UK vs Italia 10-12-17 (agg. 21-12-17)
Questo è di GRAN LUNGA il wargame più difficile e incasinato che si possa concepire, ovviamente parlando del mio 'universo' wargameristico! E certo è la cosa che mi ha dato più filo da torcere, tanto per capirci. Il perché è nell'impressionante serie di 'casi' che esso genera, e che non sono per nulla facili da controllare. Vuoi per mancanza di dati, vuoi per difficoltà di interpretazione, vuoi perché sovranamente un pò annoiato. Ma comunque sia, qualcosa ho combinato.
Anzitutto, le difficoltà: la questione principale è quella della storicizzazione delle varie armi e attrezzature disponibili. Nel caso della Gran Bretagna, vincitrice per merito della II G.M., il problema c'é ed è grande come una casa. Moltissime delle sue armi, infatti, sono riuscite a nascere o a continuare ad esistere nel dopoguerra, ma solo grazie al programma inizialmente nato nel periodo bellico stesso. ORA, qui si fa difficile perché alle volte, manco a farlo apposta, esistono dei sistemi d'arma che non riescono ad entrare nella definizione del wargame solo perché qualche manciata di questi è stato prodotto durante il periodo bellico, alle volte praticamente prototipi. E' maledettamente ingiusto, lo dico subito, sed lex o non sed lex. Facciamo quest'esempio: inizialmente accreditato alla Gran Bretagna oltre 8.000 carri armati... poi però ho dovuto ammettere che il Centurion era apparso, ancorché in pochi prototipi, sui campi di battaglia della fine del conflitto in Europa. E più in generale, era entrato in produzione. Non so quanti Centurion prototipi e Mk 1 siano stati prodotti, ma è sicuro che essi, da un punto di vista numerico e qualitativo, nonché operativo, siano solo una goccia nel mare dell'impiego di questi pachidermi corazzati nel corso della loro carriera, che si è protratta quanto meno fino agli anni '90, con innumerevoli versioni sia nuove che modernizzate (come l'ibrido Panthurion israeliano, Centurion incrociato con elementi dell'M-48). Capito che roba? In pratica, poche decine di questi carri sono state sufficienti per mettere fuori gioco il resto per un totale di circa 4.400 carri armati! E questo ha tagliato a metà la forza di carri medi e pesanti inglesi. Solo perché forse poco più dell'1% del totale è stato realizzato prima della fine della guerra, incredibbbile! E in proporzione, questo è ancora più vero per quei mezzi realizzati addirittura solo come prototipi, come è il caso (incredibile!) del T-54, che tra l'altro si trascina dietro anche il T-55! (bella roba). E' già tanto che il T-62, almeno quello, non sia toccabile, ma anche così il totale dei carri russi è più che dimezzato, non certo un particolare da nulla, irrilevante contro nazioni europee, non proprio contro gli USA (e i loro carri Abrams) in un eventuale wargame. Certo che è una cosa che dovrebbe essere corretta data l'enormità delle cifre in gioco e la palese ingiustizia nei confronti dei sovietici.
Ma questa è un'altra storia. Dall'altro canto, i britannici hanno il grande torto di avere prodotto il grosso delle loro armi più importanti sopratutto tra gli anni '40 e '50, così che moltissimi dei loro prodotti erano in pratica o evoluzioni dirette, oppure spinoff dei mezzi della II GM. La situazione è drammatica, al punto che in termini aerei, tra le altre cose 'tagliate fuori' ci sono i bombardieri Lincoln, i caccia Fury e Hornet, ma sopratutto i jet Meteor e Vampire. Nel primo caso, per il fatto che circa 300 aerei su 3.000 sono stati prodotti prima della guerra, nelle prime e più limitate versioni; nel secondo caso, ancora più oltraggioso, perché il Vampire era volato come prototipo già nel periodo bellico, ma è entrato in servizio (e molto probabilmente anche in produzione) solo tra la fine del 1945 e l'inizio del 1946, praticamente quindi, è un velivolo che non ha avuto alcuna parte nella guerra. E ne sono stati prodotti circa 4.000. Così, per appena 300 aerei e qualche prototipo, i britannici perdono quasi 7.000 jet da combattimento, praticamente oltre la metà del totale!!!! Come se non bastasse, è probabile che questo porti alla perdita anche del Venom, circa 1.500 esemplari (tra terrestri e navali), solo perché nato come evoluzione del Vampire (però qui si arriverebbe al totale ridicolo, visto che comunque è un mezzo largamente nuovo, nuove ali, nuovo motore, fusoliera più larga, ed è volato diversi anni dopo la guerra). E non solo, perdono anche centinaia di aerei ad elica di vario tipo.
Questo massacro è moderato solo dal fatto che questi mezzi sono comunque piuttosto limitati e non fanno una gran differenza sul campo di battaglia: ma se un Meteor o un Vampire non hanno chances contro un Mirage 2000, ne hanno eccome contro un Macchi 326GB.
Per cui, obiettivamente, l'UK è larghissimamente penalizzato da questo tipo di regole, certamente il peggior piazzamento tra tutti i partecipanti del 'torneo' europeo (in pratica, Svezia, Italia, UK, Germania e Francia).
Per giunta, dopo questo periodo, in cui l'industria inglese (almeno quella aerospaziale) era ancora ben vispa, è subentrata una crisi sempre più nera grazie ai politici pasticcioni che hanno amministrato l'eredità tecnologica inglese, e il risultato netto è stato che successivamente la Gran Bretagna ha fatto comunque buoni livelli produttivi dei suoi mezzi militari, ma purtroppo si è trattato in molti casi di rognosi programmi internazionali, difficili da gestire in primo luogo, alle volte fallimentari, alle volte con successi limitati, alle volte di successo pieno. Però, in quest'ultimo caso spesso si è trattato di una partecipazione inferiore ... al 50% e quindi questi velivoli, nella fattispecie i Tornado (almeno nella loro versione base) non sono dimostrabilmente nazionali almeno al 50% e quindi sono inutilizzabili (di fatto, il Tornado è il grande 'bug' del wargame, almeno per lo scenario europeo, visto che il bombardiere base, a quanto pare, non è utilizzabile da nessuno!)
Anche così, restano ulteriori e tanti armamenti, anche se purtroppo per i britannici si trovano dimezzati nel numero dei carri armati e senza alcuni degli aerei migliori, nonché senza la maggior parte del totale disponibile in generale.
FORZE BRITANNICHE
Detto questo, l'arsenale dei britannici è comunque impressionante, malgrado tutti i tagli disponibili (tra programmi bellici, mancanza dello scenario navale, mancanza senza compensazione -!- di quello nucleare ecc ecc). Ecco l'elenco approssimato, a metà del 1992:
5.300 (??) MBT:
----420 Challenger 1
--2.281 (? dato tank.encyclopedia) Chieftain (900 britannici, 832 iraniani, circa 274 giordani, 145 kuwaitiani, 27 Oman, più i mezzi di supporto tra cui 55 iraniani).*
--2.400 (???) Vickers MBT (circa 240 Mk 3 per i vari utenti; più l'India, che afferma di averne prodotti circa 2.200, anche se forse solo 1.600-1.800 Vijayanta, probabilmente il resto è semplicemente in versione ARV e gettaponte, più i 100 semoventi Catapult)
----180 (?) Conqueror
4.700 Carri leggeri e blindo pesanti:
-3.500 Scorpion e simili (tra cui circa 450 Scimitar)
-1.177 Saladin
3.500 IFV/APC:
----500 Warrior (circa)
-3.000 FV 432 (a metà anni '80 erano segnalati 2.500 mezzi, ma questo non significa che non ne fossero stati prodotti altri poi messi fuori servizio)
9.720 blindati leggeri:
-4.400 Ferret
----320 Fox
----500 (?) Saxon
-1.800 Saracen
-1.700 Pig
-1.000 Shortland
*secondo Forecast International sono stati realizzati 2.268 carri Chieftain (nb: solo considerando i carri veri e propri e non quelli prodotti fin dall'inizio come derivati) di cui 40 Mk 1 e poi una serie di Mk 2,3,4,5,6,7,8,9,10,11e altri modelli tra cui 257 ARV. Se così è sono oltre 2.500 scafi!
** secondo Forecast International sono stati realizzati 2.187 Vijayanta; 162 Mark 1 (di cui 90 poi dati all'India), 222 Mark 3; 2 Mark 3(I); 2 Mark 4; 2 Mark 5; 2 Mark 7. e i clienti sono stati: India (2,277 Vijayanta di cui i primi 90 forniti dall'UK, da qui la discrepanza);Kenya (76 Mark 3); Kuwait(70 Mark 1); Nigeria(144 Mark 3). Anche se non tutti sono stati consegnati prima della metà del 1992 (alcuni ordini africani sono giunti dopo, in effetti, ma poche decine di mezzi). Dei carri indiani si hanno anche valori notevolmente inferiori a seconda delle fonti (1.200-1.800 mezzi), ma va a capire. Intanto questi sono i dati ufficiali di cui abbiamo notizia e questo dovrebbe renderli 'sufficientemente buoni'. Gli unici carri Vickers non considerabili sono 64 ordinati dalla Nigeria e consegnati nel 1992-94.
Il totale sarebbe nominalmente di: 2.579, di cui forse ben 2.515 prodotti prima di metà 1992. Il tutto darebbe un valore di ben oltre i 5.600 carri armati (incluse le versioni speciali) prodotti! Anche detraendo 100 Catapult da 130 mm (semoventi d'artiglieria), sono ancora tantissimi.
5.200 carri (4.600-5.600??), 4.700 combattimento leggeri; 3.500 APC cingolati +circa 9.700 blindati leggeri recce o APC. Totale circa 23.000 veicoli corazzati e blindati vari.
Artiglierie: difficile dire il totale prodotto all'epoca (questo tipo di dato è in genere meno noto di mezzi corazzati, aerei e missili vari), ma secondo il SIPRI è stato esportato, al di fuori del relativamente piccolo esercito britannico, un totale, al 1992, di:
68 Abbot, 552 (480 solo parziale 1984-99) FH-70, 355+427 (1989-96) L119= 1.402 (ma di questi 907di lotti ancora in produzione nel 1992: ipotizzando una fornitura omogenea, avremmo circa 934 artiglierie).
Da notare che non è assolutamente sicuro che l'FH-70 sia realmente accreditabile all'UK, ma visto che è la nazione-guida della versione terrestre, e sopratutto, visto che, particolare di importanza CAPITALE, una batteria prototipica di quest'arma anglo-tedesca fu approntata già nel 1970, prima ancora che l'Italia fosse ammessa alla 'corte' per partecipare allo sviluppo industriale, c'é la concretissima possibilità che UK (e anche Germania) abbiano questo tipo di artiglieria, data la loro preminenza nello sviluppo (essere arrivati ad una serie di prototipi utilizzati per le prove significa avere raggiunto già un'elevato grado di sviluppo, anche senza il 'terzo incomodo' italiano).
Tra le notizie interessanti, uno speciale sui CRV-T (gli Scorpion e cuggini): BA e RAF hanno avuto almeno 497 Scorpion; 350 gli Striker (anche per il Belgio); quasi 500 Spartan APC(+export); 325 Scimitar (e 141 per il Belgio, totali indicati tra 430 e oltre 600); 50 Samaritan (?), 205 Sultan.
In tutto, nel solo B.A. e RAF sarebbero stati introdotti, al 1986, ben 1.863 veicoli, di cui 313 Scorpion, 89 Strikers, 691 Spartan, 50 Samaritan, 291 Sultan, 96 Samson e 334 Scimitar. Non è chiaro però se questo totale consiste anche nei 184 veicoli (Scorpion, ma ci sono anche altre versioni e non è chiaro se incluse o meno nel totale).
A questo si aggiunga pura l'export di
circa 800 CVR-T in Belgio (Sipri: 153 Scimitar, 136 Scorpion, 469 Spartan, 43 Striker, totale ben 801 veicoli, ovvero da soli circa il 25% del totale!!!);
16 Scorpion e 3 Spartan per il Brunei;
Honduras, altri 12 Scorpion, 3 Scimitar e 1 Spartan;
Persia/Iran: 250 Scorpion;
Irlanda, 14 Scorpion.
Malaysia: 26 Scorpion-90 e 25 Stormer.
Nuova Zelanda (ebbene sì, anche loro hanno avuto delle 'forze corazzate'): 26 Scorpion; Nigeria, 92 Scorpion.
Oman: 40 Scorpion e 23 Spartan;
Filippine, 41 Scorpion;
Spagna, 17 Scorpion;
Tanzania, almeno 36 Scorpion;
Thailandia, 154 Scorpion;
Togo, 20 Scorpion 90.
UAE: 76 Scorpion.
Venezuela: 84 Scorpion-90 e 111 Spartan.
Totalizziamo il tutto, con i dati interni UK più quelli del SIPRI:
-Scorpion: 1.353 mezzi circa (più forse quelli del RAF Regiment, fino ad altri 184?)
-Scimitar: 490
-Spartan: 1.298
-Stormer: 25? (senza considerare eventuali già presenti nel B.A.)
-Samaritan: 50 (disarmati, ma pur sempre blindati)
-Striker: 132 (? o 350??)
-Samson: 96
-Sultan: 291
Totale: 3.734 (!) a cui molto probabilmente bisogna aggiungere anche quelli della RAF (altri 184!), sfiorando addirittura i 4.000 mezzi!
La potenza di questi numeri, a parte il suo valore 'assoluto', rapportata alle regole del mio universo wargameristico, è chiarissima: bisogna considerare che ogni mezzo corazzato sono 10 non corazzati + 100 uomini. Quindi il totale eccede tantissimo il valore di un milione che è il massimo schierabile. E questo dà diritto ad avere un compenso chiaro perché se non c'é l'ambiente navale e non è contemplato l'uso di armi nucleari, è anche vero che non c'é nessuna ragione per la quale non si dovrebbe schierare un esercito maggiormente numeroso. Caso mai è una cosa che verrebbe compensata e il livello standard potrebbe essere quello, in verità un pò strettino, di 1 squadrone per ogni 100.000 uomini, cioé 18 aerei (12 efficienti in media...) ogni armata. Fossero nucleari, almeno.
Artiglierie:
Incerto se affidare gli FH-70 all'esercito UK e in caso affermativo, in che numeri. Ad ogni modo, il totale delle artiglierie è meno impressionante, ma pur sempre rispettabile:
-Abbot: sui 236 esemplari (quasi 140 per il B.A., 68-80 solo quelli esportati)
-FH-70: circa 70 per mercato interno + fino a 552 esemplari (ma 480 prodotti nel 1984-99, quindi sono sicuramente ancora incompleti)
-Light Gun: 355+427 (1989-96, quindi ancora in corso di produzione) per un max di 1402 cannoni UK, di questi però 907 erano di commesse ancora in produzione pluriennale nel 1992, azzardando il totale, avremmo sui 934 pezzi se la produzione fosse omogenea per annate.
Non vi sono invece apparentemente razzi MLR o missili tattici.
