10-13.02.015
Ed ecco a voi, forse per la prima volta, messi tutti assieme i tanti cannoni da cacciatorpediniere (e corazzate) con le loro caratteristiche più salienti. La lettora sarà indubbiamente interessante, almeno per me lo è stata sicuramente!
Calibro: 127/38 114/45 120/45 120/50 128/45 150/48 120/45 120/50 130/40 130/45 130/50 120/45 127/50
Modello: Mark 12 Mk I-IV Mk IX Mk XI SK C-34 SK C-36 M18-26 M26/40 M24 M32-35 M36 Type 3 Type 3
Nazione: USA UK UK UK GER GER ITA ITA FRA FRA URSS JAP JAP
Anno servizio: 1934 ---- 1938 -------1930 --------1940 --------1934--------1939---------1926--------1930-40---1927-----1939?-----1936-------1920-------1928
Peso: 1,8+B t --- 2,8+t ----- 3-3,3 t ------3,4 t ---------3,64 t-------7,2 t-------- 4,35 t-------5,55 t-------3,81------3,81--------5-----------3,1---------4,18
Lunghezza: 5,68 m ------ 5,131 -----5,6 m -------6,3 m -------5,76 m-----7,16----------4,985 m----6,4 m------5,39------6,25--------6,58-------5,55-------6,48
Proiettili AP: 25 kg -- ------ 23-25------22,7 kg ----28,1 kg -----28 kg------45,3 kg------23,5 kg-----23,15------32-35------32--------33.5--------20,3-------23
HE: 0,9-3,3 kg ---- ? ----------? ------------ ? -------------1,4-2--------3,9-6---------1-2,3----------?--------1,8-3,6---1,6-3,2---1,7-3,6------1,7--------1,8-2,2
C.Lancio: 7+kg----------- 5-6 kg ----5,25 kg ----5,8-7--- ---- 8,7 kg-----13,5--------- 7,6 kg-------9,7----------7,7-------8,76--------11----------5,27-------7,7
v.iniz: 792 m/s ------ 736---------808 ---------774-----------830---------835-----------900----------920----------725--------800-------870--------825--------915
v.utile: 4.600 -----------650 ------1.400 --------800----------1.950-------1.600---------850-----------?------------?-----------900------1100-------1000-------550
N.colpi: 200-500--- 300-400-----210+ --------250+---------120---------120-------------?------------200?--------?-----------400------150----------?-----------150
pressione: 2,83 t/cm2 --3,23-------2,15----------3,23-----------2,95--------3,0-------------?------------3,15---------2,57-------2,7-------3-----------2,75-------2,84
RPM: 12-22 ---------12-20 -----10-12 --------6-10---------15-18--------7-8-------------7------------6-7-----------5-6------10-12------6-13--------5----------5-10
Gittata AP: 16,6 km ----18,97 -----15,55---------19,4----------17,4 --------22-23,5-----15,5---------19,6--------18,7------20,87----20-25,7-----16--------18,4
Peso torri (t): 14-34-77------11,3-50----8,2-25 -------38------------10,2 t-------16,1-60,4---17-----------12-34-------12,7------81,2-----12-83--------8,9-------18,7-32,5
Alzo: -15/+85°---- -5/80°---- -5/+30-40° -10/+50°---- -10/+30°-- -10/30-65° - 10/+33° -10/+45° -10/+35° -10/+75- -5/+45°-- -7/+33°-- -5/55-75°
Indip: NO ------------NO---------NO --------- SI' -------------NO----------NO------------NO--------NO----------NO--------SI'--------NO-----------NO---------NO
Motori: sì- -------------idra. -------E/idra. ------M/idra-------NO----------E/idra---------NO---------EL-----------NO--------SI'--------NO----------NO---------idr?
Distanza: ? cm -------- ? cm ---- --96 cm ------244 cm --------------------106 cm-------58 cm-----------------------------130-------?----------------?-----------?
Protezione: 6-64 mm --- ? mm --------?------------ ? -----------------------------6-40-----------? -- -- -----? ------------? --- ---------------?-----------------------antisc
Perforazione: 127/3,66 km----- 76/9,6------76/6 km-----76/10,5 km---------------------------------------------------------------------------------------------200/3,5 km
----------------------------36-51/10 km------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------80/10 km
--------------------------x/25/12,6 km----------------------x/51 /20 km---------------------------------------------------------------------------------------------------------------88/16,6 km
Nota 1: i caccia francesi meno recenti avevano anche i cannoni M1919: 4,05, anno servizio 1926, lunghezza 5,406 m; cadenza 4-5 RPM; proiettili HE 34,85 e SAP 32 kg (HE 1,8-3,6 kg), propellente 7,7 kg, 725 m/sec, 18,9 km@36° (affusto 12,75 t).
Nota 2: i cannoni da 120/50 italiani rappresentano, nemmeno a dirlo, un altro esempio di prestazioni 'tirate'. La velocità iniziale era infatti intesa in ben 950 m/sec, un'enormità ma coerente con altre prestazioni 'al limite' cercate dalla RM, dalla velocità dei siluri a quella delle navi ecc. Con 950 m/sec, la gittata arrivava all'eccellente valore di 22 km per il proiettile da 23,15 kg e 45°.
Tuttavia, questo valore era stridente con la precisione e vita utile dell'arma, e così venne abbassato a 'soli' 920 m/sec, che è la prestazione disponibile ai tempi della II guerra mondiale, quelli che in sostanza ci interessano. La differenza in prestazioni fu subito evidente, perché a 45° il proiettile arrivava a 'soltanto' 19.600 metri, che è ancora il valore più alto della categoria. TUTTAVIA, non sempre il livello di 45° era raggiunto davvero: c'erano diversi tipi di affusti, alle volte assieme nella stessa nave. A questo aggiungiamo il numero di classi di navi a cui vennero applicati questi affusti, e la confusione diventa completa.
Il Mod 26, da 20,24 t, era installato su Navigatori, Dardo e Folgore in due o tre impianti binati. Queste, sulla carta almeno, erano le navi meglio armate, perché l'alzo arrivava fino a 45° e quindi erano 19,6 km.
Gli 8 Maestrale e Oriani erano i tipi con gli OTO 1931 e 1936, rispettivamente capaci di 33 e 35°. La gittata massima era in tal caso ridotta a 18.200 m.
Le 'Cesare', che avevano affusti corazzati (fino a 120 mm) potevano arrivare a 42°.
E i 'Soldati'? Questa era la classe di navi più moderne della categoria, nella RM. Essi avevano impianti Ansaldo Mod 1936 e 37, capaci di 40 e 42°. MA, avevano anche un Ansaldo 1940 (solo su alcune navi) singolo, capace di 45°.
Valurazione: Soldati vs L/M
Quindi, la questione è interessante: poniamo che vi sia un confronto cone le unità tipo L o M.. bene. La gittata di questi era di 19.420 metri, ovviamente dello stesso ordine di grandezza (essendo entrambi L50 di ultima generazione), più il fatto d'avere una granata più pesante e una maggiore cadenza di tiro, che nell'insieme gli davano una superiore potenza di fuoco (anche senza menzionare che avevano 6 cannoni anziché 4-5). I 'Soldati' sarebbero stati meglio o peggio? Quando presente, il singolo affusto da 120 sarebbe stato meglio (ma di 200 metri appena e solo per 8 dei 17 cacciatorpediniere, di cui 4 dei 5 completati durante la guerra). Gli altri, invece, avendo 40 e 42°, sarebbero stati, probabilmente, capaci di circa 18,8 e 19,2 km o qualcosa del genere. Secondo almeno una fonte, i cannoni delle 'Cesare' (42°) arrivavano a 19 km, ma mi pare che sia un pò poco rispetto ai 19,6 a 45°. Quindi, non mi stupirei se la risposta corretta fosse: quando disponibile, uno dei 5 canoni era meglio, altri due erano grossomodo pari (?) e i due rimanenti erano peggio (se gli impianti erano misti a bordo della stessa nave, chiaramente). Un calcolo complicato!
Quanto alla potenza di fuoco effettiva, questo non avrebbe cambiato niente: con ogni probabilità sarebbe stato comunque possibile aprire il fuoco attorno ai 19 km e qualche centinaio di metri poca differenza avrebbe fatto.
Piuttosto, l'avrebbe fatta il fatto di tirare (con 5 cannoni) circa 34 c/min contro 60, con un peso di bordata di 120 kg vs 168 e 660 kg/min vs 1.680(!). La cadenza di tiro degli 'M' era ovviamente difficile da mantenere a lungo, ma durante la battaglia di mezzo Giugno, almeno una delle navi riportò di avere mantenuto un volume di fuoco effettivo di oltre 9 colpi/min, ben oltre il livello di un tipico cacciatorpediniere, alla faccia del maggiore peso dei proiettili e del fatto d'avere l'elevazione manuale anziché motorizzata. E' un fatto che entrambi tirarono oltre 700 colpi, grazie anche ai sistemi di tiro e alla grande gittata, vale a dire circa 120 per cannone, riuscendo ad uscire praticamente indenni dal fuoco nemico e danneggiando due navi italiane, una delle quali (proprio uno dei grossi cacciatorpediniere 'Navigatori') praticamente andato a fuoco da una singola granata, e salvato solo perché rimorchiato in porto. Paragone stridente, a maggior ragione se si considera che il 'Beduin' (equivalente dei 'Navigatori'), prima di cedere (ma solo perché silurato), venne immobilizzato da almeno 15 cannonate, quasi tutte da 152 mm (e quindi, un peso di quasi una tonnellata).
Quanto ai cacciatorpediniere inglesi 'normali', la loro potenza di fuoco era piuttosto modesta in termini di gittata. Se il campo di tiro era relativamente ridotto in quanto a visibilità, erano mortalmente pericolosi: un 'J' poteva tirare fino a 60 colpi al minuto. Ma la gittata massima era scarsa, circa 15,5 km a 40°, il che causava problemi ad avvicinarsi abbastanza, specie contro navi più grosse, anche per i cacciatorpediniere moderni come i J e i Tribal (fino a 80 colpi/min). Inoltre, l'alzo era scarso per il tiro a.a., anche se era motorizzato. Gli 'L/M' erano ben più potenti, ma l'alzo era solo fino a 50° e non era motorizzato. Sopratutto, però, erano navi costose. In verità, erano senz'altro superiori come mezzi bellici, ma non ebbero mai modo di dimostrare una totale superiorità anche come navi a.a. rispetto ai caccia normali. Il peggio erano i caccia con gli affusti singoli, infatti questi erano limitati a 30° e la gittata scendeva a 14,5 km, nemmeno 8 miglia nautiche. Un pò poco, non solo contro i cannoni italiani analoghi (apparsi dai 'Navigatori' in poi, ma i 120/45 italiani non erano meglio in termini di gittata, dei similari tipi inglesi), ma anche contro le navi tedesche e francesi, nonché giapponesi, tutte sui 16-20 km.
Già, ma perché gli L/M avevano i cannoni così disposti?
