16-1-21:
OK, adesso veniamo al COVIDDI e relativi aggiornamenti.
E che devo dire? Che abbiamo raggiunto i 2 mln di casi proprio quel 13 gennaio che Renzie ha buttato giù Giuseppi? O che abbiamo superato i 2 mln di morti appena 2 giorni fa, il 14 gennaio se non erro?
Vabbé, della Svezia, quella sì: HANNO SUPERATO I 10.000 MORTI e hanno superato 1.000 morti/mln. Questo con gli ultimissimi giorni di dati rilasciati, e come sempre, con il contagocce.
Dal Bloomberg di oggi:
California Nears 3 Million Cases (2:34 p.m. NY)California added 40,622 new Covid-19 cases yesterday, surpassing the 2.9 million mark, according to the health department’s website. Deaths climbed by 669, a 2.1% increase from the previous day, to 32,960. The state’s 14-day positivity rate rose 0.2% to 12.6%. California has administered more than 37.8 million tests in total.
France Cases Steady (2:29 p.m. NY)France reported 21,406 new cases on Saturday. That’s within the range of cases reported over the past four days, and with the seven-day rolling average of infections at 18,148. Total cases are now 2.89 million. Deaths linked to the virus rose by 196 in the past 24 hours, to 70,142, according to data from health authorities.
Portugal Minister Tests Positive After Meeting With EU Officials (2:20 p.m. NY)Portuguese Finance Minister Joao Leao tested positive for Covid-19, the finance ministry said on Saturday, a day after he attended meetings with European Commission officials.
Leao is self-isolating at home, the ministry said in an emailed statement. He has no symptoms and is working.
North Carolina Surpasses 8,000 Deaths (12:12 p.m. NY)North Carolina reported 83 deaths Saturday, pushing the total to more than 8,000. The state, hit hard in the latest virus wave, passed 7,000 deaths 10 days ago. Another 7,986 new infections were reported, down from the previous day, and hospitalizations fell for the second consecutive day, state data show.
Italy Cases, Deaths Steady (11:25 a.m. NY)Italy reported 16,310 new cases and 475 deaths Saturday, in line with numbers reported the previous day.
The country will tighten curbs for most regions on Sunday, including Milan and Rome, with the Milan area back in a “red zone” where leaving the house is banned except for necessary reasons.
U.K. Deaths Again Above 1,200 (11:22 a.m. NY)The U.K. reported more than 1,200 deaths for the fifth day in a row. Saturday’s 1,295 fatalities were higher than the average of 1,066 over the previous seven days. The U.K. records deaths within 28 days of a positive Covid-19 test.
New cases of 41,346 were below the weekly average of 51,221. More than 37,000 people were in hospitals as of Friday and 3.56 million people have received their first dose of a vaccine.
N.Y. Cases Fall From Record (11:19 a.m. NY)New York state reported 15,998 new cases, a day after a record 19,942, Governor Andrew Cuomo said in a statement. The statewide positive test rate declined to 5.77%, with rates above 8% on Long Island and the Mohawk Valley. Hospitalizations increased to 8,888, and another 157 people died.
Portugal Breaks Record for New Cases and Deaths (9:37 a.m. NY)Portugal on Saturday reported the biggest daily increase in confirmed coronavirus cases since the start of the outbreak. There were 10,947 new cases in a day, more than the previous record of 10,698 announced on Thursday, taking the total to 539,416. The total number of deaths rose by 166 to 8,709, also a record daily increase. The number of patients in intensive-care units rose by 16 to 638, according to government data. The country’s national health service has a capacity of about 960 beds in intensive-care units.
Portugal tightened restrictions on Friday with measures including closing non-essential stores.
Nigeria Hasn’t Yet Bought Any Vaccines (9:15 a.m. NY)Nigeria hasn’t bought any Covid-19 vaccines yet as Africa’s most populous nation is still assessing the prices of different shots, their availability and the logistics required in a nationwide roll-out.
Minister of State for Health Adeleke Olurunnimbe Mamora said once the government determines which vaccines are accessible and affordable, authorities then have to consider storage and distribution issues as they prepare to give shots to 200 million people.
Vienna Suspects 17% of New Infections Are Already New Strain (9:12 a.m. NY)Tests on a random sample of 83 recent new infections in the Austrian capital showed that 14, or 17%, have a marker for the new, more infectious B.1.1.7 mutation of the coronavirus, the Austria Press Agency reported, citing an analysis by the Medical University of Vienna. Austria has only recently started to analyze positive virus tests for the mutation.
Però adesso c'é questa storia dei vaccini. Tutti di corsa a farli, in Israele sono già almeno al 23%, in USA al 4%, in UK al 5%, da noi abbiamo passato un milione e siamo i più meglio d'Europa.
Ma è tutto oro quel che luccica?
Lo vedremo dopo.
Ma PRIMA, un capitolo dedicato all'AMARCORD.
Perché con i classici non si sbaglia mai.
Le bugie sulla seconda ondata - Franco Battaglia (nicolaporro.it)
Ohhh, ecco qua un vero GENIO. Uno che mi sembrava scappato di casa già quando parlava di NUCLEARE, 10 anni fa (era PRO-nucleare, scrive da Porrohman, che ve lo dico affà?)
di Franco Battaglia 30 ottobre 2020
262 Commenti
Di tutte le analisi statistiche sulla pandemia che ho avuto modo di leggere, una sola è stata azzeccata in pieno: quella del fisico Alberto Miatello, l’unico che già agli inizi di marzo prevedeva, azzeccandoci in pieno, il giorno esatto di quando sarebbe occorso il picco di massime infezioni. Aveva detto marzo 24 (lo citai su questo blog nel mio pezzullo del 10 marzo) e 24 marzo fu. Si veda il grafico sottostante: il picco di quella che viene chiamata “prima ondata” cade appunto come previsto da Miatello.
Ora che abbiamo reso il giusto onore al bravo scienziato, non si può non notare la “seconda ondata”. Peggio della prima, direte. No, non esiste alcuna seconda ondata. Guardiamo, nel grafico successivo, l’evoluzione dei casi fatali, che è la cosa che veramente conta.
La “seconda ondata” è un’illusione ottica, dovuta alla decuplicazione e oltre del numero dei tamponi, come inequivocabilmente palesa il seguente grafico con, in blu, la curva dei tamponi effettuati, e in giallo la curva dei positivi. Straordinario, vero?
Da mesi ripetiamo che le misure di Conte non hanno salvato nessuno: quello che osserviamo, infatti, non è il risultato delle misure del governo, ma l’evoluzione naturale della pandemia. I grafici seguenti la illustrano per Belgio, Francia, Germania, Spagna e UK.
Evoluzione identica ovunque, quindi. Effetto dei lockdown che questi Paesi hanno adottato? No. La pandemia ha avuto la stessa evoluzione in Svezia, dove non si riscontra neanche la “gobba” di decessi che in questi giorni si piangono negli altri Paesi, Italia compresa.
Sappiamo bene che il virus non è scomparso e fa le sue vittime. Ma siamo entro la fisiologia di un male che indubbiamente c’è. Ma non è né il solo e neanche più tanto importante. Osserva il bravo Miatello: le vittime da infarto e malattie cardiovascolari sono oggi più che dieci volte superiori. E aggiunge: studiando l’evoluzione della pandemia nei Paesi dell’emisfero australe, si può prevedere che questa “gobba” scemerà presto, entro un mese da oggi, o poco più.
Altra perla. Grazie Sara Cunial. Bell'idea quella di averti portata in Parlamento. Per ospitare questi GENI tipo Bacco. Anzi, PerBacco. (2 agosto 2020)
(7) "STRAGE DI STATO CAUSATA DA PROTOCOLLI SBAGLIATI: PERCHÉ HANNO IMPEDITO AUTOPSIE?" ► Dott. Bacco - YouTube
Ancora scontri e confronti tra medici e tra figure politiche riguardo la gestione della pandemia e del virus. Nella settimana della conferenza che si è tenuta al Senato e le polemiche sulle parole di #Bocelli, continuano le critiche alle scelte del governo e dei medici. Insieme al virologo #Tarro, al magistrato #Giorgianni, il medico Pasquale #Bacco è stato relatore per l’Osservatorio permanente sul #Coronavirus, per l’associazione di Sara Cunial. Nell’evento alla Camera per la presentazione del ricorso al Consiglio di Stato, Bacco ha attaccato il governo e la stampa per aver causato e sostenuto degli omicidi di Stato nella gestione del Coronavirus. “Io sono un medico ricercatore, e devo rileggere quello che è stato: una grande truffa. Vedo gente che non ha più faccia, che si vende a basso costo, davanti un virus ridicolo. Il covid-19 non ha ucciso nessuno, nessuno che non avesse già una problematica respiratoria. Noi in #Italia abbiamo eliminato completamente i farmaci che aiutavano dando invece la ventilazione profonda che brucia i polmoni. Abbiamo sparato ai polmoni, noi abbiamo ucciso le persone e i medici sono diventati degli strumenti di morte. Abbiamo condannato le persone nelle Rsa, istituendo la pena di morte in Italia. Tutto nell'ottica del #terrorismo. Il resto sono frottole della stampa venduta, e il terrorismo continua anche adesso, giocando sugli asintomatici malati. Ma se non ho sintomi, che malato sono?! Ma chi è la dottoressa Capua per permettersi di parlare a tutti gli italiani? Ma cos’è questa balla della seconda ondata? Il Covid-19 non esiste più. I medici sono delle vittime in questi assassini di Stato, che possono ricapitare in qualsiasi momento. De Luca è diventato uno show man, ha fatto terrorismo puro, 1000 euro di sanzione per chi non ha le mascherine. Quanto è lo stipendio medio di un italiano? L‘Ordine dei Medici ha avuto un comportamento vergognoso, non ha detto nulla. Ha mandato i medici con le buste della spazzatura addosso. Aggiungo: può un medico no-vax essere espulso dall’Ordine? E Burioni? Forse per qualche sua battuta su determinati farmaci avrà dei morti sulla coscienza”.
(8) MONTANARI ► "LA MASCHERINA È SOLO LA NUOVA STELLA DI DAVID: VI SPIEGO PERCHÉ NON SERVE A NIENTE" - YouTube (4 novembre):
L'unica cosa giusta che hanno detto questi di RadioRadio è che in effetti all'inizio dell'anno scorso c'erano molti dubbi sull'utilità delle mascherine e che i giudizi non sono unanimi. Ma ovviamente Monty ci mette subito del suo prendendosela con i maskerinisti su tutta la linea.
MA, se pensate che RadioRadio sia inaffidabile, e che OPEN sia una fonte 'seria', allora dovreste vedere questo:
Coronavirus, Bassetti: «A ottobre il sistema salterà per aria. E non sarà colpa del Covid...» - Open
Coronavirus, Bassetti: «A ottobre il sistema salterà per aria. E non sarà colpa del Covid…»
11 Agosto 2020 - 15:46
RedazioneL’infettivologo: «Il problema non sarà la seconda ondata, ma l’iper-afflusso di persone poco sintomatiche o con nessun problema al pronto soccorso»
«A chi come me dall’inizio è stato ottimista hanno detto che sono banalizzante, che sono negazionista, mi hanno insultato. Francamente mi sono stufato, che facciano quello che ritengono opportuno, poi vedranno le conseguenze di questo modo di fare informazione a ottobre e novembre». Così intervenendo a Radio Radio il professor Matteo Bassetti, direttore della Clinica malattie infettive dell’Ospedale San Martino di Genova.
Bassetti non ci sta a passare per negazionista, e su quanto potrebbe accadere a ottobre-novembre sembra avere le idee abbastanza chiare: il problema non sarà la seconda ondata, ma il fatto che «al primo starnuto, o al primo colpo di tosse, il nostro sistema sanitario salterà per aria per colpa di chi ha terrorizzato il popolo. Se continuiamo a dire “Ti viene il Covid, sei fritto e muori”, sa cosa succede? Che il primo a cui viene uno starnuto, o 37,2 di temperatura, corre al pronto soccorso. Questo vorrà dire per noi saltar per aria».
«Il sistema sta funzionando»
Bassetti ha anche osservato come «il fatto di trovare tanti positivi vuol dire che il sistema sta funzionando. Sappiamo fare tanti tamponi, sappiamo intercettare. Quindi dobbiamo “gioire” dei positivi e non, invece, dire che tutto va male. Per un periodo l’informazione si è concentrata unicamente sui morti, quando erano tanti da poter terrorizzare la gente. Ieri è stato il giorno più basso dall’inizio dell’epidemia, perché due morti in un giorno in tutta Italia non c’erano mai stati, e nessuno l’ha nominato».
«Questo periodo – ha proseguito – avremmo dovuto utilizzarlo per dire: abbiamo lavorato bene, abbiamo la capacità di fare i tamponi, gli ospedali sono attrezzati. Questa è una malattia che all’inizio ha fatto malissimo, perché aveva dei numeri impressionanti, ma oggi il sistema è preparato, la malattia fa meno male, morde mano di quanto mordesse prima, per cui mettete in pratica le misure – la mascherina, il distanziamento, il lavaggio delle mani -, ma attenzione perché se verrete colpiti potrete anche stare a casa vostra, ed essere gestiti da un sistema che funziona».
«Invece no – ha attaccato Bassetti -, continuiamo a dire alla gente: “Morirete tutti di Covid-19, siamo pieni di contagiati, l’Italia è un Paese dove non funziona niente e non sappiamo fare nulla”. Il problema non sarà la seconda ondata, il problema sarà l’iper-afflusso di persone poco sintomatiche o con nessun problema, ai pronto soccorso».
Sulla sintomatologia del Covid, Bassetti ha spiegato che «c’è ancora qualche caso grave sporadicissimo, ma ormai è diventata veramente molto simile a una forma influenzale. Quando arriveremo a ottobre-novembre-dicembre avremo centinaia di migliaia contemporaneamente con questi sintomi. Salterà in aria il sistema perché tutti saranno terrorizzati da questo virus».
(8) LA PREVISIONE DEL PROF. BASSETTI ► "In autunno salteremo per aria, ma non sarà colpa del virus..." - YouTube
Proprio così, Open che si rifà niente di meno che ad un'intervista a RadioRadio, la principale disinformatrice di YT, quella il cui conduttore Duranti ha insultato e maltrattato Tozzi durante una recente intervista, ma tratta con in guanti bianchi gente come il Bassy. Mentana, ma non ti VERGOGNI nemmeno un pò eh? Del resto sei lo stesso che spaccia film per dirette televisive!
Bassetti: "I catastrofisti saranno delusi. Ecco tutta la verità sui contagi" - IlGiornale.it
Bassetti: "I catastrofisti saranno delusi. Ecco tutta la verità sui contagi"
Del tanto temuto e profetizzato da molti rimbalzo, in realtà nessuna traccia. Dati di cui rallegrarsi, soprattutto perché registrati dopo le riaperture
Valentina Dardari - Mer, 17/06/2020 - 12:22
Matteo Bassetti, ordinario di Malattie Infettive dell'Università di Genova e direttore della Clinica malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova, non sembra voler soprassedere e placare le polemiche.
Anzi. Sulla pagina Facebook, l’ormai noto infettivologo ligure, lancia più di una frecciatina a tutti gli esperti che profettizzavano un aumento di casi e decessi.
Bassetti contro catastrofisti e pessimisti"
Sta continuando la rapida discesa dei casi ospedalizzati di Covid-19 sia in rianimazione che negli altri reparti, con numeri così bassi, che non si vedevano dai primi di marzo. I catastrofisti e i pessimisti di cui l'Italia è stata ed è ancora piena, non saranno contenti di questi numeri. Io e molti miei colleghi, invece si. Non dimentichiamoci oltretutto, che questi numeri così incoraggianti, sia di malati veri che di asintomatici, sono quelli post riaperture (4 maggio-18 maggio-3 giugno). Il temuto ed erroneamente profetizzato rimbalzo non c'è stato. Anche di questo ci rallegriamo" chiaro e sintetico, non le ha certo mandate a dire.
I numeri sono dalla sua parte
Bassetti ha anche sottolineato che ciò che hanno spaventato e creato non pochi problemi al sistema sanitario italiano, nei mesi di febbraio e marzo, sono stati soprattutto i ricoveri nelle strutture ospedaliere, riguardanti in particolar modo pazienti che arrivavano in gravi situazioni e altamente sintomatici. Questi numeri hanno continuato la loro salita almeno fino ai primi giorni di aprile. Ha inoltre voluto sottolineare che “i nuovi contagi degli ultimi giorni fatti per lo più da asintomatici, preoccupano meno, molto meno, anche se devono avere ovviamente una giusta attenzione da parte del sistema di prevenzione". In fututo sarà necessario valutare in modo più attento e critico la capacità di previsione dei vari modelli tematici. E, si augura infine Bassetti, ascoltare un po’ di più i medici che lavorano tutti i giorni nei reparti ospedalieri e hanno certo voce in capitolo.
Non è la prima volta che l’infettivologo riscontra significativi cambiamenti nell’epidemia in corso. In passato si è anche sbilanciato affermando che il virus stava perdendo la sua potenza iniziale e quello spirito di aggressione che aveva nella metà del mese di marzo. Oltre al fatto che i soggetti che arrivano in ospedale nelle ultime settimane presentano una complessità molto più bassa rispetto al passato. Adesso i pazienti non hanno più necessità di essere ricoverati in reparti di terapia intensiva. Con buona pace di chi ha sempre sostenuto tesi catastrofiche.
Malacappa
Mer, 17/06/2020 - 12:51
Finalmente uno con un po'di buonsenso
vince50_19
Mer, 17/06/2020 - 12:52
Egr. prof. dott. Bassetti, non ha ancora ricevuto reprimenda da parte del devotissimo di S.Pio che basa molta parte delle sue fortune politiche su una "possibile" recrudescenza del covid19? Mi sembra strano..
giùalnord
Mer, 17/06/2020 - 12:57
Bravo Bassetti,condivido anche la tesi di Zangrillo del San Raffaele di Milano.
Nes
Mer, 17/06/2020 - 13:13
Giusto, ma spiegate il perchè si é avuta una grande fiammata infettiva e poi il fuoco ora si sta spegnendo lentamente. Cosa é successo effettivamente, perchè il virus é stato così devastante e ora stà scomparendo, vi é una ragione scientifica di tutto questo...
bernardo47
Mer, 17/06/2020 - 13:22
un frenatore sin da inizio....e' un primario; deve molto a qualcuno? spero proprio di no....
navajo
Mer, 17/06/2020 - 13:34
A Bernardo47, ma non ti stanchi mai di essere così monotono e ripetitivo? il pessimismo è funzionale sola alla permanenza al governo di questo Governo. Senza Covid sarebbe già da un pezzo, andato a casa.
asso_idefix
Mer, 17/06/2020 - 13:52
Bah, devo confessare che ho perso un po' la fiducia nei virologi. Il motivo è semplice: non riescono ad avere opinioni comuni, ognuno spara la sua e i giornalisti ci marciano. Il risultato è che noi lettori non riusciamo a capire dove sta la verità e quindi siamo costretti a mediare. Io, personalmente, ritengo che il pericolo di contagio sia ancora reale e che anzi possa aumentare con la ripresa delle attività, tuttavia anche le cure sono molto migliorate rispetto a marzo e quindi....riprendiamo a vivere con la necessaria prudenza, confidando che se capita proprio a noi potremo curarci meglio e uscirne ancora vivi.
SPADINO
Mer, 17/06/2020 - 14:01
IL LATO POSITIVO E' CHE ORA I MEDICI SANNO UN PO' DI PIU' COME FARE PER CURARE QUESTO MOSTRO.
giùalnord
Mer, 17/06/2020 - 14:30
asso_idefix Mer, 17/06/2020 - 13:52 Io la fiducia in quei virologi che pendono più a sinistra che altrove e che non hanno ancora le idee chiare sulla modalità di trasmissione,l'ho proprio persa,anche se lo scotto da pagare,oltre le migliaia di morti che ci sono stati nei mesi scorsi,è una convivenza col virus,con tutte le precauzioni da adottare! Dati alla mano,ciò che si vede,e i virologi non dicono,è che la curva dell'epidemia si sta appiattendo,i morti sono pochissimi,le terapie intensive e sub intensive si stanno svuotando progressivamente e in pronto soccorso i tamponi fatti oltrepassano la soglia dei 99% di esiti negativi,un chiaro segno della regressione virulenta del virus.Non esiste certezza che tutti gli asintomatici siano untori(dipende dalla carica virale),e i virologi lo sa bene e su questo non sanno proprio rispondere,ma fanno psicosi di massa che ci sarà una seconda ondata,una terza...bla bla bla.
agosvac
Mer, 17/06/2020 - 14:39
In pratica Zangrillo ha sempre avuto ragione e Crisanti il grande si è sempre sbagliato. Del resto sono quelli che stanno in corsia, rischiando anche, come successo in alcuni casi, la morte, hanno la possibilità di toccare con mano la realtà. Alcuni virologhi restano chiusi nei laboratori senza rischiare nient'altro che figuracce!!! Ora si vedrà anche chi ha avuto ragione a pensare nell'estinzione del virus come le altre "sars" e chi, invece, sperava nell'ondata devastante e mortale. Ciò che non si spiega è che non vengano abrogate le assurde regole volute dall'ego di Conte. Una cosa è certa: le famigerate movida che avrebbero riempite le corsie degli ospedali hanno forse contribuito a svuotarli. Tra poco non ci sarà più il corona virus ma tutti rigorosamente in mascherina a fare i pagliacci di Conte.
Il TG-byoblu del 5 novembre. (a proposito: account Byoblu sospeso per 1 settimana al 16 gennaio: un pò se lo meritano, anche se poi frigneranno che sono stati 'martirizzati')
(7) TG BYOBLU24 | 5 novembre 2020 | UNA GRANDE CONSULTAZIONE POPOLARE - YouTube
5/11/2020 - Alcune notizie del TG: È da 8 mesi ormai che il Paese è stato commissariato, che le decisioni vengono prese da un fantomatico comitato tecnico scientifico di nominati scelti dal governo. E come se non bastasse il Parlamento è stato esautorato, ridotto a mero ratificatore. Forse è arrivato il momento per i cittadini di rivendicare il loro ruolo nelle decisioni che li riguardano, specie se di natura così grave. Questa è la proposta di Byoblu: abbiamo aperto una grande consultazione popolare, disponibile fino a lunedì sera, con i nomi dei possibili esperti che potrebbero far parte di questo nuovo CTS a sostegno del Parlamento. Vota anche tu. Con il nuovo DPCM di fatto ritorna il lockdown in diverse regioni del nostro Paese, in tutte quelle che rientrano nell’area rossa e, in parte, anche nell’area arancione. Con conseguenze economiche non indifferenti. Ma in che modo è stata fatta questa classificazione? Che criteri sono stati seguiti? Noi abbiamo riscontrato delle clamorose incongruenze. La BCE potrebbe interrompere il programma di acquisto dei titoli di Stato, scatenando di nuovo la minaccia dello spread. Il motivo? Costringere gli Stati ad accedere al MES e al Recovery Fund. Un vero e proprio ricatto che minaccia la tenuta economica dell'intera Unione europea. A quasi 48 ore dalla chiusura delle urne negli Stati Uniti, tutto è bloccato. I dati non arrivano più. Lo stesso Donald Trump ha scritto un post su Twitter dicendo di interrompere i conteggi. Il nodo della discordia sono i voti postali che avrebbero ribaltato in molti Stati chiave i risultati in favore del candidato democratico Joe Biden. Abbiamo scoperto in rete un’inchiesta del New York Post in cui un testimone rivela come è possibile truccare una elezione falsificando i voti postali.