Quanto all'FH-70, il sito Forecast International ne descrive così la genesi: inizialmente era un programma trinazionale, con gli USA che supportavano il programma, prima di andarsene per la loro strada con l'M.198 che aveva requisiti di alta mobilità aerea e tattica, non necessari per l'Europa, con la sua ampia struttura viaria. L'UK è stato designato come capo progetto della versione trainata, la Germania Occidentale per quella semovente SP-70 (poi naufragata). I primi 6 prototipi vennero realizzati qualche anno dopo l'inizio della collaborazione (patto del 1966), e le cui prove finirono poi per attirare anche l'Italia, dopo i test di tiro del 1970. Una seconda serie di 8 prototipi venne completata per la fine del 1973. Questo significa che l'FH-70 era di fatto già esistente in ben 6 prototipi prima che gli italiani si degnassero di entrare in campo. Ecco perché penso che certamente i britannici hanno la possibilità di essere riconosciuti come autori di quest'arma (del resto erano loro i responsabili della versione a traino meccanico!) e che comunque i tedeschi hanno a loro volta un diritto sufficiente per rivendicare la loro parte. Magari l'unico appunto da fare è che l'Italia, come socio minoritario, non dovrebbe essere disponibile per la propria produzione e quindi sarebbero in campo solo i cannoni prodotti o comunque venduti dagli altri due 'soci di maggioranza'. L'FH-70 è a tutti gli effetti il Tornado delle artiglierie pesanti, paro paro come società e proporzione tra i contributori. Però, mentre il Tornado era un velivolo nato dopo l'inizio del consorzio, anche se largamente basato sulla filosofia inglese (vedi TSR.2), l'FH-70 era già esistente e scalciante: questa è la differenza tra l'esclusione del Tornado per 'insufficienza di nazionalità' e l'FH-70, che era esistente prima ancora della nascita del consorzio a tre. Opinabile? Certo, ma del resto in questo wargame cosa non lo è? Almeno un pò di logica, però, aiuta a pensarla in questo modo, e sopratutto a dare alla Germania un pò di cannoni di cui è tragicamente carente (carri armati esclusi!)
Resta anche l'incognita, perché l'affare, se è a 'due', vuol dire che ciascuno dovrebbe esportare quel che può. E la produzione su licenza in Giappone (480 pezzi di cui 460 prodotti in loco) è stata realizzata, da quel che risulta al SIPRI, dalla Germania e non dalla Gran Bretagna, quindi spetterebbe a loro!
AVIAZIONE
Poi c'é la potenza aerea:
-134 Vulcan (89? Mk 2 e 45 Mk 1)
- 84 Victor (34 Mk 2 e 50 Mk 1)
-108 Valiant Mk 1
-circa 60 Buccaneer Mk 2B e Mk 50 (16)
-circa 350 Jaguar (? Sempre che tutti gli International siano inglesi; visto che in effetti gli affari li hanno fatti essenzialmente quelli di BAe, potrebbe essere così)
-circa 260 Harrier (120 circa Harrier GR.1/3, 110 AV-8A/C, 31 T)
-circa 330 Lightning (difficile fare un conteggio dato che i biposto sono esclusi se disarmati!)
-circa 400 Javelin
-circa 310 (??) Gnat (235 F.1 e 80 Aejeet)
-circa 1900 Hunter*
-circa 300 (??) Hawk
*Degli Hunter le versioni sono tali e tante che è difficile anche solo entrare nei dettagli. In tutto, sommando le cifre dell'enciclopedia L'Aviazione, abbiamo già qualcosa come 2.608 aerei, però il totale realmente prodotto è solo di 1.974. Evidentemente molti di loro sono stati ricostruiti ed esportati usati, specialmente gli aerei ex RAF. Circa 600 sono stati prodotti solo considerando ciascuna delle versioni F.4 e F.6, da sole i 2/3 del totale specialmente considerando solo i monoposto.
**incerti i 105 Gnat Trainer, dato che normalmente erano disarmati, ma pare che avessero 4 piloni x 450 kg di carico totale (dato da enciclopedia Take Off, ma assai dubbio visto che uno dei requisiti del nuovo Hawk fu proprio quella di poter portare armi per addestramento al tiro).
Grandi aerei da trasporto (jet-tp-pistoni)
- 23 VC.10 (4-933 km/h, 9400 km, 63-151 t, 151s) = 1 SQN
- 25 Comet (4-790 km/h 50 t , 4200 km, 44s) = 1 SQN
- 10? 111 (2-882 km/h, 23-35 t, 2000 km 89 p) = 0,5 SQN
-120? HS 748 (2-452 km/h, 1715 km, 12-21 t, 50s) = 5 SQN
- 37 HS 780 Andover (2-515 km/h, 2.300 km, 13-23 t, 6,5 t-52s-40p) = 2 SQN
- 10 Herald (4x435 km/h, 2.600 km, 11-19 t, 56s) = 0,5 SQN
- 10 Belfast (4-566 km/h, 8500 km, 57-104 t, 35t-150s) = 0,5 SQN
- 6? Britannia (4x640 km/h, 7100 km, 38-84 t, 139s) = 0,5 SQN
- 56? Argosy (4-407+ km/h, 5.550 km, 25-43 t, 13 t-69s-54p) = 2,5 SQN
- 49 Beverley (4-383 km/h, 2092 kmx13 t, 35-61 t, 20 t-80s-70p) = 2 SQN
-151 Hastings (4-560 km/h, 6840 km, 22-36 t, 9t-50s-35p) = 6,5 SQN
TOT = 497 = 22 SQN equivalenti
Aerei medio-leggeri
-70? Skyvan (2x402 km/h, 1117 km, 7-12 t, 19s) = 3 SQN
-20 Shorts 330 (2x404 km/h, 1600 km, 8-12 t, 36s) = 1 SQN
- 90 B.170 Freighter (2-360 km/h, 1320 km, 13-19 t, carico vario) = 4 SQN
- 222 Valetta (2x415 km/h, 2.350 km, 11-17 t, 34s o 20p) =10 SQN
TOT = 442 = 20 SQN
Collegamento
- 3? BAe 146 (4x800 km/h, 38 t, 3.600 km, 80s?)
- XX BAe 125 (4 C.1, 2 C.2, 6 C.3, probabili anche i 20 Dominie, 8 C-29A, vattalapesca quanti altri) (2-840 km/h, 2900 km, 6-11 t, 8s) = 2 SQN
-40 Shorts 360 (2x453 km/h, 1240 km, 6-10 t, 30s) = 2 SQN
-190? BN-2 (inc. 50 Defender armati), 2x273 km/h, 1400 km, 3-4 t, 9s) = 8 SQN
-25? Jetstream (2x454 km/h, 2222 km, 3-6 t, 16s) = 1 SQN
-22(?) B.206 (2-415 km/h, 2608 km, 2-3 t, 4s) = 1 SQN
-100+ Dove/Heron (2-370 km/h, 1415 km, 3-4 t, 8s) = 4 SQN
-circa 50 Prince (quasi tutti trainer R.N!): (359 km/h, 740 km, 4-5 t) = 2 SQN
-circa 120 Penbrooke (2-300 km/h, 1850 km, 4-6 t, 8s) = 5 SQN
-59 Pioneer (1-261 km/h, 676 km, 2-3 t, 4s) = 2,5 SQN
-40? Twin Pioneer (2-266 km/h, 1.300 km, 4-7 t, 13s o 1 t) = 2 SQN
TOT = 439 = 19,5 SQN
Supporto esercito
-182 Auster (1-204 km/h, 390 km, 1 t, 3s) = 9 SQN
Elicotteri:
-24 Bedivere = 1 SQN
-150? Sycamore = 8 SQN?
-130 Lynx (113 AH.1 di cui 60 TOW; 5 AH.5; 12 AH.7+107 convertiti, capaci di usare anche i TOW e sicuramente disponibili già nel 1991) = 7 SQN
-150 Scout (potenzialmente capaci di portare 4 AS.11) = 3 SQN
-64 Skeeter
TOT almeno 1.750 aerei e 518 elicotteri = circa 2.268 velivoli con 90,5 SQN totali (capacità massima potenziale)
NB questo totale comprende le versioni militari acclarate di questi velivoli prodotti fino al 1992; è incluso anche il lotto di 9 VC.10 civili poi militarizzati come aerocisterne, che mi sembra la cosa migliore da fare, malgrado tutto, visto che i regolamenti non lo vietano esplicitamente e comunque sia i britonni sono stati bastonati anche troppo; quanto ai velivoli, ho cercato di togliere le macchine esplicitamente usate solo o quasi, per addestramento, ma è comunque opinabile, anche perché in guerra i 20 Dominie (BAe-125) non sarebbero stati certo lasciati inutilizzati in quanto 'addestratori'. Sono troppo grossi per non fare anche 'altre cose', ma non mi è stato possibile dimostrarlo espliciamente, in ogni caso la loro presenza è dubbia, ma non sicura né in positivo né in negativo.
**
Solo questi tipi militari di 1a linea, schierati sono ben 4.000+ esemplari, ma vi sono anche altri tipi non schierati o soltanto in piccola quantità, come oltre 1.300 Canberra, per dirne una, o 175 Swift, o anche 133 Strikemaster, per non dire della molto probabile presenza di oltre 1.000 Venom.
I numeri di cui sopra vanno comunque spiegati meglio.
Anzitutto, questa è la modalità 'ridotta', infatti, come si vede nell'altra pagina sul come e perché si possono accettare o meno certi tipi di aerei inglesi, e in che qualifica, vi sarebbero anche parecchi altri tipi di aerei, sopratutto tra quelli più moderni, da accettare.
Ma, per fare le cose più difficili, ho pensato bene di lasciare gli aerei più vecchi, che se non altro sono quasi al 100% inglesi.
Per il resto, vanno in realtà considerati presenti, a tutti gli effetti: Tornado ADV, Tornado GR.1A (circa 197 e 30 rispettivamente), Harrier GR.5/7 (circa 100) e probabilmente gli stessi AV-8B. Però questa è la versione meno gagliarda.
Altrimenti, sarebbero da includere questi, e non solo, bisognerebbe anche sdoganare il bonus di almeno 10, probabilmente 12 gruppi aerei extra rispetto a quelli normalmente disponibili, per compensare la forza terrestre non schierata. In altre parole, sarebbe qualcosa di simile, ponendo entrambe le opzioni, a schierare sia i 55 gruppi normali, che i Tornado (8 gruppi ADV, 2 GR.1A, 3 almeno Harrier GR.5).
Come schierare in concreto questi aerei? Nella versione base, senza tutti i diritti d'uso, quella più scarsa, insomma, è indicata sotto alla cartina.
Ricapitoliamo la forza aerea inglese (NB: questa è la versione senza 'rinforzi' ulteriori per il bonus compensativo delle forze di terra, o per la mancanza dell'arsenale nucleare)
-10 Sqn V-Bombers: 2 Valiant Mk1, 3 Victor (2 Mk2 e 1 Mk1), 5 Vulcan (Mk 2)
-1 Sqn Canberra PR/EW
-4 Sqn Javelin (Mk 9?)
-2 Sqn Buccaneer (Mk 2B)
-10 Sqn Jaguar (varie versioni, S Mk 1 e International)
-8 Sqn Lightning (2xMk 2A/Mk 52/Mk 3 a lungo raggio + 4 Mk 6 e Mk 53)
-6 Sqn Harrier (3 GR Mk 3, 3 AV-8A/C)
-6 Sqn Hunter (2 SWI, 2 SIN, 1 CH, 1 OM)
-6 Sqn Hawk (5 Mk 1A, 1 KUW)
-2 Sqn Gnat (quasi certamente sono in realtà, gli Aejeet)
MISSILI e munizioni varie
Gran total dei missili:
AAM:
-oltre 3-4.000 Firestreak e Red Top (NB: tenere presente che parte della produzione, non inclusa qui, è con la Marina)
-Circa 4.500 AIM-9/Magic/Shafrir e forse altri tipi simili
ASM:
-alcune centinaia di AS-20, AS-30 e Martel (prodotti in circa 1.000 esemplari nella versione AJ.168 TV x la RAF, più circa 3.000 AS.37 antiradar, suddivisi con i francesi nel modello ARM ed esportati), circa 250 Maverick, qualche decina di Shrike (per qualche Vulcan e almeno 1 Harrier).
ATGM:
-2.500+ TOW elilanciati e almeno alcune centinaia di MILAN (per veicoli corazzati)
-alcune migliaia o decine di migliaia di Vigilant
-almeno 40.000 Swingfire
-circa 1000 Malkara
-un certo numero di cannoni SR tipo BAT o WOMBAT
-attorno ai 100.000 LR tipo LAW-80
SAM:
-circa 20.000 Rapier, con oltre 500 lanciamissili (in genere quadrupli)
-alcune migliaia (3.000?) di Tigercat (oltre 100 lanciatori tripli disponibili)
-circa 30.000 Blowipipe (probabilmente attorno ai 1.000 l.m. in genere singoli, talvolta tripli)
-circa 8/10.000 Javelin e alcune migliaia (3.000? 5.000? 8.000?) Starbust (qualche centinaio di lanciatori singoli, tripli o comunque multipli)
-circa 800 o più Bloodhound e qualche centinaio (300? 400?) Thunderbird (oltre 200 lanciamissili, rigorosamente singoli, circa 30 btr di fuoco)
Totale assoluto missili: probabilmente 8.000 AAM+50.000 ATGW+60.000 SAM = 118.000 missili di tutti i tipi (?)
Apparentemente, stando a Forecast International, il Blowpipe era in servizio in Canada (111), Cile (50), Argentina (alcuni, non chiaro quanti), Ecuador (riportano il totale di 240), Malawi (14), Nigeria (?), Oman (?), Pakistan (usati?), Portogallo (16), Quatar (?), Arabia Saudita (?), Thailandia. La Short ha dichiarato di avere venduto oltre 36.500 missili tra Blowipe e Javelin a 20 forze armate in 14 nazioni diverse, e questo già alla fine del 1986!
Tra gli altri ordigni, un numero imprecisabile ma sicuramente molto alto sia di razzi che di bombe, nonché proiettili di cannone; alla fine, l'unico dato sicuro è che questi numeri sono probabilmente di un ordine di grandezza superiore rispetto a quelli italiani e che le sole bombe a grappolo sicuramente disponibili, le BL-755 (ma sono possibili anche altri modelli esteri) sono state prodotte in circa 60.000 esemplari. Anche se un certo numero doveva essere ancora prodotto nel 1992 (presumo), anche se presumo- non inferiore a 50.000 unità, anche perché il grosso dei mercati esteri all'epoca era stato già soddisfatto. Queste bombe a grappolo, da sole, sono già sufficienti per pareggiare grossomodo il totale degli ordigni di ogni sorta dati agli italiani. La forza complessiva dei razzi e delle bombe era almeno di centinaia di migliaia di unità, dei proiettili almeno milioni di esemplari. La RAF non ha avuto certo carenza di munizioni se nel Golfo, nel 1991, ha usato almeno 6.000 bombe da 1.000 lb (o forse un misto incluse quelle CBU come le BL-755). i V-Bombers hanno sempre avuto una capacità convenzionale ben sviluppata, e le guerre locali per tutto il periodo postbellico e fino ad oggi hanno sicuramente tenute le fabbriche fin troppo attive nel produrne di nuove, per non parlare dell'export, che dev'essere stato abbastanza sostanzioso, tanto che la stessa Argentina ha riutilizzato parte delle bombe inglesi. Va detto che parte della produzione si basa su modelli della II GM, così come i razzi; ma questo non è sempre vero e sicuramente non lo è per aerei relativamente moderni come i Tornado. Anche per l'eventuale discernimento tra le bombe della II GM, modelli migliorati basasi su di esse (ma se sono apparsi nel dopoguerra, tanto vale approvarli senza tante storie) e modelli chiaramente postbellici, è difficile dire un numero, se non definirle come 'tante' o anche 'più che sufficienti' per vincere la guerra.
