Anzitutto: quanti sono i caccia 'veri' da una parte e dall'altra?
Bene, considerando la disposizione classica dei caccia da una parte e dall'altra, abbiamo 55 squadroni o gruppi, e di questi gli inglesi hanno sia aerei specializzati in maniera offensiva, che difensiva, che multiruolo in generale. Questo è un vantaggio perché a seconda della situazione puoi fare quel che è più necessario.
Per quel che riguarda i britonni, i 55 squadroni hanno: 10 V-Bomber, 1 Canberra, 2 Buccaneer, totalizzando 23 squadroni 'strategici' o 'semi-strategici', ma comunque offensivi, tra bombardieri e recce/EW. Poi abbiamo i caccia 'strategici' Javelin, altri 4 squadroni; e poi gli striker leggeri, caccia e cacciabombardieri tipo 6 Hawk, 6 Hunter, 8 Harrier, 6 Lightning e 10 Jaguar, più 2 squadroni di Gnat.
I caccia veri e propri sono questi: 4 Javelin, 6 Hawk, 6 Ligthning, 2 Gnat, 6 Hunter, totalizzando appena 24 squadroni. Questo significa che quelli offensivi sono ben 31!
Ma questo non è vero. Infatti i 4 Javelin sono tutti in offensiva, come caccia di scorta. Anche almeno 2 Lightning (se non 3) lo sono; così accade anche a 2 Hunter. Quindi i caccia difensivi sarebbero 18 squadroni soltanto?
Ma nemmeno questo è vero!
Infatti anche tra gli aerei 'offensivi' ve ne sono diversi utilizzati effettivamente come caccia: e così abbiamo che di 8 squadroni di Harrier, 7 vengono trattenuti in difensiva. E dei 10 squadroni di Jaguar, grazie alle loro prestazioni supersoniche, lunga autonomia, buon armamento, 2 vengono trattenuti per la difesa aerea, malgrado la mancanza di radar (a parte forse i primi Jaguar M che comunque hanno un radar aria-terra) e la scarsa agilità (ma non più di tanto, visto che a pesi leggeri arrivano sui 13-14°/sec in virata e hanno un ottimo rollio).
Il che significa che si debbano aggiungere altri 9 squadroni ai cacciatori veri e propri.
Dunque il calcolo totale dell'OrBat per quanto riguarda gli squadroni difensivi è:
4 Jv+6 Hu+6 Ha+6 L+2 G = 24 squadroni Caccia
- 4 Jv - 2 Hu -2L = -6 = 16 squadroni caccia difensivi
+ 2 Ja+ 7 Hr = 27 Squadron totali DIFENSIVI (16 caccia e 9 striker)
Jv = Javelin, Hu = Hunter, Ha = Hawk, L = Lightning G = Gnat Hr = Harrier.
Questo significa un perfetto equilibrio: 28 squadroni offensivi (20 striker e simili, 8 caccia di scorta/cb), più 27 squadroni difensivi (16 caccia/cb e 9 striker)
Bene, molto bene. Abbiamo una forza equilibrata ma comunque potente sia in difesa che in attacco.
Quanto ai G.91R, il totale è di 28 squadroni. La loro utilità è limitata, ma 3 sono G.91Y(54 aerei dei 65-67 disponibili). Gli altri 25 sono G.91R, ovvero ben 450 aerei. Anche qui c'é equilibrio, apparentemente: 28 gruppi G.91 e 27 gruppi 'tutti gli altri' di cui 24 Macchi e 3 AMX.
Ma questo garantisce qualcosa di buono? Io direi di no.
I G.91R sono troppo lenti, scarsi a raggio d'azione e poco armati per fare i caccia e i cacciabombardieri. Sono un ripiego, ma praticamente inefficaci in termini di capacità difensive e scadenti anche come offenders. I missili AS.20 che portano teoricamente gran parte dei G.91R sono scarsi come capacità e la loro presenza operativa non può essere confermata, anche perché dei relativamente pochi esemplari realizzati, la gran parte sarebbe comunque 'opzionata' dagli aerei francesi che ovviamente, hanno il diritto di prelazione su di essi. Per giunta 'they sucks' in termini di efficienza bellica. Quanto ai missili AIM-9, in pratica sperimentati solo sui G.91R-4, di fatto sono stati adottati operativamente solo su pochi G.91R portoghesi, probabilmente una trentina e tutti G.91R-3!
Nessun G.91 ha uno straccio di radar o di sistema telemetrico, il che rende difficile l'uso aria-aria anche delle armi di bordo.
Quindi c'é poco di che stare allegri.
Ma i Macchi sono anche peggio.
Infatti, i Macchi 326 e 339 sono parecchio più lenti, specialmente se devono portare un minimo di armi esterne, e pur avendo più autonomia e capacità di carico, non sono per questo dei velivoli realmente migliori. Del resto, tra un Macchi 326/339 con 6 piloni d'aggancio esterni ma nessun armamento interno, e un G.91R-3 che ha solo 4 piloni esterni (diciamo 2 per i serbatoi e 2 per le armi), ma ha anche 2 cannoni da 30 mm interni, la differenza è ben poca, e la cosa è anche più evidente se si tratta di seguire le prestazioni pure che pretendono un aereo 'pulito' senza carichi esterni, cosa impossibile per un Macchi eccetto che per i pochi 326K, tra l'altro non propriamente i più veloci della combriccola, anche perché la maggior parte di questi sono gli Impala II con motore meno potente del normale (-15%) e maggiore peso.