L'unica cosa interessante, a parte la delirante classifica dei 'migliori' da mandare al CTS (non che siano delle cime, eh), è il discorso del voto postale contraffatto. Un trucco vecchio, a quanto pare. In Italia su di un discorso simile ci fecero IL PORTABORSE (con N.Moretti). Ma al dunque, sono riusciti a dimostrare qualcosa con i loro ricorsi? No. Purtroppo o per fortuna no. Ma visti i sostenitori di Trump (al Coloss... err al Campidoglio) non so se sia stato un male.
Da noi del resto, Renzie è riuscito appena UNA SETTIMANA DOPO, a fare quel che non hanno potuto fare i trumpiani al Campidoglio per la Befana: buttare giù un governo legittimo.
Ma questa è un'altra storia.
Altre notizie, purtroppo molto attuali anche adesso: si parlava già mesi fa del rischio di sviluppare la sindrome del long covid, anche persone giovani intendo.
Covid-19, il 25% dei pazienti sviluppa danni permanenti ai polmoni - Tgcom24 (mediaset.it)
06 SETTEMBRE 2020 11:50
Covid-19, il 25% dei pazienti sviluppa danni permanenti ai polmoniLa conferma arriva da uno studio condotto dallʼéquipe di pneumologia della casa di cura Figlie di San Camillo guidata dal dottor Maurizio Marvisi
Arriva da Cremona uno studio che conferma per la prima volta in Europa i danni provocati ai polmoni dal Covid-19. La ricerca, pubblicata nei giorni scorsi sull'International Journal of Infectious Disease (organo ufficiale della società internazionale di malattie infettive), ha evidenziato il rischio dell'evoluzione fibrotica della polmonite Covid-19 correlata.Lo studio - L'équipe di pneumologia della casa di cura Figlie di San Camillo, guidata dal dottor Maurizio Marvisi, ha condotto lo studio su 90 pazienti dimessi dalla casa di cura e sottoposti a TAC toracica prima in fase acuta e poi dopo 8 settimane. E' emerso che di questi circa il 25% ha sviluppato una fibrosi polmonare.
Conseguenze - I più a rischio sembrano essere i fumatori, le persone più anziane e i soggetti con malattie croniche, diabetici e ipertesi. Il risultato di questo studio è particolarmente importante, perché lo sviluppo di fibrosi polmonare provoca affanno ad ogni minimo sforzo e, nei casi più gravi, anche a ripos
La lunga «eredità» del Covid-19 sulla salute dei polmoni | Fondazione Umberto Veronesi (fondazioneveronesi.it)
PUBBLICATO IL 28-05-2020
Il Covid-19 può lasciare un segno sui polmoni anche a distanza di mesi dalla guarigione. Farmaci e fisioterapia respiratoria per evitare la fibrosi polmonare
Qual è lo stato di salute dei pazienti che hanno messo alle spalle il Covid-19? La malattia nuova e le dimensioni dell’emergenza hanno portato gli operatori sanitari a concentrarsi anzitutto sulle possibilità di guarigione di ogni paziente. Ma oggi che il numero degli italiani che hanno superato l’infezione da Sars-CoV-2 sfiora quota 150mila, occorre tenere in considerazione anche questi aspetti. Covid-19 potrebbe comportare conseguenze che vanno oltre la risoluzione della polmonite. «I tempi di osservazione ristretti non permettono di avere dati certi, ma il danno polmonare determinato dalla malattia potrebbe non scomparire alla risoluzione della polmonite», avverte Luca Richeldi, direttore del dipartimento di pneumologia del Policlinico Gemelli di Roma e membro del comitato tecnico scientifico della Protezione Civile.
IL DANNO POLMONARE DA COVID-19 E' REVERSIBILE?
Evidenze al momento preliminari, che sembrano però confermare l'ipotesi che l'assistenza di cui abbisognano questi pazienti debba andare oltre la fase acuta della malattia. «L’infezione polmonare da coronavirus può lasciare un’eredità cronica sulla funzionalità respiratoria - aggiunge lo specialista, alla guida della Società Italiana di Pneumologia -. A un adulto, in media, potrebbero servire da 6 a 12 mesi per un recupero funzionale, che non è detto però che sia sempre completo. La causa è da ricercare nella fibrosi polmonare, che porta comportare l'irrigidimento del tessuto colpito dall’infezione. Con la conseguente riduzione nella funzionalità degli scambi gassosi». Una condizione che potrebbe richiedere il ricorso all'ossigenoterapia anche a domicilio. O, come scenario più avveniristico, il ricorso alle cellule staminali mesenchimali e alle sostanze da esse prodotte (citochine, fattori di crescita, chemochine) che, in uno studio (in vitro) pubblicato sulla rivista Cells nel 2018, si sono rivelate in grado di combinare l'azione antinfiammatoria e antifibrotica a quella rigenerativa. Da qui l'ipotesi di una possibile soluzione ai danni determinati da Covid-19.
Essere vaccinati per lo pneumococco protegge dal Coronavirus?
IL PRECEDENTE DELLA SARS
La persistenza di questo strascico la si osserva già nei primi pazienti colpiti dalla polmonite bilaterale interstiziale provocata dal Covid-19, che hanno trascorso un lungo ricovero: al di là dell'essere stati o meno intubati. Un riscontro che ha portato gli esperti a rivangare quanto verificato nelle persone colpite dalla Sars, tra il 2002 e il 2003. «I dati raccolti in passato su questi pazienti mostrano che, chi aveva superato la malattia, a sei mesi di distanza mostrava anomalie polmonari ben visibili alle radiografie, una minore capacità respiratoria, un ridotto volume polmonare, una scarsa forza dei muscoli respiratori e una minore resistenza allo sforzo - precisa Richeldi -. In 3 persone su 10 reduci dalla Sars, inoltre, erano evidenti grosse cicatrici sul polmone. Queste, segno di una fibrosi polmonare, compromettevano la respirazione al punto da far sorgere affaticamento anche dopo una breve camminata». Ricadute che, aggiunge Angelo Corsico, direttore dell'unità operativa complessa di pneumologia del Policlinico San Matteo di Pavia, «si sono verificate anche in pazienti giovani, con un’incidenza variabile dal 30 fino al 75 per cento dei casi valutati».
MALATI DA MONITORARE NEL TEMPO
Con il passare delle settimane e con l'attenuasi dell'emergenza, il tema delle conseguenze del Covid-19 sta emergendo in superficie: anche alla luce delle possibili conseguenze a carico di altri organi, al di là dei polmoni. Da qui la scelta di molti ospedali di aprire degli ambulatori post-Covid, per continuare a seguire queste persone anche una volte riportate alla loro quotidianità. «La fibrosi polmonare è la sfida del giorno dopo, per il Covid-19 - aggiunge Corsico -. Per questo è necessario controllare questi pazienti anche dopo la dimissione dall'ospedale. E, se necessario, trattarli con dei farmaci (cortisonici e immunosoppressori, ndr) o avviarli verso un percorso riabilitativo ad hoc. Al momento a Pavia, seguendo le indicazioni della British Thoracic Society, i pazienti vengono sottoposti a una radiografia del torace, alle prove di funzionalità respiratoria, al test del cammino di sei minuti, a un'ecografia toracica e cardiaca e, se necessario, a Tac del torace per indagare la presenza di una malattia interstiziale diffusa o di un'embolia polmonare. I dati preliminari sembrano confermare le prime osservazioni dei colleghi cinesi: diversi pazienti dimessi presentano un'insufficienza respiratoria cronica e segni di fibrosi a distanza di settimane dalla guarigione dal Covid».
Uomini più colpiti dal Covid-19 per colpa del tabacco?
I benefici dello smettere di fumare
02-05-2018
DAL COVID UNA SPINTA PER SMETTERE DI FUMARE?Alla luce di queste considerazioni, emerge che per questi pazienti è fondamentale evitare qualsiasi altro fattore di rischio in grado di compromettere la salute dei polmoni. Inevitabile pensare al fumo di sigaretta, che si conferma comunque un rischio: tanto per chi non si è ammalato (e rischia il contagio, partendo da una funzionalità polmonare già ridotta) quanto per chi è reduce dal Covid-19. La paura della malattia infettiva potrebbe rappresentare un incoraggiamento per smettere di fumare. Secondo un sondaggio inglese, sarebbero già 300mila i fumatori del Regno Unito che avrebbero abbandonato le sigarette durante la pandemia. Qualcosa di analogo, stando a quanto riportato dai media internazionali, sarebbe avvenuto anche in California. Il Covid, secondo il comitato scientifico per la lotta al fumo di Fondazione Umberto Veronesi, deve essere considerato una ragione in più «per considerare fra le misure necessarie al contrasto della pandemia anche l'educazione alla salute, l'informazione sui danni del tabagismo e l'aiuto ai fumatori che desiderano smettere, attraverso supporti adeguati, counseling, terapie farmacologiche e sostegno psicologico». Quale occasione migliore, allora, per fare del bene alla propria salute?
ECCO, adesso quella che è forse la notizia principale di questi giorni, i vaccini. Il sacro proiettile d'argento per liberarci del COVID. Di questi tempi vengono fuori continui dati incoraggianti sulla loro diffusione ma... anche notizie che non incoraggiano per niente la fiducia in essi. Da Report in poi, c'é di che preoccuparci. E non a torto.
Covid: in Norvegia 23 morti 'legate alla vaccinazione'. Pfizer in contatto con Oslo, 'sui decessi dati non allarmanti' - Mondo - ANSA
Covid: in Norvegia 23 morti 'legate alla vaccinazione'.
Pfizer in contatto con Oslo, 'sui decessi dati non allarmanti''Reazioni comuni potrebbero aver aggravato pazienti anziani'
Redazione ANSA
16 gennaio 202119:41NEWS
L'agenzia del farmaco della Norvegia ha registrato 23 morti, tra persone anziane e fragili, "associate alla vaccinazione anti-Covid" di Pfizer-BioNtech. Lo si legge in una nota dell'agenzia, ripresa dal Guardian, secondo cui "reazioni comuni ai vaccini con mRNA, come febbre e nausea, potrebbero aver contribuito ad un esito fatale in alcuni pazienti fragili e anziani".
La nota sottolinea inoltre che i trial sul vaccino non includevano "pazienti con malattie acute o instabili" e pochi over 85.
Pfizer e BioNTech stanno lavorando con l'agenzia del farmaco norvegese per indagare sui decessi di persone anziane associati alla vaccinazione anti-Covid. Lo ha reso noto l'azienda farmaceutica americana, riporta Bloomberg. L'ente di controllo norvegese, ha riferito Pfizer, ha rilevato che "il numero degli incidenti finora non è allarmante ed è in linea con le previsioni".
COOOOSA? Ma ci rendiamo conto?
Appena poco tempo fa, era stato diffuso un dato per cui negli USA, con quasi 2 mln di vaccinazioni, c'erano stati poco più di 20 eventi avversi 'gravi' o qualcosa del genere.
Adesso, in Norvegia, 23 morti legati alla vaccinazione.
E questo, badate bene, non su 2 mln di vaccinazioni, ma su 42.000 (dati Ourworldata).
Fanno 1 su 1.800. Notare che la Norvegia ha avuto solo 500 morti dal COVID, quindi rispetto a noi, questa è una percentuale che vale quasi il 5% aggiuntivo.
E questi sarebbero 'in linea con le previsioni'?
Cioé: in Italia abbiamo 4 mln di ultra-ottantenni, diviso per 1.800 fanno quanto... 2.000+ morti? Sarebbe questa la cosa 'in linea con le previsioni'?
Da pazzi. Cose, intendo.
Vaccino, in Norvegia 23 morti tra persone anziane. Pfizer: «Dati non allarmanti» (ilmessaggero.it)
Vaccino, in Norvegia 23 morti tra persone anziane. Pfizer: «Dati non allarmanti»
Sabato 16 Gennaio 2021 di Mario Landi
L'agenzia del farmaco della Norvegia ha registrato 23 morti, tra persone anziane e fragili, «associate alla vaccinazione anti-Covid» di Pfizer-BioNtech. Lo comunica con una nota l'Agenzia norvegese per i medicinali (NOMA), ripresa dal Guardian, secondo cui «reazioni comuni ai vaccini con mRNA, come febbre e nausea, potrebbero aver contribuito a un esito fatale in alcuni pazienti fragili e anziani». Pfizer e BioNTech stanno lavorando con l'agenzia del farmaco norvegese per indagare sui decessi di persone anziane associati alla vaccinazione anti-Covid. Lo ha reso noto l'azienda farmaceutica americana, riporta Bloomberg. L'ente di controllo norvegese, ha riferito Pfizer, ha rilevato che «il numero degli incidenti finora non è allarmante ed è in linea con le previsioni».
Le reazioni allergiche ai vaccini - rileva ancora Bloomberg - sono state finora rare. Negli Stati Uniti le autorità sanitarie hanno segnalato 21 casi di reazioni allergiche gravi dal 14 al 23 dicembre dopo la somministrazione di circa 1,9 milioni di dosi iniziali del vaccino sviluppato da Pfizer-BioNTech. Ossia un'incidenza di 11,1 casi per milione di dosi, secondo i Centers for Disease Control and Prevention. Sebbene entrambi i vaccini anti Covid-19 approvati finora in Europa siano stati testati su decine di migliaia di persone, inclusi volontari tra gli 80 e i 90 anni, il partecipante medio alla sperimentazione era sui 50 anni. Mentre le prime persone ad essere immunizzate in molti Paesi sono state proprio quelle più anziane, perché si punta a proteggere la categorie a rischio. Rispetto ai 23 decessi in Norvegia, su 13 i risultati dell'autopsia suggeriscono che gli effetti collaterali comuni possano aver contribuito a gravi reazioni in persone fragili e anziane. «Per le persone con la più grave fragilità, anche gli effetti collaterali di un vaccino relativamente lievi possono avere gravi conseguenze», ha detto l'Istituto norvegese di sanità pubblica.
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La nota sottolinea inoltre che i trial sul vaccino non includevano «pazienti con malattie acute o instabili» e pochi over 85. «Per i pazienti più fragili, anche gli effetti collaterali dei vaccini relativamente lievi possono avere gravi conseguenze», ha spiegato l'Istituto norvegese di sanità pubblica. «Per coloro che hanno comunque una vita residua molto breve, il beneficio del vaccino può essere marginale o irrilevante», concludono gli esperti dal paese scandinavo.
Le indagini
Ai medici norvegesi è stato chiesto di condurre analisi e valutazioni più approfondite a riguardo dei pazienti anziani molto fragili in attesa di ricevere il vaccino Pfizer-BioNTech. «Potrebbe essere una coincidenza, ma non ne siamo sicuri», ha detto Steinar Madsen, direttore medico dell'Agenzia norvegese per i medicinali (NOMA). «Non c'è una connessione certa tra queste morti e il vaccino. C'è la possibilità che queste reazioni avverse comuni (come febbre e nausea), che non sono pericolose in pazienti più giovani e in forma e non sono insolite con i vaccini, possono aggravare la malattia di base negli anziani».
«Le vaccinazioni continuano»
«Ora stiamo chiedendo ai medici di continuare con la vaccinazione, ma di effettuare una valutazione extra di persone molto malate le cui condizioni di base potrebbero essere aggravate da essa», ha detto ancora Steinar Madsen, direttore medico dell'Agenzia norvegese per i medicinali (NOMA). La valutazione medica include il confronto dei rischi e dei benefici della vaccinazione con i pazienti e le famiglie.
In Norvegia sono più di 20 mila le dosi del vaccino già somministrate nelle ultime settimane.
Tutti i decessi riportati saranno attentamente valutati dall'Agenzia norvegese per i medicinali (NOMA) per determinare se questi incidenti siano o meno correlati al vaccino. Il governo norvegese valuterà anche la possibilità di adeguare le proprie istruzioni di vaccinazione per tenere maggiormente in considerazione la salute dei pazienti.
Vaccino, mal di testa, febbre e stanchezza le reazioni più diffuse: «Si eliminano con il riposo» (ilmessaggero.it)
Vaccino, mal di testa, febbre e stanchezza le reazioni più diffuse: «Si eliminano con il riposo»
Venerdì 15 Gennaio 2021 di Graziella MelinaSe il vaccino Pfizer somministrato in Italia finora a circa un milione di persone provoca reazioni inaspettate lo si saprà tra qualche settimana. L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) sta infatti raccogliendo le segnalazioni raccolte dai responsabili della farmacovigilanza. Per quanto riguarda i vaccini Pfizer e Moderna, scrive l’Aifa, «le reazioni avverse più frequentemente osservate negli studi clinici e nell’iniziale esperienza successiva all’autorizzazione sono le reazioni locali nel sito di iniezione, ossia dolore, gonfiore, arrossamento, la stanchezza, il mal di testa e i dolori muscolari o articolari». Ma si possono verificare anche «febbre, nausea o più raramente gonfiore dei linfonodi». Come per tutti i farmaci, sono inoltre possibili, «seppur rarissime, reazioni di tipo allergico fino allo shock anafilattico». L’Aifa rimarca poi che in seguito all’iniezione, «si possono verificare anche reazioni di tipo ansioso con fenomeni che vanno dalla sensazione di stare per svenire fino allo svenimento vero e proprio, per cui il personale presta attenzione a evitare traumatismi da caduta».
Intervento tempestivo
È quindi fondamentale che le vaccinazioni vengano eseguite in sicurezza, da personale sanitario in grado di intervenire in modo tempestivo. È previsto anche un periodo di osservazione di almeno 15 minuti dopo la vaccinazione. Secondo Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie, «questo tipo di reazioni avverse sono ben note per i vaccini in generale e non sono dovute tanto al liquido vaccinale, ma al fatto che il siero stimola una riposta immunitaria dell’organismo. Finora - aggiunge Cricelli - non abbiamo osservato reazioni gravi. Alcuni hanno lamentato dolore nel punto di iniezione, un arrossamento, un rigonfiamento, ma paradossalmente questo è un segno positivo, vuol dire che il vaccino sta compiendo il suo mestiere. È più preoccupante quando invece non succede niente».
Altri sintomi finora segnalati, sono soprattutto «un grandissimo senso di spossatezza, cefalea e dolori articolari. In genere questi sintomi durano 48 ore». Cosa fare in questi casi? «Le reazioni vaccinali si curano innanzitutto con riposo assoluto. Bisogna assecondare quello che l’organismo ci suggerisce: se per esempio non ci va di mangiare, l’organismo ci sta dicendo che l’alimentazione è un sovraccarico, quindi dobbiamo solo utilizzare alimentazione liquida. Se se ne sente la necessità - precisa Cricelli - si possono utilizzare farmaci antidolorifici. Quando si verifica una situazione di infiammazione allora è il caso di prendere un antiinfiammatorio leggero, due volte al giorno per due giorni. Normalmente, nessuna di queste reazioni finora è durata più di 48 ore. In caso contrario occorre avvertire il proprio medico di famiglia».
Intanto, la farmacovigilanza è stata avviata in tutti i Paesi europei. E non sono mancate le segnalazioni persino di morti sospette dopo la vaccinazione anticovid. Come riporta Frankfurter Allgemeine, tra il 27 dicembre e il 10 gennaio, su circa 614mila vaccinazioni, le reazioni avverse conteggiate dall’Istituto di ricerca tedesco Paul Ehrlich, sono state 913. Il tasso di quelle gravi sarebbe pari a 0,08 su mille vaccinati. Risulterebbero morte anche 7 persone, tra 79 e 93 anni. Ma, come rimarca lo stesso Istituto, la causa della morte non è ancora chiara, il quadro clinico dei vaccinati era infatti compromesso da precedenti patologie gravi.
Le cause
Il problema di fondo, come sottolinea l’Aifa, è che «un evento che si verifichi dopo la vaccinazione non implica necessariamente che sia stato causato dalla vaccinazione stessa. Molti eventi avversi possono essere solo coincidenti o determinati da altre cause, conosciute o non conosciute, precedenti o contemporanee alla vaccinazione». La raccomandazione, in ogni caso, è di segnalare qualsiasi reazione al medico di famiglia, al centro vaccinale, al farmacista di fiducia o all’Asl.
EH. Allora non è solo una remota possibilità. Qui ci sono vari effetti collaterali e non sono nemmeno tanto scarsi, infatti c'é bisogno di assistenza a pronta disposizione perché non si sa mai...
E non è solo un qualcosa che riguarda la lontana Norvegia...
Mantova, medico muore per Covid. Disposta l'autopsia "per confermare assenza di nesso con vaccino" - Il Fatto Quotidiano
Mantova, medico muore per Covid. Disposta l’autopsia “per confermare assenza di nesso con vaccino”"Aveva patologie croniche pregresse. Abbiamo informato gli organismi di governo regionali e le autorità di regolazione tecnico-scientifica", fa sapere l'Ass di Mantova con cui il chirurgo collaborava
14 GENNAIO 2021
Un operatore sanitario, un chirurgo di 64 anni con patologie croniche pregresse, è morto per Covid-19 a Mantova. Era stato sottoposto a vaccino. “Pur in presenza di una situazione estremamente indicativa di un evento improvviso legato a condizioni preesistenti, al fine di chiarire anche ogni più piccolo dubbio, si è disposto di attivare tutti gli accertamenti necessari per confermare l’assenza di qualsiasi nesso tra la vaccinazione e il triste evento occorso“, fa sapere l’Azienda sanitaria che ha disposto l’autopsia, che verrà eseguita probabilmente domani mattina, 15 gennaio.
“Di tale situazione – riferisce ancora l’azienda sanitaria, per cui l’uomo lavorava – è stata data comunicazione sia agli organismi di governo regionali che alle autorità di regolazione tecnico-scientifica, con le quali sarà avviata ogni necessaria collaborazione al fine di perseguire lo scopo sopra riportato, ricordando con affetto e cordoglio questo nostro stimato collaboratore con profondo senso di compartecipazione al dolore dei familiari”. Il medico lavorava come collaboratore all’ospedale di Pieve di Coriano, nel Mantovano, “si era sottoposto, anche a tutela delle proprie condizioni di salute, alla vaccinazione anti-Covid” alcuni giorni fa.
Quindi udite udite, fanno l'autopsia 'per confermare assenza di nesso'. Cioé, partono già con una tesi. Si chiama 'scienza' questa?
No. Assolutamente no. Semplicemente, si dice chiaro e tondo dove si andrà a parare e COSA si vorrà guardare.
E dopo appena 2 giorni, ecco la sentenza. Come avranno fatto ad essere così rapidi? Boh.
Medico morto a Mantova per Covid, l’autopsia conferma “decesso per patologie preesistenti”
Il chirurgo, 64 anni, aveva ricevuto il vaccino e per confermare che non ci fosse alcun nesso con la somministrazione era stato deciso l'esame autoptico. Il riscontro diagnostico è stato effettuato oggi dall’équipe composta da un medico legale e un anatomopatologo dell’Asst Mantova, nonché da Andrea Piccinini dell’università degli Studi di Milano
di F. Q. | 16 GENNAIO 2021
Nessuna correlazione con il vaccino. L’autopsia, eseguita sul medico di 64 anni morto nel Mantovano per Covid, ha confermato che il suo decesso è “ascrivibile alle patologie preesistenti, aggravate da fatto acuto cardiaco” e “non è stato individuato alcun elemento che possa ricondurre a una delle condizioni descritte in letteratura nei casi di reazioni avverse per vaccini comunemente utilizzati”. Il chirurgo aveva ricevuto il vaccino e per confermare che non ci fosse alcun nesso con la somministrazione era stato deciso l’esame. Il riscontro diagnostico è stato effettuato oggi dall’équipe composta da un medico legale e un anatomopatologo dell’Asst Mantova, nonché da Andrea Piccinini dell’università degli Studi di Milano.
