7-12-20:
Come ci si distrugge una reputazione (malguadagnata, per quel che mi riguarda): www.facebook.com/Prof.MatteoBassetti/posts/4188760317806467
3.000 commenti e quasi tutti di insulti. Tra questi, anche quelli di qualche collega, per esempio:
affaele Cerbini
Assoluto e totale no al “passaporto vaccinale”.
Mi disgusta che un collega con la sua visibilità supporti questa affermazione totalmente priva di basi scientifiche
Puoi anche bannarmi collega ma rimane il fatto che dimostri di non conoscere la patologia covid e dimostri di non sapere che ci sono numerose categorie che non potranno mai fare il vaccino ( pazienti immunodepressi, pazienti in trattamento con farmaci immunosoppressori, donne in gravidanza, tutta la popolazione pediatrica visto che gli studi non ci sono ancora al di sotto dei 18 anni, eccetera).
Inoltre il rapporto beneficio rischio al di sotto dei 50 anni non è stato ancora dimostrato e verosimilmente non lo sarà mai considerata la fisiopatologia della covid-19.
Questi sono i dati al vaglio degli organi regolatori.
Aspettiamo le decisioni del comitato scientifico dell’agenzia europea dei medicinali e soprattutto aspettiamo l’approvazione dei vaccini (che sarà una “conditional marketing authorization”, ovvero che richiederà molti dati di valutazione della sicurezza dei vaccini a seguito dell’autorizzazione stessa). Leggiamo insieme le raccomandazioni che saranno inserite nel “Summary of Product Characteristics” e solo allora potremo determinare chi dovrà vaccinarsi e chi potrà farlo su base volontaria.
Per chi è interessato, questa è la pagina della agenzia europea dei medicinali nella quale si tiene traccia dello status di approvazione dei vaccini.
https://www.ema.europa.eu/.../treatments-vaccines-covid-19
Ricordo, inoltre, che la stragrande maggioranza delle società scientifiche raccomanda prudenza nella valutazione degli effetti collaterali derivanti da reazioni rare o molto rare, ovvero quelle che non è stato possibile (per motivi di numerosità) ancora evidenziare nelle sperimentazioni, le quali hanno studiato all’incirca 40mila pazienti per ciascuno dei 4 vaccini più vicini all’autorizzazione.
Pertanto, smettila di sostenere la linea politica del governo e torna a fare il medico.
Vergognati
Dott. Raffaele Cerbini. Specialista in Medicina Interna e d’urgenza
Non solo, degli utenti riportano anche che:
M. Bassetti ha ricevuto finanziamenti per comitati consultivi scientifici, viaggi e onorari di relatori da Angelini, Astellas, AstraZeneca, Basilea, Bayer, BioMèrieux, Cidara, Correvio, Cubist, Menarini, Molteni, MSD, Nabriva, Paratek, Pfizer, Roche, Shionogi, Tetraphase, Thermo Fisher e The Medicine Company. Al di fuori dei lavori presentati, DR Giacobbe riporta gli onorari di Stepstone Pharma GmbH e le sovvenzioni incondizionate di MSD Italia e Correvio Italia. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32523611/
Strisciata di commenti a caso (oh, mi raccomando: ci sono ANCHE dei commenti positivi, in genere però subissanti di vaffanculo):
Francesca Grifoni
Se gli italiani terranno duro e difenderanno il loro diritto di non essere sottoposti a terapie contro la loro volontà ( perché il vaccino è questo) vedremo chi la spunterà quando il 70% della popolazione non prenderà gli aerei ,non andrà ai concerti ,non andrà al bar etc
Addio prof lei è una grande delusione questo è NAZISMO
· Rispondi · 2 g
Riccardo Pallavicini
Per fortuna esistono trattati internazionali ed esiste una costituzione. Leggila è interessante! Dopodiché ricordare la storia non sarebbe male! Limitare le libertà individuali se non si china la testa è qualcosa di nauseante e nazista!
Nulla è obbligatorio sulla mia pelle!!
· Rispondi · 20 m
Franco Geraci
COMPLIMENTI....una capriola degna del miglior acrobata. Dove sono finiti gli uomini tutti d'un pezzo? La meschinità ha preso il posto della coerenza, sei lo specchio dei nostri tempi ma ricorda: arriverà il momento in cui dovrai rispondere delle tue azioni. Adesso il vento gira da una parte, ma prima o poi cambierà direzione. Spero che sarai tra i primi a farti il vaccino e se Dio esiste ti auguro una bella reazione avversa.
· Rispondi · 10 h
Sergio De Feudis
L'obbligo vaccinale è contrario alla Costituzione. Anche per i vaccini di cui al Il Decreto legge 7 giugno 2017 , n. 73, Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale, modificato dalla Legge di conversione 31 luglio 2017, n. 119, è prevista l'obiezione al consenso informato. Figuriamoci per vaccini mRNA, mai sperimentati sull'uomo.
· Rispondi · 9 h
Angela Dagna
Sei un venduto anche tu. Se dobbiamo morire moriremo difendendo i nostri diritti e non facendoci iniettare quella 💩 non siamo cavie da laboratorio. Sei una delusione totale.
· Rispondi · 24 m
Maurizio De Paola
E questi sarebbero gli "eroi"?
Sono dei mostri e basta.
Date a questi demoni col camice bianco un campo di concentramento e faranno esattamente le stesse cose che ha fatto Mengele ad Auschwitz.
A proposito, dott. Bassetti, la sa una cosa sul sistema sanitario? E' pagato anche con i soldi miei.
Il suo stipendio è pagato con i soldi dei contribuenti.
Quindi ci spieghi un po' perché rischia di implodere e dove finiscono i nostri soldi.
Ascoltiamo con attenzione... sentiamo un po'...
· Rispondi · 24 m
Cordopatri Antonio
Pezzo di merda se tu ti vuoi fare il vaccino fallo e non rompere il cazzo a chi non vuole farlo . Infame se tu sei vaccinato io non ti infetto un cazzo bastardo pezzo di merda
· Rispondi · 25 m
Giulia Frattini
Questo non e' più terrorismo.
Questa è una dichiarazione di guerra al popolo italiano.Il vaccino obbligatorio e' imminente deve essere quello contro la vostra pazzia.
Io il vaccino anticovid non lo farò mai e non farò mai la cavia umana per arricchire te e' tutta la banda. Il business e' grande vero dottore? Ma se ci sono le cure perché usare il popolo come cavie? Perché non permettete l'uso di farmaci come Paracetamolo? Le terapie per queste infezioni ci sono ma il governo le boicotta.
Siete in grado di dire tutto ed il contrario di tutto!!! Si ricordi caro Dottore che chi vuole il bene dei cittadini non ingrassa il portafogli dei potenti!!! Faccia un passo indietro e si vergogni profondamente!!!
· Rispondi · 16 h · Modificato
MA cosa avrà mai fatto Bassetti per meritarsi quest'astio? Io lo disprezzo, e l'ho detto più volte, ma questi che pensavano che fosse 'uno di loro' si meritano Bassetti e pure i vaccini obbligatori.
Bassetti, sull'obbligo, come sempre ha cambiato idea a piacimento: www.genova24.it/2020/07/coronavirus-bassetti-no-al-vaccino-obbligatorio-le-imposizioni-sono-un-errore
Coronavirus, Bassetti: “No al vaccino obbligatorio, le imposizioni sono un errore”
Il primario del San Martino: "Meglio spiegare alla gente". E sulla proroga dello stato d'emergenza: "L'Italia non ci fa una bella figura"
di Redazione - 14 Luglio 2020 - 12:36
Genova. Quando ci sarà il vaccino per il coronavirus sarà giusto renderlo obbligatorio per tutta la popolazione? Secondo Matteo Bassetti, primario di malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova, è un’altra la strada da seguire: “L’obbligatorietà diventa sempre un po’ difficile. Quando si parla di una vaccinazione su ampia scala credo sarebbe più importante arrivare a spiegare alla gente l’importanza del vaccino e che la gente arrivi a essere convinta di quanto il vaccino serve. Questo vuol dire avere un Paese evoluto dal punto di vista della prevenzione”.
Secondo quanto riportato oggi dalla Stampa, l’agenzia europea del farmaco starebbe cercando un modo per iniziare la distribuzione del vaccino ancora prima che sia conclusa la fase di sperimentazione, una scelta che accenderebbe inevitabilmente le proteste del fronte no-vax già pronto a dare battaglia.
Per Bassetti non ci sarebbero rischi: “Ci sono enti preposti alla sicurezza dei farmaci – commenta -. Se si deciderà di approvarla con procedura di urgenza immagino che sarà comunque fatto per la sicurezza dell’utente finale. Chi sovrintende, l’agenzia europea o la Fea, non si prenderà la responsabilità di approvare un presidio sanitario senza che questo abbia un’adeguata fase sperimentale. Chiaro che c’è la necessità di arrivare il prima possibile ma credo che si farà nella massima sicurezza”.
Sull’ipotesi di un obbligo, però, il medico genovese frena: “Un conto è la legge sui vaccini nelle scuole, che è un argomento un po’ diverso: la tua libertà di non vaccinarti finisce nel momento in cui inizia la mia libertà di non ammalarmi, soprattutto gli immunodepressi. Sarebbe come dire: ti obbligo a fare la mammografia o l’esplorazione rettale per il tumore alla prostata. Ti devo spiegare che se lo fai, fai bene a te stesso e fai bene al sistema in cui operi”.
“Quando ci sarà il vaccino bisognerà fare in modo di spiegare a tutti quali saranno i benefici del vaccino, quelli che saranno i rischi, e le persone in maniera indipendente decideranno di farlo – aggiunge Bassetti – Sui vaccini bisognerà tornare a parlare molto, forse l’errore fatto in passato è stato imporre una strategia senza poi discutere, quindi sarà giusto sentire l’opinione degli italiani”.
Il primario del San Martino poi va all’attacco del governo per la proroga dello stato d’emergenza. “Mi pare che, per chi ha operato sul campo, siamo concordi sul fatto che non siamo più in emergenza. L’emergenza vera per la quale eravamo tutti preoccupati, ovvero avere un letto per tutti, un ventilatore per tutti, sembra essere passata. Se dire che siamo in emergenza vuol dire sostenere che siamo in emergenza ospedaliera, dico che non ci siamo. Credo che oggi metterci ancora nella condizione di dire “siamo in emergenza” non ci faccia fare una gran bella figura col resto d’Italia e del mondo“.
“I Paesi che avevano dichiarato lo stato d’emergenza lo hanno terminato: l’ultimo sarà la Francia il 24 luglio. Francamente, continuare a dire “siamo in emergenza” semplicemente perché dal punto di vista normativo, burocratico questo facilita alcuni passaggi, non vorrei fosse interpretato all’estero come un fatto negativo, vista l’importanza per un Paese come il nostro della reputazione in termini di turismo e non solo. Io credo che oggi non siamo più in emergenza e prorogarla di sei mesi in sei mesi mi pare un po’ esagerato”, conclude Bassetti.
IN VERITA', non mi sembra che sia cambiato tanto come posizione, o sbaglio? Solo che si mimetizzava meglio all'epoca.
Ma adesso i giochetti non sono più possibili. E finalmente i no-vax e no-mask vari hanno capito chi è Bassetti. Alla buon'ora.
Chi invece non è cambiato mai è Montanari, che chissà come se la gode adesso, anche se a me questo soggetto fa realmente ribrezzo, le sue posizioni sul COVID le ho già elencate e non c'é bisogno di continuare ad infierire. Ma ricordarsele un pò, tutto sommato, non scomoda.
www.radioradio.it/2020/11/montanari-stella-di-david-mascherine-ricerca/?cn-reloaded=1
Non un presidio di protezione, ma un simbolo di riconoscimento: ecco qual è il vero scopo dell’uso delle mascherine secondo Stefano Montanari, emblema della condizione di schiavitù in cui ci troviamo.
Le mascherine sarebbero infatti del tutto incapaci di trattenere le nanoparticelle di cui si compone il virus: lo ha spiegato ai nostri microfoni l’esperto di nanopatologie e Direttore scientifico del laboratorio di ricerca Nanodiagnostics, raccontando della sua esperienza con la creazione di un filtro destinato all’uso militare.
Insieme alla moglie, la scienziata Antonietta Gatti, e insieme al CNR di Bologna – ha detto in diretta – si è occupato della sperimentazione di un filtro da inserire all’interno delle maschere dei militari per proteggerli dalle nanoparticelle delle esplosioni.
Le dimensioni del virus sono le stesse delle nanoparticelle dell’uranio impoverito: come pensare, dunque, che un tessuto come quello delle mascherine che si trovano in commercio possa realmente impedirne il passaggio?
I dettagli in questa intervista di Francesco Vergovich e Fabio Duranti.
Montanari ► “La mascherina è solo la nuova Stella di David: vi spiego perché non serve a niente”
Mascherine come la Stella di David
“Adesso la mascherina serve semplicemente per dare un senso di appartenenza. Significa che il portatore è diventato uno schiavo. Significa che il regime è riuscito a entrare nel cervello e a modificarlo. Chi porta la mascherina, senza esserne obbligato tra l’altro, perché viaggia in bicicletta o in auto da solo, si è consegnato a questo regime. È un po’ come la Stella di David ricamata e appiccicata sui vestiti degli ebrei nel periodo nazista. Un simbolo di appartenenza, è uno schiavo. Chi la indossa perché è obbligato è uno schiavo, ma non lo fa per volontà sua, chi invece lo fa per volontà sua è un imbecille”.