Per cui i Macchi possono fare poco. E sul totale di 55 gruppi, 28 sono di G.91R/Y, 1 di PD-808, 3 di AMX, e ben 23 di Macchi 326/339. Ma di questi aerei, solo 7 sono 339, e non più di 6 di 326K.. Questo significa che ben 10 gruppi sono di Macchi 326 normali, che anche nei tipi più potenti e moderni sono pur sempre velivoli scarsamente efficaci come macchine di 1a linea. E il bello è che, praticamente, non c'é verso di rimediare a questo problema.
Uno si potrebbe chiedere a che servono ben 8 gruppi di Macchi 326 di 2a generazione (GB e anche qualche L di 3a generazione, che peraltro ben poco contribuisce al valore complessivo). A niente o quasi, come risposta, di fatto condannando la forza italiana a soli 47 gruppi anziché 55 pienamente efficienti per la 1a linea.
Perché dunque, non aumentare il totale dei G.91, visto che qualcosina di meglio possono fare rispetto ai Macchi.
Perché non è facile, e nemmeno sicuro che sia così. Anzitutto, i Macchi 326 sono effettivamente degli ottimi aeroplanini d'attacco, con capacità di carico e autonomia maggiore di quella dei Fiat G.91: una missione lo-lo con circa 500 kg di carico bellico è possibile fino a circa 350-360 km, mentre a stento i G.91 potrebbero arrivare tanto lontano, con lo stesso profilo di volo, ma soltanto con serbatoi esterni e armi interne.
Ma i Macchi non hanno armi interne e dunque ben poco possono fare per evitare l'intercettazione da parte dei caccia nemici: o cambiano le bombe con i cannoni o niente, al limite potrebbero usare i razzi ma per fare che? aria-aria? Attaccare gli aeroporti? Difficile.
Allora che altro si può sperare di fare? Non è facile a dirsi. Si potrebbero aumentare i G.91? Beh sì, ma non è tanto conveniente.
I G.91Y sono già al limite, 3 squadroni con 54 aerei che ne lasciano circa una dozzina fuori, prototipi inclusi. Non si potrebbe avere un quarto gruppo con questi velivoli nemmeno a pregare.
I G.91R sono un totale di circa 130 di preserie/prototipi/R-1/R-1A/R-1B; seguono 344 R-3 e pure 50 R-4, totalizzando circa 520 aerei.
Di questi velivoli ne sono schierati 450 in 25 squadroni, che comprendono già i migliori modelli pressoché al completo.
Restano dunque i G.91T: ma a che pro usarli? Sono quasi 170 esemplari, ma le prestazioni sono inferiori rispetto agli R e inoltre l'armamento interno, anche se non inesistente come nel caso di quasi tutti i Macchi, è pressoché trascurabile: un conto è scegliere tra due DEFA da 30 mm e 4 Browning da 12,7, un conto è avere due armi, però del tipo Browning! Già le 6 degli F-86 erano un armamento piuttosto debole rispetto ai gruppi e quartetti di cannoni vari tra 20 e 37 mm dei caccia coetanei, benché l'F-86 avesse anche un ottimo sistema di tiro a bordo, incluso un radar telemetrico. 4 armi senza telemetro significano un nettissimo decremento delle capacità aria-aria, e in questo i G-91 non erano certo avvantaggiati. L'alternativa erano 2 cannoni DEFA, ma la potenza del rinculo di questi cannoni, che tra l'altro causarono problemi anche a bordo dei G.91Y ben più grandi, non dev'essere stata trascurabile, così come l'ingestione di gas di sparo nella presa d'aria. Tra le armi leggere, ma precise e con poco rinculo, del G.91R-1 e R-4, e quelle pesanti del G.91R-3, ci dev'essere stata poca scelta. In termini distruttivi, almeno nel tiro contro bersagli a terra, hanno fatto sicuramente bene a prendere i 30 mm, mentre in termini di aria-aria il 30 mm non ha un grande vantaggio, perché anche quando tutto funziona bene, la minore cadenza di tiro e il forte rinculo rendono probabilmente la gittata utile comunque non superiore ai circa 500 metri delle mitragliatrici, anche se l'effetto è potenzialmente maggiore (sempre che colpiscano). In caso di avaria, il fuoco asimmetrico si sente senz'altro di più se su di un lato della fusoliera un 30 mm non spara, invece di una delle 2 mitragliere Browning. E meno male che non sono più installati nelle ali, come ai tempi 'classici'.
Ma nel caso del G.91T, la situazione è diversa: una coppia di Browning, sicuramente non darà problemi di rinculo, ma altrettanto sicuramente non avrà nessuna speranza pratica di abbattere un caccia nemico, specie oltre i 300-350 metri. E il G.91T è un pò meno maneggevole dell'R, per giunta è pure più lento, tant'é che non arrivava, al reparto sperimentale, ai 1.000 km/h (anche se ufficialmente è lievemente più veloce di 1.000 km/h, ma comunque più lento del monoposto). Certo che con un aereo così, che assomma le prestazioni e capacità di volo inferiori ad un armamento più leggero, questo doppio handicap (di fatto essi si 'rafforzano' anziché annullarsi tra di loro), rende il G.91T decisamente irrilevante come caccia intercettore e come caccia di scorta, appena migliore di un Macchi 326GB con due gunpod da 12,7 mm per intenderci.
Quanto alla capacità offensiva, il G.91T, per quanto non sembri, non ha nessuna capacità di quelle classiche del G.91R. L'armamento di bordo è irrilevante in combattimento aereo, ma anche a terra come 'mitragliere' è poco più che simbolico (già che c'erano potevano montare due sole armi leggere oppure una pesante). I piloni d'aggancio sono presenti, ma usualmente sono soltanto due (non è chiaro se vi siano G.91T con 4 piloni, forse le poche macchine tedesche?) e in ogni caso solo due vengono portati (come anche nel caso degli ultimi modelli di G.91R-1 italiani, che teoricamente potevano aggiungere anche altri due piloni, ma di fatto non li usavano mai, a differenza degli R-3 e R-4 tedeschi e poi, dei G.91Y italiani, che di fatto riprendevano l'armamento degli R-3 tedeschi...). Con questi soli due agganci non è possibile avere una buona autonomia e una buona capacità di carico bellico, la cosa è esacerbata dal fatto che l'armamento interno di per sé è così scarso da non rendere giustificabile questo velivolo come 'caccia' o cacciabombardiere.
