11-1-19
Allora, allora, a questo punto facciamo il riassunto 'finale' (sigh) così smettiamo di prendercela con la Marina italiana e con il nostro eroico De la Penne in particolare.
Abbiamo visto la nave sopraffatta da Helldiver e altri aerei dell'USN, ma non abbiamo ancora visto la sua resistenza ai singoli tipi di velivoli americani e non solo.
Ecco a voi un ulteriore calcolo basato su Okinawa 1945. Ricordatevi: 180 caccia Hellcat e Corsair, 75 bombardieri Helldiver, 131 siluranti Avenger. Totale: 386 aerei. Variante. Anziché usarli in maniera coordinata, li mandiamo in azione ciascuno per conto suo. Interessante, no?
Prima azione: arrivano tutti i siluranti Avenger. Insieme, intendo, un enorme stormo volante a 15 metri di quota.
Per le limitazioni viste sopra, equivalgo ancora 1 m di quota = 1 km di distanza, che mi sembra sensato anche alla luce dei limiti di ampiezza del fascio degli illuminatori, nel senso che essi hanno comunque la tendenza a illuminare anche il mare quando guidano un missile su target così ridotti. Forse per questo anche, si riduce la gittata massima e in ogni caso non penso che nessuno abbia mai preteso di intercettare un missile o un aereo a 15-30 metri di quota a 30-40 km di distanza, lì oltretutto entra in gioco anche la curvatura terrestre!
Detto questo, il De la Penne lancia missili a raffica cercando di abbatterli: SM-1 lanciati contro questi velivoli in arrivo a circa 400 km/h, con un rateo di velocità effettiva calcolato in 5:1 (2.000 km/h vs 400 come media per tutti i lanci, anche se è grossolana e superiore ai 1.800 prima visti con gli aerei più lenti).
I lanci avvengono a 15-14 km con impatto a 12-11;
a 11-10 km con impatto a 9,5-8,5;
a 8,5-7,5 con impatto a 8-7 km circa;
da 7-6 km a 5,5-4,5;
da 4,5-3,5 a 3,5-2,5 km circa.
In tutto sono almeno 5 salve di missili, comunque sia non si può certo fare di più perché sono 10 missili contro avversari che si avvicinano a 110 m/sec e questo significa, da 15 km a 3, un percorso complessivo di 110 secondi circa, ovvero quel che basta per tirare 10-11 missili (uno ogni 10-12 sec). Quindi questo è un calcolo a dire il minimo molto 'tirato', al più e al peggio si può pensare che in realtà i lanci siano iniziati prima perché ti tocca sparare per circa 2 minuti alla massima cadenza di tiro, ma i lanci più lontani non li può guidare entro 10-12 secondi tra il lancio di un missile e l'altro, ti ci vorranno oltre 20 secondi e questo riduce la cadenza effettiva almeno finché fai la tecnica shoot-look-shoot.
Poi ci sono gli Aspide: lancio di 3 missili su 3 target da 12-11 km con impatto sui 10-9 km; altro lancio potrebbe avvenire adesso, sempre usando tutti i radar di tiro (notare bene che prima non era stato fatto cone le altre simulazioni) con 3 target ingaggiati da 9-8 km di distanza (missili lanciati ogni 2-3 secondi l'uno dall'altro), con impatti a circa 7-6 km.
Poi sotto con i cannoni. Raffiche tipiche: da 6 km, 5 secondi di fuoco, impatto con v.media dei proiettili di 500 m/sec a 4,8 km, durando fino a 4,2 km circa. Poi ulteriore ingaggio da 4 km con tiro simile al primo, incrocio a 3,3-2,7 km. Altro ingaggio a 2,5 km con incrocio tra 2,1 e 1,5 km. Ingaggio finale a circa 1,3 km con incrocio tra 1,1 e 0,5 km circa.
In tutto abbiamo dunque: 10 lanci di SM-1; 6 lanci (o 4? o 8 se ci sono dei doppi lanci?) di Aspide; 12 ingaggi (4x3) con i cannoni. Totale massimo di abbattimenti: sui 28. Effettivo? Boh, con un pk di 0,8-0,9 sarebbero 22-25.
