16 marzo 2021:
E così, eccoci all'apice (per ora) del disastro mondiale che ci farà rimpiangere pure il 2020.
Anzitutto, il governo Draghi.
IL VENTO DI DI MAIO (i kamikazzari che distrussero il MoVimento)
Ripensiamo ai nostri protagonisti.
Del Renzie d'Arabia si è già detto, non vale la pena nemmeno di menzionarlo.
Dell'altro Giuda omonimo, idem.
Di Berlusca, per carità. Basta che uno dei fratelli Graviano parli dal carcere dove marciscono da 26 anni e chissà quel che verrebbe fuori. Ma non parlano, chissà come mai.
Poi abbiamo i 5 stelle.
LUIGI DI MAIO: politico rampante di origine grillina ma di natura ferocemente democristiana. Faccia pulita, giovane, incensurato, mai nervoso, sempre sorridente.
Aveva detto: MAI COL PARTITO DI BIBBIANO (estate 2019): non più tardi di 2 mesi dopo ci ha fatto un governo.
Aveva detto: dopo la sconfitta elettorale del 2019 rimetteremo mano ai territori. Infatti, è andato a fare il ministro degli esteri nel CONTE 2.
Poi nel gennaio 2020, con incredibile faccia tosta, si è DIMESSO appena prima che arrivassero le elezioni regionali di Emilia e di Calabria, mettendoci al posto suo Homer simps... Vito Crimi. Ma ha continuato di FATTO a dare la linea al Movimento, specie in parlamento.
Il babbo di Scanzi lo chiama un nuovo Fanfani, ma in realtà a me pare un incrocio tra De Mita e Bassolino.
Del resto, in un'intervista doppia il grande Maurizio Crozza (che non deve temere di restare senza lavoro, a meno che non lo licenziano anche dal Sky), aveva fatto dire a Di Maio che il MoV non è che debba diventare come l'UDEUR, ma debba essere proprio l'UDEUR.
E anche il numero di votanti.
Io ho sempre difeso Di Maio, classe 1987, un politico preparato, elegante, sorridente, con uno sguardo ironico, vestito sempre come un bambolotto della serie Barbie, ma che tuttavia tradisce una determinazione feroce, così come il sorriso spesso è un ghigno malamente mimetizzato.
Lo chiamano Gigino, il Bibitaro, ma è una sottostima: il problema con Di Maio non è la sua incapacità o immaturità, ma la sua capacità di distruggere M5S facendone diventare l'anima simile a quella di un partito della vecchia repubblica.
Ha cominciato con Salvini offendogli un contratto di governo, per non buttare il 32% dei voti accumulati nelle elezioni del 2018. Poi ha continuato, dopo il tradimento del Capitone, con il PD di Zingaretti il quale, per una volta, si è comportato lealmente (al contrario di quando dava sempre addosso alla Raggi, negando il piano discariche per sostituire quella di Malagrotta e financo l'acqua del lago di Bracciano durante l'estate del 2017, salvo poi scoprire almeno 22 allacci abusivi nello stesso lago).
Adesso si trova: SALVINI, RENZI, BERLUSCONI, TUTTI INSIEME. E ci governa, tacendo eloquentissimamente sulle espulsioni di gente come Morra, Lezzi, Villarosa e tutti quelli che hanno 'osato' non votare SI' ad un governo impossibile da immaginare.
Peggio: non ha detto praticamente niente, così intento a stringere mani estere, sul fatto che il MoV aveva giurato di difendere Conte, Azzolina e Bonafede. Li hanno abbattuti tutti, e lui ancora, NIENTE. Del resto è l'unico grillino ad avere conservato il suo PRECEDENTE INCARICO nel governo.
Nemmeno ha commentato il fatto che Fico aveva riferito a Mattarella che Conte era il più citato dai parlamentari, ma che Mattarella ha tirato fuori subito (da dove?) DRAGHI, che Crimi ha detto SUBITO che NON lo avrebbero votato MAI, mentre qualche settimana dopo era intento non solo a votare SI' a Draghi, ma in forza di una votazione farlocca su Russeau (con un quesito tipo 'o mangi 'sta minestra o salti 'sta finestra') dove il 40% dei votanti ha detto NO, ebbene, Crimi ha buttato fuori 'per regolamento' 40 parlamentari 5S, tra cui Morra, Lezzi e VIllarosa. E dire che i loro NO, o anche 'astensione', rappresentavano circa il 15% del totale dei 5 stelle in Parlamento. Il che significa che i NO, che hanno quasi spaccato il movimento su Russeau, erano addirittura SOTTO-RAPPRESENTATI. Non erano nemmeno tali da mettere in discussione l'approvazione del governo.
Ma nemmeno questo è bastato per evitare queste misure che più che Russeau e il suo contratto Sociale, ricordano le EPURAZIONI STALINISTE.
Del resto, si è passati dal Contratto Sociale di Russeau, al periodo del GRANDE TERRORE di Robespierre. In pochi anni. Ricorda qualcosa?
Ah, a proposito di regolamento: Crimi era 'reggente' che è un incarico che dura UN MESE, ebbene questo mese dura dal gennaio 2020. E questo parla a Morra di 'regolamento'???
Ma scherziamo!
Ma a Di Maio non importa niente di tutto questo. Né, quando doveva 'riorganizzare i territori', si è premurato di spiegare come mai ha sostituito in corsa la candidata sindaca di Perugia con un'altra, spaccando uno dei 6-7 meet up presentatisi alle comunali del 2019. Circa 40 meet up chiesero spiegazioni. Non mi risulta che ne abbia date.
Del resto, a Roma, 2018, DiMa disse chiaramente: 'io vengo dai meet up ma il futuro è Russeau'. Cioé il NIENTE, perché adesso Casaleggio JR è in rotta con M5S, chiede 500.000 euro di arretrati e sopratutto dovrebbe spiegarci COME CAZZO HA SPESO UN MILIONE DI EURO ALL'ANNO, visto che tutti i parlamentari dovevano dargli 300 euro a testa e al mese (no, non sono le restituzioni, è altro ancora), incentivando sicuramente anche una certa 'fuga' dal MoV visto che sono tantissimi soldi con oltre 300 parlamentari in carica!
Ecco lo stato in cui è ridotto il MoV. Sta finedo peggio dell'Uomo Qualunque. E Di Maio continua a fare post in cui si occupa di tutt'altro, ovviamente. Come se lui non c'entrasse niente. E infatti è l'unico dei big del MoV a cui i grillini non sparano a palle incatenate i loro apprezzamenti. Veramente un personaggio temibile, direi, visto che ha responsabilità e colpe enormi, ma nessuno o quasi se ne è reso conto.
Eppure, a mio avviso è il responsabile N.1 dello sfascio del MoV visto che a Montecitorio comanda indubbiamente LUI.
BEPPE GRILLO: Belin, il comico che quando gli chiedi conto di quel che fa, ti risponde: ma io sono il garante e basta, un vecchio, un comico, belin, che volete da me? E poi va da Draghi, e si convince che quel tizio che autorizzò l'acquisto di Antonveneta a MPS e che chiuse i rubinetti alla Grecia 'è un grillino'. E come no.
Anche lui è andato totalmente in vacca. Uno che ha fatto e disfatto tutto quanto, ha tirato fuori Di Maio come EREDE, senza mai spiegare PERCHE' PROPRIO LUI. Ha recentemente tirato fuori il SI' a Draghi, ma anche la formazione di un comitato di 5 'saggi'(?) per governare il MoVimento, proprio quando arrivava anche l'idea di Conte Giuseppi come nuovo leader, poi si è reso conto della belinata e ha ritirato il comitato dei 5.
Al posto di Conte, scapperei a gambe levate. Ha un buon lavoro, ha una splendida fidanzata (proprio bella eh, e pure di 16 anni più giovane). Che gli frega di infognarsi in un Movimento che è come il Titanic, anzi l'icesberg A-68 (che si sta frantumando dopo essere stato il più grosso della piazza)?
ROBERTA LOMBARDI: Nel 2014, alla grande giornata dei 5S al Circo Massimo, la incontrai verso la fine della manitestazione mentre andava in giro con la scopa. Le diedi la mano, non mi fece una grande impressione per il suo sguardo tutt'altro che accomodante, mentre le chiappone ce le aveva già allora belle larghe. Chiappe che richiedono poltrone più che attivismo, anche se avrebbero bisogno di una liposuzione (perché no, in fondo la Tavernicola si è liftata, no?).
Nel 2018 si presentò come rivale di MazingarettiZ e perse sonoramente, lo stesso giorno il MoV prendeva circa il doppio di voti alle politiche nella zona Lazio. Da allora, si è segnalata più che altro per intelligenza con il nemico, ovvero il PD, e per gli attacchi alla Raggi. Adesso lei e l'altra consigliera sono andate direttamente a fare le cammellate del PD, pur restando (molto ipocritamente) nel MoV.
Insulti a tonnellate sulla sua pagina FB.
Ma lei ha la faccia che si merita, perché da sotto il suo becco rapace ha espresso delle opinioni che fanno saltare le madonne a chiunque abbia militato nel MoV, senza alcun pudore e vergogna.
Questa dalla sua intervista a Repubblica:
«Usano ancora il linguaggio della rabbia della prima ora. Tra noi c’ è invece chi è cresciuto, maturato, non è rimasto un eterno adolescente in lotta col mondo. Ci siamo presi le poltrone perché sono posizioni che ti permettono di modificare veramente le cose. Se poi chi critica lo fa dopo averla persa, una poltrona, significa che cambiano a seconda di chi ci siede sopra»
ECCERTO, crescere significa capire che il mondo NON lo puoi cambiare. E se non puoi battere MAFIA, MASSONERIA, BANCHE, FINANZA, POTERI SEGRETI VARI, tanto vale unirsi a loro.
Del resto, sul frontespizio di pagina della Lombardi campeggia un bruco che diventa farfalla, con il detto buddista: 'il cambiamento è indolore, la resistenza al cambiamento lo è'. CERTO, ma non è il SISTEMA che è cambiato, questo post vuol dire che è il MOV che è cambiato. Un partito come gli altri. Peggio degli altri.
(Annalisa Cuzzocrea – la Repubblica) – «Abbiamo dimostrato che quando si lavora sulle cose che uniscono e non sulle differenze, che permangono, le cose si fanno e pure velocemente». Roberta Lombardi, storica esponente del Movimento 5 stelle, è la nuova assessora alla Transizione ecologica e alla trasformazione digitale della Regione Lazio. Lavorerà al fianco di Nicola Zingaretti.
Dà vita, con la benedizione del Garante Beppe Grillo, di Giuseppe Conte e di tutti i dirigenti M5S, alla prima giunta regionale giallo-rossa.
Che importanza ha un passo del genere nella vita del Movimento?
«È un percorso partito tre anni fa. La maggioranza aveva i suoi numeri, non aveva bisogno di noi, ma abbiamo cominciato fin dal principio a collaborare su alcuni temi.
Abbiamo approvato misure importanti dal punto di vista legislativo e abbiamo capito che, pur restando due forze politiche distinte, c’ è un pezzo importante di strada che possiamo fare insieme. Questo dimostra la trasformazione ineluttabile del Movimento: siamo nati raccogliendo rabbia, indignazione e rancore, ma siamo passati dalla frustrazione alla possibilità di realizzare le cose».
Le BUGIE non si possono sentire e disturbano
” …la maggioranza aveva i suoi numeri e non aveva bisogno di noi…” ha detto la Lombardi a Repubblica. Infatti NON è vero:
Liste a favore Zingaretti: 24 seggi
Liste a favore della dx :15 seggi
M5S : 10 seggi
Sergio Pirozzi, poi in FDI : 1 seggio
La giunta Zingaretti è minoritaria e si è sempre retta sull’estensione o sull’appoggio esterno, sui temi, del m5s della sig.ra Lombardi.
La giunta Zingaretti si è sempre distinta nella più pervicace lotta contro V. Raggi e la sua azione per la legalità e l’efficienza del Comune di Roma.
Dal punto di vista dei superortodossi, anche dentro al Movimento, lei e Valentina Corrado, nuova assessora al Turismo, enti locali e sicurezza, vi siete prese due poltrone.
«Usano ancora il linguaggio della rabbia della prima ora. Tra noi c’ è invece chi è cresciuto, maturato, non è rimasto un eterno adolescente in lotta col mondo. Ci siamo presi le poltrone perché sono posizioni che ti permettono di modificare veramente le cose. Se poi chi critica lo fa dopo averla persa, una poltrona, significa che cambiano a seconda di chi ci siede sopra».
Ma non siete passati dal voto su Rousseau. Perché?
«Perché stiamo ridefinendo il rapporto con l’ associazione Rousseau. Ci sono un po’ di nodi da sciogliere in maniera definitiva, per via di problemi che sono stati lasciati a bagno per anni. In questo momento non ci è stato consentito l’ utilizzo della piattaforma, contiamo di risolvere l’ intera questione entro la fine del mese per poter ricominciare a usare i nostri strumenti di democrazia diretta».
Come la risolverete?
«Trovando un accordo sia di tipo economico sia definendo i reciproci ruoli. Altrimenti, cercheremo una formula di fine rapporto che sia equa».
Il manifesto controVento di Davide Casaleggio sembra un elenco di condizioni.
«L’ ipocrisia di fondo di quell’ operazione mi ha profondamente disturbata. Io sono nei 5 stelle da sempre, so tutto, e ho trovato quelle parole incoerenti con i comportamenti messi in campo da chi quel manifesto lo ha stilato».
L’ esperienza della Regione Lazio, della Puglia dov’ è entrata un’ altra vostra assessora, si ripeterà alle prossime amministrative? Pd e 5 stelle insieme nelle città?
«Non a tutti i costi. Non serve affrontare insieme le elezioni se non c’ è un progetto comune. È lavorando sui temi, sommando le differenze, che si possono trasformare in ricchezza. A me ad esempio non interessa il discorso di fare fronte comune contro la destra. Non serve correre contro qualcuno , ma per qualcosa».
Chiara Appendino ha lanciato un laboratorio comune per Torino. E a Roma? La sua idea resta quella delle primarie, nonostante Virginia Raggi sia ormai ufficialmente la candidata del Movimento?
«Penso, ma è una mia idea, che tutte le forze che si riconoscono nella rete progressista debbano presentare un programma e un candidato e che i cittadini dovrebbero votare chi li convince di più. Per poi correre insieme».
È preoccupata che a guidare il Pd non ci sia più Nicola Zingaretti?
«No. Sarei preoccupata se ci fosse una persona che non ha lo sguardo alzato verso il futuro, qualcuno concentrato sulle beghe di partito e sul bisogno di accontentare le correnti. Non mi sembra il caso di Enrico Letta però. Per come l’ ho conosciuto, durante la sua esperienza di governo, sono abbastanza tranquilla. È stata un’ epoca molto diversa da quella renziana»
Avete affidato a Conte il nuovo Movimento, rendendo vano tutto il lavoro che avevate fatto agli Stati generali. Vi occorreva un salvatore?
«So che Conte sta leggendo attentamente il documento di indirizzo uscito dagli Stati generali perché è frutto di un’ elaborazione e di una maturazione fatta in questi anni. Quel che può offrirci la sua figura è la possibilità di contaminarci con altri movimenti, altre sensibilità, altre esperienze».
State uscendo dal blog.
«Dal blog siamo usciti da parecchio. C’è qualcuno che vorrebbe ridurre tutto alla dimensione digitale, ma la politica si fa in strada o nei palazzi. Ogni giorno».
Con Conte capo, Grillo resterà garante?
«Ci sarà sempre. Deve esserci. Nei primi anni di legislatura ci siamo concentrati sui bisogni dei singoli, con il reddito di cittadinanza. Adesso lui ha spostato l’ attenzione sui bisogni della collettività, del luogo che ci ospita tutti, del pianeta. E che fai, te lo perdi uno così?».
Roberta Lombardi: “L’ipocrisia dell’operazione di Casaleggio mi ha disturbata” – infosannio
Ed ecco quanto i cittadini informati condividono:
TRA DUE FUOCHI: VACCINO O COVID?
La situazione si sta facendo sempre più seria. Casi in aumento (oltre 26.000 negli ultimi giorni della settimana scorsa). Ma finalmente il bubbone dei 'vaccini che ci salveranno' è scoppiato. Meglio tardi che mai.
Quando senti di un'insegnate napoletana di 62 anni, tra l'altro una gran bella donna, che muore di infarto intestinale dopo essersi sentita male appena 2 (due) ore dopo il vaccino, come fai a non dare ragione persino a quel testa di minchia di Mazzucco che spara sui vaccini da una vita?
Quante persone vaccinate quel giorno? 100.000? Sono 1/600 della popolazione. Quanti morti mediamente al giorno per infarto intestinale e SENZA patologie pregresse gravi (per esempio, tumori)? Diciamo 10? Sono 1/6.000.000 della popolazione italiana. Probabilità combinata? 1/3.600.000.000. Altro che 'casuale'.
Ma non c'é solo lei, purtroppo.
Questa è una selezione (INCOMPLETA) dei casi.
Addio alla prof. Mantile, si era appena vaccinata: “Era una docente allegra e competente" - Il Riformista
Addio alla prof. Mantile, si era appena vaccinata: “Era una docente allegra e competente”
Vito Califano — 3 Marzo 2021
Annamaria Mantile è morta a 62 anni. Viveva nel quartiere Vomero, a Napoli, e insegnava inglese all’Istituto Comprensivo Pavese. La sua morte desta sconcerto e perplessità perché è avvenuta a pochi giorni dalla somministrazione della prima dose del vaccino anti-covid. Nessuna correlazione – meglio chiarirlo fin da subito– al momento è stata riscontrata tra la somministrazione del farmaco e il decesso. Sul caso comunque è stata aperta un’inchiesta dietro denuncia dei familiari.
Quello che al momento si evince da questa storia è semplicemente una tragica scomparsa, di una docente elegante, che si prendeva cura della madre 91enne nel suo appartamento in via Bernardo Cavallino. L’inchiesta è stata aperta per volere dei familiari: che non hanno niente a che fare con i No-Vax. Sono stati comunque disposti il sequestro della salma e l’autopsia per risalire alle cause del decesso.
Mantile non soffriva di patologie pregresse, non assumeva medicinali se non un integratore per il colesterolo, non era positiva al coronavirus a quanto risulta. Il fratello ha ricordato a Il Mattino quanto gli studenti l’apprezzassero per l’allegria e la competenza. Fino all’esito degli accertamenti non si può parlare di correlazione tra il vaccino e il decesso, sopravvenuta per problemi respiratori, accompagnata da un malessere generale e nausea. Mantile è morta infine per un arresto cardiaco. Sul caso indagano i carabinieri della compagnia Vomero.
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Per fugare ogni altra teoria del complotto o No-Vax, si cita quindi il primo rapporto dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), diffuso a inizio febbraio. “Nel periodo considerato (27 dicembre 2020 e il 26 gennaio 2021, ndr) sono pervenute 7.337 segnalazioni su un totale di 1.564.090 dosi somministrate (tasso di segnalazione di 469 ogni 100.000 dosi), di cui il 92,4% sono riferite a eventi non gravi, come dolore in sede di iniezione, febbre, astenia/stanchezza, dolori muscolari. Con Comirnaty (Pfizer-BioNTECH, ndr) sono state osservate anche cefalea, parestesie, vertigini, sonnolenza e disturbi del gusto mentre con il vaccino Moderna, nausea e dolori addominali”. Il dossier segnala anche reazioni locali e dolori articolari, la febbre soprattutto dopo la seconda dose di richiamo. Gi effetti si verificano soprattutto il giorno della vaccinazione o il giorno dopo, l’85% dei casi. “Del 7,6% di segnalazioni classificate come ‘gravi’, per le quali è in corso la valutazione del nesso causale con i vaccini, tre su quattro non hanno richiesto intervento specifico in ambito ospedaliero. Nel periodo sono stati segnalati anche 13 decessi avvenuti nelle ore successive alla vaccinazione che, nelle segnalazioni più dettagliate e complete di dati, non sono risultati correlati alla vaccinazione e sono in larga parte attribuibili alle condizioni di base della persona vaccinata”.
