesso 4 perdite e 10 aerei danneggiati, ma ben 20 colpiti a terra.
Oramai era passato il tempo della superiorità dell’Asse, dato che all’inizio dell’offensiva di Rommel contro l’Egitto la sola R.A. aveva 182 caccia, di cui 93 C.202 del 3° e 4°.
11 ottobre, Malta: 25 Macchi scortano gli Ju 88 tedeschi e combattono contro 19 Spitfire. Gli italiani rivendicano 4 kill (uno da Tarantola) contro 1 Macchi. La RAF non ammette perdite e rivendica 1 kill (come in effetti è).
12 ottobre, Malta: la RAF è duramente impegnata contro RA e LW, tanto che esse rivendicano ben 15 Spitfire in cinque battaglie. La RAF ne perde 'solo' sette (e tre piloti) e sei aerei danneggiati, per cui si può dire che le rivendicazioni siano state abbastanza precise almeno nel numero di aerei colpiti. La RAF rivendica ben 27 successi, ma le perdite effettive siano state solo di 4 Bf 109, 12 Ju 88 (come rivendicato!) e altri aerei danneggiati, tra cui 3 C.202 (effettivamente la RAF ne aveva rivendicati 3 abbattuti, invece pare che fossero solo danneggiati).
13 ottobre, Malta: 29 C.202 e 42 Bf 109 scortano 8 Ju 88 su Hal Far. Solo 24 Spitfire li contrastano rivendicando 1 Ju 88 e 6 caccia. Risultati verificabili: 1 Spitfire crashato, 2 Macchi del 153° Gruppo abbattuti (uno dei quali era presumibilment quello di Iannucci, KIA).
14 ottobre, Malta. L'azione dell'Asse di prima mattina ottiene altri 5 kill rivendicati. La RAF perde 3 Spitfire. Tarantola, che ha rivendicato un altro Spitfire, ma viene colpito e costretto ad abbandonare l'aereo in fiamme, gravemente ferito.
Solo considerando le battaglie in cui ha partecipato Tarantola su Malta, la R.A. avrebbe ottenuto 23 Spitfire abbattuti, contro 3 Macchi e 2 SM.84, ma in realtà la RAF ha perso, in quelle battaglie, solo 4 aerei, tanti quanti ha dichiarato Tarantola da solo!
20 ottobre, AS: 14 Macchi 202 del 4° Stormo decollano giusto in tempo per scontrarsi con 20 Boston e Hudson, con la scorta di ben 30 P-40 e 20 Spitfire. Gli Italiani dichiarano ben 9 P-40, di cui 2 da Ferrulli, più uno Spitfire probabile e molti altri aerei danneggiati. Lucchini è costretto ad un atterraggio d'emergenza, con l'aereo KO per un colpo da 20 mm. Il 4° Stormo combatte ancora durante la giornata arrivando a rivendicare ben 24 aerei, probabilmente il maggior risultato giornaliero mai dichiarato dalla caccia della R.A.
Ma oramai era fatta: di mattina presto sui campi di volo c'erano 57 Macchi 202, di cui 43 efficienti; alla fine della giornata ne restavano utilizzabili soltanto 11.
22 ottobre, AS: vi sono parecchi combattimenti (la R.A. rivendica cinque 'Spitfire', due dei quali parte di una formazione di 40 attaccata da 11 Macchi di sorpresa, col Sole alle spalle, contro un Macchi e diversi altri danneggiati). Non mancheranno altre battaglie anche i giorni successivi.
Tuttavia, almeno sulla carta, la situazione era grave ma non seria: aerei da caccia nemici: 94 Spitfire, 166 P-40, 180 Hurricane II e 428 bombardieri di vario tipo (B-24, B-25, Wellington, Hudson ecc ecc). Totale, circa 866 aerei da combattimento. (Wi)
-aerei italiani: 76 MC.200, 61 MC.202, 91 CR.42, 31 bombardieri per un totale di 259 aerei.
-aerei tedeschi: 88 Bf-109, oltre 90 bombardieri e caccia bimotori per un totale di oltre 178 aerei.
Il rateo di aerei Asse vs Alleati era di circa 1: 1,98 ergo 866 vs almeno 437. Se si considerano soltanto i caccia, abbiamo circa 440 vs 316 per gli alleati. Se si considerano i caccia per superiorità aerea o multiruolo, abbiamo 260: 225. Se si considerano i caccia di punta (Spitfire, M.202 e Bf-109) allora abbiamo 94: 149, con l'Asse che stavolta è addirittura in vantaggio!
Però, queste cifre non dicono l'elemento fondamentale su chi fare le proprie valutazioni: ovvero, che gli attacchi aerei britannici logorarono e decimarono l’aviazione dell’Asse, tanto che essa giocò un ruolo modestissimo durante l’intera battaglia: circa 3.000 sortite -con la perdita di un’ottantina di aerei- contro circa 12.000 con la perdita di 97 velivoli alleati. Che però se lo potevano permettere, e vinsero, malgrado il conteggio parziale nei casi di cui sopra (100:8, più o meno!).
23 ottobre, ASI: di mattina, 10 Macchi del 4° attaccano un gruppo di una quarantina tra P-40 e Spitfire di copertura, riuscendo ad abbatterne un paio, anche se ovviamente esagerando e dichiarano 3 kill (due su Spitfire) e altri danneggiati, contro due Macchi colpiti.
25 ottobre, Fuka: pochi Macchi decollano sotto le bombe, e dichiarano un paio di P-40 e uno Spitfire, anche se in realtà, a parte danni da una parte e l'altra, distruggono solo un P-40, il cui pilota venne catturato.
26 ottobre ASI: c'é una battaglia tra 19 Macchi dei gruppi 9, 10 e 23imo, contro 18 bombardieri Boston e P-40 e Spitfire di scorta. Dichiarano 5 vittorie aeree contro vari aerei danneggiati e due aerei costretti ad un atterraggio d’emergenza o abbandonati in volo per un guasto: tra cui Monterominici, ferito al volto (dai frammenti del blin dovetro), e che finisce sulle dune a 700 km/h, rimbalzando ripetutamente in un’esperienza ‘indimenticabile’. La WDAF avrebbe perso 5 aerei rivendicandone 8, anche se LW e RA ne persero solo 3.
27 ottobre, El Alamein: ben 43 (??) CR.42 del gruppo 101 attaccano le forze australiane; intercettati dai caccia P-40 malgrado la scorta assicurata, rivendicano 4 P-40, ma perdono di sicuro 4 CR.42 e falliscono quasi sempre l'azione di attacco sganciando ancora sulle linee dell'Asse per difendersi dagli attacchi.
Alla fine della battaglia, di 120 aerei dell'Asse c'erano 30-40 CR.42, che avevano eseguito un attacco ancora il 2 novembre senza perdite, stavolta. Vennero ritirati solo dopo l'inizio del 1943.
2 novembre: vicino Toburk; un CR.42 attacca dei Beaufighter (cacciabombardieri?) e pare che riesce ad abbatterne uno (dato come probabile).
4 novembre, El Alamein: Bisleri e due altri Macchi si scontrano con tre P-40: lui abbatte un P-40, il quale a sua volta aveva abbattuto un Macchi; il terzo C.202 venne danneggiato. Non sempre i Curtiss erano ‘easy kill’.
Durante la battaglia, in pratica, la R.A. viene annullata quasi totalmente, a terra e in aria. Nel periodo 22-31 ottobre vengono persi 15 Macchi in azione, altri otto a terra; ma peggio che mai, altri 42 vengono danneggiati in varia misura (probabilmente sia per i bombardamenti che per le battaglie aeree).
E oramai chiaro che non c'é niente da fare e il 4° Stormo passa i suoi aerei ancora efficienti, non più di una decina, al 3° per tornare a Martuba, dove lo aspettano altri 28 Macchi nuovi di zecca. Il 20 novembre è basato ad Ara Fileni, mentre il 3° è ripiegato a Tauorga e Castelbenito. Il 9° Gruppo difende Tripoli il 6 dicembre ma il 23 gennaio cade anche la capitale della Tripolitania e il 4° torna progressivamente in Italia, lasciando al 3° la difesa contro un nemico oramai troppo forte.
20 novembre: durante una delle prime missioni sull'Italia, un Halifax viene abbattuto da un CR.42CN della 233a squadriglia (pilota Sozzi).
11 dicembre 1942, Napoli: il 22° Gruppo intercetta dei B-24 durante un bombardamento: gli 8 Macchi rivendicano ben 4 B-24, gli americani ammettono 1 perdita (equipaggio POW); gli italiani perdono 1 Macchi (MM 9579, ten Banchiera KIA).
Dicembre 1942, Russia: la RA è rimasta con 32 C.200 e 11 C.202. In quel mese disastroso (10 divisioni distrutte) 7 caccia vengono abbattuti o comunque persi. A gennaio avviene l'ultima missione (mitragliamento a terra). I C.200 riescono comunque a farsi valere in Russia più che in qualsiasi altro teatro, complice la scarsa qualità dei piloti russi. Solo 30 C.200 tornano (oltre alle perdite, altri 15 vengono abbandonati) assieme a 9 C.202. Le perdite della RA sono almeno 66 aerei; le perdite in combattimento aereo sono di 15 contro 88 vittorie (rivendicate).
Le missioni erano state 2.557, soltanto contando quelle offensive, incluse 1.310 di mitragliamento e 1.938 di scorta.
Nel '42 la caccia italiana vola circa 23.555 sortite, di cui il 30% è dei Folgore, di cui in media furono efficienti (in Africa) 74 esemplari nel mese di settembre (forse il mese migliore), per poi declinare rapidamente.