La risposta è complessa. I cannoni inglesi, in genere, non erano in torretta chiusa, ma in impianti ampiamente scudati. Nel caso degli 'L/M' venne adottata quella totalmente chiusa. Tuttavia, per rendere le navi -già notevolmente costose rispetto ai caccia standard- più economiche, l'elevatore della torre venne tenuto di tipo fisso, e non ruotante assieme alla torretta! Così era sistemato tra i cannoni, con la torretta che gli ruotava attorno (e varie difficoltà a caricare, ovviamente, durante i brandeggi). Questo spiega come mai i cannoni fossero enormemente distanziati, appena 5 cm in meno dei pezzi da 381 mm della gigantesca 'Hood'. Se non altro, questa soluzione, per quanto di compromesso, oltre che i costi salvava anche i cannoni dall'influenza reciproca durante il tiro. Questa è anche la ragione, però, del fatto che essi erano ad elevazione indipendente. In queste torri -simili come aspetto a quelle dei 'Dido'- non fu però possibile sistemare, a quel punto, un motore d'elevazione per ciascun cannone (era probabilmente troppo complicato) e solo nel 1958, quando la marina turca ebbe 4 di questi caccia, le torri vennero dotate di motori d'elevazione. Paradossalmente, nelle navi precedenti, con minore potenza di fuoco e alzo massimo, questa motorizzazione esisteva (e così nelle navi italiane), per cui è arduo dire se davvero i caccia 'L/M' risultassero delle migliori unità a.a. delle precedenti. Quel che è certo, comunque sia, è che anch'esse ebbero spesso un efficiente pezzo da 102/45 al posto di un lanciasiluri.
Commenti generali
E' evidente, ancora una volta, che non si può NON partire dai cannoni italiani. Essi si distinguono per le prestazioni estreme in potenza e gittata, ma non è un 'pasto gratis'. Non solo per la lunghezza delle canne L50, ma anche e sopratutto per le masse dei cannoni: qui risultano ben 5,55 t per il 120/50 quando i tipi 'normali' di vecchio modello, installati fino ai caccia tipo 'Turbine', erano armi da 120/45 e non erano nulla di eccezionale, pesavano solo 4,35 t. I cannoni inglesi equivalenti pesavano rispettivamente 3,3 t al massimo (per i 120/45), e addirittura, appena 3,4 tonnellate per gli Mk XI che pure erano armi da 120/50, ergo dei cannoni pesanti oltre 2 tonnellate in meno (40% circa)!!! Eppure i cannoni da 120 inglesi, anche se ufficialmente da 4,7 pollici (119,4 mm), in realtà erano davvero da 120 mm! Quindi si trattava di armi dimensionalmente compatibili al 100%, e nondimeno, vedete bene che differenza in massa che avevano.
Non solo: i cannoni francesi da 130 mm erano anch'essi nettamente più leggeri, così come tutti gli altri eccetto il pezzo da 150/48 tedesco! Francamente, mi pare che la ricerca delle prestazioni estreme avesse lasciato gli italiani a giocare in una 'classe a se stante'. Forse avevano ragione, o forse no, ma non c'era nulla di fantascientifico in quello che facevano, soltanto molta ambizione nei requisiti tecnici.
Se i cannoni italiani arrivavano quindi ad alte pressioni di funzionamento, la cosa non dovrebbe stupire. Però la gittata diventava inversamente proporzionale rispetto alla precisione (affusti troppo strettamente installati, e oltretutto, velocità troppo alta), e proporzionale alla massa del cannone (e persino oltre: il 120/50 italiano aveva un'energia cinetica superiore del 17% ma con un peso del 40% maggiore). La cosa strana, è che almeno in questo caso, non c'é stato anche il solito record di pressione (dovuto alla carica di lancio e alla lunghezza delle canna). Infatti l'Mk XI aveva 3,23 t/cmq vs 3,15 del 120/50 italiano.
Come potenza, ovviamente, il vero fuoriclasse era il 150 tedesco, essendo un'arma in realtà, da incrociatore leggero. Come cadenza, apparentemente nulla batteva il 127/38 americano, a cui avrebbero giovato un paio di km di gittata in più, ma che era di gran lunga la miglior arma DP del II conflitto mondiale, sopravvissuta praticamente fino ai giorni nostri come tale. Tra l'altro, va detto che anche un paio di 120 italiani esistono ancora... sono quelli di una vecchia cannoniera prebellica, in servizio in una nazioncina dell'America latina.
Nondimeno, i primi impianti 'moderni' non sono di queste potenze navali 'classiche', ma della giovane marina giapponese: i suoi cannoni da cacciatorpediniere erano inclusi generalmente in impianti da 127 mm binati, con buona gittata (ma sorprendentemente e pure poco credibilmente, non all'altezza dei 120/50, nonostante l'ecccellente velocità iniziale), discreta cadenza di tiro, protezione antischegge/antiesplosione (non è chiaro quanti mm, ma probabilmente non più di 5-6 a far tanto), e a tenuta di armi chimiche! E dopo i primi modelli, l'alzo arrivò a 70°. Sebbene si tratti di cannoni poco efficaci in questo settore, specie per i deboli motori di brandeggio ed alzo, è anche vero che nei tardi anni '20 e prima metà anni '30, anche un cannone mediocre poteva disintegrare degli aerei che, all'epoca, volavano più o meno a 200 km/h ed erano fatti, generalmente, di tela verniciata. E' ben vero che gli Swordfish riuscirono a comportarsi molto bene anche successivamente, ma è altrettanto vero che i bombardieri in quota erano grandemente più vulnerabili e prevedibili, e a questi si riferivano, ovviamente, i cannoni ad 'alto angolo'.
Delle armi inglesi, il 120/50 era senz'altro il migliore per il ruolo antinave, e più in generale, per il suo calibro. MA, il miglior cannone multiruolo era quello da 114 mm, tanto che fin'ora abbiamo ancora la RN con questo calibro (4,5'') come arma standard.
I cannoni francesi erano potentissimi, chissà se avrebbero potuto combattere, con 5 di questi cannoni, agli 8 degli esploratori 'Leone'; ma in genere è il calibro maggiore che domina. Nondimeno, la cadenza di tiro era criticata perché troppo modesta per un cacciatorpediniere e sopratutto, erano cannoni troppo lenti per il fuoco a.a., anche secondario. Cosa che non aiutava molto queste grandi navi, che non avevano molte armi a.a. specializzate. Del resto, pur essendo navi molto più grosse del normale, paragonabili solo ai grandi caccia tedeschi, giapponesi e agli ultimi tipi americani e inglesi, le navi francesi non erano altro che mezzi di compromesso, al limite estremo tra cacciatorpediniere ed esploratore/incrociatore leggero. Ad ogni modo, il fatto che il loro cannone 'standard' fosse il 130, e che i caccia 'grossi' avessero il 138 mm, capace di tirare granate da 40 kg fino a circa 16-20 km, dava per queste navi un non ingiustificato timore reverenziale negli anni '20-'30. Oltretutto erano navi velocissime, e ben armate anche come siluri. Solo i 12 'Navigatori' riuscirono a riequilibrarle, ma avevano pur sempre 6 cannoni da 120 (anche se di tipo moderno e a lungo raggio), e pochi siluri a confronto. La RN, invece, solo con i 'Tribal' costruì navi realmente equivalenti, ma erano oramai i tardi anni '30.
Quanto alle navi tedesche, esse erano senz'altro potenti, ma non erano così potenti. Le navi Type 34 erano apparentemente simili ai 'Fletcher' americani di anni dopo, avendo 5 cannoni da 127 mm (anzi, 128 mm), con una maggiore gittata, su uno scafo da oltre 2.000 tonnellate. Però erano cannoni rigorosamente SP, nonostante avessero una grande cadenza di fuoco. Nonostante questo, i depositi di munizioni erano decisamente ridotti, che malamente potevano supportare più di un grosso scontro a fuoco (dopo la prima battaglia di Narvik, per esempio, c'era una notevole riduzione della capacità bellica di queste navi).
Per problemi di dimensioni, anche i Type 36 avevano una quantità ridotta di proiettili da 150 mm, del resto era questa comparabile a quella dei cannoni sistemati in molti incrociatori, come i primi 'Condottieri' (che anzi, pare ne portassero solo 50 per cannone!), e 150 colpi non erano affatto pochi, per ciascun cannone ovviamente. I Type 36, comunque sia, erano navi decisamente potentissime, anche come apparato motore.
Le navi tedesche, in generale, avevano un'enorme potenza, ma l'apparato motore (a vapore ad altissima pressione) non era molto affidabile. Non solo, ma problemi di stabilità ridussero la discreta autonomia dei Type 34 a livelli non molto encomiabili, e anche per questo la Bismarck navigava praticamente da sola in Mediterraneo.
A questo si aggiungeva il fatto di avere una tenuta al mare tutt'altro che buona, e uno scafo troppo lungo per una nave agile come un cacciatorpediniere. I caccia Type 36 con cannoni da 150 binati a prua, erano tutt'altro che buoni 'seakeepers', paradossalmente sarebbero stati senz'altro più efficienti in Mediterraneo, che nei tempestosi mari del Nord. Molte navi ebbero quindi impianti singoli (16 t anziché 60), addirittura alle volte ridotti ad uno solo (la torre da 150 binata, leggermente corazzata, pesava più o meno come avere un carro Tiger parcheggiato sul ponte di coperta!).
Nondimeno, le navi tedesche erano delle belle navi, potentemente armate, velocissime e con grande potenza (70.000 hp) e con un armamento a.a. fuori dal comune per navi del genere (anche se il cannone Mod 30 era, come sempre, solo di tipo semi-automatico, il principale problema della marina tedesca nella lotta a.a. e alquanto inspiegabile, per quel che mi consta, vista anche la vicinanza con la Bofors svedese!).
Sia come sia, solo i 'Mogador' francesi potevano combattere contro questi grandi caccia tedeschi su di un piede grossomodo di parità.
Anche i caccia giapponesi avevano una scarsa quantità di munizioni, per ragioni di stabilità in tal caso. Ad ogni modo, era pur sempre sufficiente per affrontare una battaglia, purché poi vi fossero navi di rifornimento. In questi casi, comunque sia, oltre a problemi di spazio, c'era sopratutto quello della stabilità delle navi. Anche i cacciatorpediniere giapponesi erano in realtà 'super' (oltre 2.000 t), ma erano anche costretti ad operare in ambienti oceanici, dove tempeste e tifoni erano tali, da mettere a durissima prova qualsiasi nave, anche oggi sarebbe così. In Mediterraneo, invece, si faceva presto e bene a costruire navi affinate e veloci, nonché ben armate anche se con bassa altezza metacentrica. Le tempeste mediterranee, in genere, sono poco più di uno scherzo rispetto a quelle pacifiche e atlantiche!
Un'altra cosa che merita d'essere ricordata, è come i cacciatorpediniere inglesi fossero comandati da una plancia scoperta: solo il locale timoneria era chiuso. Questa è una cosa piuttosto singolare, ma spiega bene il carattere e la filosofia d'impiego, non importa come fosse il maltempo, che animava i comandanti inglesi, specie prima che arrivasse il radar: questa loro attitudine non faceva bene alla salute, ma aiutava ad uscire da situazioni anche difficili, riuscendo a vedere per tempo le minacce in arrivo anche se non c'era difesa balistica da queste (in ogni caso, nei cacciatorpediniere non c'erano protezioni balistiche in generale). A dire il vero, la cosa era talmente radicata, che persino nelle corazzate K.G.V il torrione corazzato, con tutto il suo peso, era stato praticamente omesso, e il comando era anch'esso principalmente esercitato, ancora una volta, dalla plancia superiore.