Muore dopo il vaccino, l'autopsia 'scagiona' AstraZeneca: la prof Mantile scomparsa per un infarto intestinale - Il Riformista
Muore dopo il vaccino, l’autopsia ‘scagiona’ AstraZeneca: la prof Mantile scomparsa per un infarto intestinale
Fabio Calcagni — 10 Marzo 2021
La professoressa Annamaria Mantile, docente scomparsa a 62 anni lo scorso 2 marzo a Napoli, come si sospettava non è deceduta per le conseguenze della vaccinazione, ricevuta quattro giorni prima al Vaccine Center della Mostra D’Oltremare.
La morte della prof. Mantile aveva colpito il quartiere Vomero, dove viveva e insegnava inglese all’Istituto Comprensivo Pavese. Un decesso che aveva fatto discutere e ‘alzare la testa’ ad un vasto universo di no-vax che avevano collegato la sua improvvisa scomparsa alla somministrazione del vaccino avvenuta pochi giorni prima.
Già in un primo momento non erano state riscontrate correlazione tra i due eventi, ma l’inchiesta aperta dopo la denuncia dei familiari ha chiarito ogni ulteriore dubbio. Come scrive Il Mattino, la tragica scomparsa è stata causata da un infarto intestinale improvviso mentre la professoressa era nella sua abitazione, seguito ad un prolungato stato di malessere accompagnato da vomito biliare e alimentare.
Questo il risultato dell’autopsia, che ha escluso quindi qualsiasi correlazione col vaccino AstraZeneca, svolta presso la sala settoria giudiziaria dell’ospedale di Giugliano. A svolgere l’esame un collegio di periti nominati dalla Procura di Napoli dopo la denuncia sporta dai familiari della donna.
Fatale per la professoressa Mantile, secondo quanto emerso dall’esame svolto dal collegio formato da Pietro Tarsitano, direttore dell’Unità operativa complessa di Medicina legale dell’azienda ospedaliera Cardarelli di Napoli, Antonio Perna, anatomo e istopatologo, Francesco Diurno, rianimatore nonché cardiologo e Giuseppe Morelli, Infettivologo dirigente dell’azienda ospedaliera dei Colli, è stato lo shock emorragico e arresto cardiocircolatorio conseguente una “ernia strozzata”.
Nei giorni scorsi, di fatto come passaggio obbligato, due medici che aveva contattato Mantile sono stati iscritti nel registro degli indagati: si tratta del medico di base che è stato contattato dalla donna il sabato prima del decesso, e il cardiologo che ha visitato la donna il 2 marzo. Un passaggio a tutela degli stessi medici potenzialmente interessati a farsi rappresentare da un consulente durante l’esame autoptico.
MA CHI PENSATE DI PRENDERE IN GIRO? Quanti infarti intestinali ci sono ogni giorno in persone sostanzialmente SANE, che si sentono male DUE ORE dopo il vaccino? Fossero anche 10 casi al giorno (visto che è una patologia RARA), sarebbero 1 morto ogni 6.000.000 di abitanti (e di probabilità). Questo lo capiamo oppure ci vuole un disegnino?
Vaccino AstraZeneca: militare muore dopo la vaccinazione - Cronaca - ilgiorno.it
Stefano Paternò era in servizio ad Augusta, Siracusa: avrebbe ricevuto la prima dose del lotto oggi sequestrato da Aifa. Stop ad AstraZeneca dalla Lombardia
11 marzo 2021
Un militare in servizio ad Augusta, Sircusa, Stefano Paternò di 43 anni, originario di Corleone, ma residente a Misterbianco, Catania, è morto ieri mattina per un arresto cardiaco nella sua abitazione. Il militare il giorno precedente si era sottoposto alla prima dose di vaccino del lotto ABV2856, quello per il quale Aifa ha chiesto lo stop. Sul caso la Procura di Siracusa ha aperto un'inchiesta e disposto l'autopsia. Sarebbero una decina le persone che iscritte nel registro degli indagati, tutta la catena di distribuzione del vaccino dalla società AstraZeneca che lo produce, fino al personale sanitario dell'ospedale militare che si è occupato dell'inoculazione. L'accusa per tutti è di omicidio colposo.
Paternò era sottufficiale della Marina militare ad Augusta. Due giorni fa prima si era sottoposto alla prima dose di vaccino dello stesso lotto di cui oggi l'Aifa ha chiesto il sequestro. Questo il racconto della moglie: "Mio marito aveva fatto il vaccino lunedì mattina e nel pomeriggio è rientrato a casa e stava bene. Intorno alle 19.30 avvertiva dei tremori, aveva freddo e misurando la temperatura, aveva la febbre a 39. Ha preso una tachipirna e la febbre era scesa, si è sentito meglio e verso le 23 siamo andati a dormire. In nottata però sono stata svegliata dai suoi lamenti: tremava, traballava nel letto ed aveva un respiro pesante". Caterina Arena ricorda di aver "subito chiamato il 118 e in pochissimo tempo i medici hanno iniziato a dargli aiuto in ogni modo, pure il massaggio cardiaco, ma non c'è stato nulla da fare ed i medici non sono riusciti a capire da cosa fosse stato determinato quello stato". La donna tiene poi a precisare che "moltissimi dei colleghi di Stefano che si sono vaccinati, hanno avuto febbre alta".
La Procura ha disposto il sequestro del lotto 'incriminato' in possesso dell'Asp di Siracusa e segnalato il caso all'Aifa. Domani sarà eseguita l'autopsia sul corpo della vittima all'ospedale Cannizzaro di Catania, mentre sono attesi nel capoluogo etneo gli ispettori inviati dal Ministro della Salute.
Al via sequestri lotto vaccino Astrazeneca
I Carabinieri dei Nas stanno effettuando il sequestro cautelativo su tutto il territorio nazionale delle dosi del lotto di vaccino di AstraZeneca n. ABV2856, sospeso dall'Aifa presso tutti gli hub di distribuzione e i centri di vaccinazione dove sono state complessivamente consegnate 249.600 dosi. Il sequestro è al fine di porre a vincolo i quantitativi non ancora somministrati e presenti in giacenza. Il decreto di sequestro è stato emesso dalla Procura della Repubblica di Siracusa, ed è conseguente al provvedimento dell'Aifa con cui è stata disposta la sospensione della somministrazione delle dosi del medesimo lotto già assegnate alle strutture sanitarie. L'attività di sequestro, iniziata questo pomeriggio, per la quale allo stato non vi è alcuna correlazione diretta con i casi di decesso segnalati, viene svolta in via cautelativa al fine di procedere alle opportune analisi cliniche per confutare la pericolosità del farmaco. Le indagini, affidate al Nas di Catania, sono dirette dal Sostituto Procuratore Gaetano Bono della Procura della Repubblica di Siracusa sotto il coordinamento del Procuratore Capo Sabrina Gambino.
La Lombardia ferma Astrazeneca: ritirato il lotto sospetto
"La Direzione Generale Welfare ha ritirato a scopo precauzionale il lotto di vaccini AstraZeneca ABV2856 segnalato dall'Aifa". Così ha comunicato pochi minuti fa Regione Lombardia in seguito al caso del militare morto. Un provvedimento precauzionale, sottolineano del Pirellone, in attesa degli accertamenti di rito e riguardante solo il lotto sospetto.
Il caso sospetto di Catania
Intanto un fascicolo senza indagati, al momento,è stato aperto dalla Procura di Catania che ipotizza l'omicidio colposo, in merito al decesso di Davide Villa, 50 anni, agente di polizia di Catania, morto 12 giorni dopo l'inoculazione del vaccino anti Covid. Le indagini sono state affidate ai carabinieri del Nas di Catania. All'agente era stata somministrata una dose proveniente dallo stesso lotto di cui l'Aifa ha deciso in via precauzionale di emettere un divieto di utilizzo su tutto il territorio nazionale. L'inchiesta è stata aperta su notizie di stampa.
A Trapani l'autopsia scagiona il sieroNon ci sarebbe nessun nesso, invece, tra la morte di un militare, Giuseppe Maniscalco, di 54 anni, avvenuta a Trapani pochi giorni fa e il vaccino AstraZeneca che avrebbe ricevuto prima di morire. Lo ha stabilito l'autopsia che è stata eseguita a Trapani. La Procura aveva aperto nei giorni scorsi un'inchiesta sulla morte del militare dopo la denuncia dei familiari. Il vice comandante della sezione di Polizia giudiziaria presso la Procura di Trapani aveva avuto un malore dopo la somministrazione del vaccino ed era morto. Ma l'Asp di Trapani sta verificando ugualmente se la dose del vaccino utilizzato sia dello stesso lotto sequestrato oggi.
Si era vaccinato il giorno prima, 43enne muore improvvisamente: la tragedia del militare Stefano Paternò - Il Riformista
Si era vaccinato il giorno prima, 43enne muore improvvisamente: la tragedia del militare Stefano Paternò
Vito Califano — 11 Marzo 2021
Aveva 43 anni Stefano Paternò, il militare morto ieri mattina a causa di un arresto cardiaco. Il giorno prima aveva ricevuto la prima dose del vaccino AstraZeneca. L’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) oggi ha disposto il sequestro del lotto cui sarebbe appartenuto il preparato iniettato al militare. Uno stop cautelativo, dopo quelli avvenuti prima in altri Paesi del vaccino britannico.
“A seguito della segnalazione di alcuni eventi avversi gravi, in concomitanza temporale con la somministrazione di dosi appartenenti al lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca anti COVID-19, Aifa ha deciso in via precauzionale di emettere un divieto di utilizzo di tale lotto su tutto il territorio nazionale e si riserva di prendere ulteriori provvedimenti, ove necessario, anche in stretto coordinamento con l’EMA, agenzia del farmaco europea”, si legge in una nota dell’Aifa.
Paternò aveva 43 anni, era originario di Corleone ed era residente a Misterbianco, in provincia di Catania. Era in servizio presso l’Arsenale Militare di Augusta, aveva due figli. La Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta. “Dalla prima ispezione cadaverica sembra che il militare sia deceduto per un arresto cardiaco. Al momento non c’è alcun rapporto causa effetto ma possiamo solo rilevare una coincidenza cronologica. Dobbiamo attendere l’esito dell’autopsia per avere un quadro più chiaro”. Dell’esame autoptico si occupa la Procura di Catania su rogatoria. Paternò era cugino di mons. Giuseppe Silvestrini, cappellano del Papa e segretario della Nunziatura apostolica a Praga. “Tutta la Comunità parrocchiale si stringe con affetto a mons. Giuseppe Silvestrini, e a tutta la famiglia, per l’improvvisa e prematura scomparsa del cugino Stefano Paternò, servitore dello Stato nella Marina, a soli 43 anni. Lascia la moglie e due figli, di 12 e 14 anni. Assicuriamo la nostra preghiera per il loro caro defunto Stefano e chiediamo al Signore della vita la consolazione e il conforto della fede per tutta la sua famiglia”, si legge sulla pagina Facebook della Chiesa Madre di Augusta.
Il militare la sera dopo l’iniezione avrebbe sofferto dei malori, tra cui febbre molto alta. Al momento non ci sono evidenze che possano collegare il decesso alla somministrazione del vaccino. Una decina le persone iscritte nel registro degli indagati per la morte di Paternò dalla Procura di Siracusa. Il procuratore Sabrina Gambino ha iscritto nel registro degli indagati tutta la catena di distribuzione, a partire dalla società produttrice AstraZeneca fino al personale sanitario dell’ospedale militare. L’accusa è di omicidio colposo.
“Vogliamo andare sino in fondo, vogliamo giustizia, vogliamo sapere la verità e capire se a provocare la morte di mio marito sia stato il vaccino”, ha detto all’AdnKronos Caterina Arena, la moglie di Paternò. “Mio marito aveva fatto il vaccino lunedì mattina e nel pomeriggio è rientrato a casa e stava bene. Intorno alle 19.30 avvertiva dei tremori, aveva freddo e misurando la temperatura, aveva la febbre a 39. Ha preso una tachipirina e la febbre era scesa. Si è sentito meglio e verso le 23 siamo andati a dormire. In nottata però sono stata svegliata dai suoi lamenti: tremava, traballava nel letto ed aveva un respiro pesante”. Caterina Arena ha raccontato di aver “subito chiamato il 118 e in pochissimo tempo i medici hanno iniziato a dargli aiuto in ogni modo, pure il massaggio cardiaco, ma non c’è stato nulla da fare ed i medici non sono riusciti a capire da cosa fosse stato determinato quello stato”. La donna tiene poi a precisare che “moltissimi dei colleghi di Stefano che si sono vaccinati, hanno avuto febbre alta”.
“Mio marito – conclude la donna parlando all’AdnKronos – era un servitore dello Stato che non vedeva l’ora di farlo per essere operativo e potere affrontare le missioni imbarcato sulle navi della Marina”. Si indaga anche sulla morte di Davide Villa, poliziotto di Catania, morto lo scorso 7 marzo dopo aver ricevuto la prima dose del vaccino di AstraZeneca. Si potrebbe trattare dello stesso lotto di dosi. In quel caso i medici hanno diagnosticato una trombosi venosa profonda, sfociata in emorragia cerebrale.
Morte agente Villa, si era vaccinato pochi giorni prima: dose dallo stesso lotto del militare Paternò - Il Riformista
Morte agente Villa, si era vaccinato pochi giorni prima: dose dallo stesso lotto del militare Paternò
Vito Califano — 11 Marzo 2021
Davide Villa aveva 50 anni. È morto all’improvviso, 12 giorni dopo aver ricevuto la prima dose del vaccino AstraZeneca. Il caso viene affiancato a quello di Stefano Paternò, il militare morto nella notte tra lunedì e martedì a Misterbianco, in provincia di Catania. Paternò aveva ricevuto la prima dose del preparato il giorno prima. Non è possibile al momento affermare se ci sia un nesso tra il vaccino e i due decessi.
Villa era agente della squadra mobile di Catania. Era arrivato al reparto d’eccellenza, la prima sezione, Sco, criminalità organizzata. Era fratello di Fabrizio Villa, noto fotografo e reporter. È morto 12 giorni fa. La Procura di Catania al momento ha aperto un fascicolo senza indagati con l’ipotesi di omicidio colposo. Le indagini sono state delegate dal procuratore Carmelo Zuccaro ai carabinieri del Nas di Catania.
“Al poliziotto è stata somministrata una dose proveniente dallo stesso lotto di cui l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha deciso in via precauzionale di emettere un divieto di utilizzo su tutto il territorio nazionale”, scrive l’ansa.it. Dallo stesso lotto ABV2856 la dose inoculata al militare Stefano Paternò. “A seguito della segnalazione di alcuni eventi avversi gravi, in concomitanza temporale con la somministrazione di dosi appartenenti al lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca anti COVID-19, Aifa ha deciso in via precauzionale di emettere un divieto di utilizzo di tale lotto su tutto il territorio nazionale e si riserva di prendere ulteriori provvedimenti, ove necessario, anche in stretto coordinamento con l’EMA, agenzia del farmaco europea”, si legge nella nota dell’Aifa.
Al momento, lo ripetiamo, non ci sono evidenze che possano collegare il decesso alla somministrazione del vaccino. Sul caso di Paternò sono una decina le persone iscritte nel registro degli indagati dalla Procura di Siracusa. Il procuratore Sabrina Gambino ha iscritto nel registro degli indagati tutta la catena di distribuzione, a partire dalla società produttrice AstraZeneca fino al personale sanitario dell’ospedale militare. L’accusa è di omicidio colposo.
Napoli, bidello muore dopo vaccino Astrazeneca: "Accertamenti su tutti i pazienti del lotto bloccato" - Il Riformista
Napoli, bidello muore dopo vaccino Astrazeneca: “Accertamenti su tutti i pazienti del lotto bloccato”
Redazione — 11 Marzo 2021
E’ morto tre giorni dopo aver ricevuto la prima dose del vaccino Astrazeneca. Sarà ora l’autopsia a fare chiarezza sul decesso di Vincenzo Russo, 58enne collaboratore scolastico nell’istituto Viviani di Casalnuovo (Napoli) e residente ad Afragola, scomparso mercoledì mattina, 10 marzo, alla clinica Villa dei Fiori di Acerra. Tre giorni prima, domenica 7 marzo, si era vaccinato. Successivamente aveva accusato i primi fastidi. “Vaccino fatto, inizia il dolore al braccio speriamo bene” aveva scritto sui social poche ore dopo.
Poi tra lunedì e martedì le sue condizioni di salute sono peggiorate rendendo necessario il ricovero in ospedale. La moglie ha spiegato ai medici che il marito ha accusato spasmi intestinali e nausea. Russo soffriva di problemi cardiovascolari e in passato aveva avuto una trombosi venosa. L’anno scorso era stato costretto a rivolgersi alle cure dei medici a causa di una trombosi venosa. “In base alle analisi e agli accertamenti che abbiamo fatto – spiegano i sanitari della clinica Villa dei Fiori al Mattino – non possiamo ricondurre la morte a complicazioni dovute ai problemi cardiovascolari del paziente. Russo poco prima di morire aveva i globuli bianchi a un livello altissimo ma non aveva nessuna infezione. La sua situazione è precipitata in pochissimo tempo”.
Sarà dunque l’autopsia a fare chiarezza sulle cause del decesso così come è avvenuto per Annamaria Mantile, la docente scomparsa a 62 anni lo scorso 2 marzo a Napoli. Come si sospettava la donna non è deceduta per le conseguenze della vaccinazione, ricevuta quattro giorni prima al Vaccine Center della Mostra D’Oltremare. La morte è stata attribuita a uno shock emorragico e arresto cardiocircolatorio conseguente una “ernia strozzata”.
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I carabinieri del Nas di Napoli si sono recati nei padiglioni della Mostra d’Oltremare a Napoli, dove è stato allestito il centro vaccinale, per sequestrare una partita di vaccini facente parte del lotto ABV2856 bloccato da Aifa.
NESSUNA REAZIONE AVVERSA – Al momento sono state bloccate poche quantità ancora disponibili del lotto del vaccino Astrazeneca in questione. Stando a quanto apprende Il Riformista, relativamente alle dosi somministrati non è stato registrato, per ora, nessun evento avverso.
VIGILE: “HO AVUTO DOSE RITIRATA, C’E’ PAURA” – “Mi hanno somministrato lunedì la dose di vaccino AstraZeneca, appartenente al lotto ritirato. E tra i colleghi c’è molta preoccupazione”. Lo racconta a LaPresse Armando D’Amato, un vigile urbano di Napoli, dell’Unità operativa di Fuorigrotta. “Mi sono vaccinato lunedì – spiega -, all’ospedale San Giuliano di Giugliano in Campania, Asl Napoli 2 Nord. Con me c’erano altri colleghi. Oggi dopo aver letto della notizia del ritiro del lotto AstraZeneca mi sono reso conto che era la stesso che mi hanno somministrato”. D’Amato mostra la ricevuta rilasciata dall’Asl, dove si evince il numero del lotto ABV2856, ritirato a scopo cautelativo dall’Aifa. “Io per fortuna – dice il poliziotto municipale – so quale lotto mi è stato somministrato, altri colleghi, quelli che hanno effettuato il vaccino all’Asl Napoli 1, alla Mostra d’Oltremare, non hanno avuto nessuna ricevuta”. “Sulle chat dei vigili – rimarca D’Amato – c’è grande preoccupazione, perché molti non sanno neanche se hanno ricevuto la dose ‘incriminata’; altri invece hanno paura e non vogliono più farsi vaccinare”. D’Amato poi sottolinea come per precauzione abbia subito allertato il suo cardiologo: “Sono stato tranquillizzato dal mio medico, al momento ho solo alcuni effetti collaterali, come decimi di febbre, dolore alle ossa e spossatezza”. L’Unità di crisi regionale ha intanto comunicato che sta svolgendo controlli su tutti coloro ai quali è stata somministrata la dose AstraZeneca appartenente al lotto ritirato. “Io non sono stato contattato da nessuno e neanche i tre colleghi che erano con me lunedì mattina” conclude D’Amato.
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La Danimarca sospende il vaccino AstraZeneca: "Gravi coaguli nel sangue" - Cronaca - ilgiorno.it
La Danimarca sospende il vaccino AstraZeneca: "Gravi coaguli nel sangue"
Indagini in corso, stop anche in Norvegia e Islanda. L l'Italia blocca il lotto, rassicurazioni da Ema
11 marzo 2021 -
L'Autorità nazionale danese della salute per la salute ha sospeso in via precauzionale la somministrazione del vaccino AstraZeneca dopo la segnalazione di alcuni gravi casi di coaguli di sangue. E' la stessa Autorità ad annunciarlo in un comunicato. Su questi casi sono in corso delle indagini per stabilire eventuali connessioni con la somministrazione del vaccino. Il ministro della Salute, Magnus Heunicke ha infatti precisato che non è ancora chiaro se tali problemi sono legati al vaccino.
