Qualche commento sulle elezioni del 31 maggio (7-6-15)
Anche se questo è un sito nato per tutt'altra ragione, preferisco usarne una parte per il 'tiro libero' piuttosto che creare di sana pianta un altro spazio web. Del resto hanno fatto così anche 'enciclopedisti' come Joe Baugher e Greg Goebel, quindi perché no?
Spoiler: questo articolo NON ha la pretesa d'essere scritto da una persona neutrale, e non ha la pretesa di parlare in maniera neutrale dell'argomento. Probabilmente ve ne sareste accorti da soli comunque, però ve l'ho detto ugualmente. Spero che la mia analisi faziosa sia comunque sufficientemente corretta per rappresentare almeno un onesto tentativo di narrare una faccenda indubbiamente discutibile e aperta a più di un punto di vista.
Le elezioni del 31 maggio scorso sono l'esempio più classico, anche se apparentemente innovatrici per i protagonisti coinvolti, di cosa significhino in Italia termini come 'vittoria', 'comunicazione', 'gestione del risultato'. E non da adesso, ma da tempi immemorabili.
Gli storici della marina sanno quanto molte battaglie navali siano state viste, dagli opposti schieramenti, come proprie vittorie, o se vogliamo, 'non sconfitte'.
L'Egitto ha celebrato la guerra del Kippur (1973) come una propria vittoria (politica), nonostante sia stato militarmente battuto da Israele in tutti i settori, dal conteggio dei caduti a quello delle navi affondate. Tutto è quindi e da sempre relativo, a meno che non si verifichi un tale crollo da impedire ogni 'rete' di salvataggio logica. Come a Tsushima o a Waterloo. E questo, senza dimenticare che nemmeno Waterloo, in realtà, è stata una disfatta 'da manuale', tanto che fino all'ultimo l'esito della battaglia fu incerto e la ritirata, benché disastrosa, non divenne mai una vera disfatta come, per esempio, a Gaugamela.
E quindi, premesso questo, veniamo ai fatti: il PD ha vinto in 5 regioni su 7. La Lega vince in Veneto, la destra unificata in Liguria. E M5S? Da nessuna parte, apparentemente.
Ma è così? Solo in apparenza. Anzitutto, cosa significa 'vincere'? Cosa e perché?
Gli obiettivi contavano molto già prima della partenza.
Nel caso di Renzi, questo avrebbe suggellato un anno di successi con una politica spregiudicata e senza compromessi con le opposizioni. Un successo generale era anche un segnale sicuro per continuare nella rotta tracciata.
Renzi era convintissimo che la Moretti potesse fare un grosso risultato, ma nemmeno far da autista alla più renziana del reame è stato sufficiente per evitare un doppiaggio imbarazzante. E per impedire che in Veneto il PD perdesse i due terzi dei 900.000 voti presi alle europee dell'anno scorso. Ricordate: appena poche settimane fa, e persino durante lo stesso 31 maggio, molti nel PD pensavano seriamente ad un 7-0 (come dimostra anche l'attività dei troll del PD in Rete, quello stesso giorno, alla notizia della scarsa affluenza del voto: già in tardo pomeriggio, dopo le 19.00, erano gasatissimi perché immaginavano l'assenza dei votanti grillini in quel 37% scarso rilevato).
Moretti totalmente trinciata alle urne, anzi asfaltata. Ma la delusione più grande è la Paita, praticamente un clone della Moretti, e che indiscutibilmente era data per favorita, lo si vedeva già dai suoi atteggiamenti ed argomentazioni arroganti, dopo la vergognosa uscita di Cofferati a seguito dei noti brogli elettorali. Ma è bastato un signor nessuno come Toti per dissolvere anche lei.
Umbria: l'establishment del PD, ben più antico del renzianesimo, ha dovuto lottare fino all'ultimo per permettere alla sua presidente di vincere contro il rivale del centrodestra. Una katiusha contro un asceta d'Assisi. Eppure hanno 'quasi perso' anche qua. Il che è un colpo al morale durissimo, visto che l'anno scorso hanno perduto Perugia.
Che poi il sindaco di Perugia sia di centrodestra ma vada alla marcia della Pace di Assisi, mentre l'AGESCI (molto vicina a Renzi, vedi alla voce Matteo Spanò) la diserta (e prende accordi con la Marina italiana per un progetto 'educativo'), e presenzia all'Expo, beh sono segni dei tempi.
Da notare che in piena notte, un esponente del PD nazionale affermava con assoluta certezza, su La-7, la vittoria in Umbria, in base ai 'loro dati'. Come questo si possa ritenere compatibile con la 'segretezza' del voto, è un mistero.
Meno difficoltà per il PD nelle Marche, nonostante il caso Spacca(in ogni senso). Per chi non lo ricordasse, il vincitore Ceriscioli (sindaco di Pesaro) era considerato 'incandidabile' ('ma come, Renzi da sindaco può fare le primarie del PD e io non posso correre per la regione??') e il PD non voleva farlo correre, mentre l'uscente Spacca era fuggito col centrodestra, non essendo più ricandidabile!
Toscana: il PD non poteva NON vincere, e ha vinto: ma Rossi non è mai stato di chiara professione renziana. E a sentire il candidato sindaco di Arezzo (di centrodestra) Ghinelli, lui è supportato da una montagna di 'poteri' tale, che non esistono Manoli o Messner che possano scalarla.