Mentre il totale delle bombe è probabilmente di almeno divese decine di migliaia di tonnellate, i razzi sono un pò più strani; esistono quelli da 51 mm inglesi (lo stesso calibro di tipi simili italiani); poi vi sono ovviamente armi americane e francesi (sopratutto queste ultime!) in largo servizio sui caccia inglesi, che talvolta hanno anche i CRV-7 canadesi (come del resto hanno anche i Macchi 339C neozelandesi...). Quanto ai razzi inglesi più classici, quelli da 76 mm, va detto che il progetto base è della II GM per cui è difficile dire se siano o meno utilizzabili; come armamento relativo agli aerei sicuramente sì, ma in tal caso solo con un numero di ricariche prefissato (3?); se però molti di questi razzi sono di versioni o quanto meno di produzione post-bellica, il problema si porrebbe molto di meno (sennò che facciamo, aboliamo tutti i razzi derivati... dall'R4M tedesco?).
Il totale dei missili AAM e ASM a disposizione, quando non di tipo nazionale, sarebbe di 5 cariche per i caccia, 3 per i cacciabombardieri, 2 per gli striker. E' possibile che i Jaguar abbiano un doppio ruolo almeno in alcuni casi, specie gli omaniti che sono specifici per questo tipo di operazioni, sono infatti usati per compiti d'attacco ma anche di difesa. In effetti così sono raffigurati, nell'ultima versione del wargame, dove ben 2 squadroni 'cacciabombardieri/intercettori' (usati inizialmente come difesa aerea) sono presenti in aggiunta agli 8 inizialmente previsti, proprio perché sarebbero stati utilizzati, finché necessario (il che significa, probabilmente, per poco tempo), come aerei difensivi piuttosto che offensivi.
In tutto avremmo:
-circa 10-15 Hunter OM con 60-90 AIM-9P
-circa 15-20 Hunter CH con 90-120 Shafrir 2
-circa 30-35 Hunter SIN con 360-420 AIM-9D o successivi
-circa 200 Hunter di vario tipo (in riserva all'inizio della battaglia finale) con circa 1200 AIM-9B o forse, qualche altro tipo successivo (come gli E/F o i tipi V-3B o C sudafricani in qualche caso; sono aerei olandesi, svedesi, rhodesiani e forse di altre nazioni).
NB: non è chiaro se è vero, ma è un fatto che almeno alcuni Hunter irakeni sono stati rivendicati come modificati per i missili Magic 1.
In tutto l'IrAF ebbe 16 Mk 6, 22 Mk 59, 18 Mk 59A e 4 Mk 59B, più 3-5 T.69A e diversi FR.10. Difficilissimo dire se e quando avrebbe avuto luogo la conversione dell'Hunter con i missili Magic, ma che questi ultimi erano implementabili sull'Hunter è vero (previe modifiche, ovviamente!) e con almeno 63 aerei pià diversi ricognitori, è possibile che alcuni Hunter siano stati anche impiegati con i Magic. Gli Irakeni vantarono un F-5 e un C-130 abbattuti con i Magic dagli Hunter e per inciso, pare che queste siano le uniche vittorie rivendicate nella guerra del Golfo, e anche più stranamente, ebbero luogo nel 1987, quando l'Irak avrebbe dovuto sostituirli con ben altri velivoli di 1a linea. Forse avevano fatto di 'necessità virtù'? Forse. Ma in ogni caso, se anche fossero rivendicazioni false, è un buon indizio che c'erano ancora Hunter in giro e che ne fossero stati modificati quanto meno un piccolo numero in versione 'missilistica'. Uno squadrone con gli Hunter irakeni e missili Magic sarebbe estremamente 'figo', no? E magari pure fattibile!
-circa 80 Jaguar RAF con 320 AIM-9L
-circa 80(?) Jaguar IAF con circa 320 R 550 Magic 1/2
-circa 40(??) Jaguar EQ e OM con circa 160 AIM-9P o Python o Magic(?) (totale schierato: 180 Jaguar iniziali)
- 72 Javelin in 1a linea, su di un totale di circa 300 (???) Mk 7/9 con missili Firestreak (2-4)
-circa 144 Lightning, sui 300 Lightning Mk 1-53 e biposti, con Firestreak o Red Top (2 per aereo); totale dei missili di questo tipo, circa diverse migliaia (4.000?) e tutti utilizzabili per gli aerei inglesi, ma parte di essi sono destinati ai caccia Sea Vixen della marina inglese, ma la gran parte sono per gli aerei RAF.
-88 Hawk Mk 1A, con 880 AIM-9G(o quasi sempre) L (la differenza dovrebbe essere solo tra Hawk perduti prima dell'aggiornamento)
-12 Hawk kuwiaitiani: 360 AIM-9L (4x aereox 3 cariche)
-20 Hawk svizzeri con 200 AIM-9J (2x5)
-Buccaneer: circa 40 (?) con 80 AIM-9L (se sono tutti aerei RAF aggiornati).
-Harrier GR Mk 3: circa 80 (?) con 320 AIM-9G/H/L (quasi sempre L, visto che questi sono stati i missili che divennero standard nella RAF degli anni '80).
-AV-8A/C: circa 100 (?) con un totale di probabilmente almeno 400 AIM-9D/G/H/L(?).
Se facciamo il totale, abbiamo qualcosa come: almeno 4.500 missili AIM-9/Magic, più quelli britannici (oltre 4.000 Firestreak/Red Top), totalizzando un valore prossimo a 10.000 armi. Notevole che di questi almeno 1.800 sono AIM-9L/P, una 'bella botta' indubbiamente, anche per gli USA (che corrispondentemente, devono 'pagare pegno' rispetto ai britannici).
Per quanto riguarda i missili aria superficie, il discorso è più difficile:
-circa 40 Hunter SWI con missili AGM-65 Maverick(fonte: swisshunter) (=circa 250 missili)
-un numero non noto di Jaguar indiani con ordigni che povrebbero essere gli ARMAT (non confermato da molte fonti) e i Sea Eagle (questi ultimi non utilizzabili in questo wargame), ma probabilmente almeno qualche decina (facciamo 20? 30?)
-ci sarebbero i Vulcan e i Victor con i Blue Steel (ma non servono in questo caso) e un numero non noto, ma piccolo, di Vulcan, con Shrike (e forse anche Martel)
-tutti i Buccaneer sono armati con missili (fino a 4 l'uno): quelli RAF (circa 50) sono dotati dei Martel (a guida TV o radar), quelli SAAF (16) con i missili AS-30
-si ha anche notizia di missili AS-30 per alcuni Hunter indiani, ma questo fatto, riportato dal SIPRI, è verosimilmente falso e si riferisce probabilmente ai Canberra o qualche altro modello. E' una cosa su cui non abbiamo notizie precise.
Quanto agli aggiornamenti, essendo possibile scegliere gli ammodernamenti dei velivoli a seconda della convenienza, non è detto che per esempio, sia considerato migliore aggiornare gli Hunter svizzeri agli ultimi standard, oppure tenerseli ai bei vecchi tempi quando al posto dei Maverick avevano gli AIM-9B.
In ogni caso, gli Hunter sono importanti per gli aggiornamenti che hanno avuto con gli anni: circa 20 Hunter cileni hanno avuto tra l'altro i missili Shafrir 2, che non sono eccezionali, ma si sa con ragionevole certezza che in combattimento funzionano, anche -limitatamente- nei tiri a bassa quota, il che ovviamente conta molto. Gli omaniti hanno circa 20 Hunter, ma solo una parte è stata aggiornata sicuramente a questo standard 'missilistico'; presumibilmente, stando anche alle foto disponibili di essi, almeno 10-12 hanno avuto le dovute modifiche per diventare missilistici, il che comporta l'imbarco di due rotaie per gli efficaci AIM-9P, che sono i J aggiornati agli standard più recenti, simili agli AIM-9L.
Infine ci sono gli Hunter singaporiani, che hanno tra l'altro, un pilone ventrale, e la capacità, almeno stando a quanto visibile nei musei, di portare ben 4 missili AIM-9D (che è il modello mostrato, tuttavia è probabile che avessero anche tipi più moderni come i P). L'AIM-9D era molto migliorato rispetto al B, tra l'altro aveva un sensore raffreddato, una testata migliorata, un motore più potente, ali più grandi con servomeccanismi più forti, velocità e gittata maggiori, nonché una ben superiore capacità di uso a bassissime quote, ancorché senza esagerare (infatti, poi l'avrebbero migliorato ulteriormente nel tipo G, poi H, infine l'L e addirittura l'M!!!). Di 46 o 47 aerei dati alla RSAF, è ben difficile dire quanti ne siano stati aggiornati; però è facile che siano stati dell'ordine dei 30-35 esemplari, ovvero attorno a due squadroni.
Fatto notevole, ad ogni modo: tutti gli Hunter ammodernati agli standard più recenti avevano anche attrezzature più moderne per il volo e il combattimento (Svizzera: missili AGM-65, RWR APR-9 e lanciatori ALE-39; Cile, missili Shafrir 2, RWR Caiquen e lanciatori Eclipse; Singapore, 2-4 AIM-9D/?; Oman, 2 AIM-9P, 2 ALE-40).
Anche i meno recenti Hunter provvisti dei missili AIM-9B non sono da buttare via, ad essere sinceri. Questi missili sono inaffidabili a bassa quota, ma come dimostrato quanto meno dai pakistani, qualche volta funzionano. Sempre meglio averli che non averli. E il vantaggio, per quanto piccolo, diventa assai grande se si considera che contro una forza valutabile in circa 20 (nel 1992 c'erano 17 FGA, 4 FGR e 4 T) aerei cileni, circa 30(?) singaporiani e almeno 10, forse 18 omaniti (totale circa 60-70 al massimo), gli Hunter con capacità AAM erano ben più numerosi, tra cui oltre 60 svizzeri (senza contare eventualmente gli Hunter ammodernati con i Maverick, di cui è incerto se conservassero anche gli AAM ma quanto meno non li portavano normalmente), e un congruo numero di aerei olandesi (60-80?) e svedesi (100?) più qualche esemplare rodesiano (10?), totalizzando la bella cifra di oltre 200 esemplari. In tutto, gli Hunter missilistici sono attorno ai 300, che non è un valore eccezionale, ma non è nemmeno male per un aereo che 'non era missilistico'.
Per quel che riguarda gli Hawk, il discorso è pure interessante; la loro forza missilistica è sicuramente presente, per la maggior parte, nei modelli Mk 1A della RAF. Di questi 88 o 89 sono stati aggiornati con 2 AIM-9, quasi sempre di tipo L (a parte gli aerei non aggiornati, presumibilmente non più di una decina, perché caduti prima o per qualche altra ragione; ma è ragionevole che nel 1992 il Lima fosse la versione standard della flotta); altri 12 sono i tipi kuwaitiani con un massimo di ben 4 AIM-9L, e in tutto sono già 100 aerei con i Sidewinder, quasi sempre del tipo L. Una forza temibile. Altri 20 sono gli Hawk 66 svizzeri, dotati di missili AIM-9J, un pò meno efficaci ma comunque temibili e ben superiori ai B. Infine, a parte questi 120 aerei, è assolutamente incerto come catalogare gli altri Hawk. In generale, la serie Mk 60 è predisposta ai missili Sidewinder (o anche Magic), però se vale il discorso dell'armamento 'standard', bisogna vedere chi lo usa davvero (vedi discorso degli MB-326 Impala II), sennò diventa una cosa piuttosto disonesta (è inevitabile che sia così, quando si parla di addestratori normalmente disarmati ma con tante 'possibilità tecniche' di impiego). L'unica forza che ha impiegato sicuramente e ampiamente gli AAM è quella dei tipi RAF, che però, ironicamente, appartengono alla 1a generazione! Degli Mk 60's, a parte i tipi svizzeri e kuwaitiani, vale la pena ricordare quanto meno quelli sauditi (una trentina) e degli EAU. I primi di questi, pare che avessero come 'standard' il Magic 1, però ho una sola fonte (dstorm.eu) per affermarlo. Peraltro si contraddice dicendo che poi i missili sono gli AIM-9L, ma intanto l'unico Hawk con questi è un tipo che li ha avuti, nell'estate del 1990, togliendo le rotaie di lancio ad un rifugiato kuwaitiano! Bah!
Poi c'é la generazione intermedia degli Hawk, tra la 1a e la 3a, ovvero la Serie 50: aerei indonesiani, kenyani e sopratutto, finlandesi. Ben 57 di questi ultimi. Ad un certo punto hanno avuto missili AA-8 Aphid, ma non è stato possibile capire quando e quanti li hanno ottenuti, benché risultano almeno 158 missili consegnati nei primi anni '80 (ovviamente per i MiG-21).
Per cui tipi come gli Hawk sauditi e finnici potrebbero aggiungere fino a circa 90 ulteriori sistemi missilistici aria-aria, come nessuno. E non c'é stato verso di capire dove sta la verità. Anche perché i MiG-21 sono rimasti in servizio, in Finlandia, fino al 1998 e probabilmente solo allora gli AA-8 rimasti sono stati riutilizzati dagli Hawk. Però chi lo sa?
Per questo in generale, ritengo abbastanza sicuro solo il discorso degli Hawk missilistici RAF, KAF e SwAF.
Poi ci sono i missili aria-aria di tipo nazionale, che non hanno limiti numerici precisi (a parte, ovviamente, quello del numero prodotto), anche perché essi sono armi che nessuno ha adottato per progetti esteri, e sono stati anche poco esportati. I Firestreak e i Red Top sono armi nazionali, britanniche, al 100%. Bei missilotti per gli anni '50-'60, non particolarmente buoni per i duelli aerei, ma non c'é ragione per ritenerli inferiori rispetto, per esempio ai Sidewinder B. La valutazione della RN che portò all'adozione degli AIM-9D fu contestata abbastanza dalla concorrenza dei Red Top, anche se alla fine vinse il più economico missile americano, che probabilmente all'epoca era il migliore per il duello aereo.
Ad ogni modo, il Red Top poteva ingaggiare bersagli a circa 10-12 km, alle volte anche frontalmente; il peso era di circa 150 kg (Firestreak, circa 140); testata bellica 31 kg (22), velocità mach 3 (2+), lancio in manovre anche a 3-4 G, aveva il sensore IR Violet Banner che era molto efficace. Nell'insieme, il Red Top avrebbe dovuto essere migliore del Firestreak, ma poi al dunque, non fu totalmente soddisfacente. E' sorprendente che un'arma che fu tra le primissime a passare dalle valvole ai transistor, fosse in realtà meno affidabile del Firestreak che era ancora della vecchia generazione. Per questo entrambi rimasero in servizio fino alla fine della carriera dei Lightning. Non so di preciso quali problemi avesse il Red Top, forse semplicemente era difficile mantenerlo in condizioni di volo dopo un pò di missioni, o a seconda delle condizioni di temperatura. Eppure, la tecnologia a valvole era meno affidabile, e inoltre il motore del Firestreak era a propellente liquido e tossico, tanto da costringere il personale a indossare degli abiti di protezione quando lavoravano con questi arnesi. I sensori erano sofisticati, comunque: il primo lancio di un Firestreak fu contro una lanterna posta a diversi km a terra, eppure la beccò; funzionava nell'85% dei lanci addestrativi, che per l'epoca era un successone e non sarebbe male nemmeno oggi. Inoltre, si dice che quando qualcuno passava davanti ad un caccia in allerta, si trovasse 'osservato': erano gli occhi elettronici dei missili, che tendevano a seguirlo, malgrado in teoria dovessero localizzare fonti di calore molto più forti (e a temperature nettamente maggiori). In genere le prove di sensibilità per i missili IR sono svolte con una sigaretta accesa a circa 2 metri di distanza, ma questi sensori erano buoni abbastanza per seguire anche le persone!