La decisione danese"Siamo nel bel mezzo del più grande e importante programma di lancio di vaccinazioni nella storia danese. E in questo momento abbiamo bisogno di tutti i vaccini che possiamo ottenere. Pertanto, mettere in pausa uno dei vaccini non è una decisione facile. Ma proprio perché vacciniamo così tanto, dobbiamo anche rispondere con tempestività quando si è a conoscenza di possibili gravi effetti collaterali. Dobbiamo chiarire questo aspetto prima di poter continuare a utilizzare il vaccino di AstraZeneca", afferma Soren Brostroem, direttore della National Health Authority danese.
Stop anche in Norvegia e IslandaPoco dopo la Danimarca, anche Norvegia e Islanda hanno sospeso per precauzione e fino a nuovo avviso l'uso del vaccino AstraZeneca contro il Covid-19 a causa dei timori legati alla formazione di coaguli di sangue, nonostante le rassicurazioni dell'Agenzia europea del farmaco, Ema, e del produttore. La decisione danese, così come quella dell'Islanda e della Norvegia, riguardano temporaneamente tutti i vaccini AstraZeneca a loro disposizione.
La posizione dell'azienda"Siamo a conoscenza della dichiarazione rilasciata oggi dal Sundhedsstyrelsen secondo cui stanno attualmente indagando su potenziali eventi avversi correlati alla vaccinazione contro Covid-19. La sicurezza del paziente è la massima priorità per AstraZeneca". Così in una nota la casa farmaceutica, dopo l'annuncio dell'autorità sanitaria danese della sospensione delle somministrazioni a causa di segnalazioni su possibili problemi di coagulazione. "I regolatori - prosegue il comunicato - hanno standard di efficacia e sicurezza chiari e rigorosi per l'approvazione di qualsiasi nuovo medicinale, compreso il vaccino anti-Covid di AstraZeneca. La sicurezza del vaccino è stata ampiamente studiata in studi clinici di fase III e dati sottoposti a revisione paritaria confermano che il vaccino è stato generalmente ben tollerato".
Le rassicurazioni di Ema"Non ci sono attualmente indicazioni che la vaccinazione anti-Covid abbia causato" gli eventi tromboembolitici segnalati in alcuni casi da diversi Paesi europei dopo la somministrazione del prodotto scudo di AstraZeneca. "Queste condizioni non sono elencate come effetti collaterali di questo vaccino". La posizione del comitato per la sicurezza Prac dell'agenzia del farmaco Ema "è che i benefici del vaccino continuano a superare i suoi rischi e il vaccino può continuare a essere somministrato, mentre sono in corso le indagini sui casi" in questione. E' quanto spiega l'Ema in una nota, in cui puntualizza anche che "il numero di eventi tromboembolici nelle persone vaccinate non è superiore al numero osservato nella popolazione generale". L'Ema assicura infine che "comunicherà ulteriormente" su nuovi sviluppi della questione, "man mano che la valutazione procede".
Draghi telefona a Vond der LeyenSul caso il premier Mario Draghi ha avuto un colloquio telefonico con la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen. Dalla conversazione - riferiscono fonti di Palazzo Chigi - è emerso che "non c'è alcuna evidenza di un nesso tra i casi di trombosi registrati in Europa e la somministrazione del vaccino Astrazeneca". Von der Leyen ha comunicato che l'Ema ha avviato un'ulteriore review accelerata.
I precedentiDomenica scorsa era stato l'ufficio federale austriaco per la sicurezza sanitaria a rendere noto di avere sospeso la somministrazione di un lotto di vaccini AstraZeneca (il numero ABV5300) in seguito al decesso di una donna e al ricovero di un'altra per un'embolia polmonare dopo la somministrazione di due dosi del vaccino. In seguito a questo episodio anche l'Estonia, la Lituania, il Lussemburgo e la Lettonia hanno sospeso in via precauzionale l'uso dei vaccini provenienti dallo stesso lotto, che conta un milione di dosi ed è stato distribuito in 17 Paesi (Italia esclusa). Oltre a Danimarca, Austria, Estonia, Lituania, Lussemburgo e Lettonia, gli altri Paesi che hanno ricevuto vaccini dal lotto numero ABV5300 sono Bulgaria, Cipro, Francia, Grecia, Islanda, Irlanda, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Spagna e Svezia.
In ItaliaNon in Italia, dunqie, dove comunque l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha deciso in via precauzionale di emettere un divieto di utilizzo del lotto ABV2856 sul territorio nazionale, riservandosi di "prendere ulteriori provvedimenti, ove necessario, anche in stretto coordinamento con l'Ema, agenzia del farmaco europea".
Astrazeneca sospeso anche da Svezia e Portogallo. Le ultime notizie - Cronaca - quotidiano.net
Astrazeneca sospeso anche da Svezia e Portogallo.
Stessa decisione pure dalla Lettonia. Magrini (Aifa): "Il vaccino è sicuro". Il ministro Speranza: "Deciso lo stop precauzionale dopo i dati della Germania". Galli (ospedale Sacco): "Richiamo con vaccino diverso? Sarebbe un pasticcio". Ue: accordo con Pfizer per anticipo 10 milioni di dosi entro giugno
Roma, 16 marzo 2021 - Anche Svezia ha deciso di sospendere la somministrazione del vaccino AstraZeneca. L'Agenzia della sanità svedese ha spiegato che si tratta di una "misura precauzionale". Stessa decisione pure dalla Lettonia e dal Portogallo. Ieri era arrivato lo stop da mezza Europa.
L'inizativa di sospendere il vaccino - ha detto oggi il ministro della Salute Roberto Speranza - "è emersa a seguito di una valutazione del Paul-Ehrlich-Institut" tedesco "che è in qualche modo l'agenzia che fa la sorveglianza sui vaccini nella Germania. E rispetto a questa posizione emersa da questa istituzione importante c'è stato un confronto prima a livello tecnico fra i direttori delle agenzie nazionali e poi un confronto di natura politica tra i ministri della Salute che ha portato a una misura di natura esclusivamente precauzionale".
Oggi il responsabile francese per la campagna vaccinale, Alain Fischer, ha detto che "i segnali d'allerta" su AstraZeneca "sono significativi, più per il tipo di manifestazioni cliniche e biologiche che per il numero, che resta debole rispetto al numero di persone vaccinate". Secondo Fischer, "è stata osservata in alcune persone l'insorgenza di trombosi con anomalie della coagulazione, che non siamo abituati a vedere nelle embolie polmonari 'classiche'".
Comunque in Italia gli esperti rassicurano e ribadiscono che il vaccino è sicuro.(ahahah NdA) E pure il direttore del dipartimento sicurezza dei vaccini presso l'Agenzia regolatoria per il farmaco britannica, Phil Bryan, ribadisce che il vaccino non è responsabile di trombosi, precisando che l'organizzazione "sta studiando attentamente" i casi denunciati in diversi Paesi europei. I dati disponibili "non indicano che il vaccino sia la causa" dei problemi riscontrati. "Le trombosi possono accadere in modo naturale e non sono rare". Nel Regno Unito è AstraZeneca la metà dei 26 milioni di vaccini finora somministrati.
In attesa del parere dell'Ema su AstraZeneca, la campagna vaccinale italiana, contro ogni auspicio, rallenta, dopo il traguardo raggiunto ieri di due milioni di persone che hanno già ricevuto la seconda dose. Centinaia di prenotazioni sono saltate.
Si accelera su PfizerIntanto la Commissione europea e BioNTech-Pfizer hanno raggiunto un accordo sulla consegna accelerata di 10 milioni di dosi per il secondo trimestre. "So quanto sia cruciale il secondo trimestre per l'attuazione delle nostre strategie di vaccinazione negli Stati membri", ha spiegato la presidente della commissione Ue, Ursula von der Leyen. "Questi 10 milioni di dosi accelerate porteranno le dosi totali di BioNTech-Pfizer nel secondo trimestre a oltre 200 milioni. Questa è un'ottima notizia. Offre agli Stati membri spazio di manovra e possibilmente di colmare le lacune nelle consegne". Le dosi arrivano dall'opzione di 100 milioni di dosi nel secondo contratto BioNTech-Pfizer, previsto per il terzo trimestre e il quarto trimestre del 2021.
L'immunologo: trombosi? Pochissimi casi. "Ma senza fiducia quel vaccino è segnato"
Magrini (Aifa)"Il vaccino AstraZeneca è sicuro, mi sento di affermarlo anche dopo aver rivisto tutti i dati. Il rapporto benefici-rischi è ampiamente positivo". Lo dice, in un'intervista a Repubblica Nicola Magrini, direttore generale dell'Aifa (Agenzia italiana del farmaco). "Chi ha già avuto la prima dose può stare tranquillo", ha detto Magrini, "non deve fare niente se non segnalare eventuali sintomi al proprio medico. Le reazioni avverse, quando ci sono, si manifestano nelle ore immediatamente successive alla puntura. Dobbiamo avere fiducia nella ricerca e nel Piano vaccinale. Entro l'estate dovrebbero arrivare oltre 20 milioni di dosi al mese, e il prodotto russo Sputnik potrebbe essere valutato dall'Ema a maggio".
Galli (Sacco)Le persone che hanno ricevuto la prima dose di vaccino anti-Covid di AstraZeneca, dopo il blocco disposto ieri in via prudenziale dall'Agenzia italiana del farmaco Aifa, potranno fare il richiamo con un vaccino diverso? Questo approccio è "assolutamente sconsigliato, perché sarebbe un pasticcio" basato su "nessuna informazione, nessun riscontro". Ne è convinto Massimo Galli, infettivologo dell'ospedale Sacco e dell'università Statale di Milano, intervenuto ad 'Agorà' su Rai3. "Mi sento però di dire due cose", tiene a evidenziare l'esperto. La prima: "Quelli che hanno fatto la prima dose di AstraZeneca stiano tranquilli", rassicura anche Galli, perché "non hanno reali rischi di avere particolari patologie o particolari problemi". La seconda: "AstraZeneca, un vaccino che effettivamente per molti aspetti ha avuto una storia travagliata, nasce per la singola somministrazione - ricorda l'infettivologo - e i dati da singola somministrazione, secondo un lavoro recente pubblicato su 'The Lancet' che valuta il risultato anche a 90 giorni" ottenuto in "quelli che hanno fatto una somministrazione, sono decisamente buoni. Per cui - ritiene Galli - verosimilmente molte di queste persone saranno protette con una dose sola".
Insegnante muore dopo il vaccino AstraZeneca a Bologna - Cronaca - ilrestodelcarlino.it
Insegnante muore dopo il vaccino AstraZeneca a Bologna
Giuseppe Morabito, professore di 61 anni, aveva ricevuto il preparato contro il Covid di AstraZeneca lo scorso 3 marzo dal medico Ieri la tragica scoperta dei colleghi, che sono andati a cercarlo a casa. Inchiesta della Procura, acquisita la documentazione
di NICOLA BIANCHI
Pubblicato il 13 marzo 2021
AGGIORNAMENTO Prof morto dopo vaccino a Bologna, indagine a 360 gradi
"Apriremo un fascicolo, faremo tutti gli accertamenti necessari – spiega il procuratore capo, Giuseppe Amato – ma non c’è nessun allarmismo e nessun indagato al momento. Accerteremo quali sono le cause della morte, poi ne trarremo le conseguenze".
Vaccino AstraZeneca: nelle Marche bloccato un secondo lotto - Morto docente a Biella, il Piemonte sospende Astrazeneca - Bollettino Covid del 14 marzo: dati Italia ed Emilia Romagna
Il vaccino. Sessantuno anni, originario del sud Italia, a Vergato il professor Morabito era una sorta di istituzione. "Si era trasferito molti anni fa – spiega il sindaco Giuseppe Argentieri, la cui figlia era una sua studentessa –, una persona molto affabile, ha cresciuto intere generazioni". Alcuni giorni fa, ricorda, durante una lezione a distanza aveva accusato un piccolo malessere. "Un attimo di difficoltà – riprende il primo cittadino –, tant’è che i suoi alunni si erano preoccupati". Chi lo conosceva, ricorda che aveva paura di contrarre il Covid e per questo era sempre molto attento e rispettoso delle restrizioni. Il 3 marzo, poi, si era sottoposto al vaccino di AstraZeneca dal medico.
"Il 4 marzo – ricorda Manuel Salvaggio, dirigente scolastico della scuola media di Vergato e Grizzana – abbiamo fatto una riunione di presidenza sulla piattaforma Meet e io e i colleghi abbiamo notato che Giuseppe era molto giù. Era strano, quasi assente. Da allora non è più tornato in presenza".
"Non chiamatemi". Una condizione di salute che, giorno dopo giorno, sarebbe peggiorata. "Diceva di non preoccuparci – riprende Salvaggio – e che presto si sarebbe ripreso. Alcuni giorni fa gli ho mandato un messaggio su WhatsApp: forza prof, si faccia coraggio. Mi ha risposto: va un po’ meglio dai. Mi riprenderò". L’ultimo contatto, l’avrebbe avuto proprio poche ore prima di morire. Un altro messaggio a una collega: "Non chiamatemi, per cortesia, fatico a rispondervi al telefono".
Il cadavere. Ieri mattina la tragica svolta con alcuni colleghi che, non vedendolo da giorni e sentendolo molto male, sospinti dal dirigente scolastico, hanno deciso di andare a trovarlo nella sua casa del centro di Vergato dove viveva da solo. Nessuna risposta dal campanello e dal telefonino. Saranno i sanitari del 118, insieme ai carabinieri di Vergato, a fare il triste ritrovamento: il sessantunenne era a letto, da ore senza vita. Il perché di quel decesso però è ancora tutto da ricostruire. "Accerteremo quali sono le cause – ribadisce il procuratore Amato –, nelle prossime ore investiremo i Nas, ma non diffondiamo terrore. Indagheremo, è il nostro mestiere. Insistiamo con il dire che le vaccinazioni se ci sono vanno fatte, anzi dovrebbero essere fatte a tutti. Al momento non c’è alcuna preoccupazione in questo senso".
"Arrivederci prof". L’intera documentazione collegata alla vaccinazione del 3 marzo è già stata acquisita dai carabinieri e anche l’Azienda Usl effettuerà tutti gli accertamenti necessari. Intanto, sul sito del Veggetti, ieri è comparso un lungo ricordo del prof: "Abbiamo imparato tutti molto dal suo modo di vivere la scuola. Cercheremo di farne tesoro. Arrivederci Professor Morabito".
Morto docente a Biella, Piemonte sospende lotto Astrazeneca in via precauzionale - Cronaca (quotidiano.net)
Morto docente a Biella, Piemonte sospende lotto Astrazeneca in via precauzionale
Stop al lotto ABV5811. Le vaccinazioni nella regione proseguono. Palù (Aifa): "Non ci sono legami dimostrati". Il comunicato dell'Agenzia: "Allarme sulla sicurezza è ingiustifcato". Ministero della Salute: "Decidono Ema ed Aifa"
Torino, 14 marzo 2021 - La Regione Piemonte ha sospeso in via precauzionale il lotto ABV5811 di vaccino AstraZeneca. A disporlo è stato il commissario dell'Area giuridico-amministrativa dell'Unità di crisi della Regione Piemonte, Antonio Rinaudo, a seguito della morte, a Biella, di un docente a cui nella giornata di ieri era stato somministrato il siero. In attesa delle decisioni dell'Autorità Giudiziaria e della Commissione di Vigilanza del Farmaco, le somministrazioni di vaccini AstraZeneca appartenenti a lotti diversi sono quindi già riprese.
"Si tratta - specifica l`assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi - di un atto di estrema prudenza in attesa di verificare se esista un nesso di causalità tra la vaccinazione e il decesso. Ad oggi in Piemonte non era mai stata segnalata nessuna criticità particolare dopo la somministrazione dei vaccini".
A Bologna, intanto, la procura ha aperto un'inchiesta dopo il decesso di un'insegnante di 61 anni avvenuto dieci giorni dopo la somministrazione del siero AstraZeneca.
Palù (Aifa): "Non ci sono correlazioni dimostrate"
"C'è molta emotività rispetto ai vaccini. Non c'è alcuna correlazione dimostrata, se non una relazione temporale con la vaccinazione col vaccino AstraZeneca e l'evento nefasto. Ma non un nesso causale. Bisogna attendere gli esiti degli esami. Bisogna essere molto cauti", risponde però Giorgio Palù, presidente dell'Aifa, a "Mezz'ora in più" su Rai3 in merito al blocco da parte del Piemonte. Il professore ricorda i numerosi studi valutativi e la somministrazione di milioni di dosi di vaccino AstraZeneca in Gran Bretagna, senza che si siano registrati incidenti tromboembolici. "Alcuni Stati si stanno cautelando in maniera intensa, ma non c'è alcun rischio - dice ancora Palù -. La somministrazione di un vaccino del genere può comportare una risposta infiammatoria, ma la sorveglianza è tale che si può escludere una correlazione. L'Ema tra sette giorni emetterà un comunicato sulle reazioni avverse. Nessuno è grave su decine di migliaia di vaccinazioni effettuate".
(NdA: PALU' era quello che ad ottobre irrideva Crisanti dandogli dello zanzarologo, e diceva che il COVID non aveva le caratteristiche per essere definito 'pandemia'. Nonostante queste sparate è stato nominato N.1 di AIFA e ancora a Dicembre diceva che la % di mortalità del COVID era dello 0,2-0,5% quando i dati UFFICIALI parlavano di oltre il 3%).
Il comunicato dell'Aifa
In serata arriva anche il comunicato dell'Aifa, che ribadisce: "I casi di decesso verificatisi dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca hanno un legame solo temporale. Nessuna causalità è stata dimostrata tra i due eventi. L'allarme legato alla sicurezza del vaccino AstraZeneca non è giustificato". Aifa sottolinea che "le attività di farmacovigilanza proseguono sia a livello nazionale che europeo in collaborazione con Ema, monitorando con attenzione possibili effetti avversi legati alla vaccinazione". Aifa "rassicura fortemente i cittadini sulla sicurezza del vaccino AstraZeneca per una ottimale adesione alla campagna vaccinale in corso".
Il ministero della Salute
Fonti del ministero della Salute sottolineano: piena fiducia sull'attività di sorveglianza da parte dell'Ema e dell'Aifa, "uniche autorità che possono prendere decisioni sulla sicurezza dei vaccini".
La società farmaceutica
Arriva oggi un'ulteriore rassicurazione di Astrazeneca: "Un'attenta revisione di tutti i dati di sicurezza disponibili di oltre 17 milioni di persone vaccinate nell'Unione Europea e nel Regno Unito con il vaccino Covid-19 AstraZeneca non ha mostrato evidenza di un aumento del rischio di embolia polmonare, trombosi venosa profonda (TVP) o trombocitopenia, in qualsiasi fascia di età, sesso, lotto o in un determinato paese". E aggiunge: "Finora nell'Ue e nel Regno Unito, sono stati segnalati 15 eventi di Tvp (trombosi venosa profonda) e 22 eventi di embolia polmonare tra quelli a cui è stato somministrato il vaccino, in base al numero di casi che la società ha ricevuto all'8 marzo. Questo è molto più basso di quanto ci si aspetterebbe che si verifichi naturalmente in una popolazione generale di queste dimensioni ed è simile per altri vaccini Covid-19 autorizzati. Il rapporto mensile sulla sicurezza sarà reso pubblico sul sito web dell'Agenzia europea per i medicinali nella settimana successiva, in linea con le misure di trasparenza eccezionali per Covid".
Professore muore 24 ore dopo il vaccino, il Piemonte blocca lotto AstraZeneca - Il Riformista
Professore muore 24 ore dopo il vaccino, il Piemonte blocca lotto AstraZeneca
Giovanni Pisano — 14 Marzo 2021
Il Piemonte ha sospeso per circa due ore la somministrazione del vaccino AstraZeneca per effettuare accertamenti sull’ultimo lotto (ABV5811) utilizzato dopo la morte di un professore di 57 anni che ieri, sabato 13 marzo, aveva ricevuto la prima dose. In una nota l’Unità di Crisi regionale spiega che “a seguito della morte, avvenuta nelle scorse ore a Biella, di un docente a cui nella giornata di ieri era stato somministrato il vaccino AstraZeneca, in attesa degli esiti dei riscontri per verificare l’eventuale nesso di causa, in via precauzionale il commissario dell‘Area giuridico-amministrativa dell’Unità di crisi della Regione Piemonte, Antonio Rinaudo, ha disposto immediatamente la sospensione su tutto il territorio regionale della somministrazione del vaccino AstraZeneca per i dovuti accertamenti sul lotto coinvolto”.