Nel periodo gennaio 1942-gen.1943 il solo 4° Stormo registrò 7.202 ore e combatté 133 volte, dichiarando ben 289 aerei (arrivando a 501 dall’inizio della guerra) perdendo 24 piloti uccisi, 2 prigionieri e 29 feriti. Il 24 febbraio 1943, dopo la ritirata, il 10° Gruppo si riorganizzò a Bresso. Il 9° Gruppo venne rimpatriato il 19 marzo, ultimo elemento del 4°, nel frattempo ritiratosi tra dicembre e gennaio 1943.
Tornando alla cronaca, il 3° Stormo non è lasciato da solo, perché già il 7 novembre arrivano 24 Macchi del 153o, e 33 del 17° (del solito 1° Stormo), eseguendo anche azioni d'attacco in Algeria (Bona e Bougie).
Il solo 155° Gruppo sostenne nel 1942 un totale di 625 missioni e 54 combattimenti, dichiarando 55 vittorie e 25 probabili, più 222 danneggiati, perdendo (in combattimento) sei C.202. Dal 15 gennaio 1941 avrebbe dichiarato, all’armistizio, 115 combattimenti con 127 ‘kill’ e 31 piloti persi, anche se, come sempre, nelle battaglie contro i caccia i risultati riscontrabili sono soltanto una frazione di quelli dichiarati (nei pochi esempi qui indagati, circa 1:4).
1943
In Tunisia vengono schierati il 155° Gruppo/51° Stormo già l'11 novembre, ad El Alouina. Il 6°, con due squadriglie, va a Sfax ad inizio gennaio, il 3° stormo pure si sposta a Medenine, e infine il 16° gruppo del 54° Stormo arriva anch'esso in zona. Eppure, tutto quel che è presente, ancora al 21 febbraio, è un totale di appena 55 C.202 (efficienti). Nondimeno, il 6-7 febbraio contribuiscono alla controffensiva di Medenine. In tutto, a Marzo, i Macchi si vedono attribuite circa 21 vittorie (per lo più Spitfire) in altrettanti combattimenti.
Ma, nonostante i radar di avvistamento, spesso vengono sorpresi a terra, perdendo anche parecchi velivoli, come i 5 su Achichina, più altri 12 danneggiati, e su Sfax, altri 5 vengono distrutti e 10 danneggiati mentre provano a decollare. Ad ogni modo, non sembrano danni troppo gravi, se le perdite complessive sono 20 Macchi distrutti e 47 danneggiati tra febbraio e marzo.
Alla vigilia dello sbarco delle truppe alleate, il 9 luglio c'erano circa 94 caccia in Sardegna, 12 in Puglia, 146 in Sicilia e altri ancora in Italia centrale, tra cui 134 caccia. Totale: circa 387 caccia, oltre a 54 bombardieri, 52 silu ranti e pochi altri tipi. I Tedeschi della 2a Luftflotte com prendevano anche altri 780 aerei, mediamente più ef ficienti, ma erano sempre troppo pochi, di fronte ai circa 4.000 alleati.
I '109 italiani furono concessi dall'aprile del '43, con 15 F-4 per l'addestramento, poi 9 G-2, 10 G-4, 91 G-6 che erano quasi tutti nuovi di fabbrica (mentre gli F erano di unità tedesche della Grecia e assai logori). Al 9 luglio, c'erano solo 17 G, di cui 7 efficienti con il 3° Gruppo di Comiso, mentre il 150° di Sciacca ne aveva altri 7 attivi, su 25 in carico. Il 4° Stormo, invece, pur con 10 C.205 e 38 C.202 a Catania-S. Salvatore, ne aveva pronti, ris Mentre il 4° stormo veniva mandato a Manduria già il 14 luglio, il 150° gruppo tornò a Ciampino con tre aerei.
In tutto, i '109 italiani avevano fatto 323 missioni fino ai primi di luglio, con 23 vittorie rivendicate e 13 perdite.
L'ultima squadriglia ad usare il '109 fu la 70a di Cerveteri, per la difesa di Roma: ma su 12 che vennero raccattati a Luglio, solo uno era efficiente all'Armistizio.
11 gennaio, Uadi Tamet: i C.200 del 13° Gruppo attaccano basi aeree nella zona di Uadi Tamet, scortati dai C.202 del 18° e dek 23° Gruppo, scaglionati in 4 sezioni in quota. L'attacco viene ritenuto un successo, ma un C.200 è stato abbattuto e così due C.202, pare colpiti entrambi dallo Spit VB dell'asso Nevil Duke (No.92 Sqn). La RA rivendica 6 vittorie di cui una da Solaroli e una da Gorrini.
11 gennaio, Napoli: il 22° Gruppo abbatte due B-24 (ten Monaco) a causa del gelo dell'olio dei sistemi delle mitragliatrici difensive. Gli italiani rivendicano comunque 3 B-24 e 1 altro dalla flak italiana.
7 febbraio, Napoli: il 22° abbatte (Torresi) un altro B-24. Gli italiani perdono a sua volta un caccia C.202 (MM.7419) e un C.200 (MM 8198) atterra fuori campo, presumibilmente rottamato a causa dei danni.
15 febbraio, Napoli: il 22° Gruppo intercetta una forza di 4 B-24 del 376th BG e ne abbatte uno, mentre un altro esegue poi un atterraggio d'emergenza in Africa (ignoto se venne poi riparato), ma perde a sua volta 3 MC.202 con i piloti: MM 9061, 9070, 7581 (piloti Passerini, Lo Schiavo e Benedetti).
20 febbraio, Napoli: alcuni caccia C.202 riescono a causare danni ad un B-24 che atterra in Sicilia.
Il 21 febbraio 1943 c’erano ancora, con la 5a Squadra, gli aerei del 6° Gruppo C.T. (Caccia Terrestre), con tre squadriglie di Folgore, basati a Sfax e Gammarat; ma più importante ancora era il 3° Stormo, con ben sei squadriglie ad El Hamma. Nonostante tutti gli sforzi di questi e dei reparti siciliani e sardi, la situazione era compromessa. Così si arriva all’epilogo: dal 25 marzo erano arrivati dall’Italia, il 7° e il 16°, entrambi del mediocre 54° Stormo, già protagonista di molti scontri con la caccia maltese e adesso dotato finalmente dei C.202.
1 marzo, Napoli: il 22° (Monaco) abbatte uno dei 18 B-24 americani in missione. gli italiani si accreditano 3 B-24.
12 marzo, AS: 11 C.202 del 6° gruppo combattono contro incursori britannici. La R.A. rivendica 4 P-40 (e 10 efficacemente mitragliati). Di sicuro gli inglesi perdono 1 aereo (almeno), in quanto accusano l'unico italiano, Pesola, finito prigioniero, di averlo abbattuto (ne aveva attaccati e mitragliati 4 in tutto), pilota a cui la RA non dà invece credito per l'abbattimento. Notare che il C.202 (MM.7885, con motore originale tedesco), aveva eseguito una serie di azioni di picchiata e cabrata, ma all'ultima azione è inseguito da un P-40. A quel punto lancia l'aereo in picchiata ma il P-40 lo segue, e continua a seguirlo diversi minuti nonostante che lui azionasse il +100 per dare la massima potenza d'emergenza al motore. Dopo qualche minuto però è solo, l'avversario ha rinunciato, ma il C.202 è colpito al radiatore e deve atterrare in emergenza (pilota POW). Risultati: la RA rivendica 4 kill, la RAF ne ammette almeno 1, 1 C.202 perduto.
7 aprile 1943, Pantelleria: i primi C.205V, consegnati all'inizio del 1943 al 1° Stormo, entrano in azione quel pomeriggio: sono ben 82 caccia del 6 e 17° Gruppo, di cui 22 C.205. Combattono contro circa 100 aerei alleati per proteggere un convoglio per la Tunisia. Dichiarano la bazzecola di 19 kill, perdono 3 piloti (e almeno altrettanti caccia, non è chiaro quali tipi di Macchi). Il nemico non ha perdite superiori ai 10 aerei.
20 aprile Mediterraneo: c'é un'altra battaglia potente, quando 24 C.205 e nove C.202 affrontano circa 60 Spitfire di cinque squadroni e dichiarano ancora ben 17 aerei, poi ridotti a 15, contro tre Macchi (pare tutti C.205, uno dei quali costretto ad un atterraggio in Tunisia). Incredibile, ma nessun risultato è stato mai confermato da parte alleata!
Lo scontro fu sopratutto tra i Veltro da una parte, e gli Spitfire di uno squadrone di copertura (polacco), che aveva gli altrettanto nuovi Spitfire IX.
Ill C.205V Veltro
Caduta Pantelleria; a fine giugno venne arretrato il 1° Stormo fino al Veneto (Osoppo), dando i pochi aerei rimasti al 4° Stormo, che lasciata l'Africa a gennaio, era stato ricostituito a Bresso e Campoformio (9 e 10o gruppo rispettivamente) con nuovi aerei, tra cui alcuni C.205. Poi passò a Roma Ciampino e infine il Sud, nella zona della pianura catanese. Al 9 luglio, appena prima dell'invasione, aveva 10 C.205 e 38 C.202, ma di questi soltanto 2 e circa 10 erano efficienti, e certo non al loro meglio. Non mancavano altri 50 C.202, circa 50 Bf 109 e altri reparti minori con circa 8-10 Re.2005, più ovviamente la Luftwaffe. Il 4° dovette lasciare la Sicilia per Crotone, già il 14 luglio, al quarto giorno dall'invasione. Almeno 5-6 C.205 danneggiati furono abbandonati. Poi i C.205 vennero mandati contro la forza d'invasione che stava attaccando anche la zona di Reggio Calabria.