Eppure, sempre in un giro di contrasti, quando un Lightning venne messo contro uno Spitfire, i missili non riuscirono, in quella prova (del 1963) ad agganciare l'aereo, malgrado i 2.000 hp del suo potente motore (che beveva almeno 100 gr di benzina al secondo...). Va detto che all'epoca si trattava dei missili Firestreak (già dotati di un sensore raffreddato), e non dei più moderni ed efficaci Red Top.
Purtruppo (?) non avendo questi missili mai fatto parte di alcuna guerra reale, non sapremo mai quanto realmente fossero efficaci. Ma di sicuro, almeno tecnicamente, erano migliori dei primi AIM-9 Sidewinder e comparabili circa all'AIM-9D/E. E ce n'erano molti, anche. Il sistema di tiro era collegato inoltre al sistema di bordo dell'aereo, per esempio all'AIRPASS del Lightning; peraltro questo significava anche che i missili, se da un lato erano sfruttabili al meglio delle loro prestazioni, dall'altro non potevano essere adattati facilmente ad altri aerei, e infatti rimasero solo ai velivoli inglesi.
La disponibilità complessiva è indicata in circa 4.000 Firestreak, e un numero non molto noto ma quanto meno di parecchie centinaia, se non di qualche migliaio (1000? 2000?) di Red Top (anche se probabilmente vale una detrazione per i velivoli Sea Vixen della FAA navale, a loro volta titolari di alcuni di questi missili). I velivoli per lanciarli sono oltre 500 tra Javelin e Lightning.
Se si somma tutto, abbiamo diverse migliaia di missili sia inglesi, che americani, che americani, che di altre nazioni. Non solo, ma nella versione 'integrale' bisogna conteggiare quanto meno i Tornado ADV, quasi 200 aerei con il diritto, essendo solo intercettori, di 5 ricariche, ciascuna da ben 8 missili, totalizzando qualcosa come 8.000 missili, metà Sky Flash e metà AIM-9L/M.
Quanto ai missili superficie-superficie, la potenza che hanno è quella combinata di ben 7 armi controcarri (come minimo). Di queste solo due sono sicuramente inglesi: uno è il potente missile Swingfire, che è stato costruito in oltre 40.000 esemplari per gli inizi degli '90 (dato preciso, inclusa la produzione su licenza in Egitto: oltre 46.000 prodotti o in produzione per la fine del 1992). Potente, anche se quasi sempre a guida manuale (ne è esistito anche un modello SACLOS, ma non molto diffuso), è un'arma assai veloce e con 4 km di portata, più una testata potente. Il sistema di guida, anche se CLOS, è molto efficiente e preciso, e oltretutto, non è sensibile a nessun tipo di contromisura. Il suo degno antenato era il Vigilant, da 1.400 metri di portata; la sua tecnologia e velocità sono inferiori, ma anch'esso era particolarmente rinomato per la facilità di guida e l'altra precisione sul bersaglio. La sua produzione non è stata molto intensa, competendo con missili forse inferiori quanto a precisione e facilità d'uso, ma con gittate superiori e un peso -e costo- inferiore. Però, visto come all'epoca questi missili fossero prodotti in maniera abbastanza semplice ed economica, è abbastanza plausibile che ne siano stati realizzati qualche decina di migliaia, e per certo, almeno alcune migliaia. L'export è stato modesto, e il SIPRI dà solo 2.280 armi vendute a Finlandia, Kuwait, Libia, Arabia Saudita ed EAU. Meglio di niente. Il Malkara è stato prodotto in circa 1.000 esemplari, è un missile potente e pesante, da 4 km di portata; progettato in realtà in Australia, è stato poi la base del Sea Cat/Tigercat e, pare, anche del missile Ikara. Peraltro, non è chiaro se davvero ne siano stati prodotti solo 1.000; nel qual caso, però, è impossibile capire come possano avere costruito, come dicono alcune fonti, ben 250 cacciacarri Humber Ikara, ciascuno con due missili pronti al lancio e due di ricarica. Sarebbe stato assurdo, a dire il minimo, perché o sono troppi i cacciacarri oppure troppo pochi i missili conteggiati.
Le altre armi sono i ben noti missili MILAN (usati da alcuni blindati inglesi), e i TOW, impiegati invece solo dagli elicotteri. Non è chiaro quanti siano i Lynx con una reale capacità missilistica, ma degli oltre 100 costruiti per il solo British Army, un grosso numero ha i missili TOW. Inizialmente, dei 113 AH- Mk 1 prodotti solo 60 erano missilistici; poi però, dal 1986, sono apparsi -dopo circa 5 Mk 5 intermedi- gli AH Mk 7, predisposti come standard per i TOW (anche se non sempre montati); essi hanno avuto una produzione da 'nuovi' di appena 10 esemplari, ma 103 Mk 1 e gli Mk 5 sono stati convertiti dal 1986; non sappiamo se nel 1992 era già stata portata a termine, ma è facile che fosse così, visto che l'Mk 9 apparve già nel 1989, entrando in produzione nel 1990 con altri 16 realizzati, ma anche altri modificati dagli stessi Mk 7, che pure erano apparsi pochi anni prima! Bisogna dire che hanno una potenza di fuoco ridotta essendo considerati elicotteri 'utility' piuttosto che controcarri e infatti non hanno più la potenzialità di usare i TOW. Però, questo significa che al massimo del loro fulgore, gli elicotteri Lynx capaci di usare i TOW sono stati probabilmente fino a circa 120 esemplari (103 Mk 1, 5 Mk 5 e 10 Mk 7 nuovi). Anche riducendo un pò questo totale, la possibilità d'uso è probabilmente di circa 100 esemplari. La capacità complessiva sarebbe quindi circa 100-120x 8 x 3 = 2.400-2.900 missili TOW circa, un bel pò di potenza di fuoco aggiunta, visto che già i 60 originali Mk 1 davano diritto a quasi 1.500 armi.
Infine vi sono gli elicotteri Scout, non è chiaro quanti dei circa 150 prodotti avevano la capacità di portare fino a 4 missili AS-11, vecchiotti ma comunque temibili e assai precisi (e con 3 km di gittata massima). Probabilmente, anche facendo conto che solo 80 di essi avessero tale capacità, avremmo 80x4x3 = 960 AS.11, portando altre frecce all'arco dei missili britannici.
A questo punto possiamo considerare i missili SAM e ASM.
Per questi ultimi: difficile fare numeri, ma vi sono cercamente 40x2x3 = 240 AGM-65 Maverick per gli Hunter svizzeri; poi vi sono certamente un numero di AS-30 (e presumibilmente, anche di AS-20) per altri aerei, come forse qualche Hunter, e certamente diversi Canberra. Infine da non dimenticare i 16 Buccaneer provvisti di AS-30, che da soli farebbero 16x4x3 = 192 AS.30, decisamente molti (anche se si riducesse il carico tipico a 2 missili, sarebbero sempre 96). Un discorso a parte meritano i Jaguar indiani, provvisti per quanto se ne sa, sia di AS-30L che di ARMAT. Tuttavia, il SIPRI non rileva l'ARMAT per gli aerei indiani, mentre l'AS-30 esiste ma dicono, per i soli Mirage 2000. Bah.
Non mancano poi i Martel anglo-francesi, dei quali addirittura la versione TV è esclusivamente inglese, mentre quella radar è stata prodotta in qualche centinaio di esemplari, ma ripartita tra Francia, UK e forse qualche altro utente. Questi missili sono per i Buccaneer e persino alcuni Vulcan (mentre i francesi li usano con aerei tipo Jaguar o anche qualche tipo di Mirage), in aggiunta ad un limitato numero di velivoli equipaggiati con gli Shrike (alcuni Vulcan e almeno un Harrier GR.3). Tuttavia, stabilire il totale di queste armi è difficile per mancanza di sufficienti particolari disponibili.
I missili Sea Skua e Sea Eagle, invece, non sono utilizzabili in questo wargame perché usati in ambito navale (idem per gli AS-12 francesi).
Infine, abbiamo i SAM.
Qui vi sono pure un bel pò di esemplari da studiare attentamente:
-Missili Blowpipe (circa 34.000 prodotti); Javelin (in produzione x un totale di circa 10.000); Starbust (idem, circa 10.000);
-Missili Tigercat (ignoto, probabilmente qualche migliaio, diciamo 2-3.000?); Rapier (probabilmente oltre 20.000)
-Missili Thunderbird (alcune centinaia, forse sui 300?) e Bloodhound (circa 800 di cui oltre la metà, però, del tipo Mk 1)
Sono tante armi, non c'é che dire. La loro capacità complessiva è senz'altro elevata. Purtroppo non è affatto semplice dare un numero dei lanciatori per questi ordigni: dei Blowpipe si sa che c'era un lanciatore ogni 5-10 missili, ma probabilmente questo non tiene conto dei lotti successivamente prodotti, altrimenti avremmo 3.000-6.000 unità di lancio!!!! Troppe, dannazione!
NB: da notare che solo una % di Javelin e di Starbust erano stati prodotti (magari che so, 8.000 e 5.000), inoltre non tutte le armi erano nuove, ma sicuramente nel caso degli Starbust, in molti casi erano Javelin modificati; mentre non è chiaro se alcuni Javelin siano stati ricavati a loro volta dai Blowpipe, del resto esuberanti in numero.
In tutto, considerando quanto è stato calcolato dal SIPRI, sabbiamo che i Rapier hanno avuto:
60 rampe su licenza; l'Australia 20; Brunei 12, Indonesia 51, Iran 81 (peraltro altre fonti parlano di un solo lotto da 30-36 lanciatori...), Oman, 28; Quatar, 12; Singapore, 12; Turchia, 72; UAE, 12; USA, 46; Zambia, 12.
Tigercat: Argentina, alcuni (anche ex-RAF); India, 40; Iran, 15; Kenya 3; S.Africa, 55 + 9 (?) per la RAF inglese
Bloodhound: Australia, 1 batteria Mk 1; Singapore, 4 Mk 2 (seconda mano); Svezia, 12 batterie Mk 2; Svizzera, 9 batterie Mk 2.
Thunderbird: Arabia Saudita, 1 sistema (seconda mano)
Quindi avremmo 60 Rapier svizzeri, 20 australiani, 12 Brunei, 42 Indonesiani, 45 (30?)-81 iraniani, 28 Oman, 12 Qatar, 12 Singapore, 72 Turchia, 12 UAE, 46 USA, 12 Zambia + 126 UK, totalizzando circa 482 lanciatori (ipotesi minore)--497 oppure addirittura 533, in ogni caso un valore dell'ordine dei 500 lanciatori. A questi si aggiungono, un pò in sordina, i lanciamissili Tracked Rapier; un pò in sordina in quanto basati sull'M-548 americano, ma con tali e tante modifiche che del mezzo originale non è rimasto altro che la meccanica di base. Con questi criteri, si potrebbero anche togliere di mezzo l'OF-40 e il Palmaria, tanto sono basati su motore (MTU) e trasmissione (Renk o ZF) tedeschi, no? Si consideri che quel che si dice dell'M548 Tracked Rapier si può dire anche dell'OF-40 e del Palmaria... solo che mentre l'M548 ha cambiato totalmente il suo ruolo e capacità, l'OF-40 è ancora quasi uguale al Leopard (infatti è nato dalla rielaborazione del Lion, a sua volta la proposta desertica del Leopard 1) sia nell'aspetto che nella funzione. Caso mai il Palmaria è diverso, ma se il peccato originale è la meccanica, ancora rischierebbe di essere... un mezzo tedesco (che per i tedeschi, a pensarci bene, non sarebbe nemmeno male). Solo che se l'apparato motore fosse così dirimente... allora che dire degli aerei? Quasi tutti i velivoli italiani, inclusi i temibili AMX, diventerebbero.... aerei inglesi? No, ovviamente! Anche se i britannici sarebbero ben contenti di dare agli USA i loro Tracked Rapier se in cambio vedono vaporizzarsi l'aviazione italiana!
Quindi, in definitiva, avremmo: 482-533 Rapier trainati, più 64 cingolati = 546-597 unità. In seguito ho anche appuntato un totale, non so bene su quali basi, di 542, che a questo punto, con 64 Tracked, sarebbero 606 (!!!)
A questo si aggiungerebbero oltre 120 Tigercat di cui 54 sudafricani (noti come Hilda), un certo numero inglesi, e circa 70 di altre nazioni, più i Bloodhund, i Thunderbird e i MANPADS.
Tra i missili segnalati all'export dal SIPRI, esistono non meno di 8.600 Rapier (che anche così, non sono probabilmente nemmeno... la metà del totale costruito!) dichiarati esportati. Non solo questo: i Blowpipe rilevati sono meno di 2.000, cosa che non ha nessun senso se si considera che il totale dovrebbe essere superiore a 30.000. Con una tale diffusione estera (almeno in termini di utenti), è improbabile che il piccolo Regno Unito abbia tenuto per sé 30.000+ missili! E' un totale di oltre 100 (cento!) per ogni lanciamissili! Palesemente assurdo!
Quanto ai Thunderbird, ne sono stati esportati solo 37 (usati, in Arabia Saudita); mentre i Bloodhound hanno visto 30 Mk 1 (per l'Australia), e un totale di almeno 84 Mk 2 (Singapore, Mk 2 usati ex-RAF), più 204 (Svizzera) e 96 (Svezia, totale che pare sospettamente basso considerando che avrebbero avuto ben 12 batterie...). In tutto, le batterie di lancio di questi sistemi sono 1 per il Thunderbird, e quanto ai Bloodhound: 1 Mk 1 (Australia, 30 missili) + 4 Mk 2 (Singapore, 84 missili, ex RAF) + 12 (Svezia, 96 missili)+ 9 (Svizzera, 204 missili) totalizzando ben 1 Mk 1 (30 missili esportati) e 25 Mk 2 (21 nuove) con 384 missili (di cui 300 nuovi) Mk 2.
Il che mi porta a pensare che il totale della produzione, citato da alcune fonti, in quasi 800 esemplari di cui 440 Mk 1, sia falsato o sottostimato, a meno che non siano stati convertiti i missili stessi allo standard Mk 2, cosa non impossibile, ma considerando il numero sparato nelle esercitazioni di prova, non so nemmeno quanto plausibile. Inoltre, nella RAF restavano almeno 64 rampe agli inizi degli anni '90 (probabilmente 8 batterie ulteriori, tutte Mk 2, il che non tiene conto ovviamente delle vecchie batterie Mk 1 che sono state rimpiazzate, ma non è chiaro se siano state solo ammodernate oppure interamente sostituite, viste le differenze del missile, ma sopratutto del sistema di controllo del tiro).