Nel pomeriggio di domenica 14 marzo è stata convocata la Commissione piemontese sulla farmaco-vigilanza per l’attivazione di tutte le procedure previste dalla legge. “Si tratta – specifica l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte Luigi Genesio Icardi – di un atto di estrema prudenza in attesa di verificare se esista un nesso di causalità tra la vaccinazione e il decesso. Ad oggi in Piemonte non era mai stata segnalata nessuna criticità particolare dopo la somministrazione dei vaccini”.
LA RIPRESA CON LOTTI DIVERSI – Dopo poche ore sono riprese regolarmente in Piemonte le somministrazioni di vaccino AstraZeneca, dopo la sospensione precauzionale di un paio d’ore finalizzata a individuare e isolare il lotto del quale faceva parte la dose somministrata all’insegnante biellese deceduto. Il lotto è stato individuato (ABV5811) e proseguono ora regolarmente le somministrazioni di vaccini AstraZeneca appartenenti a lotti diversi, in attesa delle decisioni dell’Aifa e della Commissione piemontese per la farmaco vigilanza, che è stata già convocata.IL PROFESSORE – La vittima si chiamava Sandro Tognatti, 57enne di Cossato (Biella). Non è ancora stato comunicato il numero del lotto al quale apparteneva il vaccino. L’uomo era stato vaccinato domenica a Candelo. Così come riporta PrimaBiella.it, era insegnante di clarinetto al conservatorio di Novara e suonava per l’orchestra Rai di Torino. A darne notizia è stata la moglie Simona Riussi anche lei insegnante di musica alle scuole medie di Cossato. Sarà ora l’autopsia ad accertare le cause del decesso di Tognatti.
BOLOGNA: INCHIESTA DOPO MORTE PROF- La Procura del capoluogo emiliano ha aperto un fascicolo per far luce sulla morte dell’insegnante Giuseppe Morabito, 61 anni, deceduto nelle scorse ore a dieci giorni di distanza dalla somministrazione della prima dose del vaccino AstraZeneca. L’uomo, vicepreside dell’istituto secondario di primo grado ‘Veggetti’ di Vergato nel Bolognese, è scomparso nella notte del 13 marzo. Lo riporta il quotidiano Il Resto del Carlino in edicola oggi. Originario del Sud Italia, sessantunenne, il professore si era trasferito molti anni fa a Vergato, dove era molto apprezzato, e si era sottoposto, lo scorso 3 marzo, al vaccino di AstraZeneca dal medico. Ieri mattina la svolta con alcuni colleghi che hanno deciso di andare a trovare il 61enne insospettiti dal silenzio del telefonino e del campanello. Poi il ritrovamento dell’uomo, morto nel suo letto, da parte dei sanitari del 118 insieme ai Carabinieri di Vergato.
SPERENZA: ASTRAZENECA E GLI ALTRI SIERI SONO SICURI – “Rassicurare gli italiani dopo le disdette da parte dei cittadini della vaccinazione con AstraZeneca in seguito al blocco del lotto? Sicuramente. Ho piena fiducia delle nostre agenzie regolatorie, l’europea Ema e l’italiana Aifa. I vaccini in Italia e in Europa sono tutti efficaci e sicuri, ma ciò non toglie che continueremo a verificare e controllare tutto con la massima attenzione”. Lo afferma il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel corso di una intervista su ‘la Repubblica’. “È stato un risultato straordinario della comunità scientifica arrivare al vaccino – ricorda -. Ormai nel mondo sono state somministrate circa 350 milioni di dosi e l’evidenza ci dice di una piena sicurezza e efficacia. Continueremo con i controlli, ma non dimentichiamo mai che il vaccino è la vera arma per vincere definitivamente questa sfida”.
“DECIDONO AIFA E EMA” – Piena fiducia sull’attività di sorveglianza da parte dell’Ema e dell’Aifa, “uniche autorità che possono prendere decisioni sulla sicurezza dei vaccini”. E’ quanto sottolineano fonti del ministero della Salute dopo i recenti casi di morte di persone a cui era stata somministrata la dose di vaccino, casi che hanno innescato allarme e forti titubanze in ampie fasce della popolazione.
Vaccino Covid, Figliuolo: "Basta buttare dosi. Vaccinare chi passa" - Cronaca - quotidiano.net
Vaccino Covid, Figliuolo: "Basta buttare dosi. Vaccinare chi passa"
Il commissario all'emergenza: "E' il momento della svolta o perderemo tutto. A settembre dobbiamo arrivare all'80% di italiani vaccinati"
Roma, 14 marzo 2021 - "Questo è il momento della svolta". Il commissario all'emergenza Covid-19 Francesco Paolo Figliuolo ha parlato del nuovo piano vaccinale in Italia. Ospite della trasmisione Rai 'Che tempo che fa', il generale Figliuolo non ha usato giri di parole per inquadrare la situazione vaccini in Italia: "Dalla seconda decade di aprile ci saranno gradualmente 500mila vaccinazioni al giorno" ha detto Figliuolo che ha lanciato un appello agli italiani: "Devono essere straordinari. Questo è il momento della svolta o perderemo tutto".
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Vietato sprecare dosi. Il messaggio di Figliuolo sul tema spreco dei vaccini è chiaro: "Basta sprecare dosi - sottolinea Figliuolo -, se ci sono le classi prioritarie che possono utilizzarlo bene, altrimenti si va su classi vicine o sennò su chiunque passa va vaccinato". Nella sua prima uscita in tv, Figliuolo ha parlato chiaramente di necessità di accelerare sui tempi delle vaccinazioni: "A settembre dobbiamo arrivare all'80% di italiani vaccinati - ha ribadito Figliuolo-. Bisogna cambiare passo: più vaccini e più vaccinatori". Il commissario ha assicurato che il nuovo piano ha recepito il problema dei caregiver, di chi si occupa dei disabili,"e devono essere vaccinati i genitori, i tutori, i badanti per dirla in italiano: sarebbe delittuoso non farlo".
Figliuolo si è detto convinto che Italia sconfiggerà "il terribile virus". "Il piano elaborato prevede 3 linee operative: l'approvvigionamento, il controllo costante dei fabbisogni e un tavolo di coordinamento quotidiano, con il dipartimento della protezione civile con cui lavoro fianco a fianco. Sto vedendo il sistema Paese che vuole vaccinare, gli italiani che vaccinano gli italiani. C'è stato un grande sforzo di Poste italiane, che ha donato un sistema molto efficace che ha adottato a livello centrale e lo stanno adottando molte regioni e soprattutto stiamo integrando questo con il sistema della tessera sanitaria
MASSI' GENERALE, la guerra è finita, il nemico è vinto e dietro la collina non c'é più nessuno, solo aghi di siringhe usate, silenzio e funghi.
Morte dopo vaccino Astrazeneca, l'Aifa: "Nessun rischio, solo emotività" - Il Riformista
Astrazeneca, l’Aifa: “Nessun rischio, solo emotività”
redazione — 14 Marzo 2021
Dopo i decessi avvenuti a poche ore, o al massimo giorni, dalla somministrazione della prima dose del vaccino AstraZeneca in Piemonte, Campania e Sicilia, arrivano le rassicurazioni di Giorgio Palù, presidente Aifa (Agenzia italiana del farmaco), intervenendo a ‘In mezz’ora in più’ su Rai3, in relazione ai casi di questi giorni.
Non c’è “nessuna correlazione, nessun nesso causale, se non una relazione temporale”, tra la somministrazione del vaccino AstraZeneca e la morte di alcune persone vaccinate con questo farmaco. “C’e’ molta emotività” su queste vicende che riguardano le vaccinazioni, “e questo vale anche per le vaccinazioni AstraZeneca”, ha detto Palù sottolineando che nel caso verificatosi in Austria “si trattava di emopatia, e nel caso di Napoli c’è stato un infarto intestinale, mentre in Sicilia è ancora da conoscere l’esito dell’autopsia”.
Il presidente dell’Aifa ha poi ricordato i numerosi studi valutativi e la somministrazione di milioni di dosi di vaccino AstraZeneca in Gran Bretagna, senza che si siano registrati incidenti tromboembolici o mortali correlati. I casi di tromboemoblia sono stati su 11 milioni 250 circa, e siamo ben al di sotto dell’incidenza di questi fenomeni nella popolazione normale, soprattutto negli anziani, cioè circa uno su mille. Bisogna essere molto cauti”, aggiunge.
ECCERTO, MISTER PALU': infatti qui stiamo parlando di ANZIANI, giusto? Gente tra i 43 e i 62 anni. Siamo tornati nel '68 per caso?
Muore vigile urbano,poche ore prima inoculato vaccino Pfizer - Campania - ANSA.it
Muore vigile urbano,poche ore prima inoculato vaccino PfizerA Vibonati (Salerno).Procura Lagonegro dispone sequestro salma
SALERNO 16 marzo 2021
(ANSA) - SALERNO, 16 MAR - La Procura di Lagonegro (Potenza) ha disposto il sequestro della salma di un vigile urbano 62enne, di Vibonati (Salerno); l'uomo intorno alle 20.30 ha avuto un malore che ne ha provocato la morte improvvisa. Poche ore prima nell'ospedale di Sapri gli era stata iniettata una dose di Pfizer, il vaccino anti-Covid.Al momento non è possibile appurare una correlazione tra il decesso e la somministrazione del siero. "Siamo molto dispiaciuti per quanto accaduto, non è dimostrabile una relazione causale con la somministrazione del vaccino - dice Rocco Calabrese, direttore sanitario dell'ospedale di Sapri - tra l'altro risulta che il paziente fosse affetto da patologie pregresse di natura metabolica e cardiocircolatoria. Inoltre per il 62enne così come previsto dalle linee guida in ambito vaccinale, a vaccinazione eseguita, sono stati rispettati i 15 minuti di osservazione, nell'arco dei quali lo stesso non ha lamentato nessun disturbo". (ANSA).
NOTARE BENE le frasi in grassetto.
'non è dimostrabile'. Specie se non sai nemmeno COME funziona una reazione autoimmune ad una sostanza chimnica, per esempio. Certo che è difficile a quel punto dimostrare il nesso, ma questo NON significa che non ci sia. Ricordo che persino del COVID non sappiamo molte cose sul suo metodo di invasione dell'organismo e i danni che provoca NON solo ai polmoni.
'Aveva patologie pregresse'. Come il 97% dei morti attribuiti, senza esitazione, al COVID, o sbaglio?' E poi NON PENSO PROPRIO che le sue 'patologie' fossero così gravi, sennò era un anziano in un ospizio e non un vigile in servizio ATTIVO. Che le patologie siano state un catalizzatore per la reazione avversa, e non la 'causa' senza 'correlazione', non gli viene in mente,vero?
'15 minuti di osservazione'. MA NON SI VERGOGNANO?
QUINDICI MINUTI. In pratica per loro: o ti senti male entro 15 minuti, OPPURE non è collegato al vaccino? Ma lo sanno questi dottori quanto ci vuole, per esempio, al veleno di molti tipi di funghi per farsi 'sentire'? O pensano che tutte le reazioni avverse siano come il CIANURO DI POTASSIO? A proposito dei 15 minuti, persino TIFFANY PORTER è svenuta 17 minuti (+2 fuori tempo!) dopo l'iniezione.
E questa sarebbe la 'certezza' dei medici sulla non correlazione? Ma scherziamo?
Docente di Biella, l'autopsia: nessun segno che colleghi la morte al vaccino Astrazeneca
Un primo esame del corpo del 57enne, deceduto domenica, evidenziano che la causa della morte è imputabile a un problema cardiaco improvviso
Articolo Morto docente a Biella, Piemonte sospende lotto Astrazeneca
Sandro Tognatti aveva 57 anniTorino, 16 marzo 2021 - L'autopsia sul professore di clarinetto, morto a diciassette ore dalla prima dose del vaccino AstraZeneca, non ha fatto emergere nessun segno che permetta di collegare la morte al siero alla vaccinazione. Sandro Tognatti è deceduto per un problema cardiaco improvviso, secondo le prime informazioni che arrivano dall'esame del corpo del 57enne deceduto domenica.
Astrazeneca, Ema: "Rapporto rischi-benefici positivo". Giovedì la decisione
L'esame autoptico è stato effettuato dal dottor Roberto Testi, medico legale componente del comitato tecnico scientifico dell'Unità di crisi regionale. Sui risultati il procuratore della Repubblica di Biella Teresa Angela Camelio ha invitato alla cautela. "Abbiano provveduto a tempo di record a fare ciò che andava fatto e adesso siamo in attesa di tutti gli esami", ha detto ai giornalisti.
I risultati definitivi sono attesi nei prossimi giorni, dopo le risposte dalle analisi sui tessuti prelevati. Sulla morte di Tognatti la Procura di Biella ha aperto un fascicolo di omicidio colposo a carico di ignoti. Sergio Tognatti, padre di Sandro: "Finalmente potremo pensare a dare una sepoltura a mio figlio, da domenica non lo abbiamo più visto. Dell'autopsia aspetto di parlare con mia nuora".
L'immunologo Forni: "Trombosi? Pochissimi casi"
L'infettivologo Galli: "Stop si poteva evitare, ricordate il 2014"
Il professor Roberto Burioni, dell'Università San Raffaele di Milano, sulla sua pagina Facebook 'Medical Facts' ha commentato: "La morte cardiaca improvvisa colpisce circa 50mila persone ogni anno nel nostro Paese. A questo sfortunato è capitato il giorno dopo la vaccinazione".
QUALCUNO DOVREBBE SPIEGARE A BURIONI CHE 50.000 DIVISO 365 FA 140 AL GIORNO... MOLTI DI MENO DELLA % (circa 1/300-1/600) dei vaccinati ogni giorno. Ci ha pensato, il Burioni? Pare di no. Inoltre precisamente: che ha trovato l'autopsia a parte l'ovvia causa di decesso per 'arresto cardiaco'? Che dovevano trovare... una siringa conficcata nel cuore? Lo stesso patologo ha detto di aspettare ed essere prudenti, ma al vaccinaro Burioni questo è sfuggito.
MA IL GENERALE FIGLIOLO RASSICURA TUTTI:
Effetti vaccino AstraZeneca: "Lo 0,002% di complicazioni, trombosi rare" - Il Riformista
Effetti vaccino AstraZeneca: “Lo 0,002% di complicazioni, trombosi rare”
13 Marzo 2021
Il vaccino AstraZeneca “ha lo 0,002 per cento di casi assoggettabili a patologie gravi. E’ stato pubblicizzato male, purtroppo. Dai miei incontri con i vertici dell’Ema mi è stato ribadito che AstraZeneca è un prodotto fortissimo: teoricamente più la classe è avanzata e più funziona”. Le rassicurazioni arrivano dal generale alpino Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza Covid in un colloquio con il quotidiano ‘Il Foglio‘ dall’hub di Fiumicino.
AH, BEH, ALLORA, CI STAVAMO PREOCCUPANDO UN PO' CARO GENERALE!
Il presidente dell’Aifa ha poi ricordato i numerosi studi valutativi e la somministrazione di milioni di dosi di vaccino AstraZeneca in Gran Bretagna, senza che si siano registrati incidenti tromboembolici o mortali correlati. I casi di tromboemoblia sono stati su 11 milioni 250 circa, e siamo ben al di sotto dell’incidenza di questi fenomeni nella popolazione normale, soprattutto negli anziani, cioè circa uno su mille. Bisogna essere molto cauti”, aggiunge.
A QUESTO PUNTO, abbiamo già:
-1 donna insegnante di 62 anni, sentitasi male 2 ore dopo il vaccino e morta qualche giorno dopo di 'infarto intestinale' (inizio marzo), domicilio.
-1 uomo, militare di 43 anni, morto per arresto cardiaco dopo poche ore dalla vaccinazione (10 marzo), domicilio.
-1 uomo, poliziotto di 50 anni, morto a fine febbraio, 12 giorni dopo la vaccinazione. Ma si era sentito male già il giorno dopo con condizioni fino a ricovero in ospedale, nonostante questo è morto di trombosi.
-1 uomo, insegnante di 61 anni, sentitosi male dopo avere fatto il vaccino il 3 marzo (sempre Astrazeneca, come gli altri), e morto successivamente, anche lui a domicilio.
-1 uomo, insegnante di 58 anni, sentitosi male dopo avere fatto il vaccino e morto nello stesso giorno (13 marzo)
-1 uomo, vigile urbano di 61 anni, sentitosi male e morto poche ore dopo il vaccino Pfizer (NB, NON l'Astrazeneca), 15 marzo.
Ma ovviamente, diranno di tutti loro che sono morti di 'altro' e che soffrivano di 'patologie pregresse'.
Esattamente come dicono i negazionisti del COVID delle vittime del COVID.
Per dovere di cronaca riporto un post di Mazzucco, che ovviamente sbava per questa situazione in cui finalmente è saltato il cucuzzaro, ma al posto suo non sarei così allegro.
Massimo Mazzucco
8 h ·
IL GIOCATTOLO SI E' ROTTO
La giornata di ieri è stata cruciale per la questione vaccini. In mattinata si era diffusa la notizia che il Piemonte aveva sospeso un altro lotto di AstraZeneca, dopo la morte del professore di musica di Biella.
Alle tre del pomeriggio la Germania ha annunciato che sospendeva l’uso di AstraZeneca in tutto il territorio nazionale. Due ore dopo la Francia faceva lo stesso annuncio. Alle sei di sera anche l’Italia annunciava la sospensione in tutto il territorio, è in chiusura di giornata si accodava anche la Spagna.
Ora sono tutti in attesa del fatidico “verdetto” che la EMA dovrà emettere il prossimo giovedì, nel quale ci diranno se AstraZeneca può tornare ad essere utilizzato oppure no. Ma qualunque sia questo verdetto, ormai il giocattolo si è rotto.
Il meraviglioso giocattolo creato dalla propaganda di Big Pharma, che ci raccontava come i vaccini possano essere la soluzione a qualunque male, ha cominciato ad incrinarsi.
Ormai la gente ha capito: i vaccini possono essere pericolosi. E questo comporterà, purtroppo, un furibondo irrigidimento delle strategie pro-vax, perchè ovviamente nessuno vuole rinunciare alla gallina dalla uova d’oro. Ciò che non è stato accettato per vie naturali, si cercherà di farlo accettare con l’obbligo, con il ricatto sempre più esasperato, e con un martellamento ancora più accanito della propaganda.
Già oggi Facebook ha annunciato che aggiungeranno, ad ogni post che parla di vaccini, una dicitura che ci ricorda che “I vaccini vengono sottoposti a una lunga serie di test per garantire la sicurezza prima di essere messi in commercio”.
Curiosa forma di propaganda, proprio nel momento in cui la grande certezza inizia a barcollare.
In TV ci seppelliranno di esperti e virologi che ci raccontano come la sicurezza sia assoluta, e come chi non si fida sia un Neanderthal nemico della scienza. Ma tutto questo non farà che aumentare la diffidenza della gente, che capisce intuitivamente come questa propaganda sia in realtà frutto della disperazione.
Sarà una battaglia durissima, perchè le armi per comunicare le hanno in mano tutte loro. Dalla nostra parte rimane solo il buon senso della gente. Ma io penso che alla fine sarà quest’ultimo a prevalere.
Massimo Mazzucco
E così, eccoci all'apice (per ora) del disastro mondiale che ci farà rimpiangere pure il 2020.
Anzitutto, il governo Draghi.
IL VENTO DI DI MAIO (i kamikazzari che distrussero il MoVimento)
Ripensiamo ai nostri protagonisti.
Del Renzie d'Arabia si è già detto, non vale la pena nemmeno di menzionarlo.
Dell'altro Giuda omonimo, idem.
Di Berlusca, per carità. Basta che uno dei fratelli Graviano parli dal carcere dove marciscono da 26 anni e chissà quel che verrebbe fuori. Ma non parlano, chissà come mai.
Poi abbiamo i 5 stelle.
LUIGI DI MAIO: politico rampante di origine grillina ma di natura ferocemente democristiana. Faccia pulita, giovane, incensurato, mai nervoso, sempre sorridente.