Emiliano non ha avuto problemi, in Puglia: ha raccattato quasi un milione di voti. Grazie anche a ben 8 (otto) liste che lo supportavano. Se era tanto sicuro, perché non si presentava lui e basta?
De Luca, un burosauro degli anni '70, si è dato una rinfrescata di renzianesimo, sopratutto per la candidatura ufficiale. Poi ci ha pensato lui, a vincere 'non importa come'. Nel fantastico mondo all'incontrario, è uscita la notizia (2 giugno)-bomba: ha presentato (LUI!) denuncia contro la Bindi, rea di lesa maestà nell'indicarlo come impresentabile, nonostante che il PD abbia non solo da rispettare la Severino, ma anche il suo stesso codice etico (del 2008).
Il PD ha vinto le elezioni, dunque? BEH, dipende. I candidati renzianissimi lo hanno affossato, ha vinto invece la vecchia nomenklatura. Il che è tutto fuorché un buon segnale di salute per Renzi.
Anche la fuga ad Herat e il silenzio di quasi un giorno, non sono esattamente nello stile vincente del 'Cesare' di Rignano.
La destra, piuttosto, è ripartita bene. Ma, nonostante Toti, questo non è stato possibile per Berlusconi (morto, decotto e bollito da un pezzo, almeno in termini politici), ma per Salvini: guardatevi dalla sua astuzia, a differenza di Renzi lui NON ha bisogno di imparare le battute prima di fare i discorsi, risponde a braccio e con concetti semplici, questo lo rende molto efficace!
E' la LEGA che ha ottenuto i successi più clamorosi, sfondando al Centro -come Alessandro a Gaugamela- e monopolizzando l'attenzione anche in Liguria, dove non aveva mai avuto vita facile, nemmeno ai tempi di Bossi. In Toscana ha corso da sola, con Claudio Borghi che è personaggio tutt'altro che incolore. E ha preso il 20%. Un exploit da antologia.
Ma.. per il resto, la Lega è fatta di 3 componenti: SALVINI e le sue felpe (e più ancora, il suo cinismo); l'emergenza barconi/extracomunitari/rom; l'assoluta debolezza degli avversari di turno, come mrs Ladylike Moretti. Anche così, la Lega ha fatto il 3% scarso in Puglia e in Campania nemmeno s'é presentata. Al Sud, di questo passo, non sfonderanno MAI, perché Salvini non è e non sarà il benvenuto. Non ci sarà nessuna replica di Canne. Non con Salvini nella parte di Annibale.
Visto che la Lega è in parlamento da almeno 23 anni, sarebbe il caso prima o poi di capire che non basta un assenteista europeo per renderla credibile. Maroni, a parte fare la faccia cattiva ai profughi e istituire il reato di clandestinità, non ha fatto nulla né poteva fare nulla per fermare il fenomeno di un continente in ebollizione come l'Africa. Minacciare i pescatori di incriminazione per immigrazione clandestina, però, è un gesto inaudito e criminale. Che è quel che ha fatto il centrodestra quand'era al governo, come nel caso di quella nave tedesca attraccata nel 2004 a Palermo. Ma gli italiani hanno la memoria corta, molto corta. Vedi nota 1.
Se una cosa buona Salvini l'ha fatta, è stato il taglio nettissimo con il passato, eliminando praticamente tutti gli altri esponenti storici, a cominciare dal clan Bossi, e dall'incolore (occhialini a parte) Maroni. Purtroppo li ha sostituiti con Casapound e simili gentiluomini. Lo spostamento a destra è chiaro, mentre Bossi e Maroni hanno un passato a sinistra (o millantata tale). Anche Salvini si definiva di sinistra, ma si vede che con gli anta si cambia angolo visuale, specie se conviene di farlo.
Riuscirà a competere con Renzi? Dipende cosa succederà in futuro: se aumenta la disoccupazione e il numero di rifugiati/barconizzati ecc, è possibile. MA... solo se la destra si riunirà per avere l'appoggio anche al Sud dei potenti locali (persino l'NCD ha ottenuto dei risultati importanti, nonostante sia quasi inesistente a livello nazionale).
E i 5 stelle? Francamente, ci si poteva aspettare qualche comune in più, data anche la buona capacità dimostrata di gestire problemi locali, e risanare per quanto possibile i conti dei comuni, a partire dall' eretico' Pizzarotti a Nogarin: almeno fanno qualcosa di migliore dei loro predecessori. E in Liguria, c'era qualche speranza almeno di arrivare secondi se non di vincere davvero. Gli exit poll, come al solito, si sono dimostrati illusori ma la Salvatore non s'é scomposta nell'esultare alla notizia del suo testa a testa con Toti. Infatti non era vero.