Io non posso proprio pensare che queste siano casualità, manco per niente. E un medico di 64 anni, non è esattamente 'vecchio' e se lavora, vuol dire che non è un handicappato grave. Patologie preesistenti che non gli impedivano di lavorare in ospedale? Cos'era, obeso? Iperteso? Diabetico? E in che misura?
Notare che questi sono gli stessi ragionamenti che portano tanti covid-piattisti ad escludere la morte delle persone di/con COVIDDI. Quindi siamo sulla stessa barca, e sullo stesso livello.
Covid Vaccine Deaths Rise in Norway Among Older People - Bloomberg
Norway Raises Concern Over Vaccine Jabs for the Elderly
By Lars Erik Taraldsen
16 gennaio 2021, 15:06
Norway has expressed increasing concern about the safety of the Pfizer Inc. vaccine on elderly people with serious underlying health conditions after raising their estimate of the number who died after receiving inoculations to 29.
The latest figure adds six to the number of known fatalities in Norway, and lowers the age group thought to be affected to 75 from 80. While it’s unclear exactly when the deaths occurred, Norway has given at least one dose to about 42,000 people and focused on those considered most at risk if they contract the virus, including the elderly.
Until Friday, the vaccine produced by Pfizer and BioNTech SE was the only one available in Norway, and “all deaths are thus linked to this vaccine,” the Norwegian Medicines Agency said in a written response to Bloomberg on Saturday.
“We are aware that deaths have also been reported in other countries, but do not have full details of this yet,” Norway’s medicines agency said. “There are also differences between countries in who is prioritized for vaccination, and this could also affect the reporting of side effects, including death.”“There are 13 deaths that have been assessed, and we are aware of another 16 deaths that are currently being assessed,” the agency said. All the reported deaths related to “elderly people with serious basic disorders,” it said. “Most people have experienced the expected side effects of the vaccine, such as nausea and vomiting, fever, local reactions at the injection site, and worsening of their underlying condition.”
Official reports of allergic reactions have been rare as governments rush to roll out vaccines to try to contain the global pandemic. U.S. authorities reported 21 cases of severe allergic reactions from Dec. 14-23 after administration of about 1.9 million initial doses of the Pfizer vaccine. The first Europe-wide safety report on the Pfizer-BioNTech vaccine is due to be published at the end of January.
Side EffectsNorway’s experience doesn’t mean that younger, healthier people should avoid being vaccinated. But it’s an early indication of what to watch as countries begin to issue safety monitoring reports on the vaccines. Emer Cooke, the new head of the European Medicines Agency, has said tracking the safety of Covid vaccines, especially those relying on novel technologies such as messenger RNA, would be one of the biggest challenges once shots are rolled out widely.
Though the two Covid-19 vaccines approved so far in Europe were tested in tens of thousands of people -- including volunteers in their late 80s and 90s -- the average trial participant was in his or her early 50s. The first people to be immunized in many places have been older than that as countries rush to inoculate nursing-home residents at high risk from the virus.
The findings have prompted Norway to suggest that Covid-19 vaccines may be too risky for the very old and terminally ill, the most cautious statement yet from a European health authority.
The Norwegian Institute of Public Health judges that “for those with the most severe frailty, even relatively mild vaccine side effects can have serious consequences. For those who have a very short remaining life span anyway, the benefit of the vaccine may be marginal or irrelevant.”
How Fear of Vaccine Threatens to Delay Pandemic’s End: QuickTake
Pfizer and BioNTech are working with the Norwegian regulator to investigate the deaths in Norway, Pfizer said in an e-mailed statement. The agency found that “the number of incidents so far is not alarming, and in line with expectations,” Pfizer said.
“The Norwegian Medicines Agency has communicated, prior to the vaccination, that when vaccinating the oldest and sickest, it is expected that deaths will occur in a time-related context with vaccination. This does not mean that there is a causal link between vaccination and death. We have also, in connection with the reported deaths, conveyed that it is possible that common and known side effects of the vaccines may have been a contributing factor to a serious course or fatal outcome,” the agency said.
Norway Warns of Vaccination Risks for Sick Patients Over 80By
Lars Erik Taraldsen and Naomi Kresge
15 gennaio 2021
Norway said Covid-19 vaccines may be too risky for the very old and terminally ill, the most cautious statement yet from a European health authority as countries assess the real-world side effects of the first shots to gain approval.
Norwegian officials said 23 people had died in the country a short time after receiving their first dose of the vaccine. Of those deaths, 13 have been autopsied, with the results suggesting that common side effects may have contributed to severe reactions in frail, elderly people, according to the Norwegian Medicines Agency.
“For those with the most severe frailty, even relatively mild vaccine side effects can have serious consequences,” the Norwegian Institute of Public Health said. “For those who have a very short remaining life span anyway, the benefit of the vaccine may be marginal or irrelevant.”
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By submitting my information, I agree to the Privacy Policy and Terms of Service.The recommendation does not mean younger, healthier people should avoid being vaccinated. But it’s an early indication of what to watch as countries begin to issue safety monitoring reports on the vaccines. Emer Cooke, the new head of the European Medicines Agency, has said tracking the safety of Covid vaccines, especially those relying on novel technologies such as messenger RNA, would be one of the biggest challenges once shots are rolled out widely.
Pfizer and BioNTech are working with the Norwegian regulator to investigate the deaths in Norway, Pfizer said in an e-mailed statement. The agency found that “the number of incidents so far is not alarming, and in line with expectations,” Pfizer said.
Allergic reactions have been uncommon so far. In the U.S., authorities reported 21 cases of severe allergic reactions from Dec. 14-23 after administration of about 1.9 million initial doses of the vaccine developed by Pfizer Inc. and BioNTech SE. That’s an incidence of 11.1 cases per million doses, according to the Centers for Disease Control and Prevention.
Though both Covid-19 vaccines approved so far in Europe were tested in tens of thousands of people -- including volunteers in their late 80s and 90s -- the average trial participant was in his or her early 50s. The first people to be immunized in many places have been older than that as countries rush to inoculate nursing-home residents at high risk from the virus.
More Than 35 Million Shots Given: Covid-19 Vaccine Tracker
Norway has given at least one dose to about 33,000 people, focusing on those considered to be most at risk if they contract the virus, including the elderly. The Pfizer-BioNTech vaccine approved late last year has been used most broadly, with a similar shot from Moderna Inc. approved earlier this month also now being administered.
Of 29 cases of potential side effects investigated by Norwegian authorities, almost three-quarters were in people age 80 or older, the regulator said in a Jan. 14 report.
In France, one frail patient died in a care home two hours after being vaccinated, but authorities said given the patient’s previous medical history there is no indication the death was linked to the vaccine. The French pharmaceutical safety agency on Thursday reported four cases of severe allergic reactions and two incidents of irregular heartbeat after vaccination.
The first Europe-wide safety report on the Pfizer-BioNTech vaccine will probably be published at the end of January, the regulator’s key medicines committee said Friday. Vaccine makers are required to submit data monthly.
In the U.K., which has carried out more immunizations per capita than anywhere else in Europe, authorities will assess safety data and plan to publish details of suspected reactions “on a regular basis,” the Medicines and Healthcare Products Regulatory Agency said, without giving a date.
— With assistance by Rudy Ruitenberg, Stephen Treloar, and Suzi Ring
STRANO, MOLTO STRANO, che siano le stesse parole usate dai negazionari per negare il nesso o la pericolosità del coviddi con i morti.
Fa pensare. Molto.
E qui si parla, in Italia, la 'prima della classe' di avere il 70% di persone vaccinate, con 'precedenza per gli anziani'.
Quindi: noi abbiamo oltre 4 mln di over-80, se i dati norvegesi si ripetessero anche qui... ve lo immaginate che strage?
Non dico che sia meglio il COVIDDI...
... ma non possiamo parlare di 'obbligo' o di 'assenza di effetti collaterali' come i fanatici pro-vax da sempre sostengono.
E come abbiamo visto anche con il caso del dottore, che pur essendo un sanitario, pur essendo in servizio, non ha avuto scampo. Se persino un 60enne rischia, perché parliamoci chiaramente, io NON penso proprio che sia una casualità... se per i norvegesi i problemi sarebbero collegati da 75 anni in su... se in Norvegia questi 29 morti sono oltre il 5% dei morti ufficiali da COVIDDI...
...beh, sarà il caso o no di fare MOLTA ATTENZIONE alle conseguenze 'collaterali' di questi vaccini?
Anche perché... se succede in Norvegia... FIGURARSI GLI USA.
55 Americans Have Died Following COVID Vaccination, Norway Deaths Rise To 29
BY TYLER DURDEN
SATURDAY, JAN 16, 2021 - 12:35
Amid increasing calls for suspension of the use of mRNA-based COVID-19 vaccines produced by companies such as Pfizer, especially among elderly people, the situation in Norway has escalated significantly as the Scandi nation has now registered a total of 29 deaths among people over the age of 75 who’ve had their first COVID-19 vaccination shot.
As Bloomberg reports, this adds six to the number of known fatalities in Norway, and also lowers the age group thought to be affected from 80.
Until Friday, Pfizer/BioNTech was the only vaccine available in Norway, and “all deaths are thus linked to this vaccine,” the Norwegian Medicines Agency said in a written response to Bloomberg on Saturday.
“There are 13 deaths that have been assessed, and we are aware of another 16 deaths that are currently being assessed,” the agency said.
All the reported deaths related to “elderly people with serious basic disorders,” it said.
“Most people have experienced the expected side effects of the vaccine, such as nausea and vomiting, fever, local reactions at the injection site, and worsening of their underlying condition.”
Norway’s experience has prompted the country to suggest that Covid-19 vaccines may be too risky for the very old and terminally ill... the exact group that 'the science' shows are actually at risk from this virus.
Pfizer and BioNTech are working with the Norwegian regulator to investigate the deaths in Norway, Pfizer said in an e-mailed statement. The agency found that “the number of incidents so far is not alarming, and in line with expectations,” Pfizer said.
However, it's not just Norway as The Epoch Times' Zachary Stieber reports that fifty-five people in the United States have died after receiving a COVID-19 vaccine, according to reports submitted to a federal system.
Deaths have occurred among people receiving both the Moderna and the Pfizer-BioNTech vaccines, according to the reports.
In some cases, patients died within days of receiving a COVID-19 vaccine.
One man, a 66-year-old senior home resident in Colorado, was sleepy and stayed in bed a day after getting Moderna’s vaccine. Early the next morning, on Christmas Day, the resident “was observed in bed lying still, pale, eyes half open and foam coming from mouth and unresponsive,” the VAERS report states. “He was not breathing and with no pulse.”
In another case, a 93-year-old South Dakota man was injected with the Pfizer-BioNTech vaccine on Jan. 4 around 11 a.m. About two hours later, he said he was tired and couldn’t continue with the physical therapy he was doing any longer. He was taken back to his room, where he said his legs felt heavy. Soon after, he stopped breathing. A nurse declared a do-not-resuscitate order.
In addition to the deaths, people have reported 96 life-threatening events following COVID-19 vaccinations, as well as 24 permanent disabilities, 225 hospitalizations, and 1,388 emergency room visits.
It's not just the old and frail, in Israel, which proudly lays claim to the greatest vaccination effort in the world (largest percentage of the population inoculated),
As RT reports, at least 13 Israelis have experienced facial paralysis after being administered the Pfizer Covid-19 vaccine, a month after the US Food and Drug Administration reported similar issues but said they weren’t linked to the jab.
Israeli outlet Ynet reported, citing the Health Ministry, that officials believe the number of such cases could be higher.
“For at least 28 hours I walked around with it [facial paralysis],” one person who had the side effect told Ynet.
“I can't say it was completely gone afterwards, but other than that I had no other pains, except a minor pain where the injection was, but there was nothing beyond that.”
Ynet quoted Prof. Galia Rahav, director of the Infectious Diseases Unit at Sheba Medical Center, who said she did not feel “comfortable” with administering the second dose to someone who had received the first jab and subsequently suffered from paralysis.
“No one knows if this is connected to the vaccine or not. That's why I would refrain from giving a second dose to someone who suffered from paralysis after the first dose,” she told the outlet.
Finally, as we noted yesterday following the news of rising post-vaccination deaths in Noway, health experts from Wuhan, China, called on Norway and other countries to suspend the use of mRNA-based COVID-19 vaccines produced by companies such as Pfizer, especially among elderly people.
China's Global Times reports Chinese experts said the death incident should be assessed cautiously to understand whether the death was caused by vaccines or other preexisting conditions of these individuals.
Yang Zhanqiu, a virologist from Wuhan University, told the Global Times on Friday that the death incident, if proven to be caused by the vaccines, showed that the effect of the Pfizer vaccine and other mRNA vaccines is not as good as expected, as the main purpose of mRNA vaccines is to heal patients.
A Beijing-based immunologist, who requested anonymity, told the Global Times on Friday that the world should suspend the use of the mRNA COVID-19 vaccine represented by Pfizer, as this new technology has not proven safety in large-scale use or in preventing any infectious diseases.
Older people, especially those over 80, should not be recommended to receive any COVID-19 vaccine, he said.
All of which is a problem since it is the elderly who are at most risk (quite frankly at any real risk at all) and thus who need the protection the most.
The Chinese health experts instead say that the most elderly and frail should be recommended to take medicines to improve their immune system.
Of course, one cannot help but note the irony of scientists from the source of the plague that has killed millions around the world and destroyed lives/economies almost everywhere, is now calling for the cessation of the process to protect against the plague.
E tutto questo, poi, per un vaccino che non pare molto efficace.
Infatti, ricordate le bombastiche stime tipo il 90%, 95%, 100%?
Poi si scopre che sono molto meno buone. Purtroppo Montanari sarà raggiante di saperlo, così i no-vax in generale, ma se lo dice Doshi è probabile che sia una faccenda seria:
Vaccini anti-Covid Pfizer e Moderna: l’efficacia del 95% crolla tra il 19% e il 29% – News24.Varese.it
Vaccini anti-Covid Pfizer e Moderna: l’efficacia del 95% crolla tra il 19% e il 29%Secondo il BMJ l’efficacia reale dei vaccini in circolazione non sarebbe intorno al 95%, ma tra il 19% e il 29%.
Il professor Peter Doshi, che si occupa di ricerca sui servizi sanitari farmaceutici, lancia l’allarme!
La pubblicazione dei datiQualche settimana fa, il professor Peter Doshi, associato presso l’Università of Maryland, aveva sollevato domande, attraverso il British Medical Journal Opinion, sui risultati delle sperimentazioni sui vaccini Covid-19 di Pfizer e Moderna. Tutto ciò che era di dominio pubblico, infatti, erano i protocolli di studio ed alcuni comunicati stampa. Ad oggi invece, la Food and Drug Administration, dopo aver autorizzato i vaccini mRNA, ha reso pubbliche oltre 400 pagine di dati sugli studi eseguiti.
L’efficacia del vaccino precipita: dal 95% al 19%Secondo il professor Doshi, i dati sarebbero stati compromessi: in parte l’analisi è stata fatta su “sospetti covid-19” ed una parte su “covid-19 sintomatico”, ma non scientificamente confermati come positivi. Semplificando, questo porta ad un efficacia del vaccino molto minore di quella raccontata finora, pari al 19%. Secondo Doshi, sarebbe però ipoteticamente raggiungibile un’efficacia del 29% se fosse confermata la negatività al virus, ma semplice reattogenicità del vaccino a breve termine (7 giorni), nei casi dei pazienti con reazioni avverse e sintomatologia compatibile con l’infezione da Covid-19.
In entrambi i casi, spiega Doshi, le percentuali sono “molto al di sotto della soglia di efficacia del 50% per l’autorizzazione fissata dalle autorità di regolamentazione”.
I dati definitivi solo a fine 2022La confusione tra falsi positivi e falsi negativi nei tamponi eseguiti ai partecipanti alla sperimentazione, spiega Doshi, fa sì che gli unici dati attendibili per capire il decorso della malattia, e l’efficacia del vaccino, siano i tassi di ospedalizzazione, i casi di terapia intensiva ed i decessi.
Ovvio che partendo da queste riflessioni ci sarebbe bisogno di accertamenti più approfonditi e di poter visionare i dati integrali delle ricerche, ma nessuna azienda sembra volerli condividere. Pfizer afferma che sta rendendo i suoi dati disponibili su richiesta, ma che questi sono comunque soggetti a revisione; Moderna afferma invece che i suoi dati potrebbero essere disponibili, sempre su richiesta, una volta completato lo studio. Stesso discorso per il vaccino Oxford/AstraZeneca.
Insomma, per avere a disposizione i dati definitivi, si parla della fine del 2022 visto che il controllo necessità di circa due anni.
Sulla bilancia: rischi e privilegiSecondo quanto riportato dall’Aifa si possono distinguere quattro categorie di reazioni avverse, in base alla loro frequenza:
-più di 1 ogni 10, frequenti: dolore e gonfiore nel sito di iniezione, stanchezza, mal di testa, dolore ai muscoli e alle articolazioni, brividi e febbre;
-meno di 1 ogni 10, comuni: arrossamento nel sito di iniezione e nausea
-meno di 1 ogni 100, non comuni: prurito nel sito di iniezione, dolore agli arti, ingrossamento dei linfonodi, difficoltà ad addormentarsi e sensazione di malessere;
-meno di 1 ogni 1000, rari: debolezza nei muscoli di un lato del viso (paralisi facciale periferica acuta).
Sempre Aifa dichiara che gli studi clinici condotti finora hanno permesso di valutare l’efficacia del vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty) solamente sulle forme clinicamente manifeste di COVID-19. Sarà necessario più tempo per ottenere dati significativi per dimostrare se i vaccinati si possono infettare in modo asintomatico e/o contagiare altre persone. Al momento, è plausibile, ma non scientificamente provato, che il ciclo vaccinale protegga dall’infezione. I vaccinati, e le persone che sono in contatto con loro, devono comunque continuare ad adottare le misure di protezione anti COVID-19.
Per dubbi ed approfondimenti, scarica gratuitamente in formato PDF il documento dell’AIFA “Vaccinazione anti COVID-19 con vaccino Pfizer mRNABNT162b2 (Comirnaty)” pubblicato per rispondere ai dubbi ed alle domande più comuni riguardo il vaccino anti-Covid.
A PROPOSITO... Ma la TIFFANY, che fine ha fatto?
Proprio lei: la famosa infermiera Tiffany Pontes Dover (o DOV'ERA?)
Tiffany Pontes Dover | Facebook
Bella fregna, non c'é che dire. Mamma a 17 anni, anche, tanto che ha una figlia di 13 anni eppure lei ne ha appena 30 (è del 1990).
Sull'ultimo post (del 12 dicembre) ci sono 20.000 messaggi e quasi tutti chiedono notizie, o pensano che sia morta.
Non è colpa dei complottisti se del resto, lo stesso NYT parlava della Dover come ricoverata per un serio malore. E noi no, a dire che 'è la sindrome vaga', come si sono giustificati gli americani. Sieee, un'infermiera che sviene per un'iniezione, ve la immaginate in un reparto di terapie intensive? Ma scherziamo.
Ad ogni modo: come tanti chiedono: è mai possibile che lei non abbia premura, per dissipare ogni dubbio, di farsi rivedere in un filmato, anche di 30-60 secondi, per rassicurare tutti? Il 90% dei rompiscatole sarebbe andato via da lì, lasciandola all'anonimato in cui viveva prima dell'iniezione.
Cate Ratliff
Why wouldn’t this woman just make a freaking appearance with a newspaper or something? If i was participating in a Drug trial and fainted on national television and knew people were worried about me, I would post something. Seems like the right thing to do since I put myself in that position.
C'é anche chi si è messo a farle un'analisi psicologica, e effettivamente non pensa che lei sia davvero 'timida' di farsi sentire:
Evan Blake
I want to point out, that based on Tiffany's profile, she references several of her favorite quotes. Let us analyze some of her favorite quotes:
•Only dead fish go with the flow .
This means she is not afraid to go against a narrative. She is willing to resist, and will not simply do as she's told.
•A tiger doesn’t lose sleep over the opinion of sheep.
Another example of her being rebellious, she doesn't go along with the flow, she's her own person, she values independence and resistance.
There are some other quotes however
•Learn to say “No” without explaining yourself .
This indicates she could very well disappear and not feel obligated to respond to people she doesn't know.
Part of her mystery is she is calm in the storm and anxious in the quiet.
•I’m not anti social. I’m selectively social.
•Smile, because it confuses people ...
•Some people survive chaos ... while others thrive in chaos .
These quotes indicate she's very odd, enjoys being different, relishes in it. She claims to not be anti-social meaning she should be willing to come forward, however she is selectively social, and apparently likes to 'confuse people' meaning maybe this Chaos is exactly what she enjoys.
Is she simply sitting back laughing at us?
•Phil 4:13 I can do all things through Christ who strengthens me.
She quotes scripture. She believes. She has the power of God. Would someone who believes so fully enough to include it in her profile, be the same type of person to sit back and watch us all tear eachother apart when she knows she herself could end it with 15 seconds of effort?
From these quotes, I reach the following conclusion: Based on her dress taste, her photography, and her quotes, she seems to be a very strange, odd, kind of girl, She goes against the flow, she was never "the popular" one and was always the outsider type, she has her own opinions and beliefs not necessary just to believe them but because others dont. She prefers the opposite of mainstream. She doesn't like overall narratives, and prefers to side with the opposing force, bringing a semblance of balance to the universe.
She is also very sporty, these could be before of her boyfriend or her childrens interests, but nevertheless she clearly takes part and is definitely very involved, indicating a strong presence, a strong aura and a strong will. She if not is competive, then endorses competitiveness.
For her to have such a conflicting and contrasting tone in her profile, i would say argues to her intelligence. That, coupled with her dedicating to a medical field, encourages this. Based on her recent check ins, and her pictures, she clearly has money or came from money, meaning that either she or her family has the intelligence to acquire money.
My psychoanalysis concludes the following: Tiffany Dover does not appear to be the type of person who would simply say nothing when people are asking her questions: Because she is not afraid of conflict. Everything about her shouts Type A personality. I don't even believe she could be completely bribed. i believe, if she were, say, hostage, she would find ways to let us know that. Not suggesting this is at all the case, im merely pointing out that i believe she is a defiant person and nothing short of death would cause this level of silence.
It's also possible that her profile was altered, or that she just copy pasted random things without thinking.
But all the evidence I have analyzed indicate to me she isnt the type to run away nor the type to shut up, she's the opposite. She does not exhibit the traits of someone who would shy away, or intentionally cause this level of tragedy. Even her more trikster side, would eventually give in and say -something- by now.
This of course, says to me, if she isnt dead, then there's a 3rd path we have not yet thought of. Perhaps unrelated to the vaccine, perhaps her own drama, her own life problems, while its unlikely for her life to be upheaved at the exact moment all this other stuff went down, its not impossible.
what I will say is this: Barring unconvential circumstances I do not believe Tiffany Pontes Dover exhibits the qualities of someone who would shy from the public eye, moreover I suspect her as a Type A personality. Tiffany Dover has not been seen since her vaccine. She has not posted christmas photos, new years celebration photos, a status update of any kind. Which is odd to say of -anyone- much less someone as outgoing as her, who is as proud of her family as she is. Perhaps she started a new profile account to live in secret away from the public, however, her personality type does not indicate this about her. But it's not impossible.