Per quanto pochi, i Veltro ebbero diffusione veramente capillare: un altro che li ebbe fu il 3° Stormo, tornato dall'Africa alla fine di aprile. Andato a Caselle, ebbe dei C.202 e poi, a Ciampino, anche qualche C.205. I primi erano stati assegnati al 18° Gruppo (quello di Gorrini, che in poco più di un mese verrà accreditati circa una dozzina di aerei, col C.202 e 205) con la 83, 85 e 95a squadriglia. L'altro gruppo aveva i Bf 109G.
Anche se Gorrini giura che tutte le sue vittorie erano verificate, vale la pena di dire che il suo 18° Gruppo, il 19 luglio, dichiarò 5 bombardieri e due P-38 (lui ne rivendicava uno di entrambi i tipi) eppure secondo il sito di Gustavsson non pare che vi siano state perdite americane. Chissà dov'é la verità.
Infine, nell'agosto del '43 tre aerei vennero dati al 60° Gruppo (Lonate Pozzolo) e il 24° Gruppo autonomo ne abbe altri ancora. Il 24 maggio un bombardamento colpì anche la base di Venafiorita, danneggiando degli aerei, mentre uno di essi abbatté (o rivendicò?) due attaccanti. Il 27 agosto venne trasferito a Metato (Pisa).
Il 51° Stormo ebbe una dotazione di aerei discreta, fin dall'aprile del '43 quando era tra Ciampino e Capodichino. Il 16 maggio arrivò a Monserrato e Capoterra, a Cagliari, iniziando le missioni dal 21 maggio.
Il 9 luglio c'erano già 20 C.205 e 23 C.202; ma proprio per questo discreto numero, l'11 dieci Veltro di due squadriglie (351 e 360a) vennero mandati a Chinisia (TP) per dar man forte contro gli alleati.
All'armistizio c'erano ancora 14 C.205 e 14 C.202. Infine a Foligno c'erano 4 C.205 e 6 C.202 nel Gruppo complementare.
IIn tutto, all'Armistizio c'erano ancora non meno di 72 Veltro, dei circa 170 fino ad allora consegnati, tra 1°, 3°, 4° (sopratutto), 51° Stormo, 24°, 60° e 65o gruppo aut CT. Il 4° Stormo raccolse complessivamente 37 Veltro inclusi quelli del 51o stormo e già il 12 li usava per aiutare i presidi di Corfù e Cefalonia.
Lo stesso Gorrini, che pure ottenne parecchie vittorie con il Veltro (‘pare’ tre B-24, tre P-38, due Spitfire e due B-17 nella sola estate del ‘43), venne abbattuto o costretto ad atterrare in emergenza diverse volte. Il 13 agosto dichiara un B-24, ma il fuoco nemico lo tira giù; il 31 agosto dichiara uno Spitfire e un P-38 danneggiato (l’85a Sq rivendicò tre Spitfire e cinque danneggiati), ma viene costretto ad un pesante atterraggio d’emergenza fuori campo, tanto che ne riporta delle fratture; all’ospedale conosce anche una celebre crocerossina, Susanna Agnelli, e andrà vicino a convolarci a nozze, ma questa è proprio un’altra, rimasta inclonclusa ('tu sei la FIAT, io un semplice sergente..).
Nonostante tutto, all'Armistizio esistevano ancora 12 C.205 nel 3° Stormo.
Gorrini aveva scassato tre aerei nell’arco di poco più di un mese, ma non gli bastava e così tornò ancora a combattere con il 1 Gruppo ANR. Volò anche con i G.55, ma pare che le sue cinque vittorie (due B-17, due P-47 e un P-38) vennero ottenute tutte sul Veltro, sebbene non sempre siano verificabili (per esempio, un P-47 e un P-38 non lo sono, almeno stando ad Hakasson). Finì solo il 15 giugno 1944, dopo l’ennesimo lancio col paracadute e serie ferite (la formazione venne attaccata da P-47 mentre stava ancora facendo quota), e non tornò all’attività di pilota per il resto della guerra. A dire il vero c'é confusione anche in questo, nel libro su A. Visconti è indicato che lui venne abbattuto dai P-47 il 6 aprile vicino Gorizia, mentre il 15 sarebbe stato abbattuto da uno Spitfire sull'Emilia!
2 aprile, Napoli: il 22° esordisce in combattimento con il Re.2005, il cui pilota (Minguzzi) rivendica 2 B-24.
4 aprile, Napoli: il 22° rivendica 1 B-24 e la flak italiana 1 B-24; in realtà l'unica perdita sicura è il B-24 Lady Be Good, disperso nel deserto; gli italiani perdono il C.202 di Omicini, colpito da schegge al decollo. Secondo alcune fonti, almeno altri 11 caccia C.202 vengono distrutti o messi fuori uso durante quest'incursione su Capodichino, anche se prontamente sostituiti da altrettanti aerei.
10 aprile, Napoli: 31 caccia del 22° e del 51° Stormo intercettano 24 B-24; 1 viene rivendicato da Torresi con un Re.2005; 2 C.202 vengono abbattuti (Sella e Bocchi, KIA).
11 aprile, Napoli: 31 caccia decollano per intercetterare 20 B-24. Minguzzi ne rivendica uno, altri 3 Moresi, che viene abbattuto (MM 09343). Perso anche il caccia C.202(?) di Castellano (KIA). Gli americani ammettono la perdita di 2 aerei ma uno di essi viene attribuito ad una bomba sganciata dai C.200 (!) che in effetti erano a quote più alte con ordigni greci da 15 kg.
12 aprile, Napoli: il 22° gruppo intercetta altri B-24 e ne rivendica 1; gli americani hanno un aereo costretto ad un atterraggio d'emergenza in Africa.
28 aprile 1943, Napoli: la missione più ambigua del ciclo su Napoli: 20 caccia italiani intercettettano 25 B-24 del 376th BG. Minguzzi, che già aveva rivendicato ben 3 B-24, ne rivendica 1 (e un altro danneggiato) sparando 600 colpi da 12,7 e 500 da 20 mm. Il bottellino italiano parla di 4 bombardieri abbattuti; gli americani ammettono soltanto 1 aereo perso nel viaggio di ritorno.
30 aprile: il 1° stormo è in azione per proteggere vanamente il caccia Lampo e combatte contro i P-40 dell'85th FS. Un C.205 viene abbattuto (Caroli, 6° Gruppo), la RA rivendica almeno 1 o addirittura 3 kill, non riconosciuti dagli americani. In quel giorno successero cose incredibili: per esempio, i Bf 109 rivendicarono, contro una loro perdita, 3 P-40, che in effetti andarono persi; ma secondo il rapporto americano, due di essi si scontrarono in volo mentre attaccavano in coda lo stesso caccia tedesco, e poi i loro rottami caddero giù... colpendo un terzo P-40 che era in volo più in basso. Quel giorno andarono perduti i ct Lampo e Pancaldo, impiegati in missione di rifornimento per le forze africane, e curiosamente, entrambi perduti in precedenza e poi recuperati e rimessi in servizio, salvo essere distrutti in quello stesso giorno, con gravi perdite umane.
Dal 25 marzo erano arrivati dall’Italia in Tunisia, il 7° e il 16° Gr, entrambi del mediocre 54° Stormo, già protagonista di molti scontri con la caccia maltese e adesso dotato finalmente dei C.202.
6 maggio, Tunisia: battaglia tra il 31° FG (Spitfire USAAF) e 14 C.202 dei gruppi 7 e 16°; i risultati sono 2 Macchi perduti contro 2 Spitfire rivendicati.
8 maggio 1943, Korba: i due gruppi del 54° Stormo vengono mitragliati su questo campo, privo di difese e ripari, dagli Spitfire. Non è noto quanti aerei siano andati persi in totale, ma si sa che il solo 7° gruppo aveva 19 aerei e 14 Macchi 202 vengono totalmente perduti, così come l'SM.81 di collegamento. Nel fuggire (con due piloti a bordo) il 10 maggio successivo, salgono in quota (bassa, comunque) 5 caccia del 7° gruppo e 6 del 16°. Uno degli aerei del 7° gruppo era stato riparato durante il giorno 9, così da ripartire, ma era proprio destino che le perdite dovessero essere 15 in tutto, perché finisce la benzina e crasha lungo una spiaggia, presumibilmente un totale FU (o come minimo, un RD, ma data anche la situazione, è improbabile che sia mai tornato in servizio). E' probabile, data la presumibile equivalenza numerica, che i gruppi 7 e 16° abbiano perduto in tutto attorno ai 30 Macchi 202 in quest'azione, che è presumibilmente la più grande perdita di C.202 mai avvenuta in una 'botta' sola.
Indietro, i Macchi si lasciavano molti di loro: una foto mostrava un deposito con almeno una dozzina di Macchi 202 semidistrutti e allineati in un deposito degno di uno sfasciacarrozze. Le loro alte code allineate testimoniavano la mesta fine della miglior stagione mai vissuta dalla caccia italiana.