Aveva detto: MAI COL PARTITO DI BIBBIANO (estate 2019): non più tardi di 2 mesi dopo ci ha fatto un governo.
Aveva detto: dopo la sconfitta elettorale del 2019 rimetteremo mano ai territori. Infatti, è andato a fare il ministro degli esteri nel CONTE 2.
Poi nel gennaio 2020, con incredibile faccia tosta, si è DIMESSO appena prima che arrivassero le elezioni regionali di Emilia e di Calabria, mettendoci al posto suo Homer simps... Vito Crimi. Ma ha continuato di FATTO a dare la linea al Movimento, specie in parlamento.
Il babbo di Scanzi lo chiama un nuovo Fanfani, ma in realtà a me pare un incrocio tra De Mita e Bassolino.
Del resto, in un'intervista doppia il grande Maurizio Crozza (che non deve temere di restare senza lavoro, a meno che non lo licenziano anche dal Sky), aveva fatto dire a Di Maio che il MoV non è che debba diventare come l'UDEUR, ma debba essere proprio l'UDEUR.
E anche il numero di votanti.
Io ho sempre difeso Di Maio, classe 1987, un politico preparato, elegante, sorridente, con uno sguardo ironico, vestito sempre come un bambolotto della serie Barbie, ma che tuttavia tradisce una determinazione feroce, così come il sorriso spesso è un ghigno malamente mimetizzato.
Lo chiamano Gigino, il Bibitaro, ma è una sottostima: il problema con Di Maio non è la sua incapacità o immaturità, ma la sua capacità di distruggere M5S facendone diventare l'anima simile a quella di un partito della vecchia repubblica.
Ha cominciato con Salvini offendogli un contratto di governo, per non buttare il 32% dei voti accumulati nelle elezioni del 2018. Poi ha continuato, dopo il tradimento del Capitone, con il PD di Zingaretti il quale, per una volta, si è comportato lealmente (al contrario di quando dava sempre addosso alla Raggi, negando il piano discariche per sostituire quella di Malagrotta e financo l'acqua del lago di Bracciano durante l'estate del 2017, salvo poi scoprire almeno 22 allacci abusivi nello stesso lago).
Adesso si trova: SALVINI, RENZI, BERLUSCONI, TUTTI INSIEME. E ci governa, tacendo eloquentissimamente sulle espulsioni di gente come Morra, Lezzi, Villarosa e tutti quelli che hanno 'osato' non votare SI' ad un governo impossibile da immaginare.
Peggio: non ha detto praticamente niente, così intento a stringere mani estere, sul fatto che il MoV aveva giurato di difendere Conte, Azzolina e Bonafede. Li hanno abbattuti tutti, e lui ancora, NIENTE. Del resto è l'unico grillino ad avere conservato il suo PRECEDENTE INCARICO nel governo.
Nemmeno ha commentato il fatto che Fico aveva riferito a Mattarella che Conte era il più citato dai parlamentari, ma che Mattarella ha tirato fuori subito (da dove?) DRAGHI, che Crimi ha detto SUBITO che NON lo avrebbero votato MAI, mentre qualche settimana dopo era intento non solo a votare SI' a Draghi, ma in forza di una votazione farlocca su Russeau (con un quesito tipo 'o mangi 'sta minestra o salti 'sta finestra') dove il 40% dei votanti ha detto NO, ebbene, Crimi ha buttato fuori 'per regolamento' 40 parlamentari 5S, tra cui Morra, Lezzi e VIllarosa. E dire che i loro NO, o anche 'astensione', rappresentavano circa il 15% del totale dei 5 stelle in Parlamento. Il che significa che i NO, che hanno quasi spaccato il movimento su Russeau, erano addirittura SOTTO-RAPPRESENTATI. Non erano nemmeno tali da mettere in discussione l'approvazione del governo.
Ma nemmeno questo è bastato per evitare queste misure che più che Russeau e il suo contratto Sociale, ricordano le EPURAZIONI STALINISTE.
Del resto, si è passati dal Contratto Sociale di Russeau, al periodo del GRANDE TERRORE di Robespierre. In pochi anni. Ricorda qualcosa?
Ah, a proposito di regolamento: Crimi era 'reggente' che è un incarico che dura UN MESE, ebbene questo mese dura dal gennaio 2020. E questo parla a Morra di 'regolamento'???
Ma scherziamo!
Ma a Di Maio non importa niente di tutto questo. Né, quando doveva 'riorganizzare i territori', si è premurato di spiegare come mai ha sostituito in corsa la candidata sindaca di Perugia con un'altra, spaccando uno dei 6-7 meet up presentatisi alle comunali del 2019. Circa 40 meet up chiesero spiegazioni. Non mi risulta che ne abbia date.
Del resto, a Roma, 2018, DiMa disse chiaramente: 'io vengo dai meet up ma il futuro è Russeau'. Cioé il NIENTE, perché adesso Casaleggio JR è in rotta con M5S, chiede 500.000 euro di arretrati e sopratutto dovrebbe spiegarci COME CAZZO HA SPESO UN MILIONE DI EURO ALL'ANNO, visto che tutti i parlamentari dovevano dargli 300 euro a testa e al mese (no, non sono le restituzioni, è altro ancora), incentivando sicuramente anche una certa 'fuga' dal MoV visto che sono tantissimi soldi con oltre 300 parlamentari in carica!
Ecco lo stato in cui è ridotto il MoV. Sta finedo peggio dell'Uomo Qualunque. E Di Maio continua a fare post in cui si occupa di tutt'altro, ovviamente. Come se lui non c'entrasse niente. E infatti è l'unico dei big del MoV a cui i grillini non sparano a palle incatenate i loro apprezzamenti. Veramente un personaggio temibile, direi, visto che ha responsabilità e colpe enormi, ma nessuno o quasi se ne è reso conto.
Eppure, a mio avviso è il responsabile N.1 dello sfascio del MoV visto che a Montecitorio comanda indubbiamente LUI.
BEPPE GRILLO: Belin, il comico che quando gli chiedi conto di quel che fa, ti risponde: ma io sono il garante e basta, un vecchio, un comico, belin, che volete da me? E poi va da Draghi, e si convince che quel tizio che autorizzò l'acquisto di Antonveneta a MPS e che chiuse i rubinetti alla Grecia 'è un grillino'. E come no.
Anche lui è andato totalmente in vacca. Uno che ha fatto e disfatto tutto quanto, ha tirato fuori Di Maio come EREDE, senza mai spiegare PERCHE' PROPRIO LUI. Ha recentemente tirato fuori il SI' a Draghi, ma anche la formazione di un comitato di 5 'saggi'(?) per governare il MoVimento, proprio quando arrivava anche l'idea di Conte Giuseppi come nuovo leader, poi si è reso conto della belinata e ha ritirato il comitato dei 5.
Al posto di Conte, scapperei a gambe levate. Ha un buon lavoro, ha una splendida fidanzata (proprio bella eh, e pure di 16 anni più giovane). Che gli frega di infognarsi in un Movimento che è come il Titanic, anzi l'icesberg A-68 (che si sta frantumando dopo essere stato il più grosso della piazza)?
ROBERTA LOMBARDI: Nel 2014, alla grande giornata dei 5S al Circo Massimo, la incontrai verso la fine della manitestazione mentre andava in giro con la scopa. Le diedi la mano, non mi fece una grande impressione per il suo sguardo tutt'altro che accomodante, mentre le chiappone ce le aveva già allora belle larghe. Chiappe che richiedono poltrone più che attivismo, anche se avrebbero bisogno di una liposuzione (perché no, in fondo la Tavernicola si è liftata, no?).
Nel 2018 si presentò come rivale di MazingarettiZ e perse sonoramente, lo stesso giorno il MoV prendeva circa il doppio di voti alle politiche nella zona Lazio. Da allora, si è segnalata più che altro per intelligenza con il nemico, ovvero il PD, e per gli attacchi alla Raggi. Adesso lei e l'altra consigliera sono andate direttamente a fare le cammellate del PD, pur restando (molto ipocritamente) nel MoV.
Insulti a tonnellate sulla sua pagina FB.
Ma lei ha la faccia che si merita, perché da sotto il suo becco rapace ha espresso delle opinioni che fanno saltare le madonne a chiunque abbia militato nel MoV, senza alcun pudore e vergogna.
Questa dalla sua intervista a Repubblica:
«Usano ancora il linguaggio della rabbia della prima ora. Tra noi c’ è invece chi è cresciuto, maturato, non è rimasto un eterno adolescente in lotta col mondo. Ci siamo presi le poltrone perché sono posizioni che ti permettono di modificare veramente le cose. Se poi chi critica lo fa dopo averla persa, una poltrona, significa che cambiano a seconda di chi ci siede sopra»
ECCERTO, crescere significa capire che il mondo NON lo puoi cambiare. E se non puoi battere MAFIA, MASSONERIA, BANCHE, FINANZA, POTERI SEGRETI VARI, tanto vale unirsi a loro.
Del resto, sul frontespizio di pagina della Lombardi campeggia un bruco che diventa farfalla, con il detto buddista: 'il cambiamento è indolore, la resistenza al cambiamento lo è'. CERTO, ma non è il SISTEMA che è cambiato, questo post vuol dire che è il MOV che è cambiato. Un partito come gli altri. Peggio degli altri.
(Annalisa Cuzzocrea – la Repubblica) – «Abbiamo dimostrato che quando si lavora sulle cose che uniscono e non sulle differenze, che permangono, le cose si fanno e pure velocemente». Roberta Lombardi, storica esponente del Movimento 5 stelle, è la nuova assessora alla Transizione ecologica e alla trasformazione digitale della Regione Lazio. Lavorerà al fianco di Nicola Zingaretti.
Dà vita, con la benedizione del Garante Beppe Grillo, di Giuseppe Conte e di tutti i dirigenti M5S, alla prima giunta regionale giallo-rossa.
Che importanza ha un passo del genere nella vita del Movimento?
«È un percorso partito tre anni fa. La maggioranza aveva i suoi numeri, non aveva bisogno di noi, ma abbiamo cominciato fin dal principio a collaborare su alcuni temi.
Abbiamo approvato misure importanti dal punto di vista legislativo e abbiamo capito che, pur restando due forze politiche distinte, c’ è un pezzo importante di strada che possiamo fare insieme. Questo dimostra la trasformazione ineluttabile del Movimento: siamo nati raccogliendo rabbia, indignazione e rancore, ma siamo passati dalla frustrazione alla possibilità di realizzare le cose».
Le BUGIE non si possono sentire e disturbano
” …la maggioranza aveva i suoi numeri e non aveva bisogno di noi…” ha detto la Lombardi a Repubblica. Infatti NON è vero:
Liste a favore Zingaretti: 24 seggi
Liste a favore della dx :15 seggi
M5S : 10 seggi
Sergio Pirozzi, poi in FDI : 1 seggio
La giunta Zingaretti è minoritaria e si è sempre retta sull’estensione o sull’appoggio esterno, sui temi, del m5s della sig.ra Lombardi.
La giunta Zingaretti si è sempre distinta nella più pervicace lotta contro V. Raggi e la sua azione per la legalità e l’efficienza del Comune di Roma.
Dal punto di vista dei superortodossi, anche dentro al Movimento, lei e Valentina Corrado, nuova assessora al Turismo, enti locali e sicurezza, vi siete prese due poltrone.
«Usano ancora il linguaggio della rabbia della prima ora. Tra noi c’ è invece chi è cresciuto, maturato, non è rimasto un eterno adolescente in lotta col mondo. Ci siamo presi le poltrone perché sono posizioni che ti permettono di modificare veramente le cose. Se poi chi critica lo fa dopo averla persa, una poltrona, significa che cambiano a seconda di chi ci siede sopra».
Ma non siete passati dal voto su Rousseau. Perché?
«Perché stiamo ridefinendo il rapporto con l’ associazione Rousseau. Ci sono un po’ di nodi da sciogliere in maniera definitiva, per via di problemi che sono stati lasciati a bagno per anni. In questo momento non ci è stato consentito l’ utilizzo della piattaforma, contiamo di risolvere l’ intera questione entro la fine del mese per poter ricominciare a usare i nostri strumenti di democrazia diretta».
Come la risolverete?
«Trovando un accordo sia di tipo economico sia definendo i reciproci ruoli. Altrimenti, cercheremo una formula di fine rapporto che sia equa».
Il manifesto controVento di Davide Casaleggio sembra un elenco di condizioni.
«L’ ipocrisia di fondo di quell’ operazione mi ha profondamente disturbata. Io sono nei 5 stelle da sempre, so tutto, e ho trovato quelle parole incoerenti con i comportamenti messi in campo da chi quel manifesto lo ha stilato».
L’ esperienza della Regione Lazio, della Puglia dov’ è entrata un’ altra vostra assessora, si ripeterà alle prossime amministrative? Pd e 5 stelle insieme nelle città?
«Non a tutti i costi. Non serve affrontare insieme le elezioni se non c’ è un progetto comune. È lavorando sui temi, sommando le differenze, che si possono trasformare in ricchezza. A me ad esempio non interessa il discorso di fare fronte comune contro la destra. Non serve correre contro qualcuno , ma per qualcosa».
Chiara Appendino ha lanciato un laboratorio comune per Torino. E a Roma? La sua idea resta quella delle primarie, nonostante Virginia Raggi sia ormai ufficialmente la candidata del Movimento?
«Penso, ma è una mia idea, che tutte le forze che si riconoscono nella rete progressista debbano presentare un programma e un candidato e che i cittadini dovrebbero votare chi li convince di più. Per poi correre insieme».
È preoccupata che a guidare il Pd non ci sia più Nicola Zingaretti?
«No. Sarei preoccupata se ci fosse una persona che non ha lo sguardo alzato verso il futuro, qualcuno concentrato sulle beghe di partito e sul bisogno di accontentare le correnti. Non mi sembra il caso di Enrico Letta però. Per come l’ ho conosciuto, durante la sua esperienza di governo, sono abbastanza tranquilla. È stata un’ epoca molto diversa da quella renziana»
Avete affidato a Conte il nuovo Movimento, rendendo vano tutto il lavoro che avevate fatto agli Stati generali. Vi occorreva un salvatore?
«So che Conte sta leggendo attentamente il documento di indirizzo uscito dagli Stati generali perché è frutto di un’ elaborazione e di una maturazione fatta in questi anni. Quel che può offrirci la sua figura è la possibilità di contaminarci con altri movimenti, altre sensibilità, altre esperienze».
State uscendo dal blog.
«Dal blog siamo usciti da parecchio. C’è qualcuno che vorrebbe ridurre tutto alla dimensione digitale, ma la politica si fa in strada o nei palazzi. Ogni giorno».
Con Conte capo, Grillo resterà garante?
«Ci sarà sempre. Deve esserci. Nei primi anni di legislatura ci siamo concentrati sui bisogni dei singoli, con il reddito di cittadinanza. Adesso lui ha spostato l’ attenzione sui bisogni della collettività, del luogo che ci ospita tutti, del pianeta. E che fai, te lo perdi uno così?».
Roberta Lombardi: “L’ipocrisia dell’operazione di Casaleggio mi ha disturbata” – infosannio
Ed ecco quanto i cittadini informati condividono:
Tiziana Visconti
Bene ...
ma se davvero hai chiesto le primarie aperte per Roma...allora non vai bene per niente!!!!
Ma per niente proprio!!!!- · 2 g
3 risposte
Enrico Barbetti
Questo è come Renzi,non lascia neanche a pagarlo.
1 risposta-
- · 1 g
Massimiliano Massimo
Ti sei dimenticata tutti i boicottaggi di zingaretti alla RAGGI ?
Lombardi non mi piaci più da tempo, sei un'infiltrata per dividere il M5S piano piano. Conoscete la storia della rana nella pentola ?
Non ti devi permettere di dire alla RAGGI di fare un passo indietro e ancor meno di allearsi, o peggio, di appoggiare il pd.
La RAGGI si deve candidare come nel 2016, senza pd e senza di TE !
P.S. Sapete qual'è l'unica cosa che mi piace dell'ingresso del M5S nella giunta regionale del Lazio ?
Che finalmente potranno bloccare dall'interno i continui boicottaggi di zingaretti e pd nei confronti della RAGGI !
Ascoltate questo video ;
https://www.facebook.com/FrancescoSilvestriM5S/videos/296716028054125/
Loretana Laselli
Non erano questi i metodi del movimento, un tempo, ormai lontano, le decisioni si prendevano insieme o almeno così sembrava, oggi pochi decidono per molti, quei molti che si riconoscono solo quando si ha bisogno di voti e questo non ci sta bene! State sbagliando e vi tornerà contro come è giusto che sia! Il potere fa male!
1 risposta
Luigi Sessarego
Lazio 2050 vuol dire che ti sei incollata alla sedia?
TRA DUE FUOCHI: VACCINO O COVID?
La situazione si sta facendo sempre più seria. Casi in aumento (oltre 26.000 negli ultimi giorni della settimana scorsa). Ma finalmente il bubbone dei 'vaccini che ci salveranno' è scoppiato. Meglio tardi che mai.
Quando senti di un'insegnate napoletana di 62 anni, tra l'altro una gran bella donna, che muore di infarto intestinale dopo essersi sentita male appena 2 (due) ore dopo il vaccino, come fai a non dare ragione persino a quel testa di minchia di Mazzucco che spara sui vaccini da una vita?
Quante persone vaccinate quel giorno? 100.000? Sono 1/600 della popolazione. Quanti morti mediamente al giorno per infarto intestinale e SENZA patologie pregresse gravi (per esempio, tumori)? Diciamo 10? Sono 1/6.000.000 della popolazione italiana. Probabilità combinata? 1/3.600.000.000. Altro che 'casuale'.
Ma non c'é solo lei, purtroppo.
Questa è una selezione (INCOMPLETA) dei casi.
Addio alla prof. Mantile, si era appena vaccinata: “Era una docente allegra e competente" - Il Riformista
Addio alla prof. Mantile, si era appena vaccinata: “Era una docente allegra e competente”
Vito Califano — 3 Marzo 2021
Annamaria Mantile è morta a 62 anni. Viveva nel quartiere Vomero, a Napoli, e insegnava inglese all’Istituto Comprensivo Pavese. La sua morte desta sconcerto e perplessità perché è avvenuta a pochi giorni dalla somministrazione della prima dose del vaccino anti-covid. Nessuna correlazione – meglio chiarirlo fin da subito– al momento è stata riscontrata tra la somministrazione del farmaco e il decesso. Sul caso comunque è stata aperta un’inchiesta dietro denuncia dei familiari.
Quello che al momento si evince da questa storia è semplicemente una tragica scomparsa, di una docente elegante, che si prendeva cura della madre 91enne nel suo appartamento in via Bernardo Cavallino. L’inchiesta è stata aperta per volere dei familiari: che non hanno niente a che fare con i No-Vax. Sono stati comunque disposti il sequestro della salma e l’autopsia per risalire alle cause del decesso.
Mantile non soffriva di patologie pregresse, non assumeva medicinali se non un integratore per il colesterolo, non era positiva al coronavirus a quanto risulta. Il fratello ha ricordato a Il Mattino quanto gli studenti l’apprezzassero per l’allegria e la competenza. Fino all’esito degli accertamenti non si può parlare di correlazione tra il vaccino e il decesso, sopravvenuta per problemi respiratori, accompagnata da un malessere generale e nausea. Mantile è morta infine per un arresto cardiaco. Sul caso indagano i carabinieri della compagnia Vomero.
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Per fugare ogni altra teoria del complotto o No-Vax, si cita quindi il primo rapporto dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), diffuso a inizio febbraio. “Nel periodo considerato (27 dicembre 2020 e il 26 gennaio 2021, ndr) sono pervenute 7.337 segnalazioni su un totale di 1.564.090 dosi somministrate (tasso di segnalazione di 469 ogni 100.000 dosi), di cui il 92,4% sono riferite a eventi non gravi, come dolore in sede di iniezione, febbre, astenia/stanchezza, dolori muscolari. Con Comirnaty (Pfizer-BioNTECH, ndr) sono state osservate anche cefalea, parestesie, vertigini, sonnolenza e disturbi del gusto mentre con il vaccino Moderna, nausea e dolori addominali”. Il dossier segnala anche reazioni locali e dolori articolari, la febbre soprattutto dopo la seconda dose di richiamo. Gi effetti si verificano soprattutto il giorno della vaccinazione o il giorno dopo, l’85% dei casi. “Del 7,6% di segnalazioni classificate come ‘gravi’, per le quali è in corso la valutazione del nesso causale con i vaccini, tre su quattro non hanno richiesto intervento specifico in ambito ospedaliero. Nel periodo sono stati segnalati anche 13 decessi avvenuti nelle ore successive alla vaccinazione che, nelle segnalazioni più dettagliate e complete di dati, non sono risultati correlati alla vaccinazione e sono in larga parte attribuibili alle condizioni di base della persona vaccinata”.