Lo studio sulle maschere militari
“Diversi anni fa io e mia moglie, Antonietta Gatti, in risposta a un bando del Ministero della Difesa, iniziamo a lavorare insieme con il CNR di Bologna a dei filtri da inserire nelle maschere dei militari per impedire loro di respirare micro e nanopolveri, sopratttuto nanopolveri causate dalle esplosioni. Allora si parlava di uranio impoverito ma chiaramente non si trattava solo di questo.
Queste polveri sono esattamente delle dimensioni del virus, parliamo dei 120 nanometri circa. Il problema non è tanto bloccare i 120 nanometri, basta un foglio di latta, è far passare l’aria per respirare e bloccare quelle nano particelle.
Ci abbiamo impiegato un anno e mezzo ma abbiamo fatto questo filtro. Oggi salta fuori un signore qualunque che prende delle vecchie mutande, cosa che è stata suggerita dall’Istituto Superiore di Sanità non sto improvvisando, dice di metterle davanti alla bocca e ha risolto il problema. Cioè quello che abbiamo fatto noi è stato totalmente inutile perché basta mettere in testa delle vecchie mutande”.
Nel tuo caso, caro Full Monty, sarebbe proprio adeguato quale vestiario... vista la faccia che c'hai.
E' lo stesso Montanari che molti mesi prima aveva detto questo, del resto:
www.lavocedibolzano.it/coronavirus-la-posizione-shock-dello-scienziato-montanari/
CoronaVirus: la posizione shock dello scienziato Montanari
22 Marzo 2020
La biografia del dottor Stefano Montanari, nanopatologo (qui il suo curriculum) racconta di un uomo che dopo la laurea in farmacia nel 1972 con una tesi in Microchimica, ha cominciato fin dai tempi dell’università ad occuparsi di ricerca applicata al campo della medicina.
Autore di diversi brevetti nel campo della cardiochirurgia, della chirurgia vascolare, della pneumologia e progettista di sistemi ed apparecchiature per l’elettrofisiologia, ha eseguito consulenze scientifiche per varie aziende, dirigendo, tra l’altro, un progetto per la realizzazione di una valvola cardiaca biologica.
Dal 1979 collabora con la moglie Antonietta Gatti in numerose ricerche sui biomateriali.
Dal 2004 ha la direzione scientifica del laboratorio Nanodiagnostics di Modena in cui si svolgono ricerche e si offrono consulenze di altissimo livello sulle nanopatologie. Docente in diversi master nazionali ed internazionali, è autore di numerose pubblicazioni scientifiche.
Da anni svolge un’intensa opera di divulgazione scientifica nel campo delle nanopatologie, soprattutto per quanto riguarda le fonti inquinanti da polveri ultrafini.
Insieme alla moglie, la dottoressa Stefania Gatti si occupa di malattie e patologie derivanti da micro e nano, per la precisione è stata proprio la dottoressa Gatti, molto più di 20 anni fa, la prima scienziata a scoprire queste malattie.
Intervistato su Byoblu (qui l’intervista) risponde, rifacendosi ai dati dell’Istituto Superiore della Sanità, in modo chiaro e netto sul corona virus.
Una posizione decisamente fuori dal coro di quelle che sentiamo ovunque e in qualunque momento della nostra quotidianità, ormai profondamente segnata da quanto ci viene imposto di non fare per tutelare la salute di tutti.
Il dottor Montanari ritiene che “si tratta di un virus influenzale nato dove e come non è chiaro (le notizie arrivano varie, frammentarie, incontrollate, variabili). Sono in pochi a sapere come sia nato davvero. Ciò che certo è che è nato questo virus sicuramente nuovo che appartiene ai corona virus, che sono tantissimi. Il comune raffreddore è dovuto ad un corona virus. Di solito sono del tutto innocui e non causano la morte. È estremamente infettivo, ossia capace di entrare nell’organismo di altre persone con enorme facilità ma rimane innocuo, privo di qualunque segno clinico, di sintomatologia nella stragrande maggioranza delle persone.
Dove invece colpisce in maniera patologica è nei vecchi, soprattutto quelli che prendono certi farmaci, vecchi che hanno malattie polmonari o vecchi che comunque hanno altre patologie.
Le persone sane non subiscono assolutamente nessun danno da questo virus che probabilmente è ubiquo, lo troviamo dappertutto, come miliardi di altri virus. Sono convinto che se andassimo a cercare il virus nei 60 milioni di italiani almeno in 30 milioni, probabilmente di più, lo troveremmo e questo virus se ne sta lì senza fare alcun male come un numero enorme di altri virus.
La mortalità è bassissima da virus, probabilmente addirittura inesistente. La malattia con virus è diversa.
Ho sentito un primario ospedaliero dire che la malattia è uguale con virus o di virus, ma credo che questa persona dovrebbe ritornare un pochino a scuola elementare, perché questo manca totalmente di logica: morire di una malattia significa che quella malattia è la causa della morte. Per esempio un infarto cardiaco è causa di morte. Se lei va sotto il treno quel trauma è causa di morte. Se lei va sotto il treno e aveva il raffreddore, il raffreddore non è la causa di morte. Lei aveva causalmente il raffreddore.
Io sono convinto che se noi andassimo a controllare tutti i morti su 650 mila persone che tutti gli anni fisiologicamente muoiono in Italia, troveremmo che più della metà anzi forse di più perché si tratta di vecchi, hanno il corona virus nel loro organismo. Quindi siamo di fronte a qualcosa di enormemente pompato.”
Lo scienziato continua dicendo che: “Lo considero un virus come tantissimi altri. Non si tratta di una normale influenza, si tratta di un’influenza particolare che colpisce i polmoni. Ci sono delle influenze che colpiscono l’intestino e quindi diarrea, ci sono influenze che colpiscono lo stomaco e quindi vomito, ci sono influenze che colpiscono il sistema nervoso e quindi mal di testa, mentre questo colpisce i polmoni.
Questo colpire i polmoni significa che certi casi, soprattutto nei vecchi (se vediamo i morti sono ultraottantenni e in Italia mediamente la morte colpisce proprio queste persone, quindi nulla è cambiato rispetto alla normalità delle statistiche) queste persone hanno bisogno di un’assistenza respiratoria, ossia di respiratori.
Il respiratore è un’apparecchiatura comune in ospedale (io ho fatto più di 40 anni in sala operatoria). Il fatto che noi non li abbiamo o ne abbiamo troppo pochi per contrastare quella che se vuole chiamare emergenza chiami pure emergenza, è il fatto che da 10 anni noi abbiamo distrutto il nostro sistema sanitario: abbiamo chiuso reparti ospedalieri, addirittura chiuso i piccoli ospedali, l’attrezzatura viene comperata poco e male, i prezzi in Italia sono molto più alti per le apparecchiature come per quasi tutto o tutto ciò che occorre in un ospedale. Perché? Perché in Italia vige un sistema di corruzione capillare, quindi se una cosa costa 10 in un Paese pulito, costa 20 in Italia; ciò significa che il poco denaro che abbiamo viene utilizzato male.
Ci troviamo di fronte ad un’emergenza a cui non siamo preparati perché i nostri governanti da almeno 10 anni sono loro stessi impreparati e hanno distrutto un sistema sanitario. Quando io sento dire che quello italiano è uno dei sistemi sanitari migliori al mondo mi cadono le braccia e non solo.”
Rispetto alle immagini di furgoni militari che trasportano le bare uscendo dall’ospedale di Bergamo, il dottor Montanari dichiara che: ”Non sono persone morte per corona virus. Per corona virus i morti sono 3 e qui ho anche qualche dubbio. I morti più o meno accertati sono 3. è l’Istituto Superiore della Sanità a dirlo (qui il Report dell’ISS).
Questo virus muta velocemente quindi di certo quello italiano non è uguale a quello cinese così come quello tedesco, che è stato isolato in Germania, non è uguale a quello italiano e non è uguale a quello cinese. Siccome è un virus nuovo sta cercando la sua stabilità, uno status in cui poi restare per un po’. Quindi muta con una velocità enorme, domani non è più quello di oggi. Non è il solo virus a fare questa cosa, ce ne sono tantissimi. Noi viviamo costantemente in comunità con dei virus, addirittura ne ospitiamo un numero enorme nel nostro organismo e molti di loro sono anche indispensabili per la nostra vita, quindi sono delle catene chimiche (questo è anche particolare perché fatto a RNA e non a DNA) come tantissimi altri. Quindi è normale che muti velocissimamente. Quindi quando si va a cercare un farmaco per questo virus si corre dietro a qualcosa che corre più forte di noi.”
Rispetto alle immagini di ospedali pieni di persone intubate, invece, afferma che “noi non siamo preparati a gestire una malattia che colpisca i polmoni perché i nostri politici hanno distrutto il nostro sistema sanitario. Tutte queste bare appartengono ai 650 mila morti che abbiamo tutti gli anni in Italia. Non c’è un aumento di mortalità, quindi se lei va in un qualunque ospedale vede ogni giorno uscire delle bare.
Io moltissimi anni fa ho rifiutato un lavoro in oncologia infantile proprio perché non riuscivo a sopportare lo spettacolo delle bare bianche che mi passavano davanti continuamente, quindi stiamo parlando del nulla. Lei sa benissimo che io da giornalista posso far apparire quello che mi pare. Pensi quando 1 o 2 anni fa tutti i giorni si parlava dei due marò italiani che stavano in India. 27 volte al giorno sentivamo quella notizia. Oggi non se ne parla più ma non è cambiato nulla solo che l’attenzione è stata dirottata da un’altra parte. Qui stiamo parlando di 3 morti, sempre che ci siano questi 3 morti. Se non piace o non va bene, va bene, però i fatti sono questi.”
Il dottor Stefano Montanari spiega che: ”Si tratta di una polmonite interstiziale virale, ma ce ne sono tantissime. Guardi, qui in Italia da diversi mesi ci sono delle polmoniti atipiche e non se ne parla mai. Per esempio a ottobre (5/6 mesi fa) c’erano dei malati di polmoniti atipiche, che non si vedono normalmente (di solito si vedono polmoniti batteriche) ed erano polmoniti di cui non si conosceva nulla: non si conosceva l’origine, erano impossibili da contrastare farmacologicamente e bisognava aspettare che questi malati guarissero da soli. E poi sono guariti da soli.
Noi, contrariamente a quello che si cerca di far credere, abbiamo delle difese immunitarie, nostre personali, che sono fortissime, molto più forti di quanto non siano la stragrande maggioranza dei farmaci. Soltanto quello che abbiamo sulla pelle (batteri, virus, funghi) che servono per contrastare batteri, virus e funghi patogeni, cioè portatori di malattia. Quando ci mettiamo i guanti per contrastare questo corona virus facciamo un disastro dal punto di vista della nostra salute perché impediamo ai nostri funghi, batteri e virus che stanno sulla pelle di interagire con quelli patogeni. Poi con le mani coperte di guanti tocchiamo i nostri vestiti, i cassieri dei pochi negozi aperti (che toccano il denaro, il bancone) su cui si sono depositati i virus, ma il guanto impedisce alle nostre difese immunitarie che stanno sulla pelle di agire.
Quindi quei guanti fanno infinitamente peggio dei non guanti. Siamo di fronte a delle reazioni di perfetti imbecilli, che non conoscono i principi della biologia.
Noi abbiamo già delle difese immunitarie come tutti gli esseri viventi (dal trifoglio, al rinoceronte, agli elefanti) abbiamo la capacità di guarire da soli.
Se lei ha mal di testa e io le dò dello smalto per le unghie dei piedi non è stato lo smalto che l’ha fatta guarire dal mal di testa, semplicemente il giorno dopo il suo organismo le ha portato via il mal di testa. Il mio vecchio professore di fisiologia era un signore che si chiamava Luigi Di Bella e diceva che ‘un’influenza non curata dura 7 giorni, curata dura 1 settimana’. Quindi noi continuiamo ad interagire in maniera presuntuosa con la natura non rendendoci conto di quello che stiamo facendo. Per esempio in questo momento sto vedendo nel video un carabiniere con una mascherina.
Ecco siamo davanti alla follia. Perché? Perché questa mascherina non è in grado di fermare nulla. Cioè se questo carabiniere è malato e con le goccioline di saliva butta fuori i virus che si trovano nella gocciolina di saliva allora la mascherina qualcosa fa. Ma se questo signore non è infetto e pensa che quella mascherina lo protegga dai virus che ballano fuori dalla gocciolina di saliva, che sono una quantità infinita, sono miliardi di miliardi per metro quadrato di marciapiede, quello si illude.
Perché questi signori credono che i virus siano grandi come i topi da fogna, perché forse ce l’ha fatto credere la signora Beatrice Lorenzin allora Ministro della salute, non si sa bene a che titolo, e questa diceva che i virus strisciano e saltellano. Siamo davanti a delle cose che non stanno ne in cielo ne in terra. I virus stanno in quantità enormi, sono capaci di entrare in quantità enormi dentro le cellule. 1 cellula è grande qualche millesimo di millimetro: quindi lì dentro ci possono entrare una quantità enorme di virus. Stiamo parlando di qualcosa di estremamente piccolo. Quando si mette la mascherina di stoffa davanti è come mettere un cancello per impedire alle zanzare di entrare in casa. La gente non se ne rende conto, ma c’è di più. Quelle mascherine dovrebbero essere buttate continuamente per i malati. Per i non malati non servono a nulla. Quella mascherina i malati dovrebbero buttarla ogni 3 minuti, ogni minuto perché è già piena di questi virus, ma non lo fanno. I carabinieri la usano per tre giorni di seguito, quindi di che cosa stiamo parlando?”