Approfondimento: il pezzo da 120/50 inglese Mk XI
Il pezzo standard dei caccia inglesi era, all'inizio della II guerra mondiale, era ancora quello da 120 mm, sia pure modernizzato. Ma era quello stesso calibro apparso già nella Grande guerra. Vediamo che qualità avevano questi importanti cannoni inglesi, utilizzati largamente e generalmente a spese della R.Marina, indipendentemente dalle qualità teoriche che possedevano (la tattica e lo spirito d'iniziativa, al solito, funzionano meglio di qualsiasi altro elemento).
Da un lato, erano estremamente rapidi ed affidabili, tanto che potevano arrivare fino a 10 colpi al minuto, molto meglio di un normale cannone a caricamento manuale: era una cadenza circa il 50% meglio dei 6-7 colpi dei cacciatorpediniere italiani. Questi avevano cannoni di maggiore potenza, tanto che arrivavano a 19 km abbondanti, mentre i 120 inglesi si fermavano sui 15. Per giunta, almeno in certe condizioni ottimali, i caccia italiani avevano una sofisticata attrezzatura di tiro che gli rendeva possibile eseguire azioni di fuoco a lungo raggio (specie i tipi più moderni). Non solo, ma i proiettili erano leggermente più pesanti e penetravano, presumibilmente, più corazze protettive (ma non in maniera apprezzabile, apparentemente) dei pezzi da 120 inglesi. In altre parole, se i cacciatorpediniere inglesi riuscivano ad arrivare a distanza di tiro utile, potevano surclassare le navi italiane similari, il che non è poi così difficile perché un ct non è mai molto stabile, e sparare con costanti centri sul bersaglio, a distanze superiori ai 12-15 km è difficilissimo: è pressoché impossibile decidere a tali raggi l'esito di un combattimento. E navi come i Jervis potevano sparare anche 60 colpi al minuto anziché 30-36 come i Soldati (con 5-6 cannoni).
MA, sebbene fossero armi del tutto rispettabili, i 120/45 erano troppo deboli come armamento, in un periodo storico in cui gli italiani avevano armi paricalibro ma più potenti, i francesi avevano cannoni da 130 e 138 mm, e i tedeschi erano arrivati al 127 e persino al 149 mm! Così non sembrò possibile rinviare un nuovo salto nel progresso tecnologico, con nuovi cannoni da 120/50 mm. Questi, però, apparvero solo con gli L e gli M, cacciatorpediniere molto più costosi dei tipi precedenti e così, non sostituirono mai totalmente i vecchi tipi da 120/45. Piuttosto, saranno i 114 mm ad averne l'onere.
I motivi della superiorità dei cannoni di nuovo modello britannici da 120/50 mm rispetto ai vecchi tipi sono presto detti:
1-anzitutto sono lunghi 5 calibri in più, ergo di quasi 60 cm. Questo permette di sfruttare meglio la potenza delle cariche di lancio
2-le cariche di lancio di per sé sono più potenti (circa 7 kg vs 6)
3-l'alzo della torretta arriva a 50° anziché é 30 o 40, il che permette di sfruttare appieno la massima gittata balistica possibile con un cannone
Già da tutto questo ne consegue che un cannone da 120/50 può tirare a distanze di oltre 19 km anziché meno di 16. Non solo, ma qui si parla non della solita granata da 23 kg scarsi, ma di una pesante circa 28 kg. Ergo, è possibile contemporaneamente sparare proiettili più pesanti e a gittate maggiori, in entrambi i casi di oltre il 20%. Quanto alla cadenza di tiro, essa è di almeno 9 colpi al minuto, grossomodo comparabile con i 10 c./min dei cannoni più vecchi. La differenza é pressoché irrilevante, anche perché le armi più vecchie, essendo molto più 'manuali' dipendono dall'addestramento e dalla freschezza dei serventi. Del resto le armi più moderne sono maggiormente automatiche e quindi dipendono maggiormente dall'efficienza delle attrezzature. Chiaramente, un'arma più complessa, addirittura d'avanguardia per l'epoca, era più propensa ad avarie, anche gravi. Ma tecnicamente non c'é alcun dubbio sulla sua superiorità
Altre importanti caratteristiche:
1-la torretta era totalmente chiusa, il che sarà stato disagevole in climi caldi, ma era meglio in tutte le altre condizioni, anche come protezione da esplosioni e piccole schegge
2-ogni cannone aveva una culla indipendente, così come l'alzo. Inoltre essi erano largamente spaziati tra di loro. L'esperienza insegnava che i cannoni molto vicini, sparando, si influenzavano negativamente, e in genere ci voleva una distanza di almeno 10 calibri per annullare tale problema. Questi cannoni britannici avevano sia una notevole distanza tra di loro (sufficiente per risolvere tale questione più o meno totalmente), che un sistema d'alzo e rinculo indipendenti, che una torretta di per sé più pesante e quindi, intrinsecamente stabile. Tutto questo ne faceva armi superiori in precisione, oltre che in potenza e gittata.
4-Inoltre il proiettile era più lungo e quindi stabile e aerodinamico, nonché contenente più carica esplosiva, quindi era più distruttivo.
Cosa ci si poteva fare con i nuovi 120/50?
1-anzitutto, combattere su di un piede di parità i migliori cacciatorpediniere nemici, ovvero le navi pariclasse.
2-combattere in condizione di netta superiorità i cacciatorpediniere più vecchi, le torpediniere e le cannoniere
3-combattere in condizione di inferiorità ma non particolarmente marcata, anche navi più grandi. Un tipico nemico di cui guardarsi, per i cacciatorpediniere dell'epoca, era l'incrociatore leggero. Esso, tipicamente, aveva una corazza sui fianchi di circa 76 mm (3 pollici) e un ponte corazzato, diciamo, con 30-38 mm di acciaio. Bene: il vecchio cannone da 120/45 poteva perforare la corazza verticale solo a meno di 6 km, il nuovo 120/50 ci riusciva (in condizioni beninteso ottimali, ovvero con un minimo angolo d'impatto, ma la cosa vale a maggior ragione per il vecchio cannone) ad oltre 10 km. Questa era una distanza molto più confortevole per affrontare un nemico ben armato, contro cui era pericoloso avvicinarsi più di tanto. Non solo, ma i ponti corazzati, quasi invulnerabili con i vecchi cannoni da 120 mm, qui lo erano molto di più, perché a parità di calibro, questi proiettili pesavano circa il 20+% in più, e impattavano con un angolo superiore e quindi, migliore per colpire un ponte. Così se i vecchi tipi perforavano, diciamo, 25 mm alla massima distanza, questi potevano arrivare più lontano e magari bucare 40 mm.
Questo significava che un incrociatore leggero dotato, diciamo, di 70 mm di cintura e 30 mm di ponte era teoricamente invulnerabile (nelle parti vitali) al vecchio 120 mm oltre i 7 km circa; ma quella stessa nave era vulnerabile fino a 11+ km al nuovo cannone, per giunta era nuovamente vulnerabile diciamo sopra i 15 km (sui ponti corazzati). La possibilità di sparare a quasi 20 km di distanza era un 'bonus', perché permetteva di rispondere al fuoco anche in scontri a forti distanze, insomma nella quasi totalità delle battaglie navali tipiche della II G.M. E gli incrociatori leggeri (e anche alcuni pesanti) non erano praticamente mai al sicuro contro navi così armate, nemmeno quando aprivano il fuoco a forte raggio.
4- Il nuovo cannone era anche superiore come arma da bombardamento costiero, perché poteva colpire obiettivi più nell'entroterra e/o stare maggiormente distante dalla costa
5- il nuovo 120/50 era anche un'arma molto migliore nella vitale lotta contraerei, la minaccia più grave per i cacciatorpediniere in Europa. I vecchi cannoni erano quasi inutili, ma questi erano, se non armi 'a doppio ruolo', delle armi a 'un ruolo e mezzo'.
Poi, detto tutto quanto sopra, é chiaro che non si possono costruire le Ferrari con la stessa facilità delle Punto. In tempo di guerra l'arma migliore י quella di cui puoi fare uso quando ti serve, e che funziona. I nuovi 120/50 mm erano troppo complessi e costosi perché l'industria inglese li potesse produrre in quantità. I primi cacciatorpediniere britannici 'bellici' ebbero addirittura cannoni da 102 mm, troppo piccoli come armi antinave, ma molto migliori come armi antiaeree; la gran massa dei cacciatorpediniere britannici 'bellici' ebbero i vecchi pezzi da 120/45, e spesso soltanto in affusti singoli, molto più limitati ma anche più economici e rapidi da costruire. Infine, verso la fine della guerra i nuovi caccia ebbero i cannoni da 114 mm (4,5 pollici) che erano quasi potenti quanto i pezzi da 120/50, ma erano armi pienamente antiaeree (alzo fino a 85°, cadenza di tiro una dozzina di colpi al minuto). A questo calibro, sia pure con armi del tutto diverse, la Royal Navy è rimasta fedele fino ad oggi.
Per cui tecnicamente, i cannoni da 120/50 erano eccellenti e superiori rispetto a quelli da 120/45, ma i pezzi più vecchi, essendo 'decenti' e facili da produrre, finirono per essere operativamente migliori nell'economia di guerra britannica. Avessero avuto più tempo, più risorse, o minori esigenze di costruzione, i nuovi 120/50 mm sarebbero stati sicuramente l'arma di riferimento per la marina inglese, ma semplicemente non c'erano le condizioni per una loro ampia produzione. Ma se si parla solo del lato della tecnica, essi erano sicuramente superiori -sia pure a prezzo di durata e affidabilità inferiori- rispetto alle più vecchie artiglierie da 120/45 mm. Al dunque, rappresentano, se non altro, il modo in cui le cose potevano andare -da un punto esclusivamente tecnico- se ci fosse stato il tempo e la capacità di produzione, visto che le tecnologie c'erano.
Ecco come mai i britannici, malgrado i loro molti successi, dovettero combattere la guerra praticamente con i cannoni da cacciatorpediniere più scarsi di tutti. La realtà è paradossale.
Cannoni intermedi tra caccia e incrociatori (11.2.015)
E' un'altra categoria di nicchia, che si è sviluppata in quel settore che comprende sia i grandi cacciatorpediniere/conduttori, sia le armi secondarie delle corazzate, spesso gli stessi cannoni hanno operato in entrambi i ruoli, più o meno con successo. Spesso è difficile capire se si ha a che fare con un super-cacciatorpediniere o un piccolo incrociatore leggero, ma in ogni caso, si tratta pur sempre di navi molto simili. E allora ecco a voi una tabella con i dati più importanti di tutti questi modelli di cannoni. Il confronto è interessante, specie tra i 138/45 francesi, i 135/45 italiani e i 133/50 britannici; ma è certo sorprendente che il migliore sia, in realtà, il 150/50 svedese (sui grandi caccia tipo 'Tromp'), che quanto a prestazioni, appare eccedere quelle di qualsiasi altra arma dello stesso calibro (inclusi i cannoni fino al 155 mm), oltre che essere a tutti gli effetti un'arma DP. Beh, del resto è un cannone di qualità pregevole, essendo un'arma Bofors, anche se questa portata -ottenuta con una velocità iniziale e un proiettile tutt'altro che eccezionali- sembra assai elevata rispetto a quel che ci si potrebbe aspettare,
Calibro 150/50 138/40 138/40 138/45 135/45 133/50 140/50 140/50 140/53
Nazione: SVE FRA FRA FRA ITA UK UK JAP SKODA
Modello M9 M23 M27 M29 M1938 Mk I Mk I Type 3 M32?