Muore dopo il vaccino, l'autopsia 'scagiona' AstraZeneca: la prof Mantile scomparsa per un infarto intestinale - Il Riformista
Muore dopo il vaccino, l’autopsia ‘scagiona’ AstraZeneca: la prof Mantile scomparsa per un infarto intestinale
Fabio Calcagni — 10 Marzo 2021
La professoressa Annamaria Mantile, docente scomparsa a 62 anni lo scorso 2 marzo a Napoli, come si sospettava non è deceduta per le conseguenze della vaccinazione, ricevuta quattro giorni prima al Vaccine Center della Mostra D’Oltremare.
La morte della prof. Mantile aveva colpito il quartiere Vomero, dove viveva e insegnava inglese all’Istituto Comprensivo Pavese. Un decesso che aveva fatto discutere e ‘alzare la testa’ ad un vasto universo di no-vax che avevano collegato la sua improvvisa scomparsa alla somministrazione del vaccino avvenuta pochi giorni prima.
Già in un primo momento non erano state riscontrate correlazione tra i due eventi, ma l’inchiesta aperta dopo la denuncia dei familiari ha chiarito ogni ulteriore dubbio. Come scrive Il Mattino, la tragica scomparsa è stata causata da un infarto intestinale improvviso mentre la professoressa era nella sua abitazione, seguito ad un prolungato stato di malessere accompagnato da vomito biliare e alimentare.
Questo il risultato dell’autopsia, che ha escluso quindi qualsiasi correlazione col vaccino AstraZeneca, svolta presso la sala settoria giudiziaria dell’ospedale di Giugliano. A svolgere l’esame un collegio di periti nominati dalla Procura di Napoli dopo la denuncia sporta dai familiari della donna.
Fatale per la professoressa Mantile, secondo quanto emerso dall’esame svolto dal collegio formato da Pietro Tarsitano, direttore dell’Unità operativa complessa di Medicina legale dell’azienda ospedaliera Cardarelli di Napoli, Antonio Perna, anatomo e istopatologo, Francesco Diurno, rianimatore nonché cardiologo e Giuseppe Morelli, Infettivologo dirigente dell’azienda ospedaliera dei Colli, è stato lo shock emorragico e arresto cardiocircolatorio conseguente una “ernia strozzata”.
Nei giorni scorsi, di fatto come passaggio obbligato, due medici che aveva contattato Mantile sono stati iscritti nel registro degli indagati: si tratta del medico di base che è stato contattato dalla donna il sabato prima del decesso, e il cardiologo che ha visitato la donna il 2 marzo. Un passaggio a tutela degli stessi medici potenzialmente interessati a farsi rappresentare da un consulente durante l’esame autoptico.
MA CHI PENSATE DI PRENDERE IN GIRO? Quanti infarti intestinali ci sono ogni giorno in persone sostanzialmente SANE, che si sentono male DUE ORE dopo il vaccino? Fossero anche 10 casi al giorno (visto che è una patologia RARA), sarebbero 1 morto ogni 6.000.000 di abitanti (e di probabilità). Questo lo capiamo oppure ci vuole un disegnino?
Vaccino AstraZeneca: militare muore dopo la vaccinazione - Cronaca - ilgiorno.it
Stefano Paternò era in servizio ad Augusta, Siracusa: avrebbe ricevuto la prima dose del lotto oggi sequestrato da Aifa. Stop ad AstraZeneca dalla Lombardia
11 marzo 2021
Un militare in servizio ad Augusta, Sircusa, Stefano Paternò di 43 anni, originario di Corleone, ma residente a Misterbianco, Catania, è morto ieri mattina per un arresto cardiaco nella sua abitazione. Il militare il giorno precedente si era sottoposto alla prima dose di vaccino del lotto ABV2856, quello per il quale Aifa ha chiesto lo stop. Sul caso la Procura di Siracusa ha aperto un'inchiesta e disposto l'autopsia. Sarebbero una decina le persone che iscritte nel registro degli indagati, tutta la catena di distribuzione del vaccino dalla società AstraZeneca che lo produce, fino al personale sanitario dell'ospedale militare che si è occupato dell'inoculazione. L'accusa per tutti è di omicidio colposo.
Paternò era sottufficiale della Marina militare ad Augusta. Due giorni fa prima si era sottoposto alla prima dose di vaccino dello stesso lotto di cui oggi l'Aifa ha chiesto il sequestro. Questo il racconto della moglie: "Mio marito aveva fatto il vaccino lunedì mattina e nel pomeriggio è rientrato a casa e stava bene. Intorno alle 19.30 avvertiva dei tremori, aveva freddo e misurando la temperatura, aveva la febbre a 39. Ha preso una tachipirna e la febbre era scesa, si è sentito meglio e verso le 23 siamo andati a dormire. In nottata però sono stata svegliata dai suoi lamenti: tremava, traballava nel letto ed aveva un respiro pesante". Caterina Arena ricorda di aver "subito chiamato il 118 e in pochissimo tempo i medici hanno iniziato a dargli aiuto in ogni modo, pure il massaggio cardiaco, ma non c'è stato nulla da fare ed i medici non sono riusciti a capire da cosa fosse stato determinato quello stato". La donna tiene poi a precisare che "moltissimi dei colleghi di Stefano che si sono vaccinati, hanno avuto febbre alta".
La Procura ha disposto il sequestro del lotto 'incriminato' in possesso dell'Asp di Siracusa e segnalato il caso all'Aifa. Domani sarà eseguita l'autopsia sul corpo della vittima all'ospedale Cannizzaro di Catania, mentre sono attesi nel capoluogo etneo gli ispettori inviati dal Ministro della Salute.
Al via sequestri lotto vaccino Astrazeneca
I Carabinieri dei Nas stanno effettuando il sequestro cautelativo su tutto il territorio nazionale delle dosi del lotto di vaccino di AstraZeneca n. ABV2856, sospeso dall'Aifa presso tutti gli hub di distribuzione e i centri di vaccinazione dove sono state complessivamente consegnate 249.600 dosi. Il sequestro è al fine di porre a vincolo i quantitativi non ancora somministrati e presenti in giacenza. Il decreto di sequestro è stato emesso dalla Procura della Repubblica di Siracusa, ed è conseguente al provvedimento dell'Aifa con cui è stata disposta la sospensione della somministrazione delle dosi del medesimo lotto già assegnate alle strutture sanitarie. L'attività di sequestro, iniziata questo pomeriggio, per la quale allo stato non vi è alcuna correlazione diretta con i casi di decesso segnalati, viene svolta in via cautelativa al fine di procedere alle opportune analisi cliniche per confutare la pericolosità del farmaco. Le indagini, affidate al Nas di Catania, sono dirette dal Sostituto Procuratore Gaetano Bono della Procura della Repubblica di Siracusa sotto il coordinamento del Procuratore Capo Sabrina Gambino.
La Lombardia ferma Astrazeneca: ritirato il lotto sospetto
"La Direzione Generale Welfare ha ritirato a scopo precauzionale il lotto di vaccini AstraZeneca ABV2856 segnalato dall'Aifa". Così ha comunicato pochi minuti fa Regione Lombardia in seguito al caso del militare morto. Un provvedimento precauzionale, sottolineano del Pirellone, in attesa degli accertamenti di rito e riguardante solo il lotto sospetto.
Il caso sospetto di Catania
Intanto un fascicolo senza indagati, al momento,è stato aperto dalla Procura di Catania che ipotizza l'omicidio colposo, in merito al decesso di Davide Villa, 50 anni, agente di polizia di Catania, morto 12 giorni dopo l'inoculazione del vaccino anti Covid. Le indagini sono state affidate ai carabinieri del Nas di Catania. All'agente era stata somministrata una dose proveniente dallo stesso lotto di cui l'Aifa ha deciso in via precauzionale di emettere un divieto di utilizzo su tutto il territorio nazionale. L'inchiesta è stata aperta su notizie di stampa.
A Trapani l'autopsia scagiona il sieroNon ci sarebbe nessun nesso, invece, tra la morte di un militare, Giuseppe Maniscalco, di 54 anni, avvenuta a Trapani pochi giorni fa e il vaccino AstraZeneca che avrebbe ricevuto prima di morire. Lo ha stabilito l'autopsia che è stata eseguita a Trapani. La Procura aveva aperto nei giorni scorsi un'inchiesta sulla morte del militare dopo la denuncia dei familiari. Il vice comandante della sezione di Polizia giudiziaria presso la Procura di Trapani aveva avuto un malore dopo la somministrazione del vaccino ed era morto. Ma l'Asp di Trapani sta verificando ugualmente se la dose del vaccino utilizzato sia dello stesso lotto sequestrato oggi.
Si era vaccinato il giorno prima, 43enne muore improvvisamente: la tragedia del militare Stefano Paternò - Il Riformista
Si era vaccinato il giorno prima, 43enne muore improvvisamente: la tragedia del militare Stefano Paternò
Vito Califano — 11 Marzo 2021
Aveva 43 anni Stefano Paternò, il militare morto ieri mattina a causa di un arresto cardiaco. Il giorno prima aveva ricevuto la prima dose del vaccino AstraZeneca. L’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) oggi ha disposto il sequestro del lotto cui sarebbe appartenuto il preparato iniettato al militare. Uno stop cautelativo, dopo quelli avvenuti prima in altri Paesi del vaccino britannico.
“A seguito della segnalazione di alcuni eventi avversi gravi, in concomitanza temporale con la somministrazione di dosi appartenenti al lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca anti COVID-19, Aifa ha deciso in via precauzionale di emettere un divieto di utilizzo di tale lotto su tutto il territorio nazionale e si riserva di prendere ulteriori provvedimenti, ove necessario, anche in stretto coordinamento con l’EMA, agenzia del farmaco europea”, si legge in una nota dell’Aifa.
Paternò aveva 43 anni, era originario di Corleone ed era residente a Misterbianco, in provincia di Catania. Era in servizio presso l’Arsenale Militare di Augusta, aveva due figli. La Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta. “Dalla prima ispezione cadaverica sembra che il militare sia deceduto per un arresto cardiaco. Al momento non c’è alcun rapporto causa effetto ma possiamo solo rilevare una coincidenza cronologica. Dobbiamo attendere l’esito dell’autopsia per avere un quadro più chiaro”. Dell’esame autoptico si occupa la Procura di Catania su rogatoria. Paternò era cugino di mons. Giuseppe Silvestrini, cappellano del Papa e segretario della Nunziatura apostolica a Praga. “Tutta la Comunità parrocchiale si stringe con affetto a mons. Giuseppe Silvestrini, e a tutta la famiglia, per l’improvvisa e prematura scomparsa del cugino Stefano Paternò, servitore dello Stato nella Marina, a soli 43 anni. Lascia la moglie e due figli, di 12 e 14 anni. Assicuriamo la nostra preghiera per il loro caro defunto Stefano e chiediamo al Signore della vita la consolazione e il conforto della fede per tutta la sua famiglia”, si legge sulla pagina Facebook della Chiesa Madre di Augusta.
Il militare la sera dopo l’iniezione avrebbe sofferto dei malori, tra cui febbre molto alta. Al momento non ci sono evidenze che possano collegare il decesso alla somministrazione del vaccino. Una decina le persone iscritte nel registro degli indagati per la morte di Paternò dalla Procura di Siracusa. Il procuratore Sabrina Gambino ha iscritto nel registro degli indagati tutta la catena di distribuzione, a partire dalla società produttrice AstraZeneca fino al personale sanitario dell’ospedale militare. L’accusa è di omicidio colposo.
“Vogliamo andare sino in fondo, vogliamo giustizia, vogliamo sapere la verità e capire se a provocare la morte di mio marito sia stato il vaccino”, ha detto all’AdnKronos Caterina Arena, la moglie di Paternò. “Mio marito aveva fatto il vaccino lunedì mattina e nel pomeriggio è rientrato a casa e stava bene. Intorno alle 19.30 avvertiva dei tremori, aveva freddo e misurando la temperatura, aveva la febbre a 39. Ha preso una tachipirina e la febbre era scesa. Si è sentito meglio e verso le 23 siamo andati a dormire. In nottata però sono stata svegliata dai suoi lamenti: tremava, traballava nel letto ed aveva un respiro pesante”. Caterina Arena ha raccontato di aver “subito chiamato il 118 e in pochissimo tempo i medici hanno iniziato a dargli aiuto in ogni modo, pure il massaggio cardiaco, ma non c’è stato nulla da fare ed i medici non sono riusciti a capire da cosa fosse stato determinato quello stato”. La donna tiene poi a precisare che “moltissimi dei colleghi di Stefano che si sono vaccinati, hanno avuto febbre alta”.
“Mio marito – conclude la donna parlando all’AdnKronos – era un servitore dello Stato che non vedeva l’ora di farlo per essere operativo e potere affrontare le missioni imbarcato sulle navi della Marina”. Si indaga anche sulla morte di Davide Villa, poliziotto di Catania, morto lo scorso 7 marzo dopo aver ricevuto la prima dose del vaccino di AstraZeneca. Si potrebbe trattare dello stesso lotto di dosi. In quel caso i medici hanno diagnosticato una trombosi venosa profonda, sfociata in emorragia cerebrale.
Morte agente Villa, si era vaccinato pochi giorni prima: dose dallo stesso lotto del militare Paternò - Il Riformista
Morte agente Villa, si era vaccinato pochi giorni prima: dose dallo stesso lotto del militare Paternò
Vito Califano — 11 Marzo 2021
Davide Villa aveva 50 anni. È morto all’improvviso, 12 giorni dopo aver ricevuto la prima dose del vaccino AstraZeneca. Il caso viene affiancato a quello di Stefano Paternò, il militare morto nella notte tra lunedì e martedì a Misterbianco, in provincia di Catania. Paternò aveva ricevuto la prima dose del preparato il giorno prima. Non è possibile al momento affermare se ci sia un nesso tra il vaccino e i due decessi.
Villa era agente della squadra mobile di Catania. Era arrivato al reparto d’eccellenza, la prima sezione, Sco, criminalità organizzata. Era fratello di Fabrizio Villa, noto fotografo e reporter. È morto 12 giorni fa. La Procura di Catania al momento ha aperto un fascicolo senza indagati con l’ipotesi di omicidio colposo. Le indagini sono state delegate dal procuratore Carmelo Zuccaro ai carabinieri del Nas di Catania.
“Al poliziotto è stata somministrata una dose proveniente dallo stesso lotto di cui l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha deciso in via precauzionale di emettere un divieto di utilizzo su tutto il territorio nazionale”, scrive l’ansa.it. Dallo stesso lotto ABV2856 la dose inoculata al militare Stefano Paternò. “A seguito della segnalazione di alcuni eventi avversi gravi, in concomitanza temporale con la somministrazione di dosi appartenenti al lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca anti COVID-19, Aifa ha deciso in via precauzionale di emettere un divieto di utilizzo di tale lotto su tutto il territorio nazionale e si riserva di prendere ulteriori provvedimenti, ove necessario, anche in stretto coordinamento con l’EMA, agenzia del farmaco europea”, si legge nella nota dell’Aifa.
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Al momento, lo ripetiamo, non ci sono evidenze che possano collegare il decesso alla somministrazione del vaccino. Sul caso di Paternò sono una decina le persone iscritte nel registro degli indagati dalla Procura di Siracusa. Il procuratore Sabrina Gambino ha iscritto nel registro degli indagati tutta la catena di distribuzione, a partire dalla società produttrice AstraZeneca fino al personale sanitario dell’ospedale militare. L’accusa è di omicidio colposo.
Napoli, bidello muore dopo vaccino Astrazeneca: "Accertamenti su tutti i pazienti del lotto bloccato" - Il Riformista
Napoli, bidello muore dopo vaccino Astrazeneca: “Accertamenti su tutti i pazienti del lotto bloccato”
Redazione — 11 Marzo 2021
E’ morto tre giorni dopo aver ricevuto la prima dose del vaccino Astrazeneca. Sarà ora l’autopsia a fare chiarezza sul decesso di Vincenzo Russo, 58enne collaboratore scolastico nell’istituto Viviani di Casalnuovo (Napoli) e residente ad Afragola, scomparso mercoledì mattina, 10 marzo, alla clinica Villa dei Fiori di Acerra. Tre giorni prima, domenica 7 marzo, si era vaccinato. Successivamente aveva accusato i primi fastidi. “Vaccino fatto, inizia il dolore al braccio speriamo bene” aveva scritto sui social poche ore dopo.
Poi tra lunedì e martedì le sue condizioni di salute sono peggiorate rendendo necessario il ricovero in ospedale. La moglie ha spiegato ai medici che il marito ha accusato spasmi intestinali e nausea. Russo soffriva di problemi cardiovascolari e in passato aveva avuto una trombosi venosa. L’anno scorso era stato costretto a rivolgersi alle cure dei medici a causa di una trombosi venosa. “In base alle analisi e agli accertamenti che abbiamo fatto – spiegano i sanitari della clinica Villa dei Fiori al Mattino – non possiamo ricondurre la morte a complicazioni dovute ai problemi cardiovascolari del paziente. Russo poco prima di morire aveva i globuli bianchi a un livello altissimo ma non aveva nessuna infezione. La sua situazione è precipitata in pochissimo tempo”.
Sarà dunque l’autopsia a fare chiarezza sulle cause del decesso così come è avvenuto per Annamaria Mantile, la docente scomparsa a 62 anni lo scorso 2 marzo a Napoli. Come si sospettava la donna non è deceduta per le conseguenze della vaccinazione, ricevuta quattro giorni prima al Vaccine Center della Mostra D’Oltremare. La morte è stata attribuita a uno shock emorragico e arresto cardiocircolatorio conseguente una “ernia strozzata”.
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I carabinieri del Nas di Napoli si sono recati nei padiglioni della Mostra d’Oltremare a Napoli, dove è stato allestito il centro vaccinale, per sequestrare una partita di vaccini facente parte del lotto ABV2856 bloccato da Aifa.
NESSUNA REAZIONE AVVERSA – Al momento sono state bloccate poche quantità ancora disponibili del lotto del vaccino Astrazeneca in questione. Stando a quanto apprende Il Riformista, relativamente alle dosi somministrati non è stato registrato, per ora, nessun evento avverso.
VIGILE: “HO AVUTO DOSE RITIRATA, C’E’ PAURA” – “Mi hanno somministrato lunedì la dose di vaccino AstraZeneca, appartenente al lotto ritirato. E tra i colleghi c’è molta preoccupazione”. Lo racconta a LaPresse Armando D’Amato, un vigile urbano di Napoli, dell’Unità operativa di Fuorigrotta. “Mi sono vaccinato lunedì – spiega -, all’ospedale San Giuliano di Giugliano in Campania, Asl Napoli 2 Nord. Con me c’erano altri colleghi. Oggi dopo aver letto della notizia del ritiro del lotto AstraZeneca mi sono reso conto che era la stesso che mi hanno somministrato”. D’Amato mostra la ricevuta rilasciata dall’Asl, dove si evince il numero del lotto ABV2856, ritirato a scopo cautelativo dall’Aifa. “Io per fortuna – dice il poliziotto municipale – so quale lotto mi è stato somministrato, altri colleghi, quelli che hanno effettuato il vaccino all’Asl Napoli 1, alla Mostra d’Oltremare, non hanno avuto nessuna ricevuta”. “Sulle chat dei vigili – rimarca D’Amato – c’è grande preoccupazione, perché molti non sanno neanche se hanno ricevuto la dose ‘incriminata’; altri invece hanno paura e non vogliono più farsi vaccinare”. D’Amato poi sottolinea come per precauzione abbia subito allertato il suo cardiologo: “Sono stato tranquillizzato dal mio medico, al momento ho solo alcuni effetti collaterali, come decimi di febbre, dolore alle ossa e spossatezza”. L’Unità di crisi regionale ha intanto comunicato che sta svolgendo controlli su tutti coloro ai quali è stata somministrata la dose AstraZeneca appartenente al lotto ritirato. “Io non sono stato contattato da nessuno e neanche i tre colleghi che erano con me lunedì mattina” conclude D’Amato.