C'é però un grande punto di svolta, che segnala il possibile cambiamento: prima il sistema deve marcire totalmente e a quel punto far largo a nuove forze politiche. Purtroppo, l'elettoralo locale è mooolto lento nel cambiare opinione e voto, anche di fronte a problemi chiarissimi. Ed è ovvio che sia così, visto che esiste una cosetta chiamata 'voto di scambio' e più in generale il motto italiano per eccellenza è 'tengo famiglia'. In tempi di crisi, questo è MAGGIORMENTE vero. Il PD, ovviamente, nega che il problema sia quello, ma quanto ci credono davvero, al mito del 'buon governo' dei sindaci, quando persino Parma è andata sotto di quasi 1 miliardo di euro? Voglio dire, ci voleva del talento per impoverire una delle città più ricche d'Italia. E MPS? Già dimenticata, ovviamente.
MA... ma.. anche se i 5 stelle non sono riusciti a vincere in nessuna regione e nessuna grande città, hanno superato una prova per loro tutt'altro che semplice. Reggere l'urto ad elezioni che in larghissima misura erano di tipo LOCALE. Ricordate i mezzi fallimenti di EMILIA e CALABRIA appena 7 mesi fa? Quanto ottenne M5S? Circa il 5-13%. Vogliamo parlare dei risultati ad una cifra delle elezioni in Trentino appena qualche settimana fa? Ecco, adesso M5S veleggia quasi al 20% dei consensi.
Ha perso rispetto alle europee, ma è incredibile come nel valutare le elezioni, anche l'Istituto Cattaneo abbia totalmente dimenticato la comparazione con l'autunno scorso. Le regionali, a mio avviso, non possono che essere comparate ad altre regionali. Si sono dimenticati TUTTI delle elezioni di 7 mesi fa, pensate un pò. Forse perché fa comodo così? Per non parlare delle campagne fatte dai grillini in 'povertà' e senza i mass-media dalla propria: il silenzio tombale dei TG regionali, l'anno scorso, sulle loro iniziative, è stato appena scalfito anche quest'anno (Nota 2)
Peggio ancora: l'altro ieri, molti comuni hanno votato in simultanea per il sindaco, il che significa lo stesso tipo di 'sottofauna' clientelare che s'é vista già alle europee scorse, gente che difficilmente si muoverebbe per concetti così astratti come quelli esistenti al di sotto dei confini nazionali, o al di sopra di quelli del proprio paesello. E 30 euro fanno sempre comodo, tra l'altro.
Ora come ora, M5S ha più di 60 consiglieri regionali (su quasi 1.000). Questo è quel che si voleva fare. Per la Toscana si sperava in 7-8 consiglieri, per esempio. L'importante era arrivare dentro le regioni, dove spese, sprechi e corruzione alloggiano in maniera irrimediabile, almeno dalle 'normali' forze politiche. E' incredibile come la Lega, che ha subito uno schiaffone terribile in Piemonte (ricordate mr. Mutande verdi Cota?), più i diamanti in Tanzania, le lauree false ecc ecc sia riuscita a 'rifondarsi' grazie alla spregiudicata azione del barbuto e scaltro Brutus Salvini. Ma è un fatto che ci sia riuscito. Dietro di lui, però, non c'é quasi nulla (dove 'nulla' significa gente del calibro di Buonanno). I grillini hanno fatto crescere una nuova generazione di politici e questo è una garanzia di sopravvivenza per il futuro.
Ora spetta a M5S scoprire il bluff di Salvini. Abbiamo una buona pattuglia di consiglieri in molte regioni, e questo mentre il PD si sta spaccando sotto la pressione dello scandalo De Luca.
Approfittare di questo momento per rendere meno credibile l'azione del PD (ovvero farla vedere per quel che è) e impedire a Salvini di monopolizzare la destra uscendo dal recinto della Padania (e oramai, anche delle ex-regioni rosse), è quel che bisognerà fare. A cominciare da una massiccia campagna contro l'ineleggibile De Luca.
Altrimenti prepariamoci a vedere un altro Matteo PdC attorno al 2017-2018.
Ricordate: il SISTEMA è riuscito a creare Salvini in funzione anti M5S, per intercettare il voto di protesta. Per ora, ci sono riusciti, ma chi lo sa se nel futuro sarà così? Attualmente, vengono spinti due Mattei, i quali si distinguono per avere un cinismo mai visto in un 'giovane' politico.
Tra di loro e un certo 'Luigi', ci sarà indubbiamente una formidabile competizione nei prossimi mesi e anni. Prepariamoci e che, per una volta tanto, vinca il migliore.
***
Nota 1: E allora gliela rinfeschiamo un pò, che ne dite?
L'organizzazione umanitaria tedesca Cap Anamur era stata fondata per salvare i profughi vietnamiti del dopo-guerra del Vietnam. Questa nacque nel 1979, almeno come idea di base, quando due filantropi tedeschi avevano fondato il comitato 'Una nave per il Vietnam', in Germania. La Cap Anamur contribuì a salvare 10.375 profughi e diede assistenza medica ad altri 35.000 circa. In altre parole, un'organizzazione benemerita dell'umanità, o sbaglio?
Beh, dopo anni di attività in giro per il mondo a soccorrere persone...nella notte del 20 giugno 2004 avvistò in mare 37 migranti in un gommone, tra Libia e Lampedusa. Li portò a bordo.. per poi attraccare a Porto Empedocle. Lì, tuttavia, iniziò una farsa incredibile: i nostri PERACOTTARI al governo non concessero il permesso di sbarco.