Anno servizio: 1938 1929 1930 1934 1940 1940 1915 1916 1932
Peso: 7,5 t 4,04 t 4,28 6,53 4,362 7,08 5,7 6
Lunghezza: 7,89 5,5+ 5,5+ 7,28 6+ 6,99 7,23 7,235 7,84
Proiettili AP: 46,7 40c.a 40,2 40,2 32,7 36,3 37,2 38 39,8
HE: ? 2,4-4,1 ? 1,47-2,95 2,4 2-2,86 ?
C.Lancio: 16,7 kg 8,97 8,97 12,09 8,8 9,53 10,1 10,33 15,5
v.iniz: 900 m/sec 700 700 800 825 792 850 850 880
v.utile: 750 600
N.colpi: 330 180-240 190? 340-400 ? ?
pressione: ? 2,5 2,5 2,5 3,15 3,23 ? 2,91
RPM: 5-6 8-9 8-10 7-12 6-7 7-8 12 6-10 5-8
Gittata AP: 27,4 km 19 16,6 20/30° 19,6/45° 21,4 16,9 20,57 23,4
Peso torri (t): 13 13 11-34 41-103 78,7-97 18,9 20-50
Alzo: -10/+60° -10/+35° -5/+28° -10/+30° -5/+45° -5/+70° -7/+30° -7/+35° -10/+45°
Indip: SI' SI'
Motori: SI' NO NO NO/SI' SI' SI' NO NO NO
Distanza: ________________________________________140 cm
Protezione:___________________________________________________________________10 mm
Perforazione: ____________________________________________76/8,7 o 11,9 km
Cannoni classe '100 millimetri' (14-2-015)
Calibro 100/47 100/47 105/55 105/45 105/65 100/45 100/60 101/40 101/45 101/45 101/50 100/51 100/56
Modello: M31-37 M24-28 SK C/28 SK C/32 SK C/33 Mod 27-32 Type 98 Mk XIX Mk XVI-XXI Mk V-XV Mk 7-10 M36 M40
Nazione: ITA ITA/URSS GER GER GER FRA JAP UK UK UK USA URSS URSS
Anno servizio:1933-----------1930---------1930-----1934------1935-----------1930-----------1942---------1939-------1936---------1914-------1898-------1936----------1940
Peso: ? t --------------2,22 t--------3,66-----1,58--------4,56-----------1,62------------3,05----------1,31--------2,04----------2,14--------2,77--------2,42----------2,46
Lunghezza: 4,985 m-------4,98 m------5,76-----4,74-------6,84------------------------------6,73----------4,23--------4,84----------4,77---------5,08--------5,1------------5,8
Proiettili: 14,2 kg-------13,8-15,8---14,7-----15,1--------15,8------13,5-14,95--------13------------15,9---------15,9---------15,2---------15-----------15,6---------15,6
HE: 1-2,3-----------1,3-2-----------?--------1,6------------?-----------------------------------------------------------------------------0,82--------0,5/1,23----1,2---------1,2ca
C.Lancio: 7,6 kg-----------5-------------5,3+-----4,4 ----------4------------0,95-------------6----------------0,85----------4,8---------2,8-4,2-------6,5----------6---------------6
v.iniz: 855-------------880----------925-------785---------900-------755-785--------1000---------------396---------811--------728-805------884---------900----------900
v.utile: 850-------------500-----------?--------4.100------2950----------------------------400-------------2000---------600---------850-----------500---------800-----------800
N.colpi: 200+-----------600?--------100-------120---------400----------------------------400--------------160?--------200-300----150-250----300---------200----------800?
pressione: ?----------------2,8------------?--------2,85---------2,85--------------------------3,05--------------1,3----------3,23-----------2,91----------2,7----------3,1-----------3
RPM: 8-10-----------8-10----------15---------15----------15-18--------10-------------15-21------------15-----------15-20---------10-15---------8-9----------12------10-25
Gittata: 15,4----------15,2-19,5---17,2------15,17-------17,7----------15-------------19,5(14)--------8,87--------18,15-----------15-----------14,6--------22,2--22,2(16)
Gittata a.a.: ?----------------------------------------------------------12,5---------------------------13(11)--------------------------11,9------------9ca-------------------------9,8----15(10)
Peso torri (t): 6,8 t-----------15------------?-----------6,4-7--------27---------------------------- 34,5 -------------?-----------10-18-----------5-7--------4-10-----------7,4----13-35
Alzo: - 10/+60°-- -10/+85° -10/+30° -- -10/30-80° - 10/80° -10/+85°--- - 10/+90° ----- -10/+60°-- -10/+80------ -5/80°----- -15/20------- -5/45-- -8/85°
Motori: -----------------------------------------------------------E--------------M-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Distanza: ----------------------------------------------------------66 cm--------66 cm---------------------------53,3-----------------------------------------------------------------------------
Il 102/50 americano perforava 76 mm a 3,38 km, 51 mm a 5,7 km, e 25 mm (ponte) a 16,7 km.
.
Notare come la gittata dei pezzi da 100 mm russi sia semplicemente eccezionale, eppure non hanno un'energia cinetica, peso proiettile o velocità eccezionali. Perché questo sia possibile, è pressoché impossibile da dire. Altri misteri, insomma. Le cifre tra parentesi si riferiscono alle gittate 'efficaci'.
Piuttosto sorprendentemente, in quarta posizione si classifica il pezzo inglese da 102/45, che pure è anch'esso un'arma non particolarmente brillante! Apparentemente, è solo un pò meglio del tipo originale Mk V-XV. Il cannone Mk XIX, invece, è un'arma a bassa pressione ma ampiamente usata dalle corvette e navi secondarie, e persino come cannone lancia-bengala dai 'Tribal' (all'inizio della loro carriera).
I cannoni italiani, per una volta, non sono niente d'eccezionale, anche se vale la pena di dire che il Mod 1928 era un tipo austriaco prodotto in Italia, ma residuo della Grande Guerra; e il Mod 31 e 37 erano stati intesi, all'inizio, con una velocità di 900 m/sec, poi ribassata per ridurne la dispersione.
Il più prestante, in teoria, doveva essere il cannone tedesco da 105/65 mm, ma nonostante la velocità e il peso delle granate, non pare ottenere alcun risultato particolarmente brillante, anche se ovviamente è sopra la media (che circa 15 km).
Cannoni pesanti a.a. navali (19-2-15)
Calibro 76/50 88/45 88/75 88/45 88/78 88/76 88/45 90/50 90/50 75/50 85/52 76/60 (76/40)
Modello Mk 22 SK C13 SK C25 SK C30 SK C31 SK C32 SK C35 M1939 M1926 M22 90K T.98 (T.3)
Nazione: USA GER GER GER GER GER GER ITA FRA FRA URSS JAP
Anno servizio: 1944 1906 1929 1933 1933 1934 1938 1940 1931 1926 1942 1942
Peso: 0,8 2,5 t 5,9 1,23 4,25 3,64 776 1,96 ? 1,07 2,1 1,32
Lunghezza: 4,06 4 6,6 3,96 6,87 6,7 3,98 ? ? 3,75 4,43 4,77
Proiettili AP: 5,9 9-10 9 9-10 9 9 9-10,2 10,1 9,51 5,93 9,2 5,99
HE: 0,34 0,7 0.31
C.Lancio: 1,7 3 ? ? ? ? ? ? 3,1 2,18 2,48 1,91
v.iniz: 823 890 1060 790 950 950 700 860 850 850 792 900+(680)
v.utile: 4300 600 7000 3200 1600 600
N.colpi: 150-400 400 500 400 220 487+ 250-500 135/500 400 250
pressione: 2,68 2,75 3,1 3,1 3,15 2,75 3,05 2,53 2,8+(2,25)
ROF: 15+ 15 15 15 15 12-16 15 15+ 25
Gittata: 13,35 11,8 17,6 14,2 17,8 17,2 11,95 13 15,4 14,1 15,5 13,6 (10,8)
Gitt. a.a.: 9,27 9,15 13,6 9,15 13,3 12,4 10,8 10,6 8 10,5 9,1 (7,2)
Peso torri: 3-4 7,7 27,3 t 23,65 2,45 19 8,88 12,5 (3,3)
Alzo: -15/85 -5/+25/70° -10/+85° -10/+70° -10/+80° -10/+80° -10/+30° -3/+75° -5/+80° -10/90 -5/85 -10/90 (-7/75)
Cannoni leggeri a.a. navali (24-2-15)
Calibro 40/56 28/75 20/65 40/39 40/39 37/69 37/83 20/65 37/54 20/65 37/54? 37/67 45/46-68 25/60
Modello Mk 12 Mk 1 Mk 2/4 Mk 2 Mk VIII M42 C/30 C/30-38 M32/39 M35/40 M25-33 70-K 21-K Type 96 Nazione: USA USA USA UK UK GER GER GER ITA ITA FRA URSS URSS JAP
Anno servizio: 1941 1942 1936 1915 1930 1944 1934 1934/40 1934 1937 1936 1940 1934-42 1936
Peso: 522 kg 68 252 249 386 109 243 64-57 277 72 300 126 115/157 115
Lunghezza: 2,25 m 2,21 3,03 2,44 2,60 2,56 3,07 2,25 2? 1,3? 2 2,39/3,09 2,29
Proiettili: 930 g 123 420 900 8/900 640 134 820 134 725 732 2000 260
HE: 63 gr 11 17 100 36 36 52 10
C.Lancio: 300 gr 27 120 110 175 365 120 200 38 200 210 420
v.iniz: 881 835 823 585 585/700 865 1000 835 800 840 810 880 880/970 900
v.utile: 10.000 9000 5000 7200 7000 7500 22000 5000 1500+ 4000 12000
N.colpi: 2.000? 1000 700/2500 2000 2000? 2000 1500 1500 1000 1000 500 2000
pressione: 3,07 3,1 2,52 2,44 2,6 2,95 2,95 2,8 2,8 2,8 2,8 2,65 2,7
ROF(p/t): 120 250/450 100/150 50/200 100/115 250 30 280-480 120 120/240 20/42 150-180 30 120/260
Serbatoio: 4 60 8 14-50 56/140 5 20-40 120 6 15
Gittata: 10,18 km 4,3 6,3+ 3,47+ 3,4/4,7 6,5 8,5 4,9 7,8 5,5 7,17 8,4 9,2-10,7 7,5
AA: 6,8 km 3 5,8 1,1 1,5/ 4 4,8 4,8 3,7 5 2,9 5 5 6-6,4 3
Penetrazione: 30/1,83 km
Peso torri: 1,1-19,8t 0,25/0,7 4,76 0.7+ 8,7/16 1,35 2-3,6 0,4-3,6 1,5-5 0,31-2,3 1,3-18 0,5-2,6 0,8-1,8
Velocità alzo/rot. 24/26+° 24/30 25/15 12/18
Alzo: -15/+90° -5/+110 -15/+90 -5/+80 -10/+80 -10/+90 -10/+85° -11/90 -5/+90 -10/+100° -15/+80° -10/85 -5/85 -10/85°
Ed ecco a voi, forse per la prima volta, messi tutti assieme i tanti cannoni da cacciatorpediniere (e corazzate) con le loro caratteristiche più salienti. La lettora sarà indubbiamente interessante, almeno per me lo è stata sicuramente!