Rispetto al perché di queste misure sempre più restrittive imposte dalle autorità Montanari dice che ci sono vari motivi: “Il primo motivo, quello più piccolo, è che nel 2017 sono usciti dei bond, cioè delle obbligazioni che scommettevano su una infezione, curiosamente da corona virus, che si sarebbe svolta tra il 2020 e il 2021, quindi chi ha giocato su quella scommessa vince ma questa è roba piccola perché parliamo di qualche centinaio di milioni.
Il grosso sta in due giochetti: il primo giochetto, i vaccini. Noi, il regime che ha coinvolto il mondo, obbligherà il mondo a vaccinarsi. Ora, vaccinarsi contro un virus che non dà immunità come il caso di questo virus, è una cosa che non sta ne in cielo ne in terra. Se io 50 anni fa quando diedi l’esame di farmacologia avessi detto questa cosa al mio professore che era uno dei più grandi farmacologi italiani, quello mi avrebbe buttato fuori dalla porta perché soltanto un incompetente può immaginare una cosa del genere.
Un vaccino nei riguardi di un virus che non dà immunità non dà nessuna possibilità di funzionare; questo indipendentemente dal vaccino che funziona o non funziona per il morbillo, la rosolia, ecc… Qui stiamo parlando di un virus che non dà immunità. Poi parliamo di un virus che muta ad una velocità enorme, quindi oltretutto è un virus a cui non si corre dietro. È un virus come quello del raffreddore, alla cui famiglia appartiene, e lei non si può vaccinare contro il raffreddore perché il raffreddore non le dà immunità. Lei il raffreddore nel corso di una vita lo può prendere 200 volte perché non le dà immunità. Quindi pensare ad un vaccino è una truffa a livello mondiale stra-miliardaria, perché su 7 miliardi e 600 milioni di individui, che se saranno obbligati ad essere vaccinati costituiranno un business colossale, veramente colossale.”
Riguarda alla situazione in cui si trova un fumatore il dottor Montanari afferma che: ”Un fumatore se la passa male. Tutti noi abbiamo su bronchi dei tubicini che diventano sempre più sottili che portano l’aria a 600 milioni di sacchettini che si chiamano alveoli polmonari in cui noi scambiamo ossigeno e anidride carbonica. Lungo questi tubicini tutte le persone sane hanno un piccolo e molto sottile strato di muco, indispensabile perché blocca le polveri, i virus, i batteri. Le persone sane hanno nei bronchi le ciglia vibratili ossia delle specie di fruste che frustano fuori dai polmoni questi polveri, virus, batteri, li buttano fuori.
Il fumatore ha uno strato di muco molto molto più spesso. Le ciglia vibratili non solo non ce la fanno a quello che è stato avviluppato da questo muco (che poi nel fumatore è catarro) ma sono addirittura paralizzate dal fumo.
Così gli invasori scivolano verso il basso, verso gli alveoli polmonari e non ne escono più. Quindi il fumatore si becca i virus, batteri e funghi in un numero infinitamente maggiore di quanto non faccia un non fumatore, quindi anche in questo caso.”
Rispetto alla questione tamponi il dottor Montanari sostiene che “per fare l’analisi di quei tamponi occorrono apparecchiature molto particolari, non è che si possono fare in cucina. Quindi ne occorrono parecchi, che non ci sono, non ci sono dappertutto e poi occorre competenza. Poi da quello che risulta più dell’80% dei positivi sono falsi, sono falsi positivi. Quindi è un rischio grosso perché rischiamo di raccontare ad una persona che è positiva quando non lo è, ma ancora di più. La maggior parte di chi è effettivamente positivo non ha nessun sintomo, come per la stragrande maggioranza dei virus che esistono nel mondo.
Quindi rischiamo di trasformare delle persone sane in dei malati e questo è molto grave anche perché in medicina lo si conosce da tanti anni, le persone depresse, di cattivo umore, reagiscono molto meno alle patologie, quindi si ammalano spesso. Lei tolga anche a queste persone la possibilità di uscire (in Emilia Romagna l’ordinanza che lo vieta è già uscita) e se lei non può prendere il sole non metabolizza correttamente la vitamina D, indispensabile per proteggerci, per proteggere il nostro sistema immunitario. Quindi stiamo in casa, umore pessimo, non riusciamo a metabolizzare la vitamina D, quindi ci ammaliamo di più. Tutte queste idee prese da perfetti incompetenti sono deleterie perché peggiorano la situazione. Bisognerebbe dire alla gente state fuori, state al sole, passeggiate, cercate di fare movimento, di stare sani, mangiate sano e invece no. Queste persone incompetenti non si rendono conto del male che fanno o forse se ne rendono conto, non lo so.
Con la sars non si sono fatti questi disastri. Con l’avaria noi, Italia, abbiamo comperato 27 milioni di dosi di vaccino, abbiamo buttato 26 milioni e 700 mila dosi, ma le abbiamo pagate. Non abbiamo neanche i soldi per comperare i respiratori, però abbiamo i soldi per comperare un vaccino che buttiamo nelle fogne. Purtroppo quando siamo governati da incompetenti, non voglio parlare di corruzione anche se qualche tentazione ce l’ho, ma non ne parlo, ma è come il comandante Schettino all’ennesima potenza.”
Rispetto alla durata il dottor Montanari dice: “che sia un virus stagionale non lo so ma che come quasi tutti i virus possa essere sensibile alla temperatura è quasi certo. Vede la natura, che è molto più saggia dei nostri governanti che di molti medici e non è nemmeno corrotta, sa benissimo che quando ci ammaliamo dobbiamo alzare la nostra temperatura perché la temperatura alta (più alta è meglio è) migliora le nostre difese immunitarie e peggiora la capacità vitale dei batteri, dei funghi e dei virus, sempre che i virus siano vitali, abbiano una vita. Che cosa fa il medico? Le dà la tachipirina, una follia perchè le toglie quella difesa. Qui siamo all’incompetenza totale del medico, che quando lei ha 37.8 le dà la tachipirina. È come se lei avesse una città assediata e lei butta giù le mura perché vuole prendere aria. Siamo alla follia pura.
L’estate quando la temperatura si alza è possibile che questo virus diminuisca la sua capacità vitale. Capacità vitale è erronea come espressione, ma è per capirci. È più che possibile che d’estate questo virus cali di presenza ma siamo sempre di fronte a qualcosa che è poco rilevante. Lei consideri che noi abbiamo 20.000 morti l’anno di influenza, non ne parla nessuno di 20.000 morti. Pensi che noi abbiamo 49.000 morti l’anno per infezioni contratte in ospedale. Il dato è ufficiale (leggi qui) ) vuol dire da 130 a 140 persone che tutti i giorni muoiono perchè in ospedale vengono ricoverate per farsi un’appendicite e muoiono di polmonite. Non ne parla nessuno. In un giorno abbiamo più morti per queste infezioni di quante non ne abbiamo avute per corona virus dall’inizio di questa farsa. Siamo di fronte a qualcosa che è aldilà dell’assurdo, molto al di là dell’assurdo e dà molti sospetti questa cosa.”
Rispondendo ad un’altra domanda della giornalista in studio Montanari afferma che se si hanno patologie pregresse certo che si muore per il covid 19.
”Vede se io la butto dal decimo piano e lei aveva il raffreddore o l’influenza o l’artrite, io non posso dire che lei è morta di influenza, di artrite o di raffreddore. È morta perché l’ho buttata dal decimo piano. Nei dati dell’Istituto Superiore di Sanità si vede che sono tutte persone che hanno il cancro, un diabete fortissimo, che sono obese, che sono vecchie, ottantenni come nella norma. Sono persone che muoiono di altre patologie.
Rispetto ai giovani quanto siamo sicuri che quel ragazzo di 32 anni è morto di corona virus e non con il corona virus (si dice che aveva avuto problemi di salute a causa di un’infezione contratta a Cuba due anni fa).
Non si deve pensare che se una persona è infettata da corona virus poi debba guarire dal cancro o da un altra malattia, è assurdo. Questa persona aveva la sua infezione, aveva il cancro e causalmente aveva anche il corona virus. Embhè? Qui siamo davvero davanti alla truffa colossale.”
Sull’immunità di gregge dice che “è una mostruosità inventata dalle case farmaceutiche che non esiste. Se vuole si può fare una trasmissione in cui le spiego perché è una truffa a danno dei gonzi. Non esiste l’immunità di gregge. Ma se anche esistesse come fa ad esistere un’immunità di gregge per una malattia che non le dà immunità?”.
“Se guardiamo l’aspetto economico, che non fa parte delle mie competenze, stiamo bloccando il mondo. L’economia dell’Italia era già al limite. Si bloccano tutte le attività ma non si blocca la borsa che continuamente precipita. Questo vuol dire che chi è ultra miliardario, che i miliardi li ha a decine o centinaia, può acquistare delle aziende quotate in borsa per due lire. Quando si deciderà di piantarla con questa farsa e si dirà che è finito tutto, ma in realtà questo virus continuerà a fare quello che ha fatto fino ad adesso cioè nulla, queste persone si ritroveranno padrone del mondo, avranno tutto. Chi non sarà ultra miliardario ma qualche soldino ce l’ha avrà comperato tre, quattro ristoranti, che hanno dovuto chiudere, tre, quattro negozi che hanno dovuto chiudere, quindi chi era ricco sarà infinitamente più ricco ma avremo una marea di poveri che saranno ancora più poveri. Queste saranno altre conseguenze di un’epidemia creata apposta.”
Rispetto alla correlazione tra inquinamento e virus afferma che:”io e mia moglie ne parliamo da molti anni. Quando ci sono delle polveri, delle micro nano particelle questi virus si appiccicano, sono infinitamente più piccoli, e queste micro e nano particelle fanno da veicolo per questi virus, come per diossine, urani, idrocarburi, ecc… tutto questo è ampiamente conosciuto. Poi salta fuori adesso qualche genio che dice ma se fosse così. Sono vent’anni che lo diciamo però sempre inascoltati.”
Ora, certe cose sono vere, per carità, per esempio c'é un aumento impressionante dei morti per infezioni ospedaliere, come era evidente già nel 2016:
www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/sanita/2019/05/15/allarme-rosso-infezioni-ospedaliere-49-mila-morti-lanno_41a0e9c5-8f5d-4373-acda-4f46014f9dd0.html
Allarme rosso per la mortalità causata dalle infezioni ospedaliere: si è passati dai 18.668 decessi del 2003 a 49.301 del 2016. L'Italia conta il 30% di tutte le morti per sepsi nei 28 Paesi Ue. Il dato emerge dal Rapporto Osservasalute 2018 presentato oggi a Roma. "C'è una strage in corso, migliaia di persone muoiono ogni giorno per infezioni ospedaliere, ma il fenomeno viene sottovalutato, si è diffusa l'idea che si tratti di un fatto ineluttabile", ha detto Walter Ricciardi, Direttore dell'Osservatorio nazionale sulla salute.
In 13 anni, dal 2003 al 2016, il tasso di mortalità per infezioni contratte in ospedale è raddoppiato sia per gli uomini che per le donne. L'aumento del fenomeno è stato osservato in tutte le fasce d'età, ma in particolar modo per gli individui dai 75 anni in su. I tassi regionali, spiega il rapporto Osservasalute, presentano un'alta variabilità geografica, con valori più elevati nel Centro e nel Nord e valori più bassi nelle regioni meridionali. Nel 2016 per gli uomini i valori più alti sono stati registrati in Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, i più bassi in Campania e Sicilia. Per quanto riguarda le donne, i più alti sono in Emilia Romagna e Liguria e livelli minori in Campania e Sicilia come per gli uomini. Il gap territoriale può in parte essere legato alla maggiore attenzione da parte delle strutture ospedaliere nel riportare le cause di morte nel certificato. (ANSA).
DETTO QUESTO...
Le 'contraddizioni' di Monty le ho messe in rosso. Sarebbero da definire più esattamente STRONZATE. Del resto, se uno scrive: Lo considero un virus come tantissimi altri. Non si tratta di una normale influenza, si tratta di un’influenza particolare che colpisce i polmoni.
Ha voglia di scherzare o cosa? Da quando in qua è normale che un'influenza colpisca i polmoni E al contempo non causa una mortalità maggiore del normale? Una POLMONITE? Ehy, io ho avuto un sacco di influenze o sindromi simil-influenzali che sia, ma MAI ho beccato una polmonite, è già tanto che mi arriva ai bronchi? Ma che cazzo dice questo 'scienziato'?
Ah, poi ci sono anche altre informazioni.
Qui un’altra intervista del dottor Montanari
E vediamola, quel che dice:
Intervista rilasciata da Stefano Montanari a Roberta Doricchi. Laureato in farmacia con una tesi in microchimica, Montanari è autore di diversi brevetti nel campo della cardiochirurgia, della chirurgia vascolare e della pneumologia. Ha progettato sistemi e apparecchiature per l’elettrofisiologia, eseguendo consulenze scientifiche per varie aziende e dirigendo, tra l’altro, un progetto per la realizzazione di una valvola cardiaca biologica. Dal 1979 collabora con la moglie, Antonietta Gatti, in numerose ricerche sui biomateriali. Dal 2004 dirige il laboratorio Nanodiagnostics di Modena, in cui si svolgono ricerche e si offrono consulenze di altissimo livello sulle nanopatologie. Docente in diversi master nazionali ed internazionali, è autore di numerose pubblicazioni scientifiche. Da anni svolge un’intensa opera di divulgazione scientifica nel campo delle nanopatologie, soprattutto per quanto riguarda le fonti inquinanti da polveri ultrafini.