AH, e non ho detto tutto: il marito sembra come volatilizzato. Una coppia affiatata, tanto che si sposarono nel lontano 2009, giovanissimi. E lui appare in maniera minima su FB attualmente, e si descrive come 'single'. Non è che non abbia una descrizione, ma 'single' significa sceglierne una precisa. Come mai, nemmeno lui o i suoi familiari sono preoccupati di questa situazione? Perché anziché farsi avanti e dire a tutti che quella dietro la mascherina è la stessa Tiffany che ha ricevuto l'iniezione e non una sua amica e collega di lavoro come alcuni ipotizzano (il cui profilo FB è a quanto dicono, sparito)? Perché non postare più niente nemmeno su Instagram, dove pure Tiffany ha oltre 1.000 foto?
BOH.
Ovviamente bisogna credere, obbedire e combattere. Ma è chiaro che quel che ci dicono non è quel che succede davvero. Spero vivamente che la bella e giovane Tiffany non sia inguaiata per qualche ragione, ma vorrei vedere SE e QUANDO e COME tornerà attiva sui social.
E intanto prosegue la missione dell'OMS, sulle prima bloccata dalla Cina all'aeroporto, come riportato in un numero di Leonardo di quasi 10 giorni fa.
Ma anche adesso che andranno a 'indagare', cosa potranno mai trovare,visto che il sospetto principale, ovvero il governo cinese, ha avuto ben un anno di tempo per far sparire ogni prova, sia che fosse dolo sia che fosse colpa grave?
Ricordo che in UK in pochi anni, ben 114 incidenti sono avvenuti nei sicurissimi centri biologici che hanno. E sono solo quelli ufficialmente noti.
La missione dell'Oms in Cina: chi sono, cosa cercano e cosa sperano di trovare gli esperti a Wuhan - la Repubblica
La missione dell'Oms in Cina: chi sono, cosa cercano e cosa sperano di trovare gli esperti a Wuhan
dal nostro corrispondente Filippo Santelli
L'origine del coronavirus, diventata ormai un tema politico, ha reso macchinoso e difficile il viaggio degli scienziati dell'Organizzazione mondiale della Sanità. Ecco che cosa farà il team di biologi, virologi ed epidemiologi nelle prossime due settimane
15 GENNAIO 2021 3 MINUTI DI LETTURA
PECHINO – Se anche si trattasse solo di scienza, la missione sarebbe già durissima. Mettersi sulle tracce di un virus, scoprire dove si è sviluppato e come è passato all’uomo è un lavoro di ricerca paziente che può richiedere anni, e in molti casi arrivare solo a risultati approssimativi. Ma l’indagine dell’Organizzazione mondiale della sanità sulle origini di Sars-Cov-2, che la squadra di esperti arrivata ieri a Wuhan avvierà nei prossimi giorni, ha delle implicazioni che vanno oltre la scienza. Gli inizi del coronavirus, purtroppo, sono diventati un tema politico, con alcuni Paesi che vorrebbero trasformare l’indicazione geografica in una attribuzione di colpa alla Cina, e la Cina che cerca di scaricare le responsabilità accreditando tesi di nicchia, per non dire antiscientifiche, come quella secondo cui il virus si sarebbe sviluppato all’estero. Tutto questo ha reso la preparazione del viaggio dell’Oms molto macchinosa e rende la missione degli esperti ancora più difficile. Ecco chi sono, che cosa cercheranno e che cosa ragionevolmente potranno sperare di trovare.
Chi sono?
Gli esperti che compongono il team di ricerca sono arrivati ieri mattina a Wuhan, un anno dopo l’emersione del primo focolaio, con un volo low cost che partiva da Singapore. La squadra è composta da dieci esperti, virologi, epidemiologi e biologi. I membri del team in tutto dovevano essere 15, ma due di loro, pur se negativi al tampone, sono risultati postivi a un test sugli anticorpi, quindi al momento sono bloccati a Singapore in attesa di ulteriori esami. Il gruppo è guidato da Peter Ben Embarek, un esperto dell’Oms sulla sicurezza alimentare e malattie animali che era stato già in Cina a luglio per i lavori preparatori. Non ci sono né americani (per ragioni politiche) né italiani.
Che cosa faranno?
Per prima cosa, come tutte le persone che entrano in Cina dall’estero, faranno due settimane di quarantena. All’arrivo all’aeroporto di Wuhan sono stati fatti passare attraverso un cordone sanitario e portati in hotel. Ma durante i 14 giorni di isolamento dovrebbero comunque iniziare a lavorare. L’obiettivo, nelle parole di Embarek, è “risalire all’indietro nell’ambente di Wuhan, intervistare in profondità i primi casi, provare a trovarne altri che non sono stati individuati all’epoca e capire se possiamo spingere indietro la storia”. Proveranno insomma a partire dai primi positivi noti, che per le autorità cinesi risalgono a dicembre, e a ricostruire a ritroso il percorso del virus. Visiteranno gli ospedali e il famoso mercato del pesce di Huanan. Si tratta di una ricerca molto difficile dal punto di vista scientifico: per altri patogeni, Sars compresa, sono serviti anni prima di trovare l’origine e l’ospite intermedio.
Di che libertà godranno?
È una delle incognite chiave dell’indagine, che non ha un programma dettagliato. Nei negoziati preliminari tra l’Oms e la Cina le due parti si sono accordate sul fatto che la prima indagine sul campo venisse condotta da esperti cinesi, cosa che è avvenuta a dicembre. I risultati sono stati condivisi con gli scienziati dell’Oms, ma non resi pubblici, ora si tratta di capire che possibilità avranno gli esperti internazionali di verificare le informazioni, avendo accesso diretto alle fonti primarie. Per un’indagine del genere, per esempio, una delle strategie principali è cercare tracce del patogeno in campioni biologici di pazienti conservati nei laboratori. È così che dei ricercatori in altri Paesi, anche in Italia, stanno retrodatando i primi casi. La Cina finora non lo ha fatto, perché la data iniziale del contagio per lei è una questione chiave.
Cosa sostiene la Cina?
Nella ricostruzione ufficiale che la Cina fa dell’epidemia, fissata dopo poche settimane e mai rivista, i primi casi risalgono a inizio dicembre, non prima. Ogni studio straniero che rivela una presenza del virus precedente a quella data viene usato per accreditare una tesi senza prove, cioè che il patogeno abbia avuto origine in più parti del mondo contemporaneamente (Italia compresa), o addirittura che potrebbe essere stato importato in Cina dall’estero. Per rafforzare questa narrativa Pechino controlla in maniera stringente le informazioni: ogni studio, prima di essere pubblicato, deve ricevere l’autorizzazione del governo. “Cerchiamo risposte che ci salvino in futuro, non persone da incolpare”, ha detto Mike Ryan, principale esperto di emergenze dell’Oms. Ma è difficile che questo basti a rassicurare la Cina: la pubblicazione di ogni evidenza che mettesse in discussione la sua narrativa sarebbe sgradita. E metterebbe a rischio quel minimo di collaborazione esistente tra l’Organizzazione e Pechino. Esisterà un rapporto pubblico finale? Nessuno ne ha parlato.
Cosa possiamo aspettarci?
Con queste premesse, scientifiche e politiche, non molto. Nella migliore delle ipotesi la missione a Wuhan, che durerà due settimane dopo la quarantena, sarà il primo passo di una lunga strada, per stessa ammissione degli scienziati che ne fanno parte. Fabian Leendertz, un microbiologo nel team di esperti, già in prima linea nelle ricerche sulle origini di Ebola, ha spiegato al Wall Street Journal che sarebbe già molto capire lo stato di avanzamento delle ricerche fatte finora dagli scienziati cinesi, individuare dove sono i vuoti e provare a colmarli. “Nessuno dovrebbe aspettarsi che la squadra torni indietro con risposte definitive. Tornerà indietro con un buon piano e il piano poi andrà seguito”.
Oms a Wuhan. Missione alle origini del virus, con le mani legate | L'HuffPost (huffingtonpost.it)
Oms a Wuhan. Missione alle origini del virus, con le mani legate
Gli esperti in Cina, un anno dopo il focolaio di coronavirus del Wet Market. Sotto la stretta supervisione di Pechino Dovrebbero essere i giorni della verità. O meglio, giorni in cui – teoricamente – si inizierà a investigare sulla verità, ovvero sulle origini della pandemia che, a un anno di distanza dal primo focolaio del Wet Market di Wuhan, ha fatto ormai nel mondo quasi 2 milioni di vittime - 80mila soltanto in Italia - e devastato l’economia globale (tranne quella cinese).
Il team di scienziati, un mix di biologi, epidemiologi, virologi, veterinari e specialisti di infezioni animali di 10 Paesi diversi, provenienti da Europa, Asia orientale, Medio Oriente e Australia, in realtà non comincerà davvero oggi il suo lavoro “sul campo”, perché dovrà prima di tutto mettersi in quarantena per due settimane, come richiesto dal governo cinese. Un lasso di tempo, questo, che gli esperti si aspettano comunque di non passare guardando la tv in una camera d’albergo, ma di trascorrere in videoconferenza con le loro controparti cinesi, per elaborare se non altro un programma per le due settimane successive di vero lavoro. Due settimane in tutto di lavoro effettivo, sotto l’attenta supervisione lo stretto controllo cinese: è tutto quello che, dopo infinti tentennamenti e rimandi, Pechino ha finalmente concesso.
Valanghe di dubbi e perplessità – sia scientifiche che politiche - accompagnano questa “missione speciale” dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la quale ha, prima di tutto, la singolare – a dir poco - pretesa di fare luce su qualcosa che è accaduto un anno fa. Un anno che oltretutto ha visto la Cina impegnata spasmodicamente in una colossale operazione di censura per far sparire le prove, depistare la comunità scientifica internazionale, inquinare le notizie e cercare ogni modo o pretesto per allontanare da sé la scomodissima responsabilità di essere la “madre dell’epidemia”, sfornando di volta in volta teorie bizzarre per cercare di addossare a qualcun altro la colpa, Italia compresa: dalla teoria del virus che avrebbe viaggiato fino in Cina sulle scatole dei surgelati, in vendita proprio nel famigerato mercato, a quella secondo la quale sarebbe invece arrivato a Wuhan sugli imballaggi dei ricambi delle auto. Per citarne soltanto due.
“La Cina supporta scienziati di vari paesi nella conduzione di ricerche scientifiche globali sulle origini e le vie di trasmissione del nuovo coronavirus”, ha detto ieri il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Zhao Lijian. E tanto per far capire come la pensino davvero i cinesi, ha esortato gli esperti dell’Oms a “visitare e condurre indagini anche in altri Paesi”. La Cina “sostiene la cooperazione sull’identificazione di fonti zoonotiche da parte degli Stati membri guidati dall’OMS”, ha aggiunto, inserendo – forse involontariamente - nella frase una teoria – quella del passaggio dall’animale a uomo (la cosiddetta “zoonosi”) che invece dovrebbe essere appunto oggetto della ricerca della commissione OMS ed – eventualmente – dimostrata dai ricercatori che ne fanno parte.
Del resto, non sono pochi gli esperti e i ricercatori indipendenti nel Mondo convinti che la missione dell’Oms sia in realtà soltanto una farsa attentamente orchestrata e pilotata da Pechino, che ne ha supervisionato ogni dettaglio, condizionato ogni movimento e, forse, già scritto le conclusioni.
Ed è altrettanto evidente come, ormai da tempo, la leadership cinese veda il controllo su questa narrativa come vitale per mantenere il consenso nella popolazione e per il rafforzamento della sua reputazione internazionale. La posta in gioco non potrebbe essere più alta, perché Pechino ha presentato la governance forte e centralizzata del Partito Comunista come la chiave del successo della Cina nel controllare la pandemia e nel rilanciare l’economia, insistendo sul contrastato con gli sforzi disastrosi per controllare la malattia negli Stati Uniti, sotto l’amministrazione Trump. Il Global Times, quotidiano controllato dal PCC - come del resto ogni Media in Cina - ha avuto buon gioco nel definire gli Stati Uniti colpiti dalla pandemia, “un inferno vivente”.
Da parte sua, il direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus – spesso accusato di essere troppo accondiscendente rispetto ai desiderata della Cina (alla quale del resto deve oggettivamente la sua fortuna e la sua ascesa ai vertici dell’organizzazione sanitaria delle Nazioni Unite) - ha affermato ieri che l’organizzazione è lieta di collaborare con Pechino in ulteriori ricerche sul COVID-19 e ha aggiunto che spera di vedere un vaccino COVID-19 sicuro ed efficace il più velocemente possibile e un processo di “allocazione equa” dello stesso, sollecitando tutti i Paesi colpiti alla “collaborazione durante questo periodo difficile”.
Ma su quali premesse si basa il lavoro dei ricercatori arrivati oggi in Cina? E saranno davvero messi nelle condizioni di stabilire – o almeno di ricercare liberamente - la verità?
A luglio, il governo cinese e l’Organizzazione mondiale della sanità avevano in realtà già elaborato un piano per capire come il nuovo coronavirus si fosse diffuso per la prima volta negli esseri umani. Oggi, sei mesi dopo, la Cina deve ancora rivelare cosa ha trovato, e quanto - e quale - lavoro ha svolto. Se lo ha fatto.
Secondo il piano, gli scienziati cinesi avrebbero setacciato i registri ospedalieri, testato campioni di acque reflue e donazioni di sangue, intervistato le prime vittime e mappato cibo e persone al mercato di Wuhan, dove sono stati identificati la maggior parte dei primi casi. Ma i ricercatori dell’OMS affermano di non avere una chiara comprensione dei progressi compiuti dagli scienziati cinesi. All’interno della Cina, i funzionari hanno detto poco o nulla su quali studi o dati i suoi scienziati intendano mostrare al team dell’OMS, o quali siti visiterà. “Molti di loro sono eccellenti scienziati e sono stati piuttosto attivi, ma è molto difficile ottenere un quadro completo di ciò che è stato fatto dai colleghi cinesi”, ha detto Fabian Leendertz, un membro della missione; il microbiologo che è stato in grado di individuare il pipistrello che probabilmente ha dato inizio l’epidemia di Ebola del 2014 in Africa occidentale. “Non ha senso andare semplicemente lì, sedersi tutti insieme allo stesso tavolo e guardarsi negli occhi”, ha dichiarato ancora Leendertz, che ha anche voluto precisare come la sua missione, e quella degli altri membri del team, non sia decidere a chi dare la colpa: “Vediamo dove sono le lacune, perché queste esistono, se sono di natura tecnica o di altro genere, ed elaboriamo un piano per colmare quelle lacune”, ha detto.
Per mesi l’OMS ha negoziato con Pechino il permesso di entrare in Cina, rivedere la ricerca e formulare un piano per far progredire gli studi sul virus. Fino al balletto improbabile della scorsa settimana, quando Pechino ha prima autorizzato, poi bloccato i visti de ricercatori, adducendo come motivazione del suo comportamento non meglio precisati “malintesi”, mentre più di qualcuno ha invece ipotizzato che avessero bisogno di ancora un po’ di tempo per fra sparire le ultime prove “incriminanti”.
Tra due settimane, una volta terminata la quarantena, i ricercatori dell’Oms dovrebbe visitare l’ormai chiuso mercato Huanan a Wuhan, dove sono stati identificati molti dei primi casi di infezione da Sars Cov-2, per avere un’idea di come le persone interagivano tra loro e con i prodotti venduti lì. Una delle principali domande che si porranno è se il virus sia entrato per la prima volta nella popolazione umana dagli animali presenti nel mercato, oppure se il mercato sia stato solo un sito precoce di diffusione, dove si sono ammalate un numero tale di persone fino al punto che le autorità hanno notato quanto stava accadendo e individuato quello come focolaio di origine. Ma potrebbero invece esserci stati “centinaia di casi lievi o asintomatici che hanno preceduto l’epidemia nel mercato”, ha affermato Peter Ben Embarek, uno scienziato per la sicurezza alimentare che fa parte anch’esso del team dell’OMS: “Dobbiamo guardare a tutto ciò che è entrato e uscito da quel mercato a novembre e dicembre del 2019”, ha detto. “La malattia è stata introdotta in quel mercato attraverso esseri umani infetti, animali infetti o merci infette?”.
Il Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie, o China CDC, ha affermato di aver trovato tracce del virus in campioni ambientali, prelevati da fogne, bancarelle e altre parti del mercato, ma non nei campioni che ha prelevato dagli animali. Ma a parte il fatto che l’animale o la carne infetti avrebbero potuto essere venduti o rimossi molto prima dell’arrivo degli esperti del China CDC, la questione dei campioni animali resta un giallo per ora senza soluzione. Il 1° gennaio del 2020, infatti, una squadra, proprio del China CDC, visitò il mercato. Secondo un resoconto ufficiale, gli esperti prelevarono molti campioni, sia dagli animali in vendita che dall’ambiente. Ma tre settimane dopo, George F. Gao, responsabile locale del centro, disse invece a un giornalista che il mercato era stato chiuso prima che il suo team potesse condurre una ricerca approfondita della fonte animale dal quale avrebbe avuto origine il contagio. Quindi, se effettivamente il team del CDC arrivò soltanto dopo che il mercato era stato chiuso e disinfettato, avrebbe potuto prelevare soltanto campioni poco utili, prendendoli dall’ambiente: maniglie delle porte, banconi e acque reflue. Se invece gli esperti del Centro per la prevenzione delle malattie riuscirono effettivamente a prelevare campioni dagli animali, e ad analizzarli, allora in quei campioni si potrebbe nascondere la verità sulle origini del virus.
Il problema è che nessuno, finora – nessuno scienziato, esperto, osservatore internazionale, giornalista o funzionario dell’OMS - ha mai avuto accesso ai materiali raccolti nel mercato e alle eventuali analisi, dunque tutto il Mondo si è dovuto accontentare della versione ufficiale cinese, secondo la quale gli esperti che si recarono al mercato Huanan “comprensibilmente” – così ha sempre dichiarato la Cina - concentrati sulla necessità di sanificare al più presto il sito, per prevenire il diffondersi di una pericolosa epidemia che avrebbe potuto generare una disastrosa pandemia (come poi è comunque accaduto), si affrettarono a ripulire il mercato, piuttosto che fermarsi a conservare le prove. Insomma, l’unico scenario ufficiale per la Cina, dei due descritti sopra, è il primo: niente campioni animali, niente prove, tutto distrutto, eliminato, sanificato e disinfettato. Solo campioni ambientali, praticamente inutili.
I funzionari cinesi hanno detto, all’inizio dell’anno scorso, che stavano rintracciando i fornitori di carne selvatica nel mercato, ma non hanno pubblicato alcuna informazione, e tantomeno una mappa epidemiologica con i dettagli sulla posizione degli animali e su quali persone – poi ammalatesi - hanno visitato questa o quella sezione del mercato.
Il China CDC, lo scorso gennaio, aveva dichiarato che sospettava che il virus si fosse diffuso agli esseri umani da un animale selvatico venduto come carne sul mercato e che identificare la creatura era “solo una questione di tempo”. A luglio, l’OMS e la Cina hanno redatto un piano in base al quale i ricercatori cinesi avrebbero condotto interviste di persona, testato campioni di sangue e riesaminato i raggi X polmonari conservati negli ospedali di tutta la Cina: passaggi che potrebbero mostrare quando e dove è iniziata l’epidemia. Da allora, tuttavia, tale ricerca si è bloccata o le autorità cinesi hanno mantenuto i risultati “riservati” (leggi: segreti), poiché Pechino ha ripetutamente accusato gli Stati Uniti e altri paesi occidentali di politicizzare la questione. Ieri, Feng Zijian, vicedirettore del China CDC, ha detto ai giornalisti di non avere nuove informazioni da condividere sull’indagine sulla fonte del coronavirus, ma ha aggiunto: “Il lavoro per rintracciare le origini procede continuamente”.
Trump e la sua amministrazione – in particolare Mike Pompeo - hanno insistito che il virus potrebbe essere sfuggito al Wuhan Institute of Virology, il sito di un laboratorio che ha condotto esperimenti sui coronavirus nei pipistrelli, o da un altro laboratorio più piccolo, sempre a Wuhan e vicinissimo al famigerato mercato, che ha condotto esperimenti simili. La Cina lo ha sempre negato con forza. I funzionari del team OMS che arriva oggi hanno affermato che avrebbero preso in considerazione anche quella teoria (ma mettendo subito “le mani avanti”, aggiungendo che sembra molto improbabile). Ma non si capisce come potrebbero farlo, visto che al momento non sono previste ispezioni nei laboratori, perché la Cina si è guardata bene dal permettere loro di entrare.
Di certo, il team dell’Oms non potrà neppure incontrare giornalisti o ricercatori indipendenti in Cina, per il semplice motivo che il governo ha incarcerato o fatto sparire quelli che avevano provato a lanciare l’allarme sul virus nei primi giorni, o che avevano denunciato i tentativi del governo di nasconderlo e criticato la sua risposta per controllarlo. Alla fine di dicembre, uno di questi giornalisti indipendenti, la blogger ed ex avvocato Zhang Zhan, è stata condannata a quattro anni di reclusione per il crimine di aver “turbato la pubblica tranquillità e provocato problemi”. Zhang era andata a Wuhan a febbraio per parlare con le persone di come stavano affrontando il Lockdown. Ha condiviso video e ha raccontato sui social cinesi e su quelli occidentali, ciò che stava accadendo finché, a un certo punto – come ha detto lei stessa - si è resa conto che la paura che le persone provavano nei confronti del governo era in realtà maggiore della paura del virus. Il professore di diritto cinese Xu Zhangrun è stato messo in carcere per una settimana, dopo aver scritto articoli critici nei confronti del presidente cinese Xi Jinping e della gestione dell’epidemia, e poi licenziato dalla sua università. Ed è ormai nota a tutti la triste storia del dottor Li Wenliang, che venne fermato dalla polizia, minacciato, screditato prima di essere riabilitato – a causa dell’ondata di sdegno scatenatasi in Cina – trasformato suo malgrado in “eroe del Partito” e fatto tornare al suo lavoro in corsia a Wuhan, solo per morirvi, poco dopo, di coronavirus.
Altri sono semplicemente scomparsi. Come il giornalista locale Chen Qiushi, scomparso a febbraio dopo aver pubblicato dei reportage da Wuhan. E’ ricomparso solo alla fine di settembre e oggi si trova sotto la “stretta supervisione” delle autorità, non è chiaro dove. E non si hanno più notizie dell’uomo d’affari di Wuhan Fang Bin, che è stato arrestato all’inizio di febbraio dopo aver pubblicato video che mostravano le vittime del coronavirus
L’OMS, in ogni caso, non può inviare le proprie squadre investigative in un paese se non invitato dal governo, non ha il potere di imporre ispezioni né, in pratica, possiede alcuna libertà di movimento e di indagine. Insomma, non può fare praticamente nulla, e oltre a dipendere economicamente dalle “spontanee donazioni” degli Stati, nel caso di specie – la ricerca che inizia oggi - dipende totalmente dagli scienziati cinesi e dal governo cinese.
Come se l’FBI dovesse attendere di venire invitata dai sospettati su cui indaga e non potesse raccogliere prove, ma dovesse aspettare che fossero gli stessi sospettati a fornirgliele.
Ci sarebbe da ridere, se nel frattempo non fossero morte due milioni di persone
EGGIA'.
OK, adesso veniamo al COVIDDI e relativi aggiornamenti.
E che devo dire? Che abbiamo raggiunto i 2 mln di casi proprio quel 13 gennaio che Renzie ha buttato giù Giuseppi? O che abbiamo superato i 2 mln di morti appena 2 giorni fa, il 14 gennaio se non erro?
Vabbé, della Svezia, quella sì: HANNO SUPERATO I 10.000 MORTI e hanno superato 1.000 morti/mln. Questo con gli ultimissimi giorni di dati rilasciati, e come sempre, con il contagocce.