Un'altra cosa che non è certo trascurabile: per quanto ne so, il G.91T non è corazzato, a parte presumibilmente il blindovetro (elmento centrale del parabrezza), per ragioni più di sicurezza (volo veloce a bassa quota) che di battaglia. La complessa armatura inferiore e posteriore per proteggere pilota e serbatoi, pesante oltre 160 kg, non è presente sul G.91T e questo è abbastanza naturale visto che ha un abitacolo più lungo e grande, e sopratutto non è una macchina intesa per l'impiego di prima linea. Dall'altra parte, però, non lo aiuta, pur alleggerendolo, nel sopravvivere ad una vera battaglia aerea. Inoltre ha una costruzione assai basica, con pochi aggiornamenti, specie poi al sistema d'arma. Solo i circa 66 T/3 tedeschi hanno la strumentazione di navigazione di tipo più sofisticato (in effetti il G.91R, nei limiti del possibile, era provvisto di attrezzature di navigazione assai sofisticate e certo molto migliori di quelle... di tiro) e nessuno di loro, per quanto ne so, è stato mai impiegato -almeno non a livello operativo- con qualsiasi sorta di missile, anche se con due uomini, sarebbe più facile guidare un missile aria-terra come l'AS-20.
Una cosa interessante è che il carico utile dei G.91T è solo leggermente inferiore rispetto a quello dei G.91R: peso a vuoto circa 3.850 kg, massimo sui 6.050; il G.91R ha invece un peso a vuoto di circa 3.360 kg, massimo 5.650 kg. Il carico utile scende solo da 2.300 a 2.200 kg circa, malgrado un peso a vuoto molto superiore. E' notevole che il G.91T, con la sua fusoliera allungata, sia stato la base del G.91Y (che aveva anche ali ingrandite) ma il peso di quest'ultimo, a vuoto, è solo di circa 3.800 kg, pur avendo un peso massimo al decollo di ben 8.600 kg! Questo è dovuto al raddoppio del carburante interno. Tra l'altro, il G.91R è dato usualmente come avente 1.600 litri interni, ma alcune fonti dicono che il G.91R-1B avesse altri 90 litri extra, e altre dicono che la modifica era stata di fatto trascurata e dunque la capacità di carburante restava analoga; altre ancora dicono che i primi G.91 avessero solo 1.250 litri di carburante interno, probabilmente in seguito aumentato sui modelli di serie. I G.91T, malgrado il secondo posto e la discreta quantità di carburante presente, hanno visto invece mantenere il carburante al livello originale, mentre la fusoliera è stata allungata di circa un metro per il secondo posto d'equipaggio; raddoppio di quest'ultimo, dimezzamento delle mitragliatrici, come si è già visto, e il gioco è fatto senza molte altre modifiche al resto del velivolo.
Di fatto il G.91T non sarebbe particolarmente indicato e l'unica cosa buona che potrebbe fare è l'aereo da ricognizione o anche il FAC essendo biposto e ancora abbastanza veloce, oltretutto con il muso fotografico.
Per quel che riguarda i G.91R italiani, ricordiamoli così: 4 prototipi, 27 di preserie, 25 R-1 con musetto fotografico (e quindi dei veri CR); 25 R-1A con strumentazione simile a quella dell'R-3 tedesco, ovvero più sofisticata; 50 R-1B, rinforzati, avevano teoricamente 4 punti d'aggancio subalari e in questo somigliavano agli R-4 come layout dell'armamento complessivo.
Considerando la fama che ebbero, legata per lo più alla PAN, i G.91 italiani non furono poi così numerosi, almeno nella 1a generazione. Però la produzione andò avanti con altri due gruppi per i G.91Y nonché l'intera 60a AB di Foggia con 3 gruppi di G.91T (il cui progetto, paradossalmente, fu alla base di quello del successivo monoposto Y), comportando la costruzione di oltre 100 T e 67 Y, totalizzando quindi ben 300+ G.91 (131 monoposto, 67 Y, 103? T). Del resto i G.91 vennero prodotti solo per l'Italia e la Germania, quindi non c'era molto di più da aggiungere e la maggior parte degli esemplari venne effettivamente prodotta per i tedeschi.
La presenza degli T dunque, ben poco avrebbe aggiunto. Insufficienti come cacciabombardieri, come intercettori e come caccia di scorta, sarebbero stati velivoli di 2a linea in ogni caso.
Ma quanti G.91 si potevano in ogni caso schierare? Con circa 760 Fiat prodotti, in teoria fino a 30 o (arrotondando verso l'alto) 31 gruppi, teoricamente sui 555 aerei. Qui ne sono presenti, comunque sia, ben 28. La differenza è scarsissima. Ora, con la regola dell'80% non si potrebbe in ogni caso fare molto più di quello che è stato fatto, visto che sono previste riserve di almeno il 20%. Bisognerebbe vedere anche, data la notevole differenza, se i G.91R siano differenziabili nettamente dagli T oppure siano semplicemente due aerei simili, solo che il secondo è biposto. In tutta onestà è difficile dirlo, come in tante altre situazioni del genere, ma di sicuro è così con i G.91Y. Ora, se i G.91T vengono 'differenziati' dagli R, non c'é molto da aggiungere: con 450 aerei su 520 costruiti, avremmo già una percentuale in 1a linea dell'85%, ovvero circa 1-2 gruppi (25 aerei) in più del dovuto. Così facendo, insomma, la situazione non è né carne né pesce, perché con la differenziazione bisognerebbe scendere a 23-24 unità, mentre non applicandola si potrebbe salire a circa 30-31 gruppi. Ma anche così, c'é poco da obiettare: i G.91R sono comunque soggetti ad un forte attrito bellico per forza di cose, per cui studiare una percentuale elevata di ricambi è necessario. Se si schierano più unità G.91 si dovrà per forza usare quasi esclusivamente o esclusivamente, i G.91R. Ma così facendo, di potrebbero schierare fino a circa 550-560 G.91R/T e di questi, sicuramente almeno 30-40 dovrebbero essere un modello T biposto.