Dopo 21 giorni di questa farsa e di negoziazioni estenuanti, alla piena attenzione dei mass-media nazionali, venne finalmente concesso il permesso allo sbarco. Indovinate COSA successe dopo? I tedeschi vennero arrestati in flagranza di reato per 'favoreggiamento aggravato dell'immigrazione clandestina'. La loro colpa? Quella di non essere andati a Malta, perché almeno gli italiani erano convinti che la nave fosse stata in acque maltesi (mentre i tedeschi dicevano di essere in acque internazionali, al momento del salvataggio!). I 37 clandestini, se vogliamo chiamarli così (dopo 21 giorni dal salvataggio), vennero invece portati al CPT di S.Benedetto, Agrigento. Quello stesso centro che poi venne chiuso pochi mesi dopo a seguito della visita del Comitato Europeo di Prevenzione della Tortura. 48 ore dopo vennero mandati a Caltanissetta, e 35 dei 37 vennero rimpatriati. I 30 che tornarono in Ghana vennero poi arrestati per 'lesa immagine del Paese e ALTO TRADIMENTO(!!!) della Patria'.
La nave venne dissequestrata nel febbraio successivo ma in seguito è stata venduta. Ancora nel 2008 i tedeschi della Cap Anamur erano ancora sotto processo con quest'accusa. Come si possa accusare dei soccorritori in mare di 'favoreggiamento aggravato dell'immigrazione clandestina' è veramente un mistero! Ancora più fitto se si considera che quasi tutti gli 'scafisti' presi, a tutt'oggi, vengono rilasciati in breve tempo, figursi delle persone mosse da intenti umanitari e che seguivano le ben collaudate leggi del mare!
Questa é stata la figura da PERACOTTARI degli italiani all'epoca. Ma per coprire questa vaccata galattica, quello stesso giorno il ministro Pisanu (interni) lanciò l'allarme: c'erano 2 milioni di profughi pronti a partire dalle coste libiche! Allarme! (probabilmente nemmeno conteggiati tutti loro al 2015 si sono visti!). E così la Cap Anamur fu archiviata dal governo di Berlusconi.
Ma la politica no, quella è rimasta tale e quale, incluso (almeno per diversi anni ancora) il reato contestato.
E Maroni, diventato ministro dell'interno 4 anni dopo, parlava e straparlava di 'fare la faccia feroce' con i clandestini. Vergognarsi mai, giusto?
Nota 2:
Nel novembre 2014, in Emilia, PD e simili: 49% (44% PD), Centrodestra 29% (Lega 19,42!); M5S 13,3%
Calabria: PD e affiliati: 61% (PD: 23%); centrodestra 23,6%; M5S, 4,9%.
Stavolta (maggio 2015) M5S è tra il 10 e il 25%. Se fosse stato Salvini avremmo tutti i mass-media a incensarlo, o sbaglio?
Alle politiche del 2013, a Roma, M5S prese il 25,6%, 2 mesi dopo, alle comunali, il 12,6%; ad Ancona, dal 31,42 al 14,4%, ad Avellino... dal 19,8 al 3,5%.
Quindi M5S era già 'morto' nel maggio 2013, giusto?
''Il dato che colpisce di più non è però l’astensione o l’ottimo risultato di Ignazio Marino, l’ex senatore democratico schierato contro l’inciucio e per Stefano Rodotà al Colle, che ha significativamente scelto lo slogan “Non è politica. È Roma”. A far rumore è il crollo del M5S ovunque attestato sotto quota 15 per cento (e spesso sotto l’8).'' (Peter Gomez, 28 maggio 2013)
Invece, alle comunali del Trentino A.D.:
''A Bolzano sono stati eletti 4 consiglieri, passando dal 4% al 9,3%, per la prima volta 3 consiglieri a Trento, 3 a Drò, Riva Del Garda e Mori, dove il MoVimento raggiunge il 17,3% dei voti e si afferma come seconda forza politica.
In molti casi ci siamo presentati per la prima volta alle elezioni, ciò nonostante siamo entrati in tutti i Comuni in cui ci siamo candidati aumentando esponenzialmente la nostra presenza
nella regione: 2 consiglieri a Rovereto, Riva del Garda, Merano, Laives e 1 ciascuno a Lavis, Ala e Salorno.
Il M5S è in ascesa, il Pd di Renzi perde voti dappertutto: -5,5% a Bolzano, 1.360 voti in meno aTrento. Così anche partiti storici come l'Svp e il Patt, che ottengono migliaia di voti in meno, e Forza Italia che è letteralmente implosa.''
''a Bolzano il PD è al 17,71 per cento con 4953 voti, mentre nel 2010 era al 17,26% con 7826 preferenze; a Trento ottiene il 29,58 (13.666 voti)
contro il 29,80 per cento del 2009 (14.460 voti). ''
Pare che la 'vittoria' l'abbiano avuta con 3.700 voti in MENO dal 2010.
''I 5 Stelle entrano per la prima volta in consiglio comunale a Trento con l’8,69 per cento (4017 voti), mentre a Bolzano crescono rispetto al 2010: dal 4,10 per cento al 9,33, anche se l’aumento è ridotto se si guardano i voti assoluti (da 1.858 a 2.609).''
Gli SCONFITTI hanno invece ottenuto qualche migliaio di voti in più.