Dal Bloomberg di oggi:
California Nears 3 Million Cases (2:34 p.m. NY)California added 40,622 new Covid-19 cases yesterday, surpassing the 2.9 million mark, according to the health department’s website. Deaths climbed by 669, a 2.1% increase from the previous day, to 32,960. The state’s 14-day positivity rate rose 0.2% to 12.6%. California has administered more than 37.8 million tests in total.
France Cases Steady (2:29 p.m. NY)France reported 21,406 new cases on Saturday. That’s within the range of cases reported over the past four days, and with the seven-day rolling average of infections at 18,148. Total cases are now 2.89 million. Deaths linked to the virus rose by 196 in the past 24 hours, to 70,142, according to data from health authorities.
Portugal Minister Tests Positive After Meeting With EU Officials (2:20 p.m. NY)Portuguese Finance Minister Joao Leao tested positive for Covid-19, the finance ministry said on Saturday, a day after he attended meetings with European Commission officials.
Leao is self-isolating at home, the ministry said in an emailed statement. He has no symptoms and is working.
North Carolina Surpasses 8,000 Deaths (12:12 p.m. NY)North Carolina reported 83 deaths Saturday, pushing the total to more than 8,000. The state, hit hard in the latest virus wave, passed 7,000 deaths 10 days ago. Another 7,986 new infections were reported, down from the previous day, and hospitalizations fell for the second consecutive day, state data show.
Italy Cases, Deaths Steady (11:25 a.m. NY)Italy reported 16,310 new cases and 475 deaths Saturday, in line with numbers reported the previous day.
The country will tighten curbs for most regions on Sunday, including Milan and Rome, with the Milan area back in a “red zone” where leaving the house is banned except for necessary reasons.
U.K. Deaths Again Above 1,200 (11:22 a.m. NY)The U.K. reported more than 1,200 deaths for the fifth day in a row. Saturday’s 1,295 fatalities were higher than the average of 1,066 over the previous seven days. The U.K. records deaths within 28 days of a positive Covid-19 test.
New cases of 41,346 were below the weekly average of 51,221. More than 37,000 people were in hospitals as of Friday and 3.56 million people have received their first dose of a vaccine.
N.Y. Cases Fall From Record (11:19 a.m. NY)New York state reported 15,998 new cases, a day after a record 19,942, Governor Andrew Cuomo said in a statement. The statewide positive test rate declined to 5.77%, with rates above 8% on Long Island and the Mohawk Valley. Hospitalizations increased to 8,888, and another 157 people died.
Portugal Breaks Record for New Cases and Deaths (9:37 a.m. NY)Portugal on Saturday reported the biggest daily increase in confirmed coronavirus cases since the start of the outbreak. There were 10,947 new cases in a day, more than the previous record of 10,698 announced on Thursday, taking the total to 539,416. The total number of deaths rose by 166 to 8,709, also a record daily increase. The number of patients in intensive-care units rose by 16 to 638, according to government data. The country’s national health service has a capacity of about 960 beds in intensive-care units.
Portugal tightened restrictions on Friday with measures including closing non-essential stores.
Nigeria Hasn’t Yet Bought Any Vaccines (9:15 a.m. NY)Nigeria hasn’t bought any Covid-19 vaccines yet as Africa’s most populous nation is still assessing the prices of different shots, their availability and the logistics required in a nationwide roll-out.
Minister of State for Health Adeleke Olurunnimbe Mamora said once the government determines which vaccines are accessible and affordable, authorities then have to consider storage and distribution issues as they prepare to give shots to 200 million people.
Vienna Suspects 17% of New Infections Are Already New Strain (9:12 a.m. NY)Tests on a random sample of 83 recent new infections in the Austrian capital showed that 14, or 17%, have a marker for the new, more infectious B.1.1.7 mutation of the coronavirus, the Austria Press Agency reported, citing an analysis by the Medical University of Vienna. Austria has only recently started to analyze positive virus tests for the mutation.
Però adesso c'é questa storia dei vaccini. Tutti di corsa a farli, in Israele sono già almeno al 23%, in USA al 4%, in UK al 5%, da noi abbiamo passato un milione e siamo i più meglio d'Europa.
Ma è tutto oro quel che luccica?
Lo vedremo dopo.
Ma PRIMA, un capitolo dedicato all'AMARCORD.
Perché con i classici non si sbaglia mai.
Le bugie sulla seconda ondata - Franco Battaglia (nicolaporro.it)
Ohhh, ecco qua un vero GENIO. Uno che mi sembrava scappato di casa già quando parlava di NUCLEARE, 10 anni fa (era PRO-nucleare, scrive da Porrohman, che ve lo dico affà?)
di Franco Battaglia 30 ottobre 2020
262 Commenti
Di tutte le analisi statistiche sulla pandemia che ho avuto modo di leggere, una sola è stata azzeccata in pieno: quella del fisico Alberto Miatello, l’unico che già agli inizi di marzo prevedeva, azzeccandoci in pieno, il giorno esatto di quando sarebbe occorso il picco di massime infezioni. Aveva detto marzo 24 (lo citai su questo blog nel mio pezzullo del 10 marzo) e 24 marzo fu. Si veda il grafico sottostante: il picco di quella che viene chiamata “prima ondata” cade appunto come previsto da Miatello.
Ora che abbiamo reso il giusto onore al bravo scienziato, non si può non notare la “seconda ondata”. Peggio della prima, direte. No, non esiste alcuna seconda ondata. Guardiamo, nel grafico successivo, l’evoluzione dei casi fatali, che è la cosa che veramente conta.
La “seconda ondata” è un’illusione ottica, dovuta alla decuplicazione e oltre del numero dei tamponi, come inequivocabilmente palesa il seguente grafico con, in blu, la curva dei tamponi effettuati, e in giallo la curva dei positivi. Straordinario, vero?
Da mesi ripetiamo che le misure di Conte non hanno salvato nessuno: quello che osserviamo, infatti, non è il risultato delle misure del governo, ma l’evoluzione naturale della pandemia. I grafici seguenti la illustrano per Belgio, Francia, Germania, Spagna e UK.
Evoluzione identica ovunque, quindi. Effetto dei lockdown che questi Paesi hanno adottato? No. La pandemia ha avuto la stessa evoluzione in Svezia, dove non si riscontra neanche la “gobba” di decessi che in questi giorni si piangono negli altri Paesi, Italia compresa.
Sappiamo bene che il virus non è scomparso e fa le sue vittime. Ma siamo entro la fisiologia di un male che indubbiamente c’è. Ma non è né il solo e neanche più tanto importante. Osserva il bravo Miatello: le vittime da infarto e malattie cardiovascolari sono oggi più che dieci volte superiori. E aggiunge: studiando l’evoluzione della pandemia nei Paesi dell’emisfero australe, si può prevedere che questa “gobba” scemerà presto, entro un mese da oggi, o poco più.
Altra perla. Grazie Sara Cunial. Bell'idea quella di averti portata in Parlamento. Per ospitare questi GENI tipo Bacco. Anzi, PerBacco. (2 agosto 2020)
(7) "STRAGE DI STATO CAUSATA DA PROTOCOLLI SBAGLIATI: PERCHÉ HANNO IMPEDITO AUTOPSIE?" ► Dott. Bacco - YouTube
Ancora scontri e confronti tra medici e tra figure politiche riguardo la gestione della pandemia e del virus. Nella settimana della conferenza che si è tenuta al Senato e le polemiche sulle parole di #Bocelli, continuano le critiche alle scelte del governo e dei medici. Insieme al virologo #Tarro, al magistrato #Giorgianni, il medico Pasquale #Bacco è stato relatore per l’Osservatorio permanente sul #Coronavirus, per l’associazione di Sara Cunial. Nell’evento alla Camera per la presentazione del ricorso al Consiglio di Stato, Bacco ha attaccato il governo e la stampa per aver causato e sostenuto degli omicidi di Stato nella gestione del Coronavirus. “Io sono un medico ricercatore, e devo rileggere quello che è stato: una grande truffa. Vedo gente che non ha più faccia, che si vende a basso costo, davanti un virus ridicolo. Il covid-19 non ha ucciso nessuno, nessuno che non avesse già una problematica respiratoria. Noi in #Italia abbiamo eliminato completamente i farmaci che aiutavano dando invece la ventilazione profonda che brucia i polmoni. Abbiamo sparato ai polmoni, noi abbiamo ucciso le persone e i medici sono diventati degli strumenti di morte. Abbiamo condannato le persone nelle Rsa, istituendo la pena di morte in Italia. Tutto nell'ottica del #terrorismo. Il resto sono frottole della stampa venduta, e il terrorismo continua anche adesso, giocando sugli asintomatici malati. Ma se non ho sintomi, che malato sono?! Ma chi è la dottoressa Capua per permettersi di parlare a tutti gli italiani? Ma cos’è questa balla della seconda ondata? Il Covid-19 non esiste più. I medici sono delle vittime in questi assassini di Stato, che possono ricapitare in qualsiasi momento. De Luca è diventato uno show man, ha fatto terrorismo puro, 1000 euro di sanzione per chi non ha le mascherine. Quanto è lo stipendio medio di un italiano? L‘Ordine dei Medici ha avuto un comportamento vergognoso, non ha detto nulla. Ha mandato i medici con le buste della spazzatura addosso. Aggiungo: può un medico no-vax essere espulso dall’Ordine? E Burioni? Forse per qualche sua battuta su determinati farmaci avrà dei morti sulla coscienza”.
(8) MONTANARI ► "LA MASCHERINA È SOLO LA NUOVA STELLA DI DAVID: VI SPIEGO PERCHÉ NON SERVE A NIENTE" - YouTube (4 novembre):
L'unica cosa giusta che hanno detto questi di RadioRadio è che in effetti all'inizio dell'anno scorso c'erano molti dubbi sull'utilità delle mascherine e che i giudizi non sono unanimi. Ma ovviamente Monty ci mette subito del suo prendendosela con i maskerinisti su tutta la linea.
MA, se pensate che RadioRadio sia inaffidabile, e che OPEN sia una fonte 'seria', allora dovreste vedere questo:
Coronavirus, Bassetti: «A ottobre il sistema salterà per aria. E non sarà colpa del Covid...» - Open
Coronavirus, Bassetti: «A ottobre il sistema salterà per aria. E non sarà colpa del Covid…»
11 Agosto 2020 - 15:46
RedazioneL’infettivologo: «Il problema non sarà la seconda ondata, ma l’iper-afflusso di persone poco sintomatiche o con nessun problema al pronto soccorso»
«A chi come me dall’inizio è stato ottimista hanno detto che sono banalizzante, che sono negazionista, mi hanno insultato. Francamente mi sono stufato, che facciano quello che ritengono opportuno, poi vedranno le conseguenze di questo modo di fare informazione a ottobre e novembre». Così intervenendo a Radio Radio il professor Matteo Bassetti, direttore della Clinica malattie infettive dell’Ospedale San Martino di Genova.
Bassetti non ci sta a passare per negazionista, e su quanto potrebbe accadere a ottobre-novembre sembra avere le idee abbastanza chiare: il problema non sarà la seconda ondata, ma il fatto che «al primo starnuto, o al primo colpo di tosse, il nostro sistema sanitario salterà per aria per colpa di chi ha terrorizzato il popolo. Se continuiamo a dire “Ti viene il Covid, sei fritto e muori”, sa cosa succede? Che il primo a cui viene uno starnuto, o 37,2 di temperatura, corre al pronto soccorso. Questo vorrà dire per noi saltar per aria».
«Il sistema sta funzionando»
Bassetti ha anche osservato come «il fatto di trovare tanti positivi vuol dire che il sistema sta funzionando. Sappiamo fare tanti tamponi, sappiamo intercettare. Quindi dobbiamo “gioire” dei positivi e non, invece, dire che tutto va male. Per un periodo l’informazione si è concentrata unicamente sui morti, quando erano tanti da poter terrorizzare la gente. Ieri è stato il giorno più basso dall’inizio dell’epidemia, perché due morti in un giorno in tutta Italia non c’erano mai stati, e nessuno l’ha nominato».
«Questo periodo – ha proseguito – avremmo dovuto utilizzarlo per dire: abbiamo lavorato bene, abbiamo la capacità di fare i tamponi, gli ospedali sono attrezzati. Questa è una malattia che all’inizio ha fatto malissimo, perché aveva dei numeri impressionanti, ma oggi il sistema è preparato, la malattia fa meno male, morde mano di quanto mordesse prima, per cui mettete in pratica le misure – la mascherina, il distanziamento, il lavaggio delle mani -, ma attenzione perché se verrete colpiti potrete anche stare a casa vostra, ed essere gestiti da un sistema che funziona».
«Invece no – ha attaccato Bassetti -, continuiamo a dire alla gente: “Morirete tutti di Covid-19, siamo pieni di contagiati, l’Italia è un Paese dove non funziona niente e non sappiamo fare nulla”. Il problema non sarà la seconda ondata, il problema sarà l’iper-afflusso di persone poco sintomatiche o con nessun problema, ai pronto soccorso».
Sulla sintomatologia del Covid, Bassetti ha spiegato che «c’è ancora qualche caso grave sporadicissimo, ma ormai è diventata veramente molto simile a una forma influenzale. Quando arriveremo a ottobre-novembre-dicembre avremo centinaia di migliaia contemporaneamente con questi sintomi. Salterà in aria il sistema perché tutti saranno terrorizzati da questo virus».
(8) LA PREVISIONE DEL PROF. BASSETTI ► "In autunno salteremo per aria, ma non sarà colpa del virus..." - YouTube
Proprio così, Open che si rifà niente di meno che ad un'intervista a RadioRadio, la principale disinformatrice di YT, quella il cui conduttore Duranti ha insultato e maltrattato Tozzi durante una recente intervista, ma tratta con in guanti bianchi gente come il Bassy. Mentana, ma non ti VERGOGNI nemmeno un pò eh? Del resto sei lo stesso che spaccia film per dirette televisive!
Bassetti: "I catastrofisti saranno delusi. Ecco tutta la verità sui contagi" - IlGiornale.it
Bassetti: "I catastrofisti saranno delusi. Ecco tutta la verità sui contagi"
Del tanto temuto e profetizzato da molti rimbalzo, in realtà nessuna traccia. Dati di cui rallegrarsi, soprattutto perché registrati dopo le riaperture
Valentina Dardari - Mer, 17/06/2020 - 12:22
Matteo Bassetti, ordinario di Malattie Infettive dell'Università di Genova e direttore della Clinica malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova, non sembra voler soprassedere e placare le polemiche.
Anzi. Sulla pagina Facebook, l’ormai noto infettivologo ligure, lancia più di una frecciatina a tutti gli esperti che profettizzavano un aumento di casi e decessi.
Bassetti contro catastrofisti e pessimisti"
Sta continuando la rapida discesa dei casi ospedalizzati di Covid-19 sia in rianimazione che negli altri reparti, con numeri così bassi, che non si vedevano dai primi di marzo. I catastrofisti e i pessimisti di cui l'Italia è stata ed è ancora piena, non saranno contenti di questi numeri. Io e molti miei colleghi, invece si. Non dimentichiamoci oltretutto, che questi numeri così incoraggianti, sia di malati veri che di asintomatici, sono quelli post riaperture (4 maggio-18 maggio-3 giugno). Il temuto ed erroneamente profetizzato rimbalzo non c'è stato. Anche di questo ci rallegriamo" chiaro e sintetico, non le ha certo mandate a dire.
I numeri sono dalla sua parte
Bassetti ha anche sottolineato che ciò che hanno spaventato e creato non pochi problemi al sistema sanitario italiano, nei mesi di febbraio e marzo, sono stati soprattutto i ricoveri nelle strutture ospedaliere, riguardanti in particolar modo pazienti che arrivavano in gravi situazioni e altamente sintomatici. Questi numeri hanno continuato la loro salita almeno fino ai primi giorni di aprile. Ha inoltre voluto sottolineare che “i nuovi contagi degli ultimi giorni fatti per lo più da asintomatici, preoccupano meno, molto meno, anche se devono avere ovviamente una giusta attenzione da parte del sistema di prevenzione". In fututo sarà necessario valutare in modo più attento e critico la capacità di previsione dei vari modelli tematici. E, si augura infine Bassetti, ascoltare un po’ di più i medici che lavorano tutti i giorni nei reparti ospedalieri e hanno certo voce in capitolo.
Non è la prima volta che l’infettivologo riscontra significativi cambiamenti nell’epidemia in corso. In passato si è anche sbilanciato affermando che il virus stava perdendo la sua potenza iniziale e quello spirito di aggressione che aveva nella metà del mese di marzo. Oltre al fatto che i soggetti che arrivano in ospedale nelle ultime settimane presentano una complessità molto più bassa rispetto al passato. Adesso i pazienti non hanno più necessità di essere ricoverati in reparti di terapia intensiva. Con buona pace di chi ha sempre sostenuto tesi catastrofiche.
Malacappa
Mer, 17/06/2020 - 12:51
Finalmente uno con un po'di buonsenso
vince50_19
Mer, 17/06/2020 - 12:52
Egr. prof. dott. Bassetti, non ha ancora ricevuto reprimenda da parte del devotissimo di S.Pio che basa molta parte delle sue fortune politiche su una "possibile" recrudescenza del covid19? Mi sembra strano..
giùalnord
Mer, 17/06/2020 - 12:57
Bravo Bassetti,condivido anche la tesi di Zangrillo del San Raffaele di Milano.
Nes
Mer, 17/06/2020 - 13:13
Giusto, ma spiegate il perchè si é avuta una grande fiammata infettiva e poi il fuoco ora si sta spegnendo lentamente. Cosa é successo effettivamente, perchè il virus é stato così devastante e ora stà scomparendo, vi é una ragione scientifica di tutto questo...
bernardo47
Mer, 17/06/2020 - 13:22
un frenatore sin da inizio....e' un primario; deve molto a qualcuno? spero proprio di no....
navajo
Mer, 17/06/2020 - 13:34
A Bernardo47, ma non ti stanchi mai di essere così monotono e ripetitivo? il pessimismo è funzionale sola alla permanenza al governo di questo Governo. Senza Covid sarebbe già da un pezzo, andato a casa.
asso_idefix
Mer, 17/06/2020 - 13:52
Bah, devo confessare che ho perso un po' la fiducia nei virologi. Il motivo è semplice: non riescono ad avere opinioni comuni, ognuno spara la sua e i giornalisti ci marciano. Il risultato è che noi lettori non riusciamo a capire dove sta la verità e quindi siamo costretti a mediare. Io, personalmente, ritengo che il pericolo di contagio sia ancora reale e che anzi possa aumentare con la ripresa delle attività, tuttavia anche le cure sono molto migliorate rispetto a marzo e quindi....riprendiamo a vivere con la necessaria prudenza, confidando che se capita proprio a noi potremo curarci meglio e uscirne ancora vivi.
SPADINO
Mer, 17/06/2020 - 14:01
IL LATO POSITIVO E' CHE ORA I MEDICI SANNO UN PO' DI PIU' COME FARE PER CURARE QUESTO MOSTRO.
giùalnord
Mer, 17/06/2020 - 14:30
asso_idefix Mer, 17/06/2020 - 13:52 Io la fiducia in quei virologi che pendono più a sinistra che altrove e che non hanno ancora le idee chiare sulla modalità di trasmissione,l'ho proprio persa,anche se lo scotto da pagare,oltre le migliaia di morti che ci sono stati nei mesi scorsi,è una convivenza col virus,con tutte le precauzioni da adottare! Dati alla mano,ciò che si vede,e i virologi non dicono,è che la curva dell'epidemia si sta appiattendo,i morti sono pochissimi,le terapie intensive e sub intensive si stanno svuotando progressivamente e in pronto soccorso i tamponi fatti oltrepassano la soglia dei 99% di esiti negativi,un chiaro segno della regressione virulenta del virus.Non esiste certezza che tutti gli asintomatici siano untori(dipende dalla carica virale),e i virologi lo sa bene e su questo non sanno proprio rispondere,ma fanno psicosi di massa che ci sarà una seconda ondata,una terza...bla bla bla.
agosvac
Mer, 17/06/2020 - 14:39
In pratica Zangrillo ha sempre avuto ragione e Crisanti il grande si è sempre sbagliato. Del resto sono quelli che stanno in corsia, rischiando anche, come successo in alcuni casi, la morte, hanno la possibilità di toccare con mano la realtà. Alcuni virologhi restano chiusi nei laboratori senza rischiare nient'altro che figuracce!!! Ora si vedrà anche chi ha avuto ragione a pensare nell'estinzione del virus come le altre "sars" e chi, invece, sperava nell'ondata devastante e mortale. Ciò che non si spiega è che non vengano abrogate le assurde regole volute dall'ego di Conte. Una cosa è certa: le famigerate movida che avrebbero riempite le corsie degli ospedali hanno forse contribuito a svuotarli. Tra poco non ci sarà più il corona virus ma tutti rigorosamente in mascherina a fare i pagliacci di Conte.
Il TG-byoblu del 5 novembre. (a proposito: account Byoblu sospeso per 1 settimana al 16 gennaio: un pò se lo meritano, anche se poi frigneranno che sono stati 'martirizzati')
(7) TG BYOBLU24 | 5 novembre 2020 | UNA GRANDE CONSULTAZIONE POPOLARE - YouTube
5/11/2020 - Alcune notizie del TG: È da 8 mesi ormai che il Paese è stato commissariato, che le decisioni vengono prese da un fantomatico comitato tecnico scientifico di nominati scelti dal governo. E come se non bastasse il Parlamento è stato esautorato, ridotto a mero ratificatore. Forse è arrivato il momento per i cittadini di rivendicare il loro ruolo nelle decisioni che li riguardano, specie se di natura così grave. Questa è la proposta di Byoblu: abbiamo aperto una grande consultazione popolare, disponibile fino a lunedì sera, con i nomi dei possibili esperti che potrebbero far parte di questo nuovo CTS a sostegno del Parlamento. Vota anche tu. Con il nuovo DPCM di fatto ritorna il lockdown in diverse regioni del nostro Paese, in tutte quelle che rientrano nell’area rossa e, in parte, anche nell’area arancione. Con conseguenze economiche non indifferenti. Ma in che modo è stata fatta questa classificazione? Che criteri sono stati seguiti? Noi abbiamo riscontrato delle clamorose incongruenze. La BCE potrebbe interrompere il programma di acquisto dei titoli di Stato, scatenando di nuovo la minaccia dello spread. Il motivo? Costringere gli Stati ad accedere al MES e al Recovery Fund. Un vero e proprio ricatto che minaccia la tenuta economica dell'intera Unione europea. A quasi 48 ore dalla chiusura delle urne negli Stati Uniti, tutto è bloccato. I dati non arrivano più. Lo stesso Donald Trump ha scritto un post su Twitter dicendo di interrompere i conteggi. Il nodo della discordia sono i voti postali che avrebbero ribaltato in molti Stati chiave i risultati in favore del candidato democratico Joe Biden. Abbiamo scoperto in rete un’inchiesta del New York Post in cui un testimone rivela come è possibile truccare una elezione falsificando i voti postali.
L'unica cosa interessante, a parte la delirante classifica dei 'migliori' da mandare al CTS (non che siano delle cime, eh), è il discorso del voto postale contraffatto. Un trucco vecchio, a quanto pare. In Italia su di un discorso simile ci fecero IL PORTABORSE (con N.Moretti). Ma al dunque, sono riusciti a dimostrare qualcosa con i loro ricorsi? No. Purtroppo o per fortuna no. Ma visti i sostenitori di Trump (al Coloss... err al Campidoglio) non so se sia stato un male.