Al contempo, però, per esercitare la massima efficacia sul momento, si perderebbero tutte le riserve: una volta eliminata anche solo una parte dei G.91R, bisognerebbe subito sostituirla con un'infornata di G.91T. Per capire il senso di una cosa del genere: poniamo che nella 1a giornata vengano abbattuti 4 G.91 di un reparto e 2 naltri vengano danneggiati gravemente (o altre combinazioni di questo genere) per un totale di 6 G.91 KO. Bene, a quel punto, a parte che se fosse così per tutti gli aerei, bisognebbe avere una riserva di almeno il 25% e non del 20%, ma questo transeat.. all'indomani il gruppo avrebbe 12 G.91R e 6 G.91T come rimpiazzi di altrettanti monoposto. Tradotto? Non avremmo più realmente 18 aerei su cui contare in quel gruppo, ma solo 12, appena appena sufficienti per mantenere la 1a linea (12 aerei necessariamente efficienti) sempre che, ovviamente, tutti i monoposto siano realmente efficienti... questo rende estremamente fragile l'intera struttura della 1a linea e la rende subito più debole rispetto ai monoposto. E' questo quel che si vuole? L'alternativa è di passare tutti i monoposto a certi reparti e sostuirli più o meno totalmente con i biposto nei reparti 'declassati' a quel punto, a 2a linea, irrimediabilmente. Ne vale la pena? Secondo me NO. Se tanto mi dà tanto, 450 aerei sarebbero ancora buoni a sufficienza per garantire un minimo di riserve, anche se in realtà sono solo del 15%, lasciando però totalmente fuori i G.91T. In questo modo sarebbe possibile avere ancora circa 70-75 G.91R monoposto e questo sarebbe relativamente garantista nei confronti dell'integrità della 1a linea, anche se ancora troppo poco. Al dunque, è una soluzione di compromesso. Probabilmente per garantire una sensibile riserva (almeno per i primissimi giorni) di monoposto bisognerebbe schierare soltanto 20-22 gruppi di G.91R e un paio di G.91Y, ma così facendo si riduce troppo il potenziale della 1a linea e si apre il problema di cosa dovrebbe sostituire un'altra mezza dozzina di gruppi.
A questo aggiungiamo il fatto non così trascurabile che le riserve hanno un gran numero di Macchi 326 di cui praticamente non si riesce a trovare un impiego adatto nell'OrBat iniziale. Però sono buoni a sufficienza come striker leggeri, almeno una cosa la sanno fare, e ce ne sono oltre 200 esemplari disponibili. Così il compromesso diventa abbastanza sensato. Questo non significa che possa essere soltanto questa la verità, ma il margine non è molto: se ho messo 25 gruppi di G.91R la 'forcella' è comunque tra 22 (se si considerano i G.91R come una realtà a sé stante) e 30-31 (se si aggiungono anche i G.91T), che peraltro diluirebbe in maniera impressionante l'efficacia dei G.91. E non solo, anche con 31 gruppi di Gina/Tango, 3 Yankee, 3 AMX, 7 MB.339 e 6 MB.326K, più quello con i PD-808GE, avremmo comunque sia, 4 gruppi di MB.326 per i quali non ci sarebbe nessuna alternativa ancora disponibile. Varrebbe davvero la pena di 'allungare' i G.91 fino a dover usare anche i Tango fin dall'inizio, annullando le riserve di monoposto a parte una dozzina di Yankee? Ognuno si può fare la sua idea, ma per me la risposta è abbastanza chiara: francamente NO. Però una variazione di 2-3 gruppi in più (o in meno) è comunque accettabile rispetto al valore che ho scelto (25 gruppi).
In ogni caso, resta il fatto che 5-10 gruppi di Macchi 326 finiranno per avere un valore del tutto residuale rispetto alle necessità sia difensive che offensive. La loro migliore qualità sarebbe quella di eseguire attacchi a corto raggio e appoggio aerotattico, ma questo purtroppo ha a che fare con la fase B della guerra, non certo la conquista della superiorità aerea. Si potrebbero mandare in azione ugualmente come aerei d'attacco con profilo hi-lo-hi dalle loro basi arretrate? Sì, ma poi non ci sarebbero i caccia di scorta per proteggerli e il risultato sarebbe molto probabilmente un inutile massacro. Diciamo che c'é una coperta corta che non si può estendere senza pagare un prezzo.
I britonni, invece, non hanno questi problemi. Anche se avessero una deficienza in attacco o difesa potrebbero far intervenire dei velivoli abbastanza multiruolo e armati, sopratutto provvisti in gran parte dei casi di missili aria-aria. Soltanto i 10 squadroni di V-Bomber e quello di Canberra sarebbero esclusi da questa capacità. Gli Harrier e i Jaguar possono fare sia l'attacco che la difesa, anche se sono ovviamente dei rimedi d'emergenza, mentre gli Hunter, gli Hawk, gli Gnat e i Lightning di ultima generazione sono buoni a sufficienza per fare tutti i ruoli.