9 giugno, Malta: i caccia italiani quel giorno hanno eseguito molte missioni, perdendo almeno 2 aerei. Uno Spitfire del 308th FS/31th FG venne abbattuto vicino a Pantelleria da Drago (con il Bf 109 363-7), che rivendica un altro aereo il pomeriggio tra i 4 rivendicati da 15 caccia italiani di diverse unità, ma gli alleati rivendicano 5 C.202 e 1 Bf 109 senza perdite! Risultati reali verificabili: 2 C.202 persi (Veronesi e Crabbia, 53° Stormo) e 1 Bf 109, proprio quello dell'asso Drago, che distrattosi un momento, si trovò un'ala spezzat dalle cannonate appena dopo avere rivendicato uno Spitfire.
3 luglio 1943, Sicilia: secondo il bollettino di guerra la caccia italiana abbatteva 18 aerei, quella tedesca 10. Ad ogni modo, il 150° gruppo, che aveva avuto i Bf 109G, al 9 luglio, restava con 21 caccia, ma solo 6 efficienti. Il 12 luglio non aveva più alcun aereo efficiente.
Estate 1943. Un’incursione di un centinaio di Fortezze volanti colpì Frascati, mancando il QG di Kesserling, ma devastando la città. I caccia italiani cercarono di ostacolarli, a quanto pare abbatterono quattro bombardieri. Un Macchi precipitò dopo avere urtato un cavo dell’elettricità (non è chiaro che tipo di aereo fosse).
20 luglio, Sardegna: i P-40 americani attaccano Monserrato, 2 C.205 decollano per intercettarli ma 1 è abbattuto (Cern, KIA).
22 luglio , Sardegna: questa è una giornata particolarmante pesante per i cacciatori del 51° Stormo, che decollano in numero elevato per affrontare un branco di P-40 americani, senza fare quota sufficiente. La battaglia è stata durissima ,tanto che la RA rivendica complessivamente ben 10 o 11 P-40. Ma le perdite non sono tutte da una sola parte: ben 3 Macchi vengono abbattuti contro probabilmente non più di due P-40. Probabilmente i due P-40 sono stati abbattuti entrambi da Ferruccio Serafini, che prima ne distrugge uno e poi finite le munizioni, entra in collisione con un altro P-40, però precitpita. Quel giorno 3 aerei (di cui almeno 2 erano C.205 e 1 poteva essere sia un C.202 che un C.205 perché la squadriglia aveva una dotazione mista) e altrettanti piloti vanno perduti, per giunta un Ca.309 dello stormo all'atterraggio viene incendiato uccidendo i suoi occupanti.
23 e 26 luglio, Sardegna: altri due piloti del 51° vengono abbattuti coi loro Macchi in combattimento.
26 luglio, Sardegna: nell'ennesima battaglia del 51° Stormo, oggi vengono abbattuti due P-40 e un Veltro.
30 luglio, Italia: 6 C.205 Sr.I (tra cui quello di Bisleri) attaccano le fortezze volanti, dichiarando 4 B-17 e due P-38 su Roma, e perdendo almeno C.205.
2 Agosto, Sardegna: nell'ormai celebre Battaglia di Capo Pula, nata a seguito del tentativo americano di salvare un pilota abbattuto, va perso un C.202 (Bianchi, KIA) mentre gli Italiani dichiarano 12 (oppure, giocando al ribasso ora che la bolla è scoppiata, 11 o solo cinque) P-38, più un Catalina mitragliato in mare (colpito anche da Tarantola, che quel nel suo 'giorno da leoni' dichiara anche due P-38). Quel giorno, in verità, era stato perso anche un P-40 di mattina, per collisione con uno Z.506, il che darà luogo poi alla battaglia successiva. Inoltre, sempre quel giorno un Beaufighter in ricognizione verrà abbattuto dal fuoco dei C.205. Totale giornaliero: 1 C.202 e 1 Z.506 vs 1 P-40 1 Beaufighter e 1 Catalina.
3 settembre, Genova: un Macchi 200, su Genova abbatte un B-17 con circa 700 colpi di Breda;
Ma all'8 settembre, su 1.153 prodotti da Macchi, Breda e (in piccolo numero) SAI, c'erano rimasti solo una manciata di superstiti efficienti: 22 erano con l'8°Gruppo (a Sarzana), altri 12 con il 157° di Grottaglie, 16 con la 385a di Araxos (Grecia) e appena due con la 376a sq di Tirana. Alcuni C.200 vennero usati dopo l'Armistizio dalla CBI e, in soli otto esemplari, dalla RSI.
8 settembre, Roma: il Nucleo Drago combatte contro i B-17F del 97th BG e uno di questi viene abbattuto dal ten. G.Chiale. Questa è (probabilmente!) l'ultima vittoria della Regia Aeronautica.
8 settembre, Roma: due C.205 V vanno persi, stavolta del 65° Gruppo C.T., decollati dalla Sardegna per l'Isola dei Cani.
Uno dei due (ten. Ostinelli) ammara per avaria, l'altro (cap. Zappeva) si avvicina per fargli da presenza amica, per quel che poteva, prima di tornare alla base. Ma si abbassa troppo e la sua permanenza in mare diventa definitiva. Ostinelli torna a riva dopo cinque giorni da naufrago, quando tutto era già finito.
21 settembre 1943, Coritza: un Macchi 205 viene abbattuto (s.ten Negri, KIA, atterrago sull'aeroporto che mitragliava e subito fucilato).
25 settembre, Balcani: una battaglia tra una coppia di Bf 109 e una di C.205 si concluse con un tedesco abbattuto dall'asso Emanuale Annoni.
LW e Veltro: i tedeschi utilizzarono tre Staffel con I C.205 nel JG77. Ebbero 6 aerei distrutti per incidenti ma ancora il 25 novembre c'erano 23 velivoli in carico in quello che allora, e solo allora, divenne il primo gruppo da caccia esclusivamente su Veltro.
1 dicembre: i C.205V tedeschi abbattono probabilmente 2 P-38 del 14th FG.
1944
La piccola ANR ottenne dai Tedeschi, verso la fine del '43, la possibilità di combattere con un gruppo da caccia, con ben tre squadriglie con 20 aerei l'una. Allertati dai radar tedeschi, spesso combatterono bene, con piloti, materiale e morale molto più forti della media della 'Regia'. Prima si formò un gruppo di circa 20 piloti volontari a Torino-Mirafiori, che poi andarono a Lagnasco (CN) per addestrarsi con gli aerei delle Squadriglie (Ia 'asso di bastoni', II 'vespa arrabbiata' e III 'arciere'') al comando del magg. Borgogno. In tutto avranno circa 90-100 Veltro con il I Gruppo.
3 gennaio, Nord Italia: i C.205V di Visconti e i suoi esordiscono contro una formazione su Torino, abbattendo tre P-38 senza perdite. E' un esordio fortunato, grazie alla guida di Visconti che pose tatticamente al meglio i suoi pochi aerei prima di sferrare l'attacco. Anche i tedeschi rivendicano alcune di queste vittorie.
28 gennaio, Nord Italia: i C.205V abbattono un B-24.
Entro il 25 febbraio 1944 il 1° dichiara 26 vittorie, ma ha anche nove perdite. L’11 marzo vi sono altri combattimenti molto violenti, tanto che gli italiani dichiarano ben 12 vittorie, ma perdono tre piloti (e 4 aerei), di cui uno venne mitragliato da un P-38 mentre scendeva col paracadute.
25 febbraio, Venaria Reale: Celentano crasha un G.55 in addestramento andando contro un hangar.
Celentano ha rivendicato e ottenuto ufficialmente 6 vittorie, ma la maggior parte sono quanto meno dubbie: 1 Hurricane il 17 aprile 1941, uno Spitfire il 16 maggio, un bimotore il 6 giugno, 2 Sea Hurricane il 14 giugno, 1 Albacore il 15 giugno e un altro aereo non chiaramente noto.
18 marzo 1944, Iugoslavia: sei C.205 CBI attaccano una postazione della flak a Lapad, Iugoslavia; l'esplosione delle munizioni investe però il secondo Macchi, che poi per i danni subiti viene abbandonato dal pilota una volta in volo sul mare.
11 aprile, Dubrovnik: un C.205 CBI viene abbattuto dalla flak
25 aprile: circa 120 bombardieri B-24 arrivano su Torino e distruggono buona parte degli stabilimenti FIAT. Sono scortati da circa 40 P-47. Prima questi ultimi vengono ingaggiati dai C.205 del 1o gruppo, poi arrivano i sette G.55 della squadriglia Bonet, che fanno un passaggio sui B-24 e rivendicano due vittorie probabili. Poi però vengono inseguiti da alcuni dei 17(?) P-47 rimasti in zona, i quali abbattono ben 3 G.55: abbattuto e ucciso un pilota (Biagini), mentre i due superstiti sono Tarantola e Torresi, entrambi assi. Tarantola smetterà l'attività dopo questa azione (era la quarta volta che lo abbattevano e non ne poteva più). Uno dei G.55 arriva un pò in ritardo e poi è inseguito fino in Valdisusa dai P-47, ma riesce a salvarsi.
-risultati: non è affatto chiaro quali: i caccia italiani hanno rivendicato solo due probabili B-24, ma gli americani, per tutte le cause ne persero addirittura otto e non si sa precisamente a cosa era dovuta ciascuna perdita. Gli italiani, invece, di sicuro hanno perso 3 G.55. A terra, però, sono stati devastati gli impianti FIAT e probabilmente fu in questa occasione che vennero devastati anche 15 altri G.55, vari bombardieri BR.20bis, aerei G.12 e CR.42LW. Peggio ancora, la speranza di riequipaggiare l'ANR con i G.55 viene a quel punto perduta, così come era successo con i C.205 dopo i bombardamenti della Macchi in aprile. Viene accelerata la fornitura di Bf 109 tedeschi a tutte le unità da caccia (1o e 2o gruppo).