E gli altri dei 131 Avenger? Ovviamente non stanno a guardare. I primi 10 arrivano, da circa 500-900 metri, e lanciano i siluri, oltre a mitragliare la nave ancora prima del lancio, almeno in alcuni casi (del resto, perché no?). 3 siluri vanno a segno a prua, mezza nave, zona centro-poppiera. Sono 7 compartimenti allagati su circa 15 della nave e già nei primi secondi entrano sulle 1.000 tonnellate di acqua all'interno. Sarebbero già sufficienti per affondare la nave in un tempo che potrebbe essere 10 minuti come 5 ore, a seconda della sua resistenza, ma per andare a fondo ci andrebbe, l'apparato motore è totalmente KO e allagato. Poi, in realtà, subito dopo, arrivano altri 10 aerei e colpiscono con altri 4 siluri la nave, che a quel punto, centrata con falle da 10-12x 5-8 metri su tutto il lato destro, affonda in qualche minuto, 5 al massimo, con almeno 12 compartimenti allagati, quasi tutti i 14-15 circa disponibili. E' probabile che arrivino anche altri 2 siluri per darle il colpo di grazia da parte della 3a ondata e mandarla a picco davvero in circa 2 minuti a far tanto in tal caso.
Adesso gli Helldiver. Vediamo che combinano. Sono in 75 e volano in una grande formazione in quota. Avvicinamento a circa 450 km/h e 6.500 metri a far tanto, e vento a favore o neutro.
Il De la Penne apre il tiro ad almeno 40 km di distanza e ben presto pianta in serie qualcosa come 7 salve di missili, con velocità dell'arma media di circa 500 m/sec per percorsi oltre i 20 km, e 625 m/sec entro i 20 km, così facciamo prima.
1a salva lanciata a 40(+?) km, impatto a 32 km di distanza; lancio ancora a 32-31 km con impatto a 26-25 km; lancio ancora a 25 km con impatto a 20 km; 4a salva: lancio a 19-18 km, impatto a 16-15 km; 5a salva, lancio a 15-14 km con impatto a 12,5-11,5 km; 6a salva, lancio a 11 km con impatto a 9-8 km; 7a salva, lancio a 8-7 km, con impatto a 6-5 km, quando oramai i bombardieri sono già in picchiata; ultima salva, se possibile: a 4-3 km, ma siamo proprio al limite.
Bene, abbiamo fino a 16 missili lanciati in appena 5 minuti circa di tempo, pari ad oltre il 50% della possibilità teorica di lancio.
Gli Aspide? Lanciati solo dopo l'inizio della picchiata: prima, a circa 8 km lineari e oltre 6.000 m di quota, erano ancora fuori campo. I missili colpiscono i bersagli in avvicinamento. Il problema è che il De la Penne è solo e questi stanno venendo giù da oltre il cono del silenzio radar, il che significa che i radar di tiro devono cercarseli da soli i bersagli. Tra missili e cannoni, riescono ad attaccarne 3 o 4 iniziali, poi altri 3 o 4 finali, ma non hanno il tempo per fare di meglio, per esempio una 3a serie di ingaggi.
Poi i bombardieri rimasti attaccano. I lanci sono stati in tutto circa 16 con gli SM-1, gli ingaggi ravvicinati missili-cannoni sono stati circa 8 al massimo, totale aerei eliminati: massimo 24, pratico (80-90%) = 19-22 velivoli a far tanto, forse non più di 20.
E gli altri 55? Allora scendono in picchiata e cominciano probabilmente anche a sparare, ma sicuramente sganciano le loro bombe da 1.000 lb, e già delle prime 10, 2 vanno a segno; delle seconde 10 ne vanno a segno altrettante, e di altre 10 ne vanno a segno altre 3. Sono già 7 bombe da 1.000 lb HE disseminate in tutta la nave, più almeno 3 near miss, e ancora non è finita, visto che gli altri aerei scendono giù come dei dannati anche se non vedono praticamente niente. Altri 10 aerei lanciano a segno infatti, soltanto 1 bomba, ma ben 2 near miss; infine, l'ultima quindicina di aerei colpisce la nave con altri 4 ordigni, mettendo a segno qualcosa come 12 (dodici!) bombe da 1.000 lb, più almeno una mezza dozzina di near miss che sono fondamentali visto che aprono le fiancate mentre dentro le bombe hanno aperto le paratie. Il povero e valoroso caccia affonda dopo a stento 5 minuti, tra esplosioni interne ed incendi naturalmente.