Da noi del resto, Renzie è riuscito appena UNA SETTIMANA DOPO, a fare quel che non hanno potuto fare i trumpiani al Campidoglio per la Befana: buttare giù un governo legittimo.
Ma questa è un'altra storia.
Altre notizie, purtroppo molto attuali anche adesso: si parlava già mesi fa del rischio di sviluppare la sindrome del long covid, anche persone giovani intendo.
Covid-19, il 25% dei pazienti sviluppa danni permanenti ai polmoni - Tgcom24 (mediaset.it)
06 SETTEMBRE 2020 11:50
Covid-19, il 25% dei pazienti sviluppa danni permanenti ai polmoniLa conferma arriva da uno studio condotto dallʼéquipe di pneumologia della casa di cura Figlie di San Camillo guidata dal dottor Maurizio Marvisi
Arriva da Cremona uno studio che conferma per la prima volta in Europa i danni provocati ai polmoni dal Covid-19. La ricerca, pubblicata nei giorni scorsi sull'International Journal of Infectious Disease (organo ufficiale della società internazionale di malattie infettive), ha evidenziato il rischio dell'evoluzione fibrotica della polmonite Covid-19 correlata.Lo studio - L'équipe di pneumologia della casa di cura Figlie di San Camillo, guidata dal dottor Maurizio Marvisi, ha condotto lo studio su 90 pazienti dimessi dalla casa di cura e sottoposti a TAC toracica prima in fase acuta e poi dopo 8 settimane. E' emerso che di questi circa il 25% ha sviluppato una fibrosi polmonare.
Conseguenze - I più a rischio sembrano essere i fumatori, le persone più anziane e i soggetti con malattie croniche, diabetici e ipertesi. Il risultato di questo studio è particolarmente importante, perché lo sviluppo di fibrosi polmonare provoca affanno ad ogni minimo sforzo e, nei casi più gravi, anche a ripos
La lunga «eredità» del Covid-19 sulla salute dei polmoni | Fondazione Umberto Veronesi (fondazioneveronesi.it)
PUBBLICATO IL 28-05-2020
Il Covid-19 può lasciare un segno sui polmoni anche a distanza di mesi dalla guarigione. Farmaci e fisioterapia respiratoria per evitare la fibrosi polmonare
Qual è lo stato di salute dei pazienti che hanno messo alle spalle il Covid-19? La malattia nuova e le dimensioni dell’emergenza hanno portato gli operatori sanitari a concentrarsi anzitutto sulle possibilità di guarigione di ogni paziente. Ma oggi che il numero degli italiani che hanno superato l’infezione da Sars-CoV-2 sfiora quota 150mila, occorre tenere in considerazione anche questi aspetti. Covid-19 potrebbe comportare conseguenze che vanno oltre la risoluzione della polmonite. «I tempi di osservazione ristretti non permettono di avere dati certi, ma il danno polmonare determinato dalla malattia potrebbe non scomparire alla risoluzione della polmonite», avverte Luca Richeldi, direttore del dipartimento di pneumologia del Policlinico Gemelli di Roma e membro del comitato tecnico scientifico della Protezione Civile.
IL DANNO POLMONARE DA COVID-19 E' REVERSIBILE?
Evidenze al momento preliminari, che sembrano però confermare l'ipotesi che l'assistenza di cui abbisognano questi pazienti debba andare oltre la fase acuta della malattia. «L’infezione polmonare da coronavirus può lasciare un’eredità cronica sulla funzionalità respiratoria - aggiunge lo specialista, alla guida della Società Italiana di Pneumologia -. A un adulto, in media, potrebbero servire da 6 a 12 mesi per un recupero funzionale, che non è detto però che sia sempre completo. La causa è da ricercare nella fibrosi polmonare, che porta comportare l'irrigidimento del tessuto colpito dall’infezione. Con la conseguente riduzione nella funzionalità degli scambi gassosi». Una condizione che potrebbe richiedere il ricorso all'ossigenoterapia anche a domicilio. O, come scenario più avveniristico, il ricorso alle cellule staminali mesenchimali e alle sostanze da esse prodotte (citochine, fattori di crescita, chemochine) che, in uno studio (in vitro) pubblicato sulla rivista Cells nel 2018, si sono rivelate in grado di combinare l'azione antinfiammatoria e antifibrotica a quella rigenerativa. Da qui l'ipotesi di una possibile soluzione ai danni determinati da Covid-19.
Essere vaccinati per lo pneumococco protegge dal Coronavirus?
IL PRECEDENTE DELLA SARS
La persistenza di questo strascico la si osserva già nei primi pazienti colpiti dalla polmonite bilaterale interstiziale provocata dal Covid-19, che hanno trascorso un lungo ricovero: al di là dell'essere stati o meno intubati. Un riscontro che ha portato gli esperti a rivangare quanto verificato nelle persone colpite dalla Sars, tra il 2002 e il 2003. «I dati raccolti in passato su questi pazienti mostrano che, chi aveva superato la malattia, a sei mesi di distanza mostrava anomalie polmonari ben visibili alle radiografie, una minore capacità respiratoria, un ridotto volume polmonare, una scarsa forza dei muscoli respiratori e una minore resistenza allo sforzo - precisa Richeldi -. In 3 persone su 10 reduci dalla Sars, inoltre, erano evidenti grosse cicatrici sul polmone. Queste, segno di una fibrosi polmonare, compromettevano la respirazione al punto da far sorgere affaticamento anche dopo una breve camminata». Ricadute che, aggiunge Angelo Corsico, direttore dell'unità operativa complessa di pneumologia del Policlinico San Matteo di Pavia, «si sono verificate anche in pazienti giovani, con un’incidenza variabile dal 30 fino al 75 per cento dei casi valutati».
MALATI DA MONITORARE NEL TEMPO
Con il passare delle settimane e con l'attenuasi dell'emergenza, il tema delle conseguenze del Covid-19 sta emergendo in superficie: anche alla luce delle possibili conseguenze a carico di altri organi, al di là dei polmoni. Da qui la scelta di molti ospedali di aprire degli ambulatori post-Covid, per continuare a seguire queste persone anche una volte riportate alla loro quotidianità. «La fibrosi polmonare è la sfida del giorno dopo, per il Covid-19 - aggiunge Corsico -. Per questo è necessario controllare questi pazienti anche dopo la dimissione dall'ospedale. E, se necessario, trattarli con dei farmaci (cortisonici e immunosoppressori, ndr) o avviarli verso un percorso riabilitativo ad hoc. Al momento a Pavia, seguendo le indicazioni della British Thoracic Society, i pazienti vengono sottoposti a una radiografia del torace, alle prove di funzionalità respiratoria, al test del cammino di sei minuti, a un'ecografia toracica e cardiaca e, se necessario, a Tac del torace per indagare la presenza di una malattia interstiziale diffusa o di un'embolia polmonare. I dati preliminari sembrano confermare le prime osservazioni dei colleghi cinesi: diversi pazienti dimessi presentano un'insufficienza respiratoria cronica e segni di fibrosi a distanza di settimane dalla guarigione dal Covid».
Uomini più colpiti dal Covid-19 per colpa del tabacco?
I benefici dello smettere di fumare
02-05-2018
DAL COVID UNA SPINTA PER SMETTERE DI FUMARE?Alla luce di queste considerazioni, emerge che per questi pazienti è fondamentale evitare qualsiasi altro fattore di rischio in grado di compromettere la salute dei polmoni. Inevitabile pensare al fumo di sigaretta, che si conferma comunque un rischio: tanto per chi non si è ammalato (e rischia il contagio, partendo da una funzionalità polmonare già ridotta) quanto per chi è reduce dal Covid-19. La paura della malattia infettiva potrebbe rappresentare un incoraggiamento per smettere di fumare. Secondo un sondaggio inglese, sarebbero già 300mila i fumatori del Regno Unito che avrebbero abbandonato le sigarette durante la pandemia. Qualcosa di analogo, stando a quanto riportato dai media internazionali, sarebbe avvenuto anche in California. Il Covid, secondo il comitato scientifico per la lotta al fumo di Fondazione Umberto Veronesi, deve essere considerato una ragione in più «per considerare fra le misure necessarie al contrasto della pandemia anche l'educazione alla salute, l'informazione sui danni del tabagismo e l'aiuto ai fumatori che desiderano smettere, attraverso supporti adeguati, counseling, terapie farmacologiche e sostegno psicologico». Quale occasione migliore, allora, per fare del bene alla propria salute?
ECCO, adesso quella che è forse la notizia principale di questi giorni, i vaccini. Il sacro proiettile d'argento per liberarci del COVID. Di questi tempi vengono fuori continui dati incoraggianti sulla loro diffusione ma... anche notizie che non incoraggiano per niente la fiducia in essi. Da Report in poi, c'é di che preoccuparci. E non a torto.
Covid: in Norvegia 23 morti 'legate alla vaccinazione'. Pfizer in contatto con Oslo, 'sui decessi dati non allarmanti' - Mondo - ANSA
Covid: in Norvegia 23 morti 'legate alla vaccinazione'.
Pfizer in contatto con Oslo, 'sui decessi dati non allarmanti''Reazioni comuni potrebbero aver aggravato pazienti anziani'
Redazione ANSA
16 gennaio 202119:41NEWS
L'agenzia del farmaco della Norvegia ha registrato 23 morti, tra persone anziane e fragili, "associate alla vaccinazione anti-Covid" di Pfizer-BioNtech. Lo si legge in una nota dell'agenzia, ripresa dal Guardian, secondo cui "reazioni comuni ai vaccini con mRNA, come febbre e nausea, potrebbero aver contribuito ad un esito fatale in alcuni pazienti fragili e anziani".
La nota sottolinea inoltre che i trial sul vaccino non includevano "pazienti con malattie acute o instabili" e pochi over 85.
Pfizer e BioNTech stanno lavorando con l'agenzia del farmaco norvegese per indagare sui decessi di persone anziane associati alla vaccinazione anti-Covid. Lo ha reso noto l'azienda farmaceutica americana, riporta Bloomberg. L'ente di controllo norvegese, ha riferito Pfizer, ha rilevato che "il numero degli incidenti finora non è allarmante ed è in linea con le previsioni".
COOOOSA? Ma ci rendiamo conto?
Appena poco tempo fa, era stato diffuso un dato per cui negli USA, con quasi 2 mln di vaccinazioni, c'erano stati poco più di 20 eventi avversi 'gravi' o qualcosa del genere.
Adesso, in Norvegia, 23 morti legati alla vaccinazione.
E questo, badate bene, non su 2 mln di vaccinazioni, ma su 42.000 (dati Ourworldata).
Fanno 1 su 1.800. Notare che la Norvegia ha avuto solo 500 morti dal COVID, quindi rispetto a noi, questa è una percentuale che vale quasi il 5% aggiuntivo.
E questi sarebbero 'in linea con le previsioni'?
Cioé: in Italia abbiamo 4 mln di ultra-ottantenni, diviso per 1.800 fanno quanto... 2.000+ morti? Sarebbe questa la cosa 'in linea con le previsioni'?
Da pazzi. Cose, intendo.
Vaccino, in Norvegia 23 morti tra persone anziane. Pfizer: «Dati non allarmanti» (ilmessaggero.it)
Vaccino, in Norvegia 23 morti tra persone anziane. Pfizer: «Dati non allarmanti»
Sabato 16 Gennaio 2021 di Mario Landi
L'agenzia del farmaco della Norvegia ha registrato 23 morti, tra persone anziane e fragili, «associate alla vaccinazione anti-Covid» di Pfizer-BioNtech. Lo comunica con una nota l'Agenzia norvegese per i medicinali (NOMA), ripresa dal Guardian, secondo cui «reazioni comuni ai vaccini con mRNA, come febbre e nausea, potrebbero aver contribuito a un esito fatale in alcuni pazienti fragili e anziani». Pfizer e BioNTech stanno lavorando con l'agenzia del farmaco norvegese per indagare sui decessi di persone anziane associati alla vaccinazione anti-Covid. Lo ha reso noto l'azienda farmaceutica americana, riporta Bloomberg. L'ente di controllo norvegese, ha riferito Pfizer, ha rilevato che «il numero degli incidenti finora non è allarmante ed è in linea con le previsioni».
Le reazioni allergiche ai vaccini - rileva ancora Bloomberg - sono state finora rare. Negli Stati Uniti le autorità sanitarie hanno segnalato 21 casi di reazioni allergiche gravi dal 14 al 23 dicembre dopo la somministrazione di circa 1,9 milioni di dosi iniziali del vaccino sviluppato da Pfizer-BioNTech. Ossia un'incidenza di 11,1 casi per milione di dosi, secondo i Centers for Disease Control and Prevention. Sebbene entrambi i vaccini anti Covid-19 approvati finora in Europa siano stati testati su decine di migliaia di persone, inclusi volontari tra gli 80 e i 90 anni, il partecipante medio alla sperimentazione era sui 50 anni. Mentre le prime persone ad essere immunizzate in molti Paesi sono state proprio quelle più anziane, perché si punta a proteggere la categorie a rischio. Rispetto ai 23 decessi in Norvegia, su 13 i risultati dell'autopsia suggeriscono che gli effetti collaterali comuni possano aver contribuito a gravi reazioni in persone fragili e anziane. «Per le persone con la più grave fragilità, anche gli effetti collaterali di un vaccino relativamente lievi possono avere gravi conseguenze», ha detto l'Istituto norvegese di sanità pubblica.
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La nota sottolinea inoltre che i trial sul vaccino non includevano «pazienti con malattie acute o instabili» e pochi over 85. «Per i pazienti più fragili, anche gli effetti collaterali dei vaccini relativamente lievi possono avere gravi conseguenze», ha spiegato l'Istituto norvegese di sanità pubblica. «Per coloro che hanno comunque una vita residua molto breve, il beneficio del vaccino può essere marginale o irrilevante», concludono gli esperti dal paese scandinavo.
Le indagini
Ai medici norvegesi è stato chiesto di condurre analisi e valutazioni più approfondite a riguardo dei pazienti anziani molto fragili in attesa di ricevere il vaccino Pfizer-BioNTech. «Potrebbe essere una coincidenza, ma non ne siamo sicuri», ha detto Steinar Madsen, direttore medico dell'Agenzia norvegese per i medicinali (NOMA). «Non c'è una connessione certa tra queste morti e il vaccino. C'è la possibilità che queste reazioni avverse comuni (come febbre e nausea), che non sono pericolose in pazienti più giovani e in forma e non sono insolite con i vaccini, possono aggravare la malattia di base negli anziani».
«Le vaccinazioni continuano»
«Ora stiamo chiedendo ai medici di continuare con la vaccinazione, ma di effettuare una valutazione extra di persone molto malate le cui condizioni di base potrebbero essere aggravate da essa», ha detto ancora Steinar Madsen, direttore medico dell'Agenzia norvegese per i medicinali (NOMA). La valutazione medica include il confronto dei rischi e dei benefici della vaccinazione con i pazienti e le famiglie.
In Norvegia sono più di 20 mila le dosi del vaccino già somministrate nelle ultime settimane.
Tutti i decessi riportati saranno attentamente valutati dall'Agenzia norvegese per i medicinali (NOMA) per determinare se questi incidenti siano o meno correlati al vaccino. Il governo norvegese valuterà anche la possibilità di adeguare le proprie istruzioni di vaccinazione per tenere maggiormente in considerazione la salute dei pazienti.
Vaccino, mal di testa, febbre e stanchezza le reazioni più diffuse: «Si eliminano con il riposo» (ilmessaggero.it)
Vaccino, mal di testa, febbre e stanchezza le reazioni più diffuse: «Si eliminano con il riposo»
Venerdì 15 Gennaio 2021 di Graziella MelinaSe il vaccino Pfizer somministrato in Italia finora a circa un milione di persone provoca reazioni inaspettate lo si saprà tra qualche settimana. L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) sta infatti raccogliendo le segnalazioni raccolte dai responsabili della farmacovigilanza. Per quanto riguarda i vaccini Pfizer e Moderna, scrive l’Aifa, «le reazioni avverse più frequentemente osservate negli studi clinici e nell’iniziale esperienza successiva all’autorizzazione sono le reazioni locali nel sito di iniezione, ossia dolore, gonfiore, arrossamento, la stanchezza, il mal di testa e i dolori muscolari o articolari». Ma si possono verificare anche «febbre, nausea o più raramente gonfiore dei linfonodi». Come per tutti i farmaci, sono inoltre possibili, «seppur rarissime, reazioni di tipo allergico fino allo shock anafilattico». L’Aifa rimarca poi che in seguito all’iniezione, «si possono verificare anche reazioni di tipo ansioso con fenomeni che vanno dalla sensazione di stare per svenire fino allo svenimento vero e proprio, per cui il personale presta attenzione a evitare traumatismi da caduta».
Intervento tempestivo
È quindi fondamentale che le vaccinazioni vengano eseguite in sicurezza, da personale sanitario in grado di intervenire in modo tempestivo. È previsto anche un periodo di osservazione di almeno 15 minuti dopo la vaccinazione. Secondo Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie, «questo tipo di reazioni avverse sono ben note per i vaccini in generale e non sono dovute tanto al liquido vaccinale, ma al fatto che il siero stimola una riposta immunitaria dell’organismo. Finora - aggiunge Cricelli - non abbiamo osservato reazioni gravi. Alcuni hanno lamentato dolore nel punto di iniezione, un arrossamento, un rigonfiamento, ma paradossalmente questo è un segno positivo, vuol dire che il vaccino sta compiendo il suo mestiere. È più preoccupante quando invece non succede niente».
Altri sintomi finora segnalati, sono soprattutto «un grandissimo senso di spossatezza, cefalea e dolori articolari. In genere questi sintomi durano 48 ore». Cosa fare in questi casi? «Le reazioni vaccinali si curano innanzitutto con riposo assoluto. Bisogna assecondare quello che l’organismo ci suggerisce: se per esempio non ci va di mangiare, l’organismo ci sta dicendo che l’alimentazione è un sovraccarico, quindi dobbiamo solo utilizzare alimentazione liquida. Se se ne sente la necessità - precisa Cricelli - si possono utilizzare farmaci antidolorifici. Quando si verifica una situazione di infiammazione allora è il caso di prendere un antiinfiammatorio leggero, due volte al giorno per due giorni. Normalmente, nessuna di queste reazioni finora è durata più di 48 ore. In caso contrario occorre avvertire il proprio medico di famiglia».
Intanto, la farmacovigilanza è stata avviata in tutti i Paesi europei. E non sono mancate le segnalazioni persino di morti sospette dopo la vaccinazione anticovid. Come riporta Frankfurter Allgemeine, tra il 27 dicembre e il 10 gennaio, su circa 614mila vaccinazioni, le reazioni avverse conteggiate dall’Istituto di ricerca tedesco Paul Ehrlich, sono state 913. Il tasso di quelle gravi sarebbe pari a 0,08 su mille vaccinati. Risulterebbero morte anche 7 persone, tra 79 e 93 anni. Ma, come rimarca lo stesso Istituto, la causa della morte non è ancora chiara, il quadro clinico dei vaccinati era infatti compromesso da precedenti patologie gravi.
Le cause
Il problema di fondo, come sottolinea l’Aifa, è che «un evento che si verifichi dopo la vaccinazione non implica necessariamente che sia stato causato dalla vaccinazione stessa. Molti eventi avversi possono essere solo coincidenti o determinati da altre cause, conosciute o non conosciute, precedenti o contemporanee alla vaccinazione». La raccomandazione, in ogni caso, è di segnalare qualsiasi reazione al medico di famiglia, al centro vaccinale, al farmacista di fiducia o all’Asl.
EH. Allora non è solo una remota possibilità. Qui ci sono vari effetti collaterali e non sono nemmeno tanto scarsi, infatti c'é bisogno di assistenza a pronta disposizione perché non si sa mai...
E non è solo un qualcosa che riguarda la lontana Norvegia...
Mantova, medico muore per Covid. Disposta l'autopsia "per confermare assenza di nesso con vaccino" - Il Fatto Quotidiano
Mantova, medico muore per Covid. Disposta l’autopsia “per confermare assenza di nesso con vaccino”"Aveva patologie croniche pregresse. Abbiamo informato gli organismi di governo regionali e le autorità di regolazione tecnico-scientifica", fa sapere l'Ass di Mantova con cui il chirurgo collaborava
14 GENNAIO 2021
Un operatore sanitario, un chirurgo di 64 anni con patologie croniche pregresse, è morto per Covid-19 a Mantova. Era stato sottoposto a vaccino. “Pur in presenza di una situazione estremamente indicativa di un evento improvviso legato a condizioni preesistenti, al fine di chiarire anche ogni più piccolo dubbio, si è disposto di attivare tutti gli accertamenti necessari per confermare l’assenza di qualsiasi nesso tra la vaccinazione e il triste evento occorso“, fa sapere l’Azienda sanitaria che ha disposto l’autopsia, che verrà eseguita probabilmente domani mattina, 15 gennaio.
“Di tale situazione – riferisce ancora l’azienda sanitaria, per cui l’uomo lavorava – è stata data comunicazione sia agli organismi di governo regionali che alle autorità di regolazione tecnico-scientifica, con le quali sarà avviata ogni necessaria collaborazione al fine di perseguire lo scopo sopra riportato, ricordando con affetto e cordoglio questo nostro stimato collaboratore con profondo senso di compartecipazione al dolore dei familiari”. Il medico lavorava come collaboratore all’ospedale di Pieve di Coriano, nel Mantovano, “si era sottoposto, anche a tutela delle proprie condizioni di salute, alla vaccinazione anti-Covid” alcuni giorni fa.
Quindi udite udite, fanno l'autopsia 'per confermare assenza di nesso'. Cioé, partono già con una tesi. Si chiama 'scienza' questa?
No. Assolutamente no. Semplicemente, si dice chiaro e tondo dove si andrà a parare e COSA si vorrà guardare.
E dopo appena 2 giorni, ecco la sentenza. Come avranno fatto ad essere così rapidi? Boh.
Medico morto a Mantova per Covid, l’autopsia conferma “decesso per patologie preesistenti”
Il chirurgo, 64 anni, aveva ricevuto il vaccino e per confermare che non ci fosse alcun nesso con la somministrazione era stato deciso l'esame autoptico. Il riscontro diagnostico è stato effettuato oggi dall’équipe composta da un medico legale e un anatomopatologo dell’Asst Mantova, nonché da Andrea Piccinini dell’università degli Studi di Milano
di F. Q. | 16 GENNAIO 2021
Nessuna correlazione con il vaccino. L’autopsia, eseguita sul medico di 64 anni morto nel Mantovano per Covid, ha confermato che il suo decesso è “ascrivibile alle patologie preesistenti, aggravate da fatto acuto cardiaco” e “non è stato individuato alcun elemento che possa ricondurre a una delle condizioni descritte in letteratura nei casi di reazioni avverse per vaccini comunemente utilizzati”. Il chirurgo aveva ricevuto il vaccino e per confermare che non ci fosse alcun nesso con la somministrazione era stato deciso l’esame. Il riscontro diagnostico è stato effettuato oggi dall’équipe composta da un medico legale e un anatomopatologo dell’Asst Mantova, nonché da Andrea Piccinini dell’università degli Studi di Milano.
Io non posso proprio pensare che queste siano casualità, manco per niente. E un medico di 64 anni, non è esattamente 'vecchio' e se lavora, vuol dire che non è un handicappato grave. Patologie preesistenti che non gli impedivano di lavorare in ospedale? Cos'era, obeso? Iperteso? Diabetico? E in che misura?
Notare che questi sono gli stessi ragionamenti che portano tanti covid-piattisti ad escludere la morte delle persone di/con COVIDDI. Quindi siamo sulla stessa barca, e sullo stesso livello.