Che i missile Bloodhound sia micidiale è chiaro, ad ogni modo: ha dei radar potentissimi, e di dimensioni assurde. Almeno i radar sovietici avevano sì dimensioni spettacolari, ma anche strutture 'aperte' a traliccio; quelli inglesi (come avranno fatto in caso di forte vento...) erano invece talmente grossi, che alle volte non era nemmeno possibile metterli dentro delle cupole protettive. Ma per essere potenti, lo erano: nel caso di questo sistema, modernizzato nel tipo Mk 2, le distanze di scoperta arrivavano fino ad oltre 400 km, mentre il radar di tiro era efficace fino a 185 km. Il missile di per sé era capace di fare 80-120 km e manovrava fino quasi alla fine della traiettoria con i motori ancora in funzione, essendo a statoreattore. Era capace di intercettare anche bersagli a quote basse, fino a 100-300 metri, ma probabilmente anche di meno; la testata bellica, di tipo a barre continue, pesava circa 200 kg di cui 22 di esplosivo e poteva formare un cerchio 'mortale' fino ad un diametro di 60 metri. Era assolutamente micidiale. Il missile era molto maneggevole e i suoi sistemi di tiro erano ben poco vulnerabili a qualsiasi tipo di ECM, data l'enorme potenza di emissione e la capacità home on jam.
Se il Bloodhound Mk 2 fu un grande passo avanti rispetto all'Mk 1, i tipi successivi, ma cancellati, sarebbero stati anche più spettacolari, con tanto di capacità antimissile. Ma non vennero realizzati.
Quanto ai missili Blowpipe/Javelin: Argentina: 8? Botswana: 5 Javelin (cons 1992) Canada: 111 Blowpipe e xx lanciatori per 1100 Javelin (110? 220??), x lanciatori Starbust (100 missili); Cile: 50 Blowpipe?; Corea: 100+ Javelin e 1500 missili; Ecuador: 220 (??) Blowpipe (o addirittura... 240! Ma il SIPRI non dice che siano 'lanciamissili', potrebbero essere semplicemente i missili veri e propri!); Guatemala: 82 Blowpipe ?? (NON CONFERMATO, anzi sembra una cazzata vera e propria, NdA).
Malawi: 12 (o 14) Blowpipe; Malaysia: X Starbust e 12-48 Javelin ; Nigeria: 48 Blowpipe; Oman: x lanciamissili Blowpipe (200 armi) e 30 Javelin (280)
Portogallo: 12-14-57 Blowpipe; Qatar: 6 Blowpipe; Arabia Saudita: ?????; Thailandia: xx lanciatori con 200 Blowpipe (fanno parte di ben 4 battaglioni AD); UAE: 20 Blowpipe; UK: 285 Blowpipe
E' praticamente impossibile capire quanti siano i sistemi disponibili, ma è facile che il numero minimo sia dell'ordine dei 787 lanciamissili Blowpipe, possibilmente fino a 825 oppure, con il Guatemala, addirittura 907, e questo senza ancora considerare i dati di Thailandia (20? 40?), Oman (20-40?), Cile (forse più di 8 rispetto all'originale ordine, forse 20?).
In tutto avremmo forse, almeno 847-887 lanciamissili, ma non è affatto chiaro se davvero l'Ecuador abbia avuto ben 220 lanciamissili (quasi quanto il British Army!) oppure essi siano stati solo i missili (che non è la stessa cosa!). Anche per il Portogallo resta lo stesso dubbio: lanciamissili o missili?
In questo modo, se arbitrariamente riducessimo i lanciamissili ecuadoregni a 50 e quelli portoghesi a 12, avremmo un totale che potrebbe oscillare tra 548 e addirittura 869-951 unità.
Meno chiarezza ancora per il Javelin (circa dal 1985), con 100 lanciamissili per la Corea del Sud, 12-48 per la Malaysia, 30 Oman, 100-220 per Canada, nessuna informazione per UK.
Meno chiarezza ancora bis, per lo Starbust (circa dal 1988), usato da UK e in pochi esemplari (10-20?) dal Canada e UK (la Malaysia, a quanto pare, è apparsa solo dopo tra i clienti).
Poniamo con una qualche imprecisione i sistemi MANPADS britannici in dettaglio, avremmo forse 548-951, più almeno 242-398 Javelin esportati e 200? per UK, più vattalapesca quanti Starbust, forse 100 per UK e 10 esportati??
In tutto avremmo forse tra 1090 e 1659 MANPADS britannici, ma il calcolo è comunque sia impreciso visto che mancano dati anche importanti. A questi aggiungere anche 5 Javelin (25 missili) per il Botswana, non è chiaro se siano stati consegnati entro giugno 1992, però.
AGGIUNGO: posto vero il dato di 220 lanciamissili per l'Ecuador (ma de che? NdA), posto falso il discorso del Guatemala, abbiamo un valore minimo, senza però considerare la Thailandia e l'Oman, di modici 772 Blowpipe; visto il numero dei missili impiegati, aggiungerei che il tutto potrebbe, con 40 esemplari omaniti e 40 thailandesi (1 per 5 missili), raggiungere un totale minimo di 852 unità, più o meno quello che mi aspettavo.
Come valore massimo, invece, sempre escludendo gli 82 lanciatori guatemaltechi, avremmo un valore massimo di ben 824-904, anche se esprimo forti dubbi sul totale dell'Ecuador, e ancora di più per quello del Portogallo, che dovrebbe avere avuto, secondo molte altre informazioni, solo 14 lanciatori al massimo, per cui il totale sarebbe da ridursi a 777-861.
Però i Javelin dovrebbero essere circa, come valore massimo, 403 esportati (sempre secondo stime), più quelli britannici (200?).
E gli Starbust? Probabilmente solo 20 unità, più quelli inglesi (quanti? 200?? Bah).
In tutto azzardo a dire che in effetti, il totale dei Blowpipe prodotti (senza considerare che i sistemi forniti agli afghani potrebbero essere stati di nuova produzione) potrebbe essere, come lanciatori, attorno agli 820-900, o forse 770-860, o forse anche di meno (se l'Ecuador avesse per esempio, 40 lanciatori? Allora avremmo soltanto 600-680 unità).
In tutto dovrebbero essere circa 600-900 Blowpipe, 600 Javelin, 220 Starbust (ad essere ottimisti eh). Ovvero, valori tra 1420 e 1720 unità di lancio.
Bisogna considerare che i Blowpipe consegnati sono stati oltre 34.000 e i Javelin prodotti oltre 10.000, per cui c'é poco da dire al riguardo. I missili in questione sono decisamente tanti, e i lanciamissili forniti in genere sono uno ogni 5-10 missili prodotti, il che ci porterebbe, presa così, a pensare che essi siano tra 4.400 e 8.800 unità, tanto per dire. troppi di sicuro, ma anche appena 1.200-1.400 lanciatori sono piuttosto pochi, a dire il vero, essendo soltanto 1 ogni circa 30 missili prodotti.
Difesa aerea: radar
E ora i radar. Non è chiarissimo quanti fossero quelli della difesa aerea inglese, ma comunque non erano certamente pochi. A parte la rete di difesa missilistica britannica, con una serie di batterie Bloodhound più alcuni Thunderbird, per il resto abbiamo una forza complessiva veramente impressionante, non fosse altro per la sovrapposizione cumulativa di una serie di giganteschi radar di scoperta aerea, di grande potenza e portata.
Tra questi vale la pena di ricordare il primo dei giganti veramente 'postbellici', il Type 80; seguiranno peraltro anche il Type 84 e il Type 85. Infine, arriverà il moderno sistema Martello, con antenna di dimensioni più ridotte e a scansione elettronica. Alcuni di questi colossi erano provvisti di antenne larghe 18 metri e alte 6, e parliamo di sistemi parabolici interamente 'solidi'. Non ce n'erano molti, per esempio tra Type 84 e 85 (ancora più potenti) ce n'erano probabilmente solo 5. Ma anche così, le loro capacità cumulative sono impressionanti, se poi ci si aggiunge una dozzina di batterie di SAM a lungo raggio la cosa si fa ancora più interessante! E poi abbiamo l'export, naturalmente:
-Watchman: 26
-S-500: 8
-Martello: 15
-S-330: 4
-S-711: 6
-AR-3D: 18
-S-600: 7
-Type 4502: 5
-Type 80: 4
-Blindfire: 149 (solo FCS)
Stando a SIPRI+ Forecast International, nel 1992 dovevano esservi 7 radar UK/NATO 1 Giordania 1 Malaysia 8 (?) Danimarca.
Quanto al Watchman, è un radar di cui solo in UK ne sono stati messi in servizio 47, in tutto anni fa erano già arrivati sui 100 radar, ma comunque è difficile capire quanto questo sistema fosse stato venduto entro il 1992, e quanti sistemi fossero andati ad enti militari. La portata è sulle 80 NM, trattasi di un sistema 2D.
Totale: 263 radar, di cui peraltro 149 sono Blindfire a corto raggio, per cui i radar da scoperta aerea non sono più di circa 120. A questo bisogna aggiungere la vasta platea di radar di scoperta e tiro delle batterie Bloodhound e Thunderbird, quelli dei giganteschi radar di scoperta a lungo raggio inglesi della rete di difesa erea, come i Type 80, 84 e type 85, nonché i sistemi radar dei Rapier. Certamente i sistemi d'avvistamento non mancavano nell'OrBat britannico. E' probabile che, anche senza i Rapier, arrivassero a un valore complessivo non distante dai 200 radar d'avvistamento complessivi.
Totale: 268, di cui peraltro 149 sono Blindfire a corto raggio, per cui i radar da scoperta aerea non sono più di circa 120. A questo bisogna aggiungere la vasta platea di radar di scoperta e tiro delle batterie Bloodhound e Thunderbird, nonché i sistemi radar dei Rapier. Certamente i sistemi d'avvistamento non mancavano nell'OrBat britannico. E' probabile che, anche senza i Rapier, arrivassero a un valore complessivo non distante dai 200 radar d'avvistamento complessivi.
Tra questi sistemi disponibili, si conoscono anche: altri 7 Martello per la RAF (totale, quindi: almeno 17radar, e parliamo di un sistema della classe del RAT-31, prodotto all'epoca in una decina di unità); e altri 10 radar come minimo, del tipo AR-320. In tutto fanno quindi almeno 22 Martello e 10 AR-320 di tipo moderno (ultima generazione, rispettivamente 3D e 2D-radar). Quindi, anche al di là di sistemi minori, non meglio definibili, vi sarebbero sicuramente oltre 130 radar di scoperta aerea, più quelli delle batterie SAM vere e proprie. Un bel pò di ferraglia, non c'é che dire. Basta trovare qualche collina e la copertura aerea dovrebbe essere assicurata.
Abbiamo poi i sistemi ECM: vi sono quelli strategici di vecchio tipo su Canberra e V-Bombers, gli ALQ-101 installati su Jaguar e Buccaneer, mentre i Jaguar indiani pare che abbiano avuto il sistema ECM tipo Caiman francese. Più i dispenser di vario tipo, sia strategici che tattici. Purtroppo i Marconi Sky Shadow e gli Zeus non sono utilizzabili in questo scenario per via del fatto che gli aerei che li portano non sono autorizzati ad esistere in questa modalità 'degradata'. E parliamo di oltre 300 moderni set ECM, non una barzelletta. Anche così, con tutta la potenza bruta di vecchi ma efficaci sistemi, la RAF ha un vantaggio notevole sulla concorrenza.
ITALIA
I tipi italiani, a confronto con quelli britannici, sono molto meno numerosi. In compenso, vi sono molte versioni con capacità sensibilmente diverse, che vanno considerati attentamente.
AVIAZIONE
-68 AMX
-8 PD 808GE
-67 G.91Y
-169 G.91T
-521 G.91R
-172? MB.339A/(10)C
-54(??) S.211
-126(?) MB.326K/M
-473 MB.326F/L (dati Aerei da guerra, discrepanti con altri ma non di molto, comunque sia abbiamo -40 aerei Impala Mk 1 in quanto costruiti come 'disarmati' e non c'é prova finora che siano poi stati poi armati; secondo A&D, invece, sono stati: -8 B, 12 -E, 7(o 9?)-F, 330 G/GB, 97 H, 111 M Mk 1, 6 L)
Secondo la monografia Aerei: 1a generazione: 8 MB.326B; 12 E; 7 F; 97 H, 111-151 Impala Mk 1 (totale: 235-275?)
seconda generazione (G): 6 GB argentini, 17 Zaire, 23 Zambia, 182 Xavante (totale: 228)
terza generazione (K/L): 100 Impala Mk 2, 6 K zairesi, 6 KD Dubai, 6 (o 9??) Ghana, 8 Tunisia, 2 L Dubai e 4 Tunisia (circa 126+6)
Totale, 595 unità, di cui almeno 126 (o 129?) monoposto. NB sono esclusi gli MB.326 base perché non hanno armi e non sono ascrivibili nelle altre specialità 'disarmate' ovvero trasporto, ricognizione e guerra elettronica. Quanto agli MB.326M (Atlas Impala Mk 1) non è affatto chiaro se i primi 40 siano stati o meno equipaggiati per portare armi, oppure siano stati davvero usati solo come addestratori, per lasciare le armi ai 111 prodotti (su 125 previsti) dalla Atlas. La cosa è pressoché impossibile da chiarire.
Tot. 1.654 (o circa 1652-1670?).
AGGIORNAMENTO (2-3-18): In tutto, i Macchi 326 utilizzabili per il wargame sarebbero grossomodo: 9(o 7?)B+12E+9F+97H+111(?)M+230G+138K/L = 608 esemplari (o secondo la monografia Aerei, da calarsi a 602). Gli altri, ovvero 103 AM (la designazione non è questa, ma facciamo così, almeno si capisce), 4 D, e 40 (?) Impala Mk 1, non vengono conteggiati (totale = 147 esemplari).
In tutto abbiamo, un totale di 608(?) Macchi 326 di vario tipo (inclusi circa130 K), e se tanto mi dà tanto, anche appena 155 MB.339 (inclusi sui 10 MB.339C e probabilmente il B e il K). Perché così pochi, i '339? Perché è assodato che almeno fino a metà 1991 il totale ordinato era stato tagliato da 100 a 81-84 esemplari (inclusi probabilmente anche due prototipi X e il B, nel numero più alto). Mentre l'ultimo blocco di 21 velivoli, di cui già si parlava, è stato consegnato qualche tempo dopo (metà anni '90?) ma non è chiaro come andò. Quel che è sicuro è che se nel giugno 1991 non era chiaro se e quando sarebbero stati ordinati altri Macchi, è praticamente impossibile che un anno dopo questi non solo fossero stati ordinati, ma anche consegnati (e magari, tutti!), specie considerando i ritmi da bradipo delle consegne del '339C neozelandesi (un gruppo di 3 aerei ogni 6 mesi).
Totale? circa 765 Macchi (o forse, sui 760 considerando le ultime precisazioni delle varie pubblicazioni). Questo totale aumenterebbe sugli 805-810 aerei se vengono anche inclusi i primi 40 (o 46?) Macchi MB.326 venduti ai sudafricani, quelli di cui non sa al 100% se fossero o meno armati (e tanto meno se lo sono stati successivamente). Almeno 3 enciclopedie e una rivista riportano il dato e danno per certa la differenza con la 'versione armata' degli Impala prodotti in Sudafrica rispetto agli aerei italiani.
Del resto, stando a queste enciclopedie erano solo 40 i velivoli italiani forniti al Sudafrica, mentre invece le ultime fonti parlano di una realtà più complessa: 16 forniti direttamente e 30 in pezzi staccati, totalizzandone 46 (ma resta valido il numero prodotto di 151 anziché i 165 pianificati in origine, e quindi l'Atlas ne ha prodotti solo 105).
Di tutti questi Macchi, quelli realmente validi sono in verità, solo i 155 Macchi 339 e i 360 Macchi 326 di 2a e 3a generazione = 520 velivoli.