Poi i caccia: abbiamo per lo più Hellcat ma anche Corsair, per lo più comunque senza armi, ma anche con razzi HVAR e con bombe da 500 lb. E sopratutto: sono 180.
La nave apre il tiro come prima, ma questi fanno almeno 600 km/h persino senza considerare leggera picchiata e/o vento a favore. Il rateo di velocità tra missile e aereo è di circa 3:1 oltre i 20 km. Quindi i primi impatti sono sui 30 km; poi seguono lanci tra 30 e 28,5 km con impatti tra 22,5 e 21 km; poi seguono lanci da 21 e 20 km circa, con impatti a quel punto, tra 16 e 15 km circa. Poi ancora un lancio, il 4o, a 15-13 km, con impatto a circa 11-9 km. Il 5o lancio avviene a circa 9-7 km con impatto a circa 5-4 km. A stento c'é forse un 6o lancio, dato che i missili hanno circa 3 km di gittata minima e oltretutto hanno da accelerare, mentre al contrario i cacciabombardieri stanno accelerando giù in picchiata da circa 6.000+ metri di quota.
Quindi sarebbero 10 (max 12) lanci di SM-1. Poi abbiamo gli Aspide e i cannoni: anche qui è lo stesso discorso: con picchiata di oltre 45° è impossibile difendersi accuratamente andando nel 'cono del silenzio' e quindi la nave è in grave difficoltà. Al più può abbattere 3 o 6 aerei, in tutto sarebbero dunque 15-18 ingaggi, ma il risultato reale sarebbe più simile a 12-15 kill.
Quindi: 25 Avenger; oppure 20 Helldiver; oppure 14 Hellcat/Corsair.
A quel punto, tra mitragliere, razzi e bombe è inutile eccedere in descrizioni truculente. Diciamo che come minimo oltre a migliaia di colpi, mettono a segno 50 HVAR e 10 bombe da 500 lb senza conteggiare i near miss, con i cacciabombardieri che chiaramente sono in coda alla formazione, essendo più lenti e goffi, prima i mitraglieri e forse alcuni razzieri, che tirano a circa 3 km; poi i razzieri, che tirano sui 2-3 km o anche solo 1 km; poi i bombardieri, che tirano sui 0,5-1 km. Almeno 1/3 dei 180 aerei saranno presumibilmente razzieri o bombardieri, sono ben 60 velivoli.
Il nostro eroico De la Penne? Affonda, chiaro. In pochi minuti anche in questo caso, sia i razzi che le bombe presi singolarmente sarebbero sufficienti ad affondarlo o comunque a ridurlo ad un rottame.
E con i giapponesi?
Bah, si può iniziare con i D3A Val del 1942. In 85 aerei, affondarono la HMS Hermes in pochi minuti, si dice che l'abbiano centrata con 40 bombe, presumibilmente da 250 kg l'una. All'epoca i giapponesi avevano una probabilità di colpi a segno dell'80%, da far concorrenza alle armi 'intelligenti'.
A quel punto, la modalità di funzionamento è simile a quella degli Helldiver, solo che i Val sono più lenti e più agili. I missili lanciatigli contro, volando a non più di 100 m/sec, sono probabilmente sui 18 esemplari (in 6 minuti, 3 al minuto ovvero il 50% del massimo teorico di 5-6). Il rateo di colpi a segno si traduce probabilmente in 15 aerei abbattuti.
Scendendo in picchiata, i Val vengono ingaggiati dal tiro dei cannoni e missili con 8 kill. = sui 20-25 abbattimenti. Per il resto la musica è la stessa. I primi 10, però, anziché 3 colpi, ne mettono a segno 5, anche se sono da 250 anziché 450 kg, è comunque già sufficiente per fare un grosso danno. Altri 10 ne mettono a segno 6, ostacolati dal fumo ma non più dal tiro a.a., e altri 10 ancora ne piantano a segno altri 6 colpi. Ce ne sarebbero ancora almeno 20 altri, giù in picchiata! E che fanno? Affondano la nave centrandola con altre 7 e 5 bombe.