Covid Vaccine Deaths Rise in Norway Among Older People - Bloomberg
Norway Raises Concern Over Vaccine Jabs for the Elderly
By Lars Erik Taraldsen
16 gennaio 2021, 15:06
Norway has expressed increasing concern about the safety of the Pfizer Inc. vaccine on elderly people with serious underlying health conditions after raising their estimate of the number who died after receiving inoculations to 29.
The latest figure adds six to the number of known fatalities in Norway, and lowers the age group thought to be affected to 75 from 80. While it’s unclear exactly when the deaths occurred, Norway has given at least one dose to about 42,000 people and focused on those considered most at risk if they contract the virus, including the elderly.
Until Friday, the vaccine produced by Pfizer and BioNTech SE was the only one available in Norway, and “all deaths are thus linked to this vaccine,” the Norwegian Medicines Agency said in a written response to Bloomberg on Saturday.
“We are aware that deaths have also been reported in other countries, but do not have full details of this yet,” Norway’s medicines agency said. “There are also differences between countries in who is prioritized for vaccination, and this could also affect the reporting of side effects, including death.”“There are 13 deaths that have been assessed, and we are aware of another 16 deaths that are currently being assessed,” the agency said. All the reported deaths related to “elderly people with serious basic disorders,” it said. “Most people have experienced the expected side effects of the vaccine, such as nausea and vomiting, fever, local reactions at the injection site, and worsening of their underlying condition.”
Official reports of allergic reactions have been rare as governments rush to roll out vaccines to try to contain the global pandemic. U.S. authorities reported 21 cases of severe allergic reactions from Dec. 14-23 after administration of about 1.9 million initial doses of the Pfizer vaccine. The first Europe-wide safety report on the Pfizer-BioNTech vaccine is due to be published at the end of January.
Side EffectsNorway’s experience doesn’t mean that younger, healthier people should avoid being vaccinated. But it’s an early indication of what to watch as countries begin to issue safety monitoring reports on the vaccines. Emer Cooke, the new head of the European Medicines Agency, has said tracking the safety of Covid vaccines, especially those relying on novel technologies such as messenger RNA, would be one of the biggest challenges once shots are rolled out widely.
Though the two Covid-19 vaccines approved so far in Europe were tested in tens of thousands of people -- including volunteers in their late 80s and 90s -- the average trial participant was in his or her early 50s. The first people to be immunized in many places have been older than that as countries rush to inoculate nursing-home residents at high risk from the virus.
The findings have prompted Norway to suggest that Covid-19 vaccines may be too risky for the very old and terminally ill, the most cautious statement yet from a European health authority.
The Norwegian Institute of Public Health judges that “for those with the most severe frailty, even relatively mild vaccine side effects can have serious consequences. For those who have a very short remaining life span anyway, the benefit of the vaccine may be marginal or irrelevant.”
How Fear of Vaccine Threatens to Delay Pandemic’s End: QuickTake
Pfizer and BioNTech are working with the Norwegian regulator to investigate the deaths in Norway, Pfizer said in an e-mailed statement. The agency found that “the number of incidents so far is not alarming, and in line with expectations,” Pfizer said.
“The Norwegian Medicines Agency has communicated, prior to the vaccination, that when vaccinating the oldest and sickest, it is expected that deaths will occur in a time-related context with vaccination. This does not mean that there is a causal link between vaccination and death. We have also, in connection with the reported deaths, conveyed that it is possible that common and known side effects of the vaccines may have been a contributing factor to a serious course or fatal outcome,” the agency said.
Norway Warns of Vaccination Risks for Sick Patients Over 80By
Lars Erik Taraldsen and Naomi Kresge
15 gennaio 2021
Norway said Covid-19 vaccines may be too risky for the very old and terminally ill, the most cautious statement yet from a European health authority as countries assess the real-world side effects of the first shots to gain approval.
Norwegian officials said 23 people had died in the country a short time after receiving their first dose of the vaccine. Of those deaths, 13 have been autopsied, with the results suggesting that common side effects may have contributed to severe reactions in frail, elderly people, according to the Norwegian Medicines Agency.
“For those with the most severe frailty, even relatively mild vaccine side effects can have serious consequences,” the Norwegian Institute of Public Health said. “For those who have a very short remaining life span anyway, the benefit of the vaccine may be marginal or irrelevant.”
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By submitting my information, I agree to the Privacy Policy and Terms of Service.The recommendation does not mean younger, healthier people should avoid being vaccinated. But it’s an early indication of what to watch as countries begin to issue safety monitoring reports on the vaccines. Emer Cooke, the new head of the European Medicines Agency, has said tracking the safety of Covid vaccines, especially those relying on novel technologies such as messenger RNA, would be one of the biggest challenges once shots are rolled out widely.
Pfizer and BioNTech are working with the Norwegian regulator to investigate the deaths in Norway, Pfizer said in an e-mailed statement. The agency found that “the number of incidents so far is not alarming, and in line with expectations,” Pfizer said.
Allergic reactions have been uncommon so far. In the U.S., authorities reported 21 cases of severe allergic reactions from Dec. 14-23 after administration of about 1.9 million initial doses of the vaccine developed by Pfizer Inc. and BioNTech SE. That’s an incidence of 11.1 cases per million doses, according to the Centers for Disease Control and Prevention.
Though both Covid-19 vaccines approved so far in Europe were tested in tens of thousands of people -- including volunteers in their late 80s and 90s -- the average trial participant was in his or her early 50s. The first people to be immunized in many places have been older than that as countries rush to inoculate nursing-home residents at high risk from the virus.
More Than 35 Million Shots Given: Covid-19 Vaccine Tracker
Norway has given at least one dose to about 33,000 people, focusing on those considered to be most at risk if they contract the virus, including the elderly. The Pfizer-BioNTech vaccine approved late last year has been used most broadly, with a similar shot from Moderna Inc. approved earlier this month also now being administered.
Of 29 cases of potential side effects investigated by Norwegian authorities, almost three-quarters were in people age 80 or older, the regulator said in a Jan. 14 report.
In France, one frail patient died in a care home two hours after being vaccinated, but authorities said given the patient’s previous medical history there is no indication the death was linked to the vaccine. The French pharmaceutical safety agency on Thursday reported four cases of severe allergic reactions and two incidents of irregular heartbeat after vaccination.
The first Europe-wide safety report on the Pfizer-BioNTech vaccine will probably be published at the end of January, the regulator’s key medicines committee said Friday. Vaccine makers are required to submit data monthly.
In the U.K., which has carried out more immunizations per capita than anywhere else in Europe, authorities will assess safety data and plan to publish details of suspected reactions “on a regular basis,” the Medicines and Healthcare Products Regulatory Agency said, without giving a date.
— With assistance by Rudy Ruitenberg, Stephen Treloar, and Suzi Ring
STRANO, MOLTO STRANO, che siano le stesse parole usate dai negazionari per negare il nesso o la pericolosità del coviddi con i morti.
Fa pensare. Molto.
E qui si parla, in Italia, la 'prima della classe' di avere il 70% di persone vaccinate, con 'precedenza per gli anziani'.
Quindi: noi abbiamo oltre 4 mln di over-80, se i dati norvegesi si ripetessero anche qui... ve lo immaginate che strage?
Non dico che sia meglio il COVIDDI...
... ma non possiamo parlare di 'obbligo' o di 'assenza di effetti collaterali' come i fanatici pro-vax da sempre sostengono.
E come abbiamo visto anche con il caso del dottore, che pur essendo un sanitario, pur essendo in servizio, non ha avuto scampo. Se persino un 60enne rischia, perché parliamoci chiaramente, io NON penso proprio che sia una casualità... se per i norvegesi i problemi sarebbero collegati da 75 anni in su... se in Norvegia questi 29 morti sono oltre il 5% dei morti ufficiali da COVIDDI...
...beh, sarà il caso o no di fare MOLTA ATTENZIONE alle conseguenze 'collaterali' di questi vaccini?
Anche perché... se succede in Norvegia... FIGURARSI GLI USA.
55 Americans Have Died Following COVID Vaccination, Norway Deaths Rise To 29
BY TYLER DURDEN
SATURDAY, JAN 16, 2021 - 12:35
Amid increasing calls for suspension of the use of mRNA-based COVID-19 vaccines produced by companies such as Pfizer, especially among elderly people, the situation in Norway has escalated significantly as the Scandi nation has now registered a total of 29 deaths among people over the age of 75 who’ve had their first COVID-19 vaccination shot.
As Bloomberg reports, this adds six to the number of known fatalities in Norway, and also lowers the age group thought to be affected from 80.
Until Friday, Pfizer/BioNTech was the only vaccine available in Norway, and “all deaths are thus linked to this vaccine,” the Norwegian Medicines Agency said in a written response to Bloomberg on Saturday.
“There are 13 deaths that have been assessed, and we are aware of another 16 deaths that are currently being assessed,” the agency said.
All the reported deaths related to “elderly people with serious basic disorders,” it said.
“Most people have experienced the expected side effects of the vaccine, such as nausea and vomiting, fever, local reactions at the injection site, and worsening of their underlying condition.”
Norway’s experience has prompted the country to suggest that Covid-19 vaccines may be too risky for the very old and terminally ill... the exact group that 'the science' shows are actually at risk from this virus.
Pfizer and BioNTech are working with the Norwegian regulator to investigate the deaths in Norway, Pfizer said in an e-mailed statement. The agency found that “the number of incidents so far is not alarming, and in line with expectations,” Pfizer said.
However, it's not just Norway as The Epoch Times' Zachary Stieber reports that fifty-five people in the United States have died after receiving a COVID-19 vaccine, according to reports submitted to a federal system.
Deaths have occurred among people receiving both the Moderna and the Pfizer-BioNTech vaccines, according to the reports.
In some cases, patients died within days of receiving a COVID-19 vaccine.
One man, a 66-year-old senior home resident in Colorado, was sleepy and stayed in bed a day after getting Moderna’s vaccine. Early the next morning, on Christmas Day, the resident “was observed in bed lying still, pale, eyes half open and foam coming from mouth and unresponsive,” the VAERS report states. “He was not breathing and with no pulse.”
In another case, a 93-year-old South Dakota man was injected with the Pfizer-BioNTech vaccine on Jan. 4 around 11 a.m. About two hours later, he said he was tired and couldn’t continue with the physical therapy he was doing any longer. He was taken back to his room, where he said his legs felt heavy. Soon after, he stopped breathing. A nurse declared a do-not-resuscitate order.
In addition to the deaths, people have reported 96 life-threatening events following COVID-19 vaccinations, as well as 24 permanent disabilities, 225 hospitalizations, and 1,388 emergency room visits.
It's not just the old and frail, in Israel, which proudly lays claim to the greatest vaccination effort in the world (largest percentage of the population inoculated),
As RT reports, at least 13 Israelis have experienced facial paralysis after being administered the Pfizer Covid-19 vaccine, a month after the US Food and Drug Administration reported similar issues but said they weren’t linked to the jab.
Israeli outlet Ynet reported, citing the Health Ministry, that officials believe the number of such cases could be higher.
“For at least 28 hours I walked around with it [facial paralysis],” one person who had the side effect told Ynet.
“I can't say it was completely gone afterwards, but other than that I had no other pains, except a minor pain where the injection was, but there was nothing beyond that.”
Ynet quoted Prof. Galia Rahav, director of the Infectious Diseases Unit at Sheba Medical Center, who said she did not feel “comfortable” with administering the second dose to someone who had received the first jab and subsequently suffered from paralysis.
“No one knows if this is connected to the vaccine or not. That's why I would refrain from giving a second dose to someone who suffered from paralysis after the first dose,” she told the outlet.
Finally, as we noted yesterday following the news of rising post-vaccination deaths in Noway, health experts from Wuhan, China, called on Norway and other countries to suspend the use of mRNA-based COVID-19 vaccines produced by companies such as Pfizer, especially among elderly people.
China's Global Times reports Chinese experts said the death incident should be assessed cautiously to understand whether the death was caused by vaccines or other preexisting conditions of these individuals.
Yang Zhanqiu, a virologist from Wuhan University, told the Global Times on Friday that the death incident, if proven to be caused by the vaccines, showed that the effect of the Pfizer vaccine and other mRNA vaccines is not as good as expected, as the main purpose of mRNA vaccines is to heal patients.
A Beijing-based immunologist, who requested anonymity, told the Global Times on Friday that the world should suspend the use of the mRNA COVID-19 vaccine represented by Pfizer, as this new technology has not proven safety in large-scale use or in preventing any infectious diseases.
Older people, especially those over 80, should not be recommended to receive any COVID-19 vaccine, he said.
All of which is a problem since it is the elderly who are at most risk (quite frankly at any real risk at all) and thus who need the protection the most.
The Chinese health experts instead say that the most elderly and frail should be recommended to take medicines to improve their immune system.
Of course, one cannot help but note the irony of scientists from the source of the plague that has killed millions around the world and destroyed lives/economies almost everywhere, is now calling for the cessation of the process to protect against the plague.
E tutto questo, poi, per un vaccino che non pare molto efficace.
Infatti, ricordate le bombastiche stime tipo il 90%, 95%, 100%?
Poi si scopre che sono molto meno buone. Purtroppo Montanari sarà raggiante di saperlo, così i no-vax in generale, ma se lo dice Doshi è probabile che sia una faccenda seria:
Vaccini anti-Covid Pfizer e Moderna: l’efficacia del 95% crolla tra il 19% e il 29% – News24.Varese.it
Vaccini anti-Covid Pfizer e Moderna: l’efficacia del 95% crolla tra il 19% e il 29%Secondo il BMJ l’efficacia reale dei vaccini in circolazione non sarebbe intorno al 95%, ma tra il 19% e il 29%.
Il professor Peter Doshi, che si occupa di ricerca sui servizi sanitari farmaceutici, lancia l’allarme!
La pubblicazione dei datiQualche settimana fa, il professor Peter Doshi, associato presso l’Università of Maryland, aveva sollevato domande, attraverso il British Medical Journal Opinion, sui risultati delle sperimentazioni sui vaccini Covid-19 di Pfizer e Moderna. Tutto ciò che era di dominio pubblico, infatti, erano i protocolli di studio ed alcuni comunicati stampa. Ad oggi invece, la Food and Drug Administration, dopo aver autorizzato i vaccini mRNA, ha reso pubbliche oltre 400 pagine di dati sugli studi eseguiti.
L’efficacia del vaccino precipita: dal 95% al 19%Secondo il professor Doshi, i dati sarebbero stati compromessi: in parte l’analisi è stata fatta su “sospetti covid-19” ed una parte su “covid-19 sintomatico”, ma non scientificamente confermati come positivi. Semplificando, questo porta ad un efficacia del vaccino molto minore di quella raccontata finora, pari al 19%. Secondo Doshi, sarebbe però ipoteticamente raggiungibile un’efficacia del 29% se fosse confermata la negatività al virus, ma semplice reattogenicità del vaccino a breve termine (7 giorni), nei casi dei pazienti con reazioni avverse e sintomatologia compatibile con l’infezione da Covid-19.
In entrambi i casi, spiega Doshi, le percentuali sono “molto al di sotto della soglia di efficacia del 50% per l’autorizzazione fissata dalle autorità di regolamentazione”.
I dati definitivi solo a fine 2022La confusione tra falsi positivi e falsi negativi nei tamponi eseguiti ai partecipanti alla sperimentazione, spiega Doshi, fa sì che gli unici dati attendibili per capire il decorso della malattia, e l’efficacia del vaccino, siano i tassi di ospedalizzazione, i casi di terapia intensiva ed i decessi.
Ovvio che partendo da queste riflessioni ci sarebbe bisogno di accertamenti più approfonditi e di poter visionare i dati integrali delle ricerche, ma nessuna azienda sembra volerli condividere. Pfizer afferma che sta rendendo i suoi dati disponibili su richiesta, ma che questi sono comunque soggetti a revisione; Moderna afferma invece che i suoi dati potrebbero essere disponibili, sempre su richiesta, una volta completato lo studio. Stesso discorso per il vaccino Oxford/AstraZeneca.
Insomma, per avere a disposizione i dati definitivi, si parla della fine del 2022 visto che il controllo necessità di circa due anni.
Sulla bilancia: rischi e privilegiSecondo quanto riportato dall’Aifa si possono distinguere quattro categorie di reazioni avverse, in base alla loro frequenza:
-più di 1 ogni 10, frequenti: dolore e gonfiore nel sito di iniezione, stanchezza, mal di testa, dolore ai muscoli e alle articolazioni, brividi e febbre;
-meno di 1 ogni 10, comuni: arrossamento nel sito di iniezione e nausea
-meno di 1 ogni 100, non comuni: prurito nel sito di iniezione, dolore agli arti, ingrossamento dei linfonodi, difficoltà ad addormentarsi e sensazione di malessere;
-meno di 1 ogni 1000, rari: debolezza nei muscoli di un lato del viso (paralisi facciale periferica acuta).
Sempre Aifa dichiara che gli studi clinici condotti finora hanno permesso di valutare l’efficacia del vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty) solamente sulle forme clinicamente manifeste di COVID-19. Sarà necessario più tempo per ottenere dati significativi per dimostrare se i vaccinati si possono infettare in modo asintomatico e/o contagiare altre persone. Al momento, è plausibile, ma non scientificamente provato, che il ciclo vaccinale protegga dall’infezione. I vaccinati, e le persone che sono in contatto con loro, devono comunque continuare ad adottare le misure di protezione anti COVID-19.
Per dubbi ed approfondimenti, scarica gratuitamente in formato PDF il documento dell’AIFA “Vaccinazione anti COVID-19 con vaccino Pfizer mRNABNT162b2 (Comirnaty)” pubblicato per rispondere ai dubbi ed alle domande più comuni riguardo il vaccino anti-Covid.
A PROPOSITO... Ma la TIFFANY, che fine ha fatto?
Proprio lei: la famosa infermiera Tiffany Pontes Dover (o DOV'ERA?)
Tiffany Pontes Dover | Facebook
Bella fregna, non c'é che dire. Mamma a 17 anni, anche, tanto che ha una figlia di 13 anni eppure lei ne ha appena 30 (è del 1990).
Sull'ultimo post (del 12 dicembre) ci sono 20.000 messaggi e quasi tutti chiedono notizie, o pensano che sia morta.
Non è colpa dei complottisti se del resto, lo stesso NYT parlava della Dover come ricoverata per un serio malore. E noi no, a dire che 'è la sindrome vaga', come si sono giustificati gli americani. Sieee, un'infermiera che sviene per un'iniezione, ve la immaginate in un reparto di terapie intensive? Ma scherziamo.
Ad ogni modo: come tanti chiedono: è mai possibile che lei non abbia premura, per dissipare ogni dubbio, di farsi rivedere in un filmato, anche di 30-60 secondi, per rassicurare tutti? Il 90% dei rompiscatole sarebbe andato via da lì, lasciandola all'anonimato in cui viveva prima dell'iniezione.
Cate Ratliff
Why wouldn’t this woman just make a freaking appearance with a newspaper or something? If i was participating in a Drug trial and fainted on national television and knew people were worried about me, I would post something. Seems like the right thing to do since I put myself in that position.
- · 2 g
Mary Ali
Cate Ratliff
y'all are just repeating yourselves over and over...if she is alive they are ALL being paid off to keep quiet.- · 2 g
Cate Ratliff
Mary Ali
Quiet about what? If she is still alive then why the need to keep quiet? · 2 g
Mary Ali
Cate Ratliff big pharma is paying the family off so they can go about the narrative that the vaccines are "safe and effective". These vaccines are very harmful, they will go to great lengths to cover this up. Vaccine manufacturers have blanket immunity.. nobody can sue for damages including death..there are reports of many deaths, but the Media won't tell you or attribute it to the vaccine bc of blanket immunity. They are legally not held accountable for damages or deaths. Oliwia Winnicka
Mary Ali
so why weren't they quiet from start and newspapers and TV were engaged ? Clearly they wanted to show that vaccines are safe and it didn't work ? So now she's gone. Why hasn't she appeared in front of the world to day she's feeling fabulous after the vaccine ? Hmm maybe since she hasn't posted anything and nobody knows whats going on with her it means she's not feeling great or she simply died Can you think logically or do you just believe what TV feeds you ?
C'é anche chi si è messo a farle un'analisi psicologica, e effettivamente non pensa che lei sia davvero 'timida' di farsi sentire:
Evan Blake
I want to point out, that based on Tiffany's profile, she references several of her favorite quotes. Let us analyze some of her favorite quotes:
•Only dead fish go with the flow .
This means she is not afraid to go against a narrative. She is willing to resist, and will not simply do as she's told.
•A tiger doesn’t lose sleep over the opinion of sheep.
Another example of her being rebellious, she doesn't go along with the flow, she's her own person, she values independence and resistance.
There are some other quotes however
•Learn to say “No” without explaining yourself .
This indicates she could very well disappear and not feel obligated to respond to people she doesn't know.
Part of her mystery is she is calm in the storm and anxious in the quiet.
•I’m not anti social. I’m selectively social.
•Smile, because it confuses people ...
•Some people survive chaos ... while others thrive in chaos .
These quotes indicate she's very odd, enjoys being different, relishes in it. She claims to not be anti-social meaning she should be willing to come forward, however she is selectively social, and apparently likes to 'confuse people' meaning maybe this Chaos is exactly what she enjoys.
Is she simply sitting back laughing at us?
•Phil 4:13 I can do all things through Christ who strengthens me.
She quotes scripture. She believes. She has the power of God. Would someone who believes so fully enough to include it in her profile, be the same type of person to sit back and watch us all tear eachother apart when she knows she herself could end it with 15 seconds of effort?
From these quotes, I reach the following conclusion: Based on her dress taste, her photography, and her quotes, she seems to be a very strange, odd, kind of girl, She goes against the flow, she was never "the popular" one and was always the outsider type, she has her own opinions and beliefs not necessary just to believe them but because others dont. She prefers the opposite of mainstream. She doesn't like overall narratives, and prefers to side with the opposing force, bringing a semblance of balance to the universe.
She is also very sporty, these could be before of her boyfriend or her childrens interests, but nevertheless she clearly takes part and is definitely very involved, indicating a strong presence, a strong aura and a strong will. She if not is competive, then endorses competitiveness.
For her to have such a conflicting and contrasting tone in her profile, i would say argues to her intelligence. That, coupled with her dedicating to a medical field, encourages this. Based on her recent check ins, and her pictures, she clearly has money or came from money, meaning that either she or her family has the intelligence to acquire money.
My psychoanalysis concludes the following: Tiffany Dover does not appear to be the type of person who would simply say nothing when people are asking her questions: Because she is not afraid of conflict. Everything about her shouts Type A personality. I don't even believe she could be completely bribed. i believe, if she were, say, hostage, she would find ways to let us know that. Not suggesting this is at all the case, im merely pointing out that i believe she is a defiant person and nothing short of death would cause this level of silence.
It's also possible that her profile was altered, or that she just copy pasted random things without thinking.
But all the evidence I have analyzed indicate to me she isnt the type to run away nor the type to shut up, she's the opposite. She does not exhibit the traits of someone who would shy away, or intentionally cause this level of tragedy. Even her more trikster side, would eventually give in and say -something- by now.
This of course, says to me, if she isnt dead, then there's a 3rd path we have not yet thought of. Perhaps unrelated to the vaccine, perhaps her own drama, her own life problems, while its unlikely for her life to be upheaved at the exact moment all this other stuff went down, its not impossible.
what I will say is this: Barring unconvential circumstances I do not believe Tiffany Pontes Dover exhibits the qualities of someone who would shy from the public eye, moreover I suspect her as a Type A personality. Tiffany Dover has not been seen since her vaccine. She has not posted christmas photos, new years celebration photos, a status update of any kind. Which is odd to say of -anyone- much less someone as outgoing as her, who is as proud of her family as she is. Perhaps she started a new profile account to live in secret away from the public, however, her personality type does not indicate this about her. But it's not impossible.