Notare anche come a Bolzano, tutto quel che ha ottenuto il PD sono 17.000 voti.
E a Trento appena 13.000. Più che partito della Nazione, delle poltrone!
Approfondimenti: Dati ministero interni
Spoiler: questo articolo NON ha la pretesa d'essere scritto da una persona neutrale, e non ha la pretesa di parlare in maniera neutrale dell'argomento. Probabilmente ve ne sareste accorti da soli comunque, però ve l'ho detto ugualmente. Spero che la mia analisi faziosa sia comunque sufficientemente corretta per rappresentare almeno un onesto tentativo di narrare una faccenda indubbiamente discutibile e aperta a più di un punto di vista.
Le elezioni del 31 maggio scorso sono l'esempio più classico, anche se apparentemente innovatrici per i protagonisti coinvolti, di cosa significhino in Italia termini come 'vittoria', 'comunicazione', 'gestione del risultato'. E non da adesso, ma da tempi immemorabili.
Gli storici della marina sanno quanto molte battaglie navali siano state viste, dagli opposti schieramenti, come proprie vittorie, o se vogliamo, 'non sconfitte'.
L'Egitto ha celebrato la guerra del Kippur (1973) come una propria vittoria (politica), nonostante sia stato militarmente battuto da Israele in tutti i settori, dal conteggio dei caduti a quello delle navi affondate. Tutto è quindi e da sempre relativo, a meno che non si verifichi un tale crollo da impedire ogni 'rete' di salvataggio logica. Come a Tsushima o a Waterloo. E questo, senza dimenticare che nemmeno Waterloo, in realtà, è stata una disfatta 'da manuale', tanto che fino all'ultimo l'esito della battaglia fu incerto e la ritirata, benché disastrosa, non divenne mai una vera disfatta come, per esempio, a Gaugamela.
E quindi, premesso questo, veniamo ai fatti: il PD ha vinto in 5 regioni su 7. La Lega vince in Veneto, la destra unificata in Liguria. E M5S? Da nessuna parte, apparentemente.
Ma è così? Solo in apparenza. Anzitutto, cosa significa 'vincere'? Cosa e perché?
Gli obiettivi contavano molto già prima della partenza.
Nel caso di Renzi, questo avrebbe suggellato un anno di successi con una politica spregiudicata e senza compromessi con le opposizioni. Un successo generale era anche un segnale sicuro per continuare nella rotta tracciata.
Renzi era convintissimo che la Moretti potesse fare un grosso risultato, ma nemmeno far da autista alla più renziana del reame è stato sufficiente per evitare un doppiaggio imbarazzante. E per impedire che in Veneto il PD perdesse i due terzi dei 900.000 voti presi alle europee dell'anno scorso. Ricordate: appena poche settimane fa, e persino durante lo stesso 31 maggio, molti nel PD pensavano seriamente ad un 7-0 (come dimostra anche l'attività dei troll del PD in Rete, quello stesso giorno, alla notizia della scarsa affluenza del voto: già in tardo pomeriggio, dopo le 19.00, erano gasatissimi perché immaginavano l'assenza dei votanti grillini in quel 37% scarso rilevato).
Moretti totalmente trinciata alle urne, anzi asfaltata. Ma la delusione più grande è la Paita, praticamente un clone della Moretti, e che indiscutibilmente era data per favorita, lo si vedeva già dai suoi atteggiamenti ed argomentazioni arroganti, dopo la vergognosa uscita di Cofferati a seguito dei noti brogli elettorali. Ma è bastato un signor nessuno come Toti per dissolvere anche lei.
Umbria: l'establishment del PD, ben più antico del renzianesimo, ha dovuto lottare fino all'ultimo per permettere alla sua presidente di vincere contro il rivale del centrodestra. Una katiusha contro un asceta d'Assisi. Eppure hanno 'quasi perso' anche qua. Il che è un colpo al morale durissimo, visto che l'anno scorso hanno perduto Perugia.
Che poi il sindaco di Perugia sia di centrodestra ma vada alla marcia della Pace di Assisi, mentre l'AGESCI (molto vicina a Renzi, vedi alla voce Matteo Spanò) la diserta (e prende accordi con la Marina italiana per un progetto 'educativo'), e presenzia all'Expo, beh sono segni dei tempi.
Da notare che in piena notte, un esponente del PD nazionale affermava con assoluta certezza, su La-7, la vittoria in Umbria, in base ai 'loro dati'. Come questo si possa ritenere compatibile con la 'segretezza' del voto, è un mistero.
Meno difficoltà per il PD nelle Marche, nonostante il caso Spacca(in ogni senso). Per chi non lo ricordasse, il vincitore Ceriscioli (sindaco di Pesaro) era considerato 'incandidabile' ('ma come, Renzi da sindaco può fare le primarie del PD e io non posso correre per la regione??') e il PD non voleva farlo correre, mentre l'uscente Spacca era fuggito col centrodestra, non essendo più ricandidabile!
Toscana: il PD non poteva NON vincere, e ha vinto: ma Rossi non è mai stato di chiara professione renziana. E a sentire il candidato sindaco di Arezzo (di centrodestra) Ghinelli, lui è supportato da una montagna di 'poteri' tale, che non esistono Manoli o Messner che possano scalarla.