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La Danimarca sospende il vaccino AstraZeneca: "Gravi coaguli nel sangue" - Cronaca - ilgiorno.it
La Danimarca sospende il vaccino AstraZeneca: "Gravi coaguli nel sangue"
Indagini in corso, stop anche in Norvegia e Islanda. L l'Italia blocca il lotto, rassicurazioni da Ema
11 marzo 2021 -
L'Autorità nazionale danese della salute per la salute ha sospeso in via precauzionale la somministrazione del vaccino AstraZeneca dopo la segnalazione di alcuni gravi casi di coaguli di sangue. E' la stessa Autorità ad annunciarlo in un comunicato. Su questi casi sono in corso delle indagini per stabilire eventuali connessioni con la somministrazione del vaccino. Il ministro della Salute, Magnus Heunicke ha infatti precisato che non è ancora chiaro se tali problemi sono legati al vaccino.
La decisione danese"Siamo nel bel mezzo del più grande e importante programma di lancio di vaccinazioni nella storia danese. E in questo momento abbiamo bisogno di tutti i vaccini che possiamo ottenere. Pertanto, mettere in pausa uno dei vaccini non è una decisione facile. Ma proprio perché vacciniamo così tanto, dobbiamo anche rispondere con tempestività quando si è a conoscenza di possibili gravi effetti collaterali. Dobbiamo chiarire questo aspetto prima di poter continuare a utilizzare il vaccino di AstraZeneca", afferma Soren Brostroem, direttore della National Health Authority danese.
Stop anche in Norvegia e IslandaPoco dopo la Danimarca, anche Norvegia e Islanda hanno sospeso per precauzione e fino a nuovo avviso l'uso del vaccino AstraZeneca contro il Covid-19 a causa dei timori legati alla formazione di coaguli di sangue, nonostante le rassicurazioni dell'Agenzia europea del farmaco, Ema, e del produttore. La decisione danese, così come quella dell'Islanda e della Norvegia, riguardano temporaneamente tutti i vaccini AstraZeneca a loro disposizione.
La posizione dell'azienda"Siamo a conoscenza della dichiarazione rilasciata oggi dal Sundhedsstyrelsen secondo cui stanno attualmente indagando su potenziali eventi avversi correlati alla vaccinazione contro Covid-19. La sicurezza del paziente è la massima priorità per AstraZeneca". Così in una nota la casa farmaceutica, dopo l'annuncio dell'autorità sanitaria danese della sospensione delle somministrazioni a causa di segnalazioni su possibili problemi di coagulazione. "I regolatori - prosegue il comunicato - hanno standard di efficacia e sicurezza chiari e rigorosi per l'approvazione di qualsiasi nuovo medicinale, compreso il vaccino anti-Covid di AstraZeneca. La sicurezza del vaccino è stata ampiamente studiata in studi clinici di fase III e dati sottoposti a revisione paritaria confermano che il vaccino è stato generalmente ben tollerato".
Le rassicurazioni di Ema"Non ci sono attualmente indicazioni che la vaccinazione anti-Covid abbia causato" gli eventi tromboembolitici segnalati in alcuni casi da diversi Paesi europei dopo la somministrazione del prodotto scudo di AstraZeneca. "Queste condizioni non sono elencate come effetti collaterali di questo vaccino". La posizione del comitato per la sicurezza Prac dell'agenzia del farmaco Ema "è che i benefici del vaccino continuano a superare i suoi rischi e il vaccino può continuare a essere somministrato, mentre sono in corso le indagini sui casi" in questione. E' quanto spiega l'Ema in una nota, in cui puntualizza anche che "il numero di eventi tromboembolici nelle persone vaccinate non è superiore al numero osservato nella popolazione generale". L'Ema assicura infine che "comunicherà ulteriormente" su nuovi sviluppi della questione, "man mano che la valutazione procede".
Draghi telefona a Vond der LeyenSul caso il premier Mario Draghi ha avuto un colloquio telefonico con la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen. Dalla conversazione - riferiscono fonti di Palazzo Chigi - è emerso che "non c'è alcuna evidenza di un nesso tra i casi di trombosi registrati in Europa e la somministrazione del vaccino Astrazeneca". Von der Leyen ha comunicato che l'Ema ha avviato un'ulteriore review accelerata.
I precedentiDomenica scorsa era stato l'ufficio federale austriaco per la sicurezza sanitaria a rendere noto di avere sospeso la somministrazione di un lotto di vaccini AstraZeneca (il numero ABV5300) in seguito al decesso di una donna e al ricovero di un'altra per un'embolia polmonare dopo la somministrazione di due dosi del vaccino. In seguito a questo episodio anche l'Estonia, la Lituania, il Lussemburgo e la Lettonia hanno sospeso in via precauzionale l'uso dei vaccini provenienti dallo stesso lotto, che conta un milione di dosi ed è stato distribuito in 17 Paesi (Italia esclusa). Oltre a Danimarca, Austria, Estonia, Lituania, Lussemburgo e Lettonia, gli altri Paesi che hanno ricevuto vaccini dal lotto numero ABV5300 sono Bulgaria, Cipro, Francia, Grecia, Islanda, Irlanda, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Spagna e Svezia.
In ItaliaNon in Italia, dunqie, dove comunque l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha deciso in via precauzionale di emettere un divieto di utilizzo del lotto ABV2856 sul territorio nazionale, riservandosi di "prendere ulteriori provvedimenti, ove necessario, anche in stretto coordinamento con l'Ema, agenzia del farmaco europea".
Astrazeneca sospeso anche da Svezia e Portogallo. Le ultime notizie - Cronaca - quotidiano.net
Astrazeneca sospeso anche da Svezia e Portogallo.
Stessa decisione pure dalla Lettonia. Magrini (Aifa): "Il vaccino è sicuro". Il ministro Speranza: "Deciso lo stop precauzionale dopo i dati della Germania". Galli (ospedale Sacco): "Richiamo con vaccino diverso? Sarebbe un pasticcio". Ue: accordo con Pfizer per anticipo 10 milioni di dosi entro giugno
Roma, 16 marzo 2021 - Anche Svezia ha deciso di sospendere la somministrazione del vaccino AstraZeneca. L'Agenzia della sanità svedese ha spiegato che si tratta di una "misura precauzionale". Stessa decisione pure dalla Lettonia e dal Portogallo. Ieri era arrivato lo stop da mezza Europa.
L'inizativa di sospendere il vaccino - ha detto oggi il ministro della Salute Roberto Speranza - "è emersa a seguito di una valutazione del Paul-Ehrlich-Institut" tedesco "che è in qualche modo l'agenzia che fa la sorveglianza sui vaccini nella Germania. E rispetto a questa posizione emersa da questa istituzione importante c'è stato un confronto prima a livello tecnico fra i direttori delle agenzie nazionali e poi un confronto di natura politica tra i ministri della Salute che ha portato a una misura di natura esclusivamente precauzionale".
Oggi il responsabile francese per la campagna vaccinale, Alain Fischer, ha detto che "i segnali d'allerta" su AstraZeneca "sono significativi, più per il tipo di manifestazioni cliniche e biologiche che per il numero, che resta debole rispetto al numero di persone vaccinate". Secondo Fischer, "è stata osservata in alcune persone l'insorgenza di trombosi con anomalie della coagulazione, che non siamo abituati a vedere nelle embolie polmonari 'classiche'".
Comunque in Italia gli esperti rassicurano e ribadiscono che il vaccino è sicuro.(ahahah NdA) E pure il direttore del dipartimento sicurezza dei vaccini presso l'Agenzia regolatoria per il farmaco britannica, Phil Bryan, ribadisce che il vaccino non è responsabile di trombosi, precisando che l'organizzazione "sta studiando attentamente" i casi denunciati in diversi Paesi europei. I dati disponibili "non indicano che il vaccino sia la causa" dei problemi riscontrati. "Le trombosi possono accadere in modo naturale e non sono rare". Nel Regno Unito è AstraZeneca la metà dei 26 milioni di vaccini finora somministrati.
In attesa del parere dell'Ema su AstraZeneca, la campagna vaccinale italiana, contro ogni auspicio, rallenta, dopo il traguardo raggiunto ieri di due milioni di persone che hanno già ricevuto la seconda dose. Centinaia di prenotazioni sono saltate.
Si accelera su PfizerIntanto la Commissione europea e BioNTech-Pfizer hanno raggiunto un accordo sulla consegna accelerata di 10 milioni di dosi per il secondo trimestre. "So quanto sia cruciale il secondo trimestre per l'attuazione delle nostre strategie di vaccinazione negli Stati membri", ha spiegato la presidente della commissione Ue, Ursula von der Leyen. "Questi 10 milioni di dosi accelerate porteranno le dosi totali di BioNTech-Pfizer nel secondo trimestre a oltre 200 milioni. Questa è un'ottima notizia. Offre agli Stati membri spazio di manovra e possibilmente di colmare le lacune nelle consegne". Le dosi arrivano dall'opzione di 100 milioni di dosi nel secondo contratto BioNTech-Pfizer, previsto per il terzo trimestre e il quarto trimestre del 2021.
L'immunologo: trombosi? Pochissimi casi. "Ma senza fiducia quel vaccino è segnato"
Magrini (Aifa)"Il vaccino AstraZeneca è sicuro, mi sento di affermarlo anche dopo aver rivisto tutti i dati. Il rapporto benefici-rischi è ampiamente positivo". Lo dice, in un'intervista a Repubblica Nicola Magrini, direttore generale dell'Aifa (Agenzia italiana del farmaco). "Chi ha già avuto la prima dose può stare tranquillo", ha detto Magrini, "non deve fare niente se non segnalare eventuali sintomi al proprio medico. Le reazioni avverse, quando ci sono, si manifestano nelle ore immediatamente successive alla puntura. Dobbiamo avere fiducia nella ricerca e nel Piano vaccinale. Entro l'estate dovrebbero arrivare oltre 20 milioni di dosi al mese, e il prodotto russo Sputnik potrebbe essere valutato dall'Ema a maggio".
Galli (Sacco)Le persone che hanno ricevuto la prima dose di vaccino anti-Covid di AstraZeneca, dopo il blocco disposto ieri in via prudenziale dall'Agenzia italiana del farmaco Aifa, potranno fare il richiamo con un vaccino diverso? Questo approccio è "assolutamente sconsigliato, perché sarebbe un pasticcio" basato su "nessuna informazione, nessun riscontro". Ne è convinto Massimo Galli, infettivologo dell'ospedale Sacco e dell'università Statale di Milano, intervenuto ad 'Agorà' su Rai3. "Mi sento però di dire due cose", tiene a evidenziare l'esperto. La prima: "Quelli che hanno fatto la prima dose di AstraZeneca stiano tranquilli", rassicura anche Galli, perché "non hanno reali rischi di avere particolari patologie o particolari problemi". La seconda: "AstraZeneca, un vaccino che effettivamente per molti aspetti ha avuto una storia travagliata, nasce per la singola somministrazione - ricorda l'infettivologo - e i dati da singola somministrazione, secondo un lavoro recente pubblicato su 'The Lancet' che valuta il risultato anche a 90 giorni" ottenuto in "quelli che hanno fatto una somministrazione, sono decisamente buoni. Per cui - ritiene Galli - verosimilmente molte di queste persone saranno protette con una dose sola".
Insegnante muore dopo il vaccino AstraZeneca a Bologna - Cronaca - ilrestodelcarlino.it
Insegnante muore dopo il vaccino AstraZeneca a Bologna
Giuseppe Morabito, professore di 61 anni, aveva ricevuto il preparato contro il Covid di AstraZeneca lo scorso 3 marzo dal medico Ieri la tragica scoperta dei colleghi, che sono andati a cercarlo a casa. Inchiesta della Procura, acquisita la documentazione
di NICOLA BIANCHI
Pubblicato il 13 marzo 2021
AGGIORNAMENTO Prof morto dopo vaccino a Bologna, indagine a 360 gradi
"Apriremo un fascicolo, faremo tutti gli accertamenti necessari – spiega il procuratore capo, Giuseppe Amato – ma non c’è nessun allarmismo e nessun indagato al momento. Accerteremo quali sono le cause della morte, poi ne trarremo le conseguenze".
Vaccino AstraZeneca: nelle Marche bloccato un secondo lotto - Morto docente a Biella, il Piemonte sospende Astrazeneca - Bollettino Covid del 14 marzo: dati Italia ed Emilia Romagna
Il vaccino. Sessantuno anni, originario del sud Italia, a Vergato il professor Morabito era una sorta di istituzione. "Si era trasferito molti anni fa – spiega il sindaco Giuseppe Argentieri, la cui figlia era una sua studentessa –, una persona molto affabile, ha cresciuto intere generazioni". Alcuni giorni fa, ricorda, durante una lezione a distanza aveva accusato un piccolo malessere. "Un attimo di difficoltà – riprende il primo cittadino –, tant’è che i suoi alunni si erano preoccupati". Chi lo conosceva, ricorda che aveva paura di contrarre il Covid e per questo era sempre molto attento e rispettoso delle restrizioni. Il 3 marzo, poi, si era sottoposto al vaccino di AstraZeneca dal medico.
"Il 4 marzo – ricorda Manuel Salvaggio, dirigente scolastico della scuola media di Vergato e Grizzana – abbiamo fatto una riunione di presidenza sulla piattaforma Meet e io e i colleghi abbiamo notato che Giuseppe era molto giù. Era strano, quasi assente. Da allora non è più tornato in presenza".
"Non chiamatemi". Una condizione di salute che, giorno dopo giorno, sarebbe peggiorata. "Diceva di non preoccuparci – riprende Salvaggio – e che presto si sarebbe ripreso. Alcuni giorni fa gli ho mandato un messaggio su WhatsApp: forza prof, si faccia coraggio. Mi ha risposto: va un po’ meglio dai. Mi riprenderò". L’ultimo contatto, l’avrebbe avuto proprio poche ore prima di morire. Un altro messaggio a una collega: "Non chiamatemi, per cortesia, fatico a rispondervi al telefono".
Il cadavere. Ieri mattina la tragica svolta con alcuni colleghi che, non vedendolo da giorni e sentendolo molto male, sospinti dal dirigente scolastico, hanno deciso di andare a trovarlo nella sua casa del centro di Vergato dove viveva da solo. Nessuna risposta dal campanello e dal telefonino. Saranno i sanitari del 118, insieme ai carabinieri di Vergato, a fare il triste ritrovamento: il sessantunenne era a letto, da ore senza vita. Il perché di quel decesso però è ancora tutto da ricostruire. "Accerteremo quali sono le cause – ribadisce il procuratore Amato –, nelle prossime ore investiremo i Nas, ma non diffondiamo terrore. Indagheremo, è il nostro mestiere. Insistiamo con il dire che le vaccinazioni se ci sono vanno fatte, anzi dovrebbero essere fatte a tutti. Al momento non c’è alcuna preoccupazione in questo senso".
"Arrivederci prof". L’intera documentazione collegata alla vaccinazione del 3 marzo è già stata acquisita dai carabinieri e anche l’Azienda Usl effettuerà tutti gli accertamenti necessari. Intanto, sul sito del Veggetti, ieri è comparso un lungo ricordo del prof: "Abbiamo imparato tutti molto dal suo modo di vivere la scuola. Cercheremo di farne tesoro. Arrivederci Professor Morabito".
Morto docente a Biella, Piemonte sospende lotto Astrazeneca in via precauzionale - Cronaca (quotidiano.net)
Morto docente a Biella, Piemonte sospende lotto Astrazeneca in via precauzionale
Stop al lotto ABV5811. Le vaccinazioni nella regione proseguono. Palù (Aifa): "Non ci sono legami dimostrati". Il comunicato dell'Agenzia: "Allarme sulla sicurezza è ingiustifcato". Ministero della Salute: "Decidono Ema ed Aifa"
Torino, 14 marzo 2021 - La Regione Piemonte ha sospeso in via precauzionale il lotto ABV5811 di vaccino AstraZeneca. A disporlo è stato il commissario dell'Area giuridico-amministrativa dell'Unità di crisi della Regione Piemonte, Antonio Rinaudo, a seguito della morte, a Biella, di un docente a cui nella giornata di ieri era stato somministrato il siero. In attesa delle decisioni dell'Autorità Giudiziaria e della Commissione di Vigilanza del Farmaco, le somministrazioni di vaccini AstraZeneca appartenenti a lotti diversi sono quindi già riprese.
"Si tratta - specifica l`assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi - di un atto di estrema prudenza in attesa di verificare se esista un nesso di causalità tra la vaccinazione e il decesso. Ad oggi in Piemonte non era mai stata segnalata nessuna criticità particolare dopo la somministrazione dei vaccini".
A Bologna, intanto, la procura ha aperto un'inchiesta dopo il decesso di un'insegnante di 61 anni avvenuto dieci giorni dopo la somministrazione del siero AstraZeneca.
Palù (Aifa): "Non ci sono correlazioni dimostrate"
"C'è molta emotività rispetto ai vaccini. Non c'è alcuna correlazione dimostrata, se non una relazione temporale con la vaccinazione col vaccino AstraZeneca e l'evento nefasto. Ma non un nesso causale. Bisogna attendere gli esiti degli esami. Bisogna essere molto cauti", risponde però Giorgio Palù, presidente dell'Aifa, a "Mezz'ora in più" su Rai3 in merito al blocco da parte del Piemonte. Il professore ricorda i numerosi studi valutativi e la somministrazione di milioni di dosi di vaccino AstraZeneca in Gran Bretagna, senza che si siano registrati incidenti tromboembolici. "Alcuni Stati si stanno cautelando in maniera intensa, ma non c'è alcun rischio - dice ancora Palù -. La somministrazione di un vaccino del genere può comportare una risposta infiammatoria, ma la sorveglianza è tale che si può escludere una correlazione. L'Ema tra sette giorni emetterà un comunicato sulle reazioni avverse. Nessuno è grave su decine di migliaia di vaccinazioni effettuate".
(NdA: PALU' era quello che ad ottobre irrideva Crisanti dandogli dello zanzarologo, e diceva che il COVID non aveva le caratteristiche per essere definito 'pandemia'. Nonostante queste sparate è stato nominato N.1 di AIFA e ancora a Dicembre diceva che la % di mortalità del COVID era dello 0,2-0,5% quando i dati UFFICIALI parlavano di oltre il 3%).
Il comunicato dell'Aifa
In serata arriva anche il comunicato dell'Aifa, che ribadisce: "I casi di decesso verificatisi dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca hanno un legame solo temporale. Nessuna causalità è stata dimostrata tra i due eventi. L'allarme legato alla sicurezza del vaccino AstraZeneca non è giustificato". Aifa sottolinea che "le attività di farmacovigilanza proseguono sia a livello nazionale che europeo in collaborazione con Ema, monitorando con attenzione possibili effetti avversi legati alla vaccinazione". Aifa "rassicura fortemente i cittadini sulla sicurezza del vaccino AstraZeneca per una ottimale adesione alla campagna vaccinale in corso".
Il ministero della Salute
Fonti del ministero della Salute sottolineano: piena fiducia sull'attività di sorveglianza da parte dell'Ema e dell'Aifa, "uniche autorità che possono prendere decisioni sulla sicurezza dei vaccini".
La società farmaceutica
Arriva oggi un'ulteriore rassicurazione di Astrazeneca: "Un'attenta revisione di tutti i dati di sicurezza disponibili di oltre 17 milioni di persone vaccinate nell'Unione Europea e nel Regno Unito con il vaccino Covid-19 AstraZeneca non ha mostrato evidenza di un aumento del rischio di embolia polmonare, trombosi venosa profonda (TVP) o trombocitopenia, in qualsiasi fascia di età, sesso, lotto o in un determinato paese". E aggiunge: "Finora nell'Ue e nel Regno Unito, sono stati segnalati 15 eventi di Tvp (trombosi venosa profonda) e 22 eventi di embolia polmonare tra quelli a cui è stato somministrato il vaccino, in base al numero di casi che la società ha ricevuto all'8 marzo. Questo è molto più basso di quanto ci si aspetterebbe che si verifichi naturalmente in una popolazione generale di queste dimensioni ed è simile per altri vaccini Covid-19 autorizzati. Il rapporto mensile sulla sicurezza sarà reso pubblico sul sito web dell'Agenzia europea per i medicinali nella settimana successiva, in linea con le misure di trasparenza eccezionali per Covid".