Calibro: 127/38 114/45 120/45 120/50 128/45 150/48 120/45 120/50 130/40 130/45 130/50 120/45 127/50
Modello: Mark 12 Mk I-IV Mk IX Mk XI SK C-34 SK C-36 M18-26 M26/40 M24 M32-35 M36 Type 3 Type 3
Nazione: USA UK UK UK GER GER ITA ITA FRA FRA URSS JAP JAP
Anno servizio: 1934 ---- 1938 -------1930 --------1940 --------1934--------1939---------1926--------1930-40---1927-----1939?-----1936-------1920-------1928
Peso: 1,8+B t --- 2,8+t ----- 3-3,3 t ------3,4 t ---------3,64 t-------7,2 t-------- 4,35 t-------5,55 t-------3,81------3,81--------5-----------3,1---------4,18
Lunghezza: 5,68 m ------ 5,131 -----5,6 m -------6,3 m -------5,76 m-----7,16----------4,985 m----6,4 m------5,39------6,25--------6,58-------5,55-------6,48
Proiettili AP: 25 kg -- ------ 23-25------22,7 kg ----28,1 kg -----28 kg------45,3 kg------23,5 kg-----23,15------32-35------32--------33.5--------20,3-------23
HE: 0,9-3,3 kg ---- ? ----------? ------------ ? -------------1,4-2--------3,9-6---------1-2,3----------?--------1,8-3,6---1,6-3,2---1,7-3,6------1,7--------1,8-2,2
C.Lancio: 7+kg----------- 5-6 kg ----5,25 kg ----5,8-7--- ---- 8,7 kg-----13,5--------- 7,6 kg-------9,7----------7,7-------8,76--------11----------5,27-------7,7
v.iniz: 792 m/s ------ 736---------808 ---------774-----------830---------835-----------900----------920----------725--------800-------870--------825--------915
v.utile: 4.600 -----------650 ------1.400 --------800----------1.950-------1.600---------850-----------?------------?-----------900------1100-------1000-------550
N.colpi: 200-500--- 300-400-----210+ --------250+---------120---------120-------------?------------200?--------?-----------400------150----------?-----------150
pressione: 2,83 t/cm2 --3,23-------2,15----------3,23-----------2,95--------3,0-------------?------------3,15---------2,57-------2,7-------3-----------2,75-------2,84
RPM: 12-22 ---------12-20 -----10-12 --------6-10---------15-18--------7-8-------------7------------6-7-----------5-6------10-12------6-13--------5----------5-10
Gittata AP: 16,6 km ----18,97 -----15,55---------19,4----------17,4 --------22-23,5-----15,5---------19,6--------18,7------20,87----20-25,7-----16--------18,4
Peso torri (t): 14-34-77------11,3-50----8,2-25 -------38------------10,2 t-------16,1-60,4---17-----------12-34-------12,7------81,2-----12-83--------8,9-------18,7-32,5
Alzo: -15/+85°---- -5/80°---- -5/+30-40° -10/+50°---- -10/+30°-- -10/30-65° - 10/+33° -10/+45° -10/+35° -10/+75- -5/+45°-- -7/+33°-- -5/55-75°
Indip: NO ------------NO---------NO --------- SI' -------------NO----------NO------------NO--------NO----------NO--------SI'--------NO-----------NO---------NO
Motori: sì- -------------idra. -------E/idra. ------M/idra-------NO----------E/idra---------NO---------EL-----------NO--------SI'--------NO----------NO---------idr?
Distanza: ? cm -------- ? cm ---- --96 cm ------244 cm --------------------106 cm-------58 cm-----------------------------130-------?----------------?-----------?
Protezione: 6-64 mm --- ? mm --------?------------ ? -----------------------------6-40-----------? -- -- -----? ------------? --- ---------------?-----------------------antisc
Perforazione: 127/3,66 km----- 76/9,6------76/6 km-----76/10,5 km---------------------------------------------------------------------------------------------200/3,5 km
----------------------------36-51/10 km------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------80/10 km
--------------------------x/25/12,6 km----------------------x/51 /20 km---------------------------------------------------------------------------------------------------------------88/16,6 km
Nota 1: i caccia francesi meno recenti avevano anche i cannoni M1919: 4,05, anno servizio 1926, lunghezza 5,406 m; cadenza 4-5 RPM; proiettili HE 34,85 e SAP 32 kg (HE 1,8-3,6 kg), propellente 7,7 kg, 725 m/sec, 18,9 km@36° (affusto 12,75 t).
Nota 2: i cannoni da 120/50 italiani rappresentano, nemmeno a dirlo, un altro esempio di prestazioni 'tirate'. La velocità iniziale era infatti intesa in ben 950 m/sec, un'enormità ma coerente con altre prestazioni 'al limite' cercate dalla RM, dalla velocità dei siluri a quella delle navi ecc. Con 950 m/sec, la gittata arrivava all'eccellente valore di 22 km per il proiettile da 23,15 kg e 45°.
Tuttavia, questo valore era stridente con la precisione e vita utile dell'arma, e così venne abbassato a 'soli' 920 m/sec, che è la prestazione disponibile ai tempi della II guerra mondiale, quelli che in sostanza ci interessano. La differenza in prestazioni fu subito evidente, perché a 45° il proiettile arrivava a 'soltanto' 19.600 metri, che è ancora il valore più alto della categoria. TUTTAVIA, non sempre il livello di 45° era raggiunto davvero: c'erano diversi tipi di affusti, alle volte assieme nella stessa nave. A questo aggiungiamo il numero di classi di navi a cui vennero applicati questi affusti, e la confusione diventa completa.
Il Mod 26, da 20,24 t, era installato su Navigatori, Dardo e Folgore in due o tre impianti binati. Queste, sulla carta almeno, erano le navi meglio armate, perché l'alzo arrivava fino a 45° e quindi erano 19,6 km.
Gli 8 Maestrale e Oriani erano i tipi con gli OTO 1931 e 1936, rispettivamente capaci di 33 e 35°. La gittata massima era in tal caso ridotta a 18.200 m.
Le 'Cesare', che avevano affusti corazzati (fino a 120 mm) potevano arrivare a 42°.
E i 'Soldati'? Questa era la classe di navi più moderne della categoria, nella RM. Essi avevano impianti Ansaldo Mod 1936 e 37, capaci di 40 e 42°. MA, avevano anche un Ansaldo 1940 (solo su alcune navi) singolo, capace di 45°.
Valurazione: Soldati vs L/M
Quindi, la questione è interessante: poniamo che vi sia un confronto cone le unità tipo L o M.. bene. La gittata di questi era di 19.420 metri, ovviamente dello stesso ordine di grandezza (essendo entrambi L50 di ultima generazione), più il fatto d'avere una granata più pesante e una maggiore cadenza di tiro, che nell'insieme gli davano una superiore potenza di fuoco (anche senza menzionare che avevano 6 cannoni anziché 4-5). I 'Soldati' sarebbero stati meglio o peggio? Quando presente, il singolo affusto da 120 sarebbe stato meglio (ma di 200 metri appena e solo per 8 dei 17 cacciatorpediniere, di cui 4 dei 5 completati durante la guerra). Gli altri, invece, avendo 40 e 42°, sarebbero stati, probabilmente, capaci di circa 18,8 e 19,2 km o qualcosa del genere. Secondo almeno una fonte, i cannoni delle 'Cesare' (42°) arrivavano a 19 km, ma mi pare che sia un pò poco rispetto ai 19,6 a 45°. Quindi, non mi stupirei se la risposta corretta fosse: quando disponibile, uno dei 5 canoni era meglio, altri due erano grossomodo pari (?) e i due rimanenti erano peggio (se gli impianti erano misti a bordo della stessa nave, chiaramente). Un calcolo complicato!
Quanto alla potenza di fuoco effettiva, questo non avrebbe cambiato niente: con ogni probabilità sarebbe stato comunque possibile aprire il fuoco attorno ai 19 km e qualche centinaio di metri poca differenza avrebbe fatto.
Piuttosto, l'avrebbe fatta il fatto di tirare (con 5 cannoni) circa 34 c/min contro 60, con un peso di bordata di 120 kg vs 168 e 660 kg/min vs 1.680(!). La cadenza di tiro degli 'M' era ovviamente difficile da mantenere a lungo, ma durante la battaglia di mezzo Giugno, almeno una delle navi riportò di avere mantenuto un volume di fuoco effettivo di oltre 9 colpi/min, ben oltre il livello di un tipico cacciatorpediniere, alla faccia del maggiore peso dei proiettili e del fatto d'avere l'elevazione manuale anziché motorizzata. E' un fatto che entrambi tirarono oltre 700 colpi, grazie anche ai sistemi di tiro e alla grande gittata, vale a dire circa 120 per cannone, riuscendo ad uscire praticamente indenni dal fuoco nemico e danneggiando due navi italiane, una delle quali (proprio uno dei grossi cacciatorpediniere 'Navigatori') praticamente andato a fuoco da una singola granata, e salvato solo perché rimorchiato in porto. Paragone stridente, a maggior ragione se si considera che il 'Beduin' (equivalente dei 'Navigatori'), prima di cedere (ma solo perché silurato), venne immobilizzato da almeno 15 cannonate, quasi tutte da 152 mm (e quindi, un peso di quasi una tonnellata).
Quanto ai cacciatorpediniere inglesi 'normali', la loro potenza di fuoco era piuttosto modesta in termini di gittata. Se il campo di tiro era relativamente ridotto in quanto a visibilità, erano mortalmente pericolosi: un 'J' poteva tirare fino a 60 colpi al minuto. Ma la gittata massima era scarsa, circa 15,5 km a 40°, il che causava problemi ad avvicinarsi abbastanza, specie contro navi più grosse, anche per i cacciatorpediniere moderni come i J e i Tribal (fino a 80 colpi/min). Inoltre, l'alzo era scarso per il tiro a.a., anche se era motorizzato. Gli 'L/M' erano ben più potenti, ma l'alzo era solo fino a 50° e non era motorizzato. Sopratutto, però, erano navi costose. In verità, erano senz'altro superiori come mezzi bellici, ma non ebbero mai modo di dimostrare una totale superiorità anche come navi a.a. rispetto ai caccia normali. Il peggio erano i caccia con gli affusti singoli, infatti questi erano limitati a 30° e la gittata scendeva a 14,5 km, nemmeno 8 miglia nautiche. Un pò poco, non solo contro i cannoni italiani analoghi (apparsi dai 'Navigatori' in poi, ma i 120/45 italiani non erano meglio in termini di gittata, dei similari tipi inglesi), ma anche contro le navi tedesche e francesi, nonché giapponesi, tutte sui 16-20 km.
Già, ma perché gli L/M avevano i cannoni così disposti?