Un virus creato in laboratorio
Non solo non sono un virologo, ma non sono neppure uno psicologo né un esperto di sociologia. Meno che mai sono uno psichiatra, e ancora meno sono un magistrato, perché è la magistratura che dovrebbe indagare su certi comportamenti. Ciò che posso dire è che il coronavirus battezzato Sars-Cov-2 dopo aver portato per un po’ un nome provvisorio è uno dei non pochi virus fatti in laboratorio. Fatto apposta? Questo proprio non lo so e, nel caso specifico, a saperlo non sono in tanti. Ma mica ce lo vengono a raccontare. Ci sono virus che nascono senza volerlo, li classifichi tra gli incidenti, e altri che sono creati da modificazioni messe in atto per motivi di ricerca o per altri motivi su cui evito di entrare. Comunque sia nato questo virus, la cosa ha scarsa rilevanza se non dal punto di vista di investigazioni che nulla hanno a che fare con la salute. Sappiate, ma è cosa molto nota, che modificare un virus è tutto sommato semplice, ed esistono persino brevetti che proteggono certe metodiche per farlo; e per quello che c’interessa ora, proprio lavorando anche sui coronavirus.
Molti virus della stessa famiglia, mortalità bassa
Se ne conoscono diversi ceppi, alcuni dei quali possono provocare patologie negli esseri umani, da un volgare raffreddore a polmoniti, e il nuovo virus cinese condivide tantissime caratteristiche con i suoi fratelli. Si muore? Bisogna impegnarsi parecchio. Premesso che di quel virus in particolare sappiamo poco, stante la novità della sua comparsa, non esistono dati che indichino una mortalità significativamente diversa da quella di una qualunque influenza. È indispensabile aggiungere che i pochissimi che sono morti ad oggi non sono morti di coronavirus ma “col” coronavirus, il che è molto diverso. Si trattava di pochissimi casi di persone molto avanti negli anni e già affette da patologie gravi. Per loro sarebbe bastato un normale raffreddore, per il tracollo. Indicare come responsabile della loro morte il coronavirus ha lo stesso grado di comicità che aveva incolpare il morbillo della manciata di morti sopravvenute in pazienti terminali. Se non fosse comicità, dovremmo tirare in ballo condizioni come l’ignoranza e la truffa, che non vogliamo tirare in ballo. E allora, fermiamoci alla comicità.
In tutta questa storia c’è qualcosa che non quadra
Una comicità piuttosto costosa: questo è uno degli aspetti curiosi su cui ho solo domande e nessuna risposta. Cominciamo dall’inizio, e sono certo di dimenticare qualche passaggio. Almeno da mesi io sto vedendo delle strane forme influenzali con polmoniti che faticano a rispondere non solo ai farmaci ma all’omeostasi, cioè alla capacità di autoguarigione che, in maggiore o minor misura, abbiamo tutti. Piano piano quei pazienti sono guariti e diventano difficilmente indagabili, anche perché non sono rintracciabili. Dunque, nessuna prova che si tratti del virus cinese. Mi chiedo come mai qualche mese fa si mise in atto una simulazione centrata su un’epidemia teorica, guarda caso da coronavirus, che avrebbe fatto 60 milioni di morti nel mondo. Poi mi chiedo come mai qualche centinaio di soldati americani siano stati ospitati proprio a Wuhan, appena prima del manifestarsi della malattia. Altra domanda: perché i passeggeri dell’aeroporto di quella città venivano irrorati con un aerosol della cui natura niente è stato detto, e questo settimane prima che venisse denunciata l’esistenza del virus?
Pulite gli ospedali e ci saranno meno morti
Oggettivamente ci troviamo di fronte a ben poco: un virus, non importa il suo stato di famiglia, che ha un grado di patogenicità bassissimo e una mortalità irrilevante. Di patogeni infinitamente più diffusi e infinitamente più aggressivi ne abbiamo a iosa, e nessuno si agita. Anzi, la stragrande maggioranza di loro è perfettamente sconosciuta alla massa e nessuno ne parla né, tanto meno, se ne preoccupa. Restando all’Italia, in termini di popolazione lo 0,8% del pianeta, abbiamo 49.000 morti l’anno per infezioni contratte in ospedale: l’avete mai visto riportato a titoli cubitali? O avete mai visto ospedali chiusi, per questo? Ogni giorno più di 130 persone muoiono nella sola Italia per malattie infettive, e spesso si tratta di affezioni respiratorie, contratte nel corso di un ricovero in ospedale. Insomma, uno va a farsi togliere l’appendice ed esce con la polmonite: una malattia che, ovviamente, nulla ha a che fare con l’infiammazione dell’appendice ileo-ciecale. Questo semplicemente perché il grado d’igiene dei nostri ospedali è largamente insufficiente, e i batteri e i virus strisciano e saltellano allegramente, per usare un’informazione scientifica che ci regalò la ex ministra Lorenzin.
Italia, la patria degli “appestati”
E se a morire sono in 130 al giorno o pochi di più, pensate a quanti si ammalano e guariscono. E pensate a quanti muoiono a distanza dal ricovero, senza che la loro morte rientri nel calcolo. Di questo non si parla, e tutti vivono felici. Perché non se ne parla? Io la risposta ce l’ho, ma, essendo suddito di un regime molto attento a non correre rischi sulla propria sopravvivenza, me la tengo. Dico solo che tenere pulito un ospedale non garantisce vantaggi sulla cui natura lasciatemi sorvolare. Tornando al coronavirus: perché si sta paralizzando l’Italia? Ecco: è a questo che non trovo una risposta. Insomma, a chi giova? I numeri sono impietosi anche se si finge che chi è morto con il coronavirus sia morto a causa del coronavirus. Comunque si guardi la cosa, siamo di fronte all’irrilevanza. E allora, a chi conviene massacrare la nostra economia già comatosa? A chi conviene dare al mondo l’immagine di un paese di appestati? Proprio ieri sera mi telefonava mio figlio da Tenerife, dove abita da anni, e mi diceva che una signora incontrata per caso alla cassa del supermercato, sentendo l’accento, gli ha chiesto se fosse italiano e, ricevuta la ferale conferma, è inorridita.
Le mascherine non servono a niente
Del resto, è la reazione che non pochi italiani hanno verso i cinesi che incrociano per strada, come se il virus prediligesse un’etnia. Il fatto è che la percezione che rischiamo di dare è quella dei lebbrosi o degli appestati. Proteggersi contro il virus? Ognuno deve essere libero di comportarsi come crede meglio. Io posso dire che chiudere dei territori e dei luoghi di aggregazione, scuole comprese, è una cosa che non sta né in cielo né in terra. Vedere gente che fa a botte per comprare a qualunque prezzo le mascherine di carta è tristemente ridicolo, se non altro perché molte di quelle proteggono dai virus come un’inferriata protegge dalle zanzare. E pure l’amuchina: la gente è convinta che basti bagnarsi le mani con l’amuchina; di fatto, basta quello che chiamiamo commercialmente varechina, insieme con alcool etilico, per essere al riparo da virus e batteri.
I vaccini sono in gran parte inutili
La gente aspetta con ansia il vaccino? Dei vaccini e della loro totale inutilità ho parlato molte volte, portando prove inoppugnabili e certificate. In questo caso è possibile che ci troviamo nelle condizioni del vaccino contro il tetano.
Il tetano è una malattia decisamente rara, non trasmissibile da uomo a uomo, e che non dà immunità. Il che significa che, a differenza di quanto accade con malattie come il morbillo, la varicella, la pertosse e non poche altre, chi si è ammalato può ammalarsi di nuovo. Insomma, non si acquisisce immunità. Non è affatto improbabile che il virus cinese sia nella stessa condizione, esattamente come i tanti virus influenzali con i quali condivide affinità: uno sia ammala d’influenza e si può ammalare di nuovo all’infinito, perché la malattia non induce nessuna immunità. Quindi, come è il caso dell’influenza, quel vaccino potrebbe essere assurdo fin dalle basi teoriche. Insomma, la solita illusione a spese di chi ci casca, e un’illusione con gli effetti collaterali inevitabili per qualunque farmaco ma senza nessuna contropartita vantaggiosa. Che fare, allora? Niente. Ovvero: niente di più di quello che si fa normalmente per evitare di prendersi il raffreddore o l’influenza.
Un cibo sano e nutriente è il miglior antidoto
Posso aggiungere che un’alimentazione razionale, senza tante delle porcherie che mangiamo e che, ancora peggio, rifiliamo ai nostri bambini, fa miracoli. Con quella non si guarisce: si previene. Tenere in ordine l’intestino, tenere equilibrato il chilo e mezzo di batteri, funghi e virus che ci abitano e che costituiscono il microbiota è fondamentale. Le riserve armate del nostro sistema immunitario, quello che ci difende dalle malattie infettive, stanno in grande maggioranza proprio lì. Poi, se l’infezione arriva, è indispensabile non cercare di eliminare la febbre. Il rialzo della temperatura ha due effetti fondamentali complementari: migliora le nostre difese e indebolisce i patogeni. Dunque, la Tachipirina? È solo uno dei tantissimi farmaci che contengono paracetamolo, un principio attivo che abbassa la temperatura corporea e che, quando è male utilizzato (come, purtroppo, è nella stragrande maggioranza dei casi) fa danni. Forse per togliersi di torno le mamme fastidiose che non hanno voglia di accudire i bambini con la febbre, i pediatri propinano paracetamolo a piene mani, infischiandosi del fatto che, così facendo, annientano la prima e più efficace difesa di cui disponiamo. E poi c’è l’abuso degli antibiotici, troppo spesso somministrati a casaccio.
Per scegliere un antibiotico bisogna conoscere il batterio
Gli antibiotici sono farmaci mirati. Il che vuol dire che ognuno di loro è efficace nei confronti di certi batteri e non di altri. Quando non si è certi quale sia il batterio che ha provocato la malattia, si ricorre quasi di regola agli antibiotici chiamati ad ampio spettro, vale a dire farmaci che si spera arrivino dove il medico non è arrivato con la sua diagnosi. Ma peggio ancora si fa quando si somministrano antibiotici per una malattia virale. Qui c’è l’assoluta certezza che il farmaco sarà inutile. E in medicina, ciò che è inutile è invariabilmente dannoso, non esistendo nessun medicinale privo di effetti dannosi. Aggiungo che l’abuso di antibiotici ha creato ceppi batterici sempre più resistenti, con questo indebolendo fino, non di rado, ad annullare l’efficacia di quella classe di farmaci formidabili. A margine, dico che anche la chirurgia soffre di questo problema. Perché, quando il chirurgo lavora, espone il suo paziente al mondo esterno: e il corpo non è preparato a questa interferenza. Di qui l’indispensabilità di una copertura antibiotica.
Per il Coronavirus non esiste antibiotico
Quindi non ci sono antibiotici contro il coronavirus, come non ci sono per i virus in generale, compresa la varietà di coronavirus responsabile di tanti raffreddori. Di fatto, i farmaci antivirali di cui disponiamo hanno un’efficacia modesta, e per il coronavirus non c’è niente che abbia un’efficacia provata. Le vitamine A, E, D e C sono utili nella prevenzione, così come sono utili certi alimenti. Per esempio lo zenzero, la curcuma (sempre presa con il pepe nero, altrimenti perde efficacia), l’echinacea. Poi gli alimenti fermentati come i crauti o il kefir. E ancora: le verdure, specie quelle in foglia. Insomma, se si mangia correttamente, se si fa una vita sana evitando ad esempio il fumo, si mantiene l’organismo capace di difendersi. Se vogliamo restare al coronavirus che tanto terrorizza la gente, la difesa più immediata è quella che riguarda l’efficienza dei polmoni. Di qualunque cosa s’illudano i fumatori, i loro polmoni non sono in condizioni ideali. E uno dei problemi è quello dello strato eccessivo di muco, spesso con caratteristiche non proprio sane, che ricopre i bronchi e che fa scivolare profondamente i patogeni entrati per inalazione.
È meglio non fumare e non avere paura
In aggiunta, le ciglia vibratili, specie di fruste che sono presenti sulla parete interna dei bronchi, sono paralizzate dal fumo e non sono più capaci di spingere fuori dei polmoni gli aggressori. E allora, anche il coronavirus trova una bella porta aperta. Ma la cosa vale per qualunque patogeno che passi attraverso il sistema respiratorio, comprese le particelle di cui mi occupo da decenni. Insomma, per stare bene bisogna comportarsi bene. E se la paura è utile perché ci fa essere pronti a difenderci, la paura indebolisce le difese. Dunque, è utile solo se è motivata e se è contenuta nei limiti della razionalità. Qui, invece, siamo al cospetto di una manifestazione d’isteria collettiva, indotta per motivi che ignoro da chi approfitta dell’ignoranza e della fragilità intellettuale della gente. Un consiglio? Usate la ragione e non date credito a chi vi usa come animali da reddito. Spesso il Re è nudo.(5 marzo 2020).
Insomma, c'é gente che cambia per finta e gente che non cambia mai. Ma in realtà tutti sono FIN TROPPO COERENTI con se stessi, sia Monty che Bassy. Basta ricordarsi di quel che hanno detto e che sostengono e le differenze si annullano rapidamente.