-Risultato: 3 G.55 persi, contro un numero ignoto (fino a 8) di B-24 persi per cause difficili da precisare (ma certo solo in parte minoritaria per i G.55 che rivendicarono solo due 'probabili')
2 maggio, Nord Italia: 1 o 2 C.205V vengono abbattuti dai Mustang contro un P-51 distrutto in combattimento .
4 maggio, Balcani: un C.205/S CBI viene perso per guasto durante una missione di scorta.
12 maggio, Nord Italia: i C.205V rivendicano un altro Mustang. Ma in seguito al bombardamento di Reggio Emilia, i Veltro vengono mandati in altri aeroporti più piccoli e in uno di questi tre aerei crashano perché troppo piccolo davvero, con un pilota che resta ucciso a seguito dell'incendio del suo aereo.
A fine maggio il I Gruppo aveva accreditate 58 vittorie aere totali, dall'inizio dell'anno 1944.
Nel frattempo, un piccolo lotto di Veltro (forse quattro) venne anche fornito ai Croati; tre di essi, per esempio, decollano il 30 aprile 1944 assieme a tre C.202 contro la 15th AF dell’USAAF, diretta a colpire gli impianti tedeschi di Blechammer. Nonostante che i Macchi fossero pilotati da veterani di Russia (tra cui il Magg. Helebrant), cinque vengono mestamente abbattuti dai P-51 del 5th FS/52nd FG e dal fuoco dei mitraglieri (sebbene successivamente avranno alcune vittorie).
Quello stesso giorno i bombardamenti ‘chiusero’ la linea produttiva del Macchi 205, appena cinque giorni dopo il disastro di Torino (v. G.55).
Ci si potrebbe chiedere quale fosse il peggior nemico per i Veltro, e anche per gli altri caccia italiani ‘avanzati’. I candidati sono numerosi, ma è abbastanza sorprendente notare quale fosse il più tosto di tutti: il P-47 Thunderbolt, che certo non brillava per agilità e velocità di salita, e ha una bibliografia non sempre benevola; ma aveva parecchi assi nella manica, decisivi se li si sfruttava bene.
Tra i risultati dei P-47, molto significativamente, quelli d’aver spedito a terra una fila di ‘assi’ come Bonet (29 marzo 1944), Tarantola (25 aprile) e Torresi (addirittura due volte, il 25 aprile e il 1 luglio). E se vi par poco, aggiungeteci anche Gorrini (15 giugno 1944) e Visconti (14 marzo 1945, su Bf.109, forse per collisione). Ciò avvenne anche in condizioni di parità numerica. Certo non mancarono nemmeno i successi ai danni dei possenti Republic, ma il significato di queste battaglie sembra chiaro: ‘don’t mess with Thunderbolts!’
Non è che fosse una questione di stile: il P-47 era quasi impossibile da raggiungere, quasi impossibile da ab battere, e se la sua missione era eseguita bene, il nemico era invariabilmente morto. Era un fabbro che andava per il cielo con un grosso maglio. Un tipaccio, insomma.
24 giugno: i Bf 109 del 2° Gruppo rivendicano 2 P-47 francesi di scorta ai B-26 (perdite non confermate).
1 luglio 1944: (o il 2, a seconda delle fonti), il 1o gruppo decolla su allarme da Reggio Emilia: sono sei G.55 e cinque C.205. Stanno ancora salendo in quota quando si imbattono con un numero pari di P-11 del 66th FS. In quella partita di calcio, malgrado giocassero fuori casa, gli americani segnano subito abbattendo entrambi i C.205V in copertura in quota (uno riesce ad atterrare ma a quanto pare, ha l'80% di danni); poi vengono abbattuti due G.55 e un ulteriore Macchi 205. Uno dei piloti abbattuti è l'asso Giulio Torresi, praticamente sotto gli occhi della moglie Lia. Gli italiani dichiarano 2 vittorie ma in realtà solo 3 P-47 subiscono danni di cui solo uno serio.
-Risultato: 5-0 (3 C.205, di cui uno atterrato/crashato, e 2 G.55). Probabilmente il C.205 danneggiato non verrà mai riparato (appena un mese dopo c'é stata la messa a terra dell'aviazione repubblicana, e comunque gli stabilimenti Macchi sono distrutti). Gli americani, che avevano poco prima bombardato un ponte, scambiano i velivoli italiani per Bf 109 con ali 'squadrate'. Questa è stata la più grossa sconfitta dei caccia italiani dell'ANR, e anche una delle loro ultime battaglie.
16 luglio, Balcani: un C.205/S CBI viene perso per guasto durante una missione di scorta.
20 luglio: si ha notizia di altri due piloti del 1° gruppo ANR abbattuti vicino Udine, non è chiaro con quali aerei e per mano di chi.
30 luglio: il serg. Morabito, probabilmente su di un G.55 ANR, viene abbattuto dagli Spitfire.
2 agosto: un altro pilota ANR, presumibilmente su C.205 (Cimatti) viene abbattuto dalla flak per errore. Poco dopo la LW tenta di prendere il controllo dell'ANR e tutti gli aerei disponibili vengono distrutti o saccheggiati.
3 agosto, Balcani: un C.205 CBI viene abbattuto dalla flak.
13 agosto, Balcani: un C.205 CBI abbattuto dalla flak.
25 agosto 1944 S.Italia(?): un C.205 CBI perso per incidente.
novembre 1944, Balcani: due C.205 vengono abbattuti dalla flak tedesca.
14 novembre 1944, Galatina: durante un volo acrobatico il cap. Pesola (ex POW nel 1942) prova il C.205 MM. 91803, ma finisce per perdere il controllo e al termine di una imperiale troppo tirata, cade giù in vite rovescia da 1.500 metri.
In tutto il 1944 vennero persi (almeno) 10 Veltro della CBI.
Alla fine della guerra c'erano ancora 30 Veltro (inclusi i C.202 convertiti con motori di altri aerei, in particolare Bf 109G) di cui 19 efficienti, a Galatina-Lecce.
1945
I Bf 109 in Italia
La sola 2a squadriglia (delle 3 disponibili) nel 2° Gruppo (di gran lunga quello di maggior successo con il Bf 109) eseguì 60 missioni al 25 aprile 1945, con 48 combattimenti, circa 35 vittorie e 800 ore di volo; i Bf 109 disponibili al 13 marzo 1945 erano ancora 20, i piloti caduti erano 14 in battaglia e uno per incidente
Combatterono tra Aviano, Osoppo, Villafranca (dal 10 agosto) e molte altre località: ancora al 24 aprile del '45 il 2° Gruppo ANR aveva ben 26 aerei ad Orio al Serio (MI), con 550 aviatori e avieri vari. Poi incendiarono i loro caccia, così come quelli del 3o gruppo, anch'essi basati nello stesso aeroporto.
Il 3o Gruppo ANR, tornato dalla Germania troppo tardi, ebbe soltanto un paio di vittorie accreditate, un Boston e uno Spitfire, il 2 aprile 1945.
Tra le missioni memorabili del 2o Gruppo: il 19 ottobre 1944 sono dichiarati 4 Boston (oppure 8 'bimotori'); 2 caccia il 31 ottobre, 2 quadrimotori il 4 novembre, 5 bimotori il giorno dopo; il 16 novembre, un Mustang; il 17 novembre sono rivendicati (e confermati il 27 novembre, così come tre caccia) tre quadrimotori. Il 10 dicembre partono 25 caccia, che abbattono 3 o 4 quadrimotori e perdono uno di loro, ma il pilota si salva. Alcuni hanno i cannoni subalari da 20 mm. Quelli da 30 mm, invece, verranno usati solo da qualche aereo verso la fine dell'attività. Altre battaglie segnalate nei rapporti (del t.col Baylon), con altri 'kill': 2 P-47 il 4 febbraio 1945 e 5 B-25 l'8 (con un '109 perso e un altro incendiatosi in partenza); il 12 febbraio, un B-25 e due probabili, contro due Gustav.
3 marzo, Nord Italia: 22 '109 del 2o Gruppo decollano da Aviano e Osoppo per colpire diversi squadroni di B-26, dichiaran done sei, più uno Spitfire. Ma non pare che dei B-26 fos sero stati abbattuti quel giorno, mentre effettivamente uno Spitfire del 4 SAAF Sqn fu abbattuto, contro 1 vittoria dichiarata. Ma gli italiani persero due '109, perché un altro fu abbattuto per errore da mezzi corazzati tedeschi.
-Risultato: 2 Bf 109 persi contro 1 Spitfire abbattuto.
2 aprile 1945, Nord Italia: quello che era noto come 'il gruppo fantasma fascista' decolla con ben 30 Bf 109; attaccano dei B-25 scortati dai P-47, ma poco dopo arrivano anche altri P-47; dichiarano due B-25 e un P-47, ma i caccia italiani vengono sterminati: le perdite arrivano a ben 14 Bf 109 tra incidenti e combattimenti, con 6 morti e 2 feriti. E così il 2° Gruppo quasi smise di esistere.