Bene, considerando la disposizione classica dei caccia da una parte e dall'altra, abbiamo 55 squadroni o gruppi, e di questi gli inglesi hanno sia aerei specializzati in maniera offensiva, che difensiva, che multiruolo in generale. Questo è un vantaggio perché a seconda della situazione puoi fare quel che è più necessario.
Per quel che riguarda i britonni, i 55 squadroni hanno: 10 V-Bomber, 1 Canberra, 2 Buccaneer, totalizzando 23 squadroni 'strategici' o 'semi-strategici', ma comunque offensivi, tra bombardieri e recce/EW. Poi abbiamo i caccia 'strategici' Javelin, altri 4 squadroni; e poi gli striker leggeri, caccia e cacciabombardieri tipo 6 Hawk, 6 Hunter, 8 Harrier, 6 Lightning e 10 Jaguar, più 2 squadroni di Gnat.
I caccia veri e propri sono questi: 4 Javelin, 6 Hawk, 6 Ligthning, 2 Gnat, 6 Hunter, totalizzando appena 24 squadroni. Questo significa che quelli offensivi sono ben 31!
Ma questo non è vero. Infatti i 4 Javelin sono tutti in offensiva, come caccia di scorta. Anche almeno 2 Lightning (se non 3) lo sono; così accade anche a 2 Hunter. Quindi i caccia difensivi sarebbero 18 squadroni soltanto?
Ma nemmeno questo è vero!
Infatti anche tra gli aerei 'offensivi' ve ne sono diversi utilizzati effettivamente come caccia: e così abbiamo che di 8 squadroni di Harrier, 7 vengono trattenuti in difensiva. E dei 10 squadroni di Jaguar, grazie alle loro prestazioni supersoniche, lunga autonomia, buon armamento, 2 vengono trattenuti per la difesa aerea, malgrado la mancanza di radar (a parte forse i primi Jaguar M che comunque hanno un radar aria-terra) e la scarsa agilità (ma non più di tanto, visto che a pesi leggeri arrivano sui 13-14°/sec in virata e hanno un ottimo rollio).
Il che significa che si debbano aggiungere altri 9 squadroni ai cacciatori veri e propri.
Dunque il calcolo totale dell'OrBat per quanto riguarda gli squadroni difensivi è:
4 Jv+6 Hu+6 Ha+6 L+2 G = 24 squadroni Caccia
- 4 Jv - 2 Hu -2L = -6 = 16 squadroni caccia difensivi
+ 2 Ja+ 7 Hr = 27 Squadron totali DIFENSIVI (16 caccia e 9 striker)
Jv = Javelin, Hu = Hunter, Ha = Hawk, L = Lightning G = Gnat Hr = Harrier.
Questo significa un perfetto equilibrio: 28 squadroni offensivi (20 striker e simili, 8 caccia di scorta/cb), più 27 squadroni difensivi (16 caccia/cb e 9 striker)
Bene, molto bene. Abbiamo una forza equilibrata ma comunque potente sia in difesa che in attacco.
Quanto ai G.91R, il totale è di 28 squadroni. La loro utilità è limitata, ma 3 sono G.91Y(54 aerei dei 65-67 disponibili). Gli altri 25 sono G.91R, ovvero ben 450 aerei. Anche qui c'é equilibrio, apparentemente: 28 gruppi G.91 e 27 gruppi 'tutti gli altri' di cui 24 Macchi e 3 AMX.
Ma questo garantisce qualcosa di buono? Io direi di no.
I G.91R sono troppo lenti, scarsi a raggio d'azione e poco armati per fare i caccia e i cacciabombardieri. Sono un ripiego, ma praticamente inefficaci in termini di capacità difensive e scadenti anche come offenders. I missili AS.20 che portano teoricamente gran parte dei G.91R sono scarsi come capacità e la loro presenza operativa non può essere confermata, anche perché dei relativamente pochi esemplari realizzati, la gran parte sarebbe comunque 'opzionata' dagli aerei francesi che ovviamente, hanno il diritto di prelazione su di essi. Per giunta 'they sucks' in termini di efficienza bellica. Quanto ai missili AIM-9, in pratica sperimentati solo sui G.91R-4, di fatto sono stati adottati operativamente solo su pochi G.91R portoghesi, probabilmente una trentina e tutti G.91R-3!
Nessun G.91 ha uno straccio di radar o di sistema telemetrico, il che rende difficile l'uso aria-aria anche delle armi di bordo.
Quindi c'é poco di che stare allegri.
Ma i Macchi sono anche peggio.
Infatti, i Macchi 326 e 339 sono parecchio più lenti, specialmente se devono portare un minimo di armi esterne, e pur avendo più autonomia e capacità di carico, non sono per questo dei velivoli realmente migliori. Del resto, tra un Macchi 326/339 con 6 piloni d'aggancio esterni ma nessun armamento interno, e un G.91R-3 che ha solo 4 piloni esterni (diciamo 2 per i serbatoi e 2 per le armi), ma ha anche 2 cannoni da 30 mm interni, la differenza è ben poca, e la cosa è anche più evidente se si tratta di seguire le prestazioni pure che pretendono un aereo 'pulito' senza carichi esterni, cosa impossibile per un Macchi eccetto che per i pochi 326K, tra l'altro non propriamente i più veloci della combriccola, anche perché la maggior parte di questi sono gli Impala II con motore meno potente del normale (-15%) e maggiore peso.
Per cui i Macchi possono fare poco. E sul totale di 55 gruppi, 28 sono di G.91R/Y, 1 di PD-808, 3 di AMX, e ben 23 di Macchi 326/339. Ma di questi aerei, solo 7 sono 339, e non più di 6 di 326K.. Questo significa che ben 10 gruppi sono di Macchi 326 normali, che anche nei tipi più potenti e moderni sono pur sempre velivoli scarsamente efficaci come macchine di 1a linea. E il bello è che, praticamente, non c'é verso di rimediare a questo problema.