Come ci si distrugge una reputazione (malguadagnata, per quel che mi riguarda): www.facebook.com/Prof.MatteoBassetti/posts/4188760317806467
3.000 commenti e quasi tutti di insulti. Tra questi, anche quelli di qualche collega, per esempio:
affaele Cerbini
Assoluto e totale no al “passaporto vaccinale”.
Mi disgusta che un collega con la sua visibilità supporti questa affermazione totalmente priva di basi scientifiche
Puoi anche bannarmi collega ma rimane il fatto che dimostri di non conoscere la patologia covid e dimostri di non sapere che ci sono numerose categorie che non potranno mai fare il vaccino ( pazienti immunodepressi, pazienti in trattamento con farmaci immunosoppressori, donne in gravidanza, tutta la popolazione pediatrica visto che gli studi non ci sono ancora al di sotto dei 18 anni, eccetera).
Inoltre il rapporto beneficio rischio al di sotto dei 50 anni non è stato ancora dimostrato e verosimilmente non lo sarà mai considerata la fisiopatologia della covid-19.
Questi sono i dati al vaglio degli organi regolatori.
Aspettiamo le decisioni del comitato scientifico dell’agenzia europea dei medicinali e soprattutto aspettiamo l’approvazione dei vaccini (che sarà una “conditional marketing authorization”, ovvero che richiederà molti dati di valutazione della sicurezza dei vaccini a seguito dell’autorizzazione stessa). Leggiamo insieme le raccomandazioni che saranno inserite nel “Summary of Product Characteristics” e solo allora potremo determinare chi dovrà vaccinarsi e chi potrà farlo su base volontaria.
Per chi è interessato, questa è la pagina della agenzia europea dei medicinali nella quale si tiene traccia dello status di approvazione dei vaccini.
https://www.ema.europa.eu/.../treatments-vaccines-covid-19
Ricordo, inoltre, che la stragrande maggioranza delle società scientifiche raccomanda prudenza nella valutazione degli effetti collaterali derivanti da reazioni rare o molto rare, ovvero quelle che non è stato possibile (per motivi di numerosità) ancora evidenziare nelle sperimentazioni, le quali hanno studiato all’incirca 40mila pazienti per ciascuno dei 4 vaccini più vicini all’autorizzazione.
Pertanto, smettila di sostenere la linea politica del governo e torna a fare il medico.
Vergognati
Dott. Raffaele Cerbini. Specialista in Medicina Interna e d’urgenza
Non solo, degli utenti riportano anche che:
M. Bassetti ha ricevuto finanziamenti per comitati consultivi scientifici, viaggi e onorari di relatori da Angelini, Astellas, AstraZeneca, Basilea, Bayer, BioMèrieux, Cidara, Correvio, Cubist, Menarini, Molteni, MSD, Nabriva, Paratek, Pfizer, Roche, Shionogi, Tetraphase, Thermo Fisher e The Medicine Company. Al di fuori dei lavori presentati, DR Giacobbe riporta gli onorari di Stepstone Pharma GmbH e le sovvenzioni incondizionate di MSD Italia e Correvio Italia. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32523611/
Strisciata di commenti a caso (oh, mi raccomando: ci sono ANCHE dei commenti positivi, in genere però subissanti di vaffanculo):
Francesca Grifoni
Se gli italiani terranno duro e difenderanno il loro diritto di non essere sottoposti a terapie contro la loro volontà ( perché il vaccino è questo) vedremo chi la spunterà quando il 70% della popolazione non prenderà gli aerei ,non andrà ai concerti ,non andrà al bar etc
Addio prof lei è una grande delusione questo è NAZISMO
· Rispondi · 2 g
Riccardo Pallavicini
Per fortuna esistono trattati internazionali ed esiste una costituzione. Leggila è interessante! Dopodiché ricordare la storia non sarebbe male! Limitare le libertà individuali se non si china la testa è qualcosa di nauseante e nazista!
Nulla è obbligatorio sulla mia pelle!!
· Rispondi · 20 m
Franco Geraci
COMPLIMENTI....una capriola degna del miglior acrobata. Dove sono finiti gli uomini tutti d'un pezzo? La meschinità ha preso il posto della coerenza, sei lo specchio dei nostri tempi ma ricorda: arriverà il momento in cui dovrai rispondere delle tue azioni. Adesso il vento gira da una parte, ma prima o poi cambierà direzione. Spero che sarai tra i primi a farti il vaccino e se Dio esiste ti auguro una bella reazione avversa.
· Rispondi · 10 h
Sergio De Feudis
L'obbligo vaccinale è contrario alla Costituzione. Anche per i vaccini di cui al Il Decreto legge 7 giugno 2017 , n. 73, Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale, modificato dalla Legge di conversione 31 luglio 2017, n. 119, è prevista l'obiezione al consenso informato. Figuriamoci per vaccini mRNA, mai sperimentati sull'uomo.
· Rispondi · 9 h
Angela Dagna
Sei un venduto anche tu. Se dobbiamo morire moriremo difendendo i nostri diritti e non facendoci iniettare quella 💩 non siamo cavie da laboratorio. Sei una delusione totale.
· Rispondi · 24 m
Maurizio De Paola
E questi sarebbero gli "eroi"?
Sono dei mostri e basta.
Date a questi demoni col camice bianco un campo di concentramento e faranno esattamente le stesse cose che ha fatto Mengele ad Auschwitz.
A proposito, dott. Bassetti, la sa una cosa sul sistema sanitario? E' pagato anche con i soldi miei.
Il suo stipendio è pagato con i soldi dei contribuenti.
Quindi ci spieghi un po' perché rischia di implodere e dove finiscono i nostri soldi.
Ascoltiamo con attenzione... sentiamo un po'...
· Rispondi · 24 m
Cordopatri Antonio
Pezzo di merda se tu ti vuoi fare il vaccino fallo e non rompere il cazzo a chi non vuole farlo . Infame se tu sei vaccinato io non ti infetto un cazzo bastardo pezzo di merda
· Rispondi · 25 m
Giulia Frattini
Questo non e' più terrorismo.
Questa è una dichiarazione di guerra al popolo italiano.Il vaccino obbligatorio e' imminente deve essere quello contro la vostra pazzia.
Io il vaccino anticovid non lo farò mai e non farò mai la cavia umana per arricchire te e' tutta la banda. Il business e' grande vero dottore? Ma se ci sono le cure perché usare il popolo come cavie? Perché non permettete l'uso di farmaci come Paracetamolo? Le terapie per queste infezioni ci sono ma il governo le boicotta.
Siete in grado di dire tutto ed il contrario di tutto!!! Si ricordi caro Dottore che chi vuole il bene dei cittadini non ingrassa il portafogli dei potenti!!! Faccia un passo indietro e si vergogni profondamente!!!
· Rispondi · 16 h · Modificato
MA cosa avrà mai fatto Bassetti per meritarsi quest'astio? Io lo disprezzo, e l'ho detto più volte, ma questi che pensavano che fosse 'uno di loro' si meritano Bassetti e pure i vaccini obbligatori.
Bassetti, sull'obbligo, come sempre ha cambiato idea a piacimento: www.genova24.it/2020/07/coronavirus-bassetti-no-al-vaccino-obbligatorio-le-imposizioni-sono-un-errore
Coronavirus, Bassetti: “No al vaccino obbligatorio, le imposizioni sono un errore”
Il primario del San Martino: "Meglio spiegare alla gente". E sulla proroga dello stato d'emergenza: "L'Italia non ci fa una bella figura"
di Redazione - 14 Luglio 2020 - 12:36
Genova. Quando ci sarà il vaccino per il coronavirus sarà giusto renderlo obbligatorio per tutta la popolazione? Secondo Matteo Bassetti, primario di malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova, è un’altra la strada da seguire: “L’obbligatorietà diventa sempre un po’ difficile. Quando si parla di una vaccinazione su ampia scala credo sarebbe più importante arrivare a spiegare alla gente l’importanza del vaccino e che la gente arrivi a essere convinta di quanto il vaccino serve. Questo vuol dire avere un Paese evoluto dal punto di vista della prevenzione”.
Secondo quanto riportato oggi dalla Stampa, l’agenzia europea del farmaco starebbe cercando un modo per iniziare la distribuzione del vaccino ancora prima che sia conclusa la fase di sperimentazione, una scelta che accenderebbe inevitabilmente le proteste del fronte no-vax già pronto a dare battaglia.
Per Bassetti non ci sarebbero rischi: “Ci sono enti preposti alla sicurezza dei farmaci – commenta -. Se si deciderà di approvarla con procedura di urgenza immagino che sarà comunque fatto per la sicurezza dell’utente finale. Chi sovrintende, l’agenzia europea o la Fea, non si prenderà la responsabilità di approvare un presidio sanitario senza che questo abbia un’adeguata fase sperimentale. Chiaro che c’è la necessità di arrivare il prima possibile ma credo che si farà nella massima sicurezza”.
Sull’ipotesi di un obbligo, però, il medico genovese frena: “Un conto è la legge sui vaccini nelle scuole, che è un argomento un po’ diverso: la tua libertà di non vaccinarti finisce nel momento in cui inizia la mia libertà di non ammalarmi, soprattutto gli immunodepressi. Sarebbe come dire: ti obbligo a fare la mammografia o l’esplorazione rettale per il tumore alla prostata. Ti devo spiegare che se lo fai, fai bene a te stesso e fai bene al sistema in cui operi”.
“Quando ci sarà il vaccino bisognerà fare in modo di spiegare a tutti quali saranno i benefici del vaccino, quelli che saranno i rischi, e le persone in maniera indipendente decideranno di farlo – aggiunge Bassetti – Sui vaccini bisognerà tornare a parlare molto, forse l’errore fatto in passato è stato imporre una strategia senza poi discutere, quindi sarà giusto sentire l’opinione degli italiani”.
Il primario del San Martino poi va all’attacco del governo per la proroga dello stato d’emergenza. “Mi pare che, per chi ha operato sul campo, siamo concordi sul fatto che non siamo più in emergenza. L’emergenza vera per la quale eravamo tutti preoccupati, ovvero avere un letto per tutti, un ventilatore per tutti, sembra essere passata. Se dire che siamo in emergenza vuol dire sostenere che siamo in emergenza ospedaliera, dico che non ci siamo. Credo che oggi metterci ancora nella condizione di dire “siamo in emergenza” non ci faccia fare una gran bella figura col resto d’Italia e del mondo“.
“I Paesi che avevano dichiarato lo stato d’emergenza lo hanno terminato: l’ultimo sarà la Francia il 24 luglio. Francamente, continuare a dire “siamo in emergenza” semplicemente perché dal punto di vista normativo, burocratico questo facilita alcuni passaggi, non vorrei fosse interpretato all’estero come un fatto negativo, vista l’importanza per un Paese come il nostro della reputazione in termini di turismo e non solo. Io credo che oggi non siamo più in emergenza e prorogarla di sei mesi in sei mesi mi pare un po’ esagerato”, conclude Bassetti.
IN VERITA', non mi sembra che sia cambiato tanto come posizione, o sbaglio? Solo che si mimetizzava meglio all'epoca.
Ma adesso i giochetti non sono più possibili. E finalmente i no-vax e no-mask vari hanno capito chi è Bassetti. Alla buon'ora.
Chi invece non è cambiato mai è Montanari, che chissà come se la gode adesso, anche se a me questo soggetto fa realmente ribrezzo, le sue posizioni sul COVID le ho già elencate e non c'é bisogno di continuare ad infierire. Ma ricordarsele un pò, tutto sommato, non scomoda.
www.radioradio.it/2020/11/montanari-stella-di-david-mascherine-ricerca/?cn-reloaded=1
Non un presidio di protezione, ma un simbolo di riconoscimento: ecco qual è il vero scopo dell’uso delle mascherine secondo Stefano Montanari, emblema della condizione di schiavitù in cui ci troviamo.
Le mascherine sarebbero infatti del tutto incapaci di trattenere le nanoparticelle di cui si compone il virus: lo ha spiegato ai nostri microfoni l’esperto di nanopatologie e Direttore scientifico del laboratorio di ricerca Nanodiagnostics, raccontando della sua esperienza con la creazione di un filtro destinato all’uso militare.
Insieme alla moglie, la scienziata Antonietta Gatti, e insieme al CNR di Bologna – ha detto in diretta – si è occupato della sperimentazione di un filtro da inserire all’interno delle maschere dei militari per proteggerli dalle nanoparticelle delle esplosioni.
Le dimensioni del virus sono le stesse delle nanoparticelle dell’uranio impoverito: come pensare, dunque, che un tessuto come quello delle mascherine che si trovano in commercio possa realmente impedirne il passaggio?
I dettagli in questa intervista di Francesco Vergovich e Fabio Duranti.
Montanari ► “La mascherina è solo la nuova Stella di David: vi spiego perché non serve a niente”
Mascherine come la Stella di David
“Adesso la mascherina serve semplicemente per dare un senso di appartenenza. Significa che il portatore è diventato uno schiavo. Significa che il regime è riuscito a entrare nel cervello e a modificarlo. Chi porta la mascherina, senza esserne obbligato tra l’altro, perché viaggia in bicicletta o in auto da solo, si è consegnato a questo regime. È un po’ come la Stella di David ricamata e appiccicata sui vestiti degli ebrei nel periodo nazista. Un simbolo di appartenenza, è uno schiavo. Chi la indossa perché è obbligato è uno schiavo, ma non lo fa per volontà sua, chi invece lo fa per volontà sua è un imbecille”.