Emiliano non ha avuto problemi, in Puglia: ha raccattato quasi un milione di voti. Grazie anche a ben 8 (otto) liste che lo supportavano. Se era tanto sicuro, perché non si presentava lui e basta?
De Luca, un burosauro degli anni '70, si è dato una rinfrescata di renzianesimo, sopratutto per la candidatura ufficiale. Poi ci ha pensato lui, a vincere 'non importa come'. Nel fantastico mondo all'incontrario, è uscita la notizia (2 giugno)-bomba: ha presentato (LUI!) denuncia contro la Bindi, rea di lesa maestà nell'indicarlo come impresentabile, nonostante che il PD abbia non solo da rispettare la Severino, ma anche il suo stesso codice etico (del 2008).
Il PD ha vinto le elezioni, dunque? BEH, dipende. I candidati renzianissimi lo hanno affossato, ha vinto invece la vecchia nomenklatura. Il che è tutto fuorché un buon segnale di salute per Renzi.
Anche la fuga ad Herat e il silenzio di quasi un giorno, non sono esattamente nello stile vincente del 'Cesare' di Rignano.
La destra, piuttosto, è ripartita bene. Ma, nonostante Toti, questo non è stato possibile per Berlusconi (morto, decotto e bollito da un pezzo, almeno in termini politici), ma per Salvini: guardatevi dalla sua astuzia, a differenza di Renzi lui NON ha bisogno di imparare le battute prima di fare i discorsi, risponde a braccio e con concetti semplici, questo lo rende molto efficace!
E' la LEGA che ha ottenuto i successi più clamorosi, sfondando al Centro -come Alessandro a Gaugamela- e monopolizzando l'attenzione anche in Liguria, dove non aveva mai avuto vita facile, nemmeno ai tempi di Bossi. In Toscana ha corso da sola, con Claudio Borghi che è personaggio tutt'altro che incolore. E ha preso il 20%. Un exploit da antologia.
Ma.. per il resto, la Lega è fatta di 3 componenti: SALVINI e le sue felpe (e più ancora, il suo cinismo); l'emergenza barconi/extracomunitari/rom; l'assoluta debolezza degli avversari di turno, come mrs Ladylike Moretti. Anche così, la Lega ha fatto il 3% scarso in Puglia e in Campania nemmeno s'é presentata. Al Sud, di questo passo, non sfonderanno MAI, perché Salvini non è e non sarà il benvenuto. Non ci sarà nessuna replica di Canne. Non con Salvini nella parte di Annibale.
Visto che la Lega è in parlamento da almeno 23 anni, sarebbe il caso prima o poi di capire che non basta un assenteista europeo per renderla credibile. Maroni, a parte fare la faccia cattiva ai profughi e istituire il reato di clandestinità, non ha fatto nulla né poteva fare nulla per fermare il fenomeno di un continente in ebollizione come l'Africa. Minacciare i pescatori di incriminazione per immigrazione clandestina, però, è un gesto inaudito e criminale. Che è quel che ha fatto il centrodestra quand'era al governo, come nel caso di quella nave tedesca attraccata nel 2004 a Palermo. Ma gli italiani hanno la memoria corta, molto corta. Vedi nota 1.
Se una cosa buona Salvini l'ha fatta, è stato il taglio nettissimo con il passato, eliminando praticamente tutti gli altri esponenti storici, a cominciare dal clan Bossi, e dall'incolore (occhialini a parte) Maroni. Purtroppo li ha sostituiti con Casapound e simili gentiluomini. Lo spostamento a destra è chiaro, mentre Bossi e Maroni hanno un passato a sinistra (o millantata tale). Anche Salvini si definiva di sinistra, ma si vede che con gli anta si cambia angolo visuale, specie se conviene di farlo.
Riuscirà a competere con Renzi? Dipende cosa succederà in futuro: se aumenta la disoccupazione e il numero di rifugiati/barconizzati ecc, è possibile. MA... solo se la destra si riunirà per avere l'appoggio anche al Sud dei potenti locali (persino l'NCD ha ottenuto dei risultati importanti, nonostante sia quasi inesistente a livello nazionale).
E i 5 stelle? Francamente, ci si poteva aspettare qualche comune in più, data anche la buona capacità dimostrata di gestire problemi locali, e risanare per quanto possibile i conti dei comuni, a partire dall' eretico' Pizzarotti a Nogarin: almeno fanno qualcosa di migliore dei loro predecessori. E in Liguria, c'era qualche speranza almeno di arrivare secondi se non di vincere davvero. Gli exit poll, come al solito, si sono dimostrati illusori ma la Salvatore non s'é scomposta nell'esultare alla notizia del suo testa a testa con Toti. Infatti non era vero.
C'é però un grande punto di svolta, che segnala il possibile cambiamento: prima il sistema deve marcire totalmente e a quel punto far largo a nuove forze politiche. Purtroppo, l'elettoralo locale è mooolto lento nel cambiare opinione e voto, anche di fronte a problemi chiarissimi. Ed è ovvio che sia così, visto che esiste una cosetta chiamata 'voto di scambio' e più in generale il motto italiano per eccellenza è 'tengo famiglia'. In tempi di crisi, questo è MAGGIORMENTE vero. Il PD, ovviamente, nega che il problema sia quello, ma quanto ci credono davvero, al mito del 'buon governo' dei sindaci, quando persino Parma è andata sotto di quasi 1 miliardo di euro? Voglio dire, ci voleva del talento per impoverire una delle città più ricche d'Italia. E MPS? Già dimenticata, ovviamente.