-più precisamente:alle 13.30 allarme con decollo da Osoppo da 9 Me 109 (com. Bellagambi) e 17 da Aviano (tra cui Drago); 24 P-47 americani di scorta ai B-25 (347th FS). Durante l'avvicinamento, 3 Me 109 hanno guai meccanici e rientrano, di lì a poco succede anche al comandante del gruppo Miani, che rientra ma è erroneamente seguito, causa problemi di contatto radio, da 5 altri Me 109. A quel punto, arrivano i P-47 che pur distingendoli a fatica a causa della mimetizzazione e delle piccole dimensioni, ne abbattono 4. Drago e gli altri salgono in quota con l'MW, ma i P-47 seguono e abbattono un altro Me 109 (Giorio, KIA) e un altro ancora (Betti). Drago torna giù dalla quota più alta, ma perde pure il gregario Baldi e l'attacco fallisce. Lo stesso pilota (Eddy) abbatte poi anche Squassoni, che sopravvive come l'altro. Il disastro non è ancora finito: Spreca riparte verso Osoppo dopo un rifornimento a terra ma viene abbattuto dalla flak (KIA), Volpi riparte per Villafranca verso sera dopo qualche riparazione all'aereo, ma viene abbattuto da altri P-47 anche se si salva.
-Risultati: 14 Bf 109 distrutti di cui: 7 all'atterraggio (?), 4 in combattimento, 1 abbattuto dalla flak e 1 dopo la fine della battaglia principale da un altro P-47 verso sera. In tutto, si tratta ufficialmente (anche se i particolari restano assai confusi) di 14 Bf 109 e 6 piloti KIA nelle varie fasi del combattimento anche se quelli abbattuti direttamente dai P-47 in combattimento sono di meno (almeno 5, comunque sia, più quelli in atterraggio).
19 aprile, Nord Italia: 22 Bf.109G e 2 K del 2° Gruppo (3 della sq comando, 3 della 5a, 12 della 4a e 6 della 6a) decollano, di cui 4 rientrano per problemi meccanici; poi contrastano i B-25 del 340th BG, ma si imbattono anche in 16 P-51 Mustang, che distruggono 5 Bf.109.
La LW tese al disimpegno, già verso la fine del '44, quando era ridotta a due gruppi da ricognizione (con 24 Bf 109G l'uno) e altre unità minori. Le statistiche tedesche mostravano che nel 1944 erano state volate 28.664 missioni, con 966 perdite (gli Alleati, che ne ebbero 713 solo considerando la 'flak', stimarono invece ben 3.753 gli aerei persi dalla LW in quell'anno).
Il 1° Gruppo era rientrato dalla Germania il 16 gennaio 1945, con i caccia Bf 109G più moderni e venne basato a Malpensa, con sedi decentrate in altre zone come Lonate Pozzolo, mentre le squadriglie 1a, 2a e 3a vennero basate su campi secondari. Nei primi mesi di guerra in questo nuovo ciclo, il 1° sostenne cinque battaglie con 20 vittorie rivendicate e 13 perdite per tutte le cause.
14 marzo: 19 Bf 109 (quasi tutti G-10/AS) del 1o gruppo, decollano da Lonate Pozzolo e Malpensa contro i B-25 e abbattono uno degli 8 P-47 di scorta, però perdono 3 Bf 109 tra cui Visconti, (che a quanto pare NON entrò in collisione con un P-47, ma venne proprio abbattuto, stando alle ultime ricerche) mentre altri due aerei vanno KO al decollo, uno per incidente, ben 5 si scassano all'atterraggio, per un totale di ben 11 caccia e due piloti.
19 aprile: 3 o 4 Bf 109 del 1° Gruppo attaccano un B-24H in missione di rifornimento ai partigiani, e riescono ad abbatterlo, però perdono (non è chiaro se per il tiro del B-24 o della flak svizzera) il Bf 109 del 24enne s.ten. A.Morandi. Questa fu l'ultima battaglia dell'ANR.
In tutto l'ANR dichiarò circa 239 vittorie e 114 probabili, contro 98 aviatori e 257 specialisti a terra caduti; la contraerea fece di meglio, con 644 vittorie dichiarate.
Nota speciale su Ugo Drago:
Drago sopravvisse all'Armistizio e unitosi all'ANR, tra maggio 1944 e aprile 1945, con i Bf 109, rivendicherà 11 kill in 33 battaglie. Ebbe un Nucleo Comando e tre squadriglie volo con i G.55; dal 2 giugno iniziarono le consegne dei Gustav G-6/R-6, ceduti dai JG 53 e 77.
Tra il maggio 1944 e l'aprile 1945 Drago dichiarò altre 11 vittorie, in circa 81 missioni e 33 combattimenti. Fu un ottimo comandante e solo due dei suoi piloti rimasero uccisi in azione tra giugno del '44 e marzo del '45.
Le vittorie di Drago accreditate: 1 P-47D francese (24 giugno 1944, non confermabile), un A-20 o B-25 (14 luglio), un B-24 (20 e/o 21 luglio), 1 P-47D (26 luglio, l'ANR ne rivendica 3, ma nessuno è stato confermato), poi la crisi: il gen. Wolfram von Richtofen, parente del noto Barone Rosso, volle tentare un colpo di mano per incorporare l’ANR nella Luftwaffe. Il risultato fu che il personale del 1° Gruppo incendiò i suoi aerei per impedirne la cattura. I Bf 109 del 2° Gruppo vennero invece sequestrati dai tedeschi e il 2° li riebbe solo il 2 ottobre, passata la crisi. Drago ottenne un altro kill contro un P-51, poi un altro P-51D il 26 dicembre, nel 1945 altri 2 P-47 (1 il 6-2-45, ma i due P-47 rivendicati quel giorno rientrarono anche se danneggiati; 1 P-47 il 23-3-45, probabilmente vero visto che quel giorno ne vennero rivendicati 2, ma 1 andò già davvero), 1 B-25 (risultato solo danneggiato, il 12-2-45) e un F-5E (P-38 recce). In tutto avrebbe ottenuto forse 17 vittorie di cui 4 con i CR.42 e 11 con i Bf 109 dell'ANR, in 385 missioni di guerra. Collezionò rivendicazioni su tutti i tipi di caccia americani più moderni, un privilegio raro.
Le vittorie (rivendicate) di Ugo Drago, secondo un recente articolo su di lui apparso in Aerei nella Storia del 2013, sarebbero state: 20 giugno 1944, Rimini: 1 P-47; 17 luglio, 1 B-25; 20 luglio, 1 B-24; 26 luglio, 1 P-47; 16 novembre, 1 P-51 (sopra Aviano); 26 novembre, 1 P-51 con un Bf 109G-14; 26 dicembre, 1 P-51, poi nel periodo 6 febbraio-23 marzo 2 P-47, un B-25 e un F-5(P-38). Indipendentemente dai risultati effettivamente ottenuti, il totale dei successi rivendicati rende Ugo Drago il pilota italiano di maggior successo sui Bf 109. Del resto, era già un pilota esperto, iniziando a combattere nel 1940 con i CR.42, e con i '109 era già stato abilitato nel '43, tanto che l'unica volta in cui fu sicuramente abbattuto fu nel giugno 1943, quando il suo caccia ebbe l'ala spezzata dai cannoni di uno Spitfire, vicino Pantelleria.
***
Ancora il 28 aprile 1945 vi fu un ultimo scontro nei cieli italiani. All'epoca l'ANR aveva smesso di combattere e così il P-47 abbattuto quel giorno fu preda dei tedeschi. Il I Gruppo dismise ogni attività il 27 aprile e distrusse i suoi aerei. Il II gruppo non combatté oltre il 19 aprile, poi ricevette altri tre Bf 109G il 21, ma il 22-23 i 26 aerei delle sue squadriglie 4a, 5a e 6a vennero radunati a Bergamo-Orio al Serio, più quelli del III gruppo, che tra l'altro, tra il 20 e il 26 aprile vide cinque suoi piloti rientrare in Italia con altrettanti caccia.are.
La piccola ANR ottenne dai Tedeschi, verso la fine del '43, la possibilità di combattere con un gruppo da caccia, con ben tre squadriglie con 20 aerei l'una. Allertati dai radar tedeschi, spesso combatterono bene, con piloti, materiale e morale molto più forti della media della 'Regia'. Prima si formò un gruppo di circa 20 piloti volontari a Torino-Mirafiori, che poi andarono a Lagnasco (CN) per addestrarsi con gli aerei delle Squadriglie (Ia 'asso di bastoni', II 'vespa arrabbiata' e III 'arciere'') al comando del magg. Borgogno. In tutto avranno circa 90-100 Veltro con il I Gruppo.
3 gennaio, Nord Italia: i C.205V di Visconti e i suoi esordiscono contro una formazione su Torino, abbattendo tre P-38 senza perdite. E' un esordio fortunato, grazie alla guida di Visconti che pose tatticamente al meglio i suoi pochi aerei prima di sferrare l'attacco. Anche i tedeschi rivendicano alcune di queste vittorie.
28 gennaio, Nord Italia: i C.205V abbattono un B-24.
Entro il 25 febbraio 1944 il 1° dichiara 26 vittorie, ma ha anche nove perdite. L’11 marzo vi sono altri combattimenti molto violenti, tanto che gli italiani dichiarano ben 12 vittorie, ma perdono tre piloti (e 4 aerei), di cui uno venne mitragliato da un P-38 mentre scendeva col paracadute.
25 febbraio, Venaria Reale: Celentano crasha un G.55 in addestramento andando contro un hangar.
Celentano ha rivendicato e ottenuto ufficialmente 6 vittorie, ma la maggior parte sono quanto meno dubbie: 1 Hurricane il 17 aprile 1941, uno Spitfire il 16 maggio, un bimotore il 6 giugno, 2 Sea Hurricane il 14 giugno, 1 Albacore il 15 giugno e un altro aereo non chiaramente noto.