AH, e non ho detto tutto: il marito sembra come volatilizzato. Una coppia affiatata, tanto che si sposarono nel lontano 2009, giovanissimi. E lui appare in maniera minima su FB attualmente, e si descrive come 'single'. Non è che non abbia una descrizione, ma 'single' significa sceglierne una precisa. Come mai, nemmeno lui o i suoi familiari sono preoccupati di questa situazione? Perché anziché farsi avanti e dire a tutti che quella dietro la mascherina è la stessa Tiffany che ha ricevuto l'iniezione e non una sua amica e collega di lavoro come alcuni ipotizzano (il cui profilo FB è a quanto dicono, sparito)? Perché non postare più niente nemmeno su Instagram, dove pure Tiffany ha oltre 1.000 foto?
BOH.
Ovviamente bisogna credere, obbedire e combattere. Ma è chiaro che quel che ci dicono non è quel che succede davvero. Spero vivamente che la bella e giovane Tiffany non sia inguaiata per qualche ragione, ma vorrei vedere SE e QUANDO e COME tornerà attiva sui social.
E intanto prosegue la missione dell'OMS, sulle prima bloccata dalla Cina all'aeroporto, come riportato in un numero di Leonardo di quasi 10 giorni fa.
Ma anche adesso che andranno a 'indagare', cosa potranno mai trovare,visto che il sospetto principale, ovvero il governo cinese, ha avuto ben un anno di tempo per far sparire ogni prova, sia che fosse dolo sia che fosse colpa grave?
Ricordo che in UK in pochi anni, ben 114 incidenti sono avvenuti nei sicurissimi centri biologici che hanno. E sono solo quelli ufficialmente noti.
La missione dell'Oms in Cina: chi sono, cosa cercano e cosa sperano di trovare gli esperti a Wuhan - la Repubblica
La missione dell'Oms in Cina: chi sono, cosa cercano e cosa sperano di trovare gli esperti a Wuhan
dal nostro corrispondente Filippo Santelli
L'origine del coronavirus, diventata ormai un tema politico, ha reso macchinoso e difficile il viaggio degli scienziati dell'Organizzazione mondiale della Sanità. Ecco che cosa farà il team di biologi, virologi ed epidemiologi nelle prossime due settimane
15 GENNAIO 2021 3 MINUTI DI LETTURA
PECHINO – Se anche si trattasse solo di scienza, la missione sarebbe già durissima. Mettersi sulle tracce di un virus, scoprire dove si è sviluppato e come è passato all’uomo è un lavoro di ricerca paziente che può richiedere anni, e in molti casi arrivare solo a risultati approssimativi. Ma l’indagine dell’Organizzazione mondiale della sanità sulle origini di Sars-Cov-2, che la squadra di esperti arrivata ieri a Wuhan avvierà nei prossimi giorni, ha delle implicazioni che vanno oltre la scienza. Gli inizi del coronavirus, purtroppo, sono diventati un tema politico, con alcuni Paesi che vorrebbero trasformare l’indicazione geografica in una attribuzione di colpa alla Cina, e la Cina che cerca di scaricare le responsabilità accreditando tesi di nicchia, per non dire antiscientifiche, come quella secondo cui il virus si sarebbe sviluppato all’estero. Tutto questo ha reso la preparazione del viaggio dell’Oms molto macchinosa e rende la missione degli esperti ancora più difficile. Ecco chi sono, che cosa cercheranno e che cosa ragionevolmente potranno sperare di trovare.
Chi sono?
Gli esperti che compongono il team di ricerca sono arrivati ieri mattina a Wuhan, un anno dopo l’emersione del primo focolaio, con un volo low cost che partiva da Singapore. La squadra è composta da dieci esperti, virologi, epidemiologi e biologi. I membri del team in tutto dovevano essere 15, ma due di loro, pur se negativi al tampone, sono risultati postivi a un test sugli anticorpi, quindi al momento sono bloccati a Singapore in attesa di ulteriori esami. Il gruppo è guidato da Peter Ben Embarek, un esperto dell’Oms sulla sicurezza alimentare e malattie animali che era stato già in Cina a luglio per i lavori preparatori. Non ci sono né americani (per ragioni politiche) né italiani.
Che cosa faranno?
Per prima cosa, come tutte le persone che entrano in Cina dall’estero, faranno due settimane di quarantena. All’arrivo all’aeroporto di Wuhan sono stati fatti passare attraverso un cordone sanitario e portati in hotel. Ma durante i 14 giorni di isolamento dovrebbero comunque iniziare a lavorare. L’obiettivo, nelle parole di Embarek, è “risalire all’indietro nell’ambente di Wuhan, intervistare in profondità i primi casi, provare a trovarne altri che non sono stati individuati all’epoca e capire se possiamo spingere indietro la storia”. Proveranno insomma a partire dai primi positivi noti, che per le autorità cinesi risalgono a dicembre, e a ricostruire a ritroso il percorso del virus. Visiteranno gli ospedali e il famoso mercato del pesce di Huanan. Si tratta di una ricerca molto difficile dal punto di vista scientifico: per altri patogeni, Sars compresa, sono serviti anni prima di trovare l’origine e l’ospite intermedio.
Di che libertà godranno?
È una delle incognite chiave dell’indagine, che non ha un programma dettagliato. Nei negoziati preliminari tra l’Oms e la Cina le due parti si sono accordate sul fatto che la prima indagine sul campo venisse condotta da esperti cinesi, cosa che è avvenuta a dicembre. I risultati sono stati condivisi con gli scienziati dell’Oms, ma non resi pubblici, ora si tratta di capire che possibilità avranno gli esperti internazionali di verificare le informazioni, avendo accesso diretto alle fonti primarie. Per un’indagine del genere, per esempio, una delle strategie principali è cercare tracce del patogeno in campioni biologici di pazienti conservati nei laboratori. È così che dei ricercatori in altri Paesi, anche in Italia, stanno retrodatando i primi casi. La Cina finora non lo ha fatto, perché la data iniziale del contagio per lei è una questione chiave.
Cosa sostiene la Cina?
Nella ricostruzione ufficiale che la Cina fa dell’epidemia, fissata dopo poche settimane e mai rivista, i primi casi risalgono a inizio dicembre, non prima. Ogni studio straniero che rivela una presenza del virus precedente a quella data viene usato per accreditare una tesi senza prove, cioè che il patogeno abbia avuto origine in più parti del mondo contemporaneamente (Italia compresa), o addirittura che potrebbe essere stato importato in Cina dall’estero. Per rafforzare questa narrativa Pechino controlla in maniera stringente le informazioni: ogni studio, prima di essere pubblicato, deve ricevere l’autorizzazione del governo. “Cerchiamo risposte che ci salvino in futuro, non persone da incolpare”, ha detto Mike Ryan, principale esperto di emergenze dell’Oms. Ma è difficile che questo basti a rassicurare la Cina: la pubblicazione di ogni evidenza che mettesse in discussione la sua narrativa sarebbe sgradita. E metterebbe a rischio quel minimo di collaborazione esistente tra l’Organizzazione e Pechino. Esisterà un rapporto pubblico finale? Nessuno ne ha parlato.
Cosa possiamo aspettarci?
Con queste premesse, scientifiche e politiche, non molto. Nella migliore delle ipotesi la missione a Wuhan, che durerà due settimane dopo la quarantena, sarà il primo passo di una lunga strada, per stessa ammissione degli scienziati che ne fanno parte. Fabian Leendertz, un microbiologo nel team di esperti, già in prima linea nelle ricerche sulle origini di Ebola, ha spiegato al Wall Street Journal che sarebbe già molto capire lo stato di avanzamento delle ricerche fatte finora dagli scienziati cinesi, individuare dove sono i vuoti e provare a colmarli. “Nessuno dovrebbe aspettarsi che la squadra torni indietro con risposte definitive. Tornerà indietro con un buon piano e il piano poi andrà seguito”.
Oms a Wuhan. Missione alle origini del virus, con le mani legate | L'HuffPost (huffingtonpost.it)
Oms a Wuhan. Missione alle origini del virus, con le mani legate
Gli esperti in Cina, un anno dopo il focolaio di coronavirus del Wet Market. Sotto la stretta supervisione di Pechino Dovrebbero essere i giorni della verità. O meglio, giorni in cui – teoricamente – si inizierà a investigare sulla verità, ovvero sulle origini della pandemia che, a un anno di distanza dal primo focolaio del Wet Market di Wuhan, ha fatto ormai nel mondo quasi 2 milioni di vittime - 80mila soltanto in Italia - e devastato l’economia globale (tranne quella cinese).
Il team di scienziati, un mix di biologi, epidemiologi, virologi, veterinari e specialisti di infezioni animali di 10 Paesi diversi, provenienti da Europa, Asia orientale, Medio Oriente e Australia, in realtà non comincerà davvero oggi il suo lavoro “sul campo”, perché dovrà prima di tutto mettersi in quarantena per due settimane, come richiesto dal governo cinese. Un lasso di tempo, questo, che gli esperti si aspettano comunque di non passare guardando la tv in una camera d’albergo, ma di trascorrere in videoconferenza con le loro controparti cinesi, per elaborare se non altro un programma per le due settimane successive di vero lavoro. Due settimane in tutto di lavoro effettivo, sotto l’attenta supervisione lo stretto controllo cinese: è tutto quello che, dopo infinti tentennamenti e rimandi, Pechino ha finalmente concesso.
Valanghe di dubbi e perplessità – sia scientifiche che politiche - accompagnano questa “missione speciale” dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la quale ha, prima di tutto, la singolare – a dir poco - pretesa di fare luce su qualcosa che è accaduto un anno fa. Un anno che oltretutto ha visto la Cina impegnata spasmodicamente in una colossale operazione di censura per far sparire le prove, depistare la comunità scientifica internazionale, inquinare le notizie e cercare ogni modo o pretesto per allontanare da sé la scomodissima responsabilità di essere la “madre dell’epidemia”, sfornando di volta in volta teorie bizzarre per cercare di addossare a qualcun altro la colpa, Italia compresa: dalla teoria del virus che avrebbe viaggiato fino in Cina sulle scatole dei surgelati, in vendita proprio nel famigerato mercato, a quella secondo la quale sarebbe invece arrivato a Wuhan sugli imballaggi dei ricambi delle auto. Per citarne soltanto due.
“La Cina supporta scienziati di vari paesi nella conduzione di ricerche scientifiche globali sulle origini e le vie di trasmissione del nuovo coronavirus”, ha detto ieri il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Zhao Lijian. E tanto per far capire come la pensino davvero i cinesi, ha esortato gli esperti dell’Oms a “visitare e condurre indagini anche in altri Paesi”. La Cina “sostiene la cooperazione sull’identificazione di fonti zoonotiche da parte degli Stati membri guidati dall’OMS”, ha aggiunto, inserendo – forse involontariamente - nella frase una teoria – quella del passaggio dall’animale a uomo (la cosiddetta “zoonosi”) che invece dovrebbe essere appunto oggetto della ricerca della commissione OMS ed – eventualmente – dimostrata dai ricercatori che ne fanno parte.
Del resto, non sono pochi gli esperti e i ricercatori indipendenti nel Mondo convinti che la missione dell’Oms sia in realtà soltanto una farsa attentamente orchestrata e pilotata da Pechino, che ne ha supervisionato ogni dettaglio, condizionato ogni movimento e, forse, già scritto le conclusioni.
Ed è altrettanto evidente come, ormai da tempo, la leadership cinese veda il controllo su questa narrativa come vitale per mantenere il consenso nella popolazione e per il rafforzamento della sua reputazione internazionale. La posta in gioco non potrebbe essere più alta, perché Pechino ha presentato la governance forte e centralizzata del Partito Comunista come la chiave del successo della Cina nel controllare la pandemia e nel rilanciare l’economia, insistendo sul contrastato con gli sforzi disastrosi per controllare la malattia negli Stati Uniti, sotto l’amministrazione Trump. Il Global Times, quotidiano controllato dal PCC - come del resto ogni Media in Cina - ha avuto buon gioco nel definire gli Stati Uniti colpiti dalla pandemia, “un inferno vivente”.
Da parte sua, il direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus – spesso accusato di essere troppo accondiscendente rispetto ai desiderata della Cina (alla quale del resto deve oggettivamente la sua fortuna e la sua ascesa ai vertici dell’organizzazione sanitaria delle Nazioni Unite) - ha affermato ieri che l’organizzazione è lieta di collaborare con Pechino in ulteriori ricerche sul COVID-19 e ha aggiunto che spera di vedere un vaccino COVID-19 sicuro ed efficace il più velocemente possibile e un processo di “allocazione equa” dello stesso, sollecitando tutti i Paesi colpiti alla “collaborazione durante questo periodo difficile”.
Ma su quali premesse si basa il lavoro dei ricercatori arrivati oggi in Cina? E saranno davvero messi nelle condizioni di stabilire – o almeno di ricercare liberamente - la verità?
A luglio, il governo cinese e l’Organizzazione mondiale della sanità avevano in realtà già elaborato un piano per capire come il nuovo coronavirus si fosse diffuso per la prima volta negli esseri umani. Oggi, sei mesi dopo, la Cina deve ancora rivelare cosa ha trovato, e quanto - e quale - lavoro ha svolto. Se lo ha fatto.
Secondo il piano, gli scienziati cinesi avrebbero setacciato i registri ospedalieri, testato campioni di acque reflue e donazioni di sangue, intervistato le prime vittime e mappato cibo e persone al mercato di Wuhan, dove sono stati identificati la maggior parte dei primi casi. Ma i ricercatori dell’OMS affermano di non avere una chiara comprensione dei progressi compiuti dagli scienziati cinesi. All’interno della Cina, i funzionari hanno detto poco o nulla su quali studi o dati i suoi scienziati intendano mostrare al team dell’OMS, o quali siti visiterà. “Molti di loro sono eccellenti scienziati e sono stati piuttosto attivi, ma è molto difficile ottenere un quadro completo di ciò che è stato fatto dai colleghi cinesi”, ha detto Fabian Leendertz, un membro della missione; il microbiologo che è stato in grado di individuare il pipistrello che probabilmente ha dato inizio l’epidemia di Ebola del 2014 in Africa occidentale. “Non ha senso andare semplicemente lì, sedersi tutti insieme allo stesso tavolo e guardarsi negli occhi”, ha dichiarato ancora Leendertz, che ha anche voluto precisare come la sua missione, e quella degli altri membri del team, non sia decidere a chi dare la colpa: “Vediamo dove sono le lacune, perché queste esistono, se sono di natura tecnica o di altro genere, ed elaboriamo un piano per colmare quelle lacune”, ha detto.
Per mesi l’OMS ha negoziato con Pechino il permesso di entrare in Cina, rivedere la ricerca e formulare un piano per far progredire gli studi sul virus. Fino al balletto improbabile della scorsa settimana, quando Pechino ha prima autorizzato, poi bloccato i visti de ricercatori, adducendo come motivazione del suo comportamento non meglio precisati “malintesi”, mentre più di qualcuno ha invece ipotizzato che avessero bisogno di ancora un po’ di tempo per fra sparire le ultime prove “incriminanti”.
Tra due settimane, una volta terminata la quarantena, i ricercatori dell’Oms dovrebbe visitare l’ormai chiuso mercato Huanan a Wuhan, dove sono stati identificati molti dei primi casi di infezione da Sars Cov-2, per avere un’idea di come le persone interagivano tra loro e con i prodotti venduti lì. Una delle principali domande che si porranno è se il virus sia entrato per la prima volta nella popolazione umana dagli animali presenti nel mercato, oppure se il mercato sia stato solo un sito precoce di diffusione, dove si sono ammalate un numero tale di persone fino al punto che le autorità hanno notato quanto stava accadendo e individuato quello come focolaio di origine. Ma potrebbero invece esserci stati “centinaia di casi lievi o asintomatici che hanno preceduto l’epidemia nel mercato”, ha affermato Peter Ben Embarek, uno scienziato per la sicurezza alimentare che fa parte anch’esso del team dell’OMS: “Dobbiamo guardare a tutto ciò che è entrato e uscito da quel mercato a novembre e dicembre del 2019”, ha detto. “La malattia è stata introdotta in quel mercato attraverso esseri umani infetti, animali infetti o merci infette?”.
Il Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie, o China CDC, ha affermato di aver trovato tracce del virus in campioni ambientali, prelevati da fogne, bancarelle e altre parti del mercato, ma non nei campioni che ha prelevato dagli animali. Ma a parte il fatto che l’animale o la carne infetti avrebbero potuto essere venduti o rimossi molto prima dell’arrivo degli esperti del China CDC, la questione dei campioni animali resta un giallo per ora senza soluzione. Il 1° gennaio del 2020, infatti, una squadra, proprio del China CDC, visitò il mercato. Secondo un resoconto ufficiale, gli esperti prelevarono molti campioni, sia dagli animali in vendita che dall’ambiente. Ma tre settimane dopo, George F. Gao, responsabile locale del centro, disse invece a un giornalista che il mercato era stato chiuso prima che il suo team potesse condurre una ricerca approfondita della fonte animale dal quale avrebbe avuto origine il contagio. Quindi, se effettivamente il team del CDC arrivò soltanto dopo che il mercato era stato chiuso e disinfettato, avrebbe potuto prelevare soltanto campioni poco utili, prendendoli dall’ambiente: maniglie delle porte, banconi e acque reflue. Se invece gli esperti del Centro per la prevenzione delle malattie riuscirono effettivamente a prelevare campioni dagli animali, e ad analizzarli, allora in quei campioni si potrebbe nascondere la verità sulle origini del virus.
Il problema è che nessuno, finora – nessuno scienziato, esperto, osservatore internazionale, giornalista o funzionario dell’OMS - ha mai avuto accesso ai materiali raccolti nel mercato e alle eventuali analisi, dunque tutto il Mondo si è dovuto accontentare della versione ufficiale cinese, secondo la quale gli esperti che si recarono al mercato Huanan “comprensibilmente” – così ha sempre dichiarato la Cina - concentrati sulla necessità di sanificare al più presto il sito, per prevenire il diffondersi di una pericolosa epidemia che avrebbe potuto generare una disastrosa pandemia (come poi è comunque accaduto), si affrettarono a ripulire il mercato, piuttosto che fermarsi a conservare le prove. Insomma, l’unico scenario ufficiale per la Cina, dei due descritti sopra, è il primo: niente campioni animali, niente prove, tutto distrutto, eliminato, sanificato e disinfettato. Solo campioni ambientali, praticamente inutili.
I funzionari cinesi hanno detto, all’inizio dell’anno scorso, che stavano rintracciando i fornitori di carne selvatica nel mercato, ma non hanno pubblicato alcuna informazione, e tantomeno una mappa epidemiologica con i dettagli sulla posizione degli animali e su quali persone – poi ammalatesi - hanno visitato questa o quella sezione del mercato.
Il China CDC, lo scorso gennaio, aveva dichiarato che sospettava che il virus si fosse diffuso agli esseri umani da un animale selvatico venduto come carne sul mercato e che identificare la creatura era “solo una questione di tempo”. A luglio, l’OMS e la Cina hanno redatto un piano in base al quale i ricercatori cinesi avrebbero condotto interviste di persona, testato campioni di sangue e riesaminato i raggi X polmonari conservati negli ospedali di tutta la Cina: passaggi che potrebbero mostrare quando e dove è iniziata l’epidemia. Da allora, tuttavia, tale ricerca si è bloccata o le autorità cinesi hanno mantenuto i risultati “riservati” (leggi: segreti), poiché Pechino ha ripetutamente accusato gli Stati Uniti e altri paesi occidentali di politicizzare la questione. Ieri, Feng Zijian, vicedirettore del China CDC, ha detto ai giornalisti di non avere nuove informazioni da condividere sull’indagine sulla fonte del coronavirus, ma ha aggiunto: “Il lavoro per rintracciare le origini procede continuamente”.
Trump e la sua amministrazione – in particolare Mike Pompeo - hanno insistito che il virus potrebbe essere sfuggito al Wuhan Institute of Virology, il sito di un laboratorio che ha condotto esperimenti sui coronavirus nei pipistrelli, o da un altro laboratorio più piccolo, sempre a Wuhan e vicinissimo al famigerato mercato, che ha condotto esperimenti simili. La Cina lo ha sempre negato con forza. I funzionari del team OMS che arriva oggi hanno affermato che avrebbero preso in considerazione anche quella teoria (ma mettendo subito “le mani avanti”, aggiungendo che sembra molto improbabile). Ma non si capisce come potrebbero farlo, visto che al momento non sono previste ispezioni nei laboratori, perché la Cina si è guardata bene dal permettere loro di entrare.
Di certo, il team dell’Oms non potrà neppure incontrare giornalisti o ricercatori indipendenti in Cina, per il semplice motivo che il governo ha incarcerato o fatto sparire quelli che avevano provato a lanciare l’allarme sul virus nei primi giorni, o che avevano denunciato i tentativi del governo di nasconderlo e criticato la sua risposta per controllarlo. Alla fine di dicembre, uno di questi giornalisti indipendenti, la blogger ed ex avvocato Zhang Zhan, è stata condannata a quattro anni di reclusione per il crimine di aver “turbato la pubblica tranquillità e provocato problemi”. Zhang era andata a Wuhan a febbraio per parlare con le persone di come stavano affrontando il Lockdown. Ha condiviso video e ha raccontato sui social cinesi e su quelli occidentali, ciò che stava accadendo finché, a un certo punto – come ha detto lei stessa - si è resa conto che la paura che le persone provavano nei confronti del governo era in realtà maggiore della paura del virus. Il professore di diritto cinese Xu Zhangrun è stato messo in carcere per una settimana, dopo aver scritto articoli critici nei confronti del presidente cinese Xi Jinping e della gestione dell’epidemia, e poi licenziato dalla sua università. Ed è ormai nota a tutti la triste storia del dottor Li Wenliang, che venne fermato dalla polizia, minacciato, screditato prima di essere riabilitato – a causa dell’ondata di sdegno scatenatasi in Cina – trasformato suo malgrado in “eroe del Partito” e fatto tornare al suo lavoro in corsia a Wuhan, solo per morirvi, poco dopo, di coronavirus.
Altri sono semplicemente scomparsi. Come il giornalista locale Chen Qiushi, scomparso a febbraio dopo aver pubblicato dei reportage da Wuhan. E’ ricomparso solo alla fine di settembre e oggi si trova sotto la “stretta supervisione” delle autorità, non è chiaro dove. E non si hanno più notizie dell’uomo d’affari di Wuhan Fang Bin, che è stato arrestato all’inizio di febbraio dopo aver pubblicato video che mostravano le vittime del coronavirus
L’OMS, in ogni caso, non può inviare le proprie squadre investigative in un paese se non invitato dal governo, non ha il potere di imporre ispezioni né, in pratica, possiede alcuna libertà di movimento e di indagine. Insomma, non può fare praticamente nulla, e oltre a dipendere economicamente dalle “spontanee donazioni” degli Stati, nel caso di specie – la ricerca che inizia oggi - dipende totalmente dagli scienziati cinesi e dal governo cinese.
Come se l’FBI dovesse attendere di venire invitata dai sospettati su cui indaga e non potesse raccogliere prove, ma dovesse aspettare che fossero gli stessi sospettati a fornirgliele.
Ci sarebbe da ridere, se nel frattempo non fossero morte due milioni di persone
EGGIA'.