MA... ma.. anche se i 5 stelle non sono riusciti a vincere in nessuna regione e nessuna grande città, hanno superato una prova per loro tutt'altro che semplice. Reggere l'urto ad elezioni che in larghissima misura erano di tipo LOCALE. Ricordate i mezzi fallimenti di EMILIA e CALABRIA appena 7 mesi fa? Quanto ottenne M5S? Circa il 5-13%. Vogliamo parlare dei risultati ad una cifra delle elezioni in Trentino appena qualche settimana fa? Ecco, adesso M5S veleggia quasi al 20% dei consensi.
Ha perso rispetto alle europee, ma è incredibile come nel valutare le elezioni, anche l'Istituto Cattaneo abbia totalmente dimenticato la comparazione con l'autunno scorso. Le regionali, a mio avviso, non possono che essere comparate ad altre regionali. Si sono dimenticati TUTTI delle elezioni di 7 mesi fa, pensate un pò. Forse perché fa comodo così? Per non parlare delle campagne fatte dai grillini in 'povertà' e senza i mass-media dalla propria: il silenzio tombale dei TG regionali, l'anno scorso, sulle loro iniziative, è stato appena scalfito anche quest'anno (Nota 2)
Peggio ancora: l'altro ieri, molti comuni hanno votato in simultanea per il sindaco, il che significa lo stesso tipo di 'sottofauna' clientelare che s'é vista già alle europee scorse, gente che difficilmente si muoverebbe per concetti così astratti come quelli esistenti al di sotto dei confini nazionali, o al di sopra di quelli del proprio paesello. E 30 euro fanno sempre comodo, tra l'altro.
Ora come ora, M5S ha più di 60 consiglieri regionali (su quasi 1.000). Questo è quel che si voleva fare. Per la Toscana si sperava in 7-8 consiglieri, per esempio. L'importante era arrivare dentro le regioni, dove spese, sprechi e corruzione alloggiano in maniera irrimediabile, almeno dalle 'normali' forze politiche. E' incredibile come la Lega, che ha subito uno schiaffone terribile in Piemonte (ricordate mr. Mutande verdi Cota?), più i diamanti in Tanzania, le lauree false ecc ecc sia riuscita a 'rifondarsi' grazie alla spregiudicata azione del barbuto e scaltro Brutus Salvini. Ma è un fatto che ci sia riuscito. Dietro di lui, però, non c'é quasi nulla (dove 'nulla' significa gente del calibro di Buonanno). I grillini hanno fatto crescere una nuova generazione di politici e questo è una garanzia di sopravvivenza per il futuro.
Ora spetta a M5S scoprire il bluff di Salvini. Abbiamo una buona pattuglia di consiglieri in molte regioni, e questo mentre il PD si sta spaccando sotto la pressione dello scandalo De Luca.
Approfittare di questo momento per rendere meno credibile l'azione del PD (ovvero farla vedere per quel che è) e impedire a Salvini di monopolizzare la destra uscendo dal recinto della Padania (e oramai, anche delle ex-regioni rosse), è quel che bisognerà fare. A cominciare da una massiccia campagna contro l'ineleggibile De Luca.
Altrimenti prepariamoci a vedere un altro Matteo PdC attorno al 2017-2018.
Ricordate: il SISTEMA è riuscito a creare Salvini in funzione anti M5S, per intercettare il voto di protesta. Per ora, ci sono riusciti, ma chi lo sa se nel futuro sarà così? Attualmente, vengono spinti due Mattei, i quali si distinguono per avere un cinismo mai visto in un 'giovane' politico.
Tra di loro e un certo 'Luigi', ci sarà indubbiamente una formidabile competizione nei prossimi mesi e anni. Prepariamoci e che, per una volta tanto, vinca il migliore.
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Nota 1: E allora gliela rinfeschiamo un pò, che ne dite?
L'organizzazione umanitaria tedesca Cap Anamur era stata fondata per salvare i profughi vietnamiti del dopo-guerra del Vietnam. Questa nacque nel 1979, almeno come idea di base, quando due filantropi tedeschi avevano fondato il comitato 'Una nave per il Vietnam', in Germania. La Cap Anamur contribuì a salvare 10.375 profughi e diede assistenza medica ad altri 35.000 circa. In altre parole, un'organizzazione benemerita dell'umanità, o sbaglio?
Beh, dopo anni di attività in giro per il mondo a soccorrere persone...nella notte del 20 giugno 2004 avvistò in mare 37 migranti in un gommone, tra Libia e Lampedusa. Li portò a bordo.. per poi attraccare a Porto Empedocle. Lì, tuttavia, iniziò una farsa incredibile: i nostri PERACOTTARI al governo non concessero il permesso di sbarco.