Vogliamo fare una somma complessiva dei jet italiani, a questo punto?
Circa 755 G.91R/T/Y, circa 155 Macchi 339, circa 600-650 Macchi 326, circa 54 S.211, e infine, 8 PD-808GE e ovviamente, circa 65+ AMX.
Totale probabile, metà 1992: un numero tra 1.637 e 1.677-1.680 aerei.
In definitiva, il principale motivo di sorpresa di quest'ultima ricerca risiede nel fatto che i Macchi 339A sono da ribassarsi di circa 21 esemplari, il che fa anche il paio con la riduzione da circa 18 a circa 10 Macchi 339C già scoperta in precedenza (a parte l'immaturità operativa del pur lungamente sperimentato Viper 680, come scoprirono poi i neozelandesi). Questo, en passant, dovrebbe anche comportare la riduzione dei reparti operativi da 8 a 7 nello schieramento di 1a linea, perché con soli 155 velivoli disponibili, all'80% si scende a soltanto 124 velivoli ergo meno di 7 squadroni/gruppi (= 126) per cui persino per 7 bisognerebbe arrotondare verso l'alto! Ma in ogni caso, i Macchi 339 sono molto simili ai '326 per cui non è nemmeno impossibile superare questo valore dell'80% schierando i velivoli come se fossero parte della flotta 'unita' 326/339. Perché in questo caso sì e nel caso dei Viggen JA-37 e AJ-37 no? Forse perché pur essendo multiruolo, è possibile delineare nettamente due ruoli diversi per loro (difensivo e offensivo) e quindi di fatto l'intercambiabilità è molto limitata (pensiamo solo ai missili e ai radar, o al cannone e al motore), quando con i Macchini è tutto molto più semplice, anche sostituire un Macchi 339 con un '326 (specie se delle ultime versioni con il Viper 632) lo è. MA, anche così, non c'é problema a ridiscutere l'ORBAT calandolo per esempio da 8 a 7 gruppi complessivi, oppure ad aumentare da 6 a 7 i gruppi di Viggen (per l'ORBAT svedese, chiaramente). Sono questioni di punti di vista, forse, più che verità oggettive.
Più: (seconda linea)
-circa 100 G.222 (inclusi circa metà per l'export, tra cui 20 per la Libia con motori inglesi più potenti)
-16 (max) PD.808 (tutte le versioni eccetto i GE-1 e GE-2)
-60-80 P.166
-326+ SF-260W/TP (armati)
-43 AM.3C (armati)
-circa 15 A.129 armati (fino a 12 di serie, più i 4-5 prototipi, dei quali non so quale fosse effettivamente utilizzabile bellicamente)
-circa 75-80 A.109 (circa 20? italiani di cui 5 iniziali con due armati di 4 TOW, e almeno 15 OM da osservazione, sui 12 belgi consegnati all'inizio di quell'anno, 9-10 argentini, 2 irakeni VIP(?), 2 libici x teleguida Mirach, 2 UK (VIP?), 12 peruviani, 16 venezuelani di cui almeno 10 armati)
Va detto che i S.211 potrebbero essere: 30 per Singapore, 4 per Haiti (di cui 2 poi andati a Singapore =32), 18 per le Filippine (secondo il Sipri), oppure 25 (?), altre fonti parlano di circa 70 esemplari prodotti in totale (prototipi inclusi), difficile dire a cosa corrispondano questi velivoli, però. Di certo le vendite sono state queste: tra 52 e 59 esemplari.
Dei 46 elicotteri belgi (quelli con la mazzetta incorporata NdA), solo i primi ricognitori erano stati consegnati entro metà 1992, nessuno dei tipi C/C (18 esemplari).
Stupisce comunque come l'A.109 sia uno 'splendido 40enne', dato che dopo il 1992 (quando era ampiamente 'maturo') ha ottenuto, in aggiunta ai contratti di cui sopra (che assommano in tutto a 89 esemplari) altri 150 ordini circa, molti dei quali addirittura negli ultimi 10 anni, pensate un pò che roba. E' vero che tutti gli elicotteri apparsi dai tardi anni '70 in poi sono ancora 'vispi', come il Lynx e il Bo.105, però certo che questo livello di vendite non era prevedibile, specie se si considera che l'Agusta-Westland ha in catalogo anche altri elicotteri, di cui l'AW.139 venduto in gran numero negli ultimi anni (dopo che la Bell, che l'aveva co-sviluppato, l'ha scioccamente abbandonato totalmente), tanto da superare il totale degli stessi A.109. Anche il fatto che così tanti operatori militari (più le forze di polizia, che non sono considerate, almeno quelle in Italia, nel totale di cui sopra) abbiano l'A.109 stupisce perché quest'elicottero leggero è più che altro noto come macchina executive civile, anziché come robusto mulo militare.
In compenso, i G.222 sono stati esportati, pare, in tutto in circa 50+ esemplari, che con quelli nazionali dovrebbero essere sui 100 esemplari circa.
E gli SF-260? Probabilmente sono di più, in particolare, il secondo lotto libico potrebbe essere fino a 130 anziché 60 esemplari, ma del resto non è detto che siano tutti nella versione W da attacco leggero. Persino così la Libia, come con il G.222, è stata il ricevente di -almeno 170 aerei- ergo oltre il 50% del totale degli SF-260 armati esportati (incluse alcune decine di TP a turboelica).
Radar ed ECM:
Difficile dire di preciso, ma tra i tipi conosciuti vi sono, come radar, diversi Pluto, LPD-20, oltre ai grandi radar tipo RAT-31 (forse 10-12) e Argos 10 (10 unità almeno), nonché alcuni tipi di radar esportati all'estero ma non ben noti in Italia.
In tutto dovrebbero essere sui 12 RAT-31; 17 PS-15; 10 HSS-1; 8 ATCR; alcuni Pluto (almeno una dozzina), alcuni HSS-1 e LPD-20.
Il radar PS-15, nome commerciale Argus 2000, era un gingillo tutt'altro che banale; un radar per la scoperta a bassa quota, ottenuta grazie ad un traliccio alto 100 metri, scelto nel 1962 (in alternativa ad altre opzioni, tra cui anche radar aeroportati); ne sono stati comprati 17 ma solo 15 installati e gli altri tenuti di riserva. Il traliccio l'hanno realizzato gli svedesi.
Il radar opera in banda C con potenza di 1 MW e fa parte dello STRIL 60, collegato tramite datalink (naturalmente se usato dagli italiani questo non funzionerebbe NdA). La copertura per le basse quote è con un raggio di circa 45 km, mentre in quota arriva a 180 km; la copertura aerea in quota, però, non supera i 3.000 metri. La rotazione è di 7 giri al minuto.
Quindi è un radar specializzato per le basse quote; certamente temibile (da 100 metri puoi effettivamente vedere ben oltre i 45 km, se riesci a 'filtrare' l'immagine radar e il traliccio è senz'altro comodo se non hai collinette isolate su cui installarlo), è rimasto in servizio tra il 1966 e il 1999, il che presuppone un aggiornamento prolungato per mantenerne l'efficacia.
Il radar ATCR 2T è stato usato dalla difesa svedese per controllo aereo e di traffico civile (un tipico caso di tecnologia 'duale'). Era in servizio quanto meno fino al 2002, su piattaforme tra 18 e 23 metri, con diametro delle strutture di 16 metri; è entrato in servizio nel 1972-1975. Il radome è di tipo norvegese e resiste fino a 90 m/sec (raffiche di vento ad oltre 300 km/h!). Banda L, max 1350 MHz, MTI, potenza 1,8 MW, portata ignota ma certamente lunga.
Da notare che gli svedesi comprarono anche dalla Selenia radar meteo PV-30, 15 comprati nel 1960, sono sistemi mobili piuttosto piccoli, ma essenzialmente usati solo per compiti meteo.
Tra i radar italiani ATC ce ne sono molti e molto diffusi; l'ATCR-2 è stato prodotto negli anni '60 e '70, circa 5 prodotti per l'aeronautica e 20 per l'export, ma come si vede nel SIPRI, si notano solo gli 8 per la Svezia.
Poi vennero gli ATCR-22, gli ATCR-33, e gli ATCR-44, i radar di avvicinamento ATCR-3T, simili agli ATCR-2T ma meno potenti e con portata di circa 80 NM, potenza 500 kW (gli ATCR-2T avevano 1,8 MW per cui saranno stati capaci di oltre 100 NM)
Insomma, ce ne sono moltissimi, di radar, ed era parte di un'ampia divisione elettronica, visto che la Selenia produceva sia questi che i sistemi EW per disturbarli, un pò come la Whitehead che produceva sia siluri che contromisure (del resto anche la Selenia nasce da un silurificio, quello di Napoli del dopoguerra...). Ma calcolare quanti di questi radar fossero effettivamente in carico alle forze aeree militari, ordinati da queste, è veramente difficile in tutta onestà. Certo che alcuni erano così, altri no. In alcuni casi si tratta di traffico misto militare-civile, in altri come in Italia i militari di fatto controllano anche la rete radar civile che tuttavia è facente capo all'ente nazionale di volo e non all'aeronautica! Insomma, è una zona 'grigia', ma bisogna fare una distinzione netta o non se ne esce. Le commesse dei militari sono commesse per i militari, anche se a doppio ruolo militare-civile, quelle dei civili sono un'altra cosa, anche se i militari le controllano. Certo è che ci sono decine di radar della Selenia in giro per il mondo, venduti nel periodo 1960-1992.
Le ECM sono ancora meno note ma sono presenti con sistemi dell'Elettronica sui PD-808GE (solo 8 esemplari) e AMX (ELT-553); le centinaia di efficaci pod come l'ALQ-234 e la serie degli ELT prodotti da ben due produttori (Elettronica e Selenia), invece, non sono in pratica utilizzabili perché mancano gli aerei che li portano (in compenso sono forse... presenti con alcuni Jaguar inglesi, chissà...). Per cui nell'insieme la guerra aerea italiana è un pò scarsa.
Mezzi corazzati (più o meno) ascrivibili agli italiani:
-40 OF-40
-40-60? Centauro
-1.260 Fiat 6614 (?)
-185 Fiat 6616 (?)
= circa 1.500 mezzi corazzati
Artiglierie
Circa 250 PALMARIA da 155 mm (equivalenti a circa 30 btr o 10 gruppi)
Un massimo di 160 MLR tipo FIROS 6/25/30 (essenzialmente, tipo 25), ma non è chiaro se siano stati tutti prodotti entro metà 1992; il SIPRI riporta solo una parte di questi lanciarazzi.
circa 2.500 (?) OTO da 105 mm
= circa 2.800-3.000 artiglierie
Missili e munizioni varie
-probabilmente oltre 2.000 Aspide*
-circa 300 AIM-9L per gli AMX
-circa 200 AIM-9B(F?) per i G.91R
-circa 50 V-3B Kukri per i Macchi 326K Atlas Impala Mk II
-circa 500 TOW (per gli elicotteri A.109 e A.129)
-un numero difficile da identificare o ipotizzare, ma non molto alto, di armi come AS.11, AS.12, AS.20, Martin Pescador (dei quali, simili all'AS-20, solo alcune decine erano noti costruiti negli anni '80 e certo non solo per gli MB.326, anzi...).
TOTALE (sì, tutto qui) = circa 3.000 missili.
*difficile fare stima anche perché vanno ripartiti con grosse quote per i caccia e sopratutto per le navi); presenti almeno 12 batterie Spada-Aspide (almeno 10, forse almeno 12, per l'AMI che in seguito è arrivata a 15 complessive, e 1 per la Thailandia), sufficienti per le basi principali e per almeno le due secondarie con gli AMX.
Quanto alle bombe, visto che non c'é un modello realmente nazionale tra questi, dovrebbero essere solo quelle definibili ai sensi dell'aviazione tattica. Sono circa 10 ricariche (per ordigni ordinari) per ciascun aereo (purché trattasi di carico 'standard'). I soli AMX dovrebbero avere 6x10x67 = 4.020(?) 'iron bombs', 4x3x67=804. Per i G.91Y è più semplice: 2x10x67 = 1.340 bombe, più 402 CBU. Questo totale significa che solo 130 aerei italiani (meno del 10% dei jet) hanno 5.300 bombe e 1.200 CBU. Tuttavia, questo non è certo la norma per gli altri velivoli: con 2 bombe come standard, i G.91R e T possono essere al più capaci di 2x10x690 = 12.800. Un certo numero, poche decine forse, hanno avuto anche le BL-755 o le Rockeye, e sono altri 2x3x40(?) = 240. Per i Macchi non è facile dire, ma in genere portano 4 bombe (però mai oltre le 500 lb) e considerando che sono molti, il numero aumenta parecchio: circa 4x10x800 =32.000 missili; più un certo numero di altre armi, tra cui probabilmente vanno non conteggiate anche le bombe incendiarie tipo napalm (o fosforo?), probabilmente solo per G.91 e almeno una parte dei Macchi, totalizzando (a 2x3 per ciascuno) probabilmente sui 5.000/6.000 ordigni).
Quanto ai razzi, essi sono di tanti modelli, tra cui quelli americani; però vi sono anche i razzi italiani da 50 mm, almeno per i G.91 e per certi aerei leggeri (SF-260?). Inoltre l'Italia ha prodotto un razzo da 81 mm in collaborazione con la Oerlikon svizzera, lo SNORA, che era basato sul precedente SURA, la produzione è alta, si dice sui 100.000 esemplari(!!!), e infine il Medusa, ad alte prestazioni e di tipo interamente nazionale, ma che nel 1992 era ancora poco diffuso e Dio sa quanti e con quali piattaforme erano operativi. Si sa che erano stati provati da diversi tipi di velivoli nazionali e anche esteri(?), ma di sicuro non c'é molto, forse nemmeno l'adozione da parte degli A.129 italiani. Esiste anche un razzo da 122 mm (come quelli del FIROS), ma le informazioni sono ancora meno chiare e sicuramente non pare adottato dalle F.A. nazionali. Certo che anche limitandosi a 'solo' 100 razzi per aereo, con 2.000 velivoli si fa presto ad arrivare a numeri 'importanti'... Ah, ovviamente, se molti tipi di razzi stranieri sono usati negli aerei italiani, di provenienza francese (da 68 mm), inglese (da 76?) e americana (da 70 e 127 mm), persino canadese (CRV-7 da 70 mm, ma solo per pochissimi aerei), è anche vero parte della produzione italiana o italo-svizzera è usata da altri utenti, come per esempio gli Hunter che spesso hanno avuto gli SNORA tra le loro armi tipiche.
Infine, le munizioni.
Anche qui ce ne sono tante. Le ricariche dovrebbero essere almeno 3, possibilmente fino a 5. Anche con 3 sole, gli AMX hanno 400x5x67 = circa 80.000 proiettili; i G.91Y circa 50.000 (a 250 colpi per ricarica); i G.91R-3 altri 250.000. I Macchi 326K altri 90.000, chi lo sa poi per i Macchi 339A (che almeno nel caso dell'AMI, hanno i gunpod da 30 mm), o anche per le ultime versioni dei Macchi 326 biposto tipo G o L. Quanto ai Fiat G.91R-1/4, sono 180 e hanno 1200x3x180 = 650.000 colpi, più circa 300.000 per i T. E non ci sono dati precisi con i Macchi 326 e SF-260 e altri ancora.