La risposta è complessa. I cannoni inglesi, in genere, non erano in torretta chiusa, ma in impianti ampiamente scudati. Nel caso degli 'L/M' venne adottata quella totalmente chiusa. Tuttavia, per rendere le navi -già notevolmente costose rispetto ai caccia standard- più economiche, l'elevatore della torre venne tenuto di tipo fisso, e non ruotante assieme alla torretta! Così era sistemato tra i cannoni, con la torretta che gli ruotava attorno (e varie difficoltà a caricare, ovviamente, durante i brandeggi). Questo spiega come mai i cannoni fossero enormemente distanziati, appena 5 cm in meno dei pezzi da 381 mm della gigantesca 'Hood'. Se non altro, questa soluzione, per quanto di compromesso, oltre che i costi salvava anche i cannoni dall'influenza reciproca durante il tiro. Questa è anche la ragione, però, del fatto che essi erano ad elevazione indipendente. In queste torri -simili come aspetto a quelle dei 'Dido'- non fu però possibile sistemare, a quel punto, un motore d'elevazione per ciascun cannone (era probabilmente troppo complicato) e solo nel 1958, quando la marina turca ebbe 4 di questi caccia, le torri vennero dotate di motori d'elevazione. Paradossalmente, nelle navi precedenti, con minore potenza di fuoco e alzo massimo, questa motorizzazione esisteva (e così nelle navi italiane), per cui è arduo dire se davvero i caccia 'L/M' risultassero delle migliori unità a.a. delle precedenti. Quel che è certo, comunque sia, è che anch'esse ebbero spesso un efficiente pezzo da 102/45 al posto di un lanciasiluri.
Commenti generali
E' evidente, ancora una volta, che non si può NON partire dai cannoni italiani. Essi si distinguono per le prestazioni estreme in potenza e gittata, ma non è un 'pasto gratis'. Non solo per la lunghezza delle canne L50, ma anche e sopratutto per le masse dei cannoni: qui risultano ben 5,55 t per il 120/50 quando i tipi 'normali' di vecchio modello, installati fino ai caccia tipo 'Turbine', erano armi da 120/45 e non erano nulla di eccezionale, pesavano solo 4,35 t. I cannoni inglesi equivalenti pesavano rispettivamente 3,3 t al massimo (per i 120/45), e addirittura, appena 3,4 tonnellate per gli Mk XI che pure erano armi da 120/50, ergo dei cannoni pesanti oltre 2 tonnellate in meno (40% circa)!!! Eppure i cannoni da 120 inglesi, anche se ufficialmente da 4,7 pollici (119,4 mm), in realtà erano davvero da 120 mm! Quindi si trattava di armi dimensionalmente compatibili al 100%, e nondimeno, vedete bene che differenza in massa che avevano.
Non solo: i cannoni francesi da 130 mm erano anch'essi nettamente più leggeri, così come tutti gli altri eccetto il pezzo da 150/48 tedesco! Francamente, mi pare che la ricerca delle prestazioni estreme avesse lasciato gli italiani a giocare in una 'classe a se stante'. Forse avevano ragione, o forse no, ma non c'era nulla di fantascientifico in quello che facevano, soltanto molta ambizione nei requisiti tecnici.
Se i cannoni italiani arrivavano quindi ad alte pressioni di funzionamento, la cosa non dovrebbe stupire. Però la gittata diventava inversamente proporzionale rispetto alla precisione (affusti troppo strettamente installati, e oltretutto, velocità troppo alta), e proporzionale alla massa del cannone (e persino oltre: il 120/50 italiano aveva un'energia cinetica superiore del 17% ma con un peso del 40% maggiore). La cosa strana, è che almeno in questo caso, non c'é stato anche il solito record di pressione (dovuto alla carica di lancio e alla lunghezza delle canna). Infatti l'Mk XI aveva 3,23 t/cmq vs 3,15 del 120/50 italiano.
Come potenza, ovviamente, il vero fuoriclasse era il 150 tedesco, essendo un'arma in realtà, da incrociatore leggero. Come cadenza, apparentemente nulla batteva il 127/38 americano, a cui avrebbero giovato un paio di km di gittata in più, ma che era di gran lunga la miglior arma DP del II conflitto mondiale, sopravvissuta praticamente fino ai giorni nostri come tale. Tra l'altro, va detto che anche un paio di 120 italiani esistono ancora... sono quelli di una vecchia cannoniera prebellica, in servizio in una nazioncina dell'America latina.
Nondimeno, i primi impianti 'moderni' non sono di queste potenze navali 'classiche', ma della giovane marina giapponese: i suoi cannoni da cacciatorpediniere erano inclusi generalmente in impianti da 127 mm binati, con buona gittata (ma sorprendentemente e pure poco credibilmente, non all'altezza dei 120/50, nonostante l'ecccellente velocità iniziale), discreta cadenza di tiro, protezione antischegge/antiesplosione (non è chiaro quanti mm, ma probabilmente non più di 5-6 a far tanto), e a tenuta di armi chimiche! E dopo i primi modelli, l'alzo arrivò a 70°. Sebbene si tratti di cannoni poco efficaci in questo settore, specie per i deboli motori di brandeggio ed alzo, è anche vero che nei tardi anni '20 e prima metà anni '30, anche un cannone mediocre poteva disintegrare degli aerei che, all'epoca, volavano più o meno a 200 km/h ed erano fatti, generalmente, di tela verniciata. E' ben vero che gli Swordfish riuscirono a comportarsi molto bene anche successivamente, ma è altrettanto vero che i bombardieri in quota erano grandemente più vulnerabili e prevedibili, e a questi si riferivano, ovviamente, i cannoni ad 'alto angolo'.
Delle armi inglesi, il 120/50 era senz'altro il migliore per il ruolo antinave, e più in generale, per il suo calibro. MA, il miglior cannone multiruolo era quello da 114 mm, tanto che fin'ora abbiamo ancora la RN con questo calibro (4,5'') come arma standard.
I cannoni francesi erano potentissimi, chissà se avrebbero potuto combattere, con 5 di questi cannoni, agli 8 degli esploratori 'Leone'; ma in genere è il calibro maggiore che domina. Nondimeno, la cadenza di tiro era criticata perché troppo modesta per un cacciatorpediniere e sopratutto, erano cannoni troppo lenti per il fuoco a.a., anche secondario. Cosa che non aiutava molto queste grandi navi, che non avevano molte armi a.a. specializzate. Del resto, pur essendo navi molto più grosse del normale, paragonabili solo ai grandi caccia tedeschi, giapponesi e agli ultimi tipi americani e inglesi, le navi francesi non erano altro che mezzi di compromesso, al limite estremo tra cacciatorpediniere ed esploratore/incrociatore leggero. Ad ogni modo, il fatto che il loro cannone 'standard' fosse il 130, e che i caccia 'grossi' avessero il 138 mm, capace di tirare granate da 40 kg fino a circa 16-20 km, dava per queste navi un non ingiustificato timore reverenziale negli anni '20-'30. Oltretutto erano navi velocissime, e ben armate anche come siluri. Solo i 12 'Navigatori' riuscirono a riequilibrarle, ma avevano pur sempre 6 cannoni da 120 (anche se di tipo moderno e a lungo raggio), e pochi siluri a confronto. La RN, invece, solo con i 'Tribal' costruì navi realmente equivalenti, ma erano oramai i tardi anni '30.
Quanto alle navi tedesche, esse erano senz'altro potenti, ma non erano così potenti. Le navi Type 34 erano apparentemente simili ai 'Fletcher' americani di anni dopo, avendo 5 cannoni da 127 mm (anzi, 128 mm), con una maggiore gittata, su uno scafo da oltre 2.000 tonnellate. Però erano cannoni rigorosamente SP, nonostante avessero una grande cadenza di fuoco. Nonostante questo, i depositi di munizioni erano decisamente ridotti, che malamente potevano supportare più di un grosso scontro a fuoco (dopo la prima battaglia di Narvik, per esempio, c'era una notevole riduzione della capacità bellica di queste navi).
Per problemi di dimensioni, anche i Type 36 avevano una quantità ridotta di proiettili da 150 mm, del resto era questa comparabile a quella dei cannoni sistemati in molti incrociatori, come i primi 'Condottieri' (che anzi, pare ne portassero solo 50 per cannone!), e 150 colpi non erano affatto pochi, per ciascun cannone ovviamente. I Type 36, comunque sia, erano navi decisamente potentissime, anche come apparato motore.
Le navi tedesche, in generale, avevano un'enorme potenza, ma l'apparato motore (a vapore ad altissima pressione) non era molto affidabile. Non solo, ma problemi di stabilità ridussero la discreta autonomia dei Type 34 a livelli non molto encomiabili, e anche per questo la Bismarck navigava praticamente da sola in Mediterraneo.
A questo si aggiungeva il fatto di avere una tenuta al mare tutt'altro che buona, e uno scafo troppo lungo per una nave agile come un cacciatorpediniere. I caccia Type 36 con cannoni da 150 binati a prua, erano tutt'altro che buoni 'seakeepers', paradossalmente sarebbero stati senz'altro più efficienti in Mediterraneo, che nei tempestosi mari del Nord. Molte navi ebbero quindi impianti singoli (16 t anziché 60), addirittura alle volte ridotti ad uno solo (la torre da 150 binata, leggermente corazzata, pesava più o meno come avere un carro Tiger parcheggiato sul ponte di coperta!).
Nondimeno, le navi tedesche erano delle belle navi, potentemente armate, velocissime e con grande potenza (70.000 hp) e con un armamento a.a. fuori dal comune per navi del genere (anche se il cannone Mod 30 era, come sempre, solo di tipo semi-automatico, il principale problema della marina tedesca nella lotta a.a. e alquanto inspiegabile, per quel che mi consta, vista anche la vicinanza con la Bofors svedese!).
Sia come sia, solo i 'Mogador' francesi potevano combattere contro questi grandi caccia tedeschi su di un piede grossomodo di parità.
Anche i caccia giapponesi avevano una scarsa quantità di munizioni, per ragioni di stabilità in tal caso. Ad ogni modo, era pur sempre sufficiente per affrontare una battaglia, purché poi vi fossero navi di rifornimento. In questi casi, comunque sia, oltre a problemi di spazio, c'era sopratutto quello della stabilità delle navi. Anche i cacciatorpediniere giapponesi erano in realtà 'super' (oltre 2.000 t), ma erano anche costretti ad operare in ambienti oceanici, dove tempeste e tifoni erano tali, da mettere a durissima prova qualsiasi nave, anche oggi sarebbe così. In Mediterraneo, invece, si faceva presto e bene a costruire navi affinate e veloci, nonché ben armate anche se con bassa altezza metacentrica. Le tempeste mediterranee, in genere, sono poco più di uno scherzo rispetto a quelle pacifiche e atlantiche!
Un'altra cosa che merita d'essere ricordata, è come i cacciatorpediniere inglesi fossero comandati da una plancia scoperta: solo il locale timoneria era chiuso. Questa è una cosa piuttosto singolare, ma spiega bene il carattere e la filosofia d'impiego, non importa come fosse il maltempo, che animava i comandanti inglesi, specie prima che arrivasse il radar: questa loro attitudine non faceva bene alla salute, ma aiutava ad uscire da situazioni anche difficili, riuscendo a vedere per tempo le minacce in arrivo anche se non c'era difesa balistica da queste (in ogni caso, nei cacciatorpediniere non c'erano protezioni balistiche in generale). A dire il vero, la cosa era talmente radicata, che persino nelle corazzate K.G.V il torrione corazzato, con tutto il suo peso, era stato praticamente omesso, e il comando era anch'esso principalmente esercitato, ancora una volta, dalla plancia superiore.