Lo studio sulle maschere militari
“Diversi anni fa io e mia moglie, Antonietta Gatti, in risposta a un bando del Ministero della Difesa, iniziamo a lavorare insieme con il CNR di Bologna a dei filtri da inserire nelle maschere dei militari per impedire loro di respirare micro e nanopolveri, sopratttuto nanopolveri causate dalle esplosioni. Allora si parlava di uranio impoverito ma chiaramente non si trattava solo di questo.
Queste polveri sono esattamente delle dimensioni del virus, parliamo dei 120 nanometri circa. Il problema non è tanto bloccare i 120 nanometri, basta un foglio di latta, è far passare l’aria per respirare e bloccare quelle nano particelle.
Ci abbiamo impiegato un anno e mezzo ma abbiamo fatto questo filtro. Oggi salta fuori un signore qualunque che prende delle vecchie mutande, cosa che è stata suggerita dall’Istituto Superiore di Sanità non sto improvvisando, dice di metterle davanti alla bocca e ha risolto il problema. Cioè quello che abbiamo fatto noi è stato totalmente inutile perché basta mettere in testa delle vecchie mutande”.
Nel tuo caso, caro Full Monty, sarebbe proprio adeguato quale vestiario... vista la faccia che c'hai.
E' lo stesso Montanari che molti mesi prima aveva detto questo, del resto:
www.lavocedibolzano.it/coronavirus-la-posizione-shock-dello-scienziato-montanari/
CoronaVirus: la posizione shock dello scienziato Montanari
22 Marzo 2020
La biografia del dottor Stefano Montanari, nanopatologo (qui il suo curriculum) racconta di un uomo che dopo la laurea in farmacia nel 1972 con una tesi in Microchimica, ha cominciato fin dai tempi dell’università ad occuparsi di ricerca applicata al campo della medicina.
Autore di diversi brevetti nel campo della cardiochirurgia, della chirurgia vascolare, della pneumologia e progettista di sistemi ed apparecchiature per l’elettrofisiologia, ha eseguito consulenze scientifiche per varie aziende, dirigendo, tra l’altro, un progetto per la realizzazione di una valvola cardiaca biologica.
Dal 1979 collabora con la moglie Antonietta Gatti in numerose ricerche sui biomateriali.
Dal 2004 ha la direzione scientifica del laboratorio Nanodiagnostics di Modena in cui si svolgono ricerche e si offrono consulenze di altissimo livello sulle nanopatologie. Docente in diversi master nazionali ed internazionali, è autore di numerose pubblicazioni scientifiche.
Da anni svolge un’intensa opera di divulgazione scientifica nel campo delle nanopatologie, soprattutto per quanto riguarda le fonti inquinanti da polveri ultrafini.
Insieme alla moglie, la dottoressa Stefania Gatti si occupa di malattie e patologie derivanti da micro e nano, per la precisione è stata proprio la dottoressa Gatti, molto più di 20 anni fa, la prima scienziata a scoprire queste malattie.
Intervistato su Byoblu (qui l’intervista) risponde, rifacendosi ai dati dell’Istituto Superiore della Sanità, in modo chiaro e netto sul corona virus.
Una posizione decisamente fuori dal coro di quelle che sentiamo ovunque e in qualunque momento della nostra quotidianità, ormai profondamente segnata da quanto ci viene imposto di non fare per tutelare la salute di tutti.
Il dottor Montanari ritiene che “si tratta di un virus influenzale nato dove e come non è chiaro (le notizie arrivano varie, frammentarie, incontrollate, variabili). Sono in pochi a sapere come sia nato davvero. Ciò che certo è che è nato questo virus sicuramente nuovo che appartiene ai corona virus, che sono tantissimi. Il comune raffreddore è dovuto ad un corona virus. Di solito sono del tutto innocui e non causano la morte. È estremamente infettivo, ossia capace di entrare nell’organismo di altre persone con enorme facilità ma rimane innocuo, privo di qualunque segno clinico, di sintomatologia nella stragrande maggioranza delle persone.
Dove invece colpisce in maniera patologica è nei vecchi, soprattutto quelli che prendono certi farmaci, vecchi che hanno malattie polmonari o vecchi che comunque hanno altre patologie.
Le persone sane non subiscono assolutamente nessun danno da questo virus che probabilmente è ubiquo, lo troviamo dappertutto, come miliardi di altri virus. Sono convinto che se andassimo a cercare il virus nei 60 milioni di italiani almeno in 30 milioni, probabilmente di più, lo troveremmo e questo virus se ne sta lì senza fare alcun male come un numero enorme di altri virus.
La mortalità è bassissima da virus, probabilmente addirittura inesistente. La malattia con virus è diversa.
Ho sentito un primario ospedaliero dire che la malattia è uguale con virus o di virus, ma credo che questa persona dovrebbe ritornare un pochino a scuola elementare, perché questo manca totalmente di logica: morire di una malattia significa che quella malattia è la causa della morte. Per esempio un infarto cardiaco è causa di morte. Se lei va sotto il treno quel trauma è causa di morte. Se lei va sotto il treno e aveva il raffreddore, il raffreddore non è la causa di morte. Lei aveva causalmente il raffreddore.
Io sono convinto che se noi andassimo a controllare tutti i morti su 650 mila persone che tutti gli anni fisiologicamente muoiono in Italia, troveremmo che più della metà anzi forse di più perché si tratta di vecchi, hanno il corona virus nel loro organismo. Quindi siamo di fronte a qualcosa di enormemente pompato.”
Lo scienziato continua dicendo che: “Lo considero un virus come tantissimi altri. Non si tratta di una normale influenza, si tratta di un’influenza particolare che colpisce i polmoni. Ci sono delle influenze che colpiscono l’intestino e quindi diarrea, ci sono influenze che colpiscono lo stomaco e quindi vomito, ci sono influenze che colpiscono il sistema nervoso e quindi mal di testa, mentre questo colpisce i polmoni.
Questo colpire i polmoni significa che certi casi, soprattutto nei vecchi (se vediamo i morti sono ultraottantenni e in Italia mediamente la morte colpisce proprio queste persone, quindi nulla è cambiato rispetto alla normalità delle statistiche) queste persone hanno bisogno di un’assistenza respiratoria, ossia di respiratori.
Il respiratore è un’apparecchiatura comune in ospedale (io ho fatto più di 40 anni in sala operatoria). Il fatto che noi non li abbiamo o ne abbiamo troppo pochi per contrastare quella che se vuole chiamare emergenza chiami pure emergenza, è il fatto che da 10 anni noi abbiamo distrutto il nostro sistema sanitario: abbiamo chiuso reparti ospedalieri, addirittura chiuso i piccoli ospedali, l’attrezzatura viene comperata poco e male, i prezzi in Italia sono molto più alti per le apparecchiature come per quasi tutto o tutto ciò che occorre in un ospedale. Perché? Perché in Italia vige un sistema di corruzione capillare, quindi se una cosa costa 10 in un Paese pulito, costa 20 in Italia; ciò significa che il poco denaro che abbiamo viene utilizzato male.
Ci troviamo di fronte ad un’emergenza a cui non siamo preparati perché i nostri governanti da almeno 10 anni sono loro stessi impreparati e hanno distrutto un sistema sanitario. Quando io sento dire che quello italiano è uno dei sistemi sanitari migliori al mondo mi cadono le braccia e non solo.”
Rispetto alle immagini di furgoni militari che trasportano le bare uscendo dall’ospedale di Bergamo, il dottor Montanari dichiara che: ”Non sono persone morte per corona virus. Per corona virus i morti sono 3 e qui ho anche qualche dubbio. I morti più o meno accertati sono 3. è l’Istituto Superiore della Sanità a dirlo (qui il Report dell’ISS).
Questo virus muta velocemente quindi di certo quello italiano non è uguale a quello cinese così come quello tedesco, che è stato isolato in Germania, non è uguale a quello italiano e non è uguale a quello cinese. Siccome è un virus nuovo sta cercando la sua stabilità, uno status in cui poi restare per un po’. Quindi muta con una velocità enorme, domani non è più quello di oggi. Non è il solo virus a fare questa cosa, ce ne sono tantissimi. Noi viviamo costantemente in comunità con dei virus, addirittura ne ospitiamo un numero enorme nel nostro organismo e molti di loro sono anche indispensabili per la nostra vita, quindi sono delle catene chimiche (questo è anche particolare perché fatto a RNA e non a DNA) come tantissimi altri. Quindi è normale che muti velocissimamente. Quindi quando si va a cercare un farmaco per questo virus si corre dietro a qualcosa che corre più forte di noi.”
Rispetto alle immagini di ospedali pieni di persone intubate, invece, afferma che “noi non siamo preparati a gestire una malattia che colpisca i polmoni perché i nostri politici hanno distrutto il nostro sistema sanitario. Tutte queste bare appartengono ai 650 mila morti che abbiamo tutti gli anni in Italia. Non c’è un aumento di mortalità, quindi se lei va in un qualunque ospedale vede ogni giorno uscire delle bare.
Io moltissimi anni fa ho rifiutato un lavoro in oncologia infantile proprio perché non riuscivo a sopportare lo spettacolo delle bare bianche che mi passavano davanti continuamente, quindi stiamo parlando del nulla. Lei sa benissimo che io da giornalista posso far apparire quello che mi pare. Pensi quando 1 o 2 anni fa tutti i giorni si parlava dei due marò italiani che stavano in India. 27 volte al giorno sentivamo quella notizia. Oggi non se ne parla più ma non è cambiato nulla solo che l’attenzione è stata dirottata da un’altra parte. Qui stiamo parlando di 3 morti, sempre che ci siano questi 3 morti. Se non piace o non va bene, va bene, però i fatti sono questi.”
Il dottor Stefano Montanari spiega che: ”Si tratta di una polmonite interstiziale virale, ma ce ne sono tantissime. Guardi, qui in Italia da diversi mesi ci sono delle polmoniti atipiche e non se ne parla mai. Per esempio a ottobre (5/6 mesi fa) c’erano dei malati di polmoniti atipiche, che non si vedono normalmente (di solito si vedono polmoniti batteriche) ed erano polmoniti di cui non si conosceva nulla: non si conosceva l’origine, erano impossibili da contrastare farmacologicamente e bisognava aspettare che questi malati guarissero da soli. E poi sono guariti da soli.
Noi, contrariamente a quello che si cerca di far credere, abbiamo delle difese immunitarie, nostre personali, che sono fortissime, molto più forti di quanto non siano la stragrande maggioranza dei farmaci. Soltanto quello che abbiamo sulla pelle (batteri, virus, funghi) che servono per contrastare batteri, virus e funghi patogeni, cioè portatori di malattia. Quando ci mettiamo i guanti per contrastare questo corona virus facciamo un disastro dal punto di vista della nostra salute perché impediamo ai nostri funghi, batteri e virus che stanno sulla pelle di interagire con quelli patogeni. Poi con le mani coperte di guanti tocchiamo i nostri vestiti, i cassieri dei pochi negozi aperti (che toccano il denaro, il bancone) su cui si sono depositati i virus, ma il guanto impedisce alle nostre difese immunitarie che stanno sulla pelle di agire.
Quindi quei guanti fanno infinitamente peggio dei non guanti. Siamo di fronte a delle reazioni di perfetti imbecilli, che non conoscono i principi della biologia.
Noi abbiamo già delle difese immunitarie come tutti gli esseri viventi (dal trifoglio, al rinoceronte, agli elefanti) abbiamo la capacità di guarire da soli.
Se lei ha mal di testa e io le dò dello smalto per le unghie dei piedi non è stato lo smalto che l’ha fatta guarire dal mal di testa, semplicemente il giorno dopo il suo organismo le ha portato via il mal di testa. Il mio vecchio professore di fisiologia era un signore che si chiamava Luigi Di Bella e diceva che ‘un’influenza non curata dura 7 giorni, curata dura 1 settimana’. Quindi noi continuiamo ad interagire in maniera presuntuosa con la natura non rendendoci conto di quello che stiamo facendo. Per esempio in questo momento sto vedendo nel video un carabiniere con una mascherina.
Ecco siamo davanti alla follia. Perché? Perché questa mascherina non è in grado di fermare nulla. Cioè se questo carabiniere è malato e con le goccioline di saliva butta fuori i virus che si trovano nella gocciolina di saliva allora la mascherina qualcosa fa. Ma se questo signore non è infetto e pensa che quella mascherina lo protegga dai virus che ballano fuori dalla gocciolina di saliva, che sono una quantità infinita, sono miliardi di miliardi per metro quadrato di marciapiede, quello si illude.
Perché questi signori credono che i virus siano grandi come i topi da fogna, perché forse ce l’ha fatto credere la signora Beatrice Lorenzin allora Ministro della salute, non si sa bene a che titolo, e questa diceva che i virus strisciano e saltellano. Siamo davanti a delle cose che non stanno ne in cielo ne in terra. I virus stanno in quantità enormi, sono capaci di entrare in quantità enormi dentro le cellule. 1 cellula è grande qualche millesimo di millimetro: quindi lì dentro ci possono entrare una quantità enorme di virus. Stiamo parlando di qualcosa di estremamente piccolo. Quando si mette la mascherina di stoffa davanti è come mettere un cancello per impedire alle zanzare di entrare in casa. La gente non se ne rende conto, ma c’è di più. Quelle mascherine dovrebbero essere buttate continuamente per i malati. Per i non malati non servono a nulla. Quella mascherina i malati dovrebbero buttarla ogni 3 minuti, ogni minuto perché è già piena di questi virus, ma non lo fanno. I carabinieri la usano per tre giorni di seguito, quindi di che cosa stiamo parlando?”