Solo considerando queste cifre, comunque sia, già arriviamo a numeri enormi: circa 70.000 bombe di cui 50.000 normali di vario tipo e modello, tra i 25 e i 500 kg; circa 5.000 incendiarie e circa 2.000 CBU di vario tipo. Inoltre vi sono probabilmente sui 200.000 razzi da 51-127 mm, mentre le munizioni sono forse sui 2 milioni, senza considerare che le 12,7 sono in comune con l'esercito, il cui livello di munizionamento a sua volta è ignoto nei dettagli, anche se sicuramente assai consistente, o quanto meno adeguato.
In termini di peso, le sole munizioni aeree censite sopra, che probabilmente sono circa il 50% del totale reale, sono dell'ordine delle 25 tonnellate per il 20 mm, 200 t per i 30 mm, 100 t per le 12,7 mm, 1.000 t per i razzi e infine le bombe, al peso medio di 150 kg l'una, sarebbero già sulle 10.000 tonnellate. Questo dà l'idea del livello complessivo di munizionamento che, per dirne una, è sicuramente molto più alto di quello mai posseduto dall'AMI in un qualsiasi punto della sua attività operativa. In ogni caso, va ricordato che queste armi sono molte di meno di quelle usate dai britannici da parte loro.
Un tipico cacciabombardiere avrebbe in media almeno 3 cariche per i cannoni, 10 per le bombe normali, 3 per le CBU, 2 o 3 per le incendiarie (quasi mai presenti con gli stessi aerei che hanno le CBU...), 3(?) per i razzi, 2-3 per gli AAM. Non ha dunque moltissima autonomia e in teoria, in pochi giorni può finire 'tutto' l'arsenale disponibile, sempre ché riesca davvero a sganciarlo.
Per quel che riguarda le munizioni dell'esercito, va detto che il numero di preciso non è fissato anche se sarebbe necessario dare l'idea almeno di quelle che possono avere, sicuramente sono comunque un buon numero. Per le artiglierie, va ricordato che: i FIROS sono nazionali, quindi quel che è stato prodotto di essi è quello che è utilizzabile (anche se alcuni tipi di BM-21 pare abbiano avuto munizionamento FIROS, il che potrebbe portare ad altre 'sorprese'); dal canto loro, i pezzi da 105 mm usano in genere munizioni tipo NATO, non risultando tipi nazionali progettati esplicitamente per quest'arma. Invece, a parte i FIROS di cui si è detto, i Palmaria hanno munizioni compatibili con quelle NATO, ma anche una linea di proiettili di propria progettazione, che sicuramente saranno stati forniti in considerevole quantità agli utenti esteri, quanto meno alla Libia che del resto ha comprato oltre 200 dei 262 Palmaria realizzati (gli altri utenti sono la Nigeria e, per le sole torrette, l'Argentina, ma entrambe sono molto meno importanti rispetto alla Libia). Queste munizioni non pare che comprendano ordigni CBU, ma del tipo HE, HE a gittata prolungata (a razzo), fumogena e illuminante. Ovviamente la quantità prodotta è ignota nei dettagli, come è praticamente scontato in questi settori, dove le statistiche sono pressoché sconosciute.
Altri dati utili...
Stando al SIPRI, l'Italia ha esportato, entro il 1992: circa 1.300 M56, 6 Firos 6, 48 Firos 25, 235 Palmaria = almeno 1.589 artiglierie.
Quanto alla produzione di blindati 6614/16, c'é una certa confusione in merito. Ecco i dati ufficiali che sono riuscito a reperire:
Secondo Wiki.it sono state prodotte 1.210 Tipo 6614, e 122 o 185 Tipo 6616.
Secondo Wiki.en sarebbero 1.300 Tipo 6614 e 267 Tipo 6616.
Secondo Military Factory sarebbero 1.443 gli esemplari prodotti in tutto della Tipo 6614 e varianti.
In tutto, quindi, questi aggeggi dovrebbero essere almeno 1.332 esemplari, con una punta massima stimabile anche di 1.567.
Quanto al SIPRI, si dice che in realtà, almeno entro il 1992 (che è quello che ci interessa), abbiamo:
-Argentina: 0 (wiki.it dice 25, wiki.en dice 25+50 per la polizia)
-275 Tipo 6614 per la Corea (e non 400, produzione 1977-89, wiki dice +125 e se è per questo, anche RiD lo dice)
Non conosco la ragione per la quale quasi tutte le fonti dicono che sono 400, ma il SIPRI dice di no. Bah.
-Italia: ovviamente non è considerata visto che si parla di trasferimenti di armi (nei wiki sono 150-164)
-Libia: 90 Tipo 6614 e 60 6616 (wiki.it e .en: 200 esemplari, +140; più fino a 100 Tipo 6616 ovvero +40); peraltro il numero è possibilmente elevato fino a 200 e 100, corrispondendo con quelli dichiarati dalle wiki.
-Peru: 10 Tipo 6614 e 15-20 Tipo 6616 (15 Tipo 6614 e 15 Tipo 6616 per wiki.en ovvero +5 e +0)
-Somalia: 270 Tipo 6614 e 30 Tipo 6616. (idem per wiki)
-Tunisia: 120 Tipo 6614 (wiki dicono 110 o 150)
-Venezuela: 14 Tipo 6614 (wiki dice 24 +10)
Questo dà dei valori molto inferiori, in pratica sarebbero, oltre ovviamente ai mezzi nazionali: 52 Tipo 6616 e 164 Tipo 6614, un totale di:
-911 Tipo 6614 e 120 Tipo 6616. Dati esposti su commerci fatti entro il 2015.
Entro il 1992 sarebbero stati invece 659 i Tipo 6614 esportati, a cui aggiungere presumibilmente 150 o 164 mezzi italiani, totalizzando quindi una massa di circa 809-823 esemplari.
Mentre i Tipo 6616 sarebbero stati circa 40-52 e altri 105 per l'esportazione, totalizzando 145-157 esemplari.
In tutto, sarebbero stati quindi prodotti non più di 980 mezzi di questo tipo, mentre le wikipedie parlano di circa 1332 esemplari, con una punta massima stimabile anche di 1567.
E' chiaro che c'é una notevole differenza in questi valori.
Ci sono -125 esemplari per il programma coreano delle Tipo 6614, per esempio.
Se si considera tutto quanto sopra, con i 'forse' in termini numerici, avremmo anche 1054 esemplari di Tipo 6614 e 185-197 Tipo 6616.
Evidentemente, la maggior parte delel differenze passa per i -125 della Corea del Sud, e per i -25/75 per l'Argentina, mentre per il resto vi sono corrispondenze con poche differenze, con il Peru, la Somalia, il Venezuela, mentre per la Libia è un valore dubbio.
Da notare che il Sipri è incompleto in molti versi: per esempio non conteggia circa 570 mezzi tipo M113 per la Turchia, e 150 nel modello portamortaio con arma da 120 mm, per la Libia.
In sostanza avremmo circa 1.200+185+40+40 mezzi uguale a 1.475 mezzi corazzati.
Questo significa anche: 15.000 veicoli non blindati e 150.000 uomini.
Beh, almeno la cosa è più chiara.
Considerando che ogni aeroporto italiano dovrebbe avere, per la difesa, circa 12 mezzi (una compagnia) per quelli principali e 4 per quelli secondari, avremmo 120+100 mezzi uguale ben 220 mezzi blindati leggeri per la difesa delle basi stesse.
-1 battaglione di carri OF-40
-1 battaglione di blindo centauro B-1
-30 battaglioni blindo leggere 6614/6616.
Bisogna considerare che tipicamente le 6614 o anche 6616 erano disposte anche a protezione degli aeroporti, il che significa disperderne un bel pò. Una compagnia di 10-12 mezzi per aeroporto principale significa sottrarre 100-120 veicoli (presumo 120, visto che le compagnie ne hanno almeno 12), ovvero l'equivalente di 3 battaglioni. Ok?
Alcune fonti per approfondire:
RADAR TUTORIAL (sui radar in generale, modelli civili/militari)
RADAR PAGES UK (radar britonni)
THUNDER AND LIGHTINGS (aerei britonni)
AIM-9_Sidewinder (sito Lone Flyer)(sono presenti anche articoli su Firestreak, Aspide, Bloodhound e i missili francesi, americani e russi)
Bloodhound (sito Lone Flyer)
Firestreak e Red Top (Lone Flyer)
http://www.airvectors.net/avhunt_2.html#m2
http://www.airvectors.net/avjag.html
http://www.airvectors.net/avjag.html
http://www.airvectors.net/avhawk.html
http://www.bharat-rakshak.com/IAF/aircraft/current/607-jaguar-25.html
http://www.dstorm.eu/pages/en/saudi/hawk.html
http://www.swisshunter.info/
https://en.wikipedia.org/wiki/Hawker_Siddeley_Harrier
https://en.wikipedia.org/wiki/Hawker_Siddeley_Harrier
https://en.wikipedia.org/wiki/British_Aerospace_Harrier_II
ORBAT UK E ITALIA
UK/RAF
-1a fascia
3 basi principali
-N.1 a 140 km; con 2 squadroni di Harrier e 1 di Hawk
-N.2 a 180 km; con 2 squadroni di Harrier e 1 di Hunter OM
-N.3 a 190 km; con 1 di Lightning e 2 di Jaguar
8 basi secondarie:
-n.11 (S.1): Hunter SWI 80 km
-n.12 (S.2): Harrier 110 km
-n.13 (S.3): Hawk 130 km
-n.14 (S.4): Hunter SWI 150 km
-n.15 (S.5): Jaguar 160 km
-n.16 (S.6): Javelin 170 km
-n.17 (S.7): Harrier 190 km
-n.18 (S.8): Lightning 195 km
-2a fascia:
3 basi principali
-N.4 a 240 km: con 1 squadrone Hunter SIN- e 2 Lightning
-N.5 a 280 km: con 2 squadroni Jaguar e 1 Hunter SIN-
-N.6 a 320 km: con 1 squadrone Jaguar, 1 Hunter CH e 1 Lightning
8 basi secondarie:
-n.19 (S.9): Javelin 230 km
-n.20 (S.10): Javelin 250 km
-n.21 (S.11): Javelin 280 km
-n.22 (S.12): Buccaneer 290 km
-n.23 (S.13): Jaguar 300 km
-n.24 (S.14): Harrier 320 km
-n.25 (S.15): Lightning 335 km
-n.26 (S.16): Buccaneer 340 km
-3a fascia:
3 basi principali:
-N.7: a 370 km; con 2 squadroni Jaguar e 1 Hawk
-N.8: a 390 km; con 1 squadrone Valiant, 1 Harrier, 1 Hawk
-N.9: a 410 km; con 1 squadrone Victor, 1 Gnat, 1 Jaguar
-N.10: a 450 km; con 2 squadroni Vulcan, 1 Hawk
9 basi secondarie:
-n.27 (S.17): Canberra 360 km
-n.28 (S.18): Valiant 370 km
-n.29 (S.19): Hawk 385 km
-n.30 (S.20): Gnat 403 km
-n.31 (S.21): Victor 410 km
-n.32 (S.22): Victor 420 km
-n.33 (S.23): Vulcan 430 km
-n.34 (S.24): Vulcan 435 km
-n.35 (S.25): Vulcan 462 km
Trasporti (tra gli altri verificabili): Numero- modello-motori-v.max-autonomia tipica-peso vuoto-peso max-carico t-soldati-parà (riferito ad una tipica versione, non a tutte!)
Grandi aerei da trasporto (jet-tp-pistoni)
- 23 VC.10 (4-933 km/h, 9400 km, 63-151 t, 151s) = 1 SQN
- 25 Comet (4-790 km/h 50 t , 4200 km, 44s) = 1 SQN
- 10? 111 (2-882 km/h, 23-35 t, 2000 km 89 p) = 0,5 SQN
-120? HS 748 (2-452 km/h, 1715 km, 12-21 t, 50s) = 5 SQN
-37 HS 780 Andover (2-515 km/h, 2.300 km, 13-23 t, 6,5 t-52s-40p) = 2 SQN
-10 Herald (4x435 km/h, 2.600 km, 11-19 t, 56s) = 0,5 SQN
-10 Belfast (4-566 km/h, 8500 km, 57-104 t, 35t-150s) = 0,5 SQN
- 6? Britannia (4x640 km/h, 7100 km, 38-84 t, 139s) = 0,5 SQN
-56? Argosy (4-407+ km/h, 5.550 km, 25-43 t, 13 t-69s-54p) = 2,5 SQN
-49 Beverley (4-383 km/h, 2092 kmx13 t, 35-61 t, 20 t-80s-70p) = 2 SQN
-151 Hastings (4-560 km/h, 6840 km, 22-36 t, 9t-50s-35p) = 6,5 SQN
TOT = 497 = 22 SQN equivalenti
Aerei medio-leggeri
-70? Skyvan (2x402 km/h, 1117 km, 7-12 t, 19s) = 3 SQN
-20 Shorts 330 (2x404 km/h, 1600 km, 8-12 t, 36s) = 1 SQN
- 90 B.170 Freighter (2-360 km/h, 1320 km, 13-19 t, carico vario) = 4 SQN
- 222 Valetta (2x415 km/h, 2.350 km, 11-17 t, 34s o 20p) =10 SQN
TOT = 442 = 20 SQN
Collegamento
- 3? BAe 146 (4x800 km/h, 38 t, 3.600 km, 80s?)
- XX BAe 125 (4 C.1, 2 C.2, 6 C.3, probabili anche i 20 Dominie, 8 C-29A, vattalapesca quanti altri) (2-840 km/h, 2900 km, 6-11 t, 8s) = 2 SQN
-40 Shorts 360 (2x453 km/h, 1240 km, 6-10 t, 30s) = 2 SQN
-190? BN-2 (inc. 50 Defender armati), 2x273 km/h, 1400 km, 3-4 t, 9s) = 8 SQN
-25? Jetstream (2x454 km/h, 2222 km, 3-6 t, 16s) = 1 SQN
-22(?) B.206 (2-415 km/h, 2608 km, 2-3 t, 4s) = 1 SQN
-100+ Dove/Heron (2-370 km/h, 1415 km, 3-4 t, 8s) = 4 SQN
-circa 50 Prince (2-359 km/h, 740 km, 4-5 t, ?) = 2 SQN --- ma quasi tutti addestratori per la R.N!
-circa 120 Penbrooke (2-300 km/h, 1850 km, 4-6 t, 8s) = 5 SQN
-59 Pioneer (1-261 km/h, 676 km, 2-3 t, 4s) = 2,5 SQN
-40? Twin Pioneer (2-266 km/h, 1.300 km, 4-7 t, 13s o 1 t) = 2 SQN
TOT = 439 = 19,5 SQN
Supporto esercito
-182 Auster (1-204 km/h, 390 km, 1 t, 3s) = 9 SQN
Elicotteri:
-24 Bedivere = 1 SQN
-150? Sycamore = 8 SQN?
-130 Lynx = 7 SQN (113 AH.1 di cui 60 TOW; 5 AH.5; 12 AH.7+107 convertiti, anche con TOW )
-150 Scout (potenzialmente capaci di portare 4 AS.11) = 3 SQN
-64 Skeeter
TOT almeno 1750 aerei e 518 elicotteri = circa 2268 velivoli con 90,5 SQN totali.