Approfondimento: il pezzo da 120/50 inglese Mk XI
Il pezzo standard dei caccia inglesi era, all'inizio della II guerra mondiale, era ancora quello da 120 mm, sia pure modernizzato. Ma era quello stesso calibro apparso già nella Grande guerra. Vediamo che qualità avevano questi importanti cannoni inglesi, utilizzati largamente e generalmente a spese della R.Marina, indipendentemente dalle qualità teoriche che possedevano (la tattica e lo spirito d'iniziativa, al solito, funzionano meglio di qualsiasi altro elemento).
Da un lato, erano estremamente rapidi ed affidabili, tanto che potevano arrivare fino a 10 colpi al minuto, molto meglio di un normale cannone a caricamento manuale: era una cadenza circa il 50% meglio dei 6-7 colpi dei cacciatorpediniere italiani. Questi avevano cannoni di maggiore potenza, tanto che arrivavano a 19 km abbondanti, mentre i 120 inglesi si fermavano sui 15. Per giunta, almeno in certe condizioni ottimali, i caccia italiani avevano una sofisticata attrezzatura di tiro che gli rendeva possibile eseguire azioni di fuoco a lungo raggio (specie i tipi più moderni). Non solo, ma i proiettili erano leggermente più pesanti e penetravano, presumibilmente, più corazze protettive (ma non in maniera apprezzabile, apparentemente) dei pezzi da 120 inglesi. In altre parole, se i cacciatorpediniere inglesi riuscivano ad arrivare a distanza di tiro utile, potevano surclassare le navi italiane similari, il che non è poi così difficile perché un ct non è mai molto stabile, e sparare con costanti centri sul bersaglio, a distanze superiori ai 12-15 km è difficilissimo: è pressoché impossibile decidere a tali raggi l'esito di un combattimento. E navi come i Jervis potevano sparare anche 60 colpi al minuto anziché 30-36 come i Soldati (con 5-6 cannoni).
MA, sebbene fossero armi del tutto rispettabili, i 120/45 erano troppo deboli come armamento, in un periodo storico in cui gli italiani avevano armi paricalibro ma più potenti, i francesi avevano cannoni da 130 e 138 mm, e i tedeschi erano arrivati al 127 e persino al 149 mm! Così non sembrò possibile rinviare un nuovo salto nel progresso tecnologico, con nuovi cannoni da 120/50 mm. Questi, però, apparvero solo con gli L e gli M, cacciatorpediniere molto più costosi dei tipi precedenti e così, non sostituirono mai totalmente i vecchi tipi da 120/45. Piuttosto, saranno i 114 mm ad averne l'onere.
I motivi della superiorità dei cannoni di nuovo modello britannici da 120/50 mm rispetto ai vecchi tipi sono presto detti:
1-anzitutto sono lunghi 5 calibri in più, ergo di quasi 60 cm. Questo permette di sfruttare meglio la potenza delle cariche di lancio
2-le cariche di lancio di per sé sono più potenti (circa 7 kg vs 6)
3-l'alzo della torretta arriva a 50° anziché é 30 o 40, il che permette di sfruttare appieno la massima gittata balistica possibile con un cannone
Già da tutto questo ne consegue che un cannone da 120/50 può tirare a distanze di oltre 19 km anziché meno di 16. Non solo, ma qui si parla non della solita granata da 23 kg scarsi, ma di una pesante circa 28 kg. Ergo, è possibile contemporaneamente sparare proiettili più pesanti e a gittate maggiori, in entrambi i casi di oltre il 20%. Quanto alla cadenza di tiro, essa è di almeno 9 colpi al minuto, grossomodo comparabile con i 10 c./min dei cannoni più vecchi. La differenza é pressoché irrilevante, anche perché le armi più vecchie, essendo molto più 'manuali' dipendono dall'addestramento e dalla freschezza dei serventi. Del resto le armi più moderne sono maggiormente automatiche e quindi dipendono maggiormente dall'efficienza delle attrezzature. Chiaramente, un'arma più complessa, addirittura d'avanguardia per l'epoca, era più propensa ad avarie, anche gravi. Ma tecnicamente non c'é alcun dubbio sulla sua superiorità
Altre importanti caratteristiche:
1-la torretta era totalmente chiusa, il che sarà stato disagevole in climi caldi, ma era meglio in tutte le altre condizioni, anche come protezione da esplosioni e piccole schegge
2-ogni cannone aveva una culla indipendente, così come l'alzo. Inoltre essi erano largamente spaziati tra di loro. L'esperienza insegnava che i cannoni molto vicini, sparando, si influenzavano negativamente, e in genere ci voleva una distanza di almeno 10 calibri per annullare tale problema. Questi cannoni britannici avevano sia una notevole distanza tra di loro (sufficiente per risolvere tale questione più o meno totalmente), che un sistema d'alzo e rinculo indipendenti, che una torretta di per sé più pesante e quindi, intrinsecamente stabile. Tutto questo ne faceva armi superiori in precisione, oltre che in potenza e gittata.
4-Inoltre il proiettile era più lungo e quindi stabile e aerodinamico, nonché contenente più carica esplosiva, quindi era più distruttivo.
Cosa ci si poteva fare con i nuovi 120/50?
1-anzitutto, combattere su di un piede di parità i migliori cacciatorpediniere nemici, ovvero le navi pariclasse.
2-combattere in condizione di netta superiorità i cacciatorpediniere più vecchi, le torpediniere e le cannoniere
3-combattere in condizione di inferiorità ma non particolarmente marcata, anche navi più grandi. Un tipico nemico di cui guardarsi, per i cacciatorpediniere dell'epoca, era l'incrociatore leggero. Esso, tipicamente, aveva una corazza sui fianchi di circa 76 mm (3 pollici) e un ponte corazzato, diciamo, con 30-38 mm di acciaio. Bene: il vecchio cannone da 120/45 poteva perforare la corazza verticale solo a meno di 6 km, il nuovo 120/50 ci riusciva (in condizioni beninteso ottimali, ovvero con un minimo angolo d'impatto, ma la cosa vale a maggior ragione per il vecchio cannone) ad oltre 10 km. Questa era una distanza molto più confortevole per affrontare un nemico ben armato, contro cui era pericoloso avvicinarsi più di tanto. Non solo, ma i ponti corazzati, quasi invulnerabili con i vecchi cannoni da 120 mm, qui lo erano molto di più, perché a parità di calibro, questi proiettili pesavano circa il 20+% in più, e impattavano con un angolo superiore e quindi, migliore per colpire un ponte. Così se i vecchi tipi perforavano, diciamo, 25 mm alla massima distanza, questi potevano arrivare più lontano e magari bucare 40 mm.
Questo significava che un incrociatore leggero dotato, diciamo, di 70 mm di cintura e 30 mm di ponte era teoricamente invulnerabile (nelle parti vitali) al vecchio 120 mm oltre i 7 km circa; ma quella stessa nave era vulnerabile fino a 11+ km al nuovo cannone, per giunta era nuovamente vulnerabile diciamo sopra i 15 km (sui ponti corazzati). La possibilità di sparare a quasi 20 km di distanza era un 'bonus', perché permetteva di rispondere al fuoco anche in scontri a forti distanze, insomma nella quasi totalità delle battaglie navali tipiche della II G.M. E gli incrociatori leggeri (e anche alcuni pesanti) non erano praticamente mai al sicuro contro navi così armate, nemmeno quando aprivano il fuoco a forte raggio.
4- Il nuovo cannone era anche superiore come arma da bombardamento costiero, perché poteva colpire obiettivi più nell'entroterra e/o stare maggiormente distante dalla costa
5- il nuovo 120/50 era anche un'arma molto migliore nella vitale lotta contraerei, la minaccia più grave per i cacciatorpediniere in Europa. I vecchi cannoni erano quasi inutili, ma questi erano, se non armi 'a doppio ruolo', delle armi a 'un ruolo e mezzo'.
Poi, detto tutto quanto sopra, é chiaro che non si possono costruire le Ferrari con la stessa facilità delle Punto. In tempo di guerra l'arma migliore י quella di cui puoi fare uso quando ti serve, e che funziona. I nuovi 120/50 mm erano troppo complessi e costosi perché l'industria inglese li potesse produrre in quantità. I primi cacciatorpediniere britannici 'bellici' ebbero addirittura cannoni da 102 mm, troppo piccoli come armi antinave, ma molto migliori come armi antiaeree; la gran massa dei cacciatorpediniere britannici 'bellici' ebbero i vecchi pezzi da 120/45, e spesso soltanto in affusti singoli, molto più limitati ma anche più economici e rapidi da costruire. Infine, verso la fine della guerra i nuovi caccia ebbero i cannoni da 114 mm (4,5 pollici) che erano quasi potenti quanto i pezzi da 120/50, ma erano armi pienamente antiaeree (alzo fino a 85°, cadenza di tiro una dozzina di colpi al minuto). A questo calibro, sia pure con armi del tutto diverse, la Royal Navy è rimasta fedele fino ad oggi.
Per cui tecnicamente, i cannoni da 120/50 erano eccellenti e superiori rispetto a quelli da 120/45, ma i pezzi più vecchi, essendo 'decenti' e facili da produrre, finirono per essere operativamente migliori nell'economia di guerra britannica. Avessero avuto più tempo, più risorse, o minori esigenze di costruzione, i nuovi 120/50 mm sarebbero stati sicuramente l'arma di riferimento per la marina inglese, ma semplicemente non c'erano le condizioni per una loro ampia produzione. Ma se si parla solo del lato della tecnica, essi erano sicuramente superiori -sia pure a prezzo di durata e affidabilità inferiori- rispetto alle più vecchie artiglierie da 120/45 mm. Al dunque, rappresentano, se non altro, il modo in cui le cose potevano andare -da un punto esclusivamente tecnico- se ci fosse stato il tempo e la capacità di produzione, visto che le tecnologie c'erano.
Ecco come mai i britannici, malgrado i loro molti successi, dovettero combattere la guerra praticamente con i cannoni da cacciatorpediniere più scarsi di tutti. La realtà è paradossale.
Cannoni intermedi tra caccia e incrociatori (11.2.015)
E' un'altra categoria di nicchia, che si è sviluppata in quel settore che comprende sia i grandi cacciatorpediniere/conduttori, sia le armi secondarie delle corazzate, spesso gli stessi cannoni hanno operato in entrambi i ruoli, più o meno con successo. Spesso è difficile capire se si ha a che fare con un super-cacciatorpediniere o un piccolo incrociatore leggero, ma in ogni caso, si tratta pur sempre di navi molto simili. E allora ecco a voi una tabella con i dati più importanti di tutti questi modelli di cannoni. Il confronto è interessante, specie tra i 138/45 francesi, i 135/45 italiani e i 133/50 britannici; ma è certo sorprendente che il migliore sia, in realtà, il 150/50 svedese (sui grandi caccia tipo 'Tromp'), che quanto a prestazioni, appare eccedere quelle di qualsiasi altra arma dello stesso calibro (inclusi i cannoni fino al 155 mm), oltre che essere a tutti gli effetti un'arma DP. Beh, del resto è un cannone di qualità pregevole, essendo un'arma Bofors, anche se questa portata -ottenuta con una velocità iniziale e un proiettile tutt'altro che eccezionali- sembra assai elevata rispetto a quel che ci si potrebbe aspettare,
Calibro 150/50 138/40 138/40 138/45 135/45 133/50 140/50 140/50 140/53
Nazione: SVE FRA FRA FRA ITA UK UK JAP SKODA
Modello M9 M23 M27 M29 M1938 Mk I Mk I Type 3 M32?