Rispetto al perché di queste misure sempre più restrittive imposte dalle autorità Montanari dice che ci sono vari motivi: “Il primo motivo, quello più piccolo, è che nel 2017 sono usciti dei bond, cioè delle obbligazioni che scommettevano su una infezione, curiosamente da corona virus, che si sarebbe svolta tra il 2020 e il 2021, quindi chi ha giocato su quella scommessa vince ma questa è roba piccola perché parliamo di qualche centinaio di milioni.
Il grosso sta in due giochetti: il primo giochetto, i vaccini. Noi, il regime che ha coinvolto il mondo, obbligherà il mondo a vaccinarsi. Ora, vaccinarsi contro un virus che non dà immunità come il caso di questo virus, è una cosa che non sta ne in cielo ne in terra. Se io 50 anni fa quando diedi l’esame di farmacologia avessi detto questa cosa al mio professore che era uno dei più grandi farmacologi italiani, quello mi avrebbe buttato fuori dalla porta perché soltanto un incompetente può immaginare una cosa del genere.
Un vaccino nei riguardi di un virus che non dà immunità non dà nessuna possibilità di funzionare; questo indipendentemente dal vaccino che funziona o non funziona per il morbillo, la rosolia, ecc… Qui stiamo parlando di un virus che non dà immunità. Poi parliamo di un virus che muta ad una velocità enorme, quindi oltretutto è un virus a cui non si corre dietro. È un virus come quello del raffreddore, alla cui famiglia appartiene, e lei non si può vaccinare contro il raffreddore perché il raffreddore non le dà immunità. Lei il raffreddore nel corso di una vita lo può prendere 200 volte perché non le dà immunità. Quindi pensare ad un vaccino è una truffa a livello mondiale stra-miliardaria, perché su 7 miliardi e 600 milioni di individui, che se saranno obbligati ad essere vaccinati costituiranno un business colossale, veramente colossale.”
Riguarda alla situazione in cui si trova un fumatore il dottor Montanari afferma che: ”Un fumatore se la passa male. Tutti noi abbiamo su bronchi dei tubicini che diventano sempre più sottili che portano l’aria a 600 milioni di sacchettini che si chiamano alveoli polmonari in cui noi scambiamo ossigeno e anidride carbonica. Lungo questi tubicini tutte le persone sane hanno un piccolo e molto sottile strato di muco, indispensabile perché blocca le polveri, i virus, i batteri. Le persone sane hanno nei bronchi le ciglia vibratili ossia delle specie di fruste che frustano fuori dai polmoni questi polveri, virus, batteri, li buttano fuori.
Il fumatore ha uno strato di muco molto molto più spesso. Le ciglia vibratili non solo non ce la fanno a quello che è stato avviluppato da questo muco (che poi nel fumatore è catarro) ma sono addirittura paralizzate dal fumo.
Così gli invasori scivolano verso il basso, verso gli alveoli polmonari e non ne escono più. Quindi il fumatore si becca i virus, batteri e funghi in un numero infinitamente maggiore di quanto non faccia un non fumatore, quindi anche in questo caso.”
Rispetto alla questione tamponi il dottor Montanari sostiene che “per fare l’analisi di quei tamponi occorrono apparecchiature molto particolari, non è che si possono fare in cucina. Quindi ne occorrono parecchi, che non ci sono, non ci sono dappertutto e poi occorre competenza. Poi da quello che risulta più dell’80% dei positivi sono falsi, sono falsi positivi. Quindi è un rischio grosso perché rischiamo di raccontare ad una persona che è positiva quando non lo è, ma ancora di più. La maggior parte di chi è effettivamente positivo non ha nessun sintomo, come per la stragrande maggioranza dei virus che esistono nel mondo.
Quindi rischiamo di trasformare delle persone sane in dei malati e questo è molto grave anche perché in medicina lo si conosce da tanti anni, le persone depresse, di cattivo umore, reagiscono molto meno alle patologie, quindi si ammalano spesso. Lei tolga anche a queste persone la possibilità di uscire (in Emilia Romagna l’ordinanza che lo vieta è già uscita) e se lei non può prendere il sole non metabolizza correttamente la vitamina D, indispensabile per proteggerci, per proteggere il nostro sistema immunitario. Quindi stiamo in casa, umore pessimo, non riusciamo a metabolizzare la vitamina D, quindi ci ammaliamo di più. Tutte queste idee prese da perfetti incompetenti sono deleterie perché peggiorano la situazione. Bisognerebbe dire alla gente state fuori, state al sole, passeggiate, cercate di fare movimento, di stare sani, mangiate sano e invece no. Queste persone incompetenti non si rendono conto del male che fanno o forse se ne rendono conto, non lo so.
Con la sars non si sono fatti questi disastri. Con l’avaria noi, Italia, abbiamo comperato 27 milioni di dosi di vaccino, abbiamo buttato 26 milioni e 700 mila dosi, ma le abbiamo pagate. Non abbiamo neanche i soldi per comperare i respiratori, però abbiamo i soldi per comperare un vaccino che buttiamo nelle fogne. Purtroppo quando siamo governati da incompetenti, non voglio parlare di corruzione anche se qualche tentazione ce l’ho, ma non ne parlo, ma è come il comandante Schettino all’ennesima potenza.”
Rispetto alla durata il dottor Montanari dice: “che sia un virus stagionale non lo so ma che come quasi tutti i virus possa essere sensibile alla temperatura è quasi certo. Vede la natura, che è molto più saggia dei nostri governanti che di molti medici e non è nemmeno corrotta, sa benissimo che quando ci ammaliamo dobbiamo alzare la nostra temperatura perché la temperatura alta (più alta è meglio è) migliora le nostre difese immunitarie e peggiora la capacità vitale dei batteri, dei funghi e dei virus, sempre che i virus siano vitali, abbiano una vita. Che cosa fa il medico? Le dà la tachipirina, una follia perchè le toglie quella difesa. Qui siamo all’incompetenza totale del medico, che quando lei ha 37.8 le dà la tachipirina. È come se lei avesse una città assediata e lei butta giù le mura perché vuole prendere aria. Siamo alla follia pura.
L’estate quando la temperatura si alza è possibile che questo virus diminuisca la sua capacità vitale. Capacità vitale è erronea come espressione, ma è per capirci. È più che possibile che d’estate questo virus cali di presenza ma siamo sempre di fronte a qualcosa che è poco rilevante. Lei consideri che noi abbiamo 20.000 morti l’anno di influenza, non ne parla nessuno di 20.000 morti. Pensi che noi abbiamo 49.000 morti l’anno per infezioni contratte in ospedale. Il dato è ufficiale (leggi qui) ) vuol dire da 130 a 140 persone che tutti i giorni muoiono perchè in ospedale vengono ricoverate per farsi un’appendicite e muoiono di polmonite. Non ne parla nessuno. In un giorno abbiamo più morti per queste infezioni di quante non ne abbiamo avute per corona virus dall’inizio di questa farsa. Siamo di fronte a qualcosa che è aldilà dell’assurdo, molto al di là dell’assurdo e dà molti sospetti questa cosa.”
Rispondendo ad un’altra domanda della giornalista in studio Montanari afferma che se si hanno patologie pregresse certo che si muore per il covid 19.
”Vede se io la butto dal decimo piano e lei aveva il raffreddore o l’influenza o l’artrite, io non posso dire che lei è morta di influenza, di artrite o di raffreddore. È morta perché l’ho buttata dal decimo piano. Nei dati dell’Istituto Superiore di Sanità si vede che sono tutte persone che hanno il cancro, un diabete fortissimo, che sono obese, che sono vecchie, ottantenni come nella norma. Sono persone che muoiono di altre patologie.
Rispetto ai giovani quanto siamo sicuri che quel ragazzo di 32 anni è morto di corona virus e non con il corona virus (si dice che aveva avuto problemi di salute a causa di un’infezione contratta a Cuba due anni fa).
Non si deve pensare che se una persona è infettata da corona virus poi debba guarire dal cancro o da un altra malattia, è assurdo. Questa persona aveva la sua infezione, aveva il cancro e causalmente aveva anche il corona virus. Embhè? Qui siamo davvero davanti alla truffa colossale.”
Sull’immunità di gregge dice che “è una mostruosità inventata dalle case farmaceutiche che non esiste. Se vuole si può fare una trasmissione in cui le spiego perché è una truffa a danno dei gonzi. Non esiste l’immunità di gregge. Ma se anche esistesse come fa ad esistere un’immunità di gregge per una malattia che non le dà immunità?”.
“Se guardiamo l’aspetto economico, che non fa parte delle mie competenze, stiamo bloccando il mondo. L’economia dell’Italia era già al limite. Si bloccano tutte le attività ma non si blocca la borsa che continuamente precipita. Questo vuol dire che chi è ultra miliardario, che i miliardi li ha a decine o centinaia, può acquistare delle aziende quotate in borsa per due lire. Quando si deciderà di piantarla con questa farsa e si dirà che è finito tutto, ma in realtà questo virus continuerà a fare quello che ha fatto fino ad adesso cioè nulla, queste persone si ritroveranno padrone del mondo, avranno tutto. Chi non sarà ultra miliardario ma qualche soldino ce l’ha avrà comperato tre, quattro ristoranti, che hanno dovuto chiudere, tre, quattro negozi che hanno dovuto chiudere, quindi chi era ricco sarà infinitamente più ricco ma avremo una marea di poveri che saranno ancora più poveri. Queste saranno altre conseguenze di un’epidemia creata apposta.”
Rispetto alla correlazione tra inquinamento e virus afferma che:”io e mia moglie ne parliamo da molti anni. Quando ci sono delle polveri, delle micro nano particelle questi virus si appiccicano, sono infinitamente più piccoli, e queste micro e nano particelle fanno da veicolo per questi virus, come per diossine, urani, idrocarburi, ecc… tutto questo è ampiamente conosciuto. Poi salta fuori adesso qualche genio che dice ma se fosse così. Sono vent’anni che lo diciamo però sempre inascoltati.”
Ora, certe cose sono vere, per carità, per esempio c'é un aumento impressionante dei morti per infezioni ospedaliere, come era evidente già nel 2016:
www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/sanita/2019/05/15/allarme-rosso-infezioni-ospedaliere-49-mila-morti-lanno_41a0e9c5-8f5d-4373-acda-4f46014f9dd0.html
Allarme rosso per la mortalità causata dalle infezioni ospedaliere: si è passati dai 18.668 decessi del 2003 a 49.301 del 2016. L'Italia conta il 30% di tutte le morti per sepsi nei 28 Paesi Ue. Il dato emerge dal Rapporto Osservasalute 2018 presentato oggi a Roma. "C'è una strage in corso, migliaia di persone muoiono ogni giorno per infezioni ospedaliere, ma il fenomeno viene sottovalutato, si è diffusa l'idea che si tratti di un fatto ineluttabile", ha detto Walter Ricciardi, Direttore dell'Osservatorio nazionale sulla salute.
In 13 anni, dal 2003 al 2016, il tasso di mortalità per infezioni contratte in ospedale è raddoppiato sia per gli uomini che per le donne. L'aumento del fenomeno è stato osservato in tutte le fasce d'età, ma in particolar modo per gli individui dai 75 anni in su. I tassi regionali, spiega il rapporto Osservasalute, presentano un'alta variabilità geografica, con valori più elevati nel Centro e nel Nord e valori più bassi nelle regioni meridionali. Nel 2016 per gli uomini i valori più alti sono stati registrati in Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, i più bassi in Campania e Sicilia. Per quanto riguarda le donne, i più alti sono in Emilia Romagna e Liguria e livelli minori in Campania e Sicilia come per gli uomini. Il gap territoriale può in parte essere legato alla maggiore attenzione da parte delle strutture ospedaliere nel riportare le cause di morte nel certificato. (ANSA).
DETTO QUESTO...
Le 'contraddizioni' di Monty le ho messe in rosso. Sarebbero da definire più esattamente STRONZATE. Del resto, se uno scrive: Lo considero un virus come tantissimi altri. Non si tratta di una normale influenza, si tratta di un’influenza particolare che colpisce i polmoni.
Ha voglia di scherzare o cosa? Da quando in qua è normale che un'influenza colpisca i polmoni E al contempo non causa una mortalità maggiore del normale? Una POLMONITE? Ehy, io ho avuto un sacco di influenze o sindromi simil-influenzali che sia, ma MAI ho beccato una polmonite, è già tanto che mi arriva ai bronchi? Ma che cazzo dice questo 'scienziato'?
Ah, poi ci sono anche altre informazioni.
Qui un’altra intervista del dottor Montanari
E vediamola, quel che dice:
Intervista rilasciata da Stefano Montanari a Roberta Doricchi. Laureato in farmacia con una tesi in microchimica, Montanari è autore di diversi brevetti nel campo della cardiochirurgia, della chirurgia vascolare e della pneumologia. Ha progettato sistemi e apparecchiature per l’elettrofisiologia, eseguendo consulenze scientifiche per varie aziende e dirigendo, tra l’altro, un progetto per la realizzazione di una valvola cardiaca biologica. Dal 1979 collabora con la moglie, Antonietta Gatti, in numerose ricerche sui biomateriali. Dal 2004 dirige il laboratorio Nanodiagnostics di Modena, in cui si svolgono ricerche e si offrono consulenze di altissimo livello sulle nanopatologie. Docente in diversi master nazionali ed internazionali, è autore di numerose pubblicazioni scientifiche. Da anni svolge un’intensa opera di divulgazione scientifica nel campo delle nanopatologie, soprattutto per quanto riguarda le fonti inquinanti da polveri ultrafini.