Professore muore 24 ore dopo il vaccino, il Piemonte blocca lotto AstraZeneca - Il Riformista
Professore muore 24 ore dopo il vaccino, il Piemonte blocca lotto AstraZeneca
Giovanni Pisano — 14 Marzo 2021
Il Piemonte ha sospeso per circa due ore la somministrazione del vaccino AstraZeneca per effettuare accertamenti sull’ultimo lotto (ABV5811) utilizzato dopo la morte di un professore di 57 anni che ieri, sabato 13 marzo, aveva ricevuto la prima dose. In una nota l’Unità di Crisi regionale spiega che “a seguito della morte, avvenuta nelle scorse ore a Biella, di un docente a cui nella giornata di ieri era stato somministrato il vaccino AstraZeneca, in attesa degli esiti dei riscontri per verificare l’eventuale nesso di causa, in via precauzionale il commissario dell‘Area giuridico-amministrativa dell’Unità di crisi della Regione Piemonte, Antonio Rinaudo, ha disposto immediatamente la sospensione su tutto il territorio regionale della somministrazione del vaccino AstraZeneca per i dovuti accertamenti sul lotto coinvolto”.
Nel pomeriggio di domenica 14 marzo è stata convocata la Commissione piemontese sulla farmaco-vigilanza per l’attivazione di tutte le procedure previste dalla legge. “Si tratta – specifica l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte Luigi Genesio Icardi – di un atto di estrema prudenza in attesa di verificare se esista un nesso di causalità tra la vaccinazione e il decesso. Ad oggi in Piemonte non era mai stata segnalata nessuna criticità particolare dopo la somministrazione dei vaccini”.
LA RIPRESA CON LOTTI DIVERSI – Dopo poche ore sono riprese regolarmente in Piemonte le somministrazioni di vaccino AstraZeneca, dopo la sospensione precauzionale di un paio d’ore finalizzata a individuare e isolare il lotto del quale faceva parte la dose somministrata all’insegnante biellese deceduto. Il lotto è stato individuato (ABV5811) e proseguono ora regolarmente le somministrazioni di vaccini AstraZeneca appartenenti a lotti diversi, in attesa delle decisioni dell’Aifa e della Commissione piemontese per la farmaco vigilanza, che è stata già convocata.IL PROFESSORE – La vittima si chiamava Sandro Tognatti, 57enne di Cossato (Biella). Non è ancora stato comunicato il numero del lotto al quale apparteneva il vaccino. L’uomo era stato vaccinato domenica a Candelo. Così come riporta PrimaBiella.it, era insegnante di clarinetto al conservatorio di Novara e suonava per l’orchestra Rai di Torino. A darne notizia è stata la moglie Simona Riussi anche lei insegnante di musica alle scuole medie di Cossato. Sarà ora l’autopsia ad accertare le cause del decesso di Tognatti.
BOLOGNA: INCHIESTA DOPO MORTE PROF- La Procura del capoluogo emiliano ha aperto un fascicolo per far luce sulla morte dell’insegnante Giuseppe Morabito, 61 anni, deceduto nelle scorse ore a dieci giorni di distanza dalla somministrazione della prima dose del vaccino AstraZeneca. L’uomo, vicepreside dell’istituto secondario di primo grado ‘Veggetti’ di Vergato nel Bolognese, è scomparso nella notte del 13 marzo. Lo riporta il quotidiano Il Resto del Carlino in edicola oggi. Originario del Sud Italia, sessantunenne, il professore si era trasferito molti anni fa a Vergato, dove era molto apprezzato, e si era sottoposto, lo scorso 3 marzo, al vaccino di AstraZeneca dal medico. Ieri mattina la svolta con alcuni colleghi che hanno deciso di andare a trovare il 61enne insospettiti dal silenzio del telefonino e del campanello. Poi il ritrovamento dell’uomo, morto nel suo letto, da parte dei sanitari del 118 insieme ai Carabinieri di Vergato.
SPERENZA: ASTRAZENECA E GLI ALTRI SIERI SONO SICURI – “Rassicurare gli italiani dopo le disdette da parte dei cittadini della vaccinazione con AstraZeneca in seguito al blocco del lotto? Sicuramente. Ho piena fiducia delle nostre agenzie regolatorie, l’europea Ema e l’italiana Aifa. I vaccini in Italia e in Europa sono tutti efficaci e sicuri, ma ciò non toglie che continueremo a verificare e controllare tutto con la massima attenzione”. Lo afferma il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel corso di una intervista su ‘la Repubblica’. “È stato un risultato straordinario della comunità scientifica arrivare al vaccino – ricorda -. Ormai nel mondo sono state somministrate circa 350 milioni di dosi e l’evidenza ci dice di una piena sicurezza e efficacia. Continueremo con i controlli, ma non dimentichiamo mai che il vaccino è la vera arma per vincere definitivamente questa sfida”.
“DECIDONO AIFA E EMA” – Piena fiducia sull’attività di sorveglianza da parte dell’Ema e dell’Aifa, “uniche autorità che possono prendere decisioni sulla sicurezza dei vaccini”. E’ quanto sottolineano fonti del ministero della Salute dopo i recenti casi di morte di persone a cui era stata somministrata la dose di vaccino, casi che hanno innescato allarme e forti titubanze in ampie fasce della popolazione.
Vaccino Covid, Figliuolo: "Basta buttare dosi. Vaccinare chi passa" - Cronaca - quotidiano.net
Vaccino Covid, Figliuolo: "Basta buttare dosi. Vaccinare chi passa"
Il commissario all'emergenza: "E' il momento della svolta o perderemo tutto. A settembre dobbiamo arrivare all'80% di italiani vaccinati"
Roma, 14 marzo 2021 - "Questo è il momento della svolta". Il commissario all'emergenza Covid-19 Francesco Paolo Figliuolo ha parlato del nuovo piano vaccinale in Italia. Ospite della trasmisione Rai 'Che tempo che fa', il generale Figliuolo non ha usato giri di parole per inquadrare la situazione vaccini in Italia: "Dalla seconda decade di aprile ci saranno gradualmente 500mila vaccinazioni al giorno" ha detto Figliuolo che ha lanciato un appello agli italiani: "Devono essere straordinari. Questo è il momento della svolta o perderemo tutto".
Vaccino AstraZeneca, stop in Irlanda
Morto docente a Biella, Piemonte sospende lotto Astrazeneca
Vietato sprecare dosi. Il messaggio di Figliuolo sul tema spreco dei vaccini è chiaro: "Basta sprecare dosi - sottolinea Figliuolo -, se ci sono le classi prioritarie che possono utilizzarlo bene, altrimenti si va su classi vicine o sennò su chiunque passa va vaccinato". Nella sua prima uscita in tv, Figliuolo ha parlato chiaramente di necessità di accelerare sui tempi delle vaccinazioni: "A settembre dobbiamo arrivare all'80% di italiani vaccinati - ha ribadito Figliuolo-. Bisogna cambiare passo: più vaccini e più vaccinatori". Il commissario ha assicurato che il nuovo piano ha recepito il problema dei caregiver, di chi si occupa dei disabili,"e devono essere vaccinati i genitori, i tutori, i badanti per dirla in italiano: sarebbe delittuoso non farlo".
Figliuolo si è detto convinto che Italia sconfiggerà "il terribile virus". "Il piano elaborato prevede 3 linee operative: l'approvvigionamento, il controllo costante dei fabbisogni e un tavolo di coordinamento quotidiano, con il dipartimento della protezione civile con cui lavoro fianco a fianco. Sto vedendo il sistema Paese che vuole vaccinare, gli italiani che vaccinano gli italiani. C'è stato un grande sforzo di Poste italiane, che ha donato un sistema molto efficace che ha adottato a livello centrale e lo stanno adottando molte regioni e soprattutto stiamo integrando questo con il sistema della tessera sanitaria
MASSI' GENERALE, la guerra è finita, il nemico è vinto e dietro la collina non c'é più nessuno, solo aghi di siringhe usate, silenzio e funghi.
Morte dopo vaccino Astrazeneca, l'Aifa: "Nessun rischio, solo emotività" - Il Riformista
Astrazeneca, l’Aifa: “Nessun rischio, solo emotività”
redazione — 14 Marzo 2021
Dopo i decessi avvenuti a poche ore, o al massimo giorni, dalla somministrazione della prima dose del vaccino AstraZeneca in Piemonte, Campania e Sicilia, arrivano le rassicurazioni di Giorgio Palù, presidente Aifa (Agenzia italiana del farmaco), intervenendo a ‘In mezz’ora in più’ su Rai3, in relazione ai casi di questi giorni.
Non c’è “nessuna correlazione, nessun nesso causale, se non una relazione temporale”, tra la somministrazione del vaccino AstraZeneca e la morte di alcune persone vaccinate con questo farmaco. “C’e’ molta emotività” su queste vicende che riguardano le vaccinazioni, “e questo vale anche per le vaccinazioni AstraZeneca”, ha detto Palù sottolineando che nel caso verificatosi in Austria “si trattava di emopatia, e nel caso di Napoli c’è stato un infarto intestinale, mentre in Sicilia è ancora da conoscere l’esito dell’autopsia”.
Il presidente dell’Aifa ha poi ricordato i numerosi studi valutativi e la somministrazione di milioni di dosi di vaccino AstraZeneca in Gran Bretagna, senza che si siano registrati incidenti tromboembolici o mortali correlati. I casi di tromboemoblia sono stati su 11 milioni 250 circa, e siamo ben al di sotto dell’incidenza di questi fenomeni nella popolazione normale, soprattutto negli anziani, cioè circa uno su mille. Bisogna essere molto cauti”, aggiunge.
ECCERTO, MISTER PALU': infatti qui stiamo parlando di ANZIANI, giusto? Gente tra i 43 e i 62 anni. Siamo tornati nel '68 per caso?
Muore vigile urbano,poche ore prima inoculato vaccino Pfizer - Campania - ANSA.it
Muore vigile urbano,poche ore prima inoculato vaccino PfizerA Vibonati (Salerno).Procura Lagonegro dispone sequestro salma
SALERNO 16 marzo 2021
(ANSA) - SALERNO, 16 MAR - La Procura di Lagonegro (Potenza) ha disposto il sequestro della salma di un vigile urbano 62enne, di Vibonati (Salerno); l'uomo intorno alle 20.30 ha avuto un malore che ne ha provocato la morte improvvisa. Poche ore prima nell'ospedale di Sapri gli era stata iniettata una dose di Pfizer, il vaccino anti-Covid.Al momento non è possibile appurare una correlazione tra il decesso e la somministrazione del siero. "Siamo molto dispiaciuti per quanto accaduto, non è dimostrabile una relazione causale con la somministrazione del vaccino - dice Rocco Calabrese, direttore sanitario dell'ospedale di Sapri - tra l'altro risulta che il paziente fosse affetto da patologie pregresse di natura metabolica e cardiocircolatoria. Inoltre per il 62enne così come previsto dalle linee guida in ambito vaccinale, a vaccinazione eseguita, sono stati rispettati i 15 minuti di osservazione, nell'arco dei quali lo stesso non ha lamentato nessun disturbo". (ANSA).
NOTARE BENE le frasi in grassetto.
'non è dimostrabile'. Specie se non sai nemmeno COME funziona una reazione autoimmune ad una sostanza chimnica, per esempio. Certo che è difficile a quel punto dimostrare il nesso, ma questo NON significa che non ci sia. Ricordo che persino del COVID non sappiamo molte cose sul suo metodo di invasione dell'organismo e i danni che provoca NON solo ai polmoni.
'Aveva patologie pregresse'. Come il 97% dei morti attribuiti, senza esitazione, al COVID, o sbaglio?' E poi NON PENSO PROPRIO che le sue 'patologie' fossero così gravi, sennò era un anziano in un ospizio e non un vigile in servizio ATTIVO. Che le patologie siano state un catalizzatore per la reazione avversa, e non la 'causa' senza 'correlazione', non gli viene in mente,vero?
'15 minuti di osservazione'. MA NON SI VERGOGNANO?
QUINDICI MINUTI. In pratica per loro: o ti senti male entro 15 minuti, OPPURE non è collegato al vaccino? Ma lo sanno questi dottori quanto ci vuole, per esempio, al veleno di molti tipi di funghi per farsi 'sentire'? O pensano che tutte le reazioni avverse siano come il CIANURO DI POTASSIO? A proposito dei 15 minuti, persino TIFFANY PORTER è svenuta 17 minuti (+2 fuori tempo!) dopo l'iniezione.
E questa sarebbe la 'certezza' dei medici sulla non correlazione? Ma scherziamo?
Docente di Biella, l'autopsia: nessun segno che colleghi la morte al vaccino Astrazeneca
Un primo esame del corpo del 57enne, deceduto domenica, evidenziano che la causa della morte è imputabile a un problema cardiaco improvviso
Articolo Morto docente a Biella, Piemonte sospende lotto Astrazeneca
Sandro Tognatti aveva 57 anniTorino, 16 marzo 2021 - L'autopsia sul professore di clarinetto, morto a diciassette ore dalla prima dose del vaccino AstraZeneca, non ha fatto emergere nessun segno che permetta di collegare la morte al siero alla vaccinazione. Sandro Tognatti è deceduto per un problema cardiaco improvviso, secondo le prime informazioni che arrivano dall'esame del corpo del 57enne deceduto domenica.
Astrazeneca, Ema: "Rapporto rischi-benefici positivo". Giovedì la decisione
L'esame autoptico è stato effettuato dal dottor Roberto Testi, medico legale componente del comitato tecnico scientifico dell'Unità di crisi regionale. Sui risultati il procuratore della Repubblica di Biella Teresa Angela Camelio ha invitato alla cautela. "Abbiano provveduto a tempo di record a fare ciò che andava fatto e adesso siamo in attesa di tutti gli esami", ha detto ai giornalisti.
I risultati definitivi sono attesi nei prossimi giorni, dopo le risposte dalle analisi sui tessuti prelevati. Sulla morte di Tognatti la Procura di Biella ha aperto un fascicolo di omicidio colposo a carico di ignoti. Sergio Tognatti, padre di Sandro: "Finalmente potremo pensare a dare una sepoltura a mio figlio, da domenica non lo abbiamo più visto. Dell'autopsia aspetto di parlare con mia nuora".
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L'infettivologo Galli: "Stop si poteva evitare, ricordate il 2014"
Il professor Roberto Burioni, dell'Università San Raffaele di Milano, sulla sua pagina Facebook 'Medical Facts' ha commentato: "La morte cardiaca improvvisa colpisce circa 50mila persone ogni anno nel nostro Paese. A questo sfortunato è capitato il giorno dopo la vaccinazione".
QUALCUNO DOVREBBE SPIEGARE A BURIONI CHE 50.000 DIVISO 365 FA 140 AL GIORNO... MOLTI DI MENO DELLA % (circa 1/300-1/600) dei vaccinati ogni giorno. Ci ha pensato, il Burioni? Pare di no. Inoltre precisamente: che ha trovato l'autopsia a parte l'ovvia causa di decesso per 'arresto cardiaco'? Che dovevano trovare... una siringa conficcata nel cuore? Lo stesso patologo ha detto di aspettare ed essere prudenti, ma al vaccinaro Burioni questo è sfuggito.
MA IL GENERALE FIGLIOLO RASSICURA TUTTI:
Effetti vaccino AstraZeneca: "Lo 0,002% di complicazioni, trombosi rare" - Il Riformista
Effetti vaccino AstraZeneca: “Lo 0,002% di complicazioni, trombosi rare”
13 Marzo 2021
Il vaccino AstraZeneca “ha lo 0,002 per cento di casi assoggettabili a patologie gravi. E’ stato pubblicizzato male, purtroppo. Dai miei incontri con i vertici dell’Ema mi è stato ribadito che AstraZeneca è un prodotto fortissimo: teoricamente più la classe è avanzata e più funziona”. Le rassicurazioni arrivano dal generale alpino Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza Covid in un colloquio con il quotidiano ‘Il Foglio‘ dall’hub di Fiumicino.
AH, BEH, ALLORA, CI STAVAMO PREOCCUPANDO UN PO' CARO GENERALE!
Il presidente dell’Aifa ha poi ricordato i numerosi studi valutativi e la somministrazione di milioni di dosi di vaccino AstraZeneca in Gran Bretagna, senza che si siano registrati incidenti tromboembolici o mortali correlati. I casi di tromboemoblia sono stati su 11 milioni 250 circa, e siamo ben al di sotto dell’incidenza di questi fenomeni nella popolazione normale, soprattutto negli anziani, cioè circa uno su mille. Bisogna essere molto cauti”, aggiunge.
A QUESTO PUNTO, abbiamo già:
-1 donna insegnante di 62 anni, sentitasi male 2 ore dopo il vaccino e morta qualche giorno dopo di 'infarto intestinale' (inizio marzo), domicilio.
-1 uomo, militare di 43 anni, morto per arresto cardiaco dopo poche ore dalla vaccinazione (10 marzo), domicilio.
-1 uomo, poliziotto di 50 anni, morto a fine febbraio, 12 giorni dopo la vaccinazione. Ma si era sentito male già il giorno dopo con condizioni fino a ricovero in ospedale, nonostante questo è morto di trombosi.
-1 uomo, insegnante di 61 anni, sentitosi male dopo avere fatto il vaccino il 3 marzo (sempre Astrazeneca, come gli altri), e morto successivamente, anche lui a domicilio.
-1 uomo, insegnante di 58 anni, sentitosi male dopo avere fatto il vaccino e morto nello stesso giorno (13 marzo)
-1 uomo, vigile urbano di 61 anni, sentitosi male e morto poche ore dopo il vaccino Pfizer (NB, NON l'Astrazeneca), 15 marzo.
Ma ovviamente, diranno di tutti loro che sono morti di 'altro' e che soffrivano di 'patologie pregresse'.
Esattamente come dicono i negazionisti del COVID delle vittime del COVID.
Per dovere di cronaca riporto un post di Mazzucco, che ovviamente sbava per questa situazione in cui finalmente è saltato il cucuzzaro, ma al posto suo non sarei così allegro.
Massimo Mazzucco
8 h ·
IL GIOCATTOLO SI E' ROTTO
La giornata di ieri è stata cruciale per la questione vaccini. In mattinata si era diffusa la notizia che il Piemonte aveva sospeso un altro lotto di AstraZeneca, dopo la morte del professore di musica di Biella.
Alle tre del pomeriggio la Germania ha annunciato che sospendeva l’uso di AstraZeneca in tutto il territorio nazionale. Due ore dopo la Francia faceva lo stesso annuncio. Alle sei di sera anche l’Italia annunciava la sospensione in tutto il territorio, è in chiusura di giornata si accodava anche la Spagna.
Ora sono tutti in attesa del fatidico “verdetto” che la EMA dovrà emettere il prossimo giovedì, nel quale ci diranno se AstraZeneca può tornare ad essere utilizzato oppure no. Ma qualunque sia questo verdetto, ormai il giocattolo si è rotto.
Il meraviglioso giocattolo creato dalla propaganda di Big Pharma, che ci raccontava come i vaccini possano essere la soluzione a qualunque male, ha cominciato ad incrinarsi.
Ormai la gente ha capito: i vaccini possono essere pericolosi. E questo comporterà, purtroppo, un furibondo irrigidimento delle strategie pro-vax, perchè ovviamente nessuno vuole rinunciare alla gallina dalla uova d’oro. Ciò che non è stato accettato per vie naturali, si cercherà di farlo accettare con l’obbligo, con il ricatto sempre più esasperato, e con un martellamento ancora più accanito della propaganda.
Già oggi Facebook ha annunciato che aggiungeranno, ad ogni post che parla di vaccini, una dicitura che ci ricorda che “I vaccini vengono sottoposti a una lunga serie di test per garantire la sicurezza prima di essere messi in commercio”.
Curiosa forma di propaganda, proprio nel momento in cui la grande certezza inizia a barcollare.
In TV ci seppelliranno di esperti e virologi che ci raccontano come la sicurezza sia assoluta, e come chi non si fida sia un Neanderthal nemico della scienza. Ma tutto questo non farà che aumentare la diffidenza della gente, che capisce intuitivamente come questa propaganda sia in realtà frutto della disperazione.
Sarà una battaglia durissima, perchè le armi per comunicare le hanno in mano tutte loro. Dalla nostra parte rimane solo il buon senso della gente. Ma io penso che alla fine sarà quest’ultimo a prevalere.
Massimo Mazzucco