Anno servizio: 1938 1929 1930 1934 1940 1940 1915 1916 1932
Peso: 7,5 t 4,04 t 4,28 6,53 4,362 7,08 5,7 6
Lunghezza: 7,89 5,5+ 5,5+ 7,28 6+ 6,99 7,23 7,235 7,84
Proiettili AP: 46,7 40c.a 40,2 40,2 32,7 36,3 37,2 38 39,8
HE: ? 2,4-4,1 ? 1,47-2,95 2,4 2-2,86 ?
C.Lancio: 16,7 kg 8,97 8,97 12,09 8,8 9,53 10,1 10,33 15,5
v.iniz: 900 m/sec 700 700 800 825 792 850 850 880
v.utile: 750 600
N.colpi: 330 180-240 190? 340-400 ? ?
pressione: ? 2,5 2,5 2,5 3,15 3,23 ? 2,91
RPM: 5-6 8-9 8-10 7-12 6-7 7-8 12 6-10 5-8
Gittata AP: 27,4 km 19 16,6 20/30° 19,6/45° 21,4 16,9 20,57 23,4
Peso torri (t): 13 13 11-34 41-103 78,7-97 18,9 20-50
Alzo: -10/+60° -10/+35° -5/+28° -10/+30° -5/+45° -5/+70° -7/+30° -7/+35° -10/+45°
Indip: SI' SI'
Motori: SI' NO NO NO/SI' SI' SI' NO NO NO
Distanza: ________________________________________140 cm
Protezione:___________________________________________________________________10 mm
Perforazione: ____________________________________________76/8,7 o 11,9 km
Cannoni classe '100 millimetri' (14-2-015)
Calibro 100/47 100/47 105/55 105/45 105/65 100/45 100/60 101/40 101/45 101/45 101/50 100/51 100/56
Modello: M31-37 M24-28 SK C/28 SK C/32 SK C/33 Mod 27-32 Type 98 Mk XIX Mk XVI-XXI Mk V-XV Mk 7-10 M36 M40
Nazione: ITA ITA/URSS GER GER GER FRA JAP UK UK UK USA URSS URSS
Anno servizio:1933-----------1930---------1930-----1934------1935-----------1930-----------1942---------1939-------1936---------1914-------1898-------1936----------1940
Peso: ? t --------------2,22 t--------3,66-----1,58--------4,56-----------1,62------------3,05----------1,31--------2,04----------2,14--------2,77--------2,42----------2,46
Lunghezza: 4,985 m-------4,98 m------5,76-----4,74-------6,84------------------------------6,73----------4,23--------4,84----------4,77---------5,08--------5,1------------5,8
Proiettili: 14,2 kg-------13,8-15,8---14,7-----15,1--------15,8------13,5-14,95--------13------------15,9---------15,9---------15,2---------15-----------15,6---------15,6
HE: 1-2,3-----------1,3-2-----------?--------1,6------------?-----------------------------------------------------------------------------0,82--------0,5/1,23----1,2---------1,2ca
C.Lancio: 7,6 kg-----------5-------------5,3+-----4,4 ----------4------------0,95-------------6----------------0,85----------4,8---------2,8-4,2-------6,5----------6---------------6
v.iniz: 855-------------880----------925-------785---------900-------755-785--------1000---------------396---------811--------728-805------884---------900----------900
v.utile: 850-------------500-----------?--------4.100------2950----------------------------400-------------2000---------600---------850-----------500---------800-----------800
N.colpi: 200+-----------600?--------100-------120---------400----------------------------400--------------160?--------200-300----150-250----300---------200----------800?
pressione: ?----------------2,8------------?--------2,85---------2,85--------------------------3,05--------------1,3----------3,23-----------2,91----------2,7----------3,1-----------3
RPM: 8-10-----------8-10----------15---------15----------15-18--------10-------------15-21------------15-----------15-20---------10-15---------8-9----------12------10-25
Gittata: 15,4----------15,2-19,5---17,2------15,17-------17,7----------15-------------19,5(14)--------8,87--------18,15-----------15-----------14,6--------22,2--22,2(16)
Gittata a.a.: ?----------------------------------------------------------12,5---------------------------13(11)--------------------------11,9------------9ca-------------------------9,8----15(10)
Peso torri (t): 6,8 t-----------15------------?-----------6,4-7--------27---------------------------- 34,5 -------------?-----------10-18-----------5-7--------4-10-----------7,4----13-35
Alzo: - 10/+60°-- -10/+85° -10/+30° -- -10/30-80° - 10/80° -10/+85°--- - 10/+90° ----- -10/+60°-- -10/+80------ -5/80°----- -15/20------- -5/45-- -8/85°
Motori: -----------------------------------------------------------E--------------M-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Distanza: ----------------------------------------------------------66 cm--------66 cm---------------------------53,3-----------------------------------------------------------------------------
Il 102/50 americano perforava 76 mm a 3,38 km, 51 mm a 5,7 km, e 25 mm (ponte) a 16,7 km.
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Notare come la gittata dei pezzi da 100 mm russi sia semplicemente eccezionale, eppure non hanno un'energia cinetica, peso proiettile o velocità eccezionali. Perché questo sia possibile, è pressoché impossibile da dire. Altri misteri, insomma. Le cifre tra parentesi si riferiscono alle gittate 'efficaci'.
Piuttosto sorprendentemente, in quarta posizione si classifica il pezzo inglese da 102/45, che pure è anch'esso un'arma non particolarmente brillante! Apparentemente, è solo un pò meglio del tipo originale Mk V-XV. Il cannone Mk XIX, invece, è un'arma a bassa pressione ma ampiamente usata dalle corvette e navi secondarie, e persino come cannone lancia-bengala dai 'Tribal' (all'inizio della loro carriera).
I cannoni italiani, per una volta, non sono niente d'eccezionale, anche se vale la pena di dire che il Mod 1928 era un tipo austriaco prodotto in Italia, ma residuo della Grande Guerra; e il Mod 31 e 37 erano stati intesi, all'inizio, con una velocità di 900 m/sec, poi ribassata per ridurne la dispersione.
Il più prestante, in teoria, doveva essere il cannone tedesco da 105/65 mm, ma nonostante la velocità e il peso delle granate, non pare ottenere alcun risultato particolarmente brillante, anche se ovviamente è sopra la media (che circa 15 km).
Cannoni pesanti a.a. navali (19-2-15)
Calibro 76/50 88/45 88/75 88/45 88/78 88/76 88/45 90/50 90/50 75/50 85/52 76/60 (76/40)
Modello Mk 22 SK C13 SK C25 SK C30 SK C31 SK C32 SK C35 M1939 M1926 M22 90K T.98 (T.3)
Nazione: USA GER GER GER GER GER GER ITA FRA FRA URSS JAP
Anno servizio: 1944 1906 1929 1933 1933 1934 1938 1940 1931 1926 1942 1942
Peso: 0,8 2,5 t 5,9 1,23 4,25 3,64 776 1,96 ? 1,07 2,1 1,32
Lunghezza: 4,06 4 6,6 3,96 6,87 6,7 3,98 ? ? 3,75 4,43 4,77
Proiettili AP: 5,9 9-10 9 9-10 9 9 9-10,2 10,1 9,51 5,93 9,2 5,99
HE: 0,34 0,7 0.31
C.Lancio: 1,7 3 ? ? ? ? ? ? 3,1 2,18 2,48 1,91
v.iniz: 823 890 1060 790 950 950 700 860 850 850 792 900+(680)
v.utile: 4300 600 7000 3200 1600 600
N.colpi: 150-400 400 500 400 220 487+ 250-500 135/500 400 250
pressione: 2,68 2,75 3,1 3,1 3,15 2,75 3,05 2,53 2,8+(2,25)
ROF: 15+ 15 15 15 15 12-16 15 15+ 25
Gittata: 13,35 11,8 17,6 14,2 17,8 17,2 11,95 13 15,4 14,1 15,5 13,6 (10,8)
Gitt. a.a.: 9,27 9,15 13,6 9,15 13,3 12,4 10,8 10,6 8 10,5 9,1 (7,2)
Peso torri: 3-4 7,7 27,3 t 23,65 2,45 19 8,88 12,5 (3,3)
Alzo: -15/85 -5/+25/70° -10/+85° -10/+70° -10/+80° -10/+80° -10/+30° -3/+75° -5/+80° -10/90 -5/85 -10/90 (-7/75)
Cannoni leggeri a.a. navali (24-2-15)
Calibro 40/56 28/75 20/65 40/39 40/39 37/69 37/83 20/65 37/54 20/65 37/54? 37/67 45/46-68 25/60
Modello Mk 12 Mk 1 Mk 2/4 Mk 2 Mk VIII M42 C/30 C/30-38 M32/39 M35/40 M25-33 70-K 21-K Type 96 Nazione: USA USA USA UK UK GER GER GER ITA ITA FRA URSS URSS JAP
Anno servizio: 1941 1942 1936 1915 1930 1944 1934 1934/40 1934 1937 1936 1940 1934-42 1936
Peso: 522 kg 68 252 249 386 109 243 64-57 277 72 300 126 115/157 115
Lunghezza: 2,25 m 2,21 3,03 2,44 2,60 2,56 3,07 2,25 2? 1,3? 2 2,39/3,09 2,29
Proiettili: 930 g 123 420 900 8/900 640 134 820 134 725 732 2000 260
HE: 63 gr 11 17 100 36 36 52 10
C.Lancio: 300 gr 27 120 110 175 365 120 200 38 200 210 420
v.iniz: 881 835 823 585 585/700 865 1000 835 800 840 810 880 880/970 900
v.utile: 10.000 9000 5000 7200 7000 7500 22000 5000 1500+ 4000 12000
N.colpi: 2.000? 1000 700/2500 2000 2000? 2000 1500 1500 1000 1000 500 2000
pressione: 3,07 3,1 2,52 2,44 2,6 2,95 2,95 2,8 2,8 2,8 2,8 2,65 2,7
ROF(p/t): 120 250/450 100/150 50/200 100/115 250 30 280-480 120 120/240 20/42 150-180 30 120/260
Serbatoio: 4 60 8 14-50 56/140 5 20-40 120 6 15
Gittata: 10,18 km 4,3 6,3+ 3,47+ 3,4/4,7 6,5 8,5 4,9 7,8 5,5 7,17 8,4 9,2-10,7 7,5
AA: 6,8 km 3 5,8 1,1 1,5/ 4 4,8 4,8 3,7 5 2,9 5 5 6-6,4 3
Penetrazione: 30/1,83 km
Peso torri: 1,1-19,8t 0,25/0,7 4,76 0.7+ 8,7/16 1,35 2-3,6 0,4-3,6 1,5-5 0,31-2,3 1,3-18 0,5-2,6 0,8-1,8
Velocità alzo/rot. 24/26+° 24/30 25/15 12/18
Alzo: -15/+90° -5/+110 -15/+90 -5/+80 -10/+80 -10/+90 -10/+85° -11/90 -5/+90 -10/+100° -15/+80° -10/85 -5/85 -10/85°