18 marzo 1944, Iugoslavia: sei C.205 CBI attaccano una postazione della flak a Lapad, Iugoslavia; l'esplosione delle munizioni investe però il secondo Macchi, che poi per i danni subiti viene abbandonato dal pilota una volta in volo sul mare.
11 aprile, Dubrovnik: un C.205 CBI viene abbattuto dalla flak
25 aprile: circa 120 bombardieri B-24 arrivano su Torino e distruggono buona parte degli stabilimenti FIAT. Sono scortati da circa 40 P-47. Prima questi ultimi vengono ingaggiati dai C.205 del 1o gruppo, poi arrivano i sette G.55 della squadriglia Bonet, che fanno un passaggio sui B-24 e rivendicano due vittorie probabili. Poi però vengono inseguiti da alcuni dei 17(?) P-47 rimasti in zona, i quali abbattono ben 3 G.55: abbattuto e ucciso un pilota (Biagini), mentre i due superstiti sono Tarantola e Torresi, entrambi assi. Tarantola smetterà l'attività dopo questa azione (era la quarta volta che lo abbattevano e non ne poteva più). Uno dei G.55 arriva un pò in ritardo e poi è inseguito fino in Valdisusa dai P-47, ma riesce a salvarsi.
-risultati: non è affatto chiaro quali: i caccia italiani hanno rivendicato solo due probabili B-24, ma gli americani, per tutte le cause ne persero addirittura otto e non si sa precisamente a cosa era dovuta ciascuna perdita. Gli italiani, invece, di sicuro hanno perso 3 G.55. A terra, però, sono stati devastati gli impianti FIAT e probabilmente fu in questa occasione che vennero devastati anche 15 altri G.55, vari bombardieri BR.20bis, aerei G.12 e CR.42LW. Peggio ancora, la speranza di riequipaggiare l'ANR con i G.55 viene a quel punto perduta, così come era successo con i C.205 dopo i bombardamenti della Macchi in aprile. Viene accelerata la fornitura di Bf 109 tedeschi a tutte le unità da caccia (1o e 2o gruppo).
-Risultato: 3 G.55 persi, contro un numero ignoto (fino a 8) di B-24 persi per cause difficili da precisare (ma certo solo in parte minoritaria per i G.55 che rivendicarono solo due 'probabili')
2 maggio, Nord Italia: 1 o 2 C.205V vengono abbattuti dai Mustang contro un P-51 distrutto in combattimento .
4 maggio, Balcani: un C.205/S CBI viene perso per guasto durante una missione di scorta.
12 maggio, Nord Italia: i C.205V rivendicano un altro Mustang. Ma in seguito al bombardamento di Reggio Emilia, i Veltro vengono mandati in altri aeroporti più piccoli e in uno di questi tre aerei crashano perché troppo piccolo davvero, con un pilota che resta ucciso a seguito dell'incendio del suo aereo.
A fine maggio il I Gruppo aveva accreditate 58 vittorie aere totali, dall'inizio dell'anno 1944.
Nel frattempo, un piccolo lotto di Veltro (forse quattro) venne anche fornito ai Croati; tre di essi, per esempio, decollano il 30 aprile 1944 assieme a tre C.202 contro la 15th AF dell’USAAF, diretta a colpire gli impianti tedeschi di Blechammer. Nonostante che i Macchi fossero pilotati da veterani di Russia (tra cui il Magg. Helebrant), cinque vengono mestamente abbattuti dai P-51 del 5th FS/52nd FG e dal fuoco dei mitraglieri (sebbene successivamente avranno alcune vittorie).
Quello stesso giorno i bombardamenti ‘chiusero’ la linea produttiva del Macchi 205, appena cinque giorni dopo il disastro di Torino (v. G.55).
Ci si potrebbe chiedere quale fosse il peggior nemico per i Veltro, e anche per gli altri caccia italiani ‘avanzati’. I candidati sono numerosi, ma è abbastanza sorprendente notare quale fosse il più tosto di tutti: il P-47 Thunderbolt, che certo non brillava per agilità e velocità di salita, e ha una bibliografia non sempre benevola; ma aveva parecchi assi nella manica, decisivi se li si sfruttava bene.
Tra i risultati dei P-47, molto significativamente, quelli d’aver spedito a terra una fila di ‘assi’ come Bonet (29 marzo 1944), Tarantola (25 aprile) e Torresi (addirittura due volte, il 25 aprile e il 1 luglio). E se vi par poco, aggiungeteci anche Gorrini (15 giugno 1944) e Visconti (14 marzo 1945, su Bf.109, forse per collisione). Ciò avvenne anche in condizioni di parità numerica. Certo non mancarono nemmeno i successi ai danni dei possenti Republic, ma il significato di queste battaglie sembra chiaro: ‘don’t mess with Thunderbolts!’
Non è che fosse una questione di stile: il P-47 era quasi impossibile da raggiungere, quasi impossibile da ab battere, e se la sua missione era eseguita bene, il nemico era invariabilmente morto. Era un fabbro che andava per il cielo con un grosso maglio. Un tipaccio, insomma.
24 giugno: i Bf 109 del 2° Gruppo rivendicano 2 P-47 francesi di scorta ai B-26 (perdite non confermate).
1 luglio 1944: (o il 2, a seconda delle fonti), il 1o gruppo decolla su allarme da Reggio Emilia: sono sei G.55 e cinque C.205. Stanno ancora salendo in quota quando si imbattono con un numero pari di P-11 del 66th FS. In quella partita di calcio, malgrado giocassero fuori casa, gli americani segnano subito abbattendo entrambi i C.205V in copertura in quota (uno riesce ad atterrare ma a quanto pare, ha l'80% di danni); poi vengono abbattuti due G.55 e un ulteriore Macchi 205. Uno dei piloti abbattuti è l'asso Giulio Torresi, praticamente sotto gli occhi della moglie Lia. Gli italiani dichiarano 2 vittorie ma in realtà solo 3 P-47 subiscono danni di cui solo uno serio.
-Risultato: 5-0 (3 C.205, di cui uno atterrato/crashato, e 2 G.55). Probabilmente il C.205 danneggiato non verrà mai riparato (appena un mese dopo c'é stata la messa a terra dell'aviazione repubblicana, e comunque gli stabilimenti Macchi sono distrutti). Gli americani, che avevano poco prima bombardato un ponte, scambiano i velivoli italiani per Bf 109 con ali 'squadrate'. Questa è stata la più grossa sconfitta dei caccia italiani dell'ANR, e anche una delle loro ultime battaglie.
16 luglio, Balcani: un C.205/S CBI viene perso per guasto durante una missione di scorta.
20 luglio: si ha notizia di altri due piloti del 1° gruppo ANR abbattuti vicino Udine, non è chiaro con quali aerei e per mano di chi.
30 luglio: il serg. Morabito, probabilmente su di un G.55 ANR, viene abbattuto dagli Spitfire.
2 agosto: un altro pilota ANR, presumibilmente su C.205 (Cimatti) viene abbattuto dalla flak per errore. Poco dopo la LW tenta di prendere il controllo dell'ANR e tutti gli aerei disponibili vengono distrutti o saccheggiati.
3 agosto, Balcani: un C.205 CBI viene abbattuto dalla flak.
13 agosto, Balcani: un C.205 CBI abbattuto dalla flak.
25 agosto 1944 S.Italia(?): un C.205 CBI perso per incidente.
novembre 1944, Balcani: due C.205 vengono abbattuti dalla flak tedesca.
14 novembre 1944, Galatina: durante un volo acrobatico il cap. Pesola (ex POW nel 1942) prova il C.205 MM. 91803, ma finisce per perdere il controllo e al termine di una imperiale troppo tirata, cade giù in vite rovescia da 1.500 metri.
In tutto il 1944 vennero persi (almeno) 10 Veltro della CBI.
Alla fine della guerra c'erano ancora 30 Veltro (inclusi i C.202 convertiti con motori di altri aerei, in particolare Bf 109G) di cui 19 efficienti, a Galatina-Lecce.
1945
I Bf 109 in Italia
La sola 2a squadriglia (delle 3 disponibili) nel 2° Gruppo (di gran lunga quello di maggior successo con il Bf 109) eseguì 60 missioni al 25 aprile 1945, con 48 combattimenti, circa 35 vittorie e 800 ore di volo; i Bf 109 disponibili al 13 marzo 1945 erano ancora 20, i piloti caduti erano 14 in battaglia e uno per incidente
Combatterono tra Aviano, Osoppo, Villafranca (dal 10 agosto) e molte altre località: ancora al 24 aprile del '45 il 2° Gruppo ANR aveva ben 26 aerei ad Orio al Serio (MI), con 550 aviatori e avieri vari. Poi incendiarono i loro caccia, così come quelli del 3o gruppo, anch'essi basati nello stesso aeroporto.
Il 3o Gruppo ANR, tornato dalla Germania troppo tardi, ebbe soltanto un paio di vittorie accreditate, un Boston e uno Spitfire, il 2 aprile 1945.
Tra le missioni memorabili del 2o Gruppo: il 19 ottobre 1944 sono dichiarati 4 Boston (oppure 8 'bimotori'); 2 caccia il 31 ottobre, 2 quadrimotori il 4 novembre, 5 bimotori il giorno dopo; il 16 novembre, un Mustang; il 17 novembre sono rivendicati (e confermati il 27 novembre, così come tre caccia) tre quadrimotori. Il 10 dicembre partono 25 caccia, che abbattono 3 o 4 quadrimotori e perdono uno di loro, ma il pilota si salva. Alcuni hanno i cannoni subalari da 20 mm. Quelli da 30 mm, invece, verranno usati solo da qualche aereo verso la fine dell'attività. Altre battaglie segnalate nei rapporti (del t.col Baylon), con altri 'kill': 2 P-47 il 4 febbraio 1945 e 5 B-25 l'8 (con un '109 perso e un altro incendiatosi in partenza); il 12 febbraio, un B-25 e due probabili, contro due Gustav.