Totale: il caccia capitola con 29 ordigni, affondando in appena 5 minuti con esplosioni e incendi di ogni sorta, più almeno 10 near miss. In sostanza, 29 ordigni da 250 kg fanno più danni di 12 da 450, almeno contro bersagli non corazzati.
Del resto è chiaro: se da 85 aerei si scende a 60 perché 25 sono abbattuti, allora ne restano 60, e con l'80% di colpi a segno utili avremmo 48 bombe! Anche se abbiamo 24 colpi in pieno e 24 in prossimità, è una catastrofe. 32 e 16 uguale. Più aumenti i colpi in pieno e più distruggi le paratie, rendendo possibile l'allagamento della nave all'interno. Se aumenti i near miss avresti più falle nei vari compartimenti e questo permette di aggirare la compartimentazione superstite. Semplicemente, non ci sono protezioni contro un disastro del genere. Se si formassero 10 falle da 1 tonnellata/secondo, avresti 600 tonnellate al minuto, il che affonderà una nave da 5.000 tonnellate in appena 5-6 minuti.
Per i B5N Kate il discorso è simile all'Avenger, sono più lenti e non hanno armi offensive, meno robusti ma forse più agili, in ogni caso è una differenza poco rilevante: se anche fossero abbattuti 30 aerei anziché 25 non sarebbe una grande differenza, se ne lanci almeno altri 10 a segno, con almeno 3 e forse 4 siluri.
B6N Tenzan? Diciamo che con 450 km/h anzichè 400, sono più ostici degli Avenger, anche se non hanno armi frontali, è probabile che perderanno sui 21-24 aerei, essendo anche più piccoli di loro e nemmeno di poco.
Zero? Beh, gli Zero. Sono più o meno nel contesto degli Hellcat e Corsair, non hanno razzi ad ogni modo, portano bombe da 250 kg anzichè 227 e quindi fa poca differenza in questo scenario. Solo che sono più piccoli, più vulnerabili, più lenti, più agili. Ipotizzo quindi che verranno abbattuti circa 18-20 aerei, chiaramente del tipo più moderno, l'A6M5.
Judy? Ah, i Judy. Questi sono meglio degli Helldiver, meno armati frontalmente, certo molto meno robusti, ma capaci di maggiori velocità, paragonabili in questo allo Zero anche se leggermente più grandi. Quindi la descrizione degli Zero si applica anche a loro, se non addirittura quella degli Hellcat cacciabombardieri.
Direi che anche loro avranno sulle 18-20 perdite. Ah, le bombe sono da 500 kg.
Kamikaze? Ah, dimenticavo anche loro. Beh, avete visto quel che è successo sopra. Se i kamikaze attaccano con il profilo di volo degli aerosiluranti o dei bombardieri, avranno risultati simili. Chiaramente ci vorranno meno aerei: 4-5 Judy in pieno, o anche solo 3-4 se hanno le bombe da 800 kg, oppure 5-8 Zero (specie se hanno le bombe da 500 kg), saranno sufficienti per fare il lavoro. Quindi, per esempio, un gruppo di kamikaze Judy da 25 aerei sarebbe presumo sufficiente, anche se il 40% mancasse la nave e non riuscisse a fare nemmeno un 'near miss'. Magari altri 4 fanno centro, e questo basterebbe a chiudere l'argomento: a 600+ km/h, un Judy con la sua bomba è un'arma micidiale, un caccia da 5.000 tonnellate non può permettersi di incassarne nemmeno uno se vuole restare operativo e di sicuro non più di due se vuole restare a galla e se è pieno di bombe.
Infine, eventualmente potremmo parlare di aerei volanti a bassa quota e lenti, come i D3A (ma perché? Non sarebbe meglio l'attacco in picchiata?). Volo a 15 metri al massimo, 360 km/h (sempre che non sia troppo per loro... diciamo vento in poppa?), De la Penne apre il tiro come contro gli altri aerei visti prima: a 15 km con gli SM-1, a 12 km con gli Aspide (volendo gli Aspide hanno anche loro una gittata di 15 km, ma dubito che sia molto pratica da 15 km contro target a 15 metri).