Un virus creato in laboratorio
Non solo non sono un virologo, ma non sono neppure uno psicologo né un esperto di sociologia. Meno che mai sono uno psichiatra, e ancora meno sono un magistrato, perché è la magistratura che dovrebbe indagare su certi comportamenti. Ciò che posso dire è che il coronavirus battezzato Sars-Cov-2 dopo aver portato per un po’ un nome provvisorio è uno dei non pochi virus fatti in laboratorio. Fatto apposta? Questo proprio non lo so e, nel caso specifico, a saperlo non sono in tanti. Ma mica ce lo vengono a raccontare. Ci sono virus che nascono senza volerlo, li classifichi tra gli incidenti, e altri che sono creati da modificazioni messe in atto per motivi di ricerca o per altri motivi su cui evito di entrare. Comunque sia nato questo virus, la cosa ha scarsa rilevanza se non dal punto di vista di investigazioni che nulla hanno a che fare con la salute. Sappiate, ma è cosa molto nota, che modificare un virus è tutto sommato semplice, ed esistono persino brevetti che proteggono certe metodiche per farlo; e per quello che c’interessa ora, proprio lavorando anche sui coronavirus.
Molti virus della stessa famiglia, mortalità bassa
Se ne conoscono diversi ceppi, alcuni dei quali possono provocare patologie negli esseri umani, da un volgare raffreddore a polmoniti, e il nuovo virus cinese condivide tantissime caratteristiche con i suoi fratelli. Si muore? Bisogna impegnarsi parecchio. Premesso che di quel virus in particolare sappiamo poco, stante la novità della sua comparsa, non esistono dati che indichino una mortalità significativamente diversa da quella di una qualunque influenza. È indispensabile aggiungere che i pochissimi che sono morti ad oggi non sono morti di coronavirus ma “col” coronavirus, il che è molto diverso. Si trattava di pochissimi casi di persone molto avanti negli anni e già affette da patologie gravi. Per loro sarebbe bastato un normale raffreddore, per il tracollo. Indicare come responsabile della loro morte il coronavirus ha lo stesso grado di comicità che aveva incolpare il morbillo della manciata di morti sopravvenute in pazienti terminali. Se non fosse comicità, dovremmo tirare in ballo condizioni come l’ignoranza e la truffa, che non vogliamo tirare in ballo. E allora, fermiamoci alla comicità.
In tutta questa storia c’è qualcosa che non quadra
Una comicità piuttosto costosa: questo è uno degli aspetti curiosi su cui ho solo domande e nessuna risposta. Cominciamo dall’inizio, e sono certo di dimenticare qualche passaggio. Almeno da mesi io sto vedendo delle strane forme influenzali con polmoniti che faticano a rispondere non solo ai farmaci ma all’omeostasi, cioè alla capacità di autoguarigione che, in maggiore o minor misura, abbiamo tutti. Piano piano quei pazienti sono guariti e diventano difficilmente indagabili, anche perché non sono rintracciabili. Dunque, nessuna prova che si tratti del virus cinese. Mi chiedo come mai qualche mese fa si mise in atto una simulazione centrata su un’epidemia teorica, guarda caso da coronavirus, che avrebbe fatto 60 milioni di morti nel mondo. Poi mi chiedo come mai qualche centinaio di soldati americani siano stati ospitati proprio a Wuhan, appena prima del manifestarsi della malattia. Altra domanda: perché i passeggeri dell’aeroporto di quella città venivano irrorati con un aerosol della cui natura niente è stato detto, e questo settimane prima che venisse denunciata l’esistenza del virus?
Pulite gli ospedali e ci saranno meno morti
Oggettivamente ci troviamo di fronte a ben poco: un virus, non importa il suo stato di famiglia, che ha un grado di patogenicità bassissimo e una mortalità irrilevante. Di patogeni infinitamente più diffusi e infinitamente più aggressivi ne abbiamo a iosa, e nessuno si agita. Anzi, la stragrande maggioranza di loro è perfettamente sconosciuta alla massa e nessuno ne parla né, tanto meno, se ne preoccupa. Restando all’Italia, in termini di popolazione lo 0,8% del pianeta, abbiamo 49.000 morti l’anno per infezioni contratte in ospedale: l’avete mai visto riportato a titoli cubitali? O avete mai visto ospedali chiusi, per questo? Ogni giorno più di 130 persone muoiono nella sola Italia per malattie infettive, e spesso si tratta di affezioni respiratorie, contratte nel corso di un ricovero in ospedale. Insomma, uno va a farsi togliere l’appendice ed esce con la polmonite: una malattia che, ovviamente, nulla ha a che fare con l’infiammazione dell’appendice ileo-ciecale. Questo semplicemente perché il grado d’igiene dei nostri ospedali è largamente insufficiente, e i batteri e i virus strisciano e saltellano allegramente, per usare un’informazione scientifica che ci regalò la ex ministra Lorenzin.
Italia, la patria degli “appestati”
E se a morire sono in 130 al giorno o pochi di più, pensate a quanti si ammalano e guariscono. E pensate a quanti muoiono a distanza dal ricovero, senza che la loro morte rientri nel calcolo. Di questo non si parla, e tutti vivono felici. Perché non se ne parla? Io la risposta ce l’ho, ma, essendo suddito di un regime molto attento a non correre rischi sulla propria sopravvivenza, me la tengo. Dico solo che tenere pulito un ospedale non garantisce vantaggi sulla cui natura lasciatemi sorvolare. Tornando al coronavirus: perché si sta paralizzando l’Italia? Ecco: è a questo che non trovo una risposta. Insomma, a chi giova? I numeri sono impietosi anche se si finge che chi è morto con il coronavirus sia morto a causa del coronavirus. Comunque si guardi la cosa, siamo di fronte all’irrilevanza. E allora, a chi conviene massacrare la nostra economia già comatosa? A chi conviene dare al mondo l’immagine di un paese di appestati? Proprio ieri sera mi telefonava mio figlio da Tenerife, dove abita da anni, e mi diceva che una signora incontrata per caso alla cassa del supermercato, sentendo l’accento, gli ha chiesto se fosse italiano e, ricevuta la ferale conferma, è inorridita.
Le mascherine non servono a niente
Del resto, è la reazione che non pochi italiani hanno verso i cinesi che incrociano per strada, come se il virus prediligesse un’etnia. Il fatto è che la percezione che rischiamo di dare è quella dei lebbrosi o degli appestati. Proteggersi contro il virus? Ognuno deve essere libero di comportarsi come crede meglio. Io posso dire che chiudere dei territori e dei luoghi di aggregazione, scuole comprese, è una cosa che non sta né in cielo né in terra. Vedere gente che fa a botte per comprare a qualunque prezzo le mascherine di carta è tristemente ridicolo, se non altro perché molte di quelle proteggono dai virus come un’inferriata protegge dalle zanzare. E pure l’amuchina: la gente è convinta che basti bagnarsi le mani con l’amuchina; di fatto, basta quello che chiamiamo commercialmente varechina, insieme con alcool etilico, per essere al riparo da virus e batteri.
I vaccini sono in gran parte inutili
La gente aspetta con ansia il vaccino? Dei vaccini e della loro totale inutilità ho parlato molte volte, portando prove inoppugnabili e certificate. In questo caso è possibile che ci troviamo nelle condizioni del vaccino contro il tetano.
Il tetano è una malattia decisamente rara, non trasmissibile da uomo a uomo, e che non dà immunità. Il che significa che, a differenza di quanto accade con malattie come il morbillo, la varicella, la pertosse e non poche altre, chi si è ammalato può ammalarsi di nuovo. Insomma, non si acquisisce immunità. Non è affatto improbabile che il virus cinese sia nella stessa condizione, esattamente come i tanti virus influenzali con i quali condivide affinità: uno sia ammala d’influenza e si può ammalare di nuovo all’infinito, perché la malattia non induce nessuna immunità. Quindi, come è il caso dell’influenza, quel vaccino potrebbe essere assurdo fin dalle basi teoriche. Insomma, la solita illusione a spese di chi ci casca, e un’illusione con gli effetti collaterali inevitabili per qualunque farmaco ma senza nessuna contropartita vantaggiosa. Che fare, allora? Niente. Ovvero: niente di più di quello che si fa normalmente per evitare di prendersi il raffreddore o l’influenza.
Un cibo sano e nutriente è il miglior antidoto
Posso aggiungere che un’alimentazione razionale, senza tante delle porcherie che mangiamo e che, ancora peggio, rifiliamo ai nostri bambini, fa miracoli. Con quella non si guarisce: si previene. Tenere in ordine l’intestino, tenere equilibrato il chilo e mezzo di batteri, funghi e virus che ci abitano e che costituiscono il microbiota è fondamentale. Le riserve armate del nostro sistema immunitario, quello che ci difende dalle malattie infettive, stanno in grande maggioranza proprio lì. Poi, se l’infezione arriva, è indispensabile non cercare di eliminare la febbre. Il rialzo della temperatura ha due effetti fondamentali complementari: migliora le nostre difese e indebolisce i patogeni. Dunque, la Tachipirina? È solo uno dei tantissimi farmaci che contengono paracetamolo, un principio attivo che abbassa la temperatura corporea e che, quando è male utilizzato (come, purtroppo, è nella stragrande maggioranza dei casi) fa danni. Forse per togliersi di torno le mamme fastidiose che non hanno voglia di accudire i bambini con la febbre, i pediatri propinano paracetamolo a piene mani, infischiandosi del fatto che, così facendo, annientano la prima e più efficace difesa di cui disponiamo. E poi c’è l’abuso degli antibiotici, troppo spesso somministrati a casaccio.
Per scegliere un antibiotico bisogna conoscere il batterio
Gli antibiotici sono farmaci mirati. Il che vuol dire che ognuno di loro è efficace nei confronti di certi batteri e non di altri. Quando non si è certi quale sia il batterio che ha provocato la malattia, si ricorre quasi di regola agli antibiotici chiamati ad ampio spettro, vale a dire farmaci che si spera arrivino dove il medico non è arrivato con la sua diagnosi. Ma peggio ancora si fa quando si somministrano antibiotici per una malattia virale. Qui c’è l’assoluta certezza che il farmaco sarà inutile. E in medicina, ciò che è inutile è invariabilmente dannoso, non esistendo nessun medicinale privo di effetti dannosi. Aggiungo che l’abuso di antibiotici ha creato ceppi batterici sempre più resistenti, con questo indebolendo fino, non di rado, ad annullare l’efficacia di quella classe di farmaci formidabili. A margine, dico che anche la chirurgia soffre di questo problema. Perché, quando il chirurgo lavora, espone il suo paziente al mondo esterno: e il corpo non è preparato a questa interferenza. Di qui l’indispensabilità di una copertura antibiotica.
Per il Coronavirus non esiste antibiotico
Quindi non ci sono antibiotici contro il coronavirus, come non ci sono per i virus in generale, compresa la varietà di coronavirus responsabile di tanti raffreddori. Di fatto, i farmaci antivirali di cui disponiamo hanno un’efficacia modesta, e per il coronavirus non c’è niente che abbia un’efficacia provata. Le vitamine A, E, D e C sono utili nella prevenzione, così come sono utili certi alimenti. Per esempio lo zenzero, la curcuma (sempre presa con il pepe nero, altrimenti perde efficacia), l’echinacea. Poi gli alimenti fermentati come i crauti o il kefir. E ancora: le verdure, specie quelle in foglia. Insomma, se si mangia correttamente, se si fa una vita sana evitando ad esempio il fumo, si mantiene l’organismo capace di difendersi. Se vogliamo restare al coronavirus che tanto terrorizza la gente, la difesa più immediata è quella che riguarda l’efficienza dei polmoni. Di qualunque cosa s’illudano i fumatori, i loro polmoni non sono in condizioni ideali. E uno dei problemi è quello dello strato eccessivo di muco, spesso con caratteristiche non proprio sane, che ricopre i bronchi e che fa scivolare profondamente i patogeni entrati per inalazione.
È meglio non fumare e non avere paura
In aggiunta, le ciglia vibratili, specie di fruste che sono presenti sulla parete interna dei bronchi, sono paralizzate dal fumo e non sono più capaci di spingere fuori dei polmoni gli aggressori. E allora, anche il coronavirus trova una bella porta aperta. Ma la cosa vale per qualunque patogeno che passi attraverso il sistema respiratorio, comprese le particelle di cui mi occupo da decenni. Insomma, per stare bene bisogna comportarsi bene. E se la paura è utile perché ci fa essere pronti a difenderci, la paura indebolisce le difese. Dunque, è utile solo se è motivata e se è contenuta nei limiti della razionalità. Qui, invece, siamo al cospetto di una manifestazione d’isteria collettiva, indotta per motivi che ignoro da chi approfitta dell’ignoranza e della fragilità intellettuale della gente. Un consiglio? Usate la ragione e non date credito a chi vi usa come animali da reddito. Spesso il Re è nudo.(5 marzo 2020).
Insomma, c'é gente che cambia per finta e gente che non cambia mai. Ma in realtà tutti sono FIN TROPPO COERENTI con se stessi, sia Monty che Bassy. Basta ricordarsi di quel che hanno detto e che sostengono e le differenze si annullano rapidamente.