Uno si potrebbe chiedere a che servono ben 8 gruppi di Macchi 326 di 2a generazione (GB e anche qualche L di 3a generazione, che peraltro ben poco contribuisce al valore complessivo). A niente o quasi, come risposta, di fatto condannando la forza italiana a soli 47 gruppi anziché 55 pienamente efficienti per la 1a linea.
Perché dunque, non aumentare il totale dei G.91, visto che qualcosina di meglio possono fare rispetto ai Macchi.
Perché non è facile, e nemmeno sicuro che sia così. Anzitutto, i Macchi 326 sono effettivamente degli ottimi aeroplanini d'attacco, con capacità di carico e autonomia maggiore di quella dei Fiat G.91: una missione lo-lo con circa 500 kg di carico bellico è possibile fino a circa 350-360 km, mentre a stento i G.91 potrebbero arrivare tanto lontano, con lo stesso profilo di volo, ma soltanto con serbatoi esterni e armi interne.
Ma i Macchi non hanno armi interne e dunque ben poco possono fare per evitare l'intercettazione da parte dei caccia nemici: o cambiano le bombe con i cannoni o niente, al limite potrebbero usare i razzi ma per fare che? aria-aria? Attaccare gli aeroporti? Difficile.
Allora che altro si può sperare di fare? Non è facile a dirsi. Si potrebbero aumentare i G.91? Beh sì, ma non è tanto conveniente.
I G.91Y sono già al limite, 3 squadroni con 54 aerei che ne lasciano circa una dozzina fuori, prototipi inclusi. Non si potrebbe avere un quarto gruppo con questi velivoli nemmeno a pregare.
I G.91R sono un totale di circa 130 di preserie/prototipi/R-1/R-1A/R-1B; seguono 344 R-3 e pure 50 R-4, totalizzando circa 520 aerei.
Di questi velivoli ne sono schierati 450 in 25 squadroni, che comprendono già i migliori modelli pressoché al completo.
Restano dunque i G.91T: ma a che pro usarli? Sono quasi 170 esemplari, ma le prestazioni sono inferiori rispetto agli R e inoltre l'armamento interno, anche se non inesistente come nel caso di quasi tutti i Macchi, è pressoché trascurabile: un conto è scegliere tra due DEFA da 30 mm e 4 Browning da 12,7, un conto è avere due armi, però del tipo Browning! Già le 6 degli F-86 erano un armamento piuttosto debole rispetto ai gruppi e quartetti di cannoni vari tra 20 e 37 mm dei caccia coetanei, benché l'F-86 avesse anche un ottimo sistema di tiro a bordo, incluso un radar telemetrico. 4 armi senza telemetro significano un nettissimo decremento delle capacità aria-aria, e in questo i G-91 non erano certo avvantaggiati. L'alternativa erano 2 cannoni DEFA, ma la potenza del rinculo di questi cannoni, che tra l'altro causarono problemi anche a bordo dei G.91Y ben più grandi, non dev'essere stata trascurabile, così come l'ingestione di gas di sparo nella presa d'aria. Tra le armi leggere, ma precise e con poco rinculo, del G.91R-1 e R-4, e quelle pesanti del G.91R-3, ci dev'essere stata poca scelta. In termini distruttivi, almeno nel tiro contro bersagli a terra, hanno fatto sicuramente bene a prendere i 30 mm, mentre in termini di aria-aria il 30 mm non ha un grande vantaggio, perché anche quando tutto funziona bene, la minore cadenza di tiro e il forte rinculo rendono probabilmente la gittata utile comunque non superiore ai circa 500 metri delle mitragliatrici, anche se l'effetto è potenzialmente maggiore (sempre che colpiscano). In caso di avaria, il fuoco asimmetrico si sente senz'altro di più se su di un lato della fusoliera un 30 mm non spara, invece di una delle 2 mitragliere Browning. E meno male che non sono più installati nelle ali, come ai tempi 'classici'.
Ma nel caso del G.91T, la situazione è diversa: una coppia di Browning, sicuramente non darà problemi di rinculo, ma altrettanto sicuramente non avrà nessuna speranza pratica di abbattere un caccia nemico, specie oltre i 300-350 metri. E il G.91T è un pò meno maneggevole dell'R, per giunta è pure più lento, tant'é che non arrivava, al reparto sperimentale, ai 1.000 km/h (anche se ufficialmente è lievemente più veloce di 1.000 km/h, ma comunque più lento del monoposto). Certo che con un aereo così, che assomma le prestazioni e capacità di volo inferiori ad un armamento più leggero, questo doppio handicap (di fatto essi si 'rafforzano' anziché annullarsi tra di loro), rende il G.91T decisamente irrilevante come caccia intercettore e come caccia di scorta, appena migliore di un Macchi 326GB con due gunpod da 12,7 mm per intenderci.
Quanto alla capacità offensiva, il G.91T, per quanto non sembri, non ha nessuna capacità di quelle classiche del G.91R. L'armamento di bordo è irrilevante in combattimento aereo, ma anche a terra come 'mitragliere' è poco più che simbolico (già che c'erano potevano montare due sole armi leggere oppure una pesante). I piloni d'aggancio sono presenti, ma usualmente sono soltanto due (non è chiaro se vi siano G.91T con 4 piloni, forse le poche macchine tedesche?) e in ogni caso solo due vengono portati (come anche nel caso degli ultimi modelli di G.91R-1 italiani, che teoricamente potevano aggiungere anche altri due piloni, ma di fatto non li usavano mai, a differenza degli R-3 e R-4 tedeschi e poi, dei G.91Y italiani, che di fatto riprendevano l'armamento degli R-3 tedeschi...). Con questi soli due agganci non è possibile avere una buona autonomia e una buona capacità di carico bellico, la cosa è esacerbata dal fatto che l'armamento interno di per sé è così scarso da non rendere giustificabile questo velivolo come 'caccia' o cacciabombardiere.