Il risultato è del tutto simile a quello dei siluranti Avenger, solo che sono aerei del 10% più lenti. La loro azione è quindi soggetta a maggiori perdite: gli ci vogliono comunque sia, appena 150 secondi per arrivare in zona, e questo significa che il De la Penne, avrà appena 2 minuti per tirargli non più di 12 SM, più 6 Aspide, più apertura fuoco con i cannoni (4 kill l'uno per 3 di essi).
Totale: 18 SAM con circa 9-15 (?) kill (sempre che funzionino correttamente contro bersagli così bassi!), più un massimo di 12 kill per i cannoni a corto raggio. Totale fino a 21-27 kill.
Ma questo significa anche che, se vi sono almeno 30 aerei, allora da 3 a 9 di questi andranno oltre le difese. Se sono solo 3 potranno al più danneggiare la nave ma non distruggerla (o almeno, è difficile che accada); ma se sono 9 allora saranno dolori, con 4-5 centri sarebbe quanto meno fuori uso.
Però è chiaro che ci vorranno almeno 40 aerei di questo tipo per riuscire a raggiungere e ad affondare (diciamo 6-8 centri) il De la Penne. E' più conveniente? Francamente sì, nella missione ad alta quota gli abbattimenti erano sui 20-25, qui sui 21-27. Era meglio l'attacco in quota, a questo punto, perché aumentava sì la vulnerabilità al sistema SAM a lungo raggio, ma riduceva quella ai sistemi a corta gittata, in sostanza nel primo caso le cose non cambiano molto, perché è vero che l'apertura del fuoco avviene a breve distanza (15 km anziché almeno 40), ma è anche vero che il tempo di guida è ridotto ed essendo velivoli molto lenti, c'é tutto il modo, con i missili che viaggiano per tutto il tempo col motore acceso, di recapitarli sul bersaglio uno dietro l'altro.
Contro la Maestrale? Uffa, pure la Maestrale.
Vabbé, vediamo. Dunque le sue capacità: ingaggio 8 missili contro bersagli in volo a bassa quota; 2 contro bersagli in volo ad alta quota. Cannoni: 3-4 kill contro bersagli a bassa quota o 2 contro bersagli ad alta quota per il 127, 2 in entrambi i casi per il Dardo.
Conteggiamo questo e facciamo presto:
-Hellcat, Corsair e Zero: arrivano in picchiata sulla nave e subiscono fino a 2 abbattimenti con i missili, 2 con il cannone e 2 con il CIWS, sempre ché la nave riesca a tracciarli mentre loro sono in quota elevata verso di lei.
-Dauntless (equivalenti ai D3A), Helldiver e Judy: simile condizione, nel caso degli ultimi due sono equivalenti ai caccia, gli altri sono più lenti, ma possono andare a picchiate probabilmente superiori e meno ancora facilmente intercettabili.
-TBF, B5N, B6N: simile questione: fino a 4-5 aerei abbattuti con i missili; 3 con il cannone, 2 con il CIWS = almeno 9-10 kill.
-kamikaze: simile ai siluranti. Ci vogliono almeno 12 aerei per ottenere uno o due colpi a segno, in altre parole.
DOMANDA FINALE: Ma il DE LA PENNE potrebbe riuscire a salvarsi nello scenario Okinawa?
Risposta: se c'é cattivo tempo e/o notte sì, ma certo è che se si avvicina all'isola e poi si schiera a sua protezione prima o poi sarà distrutto.
L'unica speranza che ha è quella di muoversi a capo di una flotta di navi, per esempio 8 Lupo/Artigliere e 1 Maestrale (notare bene che questo è un problema notevole, perché 2 Artigliere, nell'aprile 1995 non erano ancora entrate in servizio mentre le due Alpino erano fuori dal servizio di prima linea; quindi o si forza la mano includendole come erano prima del declassamento, oppure si aggiugono i due Artigliere non ancora consegnati, oppure si fanno altre cose, dall'aggiungere altre due Maestrale che però violano il fatto che queste navi, più grandi delle Lupo, devono incarnare l'incrociatore Yahagi rispetto ai normali cacciatorpediniere; oppure si aggiungono 2 corvette Minerva che sarebbero anche buone, ma che non hanno la velocità (sui 24-25 nodi) per stare al passo della formazione delle altre navi e infatti mai sono state intese come unità di squadra!