3 marzo, Nord Italia: 22 '109 del 2o Gruppo decollano da Aviano e Osoppo per colpire diversi squadroni di B-26, dichiaran done sei, più uno Spitfire. Ma non pare che dei B-26 fos sero stati abbattuti quel giorno, mentre effettivamente uno Spitfire del 4 SAAF Sqn fu abbattuto, contro 1 vittoria dichiarata. Ma gli italiani persero due '109, perché un altro fu abbattuto per errore da mezzi corazzati tedeschi.
-Risultato: 2 Bf 109 persi contro 1 Spitfire abbattuto.
2 aprile 1945, Nord Italia: quello che era noto come 'il gruppo fantasma fascista' decolla con ben 30 Bf 109; attaccano dei B-25 scortati dai P-47, ma poco dopo arrivano anche altri P-47; dichiarano due B-25 e un P-47, ma i caccia italiani vengono sterminati: le perdite arrivano a ben 14 Bf 109 tra incidenti e combattimenti, con 6 morti e 2 feriti. E così il 2° Gruppo quasi smise di esistere.
-più precisamente:alle 13.30 allarme con decollo da Osoppo da 9 Me 109 (com. Bellagambi) e 17 da Aviano (tra cui Drago); 24 P-47 americani di scorta ai B-25 (347th FS). Durante l'avvicinamento, 3 Me 109 hanno guai meccanici e rientrano, di lì a poco succede anche al comandante del gruppo Miani, che rientra ma è erroneamente seguito, causa problemi di contatto radio, da 5 altri Me 109. A quel punto, arrivano i P-47 che pur distingendoli a fatica a causa della mimetizzazione e delle piccole dimensioni, ne abbattono 4. Drago e gli altri salgono in quota con l'MW, ma i P-47 seguono e abbattono un altro Me 109 (Giorio, KIA) e un altro ancora (Betti). Drago torna giù dalla quota più alta, ma perde pure il gregario Baldi e l'attacco fallisce. Lo stesso pilota (Eddy) abbatte poi anche Squassoni, che sopravvive come l'altro. Il disastro non è ancora finito: Spreca riparte verso Osoppo dopo un rifornimento a terra ma viene abbattuto dalla flak (KIA), Volpi riparte per Villafranca verso sera dopo qualche riparazione all'aereo, ma viene abbattuto da altri P-47 anche se si salva.
-Risultati: 14 Bf 109 distrutti di cui: 7 all'atterraggio (?), 4 in combattimento, 1 abbattuto dalla flak e 1 dopo la fine della battaglia principale da un altro P-47 verso sera. In tutto, si tratta ufficialmente (anche se i particolari restano assai confusi) di 14 Bf 109 e 6 piloti KIA nelle varie fasi del combattimento anche se quelli abbattuti direttamente dai P-47 in combattimento sono di meno (almeno 5, comunque sia, più quelli in atterraggio).
19 aprile, Nord Italia: 22 Bf.109G e 2 K del 2° Gruppo (3 della sq comando, 3 della 5a, 12 della 4a e 6 della 6a) decollano, di cui 4 rientrano per problemi meccanici; poi contrastano i B-25 del 340th BG, ma si imbattono anche in 16 P-51 Mustang, che distruggono 5 Bf.109.
La LW tese al disimpegno, già verso la fine del '44, quando era ridotta a due gruppi da ricognizione (con 24 Bf 109G l'uno) e altre unità minori. Le statistiche tedesche mostravano che nel 1944 erano state volate 28.664 missioni, con 966 perdite (gli Alleati, che ne ebbero 713 solo considerando la 'flak', stimarono invece ben 3.753 gli aerei persi dalla LW in quell'anno).
Il 1° Gruppo era rientrato dalla Germania il 16 gennaio 1945, con i caccia Bf 109G più moderni e venne basato a Malpensa, con sedi decentrate in altre zone come Lonate Pozzolo, mentre le squadriglie 1a, 2a e 3a vennero basate su campi secondari. Nei primi mesi di guerra in questo nuovo ciclo, il 1° sostenne cinque battaglie con 20 vittorie rivendicate e 13 perdite per tutte le cause.
14 marzo: 19 Bf 109 (quasi tutti G-10/AS) del 1o gruppo, decollano da Lonate Pozzolo e Malpensa contro i B-25 e abbattono uno degli 8 P-47 di scorta, però perdono 3 Bf 109 tra cui Visconti, (che a quanto pare NON entrò in collisione con un P-47, ma venne proprio abbattuto, stando alle ultime ricerche) mentre altri due aerei vanno KO al decollo, uno per incidente, ben 5 si scassano all'atterraggio, per un totale di ben 11 caccia e due piloti.
19 aprile: 3 o 4 Bf 109 del 1° Gruppo attaccano un B-24H in missione di rifornimento ai partigiani, e riescono ad abbatterlo, però perdono (non è chiaro se per il tiro del B-24 o della flak svizzera) il Bf 109 del 24enne s.ten. A.Morandi. Questa fu l'ultima battaglia dell'ANR.
In tutto l'ANR dichiarò circa 239 vittorie e 114 probabili, contro 98 aviatori e 257 specialisti a terra caduti; la contraerea fece di meglio, con 644 vittorie dichiarate.
Nota speciale su Ugo Drago:
Drago sopravvisse all'Armistizio e unitosi all'ANR, tra maggio 1944 e aprile 1945, con i Bf 109, rivendicherà 11 kill in 33 battaglie. Ebbe un Nucleo Comando e tre squadriglie volo con i G.55; dal 2 giugno iniziarono le consegne dei Gustav G-6/R-6, ceduti dai JG 53 e 77.
Tra il maggio 1944 e l'aprile 1945 Drago dichiarò altre 11 vittorie, in circa 81 missioni e 33 combattimenti. Fu un ottimo comandante e solo due dei suoi piloti rimasero uccisi in azione tra giugno del '44 e marzo del '45.
Le vittorie di Drago accreditate: 1 P-47D francese (24 giugno 1944, non confermabile), un A-20 o B-25 (14 luglio), un B-24 (20 e/o 21 luglio), 1 P-47D (26 luglio, l'ANR ne rivendica 3, ma nessuno è stato confermato), poi la crisi: il gen. Wolfram von Richtofen, parente del noto Barone Rosso, volle tentare un colpo di mano per incorporare l’ANR nella Luftwaffe. Il risultato fu che il personale del 1° Gruppo incendiò i suoi aerei per impedirne la cattura. I Bf 109 del 2° Gruppo vennero invece sequestrati dai tedeschi e il 2° li riebbe solo il 2 ottobre, passata la crisi. Drago ottenne un altro kill contro un P-51, poi un altro P-51D il 26 dicembre, nel 1945 altri 2 P-47 (1 il 6-2-45, ma i due P-47 rivendicati quel giorno rientrarono anche se danneggiati; 1 P-47 il 23-3-45, probabilmente vero visto che quel giorno ne vennero rivendicati 2, ma 1 andò già davvero), 1 B-25 (risultato solo danneggiato, il 12-2-45) e un F-5E (P-38 recce). In tutto avrebbe ottenuto forse 17 vittorie di cui 4 con i CR.42 e 11 con i Bf 109 dell'ANR, in 385 missioni di guerra. Collezionò rivendicazioni su tutti i tipi di caccia americani più moderni, un privilegio raro.
Le vittorie (rivendicate) di Ugo Drago, secondo un recente articolo su di lui apparso in Aerei nella Storia del 2013, sarebbero state: 20 giugno 1944, Rimini: 1 P-47; 17 luglio, 1 B-25; 20 luglio, 1 B-24; 26 luglio, 1 P-47; 16 novembre, 1 P-51 (sopra Aviano); 26 novembre, 1 P-51 con un Bf 109G-14; 26 dicembre, 1 P-51, poi nel periodo 6 febbraio-23 marzo 2 P-47, un B-25 e un F-5(P-38). Indipendentemente dai risultati effettivamente ottenuti, il totale dei successi rivendicati rende Ugo Drago il pilota italiano di maggior successo sui Bf 109. Del resto, era già un pilota esperto, iniziando a combattere nel 1940 con i CR.42, e con i '109 era già stato abilitato nel '43, tanto che l'unica volta in cui fu sicuramente abbattuto fu nel giugno 1943, quando il suo caccia ebbe l'ala spezzata dai cannoni di uno Spitfire, vicino Pantelleria.
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Ancora il 28 aprile 1945 vi fu un ultimo scontro nei cieli italiani. All'epoca l'ANR aveva smesso di combattere e così il P-47 abbattuto quel giorno fu preda dei tedeschi. Il I Gruppo dismise ogni attività il 27 aprile e distrusse i suoi aerei. Il II gruppo non combatté oltre il 19 aprile, poi ricevette altri tre Bf 109G il 21, ma il 22-23 i 26 aerei delle sue squadriglie 4a, 5a e 6a vennero radunati a Bergamo-Orio al Serio, più quelli del III gruppo, che tra l'altro, tra il 20 e il 26 aprile vide cinque suoi piloti rientrare in Italia con altrettanti caccia.are.