Dopo 21 giorni di questa farsa e di negoziazioni estenuanti, alla piena attenzione dei mass-media nazionali, venne finalmente concesso il permesso allo sbarco. Indovinate COSA successe dopo? I tedeschi vennero arrestati in flagranza di reato per 'favoreggiamento aggravato dell'immigrazione clandestina'. La loro colpa? Quella di non essere andati a Malta, perché almeno gli italiani erano convinti che la nave fosse stata in acque maltesi (mentre i tedeschi dicevano di essere in acque internazionali, al momento del salvataggio!). I 37 clandestini, se vogliamo chiamarli così (dopo 21 giorni dal salvataggio), vennero invece portati al CPT di S.Benedetto, Agrigento. Quello stesso centro che poi venne chiuso pochi mesi dopo a seguito della visita del Comitato Europeo di Prevenzione della Tortura. 48 ore dopo vennero mandati a Caltanissetta, e 35 dei 37 vennero rimpatriati. I 30 che tornarono in Ghana vennero poi arrestati per 'lesa immagine del Paese e ALTO TRADIMENTO(!!!) della Patria'.
La nave venne dissequestrata nel febbraio successivo ma in seguito è stata venduta. Ancora nel 2008 i tedeschi della Cap Anamur erano ancora sotto processo con quest'accusa. Come si possa accusare dei soccorritori in mare di 'favoreggiamento aggravato dell'immigrazione clandestina' è veramente un mistero! Ancora più fitto se si considera che quasi tutti gli 'scafisti' presi, a tutt'oggi, vengono rilasciati in breve tempo, figursi delle persone mosse da intenti umanitari e che seguivano le ben collaudate leggi del mare!
Questa é stata la figura da PERACOTTARI degli italiani all'epoca. Ma per coprire questa vaccata galattica, quello stesso giorno il ministro Pisanu (interni) lanciò l'allarme: c'erano 2 milioni di profughi pronti a partire dalle coste libiche! Allarme! (probabilmente nemmeno conteggiati tutti loro al 2015 si sono visti!). E così la Cap Anamur fu archiviata dal governo di Berlusconi.
Ma la politica no, quella è rimasta tale e quale, incluso (almeno per diversi anni ancora) il reato contestato.
E Maroni, diventato ministro dell'interno 4 anni dopo, parlava e straparlava di 'fare la faccia feroce' con i clandestini. Vergognarsi mai, giusto?
Nota 2:
Nel novembre 2014, in Emilia, PD e simili: 49% (44% PD), Centrodestra 29% (Lega 19,42!); M5S 13,3%
Calabria: PD e affiliati: 61% (PD: 23%); centrodestra 23,6%; M5S, 4,9%.
Stavolta (maggio 2015) M5S è tra il 10 e il 25%. Se fosse stato Salvini avremmo tutti i mass-media a incensarlo, o sbaglio?
Alle politiche del 2013, a Roma, M5S prese il 25,6%, 2 mesi dopo, alle comunali, il 12,6%; ad Ancona, dal 31,42 al 14,4%, ad Avellino... dal 19,8 al 3,5%.
Quindi M5S era già 'morto' nel maggio 2013, giusto?
''Il dato che colpisce di più non è però l’astensione o l’ottimo risultato di Ignazio Marino, l’ex senatore democratico schierato contro l’inciucio e per Stefano Rodotà al Colle, che ha significativamente scelto lo slogan “Non è politica. È Roma”. A far rumore è il crollo del M5S ovunque attestato sotto quota 15 per cento (e spesso sotto l’8).'' (Peter Gomez, 28 maggio 2013)
Invece, alle comunali del Trentino A.D.:
''A Bolzano sono stati eletti 4 consiglieri, passando dal 4% al 9,3%, per la prima volta 3 consiglieri a Trento, 3 a Drò, Riva Del Garda e Mori, dove il MoVimento raggiunge il 17,3% dei voti e si afferma come seconda forza politica.
In molti casi ci siamo presentati per la prima volta alle elezioni, ciò nonostante siamo entrati in tutti i Comuni in cui ci siamo candidati aumentando esponenzialmente la nostra presenza
nella regione: 2 consiglieri a Rovereto, Riva del Garda, Merano, Laives e 1 ciascuno a Lavis, Ala e Salorno.
Il M5S è in ascesa, il Pd di Renzi perde voti dappertutto: -5,5% a Bolzano, 1.360 voti in meno aTrento. Così anche partiti storici come l'Svp e il Patt, che ottengono migliaia di voti in meno, e Forza Italia che è letteralmente implosa.''
''a Bolzano il PD è al 17,71 per cento con 4953 voti, mentre nel 2010 era al 17,26% con 7826 preferenze; a Trento ottiene il 29,58 (13.666 voti)
contro il 29,80 per cento del 2009 (14.460 voti). ''
Pare che la 'vittoria' l'abbiano avuta con 3.700 voti in MENO dal 2010.
''I 5 Stelle entrano per la prima volta in consiglio comunale a Trento con l’8,69 per cento (4017 voti), mentre a Bolzano crescono rispetto al 2010: dal 4,10 per cento al 9,33, anche se l’aumento è ridotto se si guardano i voti assoluti (da 1.858 a 2.609).''
Gli SCONFITTI hanno invece ottenuto qualche migliaio di voti in più.
Notare anche come a Bolzano, tutto quel che ha ottenuto il PD sono 17.000 voti.
E a Trento appena 13.000. Più che partito della Nazione, delle poltrone!
Approfondimenti: Dati ministero interni