Insomma, non si può aderire totalmente, a meno di non ridurre semplicemente il numero di navi 'cacciatorpediniere' da 8 a 6 viste le difficoltà di cui sopra, ovvero il De la Penne, una Maestrale, le 4 Lupo, i 2 Artigliere, ed eventualmente 2 Minerva visto che le due Alpino oramai non erano più in prima linea e non erano il massimo nemmeno prima.
Con questa forza di combattimento, il De la Penne dovrebbe farsi largo attraverso uno schieramento difensivo che ha oltre 1.000 aerei da combattimento e numerose portaerei.
E senza alcuna copertura aerea, a parte ovviamente gli elicotteri imbarcati.
Mmmh, troppo difficile per me.
Gli aerei americani potrebbero anche arrivare a piccoli gruppi ma sarebbero comunque pericolosi. Posto che non si facciano prendere dal panico per le nuove armi missilistiche, naturalmente. Per il resto, se concentrano maggiormente gli attacchi rispetto a quel che è avvenuto storicamente, non c'é problema: bucheranno la difesa e colpiranno il De la Penne.
Perché questo non accada, dovrebbe muoversi di notte e/o con tempo cattivo. Se queste possibilità non ci sono, allora sarà sconfitto. Se ci riesce in una notte a muoversi e ad arrivare ad Okinawa, allora è fatta. Ma non è facile. Se lo fosse, allora perché la Yamato non lo fece? In fondo era una nave da 27 nodi, appena 4 in meno del De la Penne, eppure la beccarono a mezzogiorno e qualcosa (di fuoco).
Se l'azione viene fatta di giorno, allora il De la Penne sarà insidiato di continuo dagli attacchi aerei, finché lui e le sue navi di scorta, ammesso che ve ne siano ancora, finiranno i missili e dovranno difendersi con i cannoni, ovvero alla baionetta, finendo però inevitabilmente sopraffatti dalle ondate successive. Inoltre, se il De la Penne fa come la Yamato, allora dovrà arenarsi sulle oste di Okinawa e così andrà sicuramente perduto.
Certo che sarebbe stato uno spettacolo vedere la Yamato riuscire in quest'impresa epica e tragica, ma gli americani non lo permisero.
Il De la Penne potrebbe arrivare in zona Okinawa e lanciare i suoi 8 OTOMAT e poi scappare via, possibilmente assieme alla sua scorta che vanta, nell'ipotesi 4 Lupo, 2 Artigliere e 1 Maestrale, ben 52 missili oltre i suoi. Sono 60 micidiali missili antinave. Se riesce ad eseguire il lancio sulla zona da sbarco, farà una strage sicura. In questo consisterebbe il successo del De la Penne e delle sue navi, ma non certo nell'arenarsi ad Okinawa. Distruggere almeno una decina di navi da sbarco e scorta e danneggiarne gravemente un'altra trentina, questi sì che sarebbero stati argomenti micidiali per giustificare questa tattica del mordi e fuggi.
Che poi questo non sarebbe stato sufficiente a fermare l'invasione, è un'altra questione, così come è chiaro che il De la Penne non potrebbe tornare ai propri porti prima del giorno, e anche se ci tornasse, sarebbe bombardato fino alla panchina per assicurarsi che 'non lo rifaccia'.
Ma se la tempistica è quella del 7 aprile, e se gli americani non saranno troppo impressionati dalle mostruose perdite subite dalla flotta nemica, e sopratutto se sapranno attaccare in maniera concentrata e non sparsa e scoordinata, allora vinceranno loro in ogni caso, prima ancora che le navi italiane giungano a tiro della flotta da sbarco ad Okinawa.
Ecco in sintesi quel che penso al riguardo.
Molti 'se'. Ma è la caratteristica delle alternative storiche, no?
E ricordatevi: No destroyer was destroyed in the making of this post
Ringrazio gli eventuali lettori marinai italiani per la pazienza dimostrata e li saluto con simpatia.