Un'altra cosa che non è certo trascurabile: per quanto ne so, il G.91T non è corazzato, a parte presumibilmente il blindovetro (elmento centrale del parabrezza), per ragioni più di sicurezza (volo veloce a bassa quota) che di battaglia. La complessa armatura inferiore e posteriore per proteggere pilota e serbatoi, pesante oltre 160 kg, non è presente sul G.91T e questo è abbastanza naturale visto che ha un abitacolo più lungo e grande, e sopratutto non è una macchina intesa per l'impiego di prima linea. Dall'altra parte, però, non lo aiuta, pur alleggerendolo, nel sopravvivere ad una vera battaglia aerea. Inoltre ha una costruzione assai basica, con pochi aggiornamenti, specie poi al sistema d'arma. Solo i circa 66 T/3 tedeschi hanno la strumentazione di navigazione di tipo più sofisticato (in effetti il G.91R, nei limiti del possibile, era provvisto di attrezzature di navigazione assai sofisticate e certo molto migliori di quelle... di tiro) e nessuno di loro, per quanto ne so, è stato mai impiegato -almeno non a livello operativo- con qualsiasi sorta di missile, anche se con due uomini, sarebbe più facile guidare un missile aria-terra come l'AS-20.
Una cosa interessante è che il carico utile dei G.91T è solo leggermente inferiore rispetto a quello dei G.91R: peso a vuoto circa 3.850 kg, massimo sui 6.050; il G.91R ha invece un peso a vuoto di circa 3.360 kg, massimo 5.650 kg. Il carico utile scende solo da 2.300 a 2.200 kg circa, malgrado un peso a vuoto molto superiore. E' notevole che il G.91T, con la sua fusoliera allungata, sia stato la base del G.91Y (che aveva anche ali ingrandite) ma il peso di quest'ultimo, a vuoto, è solo di circa 3.800 kg, pur avendo un peso massimo al decollo di ben 8.600 kg! Questo è dovuto al raddoppio del carburante interno. Tra l'altro, il G.91R è dato usualmente come avente 1.600 litri interni, ma alcune fonti dicono che il G.91R-1B avesse altri 90 litri extra, e altre dicono che la modifica era stata di fatto trascurata e dunque la capacità di carburante restava analoga; altre ancora dicono che i primi G.91 avessero solo 1.250 litri di carburante interno, probabilmente in seguito aumentato sui modelli di serie. I G.91T, malgrado il secondo posto e la discreta quantità di carburante presente, hanno visto invece mantenere il carburante al livello originale, mentre la fusoliera è stata allungata di circa un metro per il secondo posto d'equipaggio; raddoppio di quest'ultimo, dimezzamento delle mitragliatrici, come si è già visto, e il gioco è fatto senza molte altre modifiche al resto del velivolo.
Di fatto il G.91T non sarebbe particolarmente indicato e l'unica cosa buona che potrebbe fare è l'aereo da ricognizione o anche il FAC essendo biposto e ancora abbastanza veloce, oltretutto con il muso fotografico.
Per quel che riguarda i G.91R italiani, ricordiamoli così: 4 prototipi, 27 di preserie, 25 R-1 con musetto fotografico (e quindi dei veri CR); 25 R-1A con strumentazione simile a quella dell'R-3 tedesco, ovvero più sofisticata; 50 R-1B, rinforzati, avevano teoricamente 4 punti d'aggancio subalari e in questo somigliavano agli R-4 come layout dell'armamento complessivo.
Considerando la fama che ebbero, legata per lo più alla PAN, i G.91 italiani non furono poi così numerosi, almeno nella 1a generazione. Però la produzione andò avanti con altri due gruppi per i G.91Y nonché l'intera 60a AB di Foggia con 3 gruppi di G.91T (il cui progetto, paradossalmente, fu alla base di quello del successivo monoposto Y), comportando la costruzione di oltre 100 T e 67 Y, totalizzando quindi ben 300+ G.91 (131 monoposto, 67 Y, 103? T). Del resto i G.91 vennero prodotti solo per l'Italia e la Germania, quindi non c'era molto di più da aggiungere e la maggior parte degli esemplari venne effettivamente prodotta per i tedeschi.
La presenza degli T dunque, ben poco avrebbe aggiunto. Insufficienti come cacciabombardieri, come intercettori e come caccia di scorta, sarebbero stati velivoli di 2a linea in ogni caso.
Ma quanti G.91 si potevano in ogni caso schierare? Con circa 760 Fiat prodotti, in teoria fino a 30 o (arrotondando verso l'alto) 31 gruppi, teoricamente sui 555 aerei. Qui ne sono presenti, comunque sia, ben 28. La differenza è scarsissima. Ora, con la regola dell'80% non si potrebbe in ogni caso fare molto più di quello che è stato fatto, visto che sono previste riserve di almeno il 20%. Bisognerebbe vedere anche, data la notevole differenza, se i G.91R siano differenziabili nettamente dagli T oppure siano semplicemente due aerei simili, solo che il secondo è biposto. In tutta onestà è difficile dirlo, come in tante altre situazioni del genere, ma di sicuro è così con i G.91Y. Ora, se i G.91T vengono 'differenziati' dagli R, non c'é molto da aggiungere: con 450 aerei su 520 costruiti, avremmo già una percentuale in 1a linea dell'85%, ovvero circa 1-2 gruppi (25 aerei) in più del dovuto. Così facendo, insomma, la situazione non è né carne né pesce, perché con la differenziazione bisognerebbe scendere a 23-24 unità, mentre non applicandola si potrebbe salire a circa 30-31 gruppi. Ma anche così, c'é poco da obiettare: i G.91R sono comunque soggetti ad un forte attrito bellico per forza di cose, per cui studiare una percentuale elevata di ricambi è necessario. Se si schierano più unità G.91 si dovrà per forza usare quasi esclusivamente o esclusivamente, i G.91R. Ma così facendo, di potrebbero schierare fino a circa 550-560 G.91R/T e di questi, sicuramente almeno 30-40 dovrebbero essere un modello T biposto.