NB questo totale comprende le versioni militari acclarate di questi velivoli prodotti fino al 1992; è incluso anche il lotto di 9 VC.10 civili poi militarizzati come aerocisterne, che mi sembra la cosa migliore da fare, malgrado tutto, visto che i regolamenti non lo vietano esplicitamente e comunque sia i britonni sono stati bastonati anche troppo; quanto ai velivoli, ho cercato di togliere le macchine esplicitamente usate solo o quasi, per addestramento, ma è comunque opinabile, anche perché in guerra i 20 Dominie (BAe-125) non sarebbero stati certo lasciati inutilizzati in quanto 'addestratori'. Sono troppo grossi per non fare anche 'altre cose', ma non mi è stato possibile dimostrarlo espliciamente, in ogni caso la loro presenza è dubbia, ma non sicura né in positivo né in negativo.
Visto che presumibilmente è possibile portare in scena 1 squadrone per base aerea, più gli aerei tattici dell'esercito senza tanto ritegno, allora abbiamo presumibilmente un massimo di 35 squadroni aerei di 2a linea. I tipi sono questi qua sopra, tanto per capirci.
Per quel che riguarda gli elicotteri armati: pare che il British Army, almeno stando al SIPRI, ordinò per i suoi Lynx qualcosa come 34.000 missili TOW (!!!!), per capire la grandezza si consideri che il SIPRI dà circa 2.000 TOW per la flotta di Mangusta italiani e in generale pone i britannici, almeno fino al 1992, al vertice dei clienti di TOW (in generale, all'export la prima è l'Arabia Saudita, seguita da UK, e circa pari, Iran e Italia, nonché a distanza, anche la Turchia).
Adesso, abbiamo solo l'imbarazzo della scelta.
Una possibile scelta:
-1 sqn con i VC-10, 1 con mix Belfast e Argosy (?), 2 con Argosy, 2 con HS 780, 2 con i Beverley, 2 con gli Hastings (oppure 1 con gli Hastings e 1 AEW). Questo per le basi principali.
-2 sqn con i BAe-125, 1 con i Comet, 4 o 5 con gli Hastings, 16 ulteriori con i velivoli più disparati medio-leggeri, come sli Skyvan, Heron, Bristol 170, Penbrooke ecc (impossibile da quantificare)
Esercito: 9 sqn con gli Auster, 1 con i Bedivere, 8 con i Sycamore, 7 con i Lynx e 3 con gli Skeeter = tot 28 sqn. Questi velivoli, come i mezzi dell'esercito, non hanno bisogno di campi d'aviazione veri e propri e non appartengono dalla RAF/aviazione che sia, quindi possono essere portati in toto, senza nemmeno in tal caso, essendo mezzi dell'esercito, un limite preciso al numero schierabile.
Pertanto, nel wargame, sarebbero complessivamente presenti 55 sqn di 1a linea, più 35 sqn di supporto vario; più 28 sqn di aerei ed elicotteri leggeri (9+19).
Totale: 55 sqn 1a linea:
-2 sqn Valiant
-5 sqn Vulcan
-3 sqn Victor
-2 sqn Buccaneer
-1 sqn Canberra
-4 sqn Javelin
-6 sqn Lightning
-2 sqn Gnat
-8 sqn Harrier
-6 sqn Hawk
-6 sqn Hunter
-22 sqn trasporti: 1 sqn VC 10, 1 sqn Comet, 1 sqn 1-11/Herald(?), 2 sqn Andover, 1 sqn Britannia/Belfast, 5 sqn Hs 748, 6 sqn Hastings, 1 sqn Hastings/Argosy, 2 sqn Argosy
-20 sqn trasporti/collegamento: 3 sqn Skyvan, 1 sqn Shorts 330, 4 sqn B.170, 10 sqn Valetta.
-circa 20 sqn collegamento e simili: 2 sqn BAe 125/146, 2 sqn Shorts 360, 8 sqn BN-2, 1 sqn Jetstream, 1 sqn B.206, 4 sqn Dove/Heron, 2 sqn Prince; 5 sqn Penbrooke, 2 sqn Pioneer, 2 sqn Twin Pioneer.
Supporto esercito
-9 Sqn Auster
27 sqn elicotteri: 1 sqn Bedivere, 8 sqn Sycamore, 7 sqn Lynx, 8 sqn Scout, 3 sqn Skeeter
Totale unità effettivamente presenti, dunque= 118 squadroni (circa 2.200 velivoli!)+ 36 esercito = 153 sqn (circa 2.754 velivoli!!!)
NB: per i mezzi dell'esercito non c'é il limite dell'80%, si può schierare il totale più o meno integrale, possibilmente arrotondato al livello di squadrone (18 velivoli), ma non è strettamente necessario.
NB:2: restano sub judice, ma molto probabilmente ammessi, i velivoli AEW/AWACS tipo i 12 Shackleton AEW e i 3 (?) Nimrod AEW, che in tal caso potrebbero fare un ulteriore squadrone (se in sostituzione di qualche unità di 1a linea o meno, è peraltro difficile da dire, in caso potrebbe andare 'fuori' uno squadrone di Gnat o di Hawk, al massimo di Lightning; l'incertezza più che altro è data dal fatto che entrambi i velivoli sono stati progettati come pattugliatori armati, però in questo wargame esistono solo le versioni AEW; del resto anche i PD-808 sono aerei disarmati, ma qui la differenza la fa la loro funzione 'elettronica', perché volano in maniera offensiva verso il territorio nemico; del resto anche i Canberra sono inclusi nel totale 1a linea pur essendo, almeno inizialmente, presenti solo come recce ed ECM; peraltro sarebbero sostituibili anche dalle versioni bombardiere vero e proprio, ma sempre velivoli offensivi sono e all'inizio almeno, senza armi disponibili.
Unità dell'esercito:
Se utilizziamo la definizione britannica, abbiamo soltanto divisioni corazzate, con la differenza data solo di reggimenti interni. I quali hanno ben 56 carri l'uno (per lo standard britonno nella fine degli anni '80), così da avere 112 carri per la brigata corazzata 'a piena potenza' (2 rgt).
Le divisioni inglesi hanno in genere 3 brigate corazzate, di cui ciascuna può essere considerata corazzata anche se ha solo 1 reggimento carri da 56 mezzi, anziché 2. In teoria, le divisioni possono essere fatte da un quantitativo tra 168 e 336 esemplari. In genere dovrebbero essere 2x1 e 1x2 o 2x2 e 1x1 quindi 4 o 5 reggimenti carri ovvero 224 (divisione 'meccanizzata') o 280 ('divisione corazzata') carri armati per ciascuna.
Però questo non è obbligatorio né scontato dato che questo NON è l'esercito britannico. I numeri, comunque sia, non cambiano di moltissimo.
Dato che bisogna sistemare anche un gran numero di mezzi corazzati britannici di tipo leggero, allora è meglio che si diluisca il più possibile le armi pesanti delle divisioni.
Divisioni pesanti: sono quelle corazzate, provviste di Chieftain, Challenger o (in un caso?) Conqueror (sempre che quest'ultimo non sia piuttosto disperso tra le unità di seconda linea, come 'supporto'); la potenza di queste unità sarebbe ad ogni modo elevata, visto he sono circa 2.800 carri pesanti da oltre 50 tonnellate.
Si potrebbero equipaggiare agevolmente tra 10 e 12 divisioni, forse addirittura 14-15.
Facciamo così, dunque...
Esercito principale:
-circa 12 divisioni corazzate: circa 4 reggimenti corazzati su carri pesanti, più o meno altrettanti di fanteria, artiglieria pesante o semovente. Hanno circa 200 carri l'una, ma un solo gruppo (Abbot?) d'artiglieria (più eventualmente altre armi trainate come l'FH-70). Circa 12.000 effettivi.
-circa 20 divisioni meccanizzate, provviste di carri Vickers 'medi' e di artiglieria trainata leggera anziché semovente (sempre un debole ordinamento con un gruppo da 16, 18 o 24 pezzi). Provviste di soli 2 reggimenti per una delle sue brigate, con circa 100 carri l'una. Circa 15.000 effettivi.
Delle circa 30 divisioni, circa 10 sono schierate vicino alla 1a linea, altrettante sono arretrate e le altre sono presumibilmente avvolte attorno agli aeroporti. Queste sono quelle con la maggiore quantità di fucili SA-80 (automatici).
-circa 10 divisioni leggere, prive di carri armati ma provviste di mezzi blindati leggeri anche ben armati (tipo i Saladin o gli Scorpion?)
-circa (equivalente, quanto meno di) 30 brigate ausiliarie. Hanno pochi blindati leggeri.
Parte di queste unità proteggono radar e aeroporti e anch'esse hanno la preminenza nella fornitura di fucili SA-80 (e dei lotti migliori)
Altri mezzi corazzati fanno parte della difesa delle basi: quelle principali almeno, hanno almeno una compagnia di Scorpion/Scimitar; quelle secondarie almeno un plotone di questi mezzi, totalizzando un valore di circa 250 mezzi.
ITALIA/AMI
1a fascia:
4 basi principali di (per il ridotto raggio d'azione degli aerei):
-N.1 (M.1) --110 km: 1 gruppo G.91Y (450 km, quindi fino a 340 km interni al territorio nemico) e 2 di G.91R-3 (fino a 180 km nell'entroterra nemico)
-N.2 (M.2) -- 140 km: 1 gruppo MB.326K e 2 di G.91R-3 (fino a 180 km e 150 km)
-N.3 (M.3) --160 km: 1 gruppo MB.339A e 2 G.91R-3 (fino a 130 km)
-N.4 (M.4) --190 km: 1 gruppo MB.326K e 2 G.91R-3 (fino a 130 km e 100 km rispettivamente)
10 basi secondarie:
-n.11 (S.1) --- 60 km: 1 gruppo G.91R-3 (fino a 260 km)
-n.12 (S.2) --- 90 km: 1 gruppo MB.326K (fino a 230 km)
-n.13 (S.3) --- 100 km: 1 gruppo G.91Y (fino a 350 km)
-n.14 (S.4) --- 130 km: 1 gruppo G.91Y (fino a 320 km)
-n.15 (S.5) --- 140 km: 1 gruppo MB.326K (fino a 180 km)
-n.16 (S.6) --- 150 km: 1 gruppo MB.339A (fino a 140 km)
-n.17 (S.7) ----160 km: 1 gruppo MB.339A (fino a 130 km)
-n.18 (S.8) ----180 km: 1 gruppo G.91R-4 (fino a 110 km)
-n.19 (S.9) ----190 km: 1 gruppo MB.339A/C (fino a 100 km)
-n.20 (S.10)----195 km: 1 gruppo G.91R-4 (fino a 95 km)
2a fascia:
3 basi principali:
-N.5 (M.5)----250 km: 1 gruppo MB.339A e 2 G.91R-3 (fino a 100 km)
-N.6 (M.6)----290 km: 1 gruppo AMX, 1 gruppo MB.326GB/L e 1 gruppo G.91R-3 (fino a, rispettivamente: 410 km, 60 km, 60 km)
-N.7 (M.7)----330 km: 1 gruppo MB.339A e 2 gruppi G.91R-3 (fino a 20 km se interamente lo-lo, sennò fino a circa 100 km hi-lo-hi)
10 basi secondarie:
-n.21 (S.11)--- 220 km: 1gruppo G.91R-3 (fino a 130 km)
-n.22 (S.121)--- 240 km: 1 gruppo G.91R-3 (fino a 80 km)
-n.23 (S.13)--- 250 km: 1 gruppo AMX (fino a 450 km)
-n.24 (S.14)--- 250 km: 1 gruppo MB.326K (fino a 100 km)
-n.25 (S.15)--- 280 km: 1 gruppo AMX (fino a 420 km)
-n.26 (S.16)--- 290 km: 1 gruppo G.91R-4/R-1 (fino a 70 km)
-n.27 (S.171)-- 300 km: 1 gruppo MB.339A (fino a 20 km)
-n.28 (S.18)--- 320 km: 1 gruppo MB.326K (fino a 20 km, hi-lo-hi 80 km circa)
-n.29 (S.19)--- 340 km: 1 gruppo G.91R-1 (fino a 20 km)
-n.30 (S.20)--- 350 km: 1 gruppo MB.326GB (0 km! Oppure 50 km se hi-lo-hi)
3a fascia:
3 basi primarie:
-N.8 (M.8)- 370 km: 1 gruppo MB.326GB e 2 gruppi G.91R-3 (questi hanno tutti raggi d'azione praticamente non applicabili anche con hi-lo-hi il raggio pratico è comparabile in pratica alla distanza dal confine!)
-N.9 (M.9)- 390 km: 1 gruppo MB.326GB e 2 gruppi G.91R-3 (idem)
-N.10 (M.10)- 440 km: 1 gruppo MB.326GB e 2 gruppi G.91R-1 (idem)
5 basi secondarie:
-n.31 (S.21)-- 390 km: 1 gruppo PD.808RM/GE (400 km circa, l'unico dei 18 gruppi che può agire sul territorio nemico dalla 3a fascia!)
-n.32 (S.22)-- 400 km: 1 gruppo G-91R-1
-n.33 (S.23)-- 410 km: 1 gruppo G.91R-1
-n.34 (S.24)---410 km: 1 gruppo G.91R-1
-n.35 (S.25)---410 km: 1 gruppo MB.326GB
Totale 1a fascia: 22 gruppi (di 55), con 14 gruppi di G.91 e 8 Macchi di cui 9 gruppi G.91R-3 e 2 G.91R-4, quindi 11 gruppi G.91R; più 3 G.91Y, e 4 MB.339 e 4 MB.326K
Totale 2a fascia: 19 gruppi (su 55) con 8 gruppi su G.91R di cui 7 su G.91R-3, 1 su R-1/4 e 1 su R-1; 3 gruppi su MB.326K, 2 su MB.326GB, 3 su MB.339A e 3 su AMX
Totale 3a fascia: 14 gruppi (su 55) con 1 gruppo PD-808, 4 MB.326GB, 4 G.91R-3 e 4 G.91R-1.
Totale generale:
-3 gruppi AMX
-3 G.91Y
-28 G.91R di cui 3 R-4 o R-4/R-1, 6 R-1, 19 R-3
-7 MB.339A/C
-6 MB.326K
-6 MB.326GB/L
-1 PD-808
In tutto, appare evidente come su 55 gruppi, solo 38 siano capaci di attaccare in territorio nemico.
FORZE TERRESTRI:
Presumibilmente esse sono costituite in questo modo:
-4 divisioni (o equivalenti ) leggere, ciascuna con circa 200 mezzi corazzati/blindati in almeno 4 o 6 battaglioni, quasi tutti sono comunque Fiat 6614 e anche 6616; queste divisioni hanno un totale di probabilmente 3 brigate motorizzate leggere su circa 70-80 blindati l'una (2 battaglioni?), e 1 battaglione artiglieria leggera (24 pezzi da 105 mm); più reggimento (o brigata?) artiglieria, con 2 gruppi da 155 mm Palmaria e 1 gruppo FIROS. L'artiglieria NON difetta indubbiamente a questa divisione, ed è certo un punto a favore, così facendo ha ben 72 pezzi da 105, 48 da 155 mm, 24 FIROS. Circa 10.000 uomini.
-10 brigate d'artiglieria indipendenti. Sembrano e sono tante; ma è dovuto all'enorme numero di artiglierie disponibili rispetto a tutto il resto; anzi, non fosse per carenza di personale ce ne sarebbero sicuramente di più in servizio attivo (molte centinaia sono in riserva). Queste hanno un battaglione blindato da ricognizione/trasporto/difesa, più una serie di gruppi d'artiglieria, presumibilmente 4 gruppi da 105 (96 pezzi), più un gruppo pesante in alcune di esse, con 18 Palmaria o FIROS.
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