Al contempo, però, per esercitare la massima efficacia sul momento, si perderebbero tutte le riserve: una volta eliminata anche solo una parte dei G.91R, bisognerebbe subito sostituirla con un'infornata di G.91T. Per capire il senso di una cosa del genere: poniamo che nella 1a giornata vengano abbattuti 4 G.91 di un reparto e 2 naltri vengano danneggiati gravemente (o altre combinazioni di questo genere) per un totale di 6 G.91 KO. Bene, a quel punto, a parte che se fosse così per tutti gli aerei, bisognebbe avere una riserva di almeno il 25% e non del 20%, ma questo transeat.. all'indomani il gruppo avrebbe 12 G.91R e 6 G.91T come rimpiazzi di altrettanti monoposto. Tradotto? Non avremmo più realmente 18 aerei su cui contare in quel gruppo, ma solo 12, appena appena sufficienti per mantenere la 1a linea (12 aerei necessariamente efficienti) sempre che, ovviamente, tutti i monoposto siano realmente efficienti... questo rende estremamente fragile l'intera struttura della 1a linea e la rende subito più debole rispetto ai monoposto. E' questo quel che si vuole? L'alternativa è di passare tutti i monoposto a certi reparti e sostuirli più o meno totalmente con i biposto nei reparti 'declassati' a quel punto, a 2a linea, irrimediabilmente. Ne vale la pena? Secondo me NO. Se tanto mi dà tanto, 450 aerei sarebbero ancora buoni a sufficienza per garantire un minimo di riserve, anche se in realtà sono solo del 15%, lasciando però totalmente fuori i G.91T. In questo modo sarebbe possibile avere ancora circa 70-75 G.91R monoposto e questo sarebbe relativamente garantista nei confronti dell'integrità della 1a linea, anche se ancora troppo poco. Al dunque, è una soluzione di compromesso. Probabilmente per garantire una sensibile riserva (almeno per i primissimi giorni) di monoposto bisognerebbe schierare soltanto 20-22 gruppi di G.91R e un paio di G.91Y, ma così facendo si riduce troppo il potenziale della 1a linea e si apre il problema di cosa dovrebbe sostituire un'altra mezza dozzina di gruppi.
A questo aggiungiamo il fatto non così trascurabile che le riserve hanno un gran numero di Macchi 326 di cui praticamente non si riesce a trovare un impiego adatto nell'OrBat iniziale. Però sono buoni a sufficienza come striker leggeri, almeno una cosa la sanno fare, e ce ne sono oltre 200 esemplari disponibili. Così il compromesso diventa abbastanza sensato. Questo non significa che possa essere soltanto questa la verità, ma il margine non è molto: se ho messo 25 gruppi di G.91R la 'forcella' è comunque tra 22 (se si considerano i G.91R come una realtà a sé stante) e 30-31 (se si aggiungono anche i G.91T), che peraltro diluirebbe in maniera impressionante l'efficacia dei G.91. E non solo, anche con 31 gruppi di Gina/Tango, 3 Yankee, 3 AMX, 7 MB.339 e 6 MB.326K, più quello con i PD-808GE, avremmo comunque sia, 4 gruppi di MB.326 per i quali non ci sarebbe nessuna alternativa ancora disponibile. Varrebbe davvero la pena di 'allungare' i G.91 fino a dover usare anche i Tango fin dall'inizio, annullando le riserve di monoposto a parte una dozzina di Yankee? Ognuno si può fare la sua idea, ma per me la risposta è abbastanza chiara: francamente NO. Però una variazione di 2-3 gruppi in più (o in meno) è comunque accettabile rispetto al valore che ho scelto (25 gruppi).
In ogni caso, resta il fatto che 5-10 gruppi di Macchi 326 finiranno per avere un valore del tutto residuale rispetto alle necessità sia difensive che offensive. La loro migliore qualità sarebbe quella di eseguire attacchi a corto raggio e appoggio aerotattico, ma questo purtroppo ha a che fare con la fase B della guerra, non certo la conquista della superiorità aerea. Si potrebbero mandare in azione ugualmente come aerei d'attacco con profilo hi-lo-hi dalle loro basi arretrate? Sì, ma poi non ci sarebbero i caccia di scorta per proteggerli e il risultato sarebbe molto probabilmente un inutile massacro. Diciamo che c'é una coperta corta che non si può estendere senza pagare un prezzo.
I britonni, invece, non hanno questi problemi. Anche se avessero una deficienza in attacco o difesa potrebbero far intervenire dei velivoli abbastanza multiruolo e armati, sopratutto provvisti in gran parte dei casi di missili aria-aria. Soltanto i 10 squadroni di V-Bomber e quello di Canberra sarebbero esclusi da questa capacità. Gli Harrier e i Jaguar possono fare sia l'attacco che la difesa, anche se sono ovviamente dei rimedi d'emergenza, mentre gli Hunter, gli Hawk, gli Gnat e i Lightning di ultima generazione sono buoni a sufficienza per fare tutti i ruoli.